Magnetismo naturale Il campo magnetico B 1 Polo Nord N S Terra S Sole N Polo Sud Alcuni minerali (es. magnetite, da Magnesia – Tessaglia) attirano il ferro. Aghi calamitati si orientano nel campo magnetico terrestre. Dipoli magnetici Il campo magnetico B 2 La Terra e le calamite sono dipoli magnetici, con proprietà simili a quelle dei dipoli elettrici; poli opposti si attraggono e concordi si respingono; le "linee di forza" escono dal polo nord ed entrano al sud Il polo nord terrestre è il polo sud del dipolo magnetico terrestre Direzione e verso di B sono indicati da un ago calamitato II legge di Laplace Forza magnetica su corrente 3 Lo studio quantitativo del campo magnetico B comincia a partire dal 1800 grazie alle correnti continue prodotte dalla pila di Volta. B produce una forza f su un tratto di conduttore ∆l percorso da corrente I (seconda legge di Laplace) f = I ⋅ ∆l × B Nord I ∆l B Il campo magnetico B ("campo di induzione magnetica” ) è l'analogo di E (campo elettrico) in quanto è il responsabile di azioni di forza Sud f r a Prodotto vettoriale r r r a = b ×c r r r a perpend. a b e c modulo a = b c sen θ r r se b ⊥ c ⇒ a = b c r r se b || c ⇒ a = 0 r b modulo F = I B sen θ ∆l r c θ r F Forza del campo B r r r F = I ∆l × B a è nella direzione di avanzamento della vite r θ ∆l z r B y x terna di assi cartesiani ortogonali (x,y,z) Convenzioni sui segni Forza magnetica su corrente 4 f z x ∆l y Sud I B Nord La forza è perpendicolare al piano individuato da ∆l e B Un osservatore orientato piedi-testa come f deve ruotare ∆l in senso antiorario di meno di 180° per sovrapporlo a B. "regola della mano sinistra" = medio su ∆l, indice su B, pollice su f Unità di misura Dimensioni di B forza Dimensioni di B = corrente × lunghezza newton joule × s unità di B (SI) = = = 2 ampere × metro coulomb × metro volt × s weber = = = tesla(T) 2 2 metro metro Si usa spesso il gauss = 10−4 tesla 5 I legge di Laplace Campo prodotto da corrente 6 Campo magnetico ∆B prodotto in P da tratto ∆l di corrente I in O (prima legge di Laplace ovvero P legge di Biot-Savart) I O ∆l ∆B ∆B = k m ∆l I∆l × OP OP 3 Per distribuzione di corrente J J ∆S ∆B = k m J × OP OP 3 ∆V con ∆V = ∆S ⋅ ∆l Permeabilità magnetica La costante magnetica Il valore di km è legato alla scelta della unità di corrente/carica La costante magnetica si esprime solitamente mediante la permeabilità magnetica del vuoto µ0 Il rapporto costante elettrica / costante magnetica è indipendente dalla scelta dell'unità elettrica 7 [ [ l] f ] [l ] [ f ] −7 N [k m ] = [B] = ⋅ = 2 = 10 [I ] [I ]× [l ] [I ] [I ] A2 ( ) µ 0 = 4πk m = 4π 10 −7 N A2 µ0 km = 4π N ⋅ m2 2 C m2 ke 1 4π 1 = 2 ≈ = ⋅ = = k m 4πε 0 µ 0 ε 0 µ 0 N s C 2 / s2 ( ) ≈ 9 1016 m2 2 c ≈ s2 La forza su fili definisce completamente B ⇒ r r r F = I ∆ l × B ⇒ [F ] = [I ∆ l B ] Forza F ⇒ dimensioni di = B Corrente ⋅ Lunghezza I ∆ l [B ] = Si definisce il Tesla, unità di misura di B 1T = 1N 1 A ⋅1 m Esempi: Elettromagnete B ≈ 2 T Ferromagnete B ≈ 0.2 T Campo magnetico terrestre ≈ 10-4 T Si usa anche il Gauss: 1 Gauss = 10-4 T Simbologia: Campo entrante nel foglio Campo uscente dal foglio Forza totale su filo rettilineo