Donato Romano

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“Pensare prima di scrivere!”
Alcuni consigli su come preparare la
tesi di dottorato
Donato Romano
Dipartimento di Economia Agraria e delle Risorse Territoriali
Università degli Studi di Firenze
Scuola Estiva per Dottori e Dottorandi di Ricerca
“Metodologia della ricerca nelle scienze sociali e in economia agraria”
Bari, 8-10 settembre 2008
Obiettivi
• Descrivere le diverse fasi attraverso cui è
necessario passare per giungere alla redazione
della tesi di dottorato
• Prevenire alcuni degli errori più frequenti nel
lavoro di preparazione della tesi
* Non si parlerà di come affrontare l’esame finale
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“Metodologia della ricerca nelle scienze sociali e in economia agraria”
Bari, 8-10 settembre 2008
Contenuti
• La pianificazione del progetto di ricerca
• La redazione di un progetto di ricerca
• La definizione dello schema di un rapporto di
ricerca
• La struttura ed i contenuti di un rapporto di
ricerca
• Qualche consiglio per la preparazione della tesi di
dottorato
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“Metodologia della ricerca nelle scienze sociali e in economia agraria”
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Il processo di ricerca
Problema
Ipotesi
Generalizzazione
Analisi Dati
Raccolta Dati
Teoria
Disegno
Misurazione
• rete complessa di attività
• da pianificare accuratamente
* capacità necessarie già acquisite
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Cos’è una proposta di ricerca?
Una proposta di ricerca (draft research proposal) è
una breve nota (3-5 pagine) che
• descrive il progetto di ricerca, cioè specifica
obiettivi, background, risultati attesi, metodologia,
indice provvisorio, bibliografia, fonti e dati, e
• ne dettaglia il programma di lavoro
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Perché è necessario un progetto di
ricerca?
• può aiutare il ricercatore
ad organizzare le idee
• può aiutare ad usare il
tempo in maniera
produttiva e efficiente
• può aiutare ad evitare
frustrazioni e ritardi
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Le fasi che portano al progetto di
ricerca
•
•
•
•
•
•
Ideazione
Raccolta idee/informazioni
Organizzazione
Stesura provvisoria
Revisione contenuti
Revisione formale
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Ideazione: trovare un argomento
Brainstorming:
• trovare le idee che
interessano maggiormente
• scrivere le idee su carta in
modo da avere sottomano il
maggior numero di argomenti
possibile
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Ideazione: trovare un argomento
Listing: Argomenti della ricerca
Brainstorming
• Obesità
• Censura su Internet
• Filiera corta
• Apatia Politica
• Inquinamento dell’aria
• Benessere animale
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Ideazione: trovare un argomento
Clustering:
fare una mappa delle idee
Junk Food
Regolazione
Libertà di
espressione
Obesità
Animal
welfare
IO
Attività industriale
Comportamento
individuale
Censura su internet
Inquinamento
dell’aria
Filiera corta
Apatia
politica
Uso dell’auto
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Sistema
politico
Raccolta delle idee/informazioni
• raccogliere informazione di background
• formulare ipotesi
• scegliere il disegno della ricerca
• pianificare la raccolta dei dati
• pianificare l’analisi dei dati
• generalizzazione
Specificare un piano di lavoro
dettagliato: localizzazione e
timing delle attività di ricerca
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Organizzare:
mettere l’informazione in un canovaccio
OUTLINE
I. Introduzione
A. Formulazione problema
B. Background e importanza
II. Corpo
A. Obiettivi
B. Risultati attesi
C. Metodologia
D. Raccolta dei dati
III. Bibliografia
IV. Piano di lavoro dettagliato
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Stesura di una bozza
• prendersi il tempo
necessario per lavorare al
progetto
• trovare un posto tranquillo
per scrivere
• evitare distrazioni
• fare delle pause
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Revisione contenuti:
rivedere il piano di ricerca complessivo
• Punti fondamentali:
- l’argomento scelto è rilevante?
- la ricerca è corretta dal punto di vista
teorico?
