INDICE
1. INTRODUZIONE……………………………………………………………………………………3
4
2. IL SISTEMA DI CERTIFICAZIONE CASBEE………………………………………………..…….
4
2.1 Storia…………………………………………………………………………..…………………
8
2.2 CASBEE family…………………………………………………….……………………………..
10
2.3 Metodi di valutazione – due categorie: Q e L……………………………………..................
2.4 Quattro obiettivi e indicatore BEE……………………………………………………………11
13
3. CASBEE FOR NEW CONSTRUCTION…………………………………..………………………
13
3.1 Analisi generale…………………………………………………..……………………………
3.2 Analisi approfondita………………………………………………..…………………………16
19
3.3 Strumenti di valutazione: Q ………………………………………………………..…………
20
3.3.1 Q1. Ambiente interno……………….………………………………………………..
20
3.3.2 Q2. Qualità del servizio………….………………………….…………………………
3.3.3 Q3. Ambiente esterno del sito…………………………..………………..……… 21
22
3.4 Strumenti di valutazione: LR…………………………………………..………………………
23
3.4.1 LR1. Energia……………………………………………………………………………..
23
3.4.2 LR2. Risorse e materiali…………………………………..……………………………
24
3.4.3 LR3. Ambiente esterno al perimetro ipotetico……………………………………….
25
3.5 Coefficienti di peso…………………………………………..……………………………..……
26
3.6 Procedura di valutazione…………………………………………………………………………
30
4. DESCRIZIONE DEL CASO DI STUDIO IN ANALISI ………………………………………..…
30
4.1 Inquadramento territoriale………………………………………………………………………
31
4.2 Analisi degli elementi architettonici e tecnologici …………………………………………..
37
5. APPLICAZIONE DEL PROTOCOLLO……………………………………….………………………
37
5.1 Q - Prestazioni e qualità ambientali dell’edificio…………………………………………..
5.2 LR - Disperdimenti ambientali dell’edificio ……………………………………………….156
211
6. CERTIFICAZIONE DELL’EDIFICIO………………………………………………………………
7. CONSIDERAZIONI IN SEGUITO ALL’APPLICAZIONE DEL CASBEE……………………216
220
8. COMMENTI E CONCLUSIONI……………………………………………………………………….
223
9. BIBLIOGRAFIA……………………………………………………………………………………….
1
ALLEGATI
TAVOLE ARCHITETTONICHE E IMPIANTISTICHE
Formato A3:
1. Pianta piano terra
2. Pianta piano primo
3. Pianta piano secondo
4. Pianta piano terzo
5. Pianta piano quarto
6. Pianta piano sottotetto
7. Pianta copertura
8. Sezione longitudinale
9. Sezione trasversale
10. Impianto idrico-sanitario, aria primaria, riscaldamento-condizionamento
11. Schema funzionale
2
1. INTRODUZIONE
La tesi presentata si inserisce nell’ampio argomento del risparmio energetico e
dell’edilizia sostenibile, e si interessa dei sistemi e dei protocolli di certificazione
energetica e ambientale, sempre più diffusi da quando sono diventati evidenti
gli effetti disastrosi che lo sviluppo tecnologico umano ha provocato
all’ecosistema.
L’applicazione di tali sistemi all’edilizia sta diventando ormai pratica sempre più
diffusa, e in molti stati ci si muove già verso la certificazione obbligatoria per
ogni edificio di nuova costruzione. Data l’importanza e l’attualità del tema è
sembrato doveroso prenderlo in considerazione e cimentarsi nell’applicazione
pratica di un protocollo.
La tesi non si occupa della storia e della nascita dei diversi sistemi di
certificazione, ma si orienta direttamente sullo studio del protocollo giapponese
CASBEE for New Construction, e sulla sua applicazione ad un caso di edilizia
residenziale a Milano.
Il lavoro svolto rientra in un più ampio progetto di confronto in parallelo di diversi
sistemi di certificazione ambientale, gestito in collaborazione con altri quattro
tesisti; in particolare oltre al CASBEE verranno studiati i sistemi Minergie-Eco
(svizzero), SBTool (canadese), BCA Green Mark (singapore) e Leed
(statunitense).
Non è quindi la semplice assegnazione di una certificazione all’edificio
l’obiettivo della tesi, dato che il valore pratico di tale certificazione risulterebbe
inficiato dalla notevole differenza di benchmarks tra Italia e Giappone, ciò che ci
si prefigge come obiettivo è il confronto tra i diversi sistemi, il commento sul loro
funzionamento e l’analisi delle metodologie di calcolo per l’assegnazione dei
punteggi.
Effettuato questo confronto sarà possibile verificare quanto importanti in alcuni
stati siano certi aspetti e quanto vengano lasciati in secondo piano in altri,
inoltre il lavoro svolto permetterà di ottenere un quadro ampio e ben strutturato
di ciò che ogni progettista dovrebbe tenere in considerazione in fase di progetto
per poter realizzare un edificio realmente sostenibile.
3
2. IL SISTEMA DI CERTIFICAZIONE CASBEE
2.1 STORIA
Da sempre una delle più grandi sfide dell’umanità è stata la realizzazione di
edifici che garantissero ottimali condizioni di comfort ai futuri utenti, tuttavia se
in passato erano costi e prestazioni a farla da padroni, con il passare del tempo,
e specialmente negli ultimi anni, si è fatta strada la consapevolezza di dover
realizzare edifici classificabili come “sostenibili”.
In accordo con l’Istituto per l’Architettura Giapponese (AIJ) un edificio può
essere definito “sostenibile” se è stato progettato in modo da:
1. Risparmiare risorse ed energia, riciclare materiali e minimizzare le
emissioni di sostanze tossiche durante tutto il suo ciclo di vita
2. Essere in armonia con le caratteristiche del luogo in cui si trova, dal
punto di vista sia climatico-ambientale sia culturale-folkloristico
3. Essere in grado di garantire e migliorare la qualità della vita umana
senza pesare sull’ecosistema sia locale sia globale
(AIJ, 2005, “Architecture for a Sustainable Future”, Tokyo: IBEC)
È dagli anni ’80 che il concetto di sostenibilità si va via via diffondendo sempre
più, e di conseguenza sono state realizzate le più svariate tecniche per valutare
le prestazioni energetico-ambientali di edifici, sia già costruiti, sia in fase di
progettazione.
In Giappone è stato nel 2001 che è nato un progetto di interesse
contemporaneamente industriale, governativo ed accademico, promosso
dall’Housing Bureau e dal Ministero di terreni, infrastrutture, trasporti e turismo
(MLIT), che ha condotto alla nascita di due nuove organizzazioni, la Japan
GreenBuild Council (JaGBC) e il Japan Sustainable Building Consortium
(JSBC), amministrate dall’ Institute for Building Environment and Energy
Conservation (IBEC).
Sia la JaGBC sia la JSBC lavorano al CASBEE, sistema di valutazione globale
per l’efficienza del costruito (Comprehensive Assessment System for Building
Environmental Efficiency).
Oggi, il miglioramento e la diffusione del CASBEE sono promossi dal piano
ambientale (Environmental Action Plan) del MLIT e sono inclusi tra gli obiettivi
del protocollo di Kyoto (Kyoto Protocol Target Achievement Plan). Molte autorità
locali hanno inoltre introdotto il CASBEE come protocollo obbligatorio per
l’amministrazione degli edifici, favorendone la sempre più massiccia diffusione
nella nazione.
sviluppo del casbee I
Stage 1
La più vecchia forma di valutazione ambientale di edifici in Giappone è la
valutazione delle prestazioni degli ambienti degli edifici, perlopiù ambienti
interni, con lo scopo fondamentale di migliorare le condizioni di vita e la
comodità degli occupanti.
L’ambiente circoscritto all’edificio e l’ambiente in generale venivano
generalmente considerati come spazi aperti, e di conseguenza la valutazione
4
ambientale non prestava attenzione al fatto che ogni edificio disperdeva o
scaricava nell’ambiente sostanze di vario tipo. In quest’ottica la filosofia dietro
alla valutazione ambientale era molto semplice, e completamente contraria
all’approccio odierno.
Stage 2
La crescita della consapevolezza pubblica riguardo ai problemi da
inquinamento dell’aria e agli effetti del vento in aree urbanizzate come Tokyo,
portò negli anni ’60 a cercare di quantificare l’impatto ambientale oltre alle
prestazioni ambientali.
Si introdusse così il concetto di environmental loadings, traducibile con il
termine impatti ambientali, che ha il duplice significato di semplice “immissione
di sostanze nocive” e quello più astratto di “aggravio del peso dell’edificio
sull’ambiente”.
Venivano però valutatati in questa sede solo gli effetti negativi che l’edificio
aveva sull’ambiente circostante, come per esempio l’inquinamento dell’aria, i
danni da vento, l’ostruzione della luce solare; grande passo avanti rispetto allo
Stage 1 rimane comunque il fatto che dal considerare solo spazi chiusi relativi
al privato cittadino, si comincia a considerare l’importanza anche degli spazi di
proprietà di tutta la popolazione.
Stage 3
Il terzo passo verso la nascita del CASBEE avvenne in seguito alla diffusione
globale della consapevolezza dei problemi ambientali negli anni ’90. Nelle altre
zone del mondo erano già stati proposti specifici metodi di valutazione, quali per
esempio BREEAM, LEEDTM e GBTool, che negli ultimi anni si sono diffusi
sempre più come metodi di valutazione delle prestazioni ambientali degli edifici,
e sono spesso stati utilizzati già in fase di progetto, oltre che come strumenti di
valutazione a posteriori.
Nella fase 3 tutto quanto concerne la valutazione ambientale ruota intorno al
concetto di “negative impacts”, ossia a ciò che l’edificio scarica nell’ambiente.
Non si effettua però più uno studio atemporale, le valutazioni delle prestazioni
vengono svolte, introducendo il concetto di Life Cycle Assessment (LCA),
prendendo in considerazione tutto il ciclo di vita dell’edificio.
In alcuni casi si reintroduce anche lo studio delle prestazioni prettamente
energetiche dell’edificio, rifacendosi allo Stage 1, ed è proprio questa mancanza
di chiarezza su quale sia effettivamente l’obiettivo fondamentale della
valutazione che rende particolare lo Stage 3: al miglioramento della struttura dei
metodi di valutazione è corrisponde infatti una perdita di chiarezza su quale sia
effettivamente la filosofia che sta alla base dello studio, ponendo in parallelo da
un lato le prestazioni energetiche dell’edificio e dall’altro l’impatto ambientale
dell’edificio.
Stage 4
Lo sviluppo del CASBEE ebbe inizio con la percezione che la situazione
confusionaria a cui si era giunti necessitava di una chiarificazione, la quale,
studiando di nuovo i metodi di valutazione delle prestazioni ambientali degli
5
edifici, avrebbe proposto un nuovo, chiaro e semplice sistema fondato sul
concetto di sostenibilità.
Lo Stage 3 era iniziato nel momento in cui si era avuta consapevolezza che la
capacità tanto degli ambienti locali quanto di tutto il mondo stava raggiungendo
un limite. Il concetto di ecosistema chiuso diventò essenziale per determinare la
capacità ambientale in fase di valutazione prestazionale; nacque così la
definizione di un ipotetico spazio chiuso al contorno dell’edificio, come
rappresentato in figura.
I disperdimenti verso l’ambiente possono dunque essere definiti come “il
negativo impatto ambientale che si ha verso l’ambiente esterno, oltre un
ipotetico perimetro chiuso”.
Il miglioramento delle prestazioni ambientali entro tale confine è definito come
“miglioramento delle condizioni di vita per gli utenti dell’edificio”.
La distinzione in due fattori rende più chiara e comprensibile la filosofia del
metodo di valutazione, e sta alla base del CASBEE, al quale si arriva passando
attraverso il concetto di BEE (Building Environmental Efficiency).
Perimetro ipotetico
Ipotetico perimetro chiuso
Perimetro del lotto
Per definire il BEE è necessario porre l’attenzione sul concetto di EcoEfficiency, introdotto per poter integrare i due fattori, uno relativo all’interno e
uno all’esterno del perimetro ipotetico del sito in esame.
Eco-Efficiency normalmente è definita come “Valore di produttività e servizi per
unità di load ambientale”.
Basandosi sulla definizione di efficienza, ossia rapporto tra output e input, è
possibile arrivare ad un nuovo modello con una migliorata definizione di EcoEfficiency, ossia:
EE =
output benefici
input + output non benefici
Estendendo questa definizione agli edifici (Buildings) , da EE si ottiene BEE,
che costituisce il fondamento del CASBEE.
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sviluppo del casbee II
Il CASBEE è stato sviluppato in accordo ai seguenti principi:
1.Il sistema deve essere strutturato per dare valutazioni migliori a edifici migliori,
così da incentivare lo sviluppo e il miglioramento in campo progettuale sia
ingegneristico che architettonico;
2.Il sistema di valutazione deve essere il più semplice possibile;
3.Il sistema deve essere applicabile a edifici nelle più svariate situazioni;
4.Il sistema deve prendere in considerazione anche i problemi peculiari di Asia
e Giappone.
Essendo un sistema da applicare al processo edilizio, il CASBEE si struttura
come tale, dividendosi in tre momenti principali, l’uno legato all’altro in
successione temporale, come illustrato in figura.
Pre-design
Questa è la fase in cui le più svariate condizioni al contorno, di
natura sociale, culturale, naturale, economica, che costituiscono il
background di progetto, vengono sottoposte ad un’analisi e ad
uno studio approfondito, sfaccettato e tridimensionale.
L’output della fase di pre-design è costituito dalla consapevolezza
di problemi, di necessità e di scelte che dovranno essere prese in
sede di progetto.
Design
Gli aspetti studiati in fase di pre-design vengono analizzati più a
fondo in modo da definirne le caratteristiche ecologiche, tecniche,
socio-culturali, estetiche ed economiche.
La progettazione passa inoltre attraverso un processo di
autovalutazione atto a integrare ogni scelta progettuale.
Post-Design
Quando un progetto, integrato attraverso la fase di design, viene
portato a compimento, l’edificio realizzato è soggetto ad un ultima
verifica, seguita da ulteriori verifiche retrospettive durante il suo
ciclo di vita, in modo da valutarne l’effettiva sostenibilità.
I risultati di tali verifiche costituiscono una vastissima gamma di
feed-back utili al costante miglioramento delle fasi di design.
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2.2 CASBEE FAMILY
CASBEE è composto da quattro strumenti di valutazione che, corrispondendo
alle fasi del ciclo di vita dell’edificio, permettono di seguire ogni fase di progetto;
“CASBEE Family” è il nome collettivo che comprende tali strumenti di
valutazione.
Tool-1
CASBEE for
New
Construction
Ristrutturazione
Vita
Realizzazione
Vita
Esecutivo
Valutazione in
fase di predesign, scelta
del lotto etc.
Definitivo
Tool-0
CASBEE for
Pre-Design
Post - design
Nuova
costruzione
Preliminare
Vita
dell’edificio
Design
Progetto
Pre - design
Progettazione
Fasi di
progetto
classificazione
Valutazione della
nuova costruzione
(valutazione delle
specifiche di
progetto etc.)
Tool-2
CASBEE for
Existing
Building
Tool-3
CASBEE for
Renovation
Nome
CASBEE for Pre-design
CASBEE for New Construction
CASBEE for Existing Building
CASBEE for Renovation
classificazione
classificazione
Valutazione di edifici
esistenti (valutate le
prestazioni effettive
al momento della
valutazione)
Valutazione di edifici
esistenti (valutate le
prestazioni effettive al
momento della
valutazione)
Valutazione per la
ristrutturazione (valutato il
miglioramento di specifiche
di progetto e prestazioni)
Abbreviazione
CASBEE-PD
CASBEE-NC
CASBEE-EB
CASBEE-RN
classificazione
Tool #
Tool-0
Tool-1
Tool-2
Tool-3
8
CASBEE for Pre-design
Il Tool si propone di assistere il committente, il progettista e chiunque sia
coinvolto nella fase di pre-design del processo edilizio. Le due funzioni principali
sono:
1.Aiutare nella comprensione di problemi fondamentali come l’impatto
ambientale del progetto e nella scelta di un sito adatto.
2.Valutare le prestazioni ambientali dell’edificio in fase di pre-design.
CASBEE for New Construction
Questo è un sistema di autovalutazione che permette agli architetti e agli
ingegneri di ottenere il valore BEE (Building Environmental Efficiency)
dell’edificio alla luce di considerazioni limitate alla fase progettuale.
Può anche essere sfruttato come strumento ufficiale di classificazione, se però
l’edificio sarà in seguito soggetto a valutazioni di terzi.
CASBEE for Existing Building
Questo strumento di valutazione classifica edifici esistenti, dopo aver ottenuto
ed effettuato considerazioni relative ad almeno un anno di vita.
CASBEE for Renovation
Data la sempre crescente domanda di rinnovazione e ristrutturazione edilizia,
specialmente nel mercato giapponese, è stato creato questo Tool, che è usato
per promuovere nuovi sistemi di monitoraggio e miglioramento degli edifici,
appoggiandosi all’ESCO (Energy Service Company), destinata a diventare
sempre più importante in futuro.
Il CASBEE for Renovation permette quindi di accertare il grado di
miglioramento in termini di BEE rispetto al momento precedente alla
ristrutturazione.
9
2.3 METODI DI VALUTAZIONE - DUE CATEGORIE: Q e L
Il CASBEE prevede due ambienti, uno interno ed uno esterno, correlati a due
diversi fattori e divisi da un ipotetico confine definito dai confini dell’edificio e
altri elementi.
Dato che il CASBEE non si occupa solo dei disperdimenti, ma anche dei
benefici che un edificio può portare all’ambiente, questi due fattori sono definiti
come Q ed L, e vengono valutati separatamente, punto per punto all’interno o
all’esterno dell’ipotetico confine.
Q – QUALITY: Prestazioni e qualità ambientali dell’edificio
(Building Environmental Quality & Performance)
Valuta il “miglioramento delle condizioni di vita per gli utenti dell’edificio,
all’interno di un ipotetico spazio chiuso (proprietà privata)”.
L – LOADINGS: Disperdimenti ambientali dell’edificio
(Building Environmental Loadings)
Valuta gli “aspetti negativi dell’impatto ambientale che si ha verso l’ambiente
esterno, oltre un ipotetico perimetro chiuso (proprietà pubblica)”.
Sono un esempio di loadings l’emissione di agenti inquinanti, di calore, il
rumore, l’utilizzo di risorse etc.
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2.4 QUATTRO OBIETTIVI E INDICATORE BEE
Gli obiettivi che il CASBEE si prefigge di raggiungere, in quanto protocollo per
la certificazione energetica degli edifici, sono quattro:
1.Efficienza Energetica
2.Efficienza nelle Risorse
3.Ambiente locale
4.Ambiente interno
È tuttavia necessario riorganizzarli, distinguendoli chiaramente l’uno dall’altro e
legandoli agli indicatori Q o L precedentemente descritti, in modo da poter poi
ottenere il valore BEE (Building Environmental Efficiency); il modo in cui il
CASBEE ha proceduto ha portato alla distinzione in due grandi categorie
(numeratore e denominatore del BEE) alle quali afferiscono diversi fattori, come
illustrato in figura.
classificazione ambientale utilizzando il BEE
Come già spiegato il BEE, che costituisce l’anima del CASBEE, è un indicatore
calcolato in relazione a Q e ad L, che permette una chiara rappresentazione dei
risultati delle valutazioni delle prestazioni ambientali degli edifici.
Efficienza
Q (prestazioni e qualità ambientali dell’edificio)
Ambientale
=
dell’Edificio (BEE)
L (disperdimenti ambientali dell’edificio)
I valori BEE sono rappresentati graficamente ponendo L sull’asse x e Q
sull’asse y; il valore BEE è espresso dal gradiente della retta passante per
l’origine. Più è alto il valore di Q, più pendente è la retta, più l’edificio è
“sostenibile”.
Sfruttando questo metodo diventa possibile rappresentare graficamente le
valutazioni ambientali usando aree racchiuse entro “linee limite”; la figura
mostra come si riescano a definire diverse classi, dalla C (povera), passando
per B-,B+ ed A, fino alla S (eccellente), in base a valori di BEE via via crescenti.
11
Valutazione della sostenibilità dell’edificio con il BEE
Disperdimenti ambientali dell’edificio
12
3. CASBEE FOR NEW CONSTRUCTION
3.1 ANALISI GENERALE
La tipologia di CASBEE che sarà utilizzata per valutare il caso di studio oggetto
della tesi sarà il CASBEE for new construction. Solitamente le valutazioni
effettuate utilizzando questo protocollo durano da tre a sette giorni, includendo il
tempo richiesto per preparare i documenti necessari per la valutazione. Esiste
anche una brief version di questo protocollo, che è stata sviluppata per far
fronte alla crescente necessità di poter ottenere più facilmente e velocemente
l’indice BEE. Sfruttando tal metodo si può ottenere in poche ore una
classificazione dell’edificio, seppur provvisoria e semplificata.
CASBEE per le diverse fasi di progetto
In fase di progetto preliminare, esecutivo e definitivo, le qualità ambientali e le
prestazioni dell’edificio, incluso lo studio delle riduzioni di emissioni dannose,
sono studiate come in figura.
Ad ogni fase di progetto corrisponde un criterio di valutazione leggermente
differente dagli altri, dato che qualità e disperdimenti possono subire variazioni
sia passando dalla fase progettuale alla fase di realizzazione, sia negli anni
successivi alla messa in opera. D’altro canto possono cambiare anche i minimi
normativi richiesti all’edificio, e quindi i criteri di valutazione da applicare, ecco
perché i risultati ottenuti con il CASBEE for new construction sono validi solo
per tre anni oltre il momento di realizzazione del progetto. Oltre i tre anni le
prestazioni degli edifici sono studiate utilizzando il CASBEE for Existing
Building.
Pianificazione
Progetto preliminare
Progetto esecutivo
Realizzazione
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come viene utilizzato il CASBEE for new construction
CASBEE for New Construction è utilizzato per i seguenti quattro scopi
principali:
1. Per i progettisti, per migliorare le loro capacità progettuali. L’edificio è
studiato e controllato relativamente all’efficienza ambientale al momento di
progettazione, in modo da poter informare oggettivamente il committente in
merito all’impatto ambientale dell’edificio.
2.Può essere sfruttato da parte di terzi per classificare gli edifici, per i più
svariati motivi.
3.Può essere usato nell’amministrazione edilizia. Nell’ aprile del 2004 per
esempio Nagoya ha introdotto il CASBEE Nagoya, basato sul CASBEE for New
Construction. Osaka ha adottato delle linee guida nel Maggio del 2004
chiamate Osaka Municipal Comprehensive Assessment System for Building
Environmental Efficiency (CASBEE Osaka); oltre a questi esempi anche molti
altri governi regionali in tutto il Giappone hanno proceduto all’introduzione del
CASBEE come strumento istituzionalizzato.
4. Può essere usato nelle gare d’appalto (sia in Giappone sia nel resto del
mondo), nelle quali un progettista può fregiarsi di una classificazione CASBEE
per evidenziare come il proprio edificio abbia un basso impatto ambientale.
approccio base alla valutazione con CASBEE for new construction
Lo sviluppo del CASBEE for New Construction, nell’ottica di renderne sempre
più facile la diffusione, è fondato sui seguenti pilastri:
1. Deve essere un ottimo strumento di valutazione per progettisti con una
coscienza ambientale superiore, oltre che semplicemente uno strumento di
controllo di impatto ambientale, in modo da motivare le persone ad utilizzarlo.
2. Deve essere uno strumento abbastanza generale da poter essere sfruttato
per edifici delle più svariate forme e dimensioni, e al contempo di facile utilizzo.
3. Per facilitarne la diffusione, deve avere una struttura flessibile atta a
incamerare iniziative innovative prese dagli utilizzatori a seconda dei propri
metodi di procedere.
4. I metodi di valutazione devono fare massimo uso di altri metodi già esistenti,
come energy-saving standards (PAL/CEC) e Housing Performance Indication
System, in modo da risparmiare tempo e denaro in fase di valutazione.
5. Il protocollo deve essere in grado di fornire semplici risultati basati su input di
prestazioni ambientali ottenibili già dalla fase di progettazione preliminare. Allo
stesso modo, con il procedere delle fasi, deve garantire risultati via via più
approfonditi.
pal/cec
Sono due indicatori che servono per valutare le prestazioni ambientali di un
edificio: il PAL (Perimeter Annual Load), è relativo all’involucro edilizio, il CEC
(Coefficient of Energy Consumption), è relativo alle prestazioni degli impianti
dell’edificio.
14
PAL =
CEC =
Disperdimenti termici al perimetro (MJ/anno)
Superficie del perimetro ipotetico (m2)
Consumo energetico annuale (MJ/anno)
Consumo energetico standard (MJ/anno)
diffusione del CASBEE
Ad oggi il sistema di valutazione CASBEE si sta diffondendo sempre più in
Giappone e, come già detto in precedenza, addirittura molte autorità locali
hanno reso questo protocollo obbligatorio, favorendone così la sempre più
massiccia diffusione nella nazione.
A titolo esemplificativo viene riportata una tabella che raccoglie il numero di
certificazioni CASBEE effettuate tra il 2004 e il 2007, nella quale si può
facilmente vedere come nel corso di quattro anni il numero di certificazioni
effettuate sia passato da 174 a 1067.
15
3.2 ANALISI APPROFONDITA
tipologie edilizie obiettivo del CASBEE for new construction
Le principali tipologie edilizie analizzabili con il CASBEE for New Construction
sono uffici, scuole, negozi, ristoranti, locali per il pubblico spettacolo, industrie,
ospedali, hotel e appartamenti.
I singoli appartamenti vengono di solito esclusi dal protocollo, mentre per
quanto riguarda le zone industriali si effettua uno studio relativo unicamente alle
zone residenziali e non a quelle produttive.
Le tipologie edilizie sono fondamentalmente divise in residenziali e non
residenziali; in particolare gli ospedali, gli hotel e gli appartamenti che rientrano
nella categoria del residenziale sono edifici che includono spazi di vita comuni e
zone di degenza (le valutazioni di questi edifici si dividono in Zone di residenza
e degenza e Edificio intero e spazi comuni).
A seconda della tipologia edilizia cambia leggermente lo schema da seguire,
come illustrato in figura.
A
NON RESIDENZIALE
B
RESIDENZIALE
Valutazione per l’edificio intero e le parti comuni
Valutazione delle zone di
residenza e degenza
Pesatura del risultato in base
al rapporto tra parti comuni e
zone residenziali e di
degenza
Risultato della valutazione A
Risultato della valutazione B
16
Classificazione
Tipologia edilizia
Uffici
Scuole
Negozi
Non residenziale
Ristoranti
Locali per
spettacolo
Industrie
Ospedali
Residenziale
Hotel
Appartamenti
il
Tipologie incluse
Uffici, edifici governativi,
biblioteche, musei, uffici
postali…
Scuole elementari, licei,
università, collegi, altro…
Botteghe, negozi,
supermarket…
Ristoranti, cantine, caffè…
pubblico Auditorium, halls, piste da
bowling, palestre, teatri,
cinema…
Fabbriche (esclusa la zona
produttiva), box, ingrossi,
magazzini…
Ospedali, case per anziani,
case di cura…
Hotel, ostelli…
Condomini
VALUTAZIONI PER COMPLESSI EDILIZI
La valutazione per complessi che racchiudono più edifici è effettuata come una
media, pesata sull’area in pianta, dei valori di ogni singolo edificio.
approccio ai criteri di calcolo
Caratteristico del CASBEE è l’assegnare diversi valori a Q e L, definiti in
precedenza, e poi riunirli in un unico valore, il BEE, che valuta l’Efficienza
Ambientale dell’Edificio.
L viene tuttavia preso in esame come LR (loading reduction), ossia “riduzione
degli aspetti negativi dell’impatto ambientale che si ha verso l’ambiente esterno,
oltre un ipotetico perimetro chiuso”, che è un concetto di più facile
comprensione rispetto al semplice L.
I criteri di valutazione sono esaminati in modo da essere il più standardizzati
possibile, così da poter essere applicati ad ogni tipologia di edificio. Ogni
valutazione è basata come segue:
1. La scala di valutazione è a cinque livelli, dei quali il terzo rappresenta le
condizioni standard.
2. Come regola generale il livello 1 è assegnato agli edifici che rispettano leggi
sorpassate e altre minime condizioni, o che non sono a norma.
3. Il livello ordinario (3) è un livello corrispondente ad un edificio con prestazioni
tecnico - sociali ordinarie, al momento della valutazione.
4. Se ci sono situazioni per le quali i risultati differiscono da valori ragionevoli a
causa di altri fattori che dovrebbero essere considerati (come speciali
caratteristiche regionali), devono essere forniti diversi risultati.
17
risultati delle valutazioni
Sono due i fogli principali di cui è costituito il CASBEE: lo score sheet e lo
Assessment Results Sheet. Anche i risultati sono dati non in funzione di Q ed L,
ma di Q ed LR, dove LR, come già detto, è definito come la riduzione di L.
Vengono qui riproposti per via grafica i passaggi che dai vari Qi e LRi
permettono di ottenere il BEE.
<score sheet>
Risultati per Q
Q1 Ambiente interno
Q2 Qualità del servizio
Q3 Ambiente esterno del sito
Risultati per LR
LR1 Energia
LR2 Risorse e materiali
LR3 Ambiente esterno al
perimetro ipotetico
<assessment results sheet>
Rappresentazione mediante
istogrammi, grafici radar e BEE
(1) Valutazione Q
(2) Valutazione LR
(3) BEE
Prestazioni e qualità ambientali dell’edificio
Disperdimenti ambientali dell’edificio
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3.3 STRUMENTI DI VALUTAZIONE: Q
1. Suoni e rumori
2. Comfort termico
Q1 – AMBIENTE INTERNO
3. Luce e
illuminamento
4. Qualità dell’aria
1. Funzionalità
2. Durabilità e
affidabilità
Q2 – QUALITA’ DEL
SERVIZIO
3. Flessibilità e
adattabilità
1. Preservazione e
creazione di biotopi
2. Townscape e
Landscape
Q3 – AMBIENTE ESTERNO
DEL SITO
3. Caratteristiche
locali e legami con
l’esterno
1.1 Rumori
1.2 Isolamento acustico
1.3 Assorbimento acustico
2.1 Controllo della
temperatura interna
2.2 Controllo dell’umidità
2.3 Tipologie di impianti di
climatizzazione
3.1 Illuminamento solare
3.2 Misure anti
abbagliamento
3.3 Illuminamento
3.4 Controllabilità
dell’illuminamento
4.1 Controllo della fonte
4.2 Ventilazione
4.3 Piano di gestione
1.1 Funzionalità e fruibilità
1.2 Dotazioni
2.1 Resistenza sismica
2.2 Vita di servizio dei
componenti
2.3 Affidabilità in caso di
sisma
3.1 Margine di adattabilità
spaziale
3.2 Margine di carico sulla
soletta
3.3 Adattabilità delle
attrezzature impiantistiche
3.1 Attenzione alle
caratteristiche locali e al
miglioramento del comfort
3.2 Miglioramento
dell'effetto di riscaldamento
sul sito
19
3.3.1 Q1. AMBIENTE INTERNO
1. SUONI E RUMORI
Valuta il livello di isolamento acustico dal rumore di fondo in relazione al comfort
e all’agio necessario alle attività produttive, ma la valutazione si estende anche
allo studio di contromisure necessarie a limitare l’inquinamento acustico
proveniente da impianti di ventilazione o di altro tipo e ai dispositivi di
assorbimento acustico atti a limitare la riverberazione del suono che entra nelle
stanze.
2. COMFORT TERMICO
Valuta le prestazioni dell’edificio in merito a temperatura, umidità e ricircolo
d’aria. Vengono presi in considerazione gli impianti atti alla gestione, al controllo
e al mantenimento di determinati valori di temperatura interna e umidità, e si
presta attenzione alle caratteristiche dell’impianto di climatizzazione.
3. LUCE E ILLUMINAMENTO
Verifica che ci sia un efficiente sfruttamento della luce solare per mezzo di
aperture o dispositivi appositi, studia come evitare abbagliamenti o disturbi da
luce solare diretta ed effettua studi relativi al livello di illuminamento sui piani di
lavoro.
4. QUALITA’ DELL’ARIA
Valuta quanta considerazione è stata data alla scelta dei materiali in modo da
mantenere un ottimo livello di qualità dell’aria interna (IAQ), valuta i sistemi di
ventilazione, i metodi di costruzione e altri aspetti.
Questo strumento di valutazione è suddiviso in tre elementi, il controllo della
fonte, cioè relativo alla scelta di materiali che non generino inquinamento, la
ventilazione, relativa all’espulsione delle sostanze nocive, e il piano di gestione,
per un controllo in corso d’opera delle quantità di sostanze inquinanti.
3.3.2 Q2. QUALITÁ DEL SERVIZIO
1. FUNZIONALITÁ
Valuta la facilità e il comfort nel movimento. Non è facile esprimere aspetti
come questo con indici quantitativi, così vengono sfruttati indici sostitutivi quali
per esempio l’area in pianta per occupante, l’altezza del soffitto o la disponibilità
di spazi all’aperto; accanto a tali parametri sono comunque presenti richieste
più quantificabili, come l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Questa valutazione di funzionalità è senza precedenti, sviluppata a partire dalle
valutazioni relative agli elementi spaziali sotto POEM-O*. Tuttavia al contrario di
POEM-O*, che enfatizza le reazioni psicologiche degli utenti, questa
valutazione considera le prestazioni fisiche dell’ambiente interno.
* POEM-O è un acronimo di Post-Occupancy Assessment Method - Office, una
procedura per la valutazione degli ambienti interni relativa agli edifici, sviluppata
dall’ Indoor Environment Forum (un gruppo di ricerca privato sponsorizzato dall’
Architecture Research Institute).
20
2. DURABILITÁ E AFFIDABILITÁ
Valuta la capacità di poter continuare a sfruttare l’edificio in buone condizioni in
caso di sisma. Non viene considerata solo la sicurezza (safety) dell’edificio in sé
contro i terremoti, ma ci si sforza di studiare problemi come la resistenza
sismica e l’isolamento sismico, che aumentano la sicurezza di tutto (dalle
persone agli impianti, alle finiture) sia all’interno che all’esterno dell’edificio.
3. FLESSIBILITÀ E ADATTABILITÀ
Valuta se l’edificio sia pronto o meno per un utilizzo a lungo termine, che
includa future ristrutturazioni e cambi di destinazione d’uso.
3.3.3. Q3. AMBIENTE ESTERNO DEL SITO
1. PRESERVAZIONE E CREAZIONE DI BIOTOPI
Valuta gli sforzi per conservare e creare biodiversità per organismi animali e
vegetali.
Relativamente al lotto è ovvio che appena terminata la costruzione alberi e altre
piante non sono ancora cresciuti completamente, così diventa importante
studiare il potenziale habitat che si creerà in futuro e costituirà il supporto per la
vita di animali e vegetali; relativamente a ciò che rimane all’esterno del
perimetro ipotetico si deve fare in modo che non venga danneggiato l’habitat
esistente.
2. TOWNSCAPE & LANDSCAPE
Valuta se e come il contesto urbano è stato preso in considerazione. Negli
ultimi anni c’è stata una forte tendenza da parte di governi regionali e nazionali
a promulgare leggi che regolamentino il paesaggio, e questa valutazione
esamina proprio quanto l’edificio è conforme alle leggi vigenti.
3.CARATTERISTICHE LOCALI E LEGAMI CON L’ESTERNO
Effettua una valutazione su larga scala relativamente alla considerazione posta
alla topografia e alla morfologia locale, oltre all’attenzione posta alle tradizioni
culturali in modo da non urtare la sensibilità dei cittadini.
Viene inoltre valutato il miglioramento del comfort nei dintorni del lotto,
specialmente in relazione all’alleviamento dell’effetto delle isole di calore.
21
3.4 STRUMENTI DI VALUTAZIONE: LR
1. Disperdimenti termici
2. Utilizzo di energia
rinnovabile
LR1 - ENERGIA
3. Efficienza degli
impianti
4. Funzionamento a
risparmio energetico
1. Risorse d’acqua
LR2 – RISORSE E
MATERIALI
LR3 – AMBIENTE
ESTERNO AL PERIMETRO
IPOTETICO
2. Materiali a basso
impatto ambientale
1. Inquinamento
dell’aria
2. Rumori, vibrazioni e
odori
3. Danni da vento e
oscuramento della luce
solare
4. Inquinamento
luminoso
5. Effetto isola di calore
6. Carico su
infrastrutture locali
2.1 Uso diretto di energia
naturale
2.2 Uso di energia
rinnovabile convertita
3.1 sistemi HVAC
3.2 Sistema di ventilazione
3.3 Sistema di illuminazione
3.4 Acqua calda
3.5 Ascensori
3.6 Impianti per migliorare
l’efficienza energetica
4.1 Monitoraggio
4.2 Sistema di gestione
operativa
1.1 Risparmio d’acqua
1.2 Acqua piovana e acque
grigie
2.1 Materiali riciclati
2.2 Legname da silvicoltura
sostenibile
2.3 Materiali con basso
rischio per la salute
2.4 Riutilizzo di strutture
esistenti etc.
2.5 Riutilizzabilità di
componenti e materiali
2.6 Uso di CFC e halon
2.1 Rumori e vibrazioni
2.2 Odori
-
22
3.4.1. LR1. ENERGIA
Gli sforzi fatti per ridurre l’energia dispersa durante la vita dell’edificio sono
classificati in LR1.1; 2; 3; 4. In Giappone gli standard per il risparmio energetico
degli edifici sono stati stabiliti già dal 1980 sulla base dell’ Energy Saving Law.
Tali standard sfruttano due indicatori numerici, PAL e CEC (performance
standards), mentre più recentemente è stato introdotto il Point Method
(specification standards). CASBEE presenta una metodologia di valutazione più
chiara e innovativa, che riassume quanto appena visto. Gli indicatori di cui
sopra sono utilizzati per la valutazione di edifici in generale, con l’eccezione
della categoria Appartamenti.
1. DISPERDIMENTI TERMICI
Utilizza valori PAL oppure il metodo point value per calcolare i miglioramenti
delle prestazioni dell’edificio, che sono strettamente connessi con il consumo di
energia per l’aria condizionata.
2. UTILIZZO DI ENERGIA RINNOVABILE
Valuta gli sforzi per un utilizzo diretto di energia naturale (luce, ventilazione etc.)
o per l’utilizzo di energia naturale convertita (impianti solari, pompe di calore
etc.).
3. EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI
Sfrutta valori ERR (Energy Reduction Ratio), calcolati a partire da valori CEC, in
modo da poter calcolare il livello di miglioramento dell’efficienza nella
climatizzazione dell’aria, nella ventilazione, nell’illuminazione, nelle reti di acqua
calda e negli impianti di sollevamento (ascensori).
4. FUNZIONAMENTO A RISPARMIO ENERGETICO
Valuta le operazioni e il sistema di manutenzione dell’edificio e si accerta che ci
sia un sistema di monitoraggio del consumo di energia funzionante sin da
quando l’edificio è stato messo in opera.
Per la valutazione degli appartamenti c’è uno schema di valutazione conforme
al sistema di valutazione Indication System dell’ Housing Quality Assurance
Law. Tuttavia quest’ultimo prende in considerazione solo l’ LR1.1, mentre il
CASBEE va oltre e include LR1.2 e LR1.3.
Sempre in merito agli appartamenti, l’ LR1.4 viene escluso dalle considerazioni
perché sono pochi gli aspetti per i quali è importante il contributo della gestione
dell’edificio.
3.4.2. LR2. RISORSE E MATERIALI
1. RISORSE D’ACQUA
Valuta se sono o non sono state prese misure per il risparmio dell’acqua, per lo
sfruttamento dell’acqua piovana o per il riutilizzo delle acque grigie.
2. MATERIALI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE
In questa sede si analizza il consumo di risorse legato alla fase costruttiva
(utilizzo di materiali riciclati, riutilizzo di elementi strutturali etc.), e si prende in
23
considerazione la quantità di sforzi effettuata per ridurre i disperdimenti
nell’ambiente dovuti alla costruzione e ai materiali necessari.
Esempi classici sono l’utilizzo di legname derivato da silvicolture sostenibili e il
non utilizzo di sostanze contenenti CFC o Halon.
Indirettamente si controlla poi se le emissioni di CO2 e altri gas sono ridotte solo
alla fase produttiva o continuano dopo la messa in opera dell’edificio.
3.4.3. LR3. AMBIENTE ESTERNO AL PERIMETRO IPOTETICO
1. INQUINAMENTO DELL’ARIA
Valuta gli sforzi fatti per restringere la quantità di agenti inquinanti generati
all’interno dell’edificio o comunque del perimetro ipotetico.
La valutazione considera le misure prese per ridurre le emissioni atmosferiche
in fase di costruzione e gli sforzi fatti per rimuovere l’inquinamento atmosferico
introducendo piante.
2. RUMORI, VIBRAZIONI E ODORI
Valuta il rumore, le vibrazioni e gli odori generati dall’edificio durante la sua vita,
osservando nello specifico se sono state prese oppure no misure contro la
trasmissione di rumore e vibrazioni generate dagli impianti dell’edificio.
Relativamente ai cattivi odori, vengono considerate le sostanze chimiche
specificate nella Legge di Controllo dei Cattivi Odori (Odor Control Law), e si
osserva se sono stati presi provvedimenti per limitare gli odori derivanti da
spazzatura e simili.
3. DANNI DA VENTO
Per edifici di grandi dimensioni, che probabilmente provocheranno vento,
questo problema deve essere affrontato già in fase di progetto. Per una
valutazione qualitativa viene considerato se sono o non sono state prese delle
misure per ridurre il rischio di vento qualora l’edificio presentasse questo
rischio.
Vengono inoltre considerate le misure prese per minimizzare l’effetto di
ostruzione della luce solare da parte dell’edificio in esame nei confronti degli
edifici adiacenti e dell’area circostante.
4. INQUINAMENTO LUMINOSO
L’inquinamento luminoso costituisce un problema fondamentale soprattutto
nelle aree urbane. Le sorgenti sono per esempio le luci esterne degli edifici o le
insegne pubblicitarie, le fuoriuscite di luce dagli interni degli edifici o il riflesso
della luce solare su pareti di edifici.
In questa sede si studiano le misure prese in modo da ridurre l’inquinamento
luminoso.
5. EFFETTO ISOLA DI CALORE
Valuta le misure prese per alleviare l’effetto isola di calore all’esterno del sito.
Vengono considerati i flussi d’aria uscenti dal sito, la presenza di piante lungo il
perimetro o direttamente sull’edificio, la riduzione dell’assorbimento di calore
solare e la riduzione degli sprechi nel riscaldamento artificiale.
24
6. CARICO SU INFRASTRUTTURE LOCALI
Valuta le misure prese per ridurre il carico sulle infrastrutture locali dovuto alla
vita dell’edificio. I quattro elementi da considerare sono relativi al flusso di
acqua piovana, al flusso delle acque di scolo, agli effetti peggiorativi sul traffico
locale e sul servizio di raccolta dell’immondizia.
