LINGUAGGIO
ASTRALE
Pubblicazione Trimestrale
del Centro Italiano di Astrologia
dal 1970
ANNO XXXII n. 127
Estate 2002
2
SOMMARIO
101 Dante Valente: La sindrome da “Ipse dixit”.............................................................................................
105 Commento ai voti pervenuti sul numero 126 della rivista...............................................................
LEZIONI MAGISTRALI
120 Nicholas Champion: Un’intervista con Liz Greene. Prima parte: Vivere con Plutone...........
260 Richard LLewellyn: Lettura al Carter Memorial.....................................................................................
252 Raymond A. Merriman: L’impatto dell’opposizione Saturno-Plutone
sul mondo economico .....................................................................................................................................
I PERSONAGGI
246 Nick Kollerstrom: Pietre miliari del genio. Il ciclo di Urano nella vita di Isacco Newton .....
248 Fulvio Mocco: Philip K. Dick...........................................................................................................................
317 Brunella Collina: Verdi - Le stelle del mito .................................................................................................
350 Susanna Proietti: La penna come arma: Oriana Fallaci ........................................................................
RIFLESSIONI E PROPOSTE
340 Andrea Rognoni: Chirone retrogrado........................................................................................................
380 Bia Gatren: La scoperta della propria identità un ponte fra astrologia e sogni ......................
611 Angelo Vigorelli: Bizzarrie insidiose per la precisazione dell’ora nei tempi moderni.............
512 Daniela Gregori: Astrologia e tempo .........................................................................................................
345 Anna Demma Gattai: La cosmopratica di Elaine..................................................................................
258 Luis Deza Linares: La cena cosmica di Leonardo ..................................................................................
312 Nella Bernardi: Letture sul tema integrato sinastrico ........................................................................
ASTROLOGIA CLASSICA
410 Armando Profita: Il Kitab ‘Ard Miftah An-Nujum................................................................................
L’ANGOLO DEI NEOFITI - CASA TERZA
501 Asterischi ...............................................................................................................................................................
601 L’angolo della mitologia..................................................................................................................................
602 Dante Valente: Didattica elementare: l’astrologia medica ha una logica scientifica............
520 Isabella Panizzoli: Curioso gioco d’autodiagnosi che ognuno può personalmente
verificare in analogia con il proprio segno solare ................................................................................
330 Liliana Cosentino: Sintesi del seminario su Dioniso............................................................................
390 La posta di Marco...............................................................................................................................................
392 Luna e Venere, pianeti del femminile ........................................................................................................
612 Lianella Livaldi Laun: Lilith in transito nelle case (IV - VI)................................................................
902 Stefano Bertone: Computer Club: Internet.............................................................................................
CASA QUINTA
514 Arturo Zorzan: Onore agli Alpini .................................................................................................................
325 Marco Gambassi: Il gioco del calcio ed i dodici segni zodiacali ....................................................
540 Dante Valente: Per l’Inter era scritto nelle stelle ..................................................................................
541 Il dis-astro della nostra Nazionale ..............................................................................................................
545 Un omaggio..........................................................................................................................................................
590 “Linguaccia Astrale” - Il mondo di Mirka .................................................................................................
CASA NONA
971 Notizie dall’estero - Gracentro (Spagna)..................................................................................................
972 Claudio Cannistrà: Un premio meritato a un moderno uomo del Rinascimento ..................
CASA DECIMA
700 Grazia Mirti: A Torino con Ermes Mercurio, messaggero universale ............................................
701 Notizie dalle Delegazioni ................................................................................................................................
980 Elenco dei Delegati e Corrispondenti CIDA ............................................................................................
pag.
3
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186
Argomento
3
DANTE VALENTE
LA SINDROME DA “IPSE DIXIT”
L.A. 127-101
Nel Settecento Baldassarre Galuppi, dopo aver esercitato la sua austera funzione di
Senatore della Repubblica di Venezia, tornava a casa e si rinfrancava lo spirito suonando la tastiera e componendo “Sonate per gravicembalo”. Fra l’altro una di queste, ripresa da Arturo Benedetti Michelangeli, rappresenta uno dei capolavori della
scarsa letteratura pianistica italiana.
Ma non basta: Galuppi si cimentò anche come letterato e scrisse una brillante
satira sul “Teatro alla moda” che furoreggiava ai tempi a Venezia, specie per le bizze
delle primedonne.
Di questo libello mi aveva fatto meditare la frase iniziale che a proposito dei librettisti diceva sarcasticamente - cito a memoria –
”In primo luogo il poeta moderno non dovrà conoscere i poeti antichi, imperciocchè gli antichi …non conoscevano i moderni…”.
Al di là del grottesco di questa “par condicio”, possiamo chiederci tuttavia come abbiano fatto Omero, Saffo, Catullo, il Cantico dei Cantici ecc. a raggiungere simili vette senza una retrocultura paragonabile alla nostra. O come abbia potuto
Leonardo diventare il più grande fra gli scienziati. Vuol dire che la cultura è utile,
ma non strettamente indispensabile. Al punto che oggi non si può affermare quasi
nulla, perché qualcuno probabilmente l’avrà già detto.
Andiamo oltre: quanti di noi anziché esprimere un loro giudizio, rovistano nella memoria per recuperare chi ha detto qualcosa in proposito, e se non lo trovano si
ritengono obbligati a tacere?
Quindi la “cultura”o meglio l’erudizione, superata una dose soglia, “passivizza”
il lettore ed inibisce le sue facoltà creative.
La banalità di molte conversazioni correnti dipende dal fatto che non si emettono giudizi, ma si riportano quelli degli altri, come se, solo per essere di una persona famosa, il giudizio sia di per sé più attendibile del proprio. Eppure sappiamo bene quanto siano state inattendibili le previsioni degli “esperti scientifici” sull’andamento delle Borse o dei politologi sulle guerre!
L’ignoranza – per quanto negativa – contiene in sé il merito di obbligarci a
pensare, a trovare nostre soluzioni, ad emettere qualcosa, a segnalare che siamo
vivi!
4
Argomento
Ricordo che da liceale, dopo aver tradotto i classici meccanicamente, senza interesse per il contenuto, anelavo alle serate in campagna, dove contadini illetterati,
ma acuti osservatori dell’animo umano, mi fulminavano con sentenze sagge e lapidarie e – senza mai ripetersi – inventavano storie fantastiche con abilissima suspence …
Solo più tardi ho capito il segreto di quel fascino: assistevo ad una continua
creazione, ad una emanazione, non a luce riflessa, condizionata come mi capitava a
scuola. E queste persone, sicure ed irridenti verso i cittadini, mi sembravano partecipi di una dimensione segreta, immensa, misteriosa, forse inaccessibile.
Il lettore dirà perplesso: allora devo disdire subito l’abbonamento alla Rivista?
Ahimé, c’aggia fatto!
Evidentemente si sta usando un paradosso per segnalare come il bombardamento culturale possa inibire la creatività e la differenza fra erudizione (passiva) e
la cultura, come forma attiva del pensiero, che parte dalle constatazioni degli altri –
o dalla acuta osservazione dei fatti – per trovare le proprie. È una caratteristica dei
nostri tempi la prevalenza dell’immagine sulla parola, dell’utile sullo speculativo, del
sapere sul sentire, del passivo sull’attivo.
Questa osservazione riguarda anche chi si appoggia sulla famosa “tradizione”,
che ad una analisi accurata risulta formata da lunghe diatribe fra “esperti” in varie
epoche. Per “dimostrare” un’asserzione si sfogliano centinaia di pagine fino a trovare quella a noi favorevole, così come gli avvocati sfogliano il Codice. Magari una affermazione di Posidonio – favorevole alla tesi che vogliamo sostenere – è stata in
seguito ampiamente contestata da Cardano o da Morin de Villefranche.
Ci vuole una conoscenza approfondita dell’astrologia classica per scegliere con
competenza il parere più assennato o le asserzioni veramente univoche.
La stessa Lisa Morpurgo mi aveva confidato quanto venissero travisate le sue
acute intuizioni.
Possiamo sintetizzare questo atteggiamento come la sindrome da “ipse dixit”.
A questo proposito vale la pena di riportare un gustoso aneddoto citato da
Galileo: un anatomista mostrò ad un aristotelico che i vasi sanguigni partivano dal
cuore e non dal cervello.
Risposta: se Aristotele non avesse detto il contrario sarei tentato di credervi…!
* * *
Conosco invece persone che sullo Zodiaco si sono fatte subito le idee chiare,
e sintetiche, e lo utilizzano con poche regole ma grande buonsenso : inutile dire,
con ampio successo. Quindi la cultura consiste anche nel filtrare e valutare il peso,
la priorità delle informazioni: è questo il vero segreto dello studio. Si può addirittura giudicare le capacità di un Astrologo dall’ ”attacco” iniziale su di un tema!
Peccato che le persone modeste e capaci sottovalutino le loro facoltà creative (e viceversa…).
Argomento
5
Una responsabilità particolare spetta ai docenti: il miglior maestro è quello che
insegna agli alunni a fare a meno di lui, come accadde con Socrate che costringeva
gli alunni a trovare da sé la soluzione, forniti i mezzi necessari ( oggi si usano le famose “verifiche”). Non a caso furono numerosi i discepoli che “fecero carriera”: Platone, Senofonte, Crizia, Alcibiade, e indirettamente Aristotele.Se un alunno deve
consultare un manuale per sapere cosa può significare un Saturno in dodicesima,
evidentemente non ha capito cos’è Saturno e cos’è una dodicesima.
La via ottimale è un uso adeguato della erudizione, (proprio come si dovrebbe
fare coi “cellulari”) con pause frequenti “per respirare”, vale a dire per valutare i
contenuti assimilati: perché la cultura, come il denaro, è un buon servo ma un cattivo padrone.
Di Copernico, Keplero, Galileo e Ticho Brahe,
abbiamo la testimonianza delle loro frequentazioni astrologiche.
Ma la schiera di scienziati “eretici” è probabilmente più lunga.
6
Argomento
COMMENTO AI VOTI PERVENUTI
SUL NUMERO 126 DELLA RIVISTA
L.A. 127-105
Molti lettori hanno segnalato come sia difficile quantizzare un giudizio sostanzialmente qualitativo; verissimo, ma per trarre delle conclusioni – sia pure grossolane –
occorrono dei dati numerici quantitativi.
Certo, sarebbe più opportuno assegnare una serie di voti, ad esempio un voto
per la comprensibilità e capacità di sintesi, uno per la originalità dei contenuti, uno
per la utilità ecc. ecc.
Evidentemente non possiamo chiedere tanto: risponderebbero solo i Soci masochisti.
Quindi, perché almeno le fatiche di coloro che hanno diligentemente risposto
non sia inutile – e solo per loro – riportiamo un breve commento sui risultati ottenuti.
Attendibilità delle risposte
Dalla provenienza dei timbri postali si può dedurre una distribuzione grosso
modo rispondente alla distribuzione geografica dei Soci.
Abbiamo eliminato tre schede che assegnavano un voto 10 a tutti gli articoli
prescelti : si sospetta un giudizio affrettato o di parte.
Il campione disponibile non è cospicuo (45 risposte ) chi però conosce la statistica sa che anche piccoli campioni analizzati opportunamente permettono conclusioni attendibili: basterà ricordare il famoso exit-poll, praticato su meno dello
0.01% dei votanti. Importa solo il reclutamento dei dati che deve essere omogeneo
e rappresentativo della popolazione in toto.
Unica obiezione valida: quei Soci che hanno risposto – con diligenza e attenzione – sono rappresentativi della media generale, o avevano qualche motivazione
per rispondere? Difficile dirlo. Comunque, meritano di essere premiati con qualche
cifra, sia pure orientativa.
Come parametro indicante il giudizio medio abbiamo scelto il voto mediano.1,2
Sempre per le leggi della statistica (che, non lo ripeteremo mai abbastanza, si
accontenta di pochi numeri (ben selezionati), se no si parla di censimenti) la affidabilità del risultato aumenta quanto meno dispersi sono i valori. Allo scopo si è eliminato il voto più basso e il voto più alto (come nelle gare di pattinaggio) e si sono
riportati gli estremi risultanti – minimo e massimo – (una stima molto semplificata
dei “limiti fiduciari”).
Argomento
7
Ne risulta che conviene disporre i voti, anziché il valore mediano, ma secondo
la minor differenza massimo-minimo, per far sì che si inizi dai voti più attendibili.
Ovviamente non si possono trarre conclusioni sugli ultimi dati.
VOTO
MEDIANO Min
M. Aladren
Il significatore
7
7
Albo (D.V.)
Soluzioni ai quiz
7
7
L. Cosentino
Sulle pietre preziose
6
5
Linguaccia Astrale
Il mondo di Mirka
6
5
D. Valente
A cosa servono le ore planetarie 6
6
M. Pesatori
La posta di Marco
7
6
S. Bertone
Computer Club
7
6
Le carte divisionali vediche Le carte divisionali vediche
6
4
Julianne Evans
Sul Tema degli USA
7
5
D. Valente
Trovare l’ASC degli USA
7
5
F. Mocco
L’energia della Fenice
7
6
D. Valente
Asterischi
7
6
C. Cannistrà
Recensioni
7
6
L. Fassio
Il progetto del Sole
9
7
D. Valente
Didattica Elementare (le case)
8
7
M. Pesatori
Minima Moralia
8
5
D. Duretto
Astrologia quantistica
8
5
L. Biazzo
Poesie
6
5
L. Livaldi Laun
Lilith nelle prime tre case
7
5
D. Valente
Il Papa ha ragione
9
6
Glenn Perry
Verso un Codice Etico
9
6
A. Billi C.Cannistrà
Dialogo:la professione Astrologo 8
6
A. Rampino Cavadini
Islam: dalla Luna a Plutone
8
6
I. Zanni
Fabrizio De André
8
6
G. Ufficiale
L’A. e la fine della vita
7
2
G. Warren Price
L’Alcocoden
7
4
C. Ridoux
L’abbandono del potere
6
4
Linguaccia Astrale
Gli insulti astrologici
6
1
Max Max-min
8
1
8
1
7
2
7
2
8
2
8
2
8
2
7
3
8
3
8
3
9
3
9
3
9
3
10
3
10
3
9
4
9
4
9
4
9
4
10
4
10
4
10
4
10
4
10
4
7
5
9
5
9
5
9
8
COMMENTI AGGIUNTIVI
- D. Valente: Il Papa ha ragione.
Molti Soci avevano capito che si trattava di una provocazione, per invogliare a
rispondere in qualche modo. Speranza vana, o quasi. Qualcuno forse ha intravisto
una mancanza di rispetto, una dissacrazione. Non è così, naturalmente; si desidera-
8
Argomento
va solo mettere in evidenza quanto il bisogno del magico fosse connaturato all’uomo e perciò non condannabile. Inoltre :
L’affermazione «…che tutti abbiano verificato come le psicanaliste siano un
fallimento come madri e spesso come mogli…» mi ha procurato la protesta di un
lettore (sia pure limitatamente… alle madri), ma talmente garbata che mi sento obbligato a scusarmi ed impegnarmi perlomeno ad ampliare a dovere la mia casistica
in merito, sicuramente limitata.
LINGUACCIA ASTRALE: contrariamente alle attese, la rubrica non ha suscitato
particolari entusiasmi, per cui è probabile che – se non si ricevono segnali in merito
– venga fra breve abolita.
Fra l’altro scrivere di umorismo è più faticoso di una dotta dissertazione sull’astrologia delle Isole Samoa!
L’Articolo di Daniele Duretto è stato probabilmente penalizzato per il suo linguaggio: rigoroso, ma non agevole. Eppure riteniamo il contenuto sicuramente di
alto valore, confortati dal giudizio di alcune “menti” di prestigio del CIDA, spesso
assai critiche.
* * *
Una socia ha assegnato un voto negativo all’elenco dei promossi per l’Albo e
all’elenco dei Delegati. Supponiamo che non approvi l’Albo e neppure il lavoro dei
Delegati…
* * *
ESPRIMETE COMUNQUE IL VOSTRO PARERE!
A partire da questo numero in alternativa o in aggiunta al voto si potrà esprimere un giudizio; che però non sia un doppione del voto, (tipo ottimo, buono, insufficiente) ma va arricchito, (tipo: ostico, sconclusionato, avvincente, chiaro, convincente, problematico, ricco di suggerimenti, deja vu, non dimostra, affrettato, lineare, esauriente, utile ecc. ecc).
Ribadiamo che basta esprimerlo per i soli articoli consultati, anche se pochi,
non per tutta la Rivista!
Vi prego nuovamente di vincere la pigrizia!
(D.V.)
NOTE
Per spiegare la mediana con un esempio: dati 7 valori , disposti in ordine (2, 6, 6, 7, 8, 8, 10)
il valore di mezzo ( 7) è il valore mediano, quindi il quarto su sette. A differenza della media non risente dei valori alle due estremità.
2 In fase di bozze sono pervenute altre risposte, che - a riprova del valore della statistica – sono tutte contenute entro i limiti stabiliti più sopra.
1
Argomento
9
ALTRI SOCI… NETTUNIANI
Elenchiamo una serie di bollettini postali pervenuti privi del mittente!
CITTÀ
UFFICIO
DATA
Padova
Napoli
Catania
Roma
Firenze
Latina
Agenzia n. 9
Succursale 37
5 febbraio 2002
8 febbraio 2002
20 marzo 2002
27 aprile 2002
29 aprile 2002
2 5 giugno 2002
Nomentano
Vaglia Risparmi
Succursale
40 Euro
40 Euro
60 Euro
60 Euro
60 Euro
40 Euro
Preghiamo gli interessati di segnalare il loro nominativo alla Segreteria.
Nella seduta del 26 maggio il Consiglio Direttivo ha nominato Tesoriere Armando Billi, di Bologna, in sostituzione della indimenticata
Giuliarosa Bigazzi Vincenzi.
Lo stesso Armando è stato designato come Delegato Regionale per
l’Emilia.
La Delegazione Romagna è stata dichiarata… autonoma, almeno nel
CIDA!
È stato inoltre incaricato Stefano Vanni – Presidente dell’Albo – di
stilare una proposta dettagliata sulla struttura delle Scuole CIDA di
Astrologia.
10
LEZIONI
MAGISTRALI
120 – Intervista con Liz Greene:
vivere con Plutone
260 – Richard Llewellyn:
Lettura al Memorial Carter
252 – Raymond Merryman:
l’opposizione Saturno-Plutone
Lezioni magistrali
11
NICHOLAS CAMPION
UN’INTERVISTA CON LIZ GREENE
PRIMA PARTE: VIVERE CON PLUTONE
TRADUZIONE DI ANGELA CASTELLO
L.A. 127-120
Tenendo presente, in particolare, l’attuale periodo di opposizione Saturno-Plutone
e le tematiche che ne derivano, l’intervista cerca di mettere in luce l’incidenza del
pianeta generazionale sulla vita dei singoli e offre qualche suggerimento per affrontare in modo costruttivo la sua forza immensa, che è alla base della vita stessa
Liz Greene è uno dei più autorevoli astrologi del periodo postbellico. Continuando l’opera di predecessori come Alan Leo e Dane Rudhyar, trasse insegnamento
dalla psicologia del XX secolo, specialmente dai lavori di C.G. Jung, per creare un’astrologia psicologica basata sul processo dinamico della personalità piuttosto che
sulla descrizione di essa. Incominciando da Saturno nel 1976 e La Relazione Interpersonale nel 1977, ha prodotto una notevole serie di opere in cui ha elaborato ed
approfondito la sua originale intuizione che l’astrologia si occupa sia di ciò che possiamo diventare sia di ciò che siamo. Ha un dottorato in Psicologia ed un diploma
della Facoltà di Astrologia (ha il patrocinio della Facoltà) ed è analista junghiana
qualificata. Dirige il Centro di Astrologia Psicologica, che ha istituito nel 1983 con
Howard Sasportas. Sito Web ://www,astrologer.com/cpa
Ho incontrato Liz a Londra, il 14 agosto 2001, per condurre quest’intervista.
Considerando retrospettivamente il disastro dell’11 settembre, le sue affermazioni
sull’essenza del periodo Saturno-Plutone hanno assunto un’aria altamente profetica.
Nick Campion: Per incominciare, Liz, vorrei parlare un po’ di Plutone, il pianeta del momento, specialmente nell’ottica della sua opposizione a Saturno. Ho letto
ciò che hai scritto in proposito nel tuo libro Saturno; 1 tu hai affermato che quando
questi due pianeti interagiscono, “spesso sembra che ci sia un movimento attentamente e deliberatamente organizzato verso un qualche tipo di esperienza autodistruttiva.” Hai aggiunto che una persona, pur essendo consapevole di questa tendenza ossessiva, può essere incapace di controllarla. Io ho adesso questa opposizione quadrata al mio Sole, perciò pensavo: “Come posso esserne conscio?” In ef-
12
Lezioni magistrali
fetti, come si diventa consapevoli di qualcosa? Tu hai avuto qualche tipo di esperienza in proposito con i clienti? Ce n’è stata qualcuna più evidente?
Liz Greene: Certo. Sono pochi quelli che non se ne accorgono, perché l’aspetto non coinvolge soltanto pianeti in segni mutevoli. Colpisce anche attraverso i semiquadrati ed i sesquiquadrati. E questo coinvolge anche tutti i segni cardinali. Così, tutti stanno incominciando ad indossare la loro corazza protettiva.
Nick: Vuoi dire che si stanno mettendo in posizione di difesa?
Liz: È un tipo di reazione. Penso che sia una maniera di reagire molto comune
e probabilmente istintiva. Saturno è individualmente molto più comprensibile mentre Plutone viene sentito così opprimente che la risposta iniziale è piombare nel
proprio Saturno e cercare di difendersi da Plutone. Non è “sbagliato” ma non è necessariamente la cosa migliore da farsi. Questo aspetto troverà comunque la sua
strada.
Nick: Secondo la rispettiva posizione planetaria, pensi che ci sia una particolare tipologia Gemelli-Sagittario in questa opposizione?
Liz: Penso di sì, perché essa sembra sollevare problemi relativi alla moralità e
alla cultura che si scontrano con un qualche genere di realizzazione. Sta creando,
infatti, una notevole polarizzazione intellettuale con sbandieramento di idee, sebbene questa opposizione sia in grado di assumere una forma molto concreta nella
vita di tante persone. Con tutti i conflitti che sembrano sorgere a livello personale e
collettivo, ad essere in gioco sono le ideologie, i concetti, la fede nei sistemi e le
dottrine, che si nascondono anche dietro qualsiasi tipo di guerra.
Nick: C’è qualche esempio particolare di scontri fra ideologie cui vorresti alludere ?
Liz: Che ne diresti dell’Irlanda del Nord? Sta durando da moltissimo tempo e
non penso che sia tipica di Saturno-Plutone, ma potrebbe entrare adesso in una
nuova fase.
Nick: Nella carta della costituzione della Gran Bretagna e dell’Irlanda del
Nord (7 dicembre, 1922), il Sole si trova a 14° del Sagittario.2
Liz: Il Sole ed il Discendente hanno una distanza di 5° l’uno dall’altro. La carta
dell’Irlanda del Sud 3 e quella del Regno Unito, inclusa l’Irlanda del Nord, hanno un
giorno di differenza. Entrambe sono raggiunte dall’opposizione.
Nick: Sì, spesso con una completa incapacità da entrambe le parti di identificarsi con il punto di vista dell’altra. E persino di accorgersi che c’è un punto di vista. A quale archetipo pensi possa corrispondere Plutone? È un po’ artificiale dire,
“Questo pianeta rappresenta questo archetipo e quello quell’altro archetipo,” come
se vivessero in piccole cabine separate?
Liz: Sì, è artificiale
Nick: Ad un certo punto hai descritto Plutone come Lucifero, l’Angelo oscuro
che porta la notte, e in un altro momento come un pianeta femminile ed in seguito
anche come l’archetipo dell’immortalità e dell’infinito ciclo di morte e rinascita.4
Liz: Non penso si possa dire: “Qui c’è questo pianeta, qui questo archetipo, si
Lezioni magistrali
13
possono mettere insieme,” perché significherebbe comprimere due diversi sistemi
simbolici in uno. Non si potranno mai adattare completamente. Probabilmente, è
meglio considerare i simboli planetari come delle relazioni familiari con un’estesa
gamma di immagini, ognuna delle quali si combina in modi diversi. Uno degli archetipi plutoniani è certamente quello di Lucifero: uno è quello del Fato. Uno è
quello del Mefistofele goethiano, ed un altro è Kali. C’è un’intera serie di immagini
mitiche che ci aiuta a comprendere alcuni dei significati plutoniani. È quasi impossibile esprimerli se non in metafore poetiche. C’è una vita intelligente nella stessa
materia che sembra associata con la forza vitale degli esseri viventi. È la natura
stessa, o la forza vitale della natura che sopravviverà. E per sopravvivere deve necessariamente passare attraverso le trasformazioni, i cambiamenti, il processo della
morte che distrugge le forme, quando raggiungono la data di scadenza, per generare nuove forme. Nel momento in cui sperimentiamo Plutone come qualcosa di distruttivo, guardiamo a lui come Mefistofele. Se invece lo sperimentiamo come nutrimento, allora vediamo in lui la Grande Madre. Oppure lo viviamo come il destino,
così percepiamo in lui l’immagine delle Moire, il fato greco.
Nick: Plutone fu scoperto nel 1930, e gli astrologi spesso parlano della connessione tra il fascismo e l’irrompere della consapevolezza dell’archetipo plutoniano. Ma pensi che da quel momento, l’archetipo di Plutone sia diventato più forte?
Liz: Non credo che sia diventato più potente. È solo accaduto che ne siamo più
consapevoli, come di qualcosa che opera nella società e nella natura. E sebbene sia
difficile ignorare il sorgere del fascismo e la scoperta della forza nucleare, dobbiamo
essere cauti, perché dittatori, genocidi, massicce invasioni collettive, disastri e morte si sono verificati in molti periodi. La differenza è che adesso c’è la consapevolezza dell’archetipo plutoniano come di qualcosa cui abbiamo dato un nome. Sappiamo ora che c’è un qualcosa che opera nel mondo e questa consapevolezza ci dà
una maggiore possibilità di usarlo o di abusarne. Stiamo incominciando a prenderlo
in considerazione invece di utilizzarlo in modo cieco e sbadato.
Nick: Dal punto di vista dei ruoli, leggevo L’Oroscopo nelle sue
manifestazioni.5 Ad un certo punto, dici ad un partecipante del seminario: “Tu entri
in scena” e quello replica: “Cosa?” e tu:” Sì, per assumere il ruolo di Giove.” Perciò,
come ti aspetti che la gente assuma il ruolo di Plutone? Che tipo di approccio avresti con qualcuno che abbia un fortissimo problema plutoniano?
Liz: Innanzitutto vorrei sentire e parlare di ciò che sente e sperimenta. I pianeti
esterni possono farci sentire così sopraffatti che è facile perdere completamente il
senso del limite. Qualsiasi cosa in grado di aiutare la persona ad ottenere una prospettiva su ciò che sta vivendo risulta un aiuto immediato. Sia che il sentimento di
oppressione sia interno od esterno, è fondamentale per qualcuno riuscire a dire:
“Sono disperato. Mi sembra che intorno a me tutto stia morendo.” È importante
trovare un terreno solido su cui ci sia un individuo invece di una marea che sommerge. Così, incomincerei sempre con il chiedere ad una persona come si sente invece di spiegarle cosa significhi il pianeta. Talvolta succede che la gente prenda le
14
Lezioni magistrali
distanze da ciò che sente perché è molto spaventata. L’ho notato quando qualcuno
si trova sotto un forte condizionamento plutoniano, specialmente se ha un ego fragile. E allora incomincia a comportarsi come Plutone. Viene travolto da qualsiasi cosa stia emergendo.
Nick: Che cosa significa comportarsi come Plutone? Ossessivo?
Liz: Sì
Nick: Pronto allo scontro?
Liz: Non necessariamente. Plutone può essere molto circospetto sebbene sempre chiuso in un atteggiamento di: “Si tratta di vita o di morte ed io devo vincere,
altrimenti sarò distrutto”. Questo è ciò che qualche volta induce le persone a comportarsi molto male. Vengono coinvolte in lotte di potere ed incominciano a manipolare gli altri o si mettono in qualche modo in una posizione in cui sono perseguitati da qualche terribile forza. Lo stesso Plutone è costretto a seguire un modello
naturale che lo costringe ad opprimere tutto o a diventare la vittima di tutto.
Nick: Assumere il ruolo della vittima rispetto all’autorità sembra il classico
aspetto Sole-Plutone.
Liz: È certamente una delle manifestazioni tipo. Intendi aspetto natale o di
transito?
Nick: Natale. Ma distingueresti tra gli aspetti natali e quelli di transito?
Liz: Sì, perché nel primo caso si tratterebbe di un processo continuo. Se l’aspetto è soltanto di transito, è un’esperienza che la persona subisce ma non tale da
doverci impostare la vita. Mentre se è natale, è necessario rendersi conto di quale
dimensione di vita è importante appropriarsi per conviverci. Insomma, bisogna instaurare un qualche genere di relazione con essa.
Nick: Se qualcuno ha un Sole-Plutone natale, potrebbe incorporarlo nel suo
essere, così quando avviene un transito, potrebbe sentirlo in maniera molto meno
intensa, forse, di chi ha lo stesso transito senza la posizione natale.
Liz: Ecco, forse non “molto meno intensa” quanto molto più familiare. Quel
qualcuno potrebbe dire: “Sì, so cos’è, è solo che il volume è stato alzato un po’ troppo.” Se invece non si tratta di un aspetto natale, allora si esprimerebbe così: “Che
cos’è?” È un grande aiuto se Plutone ha legami con il proprio AS, Sole, Luna, Mercurio, o se si trova in posizione angolare quando avviene il transito perché questo significa che c’è già il senso della dimensione plutoniana della vita. Questa esige che
l’uomo accetti l’operare di qualcosa più grande di lui. Se è già presente allora è più
facile orientarsi in mezzo al genere di cose che avvengono con tale transito: in poche parole, conoscere il nome dell’animale rende tutto meno allucinante.
Nick: Allora, se ho ben capito, l’utilità dell’astrologia è quella di far conoscere
il nome dell’animale con cui ci si scontra. L’astrologo dà un’etichetta ed il consultante può concretizzarla o darle una specie di corpo, una personalità con cui può
confrontarsi.
Liz: Sì, è lo stesso processo secondo cui operano le tecniche del tipo immaginazione attiva o elaborazione dei sogni. Se ad un qualsiasi tipo di esperienza si può
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dare un contenitore per mezzo di un simbolo, come il simbolo astrologico, o la pittura o il disegno o un brano musicale, allora si crea un distacco tra se stessi e l’esperienza. Può darsi che non sia possibile oggettivarla come qualcosa che si conosce, ma può avere un senso stabilire un rapporto con essa piuttosto che esserne inghiottiti – e riuscire così a sopportarla consapevolmente
Nick: Quale distinzione puoi fare tra i legami Luna-Plutone e quelli Sole-Plutone? Quelli con la Luna hanno maggiormente a che fare con la famiglia?
Liz: Penso di sì. Il rapporto Luna-Plutone agisce molto di più attraverso l’eredità fisica e psicologica. Si vive la dimensione plutoniana della vita in modo viscerale sia nel corpo sia attraverso i sentimenti ed i rapporti. Invece il rapporto con il Sole si esprime maggiormente in ciò che interessa o è parte del proprio percorso, destino, orientamento ed obiettivi
Nick: In “L’Oroscopo nelle sue manifestazioni”, hai detto ad uno dei partecipanti alla conferenza, che aveva Plutone quadrato alla Luna: “Tu ti trascini dei
complessi relativi all’eredità familiare, alle ferite del mondo, alla sofferenza degli
altri ed al senso d’obbligo verso tale sofferenza.” Ciò sembra molto in sintonia con
il passato, al contrario del rapporto Sole-Plutone più orientato verso il futuro.
Liz: Sì. Luna-Plutone si porta dietro un enorme guardaroba. Ciò che appartiene
alla famiglia si trova nell’attico e nello scantinato.
Nick: Scheletri nell’armadio?
Liz: Sì. Il bambino che nasce con l’aspetto Luna-Plutone sa che la vita è molto
pericolosa. Niente è duraturo e tutto può essere distrutto. Non riesce mai a sentirsi
rilassato od a provare un piacevole senso di sicurezza perché ha l’innata comprensione, o istintiva consapevolezza, della ciclicità della vita e della mortalità di ogni
cosa - l’inevitabilità del cambiamento. È questo senso di costante pericolo che potrebbe essere tramutato in una straordinaria qualità. Porta con sé anche una comprensibile tendenza alla depressione, perché non si può andare ad un party a cuor
leggero. Cioè si può, ma ad un certo momento, quando l’orologio indica la mezzanotte, ci si rende conto che tutta la gente intorno dovrà invecchiare, ammalarsi,
morire, e qual è il punto? Il punto è: cosa ci facciamo noi là in quel momento?
Nick: Un argomento che nei tuoi primi scritti hai sviluppato molto bene è il
concetto che una qualsiasi combinazione planetaria con possibili conseguenze negative contiene anche i mezzi per neutralizzarle. Perciò, se l’aspetto Luna-Plutone
porta una naturale tendenza alla depressione, quale sarebbe il modo naturale per
cambiarla in moto ascensionale o farla tornare alla luce, o comunque la si voglia
mettere - in modo da far tornare a sorridere chi ne soffre?
Liz: Penso che non sia poi così terribilmente necessario far tornare il sorriso su
quelle persone. Parte del problema consiste nel fatto che noi percepiamo la depressione ed il lutto come condizioni patologiche da curare. Metà dell’America viene
curata per evitare la depressione. La depressione o malinconia, per lunga tradizione,
è l’unica possibilità di essere in contatto con l’anima. Tale stato non può farsi strada
in maniera creativamente utile se si va in giro con un eterno sorriso sulle labbra. La
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ciclica tendenza depressiva dell’aspetto Luna-Plutone significa, innanzitutto, comprendere la depressione in modo diverso - e chiamarla, invece, malinconia - e scendere nelle profondità della psiche per poi ritornare alla luce. Poiché nel mondo plutoniano tutto muore, c’è una costante sofferenza per ciò che passa. È come quando
si perde una persona a noi vicina e, a meno che non si viva il processo di lutto,
qualcosa rimane completamente bloccato e si ammala. In realtà, può costituire un
aiuto elaborare la depressione come qualcosa di utile e creativo piuttosto che cercare di far tornare il sorriso sulle labbra. Credo che il sorriso debba incominciare a
formarsi con l’ironia, ch’è qualcosa di diverso. Inoltre, potrebbe condurre ad un genere di umorismo che riesce ad apprezzare l’assurdo.
Nick: Ricordo che una volta, molto tempo fa, c’era un articolo su “Transit”, il
bollettino dell’Associazione Astrologica, in cui Eve Jackson esaminava l’oroscopo
del Monty Pyton Team che aveva una prevalenza plutoniana.7 Vengono in mente
immagini come il clown triste con il viso rigato di lacrime.
Liz: Plutone ha un suo modo di sorridere. È un grande errore pensare che il
sorriso debba sempre essere quello alla Steinway, con un “Buona giornata” appiccicato sopra. Ottenere qualcosa di rigenerante e appagante da Plutone significa trattare il dio con rispetto senza cercare di cambiarlo in una pioggia di risate.
Nick: Un’immagine che mi è apparsa mentre stavi parlando è quella che balza
agli occhi nei Paesi mediterranei, con oscure chiese cattoliche e vecchie signore in
nero che accendono candele, forse per i loro cari scomparsi.
Liz: Sì, può essere appropriato per quelle culture ma non per noi. Inoltre, alcune culture sono molto meno spaventate di lasciar trapelare il dolore e la rabbia che
si accompagna al dolore, perché dovremmo giustamente essere arrabbiati quando
gli esseri muoiono. Di nuovo, se considerate il Faust, Goethe aveva il Sole quadrato
al Sole sorgente in Scorpione. Ad un certo punto, Mefistofele dice: “Cosa importa se
muore una donna?” e Faust insorge con l’indignata affermazione che la morte di
una sola giovane donna era una terribile tragedia. Noi dovremmo provare tale reazione di fronte a Plutone. Sarebbe appropriata perché in tal modo ci svuoteremmo
della rabbia e del dolore.
Nick: Dalla Seconda Guerra Mondiale in poi, la nostra intera esperienza
astrologica di Plutone è stata caratterizzata dal suo lungo sestile con Nettuno; alcuni anni fa, Nettuno e Plutone si sono rispettivamente spostati in Aquario e Sagittario. In quel periodo, al Convegno dell’Associazione Astrologica del 1977, tu hai
sottolineato che Plutone in Sagittario aveva anche coinciso con l’inizio del Romanticismo nella metà del 18° secolo; ed in “La relazione interpersonale” tu affermi che
l’inizio di ogni nuova era produce i suoi eroi. Hai citato Goethe, Swedenborg ed altri, pertinenti a quel periodo.8 Hai idea di quali possano essere, al momento, gli eroi
rappresentativi della nostra epoca od a chi potrebbero assomigliare?
Liz: A Buffy, il Vampiro assassino?
Nick: Sì
Liz: Pensi che stia scherzando?
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Nick: No. Hai messo proprio il dito sulla piaga: il sorprendente fascino degli
oscuri misteri e dell’occulto in televisione, da “Buffy a X Files “ e ad una quantità di
roba del genere.
Liz: C’è molta saggezza in Buffy. Il regno plutoniano raffigurato nella serie è in
certo qual modo prevalentemente cattivo, il che è una prospettiva molto limitata.
Ma è il modo in cui il dominio plutoniano si intreccia con la vita quotidiana che
rende originale il programma. C’è qui l’accettazione del fatto che esso fa parte della
vita. Così abbiamo l’assurda giustapposizione di vampiri che entrano in azione in
una scuola superiore americana; eppure, è proprio tipico di Plutone. Non c’è bisogno di dissotterrare qualcosa di “altro” - è dappertutto. Come una volta le favole,
questo genere di programmi serve a qualche scopo psicologico. Ecco perché la gente li guarda. Essi presentano dei modelli interiori in modo digeribile, interessante e
divertente - e non ci si accorge che forniscono delle soluzioni insieme al divertimento. Rappresentano l’equivalente moderno delle favole. Ma in quanto ad eroi
moderni, tuttavia, non ne ho visti di recente.
Nick: E’ difficile, non è vero?, perché viviamo in un’epoca anti-eroica.
Liz: Sicuramente. Non credo che, per il momento, i nostri eroi si facciano riconoscere come tali, non con Nettuno-Urano in Aquario. A noi non piacciono gli eroi;
politicamente sono sbagliati. Dobbiamo cercarli nei film ed in televisione o nei romanzi.
Nick: Allora, cos’è successo ai Plutone-in-Leone, la generazione dell’”Io”? C’è
qualcosa che dice: “Anch’io posso essere un eroe e perciò non voglio riconoscere il
vostro eroismo?”
Liz: No, penso che gli eroi siano quelli che stanno creando serie del tipo X-Files
e Buffy. Hanno tutti Plutone in Leone. Il modo di partecipare di questa generazione
alla sopravvivenza della natura, la determinazione nel volere che la vita continui
malgrado le circostanze significa confermare il potere creativo del singolo. Essi lo
stanno ancora facendo. Certo in modo diverso dalle generazioni Plutone-in-Vergine, Plutone-in-Bilancia, Plutone-in-Scorpione. Mentre Plutone si sposta nei segni, i
gruppi generazionali firmano le modalità attraverso cui l’istinto di sopravvivenza –
la natura primordiale nell’individuo – recita se stesso quando si giunge alla resa dei
conti e la personalità individuale non è più così rilevante o sta per essere sopraffatta. Proprio allora si vede apparire Plutone.
Nick: Hai qualche idea sulla generazione Urano-Plutone che sta venendo fuori? Erano quelli nati durante l’epoca hippie e ricordo la delusione negli anni ‘70,
quando ognuno diceva: “Il periodo hippie non ha portato a niente.” Ma, naturalmente, gli hippie ebbero dei figli.
Liz: Già.
