Schede Artistiche e bio artisti programma jazz

 FESTAMBIENTESUD 2015 PRIMO WEEKEND 17-­‐20 LUGLIO 2015 SCHEDE ARTISTICHE JAZZ – dir. Art. PAOLO FRESU Il calendario completo dei concerti del weekend curato da Paolo Fresu: VENERDI 17 LUGLIO Ore 20 – Incontro di apertura e aperitivo nel chiostro delle Clarisse. Ore 21.30 – DINO RUBINO piano solo (ingresso libero). SABATO 18 LUGLIO Ore 18.30 – DANIELE DI BONAVENTURA solo (ingresso libero). Ore 21.30 – “MED” con RITA MARCOTULLI, PETER ERSKINE, PALLE DANIELSSON (ticket 18 €). DOMENICA 19 LUGLIO Ore 18.30 – RAFFAELE CASARANO E MARCO BARDOSCIA duo (ingresso libero). Ore 21.30 – OMAR SOSA piano solo (ticket 18 €). LUNEDI 20 LUGLIO Ore 18.30 – LUCA AQUINO E CARMINE IOANNA duo (ingresso libero). Ore 21.30 – “BRASS BANG!” con PAOLO FRESU, GIANLUCA PETRELLA, STEVEN BERNSTEIN, MARCUS ROJAS (ticket 20 €). Il calendario completo di FestambienteSud 2015: -­‐ Primo weekend 17-­‐20 luglio (programma musicale a cura di Paolo Fresu) -­‐ Secondo weekend 24-­‐26 luglio (a breve il programma) -­‐ Terzo weekend 31 luglio-­‐1 agosto (a breve il programma) Per comprare i ticket dei tre concerti serali dal 10 giugno sarà attiva la prevendita presso il botteghino ufficiale, edicola Lo Scarabocchio a Monte Sant’Angelo (0884.562299), dove è possibile attivare anche una formula abbonamento per le tre serate a 45 €. Sempre dal 10 giugno anche la prevendita online su www.bookingshow.com. Per cercare un alloggio seguire le indicazioni su www.festambientesud.it. Guarda il Video di Paolo Fresu https://www.youtube.com/watch?v=3CnbmijSVuQ www.festambientesud.it - #fas2015 - #festambientesud – e mail [email protected]
SCHEDE ARTISTICHE “TRIO MED” RITA MARCOTULLI (Pianoforte) PETER ERSKINE (batteria) PALLE DANIELSSON (contrabbasso) Tre leggende internazionali in trio. Saranno Palle Danielsson, storico contrabbassista svedese che molti ricorderanno per aver accompagnato Keith Jarrett dal 1976 al 1979 e non solo, e Rita Marcotulli, una tra le migliori pianiste ed eleganti interpreti italiane, dotate di una timbrica e di una versatilità unica, ad accompagnare la leggenda della batteria mondiale, lo statunitense Peter Erskine. PETER ERSKINE La difficoltà di scrivere in poche righe la presentazione di questo artista viene sostituita dall’onore che abbiamo nel proporlo: Peter Erskine, un’icona del jazz mondiale che ha scritto pagine di storia musicale. Nasce nel New Jersey e inizia all’età di quattro anni a suonare la batteria; a diciotto inizia già la sua carriera da professionista con la Stan Kenton Orchestra, ma è con i Weather Report che il mito ha inizio davvero: insieme a Jaco Pastorius e Joe Zawinul diventa membro fondamentale nell’epoca d’oro della “Fusion Band” per eccellenza, registra cinque dischi, tra i quali il famoso live “8.30”, premiato con un Grammy Awards. Insieme a Micheal Brecker, Eddy Gomez e Mike Manieri fa parte di un altro storico gruppo: gli Steps Ahead. Le sue collaborazioni si susseguono nel corso degli anni nutrite da altrettanti nomi fondamentali del panorama musicale: ricordiamo gli Steely Dan, Chick Corea, Diana Krall, Pat Metheny, Pino Daniele e una serie infinita di Big Band. Così come le sessioni di studio e i progetti dal vivo, di fondamentale importanza riveste la sua carriera di insegnante: cattedra alla University Of Southern California, consulente jazz per la batteria alla Royal Academy Of Music di Londra, senza contare i numerosi seminari in tutto il mondo. RITA MARCOTULLI Nata