PROGETTO DOPPIA DIAGNOSI Storia del Documento 1) Revisione Dicembre 2007: sostituzione referenti. M.G. Vatteroni al posto di M. Pozzo alla Missione; C. Taponecco al posto di Annalisa Bassi alla Missione; Annalisa Bassi non è più a Casanuova 2) Revisione Dicembre 2008: sostituzione referenti. Laura Ravani sostituisce Antonino Figura a Casanuova; Andrea Rosignoli non è più a Caugliano – La Fattoria 3) Revisione Dicembre 2009: sostituzione referenti. Carolina Bianchi sostituisce Laura Ravani a Casanuova; Francesca Milano sostituisce Claudia Taponecco a Caugliano e Irene Campioni (Neuropsichiatra Infantile) a Caugliano per gli ospiti Minori Revisioni del Documento: Edizione: Gennaio 2006 1.a Revisione Luglio 2006: 2.a Revisione Gennaio (aprile) 2007 3.a Revisione Dicembre 2007 4.a Revisione Dicembre 2008 5.a Revisione Dicembre 2009 Prossima revisione: Dicembre 2010 PROGETTO DOPPIA DIAGNOSI SERVIZIO SPECIALISTICO CO-MORBILITA’ PSICHIATRICHE Sede/i: - “Casanuova” – Via Lamarmora n. 19/Via Napoli 172 - La Spezia (maschile) - Comunità “Arcobaleno” – Via Borgo di Fondo – Loc. Nicola - Ortonovo (SP) (femminile) - Comunità “La Fattoria” – Loc. Caugliano al Monte – Fivizzano (MS) (maschile) - Centro “Le Missioni” – Via Alla Fortezza n. 3 – 4 – Sarzana (SP) (maschile) Responsabile di Servizio/U.F.: A.S. Maria Rosa Scimé Responsabili di Sede: A.S. Maria Rosa Scimé, Sig.ra Laura Magnani, Sig.ra Marina Pozzo Premessa. All’interno della tipologia di utenza rivoltasi al Consorzio Cometa (già Centro di Crescita Comunitaria) si è assistito ad un aggravarsi delle situazioni di co-morbilità psichiatrica che ha portato allo sviluppo del Progetto dedicato alle persone che presentano problematiche psichiatriche e problematiche di alcolismo o tossicodipendenza. In particolar modo la risposta terapeutica è stata indirizzata dalle più forti emergenze verificatesi negli anni ’90, che, nell’esperienza del Centro, si sono evidenziate soprattutto: o nell’incremento di casi di disturbi della personalità associati all’abuso di sostanze o nell’aumento ed intensificazione delle sintomatologie sia depressive che bipolari o nell’incidenza del fenomeno della poliassunzione e di quanto la diffusione delle cd. “nuove sostanze” abbia favorito lo slatentizzarsi di sintomatologie psicotiche di tipo dissociativo e dispercettivo Il Progetto rappresenta l’assestamento della Sperimentazione intitolata “Progetto per la Realizzazione di una Struttura Residenziale per la Cura di Persone con Diagnosi Psichiatrica e di Disturbo da Uso di Sostanze”, ideata dal Centro di Crescita Comunitaria e dal SERT dell’ASL5 “Spezzino” ed effettuata con il supporto della Regione Liguria fra gli interventi previsti dalla L. 45/99 intitolata “Progetto per la Realizzazione di una Struttura Residenziale per la Cura di Persone con Diagnosi Psichiatrica e di Disturbo da Uso di Sostanze”. La Sperimentazione venne presentata in occasione del primo Convengo Regionale (maggio 2000) dedicato all’argomento che si svolse a Sarzana presso il Centro “Le Missioni” e dal titolo: “Tossicodipendenza e Disagio Mentale”. Seguirono: - la predisposizione del servizio sperimentale attraverso la formazione degli operatori e il piano di gestione (seconda metà 2000) - l’effettuazione del percorso formativo, con la partecipazione oltre che di operatori del SERT e della C.T. di operatori del DSM e del NOAC (prima metà 2001) - l’effettuazione della sperimentazione sui percorsi riabilitativi di 15 casi con problemi di co-morbilità da parte degli operatori del Centro (novembre 2001-agosto 2002) Alla sperimentazione è immediatamente seguita la messa a regime del Servizio con relativo convenzionamento con la ASL5 “Spezzino” Attualmente, è entrato a regime da un biennio il Progetto di potenziamento del Servizio – sviluppato in collaborazione con il Sert ASL5 e avviato quale Obiettivo di Budget Dipartimentale 2006 - con l’ampliamento e il rafforzamento delle funzioni della sede “Casanuova” in Via Lamarmora 19-Via Napoli 172 a La Spezia (vedasi Appendice ) Il “Progetto Doppia Diagnosi” strutturato dal Consorzio Cometa è derivato da una serie di variazioni del Programma terapeutico classico del Centro di Crescita Comunitaria del quale costituisce oggi un’integrazione i cui cardini principali dal punto di vista della metodologia sono i seguenti: o la progettazione personalizzata