Nick: E quei bambini sono tutti sui quaranta adesso. I Punks stanno ora diventando nonni. Scommetto che noi li cataloghiamo come la “generazione computer”.
Liz: Sono verso la fine dei loro trent’anni. Non hanno ancora Urano in opposi-
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Lezioni magistrali
zione. E’ vero, sono la generazione dei computer, ma penso che siano anche molto
coinvolti in uno dei grandi temi degli anni ‘60 - il tentativo di tornare alla natura, ai
prodotti naturali, ai cicli naturali ed all’armonia con la Terra. Non erano tanto antitecnologici quanto anti-industrializzazione e questo motivo sta certamente emergendo con il gruppo Urano-Plutone. Tutta la consapevolezza su ciò che si mangia,
ed i movimenti che si battono per il biologico provengono in realtà da questa generazione. E non hanno ancora finito. Non sono ancora pervenuti alle posizioni autorevoli tipiche degli ultimi anni quaranta e dei primi cinquanta, quando si incominciano a conseguire importanti incarichi nel governo. Dobbiamo ancora vedere cos’altro sanno fare.
Nick: E dietro di loro ci sono i ragazzi di 20 anni, nati con la congiunzione Saturno-Plutone in Bilancia, che sospetto siano tra i protestatari che seguono le Organizzazioni del Commercio Mondiale e le conferenze del Fondo Monetario Internazionale.
Liz: Vero.
Nick: Il ciclo Saturno-Plutone è anche molto connesso all’Indipendenza dell’India e di Israele negli anni ‘40. Due antiche civiltà: quella induista e quella giudea, si videro restituire il loro ruolo di stati. Saresti in grado di percepire negli individui Saturno-Plutone un’analoga influenza arcaica?
Liz: Penso che abbiano un lungo passato dietro di sé. La consapevolezza storica non è un ingrediente indispensabile nella prospettiva di tutti. Alcuni se la sanno
cavare molto bene senza. Saturno-Plutone sembra riflettere la consapevolezza di
una storia molto più antica che va indietro nel passato attraverso cicli, morte, rinascita e metamorfosi. Una parte della sua grande forza potenziale risiede nel fatto
che vi è un’istintiva conoscenza dell’importanza della storia e che qualsiasi cosa costruita storicamente un giorno morirà.
Nick: L’idea che qualsiasi cosa costruita un giorno morirà porta al concetto
del sorgere e cadere delle civiltà in linea con le epoche astrologiche. In “La relazione
interpersonale”, hai parlato dell’Età dell’Aquario, come Dio è – gli Dei sono – adesso
dentro di noi, non più al di fuori e come la scienza sia una manifestazione aquariana.9 Mi sembra che tu potresti essere catalogata come umanista nel senso che
”noi” siamo adesso al centro del tutto. Inoltre, c’è un relativismo culturale, probabilmente implicito nel pensiero di tutte le Nuove Ere, il quale sostiene che ogni epoca ha la sua versione di verità ma nessuna è necessariamente superiore ad un’altra.
Liz: Non credo che le età astrologiche siano più reali in quel senso che in qualsiasi altro. Ma sembra ci siano punti di svolta nel come gli esseri umani definiscono
il bene sommo o qualsiasi altra cosa preferiscono chiamare Dio e le modalità attraverso cui vivono quelle percezioni. Così, non penso che un’epoca sia “migliore” di
un’altra nel senso che ha una dose maggiore di verità. Nel mondo antico, gli dei
erano percepiti come se fossero “altrove” ed intervenivano nella vita umana. Stiamo
avendo tempi difficili, adesso, per definire gli dei in quel modo. Ciò potrebbe non
Lezioni magistrali
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necessariamente implicare una maggiore consapevolezza del vero. C’è un processo
tendente a frammentare e distruggere l’idea della divinità come qualcosa “là fuori”
che noi preghiamo. Tale collasso sembra causare un sacco di preoccupazione, ansietà, minaccia e la risposta è la costellazione degli opposti: un rigido fondamentalismo. È la prometeica visione per cui gli esseri umani sono l’alfa e l’omega - tutto si
trova dentro di noi. Se questo sia vero o falso è una domanda sbagliata. Sembra essere ciò con cui stiamo vivendo e con cui saremo costretti a convivere per un lungo
tempo a venire. Senza dubbio ne faremo un gran pasticcio perché tutto ciò genera
un’enorme arroganza. Ogni volta che modifichiamo la percezione della divinità,
perdiamo qualcosa. Sembra sia più un problema del tipo: “Possiamo conservare
qualcosa di valido dalle percezioni del passato e nello stesso tempo lasciare il passo
ad una nuova percezione?” piuttosto che tracciare una linea e dire “Buttiamo via
tutto ciò ch’è vecchio.” Il Cristianesimo cercò di buttar via la visione pagana in maniera spietata, e credo pagasse un prezzo terribile per l’esclusione di ciò che era valido. Adesso siamo nella stessa situazione.
Nick: Perciò, quando scrivi in “Astrology for Lovers” che, come singoli individui, ci trasformiamo costantemente in qualcosa,10 pensi che la società umana si
stia trasformando? Da quello che hai appena detto, mi pare di capire che tu rimani
molto neutrale circa il trasformarsi-in-qualcosa e che il qualcosa non è necessariamente migliore di quello da cui proveniamo.
Liz: Potrebbe essere migliore ma non credo ci sia alcuna certezza che ciò avvenga davvero. Se succederà, potrebbe aver a che fare più con le nostre potenzialità
che con un grande piano evolutivo. È un po’ come la vita umana. Quando si raggiunge una certa età, le proprie esperienze incominciano a diventare cicliche e si
incomincia a rendersi conto che siamo stati già prima in quella sala d’aspetto. Questo potrebbe, effettivamente, produrre qualcosa di migliore in termini di saggezza
od in capacità di dirigere gli eventi o quanto meno di gestirli creativamente. Oppure
può invece rendere la gente più amareggiata e distruttiva. Penso, dunque, che ci sia
il potenziale per un’autentica evoluzione, ma non programmata.
Nick: Sono rimasto colpito dai tuoi attacchi contro i guru della New Age in
“Nettuno”.11 Ritenevo davvero interessante che il mondo esterno classificasse tutti
gli astrologi come membri della New Age e pertanto leggermente strambi, ma qui è
stato un astrologo a criticare gli eccessi dei guru.
Liz: Mi è sempre piaciuta la frase di John Cooper Powys: “Il diavolo è qualsiasi
divinità che incomincia ad esigere obbedienza.” Qualsiasi autorità può diventare il
diavolo, che sia la spiritualissima “Nuova Era,” sotto forma di un guru; o la religione
ortodossa, sotto forma del Papa; o la scienza nelle vesti di un potente accademico;
o la politica , quando s’incomincia a rinunciare alla propria capacità di giudizio. La
“Verità” è una parola orribile perché dipende soltanto dall’osservatore. Se buttiamo
via il bisogno di combattere individualmente per trovare una verità personale, vuol
dire che siamo degli sciocchi. Non è che io attacchi i guru in quanto tali. È possibile
trasformare in guru il proprio medico o il proprio governo, come hanno fatto i russi
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Lezioni magistrali
nel periodo sovietico e come molti stanno facendo ora con il governo britannico.
Tutto quanto si può trasformare in guru, se siamo dei bambini che hanno bisogno
dei genitori in quanto portatori di tutte le risposte. E non credo che tutto ciò possa
essere messo in relazione con la “Nuova Era.” Semmai con il comportamento umano, fondamentalmente pigro e dipendente.
Nick: Avevi detto qualcos’altro sull’Era dell’Aquario in uno dei seminari citati
in “I pianeti esterni e il loro ciclo”.12 Qualcuno ti ha chiesto quando sarebbe incominciata l’Età dell’Aquario e tu hai risposto: “Per quel che ne so, è incominciata
martedì scorso,” dal che ho dedotto quanto sia ridicola la necessità di alcuni nel
pretendere certezze.
Liz: Esatto
Nick: Fra parentesi, l’interessato replicò: “Non posso fare a meno di sentirmi
insoddisfatto per ciò che sta dicendo.”
Liz: Già, mi capita spesso. Qualcuno è sempre molto deluso se non gli do una
risposta esatta. Santo cielo!
Nick: Anche tu potresti essere candidata per diventare guru.
Liz: Per molta gente, sì. Vengono da me clienti che cercano di farmi diventare
tale ed io mi dispero perché so, fin dall’inizio, che se qualcuno viene per un tema
natale con questo in mente rimarrà certamente deluso, qualsiasi cosa io dica; nessuna, infatti, sarà la Risposta. Perciò, cerco di evitarli.
Nick: Puoi saperlo in anticipo?
Liz: Di solito, sì. Si sente già dal tono di voce. Se chiedo per telefono: “Perché
vuole che le faccia l’oroscopo?” posso accorgermene quasi immediatamente. Qualche volta va bene, ma il più delle volte quelli che cercano un guru, in realtà non
stanno cercando niente che l’astrologia possa dare. Essi cercano un genitore/dio che
li protegga e che dia loro le risposte giuste per non avere più paura. Per quanto abbia molta compassione per loro - tutti noi qualche volta passiamo attraverso questo stadio - devo dire che tutto questo non è di pertinenza dell’astrologia. Le intuizioni che essa offre, in realtà puntano al “Vai avanti con questo. Prendi la vita e lavoraci per realizzarla”. Ma questi insight non forniscono risposte cosmiche. Penso
che qualsiasi astrologo che faccia uso di risposte di questo tipo probabilmente non
opera in modo molto realistico.
Nella seconda parte di quest’articolo Liz parlerà del suo background astrologico, di ciò che pensa sia - e non sia - l’astrologia e di come lei stessa si rapporta con
i clienti.
REFERENZE E NOTE
1
2
3
Liz Greene, Saturn: A New Look at an Old Devil, Wellingborough, U.K.; Aquarian Press, 1976, p.142
Nicholas Campion, Book of World Horoscopes, Bristol, U.K.; Cinnabar Books, 1997, Tema #358,
p.395
Ibid., Tema #92, p.147
Lezioni magistrali
4
5
6
7
8
9
10
11
12
21
Greene, Saturn, pp.140, 189; The Outer Planets and their Cycles, Reno, NV: CRCS, 1983, p.140
Liz Greene, The Horoscope in Manifestation, London: CPA Press, 1997
Ibid., p. 103
Eve Jackson, “Monty Pyton, Pluto and the Fool,” Transit, No 43, Novembre 1983, pp. 13-17
Liz Greene, Relating: An Astrological Guide to Living with Others on a Small Planet, London: Coventure, 1977, p.164
Ibid., pp.224-225
Liz Greene, Astrology for Lovers, London: Unwin, 1986, p.119
Liz Greene, The Astrological Neptune and the Quest for Redemption, York Beach, ME: Samuel
Weiser, 1996, pp. 244-254
Greene, The Outer Planets, p. 172
* * *
Nick Campion è stato Presidente dell’Associazione Astrologica del Regno Unito. Ha studiato astrologia dai primi anni ‘70 ed ha incominciato ad insegnare dal
1980 - per il Camden Institute di Londra, la Facoltà di Studi Astrologici, e più di recente, per il Kepler College. Attualmente è studente diplomato presso il Spa University College Study of Religions Department a Bath, Inghilterra. Ha vinto il Marc Edmund Jones Award nel 1992, il Prix Georges Antares nel 1994, e lo Spica Award for
Professional Excellence. I suoi libri includono Mundane Astrology e The Book of
World Horoscopes.
Sito Web: www.NickCampion.com; e-mail: [email protected]
(da The Mountain Astrologer, N. 100, dic. 2001/gen. 2002)
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Lezioni magistrali
RICHARD LLEWELLYN
CONFERENZA MAGISTRALE
PER IL CARTER MEMORIAL
TRADUZIONE DI ANGELA CASTELLO
L.A. 127-260
Durante il Convegno dell’Associazione Astrologica Inglese si tiene sempre
una conferenza plenaria in ricordo del suo fondatore, l’astrologo Carter,
vissuto nella prima metà del secolo scorso
In linea con B. e L. Huber, a loro volta influenzati da Assagioli, l’autore considera l’astrologia uno strumento per giungere all’autoconsapevolezza, ch’è poi la
strada verso la felicità. Modificando, su indicazione dei pianeti transpersonali, le
sub-personalità della psiche, spesso distorte dai nostri bisogni infantili, è possibile
operare cambiamenti significativi anche nel mondo intorno a noi.
Quando, più di un anno fa, fui invitato a tenere questa conferenza la mia prima reazione fu “Perché proprio io?”, e la seconda “Come faccio ad accodarmi agli
astrologi illustri e brillanti che mi hanno preceduto sullo stesso argomento?” La risposta era ‘Non ci provare’. Di quando in quando, durante lo scorso anno, nel pensare a questa conferenza, tentavo di prendere le distanze dal mio quotidiano di astrologo e di pormi alcune domande basilari sulle finalità dell’astrologia. “Qual è l’obiettivo dell’astrologia? Come mai tanti di noi ne sono affascinati? Possiede davvero un
valore positivo? Come viene usata - e da chi? Perché ci sono così tanti studenti di
astrologia, e che fine fanno?”, e così via.
Durante gli anni trascorsi ho letto alcuni eccellenti articoli su diverse riviste
astrologiche ma mi sembra che tanti di loro siano partiti con l’idea di dimostrare
qualcosa con il senno di poi; e ho avuto l’impressione che, in genere, non abbiamo
ancora trovato un modo affidabile per usare l’astrologia in senso previsionale. D’altra parte, se lo avessimo, sarebbe un obiettivo valido per l’astrologia e, al limite, non
potremmo trovarci in conflitto con la natura? Fare previsioni può portare al realizzarsi di quanto previsto e pertanto rivelarsi potenzialmente dannoso perché il modo
in cui, per esempio, un transito sarà vissuto dipenderà in gran misura dal livello
evolutivo individuale raggiunto. Eppure, se qualcuno è in crisi, non potrebbe aiutarlo il sentirsi dire “Va tutto bene, non durerà per sempre?” Ebbene, potrebbe anche
darsi, ma ho il sospetto che la giusta risposta sia “No, non sempre” perché una crisi
Lezioni magistrali
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è molto spesso soltanto una manifestazione superficiale di un problema molto più
serio che ha bisogno di essere inquadrato.
Per me l’astrologia è diventata lo strumento che uso per lavorare con la gente,
a livello individuale e a livello di gruppo. Non la vedo come fine a se stessa ma
come un mezzo per raggiungere un fine, che è quello di aiutare l’individuo a conseguire una maggiore autocoscienza. Ciò gli fornirebbe l’opportunità di fare
cambiamenti creativi nella propria vita. Tuttavia, mi sono accorto che il modo ‘tradizionale’ di interpretare un tema, così come lo avevo inizialmente appreso, in
realtà non funzionava per me, ed ero sul punto di smettere quando Pam Tyler, che
qualcuno di voi ricorderà, mi presentò a Bruno e Louise Huber presso il loro centro
in Svizzera,
Fu per me una svolta vitale perché, a parte ogni altra considerazione, mi sembrava che il loro approccio avesse uno scopo pratico, e che questo consistesse nell’aiutare l’individuo a crearsi la sua “totalità”. Intendo dire che la maggior parte di
noi cresce come un insieme di parti disparate, spesso in condizioni conflittuali differenziate sia all’interno sia con il mondo esterno. Questa visione di “interezza” venne ispirata da Roberto Assagioli e assorbita da Bruno e Louise negli anni in cui lavorarono per lui nell’Istituto di Psicosintesi a Firenze, proprio lo stesso periodo in cui
essi stavano sviluppando il loro approccio psicologico all’astrologia e all’interpretazione dei temi natali.
Forse quelli di noi che hanno scelto di insegnare astrologia potrebbero incoraggiare i nuovi studenti a porsi alcune domande, come:
1) Perché studio astrologia?
2) Cosa penso di fare con l’astrologia dopo averla imparata?
3) Se penso che l’astrologia abbia delle risposte, quali sono le mie domande? E così via.
Per svariate ragioni, l’astrologia sembra possedere per molti un particolare fascino; per alcuni vi è il genuino desiderio di comprendere meglio se stesssi, e probabilmente essi percepiscono l’astrologia come un sentiero da seguire per riceverne
aiuto. Ma cosa significa realmente “comprendere meglio se stessi”, e come possiamo
utilizzare questa “comprensione” se riusciamo ad ottenerla?
C’è una deliziosa storiella che forse qualcuno di voi conosce e che può essere
in qualche modo illuminante. Non ne conosco l’origine ma l’ho letta per la prima
volta, una decina d’anni fa, sul bollettino “Pegasus” del Wreking Trust. Era intitolata
Autobiografia di un ricercatore, e dice così:
Sto camminando per la strada: c’è una buca profonda sul marciapiede. Vi casco dentro. Mi sento perduto. impotente. Non è colpa mia: impiego un’eternità per
uscirne.
Cammino per la stessa strada: c’è una buca profonda sul marciapiede. Faccio
finta di non vederla. Precipito dentro… di nuovo. Non posso credere di essere ancora nello stesso luogo. Impiego nuovamente un sacco di tempo per venirne fuori.
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Lezioni magistrali
Cammino lungo la stessa strada: c’è una buca profonda sul marciapiede. La
vedo. Vi cado… è un’abitudine… ma i miei occhi sono aperti. So dove sono. È colpa
mia. Ne vengo fuori immediatamente.
Cammino per la stessa strada: c’è una buca profonda nel marciapiede. Ci giro
intorno.
Alla fine, m’incammino per una strada diversa.
Soltanto mediante la consapevolezza siamo in grado di cambiare il pensiero e,
con minore facilità, i modelli ereditati di comportamento così da condurre una vita
più appagante e gioiosa. Ma c’è qualcosa di più!
Sembra che in ognuno di noi ci sia un assillante desiderio di cercare qualcosa
che non comprendiamo perché non rientra nella nostra coscienza. Jung ha sottolineato che qualsiasi cosa non sia presente nella nostra mente consapevole potrebbe
tranquillamente non esistere. Tuttavia, di quando in quando, questo “assillo” viene a
galla e noi, diventandone consapevoli, possiamo scegliere o meno di fare qualcosa
in proposito. Lo psichiatra italiano Roberto Assagioli sosteneva che in tutti gli esseri
umani è innato il diritto di cercare e scoprire un legame con il divino, o con la fonte
di tutte le cose. Forse “l’assillo” potrebbe essere rapportato al granello di sabbia nell’ostrica - che alla fine può diventare una perla.
Se la dimensione spirituale della vita risulta un concetto sconosciuto ciò pone,
ovviamente, un’altra domanda, del tipo “Di che cosa mai sta parlando?” Bene, penso
che questa conversazione rappresenti il mio tentativo di chiarire alcuni pensieri che
mi mulinavano in testa quando mi chiedevo “Qual è lo scopo dell’astrologia?” Ma
prima di continuare vi prego, ricordate che niente di quello che dico in questa conferenza può definirsi “La Verità”.
Ciò che questa sera condivido con voi è la mia verità - almeno per ora.
Tutti siamo in dovere di cercare e trovare la nostra verità, la quale è soggetta a
continui cambiamenti dato che Giove ci aiuta ad ampliare i limiti della nostra consapevolezza cosciente. Sembra quasi che certe esperienze di apprendimento arrivino al momento giusto proprio quando, per qualsiasi ragione, siamo in grado di riceverle - sebbene si possa scegliere di ignorarle.
Avete mai provato a leggere un libro ed essere del tutto incapaci di entrare in
sintonia con l’argomento? E tuttavia, dopo un anno vi ritrovate lo stesso libro tra le
mani, gli date un’altra scorsa - ed improvvisamente assume un significato per voi.
Qualcosa è successo, nel frattempo, che ha dilatato la vostra coscienza così che,
adesso, state esaminando il libro da un punto di vista del tutto diverso.
Incominciamo con il cercare un motivo valido per imparare l’astrologia e vedere come la carta natale si inserisca in questo processo. Ho già spiegato che ho scelto di lavorare con l’astrologia applicata, usandola cioè come uno strumento per
creare una maggiore autoconsapevolezza e, si spera, per aiutare qualcuno a raggiungere l’esperienza della “totalità” (diagramma 1).
Questo diagramma conferma ciò che probabilmente già sapete, ossia che ognuno di noi è il prodotto di molteplici e diversi condizionamenti rintracciabili, si spera,
Argomento
25
in qualche parte del tema
natale. Se mi consentite una
piccola digressione, è interessante esaminare brevemente un argomento di attualità - la clonazione. Nel
farlo, sto scegliendo di mettere da parte i più vasti problemi di ordine morale per
considerare il soggetto soltanto dal punto di vista dell’astrologo. Mi sembra che la
struttura genetica di un corpo sia soltanto una frazione
di ciò che costituisce un essere umano. Se credo nell’astrologia, allora devo credere
che un clone avrà il suo tema di nascita e sarà influenzato dal cosmo nella stessa
Diagramma 1
maniera di qualsiasi altro
neonato. Questi sarà anche
il prodotto dell’educazione e del condizionamento ambientale, perciò, cosa importa
se il bambino assomiglierà o meno ad uno dei genitori?
Ad ogni modo, ritornando a ciò di cui si parlava, non mi sorprende che non sia
sempre facile vedere in una carta natale l’essere umano nella sua realtà. L’esperienza mi dice che essa non contiene tutte le risposte. Per esempio, analizzandola, posso avere un’idea circa l’origine familiare e il condizionamento dell’ambiente, ma
troppo spesso la carta non è in grado di raccontarmi le pene e l’infelicità dovute all’abuso emotivo, mentale e persino fisico da parte di un genitore o qualche altra
persona coinvolta nella vita di un bambino. Posso solo fare delle ipotesi intelligenti
sul come quella carta si sia originata e quali distorsioni contenga. Le scoperte ulteriori riesco a farle soltanto se guadagno la fiducia del cliente, e ritorno gradualmente indietro nel tempo sfogliando le pagine della sua storia finché non arrivo al
primo capitolo.
In seguito, è sperabile che io riesca a comprendere che cosa ha plasmato l’adulto e come si può usare la carta per distinguere il condizionamento dalle potenzialità. La qual cosa mi induce a chiedere se possiamo raggiungere questo stadio
soltanto come astrologi, o se è consigliabile, e persino essenziale, aggiungere qualche altra corda al nostro arco. Per esempio, l’astrologia non mi dice come regolarmi
con un cliente cresciuto in una famiglia di arrabbiati, che associa la rabbia con il
potere, e che è riuscito a reprimere entrambi in modo da proiettare queste due
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Lezioni magistrali
emozioni sugli altri; e a chiedersi, a questo punto, perché finisce sempre con l’essere
una vittima, di solito della violenza. O un cliente che ha superato un’infanzia piena
di privazioni per diventare un dentista di successo, ma che era così depresso la prima volta che si rivolse a me da contemplare l’idea del suicidio. O la giurista famosa,
cresciuta in una famiglia dove non le veniva imposto alcun limite, che si trova ora
sposata ad un uomo insicuro e privo di autostima, che è succube dei suoceri i quali
tentano di controllarla fino al punto da farle perdere la percezione di se stessa e
portarla ad uno stato di continuo stress.
Ci sono altri esempi ma quello che sto tentando di puntualizzare è quanto
spesso i clienti abbiano bisogno di aiuto per sbrogliare la loro vita. Di solito, queste
crisi raggiungono la coscienza quando i transiti planetari maggiori o gli aspetti del
Punto di Età mettono a fuoco un determinato settore vitale - ma rimane la domanda “A quale scopo?”
Immaginate che sia possibile scoprire tutto su una persona attraverso il tema
natale, e che io riesca a desumere tutte le informazioni in modo da ottenere tutte
le risposte; sorge la questione ‘Quali sono le domande cui queste risposte si riferiscono?’ In altre parole, perché ho bisogno di sapere chi è questa persona e quali sono i motivi che la spingono ad agire in questo particolare modo?
Supponiamo che abbiate pagato un astrologo per farvi interpretare il vostro
tema, avete imparato qualcosa su voi stessi che, in certa misura, ancora non sapevate? E se è così, cosa ne avete fatto di tali rivelazioni? Non c’è dubbio che un tema
natale possa dare precise informazioni su noi stessi, e che la consapevolezza di ciò
che scopriamo possa non essere stata completamente percepita dalla nostra mente;
così, forse, andare da un astrologo può portare in piena luce ciò che prima si nascondeva nel nostro inconscio personale. Ma come potremmo usare queste informazioni?
In mano ad un consulente astrologo il tema può divenire uno strumento per
dirci tutto ciò che si riferisce al nostro patrimonio genetico, qualcosa circa le motivazioni interiori che ci guidano ad essere ciò che desideriamo essere, e infine, qualcosa sul modo in cui venne influenzato il nostro processo evolutivo naturale dalle
persone che ebbero il maggior peso nei nostri primi anni. In determinate circostanze, quest’ultimo fattore assume un’enorme portata nella creazione di comportamenti ben lontani da ciò che era nei fini dell’universo. Quello che l’astrologia non
dice è come possiamo usufruire delle informazioni ottenute.
Nel caso dei miei clienti, non mi dice come far tornare indietro le lancette dell’orologio, facilitare la guarigione delle ferite dell’infanzia, aiutarli a sviluppare una
maggiore autoconsapevolezza, come pure il senso di finalità circa il presente e, forse ancora più importante, circa il futuro.
Che cosa intendo quando parlo del “processo naturale di sviluppo?” Suppongo
che tutti i presenti siano interessati non soltanto all’astrologia ma anche ad altri argomenti esoterici ad essa correlati. E e siano in qualche misura convinti, a livello
conscio o inconscio, che non esistiamo isolati su questo pianeta; che ci sono altri
Lezioni magistrali
27
‘esseri’ su altri livelli di coscienza in grado di influenzare il nostro progresso sul
piano terrestre. Se dovessi
esprimermi in termini meno
vaghi direi che, secondo me,
c’è una divina, transpersonale fonte di Amore e Volere
emanante dall’Origine di
tutte le cose - che mi piace
chiamare Dio. E ci sono entità su altri livelli di consapevolezza che possono assisterci per fissare sulla terra
questa energia transpersonale. Ad ogni modo, se
prendessimo in considerazione l’idea che non siamo
la sola specie intelligente
Diagramma 2
nell’universo, ciò aggiungerebbe ancora un’altra dimensione al nostro tema astrologico. Allora il nostro modello di personalità diventerebbe il seguente (diagramma 2).
Se ci fosse davvero una “origine di tutte le cose”, una divina energia transpersonale che si manifesta in noi, allora forse dovremmo porci un’altra domanda: “Perché? A quale scopo?” A questo punto, vorrei passare ad un altro modello di personalità. All’inizio ho citato lo psichiatra italiano Roberto Assagioli. Egli era contemporaneo di Jung, con il quale aveva collaborato per un certo periodo. Tuttavia c’erano alcune differenze di opinione in Assagioli che aveva ideato un diverso approccio
al suo lavoro terapeutico, la psicosintesi; qui viene enfatizzato il termine “sintesi” in
contrapposizione ad altri approcci terapeutici maggiormente basati sull’analisi, o su
orientamenti parziali. Assagioli sentiva che abbiamo tutte le potenzialità per essere
in grado di creare l’integrazione o l’unità con la Fonte divina. Anch’egli aveva un
modello di personalità che aveva chiamato “Uovo” (diagramma 3).
Potrebbe essere illuminante se riuscissimo a mettere insieme il modello astrologico e quello psicologico? Potrebbe questo nuovo modello offrirci un’altra, forse
più profonda, comprensione di tutto ciò che la carta natale rappresenta? (diagramma 4).
Cosa hanno da spartire questi modelli con la realtà della carta e quella della
vita umana sotto forma di cliente? Perché qualcuno decide di andare da un astrologo? L’esperienza mi suggerisce che ci sono due importanti motivi: uno è rappresentato dalla situazione di crisi, e l’altro dal momento in cui il granello di sabbia nell’ostrica focalizza l’attenzione su di sé. Ciò crea la sensazione di qualcosa che ha ur-
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Lezioni magistrali
Diagramma 3
Diagramma 4
genza di cambiare per entrare nella coscienza e, come voi probabilmente concorderete, queste due cose
sono in rapporto.
Ho lavorato con Astro
Livelink da quando è iniziato, in febbraio, ed è stato un
vero privilegio visionare così
tante carte ed avere sull’unghia i profili di così tante vite. Questo mi ha dimostrato
il legame sempre più stretto
tra l’universo parlante e i richiedenti divenuti consapevoli di aver raggiunto lo
stadio in cui bisogna cambiare qualcosa. Per “universo parlante” intendo, ovviamente, i transiti e le progressioni del Punto di Età di
Huber.
Troppo spesso viviamo
nel nostro ‘’Angolino
confortevole” tollerandone
ogni aspetto, per quanto
orribile, solo perché lo conosciamo e lo comprendiamo. Ci vuole coraggio per
uscire da questo recinto che
ci siamo costruiti da soli, e
per avventurarci verso l’ignoto. Tuttavia, ciò si rende
necessario per poter continuare il nostro “processo di
crescita”. Pensate alle foglie
di un albero - in autunno
muoiono e cadono dall’albero in modo che, quando
l’inverno va via e ritorna la
primavera, nascono le foglie
nuove e l’albero può conti-
Lezioni magistrali
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nuare a crescere. Questo processo di morte e rinascita è fondamentale per il nostro
sviluppo come per quello dell’albero.
Molti anni fa, se qualcuno mi avesse detto qualcosa sulla “Consapevolezza della coscienza” o sulla “Crescita personale” ciò non avrebbe avuto alcun significato
per me. Io presumevo di essere “Coscientemente consapevole” e di non aver bisogno che qualcuno mi parlasse della mia “crescita personale”. La mia vita procedeva
BENE. E questo è il punto da cui spesso partono i clienti ma, come era successo a
me, c’è quel piccolo assillo dentro che suggerisce l’idea di qualcosa che vuole spuntare per venire alla luce del sole.
Senza la consapevolezza cosciente noi non possiamo cambiare - tendiamo ad
andare avanti con la nostra vita come se fossimo svegli a metà. OK, potremmo avere un grande successo, fare un sacco di soldi e così via, ma la vita risulterebbe abbastanza bidimensionale - Lavoro e Divertimento. Per alcuni la vita può essere così come trovarsi in un lungo corridoio. Alla fine del corridoio c’è “la coppa aurea”, rappresentata da qualsiasi cosa. Potrebbe essere una vincita alla lotteria, una casa da
sogno sotto il sole, il trovare un partner perfetto, ecc. Qualunque cosa rappresenti,
si crede sia l’unica in grado di darci la felicità. Tuttavia, anche se riusciamo a raggiungerlo, probabilmente ci accorgiamo in seguito che il vaso d’oro non è in realtà
quello che cercavamo, così, forse, incominciamo tutto daccapo. Il punto è che siamo talmente impegnati nella ricerca della felicità da non concederci un momento
di pausa per capire che questa si trova all’interno di noi stessi.
Per chiarire il concetto, ho leggermente adattato una storia orientale che Piero
Ferrucci, uno studente di Assagioli, cita nel suo libro sulla psicosintesi - Ciò che potremmo essere. Eccola:
Un giorno gli dei decisero di creare l’Universo. Crearono le stelle, il sole, la luna. Crearono il mare, le montagne, i fiori e le nuvole. Poi crearono gli esseri umani.
Alla fine crearono il concetto di felicità. A questo punto sorse un problema: dove
avrebbero potuto nascondere la Felicità in modo che gli esseri umani non la trovassero subito? Essi volevano prolungare l’avventura della ricerca. Mettiamo la Felicità sulla cima della montagna più alta, disse uno degli dei. Certamente sarebbe
stato difficile trovarla. Mettiamola sulla stella più remota, disse un altro. Nascondiamola negli abissi più scuri e profondi. Nascondiamola nella zona più lontana
della luna.
Alla fine, il dio più saggio ed anziano disse: No, nasconderemo la Felicità nel
profondo del cuore degli uomini. In questo modo essi la cercheranno in tutto l’universo, senza essere consapevoli di averla sempre avuta dentro di sé.
La parola che ho cambiata in questa storia è “Felicità”. Originariamente era
“Verità” ma sono convinto che i due termini non siano slegati tra di loro.
È sperabile che, nel mezzo delle incertezze in cui annaspiamo in determinati periodi della vita, l’universo ci offra delle opportunità per uscire dal nostro guscio e
chiederci: “Qual è il significato di tuttto - perché sono qui?” E naturalmente, questo
è il momento in cui incomincia la ricerca del qualcos’altro. Spesso, può essere il mo-
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Lezioni magistrali
mento in cui ci rivolgiamo all’astrologo. Il quale, mi permetto di suggerire, dovrebbe
essere consapevole delle motivazioni nascoste che spingono il cliente a venire da noi.
E se facciamo consulenza, forse dovremmo chiederci di quali altri strumenti
siamo forniti, oltre quelli astrologici, per gestire al meglio problemi più grandi come
la crescita della personalità.
Comunque, immaginiamo delle persone ingabbiate in un lungo corridoio che si
sforzano di raggiungere il vaso d’oro, o qualsiasi altra cosa si trovi alla fine, quale
dispensatore di felicità. È possibile che siano così intensamente concentrate da non
riuscire a fermarsi abbastanza a lungo per accorgersi che ai lati del corridoio vi sono
delle porte? Per me, uno degli obiettivi da raggiungere è quello di aiutare i clienti a
vedere le porte, a sostare abbastanza per aprirne una, e forse avere una rapida visione di come potrebbe essere la loro vita se avessero la volontà di liberarsi dei legami che vivono come sicurezza.
Se vi trovaste in un corridoio simile ad una prigione, come vi sentireste se
qualcuno vi mostrasse una porta da aprire dietro la quale fosse possibile scorgere
per un attimo un meraviglioso paesaggio con verdi colline e foreste, fiori e forse, in
lontananza, il mare che scintilla sotto il sole? Sareste tentati di varcarla? Forse immaginate che la risposta sia “Sì”, ma sareste sorpresi del numero di volte in cui, per
una ragione o per l’altra, essa è “No”. Saturno o una grande enfasi sulla seconda casa possono dimostrarsi degli ostacoli molto duri da superare. Potrebbe risultare più
facile vivere accanto a ciò che conosciamo, per quanto penoso possa essere, piuttosto che fare un passo verso l’ignoto. Per lasciare il nostro “Angolino protetto” ci
vuole molto coraggio. I transiti di Urano e di Plutone possono rappresentare una
maniera sicura per catapultarsi fuori dalla palizzata ma, come astrologi, non dovremmo essere in grado di vedere per noi stessi ciò che è necessario lasciar andare
così da poterlo programmare, invece di lasciar fare all’universo nel modo traumatizzante con cui spesso opera? Almeno, se non per noi stessi, forse possiamo farlo per i
nostri clienti.
Qual è lo scopo di questi transiti che possono talvolta portare così grandi
sconvolgimenti nella nostra vita? Secondo me è l’universo che cerca di svegliarci, di
renderci consapevoli di nuove opportunità - e non intendo necessariamente quelle
materiali - e del fatto che abbiamo deviato dal nostro cammino. La maggior parte
dei transiti da noi vissuti in modo drammatico sembrano quelli di Urano e Plutone,
anche se forse dobbiamo mettere in conto anche quelli di Saturno che, nel suo significato più profondo, ha a che fare con l’Apprendimento. Nei nove mesi o giù di lì
che ho lavorato con Astro Livelink, sono rimasto attonito di fronte al numero di
persone che hanno telefonato proprio nel periodo in cui venivano colpiti da questi
pianeti transpersonali. Allora, cosa sta succedendo? (diagramma 5).
La parola “TRANSpersonale” (cioè al di là del personale) fornisce un indizio.
Nello stesso modo in cui riusciamo a vedere il modello Uovo di Assagioli come simbolo dell’individuo, possiamo anche vederlo come simbolo dell’umanità intera. Secondo me, esso incomincia a delineare lo scopo dell’astrologia perché offre l’intui-
Lezioni magistrali
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zione di una prospettiva più ampia. Non soltanto la
ragione per cui siamo sulla terra ma anche il motivo
per fare qualcosa della nostra vita. Qualcosa che aiuti
questi pianeti transpersonali a manifestarsi nella materia e, pertanto, nell’evoluzione del genere umano.
Le qualità transpersonali che hanno origine dalla sorgente del tutto, cercano una Forma con la quale
esprimersi. E voi ed io siamo tale forma. Quali sono le
qualità transpersonali? Nel caso il concetto risulti poco familiare, esse includono elementi come la gioia, la
bellezza, la pace, la libertà, la saggezza, il potere, e
così via.
Osservando il mondo contemporaneo, mi rendo
conto che non sempre il processo da me suggerito
sembra effettivamente verificarsi, ma non è nemmeno facile vedere la foresta al posto dell’albero, specialmente se ci si trova nel bel mezzo della foresta e
ci si perde in una macchia di ortiche pungenti. I transiti dei pianeti esterni ci incoraggiano a diventare più
consapevoli di quei settori della vita che richiedono
maggiore attenzione. Soltanto così possiamo incoDiagramma 5
minciare a comprendere la necessità di lasciar perdere
i modelli ormai superati di comportamento, e di reagire, il che abbiamo probabilmente imparato crescendo. Questo ci offre l’opportunità di effettuare cambiamenti
in grado di farci funzionare in modo più positivo e con maggiore chiarezza e creatività. Stiamo parlando di potenti energie trasformatrici.
Immaginate una casa, con circuiti elettrici installati male, che ondeggia alcuni
centimetri al di sopra della terra durante una terribile tempesta elettrica. Senza alcun collegamento con la terra i fulmini colpiranno la casa e faranno saltare tutti i
circuiti. Ci sarà pericolo di incendi e ogni genere di effetti disastrosi. In un certo
senso, questo è il modo in cui noi sperimentiamo la forza del transpersonale. Se invece abbiamo i nostri circuiti elettrici integrati, ben sistemati ed ancorati alla terra,
non soltanto potremo diventare canali di queste energie a beneficio del genere
umano, ma saremo in grado di percepire le loro gioiose qualità in ogni momento
della nostra vita.
In pratica, come trovano spazio in noi queste energie? Un’altra teoria di Assagioli era quella delle sub-personalità. Le sub-personalità sono aspetti del nostro sé
in possesso di una loro autoimmagine, di una loro gestualità e postura corporea, di
loro sensazioni, comportamenti, parole e frasi, abitudini e credenze. Questa costellazione di elementi forma una specie di personalità in miniatura che chiamiamo
sub-personalità. Assagioli ipotizzava che ognuno di noi sia formato da molteplici
personalità, tutte racchiuse in un solo corpo. Ad un livello interiore e nascosto, al-
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Lezioni magistrali
cune di queste parti vanno d’accordo tra di loro mentre altre sono in conflitto. Nello stesso modo, alcune sono in buoni rapporti con il mondo esterno e il quotidiano
a differenza di altre sempre in disaccordo con l’ambiente. Perciò, non è sorprendente se talvolta ci sentiamo confusi e stressati, dato che le nostre sub-parti vanno
ognuna per la sua strada. Immaginate di dirigere un’orchestra in cui il singolo strumento suoni per conto proprio senza accorgersi di voi. Non molto divertente, né per
voi né per il pubblico.
Lavorare con le sub-personalità può essere illuminante se, quando interpretiamo le carte natali, ci imbattiamo in così tanti paradossi. È però importante ricordare
che, se abbiamo delle sub-personalità, non siamo le nostre sub-personalità. Ciascuno di noi è fondamentalmente un centro di pura consapevolezza, non dissimile dal
direttore di orchestra.
Nell’interpretare una carta natale, è inoltre importante tenere a mente che
quando si è nelle prime fasi di crescita è molto probabile che qualcuna delle nostre
sub-personalità sia incoraggiata a svilupparsi a spese di altre, secondo i bisogni dei
nostri primi educatori.
Di solito è possibile individuare tali distorsioni nel tema natale, e renderne
consapevole il cliente può spesso costituire un primo passo per acquisire un maggiore equilibrio. Ma, se le possiamo riconoscere sulla carta, allora si deve ipotizzare
che il bambino crei tali distorsioni a causa della immagine soggettiva che ha dell’ambiente.
