Visita al Palazzo reale di Ischia

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Visita al Palazzo Reale di Ischia
Plesso La Rita
Classe V
a.s. 2012-2013
Il 23 aprile, noi alunni di classe quinta del plesso La Rita, ci siamo recati
con le nostre maestre presso il Palazzo Reale di Ischia.
Eravamo tutti molto contenti ed incuriositi di effettuare questa visita
perché finalmente avremmo potuto vedere l’interno della struttura, di cui
finora conoscevamo solo l’ingresso principale.
All’arrivo, siamo stati accolti dal capitano della struttura con un gradito
rinfresco e poi una gentile signora ci ha fatto da guida durante la visita.
Erano presenti anche il signor Zabatta del Comune di Casamicciola Terme
e il parroco della Parrocchia di Santa Maria Maddalena, don Gino che ci
ha spiegato che il parroco Giuseppe Morgera trascorse la sua infanzia con i
nonni nella Casina reale di Villa dei Bagni in Ischia, di cui il nonno era
custode. Così fu nominato chierico della cappella della Casina reale, e
potè, grazie all’aiuto dei Borbone, entrare in seminario.
Quest’esperienza è stata per noi molto bella e interessante.
Palazzo Reale…un po’ di storia…
L'edificio fu eretto nel 1735 per volere del primo proprietario, il protomedico Onofrio
Buonocore, e diventò presto la meta preferita di villeggiatura dei nobili.
Dopo la rivoluzione del 1799 il palazzo venne acquistato dalla famiglia reale Borbone. In
particolare, Ferdinando IV re di Napoli e delle Due Sicilie lo utilizzò principalmente come base
per cacciare e pescare nell’antico Lago del bagno. Tale specchio d'acqua fu successivamente
trasformato in porto, con l’apertura di una bocca a mare sul versante nord, per volontà
di Ferdinando II, il quale diede inizio anche alla costruzione delle Antiche Terme Comunali,
sorte al fine di sfruttare le acque delle tre sorgenti di Pontano, Fornello e Fontana.
Sempre per volere di Ferdinando II, il botanico di corte Giovanni Gussone fece ricoprire la
distesa di lava lasciata dall’eruzione del cratere dell’Arso con una bellissima e rigogliosa
pineta. Nell’ambito di questa operazione, Gussone incrementò inoltre il giardino della casina
reale, piantumando esemplari di platani, querce, lauri, eucalipti, provenienti dall’Orto
botanico di Napoli. L’architettura del giardino, infine fu completata ed abbellita da false grotte
rivestite con schiuma vulcanica e da un sapiente uso decorativo degli agrumi. Con la caduta
dei Borbone la casina attraversò una fase di declino fino al 1865, quando si pensò di
trasformarla in stabilimento termale riservato al personale militare. Per un breve periodo,
dopo il terremoto del 1883 che colpì duramente il comune di Casamicciola Terme sul
versante nord dell’isola, ospitò l’Osservatorio meteorologico e geodinamico. Oggi è sede
dello stabilimento balneotermale militare.
La chiesetta
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