a Roma, si Diploma frequentando Il conservatorio di Santa Cecilia e quello di Licino Refice. Negli anni 70’ Rita Marcotulli comincia la carriera da musicista in piccoli gruppi, per poi affermarsi poco dopo a livello internazionale collaborando con Chet Backer, Peter Erskine, Pat Metheny ecc. Nel 1987 vince il premio “Miglior nuovo talento” della rivista Musica Jazz, dopodichè si trasferisce in Svezia fino al 1992, per ritornare in Italia e collaborare con Pino Daniele ed Ambrogio Sparagna. Ultimamente ha scritto le ultime due colonne sonore dei film di Rocco Papaleo, vincendo nel 2010 il Ciack D’Oro, Nastro d’argento per la miliore colonna sonora e il David di Donatello come migliore musicista nel 2011. Sempre nello stesso anno vince il Premio “Top Jazz 2011” come miglior artista del jazz italiano secondo la rivista Musica Jazz. PALLE DANIELSSON Bassista Svedese direttamente dalla capitale Stoccolma, famoso soprattutto per avere collaborato con Keith Jarrett dal 1974 al 1979, diventato membro del quartetto europeo in questo periodo. Nella sua lunga carriera, Danielsson ha collaborato con varie stars internazionali tra le quali ci piace ricordare: Bill Evans, Keith Jarrett, Kenny Wheeler, Geri Allen, Michel Petrucciani, Charles Lloyd, Peter Erskine, Ben Webster, Charlie Shavers, George Russell, Albert Mangelsdorff, Enrico Rava, Collin Walcott, Tomasz Stańko and John Taylor. www.festambientesud.it - #fas2015 - #festambientesud – e mail [email protected]
OMAR SOSA Pianoforte, Fender Rhodes, electronics Durante il suo concerto in pianoforte solo, Omar Sosa presenta una serie di composizioni dal suo ultimo album “Calma”, che ha tra l’altro ricevuto una nomination al Latin GRAMMY come Best Instrumental Jazz. I brani tratti da “Calma” sono rilassanti e introspettivi ed evocano uno stato d’animo di riflessione intima. La sua sensibilità armonica dissidente attraversa tutta la sua performance, prevalentemente improvvisata, con sorprendenti giri armonici e sonorità che si mescolano e si sciolgono in modi imprevedibili. Calma è il quinto album di pianoforte solo di Omar Sosa. È un lavoro dalla singolare abilità, e che rappresenta l’approccio unico e originale di Omar a questo genere. Il cd contiene tredici improvvisazioni di piano solo che fondono elementi stilistici del jazz, della nuova musica classica, dell’ambient e dell’elettronica. Come suggerisce il titolo, la sensazione complessiva è di rilassatezza e introspezione, senza nessun tentativo di impressionare l’ascoltatore dal punto di vista tecnico. Al contrario, l’intento è quello di evocare riflessione e contemplazione. Come Omar afferma: “Ogni canzone mi ha dato l’ispirazione per la seguente, l’improvvisazione è stata la base dell’espressione musicale. Ho voluto suonare dall’inizio alla fine senza pensare, ma solo sentendo dentro di me dove le note mi avrebbero condotto, seguendo la voce della mia anima. È possibile che il silenzio, il desiderio, la speranza, l’ottimismo e la tristezza abbiano contributo di pari passi alla nascita di molte delle canzoni”. Il disco ospita una combinazione sentita di rado di piano acustico, piano elettrico Fender Rhodes, altri effetti elettronici e suoni campionati. Tutti gli strumenti sono stati registrati insieme live in uno studio, senza un ulteriore mixaggio, con l’artista che ha interagito in modo spontaneo e in tempo reale con i vari elementi sonori. E l’uso sottile e integrale che Omar fa degli elementi elettronici in molti dei brani funge