INDICE 1. INTRODUZIONE……………………………………………………………………………………3 4 2. IL SISTEMA DI CERTIFICAZIONE CASBEE………………………………………………..……. 4 2.1 Storia…………………………………………………………………………..………………… 8 2.2 CASBEE family…………………………………………………….…………………………….. 10 2.3 Metodi di valutazione – due categorie: Q e L…………………………………….................. 2.4 Quattro obiettivi e indicatore BEE……………………………………………………………11 13 3. CASBEE FOR NEW CONSTRUCTION…………………………………..……………………… 13 3.1 Analisi generale…………………………………………………..…………………………… 3.2 Analisi approfondita………………………………………………..…………………………16 19 3.3 Strumenti di valutazione: Q ………………………………………………………..………… 20 3.3.1 Q1. Ambiente interno……………….……………………………………………….. 20 3.3.2 Q2. Qualità del servizio………….………………………….………………………… 3.3.3 Q3. Ambiente esterno del sito…………………………..………………..……… 21 22 3.4 Strumenti di valutazione: LR…………………………………………..……………………… 23 3.4.1 LR1. Energia…………………………………………………………………………….. 23 3.4.2 LR2. Risorse e materiali…………………………………..…………………………… 24 3.4.3 LR3. Ambiente esterno al perimetro ipotetico………………………………………. 25 3.5 Coefficienti di peso…………………………………………..……………………………..…… 26 3.6 Procedura di valutazione………………………………………………………………………… 30 4. DESCRIZIONE DEL CASO DI STUDIO IN ANALISI ………………………………………..… 30 4.1 Inquadramento territoriale……………………………………………………………………… 31 4.2 Analisi degli elementi architettonici e tecnologici ………………………………………….. 37 5. APPLICAZIONE DEL PROTOCOLLO……………………………………….……………………… 37 5.1 Q - Prestazioni e qualità ambientali dell’edificio………………………………………….. 5.2 LR - Disperdimenti ambientali dell’edificio ……………………………………………….156 211 6. CERTIFICAZIONE DELL’EDIFICIO……………………………………………………………… 7. CONSIDERAZIONI IN SEGUITO ALL’APPLICAZIONE DEL CASBEE……………………216 220 8. COMMENTI E CONCLUSIONI………………………………………………………………………. 223 9. BIBLIOGRAFIA………………………………………………………………………………………. 1 ALLEGATI TAVOLE ARCHITETTONICHE E IMPIANTISTICHE Formato A3: 1. Pianta piano terra 2. Pianta piano primo 3. Pianta piano secondo 4. Pianta piano terzo 5. Pianta piano quarto 6. Pianta piano sottotetto 7. Pianta copertura 8. Sezione longitudinale 9. Sezione trasversale 10. Impianto idrico-sanitario, aria primaria, riscaldamento-condizionamento 11. Schema funzionale 2 1. INTRODUZIONE La tesi presentata si inserisce nell’ampio argomento del risparmio energetico e dell’edilizia sostenibile, e si interessa dei sistemi e dei protocolli di certificazione energetica e ambientale, sempre più diffusi da quando sono diventati evidenti gli effetti disastrosi che lo sviluppo tecnologico umano ha provocato all’ecosistema. L’applicazione di tali sistemi all’edilizia sta diventando ormai pratica sempre più diffusa, e in molti stati ci si muove già verso la certificazione obbligatoria per ogni edificio di nuova costruzione. Data l’importanza e l’attualità del tema è sembrato doveroso prenderlo in considerazione e cimentarsi nell’applicazione pratica di un protocollo. La tesi non si occupa della storia e della nascita dei diversi sistemi di certificazione, ma si orienta direttamente sullo studio del protocollo giapponese CASBEE for New Construction, e sulla sua applicazione ad un caso di edilizia residenziale a Milano. Il lavoro svolto rientra in un più ampio progetto di confronto in parallelo di diversi sistemi di certificazione ambientale, gestito in collaborazione con altri quattro tesisti; in particolare oltre al CASBEE verranno studiati i sistemi Minergie-Eco (svizzero), SBTool (canadese), BCA Green Mark (singapore) e Leed (statunitense). Non è quindi la semplice assegnazione di una certificazione all’edificio l’obiettivo della tesi, dato che il valore pratico di tale certificazione risulterebbe inficiato dalla notevole differenza di benchmarks tra Italia e Giappone, ciò che ci si prefigge come obiettivo è il confronto tra i diversi sistemi, il commento sul loro funzionamento e l’analisi delle metodologie di calcolo per l’assegnazione dei punteggi. Effettuato questo confronto sarà possibile verificare quanto importanti in alcuni stati siano certi aspetti e quanto vengano lasciati in secondo piano in altri, inoltre il lavoro svolto permetterà di ottenere un quadro ampio e ben strutturato di ciò che ogni progettista dovrebbe tenere in considerazione in fase di progetto per poter realizzare un edificio realmente sostenibile. 3 2. IL SISTEMA DI CERTIFICAZIONE CASBEE 2.1 STORIA Da sempre una delle più grandi sfide dell’umanità è stata la realizzazione di edifici che garantissero ottimali condizioni di comfort ai futuri utenti, tuttavia se in passato erano costi e prestazioni a farla da padroni, con il passare del tempo, e specialmente negli ultimi anni, si è fatta strada la consapevolezza di dover realizzare edifici classificabili come “sostenibili”. In accordo con l’Istituto per l’Architettura Giapponese (AIJ) un edificio può essere definito “sostenibile” se è stato progettato in modo da: 1. Risparmiare risorse ed energia, riciclare materiali e minimizzare le emissioni di sostanze tossiche durante tutto il suo ciclo di vita 2. Essere in armonia con le caratteristiche del luogo in cui si trova, dal punto di vista sia climatico-ambientale sia culturale-folkloristico 3. Essere in grado di garantire e migliorare la qualità della vita umana senza pesare sull’ecosistema sia locale sia globale (AIJ, 2005, “Architecture for a Sustainable Future”, Tokyo: IBEC) È dagli anni ’80 che il concetto di sostenibilità si va via via diffondendo sempre più, e di conseguenza sono state realizzate le più svariate tecniche per valutare le prestazioni energetico-ambientali di edifici, sia già costruiti, sia in fase di progettazione. In Giappone è stato nel 2001 che è nato un progetto di interesse contemporaneamente industriale, governativo ed accademico, promosso dall’Housing Bureau e dal Ministero di terreni, infrastrutture, trasporti e turismo (MLIT), che ha condotto alla nascita di due nuove organizzazioni, la Japan GreenBuild Council (JaGBC) e il Japan Sustainable Building Consortium (JSBC), amministrate dall’ Institute for Building Environment and Energy Conservation (IBEC). Sia la JaGBC sia la JSBC lavorano al CASBEE, sistema di valutazione globale per l’efficienza del costruito (Comprehensive Assessment System for Building Environmental Efficiency). Oggi, il miglioramento e la diffusione del CASBEE sono promossi dal piano ambientale (Environmental Action Plan) del MLIT e sono inclusi tra gli obiettivi del protocollo di Kyoto (Kyoto Protocol Target Achievement Plan). Molte autorità locali hanno inoltre introdotto il CASBEE come protocollo obbligatorio per l’amministrazione degli edifici, favorendone la sempre più massiccia diffusione nella nazione. sviluppo del casbee I Stage 1 La più vecchia forma di valutazione ambientale di edifici in Giappone è la valutazione delle prestazioni degli ambienti degli edifici, perlopiù ambienti interni, con lo scopo fondamentale di migliorare le condizioni di vita e la comodità degli occupanti. L’ambiente circoscritto all’edificio e l’ambiente in generale venivano generalmente considerati come spazi aperti, e di conseguenza la valutazione 4 ambientale non prestava attenzione al fatto che ogni edificio disperdeva o scaricava nell’ambiente sostanze di vario tipo. In quest’ottica la filosofia dietro alla valutazione ambientale era molto semplice, e completamente contraria all’approccio odierno. Stage 2 La crescita della consapevolezza pubblica riguardo ai problemi da inquinamento dell’aria e agli effetti del vento in aree urbanizzate come Tokyo, portò negli anni ’60 a cercare di quantificare l’impatto ambientale oltre alle prestazioni ambientali. Si introdusse così il concetto di environmental loadings, traducibile con il termine impatti ambientali, che ha il duplice significato di semplice “immissione di sostanze nocive” e quello più astratto di “aggravio del peso dell’edificio sull’ambiente”. Venivano però valutatati in questa sede solo gli effetti negativi che l’edificio aveva sull’ambiente circostante, come per esempio l’inquinamento dell’aria, i danni da vento, l’ostruzione della luce solare; grande passo avanti rispetto allo Stage 1 rimane comunque il fatto che dal considerare solo spazi chiusi relativi al privato cittadino, si comincia a considerare l’importanza anche degli spazi di proprietà di tutta la popolazione. Stage 3 Il terzo passo verso la nascita del CASBEE avvenne in seguito alla diffusione globale della consapevolezza dei problemi ambientali negli anni ’90. Nelle altre zone del mondo erano già stati proposti specifici metodi di valutazione, quali per esempio BREEAM, LEEDTM e GBTool, che negli ultimi anni si sono diffusi sempre più come metodi di valutazione delle prestazioni ambientali degli edifici, e sono spesso stati utilizzati già in fase di progetto, oltre che come strumenti di valutazione a posteriori. Nella fase 3 tutto quanto concerne la valutazione ambientale ruota intorno al concetto di “negative impacts”, ossia a ciò che l’edificio scarica nell’ambiente. Non si effettua però più uno studio atemporale, le valutazioni delle prestazioni vengono svolte, introducendo il concetto di Life Cycle Assessment (LCA), prendendo in considerazione tutto il ciclo di vita dell’edificio. In alcuni casi si reintroduce anche lo studio delle prestazioni prettamente energetiche dell’edificio, rifacendosi allo Stage 1, ed è proprio questa mancanza di chiarezza su quale sia effettivamente l’obiettivo fondamentale della valutazione che rende particolare lo Stage 3: al miglioramento della struttura dei metodi di valutazione è corrisponde infatti una perdita di chiarezza su quale sia effettivamente la filosofia che sta alla base dello studio, ponendo in parallelo da un lato le prestazioni energetiche dell’edificio e dall’altro l’impatto ambientale dell’edificio. Stage 4 Lo sviluppo del CASBEE ebbe inizio con la percezione che la situazione confusionaria a cui si era giunti necessitava di una chiarificazione, la quale, studiando di nuovo i metodi di valutazione delle prestazioni ambientali degli 5 edifici, avrebbe proposto un nuovo, chiaro e semplice sistema fondato sul concetto di sostenibilità. Lo Stage 3 era iniziato nel momento in cui si era avuta consapevolezza che la capacità tanto degli ambienti locali quanto di tutto il mondo stava raggiungendo un limite. Il concetto di ecosistema chiuso diventò essenziale per determinare la capacità ambientale in fase di valutazione prestazionale; nacque così la definizione di un ipotetico spazio chiuso al contorno dell’edificio, come rappresentato in figura. I disperdimenti verso l’ambiente possono dunque essere definiti come “il negativo impatto ambientale che si ha verso l’ambiente esterno, oltre un ipotetico perimetro chiuso”. Il miglioramento delle prestazioni ambientali entro tale confine è definito come “miglioramento delle condizioni di vita per gli utenti dell’edificio”. La distinzione in due fattori rende più chiara e comprensibile la filosofia del metodo di valutazione, e sta alla base del CASBEE, al quale si arriva passando attraverso il concetto di BEE (Building Environmental Efficiency). Perimetro ipotetico Ipotetico perimetro chiuso Perimetro del lotto Per definire il BEE è necessario porre l’attenzione sul concetto di EcoEfficiency, introdotto per poter integrare i due fattori, uno relativo all’interno e uno all’esterno del perimetro ipotetico del sito in esame. Eco-Efficiency normalmente è definita come “Valore di produttività e servizi per unità di load ambientale”. Basandosi sulla definizione di efficienza, ossia rapporto tra output e input, è possibile arrivare ad un nuovo modello con una migliorata definizione di EcoEfficiency, ossia: EE = output benefici input + output non benefici Estendendo questa definizione agli edifici (Buildings) , da EE si ottiene BEE, che costituisce il fondamento del CASBEE. 6 sviluppo del casbee II Il CASBEE è stato sviluppato in accordo ai seguenti principi: 1.Il sistema deve essere strutturato per dare valutazioni migliori a edifici migliori, così da incentivare lo sviluppo e il miglioramento in campo progettuale sia ingegneristico che architettonico; 2.Il sistema di valutazione deve essere il più semplice possibile; 3.Il sistema deve essere applicabile a edifici nelle più svariate situazioni; 4.Il sistema deve prendere in considerazione anche i problemi peculiari di Asia e Giappone. Essendo un sistema da applicare al processo edilizio, il CASBEE si struttura come tale, dividendosi in tre momenti principali, l’uno legato all’altro in successione temporale, come illustrato in figura. Pre-design Questa è la fase in cui le più svariate condizioni al contorno, di natura sociale, culturale, naturale, economica, che costituiscono il background di progetto, vengono sottoposte ad un’analisi e ad uno studio approfondito, sfaccettato e tridimensionale. L’output della fase di pre-design è costituito dalla consapevolezza di problemi, di necessità e di scelte che dovranno essere prese in sede di progetto. Design Gli aspetti studiati in fase di pre-design vengono analizzati più a fondo in modo da definirne le caratteristiche ecologiche, tecniche, socio-culturali, estetiche ed economiche. La progettazione passa inoltre attraverso un processo di autovalutazione atto a integrare ogni scelta progettuale. Post-Design Quando un progetto, integrato attraverso la fase di design, viene portato a compimento, l’edificio realizzato è soggetto ad un ultima verifica, seguita da ulteriori verifiche retrospettive durante il suo ciclo di vita, in modo da valutarne l’effettiva sostenibilità. I risultati di tali verifiche costituiscono una vastissima gamma di feed-back utili al costante miglioramento delle fasi di design. 7 2.2 CASBEE FAMILY CASBEE è composto da quattro strumenti di valutazione che, corrispondendo alle fasi del ciclo di vita dell’edificio, permettono di seguire ogni fase di progetto; “CASBEE Family” è il nome collettivo che comprende tali strumenti di valutazione. Tool-1 CASBEE for New Construction Ristrutturazione Vita Realizzazione Vita Esecutivo Valutazione in fase di predesign, scelta del lotto etc. Definitivo Tool-0 CASBEE for Pre-Design Post - design Nuova costruzione Preliminare Vita dell’edificio Design Progetto Pre - design Progettazione Fasi di progetto classificazione Valutazione della nuova costruzione (valutazione delle specifiche di progetto etc.) Tool-2 CASBEE for Existing Building Tool-3 CASBEE for Renovation Nome CASBEE for Pre-design CASBEE for New Construction CASBEE for Existing Building CASBEE for Renovation classificazione classificazione Valutazione di edifici esistenti (valutate le prestazioni effettive al momento della valutazione) Valutazione di edifici esistenti (valutate le prestazioni effettive al momento della valutazione) Valutazione per la ristrutturazione (valutato il miglioramento di specifiche di progetto e prestazioni) Abbreviazione CASBEE-PD CASBEE-NC CASBEE-EB CASBEE-RN classificazione Tool # Tool-0 Tool-1 Tool-2 Tool-3 8 CASBEE for Pre-design Il Tool si propone di assistere il committente, il progettista e chiunque sia coinvolto nella fase di pre-design del processo edilizio. Le due funzioni principali sono: 1.Aiutare nella comprensione di problemi fondamentali come l’impatto ambientale del progetto e nella scelta di un sito adatto. 2.Valutare le prestazioni ambientali dell’edificio in fase di pre-design. CASBEE for New Construction Questo è un sistema di autovalutazione che permette agli architetti e agli ingegneri di ottenere il valore BEE (Building Environmental Efficiency) dell’edificio alla luce di considerazioni limitate alla fase progettuale. Può anche essere sfruttato come strumento ufficiale di classificazione, se però l’edificio sarà in seguito soggetto a valutazioni di terzi. CASBEE for Existing Building Questo strumento di valutazione classifica edifici esistenti, dopo aver ottenuto ed effettuato considerazioni relative ad almeno un anno di vita. CASBEE for Renovation Data la sempre crescente domanda di rinnovazione e ristrutturazione edilizia, specialmente nel mercato giapponese, è stato creato questo Tool, che è usato per promuovere nuovi sistemi di monitoraggio e miglioramento degli edifici, appoggiandosi all’ESCO (Energy Service Company), destinata a diventare sempre più importante in futuro. Il CASBEE for Renovation permette quindi di accertare il grado di miglioramento in termini di BEE rispetto al momento precedente alla ristrutturazione. 9 2.3 METODI DI VALUTAZIONE - DUE CATEGORIE: Q e L Il CASBEE prevede due ambienti, uno interno ed uno esterno, correlati a due diversi fattori e divisi da un ipotetico confine definito dai confini dell’edificio e altri elementi. Dato che il CASBEE non si occupa solo dei disperdimenti, ma anche dei benefici che un edificio può portare all’ambiente, questi due fattori sono definiti come Q ed L, e vengono valutati separatamente, punto per punto all’interno o all’esterno dell’ipotetico confine. Q – QUALITY: Prestazioni e qualità ambientali dell’edificio (Building Environmental Quality & Performance) Valuta il “miglioramento delle condizioni di vita per gli utenti dell’edificio, all’interno di un ipotetico spazio chiuso (proprietà privata)”. L – LOADINGS: Disperdimenti ambientali dell’edificio (Building Environmental Loadings) Valuta gli “aspetti negativi dell’impatto ambientale che si ha verso l’ambiente esterno, oltre un ipotetico perimetro chiuso (proprietà pubblica)”. Sono un esempio di loadings l’emissione di agenti inquinanti, di calore, il rumore, l’utilizzo di risorse etc. 10 2.4 QUATTRO OBIETTIVI E INDICATORE BEE Gli obiettivi che il CASBEE si prefigge di raggiungere, in quanto protocollo per la certificazione energetica degli edifici, sono quattro: 1.Efficienza Energetica 2.Efficienza nelle Risorse 3.Ambiente locale 4.Ambiente interno È tuttavia necessario riorganizzarli, distinguendoli chiaramente l’uno dall’altro e legandoli agli indicatori Q o L precedentemente descritti, in modo da poter poi ottenere il valore BEE (Building Environmental Efficiency); il modo in cui il CASBEE ha proceduto ha portato alla distinzione in due grandi categorie (numeratore e denominatore del BEE) alle quali afferiscono diversi fattori, come illustrato in figura. classificazione ambientale utilizzando il BEE Come già spiegato il BEE, che costituisce l’anima del CASBEE, è un indicatore calcolato in relazione a Q e ad L, che permette una chiara rappresentazione dei risultati delle valutazioni delle prestazioni ambientali degli edifici. Efficienza Q (prestazioni e qualità ambientali dell’edificio) Ambientale = dell’Edificio (BEE) L (disperdimenti ambientali dell’edificio) I valori BEE sono rappresentati graficamente ponendo L sull’asse x e Q sull’asse y; il valore BEE è espresso dal gradiente della retta passante per l’origine. Più è alto il valore di Q, più pendente è la retta, più l’edificio è “sostenibile”. Sfruttando questo metodo diventa possibile rappresentare graficamente le valutazioni ambientali usando aree racchiuse entro “linee limite”; la figura mostra come si riescano a definire diverse classi, dalla C (povera), passando per B-,B+ ed A, fino alla S (eccellente), in base a valori di BEE via via crescenti. 11 Valutazione della sostenibilità dell’edificio con il BEE Disperdimenti ambientali dell’edificio 12 3. CASBEE FOR NEW CONSTRUCTION 3.1 ANALISI GENERALE La tipologia di CASBEE che sarà utilizzata per valutare il caso di studio oggetto della tesi sarà il CASBEE for new construction. Solitamente le valutazioni effettuate utilizzando questo protocollo durano da tre a sette giorni, includendo il tempo richiesto per preparare i documenti necessari per la valutazione. Esiste anche una brief version di questo protocollo, che è stata sviluppata per far fronte alla crescente necessità di poter ottenere più facilmente e velocemente l’indice BEE. Sfruttando tal metodo si può ottenere in poche ore una classificazione dell’edificio, seppur provvisoria e semplificata. CASBEE per le diverse fasi di progetto In fase di progetto preliminare, esecutivo e definitivo, le qualità ambientali e le prestazioni dell’edificio, incluso lo studio delle riduzioni di emissioni dannose, sono studiate come in figura. Ad ogni fase di progetto corrisponde un criterio di valutazione leggermente differente dagli altri, dato che qualità e disperdimenti possono subire variazioni sia passando dalla fase progettuale alla fase di realizzazione, sia negli anni successivi alla messa in opera. D’altro canto possono cambiare anche i minimi normativi richiesti all’edificio, e quindi i criteri di valutazione da applicare, ecco perché i risultati ottenuti con il CASBEE for new construction sono validi solo per tre anni oltre il momento di realizzazione del progetto. Oltre i tre anni le prestazioni degli edifici sono studiate utilizzando il CASBEE for Existing Building. Pianificazione Progetto preliminare Progetto esecutivo Realizzazione 13 come viene utilizzato il CASBEE for new construction CASBEE for New Construction è utilizzato per i seguenti quattro scopi principali: 1. Per i progettisti, per migliorare le loro capacità progettuali. L’edificio è studiato e controllato relativamente all’efficienza ambientale al momento di progettazione, in modo da poter informare oggettivamente il committente in merito all’impatto ambientale dell’edificio. 2.Può essere sfruttato da parte di terzi per classificare gli edifici, per i più svariati motivi. 3.Può essere usato nell’amministrazione edilizia. Nell’ aprile del 2004 per esempio Nagoya ha introdotto il CASBEE Nagoya, basato sul CASBEE for New Construction. Osaka ha adottato delle linee guida nel Maggio del 2004 chiamate Osaka Municipal Comprehensive Assessment System for Building Environmental Efficiency (CASBEE Osaka); oltre a questi esempi anche molti altri governi regionali in tutto il Giappone hanno proceduto all’introduzione del CASBEE come strumento istituzionalizzato. 4. Può essere usato nelle gare d’appalto (sia in Giappone sia nel resto del mondo), nelle quali un progettista può fregiarsi di una classificazione CASBEE per evidenziare come il proprio edificio abbia un basso impatto ambientale. approccio base alla valutazione con CASBEE for new construction Lo sviluppo del CASBEE for New Construction, nell’ottica di renderne sempre più facile la diffusione, è fondato sui seguenti pilastri: 1. Deve essere un ottimo strumento di valutazione per progettisti con una coscienza ambientale superiore, oltre che semplicemente uno strumento di controllo di impatto ambientale, in modo da motivare le persone ad utilizzarlo. 2. Deve essere uno strumento abbastanza generale da poter essere sfruttato per edifici delle più svariate forme e dimensioni, e al contempo di facile utilizzo. 3. Per facilitarne la diffusione, deve avere una struttura flessibile atta a incamerare iniziative innovative prese dagli utilizzatori a seconda dei propri metodi di procedere. 4. I metodi di valutazione devono fare massimo uso di altri metodi già esistenti, come energy-saving standards (PAL/CEC) e Housing Performance Indication System, in modo da risparmiare tempo e denaro in fase di valutazione. 5. Il protocollo deve essere in grado di fornire semplici risultati basati su input di prestazioni ambientali ottenibili già dalla fase di progettazione preliminare. Allo stesso modo, con il procedere delle fasi, deve garantire risultati via via più approfonditi. pal/cec Sono due indicatori che servono per valutare le prestazioni ambientali di un edificio: il PAL (Perimeter Annual Load), è relativo all’involucro edilizio, il CEC (Coefficient of Energy Consumption), è relativo alle prestazioni degli impianti dell’edificio. 14 PAL = CEC = Disperdimenti termici al perimetro (MJ/anno) Superficie del perimetro ipotetico (m2) Consumo energetico annuale (MJ/anno) Consumo energetico standard (MJ/anno) diffusione del CASBEE Ad oggi il sistema di valutazione CASBEE si sta diffondendo sempre più in Giappone e, come già detto in precedenza, addirittura molte autorità locali hanno reso questo protocollo obbligatorio, favorendone così la sempre più massiccia diffusione nella nazione. A titolo esemplificativo viene riportata una tabella che raccoglie il numero di certificazioni CASBEE effettuate tra il 2004 e il 2007, nella quale si può facilmente vedere come nel corso di quattro anni il numero di certificazioni effettuate sia passato da 174 a 1067. 15 3.2 ANALISI APPROFONDITA tipologie edilizie obiettivo del CASBEE for new construction Le principali tipologie edilizie analizzabili con il CASBEE for New Construction sono uffici, scuole, negozi, ristoranti, locali per il pubblico spettacolo, industrie, ospedali, hotel e appartamenti. I singoli appartamenti vengono di solito esclusi dal protocollo, mentre per quanto riguarda le zone industriali si effettua uno studio relativo unicamente alle zone residenziali e non a quelle produttive. Le tipologie edilizie sono fondamentalmente divise in residenziali e non residenziali; in particolare gli ospedali, gli hotel e gli appartamenti che rientrano nella categoria del residenziale sono edifici che includono spazi di vita comuni e zone di degenza (le valutazioni di questi edifici si dividono in Zone di residenza e degenza e Edificio intero e spazi comuni). A seconda della tipologia edilizia cambia leggermente lo schema da seguire, come illustrato in figura. A NON RESIDENZIALE B RESIDENZIALE Valutazione per l’edificio intero e le parti comuni Valutazione delle zone di residenza e degenza Pesatura del risultato in base al rapporto tra parti comuni e zone residenziali e di degenza Risultato della valutazione A Risultato della valutazione B 16 Classificazione Tipologia edilizia Uffici Scuole Negozi Non residenziale Ristoranti Locali per spettacolo Industrie Ospedali Residenziale Hotel Appartamenti il Tipologie incluse Uffici, edifici governativi, biblioteche, musei, uffici postali… Scuole elementari, licei, università, collegi, altro… Botteghe, negozi, supermarket… Ristoranti, cantine, caffè… pubblico Auditorium, halls, piste da bowling, palestre, teatri, cinema… Fabbriche (esclusa la zona produttiva), box, ingrossi, magazzini… Ospedali, case per anziani, case di cura… Hotel, ostelli… Condomini VALUTAZIONI PER COMPLESSI EDILIZI La valutazione per complessi che racchiudono più edifici è effettuata come una media, pesata sull’area in pianta, dei valori di ogni singolo edificio. approccio ai criteri di calcolo Caratteristico del CASBEE è l’assegnare diversi valori a Q e L, definiti in precedenza, e poi riunirli in un unico valore, il BEE, che valuta l’Efficienza Ambientale dell’Edificio. L viene tuttavia preso in esame come LR (loading reduction), ossia “riduzione degli aspetti negativi dell’impatto ambientale che si ha verso l’ambiente esterno, oltre un ipotetico perimetro chiuso”, che è un concetto di più facile comprensione rispetto al semplice L. I criteri di valutazione sono esaminati in modo da essere il più standardizzati possibile, così da poter essere applicati ad ogni tipologia di edificio. Ogni valutazione è basata come segue: 1. La scala di valutazione è a cinque livelli, dei quali il terzo rappresenta le condizioni standard. 2. Come regola generale il livello 1 è assegnato agli edifici che rispettano leggi sorpassate e altre minime condizioni, o che non sono a norma. 3. Il livello ordinario (3) è un livello corrispondente ad un edificio con prestazioni tecnico - sociali ordinarie, al momento della valutazione. 4. Se ci sono situazioni per le quali i risultati differiscono da valori ragionevoli a causa di altri fattori che dovrebbero essere considerati (come speciali caratteristiche regionali), devono essere forniti diversi risultati. 17 risultati delle valutazioni Sono due i fogli principali di cui è costituito il CASBEE: lo score sheet e lo Assessment Results Sheet. Anche i risultati sono dati non in funzione di Q ed L, ma di Q ed LR, dove LR, come già detto, è definito come la riduzione di L. Vengono qui riproposti per via grafica i passaggi che dai vari Qi e LRi permettono di ottenere il BEE. <score sheet> Risultati per Q Q1 Ambiente interno Q2 Qualità del servizio Q3 Ambiente esterno del sito Risultati per LR LR1 Energia LR2 Risorse e materiali LR3 Ambiente esterno al perimetro ipotetico <assessment results sheet> Rappresentazione mediante istogrammi, grafici radar e BEE (1) Valutazione Q (2) Valutazione LR (3) BEE Prestazioni e qualità ambientali dell’edificio Disperdimenti ambientali dell’edificio 18 3.3 STRUMENTI DI VALUTAZIONE: Q 1. Suoni e rumori 2. Comfort termico Q1 – AMBIENTE INTERNO 3. Luce e illuminamento 4. Qualità dell’aria 1. Funzionalità 2. Durabilità e affidabilità Q2 – QUALITA’ DEL SERVIZIO 3. Flessibilità e adattabilità 1. Preservazione e creazione di biotopi 2. Townscape e Landscape Q3 – AMBIENTE ESTERNO DEL SITO 3. Caratteristiche locali e legami con l’esterno 1.1 Rumori 1.2 Isolamento acustico 1.3 Assorbimento acustico 2.1 Controllo della temperatura interna 2.2 Controllo dell’umidità 2.3 Tipologie di impianti di climatizzazione 3.1 Illuminamento solare 3.2 Misure anti abbagliamento 3.3 Illuminamento 3.4 Controllabilità dell’illuminamento 4.1 Controllo della fonte 4.2 Ventilazione 4.3 Piano di gestione 1.1 Funzionalità e fruibilità 1.2 Dotazioni 2.1 Resistenza sismica 2.2 Vita di servizio dei componenti 2.3 Affidabilità in caso di sisma 3.1 Margine di adattabilità spaziale 3.2 Margine di carico sulla soletta 3.3 Adattabilità delle attrezzature impiantistiche 3.1 Attenzione alle caratteristiche locali e al miglioramento del comfort 3.2 Miglioramento dell'effetto di riscaldamento sul sito 19 3.3.1 Q1. AMBIENTE INTERNO 1. SUONI E RUMORI Valuta il livello di isolamento acustico dal rumore di fondo in relazione al comfort e all’agio necessario alle attività produttive, ma la valutazione si estende anche allo studio di contromisure necessarie a limitare l’inquinamento acustico proveniente da impianti di ventilazione o di altro tipo e ai dispositivi di assorbimento acustico atti a limitare la riverberazione del suono che entra nelle stanze. 2. COMFORT TERMICO Valuta le prestazioni dell’edificio in merito a temperatura, umidità e ricircolo d’aria. Vengono presi in considerazione gli impianti atti alla gestione, al controllo e al mantenimento di determinati valori di temperatura interna e umidità, e si presta attenzione alle caratteristiche dell’impianto di climatizzazione. 3. LUCE E ILLUMINAMENTO Verifica che ci sia un efficiente sfruttamento della luce solare per mezzo di aperture o dispositivi appositi, studia come evitare abbagliamenti o disturbi da luce solare diretta ed effettua studi relativi al livello di illuminamento sui piani di lavoro. 4. QUALITA’ DELL’ARIA Valuta quanta considerazione è stata data alla scelta dei materiali in modo da mantenere un ottimo livello di qualità dell’aria interna (IAQ), valuta i sistemi di ventilazione, i metodi di costruzione e altri aspetti. Questo strumento di valutazione è suddiviso in tre elementi, il controllo della fonte, cioè relativo alla scelta di materiali che non generino inquinamento, la ventilazione, relativa all’espulsione delle sostanze nocive, e il piano di gestione, per un controllo in corso d’opera delle quantità di sostanze inquinanti. 3.3.2 Q2. QUALITÁ DEL SERVIZIO 1. FUNZIONALITÁ Valuta la facilità e il comfort nel movimento. Non è facile esprimere aspetti come questo con indici quantitativi, così vengono sfruttati indici sostitutivi quali per esempio l’area in pianta per occupante, l’altezza del soffitto o la disponibilità di spazi all’aperto; accanto a tali parametri sono comunque presenti richieste più quantificabili, come l’abbattimento delle barriere architettoniche. Questa valutazione di funzionalità è senza precedenti, sviluppata a partire dalle valutazioni relative agli elementi spaziali sotto POEM-O*. Tuttavia al contrario di POEM-O*, che enfatizza le reazioni psicologiche degli utenti, questa valutazione considera le prestazioni fisiche dell’ambiente interno. * POEM-O è un acronimo di Post-Occupancy Assessment Method - Office, una procedura per la valutazione degli ambienti interni relativa agli edifici, sviluppata dall’ Indoor Environment Forum (un gruppo di ricerca privato sponsorizzato dall’ Architecture Research Institute). 20 2. DURABILITÁ E AFFIDABILITÁ Valuta la capacità di poter continuare a sfruttare l’edificio in buone condizioni in caso di sisma. Non viene considerata solo la sicurezza (safety) dell’edificio in sé contro i terremoti, ma ci si sforza di studiare problemi come la resistenza sismica e l’isolamento sismico, che aumentano la sicurezza di tutto (dalle persone agli impianti, alle finiture) sia all’interno che all’esterno dell’edificio. 3. FLESSIBILITÀ E ADATTABILITÀ Valuta se l’edificio sia pronto o meno per un utilizzo a lungo termine, che includa future ristrutturazioni e cambi di destinazione d’uso. 3.3.3. Q3. AMBIENTE ESTERNO DEL SITO 1. PRESERVAZIONE E CREAZIONE DI BIOTOPI Valuta gli sforzi per conservare e creare biodiversità per organismi animali e vegetali. Relativamente al lotto è ovvio che appena terminata la costruzione alberi e altre piante non sono ancora cresciuti completamente, così diventa importante studiare il potenziale habitat che si creerà in futuro e costituirà il supporto per la vita di animali e vegetali; relativamente a ciò che rimane all’esterno del perimetro ipotetico si deve fare in modo che non venga danneggiato l’habitat esistente. 2. TOWNSCAPE & LANDSCAPE Valuta se e come il contesto urbano è stato preso in considerazione. Negli ultimi anni c’è stata una forte tendenza da parte di governi regionali e nazionali a promulgare leggi che regolamentino il paesaggio, e questa valutazione esamina proprio quanto l’edificio è conforme alle leggi vigenti. 3.CARATTERISTICHE LOCALI E LEGAMI CON L’ESTERNO Effettua una valutazione su larga scala relativamente alla considerazione posta alla topografia e alla morfologia locale, oltre all’attenzione posta alle tradizioni culturali in modo da non urtare la sensibilità dei cittadini. Viene inoltre valutato il miglioramento del comfort nei dintorni del lotto, specialmente in relazione all’alleviamento dell’effetto delle isole di calore. 21 3.4 STRUMENTI DI VALUTAZIONE: LR 1. Disperdimenti termici 2. Utilizzo di energia rinnovabile LR1 - ENERGIA 3. Efficienza degli impianti 4. Funzionamento a risparmio energetico 1. Risorse d’acqua LR2 – RISORSE E MATERIALI LR3 – AMBIENTE ESTERNO AL PERIMETRO IPOTETICO 2. Materiali a basso impatto ambientale 1. Inquinamento dell’aria 2. Rumori, vibrazioni e odori 3. Danni da vento e oscuramento della luce solare 4. Inquinamento luminoso 5. Effetto isola di calore 6. Carico su infrastrutture locali 2.1 Uso diretto di energia naturale 2.2 Uso di energia rinnovabile convertita 3.1 sistemi HVAC 3.2 Sistema di ventilazione 3.3 Sistema di illuminazione 3.4 Acqua calda 3.5 Ascensori 3.6 Impianti per migliorare l’efficienza energetica 4.1 Monitoraggio 4.2 Sistema di gestione operativa 1.1 Risparmio d’acqua 1.2 Acqua piovana e acque grigie 2.1 Materiali riciclati 2.2 Legname da silvicoltura sostenibile 2.3 Materiali con basso rischio per la salute 2.4 Riutilizzo di strutture esistenti etc. 2.5 Riutilizzabilità di componenti e materiali 2.6 Uso di CFC e halon 2.1 Rumori e vibrazioni 2.2 Odori - 22 3.4.1. LR1. ENERGIA Gli sforzi fatti per ridurre l’energia dispersa durante la vita dell’edificio sono classificati in LR1.1; 2; 3; 4. In Giappone gli standard per il risparmio energetico degli edifici sono stati stabiliti già dal 1980 sulla base dell’ Energy Saving Law. Tali standard sfruttano due indicatori numerici, PAL e CEC (performance standards), mentre più recentemente è stato introdotto il Point Method (specification standards). CASBEE presenta una metodologia di valutazione più chiara e innovativa, che riassume quanto appena visto. Gli indicatori di cui sopra sono utilizzati per la valutazione di edifici in generale, con l’eccezione della categoria Appartamenti. 1. DISPERDIMENTI TERMICI Utilizza valori PAL oppure il metodo point value per calcolare i miglioramenti delle prestazioni dell’edificio, che sono strettamente connessi con il consumo di energia per l’aria condizionata. 2. UTILIZZO DI ENERGIA RINNOVABILE Valuta gli sforzi per un utilizzo diretto di energia naturale (luce, ventilazione etc.) o per l’utilizzo di energia naturale convertita (impianti solari, pompe di calore etc.). 3. EFFICIENZA DEGLI IMPIANTI Sfrutta valori ERR (Energy Reduction Ratio), calcolati a partire da valori CEC, in modo da poter calcolare il livello di miglioramento dell’efficienza nella climatizzazione dell’aria, nella ventilazione, nell’illuminazione, nelle reti di acqua calda e negli impianti di sollevamento (ascensori). 4. FUNZIONAMENTO A RISPARMIO ENERGETICO Valuta le operazioni e il sistema di manutenzione dell’edificio e si accerta che ci sia un sistema di monitoraggio del consumo di energia funzionante sin da quando l’edificio è stato messo in opera. Per la valutazione degli appartamenti c’è uno schema di valutazione conforme al sistema di valutazione Indication System dell’ Housing Quality Assurance Law. Tuttavia quest’ultimo prende in considerazione solo l’ LR1.1, mentre il CASBEE va oltre e include LR1.2 e LR1.3. Sempre in merito agli appartamenti, l’ LR1.4 viene escluso dalle considerazioni perché sono pochi gli aspetti per i quali è importante il contributo della gestione dell’edificio. 3.4.2. LR2. RISORSE E MATERIALI 1. RISORSE D’ACQUA Valuta se sono o non sono state prese misure per il risparmio dell’acqua, per lo sfruttamento dell’acqua piovana o per il riutilizzo delle acque grigie. 2. MATERIALI A BASSO IMPATTO AMBIENTALE In questa sede si analizza il consumo di risorse legato alla fase costruttiva (utilizzo di materiali riciclati, riutilizzo di elementi strutturali etc.), e si prende in 23 considerazione la quantità di sforzi effettuata per ridurre i disperdimenti nell’ambiente dovuti alla costruzione e ai materiali necessari. Esempi classici sono l’utilizzo di legname derivato da silvicolture sostenibili e il non utilizzo di sostanze contenenti CFC o Halon. Indirettamente si controlla poi se le emissioni di CO2 e altri gas sono ridotte solo alla fase produttiva o continuano dopo la messa in opera dell’edificio. 3.4.3. LR3. AMBIENTE ESTERNO AL PERIMETRO IPOTETICO 1. INQUINAMENTO DELL’ARIA Valuta gli sforzi fatti per restringere la quantità di agenti inquinanti generati all’interno dell’edificio o comunque del perimetro ipotetico. La valutazione considera le misure prese per ridurre le emissioni atmosferiche in fase di costruzione e gli sforzi fatti per rimuovere l’inquinamento atmosferico introducendo piante. 2. RUMORI, VIBRAZIONI E ODORI Valuta il rumore, le vibrazioni e gli odori generati dall’edificio durante la sua vita, osservando nello specifico se sono state prese oppure no misure contro la trasmissione di rumore e vibrazioni generate dagli impianti dell’edificio. Relativamente ai cattivi odori, vengono considerate le sostanze chimiche specificate nella Legge di Controllo dei Cattivi Odori (Odor Control Law), e si osserva se sono stati presi provvedimenti per limitare gli odori derivanti da spazzatura e simili. 3. DANNI DA VENTO Per edifici di grandi dimensioni, che probabilmente provocheranno vento, questo problema deve essere affrontato già in fase di progetto. Per una valutazione qualitativa viene considerato se sono o non sono state prese delle misure per ridurre il rischio di vento qualora l’edificio presentasse questo rischio. Vengono inoltre considerate le misure prese per minimizzare l’effetto di ostruzione della luce solare da parte dell’edificio in esame nei confronti degli edifici adiacenti e dell’area circostante. 4. INQUINAMENTO LUMINOSO L’inquinamento luminoso costituisce un problema fondamentale soprattutto nelle aree urbane. Le sorgenti sono per esempio le luci esterne degli edifici o le insegne pubblicitarie, le fuoriuscite di luce dagli interni degli edifici o il riflesso della luce solare su pareti di edifici. In questa sede si studiano le misure prese in modo da ridurre l’inquinamento luminoso. 5. EFFETTO ISOLA DI CALORE Valuta le misure prese per alleviare l’effetto isola di calore all’esterno del sito. Vengono considerati i flussi d’aria uscenti dal sito, la presenza di piante lungo il perimetro o direttamente sull’edificio, la riduzione dell’assorbimento di calore solare e la riduzione degli sprechi nel riscaldamento artificiale. 24 6. CARICO SU INFRASTRUTTURE LOCALI Valuta le misure prese per ridurre il carico sulle infrastrutture locali dovuto alla vita dell’edificio. I quattro elementi da considerare sono relativi al flusso di acqua piovana, al flusso delle acque di scolo, agli effetti peggiorativi sul traffico locale e sul servizio di raccolta dell’immondizia. 3.5 COEFFICIENTI DI PESO Ogni strumento di valutazione, come per esempio Q1, Q2, Q3, è moltiplicato per un coefficiente di peso, e i risultati di tali moltiplicazioni vengono raggruppati rispettivamente in SQ (relativa ai Q) e SLR (relativa agli LR). È da specificare che la somma di tutti i coefficienti di peso degli strumenti di valutazione rientranti nella stessa categoria (per esempio quelli di Q1, Q2, Q3) deve risultare 100%. I coefficienti di peso moltiplicativi delle valutazioni appena effettuate non devono essere determinati solo su base scientifica, ma devono anche risentire delle opinioni dei vari interessati, che siano architetti, ingegneri, managers o committenti. Per l’edizione del 2003 i coefficienti di peso sono stati determinati in seguito all’analisi di vari casi di studio da parte di esperti del CASBEE Research and Development Committee. Nell’edizione del 2004, che include anche la trattazione delle industrie, gli sviluppatori del CASBEE hanno organizzato un questionario proposto su larga scala a architetti, proprietari di edifici e in generale persone che avevano intenzione di utilizzare il sistema CASBEE (sono state ricevute 110 valide risposte). Grazie a queste risposte è stato possibile perfezionare e modificare i coefficienti di peso, che sono quelli riportati in figura. Campi di valutazione Q1 – AMBIENTE INTERNO Q2 – QUALITA’ DEL SERVIZIO Q3 – AMBIENTE ESTERNO DEL SITO LR1 – ENERGIA LR2 – RISORSE E MATERIALI LR3 – AMBIENTE ESTERNO AL PERIMETRO IPOTETICO Non industriale 0,4 0,3 0,3 Industriale 0,3 0,3 0,4 0,4 0,3 0,3 25 3.6 PROCEDURA DI VALUTAZIONE Sono due le fasi necessarie alla valutazione delle prestazioni dell’edificio, una iniziale di input, e una, successiva, di output. La prima fase è caratterizzata da due fogli di calcolo, il Main Sheet e lo Score Entry Sheet, mentre la seconda è caratterizzata dallo Score Sheet e dall’Assessment Results Sheet. Le informazioni base riferite all’edificio (tipologia edilizia, superficie occupata…) si trovano sul Main sheet, i criteri di valutazione dell’edificio in esame, ossia le tabelle in cui sono indicate le prerogative da rispettare per poter ottenere una valutazione da 1 a 5, sono presentati nello Score Entry Sheet, mentre i risultati di ogni valutazione, dal punto di vista numerico o grafico, sono riportati sullo Score Sheet e sull’Assessment Results Sheet. INPUT Descrizione dell’edificio (tipologia edilizia, superficie calpestabile etc.) Risultati dal Q1 all’ LR3 (punteggi da +1 a +5) OUTPUT Rappresentazione grafica dei risultati di ogni categoria, dalla Q1 alla LR3 Rappresentazione grafica dei risultati finali Calcolo del BEE e classificazione dell’edificio Vengono ora analizzati i 4 fogli di calcolo, partendo dagli output e passando poi agli input, dato che presentando lo score entry sheet di fatto si passa già all’applicazione pratica del CASBEE all’edificio in esame. score sheet Il foglio è strutturato sulla riorganizzazione degli strumenti di valutazione effettuata in precedenza: Q viene spezzato in Q1 (Ambiente interno), Q2 (Qualità del servizio) e Q3 (Ambiente esterno del sito), mentre LR viene spezzato in LR1 (Energia), LR2 (Risorse e materiali) e LR3 (Ambiente esterno al perimetro ipotetico). Lo score sheet relativo all’edificio in esame viene riportato a pagina 212. assessment result sheet Il foglio è organizzato secondo i seguenti punti: 1.Profilo dell’edificio Il profilo dell’edificio studiato viene presentato nel foglio, nel quale vengono riportate anche altre informazioni, quali tipologia edilizia, località, area in pianta del fabbricato… 26 2.Risultato del CASBEE 2.1 Risultati per categoria Sono raccolti in forma di grafici a radar, istogrammi e valori numerici 2.2 BEE (Building Environmental Efficiency) Nel CASBEE la scala di valutazione per Q e LR varia tra 1 e 5. Il numeratore Q necessario al calcolo del BEE deriva da SQ, ottenuto come risultato della categoria Q; allo stesso modo il denominatore L deriva da SLR. Per definizione il BEE si calcola come: BEE= Q / L = 25*(SQ-1) / 25*(5-SLR) dove: SQ= Risultato della categoria di valutazione Q SLR= Risultato della categoria di valutazione LR 3.Importanti strumenti di valutazione esclusi dal metodo generale di valutazione del BEE È questa una colonna in cui inserire valori che non sono inclusi nel calcolo del BEE appena indicato, ma che sono in ogni caso molto importanti per una corretta valutazione. 