3.5 COEFFICIENTI DI PESO
Ogni strumento di valutazione, come per esempio Q1, Q2, Q3, è moltiplicato
per un coefficiente di peso, e i risultati di tali moltiplicazioni vengono raggruppati
rispettivamente in SQ (relativa ai Q) e SLR (relativa agli LR). È da specificare
che la somma di tutti i coefficienti di peso degli strumenti di valutazione
rientranti nella stessa categoria (per esempio quelli di Q1, Q2, Q3) deve
risultare 100%.
I coefficienti di peso moltiplicativi delle valutazioni appena effettuate non devono
essere determinati solo su base scientifica, ma devono anche risentire delle
opinioni dei vari interessati, che siano architetti, ingegneri, managers o
committenti.
Per l’edizione del 2003 i coefficienti di peso sono stati determinati in seguito
all’analisi di vari casi di studio da parte di esperti del CASBEE Research and
Development Committee.
Nell’edizione del 2004, che include anche la trattazione delle industrie, gli
sviluppatori del CASBEE hanno organizzato un questionario proposto su larga
scala a architetti, proprietari di edifici e in generale persone che avevano
intenzione di utilizzare il sistema CASBEE (sono state ricevute 110 valide
risposte).
Grazie a queste risposte è stato possibile perfezionare e modificare i coefficienti
di peso, che sono quelli riportati in figura.
Campi di valutazione
Q1 – AMBIENTE INTERNO
Q2 – QUALITA’ DEL SERVIZIO
Q3 – AMBIENTE ESTERNO DEL SITO
LR1 – ENERGIA
LR2 – RISORSE E MATERIALI
LR3 – AMBIENTE ESTERNO AL PERIMETRO
IPOTETICO
Non
industriale
0,4
0,3
0,3
Industriale
0,3
0,3
0,4
0,4
0,3
0,3
25
3.6 PROCEDURA DI VALUTAZIONE
Sono due le fasi necessarie alla valutazione delle prestazioni dell’edificio, una
iniziale di input, e una, successiva, di output. La prima fase è caratterizzata da
due fogli di calcolo, il Main Sheet e lo Score Entry Sheet, mentre la seconda è
caratterizzata dallo Score Sheet e dall’Assessment Results Sheet.
Le informazioni base riferite all’edificio (tipologia edilizia, superficie occupata…)
si trovano sul Main sheet, i criteri di valutazione dell’edificio in esame, ossia le
tabelle in cui sono indicate le prerogative da rispettare per poter ottenere una
valutazione da 1 a 5, sono presentati nello Score Entry Sheet, mentre i risultati
di ogni valutazione, dal punto di vista numerico o grafico, sono riportati sullo
Score Sheet e sull’Assessment Results Sheet.
INPUT
Descrizione dell’edificio (tipologia edilizia, superficie
calpestabile etc.)
Risultati dal Q1 all’ LR3 (punteggi da +1 a +5)
OUTPUT
Rappresentazione grafica dei risultati di ogni categoria,
dalla Q1 alla LR3
Rappresentazione grafica dei risultati finali
Calcolo del BEE e classificazione dell’edificio
Vengono ora analizzati i 4 fogli di calcolo, partendo dagli output e passando poi
agli input, dato che presentando lo score entry sheet di fatto si passa già
all’applicazione pratica del CASBEE all’edificio in esame.
score sheet
Il foglio è strutturato sulla riorganizzazione degli strumenti di valutazione
effettuata in precedenza: Q viene spezzato in Q1 (Ambiente interno), Q2
(Qualità del servizio) e Q3 (Ambiente esterno del sito), mentre LR viene
spezzato in LR1 (Energia), LR2 (Risorse e materiali) e LR3 (Ambiente esterno
al perimetro ipotetico). Lo score sheet relativo all’edificio in esame viene
riportato a pagina 212.
assessment result sheet
Il foglio è organizzato secondo i seguenti punti:
1.Profilo dell’edificio
Il profilo dell’edificio studiato viene presentato nel foglio, nel quale vengono
riportate anche altre informazioni, quali tipologia edilizia, località, area in pianta
del fabbricato…
26
2.Risultato del CASBEE
2.1 Risultati per categoria
Sono raccolti in forma di grafici a radar, istogrammi e valori numerici
2.2 BEE (Building Environmental Efficiency)
Nel CASBEE la scala di valutazione per Q e LR varia tra 1 e 5.
Il numeratore Q necessario al calcolo del BEE deriva da SQ, ottenuto come
risultato della categoria Q; allo stesso modo il denominatore L deriva da SLR.
Per definizione il BEE si calcola come:
BEE= Q / L = 25*(SQ-1) / 25*(5-SLR)
dove:
SQ= Risultato della categoria di valutazione Q
SLR= Risultato della categoria di valutazione LR
3.Importanti strumenti di valutazione esclusi dal metodo generale di valutazione
del BEE
È questa una colonna in cui inserire valori che non sono inclusi nel calcolo del
BEE appena indicato, ma che sono in ogni caso molto importanti per una
corretta valutazione.
3.1 Indicatori quantitativi relativi ai tipici disperdimenti ambientali degli edifici
Rientra in quest’ambito il calcolo del consumo di energia primaria in esercizio,
del volume d’acqua consumato, l’LCCO2 (Life Cycle CO2) etc.
Ove possibile è utile comparare l’edificio studiato ad un edificio standard in
modo da poter ottenere e indicare un valore di riduzione relativo ad ogni singolo
strumento di valutazione.
Per quanto riguarda il fattore tempo, l’esecutore può scegliere il giusto modello
LCA tra i vari modelli LCA pubblicati.
3.2 Valutazione del processo progettuale
Vengono qui presi in considerazione fattori relativi alla gestione del processo
produttivo, quali l’esistenza di un piano di gestione ambientale del sito in cui si
costruisce. In ogni caso sono da escludere studi relativi alla scelta del lotto, in
quanto vengono effettuati in sede di CASBEE for Pre-design.
27
main sheet
Il main sheet è il primo foglio ad essere compilato dal certificatore, e contiene i
dati più generali relativi all’edificio. Viene riportato qui sotto il modello di main
sheet da compilare.
Tab.1
1-1 Descrizione dell’edificio
Nome dell’edificio
Ubicazione
Destinazione d’uso
dell’area
Zona climatica
Tipologia edilizia*
Ultimazione
Area del lotto
Numero di piani
Struttura
Numero occupanti
Numero occupanti
annuale
Fase di valutazione
Data di valutazione
Area dell’edificio in
pianta
Esecutore
Superficie
calpestabile lorda
Approvato da
Data di approvazione
*Da scegliere tra le tipologie indicate a pagina 17.
Tab.2
In caso di più edifici
Numero edificio Tipologia edilizia
Area al lordo
Unità di misura
1
m2
2
m2
3
m2
…
m2
IN CASO DI HOTEL, OSPEDALI E CONDOMINI
Frazione sull’area totale dell’ospedale delle zone adibite a stanze da
ricovero
Frazione sull’area totale dell’hotel delle zone adibite a stanze per gli
ospiti
Frazione sull’area totale del condominio delle zone adibite a residenze
score entry sheet:
Lo score entry sheet è il foglio in cui il certificatore inserisce i risultati delle sue
valutazioni secondo i criteri relativi ad ogni elemento (livelli da 1 a 5). Viene
preparato un foglio di calcolo per ogni categoria di valutazione.
È bene sottolineare che arrivati a questo punto è necessario spingersi più nello
specifico entro l’analisi dettagliata di quanto sarà utile all’argomento della tesi,
ossia la valutazione di un edificio in fase di realizzazione; esistono infatti due
diverse, seppur simili, procedure di valutazione dell’edificio, una relativa alla
fase di progettazione e una all’edificio dopo la messa in opera; in questa sede,
dato che l’edificio non è ancora stato costruito verrà presa in considerazione la
procedura destinata alla valutazione dell’edificio in fase di progettazione.
28
Nelle tabelle da compilare, a seconda della tipologia edilizia, è indicato come
assegnare il punteggio relativo al parametro in esame. Alcuni parametri non
sono utili a tutte le tipologie edilizie, pertanto verrà indicato di volta in volta il
campo di applicazione, nel modo indicato nell’esempio sottostante.
Tipologia edilizia
Uffici
Scuole
Negozi
Ristoranti
Locali per il pubblico spettacolo
Ospedali
Hotel
Appartamenti
Industrie
Applicabile
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Non applicabile
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Prima di procedere con l’applicazione del protocollo CASBEE viene presentato
l’edificio oggetto di studio.
29
4. DESCRIZIONE DEL CASO DI STUDIO
IN ANALISI
4.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE
Il caso di studio oggetto di analisi è ubicato in via G.B. Carta 5, nel quartiere
“Cimiano”, nella periferia nord-est di Milano. Il quartiere, di tipo residenziale ad
alta densità abitativa, è servito sia da due linee della metropolitana, MM1 e
MM2, che passano a pochi km dall’area analizzata, sia dalle linee 44, 51, 53, 56
dei mezzi di superficie.
L’unico elemento naturalistico nei dintorni è il Naviglio della Martesana, che si
trova pochi metri a sud-est dell’edificio considerato.
La nuova costruzione sorge in un’area precedentemente occupata da un
edificio sottoposto a completa demolizione e confina con altri edifici preesistenti.
A sud è sovrastata da un edificio alto 24,14 m (l’edificio in esame è alto 20,27
m), a nord è a contatto con un edificio di 2 piani.
Vengono proposte due immagini:
Distanza Edificio – Piazza del Duomo: 6,8 km
Distanza Edificio – Linea MM2 (Cimiano): 1,0 km
30
Superficie del lotto: 652,4 m2
Superficie edificata: 280,9 m2
Superficie calpestabile: 723,1 m2
Superficie residenziale: 634,8 m2
4.2 ANALISI DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI E TECNOLOGICI
L’edificio, di tipologia residenziale, ospita 14 appartamenti distribuiti su cinque
dei sei piani fuori terra che lo caratterizzano.
Il sesto piano in realtà è un sottotetto abitabile, raggiungibile solo dagli inquilini
di due degli appartamenti del quinto piano.
Il piano terra ospita cantine, box, centrale termica e locale rifiuti.
L’ edificio ha una conformazione dinamica sia in pianta, grazie a irregolarità tra i
diversi piani, sia in facciata, grazie alla presenza di molte logge e balconi.
Inoltre in facciata si alternano tratti intonacati con diverse tonalità di beige a
zone rivestite da piastrelle paramano similmattone, che oltre a sottolineare
ulteriormente il dinamismo dell’edificio gli permettono di inserirsi perfettamente
nel contesto urbano che lo circonda, rispettando le tipologie architettoniche
degli edifici adiacenti.
A coronamento dell’edificio è prevista una travatura in profilati d’acciaio HE
color beige.
Vengono proposte tre immagini.
31
In allegato alla tesi sono riportate le piante architettoniche dell’edificio.
strutture
La struttura dell’edificio è il classico telaio travi-pilastri in calcestruzzo armato,
con solai in laterocemento di spessore 28 cm.
Il vano scala e il vano ascensore, che si trovano in posizione centrale rispetto
alla pianta e costituiscono il nucleo irrigidente dell’edificio, sono realizzati in
cemento armato.
Sono inoltre presenti logge e sbalzi, per i quali sono stati previsti elementi “a
taglio termico”.
È bene sottolineare che, nonostante l’edificio esistente in precedenza nel lotto
sia stato completamente demolito, sono stati lasciati i muri contro terra del vano
cantinato interrato, probabilmente per evitare di creare problemi di instabilità
agli edifici circostanti. Il vano cantine è stato riempito con macerie e si è poi
coperto tutto con uno strato di magrone spesso 15 cm, sul quale sono state
poste le fondazioni, costituite da plinti su micropali collegati tra loro da travi di
fondazione.
Vengono proposte tre immagini.
32
33
tamponamenti
Le chiusure opache sono costituite da uno strato di mattoni forati da 8 cm e uno
strato di blocchi semipieni da 12 cm; è presente un rivestimento a cappotto con
materiale isolante in polistirene espanso (EPS) di spessore 16 cm, variabile in
alcune aree.
Le partizioni interne tra alloggi diversi son costituite da due strati di mattoni
forati da 8 cm e da uno strato di materiale fonoisolante (Sonarwood) di 8 cm. I
tavolati all’interno di ogni singolo appartamento son invece realizzati in mattoni
forati da 8 cm, senza alcun materiale fonoisolante o termoisolante.
Vengono proposte tre immagini.
Chiusura opaca
sp. 37,6 cm
Divisorio alloggi
sp. 27 cm
Tavolato interno
sp. 10 cm
Chiusura opaca:
Divisorio alloggi:
34
Tavolato interno:
impianti
1.impianto di riscaldamento e produzione acqua calda sanitaria
L’impianto di riscaldamento e produzione acqua calda sanitaria è composto da
una pompa di calore, che insieme ad un impianto a pannelli solari si occupa
dell’impianto di riscaldamento-climatizzazione, e da una caldaia a
condensazione, che insieme allo stesso impianto a pannelli solari si occupa
della fornitura di acqua calda sanitaria.
In particolare l’impianto di riscaldamento è composto da un gruppo frigorifero in
pompa di calore, con valore nominale di potenza termica pari a 39kW, per la
produzione del fluido caldo per il riscaldamento. Dal gruppo frigorifero,
passando per una colonna montante posizionata nel vano scala, si diramano
pannelli radianti a pavimento con tubazioni in polietilene ad alta densità su tutta
la superficie coperta dell'edificio.
La pompa di calore è del tipo acqua-acqua e scambia calore con la falda
acquifera; tale pompa non è a circuito chiuso, ma è costituita da tre pozzi: uno
serve per attingere acqua dalla falda e due per reimmetterla.
La regolazione dell’impianto avviene attraverso termostati ambiente nelle zone
specifiche di utilizzo.
35
2.impianto di climatizzazione
Il fluido freddo per la climatizzazione viene sempre prodotto dalla pompa di
calore, e dissipa parte del carico sensibile attraverso i pannelli radianti. E’
presente poi un’U.T.A (Unità di Trattamento Aria) da 1000 m3/h posta sulla
copertura dell’edificio.
Ogni elemento dell’impianto, non solo i terminali di erogazione, è stato ricoperto
con materiale fonoisolante , in modo da evitare discomfort acustico all’interno
degli alloggi.
3.pannelli solari
Come già detto è presente un impianto a pannelli solari installato in copertura
atto a garantire un supplementare apporto di energia per la produzione di acqua
calda sanitaria e per preriscaldare il fluido termovettore dell’impianto di
riscaldamento.
La superficie utile dei pannelli solari è 15,24 m2, che garantisce una potenza di
circa 2 kW; l’inclinazione dei pannelli solari è di 35°.
4.impianto idrico sanitario
L’impianto idrico sanitario è di tipo tradizionale, prevede l’installazione di valvole
di intercettazione per ciascun bagno, cucina o lavanderia.
5.rete di scarico acque nere
Le colonne di acque nere sono convogliate per mezzo di apposita rete di
tubazioni alla fognatura comunale. E’ prevista per ogni colonna una rete di
ventilazione primaria.
Il dimensionamento degli impianti e delle apparecchiature è stato eseguito sulla
base dei seguenti dati, relativi alla città di Milano:
- Temperatura esterna Invernale
- 5° C
- Umidità relativa esterna Invernale
76 %
- Temperatura esterna Estiva
32° C
- Umidità relativa esterna Estiva
53 %
- Temperatura interna Invernale
20° ± 1° C
- Umidità relativa interna Invernale
50%± 10%
- Temperatura interna Estiva
28° ± 1° C
- Umidità relativa interna Estiva
50%± 10%
36
5. APPLICAZIONE DEL PROTOCOLLO
5.1
Q - PRESTAZIONI E QUALITÀ AMBIENTALI DELL’EDIFICIO
Q1 – Ambiente interno
1 Suoni e rumori
1.1 Rumori
1.1.1
Uff
Scu
Neg
Rumore di fondo
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Determinare il valore del rumore di fondo presente nell’edificio e valutare in che
modo peggiora il comfort interno. Viene misurato con apposita apparecchiatura.
Unità di misura: dB
Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Loc
Più di 40 dB
Tra 37 e 40 dB
Tra 33 e 37 dB
Tra 30 e 33 dB
Meno di 30 dB
Punteggio meritato dall’edificio in esame
La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti, almeno finchè
si rimane in ambito di progettazione. A edificio realizzato sarà possibile ottenere
valori sperimentali del rumore di fondo e dunque assegnare un punteggio
all’edificio.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione sono ben definiti, e permettono di assegnare con certezza
all’edificio uno tra i cinque livelli.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
-
37
Q1 – Ambiente interno
1 Suoni e rumori
1.1 Rumori
1.1.2
Uff
Scu
Neg
Rumori da impianti
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Valutare la fastidiosità del rumore generato dagli impianti dell’edificio verificando
quante, tra una serie di disposizioni elencate, siano rispettate.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff – Scu – Neg – Ris – Loc – Osp – Hot – App – Ind
Livello 1
Nessuna contromisura. (Meno di due contromisure tra tutte
le caratteristiche da valutare)
Livello 2
Alcune contromisure. (Due o tre contromisure tra tutte le
caratteristiche da valutare)
Livello 3
Contromisure utilizzate. (Quattro o cinque contromisure tra
tutte le caratteristiche da valutare)
Livello 4
Contromisure di livello abbastanza alto. (Sei o sette
contromisure tutte le caratteristiche da valutare)
Livello 5
Contromisure di livello avanzato. (Tutte le contromisure
relative a tutte le caratteristiche da valutare)
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp – Hot
Livello 1
Nessuna contromisura. (Meno di due contromisure tra
tutte le caratteristiche da valutare)
Livello 2
Alcune contromisure. (Due o tre contromisure tra tutte le
caratteristiche da valutare)
Livello 3
Contromisure utilizzate. (Quattro o cinque contromisure tra
tutte le caratteristiche da valutare)
Livello 4
Contromisure di livello abbastanza alto. (Sei o sette
contromisure tra tutte le caratteristiche da valutare)
Livello 5
Contromisure di livello avanzato. (Tutte le contromisure
relative a tutte le caratteristiche da valutare)
Tipologia edilizia
App
Livello 1
Nessuna contromisura. (Meno di due contromisure tra
tutte le caratteristiche da valutare)
Livello 2
Livello 3
Contromisure utilizzate. (Due o tre contromisure tra tutte le
caratteristiche da valutare)
Livello 4
Livello 5
Contromisure di livello avanzato. (Tutte le contromisure
relative a tutte le caratteristiche da valutare)
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
38
Caratteristiche da valutare
Tipologia edilizia
Tipologia di rumore
Esempi di contenimento
Prese d’aria e bocchette di Prese d’aria e bocchette di
ventilazione
ventilazione
a
basso
impatto
acustico,
loro
posizione,
velocità
dell’aria, volume d’aria in
ingresso, etc.
Impianto
di
aria Dispositivi di copertura
condizionata
anti-rumore, posizione etc.
Rumore da sala macchine Dispositivi di copertura
(aereo)
anti-rumore,
di
assorbimento e isolamento
acustico etc.
Rumore da sala macchine Piattaforme anti-vibranti,
(trasmesso tra i solidi)
elementi in gomma antivibranti etc.
Uff – Scu – Neg – Ris –
Loc – Osp – Hot – Ind Rumore da condotti o Condotti, giunture e curve
tubazioni (aereo)
a gomito ad assorbimento
acustico, rivestimento delle
tubazioni
con
guaine
fonoassorbenti, posizione
etc.
Rumore da condotti o Supporti
anti-vibranti,
tubazioni (trasmesso tra i giunti flessibili, trattamento
solidi)
anti-vibrante per le parti
penetranti.
(Esterno) Rumore dalle Diaframmi, supporti antitorri di raffreddamento
vibranti, posizione etc.
(Esterno)
Rumore
da Posizione,
volume
e
prese d’aria e bocchette di velocità
dell’aria
ventilazione
appropriati etc.
Fornitura d’acqua e rumori Rivestimento anti-rumore,
di scarico da bagni e supporti anti-vibranti in
toilettes
gomma, posizione etc.
Colpo d’ariete
Utilizzo
di
corrette
pressioni
d’acqua,
selezione
di
misure
preventive
Rumore dalle centrali per Selezione di impiantistica
l’impianto
di
aria a basso impatto acustico
App
condizionata (interne)
Rumore dalle centrali per Supporti anti-vibranti in
l’impianto
di
aria gomma, tappetini anticondizionata (esterne)
vibranti,
selezione
di
impiantistica
a
basso
impatto acustico etc.
Ventilazione
Selezione di impiantistica
a basso impatto acustico
etc.
39
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5-5
Dall’analisi delle schede relative ai diversi impianti tecnici adottati si evince che:
adduzione acqua: nessuna strategia adottata per ridurre al minimo il rumore;
ammortizzatori di colpo d’ariete:
-colonne con diametro sino 2”:
ammortizzatore ad espansione elastica
-colonne con diametro oltre 2” :
sistema a cuscino d’aria ripristinabile, con barilotto in tubo di acciaio ø 80 mm con
fondi bombati, zincato, lunghezza 500 mm circa, valvola a sfera ø ½” su ripristino
aria e scarico e valvola a sfera di intercettazione sull’attacco alla colonna.
condotti per l’impianto di climatizzazione: tubi e raccordi fonoassorbenti ad
innesto con guarnizione di tenuta in elastomero. Costituiti da materiale omogeneo e
realizzati in polipropilene con carica minerale, la cui densità è di 1,6 kg/m3, colore
grigio chiaro (RAL 7035) con classe di auto estinguenza B2 secondo la normativa
DIN 4102; inoltre prima dell'ingresso in ogni appartamento sono installati un
silenziatore ed un modulo di regolazione della portata.
u.t.a: sono previsti silenziatori e antivibranti in PVC sulle canalizzazioni sia di
mandata sia di ripresa dell’aria.
ascensori: strutture in acciaio zincato con elementi verticali fonoassorbenti,
spessore minimo 200mm in fibre minerali rivestiti con velo di vetro rinforzato e
lamiera miscrostirata, passaggio aria massimo 100mm. Le estremità saranno
flangiate. Le prestazioni di abbattimento acustico dei silenziatori saranno come
minimo (attenuazione in dB per banda d’ottava (Hz)):
sistemi di scarico: tubi e raccordi fonoassorbenti ad innesto per condotte di
scarico all'interno dei fabbricati con guarnizione di tenuta in elastomero, costituiti da
materiale omogeneo e realizzati in polipropilene con carica minerale, la cui densità
è di 1,6 kg/m3.
Viene assegnato Livello 5 sia alla categoria Edificio intero e parti comuni sia a Zone
di residenza e degenza.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione non sono ben definiti, anche perché per ogni categoria
segnalata non è chiaro se debbano essere rispettate tutte o solo alcune delle
disposizioni richieste (addirittura non vengono elencate tutte le richieste, si lascia
libertà di decisione al certificatore tramite un “etc.”). Inoltre il rispetto delle condizioni
richieste non garantisce sicure condizioni di comfort interno; sarebbe stato forse più
obiettivo utilizzare grandezze fisiche, definite da unità di misura (dB) per valutare il
rumore generato dagli impianti dell’edificio.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
40
Q1 – Ambiente interno
1 Suoni e rumori
1.2 Isolamento acustico
1.2.1
Potere fonoisolante delle aperture
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Valutare la fastidiosità del rumore proveniente dall’esterno, che entra nell’edificio
attraverso aperture di ogni tipo, dalle finestre alle bocchette per la ventilazione.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Ris - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Il rumore del traffico ordinario provoca fastidio
Livello 2
Livello 3
Il rumore del traffico ordinario non provoca fastidio
Livello 4
Livello 5
Il rumore proveniente da grosse strade o mezzi di
trasporto rumorosi, come aerei, non provoca fastidio
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot - App
Livello 1
Il rumore del traffico ordinario provoca fastidio
Livello 2
Livello 3
Il rumore del traffico ordinario non provoca fastidio
Livello 4
Livello 5
Il rumore proveniente da grosse strade o mezzi di
trasporto rumorosi, come aerei, non provoca fastidio
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 1-1
Non vengono forniti sufficienti dati per poter effettuare una valutazione, in quento si
sa solo che i serramenti sono in legno (marca Hemlock) e null’altro in merito al loro
potere fonoisolante; anche delle bocchette per la ventilazione naturale non si hanno
informazioni. Viene assegnato il levello 1, dato che, oltre a non esser stato preso in
considerazione il problema, nelle vicinanze del sito (raggio 500 m) sono presenti le
seguenti sorgenti di rumore:
- Linea metropolitana (Cimiano-Crescenzago);
- Vie urbane ad intensa attività commerciale (es: via Padova, via Palmanova);
- Aree di parcheggio.
41
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione non sono ben definiti, data la difficoltà di quantificare in modo
oggettivo il livello di fastidiosità del rumore del traffico.
Sarebbe stato forse più obiettivo utilizzare grandezze fisiche quali il Livello acustico
L, definibile con unità di misura (dB), per misurare il rumore all’interno dell’alloggio
in esame. Dato il potere fonoisolante delle chiusure opache, stimato il livello
acustico presente all’esterno dell’edificio e calcolato il Livello acustico interno
considerando le aperture come ponti acustici, si sarebbero ottenuti valori
sicuramente più realistici.
Per quanto riguarda la valutazione a edificio realizzato, i livelli verranno assegnati
rapportando i risultati di prove sperimentali con curve fornite da normativa (JIS A
4706).
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
Per mancanza di informazioni all’edificio è stato assegnato il Livello 1, tuttavia è
molto probabile che avendo a disposizione una relazione acustica con indicato il
potere fonoisolante delle chiusure trasparenti la valutazione sarebbe potuta salire
fino almeno al Livello 3.
Per poter raggiungere il Livello 5 sarebbe probabilmente necessario rivedere la
scelta di serramenti e bocchette di ventilazione, e ciò comporterebbe ovviamente
spese molto maggiori.
Costi necessari per raggiungere il Livello 3: bassi
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti
42
Q1 – Ambiente interno
1 Suoni e rumori
1.2 Isolamento acustico
1.2.2
Potere fonoisolante dei tavolati interni
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Valutare la fastidiosità del rumore proveniente dagli alloggi vicini, attraverso i muri
di partizione interna.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Ris - Ind
Livello 1
Voci e chiacchierii con toni normali provocano fastidio
Livello 2
Livello 3
Voci e chiacchierii con toni normali non provocano
fastidio
Livello 4
Livello 5
Voci e chiacchierii con toni normali sono quasi
impercettibili
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
App
Livello 1
Si può udire facilmente ciò che avviene negli alloggi vicini
Livello 2
Livello 3
Nonostante si possa udire quello che avviene negli alloggi
vicini non si ha sensazione di fastidio
Livello 4
Livello 5
Nessun suono percepibile proviene dagli alloggi vicini
Tipologia edilizia
Osp
Livello 1
Si possono facilmente udire TV, radio e conversazioni
Livello 2
Livello 3
Si possono udire TV, radio e conversazioni anche se
sono a basso volume
Livello 4
Livello 5
Difficilmente si possono udire TV, radio e conversazioni
Tipologia edilizia
Hot
Livello 1
Rumori ordinari quali TV, radio e conversazioni sono
percepibili
Livello 2
Livello 3
Rumori ordinari quali TV, radio e conversazioni sono
quasi impercettibili
Livello 4
Livello 5
Rumori ordinari quali TV, radio e conversazioni
normalmente non possono essere uditi
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
43
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5
E’ presente uno strato di isolante acustico Sonarwood nelle murature di partizione
interna che separano gli alloggi, di cui però, non essendo presente una scheda
tecnica, non si conosce il potere fonoisolante. Viene allegata la stratigrafia del
tavolato in esame:
Descrizione materiale
Intonaco di calce e gesso
Mattone forato 1.1.19.80
SonarWood
Mattone forato 1.1.19.80
Intonaco di calce e gesso
Spessore
(cm)
1,5
8,0
8,0
8,0
1,5
In ogni caso si suppone che la presenza di un materiale fono isolante riduca a zero
almeno i rumori ordinari presenti negli alloggi, pertanto viene assegnato il Livello 5.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione non sono ben definiti, data la difficoltà di quantificare in modo
oggettivo il livello di fastidiosità del rumore.
Sarebbe stato forse più obiettivo utilizzare grandezze fisiche quali il Livello acustico
L, definibile con unità di misura (dB), per misurare il rumore all’interno dell’alloggio
in esame. Dato il potere fonoisolante dei muri di partizione e stimato il livello
acustico presente nell’alloggio adiacente, si sarebbero ottenuti valori sicuramente
più realistici.
Per quanto riguarda la valutazione a edificio realizzato, i livelli verranno assegnati
rapportando i risultati di prove sperimentali con curve fornite da normativa (JIS A
1419)
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
44
Q1 – Ambiente interno
1 Suoni e rumori
1.2 Isolamento acustico
1.2.3
Potere fonoisolante
delle solette di piano (impatto leggero)
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Valutare la fastidiosità del rumore proveniente dai piani superiori, generato dal
movimento di oggetti di piccola massa.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Scu
Livello 1
Il rumore provocato dal movimento di sedie o di oggetti
che cadono arreca molto fastidio
Livello 2
Livello 3
Il rumore provocato dal movimento di sedie o di oggetti
che cadono arreca fastidio
Livello 4
Livello 5
Il rumore provocato dal movimento di sedie o di oggetti è
appena percepibile
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot - App
Livello 1
Il rumore provocato dal movimento di sedie o di oggetti
che cadono arreca molto fastidio
Livello 2
Livello 3
Il rumore provocato dal movimento di sedie o di oggetti è
percepibile ma non provoca troppo fastidio
Livello 4
Livello 5
Il rumore provocato dal movimento di sedie o di oggetti è
quasi impercettibile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5
In tutte le solette di piano è presente uno strato di feltro anticalpestio, non meglio
identificato. Data quindi la mancanza di una scheda tecnica del materiale si
suppone che il rumore generato da impatto leggero venga totalmente assorbito,
metre al punto seguente, in cui si valuta il rumore generato da impatto pesante, si
supporrà che ai piani inferiori il suono venga comunque percepito.
Viene allegata la stratigrafia della soletta tipo:
45
Descrizione materiale
Malta di calce o calce cemento
Blocco da solaio 2.1.06i/1 180
Calcestruzzo ordinario
Cls all. con argilla espansa
Feltro - anticalpestio
ROFIX EPS100
Sottofondo in cls magro
Piastrelle in ceramica
Spessore
(cm)
1,0
18,0
4,0
8,0
1,0
3,0
5,0
1,0
Viene assegnato il Livello 5.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione non sono ben definiti, data la difficoltà di quantificare in modo
oggettivo il livello di fastidiosità del rumore.
Sarebbe stato forse più obiettivo utilizzare grandezze fisiche quali il Livello acustico
L, definibile con unità di misura (dB), per misurare il rumore all’interno dell’alloggio
in esame. Dato il potere fonoisolante della soletta e stimato il livello acustico
presente nell’alloggio sovrastante, si sarebbero ottenuti valori sicuramente più
realistici.
Per quanto riguarda la valutazione a edificio realizzato, i livelli verranno assegnati
rapportando i risultati di prove sperimentali con curve fornite da normativa (JIS A
1419).
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
46
Q1 – Ambiente interno
1 Suoni e rumori
1.2 Isolamento acustico
1.2.4
Potere fonoisolante
delle solette di piano (impatto pesante)
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Valutare la fastidiosità del rumore proveniente dai piani superiori, generato dal
movimento di oggetti di grossa massa.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Scu
Livello 1
Il rumore provocato da persone che saltano o corrono
arreca molto fastidio
Livello 2
Livello 3
Il rumore provocato da persone che saltano o corrono è
chiaramente percepibile
Livello 4
Livello 5
Il rumore provocato da persone che saltano o corrono è
percepibile ma non fastidioso
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot - App
Livello 1
Il rumore provocato da persone che saltano o corrono
arreca fastidio
Livello 2
Livello 3
Il rumore provocato da persone che saltano o corrono è
percepibile
Livello 4
Livello 5
Il rumore provocato da persone che saltano o corrono è
percepibile ma quasi mai viene notato
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3
Come spiegato al punto sopra, data la carenza di informazioni relative al feltro
anticalpestio presente nelle solette di piano, viene assegnato il Livello 3.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione non sono ben definiti, data la difficoltà di quantificare in modo
oggettivo il livello di fastidiosità del rumore.
Sarebbe stato forse più obiettivo utilizzare grandezze fisiche quali il Livello acustico
L, definibile con unità di misura (dB), per misurare il rumore all’interno dell’alloggio
in esame. Dato il potere fonoisolante della soletta e stimato il livello acustico
presente nell’alloggio sovrastante, si sarebbero ottenuti valori sicuramente più
realistici.
Per quanto riguarda la valutazione a edificio realizzato, i livelli verranno assegnati
rapportando i risultati di prove sperimentali con curve fornite da normativa (JIS A
1419).
47
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 3 solo per carenza di informazioni,
probabilmente allegando la scheda tecnica del feltro anticalpestio sarebbe stato
raggiunto il Livello 5, o comunque, anche in caso contrario, cambiare un materiale
fonoisolante con un altro non è da considerarsi spesa eccessiva.
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: bassi
48
Q1 – Ambiente interno
1 Suoni e rumori
1.3
Uff
Scu
Neg
Assorbimento acustico
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Verificare la presenza di materiali fonoassorbenti nell’edificio, condizione che
garantisce ottime condizioni di comfort acustico agli inquilini.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu – Neg - Ris - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Non sono usati materiali fonoassorbenti
Livello 2
Livello 3
Materiali fonoassorbenti in almeno uno tra muratura,
pavimenti o soffitti
Livello 4
Livello 5
Materiali fonoassorbenti in muratura, pavimenti e soffitti
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot - App
Livello 1
Non sono usati materiali fonoassorbenti
Livello 2
Livello 3
Materiali fonoassorbenti in almeno uno tra muratura,
pavimenti o soffitti
Livello 4
Livello 5
Materiali fonoassorbenti in muratura, pavimenti e soffitti
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5-5
Vengono utilizzati come materiali fonoassorbenti feltro anticalpestio per le solette e
SonarWood per le murature interne.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione sono molto chiari, tuttavia non viene valutata la reale capacità
fonoassorbente dei materiali, per aggiudicarsi il Livello 5 ne è sufficiente la
presenza.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
49
Q1 – Ambiente interno
2 Comfort termico
2.1 Controllo della temperatura interna
2.1.1
Settaggio della temperatura interna
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Vengono valutati i valori di temperatura interna garantiti dagli impianti, in estate e
in inverno.
Unità di misura: °C
Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
La capacità minima dell’impianto deve garantire
temperature di 20°C in inverno e 28°C in estate. Ciò
richiede comunque una tolleranza di un certo discomfort.
Livello 2
Livello 3
La capacità dell’impianto garantisce temperature di 22°C
in inverno e 26°C in estate. Tali sono le condizioni
ordinarie.
Livello 4
Livello 5
La capacità dell’impianto garantisce temperature di 24°C
in inverno e 24°C in estate.
Tipologia edilizia
Scu
Livello 1
La capacità minima dell’impianto deve garantire
temperature di 10°C in inverno e meno di 30°C in estate.
Ciò richiede comunque una tolleranza di un certo
discomfort.
Livello 2
Livello 3
La capacità dell’impianto garantisce temperature di 1820°C in inverno e 25-28°C in estate. Tali sono le
condizioni ordinarie.
Livello 4
Livello 5
La capacità dell’impianto garantisce temperature di 24°C
in inverno e 24°C in estate.
Tipologia edilizia
Neg - Ris - Loc
Livello 1
La capacità minima dell’impianto deve garantire
temperature di 18°C in inverno e 28°C in estate. Ciò
richiede comunque una tolleranza di un certo discomfort.
Livello 2
Livello 3
La capacità dell’impianto garantisce temperature di 20°C
in inverno e 26°C in estate. Tali sono le condizioni
ordinarie.
Livello 4
Livello 5
La capacità dell’impianto garantisce temperature di 22°C
in inverno e 24°C in estate.
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
50
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot
Livello 1
La capacità minima dell’impianto deve garantire
temperature di 20°C in inverno e 28°C in estate. Ciò
richiede comunque una tolleranza di un certo discomfort.
Livello 2
Livello 3
La capacità dell’impianto garantisce temperature di 22°C
in inverno e 26°C in estate. Tali sono le condizioni
ordinarie.
Livello 4
Livello 5
La capacità dell’impianto garantisce temperature di 24°C
in inverno e 24°C in estate.
Tipologia edilizia
App
Livello 1
La capacità minima dell’impianto deve garantire
temperature di 18°C in inverno e 28°C in estate. Ciò
richiede comunque una tolleranza di un certo discomfort.
Livello 2
Livello 3
La capacità dell’impianto garantisce temperature di 22°C
in inverno e 26°C in estate. Tali sono le condizioni
ordinarie.
Livello 4
Livello 5
La capacità dell’impianto garantisce temperature di 24°C
in inverno e 24°C in estate.
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 1-2
I valori di temperatura e umidità garantiti dall’impianto di riscaldamento e
climatizzazione sono i seguenti:
Temperatura interna invernale:
Umidità relativa interna invernale:
Temperatura interna estiva:
Umidità relativa interna estiva:
20° ± 1°C
50% ± 10%
28° ± 1°C
50% ± 10 %
Pertanto viene assegnato il Livello 1 per quanto riguarda le parti comuni, e il livello
2 per quanto riguarda le unità abitative.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione sono molto chiari, e il basso punteggio guadagnato
dall’edificio è indice delle diversità climatiche e culturali tra Italia e Giappone; in
Italia 24°C d’inverno sarebbero percepiti come eccessivi, e 24°C estivi
probabilmente sarebbero troppo bassi, almeno in ambito residenziale, in ambito
commerciale sarebberò già più accettabili.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
Tralasciando l’aspetto di cui sopra, per poter ottenere più punti sarebbe necessario
riprogettare gli impianti di climatizzazione e riscaldamento, e ciò comporterebbe
grosse spese.
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti
51
Q1 – Ambiente interno
2 Comfort termico
2.1 Controllo della temperatura interna
2.1.2
Carichi variabili e controllo delle conseguenze
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutata la capacità degli impianti di reagire in modo positivo a improvvise
variazioni dei carichi termici, generate in estate da sovraffollamento dei locali,
eccessivo utilizzo di strumentazione elettrica etc., e in inverno da apertura
prolungata dei serramenti etc.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Scu - Neg - Ris - Loc
Livello 1
Nessuna considerazione relativa a improvvise variazioni
di carico.
Livello 2
Livello 3
Vengono considerate generali variazioni di carico, e
l’impianto fornisce alcuni gradi centigradi di controllo.
Livello 4
Livello 5
Il sistema di controllo permette un avanzato controllo
delle conseguenze dei carichi.
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
Punteggio meritato dall’edificio in esame
La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti
-
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione non sono molto chiari, nel senso che i gradi centrigradi di
controllo permessi dagli impianti sono noti, ma se questi siano sufficienti per
ottenere il Livello 5 è a discrezione del certificatore. In ogni caso gli Appartamenti
sono esentati da questa valutazione, che riguarda solo edifici i cui carichi termici
possono variare considerevolmente quali Scuole, Negozi, Ristoranti e Locali per il
pubblico spettacolo.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
-
52
Q1 – Ambiente interno
2 Comfort termico
2.1 Controllo della temperatura interna
2.1.3
Prestazioni al perimetro
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutata la capacità dell’involucro edilizio di contenere i disperdimenti
termici, a prescindere dalla tecnologia costruttiva adottata (parete ventilata,
isolamento a cappotto etc.).
Il parametro preso in considerazione è il valore di trasmittanza termica relativo a
elementi di chiusura opachi e trasparenti.
Unità di misura: W/m2K
Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff- Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Nessuna attenzione in merito all’ingresso di calore
attraverso finestre, chiusure verticali, copertura e
pavimenti (specialmente dove sono usati i pilotis). U
finestre=6W/m2K, U dei muri e tutto il resto=3W/m2K
Livello 2
Livello 3
Viene prestata attenzione in merito all’ingresso di calore
attraverso finestre, chiusure verticali, copertura e
pavimenti (specialmente dove sono usati i pilotis); non
sono riscontrati problemi con i dispositivi di isolamento. U
finestre=4W/m2K, U dei muri e tutto il resto=2W/m2K
Livello 4
Livello 5
Viene prestata una grandissima attenzione in merito
all’ingresso di calore attraverso finestre, chiusure
verticali, copertura e pavimenti (specialmente dove sono
usati i pilotis); l’edificio ha il più alto livello in merito alle
prestazioni di isolamento termico. U finestre=3W/m2K, U
dei muri e tutto il resto=1W/m2K
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot - App
Livello 1
Nessuna attenzione in merito all’ingresso di calore
attraverso finestre, chiusure verticali, copertura e
pavimenti (specialmente dove sono usati i pilotis). U
finestre=6W/m2K, U dei muri e tutto il resto=3W/m2K
Livello 2
Livello 3
Viene prestata attenzione in merito all’ingresso di calore
attraverso finestre, chiusure verticali, copertura e
pavimenti (specialmente dove sono usati i pilotis); non
sono riscontrati problemi con i dispositivi di isolamento. U
finestre=4W/m2K, U dei muri e tutto il resto=2W/m2K
Livello 4
Livello 5
Viene prestata una grandissima attenzione in merito
53
all’ingresso di calore attraverso finestre, chiusure
verticali, copertura e pavimenti (specialmente dove sono
usati i pilotis); l’edificio ha il più alto livello in merito alle
prestazioni di isolamento termico. U finestre=3W/m2K, U
dei muri e tutto il resto=1W/m2K
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5-5
Le trasmittanze degli elementi richiesti vengono riportate relativamente ai valori
più svantaggiosi, qualora si presentino più tipologie adottate:
-Trasmittanza pareti (Stru6 - PaEs3 ) = 0,47 W/m2K
-Trasmittanza pavimenti (Stru10 - PV01-SolInt1-p) = 0,40 W/m2K
-Trasmittanza coperture (Stru15 - SO03-SoEst1) = 0,23 W/m2K
-Trasmittanza finestre (W9 - 120x42) = 1,80 W/m2K
Sia per quanto riguarda le parti comuni, sia per gli alloggi i valori di trasmittanza
sono così bassi che viene assegnato il Livello 5.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione sono molto chiari e ben definiti.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
54
Q1 – Ambiente interno
2 Comfort termico
2.1 Controllo della temperatura interna
2.1.4
Controllo zone
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene considerato in primo luogo se gli impianti di riscaldamento e di
climatizzazione siano separati o siano lo stesso impianto, che funziona in due
modalità, e in secondo luogo quanto siano suddivisi in zone tali impianti, in modo
da poter creare condizioni diverse in diverse stanze oppure agire solo su zone
circoscritte ove si verifichino richieste particolari (aumento improvviso dei carichi
termici). La valutazione non è comunque applicabile alla categoria Appartamenti.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Osp - Hot - Ind
Livello 1
Non c’è una divisione dell’impianto di raffrescamentoriscaldamento relativa ad ogni singolo piano, ed è stato
progettato un impianto di climatizzazione a circuito
singolo, che deve essere settato tra riscaldamento e
raffrescamento a seconda delle necessità.
Livello 2
Livello 3
C’è una zonizzazione del sistema di climatizzazione che
rispecchia i diversi orientamenti e i diversi carichi termici
dell’edificio. Il sistema di climatizzazione può provvedere
sia al riscaldamento sia al raffrescamento di ogni zona.