- la ricerca è stata accuratamente
pianificata?
- abbiamo le capacità necessarie?
- abbiamo abbastanza tempo?
- i vari passaggi sono coerenti?
- quali sono le fasi critiche?
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Revisione formale (proofreading)
• Punti secondari:
- ortografia
- punteggiatura
- struttura dei paragrafi
- stile
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Contenuti di una proposta di ricerca
Titolo provvisorio
In non più di 15 parole specifica il contenuto dello studio
Formulazione del problema
Questa sezione spiegherà in poche righe qual’è il problema
principale affrontato dallo studio. Il problema deve essere
espresso in forma interrogativa
Q.: Qual’è l’argomento che verrà trattato? Quali sono le
domande a cui la ricerca intende rispondere?
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Contenuti di una proposta di ricerca
Background e giustificazione
In non più di mezza pagina questa sezione fornirà
l’informazione di background essenziale e giustificherà la
rilevanza dello studio
Q.: Cosa è già conosciuto? Perché è necessario/utile
questo studio?
Obiettivi
Questa sezione illustra gli obiettivi della ricerca, evidenziando i
punti specifici che saranno affrontati. Un obiettivo deve essere
verificabile.
Q.: Su quali aspetti mi concentrerò?
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Contenuti di una proposta di ricerca
Risultati attesi
Questa sezione specifica in poche righe quali saranno i
probabili risultati dello studio in base alle nostre conoscenze
iniziali
Q.: Quali risposte mi attendo di trovare?
Metodologia
Questa sezione dovrebbe definire una o più ipotesi alternative
riguardo agli approcci e agli strumenti da utilizzare
Q.: Come troverò le risposte alle mie domande?
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Contenuti di una proposta di ricerca
Dati e fonti
Questa sezione evidenzia i dati e l’informazione quantitativa
richiesta e le possibili fonti
Q.: Che informazione dovrò raccogliere?
Bibliografia
Questa sezione fornisce I necessari riferimenti bibliografici e
probabili fonti di ulteriori riferimenti
Q.: Che cosa devo leggere?
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Contenuti di una proposta di ricerca
Indice provvisorio
Questa sezione fornisce una tavola dei contenuti del report in
linea con gli obiettivi della ricerca
Q.: Quale sarà la struttura del report?
Programma di lavoro dettagliato
Questa sezione specifica le azioni da intraprendere ed il
momento in cui esse saranno intraprese.
Q.: Cosa devo fare e quando?
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Sviluppare uno schema (outline)
Che cos’è un outline?
• una descrizione logica, generale
• un sommario schematico
• un metodo di organizzazione
• un progetto del paper
Un outline riflette:
• un pensiero logico e coerente, e
• una classificazione chiara
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Sviluppare uno schema (outline)
Obiettivo generale:
• aiutare nello scrivere
Obiettivi specifici:
• aiutare a organizzare le proprie idee
• presentare il materiale in forma coerente
• mostrare le relazioni tra le idee nello scritto
• costruire e organizzare una panoramica dello scritto
• definire sezioni
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Sviluppare uno schema (outline)
Prima di iniziare:
• determinare lo scopo del rapporto
• determinare il tipo di lettore del rapporto
• sviluppare la tesi del rapporto
Poi:
• brainstorming: elencare tutte le idee da includere nel
rapporto
• organizzare: raggruppare le idee collegate tra loro
• ordinare: dividere il materiale in sezioni dal generale
allo specifico o dall’astratto al concreto
• headings: creare titoli principali e secondari
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Sviluppare uno schema (outline)
Teoria
Un outline ha una struttura bilanciata basata sui
seguenti principi:
• parallelismo
• coordinazione
• subordinazione
• divisione
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Sviluppare uno schema (outline)
Parallelismo
• possibilmente, quando si scrive un outline, i titoli dello
stesso livello dovrebbero essere espressi in forma
parallela, cioè nomi con nomi, verbi con verbi,
aggettivi con aggettivi e così via
• ovviamente questa regola non deve scarificare la
chiarezza del testo: l’applicazione delle regole richiede
sempre buon senso e flessibilità
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Sviluppare uno schema (outline)
Coordinazione
• gli elementi che hanno la stessa importanza (livello)
devono essere indicati con lettere o numeri simili: A è
uguale a B, 1 a 2, a a b, etc.