del percorso, e i relativi monitoraggio e re-visione, centrati sugli approfondimenti diagnostici e l’integrazione delle professionalità o l’utilizzo di un ambiente comunitario strutturato al fine di garantire una presenza sia di persone con patologie psichiatriche che persone senza particolari complicazioni di ordine psicopatologico al fine di consentire, attraverso più intensa mutualità interattiva nel gruppo, il recupero delle risorse dell’individuo come parte di un mondo e non come persona malata a sé stante o lo sviluppo delle funzioni della sequenza del processo di riabilitazione (accoglienza, comunità di recupero, comunità di passaggio all’autonomia e alla risocializzazione) quali supporto integrante rispetto alle necessità: - dell’assestamento diagnostico e del contenimento dei disturbi; - della riattivazione delle abilità e delle autonomie personali compromesse dai sintomi; - della restitutio ad integrum o (nel caso di patologie a lunga o imprevista remissione): - dell’impostazione di un progetto di presa in carico di lungo periodo che consenta alla persona la massima autonomia e qualità di vita compatibili con le caratteristiche delle patologie sofferte. Obiettivi. Il Servizio Specialistico Co-morbilità Psichiatriche ha, quali obiettivi principali: - l’aggancio precoce con la persona alcooldipendente e/o tossicodipendente e il contenimento dei sintomi in atto - l’instaurazione di una relazione di aiuto e il suo mantenimento presso un servizio residenziale, semiresidenziale o ambulatoriale - la valutazione complessiva delle condizioni personali e ambientali del soggetto - l’offerta di supporto diagnostico multidisciplinare a carattere medico, psicologico, socio-pedagogico e legale - l’assestamento dei trattamenti farmacologici integrati a presidio sia delle sintomatologie astinenziali, sia delle componenti psicopatologiche - l’assestamento del quadro diagnostico in ingresso in relazione: all’individuazione di ordine nosografico dei disturbi che affliggono la persona; alla conferma o revisione di diagnosi già effettuate; all’individuazione di eventuali patologie e relativi quadri sintomatologici “coperti” dalle sostanze d’abuso o da effetti analoghi indotti da sostitutivi - l’impostazione del programma terapeutico personalizzato complessivo, strutturato per fasi, il suo monitoraggio, re-visione e assestamento - valutazione periodica al fine di acquisire attraverso la diagnosi differenziale un affinamento continuo del lavoro terapeutico individuale - l’offerta di assistenza alberghiera - l’offerta di progettazione integrata con i Servizi di territorio finalizzata al mantenimento dell’autonomia acquisita e alla prevenzione della ricaduta; - ove necessita, progettazione, con i medesimi Servizi, di un assetto di long life caring Indicatori di efficacia rispetto agli obiettivi: a) numero di persone inserite nel Progetto/ numero contatti ricevuti b) raffronto rapporto contatti/inseriti in Progetto rispetto ad anno precedente c) persone inserite progetto specialistico/posti disponibili (80% circa dei posti totali presso la sede operativa “Casanuova” – 40% circa dei posti totali presso le altre sedi operative) d) rapporto inserimenti/interruzioni definitive di programma e) media giornate permanenza in struttura anno corrente/media anno precedente f) numero persone avviate a progetto di inserimento post-residenziale/casi presi in carico g) numero persone avviate a progetto inserimento post-residenziale/numero stabilità a 5 anni (Gli indicatori di cui alle lettere a, b, d, e, f e g verranno progressivamente valutati anche in modo disaggregato per ASSE e per patologia.) Utenza: L’utenza del Servizio Specialistico Co-morbilità Psichiatriche effettuato presso le sedi operative indicate, ha le seguenti caratteristiche: - sesso maschile e femminile; senza limiti di età e con eventuale sottoposizione a misure alternative alla detenzione - condizione di abuso di sostanze, tossicodipendenza o alcooldipendenza - presenza/emersione di disturbi psichiatrici riferibili ad ASSE I e/o II DSM IV Prestazioni erogate: Le prestazioni erogate sono descritte nella Carta Servizi. In relazione alle necessità specifiche degli ospiti/utenti è possibile individuare ulteriori prestazioni personalizzate integrative di quelle di base. SEDI E FUNZIONI SPECIFICHE. A) Nucleo Operativo “Casanuova-Comunità