Livello 4
Livello 5
Ogni piano è diviso in piccole zone, e l’impianto di
climatizzazione provvede sia al riscaldamento sia al
raffrescamento di ogni zona.
Tipologia edilizia
Neg - Ris - Loc
Livello 1
Non è presente una zonizzazione di riscaldamento e
raffrescamento entro il singolo piano, ed è stato
progettato un unico sistema di climatizzazione. A
seconda delle necessità è necessario modificare il
settaggio da raffrescamento a riscaldamento.
Livello 2
Livello 3
Ogni piano è diviso in più zone a seconda dei loro carichi
termici, e il sistema di climatizzazione è progettato per
permettere il raffrescamento o il riscaldamento di ogni
zona.
Livello 4
Livello 5
Ogni piano è diviso in molte piccole zone relative ad ogni
singola proprietà o esercizio, e il sistema di
climatizzazione è progettato per permettere il
raffrescamento o il riscaldamento di ogni zona.
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
55
Punteggio meritato dall’edificio in esame
La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti
-
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione non sono definiti molto chiaramente, infatti se è facile stabilire
se gli impianti di riscaldamento e climatizzazione siano lo stesso oppure siano
separati, è più difficile determinare cosa si intende con zona, se devono avere una
superficie minima oppure basta effettuare sul piano tipo una divisione dell’impianto
in almeno due parti.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
-
56
Q1 – Ambiente interno
2 Comfort termico
2.1 Controllo della temperatura interna
2.1.5
Controllo di umidità e temperatura
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato in che modo vengono controllati i carichi sensibili e latenti presenti
nell’edificio. Tale controllo può essere effettuato manualmente mediante dispositivi
on/off oppure automaticamente. Qualora il controllo sia automatico, la regolazione
può avvenire entro parametri fissati (controllo statico) oppure in modo dinamico,
grazie a particolari dispositivi quali termostati ambiente.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff- Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Controllo On/Off di temperatura e umidità
Livello 2
Livello 3
Predisposizione di un sistema di controllo per
temperatura interna e umidità con valori preimpostati
Livello 4
Livello 5
Sensori e altri dispositivi possono essere utilizzati per
controllare temperatura e umidità
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot
Livello 1
Controllo On/Off di temperatura e umidità
Livello 2
Livello 3
Predisposizione di un sistema di controllo per
temperatura interna e umidità con valori preimpostati
Livello 4
Livello 5
Sensori e altri dispositivi possono essere utilizzati per
controllare temperatura e umidità
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5
In ogni singola abitazione è presente un termostato ambiente, che regola la
temperatura di mandata del fluido caldo in funzione della temperatura esterna, ed è
possibile modificare pure la portata d’aria dell’impianto di ventilazione, pertanto si
ha un ottimale controllo su temperatura e umidità (carichi sensibili e latenti) in tutto
l’edificio. Viene assegnato il Livello 5.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Non è ben definita la tipologia di dispositivi utilizzabili per controllare temperatura e
umidità, si potrebbe specificare meglio che tipo di termostati/umidostati rientrano
nelle diverse categorie, per esempio differenziando in base al numero di sonde che
devono avere e dove devono essere posizionate (sonda interna-esterna, più sonde
interne etc.). In ogni caso sfruttare grandezze fisiche in quest’ambito risulta
57
praticamente impossibile.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
58
Q1 – Ambiente interno
2 Comfort termico
2.1 Controllo della temperatura interna
2.1.6
Controllo individuale
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Rispetto alla valutazione precedente questa è più specifica, infatti è relativa alle
zone residenziali o di degenza. In sostanza però valuta ancora la possibilità e la
facilità con cui può essere controllata la temperatura interna (viene trascurato il
controllo dell’umidità)
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni - inapplicabile
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot
Livello 1
Nessuno
Livello 2
Livello 3
Modificabile tra basso, medio e alto
Livello 4
Livello 5
Ogni stanza può essere riscaldata o raffreddata, e la
temperatura può essere impostata per ogni stanza
Tipologia edilizia
App
Livello 1
Nessuno
Livello 2
Livello 3
La temperatura può essere impostata per ogni stanza
Livello 4
Livello 5
La temperatura può essere impostata per tutto
l’appartamento, e ulteriori settaggi possono essere
effettuati in ogni stanza
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5
Sono presenti termostati con possibilità di selezione della temperatura, che
permettono la regolazione automatica della temperatura ambiente nei singoli locali
o nelle singole zone, ciascuna avente caratteristiche di uso ed esposizioni uniformi,
viene assegnato il Livello 5.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri per l’assegnazione del punteggio sono ben chiari, non è importante la
tipologia di controllo che si ha sulla temperatura (on/off-statico-dinamico), ma la
zonizzazione dei controlli all’interno dell’appartamento.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
59
Q1 – Ambiente interno
2 Comfort termico
2.1 Controllo della temperatura interna
2.1.7
Limite per il condizionamento fuori orario
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene qui presa in considerazione la capacità degli impianti di climatizzazione di
funzionare anche quando, pur essendo fuori degli orari d’ufficio, gli edifici sono
occupati da persone o lavoratori. La valutazione non è ovviamente applicabile alla
categoria Appartamenti, viene applicata solo a ben determinate categorie di edifici,
cioè Uffici, Scuole, Ospedali, Hotel e Industrie.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff- Scu - Osp - Hot - Ind
Livello 1
L’impianto di climatizzazione non funziona fuori orario, o
nei giorni festivi
Livello 2
Livello 3
L’impianto di climatizzazione funziona per ogni piano, se
occupato fuori orario o in giorni festivi
Livello 4
Livello 5
L’impianto di climatizzazione funziona per ogni zona di
piano, se occupata fuori orario o in giorni festivi
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
Punteggio meritato dall’edificio in esame
La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti
-
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri per l’assegnazione del punteggio sono ben chiari, tuttavia la valutazione non
è applicabile alla categoria Appartamenti.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
-
60
Q1 – Ambiente interno
2 Comfort termico
2.1 Controllo della temperatura interna
2.1.8
Sistemi di monitoraggio
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene qui presa in considerazione la tipologia dei sistemi di monitoraggio all’interno
dell’edificio. Il livello più basso viene assegnato qualora sia presente una “stanza
tipo”, nella quale sono presenti i più disparati sistemi di monitoraggio (termostati,
umidostati, rilevatori di fumo, monitoraggio CO2 etc.). Ovviamente gli input che
arrivano agli impianti sono funzione solo di ciò che succede in questa stanza.
Gli altri livelli vengono assegnati a seconda del dettaglio con cui vengono zonizzati
i piani dell’edificio.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Neg - Ris
Livello 1
Non è presente una zonizzazione multipla a seconda
delle diverse destinazioni d’uso delle stanze sul
medesimo piano, ma sensori o altri sistemi di
monitoraggio sono installati per controllare una zona
rappresentativa
Livello 2
Livello 3
E’ presente una zonizzazione multipla a seconda delle
diverse destinazioni d’uso delle stanze sul medesimo
piano, e sensori o altri sistemi di monitoraggio sono
installati per controllare zone multiple
Livello 4
Livello 5
Ogni piano è zonizzato in dettaglio a seconda che le aree
siano di vendita o abitative, e sensori o altri sistemi di
monitoraggio sono installati per controllare tali zone in
dettaglio
Punteggio meritato dall’edificio in esame
La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti
-
Commenti relativi al protocollo CASBEE
La valutazione è molto specifica, applicabile solo a Negozi e Ristoranti, e ciò che è
richiesto è molto chiaro: non si fa riferimento alla tipologia dei sistemi di
monitoraggio, ma solo alla loro metodologia e affidabilità di funzionamento.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
-
61
Q1 – Ambiente interno
2 Comfort termico
2.2
Uff
Scu
Neg
Controllo dell’umidità
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Come avveniva al punto Q1.2.1.1 per la temperatura, qui viene assegnato un
Livello all’edificio a seconda dei valori di progetto di umidità relativa estiva e
invernale.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff- Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
All’interno dell’edificio è garantito un tasso di umidità
variabile tra il 70% (estate) e il 40% (inverno).
Livello 2
Livello 3
L’impianto è in grado di mantenere l’umidità circa al 50%
d’estate e al 40% in inverno.
Livello 4
Livello 5
Sono presenti sia un impianto di umidificazione che di
deumidificazione, che sono in grado di mantenere
l’umidità in un range 45-55% sia d’estate che d’inverno.
Tipologia edilizia
Scu
Livello 1
All’interno dell’edificio è garantito un tasso di umidità
variabile tra l’80% (estate) e il 30% (inverno).
Livello 2
Livello 3
L’impianto è in grado di mantenere l’umidità al 40-70%
d’inverno e al 50-65% d’estate.
Livello 4
Livello 5
Sono presenti sia un impianto di umidificazione che di
deumidificazione, che sono in grado di mantenere
l’umidità in un range 45-55% sia d’estate che d’inverno.
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot
Livello 1
All’interno dell’edificio è garantito un tasso di umidità
variabile tra il 70% (estate) e il 40% (inverno).
Livello 2
Livello 3
L’impianto è in grado di mantenere l’umidità al 50%
d’estate e al 40% in inverno.
Livello 4
Livello 5
Sono presenti sia un impianto di umidificazione che di
deumidificazione, che sono in grado di mantenere
l’umidità in un range 45-55% sia d’estate che d’inverno.
Tipologia edilizia
App
Livello 1
Nessuna considerazione da farsi.
Livello 2
Inapplicabile.
Livello 3
Sono previsti appositi sistemi di ventilazione e sono
62
Livello 4
Livello 5
prese misure anti-condensazione relativamente agli
elementi che possono comportarsi da ponti termici, come
rinforzo dell’isolamento, barriere al vapore e strati
permeabili.
Sono previste misure di deumidificazione, e sono state
prese misure anti-condensazione relativamente agli
elementi che possono comportarsi da ponti termici, come
rinforzo dell’isolamento, barriere al vapore e strati
permeabili.
Sono
previste
misure
di
umidificazione
e
deumidificazione, impostate su un range di comfort 4555%, e sono state prese misure anti-condensazione
relativamente agli elementi che possono comportarsi da
ponti termici, come rinforzo dell’isolamento, barriere al
vapore e strati permeabili.
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5-5
I valori di umidità garantiti dall’impianto di riscaldamento e climatizzazione sono i
seguenti:
Umidità relativa interna invernale:
Umidità relativa interna estiva:
50% ± 10%
50% ± 10 %
Inoltre sono stati previsti isolamento a cappotto e barriera al vapore, e sono state
effettuate le verifiche glaser per il controllo di condensazione superficiale e
interstiziale di tutte le murature e solette di piano.
Pertanto viene assegnato il Livello 5 sia per parti comuni sia per unità abitative.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione sono molto chiari, e l’assegnazione del punteggio all’edificio
avviene in modo univoco.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
63
Q1 – Ambiente interno
2 Comfort termico
2.3
Tipologie di impianti di climatizzazione
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato in questa sede se il progettista dell’impianto di climatizzazione
abbia preso in considerazione anche gli aspetti di velocità dell’aria e gradienti
termici. Infatti un impianto di climatizzazione può si essere efficiente nell’eliminare
i carichi termici nei locali, ma se per farlo viene immessa aria o troppo fredda o
troppo veloce, la sensazione di discomfort dell’inquilino che si trova nei pressi della
bocchetta di mandata è notevole. E’ bene quindi controllare che la velocità dell’aria
e il lancio della bocchetta siano sufficienti a “lavare” tutto l’ambiente onde evitare
zone di ristagno, ma è altrettanto importante verificare che i gradienti termici non
creino vortici all’interno dei locali, o addirittura sovrapressioni o depressioni tra
locali contigui.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff- Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
L’impianto di climatizzazione è stato progettato senza
particolari considerazioni riguardo ai gradienti di temperatura
in verticale e alla velocità dell’aria nelle stanze.
Livello 2
Livello 3
L’impianto di climatizzazione è normale, ma l’ingresso d’aria e
il piano di estrazione considerano i gradienti di temperatura in
verticale e la velocità dell’aria nelle stanze. Oppure non è
presente climatizzazione nelle zone comuni.
Livello 4
Livello 5
L’impianto di climatizzazione* è stato scelto per mitigare i
gradienti di temperatura in verticale e la velocità dell’aria nelle
stanze.
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot
Livello 1
L’impianto di climatizzazione è stato progettato senza
particolari considerazioni riguardo ai gradienti di temperatura
in verticale e alla velocità dell’aria nelle stanze.
Livello 2
Livello 3
L’impianto di climatizzazione è normale, ma l’ingresso d’aria e
il piano di estrazione considerano i gradienti di temperatura in
verticale e la velocità dell’aria nelle stanze. Oppure non è
presente climatizzazione nelle zone di residenza e degenza.
Livello 4
Livello 5
L’impianto di climatizzazione* è stato scelto per mitigare i
gradienti di temperatura in verticale e la velocità dell’aria nelle
stanze.
Tipologia edilizia
App
64
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
L’impianto di climatizzazione è stato progettato senza
particolari considerazioni riguardo ai gradienti di temperatura
in verticale e alla velocità dell’aria nelle stanze, e riguardo alle
differenze di temperatura tra stanze raggiunte o meno
dall’impianto.
L’impianto di climatizzazione è stato progettato prestando
particolare attenzione sia ai gradienti di temperatura in
verticale, sia alla velocità dell’aria nelle stanze, sia alle
differenze di temperatura tra stanze raggiunte o meno
dall’impianto. Oppure non è presente climatizzazione nelle
zone di residenza e degenza.
L’impianto di climatizzazione è stato progettato cercando di
ridurre al minimo sia i gradienti di temperatura in verticale, sia
la velocità dell’aria nelle stanze, sia le differenze di
temperatura tra stanze raggiunte o meno dall’impianto.
Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4).
* Ci si riferisce per esempio a pannelli radianti a soffitto o pavimento, a
sistemi a soletta ventilata etc.
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3-5
L’impianto è stato progettato prestando attenzione alla velocità dell’aria, sia nei
condotti sia alle bocchette di mandata o ripresa; canali e raccordi saranno costruiti
secondo le norme SMACNA per canali a bassa velocità. L’impianto prevede inoltre
serrande di regolazione della portata, con corpo in materiale plastico (classe al
fuoco M1) contenete membrana regolatrice in silicone e linguette metalliche sulla
manichetta esterna per il fissaggio nel canale circolare. Potendo controllare
velocità, temperatura e portata alla bocchetta di mandata si ha un ottimo controllo
dei gradienti termici all’interno della singola stanza ed è possibile ottenere le
migliori condizioni di comfort. Inoltre non è stato previsto isolamento termico nei
muri di partizione all’interno del singolo appartamento, in modo da evitare
differenze di temperatura tra le stanze in cui sono presenti le bocchette di mandata
e quelle in cui non ci sono. Nelle parti comuni non è presente l’impianto di
climatizzazione, pertanto ci si attesta sul Livello 3.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione non sono ben definiti, in quanto l’attenzione prestata dal
progettista al problema di velocità dell’aria, vortici e gradienti termici può essere
molto soggettiva. Non avendo a disposizione la relazione tecnica di progetto
dell’impianto di climatizzazione è stato verificato che, anche qualora il progettista
avesse trascurato tali problemi, l’edificio risponde in modo ottimale alle richieste. Il
soddisfacimento delle esigenze tuttavia potrebbe essere meglio specificato
quantificando le velocità dell’aria limite (in funzione di direzione di lancio, altezza
del locale, destinazione d’uso dell’edificio etc.) e i gradienti termici ammissibili (in
∆T/m). In questo modo si obbliga al calcolo di tali valori, evitando che vengano
assegnati punteggi più o meno positivi basandosi su supposizioni o sull’esperienza
del progettista.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
65
Q1 – Ambiente interno
3 Luce e illuminamento
3.1 Illuminamento solare
3.1.1
Fattore di Luce Diurna
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato il valore dell’FLD (Fattore di Luce Diurna) dell’edificio.
L’FLD è definito come il rapporto tra l’illuminamento che si ha in un punto e quello
che si avrebbe nello stesso punto se l’emisfero celeste non fosse oscurato nè dalle
superfici che definiscono l’ambiente interno, nè dalle possibili ostruzioni esterne
(illuminamento massimo ottenibile sul piano orizzontale).
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff- Scu - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Meno dell’1%
Livello 2
Compreso tra 1,0% e 1,5%
Livello 3
Compreso tra 1,5% e 2,0%
Livello 4
Compreso tra 2,0% e 2,5%
Livello 5
Più di 2,5%
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp
Hot - App
Livello 1
Meno di 0,5%
Meno di 0,5%
Livello 2
Compreso tra 0,5% e Compreso tra 0,5% e 1,0%
0,75%
Livello 3
Compreso tra 0,75% e Compreso tra 1,0% e 1,5%
1,0%
Livello 4
Compreso tra 1,0% e Compreso tra 1,5% e 2,0%
1,25%
Livello 5
Più di 1,25%
Più di 2,0%
Punteggio meritato dall’edificio in esame
La formula per il calcolo dell’FLDm è la seguente:
Livello 5-5
t = Coefficiente di trasparenza del vetro;
Af = Area della superficie trasparente della finestra [m2];
ε = Fattore finestra inteso come rapporto tra illuminamento della finestra e radianza
del cielo;
ψ = Coefficiente che tiene conto dell’arretramento del piano della finestra rispetto al
filo esterno della facciata;
ρm = Coefficiente medio di riflessione luminosa delle superfici interne;
Atot = Area delle superfici interne che delimitano lo spazio [m2];
66
- t viene determinata in funzione del tipo di vetro adottato. Trattandosi di un vetro
doppio trasparente t = 0,85;
- Af è l’area della superficie della finestra, escluso il telaio, calcolata come
Af = 0,75*Ai (dove Ai rappresenta l’area totale dell’infisso);
- Atot è l’area totale delle superfici che delimitano l’ambiente (in tabella è calcolata
come
due volte la superficie del pavimento più l’interpiano di 2,77 m moltiplicato per la
misura delle pareti che delimitano il locale);
- ρm è la media pesata dei coefficienti di riflessione delle singole superfici interne
dello spazio. Si adotta un ρm = 0,7 per intonaci convenzionali chiari;
- ψ, per il calcolo di tale coefficiente, risulta necessario il calcolo di hf/p e di L/p.
- ε è funzione dell’ostruzione eventualmente presente.
a) nel caso non vi siano ostruzioni nella parte superiore della finestra (aggetti):
ε = (1-sen α)/2 (*)
b) nel caso di ostruzioni nella parte superiore della finestra ε = senα2/2 (*)
c) nel caso di duplice ostruzione della finestra: ostruzione orizzontale nella parte
superiore e ostruzione frontale (esempio balcone sovrastante la finestra e edificio
frontale)
ε = (sen α2 – sen α1)/2 (*)
(*) si faccia riferimento alle seguenti figure esemplificative:
67
Si procede ora al calcolo di α:
Vista la presenza di un solo edificio più alto rispetto a quello oggetto del caso di
studio, si opta per calcolare l’ FLDm solo sulla stanza più sfavorita presente sul lato
Sud-Est dell’edificio.
È stato scelto l’Appartamento 1, che si trova al primo piano, e viene studiato
l’ambiente cucina-soggiorno.
Tale locale, di 25,85m2 di superficie e altezza 2,77m presenta due aperture i cui
fattori di luce diurna medi sono influenzati dalla presenza dell’edificio adiacente.
68
1 SERRAMENTO
Essendoci la presenza sia di balconi che di edifici limitrofi si adotta, per il calcolo di
ε, la terza condizione (c). Si riporta allora la sezione trasversale necessaria per
calcolare gli angoli:
Le dimensioni caratteristiche sono:
H1
H
h
α1
α2
La
=
=
=
=
=
=
20,27 m
24,14 m
5,60 m
53°
55°
17,5 m
69
Ne consegue che ε = (sen α2 – sen α1)/2 = 0,01
2 SERRAMENTO
In questo secondo caso, diversamente da prima, il fattore di luce diurna sarà
influenzato solo dalla presenza della balconata superiore.
Pertanto assumendo α2=55° si avrà ε = senα2/2 = 0,41
Si riporta ora una tabella che riassume i calcoli per trovare il valore di FLDm
coeff.
t
Af
Atot
ρm
ψ
α1
α2
ε
cucina
0,85
3,20
(25,85*2)+(2,77*22,32)=113,53
0,70
1,00
53,00
55,00
0,01
soggiorno
0,85
4,30
(25,85*2)+(2,77*22,32)=113,53
0,70
1,00
55,00
0,41
FLDm = [(0,85*1*0,01*3,20)+(0,85*1*0,41*4,30)] / [(1-0,7)*113,53] = 0,04479 =
4,5%
Viene dunque assegnato il Livello 5 per le parti residenziali dell’edificio.
Per quanto riguarda gli spazi comuni si viene considerato sfavorito l’atrio al piano
terra, illuminato solo grazie alla porta d’ingresso vetrata. Non sono presenti edifici
che schermano la luce, tuttavia l’ingresso è sovrastato da un aggetto di 5,30m.
Vengono qui di seguito svolti i calcoli per trovare l’FLDm.
SERRAMENTO 3
Nell’abaco dei serramenti non viene riportata la vetrata all’ingresso, dagli
architettonici è tuttavia possibile determinarne la superficie, e moltiplicado per un
fattore correttivo pari a 0,75 è possibile ottenere il valore di Af.
Per quanto riguarda la ε, il suo valore viene calcolato seguendo la tipologia (b).
70
530
395
α=25°
150
α2=25°, e quindi ε = senα2/2 = 0,21
Si riporta ora una tabella che riassume i calcoli per trovare il valore di FLDm
coeff.
t
Af
Atot
ρm
ψ
α1
α2
ε
atrio
0,85
4,42*3,00*0,75=9,95
(20,80*2)+(3,20*16,21)=93,47
0,70
1,00
25,00
0,21
FLDm = (0,85*1*0,21*9,95) / [(1-0,7)*93,47] = 0,06334 = 6,3%
Viene dunque assegnato il Livello 5 anche per le parti comuni dell’edificio.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione sono ben definiti, anche se è oggettivamente poco
comprensibile perché l’FLDm debba avere un valore maggiore negli spazi comuni
piuttosto che nelle zone residenziali o di degenza.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
71
Q1 – Ambiente interno
3 Luce e illuminamento
3.1 Illuminamento solare
3.1.2
Affaccio delle aperture
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene assegnato in questa sede un punteggio all’edificio a seconda
dell’orientamento delle aperture. La presenza di aperture verso sud o vevrso est
permette un migliore ingresso di luce all’interno degli alloggi, garantendo quindi sia
miglioramento nel comfort, sia risparmi energetici.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
App
Livello 1
Nessuna finestra a sud
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Alcune finestre a sud
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
Finestre sia a sud sia a est
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5
Gli alloggi non presentano superfici finestrate sul prospetto sud, che a causa della
notevole vicinanza dell’edificio a fianco si affaccerebbero su un cortile interno. Ogni
finestra presente sul lato sud dell’edificio è stata progettata in modo da affacciarsi
verso est. Le uniche aperture che si affacciano a sud sono quelle del vano scala,
ma visto che la valutazione è da applicarsi all’edificio intero, comprese le parti
comuni, nonostante nessun alloggio sia affacciato verso sud il punteggio meritato è
Livello 5.
Vengono allegati due prospetti e una parte di pianta del piano tipo.
Prospetto sud
72
Affaccio finestre lato sud
Prospetto est
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Non dividendo la valutazione tra Edificio intero e parti comuni e Zone di residenza
e degenza può succedere, come avviene in questo caso, che l’edificio guadagni il
Livello 5 pur avendo solo le finestre del vano scala affacciate verso sud. Sarebbe
stato forse meglio mantenere anche in questo caso la valutazione divisa nei due
aspetti.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
73
Q1 – Ambiente interno
3 Luce e illuminamento
3.1 Illuminamento solare
3.1.3
Dispositivi per lo sfruttamento dalla luce diurna
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene assegnato in questa sede un punteggio all’edificio a seconda della presenza
o meno di dispositivi che permettano di migliorare lo sfruttamento della luce solare,
quali per esempio light shelves, condotti per portare negli ambienti la luce naturale,
sistemi di oscuramento graduali o fibre ottiche.
Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Ind
Livello 1
Inapplicabile
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Nessun dispositivo
Livello 4
Una sola tipologia di dispositivo
Livello 5
Due o più tipologie diverse di dispositivi
Tipologia edilizia
Neg - Res - Osp - Hot - App
Livello 1
Inapplicabile
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Nessun dispositivo
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
Alcuni dispositivi
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot - App
Livello 1
Inapplicabile
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Nessun dispositivo
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
Alcuni dispositivi
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3-3
All’edificio in esame, non essendoci alcun dispositivo di questo tipo, viene
assegnato il Livello 3.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Non viene effettuata una particolare distinzione tra i diversi possibili dispositivi per
lo sfruttamento della luce solare, è sufficiente la presenza di almeno un dispositivo
per guadagnare il Livello 5, questa forse è una distinzione troppo netta, a sfavore
degli edifici che utilizzano molti sistemi per sfruttare la luce naturale del sole.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
Per poter arrivare al Livello 5 sarebbe sufficiente la presenza di un solo dispositivo,
tuttavia l’installazione di light shelves, che è sicuramente la meno costosa, è poco
usuale in edilizia residenziale, almeno in Italia, mentre gli altri dispositivi
richiederebbero grosse e costose modifiche al progetto.
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti
74
Q1 – Ambiente interno
3 Luce e illuminamento
3.2 Misure anti abbagliamento
3.2.1
Abbagliamento da lampada
La valutazione non è applicabile in fase di progettazione, una volta messo in opera
l’edificio si effettueranno controlli su ogni singola lampada.
Q1 – Ambiente interno
3 Luce e illuminamento
3.2 Misure anti abbagliamento
3.2.2
Controllo luce diurna
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene assegnato in questa sede un punteggio all’edificio a seconda della presenza
o meno di dispositivi che permettano di controllare l’ingresso nell’edificio di luce
solare, in modo da evitare possibili fenomeni di abbagliamento.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Nessuno
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Controllato tramite avvolgibili
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
Controllato tramite avvolgibili e aggetti
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot - App
Livello 1
Abbagliamento se affacciati a sud in giornate limpide
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Abbagliamento minimo se affacciati a sud in giornate
limpide
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
Nessun abbagliamento, anche se affacciati a sud in
giornate limpide
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 1-5
Per quanto riguarda le parti comuni viene assegnato un punteggio pari a 1 dato che
le finestre dei vani scala non sono dotate di avvolgibili; negli alloggi invece, oltre al
fatto che non ci si affaccia mai a sud, sono presenti sia aggetti sia avvolgibili,
pertanto il punteggio è 5.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Non sono ben definiti i criteri di controllabilità dell’ingresso della luce nell’edificio;
75
per quanto riguarda le parti comuni il controllo tramite aggetti potrebbe essere
soggettivo, sarebbe meglio indicare, a seconda dei valori dell’irradianza locale,
determinati valori limite di flusso luminoso o illuminamento in un’area ben definita
intorno al serramento, oppure indicare, sempre in base ai valori di irradianza locale,
le dimensioni minime delle sporgenze per poter essere considerate aggetti. Per
quanto riguarda le zone residenziali è invece difficile verificare che non ci sia
abbagliamento, a meno che si intenda abbagliamento diretto, ma non essendo
specificato il certificatore dovrebbe verificare che i raggi solari non vengano riflessi
da edifici limitrofi abbagliando gli inquilini dell’edificio. Nel caso in esame viene
assegnato il livello più alto solo perché non sono presenti finestre affacciate verso
sud.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
Per poter arrivare al Livello 3 sarebbe sufficiente la presenza di avvolgibili o scuri
sulle finestre del vano scala, per raggiungere il livello 5 invece sarebbe necessario
rivedere il progetto e creare aggetti che proteggano tali finestre.
Costi necessari per raggiungere il Livello 3: bassi
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: -
76
Q1 – Ambiente interno
3 Luce e illuminamento
3.3 Illuminamento
3.3.1
Uff
Scu
Illuminamento
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato l’illuminamento presente nei locali, diversificando tra Edificio intero
e parti comuni e Zone di residenza e degenza. In mancanza di valori di
illuminamento medio del locale, provenienti da calcoli o relazioni, calcolare
l’illuminamento in un punto a 80 cm di altezza rispetto al pavimento, al centro del
locale in esame.
Per valori oltre i 1500 lx la valutazione scende al Livello 3, in quanto un valore così
alto di illuminamento crea discomfort all’inquilino.
Unità di misura: lx
Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
500 lx o minore
Livello 2
Compreso tra 500 lx e 600 lx
Livello 3
Compreso tra 600 lx e 750 lx, o maggiore o uguale a
1500 lx
Livello 4
Compreso tra 750 lx e 1000 lx
Livello 5
Compreso tra 1000 lx e 1500 lx
Tipologia edilizia
Scu
Livello 1
400 lx o minore
Livello 2
Compreso tra 400 lx e 500 lx
Livello 3
Compreso tra 500 lx e 650 lx, o maggiore o uguale a
1000 lx
Livello 4
Compreso tra 600 lx e 750 lx
Livello 5
Compreso tra 750 lx e 1000 lx
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp
Livello 1
Minore di 150 lx
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Maggiore a uguale a 150 lx
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
Inapplicabile
Hot - App
Meno di 100 lx
Inapplicabile
Maggiore a uguale a 100 lx
Inapplicabile
Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 1-3
Per quanto riguarda gli spazi comuni vengono garantiti i seguenti valori:
Atrio e corridoi: garantito un illuminamento medio di esercizio di 100 lx, in
accordo a quanto richiesto dalla Norma UNI 12464-1.
Scale interne: garantito un illuminamento medio di esercizio di 150 lx, in accordo
a quanto richiesto dalla Norma UNI 12464-1.
Impianti di servizio e ascensori:
- locale macchinario: 200 lx a livello del pavimento;
- vano corsa: 50 lx ad 1 m sopra il tetto della cabina e sopra il pavimento
77
della fossa del vano; inoltre una lampada dovrà essere installata a non più
di 0,5 m sotto il soffitto del vano corsa ed una lampada a non più di 0,5 m
sopra il fondo della fossa (qualora il vano non sia completamente chiuso,
potrà essere utilizzata l’alimentazione elettrica esterna al vano stesso, se
sufficiente);
Luce vano corsa: il circuito luce del vano corsa deve soddisfare le prescrizioni
richieste dalla Norma UNI EN 81.1 e 81.2 per quanto riguarda sia le caratteristiche
elettriche (illuminamento) sia le condizioni di installazione (ubicazione e distanza
dal contrappeso).
Relativamente alle parti comuni viene quindi assegnato il Livello 1, mentre per
quanto riguarda gli alloggi, dato che viene solo detto che dovranno essere
rispettati i minimi normativi, viene assegnato il Livello 3.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri per l’assegnazione del Livello sono ben definiti, e mettono in evidenza
alcune diversità culturali tra Italia e Giappone, infatti l’edificio in via Carta 5
soddisfa in pieno le normative italiane, eppure per gli standard giapponesi i valori
di illuminamento standard (Livello 3) relativi agli spazi comuni sono 600÷750 lx,
contro i 100÷150 lx italiani.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
Per poter arrivare al Livello 3 sarebbe necessario cambiare le lampade previste e
svolgere di nuovo le verifiche dell’illuminamento, il costo non è eccessivo.
Costi necessari per raggiungere il Livello 3: bassi
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: bassi
Q1 – Ambiente interno
3 Luce e illuminamento
3.3 Illuminamento
3.3.2
Rapporto di uniformità di illuminamento
La valutazione non è applicabile in fase di progettazione, una volta messo in opera
l’edificio si effettueranno controlli tramite luxmetro.
78
Q1 – Ambiente interno
3 Luce e illuminamento
3.4
Controllabilità dell’illuminamento
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutata la facilità con cui si può controllare l’illuminamento sia negli spazi
comuni, sia nelle zone residenziali. Oltre alla tipologia dei dispositivi sono da
tenere in considerazione anche la loro posizione e il loro numero.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Nessun controllo possibile dell’illuminamento
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
E’
possibile
controllare
in
modo
grossolano
l’illuminamento in stanze da lavoro o zone di vendita
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
E’
possibile
controllare
in
modo
dettagliato
l’illuminamento in stanze da lavoro o zone di vendita
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp
Livello 1
Nessun controllo possibile
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
E’
possibile
controllare
in
modo
grossolano
l’illuminamento in stanze con più letti
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
E’
possibile
controllare
in
modo
dettagliato
l’illuminamento per ogni unità letto
Tipologia edilizia
Hot - App
Livello 1
Nessun controllo possibile
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
E’
possibile
controllare
in
modo
grossolano
l’illuminamento dell’intera stanza
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
E’
possibile
controllare
in
modo
dettagliato
l’illuminamento per più zone nella stessa stanza
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5-5
Per quanto riguarda l’edificio intero e le parti comuni si differenzia tra:
Atrio e corridoi, i cui dispositivi per il controllo della luce rispettano le seguenti
caratteristiche:
- essere conformi alla relativa norma di prodotto;
- avere correnti nominali non inferiori a 16 A;
- garantire il comando sia di carichi con lampade a incandescenza, che
carichi con lampade fluorescenti;
- avere dimensioni modulari ed essere componibili e affiancabili con altre
apparecchiature della stessa serie;
79
-
essere dotati di un dispositivo a molle o a scatto per l’inserimento e il
disinserimento dal supporto;
- possedere una vita meccanica non inferiore a 40.000 manovre effettuate
alla corrente e tensione nominale dichiarate ed un fattore di potenza di
prova pari a 0,6±0,05.
Scale interne, i cui dispositivi per il controllo della luce rispettano le seguenti
caratteristiche:
- essere conformi alla relativa norma di prodotto;
- avere correnti nominali non inferiori a 16 A;
- garantire il comando sia di carichi con lampade a incandescenza, che
carichi con lampade fluorescenti;
- avere dimensioni modulari ed essere componibili e affiancabili con altre
apparecchiature della stessa serie;
- essere dotati di un dispositivo a molle o a scatto per l’inserimento e il
disinserimento dal supporto;
- possedere una vita meccanica non inferiore a 40.000 manovre effettuate
alla corrente e tensione nominale dichiarate ed un fattore di potenza di
prova pari a 0,6±0,05.
Il numero e la posizione degli interruttori permette un ottimo controllo
dell’illuminamento, pertanto viene assegnato il Livello 5.
Nei singoli alloggi, invece, i dispositivi per il controllo della luce rispettano le
seguenti caratteristiche:
- essere conformi alla relativa norma di prodotto;
- avere correnti nominali non inferiori a 16 A;
- garantire il comando sia di carichi con lampade a incandescenza, che
carichi con lampade fluorescenti;
- avere dimensioni modulari ed essere componibili e affiancabili con altre
apparecchiature della stessa serie;
- essere dotati di un dispositivo a molle o a scatto per l’inserimento e il
disinserimento dal supporto;
- possedere una vita meccanica non inferiore a 40.000 manovre effettuate
alla corrente e tensione nominale dichiarate ed un fattore di potenza di
prova pari a 0,6±0,05.
All’interno della singola abitazione i dispositivi di controllo possono essere dei tipi
più disparati, segue un elenco di quelli presenti nell’edificio.
- interruttori, per il comando da una sola posizione;
- deviatori, per il comando da due posizioni;
- invertitori, in integrazione ai deviatori, per il comando da più di due
posizioni;
- commutatori (e/o doppi interruttori) per il comando di circuiti luce doppi da
una sola posizione;
- pulsanti di comando che agiscano su relè a ritenuta meccanica, ripetibili su
più posizioni;
- dimmer, per la regolazione continua del flusso luminoso;
- interruttori elettronici a sfioramento, ripetibili da più posizioni e con la
possibilità di regolazione continua del flusso luminoso;
- dispositivi di comando speciali, quali interruttori orari, crepuscolari, comandi
ritardati e temporizzati, ecc.
Anche per quanto riguarda le zone di residenza viene assegnato il Livello 5.
80
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri per l’assegnazione del Livello non sono ben definiti, è infatti soggettiva la
valutazione in merito a quanto sia efficiente il controllo dell’illuminamento nei locali.
Sarebbe stato più preciso imporre limiti sul numero di interruttori in funzione della
superficie del locale (e della sua destinazione d’uso) oppure limiti sulle tipologie di
comandi (più punti ai dimmer e meno punti agli interruttori); così facendo si
sarebbe lasciata meno libertà al certificatore.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
81
Q1 – Ambiente interno
4 Qualità dell’aria
4.1 Controllo della fonte
4.1.1
Uff
Scu
Neg
Inquinanti chimici
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutata la quantità di formaldeide emessa all’interno dei locali facendo
riferimento alla normativa giapponese Building Standards Law e agli standard
.
JIS/JAS F
Unità di misura: mg/m2h
Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Soddisfa la Building Standards Law
Livello 4
Soddisfa la Building Standards Law, e quasi tutti i
materiali usati (almeno il 70% della superficie di
pavimenti, muri e soffitti) non sono soggetti a restrizioni
da parte della Building Standards Law (JIS/JAS standard
F
)
Livello 5
Soddisfa la Building Standards Law, e quasi tutti i
materiali usati (almeno il 90% della superficie di
pavimenti, muri e soffitti) non sono soggetti a restrizioni
da parte della Building Standards Law (JIS/JAS standard
). Inoltre i materiali utilizzati hanno un basso
F
livello di emissione di VOCs e formaldeide
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Soddisfa la Building Standards Law
Livello 4
Soddisfa la Building Standards Law, e quasi tutti i
materiali usati (almeno il 70% della superficie di
pavimenti, muri e soffitti) non sono soggetti a restrizioni
da parte della Building Standards Law (JIS/JAS standard
F
)
Livello 5
Soddisfa la Building Standards Law, e quasi tutti i
materiali usati (almeno il 90% della superficie di
pavimenti, muri e soffitti) non sono soggetti a restrizioni
da parte della Building Standards Law (JIS/JAS standard
F
). Inoltre i materiali utilizzati hanno un basso
livello di emissione di VOC e formaldeide
Nota: JIS/JAS F
sono l’acronimo di Japanese Industrial Standards (JIS) e
Japanese Agricultural Standards (JAS) e servono per valutare le quantità di
formaldeide emessa dai materiali.
82
Le emissioni vengono classificate su quattro livelli, chiamati F
,F
,F
,F
, ma dato che in Giappone le emissioni vengono valutate in mg/m2h mentre
in Europa in ppm, è difficile fare un paragone.
categoria
F
F
F
F
Emissioni di formaldeide (mg/m2h)
Maggiore di 0,12
Compreso tra 0,02 e 0,12
Compreso tra 0,005 e 0,02
Minore di 0,005
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3-3
Non sono presenti informazioni relative all’emissione di formaldeide da parte dei
materiali utilizzati.
Per quanto riguarda le pavimentazioni la scelta di piastrelle o parquet sarà a
discrezione dell’acquirente, e in caso venga scelto il parquet dovrà esser garantito
che non emetta formaldeide o VOC (composti organici volatili).
Gli intonaci non vengono definiti, e neppure il materiale con cui è realizzato il
controsoffitto. C’è inoltre da tenere in considerazione che anche l’arredo, ancora a
discrezione dell’acquirente, può esser fonte di emissioni di formaldeide.
Si sa tuttavia che vengono utilizzati materiali riportanti marchio CE e quindi si
suppongono rispettati i minimi normativi, pertanto si assegna Livello 3.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri per l’assegnazione del Livello sono ben definiti, è solo la carenza di
informazioni relative all’edificio che non permette di assegnare un Livello con
certezza.
Applicare questa richiesta ha messo inoltre in evidenza diversi sistemi di
monitoraggio della presenza di formaldeide negli edifici; a differenza dell’Italia (e
dell’Europa) dove i valori vengono misurati in ppm, in Giappone l’unità di misura è
mg/m2h.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
-
83
Q1 – Ambiente interno
4 Qualità dell’aria
4.1 Controllo della fonte
4.1.2
Uff
Scu
Neg
Fibre minerali
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutata la quantità di fibre minerali presente nei locali dell’edificio, senza far
riferimento ad alcuna normativa.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Nessuna esposizione nei soggiorni o in qualsiasi stanza
dalla quale le fibre minerali presenti potrebbero entrare
nei soggiorni. In ogni caso sono accettati minimi livelli di
esposizione
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
Nessuna esposizione a fibre minerali
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot - App
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Nessuna esposizione nei soggiorni o in qualsiasi stanza
dalla quale le fibre minerali presenti potrebbero entrare
nei soggiorni. In ogni caso sono accettati minimi livelli di
esposizione
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
Nessuna esposizione a fibre minerali
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3-3
Non sono disponibili informazioni relative alla presenza di fibre minerali e loro
emissione da parte dei materiali utilizzati.
Si sa tuttavia che vengono utilizzati materiali riportanti marchio CE e quindi si
esclude la presenza almeno di amianto; data l’impossibilità di garantire l’assenza
di fibre minerali nell’edificio si assegna il Livello 3.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
La valutazione è puramente qualitativa, non facendo riferimento a normative o a
valori numerici (dimensioni fibre, quantità fibre etc.) l’assegnazione del Livello è a
totale discrezione del certificatore.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
-
84
Q1 – Ambiente interno
4 Qualità dell’aria
4.1 Controllo della fonte
4.1.3
Acari, muffe etc.
La valutazione non è applicabile in fase di progettazione, una volta messo in opera
l’edificio si effettueranno considerazioni in base alla tipologia di arredo e finiture
scelte.
Q1 – Ambiente interno
4 Qualità dell’aria
4.1 Controllo della fonte
4.1.4
Legionella
La valutazione non è applicabile in fase di progettazione.
85
Q1 – Ambiente interno
4 Qualità dell’aria
4.2 Ventilazione
4.2.1
Uff
Scu
Neg
Volumi di ventilazione
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Vengono valutati i volumi di ventilazione nei locali garantiti dall’impianto di
ventilazione, facendo riferimento alla normativa SHASE-S102-2003 e alla Building
Standards Law.
Unità di misura: vol/h
Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Per stanze equipaggiate con un sistema di ventilazione
centralizzato, il volume adeguato di ricambio di volumi
d’aria è nella norma SHASE-S102-2003. Se non è
presente tale impianto, il volume è il minimo necessario
per soddisfare i dettami della Building Standards Law.
Livello 4
Per stanze equipaggiate con un sistema di ventilazione
centralizzato, il volume adeguato di ricambio di volumi
d’aria è nella norma SHASE-S102-2003. Se non è
presente tale impianto, il volume è 1,2 volte il minimo
necessario per soddisfare i dettami della Building
Standards Law.
Livello 5
Per stanze equipaggiate con un sistema di ventilazione
centralizzato, il volume adeguato di ricambio di volumi
d’aria è nella norma SHASE-S102-2003. Se non è
presente tale impianto, il volume è 1,4 volte il minimo
necessario per soddisfare i dettami della Building
Standards Law.
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot - App
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Per stanze equipaggiate con un sistema di ventilazione
centralizzato, il volume adeguato di ricambio di volumi
d’aria è nella norma SHASE-S102-2003. Se non è
presente tale impianto, il volume è il minimo necessario
per soddisfare i dettami della Building Standards Law.
Livello 4
Per stanze equipaggiate con un sistema di ventilazione
centralizzato, il volume adeguato di ricambio di volumi
d’aria è nella norma SHASE-S102-2003. Se non è
presente tale impianto, il volume è 1,2 volte il minimo
necessario per soddisfare i dettami della Building
Standards Law.