in campo magnetico uniforme e perpendicolare al filo r F B costante, θ = π/2, sen θ = 1 F diretta verso sinistra F= ∫ dF = ∫ I B sen θ filo filo dl = I B ∫ dl = I B L filo r dl L I direzione entrante nel piano direzione uscente dal piano Esempio: forza totale su un circuito semicircolare in campo magnetico uniforme, come in figura r B diretto come x r raggio del semicerchio Ir corrente d l tratto di filo infinitesimo θ angolo tra la direzione di dl e quella di B y I L O Forza sul tratto rettilineo: direzione entrante nel piano F1 = I L B r θ dθ θr r B dl r F1 r F2 0 Forza sul tratto semicircolare: direzione uscente dal piano; dato che dl = r dθ e che l’angolo da da 0 a π percorrendo il semicerchio si ha π F2 = x ∫ I B senθ dl = ∫ I B r senθ dθ = I B r [− cosθ ]0 = 2 I B r = I B L semicerchio π 0 uguale e opposta alla precedente. Quindi la forza totale è nulla. Sarà possibile però un moto di rotazione (coppia di forze e momento meccanico) B assiale Spira di corrente 8 Campo lungo l'asse di una spira circolare di corrente z ϑ y x dB(P) Ids r r = R2 + z2 dBz P(z) ϑ cos ϑ = dϕ O R = r R R2 + z2 R µ0 I Rdϕ ⋅ r cos ϑ = dBz = dB( P) ⋅ cos ϑ = 3 4π r = µ0 I Rdϕ 4π R 2 + z 2 R R2 + z 2 = µ0 IR 4π 2 dϕ 3 ( R +z ) 2 2 Bz = ( µ 0 IR 2 2 2 R +z 2 ) 3 Dipolo magnetico Spira: momento magnetico 9 Il campo al centro della spira è inversamente proporzionale al raggio R µ0 I z =0 → = 2 µ 0 IR 2R Bz = ⇒ 2 3 µ 0 m mag µ I π R z >> R 2 2 0 → ≈ = 2 R +z 3 2πz 2πz 3 ( ) ( ) A grande distanza dalla spira il campo magnetico è inversamente proporzionale al cubo della distanza (z) dal centro della spira e direttamente proporzionale al prodotto della corrente (I) per l’area della spira (πR2). ( corrente × area spira ≡ momento magnetico mmag ) Dipolo elettrico e dipolo magnetico si estinguono con il reciproco del cubo della distanza Confronto con dipolo elettrico Dipolo magnetico 10 Dipolo elettrico e dipolo magnetico sono differenti Le linee di forza elettriche escono dalle cariche positive ed entrano in quelle negative N E B S Manca l'equivalente di "carica" localizzata nel caso magnetico: le linee di forza sono continue attraverso il dipolo. Formula di Biot-Savart Filo percorso da corrente 11 Campo in punto P a distanza R da un filo indefinito percorso da corrente I dz z + dz dz×r z I dϑ r P R dB(P) ϑ O P R O µ 0 I ∞ r cosϑdz = B( P) = ∫ 3 4π −∞ r π /2 µ0 I cosϑ dϑ µ 0 I = = ∫ 4π −π / 2 R 2πR R cosϑ z = R tan ϑ dϑ dz = R cos 2 ϑ r= Regola della mano destra Filo percorso da corrente 12 Le linee di forza di B sono cerchi concentrici attorno al filo e vale la "regola della mano destra" B ∝1/distanza I O Pollice nel verso della corrente ⇐⇒ le dita chiuse seguono B ∆l B ∝ ∆l × OP P B solenoidale La divergenza di B è nulla 13 Le linee di B prodotte dal filo indefinito sono anelli chiusi ⇒ B è un campo solenoidale, ossia a divergenza nulla Il risultato è subito dimostrabile per fili indefiniti normali al piano del disegno, ma è vero in generale come conseguenza formale della legge di Laplace. ∫ B ⋅ ndS = 0 S ∇⋅B = 0 B Qualunque siano le correnti, le linee di B sono sempre chiuse (mancano sorgenti o pozzi) Il caso del filo indefinito