dell’Orto” – Via Lamarmora n. 17/Via Napoli 17 e Via Brugnato n.18, La Spezia (utenza maschile) FUNZIONI PRINCIPALI: - Prima Accoglienza e Triage valutativo-diagnostico multidisciplinare - Avvio, effettuazione ed assestamento programma individualizzato di cura (la sede manterrà anche una funzione – seppur più limitata - di Centro Orientamento e Osservazione Diagnostica. Si rinvia per le specifiche relative a questa funzione al “Progetto Accoglienza / Bassa Soglia – C.O.O.D.”) REFERENTI: A.S. Maria Rosa Scimé (Responsabile di Sede/Nucleo Operativo e delle Unità Funzionali Accoglienza e Doppia Diagnosi) Elsa Samperi (Psicologa), Carolina Bianchi (Psichiatra) ATTIVITA’ POSSIBILI: - Assestamento terapia metadonica, con eventuale programma di scalaggio - Impostazione/assestamento terapia psicofarmacologica di supporto - Osservazione e valutazione dello stato di salute psicofisica della persona - Diagnostica: l’approfondimento diagnostico viene eseguito, se non è possibile ottenere un primo inquadramento presso i servizi territoriali competenti, dopo l’ingresso in struttura. In ogni caso sono utilizzabili e non necessitano di nuova esecuzione, i materiali clinico diagnostici esistenti ● Interessa le seguenti aree: Tossicologica Psichiatrica Psicologica delle Abilità sociali ● ● ● ● Le indagini tossicologiche prevedono: Colloquio clinico-tossicologico Dosaggi urinari e delle matrici cheratiniche delle sostanze d'abuso Somministrazione ASI e AUDIT Le indagini psichiatriche prevedono: Colloquio clinico-anamnestico Autosomministrazione SCL-90-R Somministrazione SCID I e II (ed eventualmente altri a richiesta del terapeuta) Le indagini psicologiche prevedono Colloquio anamnestico-psicologico Test Neuropsicologico Breve Test di Rorschach PPPT Autosomministrazione MMPI-2 (ed eventualmente altri a richiesta del terapeuta) Le indagini sulle Abilità Sociali prevedono Colloquio anamnestico-sociale Somministrazione Lancashire Quality of Life Profile (LQL) I colloqui e le procedure testistiche vengono affiancate, nel periodo di approfondimento diagnostica da: ● Osservazione del soggetto Rispetto di sé (alimentazione, pulizia, abbigliamento) Modalità di interazione con il gruppo e con gli operatori Gestione della giornata Responsabilità nelle mansioni affidate Rispetto delle regole Manifestazione di acting-out (da valutare, quanto alla somministrazione, il momento più appropriato rispetto allo stato di salute- alcune delle procedure e gli strumenti sopra indicati sono attualmente in fase di progressiva implementazione in relazione all’avanzamento del Progetto di potenziamento del servizio condotto in collaborazione con il Sert ASL5 ) - Impostazione ed effettuazione del progetto terapeutico individualizzato sulla scorta degli esiti della valutazione multidisciplinare - Attività integrative: laboratori, cultura, formazione, espressività STRUMENTI DI LAVORO: - colloquio psicologico (in questa fase di sostegno e orientamento, quindi “non terapeutico”) - gruppo auto-aiuto - attività culturali (cinema, scuola, seminari, etc), di formazione, di laboratorio - eventuale arte-terapia o psicomotricità ove indicate - contrattualità: Fase 0 e successive - (in alternativa alla contrattualità Fase 0): contrattualità Struttura Programmata. LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE IN FASE DI ACCESSO E L’IMPOSTAZIONE DEL PROGETTO INDIVIDUALIZZATO 1 - In questa fase sarà importante tenere - in aggiunta ai momenti procedurali concordati con il Sert ASL5 - un dialogo aperto e chiaro con i Sert di provenienza degli utenti extra-ASL5, per chiarire la presenza di eventuali risultati diagnostici fatti dai loro operatori. 2 -Se il Sert ha già inquadrato il tipo di problematiche che interessano il paziente che invia: farsi mandare la documentazione che poi noi ci riserviamo di confermare o rivedere sulla base di quello che emerge nel periodo di residenza. 3 - In ogni caso (per quanto l’inserimento dell’utente può avvenire in modo immediato - date le caratteristiche “a bassa soglia” per l’accesso ai Servizi della Sede – e la valutazione essere effettuata a livello preliminare o “di triage”), il periodo di valutazione diagnostica, orientamento e di confronto col Sert di riferimento dovrebbe impegnare circa 3 mesi per poter assumere risultati di tendenziale assestamento. 