La Fisica di Tutti i Giorni** Lezione V Corso di Laurea in Farmacia Facolta’ di Farmacia Universita’ di Pisa A.A. 2007-2008 Maria Luisa Chiofalo con la collaborazione di Massimiliano Labardi **Basato sul materiale didattico di “How Things Work” (Wiley, 2001) di Lou Bloomfield Struttura delle lezioni In ogni lezione si spiega il funzionamento di due oggetti/fenomeni precedentemente concordati con gli/le studenti. In particolare si seguono i passi: • • • • • • Discussione o dimostrazione d’aula sul dato oggetto/fenomeno Annotazione di osservazioni fatte Formulazione di domande utili a comprendere i meccanismi di funzionamento del fenomeno A partire dalle domande: - introduzione di concetti fisici utili per rispondere alle domande - definizione di eventuali quantita’ fisiche rilevanti emerse dai concetti - strutturazione dei concetti fisici e delle quantita’ fisiche in leggi - verifiche, attraverso una discussione collettiva, della comprensione attraverso ulteriori esempi tratti dal quotidiano immaginando situazioni o con altre dimostrazioni d’aula da fumetti da film o libri di fantascienza da racconti gialli e noir assegnazione di esercizi e problemi per casa alla fine della lezione, rassegna dei messaggi principali, per rafforzare la consapevolezza di quanto appreso Il materiale didattico e’ costituito da esperimenti e dimostrazioni d’aula realizzati appositamente, dalle presenti slides e da contenuti dei seguenti testi di riferimento Lou Bloomfield ``How things work - The physics of everyday life'' (J. Wiley, New York, 2001) ``How everything works - Making physics out of the ordinary'' (J. Wiley, New York, 2007) con I relativi siti web Albert Einstein e Leopold Infeld ``L'evoluzione della fisica'' (Bollati-Boringhieri, 1965) Andrea Frova ``La fisica sotto il naso'' (BUR, Milano 2006) Lawrence Krauss ``La fisica di Star Trek'' (Longanesi, Milano 1998) James Kakalios ``La fisica dei supereroi'' (Einaudi, Torino 2005) Peter Barham ``The Science of Cooking'' (Springer, Berlino 2001) Bruce Colin ``Scherlock Holmes e i misteri della Scienza'' (Cortina Raffaello, 1997) C. Casula ``I porcospini di Schopenauer'' (Franco Angeli, 2003) [Sui metodi didattici e le metafore per l'apprendimento] Onde del mare e surf Osservazioni Si richiamano e si discutono in aula fenomeni che possono essere osservati sulla riva del mare (o nei film): -- il livello del mare sale e scende periodicamente (tipicamente con un periodo di 12 ore), realizzando le cosiddette maree -- il vento sembra influenzare la superficie dell’acqua provocando delle onde -- oggetti che galleggiano non appaiono spostarsi con le onde ma piuttosto muoversi in circolo -- in spiagge differenti, onde appaiono infrangersi sulla battigia in modo differente: pensare alle tipiche onde da surf oppure alle onde che si infrangono semplicemente facendo schiuma -- i surfisti riescono scivolare giu’ dalla cresta alla valle dell’onda in modo praticamente continuo Dimostrazione d’aula Si utilizza una vaschetta rettangolare riempita d’acqua per meta’. Si muove una mano nell’acqua avanti e indietro nella direzione del lato lungo della vasca, prima in modo casuale poi in modo periodico e con frequenza opportuna Osservazioni Quando muoviamo la mano in modo casuale, provochiamo piccole ondine che si agitano avanti e indietro nella vaschetta Quando muoviamo la mano in modo periodico, aggiustando la frequenza del moto in modo opportuno l’acqua si agita avanti e indietro con onde che diventano progressivamente sempre piu’ alte, anche al punto da fuoriuscire dalla vaschetta Domande 1. Cosa provoca le maree e perche’ si manifestano periodicamente nel tempo, circa ogni 12 ore? Come accade che in alcuni luoghi della Terra il livello del mare cambi in modo eccezionale, anche di una decina di metri? 2. Cosa causa le onde? 3. Perche’ un oggetto che galleggia appare muoversi in circolo? Come e’ fatta un’onda? 4. Perche’ le onde si frangono in modo differente su spiagge differenti? E su coste rocciose? 