3.1 Indicatori quantitativi relativi ai tipici disperdimenti ambientali degli edifici Rientra in quest’ambito il calcolo del consumo di energia primaria in esercizio, del volume d’acqua consumato, l’LCCO2 (Life Cycle CO2) etc. Ove possibile è utile comparare l’edificio studiato ad un edificio standard in modo da poter ottenere e indicare un valore di riduzione relativo ad ogni singolo strumento di valutazione. Per quanto riguarda il fattore tempo, l’esecutore può scegliere il giusto modello LCA tra i vari modelli LCA pubblicati. 3.2 Valutazione del processo progettuale Vengono qui presi in considerazione fattori relativi alla gestione del processo produttivo, quali l’esistenza di un piano di gestione ambientale del sito in cui si costruisce. In ogni caso sono da escludere studi relativi alla scelta del lotto, in quanto vengono effettuati in sede di CASBEE for Pre-design. 27 main sheet Il main sheet è il primo foglio ad essere compilato dal certificatore, e contiene i dati più generali relativi all’edificio. Viene riportato qui sotto il modello di main sheet da compilare. Tab.1 1-1 Descrizione dell’edificio Nome dell’edificio Ubicazione Destinazione d’uso dell’area Zona climatica Tipologia edilizia* Ultimazione Area del lotto Numero di piani Struttura Numero occupanti Numero occupanti annuale Fase di valutazione Data di valutazione Area dell’edificio in pianta Esecutore Superficie calpestabile lorda Approvato da Data di approvazione *Da scegliere tra le tipologie indicate a pagina 17. Tab.2 In caso di più edifici Numero edificio Tipologia edilizia Area al lordo Unità di misura 1 m2 2 m2 3 m2 … m2 IN CASO DI HOTEL, OSPEDALI E CONDOMINI Frazione sull’area totale dell’ospedale delle zone adibite a stanze da ricovero Frazione sull’area totale dell’hotel delle zone adibite a stanze per gli ospiti Frazione sull’area totale del condominio delle zone adibite a residenze score entry sheet: Lo score entry sheet è il foglio in cui il certificatore inserisce i risultati delle sue valutazioni secondo i criteri relativi ad ogni elemento (livelli da 1 a 5). Viene preparato un foglio di calcolo per ogni categoria di valutazione. È bene sottolineare che arrivati a questo punto è necessario spingersi più nello specifico entro l’analisi dettagliata di quanto sarà utile all’argomento della tesi, ossia la valutazione di un edificio in fase di realizzazione; esistono infatti due diverse, seppur simili, procedure di valutazione dell’edificio, una relativa alla fase di progettazione e una all’edificio dopo la messa in opera; in questa sede, dato che l’edificio non è ancora stato costruito verrà presa in considerazione la procedura destinata alla valutazione dell’edificio in fase di progettazione. 28 Nelle tabelle da compilare, a seconda della tipologia edilizia, è indicato come assegnare il punteggio relativo al parametro in esame. Alcuni parametri non sono utili a tutte le tipologie edilizie, pertanto verrà indicato di volta in volta il campo di applicazione, nel modo indicato nell’esempio sottostante. Tipologia edilizia Uffici Scuole Negozi Ristoranti Locali per il pubblico spettacolo Ospedali Hotel Appartamenti Industrie Applicabile Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Non applicabile Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Prima di procedere con l’applicazione del protocollo CASBEE viene presentato l’edificio oggetto di studio. 29 4. DESCRIZIONE DEL CASO DI STUDIO IN ANALISI 4.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE Il caso di studio oggetto di analisi è ubicato in via G.B. Carta 5, nel quartiere “Cimiano”, nella periferia nord-est di Milano. Il quartiere, di tipo residenziale ad alta densità abitativa, è servito sia da due linee della metropolitana, MM1 e MM2, che passano a pochi km dall’area analizzata, sia dalle linee 44, 51, 53, 56 dei mezzi di superficie. L’unico elemento naturalistico nei dintorni è il Naviglio della Martesana, che si trova pochi metri a sud-est dell’edificio considerato. La nuova costruzione sorge in un’area precedentemente occupata da un edificio sottoposto a completa demolizione e confina con altri edifici preesistenti. A sud è sovrastata da un edificio alto 24,14 m (l’edificio in esame è alto 20,27 m), a nord è a contatto con un edificio di 2 piani. Vengono proposte due immagini: Distanza Edificio – Piazza del Duomo: 6,8 km Distanza Edificio – Linea MM2 (Cimiano): 1,0 km 30 Superficie del lotto: 652,4 m2 Superficie edificata: 280,9 m2 Superficie calpestabile: 723,1 m2 Superficie residenziale: 634,8 m2 4.2 ANALISI DEGLI ELEMENTI ARCHITETTONICI E TECNOLOGICI L’edificio, di tipologia residenziale, ospita 14 appartamenti distribuiti su cinque dei sei piani fuori terra che lo caratterizzano. Il sesto piano in realtà è un sottotetto abitabile, raggiungibile solo dagli inquilini di due degli appartamenti del quinto piano. Il piano terra ospita cantine, box, centrale termica e locale rifiuti. L’ edificio ha una conformazione dinamica sia in pianta, grazie a irregolarità tra i diversi piani, sia in facciata, grazie alla presenza di molte logge e balconi. Inoltre in facciata si alternano tratti intonacati con diverse tonalità di beige a zone rivestite da piastrelle paramano similmattone, che oltre a sottolineare ulteriormente il dinamismo dell’edificio gli permettono di inserirsi perfettamente nel contesto urbano che lo circonda, rispettando le tipologie architettoniche degli edifici adiacenti. A coronamento dell’edificio è prevista una travatura in profilati d’acciaio HE color beige. Vengono proposte tre immagini. 31 In allegato alla tesi sono riportate le piante architettoniche dell’edificio. strutture La struttura dell’edificio è il classico telaio travi-pilastri in calcestruzzo armato, con solai in laterocemento di spessore 28 cm. Il vano scala e il vano ascensore, che si trovano in posizione centrale rispetto alla pianta e costituiscono il nucleo irrigidente dell’edificio, sono realizzati in cemento armato. Sono inoltre presenti logge e sbalzi, per i quali sono stati previsti elementi “a taglio termico”. È bene sottolineare che, nonostante l’edificio esistente in precedenza nel lotto sia stato completamente demolito, sono stati lasciati i muri contro terra del vano cantinato interrato, probabilmente per evitare di creare problemi di instabilità agli edifici circostanti. Il vano cantine è stato riempito con macerie e si è poi coperto tutto con uno strato di magrone spesso 15 cm, sul quale sono state poste le fondazioni, costituite da plinti su micropali collegati tra loro da travi di fondazione. Vengono proposte tre immagini. 32 33 tamponamenti Le chiusure opache sono costituite da uno strato di mattoni forati da 8 cm e uno strato di blocchi semipieni da 12 cm; è presente un rivestimento a cappotto con materiale isolante in polistirene espanso (EPS) di spessore 16 cm, variabile in alcune aree. Le partizioni interne tra alloggi diversi son costituite da due strati di mattoni forati da 8 cm e da uno strato di materiale fonoisolante (Sonarwood) di 8 cm. I tavolati all’interno di ogni singolo appartamento son invece realizzati in mattoni forati da 8 cm, senza alcun materiale fonoisolante o termoisolante. Vengono proposte tre immagini. Chiusura opaca sp. 37,6 cm Divisorio alloggi sp. 27 cm Tavolato interno sp. 10 cm Chiusura opaca: Divisorio alloggi: 34 Tavolato interno: impianti 1.impianto di riscaldamento e produzione acqua calda sanitaria L’impianto di riscaldamento e produzione acqua calda sanitaria è composto da una pompa di calore, che insieme ad un impianto a pannelli solari si occupa dell’impianto di riscaldamento-climatizzazione, e da una caldaia a condensazione, che insieme allo stesso impianto a pannelli solari si occupa della fornitura di acqua calda sanitaria. In particolare l’impianto di riscaldamento è composto da un gruppo frigorifero in pompa di calore, con valore nominale di potenza termica pari a 39kW, per la produzione del fluido caldo per il riscaldamento. Dal gruppo frigorifero, passando per una colonna montante posizionata nel vano scala, si diramano pannelli radianti a pavimento con tubazioni in polietilene ad alta densità su tutta la superficie coperta dell'edificio. La pompa di calore è del tipo acqua-acqua e scambia calore con la falda acquifera; tale pompa non è a circuito chiuso, ma è costituita da tre pozzi: uno serve per attingere acqua dalla falda e due per reimmetterla. La regolazione dell’impianto avviene attraverso termostati ambiente nelle zone specifiche di utilizzo. 35 2.impianto di climatizzazione Il fluido freddo per la climatizzazione viene sempre prodotto dalla pompa di calore, e dissipa parte del carico sensibile attraverso i pannelli radianti. E’ presente poi un’U.T.A (Unità di Trattamento Aria) da 1000 m3/h posta sulla copertura dell’edificio. Ogni elemento dell’impianto, non solo i terminali di erogazione, è stato ricoperto con materiale fonoisolante , in modo da evitare discomfort acustico all’interno degli alloggi. 3.pannelli solari Come già detto è presente un impianto a pannelli solari installato in copertura atto a garantire un supplementare apporto di energia per la produzione di acqua calda sanitaria e per preriscaldare il fluido termovettore dell’impianto di riscaldamento. La superficie utile dei pannelli solari è 15,24 m2, che garantisce una potenza di circa 2 kW; l’inclinazione dei pannelli solari è di 35°. 4.impianto idrico sanitario L’impianto idrico sanitario è di tipo tradizionale, prevede l’installazione di valvole di intercettazione per ciascun bagno, cucina o lavanderia. 5.rete di scarico acque nere Le colonne di acque nere sono convogliate per mezzo di apposita rete di tubazioni alla fognatura comunale. E’ prevista per ogni colonna una rete di ventilazione primaria. Il dimensionamento degli impianti e delle apparecchiature è stato eseguito sulla base dei seguenti dati, relativi alla città di Milano: - Temperatura esterna Invernale - 5° C - Umidità relativa esterna Invernale 76 % - Temperatura esterna Estiva 32° C - Umidità relativa esterna Estiva 53 % - Temperatura interna Invernale 20° ± 1° C - Umidità relativa interna Invernale 50%± 10% - Temperatura interna Estiva 28° ± 1° C - Umidità relativa interna Estiva 50%± 10% 36 5. APPLICAZIONE DEL PROTOCOLLO 5.1 Q - PRESTAZIONI E QUALITÀ AMBIENTALI DELL’EDIFICIO Q1 – Ambiente interno 1 Suoni e rumori 1.1 Rumori 1.1.1 Uff Scu Neg Rumore di fondo Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Determinare il valore del rumore di fondo presente nell’edificio e valutare in che modo peggiora il comfort interno. Viene misurato con apposita apparecchiatura. Unità di misura: dB Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Loc Più di 40 dB Tra 37 e 40 dB Tra 33 e 37 dB Tra 30 e 33 dB Meno di 30 dB Punteggio meritato dall’edificio in esame La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti, almeno finchè si rimane in ambito di progettazione. A edificio realizzato sarà possibile ottenere valori sperimentali del rumore di fondo e dunque assegnare un punteggio all’edificio. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione sono ben definiti, e permettono di assegnare con certezza all’edificio uno tra i cinque livelli. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili - 37 Q1 – Ambiente interno 1 Suoni e rumori 1.1 Rumori 1.1.2 Uff Scu Neg Rumori da impianti Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Valutare la fastidiosità del rumore generato dagli impianti dell’edificio verificando quante, tra una serie di disposizioni elencate, siano rispettate. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff – Scu – Neg – Ris – Loc – Osp – Hot – App – Ind Livello 1 Nessuna contromisura. (Meno di due contromisure tra tutte le caratteristiche da valutare) Livello 2 Alcune contromisure. (Due o tre contromisure tra tutte le caratteristiche da valutare) Livello 3 Contromisure utilizzate. (Quattro o cinque contromisure tra tutte le caratteristiche da valutare) Livello 4 Contromisure di livello abbastanza alto. (Sei o sette contromisure tutte le caratteristiche da valutare) Livello 5 Contromisure di livello avanzato. (Tutte le contromisure relative a tutte le caratteristiche da valutare) Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp – Hot Livello 1 Nessuna contromisura. (Meno di due contromisure tra tutte le caratteristiche da valutare) Livello 2 Alcune contromisure. (Due o tre contromisure tra tutte le caratteristiche da valutare) Livello 3 Contromisure utilizzate. (Quattro o cinque contromisure tra tutte le caratteristiche da valutare) Livello 4 Contromisure di livello abbastanza alto. (Sei o sette contromisure tra tutte le caratteristiche da valutare) Livello 5 Contromisure di livello avanzato. (Tutte le contromisure relative a tutte le caratteristiche da valutare) Tipologia edilizia App Livello 1 Nessuna contromisura. (Meno di due contromisure tra tutte le caratteristiche da valutare) Livello 2 Livello 3 Contromisure utilizzate. (Due o tre contromisure tra tutte le caratteristiche da valutare) Livello 4 Livello 5 Contromisure di livello avanzato. (Tutte le contromisure relative a tutte le caratteristiche da valutare) Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). 38 Caratteristiche da valutare Tipologia edilizia Tipologia di rumore Esempi di contenimento Prese d’aria e bocchette di Prese d’aria e bocchette di ventilazione ventilazione a basso impatto acustico, loro posizione, velocità dell’aria, volume d’aria in ingresso, etc. Impianto di aria Dispositivi di copertura condizionata anti-rumore, posizione etc. Rumore da sala macchine Dispositivi di copertura (aereo) anti-rumore, di assorbimento e isolamento acustico etc. Rumore da sala macchine Piattaforme anti-vibranti, (trasmesso tra i solidi) elementi in gomma antivibranti etc. Uff – Scu – Neg – Ris – Loc – Osp – Hot – Ind Rumore da condotti o Condotti, giunture e curve tubazioni (aereo) a gomito ad assorbimento acustico, rivestimento delle tubazioni con guaine fonoassorbenti, posizione etc. Rumore da condotti o Supporti anti-vibranti, tubazioni (trasmesso tra i giunti flessibili, trattamento solidi) anti-vibrante per le parti penetranti. (Esterno) Rumore dalle Diaframmi, supporti antitorri di raffreddamento vibranti, posizione etc. (Esterno) Rumore da Posizione, volume e prese d’aria e bocchette di velocità dell’aria ventilazione appropriati etc. Fornitura d’acqua e rumori Rivestimento anti-rumore, di scarico da bagni e supporti anti-vibranti in toilettes gomma, posizione etc. Colpo d’ariete Utilizzo di corrette pressioni d’acqua, selezione di misure preventive Rumore dalle centrali per Selezione di impiantistica l’impianto di aria a basso impatto acustico App condizionata (interne) Rumore dalle centrali per Supporti anti-vibranti in l’impianto di aria gomma, tappetini anticondizionata (esterne) vibranti, selezione di impiantistica a basso impatto acustico etc. Ventilazione Selezione di impiantistica a basso impatto acustico etc. 39 Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5-5 Dall’analisi delle schede relative ai diversi impianti tecnici adottati si evince che: adduzione acqua: nessuna strategia adottata per ridurre al minimo il rumore; ammortizzatori di colpo d’ariete: -colonne con diametro sino 2”: ammortizzatore ad espansione elastica -colonne con diametro oltre 2” : sistema a cuscino d’aria ripristinabile, con barilotto in tubo di acciaio ø 80 mm con fondi bombati, zincato, lunghezza 500 mm circa, valvola a sfera ø ½” su ripristino aria e scarico e valvola a sfera di intercettazione sull’attacco alla colonna. condotti per l’impianto di climatizzazione: tubi e raccordi fonoassorbenti ad innesto con guarnizione di tenuta in elastomero. Costituiti da materiale omogeneo e realizzati in polipropilene con carica minerale, la cui densità è di 1,6 kg/m3, colore grigio chiaro (RAL 7035) con classe di auto estinguenza B2 secondo la normativa DIN 4102; inoltre prima dell'ingresso in ogni appartamento sono installati un silenziatore ed un modulo di regolazione della portata. u.t.a: sono previsti silenziatori e antivibranti in PVC sulle canalizzazioni sia di mandata sia di ripresa dell’aria. ascensori: strutture in acciaio zincato con elementi verticali fonoassorbenti, spessore minimo 200mm in fibre minerali rivestiti con velo di vetro rinforzato e lamiera miscrostirata, passaggio aria massimo 100mm. Le estremità saranno flangiate. Le prestazioni di abbattimento acustico dei silenziatori saranno come minimo (attenuazione in dB per banda d’ottava (Hz)): sistemi di scarico: tubi e raccordi fonoassorbenti ad innesto per condotte di scarico all'interno dei fabbricati con guarnizione di tenuta in elastomero, costituiti da materiale omogeneo e realizzati in polipropilene con carica minerale, la cui densità è di 1,6 kg/m3. Viene assegnato Livello 5 sia alla categoria Edificio intero e parti comuni sia a Zone di residenza e degenza. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione non sono ben definiti, anche perché per ogni categoria segnalata non è chiaro se debbano essere rispettate tutte o solo alcune delle disposizioni richieste (addirittura non vengono elencate tutte le richieste, si lascia libertà di decisione al certificatore tramite un “etc.”). Inoltre il rispetto delle condizioni richieste non garantisce sicure condizioni di comfort interno; sarebbe stato forse più obiettivo utilizzare grandezze fisiche, definite da unità di misura (dB) per valutare il rumore generato dagli impianti dell’edificio. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 40 Q1 – Ambiente interno 1 Suoni e rumori 1.2 Isolamento acustico 1.2.1 Potere fonoisolante delle aperture Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Valutare la fastidiosità del rumore proveniente dall’esterno, che entra nell’edificio attraverso aperture di ogni tipo, dalle finestre alle bocchette per la ventilazione. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Ris - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Il rumore del traffico ordinario provoca fastidio Livello 2 Livello 3 Il rumore del traffico ordinario non provoca fastidio Livello 4 Livello 5 Il rumore proveniente da grosse strade o mezzi di trasporto rumorosi, come aerei, non provoca fastidio Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot - App Livello 1 Il rumore del traffico ordinario provoca fastidio Livello 2 Livello 3 Il rumore del traffico ordinario non provoca fastidio Livello 4 Livello 5 Il rumore proveniente da grosse strade o mezzi di trasporto rumorosi, come aerei, non provoca fastidio Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 1-1 Non vengono forniti sufficienti dati per poter effettuare una valutazione, in quento si sa solo che i serramenti sono in legno (marca Hemlock) e null’altro in merito al loro potere fonoisolante; anche delle bocchette per la ventilazione naturale non si hanno informazioni. Viene assegnato il levello 1, dato che, oltre a non esser stato preso in considerazione il problema, nelle vicinanze del sito (raggio 500 m) sono presenti le seguenti sorgenti di rumore: - Linea metropolitana (Cimiano-Crescenzago); - Vie urbane ad intensa attività commerciale (es: via Padova, via Palmanova); - Aree di parcheggio. 41 Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione non sono ben definiti, data la difficoltà di quantificare in modo oggettivo il livello di fastidiosità del rumore del traffico. Sarebbe stato forse più obiettivo utilizzare grandezze fisiche quali il Livello acustico L, definibile con unità di misura (dB), per misurare il rumore all’interno dell’alloggio in esame. Dato il potere fonoisolante delle chiusure opache, stimato il livello acustico presente all’esterno dell’edificio e calcolato il Livello acustico interno considerando le aperture come ponti acustici, si sarebbero ottenuti valori sicuramente più realistici. Per quanto riguarda la valutazione a edificio realizzato, i livelli verranno assegnati rapportando i risultati di prove sperimentali con curve fornite da normativa (JIS A 4706). Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili Per mancanza di informazioni all’edificio è stato assegnato il Livello 1, tuttavia è molto probabile che avendo a disposizione una relazione acustica con indicato il potere fonoisolante delle chiusure trasparenti la valutazione sarebbe potuta salire fino almeno al Livello 3. Per poter raggiungere il Livello 5 sarebbe probabilmente necessario rivedere la scelta di serramenti e bocchette di ventilazione, e ciò comporterebbe ovviamente spese molto maggiori. Costi necessari per raggiungere il Livello 3: bassi Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti 42 Q1 – Ambiente interno 1 Suoni e rumori 1.2 Isolamento acustico 1.2.2 Potere fonoisolante dei tavolati interni Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Valutare la fastidiosità del rumore proveniente dagli alloggi vicini, attraverso i muri di partizione interna. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Ris - Ind Livello 1 Voci e chiacchierii con toni normali provocano fastidio Livello 2 Livello 3 Voci e chiacchierii con toni normali non provocano fastidio Livello 4 Livello 5 Voci e chiacchierii con toni normali sono quasi impercettibili Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia App Livello 1 Si può udire facilmente ciò che avviene negli alloggi vicini Livello 2 Livello 3 Nonostante si possa udire quello che avviene negli alloggi vicini non si ha sensazione di fastidio Livello 4 Livello 5 Nessun suono percepibile proviene dagli alloggi vicini Tipologia edilizia Osp Livello 1 Si possono facilmente udire TV, radio e conversazioni Livello 2 Livello 3 Si possono udire TV, radio e conversazioni anche se sono a basso volume Livello 4 Livello 5 Difficilmente si possono udire TV, radio e conversazioni Tipologia edilizia Hot Livello 1 Rumori ordinari quali TV, radio e conversazioni sono percepibili Livello 2 Livello 3 Rumori ordinari quali TV, radio e conversazioni sono quasi impercettibili Livello 4 Livello 5 Rumori ordinari quali TV, radio e conversazioni normalmente non possono essere uditi Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). 43 Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5 E’ presente uno strato di isolante acustico Sonarwood nelle murature di partizione interna che separano gli alloggi, di cui però, non essendo presente una scheda tecnica, non si conosce il potere fonoisolante. Viene allegata la stratigrafia del tavolato in esame: Descrizione materiale Intonaco di calce e gesso Mattone forato 1.1.19.80 SonarWood Mattone forato 1.1.19.80 Intonaco di calce e gesso Spessore (cm) 1,5 8,0 8,0 8,0 1,5 In ogni caso si suppone che la presenza di un materiale fono isolante riduca a zero almeno i rumori ordinari presenti negli alloggi, pertanto viene assegnato il Livello 5. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione non sono ben definiti, data la difficoltà di quantificare in modo oggettivo il livello di fastidiosità del rumore. Sarebbe stato forse più obiettivo utilizzare grandezze fisiche quali il Livello acustico L, definibile con unità di misura (dB), per misurare il rumore all’interno dell’alloggio in esame. Dato il potere fonoisolante dei muri di partizione e stimato il livello acustico presente nell’alloggio adiacente, si sarebbero ottenuti valori sicuramente più realistici. Per quanto riguarda la valutazione a edificio realizzato, i livelli verranno assegnati rapportando i risultati di prove sperimentali con curve fornite da normativa (JIS A 1419) Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 44 Q1 – Ambiente interno 1 Suoni e rumori 1.2 Isolamento acustico 1.2.3 Potere fonoisolante delle solette di piano (impatto leggero) Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Valutare la fastidiosità del rumore proveniente dai piani superiori, generato dal movimento di oggetti di piccola massa. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Scu Livello 1 Il rumore provocato dal movimento di sedie o di oggetti che cadono arreca molto fastidio Livello 2 Livello 3 Il rumore provocato dal movimento di sedie o di oggetti che cadono arreca fastidio Livello 4 Livello 5 Il rumore provocato dal movimento di sedie o di oggetti è appena percepibile Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot - App Livello 1 Il rumore provocato dal movimento di sedie o di oggetti che cadono arreca molto fastidio Livello 2 Livello 3 Il rumore provocato dal movimento di sedie o di oggetti è percepibile ma non provoca troppo fastidio Livello 4 Livello 5 Il rumore provocato dal movimento di sedie o di oggetti è quasi impercettibile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5 In tutte le solette di piano è presente uno strato di feltro anticalpestio, non meglio identificato. Data quindi la mancanza di una scheda tecnica del materiale si suppone che il rumore generato da impatto leggero venga totalmente assorbito, metre al punto seguente, in cui si valuta il rumore generato da impatto pesante, si supporrà che ai piani inferiori il suono venga comunque percepito. Viene allegata la stratigrafia della soletta tipo: 45 Descrizione materiale Malta di calce o calce cemento Blocco da solaio 2.1.06i/1 180 Calcestruzzo ordinario Cls all. con argilla espansa Feltro - anticalpestio ROFIX EPS100 Sottofondo in cls magro Piastrelle in ceramica Spessore (cm) 1,0 18,0 4,0 8,0 1,0 3,0 5,0 1,0 Viene assegnato il Livello 5. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione non sono ben definiti, data la difficoltà di quantificare in modo oggettivo il livello di fastidiosità del rumore. Sarebbe stato forse più obiettivo utilizzare grandezze fisiche quali il Livello acustico L, definibile con unità di misura (dB), per misurare il rumore all’interno dell’alloggio in esame. Dato il potere fonoisolante della soletta e stimato il livello acustico presente nell’alloggio sovrastante, si sarebbero ottenuti valori sicuramente più realistici. Per quanto riguarda la valutazione a edificio realizzato, i livelli verranno assegnati rapportando i risultati di prove sperimentali con curve fornite da normativa (JIS A 1419). Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 46 Q1 – Ambiente interno 1 Suoni e rumori 1.2 Isolamento acustico 1.2.4 Potere fonoisolante delle solette di piano (impatto pesante) Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Valutare la fastidiosità del rumore proveniente dai piani superiori, generato dal movimento di oggetti di grossa massa. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Scu Livello 1 Il rumore provocato da persone che saltano o corrono arreca molto fastidio Livello 2 Livello 3 Il rumore provocato da persone che saltano o corrono è chiaramente percepibile Livello 4 Livello 5 Il rumore provocato da persone che saltano o corrono è percepibile ma non fastidioso Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot - App Livello 1 Il rumore provocato da persone che saltano o corrono arreca fastidio Livello 2 Livello 3 Il rumore provocato da persone che saltano o corrono è percepibile Livello 4 Livello 5 Il rumore provocato da persone che saltano o corrono è percepibile ma quasi mai viene notato Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3 Come spiegato al punto sopra, data la carenza di informazioni relative al feltro anticalpestio presente nelle solette di piano, viene assegnato il Livello 3. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione non sono ben definiti, data la difficoltà di quantificare in modo oggettivo il livello di fastidiosità del rumore. Sarebbe stato forse più obiettivo utilizzare grandezze fisiche quali il Livello acustico L, definibile con unità di misura (dB), per misurare il rumore all’interno dell’alloggio in esame. Dato il potere fonoisolante della soletta e stimato il livello acustico presente nell’alloggio sovrastante, si sarebbero ottenuti valori sicuramente più realistici. Per quanto riguarda la valutazione a edificio realizzato, i livelli verranno assegnati rapportando i risultati di prove sperimentali con curve fornite da normativa (JIS A 1419). 47 Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 3 solo per carenza di informazioni, probabilmente allegando la scheda tecnica del feltro anticalpestio sarebbe stato raggiunto il Livello 5, o comunque, anche in caso contrario, cambiare un materiale fonoisolante con un altro non è da considerarsi spesa eccessiva. Costi necessari per raggiungere il Livello 5: bassi 48 Q1 – Ambiente interno 1 Suoni e rumori 1.3 Uff Scu Neg Assorbimento acustico Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Verificare la presenza di materiali fonoassorbenti nell’edificio, condizione che garantisce ottime condizioni di comfort acustico agli inquilini. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu – Neg - Ris - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Non sono usati materiali fonoassorbenti Livello 2 Livello 3 Materiali fonoassorbenti in almeno uno tra muratura, pavimenti o soffitti Livello 4 Livello 5 Materiali fonoassorbenti in muratura, pavimenti e soffitti Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot - App Livello 1 Non sono usati materiali fonoassorbenti Livello 2 Livello 3 Materiali fonoassorbenti in almeno uno tra muratura, pavimenti o soffitti Livello 4 Livello 5 Materiali fonoassorbenti in muratura, pavimenti e soffitti Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5-5 Vengono utilizzati come materiali fonoassorbenti feltro anticalpestio per le solette e SonarWood per le murature interne. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione sono molto chiari, tuttavia non viene valutata la reale capacità fonoassorbente dei materiali, per aggiudicarsi il Livello 5 ne è sufficiente la presenza. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 49 Q1 – Ambiente interno 2 Comfort termico 2.1 Controllo della temperatura interna 2.1.1 Settaggio della temperatura interna Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Vengono valutati i valori di temperatura interna garantiti dagli impianti, in estate e in inverno. Unità di misura: °C Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 La capacità minima dell’impianto deve garantire temperature di 20°C in inverno e 28°C in estate. Ciò richiede comunque una tolleranza di un certo discomfort. Livello 2 Livello 3 La capacità dell’impianto garantisce temperature di 22°C in inverno e 26°C in estate. Tali sono le condizioni ordinarie. Livello 4 Livello 5 La capacità dell’impianto garantisce temperature di 24°C in inverno e 24°C in estate. Tipologia edilizia Scu Livello 1 La capacità minima dell’impianto deve garantire temperature di 10°C in inverno e meno di 30°C in estate. Ciò richiede comunque una tolleranza di un certo discomfort. Livello 2 Livello 3 La capacità dell’impianto garantisce temperature di 1820°C in inverno e 25-28°C in estate. Tali sono le condizioni ordinarie. Livello 4 Livello 5 La capacità dell’impianto garantisce temperature di 24°C in inverno e 24°C in estate. Tipologia edilizia Neg - Ris - Loc Livello 1 La capacità minima dell’impianto deve garantire temperature di 18°C in inverno e 28°C in estate. Ciò richiede comunque una tolleranza di un certo discomfort. Livello 2 Livello 3 La capacità dell’impianto garantisce temperature di 20°C in inverno e 26°C in estate. Tali sono le condizioni ordinarie. Livello 4 Livello 5 La capacità dell’impianto garantisce temperature di 22°C in inverno e 24°C in estate. Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). 50 Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot Livello 1 La capacità minima dell’impianto deve garantire temperature di 20°C in inverno e 28°C in estate. Ciò richiede comunque una tolleranza di un certo discomfort. Livello 2 Livello 3 La capacità dell’impianto garantisce temperature di 22°C in inverno e 26°C in estate. Tali sono le condizioni ordinarie. Livello 4 Livello 5 La capacità dell’impianto garantisce temperature di 24°C in inverno e 24°C in estate. Tipologia edilizia App Livello 1 La capacità minima dell’impianto deve garantire temperature di 18°C in inverno e 28°C in estate. Ciò richiede comunque una tolleranza di un certo discomfort. Livello 2 Livello 3 La capacità dell’impianto garantisce temperature di 22°C in inverno e 26°C in estate. Tali sono le condizioni ordinarie. Livello 4 Livello 5 La capacità dell’impianto garantisce temperature di 24°C in inverno e 24°C in estate. Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 1-2 I valori di temperatura e umidità garantiti dall’impianto di riscaldamento e climatizzazione sono i seguenti: Temperatura interna invernale: Umidità relativa interna invernale: Temperatura interna estiva: Umidità relativa interna estiva: 20° ± 1°C 50% ± 10% 28° ± 1°C 50% ± 10 % Pertanto viene assegnato il Livello 1 per quanto riguarda le parti comuni, e il livello 2 per quanto riguarda le unità abitative. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione sono molto chiari, e il basso punteggio guadagnato dall’edificio è indice delle diversità climatiche e culturali tra Italia e Giappone; in Italia 24°C d’inverno sarebbero percepiti come eccessivi, e 24°C estivi probabilmente sarebbero troppo bassi, almeno in ambito residenziale, in ambito commerciale sarebberò già più accettabili. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili Tralasciando l’aspetto di cui sopra, per poter ottenere più punti sarebbe necessario riprogettare gli impianti di climatizzazione e riscaldamento, e ciò comporterebbe grosse spese. Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti 51 Q1 – Ambiente interno 2 Comfort termico 2.1 Controllo della temperatura interna 2.1.2 Carichi variabili e controllo delle conseguenze Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutata la capacità degli impianti di reagire in modo positivo a improvvise variazioni dei carichi termici, generate in estate da sovraffollamento dei locali, eccessivo utilizzo di strumentazione elettrica etc., e in inverno da apertura prolungata dei serramenti etc. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Scu - Neg - Ris - Loc Livello 1 Nessuna considerazione relativa a improvvise variazioni di carico. Livello 2 Livello 3 Vengono considerate generali variazioni di carico, e l’impianto fornisce alcuni gradi centigradi di controllo. Livello 4 Livello 5 Il sistema di controllo permette un avanzato controllo delle conseguenze dei carichi. Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). Punteggio meritato dall’edificio in esame La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti - Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione non sono molto chiari, nel senso che i gradi centrigradi di controllo permessi dagli impianti sono noti, ma se questi siano sufficienti per ottenere il Livello 5 è a discrezione del certificatore. In ogni caso gli Appartamenti sono esentati da questa valutazione, che riguarda solo edifici i cui carichi termici possono variare considerevolmente quali Scuole, Negozi, Ristoranti e Locali per il pubblico spettacolo. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili - 52 Q1 – Ambiente interno 2 Comfort termico 2.1 Controllo della temperatura interna 2.1.3 Prestazioni al perimetro Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutata la capacità dell’involucro edilizio di contenere i disperdimenti termici, a prescindere dalla tecnologia costruttiva adottata (parete ventilata, isolamento a cappotto etc.). Il parametro preso in considerazione è il valore di trasmittanza termica relativo a elementi di chiusura opachi e trasparenti. Unità di misura: W/m2K Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff- Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Nessuna attenzione in merito all’ingresso di calore attraverso finestre, chiusure verticali, copertura e pavimenti (specialmente dove sono usati i pilotis). U finestre=6W/m2K, U dei muri e tutto il resto=3W/m2K Livello 2 Livello 3 Viene prestata attenzione in merito all’ingresso di calore attraverso finestre, chiusure verticali, copertura e pavimenti (specialmente dove sono usati i pilotis); non sono riscontrati problemi con i dispositivi di isolamento. U finestre=4W/m2K, U dei muri e tutto il resto=2W/m2K Livello 4 Livello 5 Viene prestata una grandissima attenzione in merito all’ingresso di calore attraverso finestre, chiusure verticali, copertura e pavimenti (specialmente dove sono usati i pilotis); l’edificio ha il più alto livello in merito alle prestazioni di isolamento termico. U finestre=3W/m2K, U dei muri e tutto il resto=1W/m2K Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot - App Livello 1 Nessuna attenzione in merito all’ingresso di calore attraverso finestre, chiusure verticali, copertura e pavimenti (specialmente dove sono usati i pilotis). U finestre=6W/m2K, U dei muri e tutto il resto=3W/m2K Livello 2 Livello 3 Viene prestata attenzione in merito all’ingresso di calore attraverso finestre, chiusure verticali, copertura e pavimenti (specialmente dove sono usati i pilotis); non sono riscontrati problemi con i dispositivi di isolamento. U finestre=4W/m2K, U dei muri e tutto il resto=2W/m2K Livello 4 Livello 5 Viene prestata una grandissima attenzione in merito 53 all’ingresso di calore attraverso finestre, chiusure verticali, copertura e pavimenti (specialmente dove sono usati i pilotis); l’edificio ha il più alto livello in merito alle prestazioni di isolamento termico. U finestre=3W/m2K, U dei muri e tutto il resto=1W/m2K Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5-5 Le trasmittanze degli elementi richiesti vengono riportate relativamente ai valori più svantaggiosi, qualora si presentino più tipologie adottate: -Trasmittanza pareti (Stru6 - PaEs3 ) = 0,47 W/m2K -Trasmittanza pavimenti (Stru10 - PV01-SolInt1-p) = 0,40 W/m2K -Trasmittanza coperture (Stru15 - SO03-SoEst1) = 0,23 W/m2K -Trasmittanza finestre (W9 - 120x42) = 1,80 W/m2K Sia per quanto riguarda le parti comuni, sia per gli alloggi i valori di trasmittanza sono così bassi che viene assegnato il Livello 5. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione sono molto chiari e ben definiti. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 54 Q1 – Ambiente interno 2 Comfort termico 2.1 Controllo della temperatura interna 2.1.4 Controllo zone Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene considerato in primo luogo se gli impianti di riscaldamento e di climatizzazione siano separati o siano lo stesso impianto, che funziona in due modalità, e in secondo luogo quanto siano suddivisi in zone tali impianti, in modo da poter creare condizioni diverse in diverse stanze oppure agire solo su zone circoscritte ove si verifichino richieste particolari (aumento improvviso dei carichi termici). La valutazione non è comunque applicabile alla categoria Appartamenti. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Osp - Hot - Ind Livello 1 Non c’è una divisione dell’impianto di raffrescamentoriscaldamento relativa ad ogni singolo piano, ed è stato progettato un impianto di climatizzazione a circuito singolo, che deve essere settato tra riscaldamento e raffrescamento a seconda delle necessità. Livello 2 Livello 3 C’è una zonizzazione del sistema di climatizzazione che rispecchia i diversi orientamenti e i diversi carichi termici dell’edificio. Il sistema di climatizzazione può provvedere sia al riscaldamento sia al raffrescamento di ogni zona. Livello 4 Livello 5 Ogni piano è diviso in piccole zone, e l’impianto di climatizzazione provvede sia al riscaldamento sia al raffrescamento di ogni zona. Tipologia edilizia Neg - Ris - Loc Livello 1 Non è presente una zonizzazione di riscaldamento e raffrescamento entro il singolo piano, ed è stato progettato un unico sistema di climatizzazione. A seconda delle necessità è necessario modificare il settaggio da raffrescamento a riscaldamento. Livello 2 Livello 3 Ogni piano è diviso in più zone a seconda dei loro carichi termici, e il sistema di climatizzazione è progettato per permettere il raffrescamento o il riscaldamento di ogni zona. Livello 4 Livello 5 Ogni piano è diviso in molte piccole zone relative ad ogni singola proprietà o esercizio, e il sistema di climatizzazione è progettato per permettere il raffrescamento o il riscaldamento di ogni zona. Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). 55 Punteggio meritato dall’edificio in esame La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti - Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione non sono definiti molto chiaramente, infatti se è facile stabilire se gli impianti di riscaldamento e climatizzazione siano lo stesso oppure siano separati, è più difficile determinare cosa si intende con zona, se devono avere una superficie minima oppure basta effettuare sul piano tipo una divisione dell’impianto in almeno due parti. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili - 56 Q1 – Ambiente interno 2 Comfort termico 2.1 Controllo della temperatura interna 2.1.5 Controllo di umidità e temperatura Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato in che modo vengono controllati i carichi sensibili e latenti presenti nell’edificio. Tale controllo può essere effettuato manualmente mediante dispositivi on/off oppure automaticamente. Qualora il controllo sia automatico, la regolazione può avvenire entro parametri fissati (controllo statico) oppure in modo dinamico, grazie a particolari dispositivi quali termostati ambiente. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff- Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Controllo On/Off di temperatura e umidità Livello 2 Livello 3 Predisposizione di un sistema di controllo per temperatura interna e umidità con valori preimpostati Livello 4 Livello 5 Sensori e altri dispositivi possono essere utilizzati per controllare temperatura e umidità Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot Livello 1 Controllo On/Off di temperatura e umidità Livello 2 Livello 3 Predisposizione di un sistema di controllo per temperatura interna e umidità con valori preimpostati Livello 4 Livello 5 Sensori e altri dispositivi possono essere utilizzati per controllare temperatura e umidità Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5 In ogni singola abitazione è presente un termostato ambiente, che regola la temperatura di mandata del fluido caldo in funzione della temperatura esterna, ed è possibile modificare pure la portata d’aria dell’impianto di ventilazione, pertanto si ha un ottimale controllo su temperatura e umidità (carichi sensibili e latenti) in tutto l’edificio. Viene assegnato il Livello 5. Commenti relativi al protocollo CASBEE Non è ben definita la tipologia di dispositivi utilizzabili per controllare temperatura e umidità, si potrebbe specificare meglio che tipo di termostati/umidostati rientrano nelle diverse categorie, per esempio differenziando in base al numero di sonde che devono avere e dove devono essere posizionate (sonda interna-esterna, più sonde interne etc.). In ogni caso sfruttare grandezze fisiche in quest’ambito risulta 57 praticamente impossibile. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 58 Q1 – Ambiente interno 2 Comfort termico 2.1 Controllo della temperatura interna 2.1.6 Controllo individuale Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Rispetto alla valutazione precedente questa è più specifica, infatti è relativa alle zone residenziali o di degenza. In sostanza però valuta ancora la possibilità e la facilità con cui può essere controllata la temperatura interna (viene trascurato il controllo dell’umidità) Unità di misura: Edificio intero e parti comuni - inapplicabile Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot Livello 1 Nessuno Livello 2 Livello 3 Modificabile tra basso, medio e alto Livello 4 Livello 5 Ogni stanza può essere riscaldata o raffreddata, e la temperatura può essere impostata per ogni stanza Tipologia edilizia App Livello 1 Nessuno Livello 2 Livello 3 La temperatura può essere impostata per ogni stanza Livello 4 Livello 5 La temperatura può essere impostata per tutto l’appartamento, e ulteriori settaggi possono essere effettuati in ogni stanza Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5 Sono presenti termostati con possibilità di selezione della temperatura, che permettono la regolazione automatica della temperatura ambiente nei singoli locali o nelle singole zone, ciascuna avente caratteristiche di uso ed esposizioni uniformi, viene assegnato il Livello 5. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri per l’assegnazione del punteggio sono ben chiari, non è importante la tipologia di controllo che si ha sulla temperatura (on/off-statico-dinamico), ma la zonizzazione dei controlli all’interno dell’appartamento. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 59 Q1 – Ambiente interno 2 Comfort termico 2.1 Controllo della temperatura interna 2.1.7 Limite per il condizionamento fuori orario Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene qui presa in considerazione la capacità degli impianti di climatizzazione di funzionare anche quando, pur essendo fuori degli orari d’ufficio, gli edifici sono occupati da persone o lavoratori. La valutazione non è ovviamente applicabile alla categoria Appartamenti, viene applicata solo a ben determinate categorie di edifici, cioè Uffici, Scuole, Ospedali, Hotel e Industrie. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff- Scu - Osp - Hot - Ind Livello 1 L’impianto di climatizzazione non funziona fuori orario, o nei giorni festivi Livello 2 Livello 3 L’impianto di climatizzazione funziona per ogni piano, se occupato fuori orario o in giorni festivi Livello 4 Livello 5 L’impianto di climatizzazione funziona per ogni zona di piano, se occupata fuori orario o in giorni festivi Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). Punteggio meritato dall’edificio in esame La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti - Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri per l’assegnazione del punteggio sono ben chiari, tuttavia la valutazione non è applicabile alla categoria Appartamenti. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili - 60 Q1 – Ambiente interno 2 Comfort termico 2.1 Controllo della temperatura interna 2.1.8 Sistemi di monitoraggio Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene qui presa in considerazione la tipologia dei sistemi di monitoraggio all’interno dell’edificio. Il livello più basso viene assegnato qualora sia presente una “stanza tipo”, nella quale sono presenti i più disparati sistemi di monitoraggio (termostati, umidostati, rilevatori di fumo, monitoraggio CO2 etc.). Ovviamente gli input che arrivano agli impianti sono funzione solo di ciò che succede in questa stanza. Gli altri livelli vengono assegnati a seconda del dettaglio con cui vengono zonizzati i piani dell’edificio. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Neg - Ris Livello 1 Non è presente una zonizzazione multipla a seconda delle diverse destinazioni d’uso delle stanze sul medesimo piano, ma sensori o altri sistemi di monitoraggio sono installati per controllare una zona rappresentativa Livello 2 Livello 3 E’ presente una zonizzazione multipla a seconda delle diverse destinazioni d’uso delle stanze sul medesimo piano, e sensori o altri sistemi di monitoraggio sono installati per controllare zone multiple Livello 4 Livello 5 Ogni piano è zonizzato in dettaglio a seconda che le aree siano di vendita o abitative, e sensori o altri sistemi di monitoraggio sono installati per controllare tali zone in dettaglio Punteggio meritato dall’edificio in esame La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti - Commenti relativi al protocollo CASBEE La valutazione è molto specifica, applicabile solo a Negozi e Ristoranti, e ciò che è richiesto è molto chiaro: non si fa riferimento alla tipologia dei sistemi di monitoraggio, ma solo alla loro metodologia e affidabilità di funzionamento. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili - 61 Q1 – Ambiente interno 2 Comfort termico 2.2 Uff Scu Neg Controllo dell’umidità Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Come avveniva al punto Q1.2.1.1 per la temperatura, qui viene assegnato un Livello all’edificio a seconda dei valori di progetto di umidità relativa estiva e invernale. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff- Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 All’interno dell’edificio è garantito un tasso di umidità variabile tra il 70% (estate) e il 40% (inverno). Livello 2 Livello 3 L’impianto è in grado di mantenere l’umidità circa al 50% d’estate e al 40% in inverno. Livello 4 Livello 5 Sono presenti sia un impianto di umidificazione che di deumidificazione, che sono in grado di mantenere l’umidità in un range 45-55% sia d’estate che d’inverno. Tipologia edilizia Scu Livello 1 All’interno dell’edificio è garantito un tasso di umidità variabile tra l’80% (estate) e il 30% (inverno). Livello 2 Livello 3 L’impianto è in grado di mantenere l’umidità al 40-70% d’inverno e al 50-65% d’estate. Livello 4 Livello 5 Sono presenti sia un impianto di umidificazione che di deumidificazione, che sono in grado di mantenere l’umidità in un range 45-55% sia d’estate che d’inverno. Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot Livello 1 All’interno dell’edificio è garantito un tasso di umidità variabile tra il 70% (estate) e il 40% (inverno). Livello 2 Livello 3 L’impianto è in grado di mantenere l’umidità al 50% d’estate e al 40% in inverno. Livello 4 Livello 5 Sono presenti sia un impianto di umidificazione che di deumidificazione, che sono in grado di mantenere l’umidità in un range 45-55% sia d’estate che d’inverno. Tipologia edilizia App Livello 1 Nessuna considerazione da farsi. Livello 2 Inapplicabile. Livello 3 Sono previsti appositi sistemi di ventilazione e sono 62 Livello 4 Livello 5 prese misure anti-condensazione relativamente agli elementi che possono comportarsi da ponti termici, come rinforzo dell’isolamento, barriere al vapore e strati permeabili. Sono previste misure di deumidificazione, e sono state prese misure anti-condensazione relativamente agli elementi che possono comportarsi da ponti termici, come rinforzo dell’isolamento, barriere al vapore e strati permeabili. Sono previste misure di umidificazione e deumidificazione, impostate su un range di comfort 4555%, e sono state prese misure anti-condensazione relativamente agli elementi che possono comportarsi da ponti termici, come rinforzo dell’isolamento, barriere al vapore e strati permeabili. Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5-5 I valori di umidità garantiti dall’impianto di riscaldamento e climatizzazione sono i seguenti: Umidità relativa interna invernale: Umidità relativa interna estiva: 50% ± 10% 50% ± 10 % Inoltre sono stati previsti isolamento a cappotto e barriera al vapore, e sono state effettuate le verifiche glaser per il controllo di condensazione superficiale e interstiziale di tutte le murature e solette di piano. Pertanto viene assegnato il Livello 5 sia per parti comuni sia per unità abitative. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione sono molto chiari, e l’assegnazione del punteggio all’edificio avviene in modo univoco. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 63 Q1 – Ambiente interno 2 Comfort termico 2.3 Tipologie di impianti di climatizzazione Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato in questa sede se il progettista dell’impianto di climatizzazione abbia preso in considerazione anche gli aspetti di velocità dell’aria e gradienti termici. Infatti un impianto di climatizzazione può si essere efficiente nell’eliminare i carichi termici nei locali, ma se per farlo viene immessa aria o troppo fredda o troppo veloce, la sensazione di discomfort dell’inquilino che si trova nei pressi della bocchetta di mandata è notevole. E’ bene quindi controllare che la velocità dell’aria e il lancio della bocchetta siano sufficienti a “lavare” tutto l’ambiente onde evitare zone di ristagno, ma è altrettanto importante verificare che i gradienti termici non creino vortici all’interno dei locali, o addirittura sovrapressioni o depressioni tra locali contigui. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff- Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 L’impianto di climatizzazione è stato progettato senza particolari considerazioni riguardo ai gradienti di temperatura in verticale e alla velocità dell’aria nelle stanze. Livello 2 Livello 3 L’impianto di climatizzazione è normale, ma l’ingresso d’aria e il piano di estrazione considerano i gradienti di temperatura in verticale e la velocità dell’aria nelle stanze. Oppure non è presente climatizzazione nelle zone comuni. Livello 4 Livello 5 L’impianto di climatizzazione* è stato scelto per mitigare i gradienti di temperatura in verticale e la velocità dell’aria nelle stanze. Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot Livello 1 L’impianto di climatizzazione è stato progettato senza particolari considerazioni riguardo ai gradienti di temperatura in verticale e alla velocità dell’aria nelle stanze. Livello 2 Livello 3 L’impianto di climatizzazione è normale, ma l’ingresso d’aria e il piano di estrazione considerano i gradienti di temperatura in verticale e la velocità dell’aria nelle stanze. Oppure non è presente climatizzazione nelle zone di residenza e degenza. Livello 4 Livello 5 L’impianto di climatizzazione* è stato scelto per mitigare i gradienti di temperatura in verticale e la velocità dell’aria nelle stanze. Tipologia edilizia App 64 Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 L’impianto di climatizzazione è stato progettato senza particolari considerazioni riguardo ai gradienti di temperatura in verticale e alla velocità dell’aria nelle stanze, e riguardo alle differenze di temperatura tra stanze raggiunte o meno dall’impianto. L’impianto di climatizzazione è stato progettato prestando particolare attenzione sia ai gradienti di temperatura in verticale, sia alla velocità dell’aria nelle stanze, sia alle differenze di temperatura tra stanze raggiunte o meno dall’impianto. Oppure non è presente climatizzazione nelle zone di residenza e degenza. L’impianto di climatizzazione è stato progettato cercando di ridurre al minimo sia i gradienti di temperatura in verticale, sia la velocità dell’aria nelle stanze, sia le differenze di temperatura tra stanze raggiunte o meno dall’impianto. Nota: ove difficile da giudicare, scegliere un livello intermedio (livello 2 o 4). * Ci si riferisce per esempio a pannelli radianti a soffitto o pavimento, a sistemi a soletta ventilata etc. Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3-5 L’impianto è stato progettato prestando attenzione alla velocità dell’aria, sia nei condotti sia alle bocchette di mandata o ripresa; canali e raccordi saranno costruiti secondo le norme SMACNA per canali a bassa velocità. L’impianto prevede inoltre serrande di regolazione della portata, con corpo in materiale plastico (classe al fuoco M1) contenete membrana regolatrice in silicone e linguette metalliche sulla manichetta esterna per il fissaggio nel canale circolare. Potendo controllare velocità, temperatura e portata alla bocchetta di mandata si ha un ottimo controllo dei gradienti termici all’interno della singola stanza ed è possibile ottenere le migliori condizioni di comfort. Inoltre non è stato previsto isolamento termico nei muri di partizione all’interno del singolo appartamento, in modo da evitare differenze di temperatura tra le stanze in cui sono presenti le bocchette di mandata e quelle in cui non ci sono. Nelle parti comuni non è presente l’impianto di climatizzazione, pertanto ci si attesta sul Livello 3. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione non sono ben definiti, in quanto l’attenzione prestata dal progettista al problema di velocità dell’aria, vortici e gradienti termici può essere molto soggettiva. Non avendo a disposizione la relazione tecnica di progetto dell’impianto di climatizzazione è stato verificato che, anche qualora il progettista avesse trascurato tali problemi, l’edificio risponde in modo ottimale alle richieste. Il soddisfacimento delle esigenze tuttavia potrebbe essere meglio specificato quantificando le velocità dell’aria limite (in funzione di direzione di lancio, altezza del locale, destinazione d’uso dell’edificio etc.) e i gradienti termici ammissibili (in ∆T/m). In questo modo si obbliga al calcolo di tali valori, evitando che vengano assegnati punteggi più o meno positivi basandosi su supposizioni o sull’esperienza del progettista. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 65 Q1 – Ambiente interno 3 Luce e illuminamento 3.1 Illuminamento solare 3.1.1 Fattore di Luce Diurna Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato il valore dell’FLD (Fattore di Luce Diurna) dell’edificio. L’FLD è definito come il rapporto tra l’illuminamento che si ha in un punto e quello che si avrebbe nello stesso punto se l’emisfero celeste non fosse oscurato nè dalle superfici che definiscono l’ambiente interno, nè dalle possibili ostruzioni esterne (illuminamento massimo ottenibile sul piano orizzontale). Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff- Scu - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Meno dell’1% Livello 2 Compreso tra 1,0% e 1,5% Livello 3 Compreso tra 1,5% e 2,0% Livello 4 Compreso tra 2,0% e 2,5% Livello 5 Più di 2,5% Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp Hot - App Livello 1 Meno di 0,5% Meno di 0,5% Livello 2 Compreso tra 0,5% e Compreso tra 0,5% e 1,0% 0,75% Livello 3 Compreso tra 0,75% e Compreso tra 1,0% e 1,5% 1,0% Livello 4 Compreso tra 1,0% e Compreso tra 1,5% e 2,0% 1,25% Livello 5 Più di 1,25% Più di 2,0% Punteggio meritato dall’edificio in esame La formula per il calcolo dell’FLDm è la seguente: Livello 5-5 t = Coefficiente di trasparenza del vetro; Af = Area della superficie trasparente della finestra [m2]; ε = Fattore finestra inteso come rapporto tra illuminamento della finestra e radianza del cielo; ψ = Coefficiente che tiene conto dell’arretramento del piano della finestra rispetto al filo esterno della facciata; ρm = Coefficiente medio di riflessione luminosa delle superfici interne; Atot = Area delle superfici interne che delimitano lo spazio [m2]; 66 - t viene determinata in funzione del tipo di vetro adottato. Trattandosi di un vetro doppio trasparente t = 0,85; - Af è l’area della superficie della finestra, escluso il telaio, calcolata come Af = 0,75*Ai (dove Ai rappresenta l’area totale dell’infisso); - Atot è l’area totale delle superfici che delimitano l’ambiente (in tabella è calcolata come due volte la superficie del pavimento più l’interpiano di 2,77 m moltiplicato per la misura delle pareti che delimitano il locale); - ρm è la media pesata dei coefficienti di riflessione delle singole superfici interne dello spazio. Si adotta un ρm = 0,7 per intonaci convenzionali chiari; - ψ, per il calcolo di tale coefficiente, risulta necessario il calcolo di hf/p e di L/p. - ε è funzione dell’ostruzione eventualmente presente. a) nel caso non vi siano ostruzioni nella parte superiore della finestra (aggetti): ε = (1-sen α)/2 (*) b) nel caso di ostruzioni nella parte superiore della finestra ε = senα2/2 (*) c) nel caso di duplice ostruzione della finestra: ostruzione orizzontale nella parte superiore e ostruzione frontale (esempio balcone sovrastante la finestra e edificio frontale) ε = (sen α2 – sen α1)/2 (*) (*) si faccia riferimento alle seguenti figure esemplificative: 67 Si procede ora al calcolo di α: Vista la presenza di un solo edificio più alto rispetto a quello oggetto del caso di studio, si opta per calcolare l’ FLDm solo sulla stanza più sfavorita presente sul lato Sud-Est dell’edificio. È stato scelto l’Appartamento 1, che si trova al primo piano, e viene studiato l’ambiente cucina-soggiorno. Tale locale, di 25,85m2 di superficie e altezza 2,77m presenta due aperture i cui fattori di luce diurna medi sono influenzati dalla presenza dell’edificio adiacente. 68 1 SERRAMENTO Essendoci la presenza sia di balconi che di edifici limitrofi si adotta, per il calcolo di ε, la terza condizione (c). Si riporta allora la sezione trasversale necessaria per calcolare gli angoli: Le dimensioni caratteristiche sono: H1 H h α1 α2 La = = = = = = 20,27 m 24,14 m 5,60 m 53° 55° 17,5 m 69 Ne consegue che ε = (sen α2 – sen α1)/2 = 0,01 2 SERRAMENTO In questo secondo caso, diversamente da prima, il fattore di luce diurna sarà influenzato solo dalla presenza della balconata superiore. Pertanto assumendo α2=55° si avrà ε = senα2/2 = 0,41 Si riporta ora una tabella che riassume i calcoli per trovare il valore di FLDm coeff. t Af Atot ρm ψ α1 α2 ε cucina 0,85 3,20 (25,85*2)+(2,77*22,32)=113,53 0,70 1,00 53,00 55,00 0,01 soggiorno 0,85 4,30 (25,85*2)+(2,77*22,32)=113,53 0,70 1,00 55,00 0,41 FLDm = [(0,85*1*0,01*3,20)+(0,85*1*0,41*4,30)] / [(1-0,7)*113,53] = 0,04479 = 4,5% Viene dunque assegnato il Livello 5 per le parti residenziali dell’edificio. Per quanto riguarda gli spazi comuni si viene considerato sfavorito l’atrio al piano terra, illuminato solo grazie alla porta d’ingresso vetrata. Non sono presenti edifici che schermano la luce, tuttavia l’ingresso è sovrastato da un aggetto di 5,30m. Vengono qui di seguito svolti i calcoli per trovare l’FLDm. SERRAMENTO 3 Nell’abaco dei serramenti non viene riportata la vetrata all’ingresso, dagli architettonici è tuttavia possibile determinarne la superficie, e moltiplicado per un fattore correttivo pari a 0,75 è possibile ottenere il valore di Af. Per quanto riguarda la ε, il suo valore viene calcolato seguendo la tipologia (b). 70 530 395 α=25° 150 α2=25°, e quindi ε = senα2/2 = 0,21 Si riporta ora una tabella che riassume i calcoli per trovare il valore di FLDm coeff. t Af Atot ρm ψ α1 α2 ε atrio 0,85 4,42*3,00*0,75=9,95 (20,80*2)+(3,20*16,21)=93,47 0,70 1,00 25,00 0,21 FLDm = (0,85*1*0,21*9,95) / [(1-0,7)*93,47] = 0,06334 = 6,3% Viene dunque assegnato il Livello 5 anche per le parti comuni dell’edificio. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione sono ben definiti, anche se è oggettivamente poco comprensibile perché l’FLDm debba avere un valore maggiore negli spazi comuni piuttosto che nelle zone residenziali o di degenza. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 71 Q1 – Ambiente interno 3 Luce e illuminamento 3.1 Illuminamento solare 3.1.2 Affaccio delle aperture Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene assegnato in questa sede un punteggio all’edificio a seconda dell’orientamento delle aperture. La presenza di aperture verso sud o vevrso est permette un migliore ingresso di luce all’interno degli alloggi, garantendo quindi sia miglioramento nel comfort, sia risparmi energetici. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia App Livello 1 Nessuna finestra a sud Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Alcune finestre a sud Livello 4 Inapplicabile Livello 5 Finestre sia a sud sia a est Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5 Gli alloggi non presentano superfici finestrate sul prospetto sud, che a causa della notevole vicinanza dell’edificio a fianco si affaccerebbero su un cortile interno. Ogni finestra presente sul lato sud dell’edificio è stata progettata in modo da affacciarsi verso est. Le uniche aperture che si affacciano a sud sono quelle del vano scala, ma visto che la valutazione è da applicarsi all’edificio intero, comprese le parti comuni, nonostante nessun alloggio sia affacciato verso sud il punteggio meritato è Livello 5. Vengono allegati due prospetti e una parte di pianta del piano tipo. Prospetto sud 72 Affaccio finestre lato sud Prospetto est Commenti relativi al protocollo CASBEE Non dividendo la valutazione tra Edificio intero e parti comuni e Zone di residenza e degenza può succedere, come avviene in questo caso, che l’edificio guadagni il Livello 5 pur avendo solo le finestre del vano scala affacciate verso sud. Sarebbe stato forse meglio mantenere anche in questo caso la valutazione divisa nei due aspetti. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 73 Q1 – Ambiente interno 3 Luce e illuminamento 3.1 Illuminamento solare 3.1.3 Dispositivi per lo sfruttamento dalla luce diurna Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene assegnato in questa sede un punteggio all’edificio a seconda della presenza o meno di dispositivi che permettano di migliorare lo sfruttamento della luce solare, quali per esempio light shelves, condotti per portare negli ambienti la luce naturale, sistemi di oscuramento graduali o fibre ottiche. Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Ind Livello 1 Inapplicabile Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Nessun dispositivo Livello 4 Una sola tipologia di dispositivo Livello 5 Due o più tipologie diverse di dispositivi Tipologia edilizia Neg - Res - Osp - Hot - App Livello 1 Inapplicabile Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Nessun dispositivo Livello 4 Inapplicabile Livello 5 Alcuni dispositivi Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot - App Livello 1 Inapplicabile Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Nessun dispositivo Livello 4 Inapplicabile Livello 5 Alcuni dispositivi Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3-3 All’edificio in esame, non essendoci alcun dispositivo di questo tipo, viene assegnato il Livello 3. Commenti relativi al protocollo CASBEE Non viene effettuata una particolare distinzione tra i diversi possibili dispositivi per lo sfruttamento della luce solare, è sufficiente la presenza di almeno un dispositivo per guadagnare il Livello 5, questa forse è una distinzione troppo netta, a sfavore degli edifici che utilizzano molti sistemi per sfruttare la luce naturale del sole. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili Per poter arrivare al Livello 5 sarebbe sufficiente la presenza di un solo dispositivo, tuttavia l’installazione di light shelves, che è sicuramente la meno costosa, è poco usuale in edilizia residenziale, almeno in Italia, mentre gli altri dispositivi richiederebbero grosse e costose modifiche al progetto. Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti 74 Q1 – Ambiente interno 3 Luce e illuminamento 3.2 Misure anti abbagliamento 3.2.1 Abbagliamento da lampada La valutazione non è applicabile in fase di progettazione, una volta messo in opera l’edificio si effettueranno controlli su ogni singola lampada. Q1 – Ambiente interno 3 Luce e illuminamento 3.2 Misure anti abbagliamento 3.2.2 Controllo luce diurna Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene assegnato in questa sede un punteggio all’edificio a seconda della presenza o meno di dispositivi che permettano di controllare l’ingresso nell’edificio di luce solare, in modo da evitare possibili fenomeni di abbagliamento. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Nessuno Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Controllato tramite avvolgibili Livello 4 Inapplicabile Livello 5 Controllato tramite avvolgibili e aggetti Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot - App Livello 1 Abbagliamento se affacciati a sud in giornate limpide Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Abbagliamento minimo se affacciati a sud in giornate limpide Livello 4 Inapplicabile Livello 5 Nessun abbagliamento, anche se affacciati a sud in giornate limpide Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 1-5 Per quanto riguarda le parti comuni viene assegnato un punteggio pari a 1 dato che le finestre dei vani scala non sono dotate di avvolgibili; negli alloggi invece, oltre al fatto che non ci si affaccia mai a sud, sono presenti sia aggetti sia avvolgibili, pertanto il punteggio è 5. Commenti relativi al protocollo CASBEE Non sono ben definiti i criteri di controllabilità dell’ingresso della luce nell’edificio; 75 per quanto riguarda le parti comuni il controllo tramite aggetti potrebbe essere soggettivo, sarebbe meglio indicare, a seconda dei valori dell’irradianza locale, determinati valori limite di flusso luminoso o illuminamento in un’area ben definita intorno al serramento, oppure indicare, sempre in base ai valori di irradianza locale, le dimensioni minime delle sporgenze per poter essere considerate aggetti. Per quanto riguarda le zone residenziali è invece difficile verificare che non ci sia abbagliamento, a meno che si intenda abbagliamento diretto, ma non essendo specificato il certificatore dovrebbe verificare che i raggi solari non vengano riflessi da edifici limitrofi abbagliando gli inquilini dell’edificio. Nel caso in esame viene assegnato il livello più alto solo perché non sono presenti finestre affacciate verso sud. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili Per poter arrivare al Livello 3 sarebbe sufficiente la presenza di avvolgibili o scuri sulle finestre del vano scala, per raggiungere il livello 5 invece sarebbe necessario rivedere il progetto e creare aggetti che proteggano tali finestre. Costi necessari per raggiungere il Livello 3: bassi Costi necessari per raggiungere il Livello 5: - 76 Q1 – Ambiente interno 3 Luce e illuminamento 3.3 Illuminamento 3.3.1 Uff Scu Illuminamento Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato l’illuminamento presente nei locali, diversificando tra Edificio intero e parti comuni e Zone di residenza e degenza. In mancanza di valori di illuminamento medio del locale, provenienti da calcoli o relazioni, calcolare l’illuminamento in un punto a 80 cm di altezza rispetto al pavimento, al centro del locale in esame. Per valori oltre i 1500 lx la valutazione scende al Livello 3, in quanto un valore così alto di illuminamento crea discomfort all’inquilino. Unità di misura: lx Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 500 lx o minore Livello 2 Compreso tra 500 lx e 600 lx Livello 3 Compreso tra 600 lx e 750 lx, o maggiore o uguale a 1500 lx Livello 4 Compreso tra 750 lx e 1000 lx Livello 5 Compreso tra 1000 lx e 1500 lx Tipologia edilizia Scu Livello 1 400 lx o minore Livello 2 Compreso tra 400 lx e 500 lx Livello 3 Compreso tra 500 lx e 650 lx, o maggiore o uguale a 1000 lx Livello 4 Compreso tra 600 lx e 750 lx Livello 5 Compreso tra 750 lx e 1000 lx Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp Livello 1 Minore di 150 lx Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Maggiore a uguale a 150 lx Livello 4 Inapplicabile Livello 5 Inapplicabile Hot - App Meno di 100 lx Inapplicabile Maggiore a uguale a 100 lx Inapplicabile Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 1-3 Per quanto riguarda gli spazi comuni vengono garantiti i seguenti valori: Atrio e corridoi: garantito un illuminamento medio di esercizio di 100 lx, in accordo a quanto richiesto dalla Norma UNI 12464-1. Scale interne: garantito un illuminamento medio di esercizio di 150 lx, in accordo a quanto richiesto dalla Norma UNI 12464-1. Impianti di servizio e ascensori: - locale macchinario: 200 lx a livello del pavimento; - vano corsa: 50 lx ad 1 m sopra il tetto della cabina e sopra il pavimento 77 della fossa del vano; inoltre una lampada dovrà essere installata a non più di 0,5 m sotto il soffitto del vano corsa ed una lampada a non più di 0,5 m sopra il fondo della fossa (qualora il vano non sia completamente chiuso, potrà essere utilizzata l’alimentazione elettrica esterna al vano stesso, se sufficiente); Luce vano corsa: il circuito luce del vano corsa deve soddisfare le prescrizioni richieste dalla Norma UNI EN 81.1 e 81.2 per quanto riguarda sia le caratteristiche elettriche (illuminamento) sia le condizioni di installazione (ubicazione e distanza dal contrappeso). Relativamente alle parti comuni viene quindi assegnato il Livello 1, mentre per quanto riguarda gli alloggi, dato che viene solo detto che dovranno essere rispettati i minimi normativi, viene assegnato il Livello 3. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri per l’assegnazione del Livello sono ben definiti, e mettono in evidenza alcune diversità culturali tra Italia e Giappone, infatti l’edificio in via Carta 5 soddisfa in pieno le normative italiane, eppure per gli standard giapponesi i valori di illuminamento standard (Livello 3) relativi agli spazi comuni sono 600÷750 lx, contro i 100÷150 lx italiani. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili Per poter arrivare al Livello 3 sarebbe necessario cambiare le lampade previste e svolgere di nuovo le verifiche dell’illuminamento, il costo non è eccessivo. Costi necessari per raggiungere il Livello 3: bassi Costi necessari per raggiungere il Livello 5: bassi Q1 – Ambiente interno 3 Luce e illuminamento 3.3 Illuminamento 3.3.2 Rapporto di uniformità di illuminamento La valutazione non è applicabile in fase di progettazione, una volta messo in opera l’edificio si effettueranno controlli tramite luxmetro. 78 Q1 – Ambiente interno 3 Luce e illuminamento 3.4 Controllabilità dell’illuminamento Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutata la facilità con cui si può controllare l’illuminamento sia negli spazi comuni, sia nelle zone residenziali. Oltre alla tipologia dei dispositivi sono da tenere in considerazione anche la loro posizione e il loro numero. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Nessun controllo possibile dell’illuminamento Livello 2 Inapplicabile Livello 3 E’ possibile controllare in modo grossolano l’illuminamento in stanze da lavoro o zone di vendita Livello 4 Inapplicabile Livello 5 E’ possibile controllare in modo dettagliato l’illuminamento in stanze da lavoro o zone di vendita Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp Livello 1 Nessun controllo possibile Livello 2 Inapplicabile Livello 3 E’ possibile controllare in modo grossolano l’illuminamento in stanze con più letti Livello 4 Inapplicabile Livello 5 E’ possibile controllare in modo dettagliato l’illuminamento per ogni unità letto Tipologia edilizia Hot - App Livello 1 Nessun controllo possibile Livello 2 Inapplicabile Livello 3 E’ possibile controllare in modo grossolano l’illuminamento dell’intera stanza Livello 4 Inapplicabile Livello 5 E’ possibile controllare in modo dettagliato l’illuminamento per più zone nella stessa stanza Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5-5 Per quanto riguarda l’edificio intero e le parti comuni si differenzia tra: Atrio e corridoi, i cui dispositivi per il controllo della luce rispettano le seguenti caratteristiche: - essere conformi alla relativa norma di prodotto; - avere correnti nominali non inferiori a 16 A; - garantire il comando sia di carichi con lampade a incandescenza, che carichi con lampade fluorescenti; - avere dimensioni modulari ed essere componibili e affiancabili con altre apparecchiature della stessa serie; 79 - essere dotati di un dispositivo a molle o a scatto per l’inserimento e il disinserimento dal supporto; - possedere una vita meccanica non inferiore a 40.000 manovre effettuate alla corrente e tensione nominale dichiarate ed un fattore di potenza di prova pari a 0,6±0,05. Scale interne, i cui dispositivi per il controllo della luce rispettano le seguenti caratteristiche: - essere conformi alla relativa norma di prodotto; - avere correnti nominali non inferiori a 16 A; - garantire il comando sia di carichi con lampade a incandescenza, che carichi con lampade fluorescenti; - avere dimensioni modulari ed essere componibili e affiancabili con altre apparecchiature della stessa serie; - essere dotati di un dispositivo a molle o a scatto per l’inserimento e il disinserimento dal supporto; - possedere una vita meccanica non inferiore a 40.000 manovre effettuate alla corrente e tensione nominale dichiarate ed un fattore di potenza di prova pari a 0,6±0,05. Il numero e la posizione degli interruttori permette un ottimo controllo dell’illuminamento, pertanto viene assegnato il Livello 5. Nei singoli alloggi, invece, i dispositivi per il controllo della luce rispettano le seguenti caratteristiche: - essere conformi alla relativa norma di prodotto; - avere correnti nominali non inferiori a 16 A; - garantire il comando sia di carichi con lampade a incandescenza, che carichi con lampade fluorescenti; - avere dimensioni modulari ed essere componibili e affiancabili con altre apparecchiature della stessa serie; - essere dotati di un dispositivo a molle o a scatto per l’inserimento e il disinserimento dal supporto; - possedere una vita meccanica non inferiore a 40.000 manovre effettuate alla corrente e tensione nominale dichiarate ed un fattore di potenza di prova pari a 0,6±0,05. All’interno della singola abitazione i dispositivi di controllo possono essere dei tipi più disparati, segue un elenco di quelli presenti nell’edificio. - interruttori, per il comando da una sola posizione; - deviatori, per il comando da due posizioni; - invertitori, in integrazione ai deviatori, per il comando da più di due posizioni; - commutatori (e/o doppi interruttori) per il comando di circuiti luce doppi da una sola posizione; - pulsanti di comando che agiscano su relè a ritenuta meccanica, ripetibili su più posizioni; - dimmer, per la regolazione continua del flusso luminoso; - interruttori elettronici a sfioramento, ripetibili da più posizioni e con la possibilità di regolazione continua del flusso luminoso; - dispositivi di comando speciali, quali interruttori orari, crepuscolari, comandi ritardati e temporizzati, ecc. Anche per quanto riguarda le zone di residenza viene assegnato il Livello 5. 80 Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri per l’assegnazione del Livello non sono ben definiti, è infatti soggettiva la valutazione in merito a quanto sia efficiente il controllo dell’illuminamento nei locali. Sarebbe stato più preciso imporre limiti sul numero di interruttori in funzione della superficie del locale (e della sua destinazione d’uso) oppure limiti sulle tipologie di comandi (più punti ai dimmer e meno punti agli interruttori); così facendo si sarebbe lasciata meno libertà al certificatore. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 81 Q1 – Ambiente interno 4 Qualità dell’aria 4.1 Controllo della fonte 4.1.1 Uff Scu Neg Inquinanti chimici Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutata la quantità di formaldeide emessa all’interno dei locali facendo riferimento alla normativa giapponese Building Standards Law e agli standard . JIS/JAS F Unità di misura: mg/m2h Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Soddisfa la Building Standards Law Livello 4 Soddisfa la Building Standards Law, e quasi tutti i materiali usati (almeno il 70% della superficie di pavimenti, muri e soffitti) non sono soggetti a restrizioni da parte della Building Standards Law (JIS/JAS standard F ) Livello 5 Soddisfa la Building Standards Law, e quasi tutti i materiali usati (almeno il 90% della superficie di pavimenti, muri e soffitti) non sono soggetti a restrizioni da parte della Building Standards Law (JIS/JAS standard ). Inoltre i materiali utilizzati hanno un basso F livello di emissione di VOCs e formaldeide Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Soddisfa la Building Standards Law Livello 4 Soddisfa la Building Standards Law, e quasi tutti i materiali usati (almeno il 70% della superficie di pavimenti, muri e soffitti) non sono soggetti a restrizioni da parte della Building Standards Law (JIS/JAS standard F ) Livello 5 Soddisfa la Building Standards Law, e quasi tutti i materiali usati (almeno il 90% della superficie di pavimenti, muri e soffitti) non sono soggetti a restrizioni da parte della Building Standards Law (JIS/JAS standard F ). Inoltre i materiali utilizzati hanno un basso livello di emissione di VOC e formaldeide Nota: JIS/JAS F sono l’acronimo di Japanese Industrial Standards (JIS) e Japanese Agricultural Standards (JAS) e servono per valutare le quantità di formaldeide emessa dai materiali. 82 Le emissioni vengono classificate su quattro livelli, chiamati F ,F ,F ,F , ma dato che in Giappone le emissioni vengono valutate in mg/m2h mentre in Europa in ppm, è difficile fare un paragone. categoria F F F F Emissioni di formaldeide (mg/m2h) Maggiore di 0,12 Compreso tra 0,02 e 0,12 Compreso tra 0,005 e 0,02 Minore di 0,005 Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3-3 Non sono presenti informazioni relative all’emissione di formaldeide da parte dei materiali utilizzati. Per quanto riguarda le pavimentazioni la scelta di piastrelle o parquet sarà a discrezione dell’acquirente, e in caso venga scelto il parquet dovrà esser garantito che non emetta formaldeide o VOC (composti organici volatili). Gli intonaci non vengono definiti, e neppure il materiale con cui è realizzato il controsoffitto. C’è inoltre da tenere in considerazione che anche l’arredo, ancora a discrezione dell’acquirente, può esser fonte di emissioni di formaldeide. Si sa tuttavia che vengono utilizzati materiali riportanti marchio CE e quindi si suppongono rispettati i minimi normativi, pertanto si assegna Livello 3. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri per l’assegnazione del Livello sono ben definiti, è solo la carenza di informazioni relative all’edificio che non permette di assegnare un Livello con certezza. Applicare questa richiesta ha messo inoltre in evidenza diversi sistemi di monitoraggio della presenza di formaldeide negli edifici; a differenza dell’Italia (e dell’Europa) dove i valori vengono misurati in ppm, in Giappone l’unità di misura è mg/m2h. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili - 83 Q1 – Ambiente interno 4 Qualità dell’aria 4.1 Controllo della fonte 4.1.2 Uff Scu Neg Fibre minerali Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutata la quantità di fibre minerali presente nei locali dell’edificio, senza far riferimento ad alcuna normativa. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Nessuna esposizione nei soggiorni o in qualsiasi stanza dalla quale le fibre minerali presenti potrebbero entrare nei soggiorni. In ogni caso sono accettati minimi livelli di esposizione Livello 4 Inapplicabile Livello 5 Nessuna esposizione a fibre minerali Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot - App Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Nessuna esposizione nei soggiorni o in qualsiasi stanza dalla quale le fibre minerali presenti potrebbero entrare nei soggiorni. In ogni caso sono accettati minimi livelli di esposizione Livello 4 Inapplicabile Livello 5 Nessuna esposizione a fibre minerali Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3-3 Non sono disponibili informazioni relative alla presenza di fibre minerali e loro emissione da parte dei materiali utilizzati. Si sa tuttavia che vengono utilizzati materiali riportanti marchio CE e quindi si esclude la presenza almeno di amianto; data l’impossibilità di garantire l’assenza di fibre minerali nell’edificio si assegna il Livello 3. Commenti relativi al protocollo CASBEE La valutazione è puramente qualitativa, non facendo riferimento a normative o a valori numerici (dimensioni fibre, quantità fibre etc.) l’assegnazione del Livello è a totale discrezione del certificatore. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili - 84 Q1 – Ambiente interno 4 Qualità dell’aria 4.1 Controllo della fonte 4.1.3 Acari, muffe etc. La valutazione non è applicabile in fase di progettazione, una volta messo in opera l’edificio si effettueranno considerazioni in base alla tipologia di arredo e finiture scelte. Q1 – Ambiente interno 4 Qualità dell’aria 4.1 Controllo della fonte 4.1.4 Legionella La valutazione non è applicabile in fase di progettazione. 85 Q1 – Ambiente interno 4 Qualità dell’aria 4.2 Ventilazione 4.2.1 Uff Scu Neg Volumi di ventilazione Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Vengono valutati i volumi di ventilazione nei locali garantiti dall’impianto di ventilazione, facendo riferimento alla normativa SHASE-S102-2003 e alla Building Standards Law. Unità di misura: vol/h Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Per stanze equipaggiate con un sistema di ventilazione centralizzato, il volume adeguato di ricambio di volumi d’aria è nella norma SHASE-S102-2003. Se non è presente tale impianto, il volume è il minimo necessario per soddisfare i dettami della Building Standards Law. Livello 4 Per stanze equipaggiate con un sistema di ventilazione centralizzato, il volume adeguato di ricambio di volumi d’aria è nella norma SHASE-S102-2003. Se non è presente tale impianto, il volume è 1,2 volte il minimo necessario per soddisfare i dettami della Building Standards Law. Livello 5 Per stanze equipaggiate con un sistema di ventilazione centralizzato, il volume adeguato di ricambio di volumi d’aria è nella norma SHASE-S102-2003. Se non è presente tale impianto, il volume è 1,4 volte il minimo necessario per soddisfare i dettami della Building Standards Law. Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot - App Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Per stanze equipaggiate con un sistema di ventilazione centralizzato, il volume adeguato di ricambio di volumi d’aria è nella norma SHASE-S102-2003. Se non è presente tale impianto, il volume è il minimo necessario per soddisfare i dettami della Building Standards Law. Livello 4 Per stanze equipaggiate con un sistema di ventilazione centralizzato, il volume adeguato di ricambio di volumi d’aria è nella norma SHASE-S102-2003. Se non è presente tale impianto, il volume è 1,2 volte il minimo necessario per soddisfare i dettami della Building Standards Law. 86 Livello 5 Per stanze equipaggiate con un sistema di ventilazione centralizzato, il volume adeguato di ricambio di volumi d’aria è nella norma SHASE-S102-2003. Se non è presente tale impianto, il volume è 1,4 volte il minimo necessario per soddisfare i dettami della Building Standards Law. Nota: SHASE è l’acronimo di Society of Heating, Air-Conditioning and Sanitary Engineers Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3-3 Si prevede una ventilazione di tipo meccanico che garantisce un ricambio d’aria di 0,5 vol/h. Tal ricambio viene ottenuto con una portata, in regime convenzionale (continuo), pari a 225 m3/h nei montanti e in media 30 m3/h alle bocchette di mandata nei soggiorni. Alle bocchette di ripresa la portata è in media 25 m3/h. Non sono noti i volumi minimi di ventilazione secondo la norma SHASE-S102-2003, pertanto ci si limita ad assegnare il Livello 3. Commenti relativi al protocollo CASBEE Anche avendo a disposizione i minimi normativi secondo le due leggi già citate, sarebbe difficile assegnare con sicurezza un Livello, in quanto non viene specificato se si deve prendere come riferimento il valore in vol/h oppure la portata in m3/h. Nel seconda ipotesi non è chiaro se ci si riferisce al volume d’aria all’uscita dell’unità centrale (prima che si divida nei singoli appartamenti), oppure ogni singola portata in ogni locale. In questo caso non è chiaro se si debba fare la media tra le portate, o prendere la più bassa come riferimento; in entrambe le ipotesi comunque non sarebbe corretto considerare tale risultato come globale, dato che le portate variano a seconda delle dimensioni dei locali e dei carichi latenti presenti. Non è inoltre spiegato molto bene cosa si intenda con “il volume di ventilazione è 1,2 volte i minimi normativi”; il dimensionamento degli impianti viene effettuato utilizzando valori standard dei carichi latenti, e non è detto che sovradimensionando volutamente l’impianto di 1,2 volte si ottengano necessariamente migliori condizioni di comfort. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili - 87 Q1 – Ambiente interno 4 Qualità dell’aria 4.2 Ventilazione 4.2.2 Prestazioni della ventilazione naturale Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato quanto l’edificio sia in grado di sfruttare la ventilazione naturale grazie alle aperture. Per poter assegnare un punteggio è quindi necessario calcolare i Rapporti Aeranti (R.A.). Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Ind Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Non ci sono sufficienti aperture per la ventilazione naturale nelle stanze dove le finestre non possono essere aperte. O, in stanze con serramenti apribili, l’area effettivamente utile alla ventilazione naturale è almeno 1/20 dell’area del locale Livello 4 In stanze con serramenti non apribili, l’area effettivamente utile alla ventilazione naturale è almeno 50 cm2/m2 di area del locale. O, in stanze con serramenti apribili, l’area effettivamente utile alla ventilazione naturale è almeno 1/15 dell’area del locale Livello 5 In stanze con serramenti non apribili, l’area effettivamente utile alla ventilazione naturale è almeno 100 cm2/m2 di area del locale. O, in stanze con serramenti apribili, l’area effettivamente utile alla ventilazione naturale è almeno 1/10 dell’area del locale Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 In edifici con impianto di ventilazione, ma in cui non è presente ventilazione naturale. In edifici senza impianto di ventilazione, sono presenti finestre apribili per almeno 1/20 dell’area relativa alle zone di residenza e degenza. Livello 4 In edifici con impianto di ventilazione, sono presenti nelle zone di residenza e degenza finestre apribili in rapporto minimo (sull’area) di 500 cm2/m2. In edifici senza impianto di ventilazione, sono presenti finestre apribili per almeno 1/15 dell’area relativa alle zone di residenza e degenza. Livello 5 In edifici con impianto di ventilazione, sono presenti nelle zone di residenza e degenza finestre apribili in rapporto minimo (sull’area) di 100 cm2/m2. In edifici senza 88 impianto di ventilazione, sono presenti finestre apribili per almeno 1/10 dell’area relativa alle zone di residenza e degenza App Inadeguato al livello 3 Inapplicabile Sono presenti finestrature apribili in rapporto di almeno 1/10 relativamente all’area in pianta delle zone di residenza e degenza Sono presenti finestrature apribili in rapporto di almeno 1/8 relativamente all’area in pianta delle zone di residenza e degenza Sono presenti finestrature apribili in rapporto di almeno 1/6 relativamente all’area in pianta delle zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5 Per quanto riguarda le parti comuni non si tiene in considerazione la presenza di ventilazione naturale, mentre per le Zone di residenza o degenza vengono assegnati livelli diversi a seconda del R.A. (rapporto aerante). Si procede al calcolo degli R.A.: Locale Sup. pianta (m2) APPARTAMENTO 1 Camera 13,74 Soggiorno25,85 cucina Bagno 3,66 APPARTAMENTO 2 Camera 14,08 Soggiorno14,89 cucina Bagno 3,51 APPARTAMENTO 3 Soggiorno23,12 cucina Bagno 3,74 APPARTAMENTO 4 Camera 13,48 Soggiorno 15,93 Bagno 4,04 Cucina 7,31 APPARTAMENTO 5 Camera 13,74 Soggiorno25,85 cucina Bagno 3,66 Sup. apribile (m2) R.A. Valori per l’assegnazione del livello 1/10 1/8 1/6 3,55 7,47 0,26 0,29 1,37 2,59 1,72 3,23 2,29 4,31 - - 0,37 0,46 0,61 2,84 3,20 0,20 0,21 1,41 1,49 1,76 1,86 2,35 2,48 1,08 0,31 0,35 0,44 0,59 3,20 0,14 2,31 2,89 3,85 1,08 0,29 0,37 0,47 0,62 3,79 3,79 1,08 3,79 0,28 0,24 0,27 0,52 1,35 1,59 0,40 0,73 1,69 1,99 0,51 0,91 2,25 2,66 0,67 1,22 3,55 7,47 0,26 0,29 1,37 2,59 1,72 3,23 2,29 4,31 5 5 5 5 5 5 5 5 5 - - 0,37 0,46 0,61 - Liv. 5 5 5 5 5 5 5 4 4 89 APPARTAMENTO 6 Camera 14,05 Soggiorno14,89 cucina Bagno 3,54 APPARTAMENTO 7 Soggiorno23,12 cucina Bagno 3,74 APPARTAMENTO 8 Camera 13,48 Soggiorno 15,93 Bagno 4,04 Cucina 7,31 APPARTAMENTO 9 Camera M 14,12 Camera S 9,38 Bagno 3,65 Cucina 10,31 Soggiorno 23,37 Bagno 4,36 Camera S 13,21 APPARTAMENTO 10 Camera M 14,77 Bagno 4,12 Bagno 4,00 Camera S 9,34 Soggiorno36,84 cucina APPARTAMENTO 11 Bagno 3,61 Camera S 10,28 Soggiorno25,86 cucina S.P.P 27,79 Bagno 3,50 APPARTAMENTO 12 Bagno 3,51 Camera M 14,08 Soggiorno14,99 cucina APPARTAMENTO 13 Bagno 3,74 Soggiorno23,02 cucina APPARTAMENTO 14 Bagno 4,17 Soggiorno29,37 letto Cucina 8,39 S.P.P 24,17 5 5 5 2,84 3,20 0,20 0,21 1,41 1,49 1,76 1,86 2,34 2,48 1,08 0,31 0,35 0,44 0,59 3,20 0,14 2,31 2,89 3,85 1,08 0,29 0,37 0,47 0,62 3,79 3,79 1,08 3,79 0,28 0,24 0,27 0,52 1,35 1,59 0,40 0,73 1,69 1,99 0,51 0,91 2,25 2,66 0,67 1,22 3,55 3,20 2,84 4,27 1,08 3,20 0,25 0,34 0,28 0,18 0,25 0,24 1,41 0,94 0,37 1,03 2,34 0,44 1,32 1,77 1,17 0,46 1,29 2,92 0,55 1,65 2,35 1,56 0,61 1,72 3,90 0,73 2,20 3,20 0,50 1,08 3,79 7,58 0,22 0,12 0,27 0,41 0,21 1,48 0,41 0,40 0,93 3,68 1,85 0,52 0,50 1,17 4,61 2,46 0,69 0,67 1,56 6,14 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 5 3 5 5 5 4 5 5 5 4 4 3,55 7,47 0,35 0,29 0,36 1,03 2,59 0,45 1,29 3,23 0,60 1,71 4,31 4,32 0,25 0,16 0,07 2,78 0,35 3,47 0,44 4,63 0,58 1,08 2,84 3,20 0,31 0,20 0,21 0,35 1,41 1,50 0,44 1,76 1,87 0,59 2,35 2,50 4 1 5 5 5 5 1,08 3,70 0,29 0,16 0,37 2,30 0,47 2,88 0,62 3,84 4 5 4 1,08 7,58 0,26 0,26 0,42 2,94 0,52 3,67 0,70 4,90 4 5 5 3,79 5,04 0,45 0,21 0,84 2,42 1,05 3,02 1,40 4,03 5 5 90 Bagno 4,19 0,25 0,06 0,42 0,52 0,70 1 I locali dove non si ha sufficiente ventilazione naturale sono i bagni al secondo piano degli appartamenti 11 e 14. Mediando i valori di ogni stanza si ottiene il Livello di ogni singolo appartamento, e mediando le valutazioni dei 14 appartamenti si ottiene la valutazione totale, che risulta essere: 65/14 = 4,64 Viene pertanto assegnato il Livello 5. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di calcolo sono stati ben definiti, non è stato tuttavia specificato se all’interno dei calcoli debbano rientrare anche le bocchette di ventilazione oppure no, in ogni caso, per l’edificio in esame, i rapporti aeranti risultano pienamente soddisfatti anche senza conteggiare le bocchette. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 91 Q1 – Ambiente interno 4 Qualità dell’aria 4.2 Ventilazione 4.2.3 Considerazioni sull’ingresso di aria esterna Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato se nel progetto dell’impianto di ventilazione si è prestata attenzione nel posizionare le bocchette per la presa dell’aria, evitando di porle od orientarle verso fonti di inquinamento. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Considerando le condizioni dell’aria nei dintorni dell’edificio, le prese d’aria non sono orientate verso fonti di inquinamento e sono posizionate in modo da mantenere una sufficiente distanza dalle bocchette di estrazione. Non sono inoltre orientate verso le bocchette di estrazione e sono posizionate almeno a 3 m da esse. Livello 4 Inapplicabile Livello 5 Considerando le condizioni dell’aria nei dintorni dell’edificio, le prese d’aria non sono orientate verso fonti di inquinamento e sono posizionate in modo da mantenere una sufficiente distanza dalle bocchette di estrazione. Non sono inoltre orientate verso le bocchette di estrazione e sono posizionate almeno a 6 m da esse. Tipologia edilizia App Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Le prese d’aria non sono orientate verso fonti di inquinamento, considerando le condizioni dell’aria nei dintorni dell’edificio. Livello 4 Inapplicabile Livello 5 Le prese d’aria non sono orientate verso fonti di inquinamento, considerando le condizioni dell’aria nei dintorni dell’edificio. Non sono inoltre orientate verso le bocchette di estrazione, e sono posizionate almeno a 3 m da esse. Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Considerando le condizioni dell’aria nei dintorni dell’edificio, le prese d’aria non sono orientate verso fonti di inquinamento e sono posizionate in modo da 92 Livello 4 Livello 5 Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 mantenere una sufficiente distanza dalle bocchette di estrazione. Non sono inoltre orientate verso le bocchette di estrazione e sono posizionate almeno a 3 m da esse. Inapplicabile Considerando le condizioni dell’aria nei dintorni dell’edificio, le prese d’aria non sono orientate verso fonti di inquinamento e sono posizionate in modo da mantenere una sufficiente distanza dalle bocchette di estrazione. Non sono inoltre orientate verso le bocchette di estrazione e sono posizionate almeno a 6 m da esse. App Inadeguato al livello 3 Inapplicabile Le prese d’aria non sono orientate verso fonti di inquinamento, considerando le condizioni dell’aria nei dintorni dell’edificio. Inapplicabile Le prese d’aria non sono orientate verso fonti di inquinamento, considerando le condizioni dell’aria nei dintorni dell’edificio. Non sono inoltre orientate verso le bocchette di estrazione, e sono posizionate almeno a 3 m da esse. Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5-5 Non sono previste singole prese d’aria per ogni appartamento, ma è presente un’U.T.A in copertura che si occupa di garantire l’aria in quantità sufficiente per poter climatizzare e ventilare tutto l’edificio. Non sono presenti particolari fonti di inquinamento generate dagli edifici nei dintorni, mentre per quanto riguarda l’edificio stesso le fonti più vicine sono le colonne di scarico acque nere AN07 e AN08, che distano 4,30 m, e le colonne di estrazione dell’aria esausta dai bagni ciechi ExT01, ExT02, ExT03, ExT04, che distano 12,30 m dalla presa d’aria. Viene allegata una pianta. 93 Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di calcolo sono stati ben definiti, sarebbe stato forse più preciso tenere conto anche dell’andamento dei venti locali, per verificare che le bocchette non siano state posizionate lungo traiettorie potenzialmente inquinate. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 94 Q1 – Ambiente interno 4 Qualità dell’aria 4.2 Ventilazione 4.2.4 Pianificazione della fornitura d’aria La valutazione non è applicabile in fase di progettazione; a edificio realizzato in ogni caso la categoria Appartamenti non viene valutata. Q1 – Ambiente interno 4 Qualità dell’aria 4.3 Piano di gestione 4.3.1 Uff Scu Neg Monitoraggio CO2 Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene verificato che ci sia un sistema di monitoraggio dell’anidride carbonica, e si differenzia il punteggio a seconda della tipologia di impianto. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Ind Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Il sistema è basato su un monitoraggio manuale Livello 4 Inapplicabile Livello 5 Il sistema ha una centrale di monitoraggio permanente della quantità di CO2 nell’aria Punteggio meritato dall’edificio in esame La categoria Appartamenti non rientra tra quelle a cui è applicabile questa valutazione. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri per l’assegnazione dei Livelli sono molto chiari; la mancanza di un sistema di monitoraggio CO2 comporta l’assegnazione del bassissimo livello 1. E’ bene sottolineare che la valutazione è applicabile solo a tipologie edilizie non residenziali. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili - 95 Q1 – Ambiente interno 4 Qualità dell’aria 4.3 Piano di gestione 4.3.2 Uff Scu Neg Controllo del fumo Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Vengono quì valutate la presenza di aree o locali destinati ai fumatori, e le disposizioni con cui si tutelano i non fumatori dai fumatori. Non viene verificata, come può erroneamente lasciare intendere il titolo, la presenza di impianti di rilevamento fumi. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 C’è un minimo livello di provvedimenti, come per esempio apposite zone fumo, in modo da evitare di esporre al fumo i non fumatori Livello 4 Inapplicabile Livello 5 Il fumo è proibito all’interno dell’intero edificio. In alternativa sono presenti un numero adeguato di provvedimenti, come per esempio apposite zone fumo, in modo da evitare di esporre al fumo i non fumatori Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame La categoria Appartamenti non rientra tra quelle a cui è applicabile questa valutazione. Commenti relativi al protocollo CASBEE Non è ben chiaro il criterio con cui viene assegnato il punteggio, in caso il fumo non sia vietato in tutto l’edificio. E’ a discrezione del certificatore valutare se il numero dei provvedimenti presi dal progettista (provvedimenti non specificati) sia minimo o adeguato. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili - 96 Q2 – Qualità del servizio 1 Funzionalità 1.1 Funzionalità e fruibilità 1.1.1 Spazi minimi per persone e magazzini Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato in questa sede quanto spazio sia a disposizione di ogni singola persona all’interno dell’edificio. Unità di misura: m2/pers Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Ind Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Spazio di lavoro per persona almeno di 6m2 Livello 4 Spazio di lavoro per persona almeno di 9m2 Livello 5 Spazio di lavoro per persona almeno di 12m2 Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Stanze private min 8m2/letto, stanze con più letti min 6m2/letto Livello 4 Inapplicabile Livello 5 Stanze private min 10m2/letto, stanze con più letti min 8m2/letto Tipologia edilizia Hot Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Stanze singole almeno 15 m2, stanze doppie almeno 22 m2 Livello 4 Stanze singole almeno 22 m2, stanze doppie almeno 32 m2 Livello 5 Stanze singole almeno 30 m2, stanze doppie almeno 40 m2 Punteggio meritato dall’edificio in esame La categoria Appartamenti non rientra tra quelle a cui è applicabile questa valutazione. Commenti relativi al protocollo CASBEE Non è ben chiaro il criterio con cui viene assegnato il punteggio nel caso di uffici e industrie. Per gli uffici è ragionevole dividere la superficie di ogni locale per il numero di occupanti, ma per le industrie, dove il numero di lavoratori varia in continuazione, è già più complicato ottenere un valore realistico. Relativamente a hotel e ospedali i criteri sono invece ben definiti, anche se non viene specificato se le disposizioni in tabella sono da verificarsi in tutte le stanze, o nella maggior parte. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili - 97 Q2 – Qualità del servizio 1 Funzionalità 1.1 Funzionalità e fruibilità 1.1.2 Adattamento della struttura dell’edificio e servizi per la IT (Information Technology) Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutata la facilità con cui è possibile modificare il layout di piano dell’edificio a seconda delle necessità, e per far ciò la presenza di una pavimentazione sopraelevata è consigliabile. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Ind Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 L’utilizzo di pavimenti sopraelevati facilita cambi del layout interno dell’edificio, e le prese elettriche sotto il pavimento sono almeno da 30 VA/m2. Livello 4 L’utilizzo di pavimenti sopraelevati facilita cambi del layout interno dell’edificio, e le prese elettriche sotto il pavimento sono almeno da 40 VA/m2. Livello 5 Oltre a pavimenti sopraelevati, accorgimenti come il tracciamento preventivo di cavi in canaline possono facilitare cambi di layout. Inoltre le prese elettriche sotto il pavimento sono almeno da 50 VA/m2. Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame La categoria Appartamenti non rientra tra quelle a cui è applicabile questa valutazione. Commenti relativi al protocollo CASBEE La valutazione è decisamente specifica, applicabile solo a Uffici e Industrie, e i criteri per l’assegnazione dei punteggi sono molto chiari. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili - 98 Q2 – Qualità del servizio 1 Funzionalità 1.1 Funzionalità e fruibilità 1.1.3 Abbattimento barriere architettoniche Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutata la presenza o l’assenza di barriere architettoniche, in modo da verificare se l’edificio potrà essere abitato anche da persone disabili. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Neg - Ris - Loc - Osp - Hot Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 L’edificio soddisfa i minimi normativi in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche. Livello 4 L’edificio soddisfa a pieno la normativa in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche. Livello 5 L’edificio va oltre il soddisfacimento della normativa in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche, raggiungendo il livello di progettazione universale. Tipologia edilizia Uff - Scu - App - Ind Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 L’edificio soddisfa almeno metà dei minimi normativi in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche Livello 4 L’edificio soddisfa i minimi normativi in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche Livello 5 L’edificio soddisfa a pieno la normativa in merito all’abbattimento delle barriere architettoniche Nota: la normativa di riferimento è la Barrier-free Building Law Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 1 Non è presente alcuna documentazione che garantisca l’accessibilità-adattabilità di tutto l’edificio a persone disabili; le uniche informazioni che si hanno sono che la cabina dell’ascensore è dimensionata in modo da permetterne l’utilizzo ad un disabile, e che i frutti dell’impianto elettrico rispettano la normativa italiana per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Le dotazioni impiantistiche da prevedersi all’interno dei locali sono infatti costituite da gruppi prese, circuiti luce, circuiti di comando per luci e prese e punti di connessione agli impianti di servizio e speciali. L’ubicazione dei componenti è tale da rispettare le richieste della legge n.13 del 09/01/89, per l’abbattimento delle barriere architettoniche: nella tabella seguente sono evidenziate le fasce di altezza (in cm) prescritte dal DM n.236 del 14/06/89. 99 Nonostante l’interesse prestato all’abbattimento delle barriere architettoniche nel settore impiantistico-elettrico, non si hanno sufficienti dati per poter assegnare una valutazione maggiore del Livello1. Commenti relativi al protocollo CASBEE Non sono ben chiari i criteri per l’assegnazione del punteggio all’edificio, infatti non viene specificato cosa si intende con “soddisfare a pieno la normativa” o “andare oltre la normativa”. Controllare che i minimi normativi siano verificati è oggettivo, ma quantificare quanto è stato fatto in più rispetto alla legge rientra in un ambito abbastanza soggettivo. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili Osservando gli esecutivi di progetto non è stata trovata alcuna barriera architettonica, tuttavia data la mancanza di una relazione sull’accessibilitàadattabilità dell’edificio è stato impossibile assegnare il punteggio massimo. Avendo a disposizione tale relazione si potrebbe facilmente raggiungere il Livello 5. Costi necessari per raggiungere il Livello 3: bassi Costi necessari per raggiungere il Livello 5: bassi 100 Q2 – Qualità del servizio 1 Funzionalità 1.2 Dotazioni 1.2.1 Percezione degli spazi e ariosità Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura L’obiettivo di questa misura non è legato alla sensazione di benessere fisico ma di benessere psicologico. Si verifica cioè che i locali abbiano una conformazione che non urti la sensibilità dell’occupante e non sia fonte di sensazioni sgradevoli, quali oppressione, mancanza d’aria etc. Unità di misura: m Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Ind Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 L’altezza del soffitto è almeno 2,5 m negli uffici, e le finestre sono posizionate in modo da fornire a tutti i lavoratori un’adeguata percezione dell’esterno. Livello 4 L’altezza del soffitto è almeno 2,7 m negli uffici, e le finestre sono posizionate in modo da fornire a tutti i lavoratori un’adeguata percezione dell’esterno. Livello 5 L’altezza del soffitto è almeno 2,9 m negli uffici, e le finestre sono posizionate in modo da fornire a tutti i lavoratori un’adeguata percezione dell’esterno. Tipologia edilizia Scu Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 L’altezza del soffitto è almeno 3,0 m Livello 4 L’altezza del soffitto è almeno 3,1 m Livello 5 L’altezza del soffitto è almeno 3,2 m Tipologia edilizia Neg - Ris Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 L’altezza del soffitto è almeno 3,0 m Livello 4 L’altezza del soffitto è almeno 3,3 m Livello 5 L’altezza del soffitto è almeno 3,6 m Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot - App Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 L’altezza del soffitto è almeno 2,3 m Livello 4 L’altezza del soffitto è almeno 2,5 m Livello 5 L’altezza del soffitto è almeno 2,7 m Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5 Non viene considerato l’interpiano nelle parti comuni, che varia da 3,20 m nell’atrio 101 al piano terra e 2,5 m nei pianerottoli degli altri piani; si valuta solo l’altezza del soffitto all’interno delle abitazioni, che è 2,77 m. Viene assegnato pertanto il Livello 5. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri per l’assegnazione del punteggio sono molto chiari, tuttavia è bene sottolineare che le sensazioni di discomfort psicologico spesso non sono legate solo all’altezza del locale, ma all’altezza in funzione della lunghezza; pertanto sarebbe stato forse meglio legare questi due parametri tra loro in fase di valutazione. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 102 Q2 – Qualità del servizio 1 Funzionalità 1.2 Dotazioni 1.2.2 Spazi per pause snack Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura L’obiettivo di questa misura è verificare se siano presenti spazi dove i lavoratori (valutazione applicabile solo a Uffici, Negozi e Industrie) possano rilassarsi. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Ind Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Previste zone fumo Livello 4 Previste zone fumo e zone rinfresco, separate tra loro Livello 5 Previste zone fumo e zone rinfresco, separate tra loro. Nella zona rinfresco sono presenti macchine per snack, bibite e simili. Tipologia edilizia Neg Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Lo spazio di riposo è almeno il 2% dell’area del negozio Livello 4 Lo spazio di riposo è almeno il 3% dell’area del negozio Livello 5 Lo spazio di riposo è almeno il 4% dell’area del negozio Nota: quando lo spazio per la zona snack è separato dalle zone di lavoro mediante partizioni, piante o altri elementi, questo deve essere escluso dallo spazio considerato al punto 1.1.1 Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame La categoria Appartamenti non rientra tra quelle a cui è applicabile questa valutazione. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri per l’assegnazione del punteggio sono molto chiari, tuttavia non facendo alcun riferimento alla superficie totale dello stabile (nel caso di Uffici e Industrie) o al numero di lavoratori, basterebbe anche una piccola e insufficiente zona destinata alle pause per guadagnare il Livello 5. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili - 103 Q2 – Qualità del servizio 1 Funzionalità 1.2 Dotazioni 1.2.3 Progetto dell’arredamento Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato quanto avanti si sia spinto il progettista nell’arredare l’edificio. Oltre al mobilio, sono da prendere in considerazione i colori degl intonaci, le piastrelle di bagni e cucine, i tappeti, la moquette, il tipo di parquet etc. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 È stata effettuata una minima progettazione dell’arredamento, per esempio relativamente al colore delle pareti o ai tappeti. Livello 4 Inapplicabile Livello 5 È stata effettuata una accurata progettazione dell’arredamento, per esempio relativamente al colore delle pareti o ai tappeti. Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot - App Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 È stata effettuata una minima progettazione dell’arredamento, per esempio relativamente al colore delle pareti o ai tappeti. Livello 4 Inapplicabile Livello 5 È stata effettuata una accurata progettazione dell’arredamento, per esempio relativamente al colore delle pareti o ai tappeti. Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3-3 È stato effettuato uno studio in merito alla distribuzione degli spazi all’interno dell’edificio ed alla loro facile fruibilità da parte degli acquirenti. Sono infatti disponibili anche in rete le piante arredate per chiunque voglia consultarle. Tuttavia la progettazione non si è spinta fino alla scelta di tappeti o colore dell’intonaco interno, proprio per lasciare all’inquilino la possibilità di scelta. Si sa solo che le pavimentazioni sono in generiche piastrelle in cotto o piastrelle in ceramica, ma non si sa null’altro, neppure il loro colore. Non è neppure noto il colore degli intonaci, che sono stati supposti bianchi per il calcolo dell’FLDm . Vengono proposte le piante arredate dell’edificio: 104 Piano primo Piano secondo Piano terzo 105 Piano quarto Piano quinto Visto che la progettazione dell’arredamento è comunque stata fatta, viene assegnato il Livello 3. Commenti relativi al protocollo CASBEE Non sono molto chiari i criteri con cui assegnare un punteggio all’edificio; non si entra infatti nello specifico elencando cosa debba essere stato progettato perché l’arredamento sia da considerarsi accurato o sommario. La valutazione di quest’aspetto risulta pertanto abbastanza soggettiva. Viene inoltre messa qui in evidenza una grande differenza culturale tra Italia e Giappone. L’edificio di via Carta 5 risulta “poco performante” dal punto di vista dell’arredamento, mentre in Italia è considerato più pregevole un edificio in cui l’arredamento è solo proposto, non imposto. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili A seguito di quanto appena detto, è chiaro come con poca spesa sia possibile raggiungere il livello 5. Costi necessari per raggiungere il Livello 5: bassi 106 Q2 – Qualità del servizio 2 Durabilità e affidabilità 2.1 Resistenza sismica 2.1.1 Uff Scu Neg Resistenza sismica Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Obiettivo della misura è verificare che in fase di progettazione strutturale dell’edificio si sia tenuto conto della normativa vigente in fatto di sisma. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Inapplicabile Livello 2 Inapplicabile Livello 3 La resistenza sismica dell’edificio rispetta le leggi standard per gli edifici. Livello 4 La resistenza sismica dell’edificio rispetta le leggi standard per gli edifici, e supera i requisiti minimi del 20%. Livello 5 La resistenza sismica dell’edificio rispetta le leggi standard per gli edifici, e supera i requisiti minimi del 50%. In alternativa, è stato effettuato un progetto del controllo dei danni sismici. Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3 Essendo Milano in zona sismica 4 secondo l’OPCM 3274/2003, non è stata effettuata alcuna verifica al sisma. Viene assegnato all’edificio il Livello 3, in quanto i calcoli strutturali rispettano comunque la normativa vigente. Vengono allegate una mappa della pericolosità di Milano e una della Lombardia. Accelerazione massima al suolo a Milano, zona nord est: 0,050÷0,075 g 107 Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione non sono ben specificati, nel senso che è difficile quantificare un “20%” o un “50%” in più rispetto ai minimi normativi. Non si fa riferimento ad alcun parametro che viene preso in considerazione in fase di progetto strutturale, quindi non è possibile sapere come quantificare una percentuale di miglioramento. Il manuale consiglia la consultazione dell’ingegnere strutturista, ma di fatto l’assegnazione del punteggio è molto a discrezione del certificatore. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili L’edificio è a norma per quanto riguarda il calcolo strutturale, si potrebbero svolgere però studi sulla resistenza sismica e riprogettare le strutture, tuttavia ciò comporterebbe costi enormi, anche perché modificando le strutture probabilmente si dovrebbero apportare modifiche anche al resto del progetto. Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti 108 Q2 – Qualità del servizio 2 Durabilità e affidabilità 2.1 Resistenza sismica 2.1.2 Isolamento sismico e sistemi di smorzamento delle vibrazioni Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato se sia presente o meno qualche sistema per lo smorzamento delle vibrazioni generate da onde sismiche oppure dal vento. La presenza di vibration dampers per vibrazioni generate da vento porta all’assegnazione del Livello 4, se invece l’edificio è isolato sismicamente allora è automaticamente protetto anche contro le vibrazioni da vento, pertanto viene assegnato il Livello 5. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Inapplicabile Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Non è utilizzato alcun sistema di isolamento sismico o di smorzamento delle vibrazioni. Livello 4 È utilizzato un sistema di smorzamento delle vibrazioni. Livello 5 È utilizzato un sistema di isolamento sismico. Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3 Essendo Milano in zona sismica 4 secondo l’OPCM 3274/2003, non è stata effettuata alcuna verifica al sisma. Viene assegnato all’edificio il Livello 3, in quanto i calcoli strutturali rispettano comunque la normativa vigente. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione sono chiari, non viene valutata l’efficacia dei sistemi per lo smorzamento delle vibrazioni, ma solo loro presenza e tipologia. A differenza del punto precedente quindi l’assegnazione del punteggio è più oggettiva, in ogni caso il manuale consiglia comunque di consultare l’ingegnere strutturista. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili L’edificio è a norma per quanto riguarda il calcolo strutturale, si potrebbero svolgere però studi sulla resistenza sismica e riprogettare le strutture introducendo sistemi per lo smorzamento delle vibrazioni, ciò comporterebbe ovviamente costi enormi, anche perché modificando le strutture probabilmente si dovrebbero apportare modifiche anche al resto del progetto. Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti 109 Q2 – Qualità del servizio 2 Durabilità e affidabilità 2.2 Vita di servizio dei componenti 2.2.1 Intervallo necessario tra successive messe a nuovo delle finiture esterne Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura L’obiettivo di questa valutazione è stimare per quanto tempo le finiture esterne resisteranno prima di dover essere sottoposte a manutenzione straordinaria. Con finiture esterne si intendono copertura, chiusure verticali opache, gronde e aggetti, elementi di finitura. Per stimare la vita utile di ogni elemento si fa riferimento ad una tabella in Appendice 1 del manuale CASBEE. Unità di misura: anni Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Meno di 10 anni Livello 2 Compreso tra 10 e 20 anni Livello 3 20 anni Livello 4 Compreso tra 21 e 30 anni Livello 5 Maggiore di 30 anni Nota: per la scelta della durata della vita di servizio dei componenti, fare riferimento alla tabella in Appendice 1 del manuale CASBEE Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 2 Viene riportato in seguito uno stralcio dell’Appendice 1, del quale vengono riportate solo le categorie di effettivo interesse per l’edificio in via Carta 5. Le voci dove non è segnato nulla sono quelle relative all’edificio in esame, ma che non hanno un riscontro nell’Appendice 1. vita di elemento tipologia servizio fonte tecnico (anni) Copertura Piastrellato 10 AIJ/NTT/Kobayashi Mattone Chiusure paramano verticali opache Intonaco Gronde e Intonaco aggetti Travi in acciaio zincato 5 NTT/Gov.Bld.Dept. verniciato Parapetti in ferro Finiture Davanzale in travertino Porta d’ingresso Gov.Bld.Dept/ 40 in alluminio Kobayashi/BELCA 110 Non si hanno elementi sufficienti per poter assegnare un punteggio, anche perché ci si basa su dati statistici piuttosto che sulle schede tecniche di ogni singolo materiale. Statisticamente in Italia le finiture esterne vengono sottoposte a manutenzione straordinaria una volta ogni dieci anni, pertanto viene assegnato il Livello 2. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione non sono molto chiari, non si capisce se si deve fare una media tra tutti i valori ottenuti, considerare solo il più basso oppure considerare l’elemento più esteso sulla superficie dell’edificio. Inoltre, a meno che siano disponibili le schede tecniche di ogni materiale (e sulla scheda venga riportata la vita utile stimata) riferendosi all’Appendice si utilizzano dati statistici molto generici e poco dettagliati. In ogni caso anche se sulle schede tecniche fosse indicata la vita utile attesa, questa potrebbe risultare in realtà molto più breve, dato che la vita di ogni singolo elemento varia a seconda del clima dove è posto, delle sollecitazioni cui è soggetto, dei materiali con cui è accoppiato etc. Pertanto l’assegnazione del punteggio all’edificio risente molto del giudizio personale del certificatore. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 2 data la mancanza di schede tecniche dei materiali. Come già detto, però, anche avendole a disposizione non si potrebbe stimare con sicurezza il lasso di tempo che intercorre tra successivi interventi di manutenzione straordinaria. L’assegnazione del punteggio è così incerta che non si stimano neppure i costi necessari per poter arrivare al Livello 5, ci si attesta sul Livello 2. 111 Q2 – Qualità del servizio 2 Durabilità e affidabilità 2.2 Vita di servizio dei componenti 2.2.2 Intervallo necessario tra successive messe a nuovo delle finiture interne Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura L’obiettivo di questa valutazione è stimare per quanto tempo le finiture interne resisteranno prima di dover essere sottoposte a manutenzione straordinaria. Con finiture interne si intendono pavimentazioni, partizioni interne e soffitti. Per stimare la vita utile di ogni elemento si fa riferimento ad una tabella in Appendice 1 del manuale CASBEE. Unità di misura: anni Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind Livello 1 Meno di 5 anni Livello 2 Compreso tra 5 e 10 anni Livello 3 10 anni Livello 4 Compreso tra 11 e 20 anni Livello 5 Maggiore di 20 anni Tipologia edilizia App Livello 1 Meno di 10 anni Livello 2 Compreso tra 10 e 15 anni Livello 3 15 anni Livello 4 Compreso tra 16 e 25 anni Livello 5 Maggiore di 25 anni Nota: per la scelta della durata della vita di servizio dei componenti, fare riferimento alla tabella in Appendice 1 del manuale CASBEE Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 4 Viene riportato in seguito uno stralcio dell’Appendice 1, del quale vengono riportate solo le categorie di effettivo interesse per l’edificio in via Carta 5. Le voci dove non è segnato nulla sono quelle relative all’edificio in esame, ma che non hanno un riscontro nell’Appendice 1. vita di elemento servizio fonte note tipologia tecnico (anni) Piastrellato 65 Gov.Bld.Dept. ceramica Piastrellato Pavimenti cotto Malta o cls a 25 NTT vista Partizioni Piastrelle A seconda 30÷65 AIJ/ Gov.Bld.Dept. interne (cucine-bagni) del tipo 112 Malta o cls a vista (box) Intonaco verniciato Soffitti Cartongesso Intonaco 20÷36 10 - AIJ/NTT - NTT - Vita di servizio solo dello strato di verniciatura - Non si hanno elementi sufficienti per poter assegnare un punteggio, anche perché ci si basa su dati statistici piuttosto che sulle schede tecniche di ogni singolo materiale. Statisticamente in Italia le finiture interne vengono sottoposte a manutenzione straordinaria una volta ogni vent’anni, pertanto viene assegnato il Livello 4. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione non sono molto chiari, non si capisce se si deve fare una media tra tutti i valori ottenuti, considerare solo il più basso oppure considerare l’elemento più esteso in termini di superficie. Inoltre, a meno che siano disponibili le schede tecniche di ogni materiale (e sulla scheda venga riportata la vita utile stimata) riferendosi all’Appendice si utilizzano dati statistici molto generici e poco dettagliati. In ogni caso anche se sulle schede tecniche fosse indicata la vita utile attesa, questa potrebbe risultare in realtà molto più breve, dato che la vita di ogni singolo elemento varia a seconda del clima dove è posto, delle sollecitazioni cui è soggetto, dei materiali con cui è accoppiato etc. Pertanto l’assegnazione del punteggio all’edificio risente molto del giudizio personale del certificatore. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 4 data la mancanza di schede tecniche dei materiali. Come già detto, però, anche avendole a disposizione non si potrebbe stimare con sicurezza il lasso di tempo che intercorre tra successivi interventi di manutenzione straordinaria. L’assegnazione del punteggio è così incerta che non si stimano neppure i costi necessari per poter arrivare al Livello 5, ci si attesta sul Livello 4. 113 Q2 – Qualità del servizio 2 Durabilità e affidabilità 2.2 Vita di servizio dei componenti 2.2.3 Intervallo necessario tra successive messe a nuovo di tubazioni e impianto elettrico Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura L’obiettivo di questa valutazione è stimare per quanto tempo resisteranno tubazioni e impianti prima di dover essere sottoposti a manutenzione straordinaria. Per stimare la vita utile di ogni elemento si fa riferimento ad una tabella in Appendice 1 del manuale CASBEE. La valutazione è divisa in impianti elettrici e tubazioni per impianti meccanici. Unità di misura: anni Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Inapplicabile Livello 2 Inapplicabile Livello 3 15 anni Livello 4 Compreso tra 16 e 30 anni Livello 5 Maggiore di 30 anni Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3 Viene riportato in seguito uno stralcio dell’Appendice 1, del quale vengono riportate solo le categorie di effettivo interesse per l’edificio in via Carta 5. Le voci dove non è segnato nulla sono quelle relative all’edificio in esame, ma che non hanno un riscontro nell’Appendice 1. impianto elettrico: elemento tecnico Dispositi vi ad alta tensionevoltaggio Quadri tipologia Quadri elettrici vita di servizio (anni) 25 Trasformatori 25÷30 Condensatori Interruttori Quadri di controllo Quadri elettrici per l’illuminament o Quadri di zona 20÷25 20÷25 25 fonte Gov.Bld.Dept./AIJ/Kobayas hi Gov.Bld.Dept./AIJ/Kobayas hi/BELCA IJ/Kobayashi/BELCA/Kuboi Kuboi/BCS AIJ/ Gov.Bld.Dept./Kobayashi note - 25÷30 Gov.Bld.Dept/BELCA - 30÷60 Gov.Bld.Dept/BELCA - 114 Lampade Fluorescenti 10÷30 Incandescenti 15÷30 Luci di sicurezza Telefono Amplificatori Apparecc Altoparlanti hi elettrici Antenne TV Amplificatori TV Splitters 20÷30 Gov.Bld.Dept./AIJ/Kobayas hi/BELCA Gov.Bld.Dept./AIJ/Kobayas hi/BELCA - Gov.Bld.Dept/BELCA - Gov.Bld.Dept AIJ AIJ BELCA - 15÷20 Gov.Bld.Dept/BELCA - 20 Gov.Bld.Dept/BELCA - Gov.Bld.Dept./AIJ/Kobayas hi/BELCA/BCS - 15 17 18 15 Frutti dell’impia nto elettrico Prese elettriche 6÷30 Interruttori 5÷30 Canaline e cavi Cavi elettrici Canaline Gov.Bld.Dept./AIJ/Kobayas hi/BELCA/BCS Gov.Bld.Dept AIJ/ Kobayashi - vita di servizio (anni) fonte note - - - - - - 30 20 - impianti meccanici elemento tecnico Generator i per climatizza zione invernale o estiva Fornitura d’aria Pompe tipologia Caldaia a condensazio ne Gruppo frigorifero Tank&pump Estrattori di fumo Presa d’aria dell’U.T.A Pompe acqua calda e fredda Pompa per acqua calda sanitaria e rete ricircolo Pompa per l’acqua necessaria alla climatizzazio ne Pomper per le acque di scolo 25 Gov.Bld.Dept/BELCA - 20 AIJ/Kobayashi - Gov.Bld.Dept/BELCA/BCS - 15 AIJ/Kobayashi - 20 Gov.Bld.Dept - 15 AIJ/Kobayashi/ Gov.Bld.Dept - 17÷20 115 Serbatoi Tubazioni Condotti per l’aria Sanitari Ascensori Serbatoio in lamiera pesante di acciaio termovetrifica to o zincato in fabbrica Tubazione di scarico in acciaio Tubazioni in acciaio zincato SS UNI8863 Tubazioni in polimero multistrato Tubazione per scarico in polipropilene fonoassorben te Tubazioni in rame Tubazioni in PEHD S5 Condotti per l’aria condizionata Bocchette di immissione WC Lavabo Rubinetteria Ascensori - - - - - - - - - - - - - - - 18,3÷30 20÷30 20÷30 25 15÷20 20÷30 Gov.Bld.Dept/BELCA/BCS AIJ/Kobayashi/ Gov.Bld.Dept/BELCA AIJ/Kobayashi/ Gov.Bld.Dept/BELCA AIJ/Kobayashi/BELCA Gov.Bld.Dept/BELCA AIJ/Kobayashi/ Gov.Bld.Dept/BELCA/Kuboi - Non si hanno elementi sufficienti per poter assegnare un punteggio, anche perché ci si basa su dati statistici piuttosto che sulle schede tecniche di ogni singolo materiale. Viene assegnato il Livello 3, cioè il più basso possibile. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione non sono molto chiari, non si capisce se si deve fare una media tra tutti i valori ottenuti, considerare solo il più basso oppure considerare l’elemento più diffuso. Inoltre, a meno che siano disponibili le schede tecniche di ogni elemento (e sulla scheda venga riportata la vita utile stimata) riferendosi all’Appendice si utilizzano dati statistici molto generici e poco dettagliati. In ogni caso anche se sulle schede tecniche fosse indicata la vita utile attesa, questa potrebbe risultare in realtà molto più breve, dato che la vita di ogni singolo elemento varia a seconda del clima dove è posto, delle sollecitazioni cui è soggetto, dei materiali con cui è accoppiato etc. 116 Pertanto l’assegnazione del punteggio all’edificio risente molto del giudizio personale del certificatore. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 3 data la mancanza di schede tecniche. Come già detto, però, anche avendole a disposizione non si potrebbe stimare con sicurezza il lasso di tempo che intercorre tra successivi interventi di manutenzione straordinaria. L’assegnazione del punteggio è così incerta che non si stimano neppure i costi necessari per poter arrivare al Livello 5, ci si attesta sul Livello 3. 117 Q2 – Qualità del servizio 2 Durabilità e affidabilità 2.2 Vita di servizio dei componenti 2.2.4 Intervallo necessario tra successive messe a nuovo di impianti principali e servizi Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura L’obiettivo di questa valutazione è stimare per quanto tempo resisteranno gli impianti principali prima di dover essere sottoposti a manutenzione straordinaria. Per quanto riguarda la categoria Appartamenti si fa riferimento agli impianti essenziali, quali l’impianto di riscaldamento e fornitura di acqua calda sanitaria (e fredda), e l’impianto di climatizzazione (in un clima come quello italiano non è da considerarsi tuttavia essenziale). Per stimare la vita utile di ogni elemento si fa riferimento ad una tabella in Appendice 1 del manuale CASBEE. Unità di misura: anni Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Fino a 7 anni Livello 2 Compreso tra 7 e 15 anni Livello 3 15 anni Livello 4 Compreso tra 16 e 30 anni Livello 5 Maggiore di 30 anni Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3 Non è disponibile una tabella o un’appendice che cataloghi in modo chiaro quali siano gli elementi da considerare, anzi, viene detto che è a discrezione del certificatore la scelta degli elementi ritenuti essenziali tra quelli indicati nell’Appendice 1. La valutazione effettuata quì si riduce quindi ad una sorta di riassunto delle 3 valutazioni precedenti, e date le difficoltà riscontrate nello svolgerle e la mancanza di informazioni relative all’edificio di via Carta 5, viene assegnato il Livello 3. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione non sono chiari, come appena detto non si capisce neppure quali elementi debbano essere considerati, e una volta scelti gli elementi comunque non è specificato se si deve fare una media tra tutti i valori ottenuti, considerare solo il più basso oppure considerare l’elemento più diffuso. Inoltre, a meno che siano disponibili le schede tecniche di ogni elemento (e sulla scheda venga riportata la vita utile stimata) riferendosi all’Appendice si utilizzano dati statistici molto generici e poco dettagliati. In ogni caso anche se sulle schede tecniche fosse indicata la vita utile attesa, questa potrebbe risultare in realtà molto più breve, dato che la vita di ogni singolo elemento varia a seconda del clima dove è posto, delle sollecitazioni cui è soggetto, dei materiali con cui è accoppiato etc. 118 Pertanto l’assegnazione del punteggio all’edificio risente molto del giudizio personale del certificatore. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 3 perché, come già detto, la valutazione effettuata si riduce ad una sorta di media delle 3 valutazioni precedenti. L’assegnazione del punteggio è così incerta che non si stimano neppure i costi necessari per poter arrivare al Livello 5, ci si attesta sul Livello 3. 119 Q2 – Qualità del servizio 2 Durabilità e affidabilità 2.3 Affidabilità in caso di sisma 2.3.1 Sistemi HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning) Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura L’obiettivo è valutare in che modo gli impianti di ventilazione, climatizzazione e riscaldamento reagiranno in caso di sisma. Vengono indicate quattro caratteristiche, e a seconda di quante ne vengono rispettate viene assegnato il punteggio all’edificio. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Tra le caratteristiche da valutare non ne è rispettata nessuna Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Tra le caratteristiche da valutare ne è rispettata una. In alternativa, non c’è un sistema HVAC centralizzato Livello 4 Tra le caratteristiche da valutare ne sono rispettate due Livello 5 Tra le caratteristiche da valutare ne sono rispettate tre o più Numero 1 2 3 4 Caratteristiche da valutare Gli impianti sono divisi e classificati in accordo alla loro importanza, ed è agli impianti più importanti che è data la priorità nelle riparazioni in seguito ad un danno. Inoltre, sono studiati metodi in modo da sfruttare la ventilazione in caso di capacità di copertura del carico termico ridotta. Separazione e duplicazione di diverse tipologie di sorgente di calore (elettricità, gas etc.). Sono state prese contromisure (come tubazioni sospese) in modo da assicurare che le funzioni principali proseguano anche se l’edificio viene parzialmente danneggiato da un terremoto. Gli impianti sono divisi e classificati in accordo alla loro importanza, ed è agli impianti più importanti che è data la priorità nelle riparazioni in seguito ad un danno. Inoltre, sono studiati metodi in modo da sfruttare l’impianto di climatizzazione con capacità di carico termico minori. Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 1 Nel calcolo delle strutture, come nella progettazione di impianti, non è stata considerata la possibilità di evento sismico dato che Milano si trova in zona sismica 4 secondo l’OPCM 3274/2003. Pertanto non risulta soddisfatta nessuna delle richieste indicate. All’edificio viene 120 assegnato il Livello 1. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione sono chiari, a seconda di quante richieste sono rispettate viene assegnato un punteggio. Questa voce del sistema CASBEE mette in evidenza una grande differenza tra Italia e Giappone, infatti assegnare il Livello 1 ad un edificio che non ha rispettato le richieste indicate, senza verificare l’effettiva necessità di realizzarle (in Italia, nella zona di Milano non sarebbero necessarie), è indice di quanto sia importante in fase di progettazione, sia strutturale, sia impiantistica, sia architettonica, tenere in considerazione la possibilità costante di eventi sismici. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 1 perché la possibilità del sisma non è nemmeno stata presa in considerazione; se si volesse raggiungere il Livello 5, o anche il Livello 3, i costi sarebbero molto alti, si dovrebbero infatti riprogettare tutti gli impianti. Costi necessari per raggiungere il Livello 3: alti Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti 121 Q2 – Qualità del servizio 2 Durabilità e affidabilità 2.3 Affidabilità in caso di sisma 2.3.2 Fornitura d’acqua e drenaggio Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura L’obiettivo è valutare in che modo gli impianti di adduzione e scarico acque reagiranno in caso di sisma. Vengono indicate sette caratteristiche, e a seconda di quante ne vengono rispettate viene assegnato il punteggio all’edificio. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia Uff - Scu - Loc - Osp - Hot edilizia App - Ind Livello 1 Tra le caratteristiche da valutare non ne è rispettata nessuna Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Tra le caratteristiche da valutare ne è rispettata una Livello 4 Tra le caratteristiche da valutare ne sono rispettate due Livello 5 Tra le caratteristiche da valutare ne sono rispettate tre o più Numero 1 2 3 4 5 6 7 Neg - Ris Tra le caratteristiche da valutare non ne è rispettata nessuna Inapplicabile Tra le caratteristiche da valutare ne è rispettata una Inapplicabile Tra le caratteristiche da valutare ne sono rispettate due o più Caratteristiche da valutare È usato un sistema di riciclo dell’acqua. Le tubazioni sono separate il più possibile in modo da ridurre le porzioni che diventano inservibili in caso di evento sismico. L’edificio ha una fossa destinata allo scarico temporaneo di acque reflue, in caso la fognatura principale fosse inservibile in seguito ad un evento sismico. L’edificio ha due serbatoi separati, uno per le acque di scarico, e uno sopraelevato. Pianificazione dell’utilizzo di pozzi, acqua piovana, acque grigie etc. Previsione di un serbatoio per acqua piovana in modo da fornire acqua non potabile per scopi domestici in caso di eventi sismici. (Non applicabile a Negozi e Ristoranti). L’edificio è fornito di un semplice sistema di filtraggio che permette di trasformare l’acqua piovana in acqua potabile in caso di eventi sismici. (Non applicabile a Negozi e Ristoranti). Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 1 Nel calcolo delle strutture, come nella progettazione di impianti, non è stata 122 considerata la possibilità di evento sismico dato che Milano si trova in zona sismica 4 secondo l’OPCM 3274/2003. Non essendo rispettato alcun punto tra quelli indicati viene assegnato il Livello 1. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione sono chiari, a seconda di quante richieste sono rispettate viene assegnato un punteggio. Questa voce del sistema CASBEE mette in evidenza una grande differenza tra Italia e Giappone, infatti assegnare il Livello 1 ad un edificio che non ha rispettato le richieste indicate, senza verificare l’effettiva necessità di realizzarle (in Italia, nella zona di Milano non sarebbero necessarie), è indice di quanto sia importante in fase di progettazione, sia strutturale, sia impiantistica, sia architettonica, tenere in considerazione la possibilità costante di eventi sismici. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 1 perché la possibilità del sisma non è nemmeno stata presa in considerazione; se si volesse raggiungere il Livello 5, o anche il Livello 3, i costi sarebbero molto alti, si dovrebbero infatti riprogettare tutti gli impianti. Costi necessari per raggiungere il Livello 3: alti Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti 123 Q2 – Qualità del servizio 2 Durabilità e affidabilità 2.3 Affidabilità in caso di sisma 2.3.3 Dispositivi elettrici Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura L’obiettivo è valutare in che modo gli impianti elettrici reagiranno in caso di sisma. Vengono indicate quattro caratteristiche, e a seconda di quante ne vengono rispettate viene assegnato il punteggio all’edificio. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia Uff - Loc - Osp - Hot - Ind edilizia Livello 1 Tra le caratteristiche da valutare non ne è rispettata nessuna Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Tra le caratteristiche da valutare ne è rispettata una Livello 4 Tra le caratteristiche da valutare ne sono rispettate due Livello 5 Tra le caratteristiche da valutare ne sono rispettate tre o più Numero 1 2 3 4 Scu - Neg - Ris - App Tra le caratteristiche da valutare non ne è rispettata nessuna Inapplicabile Tra le caratteristiche da valutare ne è rispettata una Inapplicabile Tra le caratteristiche da valutare ne sono rispettate due o più Caratteristiche da valutare L’edificio è fornito di generatori di emergenza. (Non applicabile a Scuole, Negozi, Ristoranti e Appartamenti) L’edificio è fornito di una sorgente elettrica non interrompibile L’edificio è fornito di una potenza elettrica in ingresso maggiore del necessario, almeno per gli impianti più importanti. (Non applicabile a Scuole, Negozi, Ristoranti e Appartamenti). Sono state prese contromisure in modo da evitare interruzioni della corrente elettrica dovute al percolamento dell’acqua in zone destinate alla fornitura di corrente elettrica o in macchinari sofisticati. Viene evitata inoltre la perdita di dati informatici *,** * E’ da evitarsi l’installazione sotto terra di macchinari destinati alla fornitura di energia elettrica ** Sono installati dispositivi per evitare il percolamento dell’acqua (porte a tenuta stagna, murature impermeabili, massicciate, fossati) e dispositivi di drenaggio (pompe) Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 1 Nel calcolo delle strutture, come nella progettazione di impianti, non è stata considerata la possibilità di evento sismico dato che Milano si trova in zona 124 sismica 4 secondo l’OPCM 3274/2003. Non essendo rispettato alcun punto tra quelli indicati viene assegnato il Livello 1. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione sono chiari, a seconda di quante richieste sono rispettate viene assegnato un punteggio. Questa voce del sistema CASBEE mette in evidenza una grande differenza tra Italia e Giappone, infatti assegnare il Livello 1 ad un edificio che non ha rispettato le richieste indicate, senza verificare l’effettiva necessità di realizzarle (in Italia, nella zona di Milano non sarebbero necessarie), è indice di quanto sia importante in fase di progettazione, sia strutturale, sia impiantistica, sia architettonica, tenere in considerazione la possibilità costante di eventi sismici. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 1 perché la possibilità del sisma non è nemmeno stata presa in considerazione; se si volesse raggiungere il Livello 5, o anche il Livello 3, i costi sarebbero molto alti, si dovrebbero infatti riprogettare tutti gli impianti. Costi necessari per raggiungere il Livello 3: alti Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti 125 Q2 – Qualità del servizio 2 Durabilità e affidabilità 2.3 Affidabilità in caso di sisma 2.3.4 Sistemi di sostegno e supporto per macchinari e condutture Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura L’obiettivo è valutare se viene garantita sicurezza agli utenti in seguito ad un sisma, e al contempo verificare se le funzioni degli impianti possono continuare oppure sono necessarie riparazioni. Si fa riferimento ad una tabella che classifica gli edifici in tre classi a seconda dell’importanza dell’edificio stesso e dei suoi impianti. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Inadeguato al livello 3 Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Classe di resistenza ai terremoti B Livello 4 Classe di resistenza ai terremoti A Livello 5 Classe di resistenza ai terremoti S Facendo riferimento alla tabella sottostante: Importanza dell’edificio e dei suoi impianti Classe di resistenza ai terremoti Grado particolarmente importante S Grado importante A Grado ordinario B Resistenza al terremoto e obiettivi di sicurezza La sicurezza delle persone è garantita e si eviteranno ulteriori danni a causa di successive e maggiori scosse sismiche. Tutte le funzioni sono mantenute in sicurezza senza grandi riparazioni. La sicurezza delle persone è garantita e si eviteranno ulteriori danni a causa di successive e maggiori scosse sismiche. Le funzioni più importanti sono mantenute in sicurezza senza grandi riparazioni. La sicurezza delle persone è garantita e si eviteranno ulteriori danni a causa di successive e maggiori scosse sismiche. Zone di residenza e degenza - Inapplicabile 126 Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3 Nel calcolo delle strutture, come nella progettazione di impianti, non è stata considerata la possibilità di evento sismico dato che Milano si trova in zona sismica 4 secondo l’OPCM 3274/2003. Non è possibile assegnare all’edificio in esame una classe di importanza (B, A o S), tuttavia la normativa italiana viene rispettata, pertanto viene assegnato il Livello 3, corrispondente ai minimi normativi per un edificio ordinario. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione non sono molto chiari, visto che non si definiscono bene i macchinari ai quali si fa riferimento. Inoltre non vengono definite quali sono le funzioni principali di questi impianti, pertanto la valutazione si riduce di fatto a ripetere lo studio fatto in merito agli HVAC, dato che i macchinari più importanti e ingombranti in un edificio sono proprio quelli per la climatizzazione e il riscaldamento. Questa voce del sistema CASBEE mette comunque in evidenza una grande differenza tra Italia e Giappone, sottolineando quanto sia importante in fase di progettazione, sia strutturale, sia impiantistica, sia architettonica, tenere in considerazione la possibilità costante di eventi sismici. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 3 perché la possibilità del sisma non è nemmeno stata presa in considerazione; se si volesse raggiungere il Livello 5, o anche il Livello 3, i costi sarebbero molto alti, si dovrebbero infatti riprogettare tutti gli impianti. Costi necessari per raggiungere il Livello 3: alti Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti 127 Q2 – Qualità del servizio 2 Durabilità e affidabilità 2.3 Affidabilità in caso di sisma 2.3.5 Comunicazioni e impianti IT Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura L’obiettivo è valutare in che modo gli impianti telematici reagiranno in caso di sisma. Vengono indicate tre caratteristiche, e a seconda di quante ne vengono rispettate viene assegnato il punteggio all’edificio. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Loc - Osp - Hot - Ind Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Numero 1 2 3 Tra le caratteristiche da valutare non ne è rispettata nessuna Inapplicabile Tra le caratteristiche da valutare ne è rispettata una Tra le caratteristiche da valutare ne sono rispettate due Tra le caratteristiche da valutare ne sono rispettate tre Scu - Neg - Ris - App Tra le caratteristiche da valutare non ne è rispettata nessuna Inapplicabile Tra le caratteristiche da valutare ne è rispettata una Inapplicabile Tra le caratteristiche da valutare ne sono rispettate due o più Caratteristiche da valutare I sistemi di comunicazione sono diversificati, usando cavi in fibra ottica, cavi di rame, telefoni cellulari e altri. Le connessioni sono effettuate tramite centralini in modo da assicurare collegamenti telefonici (non applicabile a Scuole, Negozi, Ristoranti e Appartamenti). Sono state prese contromisure in modo da evitare danni a dati informatici dovuti al percolamento dell’acqua all’interno di dispositivi sofisticati (trasmissione dati, fibre ottiche, ethernet etc.) *,** * E’ da evitarsi l’installazione sotto terra di macchinari destinati alla fornitura di energia elettrica ** Sono installati dispositivi per evitare il percolamento dell’acqua (porte a tenuta stagna, murature impermeabili, massicciate, fossati) e dispositivi di drenaggio (pompe) Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 1 Nel calcolo delle strutture, come nella progettazione di impianti, non è stata considerata la possibilità di evento sismico dato che Milano si trova in zona 128 sismica 4 secondo l’OPCM 3274/2003. Non essendo rispettato alcun punto tra quelli indicati viene assegnato il Livello 1. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione sono chiari, a seconda di quante richieste sono rispettate viene assegnato un punteggio. Questa voce del sistema CASBEE mette in evidenza una grande differenza tra Italia e Giappone, infatti assegnare il Livello 1 ad un edificio che non ha rispettato le richieste indicate, senza verificare l’effettiva necessità di realizzarle (in Italia, nella zona di Milano non sarebbero necessarie), è indice di quanto sia importante in fase di progettazione, sia strutturale, sia impiantistica, sia architettonica, tenere in considerazione la possibilità costante di eventi sismici. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 1 perché la possibilità del sisma non è nemmeno stata presa in considerazione; se si volesse raggiungere il Livello 5, o anche il Livello 3, i costi sarebbero molto alti, si dovrebbero infatti riprogettare tutti gli impianti. Costi necessari per raggiungere il Livello 3: alti Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti 129 Q2 – Qualità del servizio 3 Flessibilità e adattabilità 3.1 Margine di adattabilità spaziale 3.1.1 Interpiano Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene qui valutato se l’interpiano potrebbe causare problemi per future modifiche o ristrutturazioni dell’edificio o dei suoi impianti. Più l’interpiano è alto, maggiore è il punteggio assegnato. Per quanto riguarda Ospedali, Hotel e Appartamenti la valutazione è da svolgersi solo relativamente alle zone di residenza o degenza. Unità di misura: m Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Ind Livello 1 Meno di 3,3 m Livello 2 Compreso tra 3,3 m e 3,5 m Livello 3 Compreso tra 3,5 m e 3,7 m Livello 4 Compreso tra 3,7 m e 3,9 m Livello 5 3,9 m o maggiore Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot Livello 1 Meno di 3,3 m Livello 2 Compreso tra 3,3 m e 3,5 m Livello 3 Compreso tra 3,5 m e 3,7 m Livello 4 Compreso tra 3,7 m e 3,9 m Livello 5 3,9 m o maggiore Tipologia edilizia App Livello 1 Meno di 2,7 m Livello 2 Compreso tra 2,7 m e 2,8 m Livello 3 Compreso tra 2,8 m e 2,9 m Livello 4 Compreso tra 2,9 m e 3,0 m Livello 5 3,0 m o maggiore Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5 Considerando che l’altezza nei locali abitabili è 2,77 m, e che lo spessore della soletta è 42 cm, l’interpiano risulta essere 3,19 m. Viene pertanto assegnato il Livello 5. Viene allegata una sezione dell’edificio. 130 Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri di valutazione sono molto chiari e si basano su fattori quantificabili precisamente, pertanto l’assegnazione del punteggio è sicuramente oggettiva. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 131 Q2 – Qualità del servizio 3 Flessibilità e adattabilità 3.1 Margine di adattabilità spaziale 3.1.2 Adattabilità del layout di piano Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato quanto sia facile modificare il layout interno degli edifici; per quanto riguarda Ospedali, Hotel e Appartamenti la valutazione è da svolgersi solo relativamente alle zone di residenza o degenza. Il calcolo sfrutta come valore il rapporto tra muratura Perimetrale + Portante, e Superficie di piano. Vengono trascurati i tavolati interni, data la loro facile eliminazione in caso di modifiche al layout. Unità di misura: m-1 Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Ind Livello 1 Rapporto lunghezza/superficie maggiore o uguale a 0,7 Livello 2 Rapporto lunghezza/superficie compreso tra 0,5 e 0,7 Livello 3 Rapporto lunghezza/superficie compreso tra 0,3 e 0,5 Livello 4 Rapporto lunghezza/superficie compreso tra 0,1 e 0,3 Livello 5 Rapporto lunghezza/superficie minore di 0,1 Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Osp - Hot - App Livello 1 Rapporto lunghezza/superficie maggiore o uguale a 0,7 Livello 2 Rapporto lunghezza/superficie compreso tra 0,5 e 0,7 Livello 3 Rapporto lunghezza/superficie compreso tra 0,3 e 0,5 Livello 4 Rapporto lunghezza/superficie compreso tra 0,1 e 0,3 Livello 5 Rapporto lunghezza/superficie minore di 0,1 Dove: Rapporto lunghezza/superficie =(lunghezza della muratura perimetrale (m) + lunghezza muratura portante (m)) / (superficie del piano (m2)) Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 1 Il calcolo è da fare sugli appartamenti del piano tipo; in questa sede vengono svolti i calcoli relativi al piano primo. Locale Sup. pianta (m2) APPARTAMENTO 1 Camera 13,74 Soggiorno25,85 cucina Bagno 3,66 43,25 Muratura portante o Rapporto perimetrale (m) 32,06 0,74 Liv. 1 132 APPARTAMENTO 2 Camera 14,08 Soggiorno14,89 cucina Bagno 3,51 32,48 APPARTAMENTO 3 Soggiorno23,12 cucina Bagno 3,74 26,86 APPARTAMENTO 4 Camera 13,48 Soggiorno 15,93 Bagno 4,04 Cucina 7,31 40,76 35,9 1,1 1 24,4 0,9 1 31,37 0,77 1 All’edificio viene assegnato il Livello 1. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri con cui rispondere alla richiesta sono molto chiari, e la loro applicazione al caso di studio conferma in pieno i valori numerici (ottenuti statisticamente) che separano un Livello di valutazione dall’altro. L’edificio infatti, che effettivamente presenterebbe grosse difficoltà se si volesse cambiare il layout interno, merita il Livello 1. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili La valutazione può in un primo momento sembrare eccessiva, tuttavia il punteggio basso è indice delle piccole dimensioni di ogni singola abitazione, e ben rappresenta le difficoltà che si incontrerebbero per poter modificare il layout interno degli appartamenti. Ottenere punteggi più alti significherebbe necessariamente diminuire il numero degli appartamenti e progettarli più grandi. Ovviamente ciò non è fattibile a meno di stravolgere il progetto. Costi necessari per raggiungere il Livello 3: Costi necessari per raggiungere il Livello 5: - 133 Q2 – Qualità del servizio 3 Flessibilità e adattabilità 3.2 Margine di carico sulla soletta Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato se, cambiando la destinazione d’uso dell’edificio, sia necessario riprogettare le strutture oppure il valore di carico accidentale supposto durante la progettazione strutturale è sufficiente a coprire eventuali sovraccarichi. Unità di misura: N/m2 Edificio intero e parti comuni Tipologia Uff - Neg - Ris - Loc (con sedili già installati) - Ind edilizia Livello 1 Inapplicabile Livello 2 Stanze principali Carico massimo accettabile < 2,900 N/m2 Livello 3 Stanze principali Carico massimo accettabile ≥ 2,900 N/m2 Livello 4 Stanze principali Carico massimo accettabile ≥ 3,500 N/m2 Livello 5 Stanze principali Carico massimo accettabile ≥ 4,500 N/m2 Tipologia Loc (con sedili non installati) edilizia Livello 1 Inapplicabile Livello 2 Stanze principali Carico massimo accettabile < 3,500 N/m2 Livello 3 Stanze principali Carico massimo accettabile ≥ 3,500 N/m2 Livello 4 Stanze principali Carico massimo accettabile ≥ 4,200 N/m2 Livello 5 Stanze principali Carico massimo accettabile ≥ 4,500 N/m2 Tipologia Scu edilizia Livello 1 Inapplicabile Livello 2 Stanze principali Carico massimo accettabile < 2,300 N/m2 Livello 3 Stanze principali Carico massimo accettabile ≥ 2,300 N/m2 Livello 4 Stanze principali Carico massimo accettabile ≥ 2,900 N/m2 Livello 5 Stanze principali Carico massimo accettabile ≥ 3,500 N/m2 Zone di residenza e degenza Tipologia edilizia Livello 1 Inapplicabile Livello 2 Stanze principali Livello 3 Stanze principali Livello 4 Stanze principali Livello 5 Stanze principali Osp - Hot - App Carico massimo accettabile Carico massimo accettabile Carico massimo accettabile Carico massimo accettabile < 1,800 N/m2 ≥ 1,800 N/m2 ≥ 2,100 N/m2 ≥ 2,900 N/m2 Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3 Dalle tavole di carpenteria strutturale si evince che come carico accidentale vengono assunti 200 daN/m2, che corrispondono a 2000 N/m2. All’edificio viene dunque assegnato il Livello 3. Viene allegata un’immagine che riassume le principali caratteristiche del solaio. 134 Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri con cui rispondere alla richiesta non sono molto chiari, non è infatti ben specificato cosa si intenda con “stanze principali”. La consultazione dell’ingegnere strutturista è consigliata, tuttavia se un solaio o una trave non rispettano i valori indicati, è a discrezione del certificatore scegliere se il locale in cui sono posizionati sia principale o no. La valutazione pertanto non è completamente oggettiva. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili Con i dati a disposizione si è supposto che il carico accidentale di 2000 N/m2 sia riferito ad ogni trave e solaio dell’edificio. Se si volesse raggiungere il livello 5 sarebbe necessario rivedere tutto il progetto delle strutture dell’edificio, non tanto dal punto di vista della posizione di travi e pilastri, ma dal numero di ferri d’armatura impiegati e dal tipo di calcestruzzo utilizzato; il costo di questa operazione è ovviamente elevato. Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti 135 Q2 – Qualità del servizio 3 Flessibilità e adattabilità 3.3 Adattabilità delle attrezzature impiantistiche 3.3.1 Facilità di manutenzione dei condotti dell’aria condizionata Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato quanto sia facile svolgere operazioni di manutenzione ordinaria o straordinaria sull’impianto di aria condizionata. In particolare si verifica che lo svolgimento di tali operazioni non comporti il danneggiamento di elementi strutturali e finiture. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 I condotti dell’aria condizionata non possono essere sostituiti senza danneggiare elementi strutturali. Livello 2 In alcuni casi i condotti dell’aria condizionata possono essere sostituiti senza danneggiare elementi strutturali, se sono sfruttate tubazioni di riserva, ma questo sistema non può essere applicato a tutti i condotti. Livello 3 Sono stati previsti spazi e percorsi per un futuro lavoro di sostituzione dei tubi, e quasi tutti i condotti dell’aria condizionata possono essere sostituiti senza danneggiare elementi strutturali. Alternativamente, non c’è un impianto di climatizzazione. Livello 4 Sono utilizzate tubazioni esterne o è stato previsto un apposito controsoffitto in modo da poter sostituire i condotti dell’aria condizionata senza danneggiare elementi strutturali o finiture di ogni tipo. Livello 5 Sono state previste installazioni a pavimento o altri accorgimenti in modo da poter sostituire i condotti dell’aria condizionata senza danneggiare elementi strutturali o finiture di ogni tipo. Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 4 Nell’edificio sono previsti dei controsoffitti per l’alloggiamento delle tubazioni dell’aria condizionata, pertanto viene assegnato il livello 4. Viene allegata una pianta del piano tipo. 136 Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri con cui rispondere alla richiesta sono chiari e ben definiti, a seconda della facilità con cui è possibile raggiungere gli impianti di climatizzazione viene assegnato un Livello all’edificio. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato asseganto il Livello 4, per poter ottenere il Livello 5 sarebbe necessario prevedere dei pavimenti sopraelevati, sotto i quali far passare le tubazioni. Tralasciando la tradizione italiana, che vede i pavimenti sopraelevati molto poco diffusi in ambito residenziale, alzare il livello d’imposta delle pavimentazioni abbasserebbe l’altezza netta dei locali, che è 2,77 m. Visto che la normativa italiana per la zona di Milano prevede come altezza minima dei locali 2,70 m, lo spazio a disposizione per l’alloggio degli impianti sarebbe di 7 cm. Risulta pertanto impossibile, a meno di rivedere le tavole architettoniche e strutturali, il raggiungimento del livello 5. Costi necessari per raggiungere il Livello 5: - 137 Q2 – Qualità del servizio 3 Flessibilità e adattabilità 3.3 Adattabilità delle attrezzature impiantistiche 3.3.2 Facilità di messa a nuovo di impianti di adduzione e scarico acque Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato quanto sia facile svolgere operazioni di manutenzione straordinaria sull’impianto di adduzione e scarico acque. In particolare si verifica che lo svolgimento di tali operazioni non comporti il danneggiamento di elementi strutturali e finiture. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Le tubazioni non possono essere sostituite senza danneggiare elementi strutturali. Livello 2 In alcuni casi le tubazioni possono essere sostituite senza danneggiare elementi strutturali, se sono sfruttate tubazioni di riserva, ma questo sistema non può essere applicato a tutti i condotti. Livello 3 Sono stati previsti spazi e percorsi per un futuro lavoro di sostituzione dei tubi, e quasi tutti i condotti possono essere sostituiti senza danneggiare elementi strutturali. Livello 4 Sono utilizzate tubazioni esterne o è stato previsto un apposito controsoffitto in modo da poter sostituire le tubazioni senza danneggiare elementi strutturali o finiture di ogni tipo. Livello 5 Tubazioni,WC e altri dispositivi sono progettati in modo che i tubi di adduzione o scarico possano essere sostituiti senza danneggiare elementi strutturali o finiture di ogni tipo. Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 4 Nell’edificio sono presenti appositi cavedi ispezionabili che contengono le tubazioni degli impianti di condizionamento, riscaldamento e adduzione acqua sanitaria. La presenza di controsoffittature non si spinge fin dentro le abitazioni però, pertanto se fosse necessario sostituire una tubazione all’interno dell’edificio, ciò comporterebbe il danneggiamento delle finiture interne. Viene assegnato il Livello 4. 138 Tubi in rame per pannelli solari Adduzione acqua fredda all U.T.A Mandata aria condizionata Ritorno aria condizionata Mandata pannelli radianti Ritorno pannelli radianti Mandata ACS Rete di ricircolo Mandata AFS Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri con cui rispondere alla richiesta sono chiari e ben definiti, a seconda della facilità con cui è possibile raggiungere gli impianti di adduzione e scarico acque viene assegnato un Livello all’edificio. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato asseganto il Livello 4, per poter ottenere il Livello 5 sarebbe necessario prevedere dei sistemi che permettano di poter sostituire tubazioni o sanitari senza danneggiare le finiture interne. La tradizionale tecnologia costruttiva italiana, che prevede piastrelle nei bagni, difficilmente lo permette, si dovrebbe utilizzare un sistema costruttivo tendente al prefabbricato, in cui gli elementi di finitura (per esempio pannelli piastrellati da assemblare) in sostanza siano disgiunti dagli elementi dell’impianto. Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti 139 Q2 – Qualità del servizio 3 Flessibilità e adattabilità 3.3 Adattabilità delle attrezzature impiantistiche 3.3.3 Facilità di messa a nuovo di impianti elettrici Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato quanto sia facile svolgere operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria sull’impianto elettrico. In particolare si verifica che lo svolgimento di tali operazioni non comporti il danneggiamento di elementi strutturali e finiture. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 I cavi dell’impianto elettrico non possono essere sostituiti senza danneggiare elementi strutturali. Livello 2 Inapplicabile Livello 3 I cavi dell’impianto elettrico possono essere sostituiti senza danneggiare elementi strutturali. Livello 4 Inapplicabile Livello 5 I cavi dell’impianto elettrico possono essere sostituiti senza danneggiare elementi strutturali e finiture di ogni tipo. Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5 I cavi elettrici corrono in canaline sottotraccia posizionate nelle partizioni interne, tuttavia sono presenti anche scatole di derivazione, dalle quali è possibile accedere ai cavi. Se con messa a nuovo di impianti elettrici si intendesse modificare tutto il layout di piano, allora dovrebbero essere modificate anche le canaline e quindi le finiture verrebbero danneggiate; dato che non è specificato nulla, in questa sede viene inteso come semplice sostituzione di cavi usurati, che non comporta nessun danno alle finiture. Viene asseganto il livello 5. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri con cui rispondere alla domanda non sono molto chiari, infatti non viene specificato se con messa a nuovo di impianti elettrici si intende la modifica di tutto il layout di piano oppure la semplice sostituzione di cavi usurati, di lampade e frutti in genere. In questa sede si è tenuta in considerazione la seconda ipotesi, ma di fatto l’assegnazione del punteggio risente molto del giudizio personale del certificatore. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 140 Q2 – Qualità del servizio 3 Flessibilità e adattabilità 3.3 Adattabilità delle attrezzature impiantistiche 3.3.4 Facilità di messa a nuovo di impianti telematici Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato quanto sia facile svolgere operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli impianti telematici (telefono, internet, fibra ottica, reti LAN etc.). In particolare si verifica che lo svolgimento di tali operazioni non comporti il danneggiamento di elementi strutturali e finiture. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 I cavi non possono essere sostituiti senza danneggiare elementi strutturali. Livello 2 Inapplicabile Livello 3 I cavi possono essere sostituiti senza danneggiare elementi strutturali. Livello 4 Inapplicabile Livello 5 I cavi possono essere sostituiti senza danneggiare elementi strutturali e finiture di ogni tipo. Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5 I cavi dell’impianto telematico corrono in canaline sottotraccia posizionate nelle partizioni interne, tuttavia sono presenti anche scatole di derivazione, dalle quali è possibile accedere ai cavi. Se con messa a nuovo di impianti telematici si intendesse modificare tutto il layout di piano, allora dovrebbero essere modificate anche le canaline e quindi le finiture verrebbero danneggiate; dato che non è specificato nulla, in questa sede viene inteso come semplice sostituzione di cavi usurati, che non comporta nessun danno alle finiture. Viene asseganto il livello 5. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri con cui rispondere alla domanda non sono molto chiari, infatti non viene specificato se con messa a nuovo di impianti telematici si intende la modifica di tutto il layout di piano oppure la semplice sostituzione di cavi usurati. In questa sede si è tenuta in considerazione la seconda ipotesi, ma di fatto l’assegnazione del punteggio risente molto del giudizio personale del certificatore. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 141 Q2 – Qualità del servizio 3 Flessibilità e adattabilità 3.3 Adattabilità delle attrezzature impiantistiche 3.3.5 Facilità di messa a nuovo di impianti Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato quanto sia facile svolgere operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria sugli impianti principali. Per quanto riguarda la categoria Appartamenti si fa riferimento agli impianti di riscaldamento, fornitura di acqua calda sanitaria (e fredda) e climatizzazione (in un clima come quello italiano non è da considerarsi tuttavia essenziale). In particolare si verifica che lo svolgimento di tali operazioni non comporti il danneggiamento di elementi strutturali e finiture. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Non c’è modo di accedere agli impianti principali attraverso cavedi o altre vie, quindi non possono essere sostituiti senza danneggiare elementi strutturali. Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Sono presenti cavedi o altro che permettono di mettere a nuovo gli impianti. Livello 4 Inapplicabile Livello 5 Sono presenti cavedi o altro che permettono di mettere a nuovo gli impianti, è c’è un impianto di backup (o le macchine hanno una funzione di backup) che può essere sfruttato durante il periodo di manutenzione. Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3 Date le non eccessive dimensioni dell’edificio non è presente un impianto il cui funzionamento è previsto solo intanto che si mette a nuovo l’impianto principale, tuttavia le condizioni per il Livello 3 sono soddisfatte, pertanto viene assegnato tale Livello. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri con cui rispondere alla domanda non sono molto chiari, infatti non viene specificato se l’impianto di backup debba essere presente per tutti gli impianti principali o solo per qualcuno. Non è neppure specificato se l’impianto di backup debba sostituire totalmente l’impianto normalmente in funzione o solo sue parti; nel primo caso in fase di progetto devono essere previsti due impianti in parallelo, identici, e opportuni accorgimenti per poter passare dall’utilizzo di un impianto all’altro, nel secondo caso basterebbe prevedere l’installazione di pompe, caldaie, bollitori, accumulatori e U.T.A in numero doppio. 142 Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 3, e per raggiungere il Livello 5 sarebbe necessario, come appena spiegato, prevedere un impianto di backup. Progettare due impianti in parallelo, oppure installare in numero doppio pompe, caldaie, bollitori, accumulatori e U.T.A è sicuramente un costo molto elevato. Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti 143 Q2 – Qualità del servizio 3 Flessibilità e adattabilità 3.3 Adattabilità delle attrezzature impiantistiche 3.3.6 Presenza di spazi per l’impianto di backup Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato se sia presente o meno nell’edificio spazio sufficiente per l’installazione di un impianto di backup, il cui funzionamento è previsto durante le opere di sostituzione o riparazione degli impianti. Unità di misura: Edificio intero e parti comuni Tipologia edilizia Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Livello 1 Inapplicabile Livello 2 Inapplicabile Livello 3 Non è stato previsto spazio per un impianto di backup. Livello 4 È stato previsto spazio per un impianto di backup. Livello 5 Inapplicabile Zone di residenza e degenza - Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3 Non è stato previsto alcuno spazio per un impianto di backup, date le relativamente piccole dimensioni dell’edificio. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri con cui rispondere alla domanda sono molto chiari, in questo caso il punteggio non viene assegnato secondo una scala di prestazione, ma solo in base alla presenza o assenza di spazi per l’impianto. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 3, per raggiungere il Livello 5 sarebbe necessario prevedere spazi per l’alloggio dell’impianto di backup. In fase di progetto non è stato previsto alcun impianto di backup, e l’edificio non è stato nemmeno predisposto per poterne ospitare uno in futuro, per farlo si dovrebbe rivedere tutto il progetto, e ciò comporrebbe costi molto elevati. Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti 144 Q3 – Ambiente esterno del sito 1 Preservazione e creazione di biotopi Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutata quanta attenzione è stata prestata alla natura (flora e fauna) in fase di progetto. L’obiettivo è costruire un edificio che non danneggi l’ecosistema presente in sito e anzi si inserisca in esso favorendo la nascita di biotopi. In ecologia il biotopo è un'area di limitate dimensioni di un ambiente dove vivono organismi di una stessa specie o di specie diverse. Esso è dunque la componente fisica e chimica di un ecosistema ed è quindi di grande importanza perché spesso rappresenta l'unico luogo dove vivono specie autoctone. A seconda dell’attenzione prestata a ciascun aspetto indicato in tabella si ottiene un valore (rapporto dei crediti), che permette di assegnare un Livello all’edificio. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Rapporto dei crediti compreso tra 0,0 e 0,2 Rapporto dei crediti compreso tra 0,2 e 0,4 Rapporto dei crediti compreso tra 0,4 e 0,6 Rapporto dei crediti compreso tra 0,6 e 0,8 Rapporto dei crediti maggiore di 0,8 Caratteristiche da valutare Livello delle caratteristiche Alto Basso Nessuno 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 0 Caratteristiche I. E’ stata fatta un’indagine sull’habitat nei dintorni (condizioni di flora e fauna etc.) II. Conservazione di risorse ecologiche esistenti (conservazione della topografia esistente, strato superficiale del terreno, alberi, specchi d’acqua etc.) Se non è presente nulla di particolare da preservare, non considerare questa voce. III. “verde” 1. Ottimale presenza di verde sulla superficie esterna del sito 2. Presenza di verde sull’edificio 3. Progettazione del verde (posizionamento di fasce continue verdi e vegetazione in volume sufficiente a creare sistemi ecologici nell’area locale) 4. Considerazioni in merito all’habitat necessario alla vita e alla crescita di piccoli animali (presenza di alberi necessari come nutrimento, creazione di biotopi e rifugi per uccelli, utilizzo di materiali porosi, etc.) IV. Preparazione di un piano di monitoraggio e gestione dell’habitat animale V. Sforzi per migliorare i contatti tra utenti e flora 145 2 1 (1) crediti totali = (2) crediti massimi = (3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] = e fauna (creazione di parchi d’acqua e altre zone di contatto, disponibilità di informazioni in merito a quanto fatto, etc.) VI. Altro Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 1 2 Non è stata prevista alcuna zona verde, se non tre aiuole di 5 m , destinate ad ospitare piante ad alto fusto. Non è neppure presente verde sull’edificio (facciate e copertura). Il rapporto dei crediti risulta: (0+0+0+0+0+0+0)/(2+2+2+2+2+2+2) = 0 Viene assegnato il livello 1. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri con cui rispondere alla domanda sono molto chiari, non si fa riferimento a grandezze fisiche precisamente quantificabili ma viene lasciato comunque poco spazio alla soggettività del certificatore. Ovviamente il Livello 1 guadagnato dall’edificio è sintomatico del contesto urbanistico in cui è progettato l’edificio. In una zona come Milano è impossibile, o quantomeno improbabile, trovare in sito, prima di cominciare l’edificazione, speci vegetali o animali da preservare. Svolgere studi e ricerche in merito all’ecosistema milanese sarebbe quindi solo una spesa inutile. Molto importante invece è l’assegnazione di punti in caso di presenza di verde sull’edificio: tralasciando il quasi scontato punteggio 0 meritato dall’edificio in esame, questa richiesta fa riflettere, anche in un’ottica di risanamento della città (in vista dell’ Expo 2015), e spinge i progettisti a prendere in considerazione l’ipotesi di giardini verticali o pensili, che non rubano spazio all’edificio, creano spesso migliori condizioni di comfort termoigrometrico, e aiutano nella preservazione dell’ecosistema. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili L’edificio è progettato in un lotto che non permette, a meno di ridurre di molto le dimensioni dell’edificio stesso, la creazione di zone verdi. Certamente si sarebbero potuti prevedere un tetto giardino o verde in facciata, ma le altre richieste sono poco verosimili in una zona densamente urbanizzata come Milano. Anche supponendo di rimettere mano al progetto e prevedere zone verdi, il Livello a cui si arriverebbe sarebbe: (0+2+2+0+0+0+0)/(2+2+2+2+2+2+2) = 0,29 Verrebbe assegnato il Livello 2. Costi necessari per raggiungere il Livello 2: alti 146 Q3 – Ambiente esterno del sito 2 Townscape e Landscape Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene qui valutato il modo in cui l’edificio si inserisce nel contesto urbano e naturale circostante, prendendo in considerazione sia aspetti geometrici, sia paesaggistici. Non si pone l’attenzione sul fatto che il contesto sia bello o brutto, ma solo se l’edificio vi sia o meno conforme. A seconda del rispetto di ciascuna caratteristica indicata in tabella si ottiene un valore (rapporto dei crediti), che permette di assegnare un Livello all’edificio. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Rapporto dei crediti compreso tra 0,0 e 0,2 Rapporto dei crediti compreso tra 0,2 e 0,4 Rapporto dei crediti compreso tra 0,4 e 0,6 Rapporto dei crediti compreso tra 0,6 e 0,8 Rapporto dei crediti maggiore di 0,8 Caratteristiche da valutare Livello delle caratteristiche Alto Basso Nessuno 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 (1) crediti totali = (2) crediti massimi = (3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] = Caratteristiche 1. Posizionamento e orientamento dell’edificio tenendo conto dell’ambiente circostante. 2. Forma e altezza dell’edificio conformi all’ambiente circostante. 3. Utilizzo di elementi architettonici, materiali e colori conformi all’ambiente circostante. 4. Spazi comuni ed elementi architettonici esterni conformi all’ambiente circostante. 5. Presenza nel progetto delle opinioni dei residenti. 6. Altro Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5 Le caratteristiche morfologico-costruttive e cromatico-materiche dell’intervento nel suo complesso dimostrano un buon adattamento all’ambiente urbano in cui si inseriscono, attraverso l’adozione di: - caratteri architettonici compatibili e coerenti con le regole compositive proprie del contesto; - soluzioni che facilitano la leggibilità delle caratteristiche morfologiche del luogo; -caratteri spaziali planivolumetrici coerenti con la tipologia degli edifici circostanti e con le forme del paesaggio naturale. Viene proposto un confronto diretto tra un edificio esistente nei pressi di via Carta 5 e un render dello stabile oggetto di studio. Si nota come caratteristiche cromatiche 147 dei materiali e dimensioni delle superfici finestrate risultino simili. Unica mancanza è la carenza delle opinioni dei residenti, cosa peraltro molto comune in Italia, dove spesso il committente non costruisce edifici sapendo già chi andrà a viverci. Il rapporto dei crediti risulta: (2+2+2+2+0)/(2+2+2+2+2) = 0,8 Viene assegnato il livello 5. Commenti relativi al protocollo CASBEE L’argomento della domanda è molto chiaro, tuttavia l’assegnazione di un Livello all’edificio risente certamente delle opinioni personali del certificatore, in quanto la maggior parte degli aspetti da prendere in considerazione non sono quantificabili con grandezze fisiche. Ovviamente per quanto riguarda parametri quali l’altezza dell’edificio si può far riferimento a normative, ma solo per verificare che tale norma venga rispettata, non per giudicare se l’altezza sia conforme a quella degli edifici circostanti. Anche per i colori di facciata esistono vincoli presenti nel Piano Regolatore, tuttavia anche in questo caso il rispetto della normativa non implica la conformità dell’edificio al contesto in cui è realizzato. Da sottolineare è la richiesta “Presenza nel progetto delle opinioni dei residenti”, come già detto infatti in Italia spesso il committente costruisce edifici non sapendo ancora chi andrà a viverci. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 148 Q3 – Ambiente esterno del sito 3 Caratteristiche locali e legami con l’esterno 3.1 Attenzione alle caratteristiche locali e miglioramento del comfort Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene qui valutato il modo in cui l’edificio si inserisce nel contesto circostante, prendendo in considerazione gli aspetti più disparati. Si va dalla verifica che i materiali necessari alla costruzione provengano da imprese locali e che si sia tenuto conto degli utizzi precedenti del terreno su cui sorge l’edificio, per arrivare all’analisi del modo in cui l’edificio permette agli inquilini di rapportarsi tra loro e con l’esterno. L’edificio deve essere in grado infatti di garantire all’inquilino sufficiente privacy, ma deve anche spingerlo a creare una sorta di “comunità” sia all’interno delle recinzioni perimetrali sia all’esterno, coinvolgendolo nei piani di gestione dell’edificio o prevedendo locali dove l’ingresso è permesso anche ai non residenti. A seconda del rispetto di ciascuna caratteristica indicata in tabella si ottiene un valore (rapporto dei crediti), che permette di assegnare un Livello all’edificio. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Rapporto dei crediti compreso tra 0,0 e 0,2 Rapporto dei crediti compreso tra 0,2 e 0,4 Rapporto dei crediti compreso tra 0,4 e 0,6 Rapporto dei crediti compreso tra 0,6 e 0,8 Rapporto dei crediti maggiore di 0,8 Caratteristiche da valutare Livello delle caratteristiche Alto Basso Nessuno 2 1 0 2 1 0 2 1 - 2 1 0 2 1 0 Caratteristiche I. Sono stati tenuti in considerazione utilizzi precedenti del terreno e si è costruito in rispetto alla cultura locale. a. Il progetto dell’edificio e le facciate esterne riflettono aspetti del contesto locale, come per esempio il clima, la storia, la cultura. b. Utilizzo di industrie, personale e tecnologie locali. c. Altro II. Considerazione delle relazioni tra interno ed esterno (mitigazione dello stress psicologico degli occupanti). d. Creazione di spazi semi-esterni (balconate, corridoi perimetrali, spazi per catturare luce solare e aria fresca etc.) e. Presenza di zone “cuscinetto” e spazi psicologicamente rilassanti che permettono un’adeguata conciliazione tra pubblico e privato, 149 2 1 - 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 - 2 1 0 2 1 0 2 1 - 2 1 0 2 1 0 2 1 (1) crediti totali = (2) crediti massimi = (3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] = per esempio porticati e verande all’ingresso di ogni abitazione. (Applicato solo a Osp – Hot – App) f. Altro III. Considerazioni in merito alla creazione di “comunità“ nella società locale e tra i residenti. g. Sviluppo di spazi comuni che servano come centro di scambio tra residenti e società locale (sale da spettacolo, centri ricreativi etc.) h. Creazione di spazi all’interno del lotto che aiutino a migliorare le relazioni con i residenti locali (come cortili aperti alla comunità) i. Progettazione di spazi comuni (corridoi pubblici, ingressi, piazze etc.) in modo da migliorare i contatti degli utenti con i residenti locali nella vita di tutti i giorni. (Applicato solo a Osp – Hot – App) j. Altro IV. Partecipazione tra utenti residenti locali k. Incoraggiamento degli occupanti a partecipare al piano di gestione della manutenzione dell’edificio. l. Partecipazione degli occupanti al processo di progettazione. (Applicato solo a Osp – Hot – App) m. Altro V. Miglioramento di comfort e salute. n. Progettazione spaziale che tenga conto della crescita dei bambini, delle difficoltà degli anziani e dei disabili. o. Miglioramento del comfort degli spazi esterni (spazi relax, etc.) p. Altro Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 2 Già al punto precedente è stato visto che l’edificio si inserisce nel contesto in modo ottimale, rispettando le tradizioni e la cultura locale, tuttavia se si pone l’attenzione sul come l’edificio si rapporti con il contesto, le valutazioni calano notevolmente. Non si hanno infatti informazioni sulle ditte produttrici dei materiali di maggior utilizzo, quali calcestruzzo e acciaio, intonaci, forati e pannelli isolanti, anche se presumibilmente, data la grande disponibilità di aziende in zona e la non particolarità dei materiali richiesti, i fornitori saranno situati nella periferia di Milano. È stata prestata scarsa attenzione ai rapporti tra le persone, data la mancanza di spazi comuni, interni ed esterni, mentre invece, grazie ad un lungo corridoio all’ingresso, fiancheggiato da tre aiuole, può esser considerata soddisfatta la richiesta di zone “cuscinetto” o “filtro”, che mitighino il passaggio interno-esterno degli abitanti. Il rapporto dei crediti risulta: (2+1+1+1+0+0+0+0+0+0+0)/(2+2+2+2+2+2+2+2+2+2+2) = 0,23 150 Viene assegnato il livello 2. Commenti relativi al protocollo CASBEE L’argomento della domanda non è chiarissimo, è molto generico e prende in considerazione diversi aspetti. Potrebbero essere identificate le seguenti sottovoci, e per ciascuna di esse si potrebbe prevedere una singola valutazione: -Utilizzi precedenti del terreno -Inserimento nel contesto -Materiali locali -Conciliazione pubblico-privato -Creazione di “comunità locali” all’interno dell’edificio -Creazione di “comunità locali” formate da inquilini e cittadini -Partecipazione dei residenti al piano di gestione -Partecipazione dei residenti al processo di progettazione -Attenzione del progettista alle necessità di anziani e bambini -Comfort all’interno del perimetro ipotetico Non si capisce quale sia il legame tra le voci appena indicate, e in ogni caso il grado di soddisfacimento delle richieste non è quantificabile con precisione, pertanto l’assegnazione del punteggio risente molto dell’opinione personale del certificatore. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 2, con poca spesa si potrebbe verificare che i materiali provengano da industrie locali (qualora non fosse vero si potrebbero cambiare i fornitori), e coinvolgere gli inquilini nella gestione dell’edificio. Tuttavia la maggior parte delle altre richieste risultarebbe comunque insoddisfatta; la creazione di comunità comporterebbe infatti molte modifiche al progetto, data la necessità di prevedere luoghi comuni, il comfort ell’esterno dell’edificio comporterebbe la creazione di giardini o zone verdi, impossibile a causa delle dimensioni del lotto. Si fa ancora riferimento al coinvolgimento degli acquirenti in fase di progettazione e ad una generica “attenzione del progettista alle necessità di anziani e bambini”, voce la cui valutazione dipende molto dal certificatore. Con pochi costi il rapporto dei crediti diventerebbe: (2+2+1+1+0+0+0+1+0+0+0)/(2+2+2+2+2+2+2+2+2+2+2) = 0,32 Si rimarrebbe ancora sul Livello 2. 151 Q3 – Ambiente esterno del sito 3 Caratteristiche locali e legami con l’esterno 3.2 Miglioramento dell'effetto di riscaldamento sul sito Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Ci si chiede se la presenza dell’edificio crei un effetto di surriscaldamento del lotto in cui è posizionato. Prestare poca attenzione a questo aspetto provocherebbe notevoli sensazioni di discomfort ai residenti, che avvertirebbero sempre temperature molto alte, umidità elevata e bassa ventilazione a causa di sacche di aria stagnante. Oltre a studiare l’andamento dei flussi d’aria nella zona basta prendere alcuni semplici accorgimenti perché siano garantite condizioni di comfort termoigrometrico sia all’interno dell’edificio sia all’esterno. A seconda del rispetto di ciascuna caratteristica indicata in tabella si ottiene un valore (rapporto dei crediti), che permette di assegnare un Livello all’edificio. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Rapporto dei crediti compreso tra 0,0 e 0,2 Rapporto dei crediti compreso tra 0,2 e 0,4 Rapporto dei crediti compreso tra 0,4 e 0,6 Rapporto dei crediti compreso tra 0,6 e 0,8 Rapporto dei crediti maggiore di 0,8 Caratteristiche da valutare Livello delle caratteristiche Alto Nessuno 2 0 2 0 2 0 Caratteristiche 1. Sfruttamento dei flussi d’aria dell’ambiente circostante per promuovere la ventilazione all’interno del lotto. a. Conformazione dell’edificio tale da non bloccare flussi d’aria provenienti dalla vegetazione o dagli spazi aperti circostanti. b. Adeguata presenza di spazi aperti e spazi verdi che incoraggino i movimenti d’aria. c. Formazione di percorsi all’interno del lotto che incrementino i movimenti d’aria. 2. Presenza di spazi verdi, superfici d’acqua e altri elementi all’interno del sito in modo da alleviare il carico termico. a. Garantire la maggior superficie possibile di verde (inclusi alberi alti) b. Garantire la presenza di specchi d’acqua nel sito c. Limitare l’utilizzo di materiali ad alta capacità termica, come asfalto, per pavimentazioni etc. 3. Rendere verde l’edificio in modo da alleviare il carico termico sul sito. a. Rendere verde l’involucro dell’edificio grazie e 152 piante su terrazzi, balconate etc. (1) crediti totali = (2) crediti massimi = (3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] = Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 2 Per quanto riguarda lo sfruttamento dei flussi d’aria è stato effettuato uno studio dettagliato riguardo i venti dominanti nell’ambiente circostante. Il territorio del Comune di Milano, situato nel cuore della Pianura Padana, è caratterizzato da un clima di tipo continentale. Le peculiarità di questo regime climatico sono però attenuate da un lato dalla presenza della catena alpina e prealpina, che riparano quest’area dalle correnti fredde provenienti dall’Europa settentrionale e dalle perturbazioni che provengono dall’Atlantico Settentrionale, e dall’altro dalla presenza del Mar Adriatico, da cui provengono masse di aria umida che, per la particolare situazione orografica incontrata, non defluiscono rapidamente verso il Mar Ligure. Il clima invernale è caratterizzato da ristagno di nebbie e persistenza di inversioni termiche, che impediscono la dispersione degli inquinanti per lunghi periodi. In estate la forte radiazione solare e l’umidità determinano giornate particolarmente afose in cui si registrano elevati livelli di ozono. Periodi più favorevoli al rimescolamento atmosferico e alle precipitazioni con favorevoli effetti sulla qualità dell’aria sono quelli di transizione (primavera e autunno). Notoriamente il vento esercita un’azione di diluizione di tutti gli inquinanti in atmosfera e risulta, pertanto, determinante nell’ evitare il raggiungimento dei livelli massimi di inquinanti in essa presenti. Milano ha un clima caratterizzato da velocità del vento molto basse e ciò ostacola la dispersione degli inquinanti. Nel grafico, vengono rappresentati i seguenti parametri calcolati a livello medio urbano: - la percentuale annuale di ore con velocità del vento < 1 m/s (calma di vento), che oscilla, nel periodo 1989-2001, tra il 28 e il 45%; - la percentuale di ore con velocità del vento < 2 m/s, che varia dal 73% all’85% nel periodo considerato; - la velocità media annua del vento, che varia da 1,2 a 1,6 m/s. Fonte:elaborazione Agenzia Mobilità e Ambiente su dati orari A.R.P.A Lombardia 153 Segue una griglia relativa alle direzioni dei venti con le relative velocità medie (m/s) per periodi specifici dell’anno: Si evince che la direzione più colpita da forti ventilazioni è Sud-Ovest. Si procede allora ad analizzare le strategie adottate in ambito progettuale valutando se lo spazio risulta protetto da venti invernali senza tuttavia impedire la ventilazione estiva. Tale valutazione verrà eseguita secondo le analisi di: - barriere naturali; - barriere artificiali; - barriere miste; - utilizzo di depressioni/rilievi naturali o artificiali del terreno. Si nota come la direzione dei venti risulta ottimale. Difatti essa incide perpendicolarmente ai due lati finestrati dello stabile Carta 5, generando una consistente aerazione sia del lotto sia dell’edificio, senza risultare ostacolata dall’ unico edificio (edificio adiacente h=24,14 m) di altezza maggiore. 154 Accanto ad un ottimale sfruttamento dei venti, risulta tuttavia carente la presenza di verde e di specchi d’acqua, che avrebbero contribuito all’alleviamento degli effetti di riscaldamento all’interno del lotto. Il rapporto dei crediti risulta: (2+0+0)/(2+2+2) = 0,33 Viene assegnato il livello 2. Commenti relativi al protocollo CASBEE Le richieste sono molto chiare, non si pongono limiti sull’effettiva utilità di ciò che si richiede, ne basta la presenza perché venga assegnato il punto. Viene lasciata una certa libertà al certificatore, ma risulterebbe d’altra parte impossibile indicare valori di ventilazione minima, o quantià d’acqua minime per garantire condizioni di comfort. Si potrebbe forse porre un limite solo in merito alla superficie verde dell’edificio, indicando dei valori minimi in funzione del rapporto (superficie verde) / ( superficie opaca). Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 2, l’unica cosa che si potrebbe fare per guadagnare punti, data la mancanza di spazio per specchi d’acqua o alberi, è rendere verde l’edificio, prevedendo un tetto giardino e verde in facciata. Ovviamente i costi sarebbero altissimi, si dovrebbe riprogettare non solo il solaio di copertura, ma anche tutta la stratigrafia delle chiusure opache. Il rapporto dei crediti comunque diventerebbe: (2+0+2)/(2+2+2) = 0,67 Si arriverebbe al Livello 4. 155 5.2 LR - IMPATTI AMBIENTALI DELL’EDIFICIO Per la valutazione energetica il livello 3 è equivalente allo “Standard for Judgment by Owner Regarding the Rational Use of Energy Relating to Buildings". Edifici con caratteristiche carenti meritano punteggi 1 o 2, mentre edifici che garantiscono prestazioni a risparmio energetico meritano punteggi 4 o 5. Per tipologie di edifici diverse da Appartamenti i metodi di valutazione possono essere Point Value (specification standard) o PAL/CEC (performance standard). LR1 – Energia 1 Uff Disperdimenti termici Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Vengono qui valutati i disperdimenti termici annuali dell’edificio, per trasmissione e ventilazione. Per le categorie diverse da Appartamenti i metodi di valutazione possono essere Point Value o PAL/CEC, mentre per gli Appartamenti si fa riferimento ai valori numerici indicati nell’Housing Quality Assurance Law. Unità di misura: MJ/m2 anno Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot (usando Point Value) (Points) < 80 punti 80 punti ≤ (Points) < 100 punti 100 punti ≤ (Points) < 130 punti 130 punti ≤ (Points) < 160 punti 160 punti ≤ (Points) Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot (usando PAL Value) Paragonato allo standard value 5% < (PAL value) Paragonato allo standard value 0% < (PAL value) ≤ 5% Paragonato allo standard value -10% < (PAL value) ≤ 0% Paragonato allo standard value -25% < (PAL value) ≤ -10% Paragonato allo standard value (PAL value) ≤ -25% Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 App Inapplicabile Corrispondente al grado 1 dell’ Housing Quality Assurance Law Corrispondente al grado 2 dell’ Housing Quality Assurance Law Corrispondente al grado 3 dell’ Housing Quality Assurance Law Corrispondente al grado 4 dell’ Housing Quality Assurance Law 156 Nota: le categorie I-VI rappresentano le regioni giapponesi rappresentate in figura. Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5 Per ogni appartamento è stato calcolato il valore dei disperdimenti termici, vengono qui di seguito riportati i calcoli: App 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 Gen 2770 1870 1691 3392 2470 1814 1454 2758 4549 4245 4954 2276 5656 1961 Fabbisogno mensile (MJ) Feb Mar Apr Ott Nov 2149 1651 448 508 1781 1455 1108 299 339 1199 1312 1008 274 310 1087 2645 2002 538 610 2170 1916 1474 400 454 1590 1412 1075 290 329 1163 1127 868 236 267 936 2151 1628 438 496 1765 3537 2701 730 828 2920 3310 2505 673 763 2716 3848 2947 798 905 3183 1775 1343 361 409 1456 4411 3338 897 1017 3619 1529 1157 311 353 1255 Tot. Dic (MJ/anno) 2540 11847 1722 7992 1550 7232 3132 14489 2263 10567 1671 7754 1331 6219 2547 11783 4184 19449 3920 18132 4550 21185 2102 9722 5224 24162 1811 8377 178910 157 Sapendo che la superficie totale residenziale è 634,84 m2, il fabbisogno totale specifico annuo dell’edificio risulta: 281,82 MJ/m2 anno La zona geografica tra quelle indicate che più si avvicina all’Italia è la Zona II, in ogni caso il valore dei disperdimenti termici dell’edificio gli permette di guadagnare il Livello 5 in qualsiasi zona . Commenti relativi al protocollo CASBEE Le richieste sono molto chiare, ci sarebbero stati problemi in caso la tipologia edilizia dell’appartamento non fosse stata Appartamenti, in quanto ottenere i valori PAL/CEC, oppure capire in che modo assegnare punti (Points) all’edificio sarebbe stato praticamente impossibile, data la difficoltà nel trovare le normative giapponesi tradotte in inglese o italiano. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 158 LR1 – Energia 2 Uff Utilizzo di energia rinnovabile Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene qui calcolata la quantità di energia rinnovabile utilizzata dall’edificio durante l’anno. Si divide tra energia naturale diretta (per esempio luce solare che illumina gli ambienti) ed energia rinnovabile convertita (pompe di calore, pannelli solari etc.). Per tutte le tipologie edilizie tranne gli Appartamenti si fa riferimento ad un valore unico, ottenuto come: Utilizzo di energia naturale = 2 (MJ/m anno) [(Utilizzo annuale en. diretta) + (Utilizzo annuale en. convertita)] (Area totale in pianta) Relativamente agli Appartamenti, invece, l’utilizzo diretto di energia naturale e quello di energia convertita devono essere valutati separatamente. Per quanto riguarda l’uso diretto si svolge un’analisi qualitativa mentre per l’uso indiretto (energia convertita) si svolge un’analisi quantitativa. Unità di misura: MJ/m2 anno Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind Inapplicabile Inapplicabile 0 ≤ Utilizzo di energia naturale < 1 MJ/m2 1 MJ/m2 ≤ Utilizzo di energia naturale < 20 MJ/m2 20 MJ/m2 ≤ Utilizzo di energia naturale LR1 – Energia 2 Utilizzo di energia rinnovabile 2.1 Uso diretto di energia naturale Uff Scu Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Neg Ris Loc Osp Hot App Ind App Inapplicabile Qualora non sia rispettato il livello 3 Quasi tutti gli appartamenti (almeno l’80%) hanno le pareti di chiusura che si affacciano su almeno due lati, assicurando un adeguato ingresso di luce naturale e un’adeguata ventilazione. In aggiunta a quanto sopra vengono utilizzate griglie di ventilazione per migliorare le prestazioni. Vengono utilizzate in almeno il 50% degli appartamenti. Quanto visto al livello 4 è applicabile all’80% degli appartamenti. 159 Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 2 Nonostante in ogni appartamento sia prevista una bocchetta per la ventilazione naturale di diametro Φ15, il numero di appartamenti che si affacciano su due lati diversi dell’edificio è 8 su 14, cioè il 57%. Pertanto viene assegnato il Livello 2. Commenti relativi al protocollo CASBEE Le richieste sono molto chiare, si verifica se la conformazione dell’edificio permette un adeguato ingresso di aria e luce nei locali. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 2, e a meno di stravolgere il progetto e fare in modo che gli alloggi si affaccino su due lati diversi, il punteggio non può salire. C’è da tener conto che il fatto che il lato sud dell’edificio non presenti aperture non è una scelta progettuale, ma dipende dalla presenza di un edificio molto vicino e molto più alto, pertanto più che rivedere il progetto sarebbe necessario cambiare il lotto in cui edificare. Costi necessari per raggiungere il Livello 3: Costi necessari per raggiungere il Livello 5: - 160 LR1 – Energia 2 Utilizzo di energia rinnovabile 2.2 Uso di energia rinnovabile convertita Uff Scu Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Neg Ris Loc Osp Hot App Ind App Inapplicabile Inapplicabile 0 ≤ Utilizzo di energia rinnovabile < 1 MJ/m2 1 MJ/m2 ≤ Utilizzo di energia rinnovabile < 15 MJ/m2 15 MJ/m2 ≤ Utilizzo di energia rinnovabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 4 L’impianto di riscaldamento e produzione acqua calda sanitaria è composto, come già visto, da una pompa di calore, che insieme ad un impianto a pannelli solari si occupa dell’impianto di riscaldamento-climatizzazione, e da una caldaia a condensazione, che insieme allo stesso impianto a pannelli solari si occupa della fornitura di acqua calda sanitaria, come rappresentato in figura (viene allegata in appendice una tavola impiantistica). L’utilizzo di pannelli solari rende possibile abbattere i consumi di energia sia per la produzione di acqua calda sanitaria, sia per l’impianto di riscaldamento; in tabella vengono riassunti i valori. 161 Il fabbisogno annuale di energia primaria è EPH = 97,88 MJ/m2 anno, pertanto se con i pannelli solari si riesce a coprirne il 14,3%, significa che la quantità di energia rinnovabile utilizzata è 13,99 MJ/m2. A questi vanno aggiunti gli apporti gratuiti forniti dalla pompa di calore nella centrale termica, che per mancanza di dati risultano ignoti. Con i dati a disposizione viene assegnato il Livello 4. Commenti relativi al protocollo CASBEE Le richieste sono molto chiare, a seconda della quantità di energia rinnovabile utilizzata viene assegnato un Livello all’edificio. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 4, tuttavia non sono stati considerati gli apporti gratuiti forniti dalla pompa di calore, a causa di mancanza di dati. Avendo a disposizione questi valori molto probabilmente sarebbe possibile raggiungere il Livello 5. Qualora non si raggiungesse ancora il valore di 15 MJ/m2 anno si potrebbero modificare leggermente gli impianti, o aumentare leggermente la superficie dei pannelli solari. Costi necessari per raggiungere il Livello 5: bassi 162 LR1 – Energia 3 Uff Efficienza degli impianti Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Questa voce racchiude al suo interno 5 valutazioni separate, che contribuiscono, ciascuna con il proprio coefficiente di peso, ad un unico risultato. Le 5 categorie sono: 1. Sistemi HVAC 2. Sistema di ventilazione 3. Sistema di illuminazione 4. Acqua calda 5. Ascensori Il risultato ottenuto mediando i risultati di ogni singola voce viene infine corretto con un coefficiente k. La valutazione è da applicarsi per ogni tipologia edilizia, e per tutte le categorie, tranne Appartamenti, si fa riferimento a valori CEC, ERR o Point Value. CEC (Coefficient of Energy Consumption), come già visto, è un indicatore che serve per valutare le prestazioni ambientali di un edificio, in particolare è legato alle prestazioni degli impianti. CEC = Consumo energetico annuale (MJ/anno) Consumo energetico standard (MJ/anno) ERR è un indicatore globale ottenuto utilizzando i risultati del calcolo CEC. Esprime la frazione di riduzione di utilizzo di energia primaria relativa agli impianti, ed è calcolata come: ERR = Quantità totale di energia risparmiata nell’edificio studiato Consumo standard di energia primaria nell’edificio studiato Data l’impossibilità di accedere alla Energy Conservation Law, non è ben chiaro nè cosa venga chiesto per ogni categoria, nè come assegnare un punteggio. Per la categoria Appartamenti l’unica voce applicabile è la quarta (acqua calda), ma è stato assegnato il Livello 1 per mancaza di informazioni. Per procedere con l’asseganzione dei punteggi lo schema da seguire è quello sottostante. 163 Valutazione dell’efficienza degli impianti dell’edificio SI Appartamenti NO Impianto fornitura acqua calda centralizzato 2 Area in pianta maggiore di 5000 m ? SI NO 3a. Valutazione ERR Valutazione usando CEC (performance standard). Impianto fornitura acqua calda autonomo 3b. Valutazioni diverse dal 3a Valutazione usando CEC (performance standard). Valutazione usando Point Value + (specification standard). Valutazione del sistema autonomo di+fornitura di acqua calda Valutazione del risparmio energetico dovuto all’utilizzo di impianti per migliorare l’efficienza energetica Valutazione basata sulle pesature di ogni valutazione precedente (3.1 – 3.6) 3a. Valutazione ERR Uff Scu Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind (ERR value) < -5% -5% ≤ (ERR value) < 0% 0% ≤ (ERR value) < 10% 10% ≤ (ERR value) < 25% 25% ≤ (ERR value) 164 3b. Valutazioni diverse dal 3a Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Neg Ris Loc Osp Hot App Ind 3.1 Sistemi HVAC Uff Scu Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot (usando Point Value) Inapplicabile (Points) < 100 punti 100 punti ≤ (Points) < 130 punti 130 punti ≤ (Points) < 160 punti 160 punti ≤ (Points) Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot (usando CEC-AC Value) Paragonato allo standard value 5% < (CEC value) Paragonato allo standard value 0% < (CEC value) ≤ 5% Paragonato allo standard value -10% < (CEC value) ≤ 0% Paragonato allo standard value -25% < (CEC value) ≤ -10% Paragonato allo standard value (CEC value) ≤ -25% Punteggio meritato dall’edificio in esame La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti - 3.2 Sistema di ventilazione Uff Scu Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot (usando Point Value) (Points) < 90 punti 90 ≤ (Points) < 100 punti 100 punti ≤ (Points) < 120 punti 120 punti ≤ (Points) < 140 punti 140 punti ≤ (Points) Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot (usando CEC-V Value) Paragonato allo standard value 5% < (CEC value) Paragonato allo standard value 0% < (CEC value) ≤ 5% Paragonato allo standard value -10% < (CEC value) ≤ 0% Paragonato allo standard value -25% < (CEC value) ≤ -10% Paragonato allo standard value (CEC value) ≤ -25% Punteggio meritato dall’edificio in esame La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti - 165 3.3 Sistema di illuminazione Uff Scu Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind (usando Point Value) (Points) < 90 punti 90 ≤ (Points) < 100 punti 100 punti ≤ (Points) < 120 punti 120 punti ≤ (Points) < 140 punti 140 punti ≤ (Points) Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind (usando CEC-L Value) Paragonato allo standard value 5% < (CEC value) Paragonato allo standard value 0% < (CEC value) ≤ 5% Paragonato allo standard value -10% < (CEC value) ≤ 0% Paragonato allo standard value -25% < (CEC value) ≤ -10% Paragonato allo standard value (CEC value) ≤ -25% Punteggio meritato dall’edificio in esame La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti - 3.4 Acqua calda Uff Scu Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind (usando Point Value) (Points) < 90 punti 90 ≤ (Points) < 100 punti 100 punti ≤ (Points) < 130 punti 130 punti ≤ (Points) < 160 punti 160 punti ≤ (Points) Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind (usando CECHW Value) Paragonato allo standard value 5% < (CEC value) Paragonato allo standard value 0% < (CEC value) ≤ 5% Paragonato allo standard value -10% < (CEC value) ≤ 0% Paragonato allo standard value -25% < (CEC value) ≤ -10% Paragonato allo standard value (CEC value) ≤ -25% App (con caldaia autonoma) Inapplicabile Diverso da quanto scritto ai livelli 3,4,5. Riscaldamento dell’acqua di tipo elettrico. Fornitura istantanea di acqua tramite combustione di benzina. Impianto con caldaia per il riscaldamento dell’acqua tramite elettricità nelle ore notturne e tramite combustibile per la fornitura istantanea. 166 Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 1 L’edificio, avendo un impianto di fornitura d’acqua calda centralizzato, situato nella centrale termica, è soggetto alla valutazione Point Value. Tuttavia non è noto come calcolare il punteggio, che permetterebbe di assegnare una valutazione alla categoria in esame, data l’impossibilità di accedere alla Energy Conservation Law. Viene assegnato pertanto il Livello 1. 3.5 Ascensori Uff Scu Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Uff – Hot (usando Point Value) (Points) < 90 punti 90 ≤ (Points) < 100 punti 100 punti ≤ (Points) < 120 punti 120 punti ≤ (Points) < 140 punti 140 punti ≤ (Points) Uff - Hot (usando CEC-EV Value) Paragonato allo standard value 5% < (CEC value) Paragonato allo standard value 0% < (CEC value) ≤ 5% Paragonato allo standard value -10% < (CEC value) ≤ 0% Paragonato allo standard value -25% < (CEC value) ≤ -10% Paragonato allo standard value (CEC value) ≤ -25% Punteggio meritato dall’edificio in esame La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti - 3.6 Impianti per migliorare l’efficienza energetica Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Con impianti per migliorare l’efficienza energetica si intendono impianti fotovoltaici, a pannelli solari etc. Gli effetti del risparmio energetico sono rappresentati dal valore k, ottenuto come: k= Quantità di energia risparmiata (MJ/yr) Consumo annuale di energia primaria (MJ/yr) Una volta ottenuto k, si procede all’assegnazione del Livello a tutta la categoria Efficienza degli impianti, tramite la seguente formula: Risultato dopo la correzione = Valor medio 3.1~3.5 (1-k) 167 Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 1 2 Il fabbisogno annuale di energia primaria è EPH = 97,88 MJ/m anno, e grazie ai pannelli solari è possibile risparmiare 13,99 MJ/m2 . Il valore k risulta dunque 0,143. Il valor medio delle valutazioni dalla 3.1 alla 3.5 è Livello 1, dato che l’unica applicabile alla categoria Appartamenti è la 3.4. Dopo la correzione il Livello è: 1/(1-0,143) = 1,16. Viene assegnato il Livello 1. Nota: anche in questo caso non è stato preso in considerazione l’apporto di energia rinnovabile relativo alla pompa di calore, a causa della mancanza di informazioni. Commenti relativi al protocollo CASBEE La voce Efficienza degli impianti risulta la più difficile da comprendere e applicare di tutto il protocollo CASBEE. A causa dei continui riferimenti a normative giapponesi è chiaro solo l’argomento della valutazione, ma non si riesce a capire quali siano i parametri presi in considerazione per assegnare un CEC value o Point value a ognuna delle 5 sottocategorie. Se si volesse rendere il CASBEE un sistema di certificazione internazionale sarebbe necessario svincolarlo dalle normative locali e utilizzare come benchmarks valori propri. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili Dati i continui riferimenti a normative giapponesi non è stato possibile applicare il sistema, pertanto il Livello 1 è stato assegnato solo in quanto livello più basso, non in funzione delle reali caratteristiche dell’edificio. Non avendo a disposizione le leggi è impossibile proporre delle soluzioni progettuali che permettano di raggiungere livelli più alti. Costi necessari per raggiungere il Livello 3: Costi necessari per raggiungere il Livello 5: - 168 LR1 – Energia 4 Funzionamento a risparmio energetico 4.1 Monitoraggio Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Obiettivo della misura è classificare il sistema di monitoraggio dei consumi energetici presente nell’edificio, scegliendo tra tre categorie. La prima prevede l’utilizzo di un sistema poco avanzato, che fornisce risultati complessivi e solo a posteriori, la seconda un sistema che calcola l’energia utilizzata da ogni singolo impianto, la terza prevede una suddivisione delle zone monitorate ancora più minuziosa, e la presenza di sistemi di gestione centralizzati grazie all’utilizzo di PC (BEMS). Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind Inapplicabile Inapplicabile Si deve essere a conoscenza del consumo totale annuo di energia, così che gli effetti del risparmio energetico possano essere verificati a posteriori. E’ presente un impianto che misura le quantità utilizzate di ogni tipo di energia per gli impianti di riscaldamento, raffrescamento, gas, elettricità e utilizzo d’acqua. Se sono presenti piani dettagliati relativi al risparmio energetico, devono essere presenti sistemi in grado di abilitare le misurazioni del consumo di energia per ogni sottosistema e per ogni parte dell’impianto, e deve essere presente un sistema di gestione come il BEMS. Nota: Livello 4 Raffrescamento e riscaldamento Misurazioni relative a tutto l’impianto. Gas Volume di gas per riscaldamento e cucine. Elettricità Acqua Richiesta elettrica per caldaie, impianti di climatizzazione, ventilazione, illuminazione e prese di corrente. Richiesta d’acqua per caldaie e sanitari. Livello 5 Misurazioni relative ad ogni impianto di riscaldamento – raffrescamento. Volume di gas per ogni caldaia o dispositivo, e per utilizzi speciali che richiedono grandi quantità di gas. Richiesta elettrica per ogni dispositivo di climatizzazione o ventilazione, e per ogni pompa dell’impianto di adduzione acqua. Richiesta d’acqua per ogni dispositivo richiedente. 169 Punteggio meritato dall’edificio in esame La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti Livello - Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri con cui assegnare un Livello all’edificio sono molto chiari, e il risultato, pur non essendo legato a parametri fisici precisamente quantificabili, lascia poco spazio alla soggettività del certificatore. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili - 170 LR1 – Energia 4 Funzionamento a risparmio energetico 4.2 Sistema di gestione operativa Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Il sistema di gestione operativa non costituisce di per se contenuto del progetto esecutivo, ma è piuttosto un sistema relativo al proprietario dell’edificio. Viene quindi valutato quanto il progettista si sia spinto avanti nella previsione di questo programma destinato al controllo dei disperdimenti ambientali una volta messo in opera lo stabile. Rientrano nel piano di gestione le attività di manutenzione dell’edificio e dei suoi impianti, e la definizione di valori- obiettivo per il risparmio energetico annuale, che di anno in anno devono essere migliorati. Viene assegnato un Livello da 3 a 5 a seconda di quanto riportato in tabella. La valutazione non è applicabile alla categoria Appartamenti. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind Nessun sistema di gestione operativa previsto Sono presenti alcuni sistemi di gestione operativa Oltre al livello 2, deve esserci un organizzato sistema di gestione operativa, con un manager designato. Oltre al livello 3, devono essere stati pianificati e presentati al proprietario dell’edificio i valori obiettivo per il consumo energetico relativi a tutto l’edificio, basati sul calcolo del consumo energetico annuale. Oltre al livello 4 deve esserci una regolare verifica del rendimento del sistema di gestione durante la sua attività, e devono essere pianificate specifiche procedure di riparazione in caso di malfunzionamenti. Punteggio meritato dall’edificio in esame La valutazione non è applicabile alla tipologia edilizia Appartamenti Livello - Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri con cui assegnare un Livello all’edificio sono chiari, e il risultato, pur non essendo legato a parametri fisici precisamente quantificabili, lascia poco spazio alla soggettività del certificatore. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili - 171 LR2 – Risorse e materiali 1 Risorse d’acqua 1.1 Risparmio d’acqua Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Si valuta se sia stato preso in considerazione il problema del risparmio d’acqua. A seconda dei dispositivi previsti viene assegnato un Livello. La semplice presenza di riduttori di flusso è sufficiente per ottenere il Livello 3, se sono previsti altri accorgimenti si può arrivare al Livello 4. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Nessun sistema di risparmio d’acqua Inapplicabile La maggior parte dei rubinetti ha valvole per il risparmio d’acqua (riduttori di flusso). Oltre a valvole per il risparmio d’acqua, sono presenti altri dispositivi (come sistemi di simulazione del suono del flusso d’acqua, sanitari a risparmio d’acqua) Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3 Le informazioni disponibili sono le seguenti: Miscelatore monocomando esterno per vasca con doccia, da 1/2” Miscelatore monocomando esterno per vasca, con doccia anticalcare e supporto a muro fisso rispondente alle norme UNI EN 200 ed UNI 10234 “MINIMIX” in ottone tonvall cu 59-60 con cromatura ad alto spessore con deposito medio di 16.5 micron applicato con metodo elettrolitico, in accordo con la norma UNI EN 248. Con dispositivo di regolazione della temperatura, testato fino 90° C per effettuare lo shock termico anti legionella, con dischi ceramici auto lubrificanti ecologici , a risparmio d’acqua ed energia fino al 50 %. è dotato di dispositivo rompigetto, dotato di rete metallica in acciaio inox, facilmente smontabile per pulizia e manutenzione, in accordo con la norma UNI EN 246. Miscelatore monocomando incasso per doccia, da 1/2” Miscelatore monocomando per doccia incasso con deviatore rispondente alle norme UNI EN 200 ed UNI 10234 “MINIMIX” in ottone tonvall cu 59-60 con 172 cromatura ad alto spessore con deposito medio di 16.5 micron applicato con metodo elettrolitico , in accordo con la norma UNI EN 248. Con dispositivo di regolazione della temperatura, testato fino 90° C per effettuare lo shock termico anti legionella, con dischi ceramici auto lubrificanti ecologici, a risparmio d’acqua ed energia fino al 50 %. Miscelatore monocomando per lavabo, scarico 1”1/4 Miscelatore monocomando per lavabo rispondente alle norme UNI EN 200 ed UNI 10234 “MINIMIX” in ottone tonvall cu 59-60 con cromatura ad alto spessore con deposito medio di 16.5 micron applicato con metodo elettrolitico, in accordo con la norma UNI EN 248. Con dispositivo di regolazione della temperatura, testato fino 90° C per effettuare lo shock termico anti legionella, con dischi ceramici auto lubrificanti ecologici a risparmio d’acqua ed energia fino al 50 %. E’ dotato di dispositivo rompigetto, dotato di rete metallica in acciaio inox, facilmente smontabile per pulizia e manutenzione, in accordo con la norma UNI EN 246. Miscelatore monocomando per bidet con erogazione esterna, getto orientabile, scarico 1”1/4 Miscelatore monocomando per bidet rispondente alle norme UNI EN 200 ed UNI 10234 “MINIMIX” in ottone tonvall cu 59-60 con cromatura ad alto spessore con 173 deposito medio di di 16.5 micron applicato con metodo elettrolitico, in accordo con la norma UNI EN 248. Con dispositivo di regolazione della temperatura, testato fino 90° C per effettuare lo shock termico anti legionella, con dischi ceramici auto lubrificanti ecologici , a risparmio d’acqua ed energia fino al 50 %. E’ dotato di dispositivo rompigetto, dotato di rete metallica in acciaio inox, facilmente smontabile per pulizia e manutenzione, in accordo con la norma UNI EN 246. Nelle schede tecniche viene solo detto che ogni erogatore è “a risparmio d’acqua ed energia”, senza specificare in che modo si ottenga tal risparmio. In ogni caso quanto detto si considera sufficiente per il raggiungimento del Livello 3. Non sono disponibili ulteriori informazioni, per esempio sulla presenza di WC con cassetta a risparmio energetico, pertanto ci si limita ad assegnare il Livello 3. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri con cui assegnare un Livello all’edificio sono chiari, qualsiasi dispositivo sia presente oltre ai riduttori di flusso permette all’edificio di guadagnare il Livello 4. Non viene neppure presentato un elenco dei possibili dispositivi installati, a causa della notevole varietà di prodotti presenti sul mercato. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili Per ottenere il Livello 4 basterebbe installare qualche dispositivo per il risparmio d’acqua oltre ai riduttori di flusso. Potrebbero già essere installate cassette per WC a doppio flusso, ma a causa di mancanza di informazioni non si può dare per certo; in ogni caso con poca spesa si potrebbe installare qualche altra tipologia di dispositivo (rompigetto, modulatori di portata, di pressione etc.). Costi necessari per raggiungere il Livello 4: bassi 174 LR2 – Risorse e materiali 1 Risorse d’acqua 1.2 Acqua piovana e acque grigie 1.2.1 Sistema di utilizzo di acqua piovana Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Si valuta se sia stato preso in considerazione il problema del risparmio d’acqua. Viene assegnato un Livello all’edificio a seconda della percentuale di acqua piovana recuperata. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Rapporto di utilizzo di = acqua piovana Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Inapplicabile Inapplicabile Nessun sistema per il riutilizzo di acqua piovana Riutilizzo di acqua piovana Il riutilizzo di acqua piovana è tale che il rapporto di utilizzo di acqua piovana è almeno il 20%. Volume di acqua piovana utilizzato Volume totale di acqua utilizzato (acqua “pura” + piovana) Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3 Nella relazione impiantistica viene segnalata la presenza di un bacino per il recupero di acqua piovana, che però sparisce negli esecutivi, quindi probabilmente non è stato realizzato; si suppone quindi che non sia presente alcun sistema di riutilizzo dell’acqua piovana, e viene assegnato il Livello 3. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri con cui assegnare un Livello all’edificio sono molto chiari, in base alla percentuale di acqua piovana recuperata viene assegnato il Livello all’edificio. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili Per ottenere il Livello 4 o il Livello 5 si dovrebbe prendere di nuovo in considerazione la realizzazione di un bacino per la raccolta di acqua piovana, che però comporterebbe costi abbastanza elevati, soprattutto in caso la sua realizzazione interferisca con le strutture dell’edificio. Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti 175 LR2 – Risorse e materiali 1 Risorse d’acqua 1.2 Acqua piovana e acque grigie 1.2.2 Sistema di riutilizzo di acque grigie Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Si valuta se sia stato preso in considerazione il problema del risparmio d’acqua. Viene assegnato un Livello all’edificio a seconda che sia presente il recupero solo di acque grigie o di acque grigie e di scolo. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Inapplicabile Inapplicabile Nessun sistema per il riutilizzo di acque grigie Riutilizzo di acque grigie Oltre al riutilizzo di acque grigie, vengono riutilizzate anche le acque di scolo. Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3 Non è presente alcun sistema di riutilizzo di acque grigie, pertanto viene assegnato il Livello 3. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri con cui assegnare un Livello all’edificio sono molto chiari, non è importante la quantità di acqua risparmiata, ma solo la presenza o meno dell’impianto per il recupero di acque grigie o di scolo. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili Per ottenere il Livello 4 o il Livello 5 si dovrebbero realizzare impianti per il recupero di acque grigie o di scolo; ciò non è irrealizzabile, ma comporterebbe costi elevati, soprattutto nel caso in cui per trovare lo spazio in cui alloggiare gli impianti si dovesse mettere mano anche alle tavole architettoniche o strutturali. Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti 176 LR2 – Risorse e materiali 2 Materiali a basso impatto ambientale 2.1 Materiali riciclati 2.1.1 Efficienza nel riutilizzo di materiali strutturali Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato se in fase di realizzazione dell’edificio siano stati riutilizzati materiali strutturali. A seconda del numero di voci rispettate tra le tre indicate viene assegnato un Livello all’edificio. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Inapplicabile Inapplicabile La maggior parte degli elementi strutturali sono fatti con materiali non legnosi (RC / SRC / S) e non è rispettata nessuna delle voci sottostanti. La maggior parte degli elementi strutturali sono fatti con materiali non legnosi (RC / SRC / S) ed è rispettata almeno una delle voci sottostanti. La maggior parte degli elementi strutturali sono fatti con materiali non legnosi (RC / SRC / S) e sono rispettate due o più voci tra quelle sottostanti. Caratteristiche da valutare E’ utilizzato prevalentemente acciaio proveniente da fornaci elettriche per gli elementi strutturali (non prendere in considerazione le barre d’armatura, ma solo profilati in acciaio). E’ utilizzato cemento portland d’altoforno per elementi strutturali in calcestruzzo. Sono utilizzati aggregati riciclati per la maggior parte degli elementi strutturali in calcestruzzo. Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3 Gli elementi strutturali dell’edificio di via Carta 5 sono in calcestruzzo armato con Rck variabile tra 250 e 300 daN/cm2 e Slump minimo S3. Non si hanno ulteriori informazioni in merito alla provenienza del calcestruzzo. Probabilmente sono stati utilizzati aggregati riciclati, dato che è stato demolito completamente l’edificio presente sul lotto, tuttavia non si hanno certezze a riguardo. Sono inoltre presenti profilati in acciaio in copertura, con funzione di coronamento, ma le uniche informazioni note sono che sono profili HE in acciaio zincato. Non avendo ulteriori informazioni viene assegnato il Livello 3. Commenti relativi al protocollo CASBEE Non è spiegato cosa si debba fare nel caso in cui la struttura dell’edificio fosse in materiali legnosi, ma per il resto i criteri con cui assegnare all’edificio un Livello sono chiari. È bene sottolineare che questa valutazione è relativa alla fase di progetto, pertanto qualora l’ingegnere strutturista non abbia prescritto che il 177 calcestruzzo deve avere aggragati riciclati, deve essere di tipo portland d’altoforno, e che l’acciaio deve provenire da fornaci elettriche, non si possono avere certezze in merito all’assegnazione del punteggio. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili Per ottenere il Livello 4 o il Livello 5 si dovrebbe avere la certezza che siano stati utilizzati aggregati riciclati e che il calcestruzzo sia di tipo portland d’altoforno. Essendo questa una valutazione in fase di progetto non è ancora sicuro chi sarà a realizzare l’edificio, pertanto o è già stato imposto all’impresa delle strutture di utilizzare cemento con determinate caratteristiche, oppure non si può esser certi del punteggio che si potrebbe raggiungere e dei relativi costi. Costi necessari per raggiungere il Livello 5: - 178 LR2 – Risorse e materiali 2 Materiali a basso impatto ambientale 2.1 Materiali riciclati 2.1.2 Efficienza nel riutilizzo di materiali non strutturali Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato se in fase di realizzazione dell’edificio siano stati utilizzati materiali riciclati. Si fa riferimento ad una tabella, presente nel manuale CASBEE e ottenuta facendo riferimento a The Committee for the Promotion of Recycling of Construction By-product, Guide to Recycled construction e The Encyclopedia of Recycling, che a seconda della categoria di materiale, propone una materia prima che deve essere presente. A seconda del punteggio ottenuto viene assegnato un Livello all’edificio. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Punti 1 1 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Punteggio 0 Inapplicabile Punteggio 1 Punteggio 2 Punteggio 3 o maggiore Tipologia Materiali resistenti a calore e fuoco Materiali impermeabili Nome Utilizzo Nome della materia prima utilizzata Mattone Camminamenti, piste ciclabili, pavimentazioni di parcheggi etc. Fango da acque di rifiuto Mattone Involucro edilizio Rifiuti metallici Impermeabilizzazione coperture Rifiuti di vetro Membrane impermeabilizzanti poliuretaniche Materiali impermeabilizzanti per asfalto Membrane impermeabili per protezione 1 Scale Trattamento antiscivolamento 1 Pitture di finitura Pitture di finitura Materiali impermeabilizzanti per l’edificio Membrane impermeabilizzanti per coperture in calcestruzzo Finiture con materiale resiliente in gomma Materiali per le finiture Rifiuti di pneumatici Rifiuti di pneumatici Rifiuti di pneumatici, rifiuti da costruzione Rifiuti di vetro 179 del’arredamento interno Pannelli prefabbricati di facciata Materiali fonoassorbenti Materiali fonoassorbenti Pannelli fonoisolanti Pavimentazione Pavimenti sopraelevati Pavimenti sopraelevati Pavimenti sopraelevati Pavimenti sopraelevati 1 Materiali per le finiture interne ed esterne Pannelli fonoassorbenti per murature e solette Pannelli fonoassorbenti per murature e solette Riduzione del suono nei vani scala Pavimentazioni per industrie alimentari Strato fono isolante sotto il pavimento sopraelevato Scarti di polistirene espanso Pannelli pavimento Pavimentazione sopraelevata per il posizionamento dei cavi Pavimenti sopraelevati per uffici Pannelli pavimento Manti di copertura Manti per zone pedonali o sportive Pannelli in fibra di media densità Per infissi, impianti etc. Isolamento termico Materiali per l’isolamento termico Finiture per murature interne ed esterne Pavimentazioni per percorsi pedonali etc. Murature interne o esterne, pavimentazioni Piastrelle antiscivolo e permeabili Pavimentazioni Piastrelle per pavimentazioni 1 Rifiuti di vetro Pavimenti sopraelevati Mattoni ecologici Materiali per piastrellature Pannelli prefabbricati di facciata Piastrelle Piastrelle per pavimentazioni Materiali per Rifiuti di vetro Rifiuti di pneumatici Rifiuti di vetro Rifiuti di pannelli in legno Rifiuti di resine di polipropilene Rifiuti di vetro Rifiuti di vetro Scorie provenienti da inceneritori Legname derivante da demolizioni, plastica riciclata Rifiuti di segherie, avanzi di compensato Rifiuti di carta Rifiuti di vetro Frammenti di piastrelle Rifiuti di vetro Gusci di conchiglie Rifiuti di 180 pavimentazioni resilienti 2 Materiali per le finiture interne ed esterne Tavole in legno Pavimentazioni e impianti Schegge di legno Pavimentazione in blocchi Pavimentazioni autobloccanti Blocchi per pavimentazione Pavimentazioni autobloccanti Blocchi per pavimentazione Pavimentazioni autobloccanti Blocchi per pavimentazione Pavimentazione in blocchi Pavimentazione in blocchi Materiali per pavimentazioni pneumatici Percorsi pedonali, terrazze, strade d’accesso Percorsi pedonali, terrazze, strade d’accesso Percorsi pedonali, terrazze, strade d’accesso Percorsi pedonali, parcheggi etc. Pavimentazione in blocchi 2 permeabili, campi da gioco, percorsi pedonali Rifiuti di pneumatici Fango da acque di rifiuto Rifiuti di vetro Rifiuti di plastica Rifiuti in argilla provenienti da fornaci Frammenti di mattoni in materiale resistente al fuoco Rifiuti di vetro Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 1 Non sono disponibili sufficienti informazioni in merito ai materiali utilizzati per poter assegnare all’edificio un Livello che sia superiore a 1. Commenti relativi al protocollo CASBEE L’assegnazione del punteggio all’edificio è molto a discrezione del certificatore, data la poca precisione con cui vengono classificati i materiali. Non viene specificato se tutti i materiali che rientrano in una determinata categoria debbano possedere la materia prima indicata o solo alcuni, non si capisce se tal materia prima è solo un esempio e vadano bene anche materiali riciclati in altro modo, e comunque la classificazione è troppo generica. Sarebbe meglio introdurre il concetto di LCA per ogni materiale utilizzato, e imporre limiti sull’embodied CO2, sui costi del materiale, sulla provenienza, sulle certificazioni che possiede etc.; facendo riferimento alla tabella indicata, anche avendo a disposizione le schede tecniche di ogni materiale sarebbe difficile poter assegnare un Livello con sicurezza. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili L’unico modo per poter ottenere un punteggio più alto sarebbe avere a disposizione tutte le schede tecniche dei materiali, ma dato che, come appena detto, anche avendole a disposizione sarebbe difficile assegnare un punteggio all’edificio, non viene proposta alcuna soluzione. 181 LR2 – Risorse e materiali 2 Materiali a basso impatto ambientale 2.2 Legname da silvicoltura sostenibile Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato se il legname utilizzato per la realizzazione dell’edificio provenga da boschi, foreste e coltivazioni gestite in modo sostenibile. Sostenibilità in ambito di silvicoltura significa sfruttamento ponderato di una risorsa che viene mantenuta rinnovabile. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Inapplicabile Non è usato legname proveniente da silvicolture gestite in modo sostenibile. Il legname proveniente da silvicolture gestite in modo sostenibile è almeno il 10% del legname usato. Oppure non viene usato legname, nemmeno nelle strutture. Il legname proveniente da silvicolture gestite in modo sostenibile è almeno il 10-50% del legname usato. Il legname proveniente da silvicolture gestite in modo sostenibile è maggiore del 50% del legname usato. Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 2 Non sono disponibili sufficienti informazioni in merito all’utilizzo di legname nell’edificio, pertanto viene assegnato il Livello 2. Commenti relativi al protocollo CASBEE L’assegnazione del punteggio all’edificio non può essere completamente oggettiva, in quanto è difficile quantificare le percentuali di legname utilizzato tra strutture e finiture. Il legname può essere presente come aggregato nel calcestruzzo, come elemento strutturale, come pavimentazione (parquet), come elemento di finitura per murature (perlinature), negli infissi etc. Nonostante l’assegnazione del punteggio sia per certi versi approssimativa, la richiesta di controllare la provenienza del legname costringe il progettista a porre l’attenzione sul problema dello sfruttamento incontrollato di boschi e foreste, spesso ignorato e considerato di poca importanza. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili Non essendo ancora state definite le pavimentazioni non è possibile indicare la quantità di legname utilizzata nell’edificio; pertanto ci si limita ad assegnare il Livello 2, e non si propongono soluzioni alternative. 182 LR2 – Risorse e materiali 2 Materiali a basso impatto ambientale 2.3 Materiali con basso rischio per la salute Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Si valuta quanta attenzione è stata prestata in fase di progetto alla scelta di materiali che non contengano sostanze considerate pericolose per la salute dell’uomo. Il CASBEE propone una tabella, e si verifica quante delle categorie indicate contengano materiali pericolosi indicati nel Polluttant Release and Transfer Register Law (PRTR). A seconda del numero di categorie sicuramente “sane” viene assegnato un punteggio all’edificio. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Inapplicabile Inapplicabile Non c’è nessuna categoria di materiali che sia priva di sostanze specificate nel Polluttant Release and Transfer Register Law. Oppure non ci sono certezze. Ci sono 1-3 categorie di materiali prive di sostanze specificate nel Polluttant Release and Transfer Register Law. Ci sono 4 categorie di materiali prive di sostanze specificate nel Polluttant Release and Transfer Register Law. Categoria Adesivi Sigillanti Impermeabilizzanti Pitture Trattamenti anti corrosione Imprimiture Coperture per pavimentazioni Conservanti Materiale costruttivo Pavimentazioni in materiali vinilici Piastrelle Carta da parati Assi da pavimento Giunture Vetrate Fughe tra piastrelle Giunti per muratura Primer per impermeabilizzazioni Pitture Finiture Per parti in legno Per materiali strutturali Per murature Per la struttura Per tutto ciò che non è struttura Per materiali destinati alla copertura di solette Per finiture in cera Per parti in legno Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3 Le sostanze pericolose indicate nel PRTR (Polluttant Release and Transfer Register Law) sono: 183 Metano (CH4) Monossido di carbonio (CO) Biossido di carbonio (CO2) Idrofluorocarburi (HFC) Ossido di azoto (N2O) Ammoniaca (NH3) Composti organici volatili non metanici (COVNM) Ossidi di azoto (NOx/NO2) Perfluorocarburi (PFC) Esafluoruro di zolfo (SF6) Ossidi di zolfo (SOx/SO2) Idroclorofluorocarburi (HCFC) Clorofluorocarburi (CFC) Halon Arsenico e composti (espressi come As) Cadmio e composti (espressi come Cd) Cromo e composti (espressi come Cr) Rame e composti (espressi come Cu) Mercurio e composti (espressi come Hg) Nichel e composti (espressi come Ni) Piombo e composti (espressi come Pb) Zinco e composti (espressi come Zn) Aldrin Clordano Clordecone DDT 1,2-dicloroetano (EDC) Diclorometano (DCM) Dieldrin Endrin Eptacloro Esaclorobenzene (HCB) 1,2,3,4,5, 6 -esaclorocicloesano (HCH) Lindano Mirex PCDD + PCDF (diossine + furani) (espressi come TEQ) Pentaclorobenzene Pentaclorofenolo (PCP) Bifenili policlorurati (PCB) Tetracloroetilene (PER) Tetraclorometano (TCM) Triclorobenzeni (TCB) (tutti isomeri) 1,1,1-trichloroethane 1,1,2,2-tetrachloroethane Tricloroetilene Triclorometano Toxafene Vinile cloruro Antracene Benzene Ossido di etilene Naftalene Ftalato di bis(2-etilesile) (DEHP) Idrocarburi policiclici aromatici (IPA) Cloro e composti inorganici (espressi come HCl) Amianto Fluoro e composti inorganici (espressi come HF) Acido cianidrico (HCN) Particolato (PM10) Esabromobifenile Non sono disponibili sufficienti informazioni in merito ai materiali utilizzati nell’edificio, pertanto viene assegnato il Livello 3. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri per l’assegnazione del punteggio sono ben chiari, si devono riorganizzare tutte le schede tecniche dei materiali nelle categorie indicate nella tabella del manuale CASBEE, e poi verificare che ogni materiale non contenga le sostanze indicate nella tabella del PRTR. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili Avendo a disposizione tutte le schede tecniche dei materiali si potrebbe verificare che non siano presenti le sostanze indicate nel PRTR, il costo non sarebbe nemmeno troppo alto; qualora fossero presenti sostanze considerate pericolose si dovrebbe cambiare il materiale con un altro, simile, che non le contenga. Costi necessari per raggiungere il Livello 5: bassi 184 LR2 – Risorse e materiali 2 Materiali a basso impatto ambientale 2.4 Riutilizzo di strutture esistenti etc. Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Si valuta se sia stato o meno riutilizzato lo scheletro dell’edificio esistente (qualora ci sia). Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Inapplicabile Inapplicabile Lo scheletro dell’edificio esistente non è stato riutilizzato, oppure non è presente nessun edificio esistente. Lo scheletro dell’edificio esistente è stato utilizzato parzialmente. Lo scheletro dell’edificio esistente è stato utilizzato totalmente. Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3 L’edificio esistente in precedenza nel lotto è stato completamente demolito, sono stati lasciati solo i muri contro terra del vano cantinato interrato, probabilmente per evitare di creare problemi di instabilità agli edifici circostanti. Il vano cantine è stato riempito con macerie e si è poi coperto tutto con uno strato di magrone spesso 15 cm, sul quale sono state poste le fondazioni dell’edificio in esame. Viene assegnato il Livello 3. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri per l’assegnazione del punteggio sono ben chiari, e non lasciano alcun spazio alla soggettività del certificatore. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili - 185 LR2 – Risorse e materiali 2 Materiali a basso impatto ambientale 2.5 Riutilizzabilità di componenti e materiali Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Si valuta se in sede di progetto si sia presa in considerazione anche la fase di dismissione dell’edificio, e si siano presi accorgimenti in modo da poter riutilizzare facilmente i materiali più disparati. Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Inapplicabile Inapplicabile Non è stata realizzata nessuna procedura per il riciclo dei materiali in fase di futura demolizione. Sono state realizzate una o più procedure per il riciclo dei materiali in fase di futura demolizione tra quelle elencate sotto. Sono state realizzate due o più procedure per il riciclo dei materiali in fase di futura demolizione tra quelle elencate sotto. Caratteristiche da valutare I materiali per strutture e finiture possono essere facilmente separati. Le finiture interne e gli impianti non sono intrecciati tra loro, e possono essere rimossi separatamente in fase di demolizione, rinnovamento e costruzione. Sono stati utilizzati materiali riutilizzabili. Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 4 L’unica procedura realizzata tra quelle elencate è un’ottima separazione tra struttura e impianti, grazie alla presenza di grandi cavedi che permettono una facile e comoda sostituzione o rimozione di qualsiasi componente impiantistico. Pertanto viene assegnato il Livello 4. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri per l’assegnazione del punteggio non sono definiti precisamente, dato che la facilità con cui si possono separare elementi tecnici non è un dato quantificabile oggettivamente. Si fa inoltre riferimento a generici “materiali riutilizzabili” la cui definizione è a discrezione del certificatore. In caso non sia presente un documento che spiega in che modo si è presa in considerazione la fase di dismissione dell’edificio, l’assegnazione del punteggio risente molto del giudizio personale di chi applica il protocollo. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili Avendo a disposizione tutte le schede tecniche dei materiali e tutte le tavole degli esecutivi di cantiere si potrebbe giudicare se in fase di dismissione sarà facile separare gli elementi tecnici l’uno dall’altro. Se effettivamente si riscontrasse che non ci saranno problemi, allora si potrebbe assegnare il Livello 5 con costi relativamente bassi, se invece ciò non si verificasse si dovrebbe modificare tutto il progetto a partire dalla tecnologia costruttiva, il che significherebbe progettare un nuovo edificio. Risulta quindi impossibile in questa sede proporre una soluzione alternativa. 186 LR2 – Risorse e materiali 2 Materiali a basso impatto ambientale 2.6 Uso di CFC e halon 2.6.1 Materiali ignifughi Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Si valuta se siano presenti alogenuri alchilici nei materiali costruttivi. Alcuni elementi tecnici non possono contenere assolutamente halon, per altri, indicati in una tabella presente nel manuale CASBEE e considerati utilizzabili in “situazioni critiche”, è ammessa la presenza di alogenuri. Per ottenere il Livello più alto è necessario garantire l’assenza di halon in tutti i materiali. E’ bene sottolineare che la presenza di alogenuri alchilici non ha effetti negativi sulla salute degli inquilini, ma sull’ambiente e sullo strato di Ozono. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Viene utilizzato halon Inapplicabile Viene utilizzato halon solo nelle “situazioni critiche” elencate in tabella Livello 4 Non viene utilizzato halon Livello 5 Inapplicabile Nota: Tabella consultabile sul manuale CASBEE NC 2004, pag.105 Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 1 Non sono disponibili sufficienti informazioni in merito ai materiali utilizzati nell’edificio, pertanto è obbligo supporre che potrebbe essere presente qualche materiale contenente halon; il punteggio assegnato è Livello 1. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri per l’assegnazione del punteggio sono chiari, e non lasciano alcun spazio alla soggettività del certificatore. Si classificano tutti i materiali utilizzati secondo la tabella nel manuale CASBEE, e poi si verifica la presenza o meno di halon. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 1 solo per mancanza di informazioni, qualora queste fossero disponibili si potrebbe assegnare con sicurezza un Livello. In caso qualche materiale utilizzato contenesse alogenuri lo si potrebbe cambiare, ma in questa sede non si può giudicare i costi che ne deriverebbero, se fosse un materiale strutturale (o di tamponamento) si dovrebbe rimettere mano a tutto il progetto, non dal punto di vista delle tavole architettoniche ma dal punto di vista di calcolo di fabbisogni, disperdimenti, pesi degli elementi tecnici etc., se fosse un materiale utilizzato solo per le finiture (per esempio intonaco), il costo per cambiare tipo di intonaco sarebbe relativamente basso. Pertanto non ci si sbilancia e non si propongono soluzioni progettuali alternative. 187 LR2 – Risorse e materiali 2 Materiali a basso impatto ambientale 2.6 Uso di CFC e halon 2.6.2 Materiali isolanti Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Si valuta se siano presenti sostanze pericolose per l’Ozono (CFC) nei materiali isolanti utilizzati nell’edificio. Una tabella fornisce per ogni sostanza pericolosa un valore di ODP, che permette di determinare che Livello assegnare all’edificio. Unità di misura: ODP Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Vengono utilizzate schiume isolanti con ODP = 0,2 o maggiore. Vengono utilizzate schiume isolanti con ODP = 0,01 o maggiore, ma minore di 0,2. Vengono utilizzate schiume isolanti con ODP = 0 o maggiore, ma minore di 0,01. Inapplicabile Vengono utilizzate schiume isolanti con ODP = 0 e bassi GWP (meno di 50, riferendosi al valore di 100 anni) oppure sono utilizzati materiali naturali. Oppure non vengono utilizzati materiali isolanti. Nota: ODP: Ozone Depletion Potential, è un coefficiente che considera la quantità di Ozono distrutta da una sostanza chimica come un multiplo della quantià di Ozono distrutta da 1 kg di CFC-11, che viene assunta come unità. Sostanze non contenenti CFC hanno ODP=0. GWP: Global Warming Potential, considera l’effetto di riscaldamento globale per unità di sostanza chimica come un multiplo della quantità di riscaldamento unitaria prodotta dalla CO2, che viene assunta come unità. Facendo riferimento alla tabella sottostante: Sostanza ODP CFC-11 CFC-12 CFC-113 CFC-114 CFC-115 HCFC-22 HCFC-123 HCFC-124 HCFC-141b HCFC-142b HCFC-225ca HCFC-225cb HFC-23 HFC-32 HFC-125 HFC-134a 1.0 1.0 0.8 1.0 0.6 0.055 0.02 0.022 0.11 0.065 0.25 0.033 0 20 anni 5000 7900 5000 6900 6200 4300 300 1500 1800 4200 550 1700 9100 2100 4600 3400 GWP 100 anni 4000 8500 5000 9300 9300 1700 93 480 630 2000 170 530 11700 650 2800 1300 500 anni 1400 4200 2300 8300 13000 520 29 150 200 630 52 170 9800 200 920 420 188 HFC-143a HFC-152a HFC-227ea HFC-236fa HFC-245ca FC-14 FC-116 FC-218 FC-C318 0 5000 460 4300 5100 1800 4400 6200 4800 6000 Punteggio meritato dall’edificio in esame Come materiali isolanti vengono utilizzati: 3800 140 2900 6300 560 6500 9200 7000 8700 1400 42 950 4700 170 10000 14000 10000 12000 Livello 1 SOLETTE DI PIANO E CAPPOTTO ESTERNO röfix eps-100 (eps-f 035) Pannello isolante in polistirene espanso EPS-F20 (conduttività termica 0,036 W/mK) per sistemi di isolamento termico secondo EN 13163. Per sistemi di isolamento termico per esterni secondo ETAG 004. Da scheda tecnica è esente da CFC. TUBAZIONI tipo A Le guaine isolanti devono essere in speciali elastomeri espansi, ovvero in spuma di resina sintetica, e si devono utilizzare per tubazioni convoglianti fluidi da -75° C a 100° C. Devono essere del tipo a struttura a cellule chiuse per conferire all’isolamento elevatissime doti di barriera al vapore ed avere classe 1 di reazione al fuoco, certificata da omologazione Ministero dell’Interno. tipo D Applicazione in vista di coppelle preformate in polistirolo espanso (densità min. 30 kg/m3) con rivestimento in foglio di PVC autoavvolgente. tipo F Applicazione in vista mediante coppelle in lana minerale aventi densità minima di 80 kg/m3, legatura con filo di ferro, rivestimento con foglio di carta catramata e finitura in foglio di PVC autoavvolgente. CANALIZZAZIONI tipo A Il materiale sarà del tipo “non combustibile” conforme alla classe “O” della circolare del Ministero degli Interni n.12 del 17/05/1980. Applicazione di materassini in fibra di vetro trattati con leganti a base di resine, densità 30 Kg/m3. Non si hanno informazioni relative alla presenza di elementi pericolosi per l’Ozono relativamente agli isolanti per tubazioni e canalizzazioni, pertanto è obbligo supporre che potrebbe essere presente qualche materiale contenente CFC; il punteggio assegnato è Livello 1. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri per l’assegnazione del punteggio sono chiari, e non lasciano alcun spazio alla soggettività del certificatore. Avendo a disposizione le schede tecniche dei materiali e la tabella è possibile associare un valore di ODP ad ogni sostanza, e quindi assegnare un Livello all’edificio. 189 Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 1 solo per mancanza di informazioni. Per il materiale isolante più utilizzato, cioè il röfix eps-100, è garantita l’assenza di CFC, mentre per gli altri non sono disponibili le schede tecniche. Avendole a disposizione probabilmente si verificherebbe che il Livello 5 risulta soddisfatto, dato che ormai il mercato offre prodotti quasi sempre esenti da CFC; qualora fossero presenti costerebbe comunque poco scegliere un materiale diverso con cui isolare le tubazioni. Costi necessari per raggiungere il Livello 5: bassi 190 LR2 – Risorse e materiali 2 Materiali a basso impatto ambientale 2.6 Uso di CFC e halon 2.6.3 Fluidi termovettori Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Si valuta se il fluido termovettore utilizzato negli impianti di climatizzazione e riscaldamento contenga sostanze dannose per l’Ozono oppure no. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Inapplicabile Il fluido termovettore contiene Halon Viene utilizzato un fluido con ODP = 0 Vengono utilizzati un fluido naturale e sistemi di raffrescamento innovativi. Inapplicabile Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 4 Il fluido termovettore per gli impianti di climatizzazione estiva e riscaldamento invernale è l’acqua, pertanto viene assegnato il Livello 4. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri per l’assegnazione del punteggio sono chiari, e non lasciano alcun spazio alla soggettività del certificatore. Conoscendo il fluido termovettore utilizzato negli impianti è possibile assegnare con sicurezza un Livello all’edificio. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 4, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 191 LR3 – Ambiente esterno al perimetro ipotetico 1 Inquinamento dell’aria Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Si valuta qui se il progettista abbia prestato attenzione alle emissioni nocive dell’edificio, in particolare facendo riferimento ai valori di NOx e SOx (ossidi di azoto e zolfo), generati durante i fenomeni di combustione. Non si prende quindi in considerazione la qualità dell’aria esterna, ma solo quanto l’edificio la peggiori. Per tutte le tipologie edilizie tranne Appartamenti si fa riferimento a normative, mentre per gli Appartamenti si verifica quanti punti di un elenco risultano soddisfatti. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - Ind Le concentrazioni di polveri e gas (NOx e SOx) emesse sono superiori ai valori di legge. Inapplicabile Le concentrazioni di polveri e gas (NOx e SOx) emesse sono inferiori ai valori di legge. Le concentrazioni di polveri e gas (NOx e SOx) emesse sono molto inferiori ai valori di legge. Non è utilizzato alcun impianto di combustione e non è prodotto alcun agente inquinante. App In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0 ≤ Rapporto dei crediti < 0,2 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,2 ≤ Rapporto dei crediti < 0,4 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,4 ≤ Rapporto dei crediti < 0,6 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,6 ≤ Rapporto dei crediti < 0,8 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,8 ≤ Rapporto dei crediti Nota: con “valori di legge” si intendono la Clean Air Law o le leggi locali, in caso fossero più restrittive. Livello delle caratteristiche Alto Basso Nessuno 2 1 0 2 1 0 2 1 0 Caratteristiche I. Sforzi all’interno dell’edificio o delle zone residenziali. 1. Scelta di impianti a bassa emissione di NOx e SOx (impianti autonomi) 2. Scelta di impianti a bassa emissione di NOx e SOx (impianto centralizzato) 3. Utilizzo di combustibili puliti, come gas naturale o diesel a basso contenuto di zolfo. 192 2 2 1 1 0 - 1 1 0 1 1 0 1 1 (1) crediti totali = (2) crediti massimi = (3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] = 4. Esistenza di un piano di monitoraggio. 5. Altro II. Sforzi all’esterno dell’edificio 6. Utilizzo di piante per assorbire NOx, SOx e polveri. 7. Utilizzo di sistemi per la purificazione dell’aria, come fotocatalisi e pulizia del terreno. 8. Altro Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 2 Le informazioni necessarie all’assegnazione di un punteggio sono scarse, si sa solo che il combustibile utilizzato nella caldaia è metano (gas naturale), mentre la pompa di calore funziona con energia elettrica. Il rapporto dei crediti risulta dunque: (0+2+0+0+0)/(2+2+2+2+2) = 0,2 Viene assegnato il livello 2. Commenti relativi al protocollo CASBEE Sul manuale CASBEE vengono indicati metodi precisi con cui calcolare le emissioni di NOx e SOx, ma non viene indicato il valore sotto il quale gli impianti possono essere considerati “a bassa emissione di NOx e SOx”, pertanto l’assegnazione del punteggio è a discrezione del certificatore, che presumibilmente farà riferimento alla normativa, come si deve fare per l’applicazione a tipologie edilizie diverse da Appartamenti. Inoltre non è specificata nemmeno la quantità di piante necessaria in funzione delle emissioni di NOx e SOx, pertanto anche in questo caso il giudizio del certificatore condiziona molto il risultato. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 2, con poca spesa si potrebbe verificare se gli impianti sono a bassa emissione di NOx e SOx, se lo fossero sarebbe possibile assegnare un Livello più alto, ma se non lo fossero le spese necessarie per modificare l’impianto sarebbero notevoli. Inoltre non sarebbe nemmeno possibile guadagnare i punti relativi alla presenza di piante, data la mancanza di spazio nel lotto, pertanto ci si limita a rimanere sul Livello 2 e non si propone alcuna diversa soluzione costruttiva. 193 LR3 – Ambiente esterno al perimetro ipotetico 2 Rumori, vibrazioni e odori 2.1 Rumori e vibrazioni Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura In precedenza è stato valutato il fastidio che il rumore, proveniente da diverse sorgenti, poteva arrecare agli inquilini negli alloggi, qui invece si valuta il fastidio che il rumore proveniente dall’edificio provoca a tutto ciò che rimane fuori dalla muratura perimetrale. Viene assegnato un Livello a seconda del numero di richieste rispettate tra quelle indicate in un elenco. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Ind In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0 ≤ Rapporto dei crediti < 0,2 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,2 ≤ Rapporto dei crediti < 0,4 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,4 ≤ Rapporto dei crediti < 0,6 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,6 ≤ Rapporto dei crediti < 0,8 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,8 ≤ Rapporto dei crediti Osp - Hot - App In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0 ≤ Rapporto dei crediti < 0,1 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,1 ≤ Rapporto dei crediti < 0,2 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,2 ≤ Rapporto dei crediti < 0,4 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,4 ≤ Rapporto dei crediti < 0,6 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,6 ≤ Rapporto dei crediti Livello delle caratteristiche Alto Basso Nessuno 2 1 0 2 1 - 2 1 0 Caratteristiche I. Appartamenti 1. Il rumore generato dalle parti dell’impianto di raffrescamento presenti all’esterno dell’edificio deve essere valutato in accordo alla tipologia di impianto, al luogo di installazione e alla presenza di dispositivi fonoisolanti. (Applicabile solo alla categoria Appartamenti) 2. Altro II. Edificio intero e spazi comuni 3. Scelta di impianti a bassa 194 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 (1) crediti totali = (2) crediti massimi = (3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] = rumorosità/vibrazione. 4. Presa in considerazione della posizione delle parti rumorose degli impianti e applicazione di contromisure (assorbitori acustici, isolanti acustici, dispositivi antivibranti). 5. Presa in considerazione del rumore di fondo proveniente dalle bocchette di estrazione o altre sorgenti di rumore. 6. Presenza di accorgimenti atti a limitare il rumore del vento generato dall’involucro dell’edificio (escludere questa valutazione per edifici dove non sono richiesti accorgimenti di questo tipo) 7. Presenza di accorgimenti atti a limitare la propagazione del suono ai lotti adiacenti. 8. Presenza di accorgimenti atti a ridurre l’impatto del rumore nel lotto (causato da parcheggi etc.). 9. Altro Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5 L’impianto di climatizzazione prevede un’U.T.A in copertura con silenziatori sulle canalizzazioni di mandata e ripresa dell’aria. La pompa di calore invece è dotata di supporti antivibranti che limitano il propagarsi di vibrazioni sia all’interno che all’esterno dell’edificio. Nonostante la tanta cura nel prevenire il rumore da parte degli impianti, è stato trascurato il rumore generato dalle auto all’interno del lotto, infatti la zona box (fuori terra) non è separata dal viale d’ingresso all’edificio, neppure con piante che avrebbero contribuito ad assorbire il rumore, come si può vedere nell’immagine. Non sono state utilizzate piante o altro neppure per limitare il propagarsi dei rumori dal lotto verso l’esterno, pertanto il rapporto dei crediti risulta: (2+2+2+2+0+0)/(2+2+2+2+2+2) = 0,67 Viene assegnato il livello 5. 195 Commenti relativi al protocollo CASBEE Le richieste non sono definite in modo preciso, è molto chiaro quale sia l’obiettivo della valutazione, ma senza indicare alcuna quantità precisamente misurabile (potere fonoisolante degli elementi, livelli acustici al perimetro etc.) l’assegnazione del punteggio è molto a discrezione del certificatore. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 196 LR3 – Ambiente esterno al perimetro ipotetico 2 Rumori, vibrazioni e odori 2.2 Odori Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene valutato se il progettista abbia prestato attenzione al problema degli odori provenienti dai locali destinati al deposito dei rifiuti. Viene assegnato un Livello a seconda del numero di richieste rispettate tra quelle indicate in un elenco. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0 ≤ Rapporto dei crediti < 0,2 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,2 ≤ Rapporto dei crediti < 0,4 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,4 ≤ Rapporto dei crediti < 0,6 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,6 ≤ Rapporto dei crediti < 0,8 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,8 ≤ Rapporto dei crediti Livello delle caratteristiche Alto Basso Nessuno 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 (1) crediti totali = (2) crediti massimi = (3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] = Caratteristiche 1. Accorgimenti con obiettivo le sorgenti di odori (Non applicabile alla categoria Appartamenti). 2. Installazione di impianti destinati all’eliminazione o alla riduzione di odori (Non applicabile alla categoria Appartamenti). 3. Accorgimenti nell’ambito dei rifiuti (secco e organico). 4. Altro Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5 L’edificio è fornito di un locale rifiuti, di dimensioni 3,01x2,4 m2, e altezza 3,20 m. E’ possibile accedervi o dal corridoio che porta alla zona cantine, oppure da un disimpegno aerato che permette il ricambio d’aria nel locale. E’ prevedibile, data la collocazione geografica dell’edificio (Milano), che questo locale ospiterà una raccolta rifiuti di tipo differenziato. Pertanto il rapporto crediti risulta: 2/2 = 1 Viene assegnato il livello 5. 