Canzoni d`Amori Feroci Appunti per un pop-concert

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Canzoni d’Amori Feroci
Appunti per un pop-concert
una invenzione di Cristian Ceresoli e Antonio Pizzicato
Scritto da Cristian Ceresoli
Messo in musica e in canzoni da Antonio Pizzicato
con la collaborazione di Riccardo Marconi
Liriche originali di Cristian Ceresoli
e in lingua originale di Dante Alighieri, Edoardo Di Capua,
Caio Valerio Catullo, Adriano Celentano, Lorenzo Cherubini,
Thomas Stearn Eliot, John Lennon, Giacomo Leopardi, Mogol,
Gianni Morandi, Gino Paoli, Rainer Maria Rilke,
William Shakespeare, Little Tony e Zucchero
La canzone “Luna” è di Riccardo Marconi
“Vasame assaje” è una traduzione in napoletano di Antonio Pizzicato
Alla voce: Antonio Pizzicato
Alla chitarra: Riccardo Marconi
Agli appunti: Cristian Ceresoli
Canzoni d’Amori Feroci sono degli appunti per un concerto un po’ rock, un po’ folk, un po’
jazz e assai poetico. Ma soprattutto pop. Appunti perché la forma di questo concerto dal vivo è
proprio quella caotica e spontanea degli appunti appena presi, delle storie appena nate, delle
canzoni appena inventate.
In questo concerto (che ha fatto del contrasto alto-basso, aulico-volgare, raffinato-grossolano,
comico-tragico una delle proprie ragion d’essere) si esplora l’argomento d’amore in tutti i suoi
estremi: dalla sessualità carnale delle canzoni e delle poesie, all’amore etereo e idealizzato degli
articoli di cronaca.
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In questi appunti convergono storie, articoli, molte canzoni e la nostra invenzione di cantare la
poesia in un concerto pop che non manca di affondare il colpo sull’attualità e che svela (questo è
almeno quello che ci pare) delle chiarissime intrecciature tra ciò che è animale e ciò che è
spirituale nell’amarsi. Ma pure tra ciò che è buono e ciò che fa male.
Quando in fine la massa aggrovigliata degli appunti lascia spazio alla maturità di una vera e
propria storia (come quando dopo numerosi inizi si costruisce finalmente un amore intero) il
concerto ha una svolta decisiva in cui gli innamorati eroi di questa storia, nella loro complicità,
compiono un’impresa straordinaria. Un ultimo slancio della fantasia che vuole essere
spregiudicata e allegra – come lo è la poesia secondo noi.
Durante il concerto, sostenuto sempre da musica d’alto livello e da molti spunti comici,
sentiremo una versione rock del duetto al balcone tra Romeo and Juliet di Shakespeare. La storia
dei lussuriosi Paolo e Francesca, con il loro bacio galeotto, verrà ascoltata come un brano di
musica leggera. L’erotico e arrabbiato Catullo ci dirà dei “mille basia” che chiede alla sua tipa al
ritmo conturbante di un latino-americano. I versi di Adriano Celentano, Gianni Morandi, Little
Tony, John Lennon, Gino Paoli e Zucchero saranno intrecciati alle storie inventate.
La chitarra non smetterà mai di suonare e ascolteremo come in un racconto le parole di
“Serenata rap” e di “Bésame mucho”. Oppure un solo verso di un grande poeta americano
diventerà una canzone intera dove l’italiano e l’inglese si intarsiano. Altre volte i versi di un noto
poeta inglese di Stratford-on-Avon saranno riportati in italiano conservandone la metrica: quel
ritmo e quella musicalità che permette all’ascoltatore di godersi davvero l’oriente, Giulietta, e il
sole.
Perfino gli ascoltatori stessi rientreranno come personaggi raccontati negli appunti del
concerto. Così da mescolarsi alla storie di Chretièn e Marie, di Lancillotto e Ginevra, di Atalanta e
Melanione, degli adolescenti ritagliate dai giornali, di Orfeo (che cantando fa ritornare dalla
morte sua moglie) e soprattutto di Silvio Berlusconi e la bellissima Veronica Lario.
Tra un appunto comico e un risvolto tragico (caduti come gemme raffinate in un caos)
sentirete alcuni brani scritti già in partenza concepiti per il canto e trasformati come partiture di
parole in musica. Una sorta di poesia cantata: forse una sintesi tra letteratura e musica. Una
invenzione originale per cui Cristian Ceresoli e Antonio Pizzicato, a partire dalla loro opera
prima “Voce Sola”, hanno riscosso prestigiosi consensi di critica e grande entusiasmo di pubblico.
Adesso questa invenzione, in occasione di questo pop-concert, vive della preziosa collaborazione
del Maestro Riccardo Marconi.
