26/08/2010 Capitolo 4: Modelli dinamici di sensori e strumenti Consideriamo il caso di uno strumento o di un sensore impiegato per effettuare la misura di una grandezza meccanica variabile nel tempo. Si hanno in ingresso e uscita dello strumento delle funzioni del tempo e l’uscita è spesso un segnale di tipo elettrico. Il legame dinamico tra due segnali, nel nostro caso l’ingresso e l’uscita di uno strumento, si ottiene applicando le leggi fisiche che ne governano la dinamica ed ottenendo un’equazioni differenziale lineare a coefficienti costanti. 1 26/08/2010 Modello dinamico degli strumenti di misura an d nq0 d n −1q 0 d n qi d n −1qi + a + ... + a + b + ... + b1qi n −1 1q 0 = bn n −1 dt n dt n −1 dt n dt n −1 Dn = Operatore differenziale dn dt n anD n + an − 1D n −1 + ... + a1D + a 0 q 0 ( t ) = bnD n + bn − 1D n −1 + ... + b1D + b 0 qi ( t ) Si può definire quindi la FUNZIONE DI TRASFERIMENTO q0 ( D) = qi bnD n + bn − 1D n −1 + ... + b 0 anD n + an − 1D n−1 + ... + a 0 Esempio: composizione delle funzioni di trasferimento operazionali in una catena di misura bn (iω )n + bn − 1 (iω )n −1 + ... + b0 q0 AD 2 + B K q0 D=i D=iω ω ⋅ iω ) = ( D) = ( qi C τ D +1 qi an ( iω )n + an − 1 ( iω )n −1 + ... + a 0 Questa funzione esprime il rapporto tra due polinomi in campo complesso e quindi è una funzione complessa di variabile reale w. Questa può essere espressa in forma cartesiana con le sue due componenti parte reale Re(ω) e parte immaginaria Im(ω) o in forma polare tramite la funzione modulo M(ω) e la funzione fase f(ω). 2 26/08/2010 RICHIAMI SULLE EQUAZIONI DIFFERENZIALI LINEARI A COEFFICIENTI COSTANTI Una equazione differenziale lineare a coefficienti costanti ha la forma: La sua soluzione è composta di due parti: q0 = q0 g + q0 p avendo indicato con: -) q0 g l’integrale generale soluzione dell’equazione omogenea associata -) q0 p l’integrale particolare dell’equazione che dipende dalla forma della funzione àq0 g ha n costanti arbitrarie che dipendono dalle condizioni iniziali, cioè dai valori di q0, , all’istante t = 0. àq0 p non ha nessuna costante arbitraria. Per determinare q0 g esiste un metodo generale che consiste nel risolvere l’equazione algebrica associata rispetto alla variabile D che, in generale è un numero complesso. L’equazione da risolvere è la: Dn Dn-1 -Per ogni radice reale singola “s” si somma nella soluzione q0 g un termine del tipo C est; -Per ogni radice reale “s” n-upla si somma nella soluzione q0 g un termine del tipo (C0+C1t+C2t 2+…+C n-1t n-1) est; -Per ogni radice complessa “a + ib” singola si somma nella soluzione q0 g un termine del tipo C1 eat; -Per ogni radice complessa “a + ib” n-upla si somma nella soluzione q0 g un termine del tipo (C0+C1t+C2t2+…+Cn-1t n-1) eat. La funzione di trasferimento di Laplace È utile per studiare le caratteristiche dinamiche degli strumenti di misura e per risolvere più semplicemente le equazioni differenziali con cui le si descrivono. I principali software commerciali(Simulink di Matlab) di simulazione dinamica si basano su tale principio. TRASFORMATA DI' LAPLACE LINEARITA’ DELLA TRASFORMATA DI LAPLACE La funzione di trasferimento di Laplace di uno strumento di misura è definita