• i punti appartenenti alla stesso livello devono avere lo
stesso valore: la coordinazione è un principio che
permette di scrivere documenti consistenti e coerenti.
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Sviluppare uno schema (outline)
Coordinazione
Errata
1. Disponibilità attuale delle risorse idriche
2. Risorse idriche superficiali e sotterranee
3. Laghi e bacini artificiali
4. Risorse non convenzionali (utilizzazione acque reflue)
5. Usi futuri delle risorse
Spiegazione: i punti 2, 3, and 4 sono tipi di risorse idriche
attualmente disponibili e dovrebbero essere trattati come
sottotipi del punto 1. Gli usi futuri riguardano la domanda
futura, non quella presente.
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Sviluppare uno schema (outline)
Coordinazione
Corretta
1. Situazione attuale
1.1. Risorse idriche disponibili
1.1.1. Risorse superficiali e sotterranee
1.1.2. Laghi e bacini artificiali
1.1.3. Risorse non convenzionali (utilizzazione acque reflue)
1.2. Usi correnti delle risorse
1.3. Bilancio attuale delle risorse
2. Possibili scenari futuri
…
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Sviluppare uno schema (outline)
Subordinazione
• per indicare l’importanza dei temi un outline fa uso dei livelli
• per ordinare le idee dovrebbe essere organizzato dal
generale allo specifico o dall’astratto al concreto: più un
punto è generale o astratto, più in alto deve essere collocato
nella scala dei livelli
• questo principio permette di ordinare il materiale in termini
logici e richiede una chiara articolazione dei rapporti tra le
parti che compongono l’outline
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Sviluppare uno schema (outline)
Subordinazione
Errata
1. Risorse idriche disponibili
1.1. Risorse superficiali e sotterranee
1.2. Risorse sostenibili
1.3. Risorse non sostenibili
Spiegazione: C’è un 1 senza un 2. Inoltre 1.1, 1.2, e 1.3 non
sono uguali: 1.1 è un tipo di risorsa, mentre sostenibili e non
sostenibili sono qualità della risorsa
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Sviluppare uno schema (outline)
Subordinazione
Corretta
1. Risorse idriche disponibili
1.1. Risorse superficiali e sotterranee
1.1.1. Aspetti positivi
1.1.2. Aspetti negativi
1.2. Laghi e bacini artificiali
1.2.1. Aspetti positivi
1.2.2. Aspetti negativi
1.3. Risorse non convenzionali (utilizzazione acque reflue)
1.3.1. Aspetti positivi
1.3.2. Aspetti negativi
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Sviluppare uno schema (outline)
Divisione
• per dividere sono necessarie almeno due parti; perciò, non
ci potrà mai essere un A senza un B, un 1 senza un 2, un a
senza un b, etc.
• in genere c’è sempre più di un modo per dividere in parti,
comunque
- usare sempre solo un criterio di divisione a ciascun
livello
- usare un criterio che sia il più netto possibile
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Sviluppare uno schema (outline)
Divisione
Errata
1. Risorse idriche disponibili
1.1. Risorse superficiali e sotterranee
1.2. Laghi e bacini artificiali
1.3. Risorse non convenzionali
2. Possibili scenari futuri
2.1. Risorse idriche disponibili in futuro
2.2. Usi delle risorse
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Sviluppare uno schema (outline)
Divisione
Corretta
1. Situazione Attuale: offerta
1.1. Risorse superficiali e sotterranee
1.2. Laghi e bacini artificiali
1.3. Risorse non convenzionali
2. Situazione Attuale: domanda
2.1. Usi civili
2.2. Usi produttivi
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Sviluppare uno schema (outline)
Forma
• la regola più importante per la struttura è essere coerenti!
