offerta didattica del museo di mineralogia

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OFFERTA DIDATTICA DEL MUSEO DI MINERALOGIA
Anno scolastico 2013-2014
Il Dipartimento di Geoscienze dell'Università di Padova offre la possibilità di effettuare visite guidate al
Museo di Mineralogia dell'Università, proponendo percorsi didattici opportunamente studiati per i ragazzi
della scuola primaria e della scuola media inferiore e superiore.
DESCRIZIONE DEL MUSEO
La storia del Museo di Mineralogia dell'Università di Padova è comune, per un lungo arco di tempo, a quella
degli altri Musei naturalistici padovani. In parte derivano dal "Museo Vallisneriano" che comprendeva un
vasto patrimonio di raccolte naturalistiche, archeologiche ed artistiche di proprietà del celebre medico
lucchese Antonio Vallisneri, chiamato a Padova nel 1700 a ricoprire la cattedra di Medicina Pratica
dell'Ateneo. Dopo la sua morte (1730), le collezioni vallisneriane furono donate dal figlio Antonio
all'Università e nel 1736 vennero collocate nei locali del Palazzo del Bo sotto la direzione dello stesso
Vallisneri. Morto Vallisneri (1777), la direzione del Museo rimase vacante fino al 1806, quando fu affidata al
prof. Andrea Renier e, nel 1829, passò al prof. Tommaso Antonio Catullo, al quale spetta il merito del
riordino e catalogazione delle raccolte vallisneriane.
Nel 1869 Giovanni Omboni , dopo aver riordinato le collezioni del Museo di Storia Naturale di Milano sotto
la guida di Emilio Cornalia, arriva a Padova dove occupa la cattedra di Mineralogia e Geologia. In questi anni
Omboni, oltre ad incrementare le collezioni geologiche e mineralogiche di numerosi esemplari italiani ed
esteri, si occupa del riordino e della catalogazione della collezioni di mineralogia. Nel 1883, Omboni ottiene
la suddivisione delle cattedre di Geologia, che rimane allo stesso Omboni, e di Mineralogia affidata al prof.
Ruggero Panebianco, il quale la mantiene fino al 1905. Panebianco ebbe il merito di fondare la “Rivista di
Mineralogia e Cristallografia italiana” ma non diede alcun impulso alle raccolte museali, anzi interruppe la
catalogazione mineralogica vivacemente intrapresa dallo stesso Omboni. Nel 1923 subentrò a Panebianco il
prof. Angelo Bianchi, che diede nuovo impulso al Museo con la sistemazione dello stesso nella sede di
Corso Garibaldi (1932) presso Palazzo Cavalli, dove attualmente risiede. Merito di Bianchi fu l’acquisione
delle collezione Gasser avvenuta metà degli anni 30. Nel 1966 il patrimonio mineralogico-petrografico
ebbe, per opera dello stesso Bianchi, definitiva organizzazione e collocazione nei locali del nuovo edificio.
Lo stesso Bianchi le arricchì con numerosi esemplari mineralogici eccezionali donati o acquistati da egli
stesso per il museo.
Dal 2005, si è proceduto ad un completo riordino, inventariazione e catalogazione delle collezioni che ora
ammontano ad oltre 11.000 esemplari a catalogo di cui circa 2000 esposti. Tra questi merita segnalare la
ricca collezione Gasser, ora integralmente catalogata, numerose vetrine con esemplari di grande valore
espositivo provenienti da giacimenti italiani ed europei, oltre ad una eccezionale selezione di piriti
provenienti dall’Isola d’Elba, quarzi del Tirolo italiano ed austriaco, una ricca collezione di gemme, di
meteoriti e di minerali di interesse sistematico e regionale.
OFFERTA DIDATTICA
L'itinerario didattico è suddiviso in due parti:
1) Visita guidata al museo
2) Laboratorio didattico di riconoscimento minerali
La visita guidata sarà articolata come di seguito riportato:
o Introduzione alla mineralogia come scienza che studia la componente “solida” dell’Universo.
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Definizione di minerale: stato cristallino e stato amorfo, reticolo cristallino (“struttura ordinata” e stato
disordinato della materia).
Ambienti genetici di formazione.
I minerali come costituente fondamentali delle rocce (magmatiche, metamorfiche e sedimentarie).
Gemme: definizione e caratteristiche delle gemme.
I minerali e le rocce che costituiscono e/o da cui sono prodotti i beni culturali (ceramiche, metalli, vetri,
materiali litici).
L’uomo e i minerali: esempi di utilizzo di minerali nella vita quotidiana
Visita al nuovo allestimento della sala museale. Il Museo di Mineralogia infatti ha rinnovato una parte
delle proprie esposizioni: da segnalare l’acquisizione di eccezionali esemplari di pirite in grandi cristalli
frutto di una collaborazione con il Parco Naturale dell’ Isola d’Elba e il Museo di Storia Naturale di
Milano. Inoltre nella sala del Museo è stata recentemente allestita un’ esposizione tematica
interamente dedicata ai minerali delle isole Faeroe (Danimarca) ricca di molti esemplari tra cui
spiccano bellissimi campioni di zeoliti.
Il laboratorio didattico di riconoscimento minerali sarà strutturato come di seguito riportato:
o Breve introduzione alla classificazione dei minerali.
o Esposizione delle principali proprietà chimico-fisiche dei minerali: colore (minerali idiocromatici e
allocromatici), durezza (scala di Mohs), peso specifico, lucentezza, luminescenza (fluorescenza e
fosforescenza), finalizzate al loro riconoscimento macroscopico.
o Esercitazione con cassetta mineralogica contenente una selezione dei minerali finalizzata
all’osservazione diretta delle loro proprietà fisiche macroscopiche. In tale fase i ragazzi vengono
coinvolti attivamente manipolando i campioni e compilando una scheda descrittiva.
o Studio di un minerale/roccia in sezione sottile: osservazioni al microscopio delle sezioni sottili.
COSTO E MODALITÀ DI VISITA
La visita si può svolgere nei giorni di martedì e giovedì mattina e dura circa un’ora e mezza. Ha un costo di
80,00 € per un gruppo massimo di 25 alunni, 2 docenti accompagnatori gratis.
Su richiesta, si svolgono visite guidate anche per gruppi diversi da scolaresche.
Nello stesso stabile del Museo di Mineralogia si trova il Museo di Geologia e Paleontologia. Nella stessa
mattina si può effettuare la visita ad entrambi i Musei al costo di € 140,00.
DOV’È
Il Museo di Mineralogia si trova a Padova in via Giotto, 1, presso Palazzo Cavalli.
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Per ulteriori informazioni riguardo al Museo, vi invitiamo a visitare il sito www.musei.unipd.it/mineralogia.
Per informazioni riguardo alle visite guidate e prenotazioni:
Nuovi Spazi Soc. Coop. Soc.
Dott.ssa Patrizia Manfrin
Tel. e fax 049 8987249 (dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.30)
Cell. 349 1680724
E-mail: [email protected]
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