86
Livello 5
Per stanze equipaggiate con un sistema di ventilazione
centralizzato, il volume adeguato di ricambio di volumi
d’aria è nella norma SHASE-S102-2003. Se non è
presente tale impianto, il volume è 1,4 volte il minimo
necessario per soddisfare i dettami della Building
Standards Law.
Nota: SHASE è l’acronimo di Society of Heating, Air-Conditioning and Sanitary
Engineers
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3-3
Si prevede una ventilazione di tipo meccanico che garantisce un ricambio d’aria di
0,5 vol/h. Tal ricambio viene ottenuto con una portata, in regime convenzionale
(continuo), pari a 225 m3/h nei montanti e in media 30 m3/h alle bocchette di
mandata nei soggiorni. Alle bocchette di ripresa la portata è in media 25 m3/h.
Non sono noti i volumi minimi di ventilazione secondo la norma SHASE-S102-2003,
pertanto ci si limita ad assegnare il Livello 3.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Anche avendo a disposizione i minimi normativi secondo le due leggi già citate,
sarebbe difficile assegnare con sicurezza un Livello, in quanto non viene specificato
se si deve prendere come riferimento il valore in vol/h oppure la portata in m3/h. Nel
seconda ipotesi non è chiaro se ci si riferisce al volume d’aria all’uscita dell’unità
centrale (prima che si divida nei singoli appartamenti), oppure ogni singola portata
in ogni locale. In questo caso non è chiaro se si debba fare la media tra le portate, o
prendere la più bassa come riferimento; in entrambe le ipotesi comunque non
sarebbe corretto considerare tale risultato come globale, dato che le portate variano
a seconda delle dimensioni dei locali e dei carichi latenti presenti.
Non è inoltre spiegato molto bene cosa si intenda con “il volume di ventilazione è
1,2 volte i minimi normativi”; il dimensionamento degli impianti viene effettuato
utilizzando valori standard dei carichi latenti, e non è detto che sovradimensionando
volutamente l’impianto di 1,2 volte si ottengano necessariamente migliori condizioni
di comfort.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
-
87
Q1 – Ambiente interno
4 Qualità dell’aria
4.2 Ventilazione
4.2.2
Prestazioni della ventilazione naturale
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato quanto l’edificio sia in grado di sfruttare la ventilazione naturale
grazie alle aperture. Per poter assegnare un punteggio è quindi necessario
calcolare i Rapporti Aeranti (R.A.).
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Ind
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Non ci sono sufficienti aperture per la ventilazione
naturale nelle stanze dove le finestre non possono
essere aperte. O, in stanze con serramenti apribili, l’area
effettivamente utile alla ventilazione naturale è almeno
1/20 dell’area del locale
Livello 4
In stanze con serramenti non apribili, l’area
effettivamente utile alla ventilazione naturale è almeno
50 cm2/m2 di area del locale. O, in stanze con serramenti
apribili, l’area effettivamente utile alla ventilazione
naturale è almeno 1/15 dell’area del locale
Livello 5
In stanze con serramenti non apribili, l’area
effettivamente utile alla ventilazione naturale è almeno
100 cm2/m2 di area del locale. O, in stanze con
serramenti apribili, l’area effettivamente utile alla
ventilazione naturale è almeno 1/10 dell’area del locale
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
In edifici con impianto di ventilazione, ma in cui non è
presente ventilazione naturale. In edifici senza impianto
di ventilazione, sono presenti finestre apribili per almeno
1/20 dell’area relativa alle zone di residenza e degenza.
Livello 4
In edifici con impianto di ventilazione, sono presenti nelle
zone di residenza e degenza finestre apribili in rapporto
minimo (sull’area) di 500 cm2/m2. In edifici senza
impianto di ventilazione, sono presenti finestre apribili per
almeno 1/15 dell’area relativa alle zone di residenza e
degenza.
Livello 5
In edifici con impianto di ventilazione, sono presenti nelle
zone di residenza e degenza finestre apribili in rapporto
minimo (sull’area) di 100 cm2/m2. In edifici senza
88
impianto di ventilazione, sono presenti finestre apribili per
almeno 1/10 dell’area relativa alle zone di residenza e
degenza
App
Inadeguato al livello 3
Inapplicabile
Sono presenti finestrature apribili in rapporto di almeno
1/10 relativamente all’area in pianta delle zone di
residenza e degenza
Sono presenti finestrature apribili in rapporto di almeno
1/8 relativamente all’area in pianta delle zone di
residenza e degenza
Sono presenti finestrature apribili in rapporto di almeno
1/6 relativamente all’area in pianta delle zone di
residenza e degenza
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5
Per quanto riguarda le parti comuni non si tiene in considerazione la presenza di
ventilazione naturale, mentre per le Zone di residenza o degenza vengono
assegnati livelli diversi a seconda del R.A. (rapporto aerante).
Si procede al calcolo degli R.A.:
Locale
Sup.
pianta
(m2)
APPARTAMENTO 1
Camera
13,74
Soggiorno25,85
cucina
Bagno
3,66
APPARTAMENTO 2
Camera
14,08
Soggiorno14,89
cucina
Bagno
3,51
APPARTAMENTO 3
Soggiorno23,12
cucina
Bagno
3,74
APPARTAMENTO 4
Camera
13,48
Soggiorno
15,93
Bagno
4,04
Cucina
7,31
APPARTAMENTO 5
Camera
13,74
Soggiorno25,85
cucina
Bagno
3,66
Sup.
apribile
(m2)
R.A.
Valori per
l’assegnazione del
livello
1/10
1/8
1/6
3,55
7,47
0,26
0,29
1,37
2,59
1,72
3,23
2,29
4,31
-
-
0,37
0,46
0,61
2,84
3,20
0,20
0,21
1,41
1,49
1,76
1,86
2,35
2,48
1,08
0,31
0,35
0,44
0,59
3,20
0,14
2,31
2,89
3,85
1,08
0,29
0,37
0,47
0,62
3,79
3,79
1,08
3,79
0,28
0,24
0,27
0,52
1,35
1,59
0,40
0,73
1,69
1,99
0,51
0,91
2,25
2,66
0,67
1,22
3,55
7,47
0,26
0,29
1,37
2,59
1,72
3,23
2,29
4,31
5
5
5
5
5
5
5
5
5
-
-
0,37
0,46
0,61
-
Liv.
5
5
5
5
5
5
5
4
4
89
APPARTAMENTO 6
Camera
14,05
Soggiorno14,89
cucina
Bagno
3,54
APPARTAMENTO 7
Soggiorno23,12
cucina
Bagno
3,74
APPARTAMENTO 8
Camera
13,48
Soggiorno
15,93
Bagno
4,04
Cucina
7,31
APPARTAMENTO 9
Camera M
14,12
Camera S
9,38
Bagno
3,65
Cucina
10,31
Soggiorno
23,37
Bagno
4,36
Camera S
13,21
APPARTAMENTO 10
Camera M
14,77
Bagno
4,12
Bagno
4,00
Camera S
9,34
Soggiorno36,84
cucina
APPARTAMENTO 11
Bagno
3,61
Camera S
10,28
Soggiorno25,86
cucina
S.P.P
27,79
Bagno
3,50
APPARTAMENTO 12
Bagno
3,51
Camera M
14,08
Soggiorno14,99
cucina
APPARTAMENTO 13
Bagno
3,74
Soggiorno23,02
cucina
APPARTAMENTO 14
Bagno
4,17
Soggiorno29,37
letto
Cucina
8,39
S.P.P
24,17
5
5
5
2,84
3,20
0,20
0,21
1,41
1,49
1,76
1,86
2,34
2,48
1,08
0,31
0,35
0,44
0,59
3,20
0,14
2,31
2,89
3,85
1,08
0,29
0,37
0,47
0,62
3,79
3,79
1,08
3,79
0,28
0,24
0,27
0,52
1,35
1,59
0,40
0,73
1,69
1,99
0,51
0,91
2,25
2,66
0,67
1,22
3,55
3,20
2,84
4,27
1,08
3,20
0,25
0,34
0,28
0,18
0,25
0,24
1,41
0,94
0,37
1,03
2,34
0,44
1,32
1,77
1,17
0,46
1,29
2,92
0,55
1,65
2,35
1,56
0,61
1,72
3,90
0,73
2,20
3,20
0,50
1,08
3,79
7,58
0,22
0,12
0,27
0,41
0,21
1,48
0,41
0,40
0,93
3,68
1,85
0,52
0,50
1,17
4,61
2,46
0,69
0,67
1,56
6,14
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
5
3
5
5
5
4
5
5
5
4
4
3,55
7,47
0,35
0,29
0,36
1,03
2,59
0,45
1,29
3,23
0,60
1,71
4,31
4,32
0,25
0,16
0,07
2,78
0,35
3,47
0,44
4,63
0,58
1,08
2,84
3,20
0,31
0,20
0,21
0,35
1,41
1,50
0,44
1,76
1,87
0,59
2,35
2,50
4
1
5
5
5
5
1,08
3,70
0,29
0,16
0,37
2,30
0,47
2,88
0,62
3,84
4
5
4
1,08
7,58
0,26
0,26
0,42
2,94
0,52
3,67
0,70
4,90
4
5
5
3,79
5,04
0,45
0,21
0,84
2,42
1,05
3,02
1,40
4,03
5
5
90
Bagno
4,19
0,25
0,06
0,42
0,52
0,70
1
I locali dove non si ha sufficiente ventilazione naturale sono i bagni al secondo
piano degli appartamenti 11 e 14. Mediando i valori di ogni stanza si ottiene il
Livello di ogni singolo appartamento, e mediando le valutazioni dei 14
appartamenti si ottiene la valutazione totale, che risulta essere: 65/14 = 4,64
Viene pertanto assegnato il Livello 5.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di calcolo sono stati ben definiti, non è stato tuttavia specificato se
all’interno dei calcoli debbano rientrare anche le bocchette di ventilazione oppure
no, in ogni caso, per l’edificio in esame, i rapporti aeranti risultano pienamente
soddisfatti anche senza conteggiare le bocchette.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
91
Q1 – Ambiente interno
4 Qualità dell’aria
4.2 Ventilazione
4.2.3
Considerazioni sull’ingresso di aria esterna
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato se nel progetto dell’impianto di ventilazione si è prestata attenzione
nel posizionare le bocchette per la presa dell’aria, evitando di porle od orientarle
verso fonti di inquinamento.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Considerando le condizioni dell’aria nei dintorni
dell’edificio, le prese d’aria non sono orientate verso fonti
di inquinamento e sono posizionate in modo da
mantenere una sufficiente distanza dalle bocchette di
estrazione. Non sono inoltre orientate verso le bocchette
di estrazione e sono posizionate almeno a 3 m da esse.
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
Considerando le condizioni dell’aria nei dintorni
dell’edificio, le prese d’aria non sono orientate verso fonti
di inquinamento e sono posizionate in modo da
mantenere una sufficiente distanza dalle bocchette di
estrazione. Non sono inoltre orientate verso le bocchette
di estrazione e sono posizionate almeno a 6 m da esse.
Tipologia edilizia
App
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Le prese d’aria non sono orientate verso fonti di
inquinamento, considerando le condizioni dell’aria nei
dintorni dell’edificio.
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
Le prese d’aria non sono orientate verso fonti di
inquinamento, considerando le condizioni dell’aria nei
dintorni dell’edificio. Non sono inoltre orientate verso le
bocchette di estrazione, e sono posizionate almeno a 3
m da esse.
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Considerando le condizioni dell’aria nei dintorni
dell’edificio, le prese d’aria non sono orientate verso fonti
di inquinamento e sono posizionate in modo da
92
Livello 4
Livello 5
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
mantenere una sufficiente distanza dalle bocchette di
estrazione. Non sono inoltre orientate verso le bocchette
di estrazione e sono posizionate almeno a 3 m da esse.
Inapplicabile
Considerando le condizioni dell’aria nei dintorni
dell’edificio, le prese d’aria non sono orientate verso fonti
di inquinamento e sono posizionate in modo da
mantenere una sufficiente distanza dalle bocchette di
estrazione. Non sono inoltre orientate verso le bocchette
di estrazione e sono posizionate almeno a 6 m da esse.
App
Inadeguato al livello 3
Inapplicabile
Le prese d’aria non sono orientate verso fonti di
inquinamento, considerando le condizioni dell’aria nei
dintorni dell’edificio.
Inapplicabile
Le prese d’aria non sono orientate verso fonti di
inquinamento, considerando le condizioni dell’aria nei
dintorni dell’edificio. Non sono inoltre orientate verso le
bocchette di estrazione, e sono posizionate almeno a 3
m da esse.
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5-5
Non sono previste singole prese d’aria per ogni appartamento, ma è presente
un’U.T.A in copertura che si occupa di garantire l’aria in quantità sufficiente per
poter climatizzare e ventilare tutto l’edificio.
Non sono presenti particolari fonti di inquinamento generate dagli edifici nei
dintorni, mentre per quanto riguarda l’edificio stesso le fonti più vicine sono le
colonne di scarico acque nere AN07 e AN08, che distano 4,30 m, e le colonne di
estrazione dell’aria esausta dai bagni ciechi ExT01, ExT02, ExT03, ExT04, che
distano 12,30 m dalla presa d’aria. Viene allegata una pianta.
93
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di calcolo sono stati ben definiti, sarebbe stato forse più preciso tenere
conto anche dell’andamento dei venti locali, per verificare che le bocchette non
siano state posizionate lungo traiettorie potenzialmente inquinate.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
94
Q1 – Ambiente interno
4 Qualità dell’aria
4.2 Ventilazione
4.2.4
Pianificazione della fornitura d’aria
La valutazione non è applicabile in fase di progettazione; a edificio realizzato in
ogni caso la categoria Appartamenti non viene valutata.
Q1 – Ambiente interno
4 Qualità dell’aria
4.3 Piano di gestione
4.3.1
Uff
Scu
Neg
Monitoraggio CO2
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene verificato che ci sia un sistema di monitoraggio dell’anidride carbonica, e si
differenzia il punteggio a seconda della tipologia di impianto.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Ind
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Il sistema è basato su un monitoraggio manuale
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
Il sistema ha una centrale di monitoraggio permanente
della quantità di CO2 nell’aria
Punteggio meritato dall’edificio in esame
La categoria Appartamenti non rientra tra quelle a cui è applicabile questa
valutazione.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri per l’assegnazione dei Livelli sono molto chiari; la mancanza di un sistema
di monitoraggio CO2 comporta l’assegnazione del bassissimo livello 1.
E’ bene sottolineare che la valutazione è applicabile solo a tipologie edilizie non
residenziali.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
-
95
Q1 – Ambiente interno
4 Qualità dell’aria
4.3 Piano di gestione
4.3.2
Uff
Scu
Neg
Controllo del fumo
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Vengono quì valutate la presenza di aree o locali destinati ai fumatori, e le
disposizioni con cui si tutelano i non fumatori dai fumatori. Non viene verificata,
come può erroneamente lasciare intendere il titolo, la presenza di impianti di
rilevamento fumi.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
C’è un minimo livello di provvedimenti, come per
esempio apposite zone fumo, in modo da evitare di
esporre al fumo i non fumatori
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
Il fumo è proibito all’interno dell’intero edificio. In
alternativa sono presenti un numero adeguato di
provvedimenti, come per esempio apposite zone fumo, in
modo da evitare di esporre al fumo i non fumatori
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
La categoria Appartamenti non rientra tra quelle a cui è applicabile questa
valutazione.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Non è ben chiaro il criterio con cui viene assegnato il punteggio, in caso il fumo
non sia vietato in tutto l’edificio. E’ a discrezione del certificatore valutare se il
numero dei provvedimenti presi dal progettista (provvedimenti non specificati) sia
minimo o adeguato.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
-
96
Q2 – Qualità del servizio
1 Funzionalità
1.1 Funzionalità e fruibilità
1.1.1
Spazi minimi per persone e magazzini
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato in questa sede quanto spazio sia a disposizione di ogni singola
persona all’interno dell’edificio.
Unità di misura: m2/pers
Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Ind
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Spazio di lavoro per persona almeno di 6m2
Livello 4
Spazio di lavoro per persona almeno di 9m2
Livello 5
Spazio di lavoro per persona almeno di 12m2
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Stanze private min 8m2/letto, stanze con più letti min 6m2/letto
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
Stanze private min 10m2/letto, stanze con più letti min 8m2/letto
Tipologia edilizia
Hot
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Stanze singole almeno 15 m2, stanze doppie almeno 22 m2
Livello 4
Stanze singole almeno 22 m2, stanze doppie almeno 32 m2
Livello 5
Stanze singole almeno 30 m2, stanze doppie almeno 40 m2
Punteggio meritato dall’edificio in esame
La categoria Appartamenti non rientra tra quelle a cui è applicabile questa
valutazione.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Non è ben chiaro il criterio con cui viene assegnato il punteggio nel caso di uffici e
industrie. Per gli uffici è ragionevole dividere la superficie di ogni locale per il
numero di occupanti, ma per le industrie, dove il numero di lavoratori varia in
continuazione, è già più complicato ottenere un valore realistico. Relativamente a
hotel e ospedali i criteri sono invece ben definiti, anche se non viene specificato se
le disposizioni in tabella sono da verificarsi in tutte le stanze, o nella maggior parte.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
-
97
Q2 – Qualità del servizio
1 Funzionalità
1.1 Funzionalità e fruibilità
1.1.2 Adattamento della struttura dell’edificio e servizi per la IT
(Information Technology)
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutata la facilità con cui è possibile modificare il layout di piano dell’edificio
a seconda delle necessità, e per far ciò la presenza di una pavimentazione
sopraelevata è consigliabile.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Ind
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
L’utilizzo di pavimenti sopraelevati facilita cambi del
layout interno dell’edificio, e le prese elettriche sotto il
pavimento sono almeno da 30 VA/m2.
Livello 4
L’utilizzo di pavimenti sopraelevati facilita cambi del
layout interno dell’edificio, e le prese elettriche sotto il
pavimento sono almeno da 40 VA/m2.
Livello 5
Oltre a pavimenti sopraelevati, accorgimenti come il
tracciamento preventivo di cavi in canaline possono
facilitare cambi di layout. Inoltre le prese elettriche sotto il
pavimento sono almeno da 50 VA/m2.
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
La categoria Appartamenti non rientra tra quelle a cui è applicabile questa
valutazione.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
La valutazione è decisamente specifica, applicabile solo a Uffici e Industrie, e i
criteri per l’assegnazione dei punteggi sono molto chiari.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
-
98
Q2 – Qualità del servizio
1 Funzionalità
1.1 Funzionalità e fruibilità
1.1.3
Abbattimento barriere architettoniche
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutata la presenza o l’assenza di barriere architettoniche, in modo da
verificare se l’edificio potrà essere abitato anche da persone disabili.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Neg - Ris - Loc - Osp - Hot
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
L’edificio soddisfa i minimi normativi in merito
all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Livello 4
L’edificio soddisfa a pieno la normativa in merito
all’abbattimento delle barriere architettoniche.
Livello 5
L’edificio va oltre il soddisfacimento della normativa in
merito all’abbattimento delle barriere architettoniche,
raggiungendo il livello di progettazione universale.
Tipologia edilizia
Uff - Scu - App - Ind
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
L’edificio soddisfa almeno metà dei minimi normativi in
merito all’abbattimento delle barriere architettoniche
Livello 4
L’edificio soddisfa i minimi normativi in merito
all’abbattimento delle barriere architettoniche
Livello 5
L’edificio soddisfa a pieno la normativa in merito
all’abbattimento delle barriere architettoniche
Nota: la normativa di riferimento è la Barrier-free Building Law
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 1
Non è presente alcuna documentazione che garantisca l’accessibilità-adattabilità
di tutto l’edificio a persone disabili; le uniche informazioni che si hanno sono che la
cabina dell’ascensore è dimensionata in modo da permetterne l’utilizzo ad un
disabile, e che i frutti dell’impianto elettrico rispettano la normativa italiana per
l’abbattimento delle barriere architettoniche. Le dotazioni impiantistiche da
prevedersi all’interno dei locali sono infatti costituite da gruppi prese, circuiti luce,
circuiti di comando per luci e prese e punti di connessione agli impianti di servizio e
speciali. L’ubicazione dei componenti è tale da rispettare le richieste della legge
n.13 del 09/01/89, per l’abbattimento delle barriere architettoniche: nella tabella
seguente sono evidenziate le fasce di altezza (in cm) prescritte dal DM n.236 del
14/06/89.
99
Nonostante l’interesse prestato all’abbattimento delle barriere architettoniche nel
settore impiantistico-elettrico, non si hanno sufficienti dati per poter assegnare una
valutazione maggiore del Livello1.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Non sono ben chiari i criteri per l’assegnazione del punteggio all’edificio, infatti non
viene specificato cosa si intende con “soddisfare a pieno la normativa” o “andare
oltre la normativa”.
Controllare che i minimi normativi siano verificati è oggettivo, ma quantificare
quanto è stato fatto in più rispetto alla legge rientra in un ambito abbastanza
soggettivo.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
Osservando gli esecutivi di progetto non è stata trovata alcuna barriera
architettonica, tuttavia data la mancanza di una relazione sull’accessibilitàadattabilità dell’edificio è stato impossibile assegnare il punteggio massimo.
Avendo a disposizione tale relazione si potrebbe facilmente raggiungere il Livello
5.
Costi necessari per raggiungere il Livello 3: bassi
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: bassi
100
Q2 – Qualità del servizio
1 Funzionalità
1.2 Dotazioni
1.2.1
Percezione degli spazi e ariosità
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
L’obiettivo di questa misura non è legato alla sensazione di benessere fisico ma di
benessere psicologico. Si verifica cioè che i locali abbiano una conformazione che
non urti la sensibilità dell’occupante e non sia fonte di sensazioni sgradevoli, quali
oppressione, mancanza d’aria etc.
Unità di misura: m
Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Ind
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
L’altezza del soffitto è almeno 2,5 m negli uffici, e le
finestre sono posizionate in modo da fornire a tutti i
lavoratori un’adeguata percezione dell’esterno.
Livello 4
L’altezza del soffitto è almeno 2,7 m negli uffici, e le
finestre sono posizionate in modo da fornire a tutti i
lavoratori un’adeguata percezione dell’esterno.
Livello 5
L’altezza del soffitto è almeno 2,9 m negli uffici, e le
finestre sono posizionate in modo da fornire a tutti i
lavoratori un’adeguata percezione dell’esterno.
Tipologia edilizia
Scu
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
L’altezza del soffitto è almeno 3,0 m
Livello 4
L’altezza del soffitto è almeno 3,1 m
Livello 5
L’altezza del soffitto è almeno 3,2 m
Tipologia edilizia
Neg - Ris
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
L’altezza del soffitto è almeno 3,0 m
Livello 4
L’altezza del soffitto è almeno 3,3 m
Livello 5
L’altezza del soffitto è almeno 3,6 m
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot - App
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
L’altezza del soffitto è almeno 2,3 m
Livello 4
L’altezza del soffitto è almeno 2,5 m
Livello 5
L’altezza del soffitto è almeno 2,7 m
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5
Non viene considerato l’interpiano nelle parti comuni, che varia da 3,20 m nell’atrio
101
al piano terra e 2,5 m nei pianerottoli degli altri piani; si valuta solo l’altezza del
soffitto all’interno delle abitazioni, che è 2,77 m. Viene assegnato pertanto il Livello
5.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri per l’assegnazione del punteggio sono molto chiari, tuttavia è bene
sottolineare che le sensazioni di discomfort psicologico spesso non sono legate
solo all’altezza del locale, ma all’altezza in funzione della lunghezza; pertanto
sarebbe stato forse meglio legare questi due parametri tra loro in fase di
valutazione.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
102
Q2 – Qualità del servizio
1 Funzionalità
1.2 Dotazioni
1.2.2
Spazi per pause snack
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
L’obiettivo di questa misura è verificare se siano presenti spazi dove i lavoratori
(valutazione applicabile solo a Uffici, Negozi e Industrie) possano rilassarsi.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Ind
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Previste zone fumo
Livello 4
Previste zone fumo e zone rinfresco, separate tra loro
Livello 5
Previste zone fumo e zone rinfresco, separate tra loro.
Nella zona rinfresco sono presenti macchine per snack,
bibite e simili.
Tipologia edilizia
Neg
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Lo spazio di riposo è almeno il 2% dell’area del negozio
Livello 4
Lo spazio di riposo è almeno il 3% dell’area del negozio
Livello 5
Lo spazio di riposo è almeno il 4% dell’area del negozio
Nota: quando lo spazio per la zona snack è separato dalle zone di lavoro
mediante partizioni, piante o altri elementi, questo deve essere escluso dallo
spazio considerato al punto 1.1.1
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
La categoria Appartamenti non rientra tra quelle a cui è applicabile questa
valutazione.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri per l’assegnazione del punteggio sono molto chiari, tuttavia non facendo
alcun riferimento alla superficie totale dello stabile (nel caso di Uffici e Industrie) o
al numero di lavoratori, basterebbe anche una piccola e insufficiente zona
destinata alle pause per guadagnare il Livello 5.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
-
103
Q2 – Qualità del servizio
1 Funzionalità
1.2 Dotazioni
1.2.3
Progetto dell’arredamento
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato quanto avanti si sia spinto il progettista nell’arredare l’edificio.
Oltre al mobilio, sono da prendere in considerazione i colori degl intonaci, le
piastrelle di bagni e cucine, i tappeti, la moquette, il tipo di parquet etc.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
È stata effettuata una minima progettazione
dell’arredamento, per esempio relativamente al colore
delle pareti o ai tappeti.
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
È stata effettuata una accurata progettazione
dell’arredamento, per esempio relativamente al colore
delle pareti o ai tappeti.
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot - App
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
È stata effettuata una minima progettazione
dell’arredamento, per esempio relativamente al colore
delle pareti o ai tappeti.
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
È stata effettuata una accurata progettazione
dell’arredamento, per esempio relativamente al colore
delle pareti o ai tappeti.
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3-3
È stato effettuato uno studio in merito alla distribuzione degli spazi all’interno
dell’edificio ed alla loro facile fruibilità da parte degli acquirenti. Sono infatti
disponibili anche in rete le piante arredate per chiunque voglia consultarle. Tuttavia
la progettazione non si è spinta fino alla scelta di tappeti o colore dell’intonaco
interno, proprio per lasciare all’inquilino la possibilità di scelta. Si sa solo che le
pavimentazioni sono in generiche piastrelle in cotto o piastrelle in ceramica, ma
non si sa null’altro, neppure il loro colore. Non è neppure noto il colore degli
intonaci, che sono stati supposti bianchi per il calcolo dell’FLDm .
Vengono proposte le piante arredate dell’edificio:
104
Piano primo
Piano secondo
Piano terzo
105
Piano quarto
Piano quinto
Visto che la progettazione dell’arredamento è comunque stata fatta, viene
assegnato il Livello 3.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Non sono molto chiari i criteri con cui assegnare un punteggio all’edificio; non si
entra infatti nello specifico elencando cosa debba essere stato progettato perché
l’arredamento sia da considerarsi accurato o sommario. La valutazione di
quest’aspetto risulta pertanto abbastanza soggettiva.
Viene inoltre messa qui in evidenza una grande differenza culturale tra Italia e
Giappone. L’edificio di via Carta 5 risulta “poco performante” dal punto di vista
dell’arredamento, mentre in Italia è considerato più pregevole un edificio in cui
l’arredamento è solo proposto, non imposto.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
A seguito di quanto appena detto, è chiaro come con poca spesa sia possibile
raggiungere il livello 5.
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: bassi
106
Q2 – Qualità del servizio
2 Durabilità e affidabilità
2.1 Resistenza sismica
2.1.1
Uff
Scu
Neg
Resistenza sismica
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Obiettivo della misura è verificare che in fase di progettazione strutturale
dell’edificio si sia tenuto conto della normativa vigente in fatto di sisma.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Inapplicabile
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
La resistenza sismica dell’edificio rispetta le leggi
standard per gli edifici.
Livello 4
La resistenza sismica dell’edificio rispetta le leggi
standard per gli edifici, e supera i requisiti minimi del
20%.
Livello 5
La resistenza sismica dell’edificio rispetta le leggi
standard per gli edifici, e supera i requisiti minimi del
50%. In alternativa, è stato effettuato un progetto del
controllo dei danni sismici.
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3
Essendo Milano in zona sismica 4 secondo l’OPCM 3274/2003, non è stata
effettuata alcuna verifica al sisma. Viene assegnato all’edificio il Livello 3, in quanto
i calcoli strutturali rispettano comunque la normativa vigente.
Vengono allegate una mappa della pericolosità di Milano e una della Lombardia.
Accelerazione massima al suolo a Milano, zona nord est: 0,050÷0,075 g
107
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione non sono ben specificati, nel senso che è difficile quantificare
un “20%” o un “50%” in più rispetto ai minimi normativi. Non si fa riferimento ad
alcun parametro che viene preso in considerazione in fase di progetto strutturale,
quindi non è possibile sapere come quantificare una percentuale di miglioramento.
Il manuale consiglia la consultazione dell’ingegnere strutturista, ma di fatto
l’assegnazione del punteggio è molto a discrezione del certificatore.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
L’edificio è a norma per quanto riguarda il calcolo strutturale, si potrebbero
svolgere però studi sulla resistenza sismica e riprogettare le strutture, tuttavia ciò
comporterebbe costi enormi, anche perché modificando le strutture probabilmente
si dovrebbero apportare modifiche anche al resto del progetto.
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti
108
Q2 – Qualità del servizio
2 Durabilità e affidabilità
2.1 Resistenza sismica
2.1.2 Isolamento sismico e sistemi di smorzamento delle vibrazioni
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato se sia presente o meno qualche sistema per lo smorzamento delle
vibrazioni generate da onde sismiche oppure dal vento.
La presenza di vibration dampers per vibrazioni generate da vento porta
all’assegnazione del Livello 4, se invece l’edificio è isolato sismicamente allora è
automaticamente protetto anche contro le vibrazioni da vento, pertanto viene
assegnato il Livello 5.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Inapplicabile
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Non è utilizzato alcun sistema di isolamento sismico o di
smorzamento delle vibrazioni.
Livello 4
È utilizzato un sistema di smorzamento delle vibrazioni.
Livello 5
È utilizzato un sistema di isolamento sismico.
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3
Essendo Milano in zona sismica 4 secondo l’OPCM 3274/2003, non è stata
effettuata alcuna verifica al sisma. Viene assegnato all’edificio il Livello 3, in quanto
i calcoli strutturali rispettano comunque la normativa vigente.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione sono chiari, non viene valutata l’efficacia dei sistemi per lo
smorzamento delle vibrazioni, ma solo loro presenza e tipologia. A differenza del
punto precedente quindi l’assegnazione del punteggio è più oggettiva, in ogni caso
il manuale consiglia comunque di consultare l’ingegnere strutturista.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
L’edificio è a norma per quanto riguarda il calcolo strutturale, si potrebbero
svolgere però studi sulla resistenza sismica e riprogettare le strutture introducendo
sistemi per lo smorzamento delle vibrazioni, ciò comporterebbe ovviamente costi
enormi, anche perché modificando le strutture probabilmente si dovrebbero
apportare modifiche anche al resto del progetto.
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti
109
Q2 – Qualità del servizio
2 Durabilità e affidabilità
2.2 Vita di servizio dei componenti
2.2.1
Intervallo necessario
tra successive messe a nuovo delle finiture esterne
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
L’obiettivo di questa valutazione è stimare per quanto tempo le finiture esterne
resisteranno prima di dover essere sottoposte a manutenzione straordinaria. Con
finiture esterne si intendono copertura, chiusure verticali opache, gronde e aggetti,
elementi di finitura. Per stimare la vita utile di ogni elemento si fa riferimento ad
una tabella in Appendice 1 del manuale CASBEE.
Unità di misura: anni
Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Meno di 10 anni
Livello 2
Compreso tra 10 e 20 anni
Livello 3
20 anni
Livello 4
Compreso tra 21 e 30 anni
Livello 5
Maggiore di 30 anni
Nota: per la scelta della durata della vita di servizio dei componenti, fare
riferimento alla tabella in Appendice 1 del manuale CASBEE
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 2
Viene riportato in seguito uno stralcio dell’Appendice 1, del quale vengono riportate
solo le categorie di effettivo interesse per l’edificio in via Carta 5. Le voci dove non
è segnato nulla sono quelle relative all’edificio in esame, ma che non hanno un
riscontro nell’Appendice 1.
vita di
elemento
tipologia
servizio
fonte
tecnico
(anni)
Copertura
Piastrellato
10
AIJ/NTT/Kobayashi
Mattone
Chiusure
paramano
verticali
opache
Intonaco
Gronde e
Intonaco
aggetti
Travi in acciaio
zincato
5
NTT/Gov.Bld.Dept.
verniciato
Parapetti in ferro
Finiture
Davanzale in
travertino
Porta d’ingresso
Gov.Bld.Dept/
40
in alluminio
Kobayashi/BELCA
110
Non si hanno elementi sufficienti per poter assegnare un punteggio, anche perché
ci si basa su dati statistici piuttosto che sulle schede tecniche di ogni singolo
materiale. Statisticamente in Italia le finiture esterne vengono sottoposte a
manutenzione straordinaria una volta ogni dieci anni, pertanto viene assegnato il
Livello 2.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione non sono molto chiari, non si capisce se si deve fare una
media tra tutti i valori ottenuti, considerare solo il più basso oppure considerare
l’elemento più esteso sulla superficie dell’edificio.
Inoltre, a meno che siano disponibili le schede tecniche di ogni materiale (e sulla
scheda venga riportata la vita utile stimata) riferendosi all’Appendice si utilizzano
dati statistici molto generici e poco dettagliati.
In ogni caso anche se sulle schede tecniche fosse indicata la vita utile attesa,
questa potrebbe risultare in realtà molto più breve, dato che la vita di ogni singolo
elemento varia a seconda del clima dove è posto, delle sollecitazioni cui è
soggetto, dei materiali con cui è accoppiato etc.
Pertanto l’assegnazione del punteggio all’edificio risente molto del giudizio
personale del certificatore.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 2 data la mancanza di schede tecniche dei
materiali. Come già detto, però, anche avendole a disposizione non si potrebbe
stimare con sicurezza il lasso di tempo che intercorre tra successivi interventi di
manutenzione straordinaria.
L’assegnazione del punteggio è così incerta che non si stimano neppure i costi
necessari per poter arrivare al Livello 5, ci si attesta sul Livello 2.
111
Q2 – Qualità del servizio
2 Durabilità e affidabilità
2.2 Vita di servizio dei componenti
2.2.2
Intervallo necessario
tra successive messe a nuovo delle finiture interne
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
L’obiettivo di questa valutazione è stimare per quanto tempo le finiture interne
resisteranno prima di dover essere sottoposte a manutenzione straordinaria. Con
finiture interne si intendono pavimentazioni, partizioni interne e soffitti. Per stimare
la vita utile di ogni elemento si fa riferimento ad una tabella in Appendice 1 del
manuale CASBEE.
Unità di misura: anni
Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind
Livello 1
Meno di 5 anni
Livello 2
Compreso tra 5 e 10 anni
Livello 3
10 anni
Livello 4
Compreso tra 11 e 20 anni
Livello 5
Maggiore di 20 anni
Tipologia edilizia
App
Livello 1
Meno di 10 anni
Livello 2
Compreso tra 10 e 15 anni
Livello 3
15 anni
Livello 4
Compreso tra 16 e 25 anni
Livello 5
Maggiore di 25 anni
Nota: per la scelta della durata della vita di servizio dei componenti, fare
riferimento alla tabella in Appendice 1 del manuale CASBEE
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 4
Viene riportato in seguito uno stralcio dell’Appendice 1, del quale vengono riportate
solo le categorie di effettivo interesse per l’edificio in via Carta 5. Le voci dove non
è segnato nulla sono quelle relative all’edificio in esame, ma che non hanno un
riscontro nell’Appendice 1.
vita di
elemento
servizio
fonte
note
tipologia
tecnico
(anni)
Piastrellato
65
Gov.Bld.Dept.
ceramica
Piastrellato
Pavimenti
cotto
Malta o cls a
25
NTT
vista
Partizioni
Piastrelle
A seconda
30÷65 AIJ/ Gov.Bld.Dept.
interne
(cucine-bagni)
del tipo
112
Malta o cls a
vista (box)
Intonaco
verniciato
Soffitti
Cartongesso
Intonaco
20÷36
10
-
AIJ/NTT
-
NTT
-
Vita di
servizio solo
dello strato di
verniciatura
-
Non si hanno elementi sufficienti per poter assegnare un punteggio, anche perché
ci si basa su dati statistici piuttosto che sulle schede tecniche di ogni singolo
materiale. Statisticamente in Italia le finiture interne vengono sottoposte a
manutenzione straordinaria una volta ogni vent’anni, pertanto viene assegnato il
Livello 4.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione non sono molto chiari, non si capisce se si deve fare una
media tra tutti i valori ottenuti, considerare solo il più basso oppure considerare
l’elemento più esteso in termini di superficie.
Inoltre, a meno che siano disponibili le schede tecniche di ogni materiale (e sulla
scheda venga riportata la vita utile stimata) riferendosi all’Appendice si utilizzano
dati statistici molto generici e poco dettagliati.
In ogni caso anche se sulle schede tecniche fosse indicata la vita utile attesa,
questa potrebbe risultare in realtà molto più breve, dato che la vita di ogni singolo
elemento varia a seconda del clima dove è posto, delle sollecitazioni cui è
soggetto, dei materiali con cui è accoppiato etc.
Pertanto l’assegnazione del punteggio all’edificio risente molto del giudizio
personale del certificatore.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 4 data la mancanza di schede tecniche dei
materiali. Come già detto, però, anche avendole a disposizione non si potrebbe
stimare con sicurezza il lasso di tempo che intercorre tra successivi interventi di
manutenzione straordinaria.
L’assegnazione del punteggio è così incerta che non si stimano neppure i costi
necessari per poter arrivare al Livello 5, ci si attesta sul Livello 4.
113
Q2 – Qualità del servizio
2 Durabilità e affidabilità
2.2 Vita di servizio dei componenti
2.2.3
Intervallo necessario
tra successive messe a nuovo di tubazioni e impianto elettrico
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
L’obiettivo di questa valutazione è stimare per quanto tempo resisteranno tubazioni
e impianti prima di dover essere sottoposti a manutenzione straordinaria. Per
stimare la vita utile di ogni elemento si fa riferimento ad una tabella in Appendice 1
del manuale CASBEE. La valutazione è divisa in impianti elettrici e tubazioni per
impianti meccanici.
Unità di misura: anni
Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Inapplicabile
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
15 anni
Livello 4
Compreso tra 16 e 30 anni
Livello 5
Maggiore di 30 anni
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3
Viene riportato in seguito uno stralcio dell’Appendice 1, del quale vengono riportate
solo le categorie di effettivo interesse per l’edificio in via Carta 5. Le voci dove non
è segnato nulla sono quelle relative all’edificio in esame, ma che non hanno un
riscontro nell’Appendice 1.
impianto elettrico:
elemento
tecnico
Dispositi
vi ad alta
tensionevoltaggio
Quadri
tipologia
Quadri
elettrici
vita di
servizio
(anni)
25
Trasformatori
25÷30
Condensatori
Interruttori
Quadri di
controllo
Quadri
elettrici per
l’illuminament
o
Quadri di
zona
20÷25
20÷25
25
fonte
Gov.Bld.Dept./AIJ/Kobayas
hi
Gov.Bld.Dept./AIJ/Kobayas
hi/BELCA
IJ/Kobayashi/BELCA/Kuboi
Kuboi/BCS
AIJ/
Gov.Bld.Dept./Kobayashi
note
-
25÷30
Gov.Bld.Dept/BELCA
-
30÷60
Gov.Bld.Dept/BELCA
-
114
Lampade
Fluorescenti
10÷30
Incandescenti
15÷30
Luci di
sicurezza
Telefono
Amplificatori
Apparecc Altoparlanti
hi elettrici Antenne TV
Amplificatori
TV
Splitters
20÷30
Gov.Bld.Dept./AIJ/Kobayas
hi/BELCA
Gov.Bld.Dept./AIJ/Kobayas
hi/BELCA
-
Gov.Bld.Dept/BELCA
-
Gov.Bld.Dept
AIJ
AIJ
BELCA
-
15÷20
Gov.Bld.Dept/BELCA
-
20
Gov.Bld.Dept/BELCA
-
Gov.Bld.Dept./AIJ/Kobayas
hi/BELCA/BCS
-
15
17
18
15
Frutti
dell’impia
nto
elettrico
Prese
elettriche
6÷30
Interruttori
5÷30
Canaline
e cavi
Cavi elettrici
Canaline
Gov.Bld.Dept./AIJ/Kobayas
hi/BELCA/BCS
Gov.Bld.Dept
AIJ/ Kobayashi
-
vita di
servizio
(anni)
fonte
note
-
-
-
-
-
-
30
20
-
impianti meccanici
elemento
tecnico
Generator
i per
climatizza
zione
invernale
o estiva
Fornitura
d’aria
Pompe
tipologia
Caldaia a
condensazio
ne
Gruppo
frigorifero
Tank&pump
Estrattori di
fumo
Presa d’aria
dell’U.T.A
Pompe
acqua calda
e fredda
Pompa per
acqua calda
sanitaria e
rete ricircolo
Pompa per
l’acqua
necessaria
alla
climatizzazio
ne
Pomper per
le acque di
scolo
25
Gov.Bld.Dept/BELCA
-
20
AIJ/Kobayashi
-
Gov.Bld.Dept/BELCA/BCS
-
15
AIJ/Kobayashi
-
20
Gov.Bld.Dept
-
15
AIJ/Kobayashi/
Gov.Bld.Dept
-
17÷20
115
Serbatoi
Tubazioni
Condotti
per l’aria
Sanitari
Ascensori
Serbatoio in
lamiera
pesante di
acciaio
termovetrifica
to o zincato
in fabbrica
Tubazione di
scarico in
acciaio
Tubazioni in
acciaio
zincato SS
UNI8863
Tubazioni in
polimero
multistrato
Tubazione
per scarico in
polipropilene
fonoassorben
te
Tubazioni in
rame
Tubazioni in
PEHD S5
Condotti per
l’aria
condizionata
Bocchette di
immissione
WC
Lavabo
Rubinetteria
Ascensori
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
18,3÷30
20÷30
20÷30
25
15÷20
20÷30
Gov.Bld.Dept/BELCA/BCS
AIJ/Kobayashi/
Gov.Bld.Dept/BELCA
AIJ/Kobayashi/
Gov.Bld.Dept/BELCA
AIJ/Kobayashi/BELCA
Gov.Bld.Dept/BELCA
AIJ/Kobayashi/
Gov.Bld.Dept/BELCA/Kuboi
-
Non si hanno elementi sufficienti per poter assegnare un punteggio, anche perché
ci si basa su dati statistici piuttosto che sulle schede tecniche di ogni singolo
materiale. Viene assegnato il Livello 3, cioè il più basso possibile.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione non sono molto chiari, non si capisce se si deve fare una
media tra tutti i valori ottenuti, considerare solo il più basso oppure considerare
l’elemento più diffuso.