Per esempio, come mai un bambino con Saturno vicino all’Ascendente crescerà
con la paura di rischiare? Se ne parlate con l’adulto, questi di solito ricorderà che
quando era piccolo uno dei genitori si dimostrava iperprotettivo, creando così in lui
paura.
Noi nasciamo e moriamo con lo stesso, immutato, tema natale. Naturalmente,
però, cambiamo nel tempo, ed io sono convinto che sia necessario inserire la nostra
crescita personale nel contesto dello sviluppo dell’umanità. Dopo tutto, voi ed io
siamo l’umanità!
Ho scoperto che lavorare con le sub-personalità associandole sia all’evolversi
della personalità sia al tema natale, mi aiuta a comprendere più chiaramente il processo in atto. Uno dei miei modi di procedere è quello di paragonare il tema ad un
giardino. Mi spiego.
Immaginate che davanti a me ci sia una zona circolare di terra. Ho qui un pacchetto di semi sulla cui parte esterna vi è l’immagine di uno splendido giardino in
piena fioritura. Ma se guardo all’interno del pacchetto tutto ciò che riesco a vedere
è una raccolta assortita di piccoli semi neri. Ora immaginate che questi semi siano
seminati a caso in questa aiuola circolare e che, nove mesi più tardi, vengano alla
luce le prime piccole foglie.
Se questi semi sono stati seminati in terreno fertile ed attentamente nutriti
durante il periodo di gestazione probabilmente diventeranno pianticelle robuste. Ma
pensate cosa succederebbe se fossero stati seminati su un terreno roccioso, o dura-
Lezioni magistrali
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mente argilloso, e così via, e nessuno se ne fosse troppo occupato durante i nove
mesi. E riflettete, inoltre, sull’effetto che potrebbero avere ulteriori cure ed attenzioni su queste giovani piante mentre lottano per la sopravvivenza durante le prime
settimane di vita. Considerate anche l’impatto che l’ambiente potrebbe avere su di
esse. Cosa dire, poi, se “i giardinieri” decidessero di non gradire una o due pianticelle
e facessero del loro meglio per nasconderle sotto terra o sotto qualche sasso? Ancora peggio, se amassero una particolare pianta e riversassero cure ed attenzioni soltanto su di essa in modo che le altre a stento riuscirebbero a sopravvivere? Se ci
pensate vedrete che non vi è alcuna differenza rispetto a quanto accade a noi stessi,
e naturalmente, come astrologi, dobbiamo diventare consapevoli di tutto ciò.
Astrologicamente, possiamo rafforzare questa analogia aggiungendo delle indicazioni-chiave accanto ad ogni pianta (diagramma 6).
Sole
Luna
Mercurio
Venere
Marte
Giove
Saturno
Urano
Nettuno
Plutone
-
Volontà/Identità personale
Sentimenti/Risposta emotiva
Comunicazione
Contatti/Armonia
Azione
Crescita/espansione
Sicurezza
Creatività
Amore impersonale/personale
Volontà impersonale/personale
Diagramma 6
34
Lezioni magistrali
Quando entriamo nella vita in realtà non abbiamo alcun senso di consapevolezza. Sopravviviamo per istinto, ma dal primissimo inizio incominciamo a sviluppare la coscienza - incominciamo a comprendere ciò che segue ad una nostra determinata azione.
Man mano che impariamo nuovi ruoli nella vita e che la nostra consapevolezza si allarga, si sviluppano ulteriori nuove sub-personalità. In analogia col giardino,
possiamo fare un paragone con le foglie nuove che appaiono sulle piante in crescita - e ciascuna di esse, o delle sub-personalità, sarà in relazione con le potenzialità
intrinseche del seme. Per esempio:
Mercurio inizierà la vita con i piccoli urli comuni ai neonati, poi andrà avanti
imparando a parlare e ad espandersi gradualmente in tutte le forme di comunicazione, dalla scrittura alla lettura, alla creazione dei siti web fino a diventare parte
del villaggio globale della rete. Le possibilità di Mercurio, come di tutti gli altri nostri pianeti, sono potenzialmente illimitate.
Venere passerà dallo stadio dei sorrisi, delle coccole, e delle iniziali dipendenze
attraverso la ricerca del piacere e della seduzione fino a raggiungere l’equilibrio interiore, sviluppando l’altruismo, l’apprezzamento dell’arte, della bellezza, ecc.
Marte andrà dalla fase dell’aggressivo ed egoista ‘dammi, dammi’ fino alla determinazione, all’abile raggiungimento dei suoi scopi e all’azione, al coraggio e all’eroismo disinteressato.
Giove dall’indulgenza e dagli eccessi attraverso i divertimenti, la saggezza, l’espansione della coscienza fino alla saggezza universale.
Saturno dalla paura, avidità, e paranoia, attraverso la prudenza, l’affidabilità e
la responsabilità fino a diventare una Guida.
Il Sole dalla volitività e dall’egocentrismo fino al raggiungimento dell’autostima, indipendenza ed altruismo.
La Luna dalla dipendenza, volubilità ed insicurezza emotiva alla spontaneità
del bambino, alla compassione, alla sollecitudine verso gli altri, all’empatia.
Questo viene detto, necessariamente, in breve, ma dà un’idea dell’immenso
potenziale di crescita presente nel nostro tema natale. Non ho citato i pianeti transpersonali perché li associo ai livelli superiori del Sole, della Luna e di Saturno - presumendo che siano riusciti ad integrarsi coi nostri circuiti interni. Così, per esempio,
quando impariamo a trascendere la nostra Volontà e il bisogno di tenere ‘sotto controllo’ il nostro destino, possiamo incominciare ad avvertire le superiori e liberatorie
vibrazioni transpersonali di Plutone - o il Volere di Dio.
Le sub-personalità si formano quando vogliamo qualcosa, perciò quando il
neonato vuole sopravvivere (un istinto fondamentale) sa che ha bisogno di nutrimento e lancia delle urla per attrarre l’attenzione. Poiché il neonato è forse disperato ed affamato, è anche probabile che crei delle sub-personalità che si riferiscono
all’impulso ad agire tipico di Marte. Oppure, imparerà che un sorriso può dare risultati migliori, così sviluppa una sub-personalità del tipo Venere o Luna. E così via. Il
bambino e la carta natale entrano in azione insieme. A quel primo livello il processo
Lezioni magistrali
35
è del tutto istintivo. Ma crescendo si generano
sempre più numerose sub-personalità, ed ognuna
avrà l’impulso base da me associato al seme o al
pianeta (diagramma 7).
Ho fatto presente che le sub-personalità si
originano perché vogliamo qualcosa, ma al di sotto di ciò che vogliamo c’è sempre un bisogno. Non
possiamo mai realmente soddisfare un desiderio
ma possiamo soddisfare il bisogno se riusciamo a
scoprire di che si tratta. Per esempio, se desideriamo della cioccolata, questo è un “desiderio” che
può essere soddisfatto solo parzialmente, continuando a mangiare più cioccolata.
Tuttavia, se scopro che il bisogno celato dietro il desiderio è, in realtà, la sicurezza o anche l’amore, allora è possibile che riesca a trovare il moDiagramma 7
do di cambiare un modello di vita che mina la mia
sicurezza o mi impedisce di avere esperienza dell’amore. In questo caso la mia avidità di cioccolato incomincerà a diminuire.
Il lavoro con le sub-personalità può determinare impensabili e repentini
cambiamenti nella comprensione di se stessi. L’accettazione e la comprensione,
durante il processo, sono due elementi essenziali per trasformarle in parti creative
della personalità stessa. Molte di esse sono ancorate al passato, al periodo in cui
hanno avuto origine; e, purtroppo, avendo la maggior parte di noi danneggiato tali
parti psichiche infantili è possibile che il nostro sviluppo venga rallentato in tanti
modi.
Ciò ch’è importante riguardo questi elementi è che nel loro nucleo giace una
qualità transpersonale desiderosa di manifestarsi nella nostra vita - solo che ciò
non può accadere fino a quando non abbiamo lavorato su ciascuna di esse, e non
abbiamo trovato il modo o i modi di trasformare il loro aspetto negativo e integrare
quello positivo. Esse fanno parte della nostra personale evoluzione e del processo
che permetterà al nostro “giardino” di diventare meravigliosamente fiorito come
l’immagine sul pacchetto di semi. Se vogliamo, possiamo andare oltre le nostre solite paure ed insicurezze e raggiungere la “completezza” dall’interno.
Che cosa ha a che fare questo con l’evoluzione dell’umanità? Bene, come ho
già detto prima, noi siamo l’umanità, perciò se l’astrologia può aiutarci a diventare
più consapevoli a livello di coscienza, fino a sviluppare una personalità maggiormente equilibrata ed integrata, allora non soltanto acquisiremo un maggior senso
di gioia ma saremo in grado di aiutare l’umanità a fare altrettanto. Sin dall’inizio
della comparsa dell’uomo, l’evoluzione dell’umanità è andata avanti, mano nella
mano, con l’espansione della coscienza individuale - dal punto di vista scientifico
ed umanistico.
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Lezioni magistrali
L’autoconsapevolezza nei rapporti interpersonali, in quelli con i pianeti e con la
nostra collocazione nell’universo è passata attraverso molte trasformazioni, ma
sempre espandendosi. Abbiamo lasciato l’inconscio inferiore collettivo per dirigerci
verso il super-conscio collettivo.
Ora, la domanda che potremmo rivolgere a noi stessi è se, nello stesso modo in
cui abbiamo sperimentato un qualsiasi blocco durante il nostro sviluppo individuale, l’umanità abbia dovuto affrontare lo stesso problema a livello collettivo e, in tal
caso, se vogliamo lavorarci. I blocchi attualmente esistenti nel mondo convergono
in larga misura su atteggiamenti di intransigenza verso argomenti come razza, colore, religione, denaro, credenze intellettuali (anche quelle astrologiche), sicurezza,
classi sociali, territorio, ecc. Soltando abbattendo queste barriere possiamo sperare
di costruire nella razza umana la stessa “interezza” che strumenti come l’astrologia
psicologica si prefiggono di creare nel singolo. Naturalmente, questi blocchi collettivi esistono all’interno di noi stessi per cui abbiamo il potere di liberarcene se diventiamo sufficientementi consapevoli, e se abbiamo la volontà di effettuare i cambiamenti necessari.
Mentre nel nostro sviluppo individuale possiamo vedere rispecchiato quello
dell’umanità – microcosmo e macrocosmo – e così sapere ciò ch’è necessario per
creare cambiamenti positivi nel mondo, è fondamentale tenere a mente che non
possiamo cambiare gli altri; possiamo però cambiare noi stessi, e con tale processo
dare luogo ai cambiamenti intorno a noi. Ciò detto, possiamo facilitare il potenziale
cambiamento nei nostri clienti lasciando, però, solo ad essi la responsabilità della
scelta. Produrre trasformazioni significative nella propria vita implica inevitabilmente correre dei rischi, ma finché resisteremo ad esse resteremo quasi certamente
‘ciechi’, rispondendo inconsapevolmente agli stimoli esterni e diventando vulnerabili al controllo degli altri, direttamente o indirettamente.
Uno degli scopi essenziali di qualsiasi tipo di psicologia evolutiva è quello di
dare origine alla consapevolezza spirituale e alla comprensione di sé in modo da
permettere a ciascuno di noi di scoprire il vero sentiero che porta a Dio.
Le psicologie evolutive, di cui l’astrologia psicologica e la psicosintesi sono soltanto due esempi, non cercano di imporre questo come un sistema di fede; usano
invece tecniche esperenziali che favoriscano lo sviluppo della comprensione dall’interno, e attraverso vissuti personali.
Assagioli suggeriva che corriamo il rischio di inibire il nostro sviluppo psicologico e spirituale per paura di perdere il controllo della nostra vita, o perché crediamo di non essere abbastanza bravi, ecc. Mi pare di ricordare che chiamava questo
atteggiamento “repressione del sublime”. Perciò, vorrei concludere citando alcune
frasi di Nelson Mandela, che mi ha inviato Patrizia, una dei miei studenti:
La nostra più profonda paura non è che siamo inadeguati, piuttosto che siamo potenti oltre misura. E’ la nostra luce, non la nostra oscurità, che ci terrorizza
maggiormente. Ci chiediamo: ‘Chi sono io per essere brillante, splendido, dotato,
favoloso?’. In realtà, chi sei per non esserlo? Sei un figlio di Dio. Il tuo giocare al
Lezioni magistrali
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piccolo non è utile al mondo. Non c’è niente di glorioso nel ritirarsi e permettere
agli altri intorno a te di non sentirsi insicuri. Siamo tutti destinati a risplendere, come i bambini. Siamo nati per manifestare la gloria di Dio che è dentro di noi. Questo avviene non soltanto per alcuni ma per ognuno di noi. E mentre lasciamo risplendere la nostra luce, inconsciamente permettiamo agli altri di fare lo stesso.
Non appena ci libereremo delle nostre paure, la nostra presenza libererà automaticamente gli altri.
* * *
Richard Llewellin ha svolto le mansioni di tutor presso la Scuola Mayo prima
di trovare maggiori soddisfazioni con l’approccio psicologico all’interpretazione dei
temi natali iniziato da Bruno e Louise Huber in Svizzera. Contribuì a introdurre le
loro idee nel mondo anglosassone e fondò la Scuola Inglese di Huber, ora denominata Astrological Psychology Institute (G.B.). Si possono ricevere informazioni sui
vari corsi ed attività della Scuola da Joyce Hopewell, tel.: 01565-651131, o e-mail:
[email protected]
(da Astrological Journal, vol. 43, n. 6, nov./dic 2000)
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Lezioni magistrali
RAYMOND A. MERRIMAN
L’IMPATTO DELL’OPPOSIZIONE
SATURNO-PLUTONE
SUL MONDO ECONOMICO
TRADUZIONE DI ANGELA CASTELLO
L.A. 127-252
Il ciclo Saturno-Plutone, la coppia più temuta dello Zodiaco perché foriera di prove
e sfide a livello individuale e collettivo, rispecchia con i suoi aspetti maggiori anche
le vicissitudini del mondo economico, raggiungendo il suo picco durante la fase
d’opposizione, un periodo che stiamo attualmente vivendo dopo i precedenti (ad
es. del 1834,1931,1966). Quali previsioni è possibile fare, tenendo conto dell’iter
storico di tale aspetto? Quale lezione può imparare l’umanità dal contrasto di forze
così potenti? L’accurata analisi dell’autore termina con un messaggio di speranza.
«Erano gli investitori più ricchi ed astuti, e cavalcavano l’onda globale degli
acquisti di titoli obbligazionari in un promettente Paese in via di sviluppo.
Quando il Paese risultò inadempiente divennero lividi. Era l’anno 1842 ed il
Paese era gli Stati Uniti».
Nicholas D.Kristof, The New York Times Fax, International
20 settembre, 1998
A livello mondiale - e certamente per molti investitori americani - può risultare sorprendente che un tempo gli Stati Uniti siano venuti meno ai loro debiti. Nel
1842, la Borsa U.S.A. soffrì di uno sbalorditivo calo dell’80/% rispetto ai rialzi massimi dei sette anni precedenti. Gli investitori sarebbero probabilmente ancora più attoniti (e scettici) nell’apprendere che l’intervallo di tempo tra il boom e la fase recessiva coincideva con il rapporto astrologico tra Saturno e Plutone. Né si trattava
della prima volta in cui la stessa relazione tra i due pianeti corrispondeva ad una
svolta importante nel mondo economico e in politica.
Storia economica dell’opposizione Saturno-Plutone
Facciamo un breve viaggio a ritroso nella prima metà del XIX secolo, per cercare
qualche parallelo relativo all’economia ed alla globalizzazione politica odierne. Il 30
Lezioni magistrali
39
settembre 1834, l’allora ignorato Saturno si muoveva verso l’opposizione esatta al
pianeta Plutone, non ancora scoperto. In America, si stavano facendo grandi progressi per liquidare il debito nazionale. Infatti, l’anno successivo (1835), il debito nazionale maturato durante alcuni decenni precedenti veniva completamente saldato.
Ciò costituiva il risultato di un nuovo boom economico causato da notevoli conquiste nel campo delle comunicazioni. L’economista russo Nikolai D. Kondratieff 1 lo
ammetteva quasi 100 anni dopo, quando affermava che, durante la fase di contrazione dei cicli economici a lungo-termine, “ci sono molte ed importanti nuove invenzioni insieme allo sviluppo di tecniche e mezzi di comunicazione che favoriscono il processo produttivo e in definitiva conducono ad una rapida espansione”.2 Nel
1834-35, gli Stati Uniti stavano certamente passando attraverso un “processo produttivo” ed “una rapida espansione” determinata dalle scoperte nel campo delle comunicazioni. Sebbene le ferrovie fossero state introdotte in Inghilterra e negli Stati
Uniti negli anni ‘20, bisogna aspettare i primi anni ‘30 perché l’incremento costruttivo delle strade ferrate alteri in modo sensazionale e completo il modo di gestire le
attività lavorative e quello di comunicare. Questo portò alla dilagante speculazione
sui terreni che, storicamente, è alla base della maggior parte dei disastri finanziari
su larga scala.
Ma nel 1834, nessuno voleva sentir parlare del Giorno del Giudizio. Tutto
sembrava nuovo ed eccitante. L’America era il Nuovo Mondo; la possibilità di fare
soldi - ed in gran quantità - sembrava illimitata. La Borsa saliva rapidamente a livelli sempre più alti, raggiungendo il massimo nel maggio e nell’agosto del 1835. In
quel periodo, Saturno transitava a 16°-18° nel segno cardinale della Bilancia, mentre il non-ancora-scoperto Plutone transitava sul 14°-15° del segno cardinale Ariete. In questo caso, Saturno retrogrado non aveva dato ulteriori “colpi” al punto
esatto dell’opposizione di Plutone; si trattava di un unico evento di transito. L’aspetto attuale forma tre opposizioni esatte tra l’agosto 2001 ed il maggio 2002.
Forze opposte
In astrologia, un’opposizione assomiglia al picco di un’esperienza vitale. E’ a metà
strada del ciclo di una coppia planetaria, che incomincia con la congiunzione. Pensate ad essa come al punto centrale della vita, un periodo in cui si suppone che l’individuo si trovi nel “fiore degli anni.” L’opposizione si trova nel fiore della vita di un ciclo. Tuttavia, questo periodo può essere accompagnato da conflitti e da polarizzazione; spesso sarà in sincronia con le svolte che si incontreranno sul sentiero della vita.
Nel caso di transiti maggiori tra pianeti lenti, può corrispondere a svolte direzionali
dell’umanità. Il modo in cui viene gestito il periodo può determinare le circostanze
che si dovranno affrontare durante l’intervallo di tempo necessario a raggiungere la
fase di ultimo quarto tra questi due pianeti - il loro quadrato calante (270°).
Il ciclo Saturno-Plutone dura 32-37 anni, secondo la posizione dell’orbita irregolare di Plutone intorno al Sole. Ogni fase di quarto del ciclo dura dagli otto ai no-
40
Lezioni magistrali
ve anni. Queste fasi sono importanti in astrologia. Esse costituiscono ciò che gli
astrologi chiamano la quarta-armonica od aspetti “conflittuali”: la congiunzione
(0°), il quadrato crescente (90°), l’opposizione (180°), ed il quadrato calante (270°).
La congiunzione avvia il ciclo. Il quadrato crescente inizia la fase più energetica, il
periodo di maggiore produttività ed esteriorizzazione. L’opposizione corrisponde al
picco del ciclo od alla sua più grande conflittualità; indica il conseguimento di ciò
che si è incominciato con la congiunzione. Il quadrato calante corrisponde alla consapevolezza che il ciclo è servito al suo scopo e che è tempo di preparazione al nuovo ciclo. Questo può essere un periodo di grandi ricompense e soddisfazioni o di
grande stress, secondo il modo in cui sono state gestite le circostanze relative all’opposizione. In termini d’economia e finanze personali, si potrebbe affermare che i
risultati, da questo periodo in poi, dipendano da ciò che si è fatto col denaro guadagnato durante l’opposizione. Immaginate il quadrato calante come analogo agli
anni della pensione; l’opposizione come il massimo della vostra vita professionale.
Ora, pensate alla natura dei pianeti coinvolti in questo ciclo. Nessuna coppia di
pianeti in astrologia è più rispettata e temuta della coppia Saturno-Plutone. Questo
non significa che gli astrologi siano incapaci o riluttanti ad usare in modo costruttivo le dinamiche associate a questi due pianeti. Significa semplicemente che, di tutti
i pianeti usati in astrologia, questi due evocano probabilmente le sfide maggiormente orientate verso le prove. Quando i due pianeti si mettono in aspetto ad un
elemento della carta natale, è raro non sperimentare un forte, tangibile impatto
sulla direzione della vostra vita. Nello stesso modo, non è sorprendente che, quando
questi due pianeti formano un aspetto conflittuale tra di loro nel cielo, l’umanità in
genere tenda a subire una sfida molto importante, specialmente nell’ambito della
politica, delle finanze e dell’economia. Dopo tutto, Saturno regge il governo e la
politica e Plutone i debiti, la distruzione e le finanze collettive. Psicologicamente, i
due pianeti evocano la paura ed il potere - il potere della paura o la paura del potere. Insieme, corrispondono tendenzialmente ai più grandi cambiamenti nel mondo
finanziario - per non parlare dei pericoli e delle minacce nell’ambito geopolitico.
Non è un mistero che, quando il mondo soffre di grande stress economico, le
tensioni internazionali tendono immediatamente e proporzionalmente ad aumentare. Quasi sempre, le crisi economiche seguono a periodi di avidità e surplus di bilancio, specialmente quando non si condividono equamente tali eccedenze
Paralleli storici
Nel 1834-35, mentre Saturno si opponeva a Plutone, gli Stati Uniti godevano certamente di un eccesso di prosperità. Ma dal 1842-43, mentre Saturno si muoveva
verso il quadrato calante con Plutone, il Paese veniva messo in difficoltà da una terribile depressione economica. Come capita quasi sempre, le eccedenze erano legate
a sconsiderati prestiti dalle banche con l’obiettivo di speculazioni finanziarie. In
questo caso, si trattava di speculazione sui terreni e, in qualche misura, di specula-
Lezioni magistrali
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zioni in Borsa. Quando la Borsa incominciò a cadere, ed i progetti di sviluppo terriero non furono in grado di concretizzarsi, le banche incominciarono a fallire. Seguì
un panico finanziario nel 1837, che sfociò in una profonda depressione a incominciare dai primi anni 1840. La Borsa precipitò approssimativamente dell’80% al di
sotto dei suoi massimi del 1835 e non fu se non 22 anni dopo - nel 1857 - che i
mercati finanziari incominciarono a riprendersi. In breve, fu un calo economico di
22 anni dai massimi del 1835, che coincisero con la prima ed unica volta in cui il
governo statunitense fu costretto a non tener fede ai suoi impegni obbligazionari
(debiti).
Si possono osservare temi simili in tempi diversi durante e dopo l’opposizione
Saturno-Plutone. Per esempio, nel 1768-1769, mentre ancora Saturno si opponeva
a Plutone, la Gran Bretagna godeva di immensa prosperità dovuta alle tasse imposte alle colonie del Nuovo Mondo. La Borsa britannica volava. Naturalmente, i coloni non credevano di condividere equamente l’eccesso di benessere che essi stessi
avevano contribuito a creare. Al momento del quadrato calante nel 1776-1777, i
coloni americani si ribellarono e furono così creati gli Stati Uniti di America.
Uno degli esempi più strabilianti di eventi negativi associati all’opposizione Saturno-Plutone è dato dalla serie dei tre-transiti avvenuti nel periodo febbraio-dicembre 1931. Si era proprio nel mezzo della Grande Depressione. Il mercato azionario degli Stati Uniti (Indici medi industriali Dow Jones) scivolò ad un minimo di
40.60 nel luglio del 1932, da un massimo di 386.10 del settembre 1929, proprio 17
mesi prima del primo transito di opposizione Saturno-Plutone. Il che rappresentò
una terribile perdita del 90% circa. Ancora una volta, il crollo era stato causato dall’eccessiva speculazione nei mercati finanziari. Centinaia di banche e migliaia di società fecero bancarotta e milioni di investitori trovarono i loro risparmi spazzati via.
Nel periodo del quadrato calante tra Saturno e Plutone, pressappoco nove anni più
tardi, le attività di Hitler in Europa portarono alla II Guerra Mondiale.
Anche la più recente opposizione Saturno-Plutone è degna di nota sia dal
punto di vista politico che da quello economico. Essa si articola in una serie di tretransiti, che vanno dall’aprile 1965 fino al febbraio del 1966. Per molti americani
della generazione di Plutone in Leone, questo fu il migliore ed il peggiore dei periodi. Il Paese era impegnato in un’altra distruttiva (ma più discutibile) guerra col Vietnam, in cui si combatteva contro guerriglieri quasi invisibili sul difficile terreno della
giungla nel Sudest asiatico. La generazione Plutone-in-Leone, tuttavia, era anche
impegnata in una guerra contro il proprio paese ed i valori parentali.3
Con il primo passaggio di questa opposizione Saturno-Plutone, il Dow salì rapidamente ad un nuovo costante massimo di 944.80 durante la seconda settimana
del maggio 1965. In sette settimane cadde ad un nuovo minimo annuale di 832.70,
una perdita di quasi il 12%. Ma in seguito cambiò di nuovo, collocandosi ad un
nuovo massimo e raggiungendo il punto critico di 1000 per la prima volta in assoluto il 18-19 gennaio ed ancora il 9-10 febbraio 1966. Non si sarebbe più visto un
simile livello per almeno sei anni. Infatti, il 10 ottobre 1966, proprio otto mesi dopo
42
Lezioni magistrali
aver superato il punto 1000, il Dow era caduto a 735.70 - una perdita superiore
al 25%.
Proprio come nel 1834-35, l’opposizione tra Saturno e Plutone coincideva con
alte aspettative economiche. Ma essa segnava anche la fine del più lungo boom
economico nella storia delle nazioni capitalistiche - e l’inizio di enormi deficit di bilancio negli Stati Uniti, collegati alle guerre, che crebbero in modo esponenziale nei
due decenni successivi. Nei nove anni che seguirono, queste speranze ed aspettative dettero luogo a massicce disillusioni, politiche ed economiche insieme. Il Presidente Nixon rassegnò le dimissioni dopo lo scandalo di Watergate. I comunisti presero il controllo del Vietnam mentre le truppe U.S.A. venivano fatte ritirare senza
alcuna vittoria. La carenza di petrolio portò a grandi blocchi di prezzi ed al razionamento. Una pesante inflazione afflisse molti Paesi. E tutto questo costituì una dura
realtà nel periodo in cui Saturno si muoveva verso il quadrato calante con Plutone
nel 1973-1974, annunciando la peggiore recessione economica mondiale dopo la
Grande Depressione degli anni 1930.
L’Opposizione Saturno-Plutone, 2001 - 2002
Ancora una volta, il genere umano si prepara ad un altro periodo di opposizione Saturno-Plutone. L’attuale opposizione ha tre fasi esatte, incominciando dal primo
transito del 5 agosto 2001 e terminando con il terzo del 28 maggio 2002. Di nuovo,
secondo le indicazioni delle medie industriali del Dow Jones, la Borsa U.S.A. si trovava prossima al suo rialzo massimo quando iniziò l’opposizione. E così, non appena
questo aspetto ebbe inizio, i politici U.S.A. incominciarono a crogiolarsi al calore
dell’idea di aver finalmente pareggiato il bilancio e di doversi occupare in realtà di
bilancio in attivo.
Gli U.S.A. stanno ora inviando truppe contro nemici terroristi senza volto che risiedono nel difficile territorio del sudovest asiatico. E’ questo l’inizio di un’altra eterna,
prolungata offensiva militare che porterà alla perdita di innumerevoli vite innocenti? È questa la fine di un altro precedente periodo di grande benessere e grandi
aspettative? Si ripeterà, forse, la storia e sarà testimone per i prossimi nove anni di
un completo capovolgimento della salvezza e sicurezza nazionali, della fortuna,
prosperità e sovrabbondanza economica, mentre Saturno si muove verso Plutone
col suo quadrato calante?
Esaminiamo un po’ più da vicino i pianeti ed i loro segni, da prospettive economiche ed astrologiche. Plutone, il pianeta lento, sta percorrendo il Sagittario. Esso governa i debiti. Quando pensiamo ai debiti, pensiamo a prestiti che siamo tenuti
a pagare con gli interessi. Un modo per il governo di procurarsi denaro da usare per
i suoi programmi è costituito dalle tasse, che sono sempre sotto il dominio di Plutone. Un altro modo è attraverso l’emissione di titoli di stato o buoni del tesoro ed
obbligazioni. Più obbligazioni e titoli un governo emette, più grande è il debito, o
l’ammontare di obbligazioni circolanti che dovrà pagare con gli interessi. L’attrattiva
Lezioni magistrali
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per un’obbligazione od un titolo dipende largamente dal tasso d’interesse offerto,
più l’affidabilità dell’ente (governo o società) che li emette.
Negli anni ‘90, gli U.S.A. godettero di un’immensa prosperità economica. Pertanto furono creati molti nuovi tipi di attività e lavoro durante la costruzione della
superstrada informatica che gli U.S.A. sperimentarono come “piena occupazione”
della forza lavoro (o, tecnicamente, “bassa disoccupazione”). Tutta questa prosperità
portò ad enormi imposte fiscali, che a loro volta condussero ad eccedenze di bilancio dalla fine degli anni ‘90. Interessante da notare: questo risveglio economico ebbe probabilmente inizio durante la congiunzione Saturno-Plutone del 1982, sotto la
politica anti-inflazione e della riduzione-di-tasse di Ronald Reagan.
Con il bilancio in attivo, il governo degli U.S.A. non dovette più farsi prestare il
denaro sotto forma di Buoni del Tesoro. Con un futuro economico sano ed in crescita, aumentò la domanda per tali Buoni del tesoro “sicuri” col risultato di tassi
d’interesse più bassi. La domanda per i titoli U.S.A. (obbligazioni e titoli) non si limitava ai soli cittadini statunitensi - da tutto il mondo c’erano richieste di Buoni del
Tesoro e titoli. Per gli investitori globali, gli U.S.A. divennero un “porto sicuro”. Di
conseguenza, la domanda per le obbligazioni U.S.A. fu così grande che questo paese
beneficiò di uno straordinario fenomeno negli ultimi sei anni: tassi d’interesse più
bassi e dollaro più forte rispetto ad altre valute mondiali. Era il migliore dei mondi così eccezionale, infatti, che il nuovo presidente poté entrare nel suo ufficio e promettere fiduciosamente di abbassare le tasse nonché di restituire davvero il denaro
ai suoi contribuenti.
Tuttavia, attualmente il boom tecnologico è pervenuto ad un ristagno opprimente. Le società spariscono dalla scena. I lavoratori sono licenziati in massa. Un
attacco terroristico sugli U.S.A. ha minacciato la prospettiva di una rapida ripresa
economica mondiale. La Borsa è collassata ad un nuovo minimo multiannuale. Ed i
progettati surplus di bilancio degli U.S.A. non sono più così ampi. Insieme a quest’improvviso capovolgimento, il valore del dollaro rispetto ad altre valute è incominciato a calare non appena è stato completato il primo transito dell’opposizione
Saturno-Plutone nell’agosto 2001. La presenza di Plutone in Sagittario suggerisce la
possibilità di una maggiore trasformazione riguardo ai valori delle valute mondiali.
Le probabilità di un leader valutario diverso dal dollaro sono molto reali. E ciò potrebbe avere profonde ripercussioni sul commercio mondiale, specialmente con l’arrivo della nuova valuta euro.
Il ruolo di Saturno
Saturno è il pianeta più rapido di questa notevole opposizione e perciò imporrà la
sua influenza su Plutone in Sagittario. Saturno governa la responsabilità. Presenta
sfide al progredire dei settori governati dal pianeta con cui è in aspetto od al segno
in cui transita. Sta ora transitando nel segno tropicale dei Gemelli che governa il
commercio e le comunicazioni.
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Lezioni magistrali
Come già affermato in precedenza, una delle maggiori premesse dell’ondalunga del ciclo economico di Kondratieff era che “ci sono molte nuove ed importanti invenzioni relative allo sviluppo di tecniche e di comunicazione che favoriscono il processo produttivo e che, alla fine, portano ad una rapida espansione.” Siamo
stati testimoni di tutto ciò durante il rinascimento tecnico dell’economia negli anni
‘90. La crescita esplosiva di computer, e-mail ed Internet negli ultimi dieci anni ha
portato alla fondazione di un’economia mondiale completamente nuova. Proprio
come avvenne per la ferrovia negli anni 1830 e l’automobile e l’aeroplano nei primi
anni del 20° secolo (Saturno si opponeva a Plutone anche nel dicembre del 1898), i
mezzi con i quali il genere umano comunicava e portava avanti ogni attività sarebbero stati presto e per sempre alterati a causa dello sviluppo tecnologico. Grazie a
queste invenzioni ed alle loro applicazioni nella vita quotidiana, sarebbe seguito un
periodo di grande prosperità ed espansione economica.
Ma tutti i boom economici alla fine raggiungono un picco, per poi recedere dal
loro slancio in avanti. Da un punto di vista puramente astrologico, si potrebbe certamente affermare che questo è riferibile al momento in cui Saturno entrava in Gemelli e formava un’opposizione a Plutone. La prosperità del trascorso decennio era
stata alimentata dall’enorme evoluzione della tecnologia e delle telecomunicazioni.
Inoltre, c’era la sensazione che i progressi in tali aree sarebbero continuati tranquillamente nel futuro, incanalandosi in una corrente infinita di benessere e ricchezza.
Come risultato, le speculazioni sui titoli NASDAQ - che erano eccessivamente pesanti in questi settori tecnologici - furono la causa per cui i valori azionari salirono
ad incredibili livelli di rapporto prezzo- profitto. Infatti, molte società dei dipartimenti commerciali non registrarono mai un qualsiasi tipo di utile! Perciò, quale caso
più classico di rallentamento nel settore delle comunicazioni potrebbe esserci se
non un Saturno in Gemelli? Quale caso più tipico di fallimenti o impossibilità di saldare i debiti di un Saturno opposto a Plutone?
Mentre scrivo, il NASDAQ ha già perso approssimativamente il 75% del suo valore rispetto ai suoi massimi del marzo 2002, 17 mesi prima della prima opposizione
Saturno-Plutone nell’agosto 2001 (lo stesso intervallo di tempo tra il massimo del
mercato azionario nel settembre 1929 e il primo transito di Saturno opposto a Plutone nel febbraio 1931). Per il NASDAQ, non si tratta soltanto di un tipico calo - ma
di un completo crollo. Molte azioni prezzate con una triplice cifra appena un anno
fa sono adesso scambiate ad un prezzo con una sola cifra. E molte non esistono più.
Con Saturno opposto a Plutone, è facile che nel settore tecnologico e delle telecomunicazioni le società continuino tendenzialmente a “gonfiare”. Quest’aspetto rappresenta una maggiore metamorfosi di chi gioca. E non si limita semplicemente a
quel settore. Guardate cosa avviene nell’industria automobilistica con la Ford Motors e la Firestone Tires, che sono anch’esse sotto il dominio dei Gemelli e, perciò, di
Saturno. Osservate cosa capita alle compagnie aeree, i cui valori azionari sono precipitati del 40% il primo giorno operativo dopo l’attacco terrorista in U.S.A. Plutone
significa trasformazione, ma questa può anche assumere la forma di disoccupazio-
Lezioni magistrali
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ne, bancarotta e persino morte. Saturno indica responsabilità delle proprie precedenti azioni. Il risultato finale di quest’aspetto è che le cose non sono più le stesse
di prima. Gli affari non vanno “come al solito.” Il mondo, in generale, e politica ed
economia in particolare, non sono più “luoghi sicuri.”
Eppure, ci dovrebbero essere anche buone notizie. Per le società che si trasformano e sopravvivono, l’opposizione Saturno-Plutone potrebbe rappresentare il livello più basso in assoluto. E’ possibile dimostrare con una certa fondatezza che il
NASDAQ e le società impegnate in tecnologia e telecomunicazioni, le quali hanno
sofferto così tanto negli ultimi tempi, avranno l’opportunità di organizzarsi per una
salutare ripresa al termine dell’opposizione. Tale ripresa sarebbe certamente in linea
con il prossimo transito maggiore: il trigono Saturno-Urano, che sarà operativo tra
l’agosto 2002 e il giugno 2003. Quanto durerà la ripresa?
Guardando avanti
Il periodo compreso fra l’opposizione ed il quadrato calante Saturno-Plutone è tipicamente stressante in termini di economia mondiale e mercati finanziari. Come abbiamo puntualizzato precedentemente, nella maggioranza dei casi, l’economia
americana ed il mercato azionario ebbero inizio durante - o pressappoco - il periodo dell’opposizione Saturno-Plutone. Per di più, i cicli del mercato finanziario che
culminano quasi in concomitanza dell’opposizione Saturno-Plutone non sono abitualmente del tipo soltanto multi-mensile; più spesso, sono pluriennali. In altre parole, non si tratta di semplici correzioni ma, piuttosto, dell’inizio di tendenze a lungo termine.
Nel mio libro, Fondamenti relativi alla coordinazione sincronica del Mercato
azionario,4 ho messo in rilievo la scoperta che l’opposizione Saturno-Plutone si trova storicamente al terzo posto nella correlazione più alta con i cicli di quattro anni
o più 5 negli indici azionari U.S.A., secondo i dati compresi nell’arco di 200 anni.
(Soltanto la congiunzione e l’opposizione Saturno-Urano risultano più alte.) Ovviamente, c’è motivo di preoccuparsi quando incomincia un altro episodio della stessa
opposizione planetaria. Ma si dovrà metterla in relazione con una cresta a lungo
termine, come sembra sia il caso per gli Indici medi industriali del Dow Jones Industrial (maggio 2001)? O si rapporterà ad un minimo a lungo termine, come potrebbe
essere per il NASDAQ?
Immagine
Sarebbe facile argomentare che potrebbero benissimo verificarsi entrambe le ipotesi.
Ma penso che le probabilità storiche favoriscano la prima. Cioè, sia l’intero mercato
azionario sia l’economia si stanno muovendo in salita dall’ultima recessione avvenuta verso la fine ‘90-inizi ‘91. È vero che l’impennata di entrambe è rallentata considerevolmente a partire dal picco tecnologico dello scorso anno. Ma, in linea di mas-
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Lezioni magistrali
sima, si dovrebbe ammettere che, se ci troviamo di fronte ad un ciclo a lungo-termine, mentre ha inizio l’attuale manifestazione di Saturno opposto a Plutone, siamo al
top e non al fondo. Il bilancio U.S.A. prevede ancora un surplus. I tassi d’interesse
sono ancora bassi. I tagli alle tasse sono stati approvati ed i promessi rimborsi sono
stati inviati ai contribuenti americani mentre iniziava la serie dei tre transiti.
Eppure, ci sono cambiamenti fondamentali al di sotto di questi cicli a lungo
termine. E tali cambiamenti sono in linea con i concetti astrologici di Saturno e Plutone. Dal punto di vista geopolitico, l’11 settembre siamo stati testimoni del primo
massiccio attacco terroristico sul territorio americano. Economicamente, si prevede
un surplus di bilancio considerevolmente inferiore alle aspettative. La spinta al rialzo del dollaro U.S.A. incomincia a dare segni di inversione di tendenza. In tal caso,
un dollaro più debole può, in realtà, stimolare una temporanea crescita nel mercato
azionario perché renderebbe meno care le merci americane oltremare. Questo potrebbe incrementare la domanda, e di conseguenza, aumentare le vendite per le società americane con una sostanziale presenza straniera, in linea con il cambiamento
del commercio globale suggerito da Plutone in Sagittario. E’ un modo per contribuire a ravvivare l’economia americana attualmente stagnante. Ma se la storia è di
qualche insegnamento, tale revival può non durare molto e, comunque, non oltre il
transito finale di Saturno opposto a Plutone.