da substrato alla ricchezza e profondità sonora. Ritmicamente, l’impressione dell’album è tranquilla e meditativa, prevalgono sensazioni di fluidità e sospensione. Solo in Aguas (una versione di Across Africa dal cd di Omar Across The Divide nominato ai Grammy) e in Dance Of Reflection (versione della composizione firmata da Omar Muevete En D) si incontra un ritmo più energico. E melodicamente il materiale tematico di Calma è quieto e sobrio. Immaginiamo la sensibilità melodica di Erik Satie che incontra quella di Pierre Boulez. OMAR SOSA Pianista eccezionale, poliglotta musicale che unisce i continenti, Omar Sosa, tra l’utopia e la realtà, è un’allegoria dello scambio artistico universale. Nato nel 1965 a Camagüey, a Cuba, comincia a studiare musica a otto anni al conservatorio municipale, dove si avvicina alle percussioni, e in particolare alle marimba. Continua il suo cursus alla Scuola Nazionale di Musica dell’Avana, poi all’Istituto Superiore d’Arte. Segue una formazione accademica di composizione, armonia e strumentazione. Forte di questa base teorica, si avvicina allora al pianoforte, che l’aveva sempre affascinato per il suo carattere orchestrale e percussivo, diventando presto il suo strumento preferito. La pratica del pianoforte, che Omar suona da autodidatta, sarà sempre influenzata da quella delle percussioni: è il suo stile personale, di grande audacia ritmica, diventato ormai il suo tratto caratterizzante. www.festambientesud.it - #fas2015 - #festambientesud – e mail [email protected]
“BRASS BANG !” PAOLO FRESU (tpt -­‐ flh -­‐ eff) STEVEN BERNSTEIN (tpt -­‐ slide tpt -­‐ eff) GIANLUCA PETRELLA (tb -­‐ eff) MARCUS ROJAS (tuba) Esplosivi? La storia è presto scritta: Fresu invita a suonare i Sex Mob di Bernstein a Berchidda per il suo festival e si innamora di quel suono e di quella atmosfera. Petrella invita Fresu a suonare nella sua Cosmic Band e si diverte da morire. Bernstein conosce Petrella e comincia a dire in giro per il mondo che c'è finalmente in giro un vero e proprio genio che suona il trombone. I tre si incontrano per puro caso a Bolzano dove suonano in tre formazioni diverse in quel festival. Davanti ad una Wienerschnitzel e ad alcune birre nasce l'idea di un qualcosa che può essere "esplosivo" anche senza l'ausilio della ritmica tradizionale. Nasce così l'idea di montare un nuovo progetto "tutti fiati". I tre accettano con trasporto ma il manager di Fresu non è contento. "Sì, vabbé... ma un bel suono basso chi ve lo da?" Bernstein ci mette poco a rispondere: "Rojas. Who else?" E' fatta. Una piccola-­‐
grande band di fiati con grandi solisti tra poesia, humor, ritmi travolgenti e divertimento! Esplosivi! PAOLO FRESU Vincitore di un’estesa lista di premi, professore e direttore di numerose istituzioni italiane e internazionali, Paolo Fresu si è esibito in tutto il mondo con i nomi più importanti della musica afro-­‐
americana degli ultimi 30 anni. Ha partecipato a circa 300 registrazioni, alcune come leader e altre come sideman, e ancora a tanti progetti che uniscono musica etnica, jazz, world music, musica antica e contemporanea. Fresu è direttore artistico del festival di Berchidda Time In Jazz, del Bergamo Jazz Festival e del Seminario Jazz di Nuoro. È anche coinvolto nella produzione di numerosi progetti multimediali, collabora con attori, danzatori, pittori, scultori e poeti, e scrive musiche per film, documentari, video, balletti e spettacoli teatrali. Paolo Fresu vive fra Parigi, Bologna e