5. Come fa un surfista a “rimanere sull’onda”? Domanda 1 Concetto fisico La forza di attrazione gravitazionale (si veda Lezione I) della Luna e, in minor misura, del Sole agisce con intensita’ maggiore o minore su parti della Terra che sono a distanze minori o maggiori dalla Luna (e dal Sole). Questa differente intensita’ di attrazione gravitazionale risulta in una deformazione della massa terrestre: la terraferma e’ abbastanza rigida da non essere deformata, mentre le masse d’acqua possono essere deformate C Spiegazione La forza di attrazione gravitazionale tra due corpi decresce con il quadrato della loro distanza La forza gravitazionale con cui la massa d’acqua e’ attratta dalla Luna Luna e’ piu’ forte dalla parte della Luna (parte A in figura) e piu’ debole dalla parte opposta (parte B) A Terra D Dunque le masse d’acqua si deformano come schematizzato in figura: una spiaggia nella parte A o B sperimentera’ alta marea, mentre in C o D ci sara’ bassa marea Quando la Terra ruota, trascina con se’ la marea attorno all’equatore Dopo mezzo periodo di rotazione terrestre (12 ore) in A e B ci sara’ di nuovo alta marea. In realta’ il periodo e’ 12 ore e 26 minuti. I 26 minuti sono dovuti al fatto che la Luna ruota attorno alla Terra con un periodo di 27.3 giorni e dunque passa sullo stesso punto della Terra dopo 24 ore e 52 minuti. Inoltre, per inerzia della massa d’acqua, la marea inizia un po’ dopo il passaggio della Luna in quel punto B Anche il Sole ha il suo effetto: -- quando Luna e Sole sono allineati (Luna piena e Luna nuova, caso 1 in figura) l’effetto di marea e’ aumentato dalla forza di attrazione gravitazionale addizionale del Sole -- quando Luna e Sole sono disallineati (due volte ogni mese lunare a mezza luna calante e mezza luna crescente, caso 2 in figura) l’effetto di marea e’ minore Sole Luna Terra 1 2 1 2 Normalmente in una marea l’incremento del livello del mare e’ di un paio di metri Per quanto visto, l’ampiezza della marea e’ maggiore all’equatore che a nord o a sud di esso In laghi o piccoli specchi d’acqua l’ampiezza di marea e’ scarsa perche’ l’acqua non puo’ fluirvi In alcuni luoghi speciali si possono avere maree anche di 15 metri, come nella Baia di Fundy nella Nuova Scozia. Questo accade per un meccanismo simile a quello della vaschetta nella dimostrazione d’aula iniziale Quando con la mano perturbiamo l’acqua nella vaschetta, la forza di gravita’ tende a riportare la massa d’acqua nella sua condizione di equilibrio, cioe’ con la superficie piana e orizzontale, attraverso una serie di oscillazioni avanti e indietro che – per meccanismi dissipativi interni all’acqua e tra l’acqua e le pareti della vaschetta - diminuiscono in ampiezza fino a che la massa d’acqua torna all’equilibrio. Come quando spingiamo un’altalena e la lasciamo andare: continua ad oscillare con un certo periodo (il tempo che l’altalena impiega a fare un’intera oscillazione) e dunque con una certa frequenza che e’ l’inverso del periodo. Fino a che – per attriti vari, per es. con l’aria – si ferma Ma se sincronizziamo il periodo della spinta con il periodo di oscillazione, ovvero continuiamo a spingere l’altalena allo stesso ritmo con il quale lei oscilla, l’altalena sale sempre piu’ in alto, cioe’ l’ampiezza delle sue oscillazioni aumenta. Si dice che la perturbazione (la spinta) e’ risonante con il modo di oscillazione dell’altalena Il modo con cui l’acqua oscilla nella vaschetta in direzione del lato lungo puo’ avere una frequenza dell’ordine di 1 Hz (periodo di 1 secondo). Se spostiamo la mano avanti e indietro periodicamente sincronizzando il periodo con quello della massa d’acqua ecco che le oscillazioni aumentano di ampiezza, fino anche a far debordare l’acqua fuori dalla vaschetta La Baia di Fundy ha un modo di oscillazione con un periodo di circa 12 ore e 26 minuti! Proprio quello della marea, che dunque per risonanza raggiunge livelli fino a 15 metri Domanda 2 Concetti fisici Un’onda e’ la propagazione di una perturbazione determinata dall’oscillazione periodica di qualcosa oppure da un impulso iniziale impresso a qualcosa. Questo qualcosa puo’ essere: Materia (gas, liquido o solido) come nelle onde meccaniche. Esempi: -- Onde sonore in un fluido come aria o acqua sono determinate dalla compressione e rarefazione periodica della densita’. In un solido, dove gli atomi sono collocati in una struttura a reticolo, sono determinate dalla vibrazione degli atomi attorno alle posizioni di equilibrio nel reticolo -- Onde sismiche sono determinate da vibrazioni della Terra -- Onde su una corda vibrante, come in un violino, determinate dalla vibrazione della corda -- Onde del mare determinate da acqua che