4 - Il periodo di strutturazione del programma per le problematiche di Doppia Diagnosi richiede circa 6 mesi. Tale periodo è da considerare congruo rispetto alla necessità di contenimento dei sintomi che maggiormente incidono sulla possibilità della persona di raggiungere un livello minimo di autonomia che consenta la gestione di un progetto di recupero. 5 - La persona andrà inserita nelle Fasi del Programma, data la funzione di “contenitore psichico” che queste rappresentano - con la loro specifica strutturazione di significato, obiettivi e riferimenti simbolici. 6 - La personalizzazione del programma avverrà fase per fase, quale articolazione della contrattualità-tipo e verrà concordata di volta in volta in base alla diagnosi e allo stato di salute psichica della persona. 7 - La diagnosi riguarderà principalmente l’ASSE I (disturbi maggiori) e l’ASSE II (disturbi di personalità), attraverso gli strumenti di valutazione maggiormente integrati al DSM-IV-R (SCID I e SCID II). Di particolare utilità sarà anche l’effettuazione di una diagnosi psicodinamica, anche se effettuata per momenti e fasi successive. In alcuni casi particolari verrà approfondito anche un riferimento al livello intellettivo: in alternativa alla Scala WAIS per la misurazione del Q.I., può essere indicato uno strumento individuato quale il PM38, che oltre a possedere significativi indicatori possiede anche caratteristiche transculturali. 8 - Fra il 3° e il 6° mese dovrebbero essere emersi sufficienti elementi diagnostici e indicazioni terapeutiche per la strutturazione di un programma per la persona. Questo andrà comunicato al Sert di appartenenza, così come l’eventuale indicazione per il passaggio in carico ad altri Servizi ritenuti maggiormente idonei rispetto ai problemi della persona e alle sue esigenze. 9 - Nel caso di strutturazione di un programma presso il Servizio Doppia Diagnosi gestito dal Consorzio – per quel che concerne il percorso dedicato all’utenza maschile – la relativa stesura deve coinvolgere referenti per la Doppia Diagnosi anche delle altre due sedi operative in cui si articolano le Fasi del percorso (Caugliano e Sarzana) Obiettivo di tale coinvolgimento trasversale è di conseguire il massimo della coerenza nelle linee progettuali impostate anche nei possibili passaggi di gestione del programma individuale da uno Staff all’altro. 10 - Sono pertanto distinguibili diversi protocolli di arruolamento in percorsi relativi alle persone con co-morbilità psichiatrica rispetto alle funzioni delle diverse sedi operative: - persone con diagnosi psichiatrica negativa o rivelante disturbi di minore entità e progetto preliminare impostato: accoglienza breve (ambulatoriale o residenziale) e passaggio alla Comunità di Caugliano al Monte / Nucleo Operativo “La Fattoria” (permanenza: da 0 a 90 giorni ca.) - persone con problematiche di emergenza, oltre che di esigenze di valutazione, e/o utenti con necessità di approfondimento diagnostico richiesto da SERT o da SSM (permanenza: da 1 a 90 giorni ca.) - persone inserite in progetto individuale, con necessità di stabilizzazione ed acquisizione di autonomie di base (permanenza media dai 12 ai 24 mesi, con possibile effettuazione di fasi del percorso o completamento del medesimo presso i Nuclei Operativi “La Fattoria” o “Le Missioni”, qualora la stabilizzazione/regressione delle sintomatologie acute e l’acquisizione di autonomie presentasse un quadro evolutivo che, pur nella permanenza della co-morbilità psichiatrica, richiedesse una minor intensità di assistenza psichiatrico-sanitaria ed una possibile migliore rispondenza nelle funzioni e nelle attività erogate presso tali Nuclei Operativi - rispetto alle fasi a maggiore intensità di cura previste per la sede di Via Lamarmora/“Casanuova”) - utenti con particolari necessità di contenimento e/o stabilizzazione (permanenza, se necessario, sino alla completa effettuazione del percorso riabilitativo presso la sede o con passaggio per il completamento del percorso al Nucleo Operativo “La Fattoria” o “La Missione” di Sarzana) (Rinvio: per la specifica delle diverse fasi in cui è articolato il processo valutativo e i relativi obiettivi e strumenti di lavoro vedere il Documento “Progetto Valutazione”) B) Nucleo Operativo Comunità “La Fattoria” – Loc. Caugliano al Monte – Fivizzano (MS) (utenza maschile) FUNZIONI PRINCIPALI: Accoglienza e Comunità