la Sardegna. Il suono unico della sua tromba è riconosciuto come uno dei più caratteristici nella scena jazz contemporanea. STEVEN BERNSTEIN Trombettista, compositore e arrangiatore -­‐ rappresenta dagli anni ottanta, da quando cioè ha lasciato la California per trasferirsi a New York, una delle personalità musicali più prolifiche della scena downtown. Oltre ad aver suonato praticamente con tutti, è stato membro dei Lounge Lizards di John Lurie, e co-­‐leader del trio Spanish Fly. L'incontro con il produttore e manager Hal Willner (ai tempi del primo disco degli Spanish Fly), ha dato vita ad un sodalizio che continua fino ad oggi. Bernstein è diventato l'indispensabile direttore e arrangiatore di vari eventi artistici che hanno Willner come deus ex machina, come i tributi a Doc Pomus, Harold Arlen e Leonard Cohen. Inoltre ha lavorato alle musiche di film, programmi televisisi, spot pubblicitari, e collaborato con cantanti come Lou Reed, Marianne Faithfull e Sting. Anche se non avete mai sentito neanche un brano di jazz, probabilmente vi sarà capitato di sentirlo suonare senza saperlo. Questa sua versatilità, sempre convincente in qualsiasi contesto musicale si manifesti, lo ha messo in condizione di poter suonare tutto quello che vuole. Leader degli esplosivi Sex Mob e della Millennial Territory Orchestra, tra i migliori gruppi del new-­‐jazz contemporaneo. GIANLUCA PETRELLA Considerato fra i più dotati trombonisti jazz del momento (ha vinto nel 2006 e nel 2007 la classifica per i migliori artisti emergenti del jazz mondiale stilata dal giornale statunitense Down Beat), è www.festambientesud.it - #fas2015 - #festambientesud – e mail [email protected]
collaboratore fidato di Enrico Rava ma anche titolare di alcune delle formazioni più interessanti degli ultimi anni come l'Indigo Quartet e la celebrata Cosmic Band, più volte segnalata quale una delle formazioni migliori del jazz attuale. Geniale e dirompente, è in grado di equilibrare come pochi altri il senso della tradizione e le più innovative forme delle architetture dell'avanguardia. MARCUS ROJAS Il "Phenomenal tubist Marcus Rojas" (Whitney Balliet, The New Yorker) è un newyorkese considerato ecumenicamente ormai da anni il miglior suonatore di tuba al mondo. Tra le sue collaborazioni spiccano quelle con Metropolitan Opera, New York City Ballet, New York City Opera, American Symphony, American Ballet Theater, New York Pops, Radio City Music Hall, Lester Bowie's Brass Fantasy, Charlie Haden's Liberation Music Orchestra, Art Ensemble of Chicago, Wynton Marsalis, Gil Evans, George Russell, Jim Hall, Lionel Hampton, Dave Douglas, Wayne Shorter, Michael Jackson e David Byrne. E' titolare di due importanti realtà del jazz contemporaneo quali Spanish Fly e Les Miserables Brass Band. Il suono della sua tuba ha "illuminato" più di 300 registrazioni della musica moderna. www.festambientesud.it - #fas2015 - #festambientesud – e mail [email protected]
“ROAMING HEART” DINO RUBINO pianoforte “Roaming Heart” è un vero e proprio viaggio nell’incognita del tempo, dell’estemporaneità, del sogno. Il disco -­‐ che è stato registrato a Parigi e uscirà per la Tûk Music nel maggio del 2015 -­‐ è un racconto non musicale in musica. Molte delle note suonate all’interno del disco, così come la maggior parte delle performance live, sono state improvvisate sul momento. Ogni passaggio assomiglia molto a un ritratto, a un’immagine, al ricordo di un preciso istante. Ogni concerto in piano solo è un