compie moti circolari (o ellittici) in superficie Forze elettriche e magnetiche come nelle onde elettromagnetiche. Esempi: -- La luce intesa come tutte le radiazioni dalle onde radio ai raggi gamma Cose piu’ complesse, come lo spazio-tempo nelle onde gravitazionali (previste dalla teoria e non ancora osservate!) o l’ampiezza di probabilita’ di trovare una particella in una certa posizione ad un certo tempo nel mondo ultrapiccolo e ultraveloce descritto dalla meccanica quantistica Concetti fisici Un’onda puo’ avere bisogno di un mezzo per propagarsi (come per le onde meccaniche) oppure no (come nelle onde elettromagnetiche, che si propagano anche nel vuoto) Un’onda puo’ essere: -- Longitudinale: lo spostamento del qualcosa (il puntino rosso nella figura accanto) avviene lungo la direzione di propagazione dell’onda (il puntino si si muove avanti e indietro). Le onde sonore nell’aria sono longitudinali e non possono essere trasversali © 2006 fisicaondemusica.unimore.it Direzione di propagazione -- Trasversale: lo spostamento del qualcosa (il puntino rosso nella figura accanto) avviene in direzione ortogonale alla direzione di propagazione dell’onda (il puntino si si muove su e giu’). Le onde elettromagnetiche in un mezzo omogeneo sono trasversali e non possono essere longitudinali © 2006 fisicaondemusica.unimore.it Concetti fisici Le onde possono essere: -- Stazionarie: la loro ampiezza varia periodicamente nello spazio ma in alcuni punti, detti nodi, e’ sempre nulla e in altri, detti ventri (picchi e valli), e’ sempre massima. Durante l’oscillazione, il nodo rimane fermo mentre il picco diventa valle e la valle diventa picco. L’energia non si propaga da un punto ad un altro, ma viene continuamente convertita tra potenziale e cinetica. Esempio: le onde della corda di un violino, le onde nella vaschetta d’acqua -- Viaggianti: picchi e valli si spostano nel verso di propagazione dell’onda. L’energia (potenziale e cinetica) viene trasportata nel verso di propagazione. Esempio: le onde in mare aperto o in oceano, le onde sonore Ventre (picco) Nodo Ventre (valle) © 2006 fisicaondemusica.unimore.it Quantita’ fisiche Frequenza, lunghezza d’onda e periodi spaziale e temporale (vedi Lezione IV) Velocita’ di propagazione di un’onda meccanica viaggiante: E’ tanto piu’ grande quanto minore e’ la (radice quadrata della) comprimibilita’ del mezzo - ovvero quanto maggiore e’ la sua rigidita’ - e quanto minore e’ la (radice quadrata della) densita’. Quindi da’ informazioni importanti su come e’ fatto il mezzo! Per esempio, le onde sonore si propagano a velocita’ maggiori nei solidi rispetto ai liquidi e ai gas Velocita’ di propagazione di un’onda elettromagnetica: E’ la velocita’ della luce! Dunque: Le onde del mare sono soprattutto onde viaggianti Il moto della massa d’acqua, che e’ superficiale, e’ determinato soprattutto dai venti Altre cause sono: -- correnti marine (che possono essere sia orizzontali che verticali) determinate da differenti temperature e salinita’ (e dunque densita’ dell’acqua in regioni diverse) -- terremoti o eruzioni vulcaniche sottomarine che creano i cosiddetti tsunami – come quello del dicembre 2004 -- distacco di ghiacci, per esempio nelle regioni polari (soprattutto Antartide) in estate La loro velocita’ e’ proporzionale alla radice quadrata dell’accelerazione di gravita’ ed e’ tanto maggiore quanto piu’ grande e’ la lunghezza d’onda. Cio’ accade perche’ la rigidita’ dell’acqua alla superficie rispetto alla compressione dipende dalla lunghezza d’onda. La dipendenza della velocita’ dalla lunghezza d’onda viene detta dispersione. Verifiche Supponiamo di essere una una piccola barca in mare aperto. Andiamo su e giu’ con le onde. Come potremmo misurare la frequenza dell’onda che passa sotto la barca? [Contando il numero di volte in cui andiamo su e giu’ in un certo periodo di tempo] Il suono nell’aria non ha dispersione, cioe’ la velocita’ del suono non dipende dalla lunghezza d’onda o dalla frequenza dell’onda sonora. Se non fosse cosi’, cosa accadrebbe ascoltando il suono prodotto da un’orchestra? [Gli strumenti in un’orchestra producono allo stesso istante suoni con frequenze diverse (un do e un la per esempio). Questi suoni avrebbero velocita’ diverse e arriverebbero al nostro orecchio in tempi differenti…addio all’armonia!] In occasione dello