Buon ascolto.
arise fair sun / and kill the envious moon (W. Shakespeare)
apri la porta a un guerriero di carta igienica / e dammi il tuo vino leggero (U. Tozzi)
of lovers whose bodies smell of each other (T. S. Eliot)
half of I what say is meaningless / And I say it just to reach you (J. Lennon)
questi, che mai da me non fia diviso, / la bocca mi basciò tutto tremante (D. Alighieri)
bésame, bésame mucho, / como si fuera esta noche la última vez (C. Velazquez)
che mi salvasse adesso / pure il tuo ridermi addosso (C. Ceresoli)
da mi basia mille / deinde centum (C. V. Catullo)
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Rock the theatre! Ovvero come trasformare le storie in musica. Per la gioia di chi ama i concerti. E in platea vuole
scatenarsi. Un’esperienza certo diversa da quella di uno stadio in delirio per Vasco, ma di sicuro coinvolgente per vista e
udito. Un poetico e ironico concerto di canzoni e storie ispirato agli amori violenti, passionali, contrastati: in una parola
“feroci”.
Vogue (ottobre 2007)
Ha l’intimità del cabaret d’altri tempi e la scanzonata disinvoltura di un happening pop, il gusto sofisticato per la
citazione e il piacere giocoso di un incontro immediato con il pubblico, la trasgressione notturna della festa e il respiro
romantico di un dialogo sentimentale.
La Repubblica Milano (17 settembre 2007)
Una sana e legittima leggerezza con un godibilissimo spettacolo concerto che ribalta in poesia Celentano e Gianni
Morandi e mette in musica Catullo e Shakespeare.
Diario (luglio 2007)
Si parla e si canta d’amore con la caotica spontaneità di un discorso d’amore in fieri, c’è spazio per il riso e per il pianto,
e si rimane incantati dall’arguta ironia con cui si mescolano registri alti e bassi.
Hystrio (luglio 2007)
Una contaminazione felice di generi e secoli, un abbraccio tra mito e realtà, poesia e storia, tra cronaca e musica
popolare, personaggi e persone. Un viaggio nel sentimento d'amore cantato e scritto in modi distanti e fusi in una
deliziosa invenzione chiamata Canzoni d'Amori Feroci - Appunti per un pop concert. Appunti fatti di frasi fermate
sulla carta da chi ha fretta e vuole ricordare. Appunti che sono annunci di giornale, articoli di nera, versi di Dante,
Shakespeare, Catullo ("il poeta più vecchio del concerto"), Leopardi, accostati alle parole delle canzoni di Mogol, John
Lennon. Una bizzarra, esilarante riscrittura di storie pensata da Cristian Ceresoli e Antonio Pizzicato che le ha messe in
musica e cantate con la sua voce bella, al suono della magnifica chitarra di Riccardo Marconi.
il Giornale (25 settembre 2007)
Il sodalizio artistico di Cristian Ceresoli e Antonio Pizzicato segna un altro punto. La formula è quella già felicemente
sperimentata in Voce Sola: la stessa scanzonata, quasi beffarda spigliatezza, lo stesso tono di improvvisazione (non si sa
quanto accuratamente orchestrata), ma questa volta, oltre a Pizzicato, c’è in scena il chitarrista Riccardo Marconi e lo
stesso Ceresoli. In tal modo la grande ammucchiata di amori feroci, in uno spiazzante rimescolamento stilistico e
temporale di musica e poesia (che trascorre da Catullo a Zucchero, da Dante a John Lennon, passando per Gianni
Morandi e Shakespeare), acquista una sua originale, godibilissima leggerezza e sortisce effetti di trascinante teatralità.
Sipario (novembre-dicembre 2007)
La storia è una spirale: il trovatore Cretienne de Troyes salva Marie dal suicidio nella Senna e scrive la saga del triangolo
Artù, Ginevra, Lancillotto. Questa finisce fra le mani di Francesca che la lascia leggere (galeotto il racconto) a Paolo,
scatenando una passione risolta dal marito Gianciotto con la morte di entrambi. E così via passando per le coppie più
celebri di ogni tempo: Romeo e Giulietta, Catullo e Lesbia, Atalanta e Melanione (ovvero Ippomene), Orfeo e Euridice
e così via fino a Silvo e Veronica. Perché al centro di «Canzoni d’amori feroci» c’é il più nobile dei sentimenti … in cui
alta lirica (Dante, Shakespeare, Leopardi) e versi popolari della canzonetta made in Italy (Celentano, Zucchero, Tozzi,
Mogol, Battisti, Jovanotti) si intrecciano agganciandosi l’un l’altro, grazie ad un sapiente montaggio di frammenti. Con
qualche notevole chicca come «Besame mucho» in napoletano.