Se il previsto surplus di bilancio alla fine si trasforma in un deficit, sorgerà per
il governo l’esigenza di ricorrere a nuovi prestiti per ottemperare ai programmi
(emissione di maggiori titoli di stato). Il debito nazionale potrebbe invertire la tendenza ed incominciare di nuovo a correre. Il risultato sarebbe un’emissione più
grande di titoli ed obbligazioni che porterebbero ad un aumento del tasso d’interesse - o, il cielo non voglia, alla necessità di accrescere, alla fine, ancora una volta le
tasse. Invece di bassi tassi d’interesse, di prosperità ed abbondanza goduti nell’ultimo decennio, ci potremmo trovare di fronte a condizioni esattamente opposte: alti
tassi d’interesse, mancanza di benessere e disillusione. E ciò accadrebbe simultaneamente al delinearsi del quadrato calante di Saturno-Plutone, che formerebbe un
aspetto maggiore di T-quadrato con il coinvolgimento di Urano, senza contare il loro ingresso in segni cardinali nel periodo 2009-2012. Il tutto potrebbe inoltre verificarsi mentre molti baby-arricchiti, raggiunta l’età pensionabile, invece di aggiungere denaro all’economia generale attraverso gli acquisti, in qualità di consumatori ed
attraverso il pagamento delle tasse, cercherebbero di portarlo via. Non è un bel
quadro ma è il solo, purtroppo, che potrebbe delinearsi, sulla base storica del ciclo
Saturno-Plutone, mentre si muove da un picco di mercato, nell’ambito dell’opposizione, fino ad un crollo, nell’ambito del quadrato calante.
Cosa si può fare?
Prima di tutto, dobbiamo comprendere che ci sono soltanto possibilità, non inevitabilità, basate sulla conoscenza dei cicli - cicli planetari e relative corrispondenze con
Lezioni magistrali
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i cicli delle attività umane. E pur accettando come corrette le proiezioni menzionate
prima, è anche molto probabile che ogni calo non sarà un crollo completo. Ci saranno nel complesso periodi di speranza e di ripresa. In altre parole, non vedo una
ripetizione esatta della Grande Depressione.
C’è anche la probabilità che le cose prendano una piega del tutto diversa e
molto più positiva questa volta. Tanto per incominciare, il Presidente Geogr. W.Bush
fu eletto nel 2000 sotto la congiunzione di 20 anni, Giove-Saturno. I tre presidenti
precedenti eletti durante questa potente congiunzione- Ronald Reagan, John F.
Kennedy e Franklin D. Roosevelt- furono tutti estremamente popolari. I presidenti
eletti con questa segnatura hanno avuto la tendenza a “salvare” il pubblico americano da lunghi periodi di paure e disperazione, ritagliandosi in tale processo una
nicchia in cui si proponevano come grandi leader. George W. Bush ha certamente la
stessa opportunità proprio ora, con la sua guerra contro il terrorismo. Se riuscirà a
tener fede alle sue promesse di non attingere al denaro derivante dall’eccedenza attiva della Previdenza Sociale, potrebbe tranquillamente guadagnarsi un’eterna reputazione di grande leader mondiale - esattamente come Reagan, Kennedy e Roosevelt. Ma se fallisse, potrebbe finire molto facilmente nelle fila dei presidenti meno
stimati come Lyndon Johnson e Herbert Hoover, che governarono durante i due già
trascorsi periodi di Saturno in opposizione a Plutone.
Il destino di George W. Bush si sta manifestando proprio adesso. Se il suo programma e le sue strategie avranno successo, allora l’economia ed il mercato azionario potrebbero risalire con forza, in una posizione di minimo che non durerà oltre il
primo quarto del 2002. Altrimenti, economia e mercato continueranno probabilmente a calare proprio nel mezzo delle elezioni previste per l’autunno del 2002; i
repubblicani potrebbero subire una sbalorditiva perdita di seggi al Congresso e la risonante popolarità di Bush potrebbe cadere. Con Saturno opposto a Plutone, la carneficina potrebbe continuare per almeno sette mesi dopo l’ultimo transito esatto
(maggio 2002), proprio com’è avvenuto nel passato. Ma con il ciclo di Giove-Saturno ancora nella fase di primo-quarto che segue la congiunzione del 2002, è anche
possibile una risoluzione positiva.6 Solo il tempo ci dirà quale di queste due maggiori indicazioni geocosmiche prevarrà.
Dal punto di vista economico, ci sono molte cose su cui dobbiamo riflettere a
livello individuale. Se il dollaro inverte la direzione e diventa più debole nei prossimi
anni, allora è saggio, adesso, ponderare sulla conversione di parte dei nostri risparmi in valuta straniera. Il quanto dovrebbe essere programmato con un consulente
finanziario professionista perché dipende da molti fattori (età, reddito, risparmi,
margini di rischio, tasse, ecc.). Un’altra misura sarebbe comprare subito metalli preziosi in questa fase del ciclo Saturno-Plutone. Come il dollaro cambia direzione così
può accadere ai diversi beni e strumenti finanziari che sono valutati in dollari, tipo
l’oro e l’argento. Entrambi questi metalli preziosi sono al ribasso, nei mercati, da 20
anni circa. A sua volta, un dollaro più debole può gonfiare i prezzi dell’oro e dell’argento. Astrologicamente, Giove si trova ora in Cancro, che governa l’argento. Nel
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Lezioni magistrali
2002, transiterà nel Leone, che governa l’oro. Sia le fasi dei cicli di mercato a lungo
termine sia la posizione astrologica di Giove appoggiano la tesi del rialzo dei prezzi
relativi ai due metalli.
Negli anni ‘90, la strategia era quella dell’apprezzamento di capitale, come la
proprietà immobiliare ed il mercato azionario, da investire interamente od acquisire
mediante strumenti finanziari ed attività che avrebbero beneficiato di un incremento quale risultato di un’aumentata ricchezza. Era l’epoca che favoriva la speculazione ed una certa quantità di rischio. Nel primo decennio del nuovo secolo, la strategia potrebbe piuttosto essere quella della conservazione di capitale. Può darsi che
sia un periodo che favorisce di più il conservatorismo e la cautela e meno la speculazione. Mentre ciò avviene, possiamo osservare uno spostamento dai valori di materialismo esteriore ad un più deciso orientamento verso l’illuminazione interiore.
Ciò sarebbe in linea con i principi d’Urano quando entrerà nei Pesci (2003-2010),
formando una mutua ricezione con Nettuno ancora in Aquario. Il che meriterebbe
senz’altro grandi aspettative. Probabilmente, dal punto di vista economico o finanziario non sarà un periodo eccezionale come noi lo vorremmo, ma potrebbe avere
benissimo le sue grandi opportunità di emozioni e ricompense. Sarebbe, comunque,
qualcosa di valido.
In definitiva, questa è la lezione che Saturno e Plutone opposti offrono all’umanità. Quale valore rappresentiamo nella nostra qualità di specie umana che abita
in un piccolo pianeta? Questo è un aspetto degli opposti: un’intensa rabbia degli
uni verso gli altri, insieme con un incredibile amore e preoccupazione reciproci. Le
minacce ed il terrorismo di Saturno opposto a Plutone ci hanno già mostrato il lato
peggiore della nostra natura collettiva, come la profondità dell’odio e della paura.
Ma quest’aspetto ha anche tirato fuori le migliori qualità umane, come la volontà
di accorrere in aiuto degli altri nei periodi di grandi perdite e sofferenze. E’ un gran
peccato che la maggioranza della gente non comprenda l’astrologia: essa rappresenta uno strumento davvero incredibile per comprendere il contesto dei tempi in
cui viviamo.
NOTE E REFERENZE
1
2
3
4
5
Kondriateff è stato il creatore di quella che oggi è conosciuta come “Onda Kondratieff” - una
spiegazione dei cicli di boom e di minimi che tendono a verificarsi in tutte le economie basate sul
libero mercato, osservate attraverso la storia. Vedi il contributo di Ray Merriman in “A Roundtable
of Financial Astrologers: Investing by the Planets,” The Mountain Astrologer, ott/nov.1997.
Robert C. Beckman, The Downwave, New York: E.P. Dutton, 1983
Negli anni ‘60, anche Urano, il pianeta che rappresenta il bisogno imperioso d’indipendenza, era
inserito nel quadro: congiunto a Plutone ed opposto a Saturno. Così, per la gioventù americana,
questo periodo rappresentava più di una lotta contro l’autorità. Era una rivoluzione culturale.
Raymond A. Merriman, The Ultimate Book on Stock Market Timing, Volume 2: Geocosmic Correlations to Investment Cycles, W.Bloomfield, Ml: Seek-It-Publications, 1999.
Un ciclo quadriennale del mercato azionario definisce la media di quattro anni, a partire dai prezzi più bassi di un mercato al ribasso fino al seguente minimo di mercato al ribasso.
Lezioni magistrali
6
49
Le ricerche dimostrano che, durante la fase del ciclo Giove-Saturno, dalla congiunzione all’opposizione, i mercati finanziari tendono ad essere al rialzo - proprio come lo sono nella stessa fase
del ciclo Saturno-Plutone.
* * *
Ray Merriman è Presidente del Merriman Market Analyst, Inc. E’ analista di mercato finanziario ed editore MMA Cycles Report, un bollettino di consulenza di mercato specializzato in azioni, tassi d’interesse, valute, metalli preziosi e granaglie. È
stato in carica come Presidente dell’ISAR (Società Internazionale di Ricerche Astrologiche) dal 1994 al 2000. Ray ha ricevuto il Regulus Award per il miglioramento
dell’immagine dell’astrologia a livello professionale dopo la Conferenza U.A.C. del
1995. E’ inoltre l’autore di diversi libri d’astrologia finanziaria, incluso The Ultimate
Book on Stock Market Timing, Volumes 1, 2 e 3: può essere contattato al [email protected], o attraverso la sua pagina Web al www.mmacycles.com.
(The Mountain Astrologer, dic/genn. 2002)
50
I PERSONAGGI
246 – Isacco Newton
248 – Philip K. Dick
317 – Giuseppe Verdi
350 – Oriana Fallaci
I personaggi
Argomento
51
NICK KOLLERSTROM
PIETRE MILIARI DEL GENIO
IL CICLO DI URANO NELLA VITA
DI ISACCO NEWTON
TRADUZIONE DI ANGELA CASTELLO
L.A. 127-246
Incidenza di Urano nella vita di scienziati illustri.
Caso-tipo: Newton, quasi guidato dalle cinque fasi maggiori del ciclo che ne
scandiscono l’evoluzione del pensiero e la fama. Strabilianti legami uraniani rivelati
dalle sinastrie con Herschel, che scoprì il pianeta, Halley, che diffuse la sua Teoria
della luce, Keplero, che ne permise l’attuazione con le Leggi sui moti planetari.
Il ciclo di Urano
L’orbita di 84 anni di Urano ha tracciato i limiti della vita dell’uomo che scoprì il
pianeta, Sir William Herschel; egli morì al ritorno di Urano sull’Urano natale con un
solo grado di differenza. (1) Nello stesso momento il Nettuno di transito si opponeva al suo Nettuno natale (0°15’), ricordandoci che il periodo orbitale di Nettuno è il
doppio di quello di Urano. Herschel scoprì il nuovo pianeta proprio durante la metà
della sua vita. Era nato il 15 novembre 1738 ed aveva fatto la sua scoperta nel marzo del 1781, che corrisponde al periodo di “opposizione” del ciclo di Urano- 180° tra
la posizione natale e quella celeste di un pianeta.
Il periodo di 84,01 anni uraniani è il prodotto abbastanza preciso dei numeri
sacri 12 e 7. William Herschel era un musicista, interessato alla teoria musicale ed
alla filosofia pitagorica, perciò potrebbe aver apprezzato che il doppio del periodo
uraniano corrisponde all’orbita nettuniana di 165 anni, tre volte a quella di Plutone
di 248 anni, un terzo (pressappoco) a quella di Saturno di 29, cinque anni, un settimo a quella di Giove di 11, nove anni, ed un nono alla metà del periodo di rotazione
del Nodo lunare di 18,6 anni. Le maggiori tappe vitali, misurate con il ciclo di Urano, sono multiple di 7-21 anni per l’aspetto di quadrato, 28 anni per il trigono e 42
per l’opposizione. Usando un’orbita di 3° per queste posizioni chiave otteniamo un
periodo di un anno e mezzo per transito. Il trigono di Urano a 28 anni si mescola
con il ritorno di Saturno a 29 anni e 1/2, per produrre quello che io spesso ho ritenuto il periodo più creativo nella vita di uno scienziato.
52
I personaggi
Inizialmente, il nuovo pianeta fu chiamato “Herschel”. “Zadkiel”, un autore del
XIX secolo, espresse così la sua opinione: “La natura di Herschel è terribilmente cattiva. . . di tendenza estremamente eccentrica. . . fino a disprezzare il solco delle abitudini”. (2)
Più recentemente, l’astrologo e filosofo americano, Dr.Richard Tarnas, ha rivelato che la reale natura del pianeta Urano è “prometeica”. Ha spiegato che “Prometeo era la personificazione mitica suprema della ribellione, rivoluzione, innovazione
tecnologica e culturale e di lotta per la libertà ed il cambiamento”. (3)
Newton e Urano
La vita di Isaac Newton è un caso da manuale per lo studio del ciclo di Urano nella
vita di uno scienziato. Newton visse fino a quella che era ritenuta, allora, un’età
avanzata – 84 anni – e morì con l’Urano di transito a due gradi appena di distanza
dalla sua posizione natale. I suoi periodi maggiormente creativi si adattano in modo
preciso alle fasi-chiave del ciclo Urano/Prometeo. Indicheremo, ora, le cinque tappe
maggiori del ciclo, come si presentarono nella vita di Newton: (1) primo quadrato di
Urano; (2) primo trigono; (3) opposizione; (4) secondo trigono e (5) ritorno di Urano.
Nel tema natale di Newton (la cui ora di nascita è riportata da fonte sconosciuta), il suo Urano è in trigono ad una larga congiunzione Giove-Saturno, con il
Sole in sestile nel mezzo (Vedi Carta natale 1) Tarnas ha enfatizzato tali aspetti solari: “Dapprima ho indagato sui protagonisti che furono a capo della rivoluzione
scientifica – Copernico, Keplero, Galileo, Cartesio, e Newton – perché sembravano
rappresentare in modo inequivocabile l’archetipo prometeico… Ho scoperto che
ognuno dei cinque era nato con Urano in aspetto maggiore al Sole…“. (4) Una scoperta certamente importante!
Il lavoro creativo di Newton incominciò presto, ad un quarto del ciclo (Urano
di transito quadrato all’Urano natale), quando aveva 21 anni. Il periodo del primo
quarto (quadrato crescente) significa in genere la ribellione contro le convenzioni e
le tradizioni. Nel caso di Newton, molte delle sue profonde intuizioni
matematico/scientifiche derivano da questo periodo. I suoi biografi parlano dell’Annus Mirabilis di Newton (“anno delle meraviglie”) riferendosi al 1665 ed al 1666 circa. Newton, nato nel dicembre del 1642, era allora uno studente diplomato. Il suo
biografo moderno, Westfall, si riferiva agli “anni dal 1664 al 1666 come agli “anni
mirabiles” di Newton, aggiungendo che “l’autunno del 1665 passò con intensità incandescente”. (5) Ciò definisce esattamente il quadrato uraniano di Newton. Egli acquistò un prisma per incominciare le sue ricerche sulla luce ed il colore. Più tardi,
Newton fece la quotatissima citazione relativa a questo periodo:” Io mi trovavo nel
fiore della giovinezza quando mi lanciai nelle invenzioni e m’interessavo di matematica e filosofia più che in ogni altro periodo”. (6) Si dice che la mitica caduta della mela avvenisse proprio allora.
I personaggi
53
Tema n. 1
Isaac Newton
Case sistema regiomontano
Il trigono di Urano: La manifestazione del genio
Il decennio seguente vide l’emergere della sua teoria innovatrice sulla luce ed il colore. Il 6 febbraio 1672, egli inviò il risultato dei suoi studi alla Royal Society e ciò
fece una grande impressione: il segretario della Royal Society, Oldenburg, informò
Newton che le sue ricerche “avevano riscosso una singolare attenzione ed uno
straordinario applauso”. (7) Il riconoscimento costituiva un seguito spettacolare al
nuovo telescopio (riflettente) che Newton aveva loro presentato alcuni mesi prima.
(8) I due eventi in stretta successione affermarono la sua fama presso gli studiosi
europei. La sua teoria sui colori segnò l’inizio del metodo analitico nel campo dell’ottica, attraverso la scomposizione della luce solare nei colori dell’arcobaleno.
Newton apparve sulla scena della storia con questa ricerca; prima, era stato semplicemente un lettore di matematica piuttosto ben dotato ed un amatore chimico/alchemico, che solo da poco era stato eletto Membro della nuova Royal Society.
Nel cielo, una congiunzione Saturno-Urano opposta a Giove si allineava con i
nodi (vedi Tema n. 2). Ognuno di essi era focalizzato proprio sulla congiunzione
Giove-Saturno di Newton! Assistiamo al ritorno esatto di Saturno ed al ritorno dell’opposizione a Giove, con Urano in trigono all’Urano natale posizionato esattamente sul suo Giove. Si può immaginare un transito più potente di questo?
L’esperimento di Newton coinvolgeva il Sole: infatti, un raggio di sole veniva
introdotto in una camera oscurata attraverso una stretta fessura. Egli stava sperimentando il Sole congiunto alla sua Venere natale e Venere congiunta al suo Sole
natale! Qui, Venere forse significa qualcosa di bello da contemplare. Per quest’esperimento relativo alla luce erano coinvolti entrambi i luminari, con Plutone di transito sulla sua Luna - sebbene non si debba dare troppa importanza a questo transito,
a causa dell’incertezza sulla sua ora di nascita. Prima di inviare la sua lettera alla
Royal Society, Newton aveva comunicato che avrebbe presto fatto pervenire una
“scoperta filosofica” sulla luce, aggiungendo che “secondo la mia opinione, questa è
la più originale se non la più considerevole scoperta che sia stata fino ad ora sull’operato della Natura.” (9) Se era un’esagerazione, lo era solo leggermente.
Tema n. 2
L’opposizione di Urano: l’Opus Magna (La Grande Opera)
Il ritorno dell’opposizione dell’Urano di Newton svolse un ruolo primario sulla creazione del suo immortale Principia, il capolavoro della scienza moderna, che legava
la Terra ed il Cielo con le stesse leggi di meccanica. Esso metteva al primo posto il
54
I personaggi
Pensiero Astratto e trasformava l’Universo in una macchina. L’opposizione di Urano
diventava esatta nei primi mesi del 1687, mentre Newton stava completando il
grandioso Libro III dei Principia. I suoi colleghi testimoniarono che dimenticava di
mangiare per disegnare diagrammi con un bastone nel giardino del Trinity College,
a Cambridge. Era allora alle prese con la Luna, la gravità e le comete. Con un vigore
simile a quello di una tigre, la sua matematica s’impadronì del movimento di questi
corpi celesti.
Edmond Halley fece da ostetrico ai Principia. Dette a Newton lo stimolo per
comporre il suo capolavoro, lo incoraggiò durante il processo creativo, controllò attentamente i suoi test, lo annunciò al mondo e pagò persino i costi di stampa (con
la dote nuziale della moglie). La pubblicazione dei Principia è ritenuta la realizzazione più grande di Halley.
L’oroscopo natale di Halley (vedi Tema 3), aveva la meravigliosa sinastria di un
doppio Sole-Urano con il tema natale di Newton: il Sole di Halley era congiunto all’Urano di Newton con l’orbita di un grado e la congiunzione Urano-Nodo Nord di
Halley era congiunta al Sole di Newton con un’orbita di 2°. Plutone era opposto a
Nettuno nella carta di Newton- un raro evento che accade soltanto ogni cinque secoli o giù di lì (e non ce n’è stata un’altra dopo di allora). L’opposizione Venere-Giove di Halley aveva un’orbita strettissima sugli stessi gradi di Sagittario-Gemelli, per
cui le opposizioni maggiori in entrambe le carte erano allineate tra loro. Abbiamo
qui una sinastria molto forte. Ognuno di questi due uomini scopriva che la propria
essenza interiore (il Sole) era coinvolta con quella dell’altro attraverso la nuova
scienza (Urano) dei tempi. Sembrava che Halley fosse proprio la sola persona in grado di potersi avvicinare a Newton - almeno fino a un certo punto, in quanto Newton era un tipo di persona molto distaccata- e tuttavia collaborava con lui.
Sebbene il Libro III non fosse ancora completato, l’accoglimento dei Principia
fu annunciato formalmente nella rivista della Royal Society del 28 aprile 1686 - era
la data del trigono dell’Urano di Halley nell’ambito di un grado. (L’annuncio fu uno
dei primi articoli ad essere presentato quel giorno, così ho delineato un tema ipotetico per le 11.00 a.m. - vedi Tema 4) Il tema mostra una Luna Piena allineata con
Giove opposto ad Urano, tutti transitanti sull’Urano di Newton - e sul Sole di Halley! Inoltre, la congiunzione Marte-Mercurio ed i nodi lunari si trovavano esattamente sull’IC di Halley.
Tema n. 3 - Tema n. 4
Halley pubblicò i Principia il 5 luglio (15 luglio, Nuovo Calendario) 1687, con
l’Urano di transito congiunto al Nodo Nord, 19° Toro, opposto al Sole di Halley e all’Urano di Newton (con Mercurio di transito sulla Luna di Halley). Perciò, il ritorno di
Saturno rappresentava un periodo di realizzazioni concrete che definiva la sua direzione di vita. Urano transitava dal trigono al suo Urano, nell’annuncio dell’anno
precedente, all’opposizione del suo Sole nel momento della pubblicazione. Halley
I personaggi
55
giunse a venerare Newton come un’immagine paterna; il suo vero padre, un imprenditore di sapone benestante, era stato brutalmente assassinato per motivi politici.
Il ritorno dell’opposizione dell’Urano di Newton, che delinea il midpoint della
sua vita, indica un enorme contrasto che i suoi biografi trovano difficile affrontare.
Prima di allora, Newton era stato uno studioso solitario con un lavoro da accademico nella sua torre d’avorio, immerso in esperimenti alchemici personali che nessuno
aveva mai compreso ed interamente distaccato dalle umane incombenze del quotidiano. Tutti gli aneddoti su di lui sembravano relativi alla sua distrazione. Potenzialmente, tutte le sue ricerche scientifiche creative furono realizzate durante questo
periodo. Poi, si trasformò improvvisamente in un personaggio pubblico. L’inchiostro
non si era ancora del tutto asciugato sulle pagine dei suoi Principia, nel marzo del
1687, quando Newton incitava i Membri del suo college a resistere alle pressioni del
rappresentante cattolico, come era stato ordinato dal monarca. (Il Re Giacomo II
stava cercando di riconvertire l’Inghilterra al Cattolicesimo e riempiva i posti vacanti nelle università con cattolici da lui scelti). L’atto di resistenza di Newton mise a
repentaglio la sua carriera e l’inflessibile Giudice Jeffrey tentò di intimidirlo. Due
anni dopo, il Re Giacomo abbandonò il Paese, Jeffrey fu rinchiuso nella Torre- e
Newton fu invitato a rappresentare Cambridge nel nuovo Parlamento del 1866. Restò politicamente coinvolto per il resto della sua vita. Fu nominato Master della
Zecca nel 1700, eletto Presidente della Royal Society il 30 novembre 1703 e consacrato conte dalla Regina Anna il 16 aprile 1705.
Secondo trigono di Urano
Il più famoso scienziato britannico rispose bene al successivo transito di Urano.
Newton aveva abbandonato l’orto accademico per il sudiciume e lo scompiglio di
Londra, assumendo un incarico presso la Zecca Reale. Quando si verificò il secondo
trigono di transito nell’agosto 1701, era già Master della Zecca, responsabile presso
il sovrano dello stato della valuta nazionale. Newton era stato promosso a quest’incarico un anno prima, quando la Banca d’Inghilterra era stata appena istituita ed
era stata messa in circolazione la prima moneta cartacea.
Nel dicembre 1700, fu stipulato un contratto fra il Re e il Master della Zecca,
che “rendeva operativa la supremazia del Master nell’ambito della Zecca”, specificando le incombenze d’ufficio ed i termini secondo i quali Newton avrebbe agito in
qualità di Master- per esempio, le monete che avrebbe introdotto, il loro peso, e così via. (10) Egli doveva affrontare “Il Giudizio della Coppella”, un pubblico giudizio
sull’accuratezza del conio. In teoria, avrebbe potuto essere perseguito se non ci fosse stato oro sufficiente nelle monete: vari lord che rappresentavano il Re ed il governatore della Goldsmith Company si riunirono nella Camera delle Stelle il mattino
del 6 agosto 1701 e Newton dovette fronteggiarli. Furono fatti dei test circa le esatte quantità di oro ed argento su esemplari di monete e la valuta di Newton superò
56
I personaggi
il test. Il transito di trigono al suo Urano si trovava a 2° di orbita. In seguito, ci fu
una grande festa celebrativa alla Taverna del Cane. Così, il ciclo di Urano continuava
ad agire sulla vita di Newton, mettendone in risalto i momenti importanti.
Nascita del mito della mela
Alla fine dell’intero ciclo uraniano, nell’anno che precedette la sua morte, Newton
dette vita ad un mito. Nel 1726, William Stuckeley gli fece visita nella sua casa di
Kensington, dove si era ritirato per sfuggire ai fumi di Londra. Stukeley ammirava
molto Newton e fu il primo inglese a scrivere la biografia del grande uomo. Egli
trovò Newton che lavorava intensamente sulla sua Cronologia riveduta degli antichi regni, (un’entusiasta modernizzazione della storia che presentava gli Ebrei come
una delle razze più antiche). Presero insieme il tea in giardino.
E mettendo insieme i frammenti della sua vita con la saggezza dell’età, si ricordò che, proprio in tale giardino, gli era venuta per la prima volta l’idea della gravità lontana come la Luna; perché fu esattamente come una mela caduta da un albero che l’idea si formò. Questa fu la prima versione documentata del mito della
mela come fu raccontata a William Stukeley. Riportata nelle biografie dopo la morte di Newton nel 1727, la storia divenne subito popolare. C’erano versioni precedenti su come la teoria della gravità venne in mente a Newton. Tali versioni potevano essere datate al 1693; tuttavia, in esse non veniva citata alcuna mela. L’immortale storia della mela che cadde nel giardino venne fuori per la prima volta con il ritorno dell’Urano di Sir Isaac. (11) Così fu creata la più famosa delle storie Eureka!
Quell’anno, il 1726, vide anche la pubblicazione della terza edizione dei Principia,
l’unica tradotta dal latino originale in inglese.
Newton e Keplero: corrispondenze cosmiche
Si dovrebbe comparare il ciclo uraniano di Isaac Newton con quello saturniano di
Keplero. Questi uomini sono profondamente legati perché il lavoro di Newton dipendeva dalle leggi di Keplero sul moto planetario. Keplero visse due cicli di Saturno
e morì nel periodo del secondo ritorno del suo Saturno (12) La loro intensa sinastria
scorpionica mostra il Saturno natale di Keplero congiunto all’Urano natale di Newton in quel segno; alla morte dei due, entrambi i cicli erano tornati vicini alle rispettive posizioni natali:
Nascita: Keplero - Saturno a 13° Scorpione
Newton - Urano a 16° Scorpione
Morte: Keplero - Saturno a 10° Scorpione
Newton - Urano a 18° Scorpione
I personaggi
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I due grandi scienziati erano nati entrambi a Natale, con i Soli di nascita congiunti entro l’orbita di due gradi! Tali schemi indicano la mano del destino.
Speriamo che nel prossimo millennio la scienza voglia ascoltare più attentamente le armonie interiori di Urania (la Musa dell’Astronomia //Astrologia) e lasci
indietro l’Universo meccanicistico. Scientia significa “conoscenza” - è nostro compito scegliere il genere di conoscenze di cui vogliamo che la scienza si occupi.
Dati natali e fonti
William Herschel, 15 novembre 1738 (Nuovo Calendario); ora sconosciuta;
Hannover, Germania (52°N24’, 09°E44’): B.Patrick Moore, The Story of Astronomy,1973.
Isaac Newton, 25 dicembre 1642 (Vecchio Calendario); h.2.00 a.m.; Grantham,
Inghilterra (52°N55’, 0°W50’); B: Gale E Christianson, In the Presence of the Creator:
Isaac Newton and His Time, New York: Collier, 1984, p.3 “un’ora o due dopo mezzanotte.” Sarebbe il 4 gennaio 1643 secondo il Nuovo Calendario.
Invio della Teoria della luce di Newton, 6 febbraio 1672 (VC); 16 febbraio 1672
(NC); h.12.00 a.m.; Cambridge, Inghilterra (52°N13’; 00°Eo8’); B. R. Westfall, Never
at Rest: A Biography of Isaac Newton, 1980
Edmond Halley, 29 ottobre 1656 (VC); 8 novembre 1656 (NC); h.1.11’ p.m.LMT;
Londra, Inghilterra (51°N30; 00°W10’); B: l’oroscopo di Halley delineato da John Aubrey fu pubblicato da W.F. MacPike in Correspondence & Papers of Edmond Halley,
Oxford, 1932; citato in Lois Rodden, Astro-Data III.
Annuncio dei Principia di Newton, 28 aprile 1686 (VC); 8 maggio 1686 (NC)
h.11.00 a.m.; Londra, Inghilterra (51°N30’; 00°W10’); B. R. Westfall, Never at Rest: A
Biography of Isaac Newton, 1980.
Johannes Kepler, 27 dicembre 1571 (VC); 6 gennaio 1572 (NC); h.2:30 p.m. LAT;
Weil der Stadt, Germania (48°N45’; 08°E52’); B: Arthur Koestler, The Watershed: A
Biography of Johannes Kepler, 1960; P. I. H. Naylor, in Astrology: A Fascinating History, cita Keplero analizzando il suo tema personale: “Sorgeva il venticinquesimo
grado dei Gemelli mentre culminava il ventiduesimo grado dell’Aquario. . . “
Commenti cronologici
I lettori desiderosi di verificare questi temi dovranno aggiungere dieci giorni alle
date riferibili al Vecchio Calendario per tenere in considerazione il perdurare dell’uso del vecchio Calendario Giuliano in Gran Bretagna durante questo periodo. (È utile ricordare che quando scoppiarono i tumulti del 1752, cioè mentre veniva adottato il nuovo calendario in Inghilterra, la folla cantava: “Ridateci i nostri undici giorni”. Nel XVIII secolo, le discordanze tra i calendari erano di 11 giorni; per il XVII secolo, tuttavia, erano di 10 giorni. Il vostro programma computerizzato presume che
stiate usando il Nuovo Calendario, ma potete verificare personalmente inserendo il
58
I personaggi
21 o 22 marzo per ogni anno in modo da vedere se il Sole si trova a 0° Ariete. Per
trovare l’Equazione di Tempo (usata per convertire i dati di Halley dal tempo reale al
tempo medio), trovate l’ora in cui il Sole era congiunto al Medio Cielo in quel giorno- fate quindi la differenza tra quell’ora e le 12.00- mezzogiorno.
REFERENZE E NOTE
1.
2.
3.
4.
William Herschel morì il 25 agosto 1822 (NC), a Bath, Inghilterra.
Zadkiel, The Grammar of Astrology, Londra, 1849.
RICHARD TARNAS, Uranus and Prometheus, “The Astrological Journal”, giugno 1990, p. 150.
RICHARD TARNAS, Prometheus the Awakener: An Essay on the Archetypal Meaning of the Planet
Uranus, Spring Publication, 1995, p. 17.
5. R. WESTFALL, Never at rest: a Biography of Isaac Newton, Cambridge University Press, 1980, p.
140.
6. Ibid. p. 134.
7. Ibid. p. 239.
8. Newton costruì il suo telescopio riflettente usando uno specchio curvo da lui stesso preparato e
lo inviò alla Royal Society appena prima del Natale 1671 - mentre si stava avvicinando la sua Rivoluzione solare. Lo strumento fece una grande impressione sulla Società, così Newton fu invitato a diventarne Membro l’11 gennaio 1672. Subito dopo, egli inviò loro la sua Teoria della luce. Si
può osservare la straordinaria importanza di questo transito maggiore - Giove, Saturno, Urano
ed i Nodi lunari sulla congiunzione natale Giove-Saturno di Newton - durante questo periodo
che segnò la fase chiave della sua vita. Il suo nome incominciò ad essere famoso in tutta l’Europa.
9. WESTFALL, Never at Rest, p. 237.
10. Ibid., p. 605.
11. In realtà, Newton non prese sul serio il quadrato inverso della legge sull’attrazione gravitazionale
fino ai primi anni del 1680, dopo che Hooke gli propose il concetto, ma Newton non l’avrebbe
mai ammesso.
12. Newton morì il 31 marzo 1727 (NC), Keplero il 15 novembre 1630 (NC).
* * *
Nick Kollerstrom pubblica un calendario lunare annuale di giardinaggio, Planting
by the Moon ed una colonna per il calendario lunare settimanale di giardinaggio per il sito Web della BBC. È particolarmente interessato al significato astrologico dei momenti storici Eureka! Ed è co-autore con Mike O’Neill di The Eureka
Effects. Ha un incarico come specialista di Storia della Scienza presso un’Università
britannica. Lo scorso febbraio, ha presentato una ricerca su Galileo astrologo
ad una conferenza europea su Galileo. È possibile contattarlo per e-mail a:
[email protected]
(da The Mountain Astrologer, n. 96, aprile/maggio 2001)
I personaggi
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FULVIO MOCCO
PHILIP K. DICK
L.A. 127-248
Io ho visto cose che voi umani
non potreste nemmeno immaginare
(dal film BLADE RUNNER)
Analisi anche astrologica di un personaggio uraniano e messianico
che ha influito sui dubbi esistenziali di più di una generazione
La scoperta della disumanizzazione
Philip K. Dick morì poco prima che il film di Ridley Scott, BLADE RUNNER, ispirato al
suo romanzo CACCIATORE DI ANDROIDI, facesse la sua comparsa nelle sale. Fece in
tempo a vedere le prime proiezioni private, in fase di montaggio, e se ne dichiarò
entusiasta. È diventato un autore di culto in tutto il mondo, anche aldilà della fantascienza, per il suo tono messianico e per aver ispirato temi che precorrono i tempi. Molti altri film gli sono parzialmente debitori, anche se larvatamente, da TREDICESIMO PIANO a MATRIX, da DARK CITY ad EXISTENZ, oltre a SCREAMERS, tratto
dal suo racconto MODELLO DUE, e ATTO DI FORZA, derivato da RICORDI IN VENDITA,
che ha anche ispirato una serie televisiva, e soprattutto APRI GLI OCCHI, dello spagnolo Amenabàr, un compendio degli incubi del nostro autore.
In Blade Runner si condensano gli interrogativi fondamentali di Dick: che cos’è
la realtà e che cos’è autenticamente umano. Deckard, il cacciatore d’androidi interpretato da Harrison Ford, nel film si disumanizza sempre più, nella misura in cui invece si umanizzano gli androidi. Questi “replicanti” s’interrogano sul proprio passato
e sui falsi ricordi che sono stati innestati loro. Ignorano d’essere artificiali, e quando
lo scoprono ne sono traumatizzati. Così Deckard si deve chiedere che senso abbia
uccidere qualcosa che forse non è né peggiore né diverso da lui. Quanto queste idee
abbiano colpito l’immaginario collettivo, lo dimostra il fatto che dopo la morte di
Dick siano sorti come funghi associazioni, club, siti web, dedicati al culto del nostro
autore, e che, senza logica apparente, tutti si siano chiesti se Deckard stesso non sia
in realtà anch’egli un androide che non sa di esserlo.
Come tutti gli scrittori che si rispettino, Dick fa vari mestieri, tra cui commesso
in un negozio di dischi, disk jockey, commerciante di gemme. Scrive il suo primo romanzo nel 1954.
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I personaggi
Dick presenta caratteristiche uraniane: Luna in Acquario e Urano all’Ascendente. Giove e Nettuno formano un grande trigono col MC, spiegando il carisma messianico. L’autore era sempre stato ateo, ma ad un certo punto si era convertito alla
chiesa episcopale, dichiarandosi poi uno gnostico eretico, di quelli che l’Inquisizione
avrebbe bruciato volentieri. Sole, Mercurio, Saturno sono culminanti in Sagittario,
IX casa, quindi c’era in lui molto tradizionalismo, in contrasto col temperamento
uraniano. I tre astri sono opposti a Marte in Cancro in IV, con Plutone. Quest’ultima
situazione spiega le varie traversie familiari e sentimentali molto più di Luna e Venere complessivamente più che buone. Tutta l’energia marziana si ripiega su se
stessa, si sfoga nell’intimità, o ancora prende le strade dell’isteria o della medianità.
Si tratta, in fondo, di un buco nero familiare che nasce prestissimo: la sua gemella
muore dopo poche settimane di vita, i genitori divorziano quando ha quattro anni,
la madre cambia più volte città di residenza, lui soffre d’agorafobia e asma nervosa
durante l’adolescenza.
Sole-Marte-Urano in quadratura reciproca aumentano l’ansia e le tendenze
pranoidi, mentre l’opposizione di Marte a Sole-Saturno indurisce il carattere rendendolo meno duttile e capace di compromessi.
Dal 1948, anno del primo matrimonio, al 1975, quando lo lascia l’ultima moglie, Dick mostra le proprie inquietudini sentimentali: numerosi matrimoni naufragati, infinite convivenze forzate, perché non riesce a restare solo nemmeno un minuto, senza farsi prendere dall’ansia, da pensieri paranoici o suicidi, dal bisogno
d’imbottirsi di tranquillanti. Ad esempio: la sua seconda moglie è vedova, e Dick
viene colto dall’idea delirante che possa aver ammazzato il marito e voglia fare lo
stesso con lui.
Nella sua vita, malate, schizofreniche, tossicomani, gente di cui credeva di
amare le piaghe, ma che non vedevano l’ora di scaricare quell’omone barbuto e paranoide, troppo desideroso d’affetto.
Luna e Venere in Acquario inseguono un ideale non di questo mondo, in una
mescolanza di ingenuità e pretese, ed uno sperimentale bisogno di cambiare le maschere e i volti sotto cui continua a risplendere inviolabilmente l’archetipo femminile. La congiunzione Luna-Venere, amplificata dalla quadratura di Giove, aumenta il
narcisismo fino a vette iperboliche. Come curiosità, molti asteroidi si accumulano
attorno a questo nodo uraniano: Pallade, Iris, Flora, Hygeia…
Questa Luna Acquario (nel cosmopolitico 15° grado), la Luna di H.G. Wells, di
George Lucas, di Sartre e Huysmans, rifiuta qualunque stabilità, perché solo l’esperienza conta, e la disponibilità ad andare oltre, cambiando. Forse però Dick non
vuole ammetterlo con se stesso, e continua a cercare il rapporto duraturo, eterno.
Dopo aver attraversato la California come un cercatore d’oro, Dick pianterà le
tende vicino a Disneyland, patria della finzione fantastica. Come spesso accade alle
Lune acquariane, Dick è preoccupato dell’ecosistema, pensa ai barili di scorie gettati
I personaggi
61
in mare e nell’aria, mentre noi giochiamo con cellulari e computer facendo finta di
niente. Così nasce la megalopoli di Blade Runner. Una Los Angeles del 2019, avvolta
nella notte perenne dell’inquinamento, flagellata da un’incessante pioggia avvelenata, sormontata da barocchi schermi giganti che inondano di pubblicità il brulichio multirazziale sottostante. Gli animali sono spariti, sostituiti da imitazioni robotiche. Lo scenario di notte perenne sarà ripreso nel Batman di Tim Burton (1989) e
nei due film di Proyas, Il corvo (1994) e Dark City (1999).
Il 17 novembre 1971 qualcuno fa irruzione nella casa dello scrittore, incendiandola e distruggendone gli archivi. Dick accusa la CIA, ma in seguito si chiederà
se non sia stato lui stesso a compiere quell’atto vandalico, costringendosi poi a dimenticarsene. Quando durante il Watergate fu rivelato che Nixon aveva l’abitudine
di registrare tutte le proprie conversazioni, Dick non si era stupito: Nixon, come lui,
spiava se stesso più che i suoi interlocutori.
