IL VIOLINO (https://www.youtube.com/watch?v=XBRt71arlY0) Il

TURANDOT PER SEMPRE L’Opera fra tradizione e innovazione per il pubblico del futuro Progetto realizzato con il contributo di Innovacultura - Regione Lombardia, Camere di Commercio Lombarde e Fondazione Cariplo
Il progetto è stato realizzato da Compagnia Marionettistica Carlo Colla & Figli / Associazione Grupporiani in collaborazione con Associazione Lilopera e Archivio Storico Ricordi
IL VIOLINO (https://www.youtube.com/watch?v=XBRt71arlY0)
Il violino, come la viola, il violoncello ed il contrabbasso appartiene alla famiglia degli archi. Questi quattro strumenti, che hanno dimensioni diverse ma forme fra loro molto simili, emettono suono attraverso lo sfregamento dell’archetto sulle loro quattro corde: le vibrazioni sonore così prodotte vengono amplificate dalla cassa armonica e diffuse nell’ambiente dalle caratteristiche “effe”: è così che possiamo sentire il timbro brillante ed acuto del violino. Questo strumento nasce nel primo Seicento, evolvendosi dalle viole da braccio di epoca rinascimentale: passa fra le mani di liutai come Amati, Guarnieri, Stradivari che ne stabiliscono le proporzioni auree ed in breve tempo diventa uno degli strumenti più importanti della musica europea. L’orchestra nasce aggregandosi intorno ad esso (nella compagine orchestrale i violini si dividono in due sezioni: Primi e Secondi) e compositori come Corelli, Vivaldi e Bach, ne esplorano le possibilità espressive, creando capolavori immortali. Nel corso del Settecento il violino vede la propria tecnica approfondirsi sempre più per i contributi di diversi didatti-­‐virtuosi (fra cui Tartini, Viotti, Rode, ...): il punto di arrivo di questa ricerca saranno le opere di Paganini, nelle quali il volino si mostra ai punti estremi delle proprie possibilità tecniche. Anche nell’Ottocento e nel Novecento, così come nei secoli precedenti, il violino rimane al centro della produzione musicale europea (sia cameristica che solistica) e le opere dei vari Mozart e Beethoven, Mendelssohn e Brahms, Stravinskij e Schönberg (per citare solo una piccolissima rappresentanza dei compositori che hanno scritto per questo strumento) testimoniano quanto il suono del violino sia capace di rapire l’ascoltatore, oggi come quattrocento anni fa. TURANDOT PER SEMPRE L’Opera fra tradizione e innovazione
per il pubblico del futuro cm 60 2 TURANDOT PER SEMPRE L’Opera fra tradizione e innovazione
per il pubblico del futuro LA VIOLA (https://www.youtube.com/watch?v=sw8Cx2fSXV8)
La viola, come il violino, il violoncello ed il contrabbasso appartiene alla famiglia degli archi. Questi quattro strumenti, che hanno dimensioni diverse ma forme fra loro molto simili, emettono suono attraverso lo sfregamento dell’archetto sulle loro quattro corde: le vibrazioni sonore così prodotte vengono amplificate dalla cassa armonica e diffuse nell’ambiente dalle caratteristiche “effe”: è così che possiamo sentire il timbro dolce ed intenso della viola. Questo strumento è come un violino, ma ha dimensioni leggermente più grandi: entrambi gli strumenti si suonano tenendoli appoggiati sulla spalla sinistra ed hanno una tecnica molto simile; essi si differenziano per il loro “registro” (il violino è più acuto della viola) e per il loro “timbro” (quello della viola è più velato). La viola moderna nasce con il violino nel Seicento, ma deve dividere le scene con le antiche viole di origine rinascimentale (viola d’amore in testa) fino alla seconda metà del Settecento, quando queste ultime cadono in disuso. Estensione più grave e timbro meno brillante rispetto al violino fanno però sì che, in ambito orchestrale, la viola sia spesso confinata in ruoli di mero sostegno armonico fino ad Ottocento inoltrato; trova tuttavia maggior fortuna nella musica da camera (quartetto, sonate con pianoforte,...), musica in cui ha maggiori possibilità di far sentire la sua stupenda voce. Importanti compositori come Mozart, Berlioz, Richard Strauss e Hindemith (per citarne solo alcuni) la utilizzano anche come solista, dimostrando che, quanto a possibilità espressive, non ha nulla da invidiare ai più blasonati violino e violoncello. 3 TURANDOT PER SEMPRE L’Opera fra tradizione e innovazione