percorso sempre diverso, senza conoscerne mai né l’inizio né la fine. DINO RUBINO Dino Rubino nasce a Biancavilla, in provincia di Catania, il 20 ottobre 1980. A undici anni inizia a studiare il pianoforte presso il Conservatorio “V. Bellini” di Catania, ma, dopo appena tre anni, dopo aver visto suonare Tom Harrell, decide di abbandonarlo per intraprendere lo studio della tromba. Nel 1995 frequenta i seminari di Siena Jazz, ottenendo una borsa di studio per frequentare l’anno successivo. Nel 1998 vince il premio Massimo Urbani come miglior talento nazionale emergente. Riconoscimento che gli aprirà alcune importanti porte; nel 2000, infatti, viene chiamato da Furio Di Castri a far parte al progetto “Giovani artisti d’Europa” -­‐ progetto che durerà un paio d’anni tenendo concerti Torino, Sarajevo, Israele, Stoccolma. Nel frattempo ricomincia a studiare il pianoforte, strumento che – contemporaneamente ala tromba – non abbandonerà più. Nel 2008 entra a far parte del gruppo di Francesco Cafiso, con cui suonerà per cinque anni, incidendo sei dischi. Nel 2009 si diploma in pianoforte e inizia la specialistica in jazz al Conservatorio A. Corelli di Messina, che concluderà all’inizio del 2012. Nel 2011 viene chiamato da Paolo Fresu per entrare a far parte della sua etichetta discografica "Tûk Music". Nel luglio del 2014 è ospite -­‐ per una residenza mensile -­‐ dell'Istituto di Cultura Italiano di Parigi all'interno della rassegna "Les promesses de l'Art". Da quel momento inizia a collaborare con musicisti italiani che vivono da anni a Parigi tra i quali Aldo Romano e Riccardo Del Fra. Un’esperienza incisiva che ha portato Dino a trasferirsi a Parigi, dove vive in questo momento. Attualmente è attivo con il suo progetto in solo, “Roaming Heart”, e leader di “On Air Trio”, formazione con Paolino Dalla Porta ed Enzo Zirilli, e dell’ottetto “Kairòs” con Giuseppe Mirabella, Riccardo Fioravanti, Adam Nussbaum più un ensemble di quattro fiati. Ha registrato quattro dischi da leader: “ Mi sono innamorato di Te” per l’etichetta Giapponese “Venus”, “ Zenzi” e “Kairòs” per la Tûk Music di Paolo Fresu e il recentissimo piano solo registrato a Parigi pubblicato a Maggio del 2015 coprodotto dalla “Tûk Music” e dall’etichetta francese “Bonsai Music”. Nel corso degli anni ha suonato in moltissimi Festival: Canarias Jazz, Umbria Jazz, Roma Auditorium della musica, Londra Istituto Cultura, Santiago Jazz EU, Marciac Jazz Festival, Shangai Italian Expo, Portogallo Loulè Jazz Festival, MITO jazz Festival, Umbria Jazz Balkanic Windows, Skopje Jazz Festival, Città del Messico, Caracas, Colombia, Rochester, Kiev, Toronto, Jakarta, Parigi, Lima. www.festambientesud.it - #fas2015 - #festambientesud – e mail [email protected]
DANIELE DI BONAVENTURA Bandoneòn Solo Daniele di Bonaventura, bandoneon, live electronic, effetti Rìtus è una sorta di viaggio sonoro che si snoda in una sequenza di struggenti suggestioni emotive, caratterizzate da una toccante personalizzazione esecutiva, insita del ritrovarsi da solo con il proprio strumento. Durante il concerto ci si ritrova, pertanto, nel mezzo di un “rito celebrativo”, creato dalla stesura di composizioni originali dello stesso bandoneista, che vanno da evocazioni di canti sacri a passi di danza di sapore mediterraneo, cogliendo quel velato pathos, quell’impercettibile malinconia, che donano alle trame talune nuances chiaro-­‐scurali. Il polistrumentista marchigiano sviluppa il suo lessico, attraversando stralci di musica contemporanea, con lo sguardo fisso sulla strada da percorrere e consapevole dei propri mezzi, che lo portano ad esaltarsi sia con piccoli strumentini a percussione e a fiato, sia con il suo strumento per eccellenza: il bandoneon. DANIELE DI BONAVENTURA Nato a Fermo (nelle Marche), Daniele di Bonaventura, compositore-­‐arrangiatore, pianista-­‐