• un outline può avere una struttura per argomenti o per
proposizioni
- una struttura per argomenti usa parole o espressioni per
tutti i punti senza punteggiatura
Vantaggi: veloce panoramica del lavoro, più facile e veloce da scrivere
- una struttura per proposizioni usa frasi complete per tutti i
punti con punteggiatura corretta
Vantaggi: panoramica più dettagliata del lavoro con evidenziazione dei
temi principali, stesura del testo finale più facile e veloce
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Sviluppare uno schema (outline)
Forma
Si possono usare numeri e lettere romani o decimali
Numeri romani
I.
A.
B.
1.
2.
a.
b.
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Sviluppare uno schema (outline)
Forma
Si possono usare numeri e lettere romani o decimali
Decimali
1.
1.1.
1.2.
1.2.1.
1.2.2.
1.2.2.1.
1.2.2.2.
* mai andare oltre la terza (o al massimo la quarta) cifra decimale
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Il processo di ricerca
Problema
Scrittura rapporto
Ipotesi
Generalizzazione
Analisi Dati
Teoria
Disegno
Redazione del rapporto di
ricerca alla fine del processo
Raccolta Dati
Misurazione
• la sola evidenza concreta della
vostra ricerca
• la qualità della ricerca può essere
giudicata direttamente dalla qualità
del rapporto
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Da dove cominciare?
Un esercizio preliminare:
1. Descrivete lo scopo della vostra ricerca
2. Descrivete gli aspetti più importanti della vostra ricerca
3. Compilate una lista di tutti coloro che hanno contribuito
alla vostra ricerca
4. Compilate una lista di lavori fatti da terzi che avete usato
nella vostra ricerca
5. Descrivete il modo in cui la vostra ricerca conferma o
confuta il lavoro degli altri ricercatori
6. Descrivete il background del vostro oggetto di studio
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Da dove cominciare?
Un esercizio preliminare:
7. Descrivete i risultati che vi attendevate prima di iniziare
la vostra ricerca
8. Descrivete I vostri risultati
9. Descrivete le implicazioni dei vostri risultati
10. Descrivete l’audience ideale per il vostro report
11. Descrivete il tipo di riviste in cui vorreste pubblicare il
vostro report
12. Prendete in considerazione le specifiche linee guida a
cui dovrete attenervi
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La vostra audience
Cosa si aspetta da voi?
• pensate alla vostra audience come composta da peers
• … che tuttavia non sono esperti come voi nel soggetto
specifico che state trattando
• scrivete in modo che qualcuno competente possa riprodurre
esattamente il vostro lavoro
• i vostri lettori sono presumibilmente molto occupati e vogliono
informazione presentata in modo chiaro e conciso:
- mettete l’informazione dove il lettore si aspetta di trovarla
- date importanza all’abstract (o all’executive summary) del
vostro rapporto
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La vostra audience
Un esercizio preliminare
1. Descrivete la vostra audience. Che ruolo ha (accademico,
industria etc.)? Perché leggerà il vostro rapporto?
2. Cosa conosce già dell’argomento?
3. Quali informazioni saranno una novità per il lettore?
4. Quali sono le cose che è più importante che il lettore
comprenda?
5. Elencate termini e/o procedure che sono importanti per la ricerca
ma con le quali i vostri lettori potrebbero essere non familiari
6. Descrivete bene i dati analitici che supportano le vostre
conclusioni
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La vostra audience
Un esercizio successivo alla scrittura
1. I punti principali del report sono identificabili fin dall’inizio?
2. Le procedure/metodi impiegati sono chiaramente descritti?
3. I termini tecnici e non familiari nonché i nuovi concetti sono
stadi definiti/spiegati?
4. La ricerca è stata collocata nel contesto? È stata fornita
sufficiente informazione di background?
5. Sono state usate tabelle e figure per illustrare i dati? Sono
facilmente leggibili?