Corriere del Mezzogiorno (17 febbraio 2008)
Eretici versi e parole per feroci canti d’amore. In scena sono soltanto tre. Uno parla, uno canta e uno suona, eretici
impertinenti, sapienti come meccanici del verso e della parola, trasformano la frase e la pagina scritta e quella cantata in
percorso asimmetrico e nuovo, per disegnare un panorama sghembo e ironico, eppure armonioso, delle parole d’amore
che ancora fanno battere il cuore. Cristian Ceresoli e Antonio Pizzicato, accompagnati alla chitarra da Riccardo
Marconi, s’inerpicano nell’impervio territorio della memoria e della letteratura paludata per costruire il loro “Canzoni
d’Amori Feroci”, spettacolo che loro stessi definiscono “pop-concerto”. Insomma un gioco che potrebbe essere labirinto
di temi e passioni, si resta sorpresi dalle tante possibili asimmetrie che stavolta la memoria di Jovanotti o Celentano,
Shakespeare o Catullo ci offre, in possibili incontri. Puzzle e gioco che potremmo far nostro in salotto. Ma che è meglio
lasciare a loro, che sono colti, bravi e divertono.
La Repubblica Napoli (17 febbraio 2008)
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Canzoni d’Amori Feroci - Appunti per un pop-concert è una invenzione di Cristian Ceresoli (poeta,
scrittore e regista) e Antonio Pizzicato (regista, compositore e performer della voce). Ha esordito registrando
il tutto esaurito nel giugno 2007 al Festival di Castrovillari, per poi replicare in settembre al CRT Teatro
dell’Arte all’interno del Milano Film Festival, e a Torino Spriritualità con un’altra settimana di tutto
esaurito tutte le sere. Viene trasmesso da RaiRadio3 ad inizio febbraio 2008 ed è tuttora in tournée tra Napoli,
Bergamo, Brescia, Settimo Torinese, Cuneo e ancora. Amanita e Che mi salvasse adesso, due delle canzoni
originali del concerto, sono state selezionate per le finali del Nuova Musica Italiana presiedute da Mogol.
Per lo Stary Teatr di Cracovia - Teatro Nazionale Polacco, Cristian Ceresoli e Antonio Pizzicato realizzano il
poema breve in inglese Crashingcash. Questo accade durante la lavorazione del loro primo sorprendente
poema cantato Voce Sola, che a partire dalle prime tre settimane nella cantina di esterni a Milano nell’aprile
del 2005, e passando dal Santarcangelo International Festival of the Arts e dal Benevento Città
Spettacolo ancora in forma di studio, viene presentato in forma definitiva nel corso del 2006 in numerosi
contesti musicali, letterari, teatrali, di poesia o cinema tra cui si ricordano RaiRadio3, Armunia, RaiSat, CRT
Teatro dell’Arte, Milano Film Festival, Nobodaddy Teatro Rasi Ravenna.
…
Un’incandescente operina che fonde poesia e canto, rifuggendo da uno sterile virtuosismo per danzare sul filo di
un'ironia sottilmente disperata ... un bel impasto di umori e suggestioni, ironico e colto, beffardo e malinconico, sempre
in bilico tra Carmelo Bene e Battiato o De Gregori.
IlSole24Ore
Si è fatta notare per la sua singolarità e per la diversità della sua proposta ... uno spettacolo che non teme di farsi
preghiera.
Avvenire
Non capita sovente, in quest’ inizio di ventunesimo secolo, di poter assistere a qualcosa di simile al canto di un antico
aedo.
La Repubblica
Parole che si fanno suoni, che scatenano emozioni, che raccontano miti classici e cronache apocalittiche: un’unica arma
come difesa e incitamento: il canto.
FilmTV
In canottiera, in piedi dietro un leggio, Pizzicato asseconda la scrittura tragica e beffarda di Ceresoli aprendo la strada a
un nuovo genere fra teatro di narrazione e opera da camera.
Corriere della Sera
Potrebbe stravolgere, integrare o ridefinire ciò che abbiamo conosciuto fino ad oggi.
il Giornale
Non sai se la scrittura di Ceresoli ti cattura di più per la spiazzante densità di contenuti, per il continuo variare dei
registri espressivi (ora tragici, ora beffardi, ora lirici), o per l’invenzione linguistica: una sorta di prosa ritmica, percorsa
da rime interne. Manipolando questo tessuto ricco e cangiante, Pizzicato crea un oggetto teatrale di grande forza.
Sipario
Un approccio che ricorda sia il Sanguineti di Passaggio e Traumdeutung, che Carmelo Bene riarticolati in una
mescolanza di piani (alto e basso, aulico e volgare) i racconti si alternano e confliggono, mescolando storie ed esistenze
diverse.