bandoneonista, ha coltivato sin dall'inizio della sua attività un forte interesse per la musica improvvisata pur avendo una formazione musicale di estrazione classica (diploma in Composizione) iniziata a soli 8 anni con lo studio del pianoforte, del violoncello, della composizione e della direzione d’orchestra. Le sue collaborazioni spaziano dalla musica classica a quella contemporanea, dal jazz al tango, dalla musica etnica alla world music, con incursioni nel mondo del teatro del cinema e della danza. Ha suonato nei principali festival italiani ed internazionali, ha pubblicato più di 30 dischi ed ha suonato, registrato e collaborato con: Enrico Rava; Paolo Fresu; A Filetta; Oliver Lake; David Murray; Miroslav Vitous; Rita Marcotulli; David Liebman; Toots Tielemans; Omar Sosa; Flavio Boltro; Joanne Brackeen; Greg Osby; Ira Coleman; Dino Saluzzi; Javier Girotto; Cèsar Stroscio; Tenores di Bitti; Enzo Favata; Aires Tango; Peppe Servillo; David Riondino; Francesco Guccini; Sergio Cammariere; Lella Costa; Ornella Vanoni; Franco Califano; Eugenio Allegri; Alessandro Haber; Omero Antonutti; Giuseppe Piccioni; Mimmo Cuticchio; Custòdio Castelo; Andrè Jaume; Tiziana Ghiglioni; Furio Di Castri; U.T. Gandi; Guinga; Riccardo Fassi; Frank Marocco. Nel 2003 per l’Orchestra Filarmonica Marchigiana ha composto, eseguito e registrato la "Suite per Bandoneon e Orchestra" commisionatagli proprio dalla stessa. www.festambientesud.it - #fas2015 - #festambientesud – e mail [email protected]
“INVENZIONE A 2 VOCI” RAFFAELE CASARANO & MARCO BARDOSCIA Alto/soprano sax, elettronica da vivo, basso, contrabbasso, elettronica dal vivo. Questo progetto nasce nel 2006, quando i due musicisti salentini, dopo lunghi anni di collaborazioni, decidono di creare un lavoro in comune, senza l’aiuto di uno strumento ritmico o armonico, ma solo utilizzando effetti elettronici dal vivo. Così “invenzione a 2 voci”, non è altro che l’incontro di due strumenti melodici che si uniscono, creando armonie e ritmi, pur non avendo a disposizione pianoforte e batteria. Un viaggio tra le sonorità del jazz più tradizionale a quelle del jazz nord-­‐europeo. RAFFAELE CASARANO Nato il 7 maggio 1981, Raffaele Casarano si avvicina allo studio del sassofono all'età di sette anni. Grazie a una forte passione per la musica, in particolare per il jazz, intraprende gli studi con il M° Fabio Sammarco docente presso il Conservatorio "N.Piccinni" di Bari. Diplomatosi in sassofono nel luglio 2004, presso il Conservatorio di musica "T. Schipa" di Lecce, con eccellenti voti, inizia lo studio del jazz con Roberto Ottaviano. Frequenta successivamente master class con artisti come Dave Liebman, Emiliano Rodriguez, Maurizio Giammarco. Ha collaborato e inciso con: Paolo Fresu, Philip Catherine, Manu Katché, Buena Vista Social Club, Javier Girotto, Benjamin Henocq, Nguyen Le, Daniele Di Bonaventura, Roberto Ottaviano, Franco Califano, Omar Pedrini, Giuliano Sangiorgi, Negramaro, Paolino Dalla Porta, Gian Maria Testa, Bebo Ferra, Stefano Bagnoli, Marco Baliani (attore). Raffaele è direttore artistico e ideatore, insieme all’associazione MusicAltra, del "Locomotive Jazz Festival" (giunto all’ottava edizione nel 2013) nel suo paese natale Sogliano Cavour (Le). Il Festival ha ospitato numerosi ospiti di fama internazionale insieme a jazzisti salentini, riscuotendo ampio consenso di pubblico (www.locomotivejazzfestival.it). Con il quartetto “Locomotive” – fondato nel settembre 2004 e con il quale ha suonato in diversi club italiani e stranieri -­‐ incide nel novembre 2005 il primo disco, “Legend”, per Dodicilune Records, che vede la partecipazione dell’Orchestra Del Conservatorio “T. Schipa”; mentre è del 2008 “Replay” (Emarcy-­‐
Universal), secondo disco del quartetto. Entrambi i lavori vedono Paolo Fresu ospite del gruppo. Aprile 2010: partecipa come sax solista all’interno delle musiche composte dal cantante dei Negramaro, Giuliano Sangiorgi, per “Koltès”, lo spettacolo dell’ attore Claudio Santamaria. Nel 2011 e nel 2012 continua la serie di fortunate collaborazioni con Giuliano Sangiorgi che chiama spesso Raffaele ad esibirsi in forma di duo anche durante diverse date dei tour Negramaro. Il 2013 è l'anno della maturità: lavora in diverse date del tour internazionale della formazione di Manu Katche e pubblica -­‐ per la Tuk di Paolo Fresu – “Noé”, il nuovo disco del suo Locomotive Quartet. Ha partecipato ai maggiori festival italiani e importanti rassegne internazionali in Belgio, Kosovo, Zimbabwe, Mozambico, Francia, Inghilterra e in molti altri paesi. MARCO BARDOSCIA Nato il 18 Dicembre 1982. All’età di dieci anni intraprende lo studio della chitarra ma dopo pochi mesi scopre il basso elettrico e si dedica allo studio di quest’ultimo prima prendendo lezioni da un musicista del proprio paese e poi autonomamente, successivamente studierà per un periodo con Massimo Moriconi. A quindici anni si iscrive alla classe di Contrabbasso del conservatorio Tito Schipa di Lecce dove conseguirà il diploma nel 2005 sotto la guida del M° Leonardo Presicci. Durante gli anni del conservatorio va maturando una forte passione per la musica Afroamericana, comincia a trascrivere i grandi maestri del jazz e studia gli standards, pane quotidiano di ogni jazzista, colleziona tra l’altro esperienze musicali di vario tipo spaziando dal Rock al Pop alla World Music sino alla musica classica e al Jazz suonando in molti festival in Italia, Belgio, www.festambientesud.it - #fas2015 - #festambientesud – e mail [email protected]
Germania, Kosovo, Marocco, Olanda, Grecia, Turchia, Irlanda e Francia . Nel 2002 frequenta le clinics di Umbria Jazz e vince il premio al talento emesso dal BERKLEE COLLEGE OF MUSIC di Boston (USA) e viene inoltre invitato come artista nell’ambito della rassegna Umbria Jazz Winter dello stesso anno. Nel 2005 è finalista con il Nicola Andrioli quartet nel concorso internazionale Ethno-­‐ Jazz svoltosi a Milano vincendo il secondo premio e la pubblicazione dei due brani eseguiti nella finale. Nel 2006 vince il premio Jimmy Woode come miglior contrabbassista (premiato da una giuria composta tra gli altri da Buster Williams e Giorgio Rosciglione) nel concorso Ronciglione jazz festival nel quale si classifica terzo con il Francesco Saguto Quintet. Nel 2007 pubblica il suo primo disco da leader dal titolo "Opening" con ospite Gianluca Petrella, e ad Aprile 2011 il secondo: “The Dreamer”, prodotto dalla My favorite Records. Vanta collaborazioni di rilievo nel panorama jazzistico europeo, Paolo Fresu, Gianluca Petrella, Ernst Reijseger, Perico Sambeat, Raffaele Casarano, Luca Aquino, Banda municipal de Santiago de Cuba sono alcuni dei nomi con cui ha collaborato. www.festambientesud.it - #fas2015 - #festambientesud – e mail [email protected]