tsunami nel Dicembre 2004 i media hanno affermato che l’onda – causata da una frattura della superficie al fondo dell’oceano – ha raggiungento la costa viaggiando ad una velocita’ altissima. Spiegare. [Gli tsunami hanno lunghezze d’onda molto lunghe (la distanza tra una cresta e l’altra e’ grande) e dunque la velocita’ con cui l’onda viaggia e’ grande – puo’ arrivare fino a centinaia di Km/h] Domanda 3 Le onde del mare sono onde di superficie. L’acqua si muove in modo circolare (o ellittico) alla superficie (come in figura accanto). Il verso di propagazione e’ quello dell’onda al picco (in questo caso verso destra) Le dimensioni di questi cerchi (o ellissi) diventano piu’ piccole man mano che si va in profondita’. Le dimensioni diventano trascurabili ad una profondita’ pari a circa meta’ della lunghezza d’onda (distanza tra due picchi o due valli dell’onda superficiale) Guardando la figura accanto, e’ come se ogni linea di puntini rossi dal fondo alla superficie tracciasse dei cerchi. Il puntino piu’ in fondo non ruota, quelli piu’ in su compiono moti circolari di ampiezza sempre maggiore Dunque un oggetto che galleggi tendera’ a compiere movimenti circolari ma non si spostera’ in modo significativo © 2006 fisicaondemusica.unimore.it Domanda 4 Concetti fisici Un’onda puo’ cambiare la propria direzione di propagazione in conseguenza di un cambiamento della sua velocita’. Questo fenomeno e’ detto rifrazione. Cio’ puo’ avvenire per esempio quando le caratteristiche del mezzo nel quale si propaga l’onda cambiano Esempio: luce che si propaga dall’acqua all’aria o viceversa (una matita parzialmente immersa in un bicchiere d’acqua appare spezzata) Un’onda che incide su un oggetto oppure su una superficie di separazione tra due mezzi, cambia in parte la propria direzione di propagazione tornando nel mezzo dal quale proveniva. Questo fenomeno e’ detto riflessione Esempio: l’eco e’ determinata dalla riflessione di un’onda sonora su una superficie Onde differenti – per lunghezza d’onda o per direzione di propagazione o perche’ determinate da perturbazioni avvenute a istanti differenti o altro ancora – in generale hanno picchi e valli non coincidenti. Quando si sovrappongono, l’ampiezza delle onde si somma punto per punto. Questo fenomeno e’ detto interferenza. In alcuni punti si possono sommare costruttivamente e in altri distruttivamente Dunque: Quando un’onda si avvicina alla spiaggia, la profondita’ della massa d’acqua diminuisce fino al punto in cui l’onda incontra il letto del mare (quando il mare e’ profondo circa mezza lunghezza d’onda) Il moto circolare si distorce e diventa ellittico Ne segue una diminuzione della velocita’ mentre i vari picchi sembrano raggrupparsi e avvicinarsi La massa d’acqua tende a conservare la sua quantita’ di moto e dunque per compensare la diminuzione di velocita’ l’altezza picco-valle dell’onda cresce Il cambio di velocita’ determina una rifrazione dell’onda, cosi’ che l’onda si avvicina alla spiaggia quasi perpendicolare ad essa Quando l’acqua e’ troppo bassa, il moto circolare si interrompe e l’onda si distrugge, cioe’ i picchi non riescono a formarsi completamente e si frangono Se la pendenza de letto del mare diminuisce in modo graduale avvicinandosi alla riva, le onde si frangono dolcemente – la cresta d’onda sembra bollire mentre arriva sulla battigia Se la pendenza de letto del mare diminuisce in modo repentino, la seconda meta’ (quella dalla parte della riva) del picco dell’onda non riesce a formarsi. La meta’ cresta rimanente continua il suo moto circolare e si tuffa nella valle successiva Se invece di una spiaggia l’onda si trova davanti una parete di roccia, per esempio, viene riflessa e continua a propagarsi in altra direzione In generale, si puo’ avere contemporaneamente riflessione e rifrazione, dando luogo a moti piu’ complicati della massa d’acqua Il pattern delle onde del mare puo’ risultare in realta’ ancora piu’ complicato e cosi’ il ritmo delle onde che si frangono sulla riva. Cio’ accade se onde differenti interferiscono Domanda 5 Spiegazione: L’acqua esercita sulla tavola da surf una forza d’attrito che e’ nel verso della cresta dell’onda. Dunque il surfista puo’ raggiungere molto rapidamente la sua velocita’ limite di discesa (si veda Lezione I) lungo il fianco dell’onda e sotto l’azione della gravita’. Dunque