INCONTINENZA

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INCONTINENZA
L'incontinenza è l'incapacità di trattenere materiale solido o liquido da parte degli sfinteri
dell’organismo dovuta all'alterazione dei meccanismi nervosi che permettono il controllo
volontario dell'apertura e della chiusura degli sfinteri.
È un disturbo che colpisce una percentuale compresa tra il 10 e il 30% dei soggetti con più di
65 anni che vivono autonomamente e il 50% di quelli ospiti di case di cura e di altri ricoveri
per anziani.
IN ITALIA
Tra gli italiani ultracinquantenni e le loro connazionali ultraquarantenni, la prevalenza media
dell'incontinenza urinaria è rispettivamente del 3,4 e dell'11,4 per cento, ma negli uomini il
disturbo è più grave: lo definisce infatti occasionale (meno di un episodio al mese) solo il
21,9 per cento dei pazienti, mentre fra le donne la percentuale corrispondente è quasi doppia
(43,2 per cento).
Quanto ai fattori di rischio - ponendo pari a uno la probabilità che una persona senza fattori
noti vada incontro a incontinenza urinaria - nella donna i più significativi sono il sovrappeso
corporeo (il rischio relativo RR sale a 2,5 se l'indice di massa corporea, cioè il rapporto fra il
peso in chili e il quadrato della statura in metri, supera 27,3), la gravidanza (RR 1,9 per due
gravidanze a termine e 2,2 per tre o più), una storia di infezioni urinarie ricorrenti (RR 2,2) o
di chirurgia urologica (RR 1,9). Nell'uomo, invece, il rischio di incontinenza urinaria è di molto
accentuato dalle infezioni urinarie ricorrenti (RR 12,5) e dalle malattie neurologiche (RR 6,0),
un po' meno anche dalla chirurgia urologica (RR 2,6) e dalla prostatectomia (RR 1,9).
IN EUROPA E NEL MONDO
Un recente studio pubblicato sul British Journal of Urology (Milsom I, Abrams P, Cardozo L,
Roberts RG, Thüroffs J, Wein AJ. How widespread are the symptoms of an overactive bladder
and how are they managed? A population-based prevalence study. BJU International 2001;
87: 760-6) e condotto in Francia, Germania, Italia, Regno Unito, Spagna e Svezia su individui
adulti, ha dimostrato che il 17 per cento degli europei di età superiore a 40 anni (cioè 22
milioni di persone) ha i sintomi della vescica iperattiva, ma che solo il 27 per cento di loro
riceve un trattamento medico. Analogamente, è stato stimato che negli Stati Uniti uno ogni
cinque adulti di età superiore a 40 anni soffre di vescica iperattiva, ma che solo il 20 per
cento di loro è in cura dal medico.
Il controllo della minzione non è presente dalla nascita, ma viene appreso dai bambini tra i 20
e i 30 mesi di età. Nei neonati un riflesso spinale fa in modo che la vescica si svuoti quando è
piena. Quando il sistema nervoso percepisce che la vescica è piena, esso produce lo stimolo a
urinare. Se tale meccanismo di controllo risulta alterato, insorge l’incontinenza.
L'incontinenza può essere di natura funzionale (incontinenza da insufficienza dello sfintere),
se è dovuta alla riduzione o alla perdita dell’efficienza del muscolo che controlla la chiusura
dello sfintere uretrale. Questo tipo di incontinenza si verifica frequentemente in persone
anziane, o in alcune donne dopo gravidanze ripetute o a causa di obesità o di alterazioni
ormonali durante la menopausa.
Si parla invece di incontinenza causata da lesioni organiche, nel caso ad esempio di donne
affette da prolasso dell’utero, di uomini con ingrossamento della prostata, o di malati
terminali di cancro. L'incontinenza può anche avere origine neurologica conseguente a un
ictus, sclerosi multipla o morbo di Parkinson.
L'incontinenza fecale è generalmente dovuta a inadeguatezza del tono muscolare dello
sfintere anale e può essere dovuta a una lesione del midollo spinale in seguito a incidente o
malattia.
CARTA D’IDENTITÀ DELLA VESCICA IPERATTIVA
CHE COS’È LA VESCICA IPERATTIVA?