Dramma.it
Una vera e propria opera musicale dove confluiscono mito, ironia e tradizione popolare.
Lo Straniero
I meriti più grandi vanno a una drammaturgia che riesce a manipolare il tempo attraverso un continuo ritorno ciclico in
una spirale di leggeri cambiamenti di prospettiva, e all’eclettismo di Antonio Pizzicato nel sapersi muovere tra gli eccessi
di senso di cui dispone.
Hystrio
N.B. Ciò che avete letto sono brani estratti dagli articoli, che potete leggere per intero sul sito ufficiale dell’opera.
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Cristian Ceresoli (poeta, scrittore e regista) sostanzialmente autodidatta, è alla sua opera prima con il poema
cantato Voce Sola (2006). Sta finendo di scrivere Fashion Macht Frei, il suo primo romanzo, e Strange
Fruit, titolo provvisorio di un’opera jazz (in doppia versione: inglese e italiano) ispirata alla voce di Billie
Holiday con l’interpretazione e l’ideazione di Silvia Gallerano. Ha realizzato la sceneggiatura di un film corto
intitolato La Pietà, e sta lavorando al progetto di Radiocinica: un programma radiofonico (comico-crudele) in
collaborazione di Walter Leonardi, per il quale è anche tra gli autori di Dio Mercato Chorus. Ha collaborato
con alcune riviste londinesi, e nel 2007 fonda una Bottega dedicata a più giovani poeti sull’arte di scrivere
canzoni e la poesia cantata.
Riccardo Marconi (chitarrista, compositore e autore) dal 1990 studia le tecniche del finger-picking, harp-style
sulla chitarra acustica, componendo numerosi brani originali. Diplomando in chitarra classica al Conservatorio
musicale di Salerno, nel 2007 si esibisce su RaiTre con il duo di musica folk e originale Taraf De Funicùlar
nella trasmissione di Francesco Paolantoni con interventi musicali all’interno delle sei puntate del
programma. Viene selezionato nell’ambito del concorso per giovani artisti Viaggio, indetto da Lanificio 25-TRIP,
con la canzone Bimbo. Ha composto musiche per teatro, e per circo per la compagnia di Madrid Circo de la
Sombra. Con La Mescla suona e viaggia in Croazia, Slovenia, Bosnia, Kosovo, Francia, Spagna, Portogallo.
Partecipa con Marcello Colasurdo e La Mescla al Festival delle Langues minoritaires a Marsiglia. Si è
esibito con Carlo d’Angiò (Musicanova) nell’ambito dell’Irpinia Folk Festival come chitarrista e
arrangiatore. Ha collaborato con Ginevra di Marco e Francesco Magnelli (C.S.I) alla registrazione del disco
Trama Tenue come chitarrista e arrangiatore.
Antonio Pizzicato (regista, compositore e performer della voce), è diplomato in Regia Teatrale alla Scuola
d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Ha diretto tre diverse edizioni dell’Edipo re di Sofocle (l’ultima
delle quali prodotta dal Teatro Stabile di Torino) e tre giovani attori in altrettanti progetti di teatro
narrazione. Il primo è una esperienza di ‘teatro civile’: Acqua Porca, storia dell’Acna di Cengio; poi di
narrazione storico-poetica: Caio Giulio Cesare; infine un testo sul passaggio dall’adolescenza all’età adulta:
Vulcano (finalista al Premio Scenario 2001). Ha curato l’orchestrazione dei canti etnici negli spettacoli di
Gabriele Vacis: Canto per Torino, Canto per Dubrovnik, Canto delle Città, Fenicie. Ha collaborato con
l’Università di Parma, Bologna, Siena e altri enti di alta formazione (ETI, Scuola d’Arte Drammatica
Paolo Grassi, Teatranza Artedrama, Festival Benevento Città Spettacolo, Scuola Holden di
Alessandro Baricco, Teatro Eliseo di Roma) dove forma giovani aspiranti interpreti e attori alla narrazione e
al canto corale. Ha recentemente scritto, orchestrato e diretto le musiche di scena degli spettacoli: Romeo et
Juliet di Gabriele Vacis per il Teatro Stabile di Torino e Progetto U.R.T.; Elettra della compagnia Scena
Verticale al festival Magna Grecia Teatro 2006. Nel 2008, ha curato la regia de La Passione delle Troiane,
la nuovissima produzione dei Cantieri Teatrali Koreja.
cristian ceresoli / inventu
contacts: Marta Ceresoli
Riccardo Marconi
phone: +39 333 255 46 22
Antonio Pizzicato
phone: +39 335 58 91 437
phone: +39 335 75 75 616
[email protected]
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