smette di accelerare e prosegue a velocita’ costante L’onda si alza sotto il surfista, cioe’ il surfista non deve “salire” Il surfista puo’ scegliere l’altezza alla quale stare in modo da avere la velocita’ limite che serve per muoversi insieme con l’onda verso la riva L’attrito e’ molto utile anche subito prima che la cresta si franga addosso al surfista! Subito prima che questo accada, il surfista mette la tavola di traverso aumentando l’attrito, riducendo la propria velocita’ mentre l’onda - che prosegue come prima – gli passa sotto. E cosi’ via con l’onda successiva… Messaggi Le maree sono fenomeni periodici causati dalla forza gravitazionale con la quale le masse d’acqua sulla Terra sono attratte dalla Luna. Il periodo delle maree e’ di 12 ore e 26 minuti, cioe’ poco piu’ di mezza giornata (meta’ del periodo di rotazione della Terra), i 26 minuti dovuti al fatto che la Luna ruota intorno alla Terra Fenomeni di risonanza possono determinare in alcuni luoghi della Terra maree particolarmente alte Le onde del mare sono un particolare tipo di onda meccanica e sono onde di superficie viaggianti (non stazionarie) I fenomeni di dispersione, rifrazione e interferenza tipici di tutte le onde determinano il modo con cui le onde si frangono sulla riva o su una parete rocciosa e comunque provocano la struttura – spesso complicata – della superficie del mare Fare surf e’ come andare in skateboard giu’ da una collina, con la differenza che nel caso del surf la collina – cioe’ la superficie dell’onda – continua a salire periodicamente sotto la tavola del surf Treni a levitazione magnetica Osservazioni Si richiamano conoscenze comuni sui treni. In particolare si osserva che: -- la velocita’ massima che raggiungono treni ordinari, inclusi quelli ad alta velocita’ e’ di 300 Km/h -- quando un treno viaggia ad alta velocita’ si sentono piu’ spesso rumori e vibrazioni (evidentemente dovuti a urti delle ruote con le rotaie) -- le rotaie vengono costruite in modo da fare curve piuttosto ampie -- si sente dire che in Giappone, per esempio, sono stati costruiti treni a levitazione magnetica, capaci di viaggiare “volando” sulle rotaie Dimostrazioni d’aula Si usano i pezzi del gioco GeoMagTM per mostrare attrazione/repulsione tra poli opposti/uguali di un magnete Si costruisce un elettromagnete avvolgendo una barra di ferro con filo conduttore connesso ad un generatore di corrente continua e si osserva l’effetto di un magnetino permanente del GeoMagTM e dell’elettromagnete su della limatura di ferro contenuta in una scatolina di cartone Osservazioni Una data estremita’ (polo) di un magnete attrae una estremita’ dell’altro magnete e respinge quella opposta Se metto i magneti uno sopra l’altro affacciando i poli uguali non si riesce a far rimanere il magnete che sta sopra sospeso in equilibrio stabile Se nell’avvolgimento dell’elettromagnete non passa corrente, non si ha alcun effetto sulla limatura di ferro Se nell’avvolgimento passa corrente, l’elettromagnete orienta gli aghetti di limatura di ferro proprio come fa il magnetino permanente Domande 1. Quali forze ci sono tra le ruote del treno e le rotaie e perche’ queste forze diventano piu’ grandi se il treno va piu’ veloce (e curva)? Quale principio usano i treni a levitazione magnetica? 2. Come funziona un magnete? 3. Perche’ non si riesce a far levitare un magnete sopra l’altro in modo che rimanga in equilibrio stabile? 4. Come accade che la limatura di ferro viene influenzata dall’elettromagnete? E’ possibile utilizzare uno schema come quello dell’elettromagnete - visto nella dimostrazione d’aula - per far levitare il treno? 5. In definitiva, come funziona un treno a levitazione magnetica? Domanda 1 Spiegazione Abbiamo visto (Lezioni I e II) che rapidi cambi di direzione effettuati ad alta velocita’ implicano grande accelerazione e dunque grande forza. Questa forza e’ quella che le rotaie devono esercitare sulle ruote per impedire al treno di spostarsi ai lati Per minimizzare queste forze, le rotaie devono essere costruite piu’ diritte possibile e in modo da fare curve piu’ larghe possibile. Imperfezioni determinano comunque urti, rumori e vibrazioni, dunque tanto piu’ importanti quanto maggiore e’ la velocita’ Altra forza importante che agisce sul treno e’ la resistenza dell’aria che ad alta velocita’ puo’ rendere