Inoltre, a meno che siano disponibili le schede tecniche di ogni elemento (e sulla
scheda venga riportata la vita utile stimata) riferendosi all’Appendice si utilizzano
dati statistici molto generici e poco dettagliati.
In ogni caso anche se sulle schede tecniche fosse indicata la vita utile attesa,
questa potrebbe risultare in realtà molto più breve, dato che la vita di ogni singolo
elemento varia a seconda del clima dove è posto, delle sollecitazioni cui è
soggetto, dei materiali con cui è accoppiato etc.
116
Pertanto l’assegnazione del punteggio all’edificio risente molto del giudizio
personale del certificatore.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 3 data la mancanza di schede tecniche.
Come già detto, però, anche avendole a disposizione non si potrebbe stimare con
sicurezza il lasso di tempo che intercorre tra successivi interventi di manutenzione
straordinaria.
L’assegnazione del punteggio è così incerta che non si stimano neppure i costi
necessari per poter arrivare al Livello 5, ci si attesta sul Livello 3.
117
Q2 – Qualità del servizio
2 Durabilità e affidabilità
2.2 Vita di servizio dei componenti
2.2.4
Intervallo necessario
tra successive messe a nuovo di impianti principali e servizi
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
L’obiettivo di questa valutazione è stimare per quanto tempo resisteranno gli
impianti principali prima di dover essere sottoposti a manutenzione straordinaria.
Per quanto riguarda la categoria Appartamenti si fa riferimento agli impianti
essenziali, quali l’impianto di riscaldamento e fornitura di acqua calda sanitaria (e
fredda), e l’impianto di climatizzazione (in un clima come quello italiano non è da
considerarsi tuttavia essenziale).
Per stimare la vita utile di ogni elemento si fa riferimento ad una tabella in
Appendice 1 del manuale CASBEE.
Unità di misura: anni
Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Fino a 7 anni
Livello 2
Compreso tra 7 e 15 anni
Livello 3
15 anni
Livello 4
Compreso tra 16 e 30 anni
Livello 5
Maggiore di 30 anni
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3
Non è disponibile una tabella o un’appendice che cataloghi in modo chiaro quali
siano gli elementi da considerare, anzi, viene detto che è a discrezione del
certificatore la scelta degli elementi ritenuti essenziali tra quelli indicati
nell’Appendice 1. La valutazione effettuata quì si riduce quindi ad una sorta di
riassunto delle 3 valutazioni precedenti, e date le difficoltà riscontrate nello
svolgerle e la mancanza di informazioni relative all’edificio di via Carta 5, viene
assegnato il Livello 3.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione non sono chiari, come appena detto non si capisce neppure
quali elementi debbano essere considerati, e una volta scelti gli elementi
comunque non è specificato se si deve fare una media tra tutti i valori ottenuti,
considerare solo il più basso oppure considerare l’elemento più diffuso.
Inoltre, a meno che siano disponibili le schede tecniche di ogni elemento (e sulla
scheda venga riportata la vita utile stimata) riferendosi all’Appendice si utilizzano
dati statistici molto generici e poco dettagliati.
In ogni caso anche se sulle schede tecniche fosse indicata la vita utile attesa,
questa potrebbe risultare in realtà molto più breve, dato che la vita di ogni singolo
elemento varia a seconda del clima dove è posto, delle sollecitazioni cui è
soggetto, dei materiali con cui è accoppiato etc.
118
Pertanto l’assegnazione del punteggio all’edificio risente molto del giudizio
personale del certificatore.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 3 perché, come già detto, la valutazione
effettuata si riduce ad una sorta di media delle 3 valutazioni precedenti.
L’assegnazione del punteggio è così incerta che non si stimano neppure i costi
necessari per poter arrivare al Livello 5, ci si attesta sul Livello 3.
119
Q2 – Qualità del servizio
2 Durabilità e affidabilità
2.3 Affidabilità in caso di sisma
2.3.1
Sistemi HVAC
(Heating, Ventilation and Air Conditioning)
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
L’obiettivo è valutare in che modo gli impianti di ventilazione, climatizzazione e
riscaldamento reagiranno in caso di sisma.
Vengono indicate quattro
caratteristiche, e a seconda di quante ne vengono rispettate viene assegnato il
punteggio all’edificio.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Tra le caratteristiche da valutare non ne è rispettata
nessuna
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Tra le caratteristiche da valutare ne è rispettata una. In
alternativa, non c’è un sistema HVAC centralizzato
Livello 4
Tra le caratteristiche da valutare ne sono rispettate due
Livello 5
Tra le caratteristiche da valutare ne sono rispettate tre o
più
Numero
1
2
3
4
Caratteristiche da valutare
Gli impianti sono divisi e classificati in accordo alla loro importanza,
ed è agli impianti più importanti che è data la priorità nelle
riparazioni in seguito ad un danno. Inoltre, sono studiati metodi in
modo da sfruttare la ventilazione in caso di capacità di copertura del
carico termico ridotta.
Separazione e duplicazione di diverse tipologie di sorgente di calore
(elettricità, gas etc.).
Sono state prese contromisure (come tubazioni sospese) in modo
da assicurare che le funzioni principali proseguano anche se
l’edificio viene parzialmente danneggiato da un terremoto.
Gli impianti sono divisi e classificati in accordo alla loro importanza,
ed è agli impianti più importanti che è data la priorità nelle
riparazioni in seguito ad un danno. Inoltre, sono studiati metodi in
modo da sfruttare l’impianto di climatizzazione con capacità di
carico termico minori.
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 1
Nel calcolo delle strutture, come nella progettazione di impianti, non è stata
considerata la possibilità di evento sismico dato che Milano si trova in zona sismica
4 secondo l’OPCM 3274/2003.
Pertanto non risulta soddisfatta nessuna delle richieste indicate. All’edificio viene
120
assegnato il Livello 1.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione sono chiari, a seconda di quante richieste sono rispettate
viene assegnato un punteggio.
Questa voce del sistema CASBEE mette in evidenza una grande differenza tra
Italia e Giappone, infatti assegnare il Livello 1 ad un edificio che non ha rispettato
le richieste indicate, senza verificare l’effettiva necessità di realizzarle (in Italia,
nella zona di Milano non sarebbero necessarie), è indice di quanto sia importante
in fase di progettazione, sia strutturale, sia impiantistica, sia architettonica, tenere
in considerazione la possibilità costante di eventi sismici.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 1 perché la possibilità del sisma non è
nemmeno stata presa in considerazione; se si volesse raggiungere il Livello 5, o
anche il Livello 3, i costi sarebbero molto alti, si dovrebbero infatti riprogettare tutti
gli impianti.
Costi necessari per raggiungere il Livello 3: alti
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti
121
Q2 – Qualità del servizio
2 Durabilità e affidabilità
2.3 Affidabilità in caso di sisma
2.3.2
Fornitura d’acqua e drenaggio
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
L’obiettivo è valutare in che modo gli impianti di adduzione e scarico acque
reagiranno in caso di sisma. Vengono indicate sette caratteristiche, e a seconda di
quante ne vengono rispettate viene assegnato il punteggio all’edificio.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia
Uff - Scu - Loc - Osp - Hot edilizia
App - Ind
Livello 1
Tra le caratteristiche da
valutare non ne è rispettata
nessuna
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Tra le caratteristiche da
valutare ne è rispettata una
Livello 4
Tra le caratteristiche da
valutare ne sono rispettate due
Livello 5
Tra le caratteristiche da
valutare ne sono rispettate tre
o più
Numero
1
2
3
4
5
6
7
Neg - Ris
Tra le caratteristiche da
valutare non ne è rispettata
nessuna
Inapplicabile
Tra le caratteristiche da
valutare ne è rispettata una
Inapplicabile
Tra le caratteristiche da
valutare ne sono rispettate due
o più
Caratteristiche da valutare
È usato un sistema di riciclo dell’acqua.
Le tubazioni sono separate il più possibile in modo da ridurre le
porzioni che diventano inservibili in caso di evento sismico.
L’edificio ha una fossa destinata allo scarico temporaneo di
acque reflue, in caso la fognatura principale fosse inservibile in
seguito ad un evento sismico.
L’edificio ha due serbatoi separati, uno per le acque di scarico, e
uno sopraelevato.
Pianificazione dell’utilizzo di pozzi, acqua piovana, acque grigie
etc.
Previsione di un serbatoio per acqua piovana in modo da fornire
acqua non potabile per scopi domestici in caso di eventi sismici.
(Non applicabile a Negozi e Ristoranti).
L’edificio è fornito di un semplice sistema di filtraggio che
permette di trasformare l’acqua piovana in acqua potabile in
caso di eventi sismici. (Non applicabile a Negozi e Ristoranti).
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 1
Nel calcolo delle strutture, come nella progettazione di impianti, non è stata
122
considerata la possibilità di evento sismico dato che Milano si trova in zona
sismica 4 secondo l’OPCM 3274/2003. Non essendo rispettato alcun punto tra
quelli indicati viene assegnato il Livello 1.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione sono chiari, a seconda di quante richieste sono rispettate
viene assegnato un punteggio.
Questa voce del sistema CASBEE mette in evidenza una grande differenza tra
Italia e Giappone, infatti assegnare il Livello 1 ad un edificio che non ha rispettato
le richieste indicate, senza verificare l’effettiva necessità di realizzarle (in Italia,
nella zona di Milano non sarebbero necessarie), è indice di quanto sia importante
in fase di progettazione, sia strutturale, sia impiantistica, sia architettonica, tenere
in considerazione la possibilità costante di eventi sismici.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 1 perché la possibilità del sisma non è
nemmeno stata presa in considerazione; se si volesse raggiungere il Livello 5, o
anche il Livello 3, i costi sarebbero molto alti, si dovrebbero infatti riprogettare tutti
gli impianti.
Costi necessari per raggiungere il Livello 3: alti
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti
123
Q2 – Qualità del servizio
2 Durabilità e affidabilità
2.3 Affidabilità in caso di sisma
2.3.3
Dispositivi elettrici
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
L’obiettivo è valutare in che modo gli impianti elettrici reagiranno in caso di sisma.
Vengono indicate quattro caratteristiche, e a seconda di quante ne vengono
rispettate viene assegnato il punteggio all’edificio.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia
Uff - Loc - Osp - Hot - Ind
edilizia
Livello 1
Tra le caratteristiche da
valutare non ne è rispettata
nessuna
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Tra le caratteristiche da
valutare ne è rispettata una
Livello 4
Tra le caratteristiche da
valutare ne sono rispettate due
Livello 5
Tra le caratteristiche da
valutare ne sono rispettate tre
o più
Numero
1
2
3
4
Scu - Neg - Ris - App
Tra le caratteristiche da
valutare non ne è rispettata
nessuna
Inapplicabile
Tra le caratteristiche da
valutare ne è rispettata una
Inapplicabile
Tra le caratteristiche da
valutare ne sono rispettate due
o più
Caratteristiche da valutare
L’edificio è fornito di generatori di emergenza. (Non applicabile a
Scuole, Negozi, Ristoranti e Appartamenti)
L’edificio è fornito di una sorgente elettrica non interrompibile
L’edificio è fornito di una potenza elettrica in ingresso maggiore
del necessario, almeno per gli impianti più importanti. (Non
applicabile a Scuole, Negozi, Ristoranti e Appartamenti).
Sono state prese contromisure in modo da evitare interruzioni
della corrente elettrica dovute al percolamento dell’acqua in zone
destinate alla fornitura di corrente elettrica o in macchinari
sofisticati. Viene evitata inoltre la perdita di dati informatici *,**
* E’ da evitarsi l’installazione sotto terra di macchinari destinati alla fornitura di
energia elettrica
** Sono installati dispositivi per evitare il percolamento dell’acqua (porte a
tenuta stagna, murature impermeabili, massicciate, fossati) e dispositivi di
drenaggio (pompe)
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 1
Nel calcolo delle strutture, come nella progettazione di impianti, non è stata
considerata la possibilità di evento sismico dato che Milano si trova in zona
124
sismica 4 secondo l’OPCM 3274/2003. Non essendo rispettato alcun punto tra
quelli indicati viene assegnato il Livello 1.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione sono chiari, a seconda di quante richieste sono rispettate
viene assegnato un punteggio.
Questa voce del sistema CASBEE mette in evidenza una grande differenza tra
Italia e Giappone, infatti assegnare il Livello 1 ad un edificio che non ha rispettato
le richieste indicate, senza verificare l’effettiva necessità di realizzarle (in Italia,
nella zona di Milano non sarebbero necessarie), è indice di quanto sia importante
in fase di progettazione, sia strutturale, sia impiantistica, sia architettonica, tenere
in considerazione la possibilità costante di eventi sismici.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 1 perché la possibilità del sisma non è
nemmeno stata presa in considerazione; se si volesse raggiungere il Livello 5, o
anche il Livello 3, i costi sarebbero molto alti, si dovrebbero infatti riprogettare tutti
gli impianti.
Costi necessari per raggiungere il Livello 3: alti
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti
125
Q2 – Qualità del servizio
2 Durabilità e affidabilità
2.3 Affidabilità in caso di sisma
2.3.4
Sistemi di sostegno e supporto
per macchinari e condutture
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
L’obiettivo è valutare se viene garantita sicurezza agli utenti in seguito ad un
sisma, e al contempo verificare se le funzioni degli impianti possono continuare
oppure sono necessarie riparazioni.
Si fa riferimento ad una tabella che classifica gli edifici in tre classi a seconda
dell’importanza dell’edificio stesso e dei suoi impianti.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Inadeguato al livello 3
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Classe di resistenza ai terremoti B
Livello 4
Classe di resistenza ai terremoti A
Livello 5
Classe di resistenza ai terremoti S
Facendo riferimento alla tabella sottostante:
Importanza dell’edificio
e dei suoi impianti
Classe di resistenza ai
terremoti
Grado particolarmente
importante
S
Grado importante
A
Grado ordinario
B
Resistenza al terremoto e
obiettivi di sicurezza
La sicurezza delle persone è
garantita e si eviteranno
ulteriori danni a causa di
successive e maggiori scosse
sismiche. Tutte le funzioni
sono mantenute in sicurezza
senza grandi riparazioni.
La sicurezza delle persone è
garantita e si eviteranno
ulteriori danni a causa di
successive e maggiori scosse
sismiche. Le funzioni più
importanti sono mantenute in
sicurezza senza grandi
riparazioni.
La sicurezza delle persone è
garantita e si eviteranno
ulteriori danni a causa di
successive e maggiori scosse
sismiche.
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
126
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3
Nel calcolo delle strutture, come nella progettazione di impianti, non è stata
considerata la possibilità di evento sismico dato che Milano si trova in zona sismica
4 secondo l’OPCM 3274/2003.
Non è possibile assegnare all’edificio in esame una classe di importanza (B, A o
S), tuttavia la normativa italiana viene rispettata, pertanto viene assegnato il Livello
3, corrispondente ai minimi normativi per un edificio ordinario.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione non sono molto chiari, visto che non si definiscono bene i
macchinari ai quali si fa riferimento. Inoltre non vengono definite quali sono le
funzioni principali di questi impianti, pertanto la valutazione si riduce di fatto a
ripetere lo studio fatto in merito agli HVAC, dato che i macchinari più importanti e
ingombranti in un edificio sono proprio quelli per la climatizzazione e il
riscaldamento.
Questa voce del sistema CASBEE mette comunque in evidenza una grande
differenza tra Italia e Giappone, sottolineando quanto sia importante in fase di
progettazione, sia strutturale, sia impiantistica, sia architettonica, tenere in
considerazione la possibilità costante di eventi sismici.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 3 perché la possibilità del sisma non è
nemmeno stata presa in considerazione; se si volesse raggiungere il Livello 5, o
anche il Livello 3, i costi sarebbero molto alti, si dovrebbero infatti riprogettare tutti
gli impianti.
Costi necessari per raggiungere il Livello 3: alti
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti
127
Q2 – Qualità del servizio
2 Durabilità e affidabilità
2.3 Affidabilità in caso di sisma
2.3.5
Comunicazioni e impianti IT
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
L’obiettivo è valutare in che modo gli impianti telematici reagiranno in caso di
sisma. Vengono indicate tre caratteristiche, e a seconda di quante ne vengono
rispettate viene assegnato il punteggio all’edificio.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Loc - Osp - Hot - Ind
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Numero
1
2
3
Tra le caratteristiche da
valutare non ne è rispettata
nessuna
Inapplicabile
Tra le caratteristiche da
valutare ne è rispettata una
Tra le caratteristiche da
valutare ne sono rispettate
due
Tra le caratteristiche da
valutare ne sono rispettate
tre
Scu - Neg - Ris - App
Tra le caratteristiche da
valutare non ne è rispettata
nessuna
Inapplicabile
Tra le caratteristiche da
valutare ne è rispettata una
Inapplicabile
Tra le caratteristiche da
valutare ne sono rispettate due
o più
Caratteristiche da valutare
I sistemi di comunicazione sono diversificati, usando cavi in
fibra ottica, cavi di rame, telefoni cellulari e altri.
Le connessioni sono effettuate tramite centralini in modo da
assicurare collegamenti telefonici (non applicabile a Scuole,
Negozi, Ristoranti e Appartamenti).
Sono state prese contromisure in modo da evitare danni a dati
informatici dovuti al percolamento dell’acqua all’interno di
dispositivi sofisticati (trasmissione dati, fibre ottiche, ethernet
etc.) *,**
* E’ da evitarsi l’installazione sotto terra di macchinari destinati alla fornitura di
energia elettrica
** Sono installati dispositivi per evitare il percolamento dell’acqua (porte a
tenuta stagna, murature impermeabili, massicciate, fossati) e dispositivi di
drenaggio (pompe)
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 1
Nel calcolo delle strutture, come nella progettazione di impianti, non è stata
considerata la possibilità di evento sismico dato che Milano si trova in zona
128
sismica 4 secondo l’OPCM 3274/2003. Non essendo rispettato alcun punto tra
quelli indicati viene assegnato il Livello 1.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione sono chiari, a seconda di quante richieste sono rispettate
viene assegnato un punteggio.
Questa voce del sistema CASBEE mette in evidenza una grande differenza tra
Italia e Giappone, infatti assegnare il Livello 1 ad un edificio che non ha rispettato
le richieste indicate, senza verificare l’effettiva necessità di realizzarle (in Italia,
nella zona di Milano non sarebbero necessarie), è indice di quanto sia importante
in fase di progettazione, sia strutturale, sia impiantistica, sia architettonica, tenere
in considerazione la possibilità costante di eventi sismici.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 1 perché la possibilità del sisma non è
nemmeno stata presa in considerazione; se si volesse raggiungere il Livello 5, o
anche il Livello 3, i costi sarebbero molto alti, si dovrebbero infatti riprogettare tutti
gli impianti.
Costi necessari per raggiungere il Livello 3: alti
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti
129
Q2 – Qualità del servizio
3 Flessibilità e adattabilità
3.1 Margine di adattabilità spaziale
3.1.1
Interpiano
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene qui valutato se l’interpiano potrebbe causare problemi per future modifiche o
ristrutturazioni dell’edificio o dei suoi impianti. Più l’interpiano è alto, maggiore è il
punteggio assegnato. Per quanto riguarda Ospedali, Hotel e Appartamenti la
valutazione è da svolgersi solo relativamente alle zone di residenza o degenza.
Unità di misura: m
Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Ind
Livello 1
Meno di 3,3 m
Livello 2
Compreso tra 3,3 m e 3,5 m
Livello 3
Compreso tra 3,5 m e 3,7 m
Livello 4
Compreso tra 3,7 m e 3,9 m
Livello 5
3,9 m o maggiore
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot
Livello 1
Meno di 3,3 m
Livello 2
Compreso tra 3,3 m e 3,5 m
Livello 3
Compreso tra 3,5 m e 3,7 m
Livello 4
Compreso tra 3,7 m e 3,9 m
Livello 5
3,9 m o maggiore
Tipologia edilizia
App
Livello 1
Meno di 2,7 m
Livello 2
Compreso tra 2,7 m e 2,8 m
Livello 3
Compreso tra 2,8 m e 2,9 m
Livello 4
Compreso tra 2,9 m e 3,0 m
Livello 5
3,0 m o maggiore
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5
Considerando che l’altezza nei locali abitabili è 2,77 m, e che lo spessore della
soletta è 42 cm, l’interpiano risulta essere 3,19 m. Viene pertanto assegnato il
Livello 5.
Viene allegata una sezione dell’edificio.
130
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri di valutazione sono molto chiari e si basano su fattori quantificabili
precisamente, pertanto l’assegnazione del punteggio è sicuramente oggettiva.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
131
Q2 – Qualità del servizio
3 Flessibilità e adattabilità
3.1 Margine di adattabilità spaziale
3.1.2
Adattabilità del layout di piano
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato quanto sia facile modificare il layout interno degli edifici; per quanto
riguarda Ospedali, Hotel e Appartamenti la valutazione è da svolgersi solo
relativamente alle zone di residenza o degenza. Il calcolo sfrutta come valore il
rapporto tra muratura Perimetrale + Portante, e Superficie di piano. Vengono
trascurati i tavolati interni, data la loro facile eliminazione in caso di modifiche al
layout.
Unità di misura: m-1
Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Ind
Livello 1
Rapporto lunghezza/superficie maggiore o uguale a 0,7
Livello 2
Rapporto lunghezza/superficie compreso tra 0,5 e 0,7
Livello 3
Rapporto lunghezza/superficie compreso tra 0,3 e 0,5
Livello 4
Rapporto lunghezza/superficie compreso tra 0,1 e 0,3
Livello 5
Rapporto lunghezza/superficie minore di 0,1
Zone di residenza e degenza
Tipologia edilizia
Osp - Hot - App
Livello 1
Rapporto lunghezza/superficie maggiore o uguale a 0,7
Livello 2
Rapporto lunghezza/superficie compreso tra 0,5 e 0,7
Livello 3
Rapporto lunghezza/superficie compreso tra 0,3 e 0,5
Livello 4
Rapporto lunghezza/superficie compreso tra 0,1 e 0,3
Livello 5
Rapporto lunghezza/superficie minore di 0,1
Dove:
Rapporto lunghezza/superficie =(lunghezza della muratura perimetrale (m) +
lunghezza muratura portante (m)) / (superficie del piano (m2))
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 1
Il calcolo è da fare sugli appartamenti del piano tipo; in questa sede vengono svolti
i calcoli relativi al piano primo.
Locale
Sup.
pianta
(m2)
APPARTAMENTO 1
Camera
13,74
Soggiorno25,85
cucina
Bagno
3,66
43,25
Muratura
portante o
Rapporto
perimetrale
(m)
32,06
0,74
Liv.
1
132
APPARTAMENTO 2
Camera
14,08
Soggiorno14,89
cucina
Bagno
3,51
32,48
APPARTAMENTO 3
Soggiorno23,12
cucina
Bagno
3,74
26,86
APPARTAMENTO 4
Camera
13,48
Soggiorno
15,93
Bagno
4,04
Cucina
7,31
40,76
35,9
1,1
1
24,4
0,9
1
31,37
0,77
1
All’edificio viene assegnato il Livello 1.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri con cui rispondere alla richiesta sono molto chiari, e la loro applicazione al
caso di studio conferma in pieno i valori numerici (ottenuti statisticamente) che
separano un Livello di valutazione dall’altro. L’edificio infatti, che effettivamente
presenterebbe grosse difficoltà se si volesse cambiare il layout interno, merita il
Livello 1.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
La valutazione può in un primo momento sembrare eccessiva, tuttavia il punteggio
basso è indice delle piccole dimensioni di ogni singola abitazione, e ben
rappresenta le difficoltà che si incontrerebbero per poter modificare il layout interno
degli appartamenti. Ottenere punteggi più alti significherebbe necessariamente
diminuire il numero degli appartamenti e progettarli più grandi. Ovviamente ciò non
è fattibile a meno di stravolgere il progetto.
Costi necessari per raggiungere il Livello 3: Costi necessari per raggiungere il Livello 5: -
133
Q2 – Qualità del servizio
3 Flessibilità e adattabilità
3.2
Margine di carico sulla soletta
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato se, cambiando la destinazione d’uso dell’edificio, sia necessario
riprogettare le strutture oppure il valore di carico accidentale supposto durante la
progettazione strutturale è sufficiente a coprire eventuali sovraccarichi.
Unità di misura: N/m2
Edificio intero e parti comuni
Tipologia
Uff - Neg - Ris - Loc (con sedili già installati) - Ind
edilizia
Livello 1
Inapplicabile
Livello 2
Stanze principali
Carico massimo accettabile < 2,900 N/m2
Livello 3
Stanze principali
Carico massimo accettabile ≥ 2,900 N/m2
Livello 4
Stanze principali
Carico massimo accettabile ≥ 3,500 N/m2
Livello 5
Stanze principali
Carico massimo accettabile ≥ 4,500 N/m2
Tipologia
Loc (con sedili non installati)
edilizia
Livello 1
Inapplicabile
Livello 2
Stanze principali
Carico massimo accettabile < 3,500 N/m2
Livello 3
Stanze principali
Carico massimo accettabile ≥ 3,500 N/m2
Livello 4
Stanze principali
Carico massimo accettabile ≥ 4,200 N/m2
Livello 5
Stanze principali
Carico massimo accettabile ≥ 4,500 N/m2
Tipologia
Scu
edilizia
Livello 1
Inapplicabile
Livello 2
Stanze principali
Carico massimo accettabile < 2,300 N/m2
Livello 3
Stanze principali
Carico massimo accettabile ≥ 2,300 N/m2
Livello 4
Stanze principali
Carico massimo accettabile ≥ 2,900 N/m2
Livello 5
Stanze principali
Carico massimo accettabile ≥ 3,500 N/m2
Zone di residenza e degenza
Tipologia
edilizia
Livello 1
Inapplicabile
Livello 2
Stanze principali
Livello 3
Stanze principali
Livello 4
Stanze principali
Livello 5
Stanze principali
Osp - Hot - App
Carico massimo accettabile
Carico massimo accettabile
Carico massimo accettabile
Carico massimo accettabile
< 1,800 N/m2
≥ 1,800 N/m2
≥ 2,100 N/m2
≥ 2,900 N/m2
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3
Dalle tavole di carpenteria strutturale si evince che come carico accidentale
vengono assunti 200 daN/m2, che corrispondono a 2000 N/m2. All’edificio viene
dunque assegnato il Livello 3. Viene allegata un’immagine che riassume le
principali caratteristiche del solaio.
134
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri con cui rispondere alla richiesta non sono molto chiari, non è infatti ben
specificato cosa si intenda con “stanze principali”. La consultazione dell’ingegnere
strutturista è consigliata, tuttavia se un solaio o una trave non rispettano i valori
indicati, è a discrezione del certificatore scegliere se il locale in cui sono
posizionati sia principale o no. La valutazione pertanto non è completamente
oggettiva.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
Con i dati a disposizione si è supposto che il carico accidentale di 2000 N/m2 sia
riferito ad ogni trave e solaio dell’edificio. Se si volesse raggiungere il livello 5
sarebbe necessario rivedere tutto il progetto delle strutture dell’edificio, non tanto
dal punto di vista della posizione di travi e pilastri, ma dal numero di ferri
d’armatura impiegati e dal tipo di calcestruzzo utilizzato; il costo di questa
operazione è ovviamente elevato.
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti
135
Q2 – Qualità del servizio
3 Flessibilità e adattabilità
3.3 Adattabilità delle attrezzature impiantistiche
3.3.1
Facilità di manutenzione
dei condotti dell’aria condizionata
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato quanto sia facile svolgere operazioni di manutenzione ordinaria o
straordinaria sull’impianto di aria condizionata. In particolare si verifica che lo
svolgimento di tali operazioni non comporti il danneggiamento di elementi
strutturali e finiture.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
I condotti dell’aria condizionata non possono essere
sostituiti senza danneggiare elementi strutturali.
Livello 2
In alcuni casi i condotti dell’aria condizionata possono
essere sostituiti senza danneggiare elementi strutturali,
se sono sfruttate tubazioni di riserva, ma questo sistema
non può essere applicato a tutti i condotti.
Livello 3
Sono stati previsti spazi e percorsi per un futuro lavoro di
sostituzione dei tubi, e quasi tutti i condotti dell’aria
condizionata
possono
essere
sostituiti
senza
danneggiare elementi strutturali. Alternativamente, non
c’è un impianto di climatizzazione.
Livello 4
Sono utilizzate tubazioni esterne o è stato previsto un
apposito controsoffitto in modo da poter sostituire i
condotti dell’aria condizionata senza danneggiare
elementi strutturali o finiture di ogni tipo.
Livello 5
Sono state previste installazioni a pavimento o altri
accorgimenti in modo da poter sostituire i condotti
dell’aria condizionata senza danneggiare elementi
strutturali o finiture di ogni tipo.
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 4
Nell’edificio sono previsti dei controsoffitti per l’alloggiamento delle tubazioni
dell’aria condizionata, pertanto viene assegnato il livello 4. Viene allegata una
pianta del piano tipo.
136
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri con cui rispondere alla richiesta sono chiari e ben definiti, a seconda della
facilità con cui è possibile raggiungere gli impianti di climatizzazione viene
assegnato un Livello all’edificio.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato asseganto il Livello 4, per poter ottenere il Livello 5 sarebbe
necessario prevedere dei pavimenti sopraelevati, sotto i quali far passare le
tubazioni. Tralasciando la tradizione italiana, che vede i pavimenti sopraelevati
molto poco diffusi in ambito residenziale, alzare il livello d’imposta delle
pavimentazioni abbasserebbe l’altezza netta dei locali, che è 2,77 m. Visto che la
normativa italiana per la zona di Milano prevede come altezza minima dei locali
2,70 m, lo spazio a disposizione per l’alloggio degli impianti sarebbe di 7 cm.
Risulta pertanto impossibile, a meno di rivedere le tavole architettoniche e
strutturali, il raggiungimento del livello 5.
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: -
137
Q2 – Qualità del servizio
3 Flessibilità e adattabilità
3.3 Adattabilità delle attrezzature impiantistiche
3.3.2
Facilità di messa a nuovo
di impianti di adduzione e scarico acque
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato quanto sia facile svolgere operazioni di manutenzione straordinaria
sull’impianto di adduzione e scarico acque. In particolare si verifica che lo
svolgimento di tali operazioni non comporti il danneggiamento di elementi
strutturali e finiture.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Le tubazioni non possono essere sostituite senza
danneggiare elementi strutturali.
Livello 2
In alcuni casi le tubazioni possono essere sostituite
senza danneggiare elementi strutturali, se sono sfruttate
tubazioni di riserva, ma questo sistema non può essere
applicato a tutti i condotti.
Livello 3
Sono stati previsti spazi e percorsi per un futuro lavoro di
sostituzione dei tubi, e quasi tutti i condotti possono
essere sostituiti senza danneggiare elementi strutturali.
Livello 4
Sono utilizzate tubazioni esterne o è stato previsto un
apposito controsoffitto in modo da poter sostituire le
tubazioni senza danneggiare elementi strutturali o finiture
di ogni tipo.
Livello 5
Tubazioni,WC e altri dispositivi sono progettati in modo
che i tubi di adduzione o scarico possano essere
sostituiti senza danneggiare elementi strutturali o finiture
di ogni tipo.
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 4
Nell’edificio sono presenti appositi cavedi ispezionabili che contengono le tubazioni
degli impianti di condizionamento, riscaldamento e adduzione acqua sanitaria. La
presenza di controsoffittature non si spinge fin dentro le abitazioni però, pertanto
se fosse necessario sostituire una tubazione all’interno dell’edificio, ciò
comporterebbe il danneggiamento delle finiture interne. Viene assegnato il Livello
4.
138
Tubi in rame per pannelli solari
Adduzione acqua fredda all U.T.A
Mandata aria condizionata
Ritorno aria condizionata
Mandata pannelli radianti
Ritorno pannelli radianti
Mandata ACS
Rete di ricircolo
Mandata AFS
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri con cui rispondere alla richiesta sono chiari e ben definiti, a seconda della
facilità con cui è possibile raggiungere gli impianti di adduzione e scarico acque
viene assegnato un Livello all’edificio.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato asseganto il Livello 4, per poter ottenere il Livello 5 sarebbe
necessario prevedere dei sistemi che permettano di poter sostituire tubazioni o
sanitari senza danneggiare le finiture interne. La tradizionale tecnologia costruttiva
italiana, che prevede piastrelle nei bagni, difficilmente lo permette, si dovrebbe
utilizzare un sistema costruttivo tendente al prefabbricato, in cui gli elementi di
finitura (per esempio pannelli piastrellati da assemblare) in sostanza siano disgiunti
dagli elementi dell’impianto.
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti
139
Q2 – Qualità del servizio
3 Flessibilità e adattabilità
3.3 Adattabilità delle attrezzature impiantistiche
3.3.3
Facilità di messa a nuovo
di impianti elettrici
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato quanto sia facile svolgere operazioni di manutenzione ordinaria e
straordinaria sull’impianto elettrico. In particolare si verifica che lo svolgimento di
tali operazioni non comporti il danneggiamento di elementi strutturali e finiture.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
I cavi dell’impianto elettrico non possono essere sostituiti
senza danneggiare elementi strutturali.
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
I cavi dell’impianto elettrico possono essere sostituiti
senza danneggiare elementi strutturali.
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
I cavi dell’impianto elettrico possono essere sostituiti
senza danneggiare elementi strutturali e finiture di ogni
tipo.
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5
I cavi elettrici corrono in canaline sottotraccia posizionate nelle partizioni interne,
tuttavia sono presenti anche scatole di derivazione, dalle quali è possibile
accedere ai cavi.
Se con messa a nuovo di impianti elettrici si intendesse modificare tutto il layout di
piano, allora dovrebbero essere modificate anche le canaline e quindi le finiture
verrebbero danneggiate; dato che non è specificato nulla, in questa sede viene
inteso come semplice sostituzione di cavi usurati, che non comporta nessun danno
alle finiture.
Viene asseganto il livello 5.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri con cui rispondere alla domanda non sono molto chiari, infatti non viene
specificato se con messa a nuovo di impianti elettrici si intende la modifica di tutto
il layout di piano oppure la semplice sostituzione di cavi usurati, di lampade e frutti
in genere. In questa sede si è tenuta in considerazione la seconda ipotesi, ma di
fatto l’assegnazione del punteggio risente molto del giudizio personale del
certificatore.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
140
Q2 – Qualità del servizio
3 Flessibilità e adattabilità
3.3 Adattabilità delle attrezzature impiantistiche
3.3.4
Facilità di messa a nuovo
di impianti telematici
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato quanto sia facile svolgere operazioni di manutenzione ordinaria e
straordinaria sugli impianti telematici (telefono, internet, fibra ottica, reti LAN etc.).
In particolare si verifica che lo svolgimento di tali operazioni non comporti il
danneggiamento di elementi strutturali e finiture.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
I cavi non possono essere sostituiti senza danneggiare
elementi strutturali.
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
I cavi possono essere sostituiti senza danneggiare
elementi strutturali.
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
I cavi possono essere sostituiti senza danneggiare
elementi strutturali e finiture di ogni tipo.
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5
I cavi dell’impianto telematico corrono in canaline sottotraccia posizionate nelle
partizioni interne, tuttavia sono presenti anche scatole di derivazione, dalle quali è
possibile accedere ai cavi.
Se con messa a nuovo di impianti telematici si intendesse modificare tutto il layout
di piano, allora dovrebbero essere modificate anche le canaline e quindi le finiture
verrebbero danneggiate; dato che non è specificato nulla, in questa sede viene
inteso come semplice sostituzione di cavi usurati, che non comporta nessun danno
alle finiture.
Viene asseganto il livello 5.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri con cui rispondere alla domanda non sono molto chiari, infatti non viene
specificato se con messa a nuovo di impianti telematici si intende la modifica di
tutto il layout di piano oppure la semplice sostituzione di cavi usurati. In questa
sede si è tenuta in considerazione la seconda ipotesi, ma di fatto l’assegnazione
del punteggio risente molto del giudizio personale del certificatore.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
141
Q2 – Qualità del servizio
3 Flessibilità e adattabilità
3.3 Adattabilità delle attrezzature impiantistiche
3.3.5
Facilità di messa a nuovo
di impianti
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato quanto sia facile svolgere operazioni di manutenzione ordinaria e
straordinaria sugli impianti principali. Per quanto riguarda la categoria
Appartamenti si fa riferimento agli impianti di riscaldamento, fornitura di acqua
calda sanitaria (e fredda) e climatizzazione (in un clima come quello italiano non è
da considerarsi tuttavia essenziale). In particolare si verifica che lo svolgimento di
tali operazioni non comporti il danneggiamento di elementi strutturali e finiture.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Non c’è modo di accedere agli impianti principali
attraverso cavedi o altre vie, quindi non possono essere
sostituiti senza danneggiare elementi strutturali.
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Sono presenti cavedi o altro che permettono di mettere a
nuovo gli impianti.
Livello 4
Inapplicabile
Livello 5
Sono presenti cavedi o altro che permettono di mettere a
nuovo gli impianti, è c’è un impianto di backup (o le
macchine hanno una funzione di backup) che può essere
sfruttato durante il periodo di manutenzione.
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3
Date le non eccessive dimensioni dell’edificio non è presente un impianto il cui
funzionamento è previsto solo intanto che si mette a nuovo l’impianto principale,
tuttavia le condizioni per il Livello 3 sono soddisfatte, pertanto viene assegnato tale
Livello.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri con cui rispondere alla domanda non sono molto chiari, infatti non viene
specificato se l’impianto di backup debba essere presente per tutti gli impianti
principali o solo per qualcuno. Non è neppure specificato se l’impianto di backup
debba sostituire totalmente l’impianto normalmente in funzione o solo sue parti; nel
primo caso in fase di progetto devono essere previsti due impianti in parallelo,
identici, e opportuni accorgimenti per poter passare dall’utilizzo di un impianto
all’altro, nel secondo caso basterebbe prevedere l’installazione di pompe, caldaie,
bollitori, accumulatori e U.T.A in numero doppio.
142
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 3, e per raggiungere il Livello 5 sarebbe
necessario, come appena spiegato, prevedere un impianto di backup.
Progettare due impianti in parallelo, oppure installare in numero doppio pompe,
caldaie, bollitori, accumulatori e U.T.A è sicuramente un costo molto elevato.
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti
143
Q2 – Qualità del servizio
3 Flessibilità e adattabilità
3.3 Adattabilità delle attrezzature impiantistiche
3.3.6
Presenza di spazi per l’impianto di backup
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato se sia presente o meno nell’edificio spazio sufficiente per
l’installazione di un impianto di backup, il cui funzionamento è previsto durante le
opere di sostituzione o riparazione degli impianti.
Unità di misura: Edificio intero e parti comuni
Tipologia edilizia
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Livello 1
Inapplicabile
Livello 2
Inapplicabile
Livello 3
Non è stato previsto spazio per un impianto di backup.
Livello 4
È stato previsto spazio per un impianto di backup.
Livello 5
Inapplicabile
Zone di residenza e degenza - Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3
Non è stato previsto alcuno spazio per un impianto di backup, date le
relativamente piccole dimensioni dell’edificio.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri con cui rispondere alla domanda sono molto chiari, in questo caso il
punteggio non viene assegnato secondo una scala di prestazione, ma solo in base
alla presenza o assenza di spazi per l’impianto.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 3, per raggiungere il Livello 5 sarebbe
necessario prevedere spazi per l’alloggio dell’impianto di backup.
In fase di progetto non è stato previsto alcun impianto di backup, e l’edificio non è
stato nemmeno predisposto per poterne ospitare uno in futuro, per farlo si
dovrebbe rivedere tutto il progetto, e ciò comporrebbe costi molto elevati.
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti
144
Q3 – Ambiente esterno del sito
1
Preservazione e creazione di biotopi
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutata quanta attenzione è stata prestata alla natura (flora e fauna) in fase
di progetto. L’obiettivo è costruire un edificio che non danneggi l’ecosistema
presente in sito e anzi si inserisca in esso favorendo la nascita di biotopi.
In ecologia il biotopo è un'area di limitate dimensioni di un ambiente dove vivono
organismi di una stessa specie o di specie diverse. Esso è dunque la componente
fisica e chimica di un ecosistema ed è quindi di grande importanza perché spesso
rappresenta l'unico luogo dove vivono specie autoctone.
A seconda dell’attenzione prestata a ciascun aspetto indicato in tabella si ottiene
un valore (rapporto dei crediti), che permette di assegnare un Livello all’edificio.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Rapporto dei crediti compreso tra 0,0 e 0,2
Rapporto dei crediti compreso tra 0,2 e 0,4
Rapporto dei crediti compreso tra 0,4 e 0,6
Rapporto dei crediti compreso tra 0,6 e 0,8
Rapporto dei crediti maggiore di 0,8
Caratteristiche da valutare
Livello delle caratteristiche
Alto
Basso Nessuno
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
0
Caratteristiche
I. E’ stata fatta un’indagine sull’habitat nei dintorni
(condizioni di flora e fauna etc.)
II. Conservazione di risorse ecologiche esistenti
(conservazione della topografia esistente, strato
superficiale del terreno, alberi, specchi d’acqua
etc.) Se non è presente nulla di particolare da
preservare, non considerare questa voce.
III. “verde”
1. Ottimale presenza di verde sulla superficie
esterna del sito
2. Presenza di verde sull’edificio
3. Progettazione del verde (posizionamento di
fasce continue verdi e vegetazione in volume
sufficiente a creare sistemi ecologici nell’area
locale)
4. Considerazioni in merito all’habitat necessario
alla vita e alla crescita di piccoli animali
(presenza di alberi necessari come nutrimento,
creazione di biotopi e rifugi per uccelli, utilizzo di
materiali porosi, etc.)
IV. Preparazione di un piano di monitoraggio e
gestione dell’habitat animale
V. Sforzi per migliorare i contatti tra utenti e flora
145
2
1
(1) crediti totali =
(2) crediti massimi =
(3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] =
e fauna (creazione di parchi d’acqua e altre zone
di contatto, disponibilità di informazioni in merito
a quanto fatto, etc.)
VI. Altro
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 1
2
Non è stata prevista alcuna zona verde, se non tre aiuole di 5 m , destinate ad
ospitare piante ad alto fusto. Non è neppure presente verde sull’edificio (facciate e
copertura). Il rapporto dei crediti risulta:
(0+0+0+0+0+0+0)/(2+2+2+2+2+2+2) = 0
Viene assegnato il livello 1.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri con cui rispondere alla domanda sono molto chiari, non si fa riferimento a
grandezze fisiche precisamente quantificabili ma viene lasciato comunque poco
spazio alla soggettività del certificatore. Ovviamente il Livello 1 guadagnato
dall’edificio è sintomatico del contesto urbanistico in cui è progettato l’edificio. In
una zona come Milano è impossibile, o quantomeno improbabile, trovare in sito,
prima di cominciare l’edificazione, speci vegetali o animali da preservare.