La circuitazione di B 14 La circuitazione di B prodotto da filo indefinito percorso da corrente lungo linea chiusa appartenente al pino del disegno normale al filo ≡ ≡ lavoro di B lungo una linea chiusa e orientata C C B dϕ dl R 2π µ0 I ∫ B ⋅ dl = ∫ 2πR Rdϕ =µ0 I C 0 La circuitazione di B è indipendente da R !!! Corrente concatenata Il risultato vale per qualunque linea chiusa che concatena la corrente. Il contributo di un tratto di C dipende solo dall’angolo dϕ sotto cui è vista da I ∫ B ⋅ dl = C 2π ∫ 0 µ0 I ⋅ Rdϕ = µ0 I 2πR R dϕ C Se C non concatena la corrente la circuitazione di B è nulla. L'integrale da A a B (lungo il verso positivo di C) è proporzionale a ϕ0, quello da B ad A a −ϕ0. B dl B B B dϕ ϕ 15 dl dl' ϕ0 A Fili di corrente Teorema di Ampère La circuitazione di B lungo una linea chiusa C è uguale a µ0 per la somma delle correnti concatenate con C 16 I ∫ B ⋅ dl = µ0 ∑c IC ' C C I3 I1 C I3 I4 I2 ∑'C I c = I 1 − I 2 Densità di corrente Teorema di Ampère 17 Nel caso di correnti non filiformi di densità J, la corrente concatenata è pari al flusso di J su una qualunque superficie appoggiata su C e orientata secondo la regola della mano destra (dita lungo verso positivo di C, pollice nella direzione positiva della normale ad S) ∫ B ⋅ dl = µ0 ∫ J ⋅ ndS C J S n J S dl J n C B J Teorema del rotore Circuitazione e rotore 18 dy dx dy dx ∫ B ⋅ dl = B y 2 dy − Bx 2 dx − B y − 2 dy + Bx − 2 dy = C dy dx dy dx = B y − B y − dy − B x − B x − dx = 2 2 2 2 B(0,dy/2) ∂B y ∂B y ∂B x ∂B x dS = (∇ × B ) ⋅ kdS dxdy − dydx = = − x y ∂x ∂y ∂ ∂ La circuitazione lungo un quadrato elementare nel piano xy è uguale al B(−dx/2,0) flusso del rotore attraverso la y superficie del quadrato. La somma delle circuitazioni su quadrati x adiacenti è pari alla somma dei flussi e alla circuitazione sul perimetro complessivo. B(dx/2,0) B(0,−dy/2) Forme integrale e puntuale Circuitazione e rotore 19 La circuitazione di B lungo una linea chiusa qualunque C è sempre uguale al flusso di rotB su S a contorno C ; per il teorema di Ampère tale circuitazione è pari al flusso per S della densità di corrente (concatenata) ∫ B ⋅ dl ≡ ∫ (∇ × B ) ⋅ n dS =µ 0 ∫ J ⋅ ndS C S Il teorema di Ampère vale se e solo se gli integrandi degli integrali su S sono uguali (forma puntuale del teorema di Ampère) S rot B ≡ ∇ × B = µ 0 J NB. Perché l'integrale di J su S dipenda solo dal contorno C di S è necessario che ∇ ⋅ J = 0 Il rotore di un qualunque vettore è sempre div(rot B ) ≡ ∇ ⋅ ∇ × B = 0 solenoidale Definizione Il rotore 20 Il rotore in coordinate cartesiane si esprime mediante lo sviluppo di una matrice 3×3, in modo analogo al prodotto vettoriale i ∂ ∇×B ≡ ∂x Bx ∂ = ∂y By ∂ ∂ ∂z i − ∂x Bx Bz j ∂ ∂y By k ∂ = ∂z Bz ∂ ∂ ∂z j + ∂x Bz Bx ∂ ∂y k = By ∂B z ∂B y ∂B x ∂B z ∂B y ∂B x k i + − = − − j + ∂ ∂ ∂ ∂ y z z x x y ∂ ∂ Cavo pieno Applicazioni J 1 Cavo conduttore cilindrico di raggio R e corrente continua complessiva I0 ∫ B ⋅ ds = B ⋅ 2π d = µ 0 I (d ) B µ 0 I (d ) ⇒B= 2πd 2 B con B µ0 I 0 2πR 0 21 R 2R d2 d < R ⇒ I (d ) = 2 I 0 R d > R ⇒ I (d ) = I 0 µ0 I 0 d < R ⇒ B(d ) = d (caso1) 2 2πR µ0 I 0 d > R ⇒ I (d ) = (caso2) 2πd d Corrente su lastra Applicazioni 