REFERENTI: Magnani Laura (Resp. Sede – Nucleo Operativo), Nicla Messora, (Psicologa), Francesca Milani (Psichiatra) ATTIVITA’ POSSIBILI E STRUMENTI DI LAVORO : - scalaggio metadone - terapia psicofarmacologica - test diagnostici; andranno somministrati: a) test non effettuati, per particolari esigenze, nel corso della permanenza presso il N.O. “Casanuova” b) ripetizioni dei test i cui protocolli di somministrazione prevedano una rivalutazione longitudinale c) test di cui è stata prevista la somministrazione eventuale nel caso lo Staff o i professionisti di riferimento ritengano utile l’approfondimento delle specifiche aree d’indagine - colloqui: sia di sostegno, che terapeutici (mirati, utilizzo tecniche derivate da riabilitazione psichiatrica) - gruppo di auto-aiuto tematico (elenco temi come previsti dalla Fase 1 alla 6). - (astensione da gruppi dinamici) - contrattualità per Fase (dalla 1 alla 6) - (in alternativa alla contrattualità di Fase): contrattualità Struttura Programmata. - attività integrative: arte-terapia ove indicata (sulla base della diagnosi: osservare controindicazioni da letteratura per alcune tipologie di disturbo psichiatrico) - attività integrative: culturale/formativa: scuola, cinema, lettura, seminari, etc. - attività integrative: laboratori, espressività, creatività, psicomotricità, escursioni, etc. La Comunità di Caugliano accoglie persone il cui percorso sia già caratterizzato da un livello di stabilizzazione che consenta l’estrinsecarsi di capacità di autodeterminazione richieste per il raggiungimento di obiettivi riabilitativi intermedi, nonché una sufficiente attenuazione della sintomatologia psichiatrica acuta e delle probabilità di recidiva. Valutazione dell’impostazione del programma individuale: - inserire tutte le eventuali variazioni necessarie rispetto alle contrattualità di base - scrivere e chiarire la motivazione concordata con la persona, e comunicare al Sert e tutto lo Staff interno ai fini di una ottimale gestione della contrattualità concordata. La contrattualità – così come il programma individuale - va vista quale regolamento di massima redatto sulla base della diagnosi e dell’osservazione ed è rivedibile fase per fase in funzione dell’utilità che può trarne la persona in base alle capacità acquisite. C) Nucleo Operativo Centro “Le Missioni” – Via Alla Fortezza n. 3 – 4 – Sarzana (SP) (utenza maschile) FUNZIONE PRINCIPALE: Risocializzazione, Prevenzione della ricaduta, Long Life Care REFERENTI: Maria Grazia Vatteroni (Responsabile Sede – Nucleo Operativo), Samperi Elsa (Psicologa) Claudia Taponecco (Psichiatra) (per utenti minori: Irene Campioni – Neuropsichiatra Infantile) ATTIVITA’ POSSIBILI E STRUMENTI : - terapia farmacologia - contrattualità per Fase (dalla 7 alla 12) - (in alternativa alla contrattualità di Fase): contrattualità Struttura Programmata - contrattualità Fase 7 propedeutica - gruppi tematici e gruppi arteterapia (se non sconsigliati) - monitoraggio psichiatrico - colloquio pedagogico - colloquio sostegno - rivalutazione psichiatrica (retest degli strumenti già utilizzati) - attività integrative: di laboratorio, propedeutiche al lavoro, culturali e formative - attività integrative: supporti all’autonomia abitativa e attivazione percorsi autonomia graduale Nella struttura di Sarzana il caso arriva dopo un’evoluzione verso l’autonomia supportata da elementi prognostici positivi e una già accurata conoscenza. Il problema della co-morbilità rispetto ad altri è la difficoltà di tenuta del livello di autonomia acquisito: per questo, sarà importante vedere di creare una strutturazione il più possibile precisa rispetto all’organizzazione lavorativa, scolastica, ricreativa. Ci potrà essere un allungamento dei tempi delle fasi in quanto il livello di adattabilità è più rigido. Si potrà altresì evidenziare una difficoltà o impossibilità allo svincolo definitivo se non negli aspetti strettamente temporali/residenziali (adozione di accordi/convenzioni particolari, programmi di long life caring, etc.). D) Nucleo Operativo “Casa Famiglia Arcobaleno” – Via Borgo di Fondo 77 – Loc. Nicola - Ortonovo (SP) (utenza femminile) (Rinvio: si rinvia a Progetto Specialistico Personalizzato inserito nel Progetto Terapeutico Arcobaleno relativo alla Strutture per utenza femminile attuato presso il N.O. “Casa Arcobaleno” di Nicola di Ortonovo)