Come avrebbe voluto avere in casa telecamere nascoste per scoprire se davvero, come sosteneva la polizia di San Rafael, era stato lui stesso a svaligiare la
propria casa, facendo saltare con l’esplosivo la cassaforte e a rubare i suoi manoscritti, per poi dimenticarsene e poter accusare paranoicamente “gli altri”. Quel
giorno, Sole, Luna, Mercurio, Venere, Giove e Nettuno si ammassavano bizzarramente fra l’ottava e la nona casa di Dick, casa già molto occupata di nascita. In
ogni caso, il talento emerge nei sani di mente come nei paranoici, anzi: i deliri e le
patologie a volte sono il talento di qualcuno, che come un re Mida li trasforma in
oro letterario.
Tre mesi dopo la morte dello scrittore, due coniugi prenderanno in ostaggio un
autobus dichiarando alla Tv che lo scrittore era il nuovo Messia, quindi si uccideranno, sicuri di resuscitare, ma purtroppo non rivivranno. Sorgeranno sette e congreghe in tutto il mondo che si richiameranno, a proposito o a sproposito, al nostro
autore (Giove e Nettuno trigono al MC).
Nel 1980 Dick si era dichiarato posseduto da un’entità aliena che “poteva anche essere Dio”. Nella sua vita gli erano capitati eventi che aveva descritto nei suoi
romanzi anni prima. Precognizione? Medianità? Le lattine di birra si muovono da
sole vicino a lui durante un’intervista con Paul Williams, ma lui non sembra farci
molto caso (Nettuno ha tre bei trigoni).
La IX casa è zeppa, e le idee religiose sono particolari. Dick immagina un Dio
schizoide che si è dimenticato chi è, ma dovrà ricordarsene alla fine dei tempi: metafora del risveglio della coscienza umana, in quanto l’umanità sarà l’utero in cui
Dio nascerà. Non è tanto l’uomo ad essere alienato da Dio quanto Dio da se stesso.
Egli non si ricorda più perché si è inflitto quest’oblio, vittima del suo stesso artefatto. Siamo dentro ad un sogno divino. Ci uniremo a Dio quando questi si renderà
conto d’aver sognato. Scrive tutto, narrativa a parte, in 8000 pagine di “esegesi”,
dove anfibi con chele di granchio e con tre occhi escono dal buco nero di Sirio per
ammaestrare i Dogon e l’umanità.
62
I personaggi
Malgrado le eresie, Saturno in nona appoggiato da Giove, lascia allo scrittore
un desiderio di ortodossia: pur vivendo in California non diventerà mai un vero alternativo, un hippie o un radicale, e l’unica volta che aveva provato l’LSD, forse nell’illusione di farne una blasfema ostia consacrata, aveva descritto quell’esperienza
come la cosa più infernale della sua vita e da non ripetere mai. Diventerà poi un
paladino dei movimenti contro le droghe. La sensazione di “eterno presente” sperimentato, lo lascia con la folle idea d’essere sempre ed ancora all’interno di quell’esperienza, e d’aver solo immaginato la vita precedente e quella successiva: la cosiddetta realtà.
I tentativi dello scrittore polacco Stanislaw Lem (Solaris) di far tradurre le opere di Dick, vengono interpretati da quest’ultimo come una congiura comunista per
attirarlo oltre cortina, per poi fargli il lavaggio del cervello. D’altra parte, l’autore
americano diagnostica con stupefacente precisione una malformazione congenita
del figlio, così i medici sono in grado di operarlo e di salvarlo. Opera di Valis, entità
extraterrestre o sorta di moderno Spirito Santo, dentro di lui. Schizofrenia o profezia? Forse Dick risponde attraverso un personaggio del suo ultimo romanzo: “E’ possibile essere illuminati senza saperlo”. I grandi trigoni, specialmente quello Sole –
Giove – Nettuno, sono come archi tesi, ed in mezzo le opposizioni a Marte sono come le frecce pronte a partire verso il lontano stellium in IX. Tutto ciò fa di lui un
profeta del nuovo millennio, sempre però pieno di dubbi sia morali che filosofici,
contrariamente ad altri molto più pronti a sfruttare il momento di popolarità “profetica”(Ron Hubbard e Timothy Leary).
Invitato in Francia, paese che lo aveva sempre osannato, per una conferenza
oceanica, Dick delude tutti parlando come un profeta apocalittico. Si lamenterà poi
che tutti si fossero chiesti se faceva sul serio o fingeva, invece di domandarsi se
erano vere le parole pronunciate. Per sua ammissione, si diverte a costruire letterariamente “universi che cadano in pezzi”, realtà che si corrodono rapidamente lasciando i protagonisti spaesati. Nel romanzo “Un oscuro scrutare” un agente dell’antidroga s’immedesima talmente nel suo ruolo di copertura da dimenticarsi di essere un agente.
Il problema di cosa sia “autenticamente umano”, a cui accennavamo all’inizio,
viene sollevato in BLADE RUNNER da Harrison Ford (attore “sensibile” per un novilunio in Cancro e un Nettuno in XII), quando dice degli androidi Nexus 6: “Tutto ciò
che volevano erano le stesse risposte che noi tutti vogliamo: da dove vengo… dove
vado… quanto mi resta ancora”.
Roy, il “replicante” assassino che, come un Edipo non pentito, acceca e uccide
lo scienziato che gli ha dato vita, ma risparmia il “cacciatore d’androidi”, dice alla fine del film, per bocca di Rutger Hauer: “Io ho visto cose che voi umani non potreste
immaginare. Navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni d’Orione, e ho
visto i raggi-B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhäuser; e tutti quei momenti andranno perduti nel tempo, come lacrime nella pioggia”. Terminando con
un lapidario: “E’ tempo di morire”.
I personaggi
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Contemporaneamente trovano lo scrittore esanime sul pavimento. Portato in
ospedale ha ancora diversi infarti, finché non entra in coma irreversibile. Resta in
quel limbo per tre giorni, con l’encefalogramma piatto, poi, il due marzo 1982,
mentre Nettuno culmina sulla congiunzione Sole – Mercurio (ovvero: che cosa sono
veramente percezione e realtà?) i medici staccano la spina in una precisa ricapitolazione dei temi preferiti dallo scrittore: il viaggio nel tempo e le droghe che non trasformano la coscienza, ma la realtà stessa, gli stati crepuscolari in cui vita e morte
si annullano, la realtà che non è mai ultima ma penultima.
Il corpo di Philip K. Dick finisce in Colorado, nella stessa tomba della sorella Jane, morta subito dopo la nascita. Essa gli lasciava sempre il dubbio su quale dei due
gemelli fosse veramente sopravvissuto. Sentiva la sua voce dirgli, attraverso i personaggi dei suoi romanzi: “Io sono viva, Phil. Sei tu il morto, come tutti quelli che sognano quest’illusione chiamata vita”.
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I personaggi
BRUNELLA COLLINA
VERDI - LE STELLE DEL MITO
L.A. 127-317
L’importanza delle stelle fisse nel tema di Verdi,
esposto da una sua concittadina
Giuseppe Verdi, Sole in Bilancia e Ascendente in Gemelli, nasce già piuttosto avvantaggiato a livello intellettivo, grazie ad un brillante Mercurio in Bilancia trigono a
Marte al Medio Cielo. Se poi il Sole viene illuminato da una Stella fissa come SEGINUS, di natura Mercurio-Saturno, che dona intelligenza acutissima, non si può parlare di successo dovuto solo a fortuna. Questa Stella comporta, tuttavia, problemi di
invidie e gelosie, da cui Verdi non fu certo immune.
La passione per la musica ed il teatro e l’impegno ad essi profuso sono testimoniati, oltre che dal segno solare di nascita in V Casa, da Nettuno in Sagittario al
Discendente, in aspetto a Saturno e Marte al Medio Cielo. Ma ciò che può aver dato
una marcia in più per emergere si può attribuire alla congiunzione ( piuttosto stretta) di un Nettuno angolare con la Stella super-gigante rossa RAS-ALGETHI, a 13°32’
Sagittario.
Questa Stella di natura Marte-Venere, accentua la voglia di affermazione ed
aiuta a realizzare i desideri personali, in questo caso di tipo nettuniano. Saturno,
che troviamo nel suo domicilio in Capricorno, è stato essenziale per infondere quella tenacia necessaria ad arrivare alla meta. La valenza saturnina viene esaltata dalla
Stella fissa MANUBRIUM a 13° Capricorno, di natura Sole-Marte, che ha la peculiarità di infondere coraggio e grandi risorse fisiche basate soprattutto sulla resistenza
nervosa. Questo ci ricorda “gli anni di galera” di cui Verdi stesso parlava, riferendosi
agli inizi della carriera, quando componeva senza tregua, dopo quel primo eclatante
successo del “Nabucco”.
Oltre alla prima dominante, che è Nettuno, ne individuiamo una seconda rappresentata da Marte che svetta al Medio Cielo, in posizione da manuale! Marte, infatti, forma aspetti con Nettuno, Sole e Mercurio; è quindi sempre presente nell’evoluzione creativa di Verdi. La X Casa, dove è collocato, conferisce una bella ambizione, il segno dell’Acquario arricchisce la musica di un ampia gamma di sfumature.
Ed è proprio questo Marte ( supportato anche dalla Luna in Ariete) a dare quell’impronta inconfondibile alla musica di Verdi: quel colore vivo, pieno d’entusiasmo, e
quella tonalità da marcia militare, che è poi il leit-motiv di tutta la produzione Ver-
I personaggi
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diana. A chiudere il cerchio scopriamo un Ascendente in Gemelli, perfetto per il
senso del ritmo. Marte contribuisce, poi, a dare passionalità al temperamento di
Verdi (ed, a volte, modi un po’ bruschi), mentre l’ardore patriottico si può spiegare
anche con la Luna in Ariete trigona a Giove in IV Casa (la patria).
Le opere di Verdi diverranno la colonna sonora del Risorgimento italiano, accendendo gli animi e spronando a sentimenti d’orgoglio nazionale: a Roma, dopo la
prima della “Battaglia di Legnano” il pubblico in delirio gridava: “VIVA VERDI”. Ancora oggi Verdi è amatissimo dal pubblico come dimostrano le molteplici manifestazioni a lui dedicate. Tutto questo non deve stupire, in quanto Verdi nasceva proprio
“sotto una buona stella “, e cioè mentre RIGEL si alzava ad Oriente collocandosi
quindi sulla cuspide dell’Ascendente Gemelli. Questa Stella di natura Giove-Marte,
con longitudine 14°10’, (ai tempi di Verdi), ha la proprietà di facilitare il conseguimento di onori e ricchezze e dona riconoscimenti duraturi. Inoltre la natura marziana di RIGEL va a rafforzare una delle Dominanti di Verdi. Anche MIRAC, Stella venusiana, stretta alla Luna in Ariete, ha contribuito all’affermazione ed alla popolarità
di Verdi.
MIRAC è particolarmente incisiva su questo tema, in quanto dista solo 15’ dalla Luna: ha quindi contribuito ad arricchire una sensibilità arietina di sfumature venusiane, dolci ed armoniose.
La XII Casa, dove si colloca la Luna di Verdi richiama ad una creatività genialoide, ma anche solitaria, come è tipico di tanti talenti; con Nettuno e Giove governatori della Casa, la creatività musicale si apre a risonanze cosmiche di amore universale e diventa vessillo per gli affitti e gli oppressi.
Non tutte le Stelle fisse nel Cielo di Verdi sono, però, gentili e benigne: alcune,
come RAS-ALGETHI (13°32’ Sagittario) di natura in parte marziana e quindi piuttosto violenta, collocata al DS di Verdi, hanno fatto la loro parte nelle disgrazie famigliari che lo hanno colpito: prima la morte dei suoi figli in tenera età e, poco dopo,
quella di Margherita sua prima moglie.
Il lutto,legato alla sfera degli affetti famigliari, è sottolineato anche dalla Venere in Scorpione congiunta ad Urano. La stessa configurazione scorpionica ha permesso poi a Verdi di rinascere dalle sue stesse ceneri (aspetto a Plutone nei Pesci), e
gli ha dato la conoscenza diretta del dolore e di quel dramma umano che ritroviamo così ben espresso nelle sue opere. Tutta la gamma delle umane passioni, sia che
si tratti di amore che di passione patriottica, viene sviscerata con toccante intensità: ed è proprio questo a rendere Verdi così “moderno”, così vicino alla nostra sensibilità.
Dopo l’enorme successo del “Nabucco” del 1842, coincidente con il perfetto
trigono di Urano a Venere e Urano radix, che segnerà l’avvio della seconda fase della sua vita, quella della grande popolarità, Verdi troverà un nuovo affetto in Giuseppina Strapponi, che diverrà in seguito sua moglie. La Strapponi stessa, che già godeva di ottima fama come cantante, contribuì al successo del Nabucco, interpretando la parte di Abigaille.
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I personaggi
L’astrologia ci dà una conferma delle doti canore e del senso dell’armonia di
Giuseppina, che presenta una Venere congiunta a Giove nel segno artistico della Bilancia. Questo aspetto è stato sicuramente uno dei motivi di affinità con Verdi che,
nello stesso punto, possiede Sole e Mercurio; c’è tra i due, quindi, una comune ricerca di equilibrio affettivo (Bilancia) che si fonde con un sentiero professionale
condiviso.
Giuseppina, con Sole e Mercurio in Vergine riuscì a stare accanto al Maestro
con grande umiltà, rinunciando alla propria “luce” per non oscurare quella del più
celebre compagno. E questo non deve essere stato facile, considerando l’orgoglio
della sua Luna in Scorpione; Luna che, nella comparazione dei due temi va a trovarsi in congiunzione a Venere ed Urano di Verdi ed in trigono a Plutone. Quest’ultimo
è un aspetto molto forte ed importante per il senso di complicità e la passione che
si viene a creare tra i due partners; i quali riescono a comprendersi profondamente
in modo scorpionico, senza bisogno di parole. Ciò non toglie che anch’essi ebbero le
loro discussioni, i loro conflitti, come dimostra il Marte di Giuseppina sulla Luna di
Verdi. E’ un aspetto che parla di passioni accese, ma anche di gelosia; e visto che la
Luna di Verdi si trova in XII Casa (relazioni nascoste), è quasi certo che la causa scatenante fosse il forte interesse di Verdi per Teresa Stolz.
La Carta astrale di Verdi non smentisce questo aspetto: oltre alla Luna in XII,
troviamo l’Ascendente nel doppio segno dei Gemelli, il Sole in V Casa, quello dell’amante, ed infine Nettuno al Discendente….
Sappiamo per certo che Verdi era molto amato dal pubblico femminile, e nel
periodo giovanile, quando frequentava il Salotto di Casa Maffei era corteggiatissimo dalle signore dell’alta società. E come poteva essere diversamente con Luna in
trigono a Giove e Venere in trigono a Plutone?
Anche se acclamato ed al top della fama, Verdi si terrà sempre lontano dal clamore, con un atteggiamento schivo, tipico di Giove in Vergine. Trascorse gli ultimi
anni della sua vita dedicandosi serenamente alla sua tenuta di campagna a Sant’Agata, vicino a Busseto, dove era nato.
BIBLIOGRAFIA
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■ MARICA M., Per amore di Verdi, a cura di: Ist. Naz. Studi Verdiani. Grafiche StepED. Parma, 2000
■ PETROBELLI P., Sorgete! Ombre serene! L’aspetto visivo dello spettacolo Verdiano,
Grafiche Step, Parma, 1994
■ MARCHESI G., Verdi a Parma, Grafiche Step, Parma, 1997
■ DUALT A., Verdi, la musica e il dramma, Ed. Einaudi-Gallimard; Torino, 1995
■ RADIUS E., Verdi vivo, la vita e le opere, Ed. Boldini & Castaldi. Copy: 2001, Milano.
I personaggi
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SUSANNA PROIETTI
LA PENNA COME ARMA:
ORIANA FALLACI
L.A. 127-350
Con l’uscita del suo ultimo libro “La Rabbia e l’Orgoglio”, scritto e pubblicato in pochi mesi, Oriana Fallaci, una delle più grandi e, probabilmente, la più discussa scrittrice del nostro tempo, nonché affermata giornalista ed inviata di guerra, è tornata
prepotentemente a far parlare di sé, dopo un silenzio durato dieci anni.
C’è chi vorrebbe elevarla agli onori letterari e chi, invece, relegarla, addirittura,
nella massa della mediocrità.
Sicuramente, però, guardando il suo quadro astrale, possiamo confermare che
ci troviamo davanti ad una persona dotata d’elevato talento letterario, con grandi
possibilità di successo, anche nel giornalismo (sia Giove, ossia il maestro del Medio
Cielo, sia Mercurio sono in Gemelli ed in III casa), ma con la tendenza ad avere idee,
talora portate all’eccesso (Marte congiunto a Nettuno), che, anche se possono precorrere un nuovo indirizzo sociale e politico, difficilmente sono comprese ed accettate dall’ambiente (Giove in quadratura a Nettuno).
Il suo talento è sostenuto anche da ambizione, coraggio ed intraprendenza che
la portano ad avere contatti vantaggiosi con l’estero (Luna in Ariete sestile a Giove).
La sua fama, infatti, si è sviluppata durante i vent’anni in cui ha girato il mondo, per intervistare politici e celebrità e come corrispondente di guerra.
La presenza del Sole in IV casa indica che il rapporto con il padre, un liberale
che si oppose alla corsa al potere di Mussolini, ebbe grande influenza nella sua vita.
Si sa, infatti, che, quando l’Italia decise di entrare attivamente nella Seconda
Guerra Mondiale e Firenze fu occupata dalle truppe naziste, Oriana, all’età di appena dieci anni, si unì al padre nel movimento clandestino di resistenza (Luna- infanzia- in Ariete- guerra-).
Dotata di grande curiosità intellettuale, prontezza di riflessi mentali, astuzia ed
uno spirito vivace incline alla critica raffinata ed alla satira (Mercurio in Gemelli), a
16 anni decide di diventare scrittrice (Mercurio in III casa), sollecitata dal bisogno di
scoprire ed analizzare le cose con la mente.
Infanzia e giovinezza sono estremamente importanti nella formazione della
Fallaci e fin da quei periodi, intensi e ricchi d’impegno, le piace tenersi occupata ed
attiva, sia mentalmente sia fisicamente, finché, a 28 anni, un episodio della sua vita
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I personaggi
produce una situazione nuova (Luna in I casa): siamo, infatti, nel 1958 e Oriana
scrive il suo primo libro “I sette peccati di Hollywood”.
Per lei comunicare con gli altri significa trasmettere e ricevere sensazioni, stimoli e segnali esterni di tipo sensuale (Venere sestile a Plutone) e i suoi scritti, infatti, sono perspicaci, complessi e pieni di vivide descrizioni.
Non le basta solo focalizzare la sua attività letteraria e giornalistica sulle domande e sulle risposte di un’intervista, ma l’obiettivo della Fallaci è riuscire a raccontare al lettore tutto ciò che lei pensa, prova, ascolta e sente in quel momento,
rendendolo così partecipe dell’esperienza stessa.
La sua vita è soggetta ad avventure, rischi e lotte, anche per cause altruiste
(Urano in Ariete) e nel 1968 a Città del Messico è colpita da una raffica di mitra.
Imprevedibile e coraggiosa, può passare da una calma serafica apparente a degli sbalzi d’umore con scatti repentini e la forza che muove i suoi slanci è alimentata dal bisogno di sentirsi molto autonoma, indipendente, con un modo di agire che
la porta ad andare contro corrente (Urano in I casa).
Oriana Fallaci portava i pantaloni quando in America una donna non poteva
entrare in locali pubblici in abbigliamento, per così dire, maschile e, quando i pantaloni furono adottati liberamente anche dalle donne, lei passò drasticamente alle
gonne sfoggiando, come accessorio, originali cappelli.
Lei stessa dichiarò: “Non sono il tipo di persona che accetta le regole solo perché sono regole”.
La nascita in un Paese in guerra e la crescita nell’Italia del regime fascista, pose
la Fallaci di fronte ad una situazione molto difficile, ma è grazie a quest’esperienza
che iniziò a studiare e a sviscerare capillarmente il potere ed i suoi abusi, in tutte le
sue forme. La sua arte e fortuna sono legate al potere ed al tema della morte (Venere sestile a Plutone), temi che dominano l’opera creativa della Fallaci (Plutone
maestro della casa VIII).
Quasi tutti i suoi lavori letterari hanno come cardine la guerra (Luna in Ariete
trigona a Giove in Gemelli) e sembrano focalizzati sulla resistenza al potere o su chi
lo esercita, nonché motivati da un’emozione psicologica o da un forte messaggio
politico (Saturno, come maestro della casa XI).
“Niente e così sia” è un libro sulla guerra in Vietnam. “Lettera a un bambino
mai nato” nacque in seguito alla perdita di un figlio (Plutone in V casa, maestro della casa VIII) ed il suo splendido romanzo “Un uomo” è basato sulla morte del suo
compagno, Alexandros Panagulis, sul suo incisivo e straordinario legame e sul rapportarsi del compagno con il potere, in quanto leader della Resistenza Greca.
Nel romanzo “Insciallah” Oriana scrive la storia delle truppe italiane stazionate
in Libano nel 1983.
Ora, con “La rabbia e l’orgoglio” lei, che ha seguito tutte le guerre, non poteva
trascurare quella in Afghanistan, scoppiata a due isolati da casa sua.
Ben si addice al suo Sole in Cancro in IV casa, il definirsi “una signora all’antica”: tutto ciò che risale al passato costituisce per lei qualcosa di “sacro” (Plutone in
I personaggi
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Cancro), così come altrettanto “mistica” è la profonda conoscenza della storia e della storia della letteratura e dell’arte.
La sua vita intima è piuttosto travagliata, poiché in lei è presente un conflitto
interiore fra la sensibilità, l’emotività e l’attaccamento al passato, alla famiglia e alla
patria (tipiche del Sole in Cancro) e la tendenza all’impulsività ed all’insofferenza alle restrizioni ed ai condizionamenti (data dalla Luna in Ariete), così come ben testimonia il suo libro “Se il sole muore” del 1965, dove, con la scusa di un viaggio tra i
primi astronauti, Oriana spiega al padre il perché l’essere umano compia una scelta
che volge al futuro, pur non dimenticando il passato.
Emozionalmente sensitiva, Oriana Fallaci facilmente perde la calma e, talora,
può diventare addirittura aggressiva, per proteggere inconsciamente i suoi sentimenti (Luna in I casa), ma è anche abile nella conversazione, brillante e spiritosa,
mentre può diventare insofferente se non riesce ad esprimere al meglio le sue capacità e se non è apprezzata.
Questo comporta il rischio di difficoltà ed urti con l’ambiente sociale ed il sesso opposto (Luna quadrata al Sole).
Il carattere della Fallaci, inoltre, è franco ed energico, portato alle iniziative coraggiose e dinamiche (Marte in Leone) e adatto per lavori dove è richiesta un’indagine (Marte in VI) ma convive in lei anche uno spirito irrequieto e ribelle, con attitudine al comando che la porta all’ostilità di personaggi influenti ed a conflitti con
autorità sociali e religiose (Marte quadrato a Giove).
Nessun onore, nessun riconoscimento, eccetto qualche premio letterario, le è
mai venuto dalla sua patria e tantomeno dalla sua città, Firenze e per anni, anzi, la
maggior parte dei giornali italiani, le ha riversato addosso una valanga di critiche.
L’amore, per lei, ha qualcosa di fatale, ma è suscettibile, anche, della più generosa passione spirituale e ciò la predispone a vivere una passione travolgente, mediante la quale penetra con l’anima nell’essere amato (Venere congiunta al Nodo
Nord), proprio così come fu nella relazione con Panagulis.
Nel 1967 Panagulis tentò di assassinare il dittatore greco fascista Georgeos Papadopulos, ma fu catturato ed imprigionato quasi immediatamente, per essere poi
rilasciato nel 1973, grazie ad un’amnistia generale.
Intervistato dalla Fallaci e fermamente convinti che il loro incontro fosse un
atto del destino (Venere congiunta al Nodo Nord), i due divennero una coppia dopo
poche settimane e per tre anni vissero una relazione tanto profonda quanto tempestosa, sempre associata all’idea di rischio e di segretezza (Plutone in V casa), nella
quale Oriana rivestì il ruolo di compagna, amica, complice, sorella, rinunciando alla
sua vita indipendente per seguire quest’uomo difficile, esasperante, iroso, che fu
ucciso da nemici politici in un’imboscata messa in scena in modo tale da sembrare
un incidente, nel 1976 (Plutone maestro della casa VIII).
Con la maturità, l’aggressività e la razionalità della Fallaci si frenano a vicenda,
lo spirito d’iniziativa e di decisione si lega alla prudenza e perseveranza di Saturno
ed all’ordine e metodo di Giove e la capacità di sopportare fatalità e circostanze
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I personaggi
difficili (Urano maestro della XII casa) si intensifica, fino ad assumersi grosse responsabilità ideologiche ed esistenziali.
Le notevoli capacità organizzative e di grande resistenza fisica (Saturno in X
casa), di cui è dotata, unite alla severa autodisciplina che esprime nella sua vita privata e professionale, le permettono di raggiungere il successo per meriti personali e
per il continuo lavoro (Marte trigono a Saturno).
Saturno trigono a Nettuno la rende una buona ricercatrice di tutto ciò che fa
parte della conoscenza dell’uomo, donandole una forte capacità di concentrazione
e d’intuito.
Con Saturno al Medio Cielo, l’ambizione lascia poco spazio alle distrazioni e
porta verso un metodo di lavoro solido e disciplinato ed è lei stessa ad affermare:
“Tutte le mattine mi metto alla scrivania. Vado al lavoro come un operaio od un impiegato che timbra il cartellino.”
Anche se può accostarsi a certi problemi drammatici della vita, fronteggiandoli
nel momento della prova con notevole sangue freddo, Nettuno in VI casa la predispone a disturbi di difficile diagnosi, probabilmente psicosomatici ed a tendenze tumorali: dal 1992, infatti, quando subì il primo intervento chirurgico per rimuovere
un cancro, ha intrapreso una lotta personale contro la malattia e, tuttora, appare
piena d’energia e lavora come se fosse sana, esprimendo perfettamente quel suo
Giove in Gemelli che le dà la capacità di mantenere un atteggiamento giovanile anche in piena maturità.
71
RIFLESSIONI
E PROPOSTE
340 – Chirone retrogrado
380 – Astrologia e sogni
611 – Precisazioni sull’ora di nascita
512 – Astrologia e tempo
345 – La cosmopratica di Elaine
258 – La cena cosmica di Leonardo
312 – Tema integrato sinastrico
72
Riflessioni e proposte
ANDREA ROGNONI
CHIRONE RETROGRADO
L.A. 127-340
La retrogradazione di Chirone, pianetino scoperto un quarto di secolo fa che, così
come Plutone avrebbe segnato l’inizio dell’era atomica, segnala forse il riflusso nel
privato e l’esordio irreversibile dell’era telematica, ci informa di numerose questioni
attinenti il rapporto del soggetto con la comunicazione e la trasmissione del sapere,
sia in termini di insegnamento che in funzione delle pratiche terapeutiche per la
psiche ed il soma.
Non è il caso in questa sede di scomodare ancora una volta il mito del centauro, attorno al quale Linguaggio astrale ha già dedicato diversi lavori. Un centauro
ferito, si è detto, che evoca uno spirito di sacrificio testimoniato dalla contiguità di
Urano e Saturno in cielo rispetto al pianetino stesso. Ma il fattore “R”, cioè l’analisi
del moto retrogrado, fa entrare in campo un’ottica più mirata, quella cioè relativa
agli abusi, alle irregolarità e alle “devianze” vissute o espletate da chi è oberato da
questa configurazione. E non ci riferiamo tanto alla problematica karmica, che in
questa precisa sede ci interessa meno, ma all’espletarsi della vita psichica ed agli
avvenimenti vissuti dal soggetto nel settore esistenziale relativo all’acquisizione e
didassi delle conoscenze, nonchè della gestione del proprio corpo.
Prima di addentrarci nella descrizione delle disavventure provocate da Chirone
retrogrado occorre però tornare a meditare brevemente sulla successione citata all’inizio. Dopo Urano (Settecento) e Nettuno (Ottocento) l’astronomia scopre nel Novecento Plutone e Chirone.
La classificazione topografica dei pianeti transaturniani ci parla di una progressiva anabasi nella profondità dell’essere umano. Se i cosignificanti di Acquario e
Pesci avevano introdotto nella storia dell’astrologia la riflessione sui meccanismi
decisionali e immaginativi della psiche, in parallelo alla nascita della sociologia e
della psicologia analitica, l’emergere in cielo di Plutone aveva rappresentato una
immersione sotto terra, cioè nella parte più oscura della psiche , quella legata alla
freudiana libido (sessuologia, demonologia, etc.). La scoperta astrologica di Chirone
permette all’astrologia di compiere un altro salto di qualità, nella direzione dello
studio del rapporto tra corpo e animo secondo una nuova ottica, che potremmo
sintetizzare nella formula “medicina alternativa” perchè si occupa di psicosomatica
ma che in realtà si estende su un campo semantico e gnoseologico molto più vasto,
dall’ecologia della mente alla karmologia, dalla omeopatia alla nuova spiritualità
Riflessioni e proposte
73
come oggetto del convergere di forze ambientali, mentali e trascendenti. Chirone
simboleggia in realtà gli aneliti dell’intera ricerca culturale di fine ventesimo secolo,
anche nei suoi aspetti più contradditori, che ha finito per condizionare la stessa
astrologia, difficile ormai da vedersi come avulsa dalle altre discipline citate.
Chirone diventa così, per certi aspetti, anche un nuovo regolatore della lettura
del tema natale, proprio perchè ci permette di visitare le dinamiche psicosomatiche
e spirituali che tutti gli altri elementi astrali non erano ancora in grado di rivelarci.
L’attenzione dell’interprete del tema andrà allora soprattutto verso gli aspetti
intrattenuti dal pianetino con i luminari e gli altri pianeti, in particolare con Mercurio, Giove e Saturno. L’aspetto con Mercurio ci illustra il percorso mentale che porta
alle scelte di equilibrio psicofisico e alla selezione degli argomenti e delle tecniche
insegnati al prossimo ( tutti insegnano qualcosa, nell’ambito professionale o famigliare, perfino gli “eterni studenti”). Quello con Giove ci ragguaglia sull’ effettivo
potere di trasmissione delle conoscenze e della validità delle terapie.
Infine quello con Saturno il ruolo giocato dalle malattie e dalle sofferenze fisiche e psichiche, nel condurre a termine il processo di redenzione spirituale con l’insegnamento e la medicina.
È altresì evidente che una posizione forte di Chirone nel tema (agli angoli, in
congiunzione ad uno dei luminari o al loro mezzopunto, in aspetto preciso con i
pianeti citati) induce lecitamente a leggere il destino o la personalità come decisamente segnate dalle modalità chironiane di gestione esistenziale.
La presenza del moto retrogrado , specie in assenza di un numero elevato di
altri elementi retrogradi, ed anche eventualmente quando il pianetino non si trova
alla cuspide di una casa ma in posizione “di valle” (cioè a metà circa della casa stessa), ci fa intendere il ruolo notevole giocato dalle irregolarità legate ai settori chironiani all’interno della struttura psichica e comportamentale del soggetto.
Anche se può sembrare un paradosso, va richiamata l’attenzione degli studiosi
sul fatto che la retrogradazione di un pianetino rappresenta un fattore più importante della retrogradazione di un pianeta: infatti sul piano teorico gli effetti di un
rallentamento di un massa più piccola di spazio sono proporzionalmente maggiori
di quelli prodotti dal rallentamento di una massa maggiore.
Ed il moto retrogrado di Chirone ci parla proprio di una sorta di “ferma” o “sbilanciamento” rispetto al programma di crescita spirituale. La trasmissione delle conoscenze avviene nei “retrochironiani” in maniera ambigua e contradditoria, come
se nella mente del nativo esistessero delle forze desideroso di disperdere le conoscenze stesse, di distruggere in qualche modo quel patrimonio sapienziale o la stessa integrità fisica che rappresenta la versione tangibile dello stesso. Se poi questo
Chirone retrogrado si trova in una posizione dominante del tema la penalizzazione
si fa ancora più forte e diventa ineludibile un’attenta analisi della rete astrale che fa
capo a Chirone, attraverso gli aspetti, i governatori e i mezzipunti.
74
Riflessioni e proposte
Vediamo ora gli effetti della retrogradazione in tutti i dodici segni dello
Zodiaco:
CHIRONE RETROGRADO IN ARIETE
La collocazione nel primo segno dello Zodiaco comporta una serie di problematiche che riguardano la base della sua personalità e la sua immagine. Il livello di
conflittualità con il prossimo è molto alto e risulta difficile la trasmissione del sapere relativo al mondo militare e politico. Possono insorgere disturbi fisici alla testa o
di carattere acuto, a fronte dei quali si tende ad adottare cure energiche di faticoso
successo.
CHIRONE RETROGRADO IN TORO
La residenza taurina fa emergere una serie di grattacapi riguardanti il rapporto
con l’ambiente circostante e la natura, dalla scarsa coscienza ecologica alla penalizzazione nella salvaguardia dei beni ambientali. Possibilità di complicazione nell’apprendimento o insegnamento di materie o tecniche economiche. Patologie dell’alimentazione o della respirazione, con cure troppo calcolate o parsimoniose.
CHIRONE RETROGRADO IN GEMELLI
Nel segno di Mercurio si manifestano scompensi o sfortune in ambito intellettuale, con carenze nella didattica degli argomenti conosciuti o resistenze esterne ai
propri modi di spiegare, argomentare e parlare. Si può venire accusati di cerebralismo poco chiaro. Metodi educativi improntati troppo all’elucubrazione mentale.
Cure mediche oberate di teorie, poco pratiche. Spirito di ricerca fine a se stesso in
campo medico.
CHIRONE RETROGRADO IN CANCRO
Tendenza a gestire processi educativi nei confronti di persone giovanissime, col
rischio di subire , anche in famiglia, dissensi o contestazioni. Trasmissione del sapere
relativo al mondo femminile e alla sua storia. Disturbi psicosomatici di varia gradualità e origine, specie nelle donne. Doti psicologiche non sempre riconosciute.
Comportamenti terapeutici che vengono condizionati da lunaticità o suscettibilità.
CHIRONE RETROGRADO IN LEONE
Gestione delle conoscenze improntata alla volontà di imporle senza spirito critico. Rischio di vedersi contestata la leadership in ambito pedagogico o culturale.
Figura un po’ tribolata di eventuale paterfamilias o materfamilias. Scelte drastiche e
rischiose nel settore della medicina e della chirurgia, specie in cardiologia. Problemi
psicosomatici dei figli.
CHIRONE RETROGRADO IN VERGINE
Posizione che male si adatta ad una trasmissione del sapere libera e aperta.
Riflessioni e proposte
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Possibilità di vedersi contestate alcune interpretazioni filologiche o pragmatiche da
parte delle autorità o del potere. Gusto eccessivo del dettaglio nell’educazione dei
giovani. Uso consistente di medicina naturale. Disturbi dell’area digestiva o del metabolismo. Terapie che si rivolgono troppo ai singoli organi, perdendo di vista l’intero soma.
CHIRONE RETROGRADO IN BILANCIA
Posizione che genera eccessiva tensione nella gestione o trasmissione del sapere di ordine estetico. Ruolo eccessivo dedicato all’immagine o difficoltà nel “vendere” la propria immagine al pubblico o ad eventuali allievi. Eccessiva attenzione alla parte più esteriore del proprio corpo, cure ossessive della pelle e del volto. Scelte
mediche e chirurgiche tese ad alterare o peggiorare lo stato somatico a fini estetici.
CHIRONE RETROGRADO IN SCORPIONE
In questo caso consigli ed esperienze offerte agli altri seguono un cammino
votato alla scoperta degli aspetti più profondi della psiche e della realtà, finendo
talvolta per generare incomprensione o confusione. Rischio di sacrifici eccessivi per
un ideale o a fini educativi. Possibili disturbi alla sfera genitale vengono curati in
termini artificiosi in campo chimico o farmaceutico. Gusto frustrato per la psicanalisi.
CHIRONE RETROGRADO IN SAGITTARIO
C’è una smisurata preoccupazione per l’acquisizione e l’insegnamento di temi
afferenti la realtà spirituale, filosofica e religiosa. A volte la smania riguarda lo sport
e i suoi motivi agonistici. Possibilità di svolgere lavori didattici in prima linea, con
rischio di contestazioni o complicazioni. Atteggiamenti terapeutici troppo legati a
presupposti teologici, specie orientalistici. Scompensi fisici per movimenti errati.
CHIRONE RETROGRADO IN CAPRICORNO
Questa retrogradazione comporta una serie di sforzi affannosi nel settore dell’
approfondimento e trasmissione della cultura di ispirazione materialistica, economicistica, professionalistica o antichistica. Possibilità di svolgere tirocini lavorativi
nei confronti di matricole ed apprendisti di non esemplare comprendonio. Rischi
nell’apparato scheletrico o cure dello stesso che causano eccessivo dolore.
CHIRONE RETROGRADO IN ACQUARIO
Modalità e toni delle prassi educative e consulenziali che risentono troppo di
spunti rivoluzionari e alternativi. Ruoli forti ma rischiosi nell’ambito di processi tesi
al mutamento di una struttura sociale o politica. Eccentricità di proposte anche nel
settore psicologico. Alterazioni del sistema nervoso che appesantiscono rapporto
con amici e colleghi. Terapie d’urto improntate ad uso di elettricità, cure bizzarre.
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Riflessioni e proposte
CHIRONE RETROGRADO IN PESCI
Attenzione diretta alla trasmissione del sapere in campo medico, artistico o
mistico. Grattacapi provenienti dall’esercizio del volontariato e dalla divulgazione di
tecniche in ambito musicale o poetico. Rischio di congiure da parte di nemici accaniti che non accettano le proprie invenzioni o scoperte. Professionalità medica o
psicologica che non riesce a trovare sbocchi di successo. Cure ardite per tossicodipendenza o alcool.
Notevole importanza possiede anche la collocazione del pianetino retrogrado
nelle case, con effetti di cosignificanza nei confronti dei rispettivi segni ma in termini più di comportamento ed avvenimenti.
Gli aspetti di congiunzione di Chirone retrogrado coi vari pianeti tende a risucchiare anche il settore indicato dal pianeta congiunto in un’attitudine psicologica
contrassegnata da contraddizioni e sbilanciamenti. I risultati più pesanti in questo
senso sono legati alla congiunzione con Saturno, Urano e Plutone. Un eventuale
doppia retrogradazione di pianeta e pianetino congiunti non può che richiedere un
esame attento ed esclusivo, con oggetto un grave o serio nodo disarmonico della
personalità.
Riflessioni e proposte
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Poiché infine la retrogradazione di un pianeta o asteroide ci riconduce inesorabilmente all’elemento “retrogrado” per eccellenza, cioè il nodo lunare, è inevitabile
un’analisi del rapporto astrale che intercorre tra l’asse dei nodi e la posizione di chitone retrogrado nel tema natale. La congiunzione di quest’ultimo al nodo nord costringe il soggetto ad un iter nettamente chironiano di maturazione della personalità, quella al nodo sud una ù facile e istintiva utilizzazione delle risorse chironiane,
col rischio però dio cadere in atteggiamenti recidivi a danni del prossimo.
Gli altri aspetti ci ragguagliano sulla funzione delle disavventure nel settore
chironiano rispetto al più generale sforzo di spiritualizzazione della personalità.
Come esempio abbiamo scelto il professor Luigi Di Bella, sfortunato interprete
della medicina postmoderna, che si ritrova la retrogradazione di Chirone in ottava
casa e Pesci, in sesquiquadratura al Sole in dodicesima ed in sestile alla cuspide della sesta casa.
