L'INTERVISTA MATTIA PACANONI. Presidente Tutti Insieme Cantù «La nostra associazione raddoppia. Con il gradimento del vertice» ALTRO CHE (SOLO) TIFOSI «IDEE, SOLDI E PROGETTI PERLAMORE DI CANTÙ» EDOARDO CERIANI La sua banda suona il rock. E tutto il resto all'occorrenza Lo dicono i numeri di Tutti insieme Cantù, la compagine di azionariato popolare che è socia di Pallacanestro Cantù e che lui presiede da un anno e mezzo. Nei tre (anni) fin qui di vita, Tic ha fatto più di quanto avevapromesso. Naturale, dunque, pensare di andare avanti. E Mattia "Tia" Paganoni, il presidente, lo ha detto con forza l'altra sera al Cda, prima di ripeterlo con altrettanta chiarezza all'assembleadei soci di venerdì prossimo. Pancia a terra, e via. Verso una nuova avventura al fianco della società. Nel giorno delbattesimo di suo figlio Nick, Paganoni ha deciso di ripercorrere quello che è stato, cercando anche di prevedere quel che sarà Presidente, come vede il futuro? Nostro o della Pallacanestro Cantù? Pardi intuire che sianodirettamente collegati... E mai come in questo momento. Perché? Siamo cresciuti, e non ce lo dicono solo i numeri e i risultati. Cosa, allora? Il livello di considerazione. Abbiamo unpeso specifico diverso. In che senso? Nel senso che praticamente tut- te le nostre idee arrivano a destinazione, perché adesso è lastessa Irina Gerasimenko achiederlo. Non che primanon fosse così, ma orapossiamo dire di avere un rapporto tale per cui tutto diventa più facile. Una bella soddisfazione... E più che per me, Tia Paganoni come singolo, lo è per i soci e per il consiglio di amministrazione, il nostro incubatore di idee. Cambiato tanto, allora? Una cosa su tutte. Prima eravamo noi a citofonare a casa Gerasimenko, ora sempre più spesso sono loro a suonare. Segno che quel che facciamo comincia a stare a cuore. Dicono che anche nell'operazione Recalcati abbiate avuto un peso importante. Non lo nego. Tutto parte da un'idea dei soci, che noi abbiamo indirizzato e che loro hanno recepito. Chiedendoci addirittura un segno tangibile. E noi non ci siamo tirati indietro, contribuendo alivello economico. Una parte dell'ingaggio del Charlie, dunque, se l'è accollata anche Tic. Questa nuova filosofia piace ai suoi compagni di viaggio? A parte che non si tratta di un'inversione di rotta, ma solo del consolidamento di quanto c'eravamo messi in testa all'atto di fondazione. Comunque, una fi- losofia che piace. Lei se ne accorge da cosa? Dalla partecipazione, per cominciare. Ci spieghi... L'altrasera, Cda. Si presenta Roberto Allievi, uno che non si è mai tirato indietro. E, dall'alto della sua saggezza e della sua esperienza, nel discorso usa un verbo che riflette esattamente la nostra filosofia: veicolare. Ecco cosa dovrà continuare a fare Tic nei prossimi tre anni: veicolare. Idee, soldi, manodopera, eventi. Tutto quello che alla Pallacanestro potrà servire. E che finora avete fatto senza mai risparmiare energie... Lo dicono le cifre. Tre anni fa, seduti aun tavolo con Anna Cremascoli e Luca Orthmann, sparando un po' alto si decise di garantire alla società nel triennio un contributo di 220.00 euro. Sapete a che cifra siamo arrivati? Dica, dica... Raggiunta e superata: 250.000. Ecco perché Tic deve andare avanti. Perla Pallacanestro Cantù costituisce un sostegno economico, organizzativo e lavorativo. A proposito di organizzazione, si è sempre concentrati sulle vostrespecialità della casa? Stavolta più che mai. E sono? L'amichevole pre stagione, ovvero il Trofeo Fabio e Simo, al Panni, la presentazione del nuovo roster, la maglia speciale, la Cena di Natale, la club house e gli incontri in libreria. E quest'anno, per non smentirvi, gli avete attaccato là qualcosina non di poco conto... Vero. Abbiamo contribuito a tutte le celebrazioni dell'80°, partendo dall'allestimento di piazza delle Stelle in collaborazione con Tradizione Canturina, per arrivare alla gestione dellaparte finanziaria ed economica della serata, fino alla maglia celebrativa. Per andare avanti di questo passo, come si fa? Per prima cosa cercheremo di allargare labase societaria, organizzeremo nuovi incontri e ci presenteremo ancora al territorio. Poi vedremo di rafforzare il rapporto con la società, ma in questo caso siamo giàben indirizzati. Cioè? Ho giàparlato con quei due o tre soci di Pallacanestro Cantù che hanno deciso di starci al fianco e la risposta è stata entusiasta. Anche loro ci spronano aproseguire. Prima di voltare pagina, e iniziare un nuovo triennio, avrà qualche flash che si porterà sempre dentro... Uno senza dubbio lo scudetto Under 20 del Pgc. Siamo stati parte attiva nell'organizzazione, dalla serata inaugurale a quella di chiusura Che è coincisa con la vittoria, quindi non poteva andare meglio. Mattia Paganoni presidente di Tutti Insieme Cantù E il secondo? La prima maglia celebrativa, quella con lo skyline di Cantù usata nel derby con Milano. Ne abbiamo vendute duemila, poi conl'asta di quelle deigiocatori scesi in campo raccolto più di 15.000 euro. Numeri impressionanti. Prima, nel raccontaredi Roberto Allievi, uno che qui ha fatto la storia, abbiamo notato una luce particolare nei suoi occhi. Come mai? Non me ne vogliano gli altri, ma in questo momento mi sento di ringraziare personalmente Roberto. Che crede fortemente nel progetto, che è sempre sul pezzo, che non ha mai mollato di un centimetro e che non ci mollerà mai. Ed è anche con questa convinzione che andiamo avanti più sereni.