6. I principali risultati sono stati riassunti?
7. Sono state evitate divagazioni fuori tema nel report?
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Te
si
La struttura di un rapporto
Sezioni:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
Frontespizio
Abstract
Indice
Introduzione
Corpo
Conclusioni
Bibliografia
Appendice
• ogni sezione ha una funzione specifica
• ci sono specifiche linee guida per
formattare ogni sezione
• è opportuno:
- consultare un manuale di stile
- parlare con altri ricercatori che hanno scritto
report
- guardare report simili che sono stati pubblicati
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Te
si
Frontespizio
Parti:
1. Il titolo del rapporto
2. La denominazione della società, istituzione o
organizzazione per la quale il rapporto è stato preparato
3. Il nome dell’autore e della Società o Università che ha
preparato il rapporto
4. La data di completamento del rapporto
5. Informazioni aggiuntive quali (per i rapporto commissionati
da enti, etc.):
- codice contratto di ricerca
- numero del rapporto
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Frontespizio
Esempio:
Titolo
Autore
Università
Data
Nome programma
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Te
si
Frontespizio
Quale titolo?
• accurato: deve riflettere i contenuti più importanti
• attraente: deve suscitare l’interesse dei lettori
• parole chiave
Quattro approcci:
• problema, ipotesi, o teoria
• fenomeno o oggetto indagato
• metodo usato per studiare un fenomeno o nuovo metodo
sviluppato
• breve descrizione dei risultati ottenuti
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Te
si
Abstract
L’abstract è una rappresentazione accurata dei contenuti
di un documento in forma abbreviata (in genere non più di
150 parole)
• non è un compito banale
• è molto importante:
- definisce il campo d’indagine della ricerca
- comunica gli argomenti discussi
- aiuta altri ricercatori ad individuare materiali pubblicati
rilevanti per la loro ricerca
- molti ricercatori leggeranno soltanto l’abstract del vostro
paper
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Te
si
Abstract
Un esercizio preliminare:
1. Perché un altro ricercatore dovrebbe essere interessato a
questa ricerca?
2. Quali sono gli aspetti più importanti della ricerca? Cosa è
necessario che conosca il lettore?
3. Quale informazione deve essere fornita al lettore perché
comprenda gli aspetti più importanti?
4. Quali sono i punti principali per ogni sezione del vostro
report?
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Te
si
Abstract
Un abstract informativo:
1.sintetizzate le principali informazioni per ogni maggiore
sezione del corpo del report, e
2.fornite evidenze empiriche e conclusioni dal corpo del
report
Come svilupparlo?
• destinate 1 o 2 frasi ad ognuna delle principali parti del
report
• cercate di sintetizzare piuttosto che descrivere
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Te
si
Abstract
Esempio:
Introduction
A Hazard Analysis and Critical Control Point (HACCP) Program was
introduced as a mandatory measure in the EU in the
1990s.
Research
Problem
Despite its impact on the food industry, only limited literature
addresses the issue of cost and benefits of HACCP at the firm level in
Europe.
Body
This paper illustrates the results of a pilot study on case studies in
Italy, UK and The Netherlands
Results
providing a first assessment of the order of magnitude of costs of
compliance and a qualitative illustration of the main benefits perceived
by producers.
Conclusion
The study shows that dairy firms are characterised by lower average
HACCP costs per unit of raw material and by higher HACCP total
costs, measured as a percentage on turnover.
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Te
si
Altri contenuti preliminari
Parole chiave:
sintetizzare le principali informazioni per facilitare la ricerca
attraverso motori di ricerca
Codici JEL:
http://www.aeaweb.org/journal/jel_class_system.html
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Te
si
Indice/sommario
• è una lista dei contenuti del rapporto
• dimostra come è stato organizzato il rapporto
L’uso di titoli descrittivi per capitoli e paragrafi può
aiutare il lettore a localizzare i contenuti rilevanti
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Te
si
Indice/sommario
Esempio:
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Te
si
Indice/sommario
Esempio:
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Te
si
Introduzione
L’introduzione prepara il lettore per la discussione che
segue introducendo:
• background e giustificazione della ricerca
• obiettivi (e domande di ricerca)
• campo di indagine (limiti)
• [approccio/metodologia]
• [risultati attesi]
• articolazione del report in sezioni (capitoli)
Queste parti spesso si sovrappongono e qualche volta una di esse
può essere tralasciata
NB: introduzione e conclusioni si scrivono per ultime
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Te
si
Introduzione
Background: un esercizio preliminare
1.quali fatti il lettore deve conoscere per capire la
successiva discussione?