197 Commenti relativi al protocollo CASBEE Per la categoria Appartamenti la valutazione si riduce ad un generico “Accorgimenti nell’ambito dei rifiuti”. Data la difficoltà nel quantificare la presenza di odori nell’aria, ci si affida al giudizio del certificatore, che osservando gli architettonici deciderà se c’è pericolo di diffusione di odori sgradevoli nel lotto. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 198 LR3 – Ambiente esterno al perimetro ipotetico 3 Danni da vento e oscuramento della luce solare Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene racchiuso in un sol punto lo studio dei problemi generati dai rapporti edificiovento e edificio-luce. Si verifica quindi che la posizione e la conformazione dell’edificio non creino vortici o forti correnti che potrebbero diventare pericolosi non per l’edificio stesso, ma per ciò che rimane fuori dal perimetro ipotetico (la sicurezza dell’edificio alle sollecitazioni ventose è già stata valutata in precedenza). Allo stesso modo non viene considerata la quantità di luce che può entrare nell’edificio, ma la quantità di luce che l’edificio toglie a ciò che gli sta attorno. Viene assegnato un Livello a seconda del numero di richieste rispettate tra quelle indicate in un elenco. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0 ≤ Rapporto dei crediti < 0,2 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,2 ≤ Rapporto dei crediti < 0,4 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,4 ≤ Rapporto dei crediti < 0,6 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,6 ≤ Rapporto dei crediti < 0,8 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,8 ≤ Rapporto dei crediti Livello delle caratteristiche Alto Basso Nessuno 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 (1) crediti totali = (2) crediti massimi = (3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] = Caratteristiche I. Previsione di danni da vento 1. Eseguire una perizia preliminare su velocità e direzioni del vento, e relative conseguenze. 2. Utilizzo di simulazioni (software) o altro per studiare possibili danni da vento. II. Riduzione dei danni da vento 3. Accorgimenti per ridurre la generazione di forti correnti di vento. 4. Accorgimenti per ridurre la potenza di danni da vento. III. Riduzione dell’oscuramento della luce solare 5. Presa in considerazione delle ombre portate sui lotti adiacenti. 6. Altro 199 Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 2 Per quanto riguarda studi sugli effetti del vento nella zona si rimanda al punto 3.2 Miglioramento dell'effetto di riscaldamento sul sito, a pag. 152. L’obiettivo di tali studi era però solo capire come l’edificio potesse sfruttare al meglio i flussi già esistenti per migliorare la ventilazione naturale, non sono state fatte simulazioni software sulle sollecitazioni dinamiche cui è soggetto l’edificio a causa del vento, né tantomeno sono stati presi accorgimenti per ridurre gli effetti del vento sull’edificio o la tendenza dell’edificio a generare forti correnti. Anche per quanto riguarda la luce solare, non sono stati svolti studi relativi alle ombre portate dall’edificio sulla zona circostante, pertanto il rapporto crediti risulta: (2+0+0+0+0)/(2+2+2+2+2) = 0,2 Viene assegnato il livello 2. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri con cui assegnare il punteggio sono molto qualitativi, non viene indicato nessun valore precisamente quantificabile, più che altro è considerato positivo il fatto stesso di aver preso in considerazione il problema. Pertanto il risultato finale può variare a seconda delle opinioni personali del certificatore. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili E’ stato svolto uno studio preliminare sull’andamento dei venti nella zona, ma non è stato svolto alcuno studio per prevedere come sarebbero cambiati i flussi d’aria e l’illuminamento solare nei dintori. Effettuare tali studi non comporterebbe grossi costi, ma se si verificasse la presenza di problemi e si dovesse mettere mano al progetto, allora i costi diventerebbero altissimi. Non viene quindi proposta alcuna soluzione costruttiva alternativa. 200 LR3 – Ambiente esterno al perimetro ipotetico 4 Inquinamento luminoso Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene preso in considerazione il problema dell’inquinamento luminoso generato dall’edificio, provocato della fuoriuscita di luce dai locali, dalla presenza di insegne luminose, o da riflessi sulle chiusure verticali e orizzontali. E’ bene sottolineare che non ci si riferisce al discomfort provocato agli inquilini dall’inquinamento luminoso, ma, al contrario, all’impatto che la luce dell’edificio ha sull’esterno. Viene assegnato un Livello a seconda del numero di richieste rispettate tra quelle indicate in un elenco. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind Inapplicabile Inapplicabile In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0 ≤ Rapporto dei crediti < 0,3 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,3 ≤ Rapporto dei crediti < 0,6 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,6 ≤ Rapporto dei crediti Livello delle caratteristiche Alto Basso Nessuno 2 1 0 2 1 0 2 1 0 Caratteristiche 1. Illuminazioni esterne e luce che esce dagli interni. 2. Contromisure per evitare inquinamento luminoso proveniente da insegne pubblicitarie (Non considerare questa voce in caso non vi siano insegne pubblicitarie nei dintorni). 3. Contromisure per evitare fenomeni di abbagliamento generati da riflessione della luce sulle chiusure dell’edificio. (1) crediti totali = (2) crediti massimi = (3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] = Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 5 Non sono state prese contromisure per schermare la luce proveniente dagli interni dell’edificio, e non sono previste insegne pubblicitarie. Non è stato svolto uno studio per evitare fenomeni di abbagliamento generati da riflessione della luce sulle chiusure dell’edificio, tuttavia il materiale di facciata è intonaco beige o mattone paramano, mentre le parti finestrate sono spesso incassate in logge, pertanto si può ritenere improbabile ogni fenomeno di abbagliamento e considerare soddisfatto il requisito. Per quanto riguarda le luci per l’illuminazione esterna, le informazioni a 201 disposizione sono le seguenti. illuminazione vialetto L’illuminazione del vialetto sarà realizzata mediante corpi illuminanti tipo Box 1 – DISANO o equivalente approvati aventi le seguenti caratteristiche: CORPO: Rettangolare in nylon f.v., colore grigio RAL 7035 infrangibile stabilizzato ai raggi UV CORNICE: In ASA stabilizzato ai raggi UV, colore grigio RAL 7045 con schermo a palpebra DIFFUSORE: In policarbonato infrangibile ed autoestinguente V2, stabilizzato ai raggi UV. Diffusore in policarbonato trasparente RIFLETTORE: asimmetrico in alluminio rigato PORTALAMPADA: In policarbonato e contatti in bronzo fosforoso CABLAGGIO: Alimentazione 230V/50Hz. Cavetto rigido sezione 0.50 mm2. Morsettiera 2P con massima sezione dei conduttori ammessa 2.5 mm2. EQUIPAGGIAMENTO: Guarnizione di tenuta in gomma. Con piastra di cablaggio in policarbonato NORMATIVA: Prodotti in conformità alle vigenti norme EN60598-1 CEI 34-21, sono protetti con il grado IP65IK08 secondo le EN 60529. Hanno ottenuto la certificazione di conformità Europea ENEC. Installabili su superfici normalmente infiammabili. In classe doppio isolamento. LAMPADA: Completi di lampada a risparmio energetico FLC18L- 4000K illuminazione zona box Per l’illuminazione zona box verranno utilizzati corpi illuminanti tipo Sicura – Disano o equivalente approvata avente le seguenti caratteristiche: versione da incasso: CORPO: Completo di cornice in alluminio estruso con testate in alluminio pressofuso. RIFLETTORE: In alluminio speculare ossidato anodicamente. CASSETTA INCASSO: In lamiera zincata DIFFUSORE: Vetro temperato sp. 5 mm, resistente agli shock termici e agli urti. PORTALAMPADA: In policarbonato e contatti in bronzo fosforoso. CABLAGGIO: Alimentazione 230-240 V / 50-60 Hz con reattore elettronico, 202 Cavetto rigido sezione 0,50 mm² e guaina in PVC-HT resistente a 90°C secondo le norme CEI 20-20. Morsettiera 2P con massima sezione dei conduttori ammessa 2,5 mm². VERNICIATURA: a polvere epossipoliestere grafite resistente alla corrosione e alle nebbie saline. EQUIPAGGIAMENTO: Pressacavo in nylon f.v. ø 1/2 pollice gas. Linea passante per le versioni da incasso. NORMATIVA: Prodotti in conformità alle vigenti norme EN60598-1 CEI 34-21, sono protette con il grado IP65IK08 secondo le EN 60529. Installabili su superfici normalmente infiammabili. LAMPADA: Completa di lampada T5 (16 mm) da 4000 K ad alto rendimento e elevata efficenza luminosa a risparmio energetico. versione per montaggio a vista: CORPO: Completo di cornice in alluminio estruso con testate in alluminio pressofuso. RIFLETTORE: In alluminio speculare ossidato anodicamente. DIFFUSORE: Vetro temperato sp. 5 mm, resistente agli shock termici e agli urti. PORTALAMPADA: In policarbonato e contatti in bronzo fosforoso. CABLAGGIO: Alimentazione 230-240 V / 50-60 Hz con reattore elettronico, Cavetto rigido sezione 0,50 mm² e guaina in PVC-HT resistente a 90°C secondo le norme CEI 20-20. Morsettiera 2P con massima sezione dei conduttori ammessa 2,5 mm². VERNICIATURA: a polvere epossipoliestere grafite resistente alla corrosione e alle nebbie saline. EQUIPAGGIAMENTO: Pressacavo in nylon f.v. ø 1/2 pollice gas. NORMATIVA: Prodotti in conformità alle vigenti norme EN60598-1 CEI 34-21, sono protette con il grado IP65IK08 secondo le EN 60529. Installabili su superfici normalmente infiammabili. LAMPADA: Completa di lampada T5 (16 mm) da 4000 K ad alto rendimento e elevata efficenza luminosa a risparmio energetico. 203 Non si fa riferimento a valori di illuminamento, flusso o intensità luminosi, né vengono allegate le curve fotometriche delle lampade, pertanto non si può quantificare l’inquinamento luminoso provocato dall’illuminazione esterna. Si può però assegnare almeno un punto data la presenza di uno schermo a palpebra sulle lampade del vialetto d’ingresso. Il rapporto dei crediti risulta: (1+2)/(2+2) = 0,75 Viene assegnato il livello 5. Commenti relativi al protocollo CASBEE I criteri con cui assegnare il punteggio sono molto qualitativi, non viene indicato nessun valore precisamente quantificabile, più che altro è considerato positivo il fatto stesso di aver preso in considerazione il problema. Pertanto il risultato finale può variare a seconda delle opinioni personali del certificatore. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili All’edificio è stato assegnato il Livello 5, pertanto non si considera necessaria alcuna diversa soluzione costruttiva. 204 LR3 – Ambiente esterno al perimetro ipotetico 5 Effetto isola di calore Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene preso in considerazione quanto la presenza dell’edificio contribuisca ad aumentare l’effetto isola di calore della città dove è ubicato. L' isola di calore è il fenomeno che determina un microclima più caldo all'interno delle aree urbane cittadine, rispetto alle circostanti zone periferiche e rurali. L’accumulo di calore è determinato da una serie di concause, in interazione tra loro, tra le quali sono da annoverare la diffusa cementificazione, le superfici asfaltate che prevalgono nettamente rispetto alle aree verdi, le emissioni degli autoveicoli, degli impianti industriali e dei sistemi di riscaldamento e di aria condizionata ad uso domestico. Al contempo, le mura perimetrali degli edifici cittadini impediscono al vento di soffiare con la stessa intensità che viene registrata nelle aree aperte fuori della città: gli effetti eolici possono essere inferiori fino al 30% rispetto alle aree rurali limitrofe, limitando così il ricircolo di aria al suolo e il relativo effetto refrigerante durante la stagione estiva. Nelle zone urbane, inoltre, il rapporto tra superfici orizzontali e superfici verticali è più basso, ciò inibisce la dispersione di calore tramite irraggiamento. Viene assegnato un Livello a seconda del numero di richieste rispettate tra quelle indicate in un elenco. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0 ≤ Rapporto dei crediti < 0,2 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,2 ≤ Rapporto dei crediti < 0,4 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,4 ≤ Rapporto dei crediti < 0,6 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,6 ≤ Rapporto dei crediti < 0,8 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,8 ≤ Rapporto dei crediti 205 Livello delle caratteristiche Presente Non presente 2 0 2 0 2 0 2 0 Caratteristiche 1. Sono stati considerati i movimenti d’aria provenienti dall’edificio, e sono stati previsti accorgimenti per ridurre l’impatto termico. [1] L’edificio è stato costruito in modo da non bloccare flussi d’aria esistenti. [2] L’edificio è stato costruito in modo da non bloccare flussi d’aria presenti in piena estate. [3] Presenza di flussi d’aria all’interno del sito [4] Adeguate distanze tra edifici [5] Altezza e forma appropriata dell’edificio, in modo da evitare interruzioni dei flussi d’aria. 2. Sono stati considerati i materiali per i rivestimenti esterni, in modo da ridurre l’impatto termico sul lotto. [1] Sono stati scelti materiali per pavimentazioni ad alto assorbimento idrico e permeabili all’acqua. [2] Sono stati scelti materiali per pavimentazioni a basso assorbimento di calore. 3. Sono stati considerati i materiali per i rivestimenti murari esterni, in modo da ridurre l’impatto termico sul lotto. [1] Scelta di materiali per il manto di copertura a basso assorbimento termico. [2] Scelta di materiali per le murature a basso assorbimento termico. [3] Presenza di verde in copertura o sulle murature. 4. Sono stati previsti accorgimenti per ridurre le emissioni di calore artificiale. [1] Utilizzo di materiali per l’involucro che permettano un risparmio energetico. [2] Utilizzo di impianti a risparmio energetico. [3] Sfruttamento di energia naturale (luce, vento etc.) [4] Sfruttamento di energia inutilizzata (calore ottenuto da discariche nelle vicinanze) [5] Presenza di infrastrutture ad alta efficienza. (1) crediti totali = (2) crediti massimi = (3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] = Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 2 1. L’edificio si inserisce nel contensto rispettando e sfruttando al meglio i flussi d’aria esistenti, come spiegato al punto 3.2 Miglioramento dell'effetto di riscaldamento sul sito, a pag.152. L’altezza dell’edificio è adeguta a quella degli edifici circostanti, che sono più alti o più bassi solo di qualche metro. 2. Nella zona box è stata scelta una pavimentazione permeabile, ma il rapporto di questa con la parte non permeabile all’acqua risulta minore del 50%, inoltre non 206 sono disponibili informazioni in merito alla capacità termica dei masselli prefabbricati. 3. Non sono disponibili informazioni relative ai materiali e alla loro capacità termica, e non è presente verde sull’edificio. 4.Viene sfruttata energia naturale e sono presenti impianti a risparmio energetico, ma non viene indicato un valore numerico che indichi cosa si intende con risparmio energetico, e in ogni caso non risultano soddisfatte le altre richieste di questo punto. Pertanto il rapporto dei crediti risulta: (2+0+0+0)/(2+2+2+2) = 0,25 Viene assegnato il livello 2. Commenti relativi al protocollo CASBEE Le cause all’origine dell’effetto isola di calore sono così tante e diverse tra loro che risulta molto difficile trovare un indice che permetta di valutare quanto l’edificio aggravi questo fenomeno. Pertanto viene presentato un elenco di prestazioni e si verifica quante ne siano rispettate, senza mai far riferimento a valori quantitativi. Si richiede un’adeguata altezza dell’edificio, ma non si forniscono valori numerici, si prescrive la presenza di impianti a risparmio energetico, ma non viene specificato quanto risparmio debbano garantire, si richiede la presenza di verde sull’edificio, ma non si specificano superifici minime, si parla di un generico sfruttamento di energia inutilizzata, di presenza di infrastrutture ad alta efficienza etc. E’ chiaro quindi come il risultato finale sia molto a discrezione del certificatore. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili Data la mancanza di informazioni disponibili e la poca chiarezza nell’esporre le richieste, ci si limita a rimanere sul Livello 2 e non viene proposta alcuna soluzione costruttiva alternativa. 207 LR3 – Ambiente esterno al perimetro ipotetico 6 Carico su infrastrutture locali Uff Scu Neg Ris Loc Osp Hot App Ind Obiettivi della misura Viene qui valutato l’impatto dell’edificio sul contesto urbano in cui è inserito, nello specifico si fa riferimento a: -carico su sistemi di drenaggio acque -carico sul traffico cittadino -carico sui sistemi di raccolta rifiuti Viene assegnato un Livello a seconda del numero di richieste rispettate tra quelle indicate in un elenco. Unità di misura: Tipologia edilizia Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4 Livello 5 Uff - Scu - Neg - Ris - Loc - Osp - Hot - App - Ind In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0 ≤ Rapporto dei crediti < 0,2 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,2 ≤ Rapporto dei crediti < 0,4 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,4 ≤ Rapporto dei crediti < 0,6 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,6 ≤ Rapporto dei crediti < 0,8 In riferimento alle caratteristiche da valutare: 0,8 ≤ Rapporto dei crediti Livello delle caratteristiche Alto Basso Nessuno 2 1 0 2 1 0 2 1 - 2 1 0 2 1 - 2 1 0 Caratteristiche I. Accorgimenti per ridurre il carico su sistemi di drenaggio acque. 1. Sistemi per favorire il percolamento dell’acqua piovana verso il suolo (conservazione dello strato più superficiale del terreno, pavimentazioni permeabili, bacini di raccolta permeabili, tubi adibiti alla filtrazione dell’acqua). 2. Presenza di dispositivi per lo stoccaggio temporaneo dell’acqua (serbatoi per lo stoccaggio temporaneo, bacini di drenaggio etc.). 3. Altro II. Accorgimenti per ridurre il carico sui sistemi di smaltimento delle acque reflue. 4. Presenza di impianti di purificazione delle acque reflue e conseguente riduzione del volume di acqua da smaltire. 5. Altro III. Accorgimenti per ridurre l’utilizzo di automobili IIIa. Utilizzo di biciclette (utilizzo di mezzi di trasporto alternativi) 6. Presenza di zone destinate al parcheggio delle 208 2 1 0 2 1 - 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 0 2 1 - 2 1 0 2 1 0 1 2 (1) crediti totali = (2) crediti massimi = (3) rapporto dei crediti [(1)/(2)] = biciclette. 7. Verificare l’effettiva convenienza della presenza di un parcheggio destinato alle biciclette (facilità di movimento all’interno, facilità nel raggiungere il parcheggio etc.). 8. Altro IIIb. Accorgimenti per garantire un parcheggio di adeguate dimensioni 9. Calcolo del carico generato sul traffico circostante. 10. Presenza di un adeguato numero di parcheggi. 11. Presenza di parcheggi destinati al “carico – scarico” (non applicabile alla categoria Appartamenti) 12. Studio accurato in merito alla disposizione delle vie d’accesso ai parcheggi. 13. Altro IV. Accorgimenti per ridurre il carico sui sistemi di smaltimento rifiuti. 14. Presenza di sistemi di raccolta differenziata. 15. Sistemi per ridurre il volume e il peso dei rifiuti (tritarifiuti, bidoni per il compost, etc.) 16. Altro Punteggio meritato dall’edificio in esame Livello 3 Vengono considerate soddisfatte solo le richieste relative alla presenza di un adeguato numero di parcheggi e alla loro disposizione ottimale, e alla presenza di un sistema di raccolta differenziata. Il rapporto dei crediti risulta essere: (0+0+0+0+0+2+2+2+2+0)/(2+2+2+2+2+2+2+2+2+2) = 0,4 Viene assegnato il livello 3. Commenti relativi al protocollo CASBEE Non vengono proposti valori numerici da rispettare, la sola presenza di quanto richiesto viene valutata positivamente, e a discrezione del certificatore viene assegnato un +1 o un +2. Effettivamente è molto difficile trovare parametri precisamente quantificabili che rappresentino le richieste qui proposte, data la loro dipendenza dalle condizioni del contesto urbano, che variano moltissimo da zona a zona. Il risultato finale pertanto dipenderà molto dal giudizio personale del certificatore. Commenti relativi all’edificio in esame e possibili soluzioni adottabili Come già visto in precedenza, nella relazione impiantistica era stato previsto un serbatoio per la raccolta di acqua piovana, che però non compare negli esecutivi finali; con grossi costi si potrebbero realizzare sia un bacino di raccolta, sia un impianto di purificazione e riutilizzo acque. Con poca spesa invece si potrebbe sia prevedere una zona parcheggio per le 209 biciclette, sia installare dei tritarifiuti in ogni alloggio. Il rapporto dei crediti sarebbe: costi bassi (0+0+0+2+2+2+2+2+2+2)/(2+2+2+2+2+2+2+2+2+2) = 0,7 costi alti (2+2+2+2+2+2+2+2+2+2)/(2+2+2+2+2+2+2+2+2+2) = 1,0 Costi necessari per raggiungere il Livello 4: bassi Costi necessari per raggiungere il Livello 5: alti 210 6. CERTIFICAZIONE DELL’EDIFICIO 1-1 Descrizione dell’edificio Nome dell’edificio Ubicazione Residenza “VIA CARTA 5” Via G.B. Carta 5 (MI) Destinazione d’uso dell’area Residenziale Zona climatica Tipologia edilizia Ultimazione Area del lotto E italiana; II giapponese Appartamenti 2 652,40 m Area dell’edificio in pianta 280,90 m 2 Superficie calpestabile 723,08 m 2 Superficie residenziale Numero di piani 634,84 m 6 fuori terra Struttura Numero occupanti Telaio in calcestruzzo armato, solai in laterocemento Numero occupanti annuale Fase di valutazione Data di valutazione 2 31 31 Progettazione - Esecutore - Data di approvazione - Approvato da - 1-2 Aspetto 211 2-1 BEE 2-2 Risultati della valutazione relativi alle categorie principali BEE = 1,3 2-4 Risultati della valutazione relativi alle categorie di medio livello Q prestazioni ambientali Punteggio Q = 3,74 Q1 ambiente interno Q2 qualità del servizio Q3 ambiente esterno del sito Punteggio Q1 = 3,92 Punteggio Q2 = 3,49 Punteggio Q3 = 2,90 LR riduzione dei disperdimenti dell’edificio Punteggio LR = 2,87 LR1 energia LR2 risorse e materiali Punteggio LR1 = 3,00 Punteggio LR2 = 2,65 LR3 ambiente esterno al perimetro ipotetico Punteggio LR3 = 2,90 3 Importanti strumenti di valutazione esclusi dal metodo generale di valutazione del BEE 3.1 Indicatori quantitativi relativi ai tipici disperdimenti ambientali degli edifici Valore/y/m Consumo di energia durante il funzionamento dell’edificio Emissioni di CO2 durante il funzionamento dell’edificio Consumo d’acqua 2 Valore/y/persona 2 97,88 MJ/y/m - kgCO2/y/m - m /y/m 3 2 2 2283,27 MJ/y/p - kgCO2/y/p - m /y/p 3 212 CASBEE for New Construction Edificio VIA CARTA 5 4 Score sheet Q qualità e prestazioni ambientali dell’edificio Q1 ambiente interno 1 Suoni e rumori 1.1 Rumori 1 Rumore di fondo 2 Rumori da impianti 1.2 Isolamento acustico 1 Potere fonoisolante delle aperture 2 Potere fonoisolante dei tavolati interni 3 Potere fonoisolante delle solette di piano (impatto leggero) 4 Potere fonoisolante delle solette di piano (impatto pesante) 1.3 Assorbimento acustico 2 Comfort termico 2.1 Controllo della temperatura interna 1 Settaggio della temperatura interna 2 Carichi variabili e controllo delle conseguenze 3 Prestazioni al perimetro 4 Controllo zone 5 Controllo di umidità e temperatura 6 Controllo individuale 7 Limite per il condizionamento fuori orario 8 Sistemi di monitoraggio 2.2 Controllo dell’umidità 2.3 Tipologie di impianti di climatizzazione 3 Luce e illuminamento 3.1 Illuminamento solare 1 Fattore di Luce Diurna 2 Affaccio delle aperture 3 Dispositivi per lo sfruttamento della luce diurna 3.2 Misure anti abbagliamento 1 Abbagliamento da lampada 2 Controllo luce diurna 3.3 Illuminamento 1 Illuminamento 2 Rapporto di uniformità di illuminamento 3.4 Controllabilità dell’illuminamento 4 Qualità dell’aria 4.1 Controllo della fonte 1 Inquinanti chimici 2 Fibre minerali 3 Acari, muffe etc. 2,99 3,32 3,40 5,00 5,00 1,00 1,00 - 0,40 0,15 0,40 1,00 0,40 1,00 - 3,84 4,00 4,36 5,00 5,00 3,40 1,00 5,00 0,60 0,15 0,40 1,00 0,40 0,30 0,30 - - 5,00 0,20 - - 3,00 0,20 5,00 3,40 3,00 1,00 0,20 0,35 0,50 0,50 5,00 4,25 3,50 2,00 0,20 0,35 0,50 0,50 - - - - 5,00 5,00 - 0,30 0,20 - 5,00 5,00 0,30 0,20 - - - - 5,00 3,00 3,08 4,60 5,00 5,00 0,20 0,30 0,25 0,30 0,60 0,20 5,00 5,00 4,46 4,20 5,00 - 0,20 0,30 0,25 0,30 0,60 - 3,00 0,20 3,00 0,40 1,00 1,00 1,00 1,00 5,00 3,40 3,00 3,00 3,00 - 0,30 1,00 0,15 1,00 0,25 0,25 0,60 0,50 0,50 - 5,00 5,00 3,00 3,00 5,00 3,00 3,00 3,00 3,00 - 0,30 1,00 0,15 1,00 0,25 0,25 0,62 0,33 0,66 - Totale Coefficiente di peso Zone residenziali e di degenza Punteggio Punteggio Categorie di interesse Coefficiente di peso Edificio intero e parti comuni 3,74 3,92 4,24 4,15 4,29 3,05 213 4 Legionella Ventilazione 1 Volumi di ventilazione 2 Prestazioni della ventilazione naturale 3 Considerazioni sull’ingresso di aria esterna 4 Pianificazione della fornitura d’aria 4.3 Piano di gestione 1 Monitoraggio CO2 2 Controllo del fumo Q2 qualità del servizio 1 Funzionalità 1.1 Funzionalità e fruibilità 1 Spazi minimi per persone e magazzini 2 Adattamento della struttura dell’edificio e servizi per la IT Innovation 3 Abbattimento barriere architettoniche 1.2 Dotazioni 1 Percezione degli spazi e ariosità 2 Spazi per pause snack 3 Progetto dell’arredamento 2 Durabilità e affidabilità 2.1 Resistenza sismica 1 Resistenza sismica 2 Isolamento sismico e sistemi di smorzamento delle vibrazioni 2.2 Vita di servizio dei componenti 1 Intervallo necessario tra successive messe a nuovo delle finiture esterne 2 Intervallo necessario tra successive messe a nuovo delle finiture interne 3 Intervallo necessario tra successive messe a nuovo di tubazioni e impianto elettrico 4 Intervallo necessario tra successive messe a nuovo di impianti principali e servizi 2.3 Affidabilità in caso di sisma 1 Sistemi HVAC (Heating, Ventilation and Air Conditioning) 2 Fornitura d’acqua e drenaggio 3 Dispositivi elettrici 4 Sistemi di sostegno e supporto per macchinari e condutture 5 Comunicazioni e impianti IT 3 Flessibilità e adattabilità 3.1 Margine di adattabilità spaziale 1 Interpiano 2 Adattabilità del layout di piano 3.2 Margine di carico sulla soletta 3.3 Adattabilità delle attrezzature impiantistiche 1 Facilità di manutenzione dei condotti dell’aria condizionata 2 Facilità di messa a nuovo di impianti di adduzione e scarico acque 3 Facilità di messa a nuovo di impianti 4.2 4,00 3,00 - 0,40 0,50 - 4,50 3,00 5,00 0,38 0,25 0,25 5,00 0,50 5,00 0,50 2,65 1,80 1,00 - 0,30 0,40 0,60 - 3,60 4,00 - 0,40 0,50 - - - - - 1,00 3,00 3,00 2,70 3,00 3,00 1,00 0,40 1,00 0,31 0,48 0,80 4,00 5,00 3,00 - 1,00 0,50 0,50 - 3,00 0,20 - - 3,00 0,33 - - 2,00 0,25 - - 4,00 0,25 - - 3,00 0,25 - - 3,00 0,25 - - 1,40 0,19 - - 1,00 0,20 - - 1,00 1,00 0,20 0,20 - - 3,00 0,20 - - 1,00 3,78 3,78 0,20 0,29 1,00 3,20 3,40 5,00 1,00 3,00 - 0,50 0,50 0,60 0,40 0,50 - 4,00 0,17 - - 4,00 0,17 - - 5,00 0,11 - - 3,49 3,74 2,70 3,27 214 elettrici Facilità di messa a nuovo di impianti telematici 5 Facilità di messa a nuovo di impianti 6 Presenza di spazi per l’impianto di backup Q3 ambiente esterno del sito 1 Preservazione e creazione di biotopi 2 Townscape e Landscape 3 Caratteristiche locali e legami con l’esterno 3.1 Attenzione alle caratteristiche locali e miglioramento del comfort 3.2 Miglioramento dell'effetto di riscaldamento sul sito LR riduzione dei disperdimenti dell’edificio LR1 energia 1 Disperdimenti termici 2 Utilizzo di energia rinnovabile 2.1 Uso diretto di energia naturale 2.2 Uso di energia rinnovabile convertita 3 Efficienza degli impianti 4 Funzionamento a risparmio energetico 4.1 Monitoraggio 4.2 Sistema di gestione operativa LR2 risorse e materiali 1 Risorse d’acqua 1.1 Risparmio d’acqua 1.2 Acqua piovana e acque grigie 1 Sistemi per l’utilizzo di acqua piovana 2 Sistemi per il riutilizzo di acque grigie 2 Materiali a basso impatto ambientale 2.1 Materiali riciclati 1 Efficienza nel riutilizzo di materiali strutturali 2 Efficienza nel riutilizzo di materiali non strutturali 2.2 Legname da silvicoltura sostenibile 4 2.3 2.4 2.5 2.6 Materiali con basso rischio per la salute Riutilizzo di strutture esistenti etc. Riutilizzabilità di componenti e materiali Uso di CFC e halon 1 Materiali ignifughi 2 Materiali isolanti 3 Fluidi termovettori LR3 ambiente esterno al perimetro ipotetico 1 Inquinamento dell’aria 2 Rumori, vibrazioni e odori 2.1 Rumori e vibrazioni 2.2 Odori 3 Danni da vento e oscuramento della luce solare 4 Inquinamento luminoso 5 Effetto isola di calore 6 Carico su infrastrutture locali 5,00 0,11 - - 3,00 0,22 - - 3,00 0,22 - - 2,90 1,00 5,00 2,00 0,30 0,30 0,40 0,30 - - 2,00 0,50 - - 2,00 0,50 - - 2,87 3,00 5,00 3,00 2,00 4,00 1,00 2,65 3,00 3,00 3,00 3,00 3,00 2,59 2,00 0,40 0,40 0,20 0,50 0,50 0,40 0,30 0,15 0,40 0,60 0,66 0,33 0,85 0,35 - - 3,00 0,50 - - 1,00 0,50 - - 2,00 3,00 3,00 4,00 1,98 1,00 1,00 4,00 2,90 2,00 5,00 5,00 5,00 2,00 5,00 2,00 3,00 0,06 0,08 0,17 0,17 0,17 0,33 0,33 0,33 0,30 0,15 0,15 0,50 0,50 0,15 0,10 0,30 0,15 - - 2,90 2,87 3,00 2,65 2,90 215 7.CONSIDERAZIONI IN SEGUITO ALL’APPLICAZIONE DEL CASBEE L’applicazione del protocollo all’edificio e la rappresentazione grafica dei risultati permettono di trarre conclusioni in merito agli ambiti dove l’edificio risulta più o meno performante. Relativamente all’ambito Prestazioni si nota come l’edificio garantisca ottime prestazioni dal punto di vista energetico, grazie ad un involucro molto isolante (sia le chiusure opache che trasparenti hanno valori di trasmittanza molto bassi), e ai pochi ponti termici presenti, grazie alla presenza del cappotto esterno. Punti a favore sono garantiti anche dalla presenza della pompa di calore e dei pannelli solari, che garantiscono un notevole risparmio energetico. Pannelli radianti, sistemi di controllo e gestione della temperatura assicurano infine un buon comfort interno sia estivo che invernale. Al contrario i risultati sono molto bassi ogni qual volta si prende in considerazione la presenza di verde nel sito e sull’edificio. Il concetto del “greening the building” ha un’alta influenza sia sulle caratteristiche ambientali che energetiche dell’edificio, e interessa moltissime valutazioni, a partire dalla preservazione di biotopi, passando per la tendenza a creare microventilazione nel lotto, per arrivare alla riduzione delle emissioni di rumore verso l’esterno; data l’assenza di verde nel sito necessariamente i punteggi guadagnati saranno molto bassi. Passando all’analisi dei risultati relativi agli Impatti si nota invece come i punteggi più bassi siano relativi all’utilizzo di materiali a basso impatto ambientale e all’attenzione posta agli effetti provocati dall’edificio sul contesto in cui è inserito. Per quanto riguarda i materiali il basso risultato è stato condizionato soprattutto dalla mancanza di informazioni tecniche, mentre effettivamente l’”ambiente esterno al perimetro ipotetico” è stato preso scarsamente in considerazione in fase di progetto. Inquinamento luminoso, danni da vento, carico sulla fognatura comunale e sul sistema di smaltimento rifiuti, emissioni di sostanze nocive, effetto isola di calore, emissione di rumori sono solo alcuni degli aspetti ignorati in fase di progetto, e infatti il punteggio meritato dalla categoria è 2,90 su 5,00. In fase di applicazione del protocollo si è pensato, ogni qual volta i risultati erano insoddisfacenti, di indicare il Livello raggiungibile e i costi necessari a raggiungerlo. Il valore dei costi non è stato stimato con precisione, si è diviso solamente tra costi elevati e bassi, ma risulta comunque interessante verificare quanto cambierebbe il valore BEE dell’edificio apportando modifiche al progetto più o meno costose. Viene presentato un grafico, e vengono indicate le migliorie che si dovrebbero apportare all’edificio. Come si può notare, perché l’edificio possa essere considerato in classe A è necessario realizzare tutte le modifiche ad alto costo previste. 216 Risultato CASBEE In caso vengano realizzate le modifiche a basso costo In caso vengano realizzate le modifiche ad alto costo 217 Modifiche a basso costo 1. Presentare una relazione acustica con indicato il potere fonoisolante delle chiusure trasparenti. 2. Presentare la scheda tecnica del feltro anticalpestio o, in caso, cambiare un materiale fonoassorbente con un altro. 3. Prevedere avvolgibili o scuri sulle finestre del vano scala. 4. Cambiare le lampade previste per l’illuminazione interna e svolgere di nuovo le verifiche dell’illuminamento. 5. Presentare una relazione sull’accessibilità-adattabilità dell’edificio. 6. Progettare a fondo l’arredamento interno. 7. Sapere quanta energia fornisce la pompa di calore, e conoscere la percentuale di copertura del fabbisogno EPH. 8. Installare qualche dispositivo per il risparmio d’acqua oltre ai riduttori di flusso. Potrebbero già essere installate cassette per WC a doppio flusso, ma a causa di mancanza di informazioni non si può dare per certo; in ogni caso con poca spesa si potrebbe installare qualche altra tipologia di dispositivo (rompigetto, modulatori di portata, di pressione etc.). 9. Avere a disposizione tutte le schede tecniche dei materiali, in modo da poter verificare che non siano presenti le sostanze indicate nel PRTR; qualora fossero presenti sostanze considerate pericolose si dovrebbe cambiare il materiale con un altro, simile, che non le contenga. 10. Avere a disposizione le schede tecniche degli isolanti termici (a parte quella del röfix eps-100) e, in caso i materiali contenessero CFC, scegliere un materiale diverso con cui isolare le tubazioni. 11. Prevedere una zona parcheggio per le biciclette. 12. Installare dei tritarifiuti in ogni alloggio. Modifiche ad alto costo 1. Rivedere la scelta di serramenti e bocchette di ventilazione. 2. Installare light shelves, condotti per portare negli ambienti la luce naturale, sistemi di oscuramento graduali o fibre ottiche. 3. Rivedere il progetto e creare aggetti che proteggano le finestre del vano scala. 4. Verificare la resistenza sismica dell’edificio. 5. Riprogettare gli impianti HVAC, di fornitura e drenaggio acqua, elettrici e telematici prendendo in considerazione l’ipotesi di un sisma. 6. Ricalcolare le strutture utilizzando come carico accidentale 2900 N/m2 e non 2000 N/m2. 7. Realizzare un bacino per la raccolta di acque meteoriche, e un impianto di purificazione e riutilizzo acque. 8. Prevedere dei sistemi che permettano di poter sostituire tubazioni o sanitari senza danneggiare le finiture interne. 9. Prevedere un impianto di backup. 10. Rendere verde l’edificio, prevedendo un tetto giardino e verde in facciata, si dovrebbe riprogettare non solo il solaio di copertura, ma anche tutta la stratigrafia delle chiusure opache. 218 BEE = 1,35 BEE = 1,8 219 8. COMMENTI E CONCLUSIONI L’applicazione del protocollo CASBEE per valutare l’impatto dell’edificio studiato sull’ambiente permette di trarre alcune fondamentali conclusioni. Rispondendo ai quesiti punto per punto la prima impressione che si è avuta è stata che, sia che il protocollo venga applicato a edifici di grosse dimensioni, sia che venga applicato ad un edificio tipo quello preso in esame, perché la valutazione finale sia alta è necessario sacrificare spazi, normalmente destinati agli alloggi, in modo da garantire un ottimo benessere psicologico. Al contrario della tradizionale tendenza a ottimizzare gli spazi in modo da avere appartamenti più grandi, il CASBEE spinge affinchè il progettista riduca il numero di alloggi a favore di un maggior numero di zone comuni. A titolo d’esempio si fa riferimento a Q3.3.3.1, dove vengono valutate la mitigazione dello stress psicologico degli occupanti (creazione di balconate, corridoi perimetrali, spazi per catturare luce solare e aria fresca etc.) e la presenza o meno di zone “cuscinetto” e spazi psicologicamente rilassanti che permettano un’adeguata conciliazione tra pubblico e privato (come porticati e verande all’ingresso di ogni abitazione). È evidente, specialmente in Italia, che richieste di questo tipo sono difficilmente realizzabili in un edificio di medie dimensioni (sei piani fuori terra), con in media 3 appartamenti per piano. È ugualmente difficile sviluppare spazi comuni che servano come centro di scambio tra residenti e società locale. Al punto 3.2 viene valutato poi come l’edificio possa creare calore nel lotto dove è realizzato, opponendosi a flussi d’aria fresca precedentemente presenti; viene quindi richiesta la presenza di verde (alberi alti) e di specchi d’acqua, che permettano di alleviare il carico termico. Accanto al calore generato nel lotto viene preso in considerazione anche il calore emesso oltre il perimetro ipotetico, che contribuisce ad aumentare l’effetto ”isola di calore”, tema che viene analizzato in LR3.5, dove si presta attenzione a svariati fattori, per esempio se siano stati considerati i movimenti d’aria provenienti dall’edificio e siano stati previsti accorgimenti per ridurne l’impatto termico, se l’edificio è stato costruito in modo da non bloccare flussi d’aria esistenti, se ci siano adeguate distanze tra gli edifici e se l’altezza e la forma dell’edificio siano tali da evitare interruzioni dei flussi d’aria. Accanto ai benefici flussi d’aria vengono tuttavia dettagliatamente studiati anche i danni da vento, problema molto sentito in Giappone ma di scarsa rilevanza in Italia, perlomeno per edifici bassi e di forma compatta. Si chiede se sono state svolte perizie preliminari su velocità e direzioni del vento, se sono stati utilizzati software o altro per studiare possibili danni da vento e se la forma dell’edificio non sia tale da generare o amplificare flussi d’aria che potrebbero diventare pericolosi. La forma dell’edificio deve essere studiata anche per evitare che l’involucro, o sue parti, possano generare rumori se investite da correnti d’aria. Richieste di questo tipo, risibili per un edificio situato nella periferia milanese, sono già più comprensibili per edifici di maggiori dimensioni realizzati in realtà più congestionate, simili quindi alla situazione giapponese. 220 Altre richieste che evidenzionano le differenze in ambito edile tra il nostro paese e il Giappone si trovano ai punti Q2.3.3.3.1; 3.3.2; 3.3.3.; 3.3.4; 3.3.5; 3.3.6, dove viene valutata la possibilità di sostituzione, riparazione e integrazione di tutti i tipi di impianti (ventilazione, adduzione e scarico acqua, elettrici, telematici) senza intaccare le finiture dell’edificio. In Italia la tecnologia più diffusa, almeno in ambito residenziale, è quella che prevede struttura in calcestruzzo armato, murature in forati e solai in laterocemento, con successive finiture dei generi più disparati. Una tecnologia del genere, che raramente prevede controsoffitti, pavimenti sopraelevati o cavedi di grandi dimensioni, non permette un semplice accesso agli impianti, come invece permetterebbe una tecnologia costruttiva più “industrializzata”, in cui ci sia un largo utilizzo di prefabbricati per murature e solette, e in cui il cantiere diventi più un luogo “assemblaggio-montaggio”, che “costruzione”. Viene data poi molta importanza alla risposta dell’edificio al sisma, cosa che in Italia, a meno di trovarsi in regioni ad alta sismicità, viene trascurata. Non viene presa in considerazione solo la rispondenza a determinati requisiti strutturali (Q2.2.2.1.1 - Resistenza sismica), ma viene anche considerata l’affidabilità e possibile fruibilità dell’edificio in seguito al sisma (Q2.2.2.3.1; 2.3.2; 2.3.3; 2.3.4; 2.3.5). Si valuta quindi se in caso di sisma gli impianti continuino a funzionare, e in caso contrario se esistano impianti o generatori di sicurezza, se gli impianti possano funzionare con diversi tipi di energia (gas o corrente elettrica per esempio) e se le tubazioni degli impianti siano il più possibile separate, in modo che parti dell’impianto possano continuare a funzionare. Viene inoltre valutata la presenza di fosse destinate allo scarico temporaneo di acque scure, in caso la fognatura sia inservibile, e se sia presente un sistema di filtraggio che permetta di trasformare l’acqua piovana in acqua potabile. Accanto a valutazioni prettamente legate all’edificio e alle sue proprietà fisico – meccaniche viene data una grande importanza all’impatto ambientale a lungo termine da parte dell’edificio; è necessario porre attenzione all’aspetto LCA del protocollo CASBEE. La valutazione è da considerarsi LCA sia in quanto esistono diverse procedure a seconda del momento di applicazione del CASBEE, sia perchè si tiene in considerazione ciò che c’era prima e ciò che rimarrà una volta terminata la vita dell’edificio. Molta attenzione viene prestata all’LCCO2, cioè alla life cycle CO2, non rientrano infatti nella valutazione solo l’anidride carbonica prodotta in fase di utilizzo dell’edificio, ma vengono considerate anche l’embodied CO2, ossia l’anidride carbonica che è stato necessario produrre per poter realizzare l’edificio, e quella che sarà necessario produrre per ristrutturazioni, rinnovamenti e demolizioni. Nonostante l’impossibilità di applicare questa parte di CASBEE, a causa della mancanza di documentazione, il solo studiarla evidenzia come, perlomeno in Italia, si dia scarsa importanza alla “vita” dell’edificio, alle future spese, sia economiche che ambientali, che sarà necessario sostenere per o rinnovarlo o demolirlo, mentre si tenda a considerare come obiettivo finale la semplice consegna dell’edificio al committente. Molte richieste, dunque, al primo impatto possono apparire spropositate o esageratamente approfondite, ma studiandole con attenzione ci si rende conto 221 che ci spingono a ragionare e progettare in un nuovo modo, più rispettoso nei confronti degli altri e dell’ambiente, ci fanno capire che “costruire bene” non è un concetto limitato all’edificio, ma anche al contesto in cui si trova e al modo in cui interagisce con l’ambiente, ma è necessario essere consapevoli di doversi aprire a nuove tecnologie, di dover cambiare sia il modo di progettare che il modo di costruire, di dover cambiare abitudini e applicare la tecnologia di cui disponiamo per poter concepire e realizzare edifici che siano effettivamente “sostenibili”. 222 9. BIBLIOGRAFIA [1] Commissione europea, direzione generale dell'Ambiente, Documento di orientamento per l'attuazione del PRTR europeo, 31 Maggio 2006 [2] Institute for Building Environment and Energy Conservation (IBEC), CASBEE for New Construction – Technical Manual 2008 Edition [3] Institute for Building Environment and Architecture for a Sustainable Future, 2005 Energy Conservation (IBEC), [4] Japanese Ministry of Land, Infrastructure and Transport (MLIT), Standards and Procedures for Building Equipment [5] Japanese Ministry of Health, Labor and Welfare, Building Standards Law [6] Japan Housing Performance Standard under Housing Quality Assurance Law [7] JSA, Japan Industrial Standard (JIS), JIS A 4706, JIS A 1417, JIS A 1418, JIS A 1419, JIS Z9110 [8] JSA, Japan Agricultural Standard (JAS) [9] Society of Heating, Air-conditioning and Sanity Engineering of Japan, SHASE 102 Ventilation Standard [10] Institute of Building Environment and Energy Conservation, Energy Saving Standards and Calculation Methods for Buildings [11] Indoor Environment Forum, Post-Occupancy Evaluation Method for Office (POEM-O popular edition), 1994 [12] http://www.ibec.or.jp/CASBEE/english [13] http://zonesismiche.mi.ingv.it 223