La lotta terapeutica contro la morte causata dai tumori non viene riconosciuta
ufficialmente e la sua cura vista colo come il parto di un visionario, nonostante un
certo successo popolare. L’aspetto di decile di Chirone con il nodo lunare ascendente in nona casa suggerisce la comprensione della necessità di subire frustrazioni in
campo professionale e terapeutico al fine di guadagnare un’ alta coscienza della
“caritas” spirituale.
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Riflessioni e proposte
BIA GATREN
LA SCOPERTA DELLA PROPRIA IDENTITÀ
UN PONTE FRA ASTROLOGIA E SOGNI
L.A. 127-380
Fin dai tempi remoti il desiderio – comprensibile – di conoscere l’esito degli eventi,
specie per i sovrani in guerra, si avvaleva di svariate tecniche, fra le quali primeggiava per nobiltà la scienza delle stelle; ma parimenti ci si avvaleva del messaggio
contenuto nei sogni, che poi gli esperti interpretavano. C’erano addirittura templi
greci “specializzati” in cui ci si coricava accanto alla statua del dio in attesa di messaggi onirici. Oggi sappiamo che il sogno è una manifestazione dell’inconscio, come
può esserlo il tema natale, se ben “letto”.
Nel mio caso, verso la fine degli anni settanta notai come i sogni mi affluissero
insolitamente numerosi, tanto che decisi di stilare un regolare diario, per verificare
a distanza di tempo se i messaggi contenuti potevano trovare qualche rispondenza
nella realtà. Come in effetti accadde. A tutt’oggi ho collezionato ben 92 quaderni in
merito!
Inoltre, mi sono resa conto di quanto sia denso di significati e quanto sia potente il simbolo, elemento comune all’Astrologia ed ai sogni, che esprimono le stesse cose con diversi linguaggi.
Oltre che come premonizione, i sogni ci possono aiutare nella strategia con cui
affrontare gli eventi.
Per l’Astrologia, il simbolo può essere una capra con una coda di pesce che si
sta arrampicando su di una montagna (Capricorno), oppure può essere rappresentato da due fanciulli della stessa età che giocano insieme (Gemelli): sono simboli,
ma quante cose vogliono dire! Il Capricorno si può assimilare ad un personaggio
che si arrampica sulle montagne, che fa tutti i lavori più duri, instancabile, capace
di buttarsi in mare se capisce che ci deve entrare. Il mare fra l’altro nel mondo dei
sogni è un tipico indicatore dell’inconscio.
Il mondo dei sogni presenta una sorprendente ricchezza interiore, costellato da
varie “pietre preziose”, fra le quali vale la pena di rammentare:
– la sensitività, che tutti possiedono, ma non sempre riconoscono: spesso si sottovaluta il messaggio di un sogno, salvo poi ricredersi o stupirsi quando il fatto
accade realmente.
Riflessioni e proposte
–
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l’intuizione. Userò un esempio: a qualcuno potrebbe capitare di comprare per
un prezzo modesto, una casa malmessa ed in rovina , magari sporca. Poi, una
volta restaurata, può rivelarsi una fortuna, con la scoperta casuale di antichi
affreschi o soffitti che fanno lievitare considerevolmente il suo valore. In questo caso l’intuizione di comprare questa casa era ben riposta, anche contro l’opinione degli altri.
– a preveggenza: Girolamo Cardano riporta una storia intrigante avvenuta in
Spagna all’epoca di Plinio il vecchio.
Un comandante di guarnigione romano era addolorato per un suo soldato che
versava in condizioni disperate per la puntura di un animale velenoso. Il medico dichiarava che non vi era più alcuna cura efficace. Giunse nel frattempo un messo da
Roma, dopo almeno 5-6 giorni di viaggio seppur veloce, con una missiva indirizzata
al soldato. Il Comandante l’aprì e conteneva un messaggio della madre che diceva
“Figlio mio, se ti capita di essere punto da un animale velenoso ti prego di farti fare
tale infusione con tali erbe …ecc. ecc.… e tu guarirai”. Così fu fatto ed il soldato
guarì. Uno dei tanti esempi riportati nella storia dell’umanità, che riguarda una dimensione extramateriale tuttora indecifrabile.
Tra gli altri miei sogni ne ricordo uno in particolare che feci verso i 50 anni, e
che mi ha colpito per le sue valenze astrologiche:
“Guidavo una slitta con accanto un vecchio alto, di aspetto ieratico, con un
cipiglio assai severo. Non parlava, ma se rallentavo o mi fermavo, mi lanciava delle
occhiate feroci e mi spronava a continuare nonostante le fatiche”.
Solo in seguito capii che si trattava di Saturno, che nel mio tema natale occupa una posizione di rilievo al Medio Cielo.
Ma tra i significati di Saturno, oltre a sforzo, fatica c’è anche ricompensa od
anche rivelazione (Phaines dei Greci) o addirittura splendore.
Lo studio dei sogni ti può aiutare nel processo di individuazione e nello studio
dell’identità. Siamo tutti esseri unici, irripetibili e la distribuzione dei pregi e difetti
non è mai la stessa.
In un altro mio sogno mi trovavo su una nave con due fratelli più giovani di
me, che riconobbi come due miei parenti. Uno aveva la motocicletta e pretendeva
di scorazzare per la nave. Non solo, ma giunti a New York pretendeva di scendere in
moto lungo la parete di un grattacielo!
In seguito capii che il sogno mi ammoniva su quanto fossero rischiose le iniziative che volevo intraprendere frettolosamente Le attribuii al mio Urano in prima
casa a 4 gradi dell’Ariete.
In un altro sogno vidi una porta dietro la parete del mio letto, che immetteva
in stupendi e grandi saloni, arredati con vari tappeti: uno di tigre o di leopardo, un
altro di una preziosa pelliccia sconosciuta, e le varie stanze si susseguivano senza
posa. Ero anche stupita di vedere così trasformata la mia casa. Ma la casa esprime
la personalità, quindi scoprire una nuova stanza significa scoprire un altro lato, un
altra sfaccettatura della propria personalità.Una volta, addirittura ho sognato un
80
Riflessioni e proposte
costruttore (ecco ancora “l‘Inconscio” con la i maiuscola) che mi regalava un appartamento e non voleva che glie lo pagassi; alle mie insistenze replicava “te lo meriti”.
Questo appartamento divenuto mio era un’altra parte della mia personalità.
Purtroppo la parte di noi stessi che ci vuole aiutare si avvale di immagini oniriche
perché non conosce il linguaggio razionale.
Ecco ancora un sogno, molto importante, che feci circa quattro anni fa.
“Da un enorme portone di legno antico sovrastato da un arco romano usciva
un autotreno con rimorchio e veniva da sinistra (tipicamente ciò che viene da sinistra proviene dall’inconscio). Per il suo ingombro doveva fare una curva assai ampia
per entrare nel portone. Accanto a me una ragazza molto incerta (“imbranata”) con
due figlioletti in braccio mi disse: “Per favore mi aiuti a farli salire sul rimorchio appena rallenta, ne ho assoluta necessità !”Così feci ed immediatamente i piccoli si
trasformarono in due grossi fascicoli disposti verticalmente, nei quali riconobbi i
miei atti notarili rilegati in tela azzurra. La madre, però, non riusciva a salire, allora
io la presi da sotto le ginocchia e l’aiutai faticosamente a raggiungere la meta”.
Al risveglio, realizzai che il portone era proprio quello dei miei nonni materni a
Tivoli – ove sono nata – ed allora ho intuito che riguardava la mia infanzia e la mia
adolescenza. In effetti ero un’ “imbranata”, timida, miope, volevo solo studiare, ma
mia madre se ne crucciava e io ne soffrivo. La trasformazione dei bimbi in volumi
rilegati, indicava, probabilmente, che uscita da quel portone della mia infanzia ho
progredito fino a diventare notaio. L’autotreno, oggetto significatore di fatica, di
sopportazione di pesanti oneri, simboleggiava la durezza dello studio e del lavoro.
Nel sogno erano presenti le due parti di me, la parte rozza, lenta, primordiale
(la ragazza) e quella evoluta, intellettuale, come sono diventata oggi.
Ciò avvenne quando la mia opposizione natale fra Marte in Gemelli e Saturno
in Sagittario era sollecitata da Giove transitante in Pesci.
L’uomo è dotato di immense, infinite capacità, come hanno confermato scrittori, neurologi, neurobiologi e filosofi. E’ però difficile scoprirlo precocemente e da
sé. Conosco una persona, ad esempio con numerosissimi interessi: musica classica,
arti figurative, fisica, astronomia, fotografia artistica, ecc. ed inoltre sapeva aggregare persone con interessi comuni. Ma solo a quarantacinque anni capì lo scopo della
sua vita: divenne un abile osservatore delle emozioni e dei problemi di comportamento degli altri. Imparò a consigliare, ad aiutare e sostenere coloro che non riuscivano a venir fuori dai loro conflitti interiori. Divenne così un eccellente terapeuta,
senza essere laureato in medicina, bensì in giurisprudenza ed un consulente completo ed efficace d’individui sofferenti e depressi, quindi un terapeuta dell’anima…
Ogni persona possiede un suo talento specifico ed un suo modo speciale per
esprimerlo. Deve soltanto avere fiducia in se stesso e credere in ciò che fa, anche se
è qualcosa d’originale o di poco conforme alle convenzioni; deve dedicarsi con passione alle sue tendenze e non deve temere il giudizio altrui; deve lasciarsi guidare
dal suo istinto e dal suo inconscio e dedicare più tempo ad analizzare le sue sensazioni e le sue specifiche qualità.
Riflessioni e proposte
81
Un’analisi accurata del tema, sotto suggerimento dei messaggi dei sogni, può
evidenziare spesso le doti non sfruttate.
Dice Deepak Chopra: “Il divino assume le sembianze umane per adempiere ad
uno scopo”.
Secondo John Eccles, il sogno ha una funzione curativa perché fa affiorare
qualità o capacità che avevamo rimosso in quanto ci sembravano ridicole o futili,
oppure riporta in superficie emozioni che avevamo soffocato, perché potevano essere fonte di sofferenza. Anche durante il sonno possiamo imparare. Del resto, la
nostra mente, sballottata da moltissime sollecitazioni diverse durante il giorno, ha
bisogno del sonno per riacquistare il suo equilibrio.
E se durante il sonno appaiono dei sogni e soprattutto se riusciamo a ricordarli, ben vengano! I sogni sono un sostegno prezioso.
NOVITÀ SUL DATA BASE DEL SITO
A tutti i dati natali del sito (www.cida.net riservato ai Soci) Livio
Montanaro ha aggiunto anche il grado Ascendente (in Longitudine),
per agevolare un controllo dei calcoli per le località estere.
Non finiremo mai di essergli grati.
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Riflessioni e proposte
ANGELO VIGORELLI
BIZZARRIE INSIDIOSE
PER LA PRECISAZIONE DELL’ORA
NEI TEMPI MODERNI
L.A. 127-611
«A che ora è nato?». Questa fatidica domanda è capace di smarrire alcuni consultanti, specie quelli più digiuni d’astrologia e stupiti dell’importanza di questo dato.
La relativa risposta, invece, più di una volta è stata in grado di smarrire me. Vi vorrei
presentare uno scampolo, certo non esaustivo, d’ostacoli incontrati nella determinazione dell’esattezza dell’ora per l’impiego nei calcoli astrologici.
A) La registrazione dell’ora di nascita
Tralasciando per brevità la questione dell’attendibilità maggiore o minore dei documenti scritti rispetto alle memorie tramandate, forse non risulterà ovvio sapere che
la registrazione dell’ora di nascita spesso è prassi non diffusa e nemmeno sicura, almeno in un passato non lontano. Essa comincia in Francia e teoricamente anche in
Belgio, solo nel 1793, sotto una precisa spinta rivoluzionaria che si traduce anche in
una forte modernizzazione dello stato civile. Mentre in Francia la registrazione dell’ora si afferma immediatamente, in Belgio trova più resistenze e diventa abituale a
Bruxelles (e, forse, in altre città importanti) solo a partire dal 1810; solo nel 1849
tale registrazione diventa abituale ed espressa in ore da zero a ventiquattro. Il napoleonico Regno d’Italia registra le ore di nascita già dal 1806, pratica mai più cessata ed anzi estesa nel 1866 al resto d’Italia (ma per Roma si dovrà attendere il
1885). È intuibile uno stretto legame tra potere napoleonico ed introduzione della
registrazione dell’ora di nascita: così accade nei Paesi Bassi e nei cantoni svizzeri di
lingua francese nel 1811. La registrazione dell’ora si diffonde con una certa velocità
tra il 1920 ed il 1939 (Austria, Danimarca, Spagna) ma ancora oggi non è presente
in Stati pure molto evoluti. Solo la Scozia, nell’intero panorama britannico, registra
l’ora di nascita a partire dal 1855; in Inghilterra l’ora è indicata solo per le nascite
gemellari a partire dal diciannovesimo secolo. In Grecia lo stato civile riporta solo
l’anno di nascita.
Non ho potuto reperire notizie sullo stato civile in Africa, Asia ed Oceania; ma
è lecito almeno supporre che le legislazioni coloniali degli stati europei dominanti
Riflessioni e proposte
83
abbiano influito in misura notevole sull’attuale regolamentazione della materia.
L’Algeria e la Tunisia seguono questa regola. Si ha notizia di registrazioni, almeno in
tempi recenti, da parte dello stato civile d’alcuni stati federati nordamericani.
B) La misura dell’ora locale
Fino a buona parte del diciannovesimo secolo la misura del tempo coincide ovunque con l’ora locale. Ma questa viene determinata in vario modo da luogo a luogo.
Tralasciando i metodi di misura del tempo in uso presso i popoli antichi, in
tempi a noi vicini e nei paesi di religione islamica è diffuso un sistema di misura del
tempo che fissa l’inizio della giornata al tramonto e la suddivide in intervalli temporali di durata normalmente diversa per il giorno e per la notte. La continua variazione del numero d’ore (come da noi intese) diurne e notturne, pone il problema dei
valori di conversione dell’ora islamica in ora solare alla maniera occidentale, che risulteranno a loro volta variare giorno dopo giorno. Il sistema dell’ora islamica è presente in modo più o meno esclusivo fino al 1890 – 1916 in Arabia Saudita, Libano,
Marocco, Giordania, Iran, Iraq, Siria, Turchia, Yemen, ma dimostra una certa diffusione anche dopo l’adozione di ore civili standard. In Turchia fino a dopo il 1900 resiste, inoltre, l’abitudine di misurare l’ora dal momento del sorgere del Sole, osservato dalla cattedrale Santa Sofia di Istanbul; tale misura dell’ora sarebbe stata significativamente presente in tutto lo stato, anche grazie alle informazioni diffuse
dalle ferrovie, come si vedrà meglio oltre, ed è quindi un caso particolare di determinazione dell’ora locale, poi parzialmente divenuta ora civile.
C) Il passaggio dall’ora locale all’ora civile
L’attuale suddivisione dell’intera superficie terrestre in ventiquattro fusi orari e
qualche semifuso affonda le sue radici solo nel diciannovesimo secolo. Innovazione
sicuramente semplificatrice per trasporti e comunicazioni, crea all’astrologo ancora
oggi qualche rischio di errore, se il calcolo si riferisce ad aree adeguatesi poco
uniformemente al nuovo regime orario.
Negli anni dal 1816 (Francia) al 1975 (Qatar) ogni stato del mondo o dominio
coloniale inizia ad adottare all’interno del suo territorio, eventualmente suddiviso in
zone, un’ora omogenea. Inizialmente questa coincide in genere con l’ora locale misurata sul meridiano passante per la capitale (Albania, Belgio, Cecoslovacchia, Gran
Bretagna, Etiopia, Finlandia, Francia, Grecia, Irlanda, Islanda, Portogallo, Romania,
Svezia), o per la città economicamente più importante (Turchia), o per la capitale e
per alcuni capoluoghi provinciali o federali (Italia, Svizzera).
Dal 1893 (Italia) al 1940 (Lussemburgo, Paesi Bassi) si ha una progressiva adozione delle ore civili dei meridiani standard 15°, 30°, 45°,. Molti altri stati, però, già
in anni successivi al 1848 adottano direttamente l’ora di un meridiano standard
(Afghanistan, Austria, Birmania, Bulgaria, Danimarca, Germania, Giordania, Iugosla-
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Riflessioni e proposte
via, Israele, Libano, Norvegia, Oman, Polonia, Qatar, Siria, Spagna, Ungheria ed altri)
o di più meridiani standard (Australia, Brasile, Canada, Cina, Russia, Stati Uniti d’America). L’adozione di ore standard porta all’abolizione delle ore regionali in Italia e
Svizzera, ma alla permanenza dell’antica ora della capitale in Corsica, che misurerà
il tempo con riferimento a Parigi fino al 1945. Non sempre l’introduzione dell’ora
civile è immediata ed uniforme; ogni città si comporta diversamente (specie in
America Settentrionale) e l’ora tramandata dalla popolazione, a lungo coincidente
con l’ora locale, si contrappone all’ora indicata negli atti pubblici (Francia). Non
mancano esempi inversi di introduzione di ore standard, seguite dalla sostituzione
con l’ora del meridiano della capitale e dal ritorno ad un’ora standard (Somalia), o
di adozione di un’unica ora non standard, diversa da quella della capitale, seguita
dalla suddivisione in tre zone, ciascuna con propria ora standard sottoposta a continue variazioni (Messico).
Altro rischio d’errore proviene dal cambio di fuso orario, deliberato da alcuni
paesi per varie ragioni, durante il ventesimo secolo. Ad Irlanda, Spagna ed Uruguay,
che hanno introdotto modifiche al fuso orario in tempo di pace, si aggiungono tutte le variazioni imposte da vicende belliche, che si esamineranno più avanti.
D) L’influenza dei trasporti nella diffusione e nella determinazione
dell’ora civile
L’evidente necessità di evitare la regolazione degli orologi dei passeggeri ad ogni
fermata del treno sul quale viaggiavano, ha costituito una potente motivazione ad
abbandonare le infinite ore locali a favore di un’unica ora civile. L’attuale suddivisione del mondo in ventiquattro fusi orari venne, infatti, ideata da un ingegnere canadese dipendente delle locali ferrovie.
Tale fenomeno viene ricordato per la Gran Bretagna, i Paesi Bassi, la Polonia,
gli Stati Uniti d’America, la Turchia. Le città dotate di una stazione ferroviaria risultavano essere normalmente le prime nell’introduzione dell’ora civile (Gran Bretagna,
Polonia); nei Paesi Bassi dal 1892 al 1909 le ferrovie seguivano l’ora di Amsterdam, i
porti quella di Greenwich; in Turchia, le ferrovie pubblicavano anche dopo il 1900
orari in lingue e misure del tempo diverse (la citata ora di Santa Sofia per gli arabi,
l’ora standard GMT + 2 per gli occidentali), incidendo sulle abitudini di ciascuno
nella misura dell’ora. Per gli Stati Uniti la realtà è molto influenzata anche dalle forti competenze municipali in materia; non sembra possibile escludere nella stessa
città la compresenza di una misura del tempo introdotta dalle ferrovie e di un’altra,
imposta dall’autorità locale.
Sembra che anche l’introduzione e lo sviluppo di servizi di poste e telegrafi abbia avuto analogo risultato. Niente di più convincente per un astrologo, che vede in
tutto ciò una singolare condensazione tra molte simbologie mercurial-gemellari,
ma parlare di questo sarebbe ora fuorviante.
Riflessioni e proposte
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E) Regimi orari introdotti da eventi bellici e politici
Possono essere suddivisi in: a) cambio di fuso orario, per passaggio dello stato o di
parte di esso ad altra sovranità; b) adozione o sospensione di ore estive ad opera di
gruppi ribelli verso il potere dominante; c) adozione di ore estive per ragioni economiche, poi estese anche ai periodi di pace.
Nella lettera c) rientrano soprattutto gli stati neutrali e si rimanda al successivo paragrafo. Nella lettera a) vanno ricordate soprattutto tutte le zone storicamente di frontiera (Alsazia e Lorena in Francia; Reno e Saar in Germania), ma anche tutte le zone sottoposte ad invasione bellica nel diciannovesimo e ventesimo secolo
(Grecia, Iugoslavia, Lettonia, Lituania). A volte regimi orari diversi coesistevano tra
occupati ed invasori: dopo l’invasione della Germania, la Grecia vede nell’aprile
1941 una compresenza di ora propria ed ora tedesca, per poi uniformarsi dal maggio 1941 al 1944 all’ora tedesca. L’occupazione della Germania sottopone all’ora tedesca parte della Francia settentrionale dal 1914 al 1918 e dal 1940 al 1945. Sotto
la lettera b) possono essere ricordate la Spagna dal 1937 al 1939, dove la lotta tra
repubblicani e franchisti produceva anche due regimi orari diversi e l’Italia dall’estate 1943 alla primavera 1945, dove la soppressione dell’ora estiva nelle città liberate
del settentrione era interpretata come ulteriore vittoria sul governo di Salò, deciso
a mantenerla in vita anno dopo anno. Nel meridione, l’Italia mantiene in quegli anni l’ora estiva, voluta dal Re e mai sospesa dalle amministrazioni locali, ma la fonte
consultata parla dell’esistenza di un equivoco diffuso, secondo il quale la contrapposizione tra governo repubblichino e monarchia si sarebbe tradotta in un’analoga
contrapposizione tra ora estiva al Nord ed ora solo civile al Sud. Risulta invece sicura e diffusa l’adozione dell’ora estiva al Sud anche in quegli anni.
F) Le ore estive
Siamo tutti a conoscenza dello spostamento in avanti di un’ora delle lancette dei
nostri orologi in periodi estivi decisi dalle autorità, ma non dobbiamo dimenticare
che in stati importanti (Canada, Stati Uniti d’America) l’uniformità dell’ora estiva è
una conquista recentissima, attuata con successo negli anni della Prima Guerra
Mondiale, svanita successivamente e nuovamente tentata negli Stati Uniti nel 1966
ma resa efficace solo negli anni Ottanta del secolo scorso, grazie anche ad altra legge federale in materia del 1986.
La consultazione dei manuali tecnici ci parla di una diffusa autonomia delle
città statunitensi nell’adozione dell’ora estiva fino almeno al 1966; fino a tale data
in alcuni stati dovrebbero essere addirittura presi in esame l’ospedale nel quale si è
verificata la nascita (Carolina del Nord, Carolina del Sud), i vari quartieri cittadini
(Ohio, dal 1920 al 1941)e le contee (Nuovo Messico). Altre volte si rileva la presenza
di numerosissime eccezioni alla regola dominante (Illinois, Maine, Maryland, Missouri, Montana) o di regimi orari esclusivi degli uffici pubblici, contrapposti a quelli
86
Riflessioni e proposte
più diffusi (Mississippi). La Seconda Guerra Mondiale ha portato, per questioni legate al risparmio d’energia elettrica, una certa preferenza per l’ora estiva. Per il Canada la situazione risulta ancora più incerta, non perché più frammentata, ma perché
meno documentata e caratterizzata soprattutto dalla contrapposizione tra grandi
città e piccole città, oppure, nelle aree metropolitane, tra capoluogo e sobborghi.
È facile intuire che nell’emisfero australe l’ora estiva venga adottata nei mesi
intorno al solstizio d’inverno (Argentina, Australia, Brasile, Cile, Nuova Zelanda, Paraguay, Uruguay, Sud Africa). Meno intuitivo è invece pensare che in paesi a latitudini diverse essa possa essere costituita da una frazione dei sessanta minuti canonici, diversa da stato a stato (Belize, Bolivia, Ghana, Nuova Zelanda dal 1928 al 1941,
Uruguay dal 1933 al 1950), e che in alcuni paesi sfiorati o quasi dall’equatore, venga adottata per soli tre mesi l’anno. È il caso del Ghana, che dal 1932 al 1944 aggiunge venti minuti all’ora civile nel periodo dall’1 settembre al 31 dicembre (negli
anni dal 1945 al 1956 aggiunge un’ora intera dall’1 maggio al 31 dicembre) e del
Perù, dove nel 1938 e dal 1941 al 1950 l’ora estiva si applica nei mesi di gennaio,
febbraio e marzo (soluzione semestrale analoga a quella dei paesi australi viene
adottata tra l’autunno del 1938 e la primavera del 1940).
Ciò può essere sicuramente giustificato dal particolare irraggiamento della luce solare nelle aree tropicali.
G) Altri problemi e soluzioni sperimentate
A tutti questi problemi andrebbero aggiunti anche quelli inerenti la data, qui non
considerati. Per i casi più dubbi ed esotici sulla determinazione dell’ora non sono
sufficienti le pubblicazioni usualmente adottate in Italia, né si potrebbe pretendere
da queste il contrario. Su queste opere si trovano a volte gli indirizzi di colleghi che
vivono nel luogo di nostro interesse e disponibili a fornire chiarimenti.
Le pubblicazioni non sempre sono concordi: ad esempio Barth rileva una differenza di metodo di misura del tempo tra Francia continentale e Corsica che la Gauquelin invece non riporta; quest’ultima è invece molto più puntigliosa, ad esempio,
nella descrizione della situazione italiana. Oltre ad opere specifiche (Doane, The american atlas; Time Changes in Canada and Mexico; Gabriel, Traité de l’heure dans le
monde; Shrank, The international atlas, e molte altre) possono essere consultati almeno teoricamente consolati ed ambasciate (la mia esperienza è però priva di risultati utili). I siti internet http://claris.net.au e http://www.worldtimeserver.com si sono
dimostrati utili per il presente e per il futuro.
FONTI
■ FRANÇOISE SCHNEIDER GAUQUELIN, Problèmes de l’heure résolus pour le monde entier,
Guy Trédaniel, Paris (F) 1991.
■ Die Deutsche Ephemeride, Band VIII (2001-2020), Otto Wilhelm Barth Verlag,
Bern (CH) und Muenchen (D)1982
Riflessioni e proposte
Argomento
87
DANIELA GREGORI
ASTROLOGIA E TEMPO
L.A. 127-512
Immagino Saturno nelle vesti di un Vecchio con lunghi, folti capelli e barba fluente.
Ma i capelli e la barba non sono bianchi, bensì lucenti del colore di tutte le
esperienze degli uomini.
I suoi occhi sembrano sonnecchiare tra le nebbie del luogo ove si ritrova,
quando qualcosa o qualcuno attrae la sua attenzione ed il suo sguardo è severo e
ha il riflesso di mille montagne. E’ uno sguardo attento ed insieme profondo, ha in
sé una consapevolezza che abbraccia ogni cosa ed ogni persona.
Il suo è lo sguardo del tempo.
Gilbran scrisse ne “IL PROFETA” a proposito del tempo: “Se dovete nella vostra
mente scandire il tempo in stagioni, lasciate che ogni stagione cinga tutte le altre”.
Ho meditato molto su questa frase e sull’eventuale significato in relazione all’Astrologia e la risposta è venuta spontanea.
Prendiamo il segno dei Pesci: è l’evoluzione che giunge ad un termine e si prepara a ricominciare il suo ciclo nel segno dell’Ariete.
Come si sa, i Pesci tendenzialmente sono sognatori, oscillanti tra diverse ideologie; altruisti e capaci di slancio, spesso però si rinchiudono in una torre d’avorio,
che si erge in un mondo d’acque, dove Nettuno regna Signore di tempeste o di placide onde.
L’Ariete è impulsivo, a volte violento ed istintivo, stimolato da ciò che non conosce, ha la continua esigenza di mettersi alla prova in una fiducia spesso incrollabile nelle proprie possibilità. Il dominio di Marte lo rende aggressivo e capace d’imprese, ma se si sente tradito nutre forti risentimenti.
Eppure non può esserci Pesci senza Ariete, né Ariete senza Pesci.
L’emotività pescina e l’istintualità arietina sembrano “abbracciarsi” sotto l’influenza di Saturno che col suo rigore trattiene l’impulso e modera l’emozione senza
togliere né all’uno né all’altro la spontaneità e la sensibilità.
Parlavo del tempo e ancora vorrei citare Gibran che disse: “Voi vorreste misurare il tempo, che è smisurato ed ‘immisurabile’ … Vorreste fare del tempo una corrente sulle cui rive sedervi a guardarla fluire”.
Dunque la continuità in relazione al divenire, l’esistere in rapporto a ciò che è
stato e che sarà. Ed ancora una volta non posso non pensare a Crono-Saturno ed
alla sua ambivalenza che, in psicoanalisi, ha il significato di sentimenti contraddit-
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RiflessioniArgomento
e proposte
tori: crudele e magnanimo allo stesso tempo; divoratore di figli, ma anche caritatevole e generoso dio degli uomini. S’identifica con il tempo senza limiti, cioè l’infinito.
Una domanda mi viene alla mente: non è forse vero che il tempo è ripetizione?
Ricordo che una volta lessi un libro di filosofia che appunto parlava di ripetizione
del tempo attraverso esperienze
E meccanismi che riconducono ad un inizio e ad una fine in maniera automatica.
Quindi, è attraverso questo ripetersi esperenziale che il tempo acquista senso e
significato, ossia non-senso e non-significato.
Torniamo però all’Astrologia ed al mito che si traduce in eterno in quanto in
lui dimora la memoria di quello che è stato.
Nel Medioevo Saturno era rappresentato come la divinità della morte falciatrice. Era un Saturno malinconico per il procedere implacabile del tempo, per l’esistenza nel continuo fluire della nascita e della morte.
Sicuteri diceva: i Pesci rappresentano la totalità, l’intero, la conclusione, l’essere.
È nell’Ariete, perciò, che possiamo vedere l’inizio, l’individuo che lotta per l’affermazione di sé nella consapevolezza della generalità e della parzialità dell’uomo.
Tuttavia Saturno è anche il dio della semina e del raccolto, del corso della vita
nello scandire ciclicamente il giorno e la notte ed il trascorrere delle stagioni.
È in lui che possiamo scorgere l’anima dell’universo rapportata al tempo; le
stelle nel cielo e gli esseri viventi sulla terra uniti dalla stessa spirale: il tutto ed il
niente nel medesimo istante.
Il supplemento al n.126, dedicato al karma e ai pianeti retrogradi, è
stato inviato il 4 giugno solo ai Soci in regola al 31 marzo con le
quote. Data la attuale lentezza dei servizi postali, preghiamo i Soci
esclusi – benché ligi e solleciti nei pagamenti – di contattare la
Segreteria per chiarimenti o controlli sulla propria situazione.
Riflessioni e proposte
Argomento
89
ANNA DEMMA GATTAI
LA COSMOPRATICA DI ELAINE
L.A. 127-345
“Una sola luce illumina tutte le cose, una sola luce vivifica tutte le cose, discendendo secondo determinati gradi dalle superiori alle inferiori: e cosi com’è nell’universo, cosi è anche nei simulacri dell’universo” (G. Bruno, “Sigillus”).
La dottoressa Elaine Williams era e sempre sarà la mia Maestra. La persona che
mi ha lasciato un’eredità straordinaria di conoscenza astrologica e di comprensione
delle personalità umane. Nata negli Stati Uniti, dopo esser divenuta dott. in Chiropratica presso la nota Università dello stato di Iowa, aveva percorso l’Europa e l’Africa in lunghi viaggi che erano stati fonti di conoscenza e di esperienze ulteriori.
Ad un certo punto della sua vita aveva iniziato un periodo di collaborazione con il
Dottor Martino Giorgini, collaborazione che ha lasciato grandi insegnamenti di saggezza.
Il Dottor Giorgini è un ricercatore di Alchymia, uno studioso della vera filosofia
degli Antichi e sarà lui che, probabilmente, un giorno divulgherà in modo appropriato il frutto della sua straordinaria esperienza creativa e letteraria di Alchimista e
di conoscitore dei fondamenti della Vera Filosofia e cioè un lavoro immenso, costruito in collaborazione con la Dottoressa, di ricerca e di studio di quel che è rimasto della Saggezza degli Antichi, sfuggito ai roghi delle biblioteche ed alla manomissione dei “ poteri” che si sono avvicendati sulla scena politica negli ultimi secoli.
Circa dieci anni fa, il Dottore e la Dottoressa decisero di tenere dei “corsi-seminari” d’insegnamento delle loro discipline, destinati a medici, erboristi ed a chiunque fosse interessato alla conoscenza di esse. Cosi Elaine fondò la Cosmopratica, il
cui contenuto mi accingo a descrivere attraverso le stesse parole del Dottor Giorgini, in un suo breve saggio.
“Cosmos” è una parola che deriva dal greco Kosmos che significa “ordine”, cioè
che il mondo e l’intero universo ed il cosmo, hanno un ordine interno, cosi forte da
divenire sinonimo dello stesso mondo. E’ un ordine che implica razionalità ed armonia e quindi intelligenza pratica. Significa, filosoficamente, la combinazione di azioni atte a realizzare l’utile ed il benefico. La Cosmopratica, tecnica e risorsa morale
(pertanto con gli appropriati requisiti del bene e del giusto) ricollega, studia e segue
l’ordine dell’universo. “Ordine” che deriva dal latino “orior” che significa: “io sono
nato… vengo da… inizio un modo…” e che, a sua volta, deriva dal greco “ornymi” e
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RiflessioniArgomento
e proposte
significa “io mi muovo” e dal sanskrito “rnomi” o “arnomi”- io muovo… io metto in
movimento. L’ordine delle stelle e dei pianeti nel cielo ha un andamento misurabile
con regole matematiche che dimostrano come esse si accordino a cicli precisi e che,
come il movimento di un orologio, siano interdipendenti, ma in accordo ad un unico ordinamento, che gli Antichi dimostrarono conoscere. Si tratta di un numero irrazionale che essi chiamarono Ratio o sezione aurea.1 Lo stesso numero su cui venivano costruiti gli antichi monumenti e si trova nella forma di tutti i minerali, piante
ed animali, ed in ogni loro parte. Tutte le cose hanno lo stesso modo di proseguire e
dunque la stessa unica origine. L’ordine dell’universo o meglio di tutte le cose, esige
due considerazioni: che c’è una comune intelligenza all’origine stessa di tutte le cose e che c’è un significato che collega tutto- come gli stessi pensieri della mente risultano collegati a delle immagini. L’universo è come l’opera di un architetto. Realizzata secondo un’idea. La Scienza moderna osserva l’ordine meraviglioso del movimento delle stelle e degli atomi, comprende cosa sia un ecosistema, osserva la meraviglia di ogni cellula, ma conclude che ogni cosa si è formata per caso od originata per assurdo da una grand’esplosione (il cosiddetto Big-Bang). La Cosmopratica,
da parte sua, oltre alla Natura materiale dell’universo, che percepiamo con i nostri
sensi, riconosce l’esistenza di altre due Nature, non percepibili dai sensi. Una intermedia, chiamata seconda Natura o Spirito, che si percepisce con il pensiero o la ragione ed è il mondo della “mathesis” (aritmetica, musica, geometria, astronomia).
Un’altra, chiamata Prima Natura e si può percepire attraverso la meditazione
profonda o “contemplazione”: è l’Intelligenza – l’Anima –, che è Materia e basta, secondo la scienza moderna, Anima e corpo, secondo la religione ed Anima, spirito e
corpo, secondo la cosmopratica.
Una trinità comune ad ogni cosa – incluso ciò che è visibile – per mezzo di
quella ratio citata prima, come sezione aurea.
Per questo modo di vedere la realtà la cosmopratica è in accordo con l’Achymia, che a sua volta concorda con la filosofia di Giordano Bruno e con quella di
Platone e con la massima parte dell’Antica conoscenza. La Cosmopratica, come le
antiche scienze, comprende e dimostra che tutto ciò che è visibile, è nutrito, preservato e si origina da ciò che è invisibile.Quindi dobbiamo considerare quest’invisibilità astratta, come la causa primaria di tutto ciò che è, dall’altra parte, visibile. Gli
Antichi chiamarono lo studio della Causa Prima, Philosofia, Astrologia o Divinazione
ed Alchymia.2 Esse erano considerate le scienze più alte ed importanti e mentre oggi la vera filosofia è stata sostituita con il “placebo”, le altre, sono considerate per lo
più, superstizioni. La Cosmopratica vuole raccogliere queste antiche scienze. Elaine
usò le sue discipline, la Chiropratica e la Kinesiologia; il dottore, la farmacia e la
biologia, come un trampolino di lancio per raggiungere la cosmopratica, l’alchymia
e la naturale filosofia.
La Cosmopratica, estremamente vasta, raccoglie una notevole quantità di argomenti relativi alla Natura nel suo aspetto essenziale di unica e trina: quindi l’Astrologia, ma anche il suo riflesso sulle varie parti del corpo – le linee del viso – la
Riflessioni e proposte
Argomento
91
postura di una persona – ed ancora l’Alchymia, nella sua triplice forma: filosofica,
sperimentale e preparatoria.3
Ma torniamo alla premessa, fondamentale, con cui abbiamo iniziato e cioè a
quel movimento ordinato, quindi disposto da una volontà a fin di bene- che origina
dal bene, da un Bene- quel Bene Uno che “muove il Sole e le altre stelle”.
Già gli Alchymisti dicevano: ”Suo Padre è il Sole, sua Madre è la Luna”. Il Sole e
la Luna, l’indeterminato e la determinante. I Greci chiamavano il Sole, Apollo, Apollein. La a è privativa, quindi vuol dire “privo di pollein”, “senza pollein” e senza
determinazione. Dunque gli Antichi non avevano attribuito un nome a caso al Dio
Sole: A-pollo ossia “privo di molteplice” perciò Uno. Se la sua luce è l’1, la Luna e la
Terra sono il 2 e di nuovo si torna a contemplare il 3. Lo spirito solare da uno diventa molteplice, ma solo nelle forme (determinazioni). Tutte le cose sono “ disuguali”,
ma hanno lo stesso identico spirito di vita che le fa essere quelle diverse cose. Lo
spirito cambia solo apparentemente; cambia aspetto, come un abito che indossa
temporaneamente. Può essere un minerale, un vegetale od un animale, i quali si
nutrono l’uno dell’altro di quello stesso spirito che li ha originati, come Saturno
mangia continuamente i suoi figli. Dunque dal Bene-Uno all’Intelligenza (Prima Natura) ed a quello Spirito Universale (seconda Natura) che penetra, si riflette ed abbraccia ogni cosa (terza Natura).
Questa struttura è alla base della cosmopratica, che si adatta alla comprensione del carattere ed alla pratica del corpo umano. Quest’energia, che permea ogni
essere vivente in ogni forma, è energia che fluisce ed è percepibile come forza vitale
nel corpo umano ed in ogni sua parte. “Domus est semper mortua… Sed eam inabitans vivit” – diceva Paracelso – ma è anche specificata dal particolare carattere di
una singola persona e quindi dal suo tema astrologico ed espressa differentemente
da ogni organo del corpo che mostra avere, oltre a una specifica funzione fisiologica, una propria personalità. Per questo Elaine attribuì ai 12 canali corporei, gli stessi
della medicina tradizionale cinese, un segno della ruota zodiacale. Dodici canali per
dodici segni- più due, vaso- governatore e vaso concezione che rappresentano un
po’ lo yang e lo yin del nostro corpo.
Il vaso-governatore è la “carcassa” d’ossa e muscoli che ci riveste: vaso – concezione è la centralina dei comandi – la parte invisibile, che muove il visibile del nostro corpo. Per ogni canale c’è un percorso, una linea invisibile, nella quale scorre
l’energia che, attraversando le membra, le braccia, i denti, i piedi e le mani, può essere percepita, nella sua qualità di forte o debole, dalle mani esperte di chi può valutarla, misurarla e “testarla”. Il collegamento fra le parti, i sistemi corporei ed i segni dello zodiaco, non è inteso come una suddivisione di parti anatomiche, ma come un’espressione sul piano materiale, attraverso il carattere e le funzioni d’ogni
organo, dei principi primi dell’astrologia. Energia che si determina e diviene specifica nella terza natura e che come tale, può essere percepita attraverso i sensi.