2. perché il progetto è stato finanziato?
3. chi ha lavorato precedentemente su questo problema?
4.quale teoria o modello ha ispirato il vostro progetto?
5.quale evidenza empirica già nota supporta o meno la
teoria?
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“Metodologia della ricerca nelle scienze sociali e in economia agraria”
Bari, 8-10 settembre 2008
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Introduzione
Obiettivi: un esercizio preliminare
1.
2.
3.
4.
su che tipo di problema avete lavorato?
perché avete lavorato su questo problema?
perché state scrivendo questo rapporto?
che cosa ha scoperto o ha dimostrato la vostra ricerca?
5. che cosa dovrebbe conoscere o capire il lettore una
volta finito di leggere il rapporto?
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Introduzione
Limitazioni: un esercizio preliminare
1. come avete lavorato sul problema?
2. perché avete seguito questo approccio?
3. c’erano altri approcci per trattare il problema? Quali
limitazioni vi hanno sconsigliato di seguire gli altri
approcci?
4. quali fattori hanno influenzato il vostro modo di lavorare
sul problema? Quali fattori sono stati più importanti nella
decisione su quale approccio seguire?
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Corpo del testo
Il corpo è di solito la parte più lunga del rapporto e include
tutto ciò che necessita al lettore per comprendere
l’oggetto della ricerca
Si compone di almeno tre parti:
• una sezione su teorie, modelli, e le vostre ipotesi
• una sezione in cui discutete i materiali e i metodi che
avete usato
• una sezione in cui presentate ed interpretate i risultati della
vostra ricerca
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Corpo del testo
Teorie, modelli ed ipotesi: contenuti
• definite e spiegate le vostre ipotesi e le teorie e i modelli
che avete usato per svilupparle
• definite e spiegate ipotesi e modelli alternativi, includendo
i loro punti di forza e di debolezza
• confrontate i punti specifici dove concordano o
differiscono
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Corpo del testo
Teorie, modelli ed ipotesi: esercizio preliminare
1. che risultati vi attendete dal vostro lavoro? Perché?
2. in che modo le vostre ipotesi rispondono direttamente alle
domande poste dal problema di ricerca?
3. in che modo le ipotesi si inseriscono in una teoria più
generale? In che modo il vostro lavoro mette in
discussione o supporta il lavoro di altri?
4. quale è la teoria attuale alla quale si riferisce?
5. ci sono visioni alternative di questa teoria? Quali sono i
punti di forza o di debolezza di queste visioni?
6. su quale letteratura avete basato (o potete basare) le
vostre spiegazioni dei risultati?
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Corpo del testo
Materiali e metodi: contenuti
• descrivete il campo di ricerca
• descrivete l’intero progetto di ricerca (disegno
campionario, questionario, tecniche di analisi dei dati,
etc.)
• descrivete il metodo usato per raccogliere i dati
• descrivete in dettaglio ogni parte della procedura
(sperimentale per esempio) che è originale
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Corpo del testo
Materiali e metodi: esercizio preliminare
1.
2.
3.
4.
5.
come è stato disegnato il vostro esperimento/questionario?
su quale popolazione è stato applicato?
quali passi avete seguito per raccogliere i dati?
come avete preparato e codificato i dati?
come avete analizzato i dati? (metodi di analisi, software
utilizzato, etc.)
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Corpo del testo
Risultati: contenuti
• descrivete cosa avete scoperto o confermato con la
vostra ricerca
• presentate i vostri dati sperimentali o osservazioni e i
risultati
• concentratevi sui fatti e presentateli in modo diretto e
comprensibile
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Corpo del testo
Risultati: figure e tabelle
• dovrebbero aiutare a semplificare la descrizione
• quando è necessario decifrare l’informazione o l’analisi
dell’informazione,
• quando dovete descrivere una relazione tra i dati non
altrimenti evidente
• scegliete il modo più corretto di presentare i vostri dati
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Corpo del testo
Risultati: figure e tabelle
• le tabelle o gli elenchi consentono di presentare i dati
puntuali in forma monodimensionale
• i grafici aiutano nel presentare un trend o una relazione tra
due dimensioni, o la distribuzione dei dati in una certa
dimensione (i.e., tempo, spazio, tra vari studi etc.).