come il rapporto della trasformata di Laplace dell’ uscita con la trasformata di Laplace dell’ ingresso, date le condizioni iniziali a zero. 3 26/08/2010 Esempi di trasformata: Strumenti di ordine zero an d nq0 d n −1q 0 d n qi d n −1qi + a + ... + a + b + ... + b1qi n −1 n −1 1q 0 = bn dt n dt n −1 dt n dt n −1 consideriamo nulli tutti i coefficienti tranne a0 e b0 a0 q0 ( t ) = b0 qi ( t ) Dividendo entrambi per a0 q0 ( t ) = b0 qi ( t ) = kqi ( t ) a0 k è l’un unico parametro che definisce il modello di ordine zero zero.. k rappresenta la sensibilità statica che risulta pari al rapporto tra uscita ed ingresso, e quindi tra variazioni dell’uscita e dell’ingresso dell’ingresso.. 4 26/08/2010 Esempio: il Potenziometro q0 e0 = =k qi xi FUNZ. DI TRASFERIMENTO k= Eb L Il potenziometro è un sensore che consente di misurare uno spostamento rendendolo proprio di un contatto a scorrimento su di una resistenza elettrica. Variando la posizione del contatto mobile si varia la tensione di uscita e0 se la resistenza totale del potenziometro è alimentata con una tensione E M = a 2 + b2 = k 2 = k M = k q0 (iω ) = k → Im 0 ∀ω qi tan φ = = = 0 → φ = 0 Re k Funzione di trasferimento sinusoidale dello strumento di ordine zero Il segnale in uscita ha la stessa forma di quello di ingresso con ampiezza scalata del fattore K e senza ritardo di fase. Pertanto è uno strumento ideale per misure dinamiche. Un altro esempio di dispositivo che può considerarsi di ordine zero è l’amplificatore operazionale. Questi vengono largamente impiegati in catene di misura per amplificare segnali in modo da renderli meno sensibili a disturbi di tipo elettromagnetico. Inoltre i segnali sono più facilmente rilevabili ed è possibile eseguire la somma, la differenza,comparare due segnali in tensione infine effettuare la derivata o l’integrale. 5 26/08/2010 Illustrazione e schema elettrico di un amplificatore operazionale L’amplificatore operazionale può essere utilizzato per amplificare o attenuare un segnale in due configurazioni tipiche: invertente non invertente. controreazione realizzata tramite le resistenze RS ed RF Per la legge di Ohm e Kirchoof se il guadagno Aol ha un valore elevato 6 26/08/2010 In realtà il guadagno di un amplificatore operazionale reale non è infinito e la sua risposta non è costante per ogni frequenza. Si può esprimere il guadagno in deciBel (dB dB)) come Av(dB dB)) =20 log10 (eo/ei) e definiamo ampiezza di banda BW l’intervallo di frequenze da zero al punto in cui la funzione di risposta in frequenza diminuisce di 3 dB.. Il dispositivo può essere caratterizzato dal prodotto (A dB (Av BW). Esempi di applicazioni 7 26/08/2010 Strumenti di ordine 1 a1 τ dq0 + a0 q0 = b0 qi dt dq0 + q0 = kqi dt q0 k (D) = τ D +1 qi Divido per ao b a1 dq0 + q0 = 0 qi a0 dt a0 Inser Insereendo l’operatore D τ Dq0 + q0 = kqi Sostituendo iw a D q0 k ( iω ) = qi τ iω + 1 Un esempio classico di strumento di ordine uno è un generico sensore di temperatura o un semplice termometro a mercurio. Supponendo, che in quest’ultimo, lo scambio di calore,tra bulbo e mercurio,avviene esclusivamente per convezione si può scrivere il seguente bilancio energetico. hA ⋅ Tf = V ⋅ ρ ⋅ c p ⋅ dT b + hA ⋅ Tb dt V ⋅ ρ ⋅ c p dq0 ⋅ + q0 = qi hA dt k = 1 V ⋅ ρ ⋅ cp τ = hA 8 26/08/2010 Per determinare le prestazioni dinamiche degli strumenti di misura si utilizzano tipicamente ingressi campione standard. Se abbiamo uno strumento di ordine uno che viene sottoposto ad un ingresso a gradino si ha: τ Dq0 + q0 = kqi → (τ D + 1) q0 = kqis −t q0 = 1 − e τ ⋅ kqis −t soluzione Eq Eq.. Differenziale q0 = c ⋅ e τ + kqis con le condizione iniziale q0 = 0 per t = 0 Esempi di strumenti di ordine 1 9 26/08/2010 Risposte di uno strumento di ordine 1 a diversi segnali di ingresso RISPOSTA IN FREQUENZA Per determinare la risposta ad ingressi sinusoidali (risposta in frequenza) degli strumenti di ordine uno si applica il metodo delle trasformate di Laplace. Risposta in frequenza di uno strumento del primo ordine 10 26/08/2010 Strumenti di ordine due ESEMPIO.. V = iR + q di +L C dt L d 2q dq 1 +R + q =V dt 2 dt C equazione differenziale del secondo ordine 1 d 2 qo 2ξ dqo ⋅ + ⋅ + qo = Kqi ωn2 dt2 ωn dt 11 26/08/2010 . 1 d 2 qo 2ξ dqo ⋅ + ⋅ + qo = Kqi ωn2 dt 2 ωn dt Funzione di trasferimento di Laplace degli strumenti del secondo ordine Moltiplicata per 1/s f O (s ) = qo (s ) = KG(s ) qi (s ) trasformata di Laplace G(s ) = 1 2ξ s2 + s + 1 2 1 ωn f O (s ) = ωn 1 1 2 2ξ 2s + s + 1 s ω ωn n 1 1 ξω n (s + 2ξωn ) (s + ξω n ) (s + 2ξω n ) 1 − = − − − = s (s + ξωn )2 + ω n 2 (1 − ξ 2 ) s (s + ξω n )2 + ωn 2 (1 − ξ 2 ) (s + ξωn )2 + ωn 2 (1 − ξ 2 ) s s 2 + 2ξω n s + ω n 2 Ci sono tre casi da considerare dipendenti a seconda che ξ > 1, ξ = 1, ξ < 1 risposta di uno strumento del secondo ordine ad un gradino unitario 12 26/08/2010 risposta dello strumento di ordine due alla rampa Risposta all’impulso dello strumento del secondo ordine G (s ) = 1 ωn2 1 2ξ ⋅ ( jω ) + 2 ωn ⋅ ( jω ) + 1 Risposta in frequenza di uno strumento del secondo ordine Esprimendo questa funzione come modulo e fase valore massimo G ( jω ) = G( jω ) MAX = 1 ω 2 2 ω2 1 − 2 + 4ξ 2 2 ωn ωn 1 2ξ 1 − ξ 2 2ξ ω ω n arg G ( jω ) = − tan −1 2 2 1 − ω ω n ωR = ωn 1 − 2ξ 2 frequenza di risonanza 13 26/08/2010 Elementi a tempo morto Ne sono un esempio le linee di trasmissione elettriche, pneumatiche, ottiche, o la trasmissione del suono in aria. q 0 = kq i (t − τ ) Quindi ad un ingresso a gradino corrisponde un uscita a gradino ritardata di τ e amplificata di k, se ho un ingresso a rampa otterrò un uscita a rampa ritardata. qi = Ai sen (ωt ) q0 = KAi sen(ω(t − τ )) qo (iω ) = K∠ − ωτ qi Filtri E’ utilizzato per eliminare da un ingresso i disturbi in esso presenti. Può essere applicato anche all’uscita. I filtri possono essere di vario tipo, i più comuni sono: • meccanici; • idraulici; • termici; • elettrici. Si possono dividere in attivi o passivi: • gli attivi utilizzano una fonte di energia esterna per funzionare; • i passivi utilizzano una parte dell’energia del segnale per filtrare lo stesso. Classificazione secondo la funzione di trasferimento 14 26/08/2010 Filtro passopasso-basso Permettono il passaggio delle armoniche la cui frequenza è inferiore ad una frequenza specifica detta frequenza di taglio 1 Filtro Reale Filtro Funzione di trasferimento di un filtro passa basso Ideale Frequenza Filtro meccanico Filtro