Svolgere studi e ricerche in merito all’ecosistema milanese sarebbe quindi solo
una spesa inutile. Molto importante invece è l’assegnazione di punti in caso di
presenza di verde sull’edificio: tralasciando il quasi scontato punteggio 0 meritato
dall’edificio in esame, questa richiesta fa riflettere, anche in un’ottica di
risanamento della città (in vista dell’ Expo 2015), e spinge i progettisti a prendere
in considerazione l’ipotesi di giardini verticali o pensili, che non rubano spazio
all’edificio, creano spesso migliori condizioni di comfort termoigrometrico, e aiutano
nella preservazione dell’ecosistema.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
L’edificio è progettato in un lotto che non permette, a meno di ridurre di molto le
dimensioni dell’edificio stesso, la creazione di zone verdi. Certamente si sarebbero
potuti prevedere un tetto giardino o verde in facciata, ma le altre richieste sono
poco verosimili in una zona densamente urbanizzata come Milano. Anche
supponendo di rimettere mano al progetto e prevedere zone verdi, il Livello a cui si
arriverebbe sarebbe:
(0+2+2+0+0+0+0)/(2+2+2+2+2+2+2) = 0,29
Verrebbe assegnato il Livello 2.
Costi necessari per raggiungere il Livello 2: alti
146
Q3 – Ambiente esterno del sito
2
Townscape e Landscape
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene qui valutato il modo in cui l’edificio si inserisce nel contesto urbano e
naturale circostante, prendendo in considerazione sia aspetti geometrici, sia
paesaggistici. Non si pone l’attenzione sul fatto che il contesto sia bello o brutto,
ma solo se l’edificio vi sia o meno conforme.
A seconda del rispetto di ciascuna caratteristica indicata in tabella si ottiene un
valore (rapporto dei crediti), che permette di assegnare un Livello all’edificio.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Rapporto dei crediti compreso tra 0,0 e 0,2
Rapporto dei crediti compreso tra 0,2 e 0,4
Rapporto dei crediti compreso tra 0,4 e 0,6
Rapporto dei crediti compreso tra 0,6 e 0,8
Rapporto dei crediti maggiore di 0,8
Caratteristiche da valutare
Livello delle caratteristiche
Alto
Basso Nessuno
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
(1) crediti totali =
(2) crediti massimi =
(3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] =
Caratteristiche
1. Posizionamento e orientamento dell’edificio
tenendo conto dell’ambiente circostante.
2. Forma e altezza dell’edificio conformi
all’ambiente circostante.
3. Utilizzo di elementi architettonici, materiali e
colori conformi all’ambiente circostante.
4. Spazi comuni ed elementi architettonici esterni
conformi all’ambiente circostante.
5. Presenza nel progetto delle opinioni dei
residenti.
6. Altro
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5
Le caratteristiche morfologico-costruttive e cromatico-materiche dell’intervento nel
suo complesso dimostrano un buon adattamento all’ambiente urbano in cui si
inseriscono, attraverso l’adozione di:
- caratteri architettonici compatibili e coerenti con le regole compositive proprie del
contesto;
- soluzioni che facilitano la leggibilità delle caratteristiche morfologiche del luogo;
-caratteri spaziali planivolumetrici coerenti con la tipologia degli edifici circostanti e
con le forme del paesaggio naturale.
Viene proposto un confronto diretto tra un edificio esistente nei pressi di via Carta 5
e un render dello stabile oggetto di studio. Si nota come caratteristiche cromatiche
147
dei materiali e dimensioni delle superfici finestrate risultino simili.
Unica mancanza è la carenza delle opinioni dei residenti, cosa peraltro molto
comune in Italia, dove spesso il committente non costruisce edifici sapendo già chi
andrà a viverci.
Il rapporto dei crediti risulta:
(2+2+2+2+0)/(2+2+2+2+2) = 0,8
Viene assegnato il livello 5.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
L’argomento della domanda è molto chiaro, tuttavia l’assegnazione di un Livello
all’edificio risente certamente delle opinioni personali del certificatore, in quanto la
maggior parte degli aspetti da prendere in considerazione non sono quantificabili
con grandezze fisiche. Ovviamente per quanto riguarda parametri quali l’altezza
dell’edificio si può far riferimento a normative, ma solo per verificare che tale
norma venga rispettata, non per giudicare se l’altezza sia conforme a quella degli
edifici circostanti. Anche per i colori di facciata esistono vincoli presenti nel Piano
Regolatore, tuttavia anche in questo caso il rispetto della normativa non implica la
conformità dell’edificio al contesto in cui è realizzato.
Da sottolineare è la richiesta “Presenza nel progetto delle opinioni dei residenti”,
come già detto infatti in Italia spesso il committente costruisce edifici non sapendo
ancora chi andrà a viverci.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
148
Q3 – Ambiente esterno del sito
3 Caratteristiche locali e legami con l’esterno
3.1
Attenzione alle caratteristiche locali
e miglioramento del comfort
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene qui valutato il modo in cui l’edificio si inserisce nel contesto circostante,
prendendo in considerazione gli aspetti più disparati. Si va dalla verifica che i
materiali necessari alla costruzione provengano da imprese locali e che si sia
tenuto conto degli utizzi precedenti del terreno su cui sorge l’edificio, per arrivare
all’analisi del modo in cui l’edificio permette agli inquilini di rapportarsi tra loro e
con l’esterno. L’edificio deve essere in grado infatti di garantire all’inquilino
sufficiente privacy, ma deve anche spingerlo a creare una sorta di “comunità” sia
all’interno delle recinzioni perimetrali sia all’esterno, coinvolgendolo nei piani di
gestione dell’edificio o prevedendo locali dove l’ingresso è permesso anche ai non
residenti.
A seconda del rispetto di ciascuna caratteristica indicata in tabella si ottiene un
valore (rapporto dei crediti), che permette di assegnare un Livello all’edificio.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Rapporto dei crediti compreso tra 0,0 e 0,2
Rapporto dei crediti compreso tra 0,2 e 0,4
Rapporto dei crediti compreso tra 0,4 e 0,6
Rapporto dei crediti compreso tra 0,6 e 0,8
Rapporto dei crediti maggiore di 0,8
Caratteristiche da valutare
Livello delle caratteristiche
Alto
Basso Nessuno
2
1
0
2
1
0
2
1
-
2
1
0
2
1
0
Caratteristiche
I. Sono stati tenuti in considerazione utilizzi
precedenti del terreno e si è costruito in rispetto
alla cultura locale.
a. Il progetto dell’edificio e le facciate esterne
riflettono aspetti del contesto locale, come per
esempio il clima, la storia, la cultura.
b. Utilizzo di industrie, personale e tecnologie
locali.
c. Altro
II. Considerazione delle relazioni tra interno ed
esterno (mitigazione dello stress psicologico degli
occupanti).
d. Creazione di spazi semi-esterni (balconate,
corridoi perimetrali, spazi per catturare luce
solare e aria fresca etc.)
e. Presenza di zone “cuscinetto” e spazi
psicologicamente rilassanti che permettono
un’adeguata conciliazione tra pubblico e privato,
149
2
1
-
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
-
2
1
0
2
1
0
2
1
-
2
1
0
2
1
0
2
1
(1) crediti totali =
(2) crediti massimi =
(3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] =
per esempio porticati e verande all’ingresso di
ogni abitazione. (Applicato solo a Osp – Hot –
App)
f. Altro
III. Considerazioni in merito alla creazione di
“comunità“ nella società locale e tra i residenti.
g. Sviluppo di spazi comuni che servano come
centro di scambio tra residenti e società locale
(sale da spettacolo, centri ricreativi etc.)
h. Creazione di spazi all’interno del lotto che
aiutino a migliorare le relazioni con i residenti
locali (come cortili aperti alla comunità)
i. Progettazione di spazi comuni (corridoi pubblici,
ingressi, piazze etc.) in modo da migliorare i
contatti degli utenti con i residenti locali nella vita
di tutti i giorni. (Applicato solo a Osp – Hot – App)
j. Altro
IV. Partecipazione tra utenti residenti locali
k. Incoraggiamento degli occupanti a partecipare
al piano di gestione della manutenzione
dell’edificio.
l. Partecipazione degli occupanti al processo di
progettazione. (Applicato solo a Osp – Hot – App)
m. Altro
V. Miglioramento di comfort e salute.
n. Progettazione spaziale che tenga conto della
crescita dei bambini, delle difficoltà degli anziani
e dei disabili.
o. Miglioramento del comfort degli spazi esterni
(spazi relax, etc.)
p. Altro
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 2
Già al punto precedente è stato visto che l’edificio si inserisce nel contesto in
modo ottimale, rispettando le tradizioni e la cultura locale, tuttavia se si pone
l’attenzione sul come l’edificio si rapporti con il contesto, le valutazioni calano
notevolmente. Non si hanno infatti informazioni sulle ditte produttrici dei materiali di
maggior utilizzo, quali calcestruzzo e acciaio, intonaci, forati e pannelli isolanti,
anche se presumibilmente, data la grande disponibilità di aziende in zona e la non
particolarità dei materiali richiesti, i fornitori saranno situati nella periferia di Milano.
È stata prestata scarsa attenzione ai rapporti tra le persone, data la mancanza di
spazi comuni, interni ed esterni, mentre invece, grazie ad un lungo corridoio
all’ingresso, fiancheggiato da tre aiuole, può esser considerata soddisfatta la
richiesta di zone “cuscinetto” o “filtro”, che mitighino il passaggio interno-esterno
degli abitanti.
Il rapporto dei crediti risulta:
(2+1+1+1+0+0+0+0+0+0+0)/(2+2+2+2+2+2+2+2+2+2+2) = 0,23
150
Viene assegnato il livello 2.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
L’argomento della domanda non è chiarissimo, è molto generico e prende in
considerazione diversi aspetti. Potrebbero essere identificate le seguenti sottovoci,
e per ciascuna di esse si potrebbe prevedere una singola valutazione:
-Utilizzi precedenti del terreno
-Inserimento nel contesto
-Materiali locali
-Conciliazione pubblico-privato
-Creazione di “comunità locali” all’interno dell’edificio
-Creazione di “comunità locali” formate da inquilini e cittadini
-Partecipazione dei residenti al piano di gestione
-Partecipazione dei residenti al processo di progettazione
-Attenzione del progettista alle necessità di anziani e bambini
-Comfort all’interno del perimetro ipotetico
Non si capisce quale sia il legame tra le voci appena indicate, e in ogni caso il
grado di soddisfacimento delle richieste non è quantificabile con precisione,
pertanto l’assegnazione del punteggio risente molto dell’opinione personale del
certificatore.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 2, con poca spesa si potrebbe verificare che i
materiali provengano da industrie locali (qualora non fosse vero si potrebbero
cambiare i fornitori), e coinvolgere gli inquilini nella gestione dell’edificio.
Tuttavia la maggior parte delle altre richieste risultarebbe comunque insoddisfatta;
la creazione di comunità comporterebbe infatti molte modifiche al progetto, data la
necessità di prevedere luoghi comuni, il comfort ell’esterno dell’edificio
comporterebbe la creazione di giardini o zone verdi, impossibile a causa delle
dimensioni del lotto.
Si fa ancora riferimento al coinvolgimento degli acquirenti in fase di progettazione e
ad una generica “attenzione del progettista alle necessità di anziani e bambini”,
voce la cui valutazione dipende molto dal certificatore.
Con pochi costi il rapporto dei crediti diventerebbe:
(2+2+1+1+0+0+0+1+0+0+0)/(2+2+2+2+2+2+2+2+2+2+2) = 0,32
Si rimarrebbe ancora sul Livello 2.
151
Q3 – Ambiente esterno del sito
3 Caratteristiche locali e legami con l’esterno
3.2
Miglioramento dell'effetto di riscaldamento sul sito
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Ci si chiede se la presenza dell’edificio crei un effetto di surriscaldamento del lotto
in cui è posizionato. Prestare poca attenzione a questo aspetto provocherebbe
notevoli sensazioni di discomfort ai residenti, che avvertirebbero sempre
temperature molto alte, umidità elevata e bassa ventilazione a causa di sacche di
aria stagnante. Oltre a studiare l’andamento dei flussi d’aria nella zona basta
prendere alcuni semplici accorgimenti perché siano garantite condizioni di comfort
termoigrometrico sia all’interno dell’edificio sia all’esterno.
A seconda del rispetto di ciascuna caratteristica indicata in tabella si ottiene un
valore (rapporto dei crediti), che permette di assegnare un Livello all’edificio.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Rapporto dei crediti compreso tra 0,0 e 0,2
Rapporto dei crediti compreso tra 0,2 e 0,4
Rapporto dei crediti compreso tra 0,4 e 0,6
Rapporto dei crediti compreso tra 0,6 e 0,8
Rapporto dei crediti maggiore di 0,8
Caratteristiche da valutare
Livello delle caratteristiche
Alto
Nessuno
2
0
2
0
2
0
Caratteristiche
1. Sfruttamento dei flussi d’aria dell’ambiente
circostante per promuovere la ventilazione
all’interno del lotto.
a. Conformazione dell’edificio tale da non
bloccare
flussi
d’aria
provenienti
dalla
vegetazione o dagli spazi aperti circostanti.
b. Adeguata presenza di spazi aperti e spazi
verdi che incoraggino i movimenti d’aria.
c. Formazione di percorsi all’interno del lotto che
incrementino i movimenti d’aria.
2. Presenza di spazi verdi, superfici d’acqua e
altri elementi all’interno del sito in modo da
alleviare il carico termico.
a. Garantire la maggior superficie possibile di
verde (inclusi alberi alti)
b. Garantire la presenza di specchi d’acqua nel
sito
c. Limitare l’utilizzo di materiali ad alta capacità
termica, come asfalto, per pavimentazioni etc.
3. Rendere verde l’edificio in modo da alleviare il
carico termico sul sito.
a. Rendere verde l’involucro dell’edificio grazie e
152
piante su terrazzi, balconate etc.
(1) crediti totali =
(2) crediti massimi =
(3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] =
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 2
Per quanto riguarda lo sfruttamento dei flussi d’aria è stato effettuato uno studio
dettagliato riguardo i venti dominanti nell’ambiente circostante.
Il territorio del Comune di Milano, situato nel cuore della Pianura Padana, è
caratterizzato da un clima di tipo continentale. Le peculiarità di questo regime
climatico sono però attenuate da un lato dalla presenza della catena alpina e
prealpina, che riparano quest’area dalle correnti fredde provenienti dall’Europa
settentrionale e dalle perturbazioni che provengono dall’Atlantico Settentrionale, e
dall’altro dalla presenza del Mar Adriatico, da cui provengono masse di aria umida
che, per la particolare situazione orografica incontrata, non defluiscono
rapidamente verso il Mar Ligure.
Il clima invernale è caratterizzato da ristagno di nebbie e persistenza di inversioni
termiche, che impediscono la dispersione degli inquinanti per lunghi periodi. In
estate la forte radiazione solare e l’umidità determinano giornate particolarmente
afose in cui si registrano elevati livelli di ozono. Periodi più favorevoli al
rimescolamento atmosferico e alle precipitazioni con favorevoli effetti sulla qualità
dell’aria sono quelli di transizione (primavera e autunno).
Notoriamente il vento esercita un’azione di diluizione di tutti gli inquinanti in
atmosfera e risulta, pertanto, determinante nell’ evitare il raggiungimento dei livelli
massimi di inquinanti in essa presenti.
Milano ha un clima caratterizzato da velocità del vento molto basse e ciò ostacola
la dispersione degli inquinanti.
Nel grafico, vengono rappresentati i seguenti parametri calcolati a livello medio
urbano:
- la percentuale annuale di ore con velocità del vento < 1 m/s (calma di vento), che
oscilla, nel periodo 1989-2001, tra il 28 e il 45%;
- la percentuale di ore con velocità del vento < 2 m/s, che varia dal 73% all’85% nel
periodo considerato;
- la velocità media annua del vento, che varia da 1,2 a 1,6 m/s.
Fonte:elaborazione Agenzia Mobilità e Ambiente
su dati orari A.R.P.A Lombardia
153
Segue una griglia relativa alle direzioni dei venti con le relative velocità medie
(m/s) per periodi specifici dell’anno:
Si evince che la direzione più colpita da forti ventilazioni è Sud-Ovest.
Si procede allora ad analizzare le strategie adottate in ambito progettuale
valutando se lo spazio risulta protetto da venti invernali senza tuttavia impedire la
ventilazione estiva. Tale valutazione verrà eseguita secondo le analisi di:
- barriere naturali;
- barriere artificiali;
- barriere miste;
- utilizzo di depressioni/rilievi naturali o artificiali del terreno.
Si nota come la direzione dei venti risulta ottimale. Difatti essa incide
perpendicolarmente ai due lati finestrati dello stabile Carta 5, generando una
consistente aerazione sia del lotto sia dell’edificio, senza risultare ostacolata dall’
unico edificio (edificio adiacente h=24,14 m) di altezza maggiore.
154
Accanto ad un ottimale sfruttamento dei venti, risulta tuttavia carente la presenza
di verde e di specchi d’acqua, che avrebbero contribuito all’alleviamento degli
effetti di riscaldamento all’interno del lotto.
Il rapporto dei crediti risulta:
(2+0+0)/(2+2+2) = 0,33
Viene assegnato il livello 2.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Le richieste sono molto chiare, non si pongono limiti sull’effettiva utilità di ciò che si
richiede, ne basta la presenza perché venga assegnato il punto.
Viene lasciata una certa libertà al certificatore, ma risulterebbe d’altra parte
impossibile indicare valori di ventilazione minima, o quantià d’acqua minime per
garantire condizioni di comfort. Si potrebbe forse porre un limite solo in merito alla
superficie verde dell’edificio, indicando dei valori minimi in funzione del rapporto
(superficie verde) / ( superficie opaca).
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 2, l’unica cosa che si potrebbe fare per
guadagnare punti, data la mancanza di spazio per specchi d’acqua o alberi, è
rendere verde l’edificio, prevedendo un tetto giardino e verde in facciata.
Ovviamente i costi sarebbero altissimi, si dovrebbe riprogettare non solo il solaio di
copertura, ma anche tutta la stratigrafia delle chiusure opache.
Il rapporto dei crediti comunque diventerebbe:
(2+0+2)/(2+2+2) = 0,67
Si arriverebbe al Livello 4.
155
5.2
LR - IMPATTI AMBIENTALI DELL’EDIFICIO
Per la valutazione energetica il livello 3 è equivalente allo “Standard for
Judgment by Owner Regarding the Rational Use of Energy Relating to
Buildings".
Edifici con caratteristiche carenti meritano punteggi 1 o 2, mentre edifici che
garantiscono prestazioni a risparmio energetico meritano punteggi 4 o 5.
Per tipologie di edifici diverse da Appartamenti i metodi di valutazione possono
essere Point Value (specification standard) o PAL/CEC (performance standard).
LR1 – Energia
1
Uff
Disperdimenti termici
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Vengono qui valutati i disperdimenti termici annuali dell’edificio, per trasmissione e
ventilazione. Per le categorie diverse da Appartamenti i metodi di valutazione
possono essere Point Value o PAL/CEC, mentre per gli Appartamenti si fa
riferimento ai valori numerici indicati nell’Housing Quality Assurance Law.
Unità di misura: MJ/m2 anno
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot (usando Point Value)
(Points) < 80 punti
80 punti ≤ (Points) < 100 punti
100 punti ≤ (Points) < 130 punti
130 punti ≤ (Points) < 160 punti
160 punti ≤ (Points)
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot (usando PAL Value)
Paragonato allo standard value 5% < (PAL value)
Paragonato allo standard value 0% < (PAL value) ≤ 5%
Paragonato allo standard value -10% < (PAL value) ≤ 0%
Paragonato allo standard value -25% < (PAL value) ≤ -10%
Paragonato allo standard value (PAL value) ≤ -25%
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
App
Inapplicabile
Corrispondente al grado 1 dell’ Housing Quality Assurance Law
Corrispondente al grado 2 dell’ Housing Quality Assurance Law
Corrispondente al grado 3 dell’ Housing Quality Assurance Law
Corrispondente al grado 4 dell’ Housing Quality Assurance Law
156
Nota: le categorie I-VI rappresentano le regioni giapponesi rappresentate in
figura.
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5
Per ogni appartamento è stato calcolato il valore dei disperdimenti termici,
vengono qui di seguito riportati i calcoli:
App
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
Gen
2770
1870
1691
3392
2470
1814
1454
2758
4549
4245
4954
2276
5656
1961
Fabbisogno mensile (MJ)
Feb Mar Apr Ott
Nov
2149 1651 448 508 1781
1455 1108 299 339 1199
1312 1008 274 310 1087
2645 2002 538 610 2170
1916 1474 400 454 1590
1412 1075 290 329 1163
1127 868 236 267
936
2151 1628 438 496 1765
3537 2701 730 828 2920
3310 2505 673 763 2716
3848 2947 798 905 3183
1775 1343 361 409 1456
4411 3338 897 1017 3619
1529 1157 311 353 1255
Tot.
Dic (MJ/anno)
2540
11847
1722
7992
1550
7232
3132
14489
2263
10567
1671
7754
1331
6219
2547
11783
4184
19449
3920
18132
4550
21185
2102
9722
5224
24162
1811
8377
178910
157
Sapendo che la superficie totale residenziale è 634,84 m2, il fabbisogno totale
specifico annuo dell’edificio risulta:
281,82 MJ/m2 anno
La zona geografica tra quelle indicate che più si avvicina all’Italia è la Zona II, in
ogni caso il valore dei disperdimenti termici dell’edificio gli permette di guadagnare
il Livello 5 in qualsiasi zona .
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Le richieste sono molto chiare, ci sarebbero stati problemi in caso la tipologia
edilizia dell’appartamento non fosse stata Appartamenti, in quanto ottenere i valori
PAL/CEC, oppure capire in che modo assegnare punti (Points) all’edificio sarebbe
stato praticamente impossibile, data la difficoltà nel trovare le normative
giapponesi tradotte in inglese o italiano.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
158
LR1 – Energia
2
Uff
Utilizzo di energia rinnovabile
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene qui calcolata la quantità di energia rinnovabile utilizzata dall’edificio durante
l’anno. Si divide tra energia naturale diretta (per esempio luce solare che illumina
gli ambienti) ed energia rinnovabile convertita (pompe di calore, pannelli solari
etc.). Per tutte le tipologie edilizie tranne gli Appartamenti si fa riferimento ad un
valore unico, ottenuto come:
Utilizzo di
energia naturale =
2
(MJ/m anno)
[(Utilizzo annuale en. diretta) + (Utilizzo annuale en. convertita)]
(Area totale in pianta)
Relativamente agli Appartamenti, invece, l’utilizzo diretto di energia naturale
e quello di energia convertita devono essere valutati separatamente. Per
quanto riguarda l’uso diretto si svolge un’analisi qualitativa mentre per l’uso
indiretto (energia convertita) si svolge un’analisi quantitativa.
Unità di misura: MJ/m2 anno
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind
Inapplicabile
Inapplicabile
0 ≤ Utilizzo di energia naturale < 1 MJ/m2
1 MJ/m2 ≤ Utilizzo di energia naturale < 20 MJ/m2
20 MJ/m2 ≤ Utilizzo di energia naturale
LR1 – Energia
2 Utilizzo di energia rinnovabile
2.1
Uso diretto di energia naturale
Uff
Scu
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
App
Inapplicabile
Qualora non sia rispettato il livello 3
Quasi tutti gli appartamenti (almeno l’80%) hanno le pareti di
chiusura che si affacciano su almeno due lati, assicurando un
adeguato ingresso di luce naturale e un’adeguata ventilazione.
In aggiunta a quanto sopra vengono utilizzate griglie di
ventilazione per migliorare le prestazioni. Vengono utilizzate in
almeno il 50% degli appartamenti.
Quanto visto al livello 4 è applicabile all’80% degli
appartamenti.
159
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 2
Nonostante in ogni appartamento sia prevista una bocchetta per la ventilazione
naturale di diametro Φ15, il numero di appartamenti che si affacciano su due lati
diversi dell’edificio è 8 su 14, cioè il 57%. Pertanto viene assegnato il Livello 2.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Le richieste sono molto chiare, si verifica se la conformazione dell’edificio permette
un adeguato ingresso di aria e luce nei locali.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 2, e a meno di stravolgere il progetto e fare
in modo che gli alloggi si affaccino su due lati diversi, il punteggio non può salire.
C’è da tener conto che il fatto che il lato sud dell’edificio non presenti aperture non
è una scelta progettuale, ma dipende dalla presenza di un edificio molto vicino e
molto più alto, pertanto più che rivedere il progetto sarebbe necessario cambiare il
lotto in cui edificare.
Costi necessari per raggiungere il Livello 3: Costi necessari per raggiungere il Livello 5: -
160
LR1 – Energia
2 Utilizzo di energia rinnovabile
2.2
Uso di energia rinnovabile convertita
Uff
Scu
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
App
Inapplicabile
Inapplicabile
0 ≤ Utilizzo di energia rinnovabile < 1 MJ/m2
1 MJ/m2 ≤ Utilizzo di energia rinnovabile < 15 MJ/m2
15 MJ/m2 ≤ Utilizzo di energia rinnovabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 4
L’impianto di riscaldamento e produzione acqua calda sanitaria è composto, come
già visto, da una pompa di calore, che insieme ad un impianto a pannelli solari si
occupa dell’impianto di riscaldamento-climatizzazione, e da una caldaia a
condensazione, che insieme allo stesso impianto a pannelli solari si occupa della
fornitura di acqua calda sanitaria, come rappresentato in figura (viene allegata in
appendice una tavola impiantistica).
L’utilizzo di pannelli solari rende possibile abbattere i consumi di energia sia per la
produzione di acqua calda sanitaria, sia per l’impianto di riscaldamento; in tabella
vengono riassunti i valori.
161
Il fabbisogno annuale di energia primaria è EPH = 97,88 MJ/m2 anno, pertanto se
con i pannelli solari si riesce a coprirne il 14,3%, significa che la quantità di energia
rinnovabile utilizzata è 13,99 MJ/m2.
A questi vanno aggiunti gli apporti gratuiti forniti dalla pompa di calore nella
centrale termica, che per mancanza di dati risultano ignoti. Con i dati a
disposizione viene assegnato il Livello 4.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Le richieste sono molto chiare, a seconda della quantità di energia rinnovabile
utilizzata viene assegnato un Livello all’edificio.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 4, tuttavia non sono stati considerati gli
apporti gratuiti forniti dalla pompa di calore, a causa di mancanza di dati. Avendo a
disposizione questi valori molto probabilmente sarebbe possibile raggiungere il
Livello 5. Qualora non si raggiungesse ancora il valore di 15 MJ/m2 anno si
potrebbero modificare leggermente gli impianti, o aumentare leggermente la
superficie dei pannelli solari.
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: bassi
162
LR1 – Energia
3
Uff
Efficienza degli impianti
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Questa voce racchiude al suo interno 5 valutazioni separate, che contribuiscono,
ciascuna con il proprio coefficiente di peso, ad un unico risultato.
Le 5 categorie sono:
1. Sistemi HVAC
2. Sistema di ventilazione
3. Sistema di illuminazione
4. Acqua calda
5. Ascensori
Il risultato ottenuto mediando i risultati di ogni singola voce viene infine corretto
con un coefficiente k. La valutazione è da applicarsi per ogni tipologia edilizia, e
per tutte le categorie, tranne Appartamenti, si fa riferimento a valori CEC, ERR o
Point Value.
CEC (Coefficient of Energy Consumption), come già visto, è un indicatore che
serve per valutare le prestazioni ambientali di un edificio, in particolare è legato
alle prestazioni degli impianti.
CEC =
Consumo energetico annuale (MJ/anno)
Consumo energetico standard (MJ/anno)
ERR è un indicatore globale ottenuto utilizzando i risultati del calcolo CEC.
Esprime la frazione di riduzione di utilizzo di energia primaria relativa agli impianti,
ed è calcolata come:
ERR =
Quantità totale di energia risparmiata nell’edificio studiato
Consumo standard di energia primaria nell’edificio studiato
Data l’impossibilità di accedere alla Energy Conservation Law, non è ben chiaro nè
cosa venga chiesto per ogni categoria, nè come assegnare un punteggio. Per la
categoria Appartamenti l’unica voce applicabile è la quarta (acqua calda), ma è
stato assegnato il Livello 1 per mancaza di informazioni.
Per procedere con l’asseganzione dei punteggi lo schema da seguire è quello
sottostante.
163
Valutazione dell’efficienza degli impianti dell’edificio
SI
Appartamenti
NO
Impianto
fornitura
acqua calda
centralizzato
2
Area in pianta maggiore di 5000 m ?
SI
NO
3a. Valutazione ERR
Valutazione
usando CEC
(performance
standard).
Impianto
fornitura
acqua calda
autonomo
3b. Valutazioni diverse dal 3a
Valutazione
usando CEC
(performance
standard).
Valutazione usando
Point Value
+ (specification
standard).
Valutazione del
sistema autonomo
di+fornitura di
acqua calda
Valutazione del risparmio energetico dovuto all’utilizzo di impianti per migliorare l’efficienza
energetica
Valutazione basata sulle pesature di ogni valutazione precedente (3.1 – 3.6)
3a. Valutazione ERR
Uff
Scu
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind
(ERR value) < -5%
-5% ≤ (ERR value) < 0%
0% ≤ (ERR value) < 10%
10% ≤ (ERR value) < 25%
25% ≤ (ERR value)
164
3b. Valutazioni diverse dal 3a
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
3.1 Sistemi HVAC
Uff
Scu
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot (usando Point Value)
Inapplicabile
(Points) < 100 punti
100 punti ≤ (Points) < 130 punti
130 punti ≤ (Points) < 160 punti
160 punti ≤ (Points)
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot (usando CEC-AC
Value)
Paragonato allo standard value 5% < (CEC value)
Paragonato allo standard value 0% < (CEC value) ≤ 5%
Paragonato allo standard value -10% < (CEC value) ≤ 0%
Paragonato allo standard value -25% < (CEC value) ≤ -10%
Paragonato allo standard value (CEC value) ≤ -25%
Punteggio meritato dall’edificio in esame
La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti
-
3.2 Sistema di ventilazione
Uff
Scu
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot (usando Point Value)
(Points) < 90 punti
90 ≤ (Points) < 100 punti
100 punti ≤ (Points) < 120 punti
120 punti ≤ (Points) < 140 punti
140 punti ≤ (Points)
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot (usando CEC-V
Value)
Paragonato allo standard value 5% < (CEC value)
Paragonato allo standard value 0% < (CEC value) ≤ 5%
Paragonato allo standard value -10% < (CEC value) ≤ 0%
Paragonato allo standard value -25% < (CEC value) ≤ -10%
Paragonato allo standard value (CEC value) ≤ -25%
Punteggio meritato dall’edificio in esame
La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti
-
165
3.3 Sistema di illuminazione
Uff
Scu
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind (usando Point
Value)
(Points) < 90 punti
90 ≤ (Points) < 100 punti
100 punti ≤ (Points) < 120 punti
120 punti ≤ (Points) < 140 punti
140 punti ≤ (Points)
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind (usando CEC-L
Value)
Paragonato allo standard value 5% < (CEC value)
Paragonato allo standard value 0% < (CEC value) ≤ 5%
Paragonato allo standard value -10% < (CEC value) ≤ 0%
Paragonato allo standard value -25% < (CEC value) ≤ -10%
Paragonato allo standard value (CEC value) ≤ -25%
Punteggio meritato dall’edificio in esame
La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti
-
3.4 Acqua calda
Uff
Scu
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind (usando
Point Value)
(Points) < 90 punti
90 ≤ (Points) < 100 punti
100 punti ≤ (Points) < 130 punti
130 punti ≤ (Points) < 160 punti
160 punti ≤ (Points)
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind (usando CECHW Value)
Paragonato allo standard value 5% < (CEC value)
Paragonato allo standard value 0% < (CEC value) ≤ 5%
Paragonato allo standard value -10% < (CEC value) ≤ 0%
Paragonato allo standard value -25% < (CEC value) ≤ -10%
Paragonato allo standard value (CEC value) ≤ -25%
App (con caldaia autonoma)
Inapplicabile
Diverso da quanto scritto ai livelli 3,4,5.
Riscaldamento dell’acqua di tipo elettrico.
Fornitura istantanea di acqua tramite combustione di benzina.
Impianto con caldaia per il riscaldamento dell’acqua tramite
elettricità nelle ore notturne e tramite combustibile per la
fornitura istantanea.
166
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 1
L’edificio, avendo un impianto di fornitura d’acqua calda centralizzato, situato nella
centrale termica, è soggetto alla valutazione Point Value. Tuttavia non è noto come
calcolare il punteggio, che permetterebbe di assegnare una valutazione alla
categoria in esame, data l’impossibilità di accedere alla Energy Conservation Law.
Viene assegnato pertanto il Livello 1.
3.5 Ascensori
Uff
Scu
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Uff – Hot (usando Point Value)
(Points) < 90 punti
90 ≤ (Points) < 100 punti
100 punti ≤ (Points) < 120 punti
120 punti ≤ (Points) < 140 punti
140 punti ≤ (Points)
Uff - Hot (usando CEC-EV Value)
Paragonato allo standard value 5% < (CEC value)
Paragonato allo standard value 0% < (CEC value) ≤ 5%
Paragonato allo standard value -10% < (CEC value) ≤ 0%
Paragonato allo standard value -25% < (CEC value) ≤ -10%
Paragonato allo standard value (CEC value) ≤ -25%
Punteggio meritato dall’edificio in esame
La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti
-
3.6 Impianti per migliorare l’efficienza energetica
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Con impianti per migliorare l’efficienza energetica si intendono impianti
fotovoltaici, a pannelli solari etc. Gli effetti del risparmio energetico sono
rappresentati dal valore k, ottenuto come:
k=
Quantità di energia risparmiata (MJ/yr)
Consumo annuale di energia primaria (MJ/yr)
Una volta ottenuto k, si procede all’assegnazione del Livello a tutta la categoria
Efficienza degli impianti, tramite la seguente formula:
Risultato dopo la correzione =
Valor medio 3.1~3.5
(1-k)
167
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 1
2
Il fabbisogno annuale di energia primaria è EPH = 97,88 MJ/m anno, e grazie ai
pannelli solari è possibile risparmiare 13,99 MJ/m2 . Il valore k risulta dunque 0,143.
Il valor medio delle valutazioni dalla 3.1 alla 3.5 è Livello 1, dato che l’unica
applicabile alla categoria Appartamenti è la 3.4.
Dopo la correzione il Livello è: 1/(1-0,143) = 1,16.
Viene assegnato il Livello 1.
Nota: anche in questo caso non è stato preso in considerazione l’apporto di energia
rinnovabile relativo alla pompa di calore, a causa della mancanza di informazioni.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
La voce Efficienza degli impianti risulta la più difficile da comprendere e applicare di
tutto il protocollo CASBEE. A causa dei continui riferimenti a normative giapponesi
è chiaro solo l’argomento della valutazione, ma non si riesce a capire quali siano i
parametri presi in considerazione per assegnare un CEC value o Point value a
ognuna delle 5 sottocategorie.
Se si volesse rendere il CASBEE un sistema di certificazione internazionale
sarebbe necessario svincolarlo dalle normative locali e utilizzare come benchmarks
valori propri.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
Dati i continui riferimenti a normative giapponesi non è stato possibile applicare il
sistema, pertanto il Livello 1 è stato assegnato solo in quanto livello più basso, non
in funzione delle reali caratteristiche dell’edificio. Non avendo a disposizione le leggi
è impossibile proporre delle soluzioni progettuali che permettano di raggiungere
livelli più alti.
Costi necessari per raggiungere il Livello 3: Costi necessari per raggiungere il Livello 5: -
168
LR1 – Energia
4 Funzionamento a risparmio energetico
4.1
Monitoraggio
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Obiettivo della misura è classificare il sistema di monitoraggio dei consumi
energetici presente nell’edificio, scegliendo tra tre categorie.
La prima prevede l’utilizzo di un sistema poco avanzato, che fornisce risultati
complessivi e solo a posteriori, la seconda un sistema che calcola l’energia
utilizzata da ogni singolo impianto, la terza prevede una suddivisione delle zone
monitorate ancora più minuziosa, e la presenza di sistemi di gestione centralizzati
grazie all’utilizzo di PC (BEMS).
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind
Inapplicabile
Inapplicabile
Si deve essere a conoscenza del consumo totale annuo di
energia, così che gli effetti del risparmio energetico possano
essere verificati a posteriori.
E’ presente un impianto che misura le quantità utilizzate di ogni
tipo di energia per
gli impianti di riscaldamento,
raffrescamento, gas, elettricità e utilizzo d’acqua.
Se sono presenti piani dettagliati relativi al risparmio
energetico, devono essere presenti sistemi in grado di abilitare
le misurazioni del consumo di energia per ogni sottosistema e
per ogni parte dell’impianto, e deve essere presente un sistema
di gestione come il BEMS.
Nota:
Livello 4
Raffrescamento
e riscaldamento
Misurazioni relative a tutto
l’impianto.
Gas
Volume di gas per
riscaldamento e cucine.
Elettricità
Acqua
Richiesta elettrica per
caldaie, impianti di
climatizzazione, ventilazione,
illuminazione e prese di
corrente.
Richiesta d’acqua per caldaie
e sanitari.
Livello 5
Misurazioni relative ad ogni
impianto di riscaldamento –
raffrescamento.
Volume di gas per ogni caldaia
o dispositivo, e per utilizzi
speciali che richiedono grandi
quantità di gas.
Richiesta elettrica per ogni
dispositivo di climatizzazione o
ventilazione, e per ogni pompa
dell’impianto di adduzione
acqua.
Richiesta d’acqua per ogni
dispositivo richiedente.
169
Punteggio meritato dall’edificio in esame
La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti
Livello -
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri con cui assegnare un Livello all’edificio sono molto chiari, e il risultato, pur
non essendo legato a parametri fisici precisamente quantificabili, lascia poco spazio
alla soggettività del certificatore.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
-
170
LR1 – Energia
4 Funzionamento a risparmio energetico
4.2
Sistema di gestione operativa
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Il sistema di gestione operativa non costituisce di per se contenuto del progetto
esecutivo, ma è piuttosto un sistema relativo al proprietario dell’edificio.
Viene quindi valutato quanto il progettista si sia spinto avanti nella previsione di
questo programma destinato al controllo dei disperdimenti ambientali una volta
messo in opera lo stabile.
Rientrano nel piano di gestione le attività di manutenzione dell’edificio e dei suoi
impianti, e la definizione di valori- obiettivo per il risparmio energetico annuale, che
di anno in anno devono essere migliorati.
Viene assegnato un Livello da 3 a 5 a seconda di quanto riportato in tabella.
La valutazione non è applicabile alla categoria Appartamenti.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind
Nessun sistema di gestione operativa previsto
Sono presenti alcuni sistemi di gestione operativa
Oltre al livello 2, deve esserci un organizzato sistema di
gestione operativa, con un manager designato.
Oltre al livello 3, devono essere stati pianificati e presentati al
proprietario dell’edificio i valori obiettivo per il consumo
energetico relativi a tutto l’edificio, basati sul calcolo del
consumo energetico annuale.
Oltre al livello 4 deve esserci una regolare verifica del
rendimento del sistema di gestione durante la sua attività, e
devono essere pianificate specifiche procedure di riparazione
in caso di malfunzionamenti.
Punteggio meritato dall’edificio in esame
La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti
Livello -
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri con cui assegnare un Livello all’edificio sono chiari, e il risultato, pur non
essendo legato a parametri fisici precisamente quantificabili, lascia poco spazio
alla soggettività del certificatore.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
-
171
LR2 – Risorse e materiali
1 Risorse d’acqua
1.1
Risparmio d’acqua
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Si valuta se sia stato preso in considerazione il problema del risparmio d’acqua. A
seconda dei dispositivi previsti viene assegnato un Livello.
La semplice presenza di riduttori di flusso è sufficiente per ottenere il Livello 3, se
sono previsti altri accorgimenti si può arrivare al Livello 4.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Nessun sistema di risparmio d’acqua
Inapplicabile
La maggior parte dei rubinetti ha valvole per il risparmio
d’acqua (riduttori di flusso).
Oltre a valvole per il risparmio d’acqua, sono presenti altri
dispositivi (come sistemi di simulazione del suono del flusso
d’acqua, sanitari a risparmio d’acqua)
Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3
Le informazioni disponibili sono le seguenti:
Miscelatore monocomando esterno per vasca con doccia, da 1/2”
Miscelatore monocomando esterno per vasca, con doccia anticalcare e supporto a
muro fisso rispondente alle norme UNI EN 200 ed UNI 10234 “MINIMIX” in ottone
tonvall cu 59-60 con cromatura ad alto spessore con deposito medio di 16.5
micron applicato con metodo elettrolitico, in accordo con la norma UNI EN 248.
Con dispositivo di regolazione della temperatura, testato fino 90° C per effettuare
lo shock termico anti legionella, con dischi ceramici auto lubrificanti ecologici , a
risparmio d’acqua ed energia fino al 50 %. è dotato di dispositivo rompigetto,
dotato di rete metallica in acciaio inox, facilmente smontabile per pulizia e
manutenzione, in accordo con la norma UNI EN 246.
Miscelatore monocomando incasso per doccia, da 1/2”
Miscelatore monocomando per doccia incasso con deviatore rispondente alle
norme UNI EN 200 ed UNI 10234 “MINIMIX” in ottone tonvall cu 59-60 con
172
cromatura ad alto spessore con deposito medio di 16.5 micron applicato con
metodo elettrolitico , in accordo con la norma UNI EN 248. Con dispositivo di
regolazione della temperatura, testato fino 90° C per effettuare lo shock termico
anti legionella, con dischi ceramici auto lubrificanti ecologici, a risparmio d’acqua
ed energia fino al 50 %.
Miscelatore monocomando per lavabo, scarico 1”1/4
Miscelatore monocomando per lavabo rispondente alle norme UNI EN 200 ed UNI
10234 “MINIMIX” in ottone tonvall cu 59-60 con cromatura ad alto spessore con
deposito medio di 16.5 micron applicato con metodo elettrolitico, in accordo con la
norma UNI EN 248. Con dispositivo di regolazione della temperatura, testato fino
90° C per effettuare lo shock termico anti legionella, con dischi ceramici auto
lubrificanti ecologici a risparmio d’acqua ed energia fino al 50 %. E’ dotato di
dispositivo rompigetto, dotato di rete metallica in acciaio inox, facilmente
smontabile per pulizia e
manutenzione, in accordo con la norma UNI EN 246.
Miscelatore monocomando per bidet con erogazione esterna, getto
orientabile, scarico 1”1/4
Miscelatore monocomando per bidet rispondente alle norme UNI EN 200 ed UNI
10234 “MINIMIX” in ottone tonvall cu 59-60 con cromatura ad alto spessore con
173
deposito medio di di 16.5 micron applicato con metodo elettrolitico, in accordo con
la norma UNI EN 248. Con dispositivo di regolazione della temperatura, testato
fino 90° C per effettuare lo shock termico anti legionella, con dischi ceramici auto
lubrificanti ecologici , a risparmio d’acqua ed energia fino al 50 %.
E’ dotato di dispositivo rompigetto, dotato di rete metallica in acciaio inox,
facilmente smontabile per pulizia e manutenzione, in accordo con la norma UNI
EN 246.
Nelle schede tecniche viene solo detto che ogni erogatore è “a risparmio d’acqua
ed energia”, senza specificare in che modo si ottenga tal risparmio.
In ogni caso quanto detto si considera sufficiente per il raggiungimento del Livello
3.