• un grafico a torta è adatto a rappresentare aree, volumi, o
quantità in cui un’entità è stata suddivisa.
• i diagrammi di flusso mostrano l’organizzazione o i
rapporti tra parti discrete di un sistema.
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Corpo del testo
Risultati: figure e tabelle
• evitate la ridondanza: tabelle e figure dovrebbero integrare
piuttosto che ripetere l’informazione nel report
• dovrebbero essere auto-contenute: dovrebbero avere
senso (essere intelligibili) in sé senza riferimento al testo.
• dovrebbero essere citate nel testo: il lettore sarebbe
confuso se incontrasse all’improvviso una figura non citata
nel testo.
• dovrebbero includere legende chiare e proporzionate in
modo che il lettore possa comprenderle
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Corpo del testo
Risultati: interpretazione dei dati
• dimostra il significato della vostra ricerca
• scrivete in modo persuasivo questa sezione per
convincere il lettore che la vostra interpretazione dei dati è
logica e corretta
• mostrate l’evidenza che avete accumulato in modo da
mettere in luce il vostro argomento principale
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Corpo del testo
Risultati: interpretazione dei dati
• l’interpretazione sarà più convincente se argomenterete in
modo logico:
- iniziate con una discussione dei dati
- proseguite con generalizzazioni o analisi dei dati
- discutete come i dati si relazionano al problema o alle ipotesi
illustrate nell’introduzione
- discutete cosa può essere dedotto dai dati in relazione ad altre
ricerche o concetti scientifici
• identificate natura ed entità delle limitazioni della vostra
ricerca
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Corpo del testo
Risultati: esercizio preliminare
1. che cosa è necessario che il lettore conosca prima di
tutto in modo da comprendere ed essere persuaso dalle
vostre argomentazioni?
2. che cosa deve sapere dopo, o che cosa discende
naturalmente da questa prima idea?
3. quale è la cosa più importante che il lettore deve
comprendere nella vostra argomentazione? Potrebbe
essere collocata all’inizio della discussione?
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Conclusioni
Le conclusioni sono una sezione piuttosto breve in cui si
sintetizzano i risultati. È importante perché è l’ultima
chance che avete per poter far comprendere l’importanza
della ricerca al lettore. In questa sezione non si
introducono nuove idee.
Esse servono a:
• sintetizzare i risultati
• generalizzare la loro importanza
• sollevare problemi e domande che rimangono senza
risposta
• discutere dati ambigui (mixed evidence)
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Raccomandazioni
Questa è una sezione facoltativa che può essere
introdotta:
• quando risultati e conclusioni indicano che resta da fare
ulteriore lavoro
• quando avete esplorato diversi modi di risolvere un
problema o migliorare una situazione e volete
determinare quale è il migliore
Tuttavia, in questa sezione:
• non introducete nuove idee
• basatevi sull’evidenza prodotta nelle conclusioni e nella
discussione dei risultati
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Bibliografia
• permette ad altri ricercatori di lavorare su o replicare la
vostra ricerca
• senza riferimenti il lettore non sarebbe in grado di dire se
l’informazione che presentate è credibile
• permette di fare rimandi al lavoro di altri ricercatori senza
fare un rapporto dettagliato dei loro lavori
• includete i riferimenti agli autori che avete citato
direttamente nel rapporto o che sono stati fondamentali
per la vostra ricerca
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Bibliografia
A livello internazionale, due sistemi principali:
• British Standard
• Harvard System
Citazioni nel testo:
• British Standard: numerazione progressiva, es. Romano [3]
• Harvard System: autore e anno in parentesi, Romano
(2008)
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Bibliografia
Citazioni in bibliografia: British Standard
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Bibliografia
Citazioni in bibliografia: Harvard System
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Bibliografia
In pratica, ogni settore o rivista ha il proprio stile per i
riferimenti bibliografici: es. Eur. Rev. Agr. Econ.