idraulico Filtro termico Schema elettrico di un filtro passivo passo passo--basso Schema elettrico di un filtro attivo passo passo--basso 15 26/08/2010 Filtro passo alto Tali filtri permettono che solo frequenze superiori alla frequenza di taglio possano passare, eliminando le altre. Confronto tra un filtro passa alto reale e uno ideale Filtro meccanico Filtro idraulico Schema elettrico di un filtro passivo passo passo--alto Schema elettrico di un filtro attivo passopasso-alto 16 26/08/2010 . Filtri passa banda La composizione di un filtro passa basso e di uno passa banda costruisce un filtro passa banda la cui frequenza è compresa tra e Schema elettrico di un filtro passivo passa banda Schema elettrico di un filtro passivo passa banda Filtro taglia bando Tali filtri permettono il passaggio delle armoniche fuori dalla banda compresa tra due frequenze una inferiore e una superiore 17 26/08/2010 Determinazione sperimentale dei parametri dei modelli dinamici degli strumenti E’ possibile determinare le caratteristiche dinamiche di uno strumento se è noto il tipo di modello che lo impiegando un ingresso dinamico campione. Per strumenti del primo ordine come parametro dinamico si usa la costante di tempo. Per determinare quest’ultima si può eseguire un test al gradino. − q 0 − kqis =e τ kqis t La risposta è di tipo esponenziale Si può operare interpolando tutta la risposta. Si determina,con il metodo dei minimi quadrati , la pendenza della retta rappresentata dalla seguente funzione: Z = ln q 0 − kq is = −t / τ kq is Anche per strumenti del secondo ordine si possono determinare i due parametri che li caratterizzano, frequenza naturale e rapporto di smorzamento, con un test al gradino. La risposta per strumenti sotto smorzati è del seguente tipo: 18 26/08/2010 ESEMPI 1) Risposta al gradino con SMULINK di strumenti del primo ordine Consideriamo un sensore di temperatura con sensibilità statica K=46 mV/K e costante di tempo τ=10 s. 46 46 10s+1 10s+1 Step T ransfer Fcn Scope Transfer Fcn 500 q0 [mV] 400 300 X: 11 Y : 290.8 X: 9 Y : 253.3 200 100 0 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Tempo [s] 2) Risposta alla rampa con SMULINK di strumenti del primo ordine 46 46 10s+1 Ramp 10s+1 Ramp Scope Transfer Fcn Scope T ransfer Fcn 46 simou t Gain T o Workspace 5000 4500 4000 q0 [mV] 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Tempo [s] 3) Risposta dello strumento di ordine uno all’impulso 1 4.5 0.9 4 0.8 Scope simou t kqi/τ [mV] 10s+1 Tran sfer Fcn q0 [mV] 46 Discrete Impulse 3.5 0.7 0.6 0.5 0.4 2 1.5 0.3 1 0.2 0.5 To Workspa ce 0.1 0 0 3 2.5 0 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Tempo [s] 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Tempo [s] 19 26/08/2010 4) Risposte degli strumenti del secondo ordine al gradino 180 ξ=0.1 160 140 100 0.0001s2 +0.02s+1 Tran sfer Fcn 120 qo [mV] Step Scope simout 100 ξ=1 80 ξ=2 60 To Workspace 40 20 0 0.5 1 1.5 2 2.5 3 Tempo [s] 5) Risposta degli strumenti del secondo ordine alla rampa 5 4.5 4 Gain Scope 100 0.0001s2 +0.02s+1 Ramp Transfer Fcn qo e qi [mV] 100 3.5 3 2.5 2 1.5 simout To Workspace 1 0.5 0 0 0.005 0.01 0.015 0.02 0.025 0.03 0.035 0.04 0.045 0.05 Tempo [s] 20