inefficace la forza di attrito statico tra le ruote e il binario: le ruote possono iniziare a scivolare (cioe’ rotolare e strisciare) e questo rende molto inefficiente sia la trazione che il frenamento Nei treni a levitazione magnetica il treno viene mantenuto sospeso (levita) sulle rotaie utilizzando forze magnetiche Domanda 2 Dalla dimostrazione d’aula osserviamo che esistono due tipi di “poli” magnetici - convenzionalmente chiamati nord e sud per rimarcare il fatto che hanno comportamenti opposti I poli esercitano tra loro forze magnetiche statiche. Poli opposti si attraggono, poli uguali si respingono L’intensita’ della forze magnetostatiche diminuisce all’aumentare della distanza tra i poli Non sono mai stati osservati poli magnetici isolati – altrimenti detti monopoli Concetti e quantita’: Analogie tra elettrostatica e magnetostatica Elettrostatica Magnetostatica Due tipi di Carica: Positiva e Negativa Due tipi di Poli: Polo nord e Polo sud Cariche opposte si attraggono Cariche simili si respingono Poli opposti si attraggono Poli simili si respingono Intensita’ forze (attrattive /repulsive) elettrostatiche diminuisce con la distanza tra le cariche Intensita’ forze (attrattive/repulsive) magnetostatiche diminuisce con la distanza tra le cariche Esistono cariche isolate NON sono mai stati osservati poli isolati (monopoli). Si osservano solo in coppia (dipoli magnetici) Campo elettrico e’ forza elettrica (in intensita’, direzione e verso) per unita’ di carica: indica la forza che una carica isolata sperimenta in un luogo dello spazio Campo magnetico indica forza magnetica (in intensita’ direzione e verso) che un monopolo, se esistesse, sperimenterebbe in un luogo dello spazio Cariche elettriche in moto e campi elettrici variabili producono campi magnetici Cariche elettriche e campi magnetici variabili producono campi elettrici A livello microscopico, il campo magnetico in un magnete permanente e’ determinato da correnti elettriche: - La materia (vedi Lezione III) e’ costituita da atomi. Gli atomi da elettroni e nuclei con protoni e neutroni. E protoni, neutroni da costituenti piu’ elementari Il comportamento di queste particelle che vivono nel mondo dell’ultrapiccolo e’ descritto dalla meccanica quantistica In particolare, esiste una proprieta’ che le particelle quantistiche hanno e che non ha analogo negli oggetti macroscopici: le particelle quantistiche ruotano su se stesse (si veda Lezione III). Hanno cioe’ un momento angolare intrinseco detto spin, che puo’ assumere solo valori prefissati, quantizzati: multipli interi o seminteri di una costante fondamentale che si chiama costante di Planck che ha appunto le dimensioni fisiche di un momento angolare (lunghezza x massa x velocita’ oppure energia x tempo) Gli elettroni sono particelle con carica negativa e grazie allo spin sono cariche in movimento, dunque producono un campo magnetico -- Nei materiali non magnetici, gli spin sono orientati in modo casuale e i campi magnetici prodotti si cancellano in media uno con l’altro - Nei materiali magnetici, questa cancellazione non avviene e si determina un campo magnetico netto. Ci sono larghe regioni del materiale in cui gli spin sono orientati nello stesso verso Domanda 3 Un treno che venga fatto levitare su magneti permanenti non e’ realizzabile perche’: -- non sarebbe pratico: pezzi di ferro e ogni altra diavoleria che venga attratta da un magnete rimarrebbe attaccata ai binari e al treno! -- come nella dimostrazione d’aula, non sarebbe in equilibrio stabile: se i due magneti che si respingono non sono perfettamente centrati, a seguito di qualunque spostamento laterale, anche piccolissimo, le forze magnetiche repulsive lo spingerebbero di lato, lontano dalla posizione di equilibrio e quindi il treno cadrebbe. Come una biglia su una ciotola semisferica rovesciata Questo vale in generale anche nel caso elettrico (noto come teorema di Earnshaw): nessuna configurazione di cariche elettriche statiche puo’ restare in equilibrio stabile (cioe’ se sposto una carica dalla posizione di equilibrio le forze agiscono in modo da far ritornare l’intero sistema all’equilibrio) sotto l’azione di sole forze elettrostatiche Il solo modo per mantenere il treno in equilibrio stabile sarebbe quello di poter accendere e spegnere le forze magnetiche in modi e tempi opportuni: accendere per far levitare il treno, spegnere quando il treno sta per cadere e deve essere riportato alla posizione di equilibrio In sostanza occorre utilizzare informazione su quanto accade in un dato istante al treno per determinare e controllare un cambiamento che vada nella direzione che vogliamo. Ci si riferisce a questo processo con il termine inglese feedback Verifica Se cercassimo di mantenere un oggetto, per esempio un bastone, in equilibrio su un dito, raggiungeremmo il nostro scopo piu’ facilmente guardando l’oggetto anziche’ non guardandolo. Spiegare [Il bastone e’ in equilbrio instabile: basta un minimo movimento da una parte o dall’altra per farlo cadere. Se guardiamo il bastone possiamo muovere la mano in modo opportuno per recuperare la situazione di equilibrio] Domanda 4 Corrente P Nord P Sud Figura riprodotta dal Bloomfield In questa figura intensita’ direzione e verso del campo magnetico sono indicati dalle freccette: maggiore l’intensita’ piu’ lunga la freccia Il campo magnetico prodotto da un filo metallico ad anello percorso a corrente (figura in alto) e’ sostanzialmente lo stesso di quello prodotto da un dipolo magnetico La corrente nell’avvolgimento produce un campo magnetico il cui verso dipende dal verso di circolazione della corrente. Il ferro all’interno dell’avvolgimento si magnetizza (gli spin degli elettroni si allineano con la direzione del campo magnetico) e il ferro diventa un forte dipolo magnetico Leggi fisiche Legge di Lenz La corrente indotta da un campo magnetico variabile tende a produrre sempre un campo magnetico che si oppone a quel cambiamento (cioe’ tende a cancellare il campo magnetico che l’ha prodotta) Il campo magnetico variabile produce un campo elettrico che fa muovere le cariche libere dentro il materiale (in questo caso il materiale e’ un metallo che e’ un buon conduttore di corrente elettrica perche’ ha elettroni liberi). Questo fenomeno e’ noto con il termine di induzione elettromagnetica Nella dimostrazione d’aula, la corrente che passa nell’avvolgimento produce un campo magnetico che magnetizza il nucleo di ferro. Questo si comporta come il magnetino permanente (finche’ corrente passa nell’avvolgimento) L’elettromagnete mostrato in aula puo’ essere riprodotto utilizzando corrente alternata e sfruttato per far levitare il treno e mantenerlo in condizioni di equilibrio stabile, aggiustando mediante feedback intensita’ e verso delle correnti Con corrente continua anziche’ alternata, correnti e campi magnetici si degradano per effetto di forze di attrito degli elettroni nel metallo (causate per esempio da urti non elastici con gli atomi del reticolo o degli elettroni tra loro) Con la corrente alternata, ad ogni periodo nuove correnti scorrono dentro il metallo (sebbene in verso ogni volta opposto alla volta precedente) e dunque questi effetti di dissipazione sono molto ridotti Con questo schema sono stati costruiti treni a levitazione magnetica sospesi su rotaie a forma di U. Gli elettromagneti possono essere collocati o sul treno o sulle rotaie Gli effetti di dissipazione termica rimangono troppo elevati anche in questo caso. E i treni a levitazione magnetica (maglev) costruiti cosi’ non sono pratici Nota Un generatore di corrente alternata funziona schematicamente come in figura: -- Ad un capo di un nucleo di materiale magnetizzabile e’ avvolto un filo conduttore -- All’altro e’ un’apertura all’interno della quale puo’ ruotare un magnete Magnete rotante SN Nucleo Avvolgimento 120 volt -- Mentre il magnete ruota, produce nel materiale magnetizzabile un campo magnetico periodicamente variabile nel tempo – alternato - alla frequenza di rotazione del magnete -- Il campo magnetico alternato induce nell’avvolgimento un campo elettrico alternato (e dunque una differenza di potenziale, in figura di valore 120 volt) -- Il campo elettrico alternato fa muovere le cariche nel materiale posto tra i due capi del filo Un motore elettrico funziona come un generatore a rovescio: Si applica la differenza di potenziale alternata ai capi dell’avvolgimento e si ottiene una rotazione del magnete Domanda 5 Lo schema al momento piu’ pratico e’ basato sulla levitazione elettrodinamica In questo schema, un treno dotato di magneti permanenti viaggia su rotaie di metallo e puo’ levitare fino a 15 cm di altezza. Ecco come: I magneti