Non sono disponibili ulteriori informazioni, per esempio sulla presenza di WC con
cassetta a risparmio energetico, pertanto ci si limita ad assegnare il Livello 3.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri con cui assegnare un Livello all’edificio sono chiari, qualsiasi dispositivo sia
presente oltre ai riduttori di flusso permette all’edificio di guadagnare il Livello 4.
Non viene neppure presentato un elenco dei possibili dispositivi installati, a causa
della notevole varietà di prodotti presenti sul mercato.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
Per ottenere il Livello 4 basterebbe installare qualche dispositivo per il risparmio
d’acqua oltre ai riduttori di flusso. Potrebbero già essere installate cassette per WC
a doppio flusso, ma a causa di mancanza di informazioni non si può dare per certo;
in ogni caso con poca spesa si potrebbe installare qualche altra tipologia di
dispositivo (rompigetto, modulatori di portata, di pressione etc.).
Costi necessari per raggiungere il Livello 4: bassi
174
LR2 – Risorse e materiali
1 Risorse d’acqua
1.2 Acqua piovana e acque grigie
1.2.1
Sistema di utilizzo di acqua piovana
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Si valuta se sia stato preso in considerazione il problema del risparmio d’acqua.
Viene assegnato un Livello all’edificio a seconda della percentuale di acqua
piovana recuperata.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Rapporto di
utilizzo di
=
acqua piovana
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Inapplicabile
Inapplicabile
Nessun sistema per il riutilizzo di acqua piovana
Riutilizzo di acqua piovana
Il riutilizzo di acqua piovana è tale che il rapporto di utilizzo di
acqua piovana è almeno il 20%.
Volume di acqua piovana utilizzato
Volume totale di acqua utilizzato (acqua “pura” + piovana)
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3
Nella relazione impiantistica viene segnalata la presenza di un bacino per il
recupero di acqua piovana, che però sparisce negli esecutivi, quindi probabilmente
non è stato realizzato; si suppone quindi che non sia presente alcun sistema di
riutilizzo dell’acqua piovana, e viene assegnato il Livello 3.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri con cui assegnare un Livello all’edificio sono molto chiari, in base alla
percentuale di acqua piovana recuperata viene assegnato il Livello all’edificio.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
Per ottenere il Livello 4 o il Livello 5 si dovrebbe prendere di nuovo in
considerazione la realizzazione di un bacino per la raccolta di acqua piovana, che
però comporterebbe costi abbastanza elevati, soprattutto in caso la sua
realizzazione interferisca con le strutture dell’edificio.
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti
175
LR2 – Risorse e materiali
1 Risorse d’acqua
1.2 Acqua piovana e acque grigie
1.2.2
Sistema di riutilizzo di acque grigie
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Si valuta se sia stato preso in considerazione il problema del risparmio d’acqua.
Viene assegnato un Livello all’edificio a seconda che sia presente il recupero solo
di acque grigie o di acque grigie e di scolo.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Inapplicabile
Inapplicabile
Nessun sistema per il riutilizzo di acque grigie
Riutilizzo di acque grigie
Oltre al riutilizzo di acque grigie, vengono riutilizzate anche le
acque di scolo.
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3
Non è presente alcun sistema di riutilizzo di acque grigie, pertanto viene assegnato
il Livello 3.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri con cui assegnare un Livello all’edificio sono molto chiari, non è importante
la quantità di acqua risparmiata, ma solo la presenza o meno dell’impianto per il
recupero di acque grigie o di scolo.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
Per ottenere il Livello 4 o il Livello 5 si dovrebbero realizzare impianti per il
recupero di acque grigie o di scolo; ciò non è irrealizzabile, ma comporterebbe
costi elevati, soprattutto nel caso in cui per trovare lo spazio in cui alloggiare gli
impianti si dovesse mettere mano anche alle tavole architettoniche o strutturali.
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti
176
LR2 – Risorse e materiali
2 Materiali a basso impatto ambientale
2.1 Materiali riciclati
2.1.1
Efficienza nel riutilizzo di materiali strutturali
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato se in fase di realizzazione dell’edificio siano stati riutilizzati materiali
strutturali. A seconda del numero di voci rispettate tra le tre indicate viene
assegnato un Livello all’edificio.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Inapplicabile
Inapplicabile
La maggior parte degli elementi strutturali sono fatti con
materiali non legnosi (RC / SRC / S) e non è rispettata nessuna
delle voci sottostanti.
La maggior parte degli elementi strutturali sono fatti con
materiali non legnosi (RC / SRC / S) ed è rispettata almeno una
delle voci sottostanti.
La maggior parte degli elementi strutturali sono fatti con
materiali non legnosi (RC / SRC / S) e sono rispettate due o più
voci tra quelle sottostanti.
Caratteristiche da valutare
E’ utilizzato prevalentemente acciaio proveniente da fornaci elettriche per gli
elementi strutturali (non prendere in considerazione le barre d’armatura, ma solo
profilati in acciaio).
E’ utilizzato cemento portland d’altoforno per elementi strutturali in calcestruzzo.
Sono utilizzati aggregati riciclati per la maggior parte degli elementi strutturali in
calcestruzzo.
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3
Gli elementi strutturali dell’edificio di via Carta 5 sono in calcestruzzo armato con
Rck variabile tra 250 e 300 daN/cm2 e Slump minimo S3. Non si hanno ulteriori
informazioni in merito alla provenienza del calcestruzzo.
Probabilmente sono stati utilizzati aggregati riciclati, dato che è stato demolito
completamente l’edificio presente sul lotto, tuttavia non si hanno certezze a
riguardo.
Sono inoltre presenti profilati in acciaio in copertura, con funzione di coronamento,
ma le uniche informazioni note sono che sono profili HE in acciaio zincato.
Non avendo ulteriori informazioni viene assegnato il Livello 3.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Non è spiegato cosa si debba fare nel caso in cui la struttura dell’edificio fosse in
materiali legnosi, ma per il resto i criteri con cui assegnare all’edificio un Livello
sono chiari. È bene sottolineare che questa valutazione è relativa alla fase di
progetto, pertanto qualora l’ingegnere strutturista non abbia prescritto che il
177
calcestruzzo deve avere aggragati riciclati, deve essere di tipo portland d’altoforno,
e che l’acciaio deve provenire da fornaci elettriche, non si possono avere certezze
in merito all’assegnazione del punteggio.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
Per ottenere il Livello 4 o il Livello 5 si dovrebbe avere la certezza che siano stati
utilizzati aggregati riciclati e che il calcestruzzo sia di tipo portland d’altoforno.
Essendo questa una valutazione in fase di progetto non è ancora sicuro chi sarà a
realizzare l’edificio, pertanto o è già stato imposto all’impresa delle strutture di
utilizzare cemento con determinate caratteristiche, oppure non si può esser certi del
punteggio che si potrebbe raggiungere e dei relativi costi.
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: -
178
LR2 – Risorse e materiali
2 Materiali a basso impatto ambientale
2.1 Materiali riciclati
2.1.2
Efficienza nel riutilizzo di materiali non strutturali
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato se in fase di realizzazione dell’edificio siano stati utilizzati materiali
riciclati. Si fa riferimento ad una tabella, presente nel manuale CASBEE e ottenuta
facendo riferimento a The Committee for the Promotion of Recycling of
Construction By-product, Guide to Recycled construction e The Encyclopedia of
Recycling, che a seconda della categoria di materiale, propone una materia prima
che deve essere presente.
A seconda del punteggio ottenuto viene assegnato un Livello all’edificio.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Punti
1
1
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Punteggio 0
Inapplicabile
Punteggio 1
Punteggio 2
Punteggio 3 o maggiore
Tipologia
Materiali
resistenti a
calore e fuoco
Materiali
impermeabili
Nome
Utilizzo
Nome della
materia
prima
utilizzata
Mattone
Camminamenti, piste
ciclabili,
pavimentazioni di
parcheggi etc.
Fango da
acque di
rifiuto
Mattone
Involucro edilizio
Rifiuti
metallici
Impermeabilizzazione
coperture
Rifiuti di
vetro
Membrane
impermeabilizzanti
poliuretaniche
Materiali
impermeabilizzanti
per asfalto
Membrane
impermeabili per
protezione
1
Scale
Trattamento antiscivolamento
1
Pitture di
finitura
Pitture di finitura
Materiali
impermeabilizzanti
per l’edificio
Membrane
impermeabilizzanti
per coperture in
calcestruzzo
Finiture con materiale
resiliente in gomma
Materiali per le
finiture
Rifiuti di
pneumatici
Rifiuti di
pneumatici
Rifiuti di
pneumatici,
rifiuti da
costruzione
Rifiuti di
vetro
179
del’arredamento
interno
Pannelli
prefabbricati di
facciata
Materiali
fonoassorbenti
Materiali
fonoassorbenti
Pannelli
fonoisolanti
Pavimentazione
Pavimenti
sopraelevati
Pavimenti
sopraelevati
Pavimenti
sopraelevati
Pavimenti
sopraelevati
1
Materiali per le
finiture interne
ed esterne
Pannelli
fonoassorbenti per
murature e solette
Pannelli
fonoassorbenti per
murature e solette
Riduzione del suono
nei vani scala
Pavimentazioni per
industrie alimentari
Strato fono isolante
sotto il pavimento
sopraelevato
Scarti di
polistirene
espanso
Pannelli pavimento
Pavimentazione
sopraelevata per il
posizionamento dei
cavi
Pavimenti
sopraelevati per uffici
Pannelli pavimento
Manti di copertura
Manti per zone
pedonali o sportive
Pannelli in fibra di
media densità
Per infissi, impianti
etc.
Isolamento
termico
Materiali per
l’isolamento termico
Finiture per murature
interne ed esterne
Pavimentazioni per
percorsi pedonali etc.
Murature interne o
esterne,
pavimentazioni
Piastrelle antiscivolo
e permeabili
Pavimentazioni
Piastrelle per
pavimentazioni
1
Rifiuti di
vetro
Pavimenti
sopraelevati
Mattoni ecologici
Materiali per
piastrellature
Pannelli prefabbricati
di facciata
Piastrelle
Piastrelle per
pavimentazioni
Materiali per
Rifiuti di
vetro
Rifiuti di
pneumatici
Rifiuti di
vetro
Rifiuti di
pannelli in
legno
Rifiuti di
resine di
polipropilene
Rifiuti di
vetro
Rifiuti di
vetro
Scorie
provenienti
da
inceneritori
Legname
derivante da
demolizioni,
plastica
riciclata
Rifiuti di
segherie,
avanzi di
compensato
Rifiuti di
carta
Rifiuti di
vetro
Frammenti
di piastrelle
Rifiuti di
vetro
Gusci di
conchiglie
Rifiuti di
180
pavimentazioni
resilienti
2
Materiali per le
finiture interne
ed esterne
Tavole in legno
Pavimentazioni e
impianti
Schegge di
legno
Pavimentazione in
blocchi
Pavimentazioni
autobloccanti
Blocchi per
pavimentazione
Pavimentazioni
autobloccanti
Blocchi per
pavimentazione
Pavimentazioni
autobloccanti
Blocchi per
pavimentazione
Pavimentazione in
blocchi
Pavimentazione in
blocchi
Materiali per
pavimentazioni
pneumatici
Percorsi pedonali,
terrazze, strade
d’accesso
Percorsi pedonali,
terrazze, strade
d’accesso
Percorsi pedonali,
terrazze, strade
d’accesso
Percorsi pedonali,
parcheggi etc.
Pavimentazione in
blocchi
2
permeabili, campi da
gioco, percorsi
pedonali
Rifiuti di
pneumatici
Fango da
acque di
rifiuto
Rifiuti di
vetro
Rifiuti di
plastica
Rifiuti in
argilla
provenienti
da fornaci
Frammenti
di mattoni in
materiale
resistente al
fuoco
Rifiuti di
vetro
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 1
Non sono disponibili sufficienti informazioni in merito ai materiali utilizzati per poter
assegnare all’edificio un Livello che sia superiore a 1.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
L’assegnazione del punteggio all’edificio è molto a discrezione del certificatore, data
la poca precisione con cui vengono classificati i materiali.
Non viene specificato se tutti i materiali che rientrano in una determinata categoria
debbano possedere la materia prima indicata o solo alcuni, non si capisce se tal
materia prima è solo un esempio e vadano bene anche materiali riciclati in altro
modo, e comunque la classificazione è troppo generica. Sarebbe meglio introdurre il
concetto di LCA per ogni materiale utilizzato, e imporre limiti sull’embodied CO2, sui
costi del materiale, sulla provenienza, sulle certificazioni che possiede etc.; facendo
riferimento alla tabella indicata, anche avendo a disposizione le schede tecniche di
ogni materiale sarebbe difficile poter assegnare un Livello con sicurezza.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
L’unico modo per poter ottenere un punteggio più alto sarebbe avere a disposizione
tutte le schede tecniche dei materiali, ma dato che, come appena detto, anche
avendole a disposizione sarebbe difficile assegnare un punteggio all’edificio, non
viene proposta alcuna soluzione.
181
LR2 – Risorse e materiali
2 Materiali a basso impatto ambientale
2.2
Legname da silvicoltura sostenibile
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato se il legname utilizzato per la realizzazione dell’edificio provenga da
boschi, foreste e coltivazioni gestite in modo sostenibile.
Sostenibilità in ambito di silvicoltura significa sfruttamento ponderato di una risorsa
che viene mantenuta rinnovabile.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Inapplicabile
Non è usato legname proveniente da silvicolture gestite in
modo sostenibile.
Il legname proveniente da silvicolture gestite in modo
sostenibile è almeno il 10% del legname usato. Oppure non
viene usato legname, nemmeno nelle strutture.
Il legname proveniente da silvicolture gestite in modo
sostenibile è almeno il 10-50% del legname usato.
Il legname proveniente da silvicolture gestite in modo
sostenibile è maggiore del 50% del legname usato.
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 2
Non sono disponibili sufficienti informazioni in merito all’utilizzo di legname
nell’edificio, pertanto viene assegnato il Livello 2.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
L’assegnazione del punteggio all’edificio non può essere completamente oggettiva,
in quanto è difficile quantificare le percentuali di legname utilizzato tra strutture e
finiture. Il legname può essere presente come aggregato nel calcestruzzo, come
elemento strutturale, come pavimentazione (parquet), come elemento di finitura per
murature (perlinature), negli infissi etc.
Nonostante l’assegnazione del punteggio sia per certi versi approssimativa, la
richiesta di controllare la provenienza del legname costringe il progettista a porre
l’attenzione sul problema dello sfruttamento incontrollato di boschi e foreste, spesso
ignorato e considerato di poca importanza.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
Non essendo ancora state definite le pavimentazioni non è possibile indicare la
quantità di legname utilizzata nell’edificio; pertanto ci si limita ad assegnare il Livello
2, e non si propongono soluzioni alternative.
182
LR2 – Risorse e materiali
2 Materiali a basso impatto ambientale
2.3
Materiali con basso rischio per la salute
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Si valuta quanta attenzione è stata prestata in fase di progetto alla scelta di
materiali che non contengano sostanze considerate pericolose per la salute
dell’uomo. Il CASBEE propone una tabella, e si verifica quante delle categorie
indicate contengano materiali pericolosi indicati nel Polluttant Release and
Transfer Register Law (PRTR). A seconda del numero di categorie sicuramente
“sane” viene assegnato un punteggio all’edificio.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Inapplicabile
Inapplicabile
Non c’è nessuna categoria di materiali che sia priva di
sostanze specificate nel Polluttant Release and Transfer
Register Law. Oppure non ci sono certezze.
Ci sono 1-3 categorie di materiali prive di sostanze specificate
nel Polluttant Release and Transfer Register Law.
Ci sono 4 categorie di materiali prive di sostanze specificate nel
Polluttant Release and Transfer Register Law.
Categoria
Adesivi
Sigillanti
Impermeabilizzanti
Pitture
Trattamenti anti corrosione
Imprimiture
Coperture per pavimentazioni
Conservanti
Materiale costruttivo
Pavimentazioni in materiali vinilici
Piastrelle
Carta da parati
Assi da pavimento
Giunture
Vetrate
Fughe tra piastrelle
Giunti per muratura
Primer per impermeabilizzazioni
Pitture
Finiture
Per parti in legno
Per materiali strutturali
Per murature
Per la struttura
Per tutto ciò che non è struttura
Per materiali destinati alla copertura di solette
Per finiture in cera
Per parti in legno
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3
Le sostanze pericolose indicate nel PRTR (Polluttant Release and Transfer
Register Law) sono:
183
Metano (CH4)
Monossido di carbonio (CO)
Biossido di carbonio (CO2)
Idrofluorocarburi (HFC)
Ossido di azoto (N2O)
Ammoniaca (NH3)
Composti organici volatili non metanici
(COVNM)
Ossidi di azoto (NOx/NO2)
Perfluorocarburi (PFC)
Esafluoruro di zolfo (SF6)
Ossidi di zolfo (SOx/SO2)
Idroclorofluorocarburi (HCFC)
Clorofluorocarburi (CFC)
Halon
Arsenico e composti (espressi come
As)
Cadmio e composti (espressi come Cd)
Cromo e composti (espressi come Cr)
Rame e composti (espressi come Cu)
Mercurio e composti (espressi come
Hg)
Nichel e composti (espressi come Ni)
Piombo e composti (espressi come Pb)
Zinco e composti (espressi come Zn)
Aldrin
Clordano
Clordecone
DDT
1,2-dicloroetano (EDC)
Diclorometano (DCM)
Dieldrin
Endrin
Eptacloro
Esaclorobenzene (HCB)
1,2,3,4,5, 6 -esaclorocicloesano
(HCH)
Lindano
Mirex
PCDD + PCDF (diossine + furani)
(espressi come TEQ)
Pentaclorobenzene
Pentaclorofenolo (PCP)
Bifenili policlorurati (PCB)
Tetracloroetilene (PER)
Tetraclorometano (TCM)
Triclorobenzeni (TCB) (tutti isomeri)
1,1,1-trichloroethane
1,1,2,2-tetrachloroethane
Tricloroetilene
Triclorometano
Toxafene
Vinile cloruro
Antracene
Benzene
Ossido di etilene
Naftalene
Ftalato di bis(2-etilesile) (DEHP)
Idrocarburi policiclici aromatici (IPA)
Cloro e composti inorganici (espressi
come HCl)
Amianto
Fluoro e composti inorganici
(espressi come HF)
Acido cianidrico (HCN)
Particolato (PM10)
Esabromobifenile
Non sono disponibili sufficienti informazioni in merito ai materiali utilizzati
nell’edificio, pertanto viene assegnato il Livello 3.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri per l’assegnazione del punteggio sono ben chiari, si devono riorganizzare
tutte le schede tecniche dei materiali nelle categorie indicate nella tabella del
manuale CASBEE, e poi verificare che ogni materiale non contenga le sostanze
indicate nella tabella del PRTR.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
Avendo a disposizione tutte le schede tecniche dei materiali si potrebbe verificare
che non siano presenti le sostanze indicate nel PRTR, il costo non sarebbe
nemmeno troppo alto; qualora fossero presenti sostanze considerate pericolose si
dovrebbe cambiare il materiale con un altro, simile, che non le contenga.
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: bassi
184
LR2 – Risorse e materiali
2 Materiali a basso impatto ambientale
2.4
Riutilizzo di strutture esistenti etc.
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Si valuta se sia stato o meno riutilizzato lo scheletro dell’edificio esistente (qualora
ci sia).
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Inapplicabile
Inapplicabile
Lo scheletro dell’edificio esistente non è stato riutilizzato,
oppure non è presente nessun edificio esistente.
Lo scheletro dell’edificio esistente è stato utilizzato
parzialmente.
Lo scheletro dell’edificio esistente è stato utilizzato totalmente.
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3
L’edificio esistente in precedenza nel lotto è stato completamente demolito, sono
stati lasciati solo i muri contro terra del vano cantinato interrato, probabilmente per
evitare di creare problemi di instabilità agli edifici circostanti. Il vano cantine è stato
riempito con macerie e si è poi coperto tutto con uno strato di magrone spesso 15
cm, sul quale sono state poste le fondazioni dell’edificio in esame.
Viene assegnato il Livello 3.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri per l’assegnazione del punteggio sono ben chiari, e non lasciano alcun
spazio alla soggettività del certificatore.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
-
185
LR2 – Risorse e materiali
2 Materiali a basso impatto ambientale
2.5
Riutilizzabilità di componenti e materiali
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Si valuta se in sede di progetto si sia presa in considerazione anche la fase di
dismissione dell’edificio, e si siano presi accorgimenti in modo da poter riutilizzare
facilmente i materiali più disparati.
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Inapplicabile
Inapplicabile
Non è stata realizzata nessuna procedura per il riciclo dei materiali
in fase di futura demolizione.
Sono state realizzate una o più procedure per il riciclo dei materiali
in fase di futura demolizione tra quelle elencate sotto.
Sono state realizzate due o più procedure per il riciclo dei materiali
in fase di futura demolizione tra quelle elencate sotto.
Caratteristiche da valutare
I materiali per strutture e finiture possono essere facilmente separati.
Le finiture interne e gli impianti non sono intrecciati tra loro, e possono essere rimossi
separatamente in fase di demolizione, rinnovamento e costruzione.
Sono stati utilizzati materiali riutilizzabili.
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 4
L’unica procedura realizzata tra quelle elencate è un’ottima separazione tra struttura e
impianti, grazie alla presenza di grandi cavedi che permettono una facile e comoda
sostituzione o rimozione di qualsiasi componente impiantistico. Pertanto viene
assegnato il Livello 4.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri per l’assegnazione del punteggio non sono definiti precisamente, dato che la
facilità con cui si possono separare elementi tecnici non è un dato quantificabile
oggettivamente. Si fa inoltre riferimento a generici “materiali riutilizzabili” la cui
definizione è a discrezione del certificatore. In caso non sia presente un documento
che spiega in che modo si è presa in considerazione la fase di dismissione
dell’edificio, l’assegnazione del punteggio risente molto del giudizio personale di chi
applica il protocollo.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
Avendo a disposizione tutte le schede tecniche dei materiali e tutte le tavole degli
esecutivi di cantiere si potrebbe giudicare se in fase di dismissione sarà facile
separare gli elementi tecnici l’uno dall’altro. Se effettivamente si riscontrasse che non
ci saranno problemi, allora si potrebbe assegnare il Livello 5 con costi relativamente
bassi, se invece ciò non si verificasse si dovrebbe modificare tutto il progetto a partire
dalla tecnologia costruttiva, il che significherebbe progettare un nuovo edificio. Risulta
quindi impossibile in questa sede proporre una soluzione alternativa.
186
LR2 – Risorse e materiali
2 Materiali a basso impatto ambientale
2.6 Uso di CFC e halon
2.6.1
Materiali ignifughi
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Si valuta se siano presenti alogenuri alchilici nei materiali costruttivi. Alcuni
elementi tecnici non possono contenere assolutamente halon, per altri, indicati in
una tabella presente nel manuale CASBEE e considerati utilizzabili in “situazioni
critiche”, è ammessa la presenza di alogenuri. Per ottenere il Livello più alto è
necessario garantire l’assenza di halon in tutti i materiali.
E’ bene sottolineare che la presenza di alogenuri alchilici non ha effetti negativi
sulla salute degli inquilini, ma sull’ambiente e sullo strato di Ozono.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Viene utilizzato halon
Inapplicabile
Viene utilizzato halon solo nelle “situazioni critiche” elencate in
tabella
Livello 4
Non viene utilizzato halon
Livello 5
Inapplicabile
Nota: Tabella consultabile sul manuale CASBEE NC 2004, pag.105
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 1
Non sono disponibili sufficienti informazioni in merito ai materiali utilizzati
nell’edificio, pertanto è obbligo supporre che potrebbe essere presente qualche
materiale contenente halon; il punteggio assegnato è Livello 1.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri per l’assegnazione del punteggio sono chiari, e non lasciano alcun spazio
alla soggettività del certificatore. Si classificano tutti i materiali utilizzati secondo la
tabella nel manuale CASBEE, e poi si verifica la presenza o meno di halon.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 1 solo per mancanza di informazioni, qualora
queste fossero disponibili si potrebbe assegnare con sicurezza un Livello. In caso
qualche materiale utilizzato contenesse alogenuri lo si potrebbe cambiare, ma in
questa sede non si può giudicare i costi che ne deriverebbero, se fosse un
materiale strutturale (o di tamponamento) si dovrebbe rimettere mano a tutto il
progetto, non dal punto di vista delle tavole architettoniche ma dal punto di vista di
calcolo di fabbisogni, disperdimenti, pesi degli elementi tecnici etc., se fosse un
materiale utilizzato solo per le finiture (per esempio intonaco), il costo per cambiare
tipo di intonaco sarebbe relativamente basso. Pertanto non ci si sbilancia e non si
propongono soluzioni progettuali alternative.
187
LR2 – Risorse e materiali
2 Materiali a basso impatto ambientale
2.6 Uso di CFC e halon
2.6.2
Materiali isolanti
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Si valuta se siano presenti sostanze pericolose per l’Ozono (CFC) nei materiali
isolanti utilizzati nell’edificio. Una tabella fornisce per ogni sostanza pericolosa un
valore di ODP, che permette di determinare che Livello assegnare all’edificio.
Unità di misura: ODP
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Vengono utilizzate schiume isolanti con ODP = 0,2 o maggiore.
Vengono utilizzate schiume isolanti con ODP = 0,01 o
maggiore, ma minore di 0,2.
Vengono utilizzate schiume isolanti con ODP = 0 o maggiore,
ma minore di 0,01.
Inapplicabile
Vengono utilizzate schiume isolanti con ODP = 0 e bassi GWP
(meno di 50, riferendosi al valore di 100 anni) oppure sono
utilizzati materiali naturali. Oppure non vengono utilizzati
materiali isolanti.
Nota:
ODP: Ozone Depletion Potential, è un coefficiente che considera la quantità di Ozono
distrutta da una sostanza chimica come un multiplo della quantià di Ozono distrutta da
1 kg di CFC-11, che viene assunta come unità. Sostanze non contenenti CFC hanno
ODP=0.
GWP: Global Warming Potential, considera l’effetto di riscaldamento globale per unità
di sostanza chimica come un multiplo della quantità di riscaldamento unitaria prodotta
dalla CO2, che viene assunta come unità.
Facendo riferimento alla tabella sottostante:
Sostanza
ODP
CFC-11
CFC-12
CFC-113
CFC-114
CFC-115
HCFC-22
HCFC-123
HCFC-124
HCFC-141b
HCFC-142b
HCFC-225ca
HCFC-225cb
HFC-23
HFC-32
HFC-125
HFC-134a
1.0
1.0
0.8
1.0
0.6
0.055
0.02
0.022
0.11
0.065
0.25
0.033
0
20 anni
5000
7900
5000
6900
6200
4300
300
1500
1800
4200
550
1700
9100
2100
4600
3400
GWP
100 anni
4000
8500
5000
9300
9300
1700
93
480
630
2000
170
530
11700
650
2800
1300
500 anni
1400
4200
2300
8300
13000
520
29
150
200
630
52
170
9800
200
920
420
188
HFC-143a
HFC-152a
HFC-227ea
HFC-236fa
HFC-245ca
FC-14
FC-116
FC-218
FC-C318
0
5000
460
4300
5100
1800
4400
6200
4800
6000
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Come materiali isolanti vengono utilizzati:
3800
140
2900
6300
560
6500
9200
7000
8700
1400
42
950
4700
170
10000
14000
10000
12000
Livello 1
SOLETTE DI PIANO E CAPPOTTO ESTERNO
röfix eps-100 (eps-f 035)
Pannello isolante in polistirene espanso EPS-F20 (conduttività termica 0,036
W/mK) per sistemi di isolamento termico secondo EN 13163. Per sistemi di
isolamento termico per esterni secondo ETAG 004.
Da scheda tecnica è esente da CFC.
TUBAZIONI
tipo A
Le guaine isolanti devono essere in speciali elastomeri espansi, ovvero in spuma
di resina sintetica, e si devono utilizzare per tubazioni convoglianti fluidi da -75° C
a 100° C. Devono essere del tipo a struttura a cellule chiuse per conferire
all’isolamento elevatissime doti di barriera al vapore ed avere classe 1 di reazione
al fuoco, certificata da omologazione Ministero dell’Interno.
tipo D
Applicazione in vista di coppelle preformate in polistirolo espanso (densità min. 30
kg/m3) con rivestimento in foglio di PVC autoavvolgente.
tipo F
Applicazione in vista mediante coppelle in lana minerale aventi densità minima di
80 kg/m3, legatura con filo di ferro, rivestimento con foglio di carta catramata e
finitura in foglio di PVC autoavvolgente.
CANALIZZAZIONI
tipo A
Il materiale sarà del tipo “non combustibile” conforme alla classe “O” della circolare
del Ministero degli Interni n.12 del 17/05/1980.
Applicazione di materassini in fibra di vetro trattati con leganti a base di resine,
densità 30 Kg/m3.
Non si hanno informazioni relative alla presenza di elementi pericolosi per l’Ozono
relativamente agli isolanti per tubazioni e canalizzazioni, pertanto è obbligo
supporre che potrebbe essere presente qualche materiale contenente CFC; il
punteggio assegnato è Livello 1.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri per l’assegnazione del punteggio sono chiari, e non lasciano alcun spazio
alla soggettività del certificatore.
Avendo a disposizione le schede tecniche dei materiali e la tabella è possibile
associare un valore di ODP ad ogni sostanza, e quindi assegnare un Livello
all’edificio.
189
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 1 solo per mancanza di informazioni.
Per il materiale isolante più utilizzato, cioè il röfix eps-100, è garantita l’assenza di
CFC, mentre per gli altri non sono disponibili le schede tecniche.
Avendole a disposizione probabilmente si verificherebbe che il Livello 5 risulta
soddisfatto, dato che ormai il mercato offre prodotti quasi sempre esenti da CFC;
qualora fossero presenti costerebbe comunque poco scegliere un materiale
diverso con cui isolare le tubazioni.
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: bassi
190
LR2 – Risorse e materiali
2 Materiali a basso impatto ambientale
2.6 Uso di CFC e halon
2.6.3
Fluidi termovettori
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Si valuta se il fluido termovettore utilizzato negli impianti di climatizzazione e
riscaldamento contenga sostanze dannose per l’Ozono oppure no.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Inapplicabile
Il fluido termovettore contiene Halon
Viene utilizzato un fluido con ODP = 0
Vengono utilizzati un fluido naturale e sistemi di raffrescamento
innovativi.
Inapplicabile
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 4
Il fluido termovettore per gli impianti di climatizzazione estiva e riscaldamento
invernale è l’acqua, pertanto viene assegnato il Livello 4.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri per l’assegnazione del punteggio sono chiari, e non lasciano alcun spazio
alla soggettività del certificatore.
Conoscendo il fluido termovettore utilizzato negli impianti è possibile assegnare
con sicurezza un Livello all’edificio.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 4, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
191
LR3 – Ambiente esterno al perimetro ipotetico
1
Inquinamento dell’aria
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Si valuta qui se il progettista abbia prestato attenzione alle emissioni nocive
dell’edificio, in particolare facendo riferimento ai valori di NOx e SOx (ossidi di
azoto e zolfo), generati durante i fenomeni di combustione.
Non si prende quindi in considerazione la qualità dell’aria esterna, ma solo quanto
l’edificio la peggiori.
Per tutte le tipologie edilizie tranne Appartamenti si fa riferimento a normative,
mentre per gli Appartamenti si verifica quanti punti di un elenco risultano
soddisfatti.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind
Le concentrazioni di polveri e gas (NOx e SOx) emesse sono
superiori ai valori di legge.
Inapplicabile
Le concentrazioni di polveri e gas (NOx e SOx) emesse sono
inferiori ai valori di legge.
Le concentrazioni di polveri e gas (NOx e SOx) emesse sono
molto inferiori ai valori di legge.
Non è utilizzato alcun impianto di combustione e non è prodotto
alcun agente inquinante.
App
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0 ≤ Rapporto dei crediti < 0,2
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,2 ≤ Rapporto dei crediti < 0,4
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,4 ≤ Rapporto dei crediti < 0,6
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,6 ≤ Rapporto dei crediti < 0,8
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,8 ≤ Rapporto dei crediti
Nota: con “valori di legge” si intendono la Clean Air Law o le leggi locali,
in caso fossero più restrittive.
Livello delle caratteristiche
Alto
Basso Nessuno
2
1
0
2
1
0
2
1
0
Caratteristiche
I. Sforzi all’interno dell’edificio o delle zone
residenziali.
1. Scelta di impianti a bassa emissione di NOx e
SOx (impianti autonomi)
2. Scelta di impianti a bassa emissione di NOx e
SOx (impianto centralizzato)
3. Utilizzo di combustibili puliti, come gas
naturale o diesel a basso contenuto di zolfo.
192
2
2
1
1
0
-
1
1
0
1
1
0
1
1
(1) crediti totali =
(2) crediti massimi =
(3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] =
4. Esistenza di un piano di monitoraggio.
5. Altro
II. Sforzi all’esterno dell’edificio
6. Utilizzo di piante per assorbire NOx, SOx e
polveri.
7. Utilizzo di sistemi per la purificazione dell’aria,
come fotocatalisi e pulizia del terreno.
8. Altro
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 2
Le informazioni necessarie all’assegnazione di un punteggio sono scarse, si sa
solo che il combustibile utilizzato nella caldaia è metano (gas naturale), mentre la
pompa di calore funziona con energia elettrica.
Il rapporto dei crediti risulta dunque:
(0+2+0+0+0)/(2+2+2+2+2) = 0,2
Viene assegnato il livello 2.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Sul manuale CASBEE vengono indicati metodi precisi con cui calcolare le
emissioni di NOx e SOx, ma non viene indicato il valore sotto il quale gli impianti
possono essere considerati “a bassa emissione di NOx e SOx”, pertanto
l’assegnazione del punteggio è a discrezione del certificatore, che presumibilmente
farà riferimento alla normativa, come si deve fare per l’applicazione a tipologie
edilizie diverse da Appartamenti.
Inoltre non è specificata nemmeno la quantità di piante necessaria in funzione
delle emissioni di NOx e SOx, pertanto anche in questo caso il giudizio del
certificatore condiziona molto il risultato.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 2, con poca spesa si potrebbe verificare se
gli impianti sono a bassa emissione di NOx e SOx, se lo fossero sarebbe possibile
assegnare un Livello più alto, ma se non lo fossero le spese necessarie per
modificare l’impianto sarebbero notevoli.
Inoltre non sarebbe nemmeno possibile guadagnare i punti relativi alla presenza di
piante, data la mancanza di spazio nel lotto, pertanto ci si limita a rimanere sul
Livello 2 e non si propone alcuna diversa soluzione costruttiva.
193
LR3 – Ambiente esterno al perimetro ipotetico
2 Rumori, vibrazioni e odori
2.1
Rumori e vibrazioni
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
In precedenza è stato valutato il fastidio che il rumore, proveniente da diverse
sorgenti, poteva arrecare agli inquilini negli alloggi, qui invece si valuta il fastidio
che il rumore proveniente dall’edificio provoca a tutto ciò che rimane fuori dalla
muratura perimetrale.
Viene assegnato un Livello a seconda del numero di richieste rispettate tra quelle
indicate in un elenco.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Ind
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0 ≤ Rapporto dei crediti < 0,2
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,2 ≤ Rapporto dei crediti < 0,4
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,4 ≤ Rapporto dei crediti < 0,6
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,6 ≤ Rapporto dei crediti < 0,8
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,8 ≤ Rapporto dei crediti
Osp - Hot - App
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0 ≤ Rapporto dei crediti < 0,1
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,1 ≤ Rapporto dei crediti < 0,2
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,2 ≤ Rapporto dei crediti < 0,4
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,4 ≤ Rapporto dei crediti < 0,6
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,6 ≤ Rapporto dei crediti
Livello delle caratteristiche
Alto
Basso Nessuno
2
1
0
2
1
-
2
1
0
Caratteristiche
I. Appartamenti
1. Il rumore generato dalle parti dell’impianto di
raffrescamento presenti all’esterno dell’edificio
deve essere valutato in accordo alla tipologia di
impianto, al luogo di installazione e alla presenza
di dispositivi fonoisolanti. (Applicabile solo alla
categoria Appartamenti)
2. Altro
II. Edificio intero e spazi comuni
3.
Scelta
di
impianti
a
bassa
194
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
(1) crediti totali =
(2) crediti massimi =
(3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] =
rumorosità/vibrazione.
4. Presa in considerazione della posizione delle
parti rumorose degli impianti e applicazione di
contromisure
(assorbitori
acustici,
isolanti
acustici, dispositivi antivibranti).
5. Presa in considerazione del rumore di fondo
proveniente dalle bocchette di estrazione o altre
sorgenti di rumore.
6. Presenza di accorgimenti atti a limitare il
rumore del vento generato dall’involucro
dell’edificio (escludere questa valutazione per
edifici dove non sono richiesti accorgimenti di
questo tipo)
7. Presenza di accorgimenti atti a limitare la
propagazione del suono ai lotti adiacenti.
8. Presenza di accorgimenti atti a ridurre l’impatto
del rumore nel lotto (causato da parcheggi etc.).
9. Altro
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5
L’impianto di climatizzazione prevede un’U.T.A in copertura con silenziatori sulle
canalizzazioni di mandata e ripresa dell’aria. La pompa di calore invece è dotata di
supporti antivibranti che limitano il propagarsi di vibrazioni sia all’interno che
all’esterno dell’edificio.
Nonostante la tanta cura nel prevenire il rumore da parte degli impianti, è stato
trascurato il rumore generato dalle auto all’interno del lotto, infatti la zona box (fuori
terra) non è separata dal viale d’ingresso all’edificio, neppure con piante che
avrebbero contribuito ad assorbire il rumore, come si può vedere nell’immagine.
Non sono state utilizzate piante o altro neppure per limitare il propagarsi dei rumori
dal lotto verso l’esterno, pertanto il rapporto dei crediti risulta:
(2+2+2+2+0+0)/(2+2+2+2+2+2) = 0,67
Viene assegnato il livello 5.
195
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Le richieste non sono definite in modo preciso, è molto chiaro quale sia l’obiettivo
della valutazione, ma senza indicare alcuna quantità precisamente misurabile
(potere fonoisolante degli elementi, livelli acustici al perimetro etc.) l’assegnazione
del punteggio è molto a discrezione del certificatore.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
196
LR3 – Ambiente esterno al perimetro ipotetico
2 Rumori, vibrazioni e odori
2.2
Odori
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene valutato se il progettista abbia prestato attenzione al problema degli odori
provenienti dai locali destinati al deposito dei rifiuti.
Viene assegnato un Livello a seconda del numero di richieste rispettate tra quelle
indicate in un elenco.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0 ≤ Rapporto dei crediti < 0,2
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,2 ≤ Rapporto dei crediti < 0,4
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,4 ≤ Rapporto dei crediti < 0,6
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,6 ≤ Rapporto dei crediti < 0,8
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,8 ≤ Rapporto dei crediti
Livello delle caratteristiche
Alto
Basso Nessuno
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
(1) crediti totali =
(2) crediti massimi =
(3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] =
Caratteristiche
1. Accorgimenti con obiettivo le sorgenti di odori
(Non applicabile alla categoria Appartamenti).
2.
Installazione
di
impianti
destinati
all’eliminazione o alla riduzione di odori (Non
applicabile alla categoria Appartamenti).
3. Accorgimenti nell’ambito dei rifiuti (secco e
organico).
4. Altro
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5
L’edificio è fornito di un locale rifiuti, di dimensioni 3,01x2,4 m2, e altezza 3,20 m.
E’ possibile accedervi o dal corridoio che porta alla zona cantine, oppure da un
disimpegno aerato che permette il ricambio d’aria nel locale. E’ prevedibile, data la
collocazione geografica dell’edificio (Milano), che questo locale ospiterà una
raccolta rifiuti di tipo differenziato. Pertanto il rapporto crediti risulta:
2/2 = 1
Viene assegnato il livello 5.
197
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Per la categoria Appartamenti la valutazione si riduce ad un generico
“Accorgimenti nell’ambito dei rifiuti”. Data la difficoltà nel quantificare la presenza di
odori nell’aria, ci si affida al giudizio del certificatore, che osservando gli
architettonici deciderà se c’è pericolo di diffusione di odori sgradevoli nel lotto.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
198
LR3 – Ambiente esterno al perimetro ipotetico
3
Danni da vento e oscuramento della luce solare
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene racchiuso in un sol punto lo studio dei problemi generati dai rapporti edificiovento e edificio-luce.
Si verifica quindi che la posizione e la conformazione dell’edificio non creino vortici
o forti correnti che potrebbero diventare pericolosi non per l’edificio stesso, ma per
ciò che rimane fuori dal perimetro ipotetico (la sicurezza dell’edificio alle
sollecitazioni ventose è già stata valutata in precedenza).
Allo stesso modo non viene considerata la quantità di luce che può entrare
nell’edificio, ma la quantità di luce che l’edificio toglie a ciò che gli sta attorno.
Viene assegnato un Livello a seconda del numero di richieste rispettate tra quelle
indicate in un elenco.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0 ≤ Rapporto dei crediti < 0,2
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,2 ≤ Rapporto dei crediti < 0,4
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,4 ≤ Rapporto dei crediti < 0,6
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,6 ≤ Rapporto dei crediti < 0,8
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,8 ≤ Rapporto dei crediti
Livello delle caratteristiche
Alto
Basso Nessuno
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
(1) crediti totali =
(2) crediti massimi =
(3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] =
Caratteristiche
I. Previsione di danni da vento
1. Eseguire una perizia preliminare su velocità e
direzioni del vento, e relative conseguenze.
2. Utilizzo di simulazioni (software) o altro per
studiare possibili danni da vento.
II. Riduzione dei danni da vento
3. Accorgimenti per ridurre la generazione di forti
correnti di vento.
4. Accorgimenti per ridurre la potenza di danni da
vento.
III. Riduzione dell’oscuramento della luce solare
5. Presa in considerazione delle ombre portate
sui lotti adiacenti.
6. Altro
199
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 2
Per quanto riguarda studi sugli effetti del vento nella zona si rimanda al punto 3.2
Miglioramento dell'effetto di riscaldamento sul sito, a pag. 152.
L’obiettivo di tali studi era però solo capire come l’edificio potesse sfruttare al
meglio i flussi già esistenti per migliorare la ventilazione naturale, non sono state
fatte simulazioni software sulle sollecitazioni dinamiche cui è soggetto l’edificio a
causa del vento, né tantomeno sono stati presi accorgimenti per ridurre gli effetti
del vento sull’edificio o la tendenza dell’edificio a generare forti correnti.
Anche per quanto riguarda la luce solare, non sono stati svolti studi relativi alle
ombre portate dall’edificio sulla zona circostante, pertanto il rapporto crediti risulta:
(2+0+0+0+0)/(2+2+2+2+2) = 0,2
Viene assegnato il livello 2.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri con cui assegnare il punteggio sono molto qualitativi, non viene indicato
nessun valore precisamente quantificabile, più che altro è considerato positivo il
fatto stesso di aver preso in considerazione il problema. Pertanto il risultato finale
può variare a seconda delle opinioni personali del certificatore.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
E’ stato svolto uno studio preliminare sull’andamento dei venti nella zona, ma non
è stato svolto alcuno studio per prevedere come sarebbero cambiati i flussi d’aria e
l’illuminamento solare nei dintori. Effettuare tali studi non comporterebbe grossi
costi, ma se si verificasse la presenza di problemi e si dovesse mettere mano al
progetto, allora i costi diventerebbero altissimi. Non viene quindi proposta alcuna
soluzione costruttiva alternativa.
