Antropologia della Musica
Nicola Scaldaferri
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II semestre
siti:
www.unimi-­‐musica.it www.leav.unimi.it http://users.unimi.it/benicult/ lezione: martedì, giovedì ore 16.30-­‐18.30, Aula K 32, via Noto 8 inizio: martedì 15 febbraio ricevimento: martedì ore 9-­‐13, via Noto 6 Titolo del corso: La voce umana
I modulo: La voce umana come strumento espressivo; 20 ore, 3 cfu
II modulo: Approfondimenti analitici: 20 ore, 3 cfu
Contenuti del corso
La voce umana è uno degli oggetti sonori più complessi e affascinanti. Il corso intende esplorare la
varietà di tecniche e situazioni musicali che caratterizzano la presenza della voce nelle varie culture. Il
primo modulo costituirà un’esplorazione della presenza della voce umana e del suo impiego musicale in
varie culture, utilizzando come materiale di base l’antologia curata da Ugo Zemp Lex Voix du Monde.
Il secondo modulo sarà dedicato all’approfondimento di specifiche pratiche musicali vocali. Uno
sguardo particolare sarà rivolto al canto polifonico di tradizione orale di Santu Lussurgiu, in Sardegna;
la recente monografia scritta a 10 mani dall’etnomusicologo Ignazio Macchiarella con i quattro cantori
di su concordu, oltre a fornire il quadro di una delle più straordinarie tradizioni polifoniche italiane,
rappresenta anche il risultato di un innovativo approccio dialogico e collaborativo.
Il corso verrà svolto in forma seminariale ed è fortemente incoraggiata la frequenza.
Indicazioni di supporto per la frequenza del corso e per i non frequentanti saranno disponibili sui siti
www.leav.unimi.it e www.unimi-musica.it.
Per esigenze particolari, richieste di informazioni, contattare il docente durante il ricevimento o via
email.
Programma d’esame
a) Materiali sonori e audiovisivi
CD: U. Zemp Lex Voix du Monde, antologia in 3 CD (con libretto allegato); A. Lomax, Folk Music and
Songs of Italy. A Sampler, The Lomax Collection, Rounder 1999.
Film: M. B. Mahmud, Les milles et une voix; U. Zemp, Voix de tête, voix de poitrine; R. Morelli, Su Concordu.
b) Materiali cartacei
A. Lomax: Nuova ipotesi sul canto folkloristico italiano nel quadro della musica popolare mondiale, in “Nuovi
argomenti”, 17-18, 1956, pp 109-135;
programma di sala di Samaritani. Viaggio iconosonoro alla scoperta di una cultura millenaria, MiToSettembremusica, 2010;
da: “Cahier de Musiques Traditionnelles” 6, 1993: B. Lortat-Jacob, Polyphonies de Sardaigne: quatres voix qui
n’en font qu’une: 69-86; C Meyer, Polyphonies médiévales et tradition orale: 99-117;
da “Molimo” 6, 2011, Cuem (in corso di stampa): N. Scaldaferri, Voce, memoria, ritmo, movimento corporeo.
Esempi di performance dei canti epici dei Balcani.
dalla “Enciclopedia della Musica Einaudi”: A. Shiloah, Ebraismo e Islam: posizioni monoteistiche nei riguardi
della musica (vol 3: 313-339); M. Beghelli, Voci e cantanti (vol 5: 814-841); R. Dalmonte, Voci (vol 1: 283305); G. Léothaud, Classificazione universale delle tecniche vocali (vol 5: 789-813); R. B. Qureshi, L’interazione
fra esecutori e spettatori nella musica di tradizione orale (vol. 5: 757-772), AAVV, Tipologia delle tecniche polifoniche
(vol 5: 1065-1086); F. Giannattasio, Dal parlato al cantato (vol 5:1003-1036).
I. Macchiarella (a cura), Cantare a concordu. Uno studio a più voci, Nota, Udine, 2009.
Integrazione per non frequentanti:
W. J. Ong, Oralità e scrittura, Il Mulino Bologna, 1986.