- La vescica iperattiva, caratterizzata dai sintomi di frequenza urinaria,
urgenza, incontinenza da urgenza e/o nicturia, è una condizione assai più
diffusa di quanto si pensava fino a qualche tempo fa. L’urgenza è
l’improvviso e insopprimibile (“imperioso”) bisogno di urinare, la frequenza è il
bisogno di urinare più di otto volte nelle 24 ore, l’incontinenza da urgenza è
l’improvvisa e involontaria perdita di urina; la nicturia è il bisogno di alzarsi la
notte per urinare.
- La maggior parte di coloro che soffrono di vescica iperattiva non richiede assistenza medica per la convinzione –
errata – che i disturbi del controllo vescicale facciano parte integrante dell’invecchiamento e che contro di essi non ci
sia niente da fare. Altri sono troppo imbarazzati per parlare del loro problema con un medico. Ma i disturbi del
controllo vescicale sono patologici qualunque sia l’età degli adulti che ne sono affetti.
- L’incontinenza urinaria da sola comporta un altissimo costo per la società: nel 1995, i costi sanitari diretti sono stati
stimati pari a 25,6 miliardi di dollari [oltre 28 miliardi di euro] (Hall G et al. Costs and resources associated with the
treatment of overactive bladder using retrospective medical care claims data. Managed Care Interface; agosto 2001:
69-75). Tuttavia tale computo tiene conto del problema nella sua globalità, non differenziando i soli costi dovuti
all’iperattività vescicale.
QUALITÀ DELLA VITA
La vescica iperattiva colpisce adulti di tutte le età, soprattutto donne, e può interferire con il sonno, il lavoro, i viaggi,
l’attività sessuale, la vita di relazione e le interazioni sociali. Il timore di una perdita del controllo vescicale può
indurre le persone a modificare il proprio stile di vita e adottare meccanismi di adattamento preventivo. Molte persone
limitano i propri spostamenti quotidiani ai soli luoghi e percorsi in cui conoscono la collocazione dei servizi igienici
(questa tecnica viene chiamata "mappatura delle toilette"), riducono l'assunzione di liquidi, evitano l'intimità sessuale
e indossano assorbenti o pannoloni.
VESCICA IPERATTIVA:
MECCANISMI DI ADATTAMENTO
Benché la maggior parte degli individui con vescica iperattiva non abbia mai avuto un solo episodio di incontinenza
urinaria, questi soggetti sono tormentati dai sintomi dell'urgenza o della frequenza e vivono nel timore continuo che
possa loro capitare un "incidente". A causa dei continui episodi di minzione imperiosa, queste persone cominciano ad
andare in bagno a scopo "difensivo", cioè anche in assenza di uno stimolo, comunque prima di uscire dall'ufficio o da
casa o di andare in qualsiasi luogo, nella speranza di riuscire, così facendo, a prevenire gli eventuali "incidenti
urinari". La paura di perdere il controllo della vescica può spingere questi soggetti a modificare il proprio stile di vita
e mettere in atto meccanismi preventivi di adattamento. Ecco i principali.
- Autosegregazione in casa. Molte persone con vescica iperattiva limitano spesso la loro permanenza fuori casa, così
da non trovarsi in un ambiente potenzialmente ostile quando vengono colte dal bisogno di andare in bagno. Alcune
arrivano al punto di rifiutare qualsiasi invito a eventi sociali per il timore di perdere il controllo della vescica in
pubblico. La vescica iperattiva può quindi causare un grave distress emozionale.
- Evitamento dell'intimità. Parecchi evitano l'intimità sessuale perché spaventati dall'idea di perdere il controllo
della vescica e trovarsi quindi in una situazione di grave imbarazzo. Questo evitamento dell'intimità sessuale può
mettere a grave repentaglio qualsiasi relazione interpersonale.