200
LR3 – Ambiente esterno al perimetro ipotetico
4
Inquinamento luminoso
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene preso in considerazione il problema dell’inquinamento luminoso generato
dall’edificio, provocato della fuoriuscita di luce dai locali, dalla presenza di insegne
luminose, o da riflessi sulle chiusure verticali e orizzontali.
E’ bene sottolineare che non ci si riferisce al discomfort provocato agli inquilini
dall’inquinamento luminoso, ma, al contrario, all’impatto che la luce dell’edificio ha
sull’esterno.
Viene assegnato un Livello a seconda del numero di richieste rispettate tra quelle
indicate in un elenco.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
Inapplicabile
Inapplicabile
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0 ≤ Rapporto dei crediti < 0,3
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,3 ≤ Rapporto dei crediti < 0,6
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,6 ≤ Rapporto dei crediti
Livello delle caratteristiche
Alto
Basso Nessuno
2
1
0
2
1
0
2
1
0
Caratteristiche
1. Illuminazioni esterne e luce che esce dagli
interni.
2. Contromisure per evitare inquinamento
luminoso proveniente da insegne pubblicitarie
(Non considerare questa voce in caso non vi
siano insegne pubblicitarie nei dintorni).
3. Contromisure per evitare fenomeni di
abbagliamento generati da riflessione della luce
sulle chiusure dell’edificio.
(1) crediti totali =
(2) crediti massimi =
(3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] =
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 5
Non sono state prese contromisure per schermare la luce proveniente dagli interni
dell’edificio, e non sono previste insegne pubblicitarie. Non è stato svolto uno
studio per evitare fenomeni di abbagliamento generati da riflessione della luce
sulle chiusure dell’edificio, tuttavia il materiale di facciata è intonaco beige o
mattone paramano, mentre le parti finestrate sono spesso incassate in logge,
pertanto si può ritenere improbabile ogni fenomeno di abbagliamento e
considerare soddisfatto il requisito.
Per quanto riguarda le luci per l’illuminazione esterna, le informazioni a
201
disposizione sono le seguenti.
illuminazione vialetto
L’illuminazione del vialetto sarà realizzata mediante corpi illuminanti tipo Box 1 –
DISANO o equivalente approvati aventi le seguenti caratteristiche:
CORPO: Rettangolare in nylon f.v., colore grigio RAL 7035 infrangibile stabilizzato
ai raggi UV
CORNICE: In ASA stabilizzato ai raggi UV, colore grigio RAL 7045 con schermo a
palpebra
DIFFUSORE: In policarbonato infrangibile ed autoestinguente V2, stabilizzato ai
raggi UV. Diffusore in policarbonato trasparente
RIFLETTORE: asimmetrico in alluminio rigato
PORTALAMPADA: In policarbonato e contatti in bronzo fosforoso
CABLAGGIO: Alimentazione 230V/50Hz. Cavetto rigido sezione 0.50 mm2.
Morsettiera 2P con massima sezione dei conduttori ammessa 2.5 mm2.
EQUIPAGGIAMENTO: Guarnizione di tenuta in gomma. Con piastra di cablaggio
in policarbonato
NORMATIVA: Prodotti in conformità alle vigenti norme EN60598-1 CEI 34-21,
sono protetti con il grado IP65IK08 secondo le EN 60529. Hanno ottenuto la
certificazione di conformità Europea ENEC. Installabili su superfici normalmente
infiammabili. In classe doppio isolamento.
LAMPADA: Completi di lampada a risparmio energetico FLC18L- 4000K
illuminazione zona box
Per l’illuminazione zona box verranno utilizzati corpi illuminanti tipo Sicura –
Disano o equivalente approvata avente le seguenti caratteristiche:
versione da incasso:
CORPO: Completo di cornice in alluminio estruso con testate in alluminio
pressofuso.
RIFLETTORE: In alluminio speculare ossidato anodicamente.
CASSETTA INCASSO: In lamiera zincata
DIFFUSORE: Vetro temperato sp. 5 mm, resistente agli shock termici e agli urti.
PORTALAMPADA: In policarbonato e contatti in bronzo fosforoso.
CABLAGGIO: Alimentazione 230-240 V / 50-60 Hz con reattore elettronico,
202
Cavetto rigido sezione 0,50 mm² e guaina in PVC-HT resistente a 90°C secondo le
norme CEI 20-20. Morsettiera 2P con massima sezione dei conduttori ammessa
2,5 mm².
VERNICIATURA: a polvere epossipoliestere grafite resistente alla corrosione e alle
nebbie saline.
EQUIPAGGIAMENTO: Pressacavo in nylon f.v. ø 1/2 pollice gas. Linea passante
per le versioni da incasso.
NORMATIVA: Prodotti in conformità alle vigenti norme EN60598-1 CEI 34-21,
sono protette con il grado IP65IK08 secondo le EN 60529. Installabili su superfici
normalmente infiammabili.
LAMPADA: Completa di lampada T5 (16 mm) da 4000 K ad alto rendimento e
elevata efficenza luminosa a risparmio energetico.
versione per montaggio a vista:
CORPO: Completo di cornice in alluminio estruso con testate in alluminio
pressofuso.
RIFLETTORE: In alluminio speculare ossidato anodicamente.
DIFFUSORE: Vetro temperato sp. 5 mm, resistente agli shock termici e agli urti.
PORTALAMPADA: In policarbonato e contatti in bronzo fosforoso.
CABLAGGIO: Alimentazione 230-240 V / 50-60 Hz con reattore elettronico,
Cavetto rigido sezione 0,50 mm² e guaina in PVC-HT resistente a 90°C secondo le
norme CEI 20-20. Morsettiera 2P con massima sezione dei conduttori ammessa
2,5 mm².
VERNICIATURA: a polvere epossipoliestere grafite resistente alla corrosione e alle
nebbie saline.
EQUIPAGGIAMENTO: Pressacavo in nylon f.v. ø 1/2 pollice gas.
NORMATIVA: Prodotti in conformità alle vigenti norme EN60598-1 CEI 34-21,
sono protette con il grado IP65IK08 secondo le EN 60529. Installabili su superfici
normalmente infiammabili.
LAMPADA: Completa di lampada T5 (16 mm) da 4000 K ad alto rendimento e
elevata efficenza luminosa a risparmio energetico.
203
Non si fa riferimento a valori di illuminamento, flusso o intensità luminosi, né
vengono allegate le curve fotometriche delle lampade, pertanto non si può
quantificare l’inquinamento luminoso provocato dall’illuminazione esterna.
Si può però assegnare almeno un punto data la presenza di uno schermo a
palpebra sulle lampade del vialetto d’ingresso.
Il rapporto dei crediti risulta:
(1+2)/(2+2) = 0,75
Viene assegnato il livello 5.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
I criteri con cui assegnare il punteggio sono molto qualitativi, non viene indicato
nessun valore precisamente quantificabile, più che altro è considerato positivo il
fatto stesso di aver preso in considerazione il problema. Pertanto il risultato finale
può variare a seconda delle opinioni personali del certificatore.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria
alcuna diversa soluzione costruttiva.
204
LR3 – Ambiente esterno al perimetro ipotetico
5
Effetto isola di calore
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene preso in considerazione quanto la presenza dell’edificio contribuisca ad
aumentare l’effetto isola di calore della città dove è ubicato.
L' isola di calore è il fenomeno che determina un microclima più caldo all'interno
delle aree urbane cittadine, rispetto alle circostanti zone periferiche e rurali.
L’accumulo di calore è determinato da una serie di concause, in interazione tra
loro, tra le quali sono da annoverare la diffusa cementificazione, le superfici
asfaltate che prevalgono nettamente rispetto alle aree verdi, le emissioni degli
autoveicoli, degli impianti industriali e dei sistemi di riscaldamento e di aria
condizionata ad uso domestico. Al contempo, le mura perimetrali degli edifici
cittadini impediscono al vento di soffiare con la stessa intensità che viene
registrata nelle aree aperte fuori della città: gli effetti eolici possono essere inferiori
fino al 30% rispetto alle aree rurali limitrofe, limitando così il ricircolo di aria al
suolo e il relativo effetto refrigerante durante la stagione estiva. Nelle zone urbane,
inoltre, il rapporto tra superfici orizzontali e superfici verticali è più basso, ciò
inibisce la dispersione di calore tramite irraggiamento.
Viene assegnato un Livello a seconda del numero di richieste rispettate tra quelle
indicate in un elenco.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0 ≤ Rapporto dei crediti < 0,2
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,2 ≤ Rapporto dei crediti < 0,4
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,4 ≤ Rapporto dei crediti < 0,6
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,6 ≤ Rapporto dei crediti < 0,8
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,8 ≤ Rapporto dei crediti
205
Livello delle caratteristiche
Presente
Non presente
2
0
2
0
2
0
2
0
Caratteristiche
1. Sono stati considerati i movimenti d’aria
provenienti dall’edificio, e sono stati previsti
accorgimenti per ridurre l’impatto termico.
[1] L’edificio è stato costruito in modo da non
bloccare flussi d’aria esistenti.
[2] L’edificio è stato costruito in modo da non
bloccare flussi d’aria presenti in piena estate.
[3] Presenza di flussi d’aria all’interno del sito
[4] Adeguate distanze tra edifici
[5] Altezza e forma appropriata dell’edificio, in
modo da evitare interruzioni dei flussi d’aria.
2. Sono stati considerati i materiali per i
rivestimenti esterni, in modo da ridurre l’impatto
termico sul lotto.
[1] Sono stati scelti materiali per pavimentazioni
ad alto assorbimento idrico e permeabili
all’acqua.
[2] Sono stati scelti materiali per pavimentazioni a
basso assorbimento di calore.
3. Sono stati considerati i materiali per i
rivestimenti murari esterni, in modo da ridurre
l’impatto termico sul lotto.
[1] Scelta di materiali per il manto di copertura a
basso assorbimento termico.
[2] Scelta di materiali per le murature a basso
assorbimento termico.
[3] Presenza di verde in copertura o sulle
murature.
4. Sono stati previsti accorgimenti per ridurre le
emissioni di calore artificiale.
[1] Utilizzo di materiali per l’involucro che
permettano un risparmio energetico.
[2] Utilizzo di impianti a risparmio energetico.
[3] Sfruttamento di energia naturale (luce, vento
etc.)
[4] Sfruttamento di energia inutilizzata (calore
ottenuto da discariche nelle vicinanze)
[5] Presenza di infrastrutture ad alta efficienza.
(1) crediti totali =
(2) crediti massimi =
(3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] =
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 2
1. L’edificio si inserisce nel contensto rispettando e sfruttando al meglio i flussi
d’aria esistenti, come spiegato al punto 3.2 Miglioramento dell'effetto di
riscaldamento sul sito, a pag.152. L’altezza dell’edificio è adeguta a quella degli
edifici circostanti, che sono più alti o più bassi solo di qualche metro.
2. Nella zona box è stata scelta una pavimentazione permeabile, ma il rapporto di
questa con la parte non permeabile all’acqua risulta minore del 50%, inoltre non
206
sono disponibili informazioni in merito alla capacità termica dei masselli
prefabbricati.
3. Non sono disponibili informazioni relative ai materiali e alla loro capacità termica,
e non è presente verde sull’edificio.
4.Viene sfruttata energia naturale e sono presenti impianti a risparmio energetico,
ma non viene indicato un valore numerico che indichi cosa si intende con risparmio
energetico, e in ogni caso non risultano soddisfatte le altre richieste di questo
punto.
Pertanto il rapporto dei crediti risulta:
(2+0+0+0)/(2+2+2+2) = 0,25
Viene assegnato il livello 2.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Le cause all’origine dell’effetto isola di calore sono così tante e diverse tra loro che
risulta molto difficile trovare un indice che permetta di valutare quanto l’edificio
aggravi questo fenomeno. Pertanto viene presentato un elenco di prestazioni e si
verifica quante ne siano rispettate, senza mai far riferimento a valori quantitativi.
Si richiede un’adeguata altezza dell’edificio, ma non si forniscono valori numerici,
si prescrive la presenza di impianti a risparmio energetico, ma non viene
specificato quanto risparmio debbano garantire, si richiede la presenza di verde
sull’edificio, ma non si specificano superifici minime, si parla di un generico
sfruttamento di energia inutilizzata, di presenza di infrastrutture ad alta efficienza
etc.
E’ chiaro quindi come il risultato finale sia molto a discrezione del certificatore.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
Data la mancanza di informazioni disponibili e la poca chiarezza nell’esporre le
richieste, ci si limita a rimanere sul Livello 2 e non viene proposta alcuna soluzione
costruttiva alternativa.
207
LR3 – Ambiente esterno al perimetro ipotetico
6
Carico su infrastrutture locali
Uff
Scu
Neg
Ris
Loc
Osp
Hot
App
Ind
Obiettivi della misura
Viene qui valutato l’impatto dell’edificio sul contesto urbano in cui è inserito, nello
specifico si fa riferimento a:
-carico su sistemi di drenaggio acque
-carico sul traffico cittadino
-carico sui sistemi di raccolta rifiuti
Viene assegnato un Livello a seconda del numero di richieste rispettate tra quelle
indicate in un elenco.
Unità di misura: Tipologia edilizia
Livello 1
Livello 2
Livello 3
Livello 4
Livello 5
Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0 ≤ Rapporto dei crediti < 0,2
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,2 ≤ Rapporto dei crediti < 0,4
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,4 ≤ Rapporto dei crediti < 0,6
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,6 ≤ Rapporto dei crediti < 0,8
In riferimento alle caratteristiche da valutare:
0,8 ≤ Rapporto dei crediti
Livello delle caratteristiche
Alto
Basso Nessuno
2
1
0
2
1
0
2
1
-
2
1
0
2
1
-
2
1
0
Caratteristiche
I. Accorgimenti per ridurre il carico su sistemi di
drenaggio acque.
1. Sistemi per favorire il percolamento dell’acqua
piovana verso il suolo (conservazione dello strato
più superficiale del terreno, pavimentazioni
permeabili, bacini di raccolta permeabili, tubi
adibiti alla filtrazione dell’acqua).
2. Presenza di dispositivi per lo stoccaggio
temporaneo dell’acqua (serbatoi per lo stoccaggio
temporaneo, bacini di drenaggio etc.).
3. Altro
II. Accorgimenti per ridurre il carico sui sistemi di
smaltimento delle acque reflue.
4. Presenza di impianti di purificazione delle
acque reflue e conseguente riduzione del volume
di acqua da smaltire.
5. Altro
III. Accorgimenti per ridurre l’utilizzo di automobili
IIIa. Utilizzo di biciclette (utilizzo di mezzi di
trasporto alternativi)
6. Presenza di zone destinate al parcheggio delle
208
2
1
0
2
1
-
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
0
2
1
-
2
1
0
2
1
0
1
2
(1) crediti totali =
(2) crediti massimi =
(3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] =
biciclette.
7. Verificare l’effettiva convenienza della
presenza di un parcheggio destinato alle biciclette
(facilità di movimento all’interno, facilità nel
raggiungere il parcheggio etc.).
8. Altro
IIIb. Accorgimenti per garantire un parcheggio di
adeguate dimensioni
9. Calcolo del carico generato sul traffico
circostante.
10. Presenza di un adeguato numero di
parcheggi.
11. Presenza di parcheggi destinati al “carico –
scarico”
(non
applicabile
alla
categoria
Appartamenti)
12. Studio accurato in merito alla disposizione
delle vie d’accesso ai parcheggi.
13. Altro
IV. Accorgimenti per ridurre il carico sui sistemi di
smaltimento rifiuti.
14. Presenza di sistemi di raccolta differenziata.
15. Sistemi per ridurre il volume e il peso dei rifiuti
(tritarifiuti, bidoni per il compost, etc.)
16. Altro
Punteggio meritato dall’edificio in esame
Livello 3
Vengono considerate soddisfatte solo le richieste relative alla presenza di un
adeguato numero di parcheggi e alla loro disposizione ottimale, e alla presenza di
un sistema di raccolta differenziata. Il rapporto dei crediti risulta essere:
(0+0+0+0+0+2+2+2+2+0)/(2+2+2+2+2+2+2+2+2+2) = 0,4
Viene assegnato il livello 3.
Commenti relativi al protocollo CASBEE
Non vengono proposti valori numerici da rispettare, la sola presenza di quanto
richiesto viene valutata positivamente, e a discrezione del certificatore viene
assegnato un +1 o un +2.
Effettivamente è molto difficile trovare parametri precisamente quantificabili che
rappresentino le richieste qui proposte, data la loro dipendenza dalle condizioni del
contesto urbano, che variano moltissimo da zona a zona.
Il risultato finale pertanto dipenderà molto dal giudizio personale del certificatore.
Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili
Come già visto in precedenza, nella relazione impiantistica era stato previsto un
serbatoio per la raccolta di acqua piovana, che però non compare negli esecutivi
finali; con grossi costi si potrebbero realizzare sia un bacino di raccolta, sia un
impianto di purificazione e riutilizzo acque.
Con poca spesa invece si potrebbe sia prevedere una zona parcheggio per le
209
biciclette, sia installare dei tritarifiuti in ogni alloggio.
Il rapporto dei crediti sarebbe:
costi bassi (0+0+0+2+2+2+2+2+2+2)/(2+2+2+2+2+2+2+2+2+2) = 0,7
costi alti (2+2+2+2+2+2+2+2+2+2)/(2+2+2+2+2+2+2+2+2+2) = 1,0
Costi necessari per raggiungere il Livello 4: bassi
Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti
210
6. CERTIFICAZIONE DELL’EDIFICIO
1-1 Descrizione dell’edificio
Nome dell’edificio
Ubicazione
Residenza
“VIA CARTA 5”
Via G.B. Carta 5 (MI)
Destinazione d’uso
dell’area
Residenziale
Zona climatica
Tipologia edilizia
Ultimazione
Area del lotto
E italiana; II giapponese
Appartamenti
2
652,40 m
Area dell’edificio in pianta
280,90 m
2
Superficie calpestabile
723,08 m
2
Superficie residenziale
Numero di piani
634,84 m
6 fuori terra
Struttura
Numero occupanti
Telaio in calcestruzzo armato, solai in laterocemento
Numero occupanti
annuale
Fase di valutazione
Data di valutazione
2
31
31
Progettazione
-
Esecutore
-
Data di approvazione
-
Approvato da
-
1-2 Aspetto
211
2-1 BEE
2-2 Risultati della valutazione
relativi alle categorie principali
BEE = 1,3
2-4 Risultati della valutazione relativi alle categorie di medio livello
Q prestazioni ambientali
Punteggio Q = 3,74
Q1 ambiente interno
Q2 qualità del servizio
Q3 ambiente esterno del
sito
Punteggio Q1 = 3,92
Punteggio Q2 = 3,49
Punteggio Q3 = 2,90
LR riduzione dei disperdimenti dell’edificio
Punteggio LR = 2,87
LR1 energia
LR2 risorse e materiali
Punteggio LR1 = 3,00
Punteggio LR2 = 2,65
LR3 ambiente esterno al
perimetro ipotetico
Punteggio LR3 = 2,90
3 Importanti strumenti di valutazione esclusi dal metodo generale di valutazione del
BEE
3.1 Indicatori quantitativi relativi ai tipici disperdimenti ambientali degli edifici
Valore/y/m
Consumo di energia
durante il funzionamento
dell’edificio
Emissioni di CO2 durante il
funzionamento dell’edificio
Consumo d’acqua
2
Valore/y/persona
2
97,88
MJ/y/m
-
kgCO2/y/m
-
m /y/m
3
2
2
2283,27
MJ/y/p
-
kgCO2/y/p
-
m /y/p
3
212
CASBEE for New Construction
Edificio VIA CARTA 5
4 Score sheet
Q qualità e prestazioni ambientali dell’edificio
Q1 ambiente interno
1 Suoni e rumori
1.1 Rumori
1
Rumore di fondo
2
Rumori da impianti
1.2 Isolamento acustico
1
Potere fonoisolante delle aperture
2
Potere fonoisolante dei tavolati interni
3
Potere fonoisolante delle solette di
piano (impatto leggero)
4
Potere fonoisolante delle solette di
piano (impatto pesante)
1.3 Assorbimento acustico
2 Comfort termico
2.1 Controllo della temperatura interna
1
Settaggio della temperatura interna
2
Carichi variabili e controllo delle
conseguenze
3
Prestazioni al perimetro
4
Controllo zone
5
Controllo di umidità e temperatura
6
Controllo individuale
7
Limite per il condizionamento fuori
orario
8
Sistemi di monitoraggio
2.2 Controllo dell’umidità
2.3 Tipologie di impianti di climatizzazione
3 Luce e illuminamento
3.1 Illuminamento solare
1
Fattore di Luce Diurna
2
Affaccio delle aperture
3
Dispositivi per lo sfruttamento della
luce diurna
3.2 Misure anti abbagliamento
1
Abbagliamento da lampada
2
Controllo luce diurna
3.3 Illuminamento
1
Illuminamento
2
Rapporto di uniformità di illuminamento
3.4 Controllabilità dell’illuminamento
4 Qualità dell’aria
4.1 Controllo della fonte
1
Inquinanti chimici
2
Fibre minerali
3
Acari, muffe etc.
2,99
3,32
3,40
5,00
5,00
1,00
1,00
-
0,40
0,15
0,40
1,00
0,40
1,00
-
3,84
4,00
4,36
5,00
5,00
3,40
1,00
5,00
0,60
0,15
0,40
1,00
0,40
0,30
0,30
-
-
5,00
0,20
-
-
3,00
0,20
5,00
3,40
3,00
1,00
0,20
0,35
0,50
0,50
5,00
4,25
3,50
2,00
0,20
0,35
0,50
0,50
-
-
-
-
5,00
5,00
-
0,30
0,20
-
5,00
5,00
0,30
0,20
-
-
-
-
5,00
3,00
3,08
4,60
5,00
5,00
0,20
0,30
0,25
0,30
0,60
0,20
5,00
5,00
4,46
4,20
5,00
-
0,20
0,30
0,25
0,30
0,60
-
3,00
0,20
3,00
0,40
1,00
1,00
1,00
1,00
5,00
3,40
3,00
3,00
3,00
-
0,30
1,00
0,15
1,00
0,25
0,25
0,60
0,50
0,50
-
5,00
5,00
3,00
3,00
5,00
3,00
3,00
3,00
3,00
-
0,30
1,00
0,15
1,00
0,25
0,25
0,62
0,33
0,66
-
Totale
Coefficiente
di peso
Zone
residenziali e di
degenza
Punteggio
Punteggio
Categorie di interesse
Coefficiente
di peso
Edificio intero e
parti comuni
3,74
3,92
4,24
4,15
4,29
3,05
213
4
Legionella
Ventilazione
1
Volumi di ventilazione
2
Prestazioni della ventilazione naturale
3
Considerazioni sull’ingresso di aria
esterna
4
Pianificazione della fornitura d’aria
4.3 Piano di gestione
1
Monitoraggio CO2
2
Controllo del fumo
Q2 qualità del servizio
1 Funzionalità
1.1 Funzionalità e fruibilità
1
Spazi minimi per persone e magazzini
2
Adattamento della struttura dell’edificio
e servizi per la IT Innovation
3
Abbattimento barriere architettoniche
1.2 Dotazioni
1
Percezione degli spazi e ariosità
2
Spazi per pause snack
3
Progetto dell’arredamento
2 Durabilità e affidabilità
2.1 Resistenza sismica
1
Resistenza sismica
2
Isolamento sismico e sistemi di
smorzamento delle vibrazioni
2.2 Vita di servizio dei componenti
1
Intervallo necessario tra successive
messe a nuovo delle finiture esterne
2
Intervallo necessario tra successive
messe a nuovo delle finiture interne
3
Intervallo necessario tra successive
messe a nuovo di tubazioni e impianto
elettrico
4
Intervallo necessario tra successive
messe a nuovo di impianti principali e
servizi
2.3 Affidabilità in caso di sisma
1
Sistemi HVAC (Heating, Ventilation
and Air Conditioning)
2
Fornitura d’acqua e drenaggio
3
Dispositivi elettrici
4
Sistemi di sostegno e supporto per
macchinari e condutture
5
Comunicazioni e impianti IT
3 Flessibilità e adattabilità
3.1 Margine di adattabilità spaziale
1
Interpiano
2
Adattabilità del layout di piano
3.2 Margine di carico sulla soletta
3.3 Adattabilità delle attrezzature impiantistiche
1
Facilità di manutenzione dei condotti
dell’aria condizionata
2
Facilità di messa a nuovo di impianti di
adduzione e scarico acque
3
Facilità di messa a nuovo di impianti
4.2
4,00
3,00
-
0,40
0,50
-
4,50
3,00
5,00
0,38
0,25
0,25
5,00
0,50
5,00
0,50
2,65
1,80
1,00
-
0,30
0,40
0,60
-
3,60
4,00
-
0,40
0,50
-
-
-
-
-
1,00
3,00
3,00
2,70
3,00
3,00
1,00
0,40
1,00
0,31
0,48
0,80
4,00
5,00
3,00
-
1,00
0,50
0,50
-
3,00
0,20
-
-
3,00
0,33
-
-
2,00
0,25
-
-
4,00
0,25
-
-
3,00
0,25
-
-
3,00
0,25
-
-
1,40
0,19
-
-
1,00
0,20
-
-
1,00
1,00
0,20
0,20
-
-
3,00
0,20
-
-
1,00
3,78
3,78
0,20
0,29
1,00
3,20
3,40
5,00
1,00
3,00
-
0,50
0,50
0,60
0,40
0,50
-
4,00
0,17
-
-
4,00
0,17
-
-
5,00
0,11
-
-
3,49
3,74
2,70
3,27
214
elettrici
Facilità di messa a nuovo di impianti
telematici
5
Facilità di messa a nuovo di impianti
6
Presenza di spazi per l’impianto di
backup
Q3 ambiente esterno del sito
1 Preservazione e creazione di biotopi
2 Townscape e Landscape
3 Caratteristiche locali e legami con l’esterno
3.1 Attenzione alle caratteristiche locali e
miglioramento del comfort
3.2 Miglioramento dell'effetto di riscaldamento sul
sito
LR riduzione dei disperdimenti dell’edificio
LR1 energia
1 Disperdimenti termici
2 Utilizzo di energia rinnovabile
2.1 Uso diretto di energia naturale
2.2 Uso di energia rinnovabile convertita
3 Efficienza degli impianti
4 Funzionamento a risparmio energetico
4.1 Monitoraggio
4.2 Sistema di gestione operativa
LR2 risorse e materiali
1 Risorse d’acqua
1.1 Risparmio d’acqua
1.2 Acqua piovana e acque grigie
1
Sistemi per l’utilizzo di acqua piovana
2
Sistemi per il riutilizzo di acque grigie
2 Materiali a basso impatto ambientale
2.1 Materiali riciclati
1
Efficienza nel riutilizzo di materiali
strutturali
2
Efficienza nel riutilizzo di materiali non
strutturali
2.2 Legname da silvicoltura sostenibile
4
2.3
2.4
2.5
2.6
Materiali con basso rischio per la salute
Riutilizzo di strutture esistenti etc.
Riutilizzabilità di componenti e materiali
Uso di CFC e halon
1
Materiali ignifughi
2
Materiali isolanti
3
Fluidi termovettori
LR3 ambiente esterno al perimetro ipotetico
1 Inquinamento dell’aria
2 Rumori, vibrazioni e odori
2.1 Rumori e vibrazioni
2.2 Odori
3 Danni da vento e oscuramento della luce solare
4 Inquinamento luminoso
5 Effetto isola di calore
6 Carico su infrastrutture locali
5,00
0,11
-
-
3,00
0,22
-
-
3,00
0,22
-
-
2,90
1,00
5,00
2,00
0,30
0,30
0,40
0,30
-
-
2,00
0,50
-
-
2,00
0,50
-
-
2,87
3,00
5,00
3,00
2,00
4,00
1,00
2,65
3,00
3,00
3,00
3,00
3,00
2,59
2,00
0,40
0,40
0,20
0,50
0,50
0,40
0,30
0,15
0,40
0,60
0,66
0,33
0,85
0,35
-
-
3,00
0,50
-
-
1,00
0,50
-
-
2,00
3,00
3,00
4,00
1,98
1,00
1,00
4,00
2,90
2,00
5,00
5,00
5,00
2,00
5,00
2,00
3,00
0,06
0,08
0,17
0,17
0,17
0,33
0,33
0,33
0,30
0,15
0,15
0,50
0,50
0,15
0,10
0,30
0,15
-
-
2,90
2,87
3,00
2,65
2,90
215
7.CONSIDERAZIONI IN SEGUITO
ALL’APPLICAZIONE DEL CASBEE
L’applicazione del protocollo all’edificio e la rappresentazione grafica dei risultati
permettono di trarre conclusioni in merito agli ambiti dove l’edificio risulta più o
meno performante.
Relativamente all’ambito Prestazioni si nota come l’edificio garantisca ottime
prestazioni dal punto di vista energetico, grazie ad un involucro molto isolante
(sia le chiusure opache che trasparenti hanno valori di trasmittanza molto
bassi), e ai pochi ponti termici presenti, grazie alla presenza del cappotto
esterno. Punti a favore sono garantiti anche dalla presenza della pompa di
calore e dei pannelli solari, che garantiscono un notevole risparmio energetico.
Pannelli radianti, sistemi di controllo e gestione della temperatura assicurano
infine un buon comfort interno sia estivo che invernale.
Al contrario i risultati sono molto bassi ogni qual volta si prende in
considerazione la presenza di verde nel sito e sull’edificio.
Il concetto del “greening the building” ha un’alta influenza sia sulle
caratteristiche ambientali che energetiche dell’edificio, e interessa moltissime
valutazioni, a partire dalla preservazione di biotopi, passando per la tendenza a
creare microventilazione nel lotto, per arrivare alla riduzione delle emissioni di
rumore verso l’esterno; data l’assenza di verde nel sito necessariamente i
punteggi guadagnati saranno molto bassi.
Passando all’analisi dei risultati relativi agli Impatti si nota invece come i
punteggi più bassi siano relativi all’utilizzo di materiali a basso impatto
ambientale e all’attenzione posta agli effetti provocati dall’edificio sul contesto in
cui è inserito.
Per quanto riguarda i materiali il basso risultato è stato condizionato soprattutto
dalla mancanza di informazioni tecniche, mentre effettivamente l’”ambiente
esterno al perimetro ipotetico” è stato preso scarsamente in considerazione in
fase di progetto.
Inquinamento luminoso, danni da vento, carico sulla fognatura comunale e sul
sistema di smaltimento rifiuti, emissioni di sostanze nocive, effetto isola di
calore, emissione di rumori sono solo alcuni degli aspetti ignorati in fase di
progetto, e infatti il punteggio meritato dalla categoria è 2,90 su 5,00.
In fase di applicazione del protocollo si è pensato, ogni qual volta i risultati
erano insoddisfacenti, di indicare il Livello raggiungibile e i costi necessari a
raggiungerlo. Il valore dei costi non è stato stimato con precisione, si è diviso
solamente tra costi elevati e bassi, ma risulta comunque interessante verificare
quanto cambierebbe il valore BEE dell’edificio apportando modifiche al progetto
più o meno costose.
Viene presentato un grafico, e vengono indicate le migliorie che si dovrebbero
apportare all’edificio. Come si può notare, perché l’edificio possa essere
considerato in classe A è necessario realizzare tutte le modifiche ad alto costo
previste.
216
Risultato CASBEE
In caso vengano realizzate le modifiche a basso costo
In caso vengano realizzate le modifiche ad alto costo
217
Modifiche a basso costo
1. Presentare una relazione acustica con
indicato il potere fonoisolante delle
chiusure trasparenti.
2. Presentare la scheda tecnica del feltro
anticalpestio o, in caso, cambiare un
materiale fonoassorbente con un altro.
3. Prevedere avvolgibili o scuri sulle
finestre del vano scala.
4. Cambiare le lampade previste per
l’illuminazione interna e svolgere di
nuovo le verifiche dell’illuminamento.
5. Presentare
una
relazione
sull’accessibilità-adattabilità
dell’edificio.
6. Progettare a fondo l’arredamento
interno.
7. Sapere quanta energia fornisce la
pompa di calore, e conoscere la
percentuale
di
copertura
del
fabbisogno EPH.
8. Installare qualche dispositivo per il
risparmio d’acqua oltre ai riduttori di
flusso.
Potrebbero
già
essere
installate cassette per WC a doppio
flusso, ma a causa di mancanza di
informazioni non si può dare per certo;
in ogni caso con poca spesa si
potrebbe installare qualche altra
tipologia di dispositivo (rompigetto,
modulatori di portata, di pressione
etc.).
9. Avere a disposizione tutte le schede
tecniche dei materiali, in modo da
poter verificare che non siano presenti
le sostanze indicate nel PRTR;
qualora fossero presenti sostanze
considerate pericolose si dovrebbe
cambiare il materiale con un altro,
simile, che non le contenga.
10. Avere a disposizione le schede
tecniche degli isolanti termici (a parte
quella del röfix eps-100) e, in caso i
materiali contenessero CFC, scegliere
un materiale diverso con cui isolare le
tubazioni.
11. Prevedere una zona parcheggio per le
biciclette.
12. Installare dei tritarifiuti in ogni alloggio.
Modifiche ad alto costo
1. Rivedere la scelta di serramenti e
bocchette di ventilazione.
2. Installare light shelves, condotti per
portare negli ambienti la luce naturale,
sistemi di oscuramento graduali o fibre
ottiche.
3. Rivedere il progetto e creare aggetti
che proteggano le finestre del vano
scala.
4. Verificare la resistenza sismica
dell’edificio.
5. Riprogettare gli impianti HVAC, di
fornitura e drenaggio acqua, elettrici e
telematici
prendendo
in
considerazione l’ipotesi di un sisma.
6. Ricalcolare le strutture utilizzando
come carico accidentale 2900 N/m2 e
non 2000 N/m2.
7. Realizzare un bacino per la raccolta di
acque meteoriche, e un impianto di
purificazione e riutilizzo acque.
8. Prevedere dei sistemi che permettano
di poter sostituire tubazioni o sanitari
senza danneggiare le finiture interne.
9. Prevedere un impianto di backup.
10. Rendere verde l’edificio, prevedendo
un tetto giardino e verde in facciata, si
dovrebbe riprogettare non solo il solaio
di copertura, ma anche tutta la
stratigrafia delle chiusure opache.
218
BEE = 1,35
BEE = 1,8
219
8. COMMENTI E CONCLUSIONI
L’applicazione del protocollo CASBEE per valutare l’impatto dell’edificio studiato
sull’ambiente permette di trarre alcune fondamentali conclusioni.
Rispondendo ai quesiti punto per punto la prima impressione che si è avuta è
stata che, sia che il protocollo venga applicato a edifici di grosse dimensioni, sia
che venga applicato ad un edificio tipo quello preso in esame, perché la
valutazione finale sia alta è necessario sacrificare spazi, normalmente destinati
agli alloggi, in modo da garantire un ottimo benessere psicologico. Al contrario
della tradizionale tendenza a ottimizzare gli spazi in modo da avere
appartamenti più grandi, il CASBEE spinge affinchè il progettista riduca il
numero di alloggi a favore di un maggior numero di zone comuni.
A titolo d’esempio si fa riferimento a Q3.3.3.1, dove vengono valutate la
mitigazione dello stress psicologico degli occupanti (creazione di balconate,
corridoi perimetrali, spazi per catturare luce solare e aria fresca etc.) e la
presenza o meno di zone “cuscinetto” e spazi psicologicamente rilassanti che
permettano un’adeguata conciliazione tra pubblico e privato (come porticati e
verande all’ingresso di ogni abitazione).
È evidente, specialmente in Italia, che richieste di questo tipo sono difficilmente
realizzabili in un edificio di medie dimensioni (sei piani fuori terra), con in media
3 appartamenti per piano. È ugualmente difficile sviluppare spazi comuni che
servano come centro di scambio tra residenti e società locale.
Al punto 3.2 viene valutato poi come l’edificio possa creare calore nel lotto dove
è realizzato, opponendosi a flussi d’aria fresca precedentemente presenti; viene
quindi richiesta la presenza di verde (alberi alti) e di specchi d’acqua, che
permettano di alleviare il carico termico. Accanto al calore generato nel lotto
viene preso in considerazione anche il calore emesso oltre il perimetro
ipotetico, che contribuisce ad aumentare l’effetto ”isola di calore”, tema che
viene analizzato in LR3.5, dove si presta attenzione a svariati fattori, per
esempio se siano stati considerati i movimenti d’aria provenienti dall’edificio e
siano stati previsti accorgimenti per ridurne l’impatto termico, se l’edificio è stato
costruito in modo da non bloccare flussi d’aria esistenti, se ci siano adeguate
distanze tra gli edifici e se l’altezza e la forma dell’edificio siano tali da evitare
interruzioni dei flussi d’aria.
Accanto ai benefici flussi d’aria vengono tuttavia dettagliatamente studiati anche
i danni da vento, problema molto sentito in Giappone ma di scarsa rilevanza in
Italia, perlomeno per edifici bassi e di forma compatta. Si chiede se sono state
svolte perizie preliminari su velocità e direzioni del vento, se sono stati utilizzati
software o altro per studiare possibili danni da vento e se la forma dell’edificio
non sia tale da generare o amplificare flussi d’aria che potrebbero diventare
pericolosi.
La forma dell’edificio deve essere studiata anche per evitare che l’involucro, o
sue parti, possano generare rumori se investite da correnti d’aria.
Richieste di questo tipo, risibili per un edificio situato nella periferia milanese,
sono già più comprensibili per edifici di maggiori dimensioni realizzati in realtà
più congestionate, simili quindi alla situazione giapponese.
220
Altre richieste che evidenzionano le differenze in ambito edile tra il nostro paese
e il Giappone si trovano ai punti Q2.3.3.3.1; 3.3.2; 3.3.3.; 3.3.4; 3.3.5; 3.3.6,
dove viene valutata la possibilità di sostituzione, riparazione e integrazione di
tutti i tipi di impianti (ventilazione, adduzione e scarico acqua, elettrici,
telematici) senza intaccare le finiture dell’edificio. In Italia la tecnologia più
diffusa, almeno in ambito residenziale, è quella che prevede struttura in
calcestruzzo armato, murature in forati e solai in laterocemento, con successive
finiture dei generi più disparati. Una tecnologia del genere, che raramente
prevede controsoffitti, pavimenti sopraelevati o cavedi di grandi dimensioni, non
permette un semplice accesso agli impianti, come invece permetterebbe una
tecnologia costruttiva più “industrializzata”, in cui ci sia un largo utilizzo di
prefabbricati per murature e solette, e in cui il cantiere diventi più un luogo
“assemblaggio-montaggio”, che “costruzione”.
Viene data poi molta importanza alla risposta dell’edificio al sisma, cosa che in
Italia, a meno di trovarsi in regioni ad alta sismicità, viene trascurata. Non viene
presa in considerazione solo la rispondenza a determinati requisiti strutturali
(Q2.2.2.1.1 - Resistenza sismica), ma viene anche considerata l’affidabilità e
possibile fruibilità dell’edificio in seguito al sisma (Q2.2.2.3.1; 2.3.2; 2.3.3; 2.3.4;
2.3.5).
Si valuta quindi se in caso di sisma gli impianti continuino a funzionare, e in
caso contrario se esistano impianti o generatori di sicurezza, se gli impianti
possano funzionare con diversi tipi di energia (gas o corrente elettrica per
esempio) e se le tubazioni degli impianti siano il più possibile separate, in modo
che parti dell’impianto possano continuare a funzionare. Viene inoltre valutata la
presenza di fosse destinate allo scarico temporaneo di acque scure, in caso la
fognatura sia inservibile, e se sia presente un sistema di filtraggio che permetta
di trasformare l’acqua piovana in acqua potabile.
Accanto a valutazioni prettamente legate all’edificio e alle sue proprietà fisico –
meccaniche viene data una grande importanza all’impatto ambientale a lungo
termine da parte dell’edificio; è necessario porre attenzione all’aspetto LCA del
protocollo CASBEE.
La valutazione è da considerarsi LCA sia in quanto esistono diverse procedure
a seconda del momento di applicazione del CASBEE, sia perchè si tiene in
considerazione ciò che c’era prima e ciò che rimarrà una volta terminata la vita
dell’edificio. Molta attenzione viene prestata all’LCCO2, cioè alla life cycle CO2,
non rientrano infatti nella valutazione solo l’anidride carbonica prodotta in fase
di utilizzo dell’edificio, ma vengono considerate anche l’embodied CO2, ossia
l’anidride carbonica che è stato necessario produrre per poter realizzare
l’edificio, e quella che sarà necessario produrre per ristrutturazioni,
rinnovamenti e demolizioni.
Nonostante l’impossibilità di applicare questa parte di CASBEE, a causa della
mancanza di documentazione, il solo studiarla evidenzia come, perlomeno in
Italia, si dia scarsa importanza alla “vita” dell’edificio, alle future spese, sia
economiche che ambientali, che sarà necessario sostenere per o rinnovarlo o
demolirlo, mentre si tenda a considerare come obiettivo finale la semplice
consegna dell’edificio al committente.
Molte richieste, dunque, al primo impatto possono apparire spropositate o
esageratamente approfondite, ma studiandole con attenzione ci si rende conto
221
che ci spingono a ragionare e progettare in un nuovo modo, più rispettoso nei
confronti degli altri e dell’ambiente, ci fanno capire che “costruire bene” non è
un concetto limitato all’edificio, ma anche al contesto in cui si trova e al modo in
cui interagisce con l’ambiente, ma è necessario essere consapevoli di doversi
aprire a nuove tecnologie, di dover cambiare sia il modo di progettare che il
modo di costruire, di dover cambiare abitudini e applicare la tecnologia di cui
disponiamo per poter concepire e realizzare edifici che siano effettivamente
“sostenibili”.
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9. BIBLIOGRAFIA
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orientamento per l'attuazione del PRTR europeo, 31 Maggio 2006
[2] Institute for Building Environment and Energy Conservation (IBEC), CASBEE
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[3] Institute for Building Environment and
Architecture for a Sustainable Future, 2005
Energy
Conservation
(IBEC),
[4] Japanese Ministry of Land, Infrastructure and Transport (MLIT), Standards and
Procedures for Building Equipment
[5] Japanese Ministry of Health, Labor and Welfare, Building Standards Law
[6] Japan Housing Performance Standard under Housing Quality Assurance Law
[7] JSA, Japan Industrial Standard (JIS), JIS A 4706, JIS A 1417, JIS A 1418, JIS
A 1419, JIS Z9110
[8] JSA, Japan Agricultural Standard (JAS)
[9] Society of Heating, Air-conditioning and Sanity Engineering of Japan, SHASE
102 Ventilation Standard
[10] Institute of Building Environment and Energy Conservation, Energy Saving
Standards and Calculation Methods for Buildings
[11] Indoor Environment Forum, Post-Occupancy Evaluation Method for Office
(POEM-O popular edition), 1994
[12] http://www.ibec.or.jp/CASBEE/english
[13] http://zonesismiche.mi.ingv.it
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