Dal canale dei polmoni, l’energia va alla prima vertebra toracica, ai denti canini
mascellari, ai muscoli coracobrachiali, ai deltoidi, alle palpebre superiori, fino ai pol-
92
RiflessioniArgomento
e proposte
lici delle mani. Questo significa che un mal di spalle corrisponde più propriamente
ad una debolezza del canale dei polmoni che non ad un generico reumatismo e che
il disturbo del canale specifico può essere curato attraverso i suoi nutrienti, ma soprattutto bisogna comprendere la ragione interiore che è all’origine di quella manifestazione. I polmoni corrispondono al segno astrologico dei Gemelli ed esprimono
la “comunicazione” - un movimento d’apertura e di chiusura.
Chi è nato sotto il segno dei Gemelli si sente “intrappolato” o a disagio per le
critiche; è costretto a parlare, a spiegarsi, ma la sua voglia di comunicare non sempre trova l’espressione adeguata. I suoi polmoni traducono sul piano fisico questo
linguaggio inespresso. Dal canale dei reni, corrispondente al segno astrologico della
Bilancia, l’energia va al muscolo iliaco, agli psoas, ai muscoli posti ai lati delle vertebre lombari, ai muscoli laterali del collo che formano il cosiddetto trapezio superiore, al terzo dito del piede, ai denti del giudizio inferiori, alla fronte ed all’interno
delle orecchie.
I reni sono una coppia… io e…, sono gli organi che esprimono il principio del
confronto e della separazione; sono sensibili a sentimenti di panico e di paura (affrontare la paura è uno dei compiti di un nato della Bilancia), oppure ad esperienze
come il giudicare o l’esser giudicato. Spesso troviamo persone della Bilancia con
problemi ai reni o persone con problemi renali coinvolte in esperienze legate al panico, al giudicare od all’accusare. Soprattutto se non sono veramente consapevoli
dell’esperienza che stanno vivendo a livello interiore. Il corpo è il mezzo attraverso il
quale l’anima parla il suo linguaggio; il corpo non può mentire e niente può esser
meglio compreso da noi, di ciò che si esprime attraverso di esso. È come il nostro
soccorritore anche quando, nella malattia, appare il nostro nemico!
Ogni persona che studia la disciplina astrologica sa che in questo celeste gioco
di simboli, si mostrano le molteplici espressioni dell’anima dell’uomo, che si offrono
alla nostra contemplazione, piuttosto che al nostro giudizio….alla serenità ed al distacco della conoscenza, piuttosto che all’impulso ed alla brutalità emozionale- alla
comprensione piuttosto che alla condanna. Arroyo scrive che l’astrologia usa le parole per cercare di avvicinarsi alla vita. Elaine usava le parole chiave dei dodici segni
come base di una sua speciale forma terapeutica volta alla comprensione ed all’accettazione dei significati profondi d’ogni esperienza di vita. E questa speciale forma
di terapia, questa particolare tecnica verbale è il perdono. Perdonare per poter superare l’aspetto separatista e dualistico della materia. Tutte le persone non riescono
ad accettare ogni parte della propria natura- amano alcune parti di sé e non ne
amano altre che rifuggono od ignorano; oppure non riescono ad accettare l’esistenza cosi com’è, talvolta dolorosa, talvolta gioiosa: abituati a percepire le esperienze come “buone” o “cattive”, diventano preda del dolore e della sofferenza. Il
perdono è un modo imparziale per stimolare le zone “ impure” della nostra anima,
non per giudicarle, ma per provare ad accettarle - un modo per suscitare attraverso
le parole, esperienze emotive lasciate all’oscurità ed alla paura e restituirle alla conoscenza.
Riflessioni e proposte
Argomento
93
La formula del perdono si avvale di parole specifiche, volte a respingere le tenebre presenti nell’uomo (la lotta fra la luce e le tenebre, fra puro ed impuro è proprio ciò che chiamiamo vita). Elaine aveva catalogato i “perdoni” secondo i dodici
segni: all’Ariete- a cui attribuiva la vescica come primo organo d’eliminazione dell’impuro- prima via d’uscita delle tossine, spettano, come parole significanti: “pazienza- ribellione” oltre a molte altre che si allineano a queste, attraverso le loro
qualità contrarie. Al Toro, a cui attribuisce la cistifellea come organo corrispondente: affetto-contraddizione. Ai Gemelli-polmoni: rispetto-intolleranza. Al Cancrostomaco:accettare-subire. Al Leone-cuore: amare-odiare. Alla Vergine-intestino tenue (la parte discriminante della nostra funzione assimilativa): fede-desiderare. Alla
Bilancia-reni: armonia-infedeltà. Allo Scorpione-circolazione-sesso: lealtà-tentazione. Al Sagittario-fegato: coraggio-dubbio. Al Capricorno-intestino crasso: coscienza-vergogna. All’Acquario, a cui si attribuiscono come organi la milza ed il pancreas:
altruismo-irrazionale. Ai Pesci, canale del triplice scaldatore (che comprende il sistema linfatico-ormonale e quello immunitario): capacità-conflitto.
La parola perdono spiega e concilia qualità contrarie, che costituiscono il contenuto della coscienza, il dualismo che è alla base d’ogni manifestazione. L’osservatore e l’osservato, il conoscitore ed il conosciuto… e cosi via. Percepire l’identità degli opposti, significa pervenire ad una “ liberazione”, perché allora si realizza che il
cercatore stesso è il cercato, che tutte le distinzioni esistono soltanto nella dualità
ma gli stessi, sovrapposti l’uno all’altro causano la distruzione loro e della condizione stessa della dualità, rivelando cosi la fondamentale unità. Anche l’astrologia, attraverso la contemplazione delle molteplici inclinazioni umane, attraverso l’alternarsi di aspetti e transiti, astenendosi dal suggerire asserzioni su quel che è positivo
e ciò che non lo è ed accettando l’intreccio di qualità opposte, costituisce un’opportunità di trascendere il dualismo e di guardare alla fondamentale unità.
Per oltre dieci anni, Elaine si dedicò senza risparmiarsi al lavoro ed alla cura
degli altri: seguiva con amore scevro da sentimentalismo, con saggezza e attenzione, centinaia di persone che la seguivano come una madre o come una “profetessa”,
sottoponendole ogni genere di problema. Era un’insegnante incantevole, capace di
affascinare e commuovere le platee che assistevano alle sue lezioni. La sua morte,
improvvisa ed inattesa è stata la sua ultima lezione: “muori come hai vissuto e come tu sei…” diceva. La sera di plenilunio del 22 dicembre 1999, mentre la luna compiva un ciclo di 130 anni attorno alla terra, Elaine lasciava il suo corpo terreno.
“La grande lezione della morte è quella della separazione, che ti costringe a
desiderare la riunificazione. Quando siamo nel punto del più grande rifiuto, l’ego
non vuole più sofferenza, là c’è la trasformazione.”
NOTE
1 “Il più bello dei legami è quello che di se stesso e delle cose legate fa una cosa sola in grado supremo. E questo, per sua natura, nel modo più bello fa la proporzione. Infatti, allorché di tre numeri o masse o potenze, il medio sta all’ultimo come il primo sta al medio e, a sua volta, il medio
sta al primo come l’ultimo sta al medio, allora, il medio diventando primo ed ultimo, e l’ultimo ed
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RiflessioniArgomento
e proposte
il primo diventando ambedue medi, accadrà di necessità che tutte le proporzioni siano le stesse,
e, divenute fra loro le stesse, tutte saranno un’unità” (Timeo).La sezione aurea prima accennata è
l’operazione con cui si divide un segmento in due parti di cui la maggiore sia media proporzionale
tra la minore e l’intero.
2 “L’Astrologia non è una costruzione della ragione. Essa fu creata dall’anima” (R. Sicuteri)
3 “L’Alchymia contemplativa prende per oggetto la natura dei cieli e dei loro astri, la sorgente degli
elementi, la causa delle meteore, l’origine dei minerali, la nutrizione delle piante e degli animali.
La seconda, ha per scopo “l’operazione” alla quale non può pervenire che per mezzo dell’Alchymia
contemplativa e per questo partecipa dell’una e dell’altra. L’alchymia farmaceutica non ha per
scopo che l’operazione.”
FONTI
■ Conferenze tenute a Marradi da Giorgini Dott. Martino e Williams Dott. Elaine.
■ Nessuno nasce, nessuno muore, di Nisargadatta Maharau-ed. “Il punto d’incontro”.
Riflessioni e proposteArgomento
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LUIS DEZA LINARES
LA CENA COSMICA DI LEONARDO
L.A. 127-258
Il Cenacolo di Leonardo travalica il messaggio puramente pittorico e ad ogni angolatura presenta sorprendenti messaggi simbolici e criptici, taluni d’evidente matrice
astrologica o numerologica. Il mistero del coltello in una mano “isolata”…
Un consesso d’uomini riuniti dietro una lunga tavola collocata in primo piano
in un’immensa sala rettangolare.
Il dramma di tutta l’umanità è presente eternamente in questo cenacolo universale, dove ogni uomo rappresenta magistralmente la tipologia lasciando trasparire l’intimità della sua anima e la totalità del suo essere.
Lo spazio del quadro abbraccia una prospettiva ottica inconsueta, ci dà la sensazione di un’atmosfera circolare e globale: è il risultato del concorso geniale tra
prospettiva lineare e quella chiamata prospettiva fiorentina, prodotto dei rapporti
tra luce ed ombra, creando l’illusione di profondità e rotondità con la densità ed il
colore dell’atmosfera circostante. Circolarità suggerita anche dal maggiore peso ottico che Leonardo dà alle figure dell’estremità del quadro, dalla cornice curva sopra
la porta centrale e dalla profondità infinita del cielo. Il primo piano è aperto nella
sua totalità, forse, grazie alla leva del tavolo contro le pareti laterali. La luce sembra
provenire dal fondo della sala da sinistra, illuminando la parete destra; creando una
zona diurna in polarità alla parete notturna.
Leonardo crea un’unità grandiosa sintetizzando i seguenti elementi:
1 - Lo spazio. La sua visione di spazio non è solo ottica, cioè di creare una
realtà fisica tridimensionale illusoria in una parete di due dimensioni, per rappresentare fisicamente un oggetto, attraverso l’illusione ottica dalla prospettiva lineare. Lo spazio dell’ultima cena è uno spazio in eterno mutamento psicologico, dove si
sviluppano i moti dell’essere nell’intensità drammatica della propria autenticità,
dell’onestà e dell’innocenza di fronte al dolo ed anche della propria identità di fronte ad un fatto sociale, storico e cosmico ineluttabile. E’ uno spazio totale, fisico, psicologico, etico, sociale, spirituale. Uno spazio dell’essenza dell’essere, dei suoi moti
mentali e dei suoi impulsi del cuore. Uno spazio cosmico e universale (un ordine e
un’unità nella sua diversità) per la sua analogia con i quattro principi numerici pita-
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Riflessioni e proposte
gorici che generano il dieci, simbolo dell’unità e della totalità: L’Uno (la figura del
centro come principio spirituale), più il Due (la dualità astratta ed equilibrata rappresentata dal gruppo a destra e dal gruppo a sinistra del Cristo), più il Tre (l’unione
dei due principi, l’Uno ed il Due, che creano e si trasformano perpetuamente, rappresentato dalle due finestre che corrispondono anche alla realtà spirituale dei due
gruppi, più la porta centrale che corrisponde all’unità spirituale del Cristo). Segue il
Quattro (è l’idea di progressione e di forza produttiva, la matrice delle matrici, rappresentato già dal tavolo, dai quattro gruppi d’apostoli e dai quattro arazzi d’ogni
parete, replicati per significare che tutto nasce e tramonta senza fine, per rinascere
e morire nuovamente oggi e sempre). Il risultato di questa somma è il dieci, espressione dinamica dell’unità (1+2+3+4=10)
2 - Il tempo. I personaggi non sono solo storici, esseri che hanno vissuto in
un determinato tempo. Sono dodici archetipi mentali eterni (i dodici segni) che
esprimono una propria qualità caratteriale nel travaglio di raggiungere l’autenticità
spirituale, confrontandosi con la realtà spirituale individualizzata ed assoluta, rappresentata nella figura del Cristo, perciò imperturbabile, equanime, centrale. Tutto il
suo essere esprime sereno distacco. E’ l’immagine della Katharsis platonica, quella
di un essere perfettamente centrato nel vero Se, che ha liberato la sua anima immortale dalla sua anima mortale.
3 - La luce. Non va identificata luce con illuminazione. In uno spazio pittorico
se i corpi sono illuminati da una fonte luminosa, vuol dire che sono corpi fisici e
perciò proiettano la loro ombra. Nei personaggi della cena di Leonardo ognuno ha
la sua propria luce. Come nelle icone bizantine i personaggi divini godono di luce
propria. Perciò non sono corpi fisici, ma concetti, principi che illuminano, non possono essere illuminati. La luce è interiore, l’illuminazione è esteriore. I personaggi
non sono solo la rappresentazione fisica degli apostoli, ma immagini di tipi spirituali: simboli.
Ognuno rappresenta non solo uno stato psicologico, ma è la rappresentazione
di un tipo spirituale di fronte alla ricerca della verità. “ … gli disse Tommaso: Signore, non sappiamo dove vai, e come possiamo sapere la via?. Gesù gli rispose: Io sono la via, la verità e la vita, nessuno può venire al Padre mio se non per me…
Gli disse Filippo: Signore, mostraci il Padre e ci basta. Gesù gli disse: Da tanto tempo sono con voi, e tu non mi hai conosciuto, o Filippo?… Gli disse Giuda Taddeo: Signore, come va che tu ti manifesti a noi e non al mondo?. Gesù gli rispose:
Se uno mi ama, osserverà la mia parola, e il Padre mio lo amerà, e verremo a
lui, e dimoreremo in lui… Ancora un poco, e più non mi vedrete; e un altro
poco poi mi vedrete di nuovo. Allora alcuni dei suoi discepoli si chiesero a vicenda: Che significa mai quello che ci dice… San Giovanni cap. 14 e 16. (questi dialoghi stanno in relazione al gruppo di destra dello spettatore). Questa è la luce interiore che Leonardo fa trasparire attraverso la conoscenza del moto interiore e della
fisionomia anatomica. “Il moto nasce dalla forza… La forza è una virtù spirituale”.
Leonardo.
Riflessioni e proposte
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4 - La struttura architettonica. Predominano i numeri 3 e 4; tre aperture
che ci mettono in contatto con la dimensione cosmica e quattro arazzi in ogni parete, quattro gruppi composti di tre personaggi ciascuno.
Nel pensiero pitagorico ed anche cinese, il tre sta a significare il cielo, la realtà
spirituale; il quattro la terra, la realtà materiale.
La figura centrale è un triangolo equilatero perfetto (l’unità e la perfezione
spirituale), richiamando la nostra immaginazione alla forma piramidale. Questa figura è il punto d’unione e di divisione di tutti gli elementi che compongono il quadro. Tutte le linee prospettiche convergono sul capo, verso l’occhio destro.
Questo personaggio immobile che emana amore, serenità e pace, agita il cuore, la mente ed i corpi degli apostoli, prima in due movimenti ben definiti di sei
apostoli, per lato; quelli che si trovano dalla parte della mano destra rivolta verso il
basso (quasi da essa emanati) hanno più contatto con il tavolo: è la regalità ed il
contatto con il mondo (la borsa con il soldi, il coltello, l’attitudine di precauzione,
come il bisogno di dare ascolto e amore; ma anche l’imperativo di donarsi alle cause
filantropiche e fraternizzare altruisticamente, guardando al presente ed al futuro).
Di quelli che emanano dalla mano sinistra, rivolto il palmo verso l’alto, recettiva,
che, accogliendo tanto l’anima di tutte le cose come la forza dell’alto, nessuno tange il tavolo (dopo l’ultimo restauro quel pane che sta tra Filippo e Giacomo il maggiore, si è trasformato in una mano, attribuita a Tommaso).
Questa prima divisione degli apostoli si suddivide a sua volta in quattro dinamiche geometriche bene differenziate (segni primaverili, estivi, autunnali ed invernali) ed infine ogni personaggio è pienamente caratterizzato (le dodici tipologie zodiacali).
L’edificio è una realtà fisica, perciò soggetta alla prospettiva fisica, ma, nonostante ciò, tutte le sue linee convergono o nascono dalla realtà spirituale, il Cristo.
Mentre l’assemblea umana che è parte dello spazio dell’edificio, trascende la prospettiva fisica. Ognuno dei quattro gruppi ha una propria prospettiva, senza rompere l’armonia dell’insieme; armonia, che è il risultato della realtà fisica, della realtà
umana del gruppo e del singolo individuo, della realtà del principio spirituale che fa
nascere e unifica il tutto, senza dimenticare che tutto accade nell’immensità della
realtà cosmica, la natura naturans che penetra dalle tre aperture del fondo, per indicare che tutto è un fenomeno di questa realtà.
Con la Cena di Leonardo s’inaugura un nuovo stadio dello spirito umano (fu la
più copiata), l’uomo singolo di fronte alla Realtà. Ogni individuo deve ricercare dentro se stesso, con tutto se stesso, la propria autenticità. La verità si realizza nell’essenzialità dell’esistenza, non solo con la contemplazione o attraverso un fatto religioso soggetto ad un dogma dottrinale. Ogni essere umano ha la sua propria realtà
ed il suo proprio agire, come il suo proprio contesto sociale. Ognuno è un promotore attivo con il suo proprio modo di essere.
Così ogni discepolo è una individualità precisa, manifestata con una fisionomia, un gesto, un atteggiamento, una postura, un moto, una costituzione del corpo
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Riflessioni e proposte
che corrisponde ad un tipo spirituale ed ad un modello caratteriale. Leonardo classifica dodici tipi spirituali, ognuno con la sua specifica attitudine e misura.
Fino ad allora tutte le Cene di scuole fiorentine non esprimevano l’umanità
con tutto il suo travaglio interiore, erano icone catechiste. Giuda era collocato al di
qua dalla tavola, come un escluso ed un antagonista.
La tesi astrologica
L’eclittica solare è divisa da due solstizi e due equinozi, dando nascita alle quattro
stagioni, che determinano quattro periodi corrispondenti a quattro modi di essere
della natura.
Leonardo divide i dodici apostoli in gruppi di tre persone ciascuno, creando
una sequenza di quattro climi differenti. Iniziamo dal lato destro dello spettatore:
1.- Il clima del primo gruppo è quello di una temperatura mite ma di grossa
forza di iniziativa estroversa, come anche di propria affermazione (i tre personaggi
dialogano tra loro) e di comunicazione. Potente l’atteggiamento del primo apostolo,
decisa la espressione del volto, propositivo l’atteggiamento delle mani (Simone?).
Fermo, ma mite nell’espressione e ricettivo nell’atteggiamento della mano il secondo (Taddeo ?). Evidente il gesto comunicativo del terzo, giovanile nella tipologia,
con il capo rivolto al primo gruppo e le mani protese verso il secondo (Matteo ?).
2.- Il clima del secondo gruppo, la temperatura del secondo gruppo è intensa e
calda, abbraccia quasi la figura divina. Fervore e intimo sentimento delle mani verso
il petto (Filippo?), e il petto aperto, solare, nella massima estensione delle braccia
(Giacomo il maggiore?). Il terzo con l’indice proteso a puntualizzare (Tommaso?).
3.- Il clima del terzo gruppo, il gruppo forma una piramide tronca lasciando
uno spazio vuoto triangolare tra lui e la figura centrale.. C’è l’intimità, il chinarsi all’ascolto nella attitudine di ascolto dell’altro, della prima, armonioso figura (Giovanni?). Le mani del secondo prendono una borsa, un coltello (Giuda?). Il clima è
degli imprevisti venti freddi che spogliano e dei giorni che si accorciano, mettendo
l’anima a nudo con le sue paure e i suoi amori un tirarsi indietro angoscioso e tormentato. lo slancio della ricerca è evidente nella terza figura così come l’enfasi del
suo consigliare (Pietro?). Tutto ciò che è esteriore si interiorizza. E’ l’intensità dei
colori dell’autunno che vuole supplire la luce dell’astro che cala. E’ il moto della interiorizzazione della vita.
4.- Il clima del quarto gruppo è quello della precauzione fredda che si trasforma in sollecitudine. Le mani del primo parlano di prudenza, di riflessione, mentre lo
scetticismo è dipinto sul suo volto (Andrea?). L’atteggiamento del secondo che si
protende in un abbraccio è invece aperto e fraternale (Giacomo il minore?), mentre una sentita partecipazione che si protende e si offre è nell’atteggiamento pronto i sacrificio dell’ultimo apostolo (Bartolomeo?).
Nella Cena di Leonardo le tre aperture del fondo mostrano l’infinito e ogni
gruppo di tre apostoli crea una nuova unità: il tre, proiezione diretta dell’uno, sim-
Riflessioni e proposte
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bolo dell’Essere Assoluto. L’idea della trinità delle religioni. È l’immagine della perfezione, della pace e della felicità. In generale i numeri dispari sono carichi di energia
spirituale. Nel quadro i quattro arazzi attaccati a ogni parete laterale danno l’idea
del mondo delle cose e dell’illusione ottica, mentre i quattro gruppi, la massa dell’umanità: il quattro, che è la base per il volume delle cose fisiche, perciò simbolo della materia. Il tetraedro (solido di quattro facce) genera gli altri quattro solidi platonici. I numeri pari, secondo i pitagorici, sono portatori di energia materiale.
Nel quadro i quattro gruppi più il Cristo danno cinque unità, numero dispari, è
il simbolo dell’uomo nel possesso di tutte le sue potenzialità, l’uomo perfetto, l’Anima Universale, il ciclo esistenziale. Gli otto arazzi (l’otto è la Madre Universale come
creatrice di tutte le forme esistenti) più le tre aperture fanno undici, numero dispari, simbolo della persuasione. Perciò numericamente è una pittura carica di energia
spirituale.
La visione e la descrizione della realtà nel linguaggio astrologico
L’astrologia descrive ogni evento, in uno spazio ed in un tempo determinato ed irripetibile attraverso il modello di una circonferenza con il suo centro topografico.
Nella meccanica astronomica i pianeti girano intorno al sole, nella meccanica astrologica il centro è la persona umana come un evento che nasce in una determinata
latitudine e longitudine della terra e che si svolge nel mondo e nel tempo.
Nel Cenacolo tutti gli apostoli si muovono in relazione al centro (anche matematico e geometrico); il Cristo, immobile, con il palmo della mano destra rivolta
verso il basso e quello della mano sinistra rivolto verso l’alto.
Io collettivo Io di coppia
emisfero sociale
Unità
Io familiare
Io personale
centro spirituale
emisfero individuale
La mano senza corpo del tradimento
Questa mano che viene da lontano o dalla profondità dell’anima insoddisfatta e che
costituisce un piccolo e scontato dettaglio per gli studiosi della Cena di Leonardo, è
invece una chiave per capire il significato altamente simbolico del quadro e del
pensiero di Leonardo nei confronti del tradimento ed il suo giudizio sul traditore
Giuda o sul tradimento di Pietro. E’ evidente che la mano che tiene il coltello non
appartiene a nessuno degli apostoli.
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Riflessioni e proposte
Si poteva supporre che la mano fosse di Giuda, il traditore, nell’atto di nascondere il braccio indietro, ma non può essere il braccio sinistro, giacché lo si vede
chiaramente appoggiato sul tavolo. E neppure il suo tradimento è rappresentato
dalla borsa con le monete che afferra con la mano destra, visto che lui era l’economo del gruppo: “Difatti, alcuni pensavano che, tenendo Giuda la borsa, Gesù gli
avesse detto: “ Compra quanto ci accorre per la festa”, oppure: “ Da’ qualche cosa ai
poveri” (Giovanni 13,29). Ma siccome sembra naturale che la mano provenga dal
personaggio che sta dietro Giuda, allora vuol dire che è la mano armata di Pietro,
che taglia l’orecchio destro di Malco, un servo del sommo sacerdote. Ma neanche
questo coincide con i fatti: non è con un coltello che lui lo ferisce, ma con una spada. E se questo personaggio rappresentasse Pietro, per il suo atteggiamento portato
verso avanti e con la mano sinistra con tutte le dita segnalanti Gesù, sarebbe qualificarlo solo come impulsivo. Al contrario Pietro incarna un valore più significativo,
capo degli apostoli, capo della chiesa.
Ciò che è sbalorditivo, è che la mano ha una posizione che non può essere del
braccio del personaggio che si slancia verso Gesù. Un maestro del disegno e della
forma come Leonardo non può cadere in un simile errore da principiante, la sproporzione e l’errore di conformazione del polso rispetto al corpo. Il braccio di questo
personaggio, in relazione alla linea del tavolo ed al proprio corpo, scende con un’apertura di 45° gradi, col gomito rivolto verso lo spettatore, la cosa più naturale è
che appoggi la mano sulla tavola, dietro il braccio destro di Giuda. Si deve appoggiare, perché il suo corpo è completamente sbilanciato, mentre la mano con il coltello che è di profilo ed orizzontale seguendo la linea del tavolo, sale da dietro il
corpo di Giuda ed esce da una manica di colore marrone scuro, (prima del restauro).
Dopo l’ultimo restauro, dov’era la manica, è restata una zona ambigua di colore, come se si fosse cancellato il polso e l’ombra d’oggi, che prima era una manica, si è
trasformata in una torsione improponibile del polso per unirla al braccio di Pietro.
Di fronte a questi fatti, nascono tanti, tanti dubbi: può Leonardo dipingere una mano con una angolazione inverosimile in relazione al braccio e con un polso sproporzionato? C’è un motivo per farlo, allora, essendo lui un maestro del disegno? (Nel
Royal Library del Windsor Castle, c’è uno studio per un braccio piegato e drappeggiato fatto da Leonardo, circa nel 1493-1494, che può essere servita per il braccio
destro della Vergine nella Madonna Benois e per il braccio destro di Pietro, soltanto
che in questo studio non è finita la mano).
Nei molteplici restauri quale pittore ha potuto osare cancellare questa brutta
torsione della mano per farne una mano senza corpo (vuol dire che questa ambiguità esisteva già) che sale da dietro la schiena di Giuda?. Nell’ultimo intervento
dopo la cancellatura della manica resta una linea che evidenzia due zone di colore
per la stessa tunica: questo può voler dire che hanno pulito il polso originale? E’
una mano senza corpo? O lui ha dipinto un rebus? E’ perciò una mano simbolica?
Cosa ci vuole dire?.
Leonardo ci dice: ognuno scelga d’accordo al suo livello di coscienza!!!
Riflessioni e proposte
101
Leonardo
Leonardo, spirito investigatore, non solo della natura, ma anche del moto interiore
degli uomini, fa parte, come protagonista, di un momento straordinario della civiltà
occidentale, l’Umanesimo e la Riforma. Uno spirito all’erta, indagatore, innovatore,
audace, creatore, universale, formatosi nella scuola neoplatonica e nell’ermetismo
(è il motivo per il quale leggo l’opera di Leonardo anche sotto questo profilo); resterà indifferente e formale nel momento di dare la sua testimonianza nelle vicende
dello spirito? La Cena è destinata a rispondere, unicamente se l’azione umana corrisponde all’azione del libero arbitrio od al determinismo delle scritture? Se l’uomo è
rapito da Dio o da Satana inconsciamente?.
Luca a questo proposito, disse: … “Ma, ecco, la mano di colui che mi tradisce è
con me sulla mensa. Poiché il figlio dell’uomo se ne va com’è stato decretato; ma
guai a quell’uomo per opera del quale è tradito!”. Allora essi cominciarono a domandarsi a vicenda, chi fra di loro poteva essere colui che avrebbe fatto questo”. Luca 22, 21, 22, 23. E come se questa rivelazione non fosse così sbalorditiva e terribile,
Luca passa subito ad un altro punto del giorno come se la loro riunione fosse una
cena d’affari: “Nacque poi fra di loro una discussione: chi di essi poteva essere stimato il più grande”. 22, 24. Per Luca, quest’ultimo punto è più importante del tradimento, gli dà più spazio e spiegazione. Allora mi viene un dubbio; non sarà che
quando Gesù disse: “La mano di colui che mi tradisce è con me sulla mensa”; in
realtà, può essere che Gesù volesse dire: “Colui che è chiamato a tradirmi, è unito
con me più che mai, per la gloria del figlio dell’uomo”. Per Leonardo questa mano
non appartiene a Giuda, gli è imposta. Giov. Cap. 13, vers. 16, 17, 18, 19, 20.
Marco racconta: “Venuta la sera, egli arrivò coi dodici. Or mentre erano a tavola e stavano mangiando, Gesù disse: “In verità vi dico: uno di voi mi tradirà, uno
che mangia con me” Marco 14, 17, 18. Che vuol dire “uno che mangia con me”,
quando i dodici mangiavano con lui?.
Nel versetto 19, 20, Marco disse: “Allora cominciarono ad affliggersi ed a domandargli uno dopo l’altro: “Son forse io?” Che vuol dire “son forse io?” Non vuol
dire per caso: “A chi di noi tocca questa missione?”. Continua Marco: “Ma egli rispose loro: “ Uno dei Dodici che mette la mano con me nel medesimo piatto…”. Che significa nel linguaggio allegorico, per non dire metaforico di Gesù: “Mette la mano
con me nel medesimo piatto?”.
Considerazioni
– Leonardo colloca il simbolo del principio spirituale divino, centrale, immobile e
perfetto nella perfezione geometrica di un triangolo equilatero: per significare
l’unità (Dio è propriamente, uno, vero e buono… che da esso le cose hanno immediatamente l’unità, la verità e la bontà loro. Dio è l’essere, Eckhart. Dio è uno.
Gal. III,20. L’uno che è detto monade, vale a dire unità, non è numero, ma fonte
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Riflessioni e proposte
ed origine di tutti i numeri. Microbio) e quest’unità è trina: verità, bontà e bellezza e non come fa Eckhart di includere l’unità come uno dei tre aspetti. Il simbolo
del Cristo nel quadro è equidistante da ogni azione umana e nello stesso tempo è
interno ad essa.
Una mano con la palma rivolta verso l’alto e l’altra verso il basso; la realtà eterna
si manifesta duale: regale e sacerdotale, attiva e passiva, maschile e femminile,
contemplativa ed attiva, interessi terreni e trascendenza della materialità terrena,
ecc. Questo sistema binario di ragione e fede è riconciliato perché nasce dall’unità ed il travaglio umano è di ritrovare quest’unità.
“Non sarà più probabile che lo studio “di naturale” si sia presto trasformato nella
mente di Leonardo come lo spunto per la codificazione di “tipi” o “generi” da applicare indifferentemente ora all’uno ora all’altro soggetto?”, pag. 35 del Libro
“Leonardo l’ultima cena” scritto da Pinin Brambila Barcilon e Pietro C. Marani.
Edizione Electra. Sì, è anche la mia tesi, ricordando che allora era in voga la fisiognomica basata sui tipi astrologici che Leonardo, con il suo spirito geniale, porta
al massimo livello d’espressione artistica. Leonardo stesso dice: ma tuttavia, la
naturalezza degli uomini, i loro vizi ed il loro temperamento si rivelano in parte
nelle fattezze del volto. Leonardo ci lascia un trattato unico nel suo genere d’astrologia fisiognomica.
Come ipotesi derivata dal punto precedente, a parte la caratterizzazione degli accenni evangelici relativi ai personaggi storici, Leonardo rappresenta la fisionomia,
il moto mentale, l’atteggiamento, l’espressione d’ogni Segno Astrologico seguendo l’ordine, Ariete, Toro, Gemelli, ecc… partendo dalla destra dello spettatore. Anche se fino ad oggi non c’è un criterio unanime nell’assegnare ogni segno ad un
determinato apostolo.
Leonardo dipinge una mano ambigua, che poteva essere percepita come continuazione logica del braccio di Pietro ed anche come una mano misteriosa, che
spunta tra questi due personaggi, enigmatica, senza corpo, senza lucidità, senza
mandante, per far nascere nell’animo del fruitore dubbi, incertezze e sconcertare
chi dorme e si sente sicuro nelle frasi fatte, nell’ovvietà della logica, quando invece la realtà è cosi inafferrabile.
Conclusione
O voi ch’avete li ‘intelletti sani,
mirate la dottrina che s’asconde
sotto ‘l velame de li versi strani?
Inferno, IX, 61-63
Se questa mano armata di coltello (realmente è un pugnale afferrato con chiara intenzione) non appartiene ad un braccio, ad un corpo, ad una testa evidente, allora può avere infiniti significati: io ne azzardo alcuni: nell’iconografia cristiana la
Riflessioni e proposte
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volontà di Dio è rappresentata da una mano che sale da una nuvola. Ma mai è stata
rappresentata con un coltello. La mano significa potere. Perciò questa mano non
appartiene alla volontà di Dio. La mano con un coltello indica la volontà di ferire,
può allora significare carattere irascibile. La mano senza braccio e senza testa può
dire che il mandante è occulto o che la sua intenzione non obbedisce alla volontà
del singolo uomo, ma che è parte del dramma di tutta l’umanità e che qualcuno
dovrà sopportare il ruolo di capro espiatorio. Chi è senza colpa od errore lanci la
prima pietra!. Questa mano ovviamente è in relazione con il tradimento per la sua
ubicazione, sia che provenga da dietro la schiena di Giuda o dal braccio di Pietro
che lo nasconde dietro. Questa è un’assemblea d’uomini che cercano la verità, non
una verità, non c’è spazio né ruolo per una casta di guerrieri, né possono avere armi
che feriscono. La verità non può essere tradita né difesa con mezzi impropri alla
stessa natura della verità. Tradire la verità, per colui che la cerca, vuol dire tradire se
stesso. Questa mano con il coltello che vuol dire? Non è il coltello per tagliare le
arance. Nell’analisi del significato di questa mano armata, dobbiamo distinguere il
valore categorico o storico dal suo significato allegorico e simbolico.
Leonardo ci dice: ognuno scelga d’accordo al suo livello di coscienza!!!
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Riflessioni e proposte
NELLA BERNARDI
LETTURE
SUL TEMA INTEGRATO SINASTRICO
L.A. 127-312
Leggendo l’articolo su Federico Capone (L.A. 125-102 di Fulvio Mocco), mi tornò alla
mente quando lo conobbi, tra l’anno 1987-1988. Mi recavo da lui per acquistare i
nuovi numeri dell’Osservatore Astronomico ed altro, e, in quelle occasioni, ebbi la
possibilità di fare delle lunghe chiacchierate circa le difficoltà nell’interpretazione
degli astri. A dire il vero, io avevo poco da dire e mi preoccupavo soltanto di non lasciarmi sfuggire una parola di ciò che diceva. Ricordo il suo tono sarcastico e beffardo, mentre affermava che in realtà sappiamo ancora troppo poco. Ricordo una
frase: “…tra poco Saturno transiterà sul mio Sole… e non ho la più pallida idea di
ciò che mi accadrà; spero solo non si tratti di un infarto!”. L’ultima volta che lo vidi
osai sottoporgli il mio oroscopo, tentando di indurlo ad un’interpretazione. In quel
periodo mi stava molto a cuore la mia vita affettiva, invece lui si soffermò sui miei
pianeti in III casa Scorpione ed esclamò: “…però! potresti scrivere qualcosa per
me…potrei pubblicartelo. Non hai proprio niente da sottopormi?” In effetti, avevo
cominciato una sorta di ricerca. Ero particolarmente interessata alla sinastria, al
Mid-Point ed avevo messo a punto un mio “sistema”, veloce e semplice, per interpretare le affinità di coppia (pur non tralasciando mai i metodi tradizionali). Con
molto imbarazzo (temevo il suo giudizio) gliene parlai sostenendo che, per i pochi
casi sino ad allora analizzati, il metodo funzionava. Riemerse il suo sarcasmo e mi
rispose: “Certo che il metodo funziona…tutti i metodi funzionano…basta capirci
qualcosa! Analizza più casi, poi scrivimi cosa hai dedotto e lo valuterò”. Il tono della
sua voce era cambiato, mi sembrava di averlo irritato; ero, forse, stata troppo presuntuosa nel sostenere che il metodo funziona? Continuai le mie ricerche, ma non
gli inviai mai i risultati.
Da allora sono passati quindici anni e non ho mai smesso di usare questo sistema che ora esporrò.
Dall’analisi delle mie esperienze personali cominciai a chiedermi come mai un
individuo (uomo o donna che sia), che ha determinate caratteristiche della propria
personalità, il più delle volte, quando è in coppia, si trasforma e pare diventi “un’altra persona”. Non vi è mai capitato di avere un’amica (o un amico), di cui apprezzate
Riflessioni e proposte
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la simpatia, la spontaneità ecc.. e di vederla in tutt’altro modo quando è con il partner? Non vi è mai capitato di sentirvi, voi stessi, “diversi” quando siete in coppia e di
pensare: “perché nell’unione con “Filippo” alcuni aspetti della mia personalità si manifestavano spontaneamente e nell’unione con “Giacomo” no?”
In effetti, l’unione con un’altra persona determina la nascita di un “TUTT’UNO”
assolutamente UNICO.
Se i due luminari (Sole e Luna) rappresentano i principi archetipici dell’uomo
(Sole=l’IO reale) e della donna (Luna=l’IO sensibile), allora ho pensato di calcolare il
Punto di Mezzo (PM) tra il Sole dell’uno e la Luna dell’altra (PM Sole/Luna). Questo
PM, a seconda della casa e del segno in cui verrà a trovarsi, ci fornirà delle indicazioni circa ciò che gli altri percepiscono della coppia, oppure l’immagine che i due
offrono di sé a contatto con gli altri.
Al contrario, il PM tra la Luna di Lui ed il Sole di Lei (PM Luna/Sole) ci riveleranno la parte più nascosta: come vengono vissute le emozioni all’interno del rapporto, come e se vengono manifestate. Ciò che è l’unione all’interno della coppia.
Seguendo questa “onda” allora deduco che il PM Venere (di LUI) e Marte (di
Lei) ci fornirà indicazioni circa il “modo d’amare” o come ama Lui, mentre il PM
Marte/Venere c’indicherà “il modo di vivere l’amore” o come ama Lei.
Il punto di Mezzo tra Mercurio/Marte e Marte/Mercurio c’indicheranno il tipo
di dialogo che esiste tra i due. Nel primo caso sapremo ciò di cui principalmente
parla lui, nel secondo ciò di cui parla lei.
Infine il PM tra Saturno/Giove e Giove/Saturno rappresentano un “punto critico” della coppia. Il primo rappresenterà il “punto critico” di LUI ma subito da LEI, il
secondo rappresenterà il “punto critico” di LEI subito da LUI.
L’ascendente è dato dal PM tra asc/asc dal quale partiranno le 12 case di 30
gradi l’una.
Sembra tutto molto complicato, invece è semplicissimo. Basta fare alcune prove sui vostri stessi oroscopi, quelli di amici o personaggi famosi e tutto sarà più
chiaro.
Prendiamo ad esempio la coppia di Lady D. e del Principe Carlo:
Asc. lui 05 Asc. lei 18 = PM 11 circa
PM Sole/luna (Sole lui 22° / Luna lei 25° ) = 8° circa.
Quindici anni fa, senza pensare alla coppia più famosa d’Inghilterra (le mie ricerche si basavano solo su coppie conosciute da me profondamente), a proposito di
questo PM annotavo: “è un punto di freddezza e grande razionalità. Gli altri vedono
in questa coppia un’unione che può basarsi su un’utilità, ma raramente sull’amore.
Può esistere questo PM tra due persone che lavorano insieme o condividono delle
ambizioni sociali ecc..”
Il PM Luna/Sole (Luna lui 0° /Sole lei 9° ) = 5° Gemelli (circa)
…”la natura emotiva è qui molto mutevole. Non si può parlare di profondità di
emozioni e neppure di fedeltà. Ci può essere un’intesa intellettuale o sollecitazioni
in questo senso. Possono sentirsi uniti solo grazie ad interessi comuni”.
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Riflessioni e proposte
Tralascio i PM Mercurio/Marte, Venere/Marte (non conosco così intimamente
questa coppia!!), ma è interessante notare i PM dei punti critici:
Punto critico di Lei:
Saturno di lei 27° / Giove lui 29° = PM 14° (circa) in IV casa
…”il punto critico può essere proprio la freddezza; uno dei due può limitare
l’altro nel raggiungimento delle proprie ambizioni … Uno dei due può sentirsi sfruttato dall’altro.