22 La lastra indefinita di corrente con densità J e spessore s B C l z s y J J x B 2lB = µ 0 ( slJ ) ⇒ B = µ 0 sJ 2 B è costante per distanze dalla lastra piccole rispetto alla sua dimensione Solenoide Applicazioni 23 Solenoide indefinito con n spire di corrente I in un tratto L. Solo il campo interno contribuisce alla circuitazione perché molto maggiore di quello esterno. Il campo del solenoide infinito è omogeneo Bext ~ 0 Bint l = µ 0 (nI ) I B ⇓ Bint = H= µ0 ⋅ I ⋅ n ⇓ B µ0 B l =I n l l Forze tra correnti parallele 24 Forze tra fili percorsi da correnti I1 ∆l1 B2 f12 = I1∆l1 × B 2 = I2 f21 f12 B1 O P µ 0 I1I 2 ∆l1 2π r B2 z y r L’ampere di corrente è stato definito grazie alle forze su fili x correnti equiverse si attirano correnti opposte si respingono Momento di f La spira di corrente è libera di ruotare lungo il suo asse parallelo ad x ( i) in un campo B uniforme forza su lato lungo a f a = IaBj momento delle forze fa e −fa M = − IabB sin ϑ i Forze su spira 25 B fb n ϑ fa a − fa b z I − fb y x Il momento delle forze fb è nullo poiché le forze hanno la stessa retta d'azione (braccio nullo) Potenziale della spira Energia della spira in B 26 Il momento magnetico della spira rettangolare della figura precedente è m mag = Iabn = Iab(cos ϑ ⋅ k − sin ϑ ⋅ j) i j Definizione generale del momento delle forze → M = m mag × B = 0 − Iab sin ϑ agenti su spira 0 0 espressione precedente → E p = −m mag ⋅ B = −(Iab )B cos ϑ k Iab cos ϑ = B = − IabB sin ϑi Energia potenziale di un dipolo ϑ ϑ 90° 90° E p = − ∫ M x dϑ ' = (Iab )B ∫ sin ϑ ' dϑ ' = −(Iab )B cos ϑ L’energia potenziale del dipolo magnetico è il lavoro del momento cambiato di segno Momento meccanico su una spira θ Vista di fronte r B r F1 Ir F1 z r F1 Vista dall’alto r F2 x r B Spira rettangolare di superficie S = a b, con corrente I, immersa in campo magnetico uniforme B diretto come x Forze sui tratti diretti come x (paralleli a B) : nulle Forze sui tratti diretti come z (perpendicolari a B) : F1 = F2 = I B b Corrente entrante nel foglio Corrente uscente dal foglio Angolo tra B e la normale alla superficie della spira r n θ r B y r F2 x r F2 F1 e F2 hanno direzioni opposte ⇒ coppia di forze moto rotatorio intorno al punto centrale O momento meccanico rispetto a O: a a a M = F1 sen θ + F2 sen θ = 2 ⋅ IbB sen θ = 2 2 2 ⇒ M = I ⋅ S ⋅ B ⋅ sen θ Momento meccanico = corrente · superficie · campo θ =π r n o r B r n [M] = [I ⋅ S ⋅ B] = Am2 T = Am2 θ =π /2 r B Momento meccanico zero (posizione di equilibrio instabile) energia massima U = + I S B o N = Nm Am θ = 0r n Momento meccanico zero (posizione di equilibrio stabile) energia minima U = - I S B Momento meccanico massimo energia zero M =ISB U =0 Energia della spira nel campo magnetico: U = − I S B cos θ (N.B la normale n alla spira corrisponde alla regola del cacciavite ruotando secondo la rotazione della corrente) (si ricava calcolando il lavoro meccanico per la rotazione della spira) Motori elettrici: si ottiene lavoro meccanico sfruttando il movimento della spira nel campo di induzione magnetica, variando nel tempo sinusoidalmente la corrente per mantenere momento meccanico e rotazione (motori sincroni)