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Bibliografia
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Bibliografia
es. Rivista di politica agricola
internazionale
La bibliografia, per autore, in ordine alfabetico e non numerata, va riportata alla fine del testo e deve includere esclusivamente le
opere citate nell’elaborato. Nelle citazioni nel corpo del testo è sufficiente riportare, in parentesi, il cognome dell’autore e l’anno di
pubblicazione. In caso di edizioni successive alla prima, o di traduzioni da testi originali, occorre riportare l’anno di prima
pubblicazione e l’edizione alla quale si fa riferimento. Per il riferimento bibliografico di relazioni/comunicazioni presentate a
Convegni occorre riportare l’anno di pubblicazione degli atti e la data in cui si è tenuto il Convegno. Qualora gli atti non siano stati
ancora pubblicati, riportare solo la data in cui si è tenuto il Convegno. Per il riferimento bibliografico di lavori di autori o enti poco
conosciuti, è opportuno riportare, a fianco all’acronimo, la dicitura per esteso.
Nel caso in cui vengano riportati nel testo brani tratti direttamente dai riferimenti bibliografici citati, è buona norma indicare anche il
numero della/e pagina/e da cui la citazione è tratta. Nella bibliografia le monografie e gli articoli vanno citati nel seguente modo.
Per le monografie: il cognome dell’autore e l’iniziale del nome, l’anno di pubblicazione fra parentesi, il titolo dell’opera in corsivo, il
luogo di edizione, l’editore.
Per gli articoli: dopo l’indicazione dell’autore e dell’anno di pubblicazione si riporta il titolo dell’articolo, il titolo completo della rivista
in corsivo, il numero romano corrispondente al volume, l’indicazione del fascicolo, il numero della pagina iniziale e di quella finale
dell’articolo.
Esempi:
- Serpieri A. (1950). Istituzioni di economia agraria, Bologna, Edizioni Agricole.
- Pampanini R., Pennacchi F. (1991). “L’ottimizzazione della rimonta negli allevamenti bovini da latte: un modello basato sulla
programmazione dinamica”, Rivista di Economia Agraria, XLVI, n. 2.
Per quanto concerne i siti internet consultati, si ricorda che è opportuno segnalare la data (giorno, mese, anno e ora) in cui il sito è
stato consultato a causa degli aggiornamenti costanti cui i siti sono soggetti.
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Appendici
Informazione che è rilevante per il vostro soggetto ma
deve essere tenuta separata dalla parte principale del
rapporto per evitare di interrompere lo svolgimento del
testo
• posizionate le appendici nell’ordine in cui viene fatto loro
riferimento nel rapporto
• numerate le pagine di ciascuna appendice separatamente
in modo che ciascuna appendice inizi con pag. 1.
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Cosa portare a casa?
1. Contare fino a dieci prima di … agire
la preparazione della tesi di dottorato è il punto finale (?)
di un processo complesso che va accuratamente
pianificato
2. Zelig era forse esagerato, … ma in fondo non aveva
tutti i torti
non c’è un testo che vada bene per tutti: esiste viceversa
un modo particolare di comunicare i contenuti del vostro
lavoro a seconda dell’audience
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Cosa portare a casa?
3. Pensare globalmente, agire localmente
chiedetevi sempre quale è il ruolo di ciò che state facendo
nell’economia complessiva del lavoro: quale rapporto
esiste con quanto avete scritto prima, con quanto
scriverete dopo e con l’obiettivo finale della ricerca
4. L’abito non fa il monaco, … ma può farlo tornare laico
un cattivo lavoro difficilmente può esser fatto passare per
buono; ma un ottimo lavoro dal punto di vista scientifico
può sicuramente essere rovinato da una scarsa
attenzione nella fase di preparazione del rapporto
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http://owl.english.purdue.edu/
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