per il pubblico del futuro cm 67 4 TURANDOT PER SEMPRE L’Opera fra tradizione e innovazione
per il pubblico del futuro IL VIOLONCELLO (https://www.youtube.com/watch?v=FuWh9RhlXi4)
Il violoncello, come il violino, la viola ed il contrabbasso appartiene alla famiglia degli archi. Questi quattro strumenti, che hanno dimensioni diverse ma forme fra loro molto simili, emettono suono attraverso lo sfregamento dell’archetto sulle loro quattro corde: le vibrazioni sonore così prodotte vengono amplificate dalla cassa armonica e diffuse nell’ambiente dalle caratteristiche “effe”: è così che possiamo sentire il timbro baritonale e rotondo del violoncello. Questo strumento ha dimensioni più grandi rispetto al violino, tanto che lo si suona da seduti, tenendolo fra le gambe ed appoggiandolo a terra tramite il puntale. Nasce, come gli altri archi moderni, nel corso del Seicento dalle mani di liutai come Amati, Gasparo da Salò e Stradivari (che ne stabilisce le proporzioni auree) e durante il periodo barocco viene costantemente usato insieme al clavicembalo o all’organo per accompagnare uno o più strumenti solisti (pratica del “basso continuo”); in questo periodo la sua evoluzione tecnica gli consente di soppiantare l’antica “viola da gamba” e soprattutto di conquistarsi un posto di rilievo nella musica da camera. Grandi compositori come Marcello, Vivaldi e Bach, rimangono affascinati dalla sua voce calda e scrivono capolavori immortali per questo strumento. Alla fine del Settecento un violoncello dalle possibilità tecniche al pari di quelle del violino può ormai esibirsi come solista: le opere di Haydn, Boccherini, Beethoven e, più recentemente, quelle di Dvorjak, Brahms e Debussy (per citare solo alcuni compositori) testimoniano come il timbro intenso di questo strumento sia in grado di rapire l’ascoltatore. 5 TURANDOT PER SEMPRE L’Opera fra tradizione e innovazione
per il pubblico del futuro cm 125 6 TURANDOT PER SEMPRE L’Opera fra tradizione e innovazione
per il pubblico del futuro IL CONTRABBASSO (https://www.youtube.com/watch?v=QgZ_-f7pVk4)
Il contrabbasso, come il violino, la viola ed il violoncello appartiene alla famiglia degli archi. Questi quattro strumenti, che hanno dimensioni diverse ma forme fra loro molto simili, emettono suono attraverso lo sfregamento dell’archetto sulle corde: le vibrazioni sonore così prodotte vengono amplificate dalla cassa armonica e diffuse nell’ambiente dalle caratteristiche “effe”: è così che possiamo sentire il timbro profondo del contrabbasso. Questo strumento è il gigante dell’orchestra: essendo spesso più alto di una persona, lo si suona in piedi. Nasce nel Seicento evolvendosi dal violone (la più grave delle viole rinascimentali) e conquista subito un posto nella compagine orchestrale, poiché i suoi profondi bassi sono necessari per sostenere gli altri strumenti. Nel frattempo si perfeziona anche la sua tecnica strumentale: compositori come Dragonetti e Bottesini (per la parte solistica), Mozart e Beethoven (per i passi orchestrali) o Hindemith (musica da camera) hanno dimostrato che anche il contrabbassista, nonostante le dimensioni del suo strumento, può esibirsi in passi d’agilità “quasi” degni di un violoncellista. Nel Novecento il contrabbasso trova nella musica jazz un nuovo ambito in cui potersi esprimere. Qui rimane sostegno armonico per gli altri strumenti, “perdendo” però l’arco: le sue corde vengono infatti esclusivamente pizzicate dallo strumentista. 7 TURANDOT PER SEMPRE L’Opera fra tradizione e innovazione
per il pubblico del futuro cm 188 8