“aQustico” LUCA AQUINO feat. CARMINE IOANNA Luca Aquino: tromba Carmine Ioanna: fisarmonica In attesa del suo nuovo omaggio ai DOORS, il concerto ricalca le novità della quinta incisione a nome del trombettista beneventano. All’ascolto l’omonimo album sembra, il giusto coronamento di un cammino iniziato con l’esordio di ‘Sopra le nuvole’ (2007 -­‐ Universal/Emarcy) e poi a seguire ‘Lunaria’ (2008 – Universal/Emarcy), ’Icaro Solo’ (2010 – Universal/Emarcy) e ‘Chiaro’ (2011 – Tùk Music/My Favorite/EMI). E’ il secondo album pubblicato per l’etichetta di Paolo Fresu (Tùk Music) la quale si contraddistingue ormai sempre più per la freschezza e l’originalità dei lavori pubblicati ma anche per la scelta degli artisti che ha nella propria scuderia, soprattutto giovani artisti dalle grandi capacità strumentali e compositive. GIà dal primo ascolto di ‘aQustico’ si palesano quelle che sono le caratteristiche di questo trombettista, e cioè, l’amore per la melodia, il cantato, ed il suono, il tutto miscelato in un melting pot mai scontato e banale, anzi con rimandi espressivi a volte colti e a volte disincantati al tempo stesso. Una leggerezza compositiva, a volte sfrontata, che affonda le radici in una leggerezza d’animo le quali sono ormai ‘tipiche’ della sua cifra espressiva. In questo lavoro sembrano coesistere tutte le esperienze che Aquino ha vissuto sin dal suo esordio: c’è il Jazz, con la tradizione ed il free, l’amore per le atmosfere nordiche e per quelle balcaniche, la melodia mediterranea, con temi che ti entrano in testa dal primo ascolto, il tutto fino ad arrivare al progressive ed alla sperimentazione. LUCA AQUINO Luca Aquino è un trombettista, flicornista e compositore. Nasce in Italia a Benevento, antica cittadina del sud, il primo giugno 1974. Luca Aquino ha un suono inconfondibile, melodioso, riconoscibile al primo ascolto, fatto di un percettibile vibrato, di note rarefatte che non trovano una conclusione, come ibernate nel tempo in attesa che arrivino quelle seguenti. Tratti scandinavi per un musicista mediterraneo. Dotato di grande sensibilità per la melodia, la perfezione del suono e la musicalità del silenzio, non disdegna l’uso dell’elettronica. Inizia a suonare la tromba all'età di diciannove anni, folgorato dal suono largo e caldo di Miles Davis. La abbandona due anni. Si dedica agli studi universitari e si laurea in Economia e Commercio. Ammaliato dal soffio di Chet Baker (il suo secondo vero amore), la tromba rientra prepotentemente nella sua vita ed è a questo punto che capisce di appartenere completamente alla musica. Infatti, riprende la tromba per non smettere più di suonare. Luca è autodidatta. Pochi maestri, tra i quali Paolo Fresu, le note dei dischi e più avanti i consigli di Jon Hassell ed Enrico Rava. Proviene dal rock, ama le melodie e odia i modelli e i futili virtuosismi. In musica come nella vita attribuisce pari importanza al suono e al silenzio. Il suo approccio all'elettronica è misurato, non ne è vittima. Il timbro di Luca è solo ed esclusivamente il Suo timbro. Trova conferma con il Premio Massimo Urbani e in una seria di progetti che spaziano in quasi tutti i campi musicali, dal jazz all'hip hop, dal grunge alla musica d'autore, dal metal al pop. www.festambientesud.it - #fas2015 - #festambientesud – e mail [email protected]