si muovono ll campo magnetico che producono e al quale la rotaia e’ sottosposta varia nel tempo Dunque appare un campo elettrico nella rotaia Ne segue che appare una corrente elettrica nella rotaia (che e’ di metallo, buon conduttore elettrico) e la corrente elettrica rende la rotaia magnetica Questo campo magnetico e’ tale da opporsi al precedente e dunque treno e rotaia si respingono e il treno levita I dipoli magnetici che appaiono sulla rotaia hanno due effetti sul treno: -- lo fanno levitare -- lo fanno muovere La forza con cui il treno si muove (in avanti o indietro) dipende dalla sua velocita’. Se non fosse abbastanza veloce, le correnti avrebbero tempo di decadere e l’effetto di levitazione magnetica e’ meno efficace Il treno e’ sottoposto a una forza magnetica che resiste al moto in avanti. Cio’ accade perche’ la corrente indotta e’ piu’ grande sulla rotaia davanti al treno (dove e’ e’ stata appena creata) che dietro (dove e’ stata gia’ creata e inzia a decadere). Quindi la repulsione magnetica e’ piu’ forte davanti che dietro. Ne risulta una forza all’indietro, che si oppone cioe’ al moto del treno La forza di resistenza magnetica dipende dalla velocita’, perche’ i dipoli hanno meno tempo per perdere energia e le correnti di decadere se il treno va piu’ veloce. La forza e’ significativa a circa 30 Km/h – la velocita’ minima alla quale il treno puo’ levitare. Diminuisce con l’aumentare della velocita’ e diventa trascurabile – rispetto alla resistenza dell’aria – oltre i 300 Km/h Il treno naturalmente ha un carrello retrattile dotato di ruote che viene utilizzato alla partenza, fino a quando raggiunge la velocita’ minima per levitare, e all’arrivo quando frena arrivando al di sotto della soglia minima di velocita’ I treni a levitazione magnetica del futuro potrebbero utilizzare elettromagneti fatti con materiali superconduttori: materiali nei quali al di sotto di una certa temperatura – detta temperatura critica – la corrente elettrica scorre senza alcuna dissipazione e un notevole risparmio di energia In pratica, la resistenza al passaggio della corrente e’ nulla. La corrente continuerebbe a scorrere indefinitamente anche dopo aver rimosso il generatore di corrente Ma niente arriva gratis! Per avere queste proprieta’, il superconduttore deve essere mantenuto ad una temperatura adeguata. A momento, i conduttori a piu alta temperatuta critica sono ben piu’ freddi della temperatura ambiente Messaggi Forze elettriche e forze magnetiche hanno molte analogie e una sola importante differenza: non sono mai stati osservati poli magnetici isolati Di fatto, cariche elettriche in movimento e campi elettrici variabili producono campi magnetici e campi magnetici variabili inducono correnti elettriche Forze elettriche e forze magnetiche e correnti elettriche possono dunque essere usate in applicazioni per attrarre o respingere oggetti e dunque a farli levitare, a seconda della distanza e dell’intensita’ dei campi e delle correnti Campi statici non sono adatti a realizzare condizioni di levitazione magnetica stabili. E’ necessario utilizzare meccanismi di feedback che si prestino a controllare e ripristinare dinamicamente l’equilibrio nella levitazione. Questo e’ possibile utilizzando campi magnetici che possono essere facilmente accesi o spenti o cambiati in intensita’. Dunque, utilizzando correnti elettriche a determinare campi magnetici Questi effetti sono alla base del funzionamento dei maglev. Il meccanismo preferibile per i maglev e’ la levitazione elettrodinamica. In futuro, forse, utilizzando superconduttori Esercizi e problemi Considerare attentamente le verifiche proposte. Quindi per esempio i seguenti tratti dal testo di riferimento: Supponiamo di tenere I poli nord di due magneti insieme in modo che si respingano. Ogni magnete ha anche un polo sud, che e’ attratto dal polo nord dell’altro. Perche’ queste forze attrattive e repulsive non si bilanciano una con l’altra in modo che ogni magnete sia sottoposto a una forza nulla? [Considerare la dipendenza dell’intensita’ del campo magnetico dalla distanza] Se si muove un magnete permanente rapidamente verso destra su una superficie di alluminio (buon conduttore elettrico) stazionaria, a quali forze e’ soggetto il magnete? [Una forza di repulsione verso l’alto e una di resistenza magnetica verso sinistra]