- Mappatura dei servizi igienici. Numerosi sono coloro che programmano con largo anticipo le loro attività
quotidiane in modo da trovarsi sempre nell'immediata prossimità di una toilette. La mappatura dei servizi igienici,
cioè conoscere sempre la posizione della toilette più vicina ovunque si vada, rappresenta per le persone con problemi
di controllo vescicale un'autentica rete di sicurez
- Minzione difensiva. Non sono pochi coloro che mettono in pratica la "minzione difensiva" per prevenire incidenti
imbarazzanti. Questo vuol dire non lasciarsi sfuggire alcuna occasione per andare in bagno. Inoltre, queste persone
riducono ulteriormente il rischio di avere un "incidente urinario" andando comunque in bagno, anche senza averne
bisogno, prima di uscire di casa per andare a passeggio, al lavoro o in qualsiasi altro luogo.
- Guidare personalmente. Chi soffre di vescica iperattiva preferisce guidare l'auto in prima persona, dovunque
debba andare, per essere libero di fermarsi ogni qual volta senta il bisogno di andare in bagno. Ciò vale
particolarmente nel caso di lunghi viaggi, quando può rendersi necessario effettuare numerose soste.
- Limitare le bevande. Molti adottano l'insana pratica di limitare l'assunzione di liquidi per ridurre di conseguenza il
bisogno di urinare spesso. Le persone con problemi di controllo vescicale sono particolarmente orientate a limitare
l'introduzione di bevande prima di partire per un viaggio, di andare a dormire e di uscire da casa. Ma limitare
l'assunzione di liquidi può portare alla disidratazione, con le relative conseguenze per la salute.
- Abbigliamento mimetico. Le persone con problemi di controllo vescicale preferiscono indossare vestiti scuri per
camuffare possibili macchie di urina, e larghi per nascondere l'eventuale presenza di pannoloni.
- Abiti & presidi sanitari di ricambio. Gli individui che hanno già avuto incidenti o che temono di averne uno
portano spesso con loro, dissimulati in una borsa, capi di vestiario e/o pannoloni di ricambio.
- Posto a sedere strategico. Un'abitudine molto frequente in questi soggetti è richiedere, in ambienti confinati come a
teatro o in aereo, posti a sedere disposti convenientemente. Chi soffre di vescica iperattiva preferisce inoltre sistemarsi
vicino alla porta quando partecipa a un meeting o a un'occasione sociale, potendo così allontanarsi in fretta e senza
disturbare in caso di bisogno improvviso e indifferibile di andare alla toilette.
- Uso di pannoloni. Per queste persone, spesso il ricorso a pannoloni o assorbenti per adulti
è un'esigenza ineludibile, per evitare possibili incidenti. Talvolta, però, questi presidi sono
voluminosi e possono essere visibili sotto gli abiti.
CURA
Le terapie mediche sono in grado di curare o apportare dei benefici in circa due terzi dei casi.
Inoltre, la terapia dell'incontinenza può avvalersi di esercizi mirati a rendere più efficiente la
muscolatura degli sfinteri, nei casi di incontinenza lieve oppure, per riportare il collo della
vescica alla sua posizione originaria, si può ricorrere ad un intervento chirurgico. Con
l'uretroplastica, invece, si può cercare di ricostruire una via urinaria o rettale efficiente.
In alcuni pazienti sofferenti di incontinenza urinaria può essere applicato un catetere, un
sottile tubicino in materiale plastico, che permette lo svuotamento della vescica in un
apposito recipiente.
Tolterodina
Ventinove studi clinici in fase II e IIIa condotti in 15 paesi su 2.700 pazienti dimostrano che
tolterodina, alla dose di 1-2 mg due volte al giorno, è un nuovo trattamento efficace per i
soggetti con vescica iperattiva che manifestano i sintomi caratteristici di urgenza, frequenza,
incontinenza da urgenza e nicturia. Questi dati dimostrano che tolterodina, rispetto al
placebo, riduce significativamente la frequenza delle minzioni, diminuisce il numero degli
episodi di incontinenza e incrementa la capacità della vescica, come indicato dal volume
medio di urina emessa a ogni minzione. E' anche provato che il trattamento con tolterodina
migliora la qualità di vita e la percezione personale dei problemi vescicali, riducendo il ricorso
ai dispositivi di protezione contro l'incontinenza. I dati degli studi di estensione a lungo
termine in fase II e IIIa dimostrano infine che gli effetti positivi di tolterodina sulla
funzionalità della vescica vengono mantenuti per almeno un anno.
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