Punto critico di Lui:
Giove di lei 5° / Saturno Lui 5° = PM 20° in II casa
…”paura della gelosia od infedeltà del partner. Problemi di tipo legale. Tutti i
tormenti dello scorpione sono qui rappresentati.”
Mi limito a questo piccolo “campione”; sicuramente, nell’interpretazione, ogni
astrologo tenderà a cogliere alcune sfumature (sui segni e case) piuttosto che altre.
Posso garantirvi che questi PM sono sensibili ai transiti. Vi stupirete di come il passaggio di Giove o Saturno possano influire sulla coppia!! Se la riterrete interessante
potrò inviarvi l’interpretazione dei vari PM nei segni e nelle case.
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ASTROLOGIA
CLASSICA
410 – Il Kitab ‘Ard Miftah An-Nujum
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Astrologia
Argomento
classica
ARMANDO PROFITA
IL KITAB ‘ARD MIFTAH AN-NUJUM
L.A. 127-410
Il KITAB ‘ARD MIFTAH AN-NUJUM – letteralmente “Libro sull’esposizione della chiave delle stelle” – è la traduzione dal greco in arabo di un misterioso trattato di
astrologia attribuito ad Hermes Trismegisto
Alcuni lo ritengono il primo testo tradotto dal greco in arabo. Approfondisce
vari argomenti, fra cui il signore dell’anno,i ritmi quaternari ,ecc.
«…… il più nobile su tutti i sapienti, il quale – come si legge nel proemio –
operò tre volte più di loro…».1 Nella parte del trattato che ci è pervenuta, l’ignoto
autore insegna come prevedere gli eventi di un anno in base all’oroscopo eretto all’equinozio di primavera.2 Del manoscritto esiste un esemplare, forse un unicum,
presso la Biblioteca Ambrosiana di Milano. Il testo porta la data del 125 H (743 d.C.),
ma tale datazione è controversa. C.A. Nallino accetta la data riportata sul manoscritto e non esita a definire il Kitab ard miftah an nujum il primo libro di astrologia
tradotto dal greco in arabo.3
Alessandro Bausani, autore di un pregevole saggio sull’opera pubblicato nel
1983 dall’Accademia Nazionale dei Lincei, ritiene invece che il manoscritto sia stato
in parte composto e in parte tradotto tra il 9° e il 10° secolo nell’area persiana, e ciò
a causa delle peculiari caratteristiche lessicali del testo e per la grande scioltezza e
padronanza della materia dimostrata dal traduttore, impensabile in un’epoca (125
Hegira.) in cui gli Arabi non disponevano ancora di approfondite conoscenze di
astrologia.4 Anche se più tardo del 125 H il trattato è una testimonianza dell’astrologia erudita dell’alto medioevo, preziosa non soltanto per il notevole contenuto
dottrinario, ma anche per i numerosi temi oroscopici minuziosamente commentati
a scopo didattico dei quali è corredata ogni parte del manoscritto: caratteristica
questa che rende l’opera attuale e di grande utilità pratica, differenziandola dalla
maggior parte delle opere più antiche e coeve nelle quali i redattori prescindono
dall’illustrazione di casi pratici limitandosi ad elencare regole ed aforismi, come Tolomeo nella sua pur fondamentale opera quadripartita.
Non menzionato dai grandi trattatisti medievali e sconosciuto alla maggior
parte degli autori moderni, il “Kitab Ard Miftah An-nujum” merita di essere divulgato e valorizzato per i suoi utili insegnamenti in quella materia che oggi viene comunemente definita “astrologia mondiale”.
In tale ambito il Kitab Ard Miftah An-Nujum, uno dei primi trattati specifici
Astrologia classica
Argomento
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che si conoscano, offre un metodo completo di predizione degli eventi annuali (tuttora praticabile) pur restando saldamente ancorato all’esoterismo tradizionale.
* * *
Nel proemio, l’ignoto autore così esordice: «La rivoluzione degli anni del mondo si conoscerà quando il Sole sarà entrato nel primo minuto dell’Ariete. In quel
momento tu devi erigere l’Ascendente nei suoi gradi e minuti in modo che non ti
sfugga nulla di questo; poi devi erigere anche i quattro cardini nei loro gradi e minuti onde tu conosca ogni cardine e quel che c’è prima e dopo di essi; poi devi porre i sette astri in quell’ora nei loro segni nei loro gradi e minuti.
Conosci dunque fra essi quello che è veloce e quello che è lento, il retrogrado e
il diretto : infatti il retrogrado non ha forza in azioni di bene finché non divenga diretto. Devi anche conoscere i loro limiti e il loro decani, i signori delle loro case, i signori dei loro limiti e i signori dei loro decani.»5 Sulla scelta dell’equinozio di primavera come momento ciclico di rinnovazione del tempo dal quale trarre gli auspici e
sull’importanza attribuita all’Ascendente e ai cardini della figura oroscopica, non è il
caso di dilungarsi; giova piuttosto rilevare la totale mancanza di utilizzo delle sigizie e, segnatamente, della luna nuova che precede l’equinozio (contrariamente al
dettato di Tolomeo) e soprattutto l’esplicita adozione delle “CASE”. In un recente
saggio sulla domificazione antica Robert Hand sostiene che in origine furono gli
stessi segni dello Zodiaco ad essere usati come “case”: «… in questo sistema – scrive
Hand – il grado AS dello Zodiaco definisce come prima casa il segno in cui esso è
collocato. Lo stesso segno dell’AS perciò diventa la prima casa, come noi la definiremmo, dal suo inizio reale fino alla fine, senza preoccuparci dove possa cadere il
grado AS nel segno. Il segno che sorge dopo il segno AS diventa la 2ª casa, quello
seguente la 3ª e così via…».6
Il Kitab ‘Ard Miftah An Nujum convalida dunque gli studi di Hand : e non può
essere sottaciuto al riguardo che le numerose carte del cielo che corredano il manoscritto e che sono tutte imperniate sul sistema domificatorio dei c.d. “SEGNI-CASE”, portano a risultati non meno validi di qualsivoglia domificazione attuale.
Ma proseguiamo nella nostra analisi. Dopo le istruzioni sulla erezione della
carta del cielo, l’autore avverte: «Prima d’ogni cosa devi conoscere l’Ascendente al
momento della rivoluzione dell’anno; poi devi conoscere chi è il signore dell’ascendente, chi è il signore del limite dell’ascendente, chi è il signore del decano dell’ascendente, chi è il signore del trigono (dell’AS) e chi è il signore del limite della Luna; guarda poi dove si trova Giove in quale grado e in quale limite, se è favorevole o
contrario, se è più forte o più debole del Sole. E devi sapere quale pianeta è nella
sua exaltatio o nell’exaltatio di un altro, e questo è più degno di spiegarti la situazione dell’anno, se Dio vuole, cioè ti dirà il vero e non menzogna. E quando hai saputo tutto questo, devi guardare qual’è il pianeta più forte e di maggiore aiuto e il
più brillante nella luce: e sarà l’orientale che appare di sotto i raggi. Devi anche
considerare la latitudine dei pianeti e la loro declinazione».
L’avvertimento di «… CONOSCERE PRIMA DI OGNI COSA…» i “signori” dell’A.S. e
della Luna, rivela l’importante ruolo che tali significatori ebbero nelle antiche tecni-
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Astrologia
Argomento
classica
che predittive.7 La signoria di un certo astro su una zona o punto del cielo ben definiti deve intendersi secondo gli astrologi antichi come “assoluta proprietà” di quel
luogo : tutto ciò che venga a trovarsi in questo spazio (altro pianeta, parte, punto
fittizio, ecc.) subisce un’alterazione della qualità e dinamismi propri e deve adattarsi
al regime ivi imposto dall’ “oikodespòtes” recependone in qualche modo i connotati
e le virtù. La fonte occulta alla quale ha attinto la primitiva dottrina allorché ha
elevato i pianeti al rango di SIGNORI DEL CIELO probabilmente dev’essere ricercata
nell’esoterismo della GEOGRAFIA SACRA.8 Nelle antiche culture ad assetto tradizionale il dominio su un territorio è un privilegio aristocratico-sacrale accordato soltanto al re e ai patrizi, a soggetti cioè dotati di una particolare qualificazione. Tale
potestas è sancita da una specie di “diritto divino”, cioè da norme che promanano
da un ordine superiore. Nel quadro di queste leggi i limiti del territorio allo stesso
tempo appaiono sacri, fatidici e inviolabili, tanto da essere protetti da dei uranici
dell’ordine come il dio “TERMINUS”, massima divinità dei Sabini: «così profondamente venerato – dice H.M.R. Leopold – da essere l’unico a non venire espulso dal
tempio capitolino quando, più tardi, gli altri dei dovettero far largo al nuovo altissimo dio Giove».7 Alla base di queste dottrine vi è un elemento fondamentale : la visione duale della realtà per cui ciò che esiste nel mondo fisico è un prolungamento
di un equivalente modello perfetto del mondo invisibile dal quale tutto trae origine,
causa e forma.
Ciò vale anche per lo spazio percepito dai sensi e per la natura nel suo insieme.
Nell’antica prassi magico-sacrale il rituale di insediamento di un re o di un capo in un territorio determina la liberazione dello spazio occupato dalle forze ctonie
e numinose del caos e il suo assoggettamento all’ordine-cosmos.
L’occulto e indissolubile legame che allora si stabilisce tra il dominus e la terra
delimitata santifica, garantisce e preserva quel luogo dall’interferenza delle forze
disgregatrici sempre in agguato, ma allo stesso tempo contribuisce a garantire il
mantenimento dell’ordine cosmico perché nell’universo tutto è collegato e ogni singola parte interagisce con l’intera manifestazione del creato.
Poiché “ciò che è in alto è come ciò che è in basso”, anche il cielo venne delimitato da confini inviolabili e sacri, ed al governo di ogni parte di esso (segno-decano-limite-ecc.) fu posto un signore – un “oikodespòtes” che ne garantisse la stabilità perpetua.
I signori del cielo nelle diverse tradizioni furono geni, angeli, spiriti e nella fase
più tarda i pianeti dell’astrologia tolemaica.
IL SIGNORE DELL’ANNO 1
Una parte fondamentale del Kitab ‘Ard Miftah an Nujum riguarda certamente il “SIGNORE DELL’ANNO”.
Al riguardo l’autore così si esprime: «Ti insegnerò se Dio vuole come conoscere
i pianeti che sono il signore dell’anno. Guarda dunque quale pianeta sta, come ti ho
detto, nell’Ascendente, chè allora è il più forte; poi nel medio cielo, poi nell’occaso
Astrologia classica
Argomento
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(discendente), poi nell’imo cielo: quello sarà il signore dell’anno. Se non c’è nulla nei
punti che ti ho detto e descritto guarda all’undicesimo segno dall’ascendente; se
sta lì, sarà il signore dell’anno, ed è giusto che sia così perché quel luogo è il luogo
della fortuna, si trova dopo il medio cielo ed è fra i luoghi di Giove, se Dio vuole; altrimenti guarda al quinto (segno dall’ascendente), se si trova lì, come t’ho accennato, sarà il signore dell’anno; altrimenti guarda al nono (segno) dall’ascendente, anche se è debole perché è prima di un cardine, ma è uno dei trigoni : comunque, se
c’è un pianeta lì, sarà il signore dell’anno, altrimenti guarda ai pianeti quale di loro
è più veloce di corso e di uscita da un segno e quello sarà il signore dell’anno e da
esso ti sarà chiaro il comportamento dell’anno, se Dio vorrà. Se poi ce ne sono due
o più nella situazione che ti ho detto, guarda qual è il più vicino e il più <<numeroso>> (sottinteso di aspetti) nei segni e quello sarà il più potente in questo e il signore dell’anno, e da esso saprai quel che avverrà nell’anno, se Dio vuole, come ti
spiegherò meglio più in là in questo mio libro: non v’è forza se non in Dio!».
Il significato che oggi attribuiamo al tempo è ben diverso da quello primitivo.
Per noi il tempo è un’astrazione. Lo concepiamo generalmente come un continuum di punti che si snodano linearmente all’infinito in una sequenza unidirezionale irreversibile.
Il prodursi degli eventi non dipende dal tempo e gli accadimenti, proprio perché avulsi da esso, possiamo datarli in modo differente applicando i più svariati criteri.
Passato e futuro, prima e poi sono fasi distinte e parimente irreversibili, divise
da un elemento fittizio e instabile, il presente, proteso anch’esso verso un infinito
rettilineo.
Nella primitiva “Scienza Sacra del Calendario” affidata ai collegi sacerdotali, il
tempo è un ente trascendentale, una POTENZA REALE che agisce nell’universo attivando dinamismi che determinano gli avvenimenti: dunque una REALTA’ SATURA DI
DESTINO, secondo una felice espressione di René Guenon.
Il tempo della Tradizione è multidimensionale. Vi è un tempo comunemente
percepito nel quale si evolvono i fenomeni naturali e le azioni compiute nel quotidiano, e vi è un tempo ontologicamente superiore che trascende la quotidianità e la
storia: è il tempo delle “ORIGINI”, delle ierofanie, dello jus strictum, generalmente
concepito come tempo del mito, della cosmogonia e di tutto ciò che travalica l’umano.
Questo tempo è eterno, ma è anche evocabile e ripetibile al verificarsi di certe
condizioni: in esso – dice M. Eliade – l’individuo deve periodicamente immergersi
per risanare le piaghe che il tempo comune gli provoca.
Il tempo storico e metastorico nel suo insieme è articolato in fasi qualitativamente differenti, concatenate in cicli che si ripetono secondo modelli archetipici. La
palingenesi e “l’eterno ritorno” sono i punti essenziali di questa dinamica ciclica.
Sui “SIGNORI DEL TEMPO” delle dottrine antiche, alle quali pare faccia riferimento il SIGNORE DELL’ANNO del Kitab Ard Miftah An-Nujum, è utile ricordare che,
così come la primitiva scienza dello Spazio aveva correlato ai luoghi celesti specifici
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Astrologia
Argomento
classica
“SIGNORI” anche la scienza del tempo legò i cicli temporali o particolari momenti di
essi a reggitori sovrannaturali.
Una tarda reminescenza cabalistica di queste dottrine si rinviene nell’interessante “TRATTATO DELLE SETTE CAUSE SECONDE” o “DELLE INTELLIGENZE CELESTI”
dell’occultista rinascimentale Abbate Tritemio.
L’opera di apre con la seguente prolusione: «Saggissimo Cesare, il mondo inferiore creato ed organizzato da un’intelligenza prima – che è Dio – è governato da
intelligenze seconde. Ciò secondo la scienza dei Magi che dice che all’argine del cielo e della terra sette spiriti furono preposti ai sette pianeti. Ciascuno degli Spiriti
regge a turno e a rotazione l’universo per un periodo di 354 anni e quattro mesi».
Dopo tale premessa sono indicate le potenze angeliche e i periodi da esse rette, ma su ciò non ci dilungheremo essendo più utile ricordare che esattamente, nella relazione sui “SIGNORI DEL TEMPO” presentata nel 1997 a Venezia, Slovan Slobodnjek notava come i sistemi predittivi degli antichi poggiassero quasi esclusivamente sull’idea di PERIODI TEMPORALI qualificati da significatori planetari.
Grazie alla recente fioritura di studi sui testi antichi, tra i quali l’importante
opera antologica di Vettio Valente, Slobodnjek ha potuto classificare i SIGNORI DEL
TEMPO in tre gruppi.
SIGNORI UNIVERSALI DEL TEMPO (_) SIGNORI GENERALI DEL TEMPO (_) SIGNORI SPECIALI DEL TEMPO. Sono questi i pianeti che all’inizio prestabilito di un
certo ciclo temporale primeggiano in cielo per dignità e potenza, imprimendo perciò il loro governo agli eventi del ciclo stesso.
Il “SIGNORE DELL’ANNO” di cui tratta il Kitab ‘ard miftah an-nujum, si può includere nel terzo gruppo della classificazione di Slobodniek.
Tra le regole esposte nel trattato per individuare questa figura fondamentale di
“pianeta dominante” del cielo equinoziale sono degne di nota:
– la diversa forza dei 4 cardini della mappa (nell’ordine AS MC DS IC);
– l’importanza dell’11^ casa – definita “LUOGO DELLA FORTUNA” anziché “DOMUS
AMICORUM”;
– la signoria di GIOVE sull’11° campo: relazione questa che non è frutto di errore,
come d’impulso saremmo portati a credere
I pianeti infatti ebbero in origine una signoria fissa su 7 case della configurazione celeste indipendentemente dai segni zodiacali da esse intercettate, e precisamente:
CASA 1ª = MERCURIO
CASA 3ª = LUNA
CASA 5ª = VENERE
CASA 6ª = MARTE
CASA 9ª = SOLE
CASA 11ª = GIOVE
CASA 12ª = SATURNO
Astrologia classica
Argomento
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La 2ª, 4ª, 7ª, 8ª, 10ª casa, stranamente non ebbero signori planetari fissi : e sarebbe utile un più approfondito studio delle fonti per capire se almeno a questi settori fossero correlati i pianeti signori dei segni intercettati dalle case.(_)
I QUARTI d’ANNO
A corollario dei canoni appena esposti, l’ignoto traduttore arabo detta regole ulteriori sui “QUARTI D’ANNO”
Adesso ti spiegherò la nascita dei quarti dell’anno perché in essi si mutano i
tempi. L’Ariete, segno mutevole, è il primo dei segni, è il tempo primo dei tempi
(stagioni) ed è come la primavera; per questo cominciamo da esso. L’anno del mondo si cambia quando il sole entra in questo segno perché esso è un segno mutevole
ed è l’inizio dei segni ed esaltazione del Sole. Poi c’è il Cancro, quarto da lui. In esso
si cambia il tempo (stagione) e il Sole è alto su tutte le cose e brucia ogni raccolto.
In questo momento il tempo si cambia. Tu devi osservare (perciò) quando il Sole entra nel primo minuto del Cancro, quale segno sta sorgendo in quel momento, quale
limite e quale decano, e chi è il signore di quel limite e dove si trova il signore di
quel Limite e di quel Segno; sappi poi il grado dell’ascendente e i quattro cardini: se
qualche pianeta si trova in uno dei cardini, quello è il signore del Quarto (del Quadrante, o della Stagione) e non v’è da cercarne altri poiché non v’è altra speciale dignità. Se poi nei cardini non c’è nessun pianeta, considera il signore di quel segno
che sorge per tredici notti, poi il pianeta che sorge tredici notti (dopo) e così via per
sette volte fino a 91 giorni, cioè _ di anno. Poi devi osservare quando entra il Sole
nel primo minuto della Bilancia e quale segno ascende in quel momento e devi sapere i gradi dei quattro cardini (in quel momento): se c’è in essi un qualche pianeta
quello sarà il signore del quarto d’anno. Altrimenti considera il pianeta signore del
segno che sorge tredici notti, poi ancora avanti fino a esaurire i sette pianeti, cioè
fino a 91 notti, se Dio vuole. Poi devi anche osservare l’entrata del Sole nel primo
minuto del Capricorno; quale è l’ascendente e quali i cardini (in quel momento): se
c’è in essi un pianeta, quello è il signore del quarto (d’anno), se non c’è considera il
signore del segno che sorge tredici notti e così via finché il Sole si leverà ancora
nell’Ariete e fa come ti ho spiegato.
Il Kitab ‘Ard Miftah an Nujum, fedele all’antica dottrina, a differenza della nostra attuale rappresentazione rettilinea e unidimensionale del tempo, coglie in questo elemento la struttura CICLICA, perchè nell’universo tutto si compie secondo il
moto circolare.
Così, come i corpi celesti orbitando tornano nelle loro originarie positure e iniziano nuovi cicli, allo stesso modo il tempo nel suo insieme si evolve ciclicamente in
un processo di continua palingenesi. Esso si rinnoverà radicalmente allorchè il
“GRANDE ANNO” si sarà compiuto ultimando il suo ciclo.In scala minore il tempo si
rinnova ogni anno all’equinozio di primavera allorchè il Sole ritorna all’inizio del
suo circuito. Tale processo ciclico si articola in quattro fasi trimestrali ben definite,
governate ognuna da un proprio “SIGNORE”.
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Astrologia
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classica
La suddivisione di un ciclo temporale in quarti è un modello fisso che si ritrova
non soltanto nella rivoluzione annuale del Sole ma anche nel ciclo diurno solare
(suddiviso nelle quattro fasi dell’alba, del mezzogiorno, del tramonto e della mezzanotte) e nel ciclo mensile lunare (anch’esso suddiviso in quattro settimane).
E se i principali cicli che si manifestano nella natura sono contrassegnati dal
RITMO QUATERNARIO, possiamo esser d’accordo con Renè Guenon quando questi
afferma che il vero simbolismo, lungi dall’essere un prodotto artificiale dell’uomo, si
trova nella natura stessa o, meglio ancora, che LA NATURA STESSA NON E’ ALTRO
CHE UN SIMBOLO DI REALTA’ TRASCENDENTI.
In tale contesto le quattro mutazioni stagionali che instaurano i “quarti d’anno” dell’astrologia antica disvelano l’azione occulta di un archetipo ciclico metatemporale implicante quattro fasi di sviluppo qualitativamente diverse, ma strutturalmente concatenate, che si succedono sempre nello stesso ordine delimitate dai
quattro momenti critici fondamentali della “nascita”, corrispondente all’alba, della
“culminazione”, corrispondente a Mezzogiorno, del “declino”, corrispondente al tramonto e della “dissoluzione”, corrispondente alla mezzanotte. Anche la manifestazione universale nel suo insieme non sfugge a questa legge di palingenesi ciclica
del tempo : basterà ricordare la dottrina indù dei 4 YUGA e la corrispondente tradizione classica greco-romana delle età dell’Oro, dell’Argento, del Bronzo e del Ferro,
ma su ciò non è il caso di insistere. Dobbiamo, piuttosto, evidenziare che anche lo
SPAZIO al pari del TEMPO è regolato da una quadruplice partitura interna di direzioni e luoghi qualitativamente differenti, originati dai 4 punti cardinali. L’esoterismo di questi punti, racchiuso nella figura della croce bidimensionale, fa spesso riferimento agli equinozi e ai solstizi, cioè ai quattro momenti critici del percorso annuale del Sole nei quali muta l’onda luminosa dell’astro dispensatore della vita.
Così l’EST, luogo dove il Sole sorge, è il punto ideale dell’equinozio di primavera
e assurge a luogo fatidico di attivazione dei processi vitali e, per estensione, di risveglio e di elevazione dello Spirito. L’Occidente, connesso all’equinozio d’autunno,
per inversione è il luogo di passaggio al mondo delle ombre, all’aldilà e al momento
del “giudizio” che segue il trapasso dell’individuo.
Al Nord il Sole risorge invitto al solstizio d’inverno quando pareva che stesse
sprofondando nel punto più basso dell’eclittica, annullato dalle bieche forze tenebrose del caos : e l’arco diurno, che invertito il periodo di riduzione della luce solare
comincia a crescere nel giorno del solstizio invernale, assurge perciò a grandioso
simbolo della natura ispiratore di una vera e propria mistica della GLORIA.
Nella tradizione imperiale romana, ad esempio, non a caso all’imperatore –
“Sole e Luce della nazione” – venne riservato l’appellativo di “INVICTUS”.
L’altro punto di arresto del cammino del Sole a SUD rappresenta il termine
estremo della manifestazione universale in cui ogni processo, avendo raggiunto il
culmine e la piena maturazione, fruttifica e allo stesso tempo comincia a decadere
o a trasformarsi nel suo opposto. Tutte le scienze antiche (geografia, architettura,
calendario, ecc.) applicarono rigidamente le regole sulle direzioni simboliche dello
Spazio.Le città etrusco-romane venivano divise in quattro quartieri dagli assi per-
Astrologia classica
Argomento
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pendicolari del “Cardo” e del “Decumano”, legati com’è noto alle proiezioni delle linee equinoziali e solstiziali. Nella tradizione Indù i quattro quartieri delle città erano
riservati ognuno ad una casta : al Nord risiedevano i Brahamani a causa del rango
“polare” del sacerdozio; ad Est stavano gli Kshatriya perché lo spirito eroico di cui i
guerrieri erano garanti e custodi si vivifica in rapporto al luogo in cui il Sole nasce
all’alba e risplende all’equinozio; a Sud albergavano i Vaishya, mercanti e artigiani
dotati di minor qualificazione spirituale, ma pur sempre depositari di riti legati alle
arti e ai mestieri; ai Shûdra, cioè ai servi, infine, fu riservata la zona ad Ovest della
città, considerata, come si è visto, il luogo dell’oscurità. Ancora è da menzionare che
i templi dedicati a divinità solari furono generalmente orientati ad Est (e questa regola sopravvisse nelle chiese cristiane per molti secoli), mentre i cimiteri vennero
ubicati ad Occidente dei centri urbani.
Sull’esoterismo dei punti cardinali e sulla stretta correlazione tra questi e i solstizi e gli equinozi non possiamo dilungarci. Ricorderemo soltanto che le dottrine
tradizionali che adottarono questi simboli sopravvivono tuttora nei rituali di molti
Ordini iniziatici contemporanei.E’ certo comunque, per quel che a noi qui interessa,
che l’astrologia antica accolse gli stessi simboli, connaturandoli ai cosiddetti “SEGNI
CARDINALI” : segni nei quali avvengono le quattro fondamentali mutazioni del
tempo nell’arco annuale, come l’autore del Kitab ard Miftah an nujum apertamente
dichiara.
La digressione che precede ci può aiutare a capire come il sistema dei “QUARTI
D’ANNO” e relativi SIGNORI non sia frutto di invenzione di un fantasioso astrologo
medievale, ma tragga bensì origine da una raffinata scuola di pensiero riservata con
ogni probabilità ad una élite. Ciò del resto siamo autorizzati a supporre fidando nel
richiamo ad Ermete Trismegisto che apre il trattato. (1)
NOTE
1 Nei testi antichi l’attribuzione ad Ermete Trismegisto tende generalmente a conferire all’opera un
significato ieratico e a garantirne, perciò, l’aderenza alla Tradizione. Di ciò è testimone Giamblico
nel “De Misteriis Aegyptiorum, Chaldaeorum et Assyriorum” che nella versione latina di Marsilio
Ficino (cfr, Sebastiani, Milano, 1946, pag. 15), apre il capitolo “Della conoscenza delle cose divine”
avvertendo: «Gli scrittori egizi, poiché pensavano che ogni cosa fosse stata inventata da Mercurio,
gli dedicavano i loro libri. Infatti Mercurio è il dio della sapienza e della parola. Pitagora, Platone,
Democrito, Eudosso e molti altri si accostarono ai sacerdoti egizi. I loro dogmi si trovano presso
gli Assiri, gli Egizi e sulle colonne dedicate a Mercurio. Pitagora e Platone si iniziarono alla filosofia studiando sulle colonne di Mercurio in Egitto;le colonne di Mercurio, infatti sono piene di sapienza». Nel nostro caso, dunque, anche l’autore del Kitab Ard Miftah An-Nujum, intese dignificare l’opera attribuendola al dio greco-egizio “Tre volte grande”, nonostante i contenuti del libro
travalichino in qualche punto la tradizione astrologico-ermetica originaria.
2 Il libro – secondo A. Bausani – doveva forse costituire la prima parte di un più ampio trattato
astrologico dal titolo “Miftah Asrar An-Mijum”.3 C.A.Nallino menziona l’opera nella raccolta delle
sue lezioni in arabo tenute nel 1909-1910 all’Università del Cairo sulla storia dell’astronomia araba primitiva._ Alessandro Bausani, ATTI DELL’ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI – ANNO CCCLXXX – 1983, Serie VIII^, Volume XXVII, fasc. 2 Roma. Da questa pubblicazione abbiamo estrapolato i brani del Kitab Ard Miftah An Nujum tradotti in italiano dallo stesso Bausani, qui citati e
commentati._ Colpisce in questo quadro la complessità dell’analisi propedeutica dei pur non nu-
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Argomento
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merosi elementi della figura astrale. L’autore in sostanza raccomanda di misurare anzi tutto la
forza dei pianeti in base al moto e al passo e di definire la qualità dell’azione dei sette astri in ragione del grado di affinità di ognuno di essi coi signori del cielo. In questo si può cogliere già una
certa diversità tra l’astrologia medioevale e l’astrologia contemporanea che, in genere, prescinde
dalla preliminare caratura della carta del cielo e punta direttamente alla lettura della mappa senza indici di riferimento.
R. HAND, “LE CASE A SEGNO INTERO”, Linguaggio Astrale, Torino, n. 117-118._ Oggi conosciamo
poco e utilizziamo in modo limitato i “SIGNORI” delle diverse partiture dello zodiaco. Il progressivo e inarrestabile scostamento dalle fonti classiche ha reso sempre più vaghe ed estranee alle nostre pratiche queste antiche figure delle quali i dinamismi oramai non ci sono del tutto chiari. È
illuminante, al riguardo, l’esegesi storico-letteraria di Giuseppe Bezza sull’oikodespòtes. Dice Bezza: «…questo termine non può essere reso nella sua accezione tecnica usuale di signore della Casa o del domicilio: l’oikodespòtes,infatti è quell’astro che ha determinati diritti (logoi) o familiarità (oikeioseis) verso questo o quell’altro luogo del tema». Dovrebbe quindi tradursi dominus, “ signore” e l’”oikodespotìa” dominatus, “signoria”. A designare questa funzione sarebbe forse bastato il termine “despotes” che all’origine designava il padrone di casa, il capofamiglia. Ma in seguito perse il suo senso originario e nel greco del nuovo testamento si dovette creare “oikodespòtes”
che appare sempre nel significato di “signore – padrone”. Il termine assume nel lessico astrologico una sua accezione tecnica peculiare: è l’ESPRESSIONE DI UN DOMINIO ESERCITATO IN UN
TERRITORIO NATURALMENTE DEFINITO». G. BEZZA, “Alcune considerazioni sull’Ylech e L’ALCHOCODEN”, ATTI DEL II° CONGRESSO INTERNAZIONALE DI ASTROLOGIA, Venezia 1997 pubb. Dal C.I.D.A.
Sull’argomento cfr. A. Profita, “UN PASSO DI PLATONE”, Atti del II° Congresso Internazionale di
Astrologia, Venezia 1997, pubb. C.I.D.A. Torino._ H.M.R. Leopold “La religione di Roma”, F.lli Melita
Editori, 1988, Genova._ In questo assai noto sistema, ad ogni pianeta è correlata una fase della
vita dell’individuo in ragione degli attributi simbolici propri del pianeta : si va dall’infanzia, simboleggiata dalla Luna, alla vecchiaia retta da Saturno, attraverso le fasi intermedie di Mercurio (sviluppo della percezione e adoloscenza), Venere (periodo della pubertà), Marte e Sole (parte centrale della vita), Giove (maturità).
Sono denominati così i pianeti che governano periodi di tempo di ugual misura (es. decenni). La
successione delle varie posizioni dei sette astri lungo il circuito zodiacale della configurazione
oroscopica determina la successione di periodi qualitativamente diversi Solitamente si parte dal
Sole in natività diurna e dalla Luna in natività notturna.
Robert Hand, opera. cit. cfr. anche sull’argomento : R. Ambelain, “Astrologia Araba – Domificazione – Zodiaco – Oroscopo”, Ed. Mediteranee, Roma, 1994 _ Sul punto cfr. André Barbault, “Astrologia Mondiale” armenia Editore, 1980, pagg. 167 e segg. _ R. Guenon, “IL SIMBOLISMO DELLA
CROCE”, Rusconi 1973, pag. 40_ L’esoterismo comprende anche la croce tridimensionale a sei
bracci nella quale ai quattro punti cardinali si aggiungono altre due direzioni: l’ALTO e il BASSO._
L’ideogramma del Cancro composto da due identici glifi a forma di “9” posti in posizione speculare, come nel TAI-KI, bene rende quest’idea.
In Occidente l’esoterismo dei punti cardinali è fondamentale nella Massoneria e nel Martinismo._
Ragioni di spazio ci impediscono di illustrare altri brani del Kitab ard miftah an nujum. Tuttavia
non potremmo chiudere questo lavoro senza citare un singolare passo del libro sul modo in cui
debbano essere effettuate le previsioni annuali una volta individuati il Signore dell’anno e i Signori dei Quarti d’Anno subordinati al primo. Al riguardo l’autore precisa che: «La sorte dei Re dipende dal Signore dell’Anno e quella dei Grandi dai pianeti influenzati dal Signore dell’Anno per
forza e superiorità. E similmente quella della gente comune dipende dal pianeta che si trova ad
essere influenzato dal signore della sorte dei Grandi». Poste queste premesse seguono poi una
moltitudine di regole sull’interpretazione delle mappe che per brevità omettiamo Dobbiamo confessare che l’intreccio delle sorti del capo della nazione dei Grandi e della gente comune, dipendente dalle correlazioni fauste o infauste tra i pianeti di questi soggetti ci attrae notevolmente
tanto che ci siamo promessi di verificarle sul banco di prova.
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L’ANGOLO DEI NEOFITI
CASA TERZA
501 – Asterischi
601 – Mitologia: Gemelli
602 – Astrologia medica
520 – Autodiagnosi
330 – Seminario Sicuteri su Dioniso
390 – La posta di Marco
392 – Luna e Venere
612 – Lilith nelle Case
902 – Computer Club
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L’angolo dei neofiti - Casa Terza
ASTERISCHI
L.A. 127-501
SOLUZIONE ALLA DOMANDA SUI GLIFI
Il glifo del Leone e della Vergine derivano con ogni probabilità dalla forma delle lettere greche iniziali:
– per il Leone, (in greco Leon) è la lettera Lambda maiuscola (Λ, simile ad una V capovolta).
– per la Vergine (in greco Parthenos) è la lettera P (Π), appunto il vecchio pi greco
di nostra conoscenza. Le due lettere sono state abbellite con un ricciolino per il
leone e con due ricciolini ai due lati della p, in seguito così appesantiti da mascherare la lettera iniziale.
Gli esoterici comunque sono riusciti a vedere tante altre cose assai più complesse.
Spetta comunque un premio a Geneviève Jama, (che collabora fra l’altro attivamente per le traduzioni in francese dei nostri articoli per il Congresso di Montpellier) per la interpretazione più interessante: dalla tradizione greco-egizia il primo
segno è un “falcetto” come la costellazione del leone e la Vergine è pure una falce a
lato di tre spighe di grano.
PLUTONE
La denominazione del nuovo pianeta è una storia a sé. I primi suggerimenti per il
suo nome furono: Atlante, Zymal, Artemide, Perseo, Vulcano, Tantalo, Idana, Crono.
Il New York Times suggerì Minerva, altri giornalisti proposero Osiris, Bacco, Apollo,
Erebo. La vedova di Lowell suggerì Zeus, ma poi cambiò idea e avanzò il suo stesso
nome, Constance. Molti erano dell’opinione che il pianeta dovesse chiamarsi Lowell.
Il personale del Flagstaff Observatory, dove il pianeta era stato scoperto, suggerì
Crono, Minerva e Plutone. Alcuni mesi più tardi il pianeta venne ufficialmente denominato Plutone. Questo nome era stato in origine proposto da Venetia Burney,
una scolara di 11 anni di Oxford, Inghilterra.
DEL PIERO
Anche i detrattori di Del Piero avranno rispettato quel suo gesto – un bacio verso il
cielo – dedicato all’amato padre. E noi possiamo aggiungere: un gesto da Scorpione
di razza…
L’angolo dei neofiti - Casa Terza
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L’ANGOLO DELLA MITOLOGIA
A CURA DI MATTEO PAVESI
L.A. 127-601
GEMELLI
Mitologia e astrologia sono materie sorelle. Attraverso i simboli mitologici si possono conoscere i valori e i simboli primordiali dei segni zodiacali, quelli che sono nascosti nella parte più profonda del nostro inconscio e che spesso sono stati dimenticati.
Il terzo segno dello Zodiaco è rappresentato da due giovani, a volte due maschi, a volte un maschio e una femmina. Per la mitologia greco-romana sono Castore e Polluce, fratelli celesti uno mortale (figlio di Zeus) e uno immortale (figlio di
Tindaro, re di Sparta). Sulla testa portano copricapi a forma di cupola, che sono le
due metà dell’uovo cosmico dai quali sono nati. Spesso sono uno bianco e uno nero, per rappresentare lo stretto legame fra il giorno e la notte, il cielo e la terra, la
parte maschile e quella femminile della nostra anima. I Dioscuri si tengono per mano mettono comunicazione il cielo e la terra, l‘alto e il basso, il divino e l’umano.
Anche per questo ai Gemelli astrologici calzano bene i simboli di Ermes Mercurio. In
origine sola personificazione del vento, col tempo assunse la capacità unica di potersi muovere dove voleva nel mondo: nell’oltretomba come accompagnatore di
anime, sulla terra come protettore delle relazioni sociali o protettore del commercio
e dei viaggi, in cielo come interprete degli ordini divini e messaggero celeste. Questa terza accezione spirituale ed elevata, è probabilmente mutuata da Ermete Trismegisto - Thot, il tre volte grande dio egiziano della conoscenza. Sempre come
simbolo di perfezione sia fisica che spirituale, per la mitologia greca Ermes (con
Afrodite) diede vita ad Ermafrodito, essere dalla bellezza unica, dove la divisione e la
differenza non esistevano.
La rivalità fra fratelli infrange questa unità, come riportato da diversi miti o religioni, basterà ricordare Caino e Abele, Esaù e Giacobbe, oltre che Romolo e Remo,
ecc.
Il pianeta collegato al segno dei Gemelli (Mercurio) è particolarmente ricco di
simbologie e qualità: conoscenza, eloquenza, interprete degli ordini divini, messaggero degli dei, arti ginniche, astuzia, relazioni pacifiche e sociali, protettore del
commercio e dei viaggi, accompagnatore delle anime nell’Ade. Vento, ali, velocità,
furti.
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L’angolo dei neofiti - Casa Terza
DIDATTICA ELEMENTARE
DANTE VALENTE
L’ASTROLOGIA MEDICA
HA UNA LOGICA SCIENTIFICA
L.A. 127-602
Le prime nozioni dei corsi di biologia riguardano la definizione di “essere vivente”,
che non è agevole, perché soggetta a parecchie eccezioni. Ad esempio “la capacità
di movimento” non vale per i vegetali, la necessità dell’ossigeno non vale per certi
batteri che si nutrono di solfo e muoiono in ambiente di ossigeno ecc. Tuttavia per
la stragrande maggioranza degli esseri viventi e in particolare per gli umani queste
regole si possono considerare valide: per qualcuno però sarà una sorpresa ritrovare
queste “scoperte scientifiche” già da secoli “inscritte” nella sintassi zodiacale.
Veniamo dunque a queste definizioni scientifiche:
La vita richiede alcuni requisiti con determinate priorità
1) Necessità di acqua
poi nell’ordine:
2) Consumo di ossigeno, respirazione
3) Nutrimento ed eliminazione scorie
4) Riproduzione
5) Circolazione
6) Risposta agli stimoli
Il lettore conoscerà già gli abbinamenti classici fra zone del corpo e segni zodiacali, che seguono il percorso: come da Ariete a Pesci così da testa a piedi.
Una logica zodiacale primitiva divideva lo Zodiaco in una metà sinistra, lunare
e in una metà destra solare, a partire dallo spartiacque Cancro-Leone. Questa logica
facilita l’inquadramento che segue:
1) NECESSITÀ DI ACQUA. E’ più corretto parlare di soluzioni saline, in quanto i
sali in giusta concentrazione sono necessari per la sopravvivenza. L’acqua distillata
da sola è un veleno! Traduzione: è l’asse Cancro (acqua pura) – Capricorno sostanza
secca (sali minerali, in particolare sodio e potassio), che devono stare in giusto equilibrio, come tutti sappiamo.
L’angolo dei neofiti - Casa Terza
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2) OSSIGENO. Ovvero respirazione, intesa come introduzione di ossigeno nei
polmoni (Gemelli) e rispettivamente consumo (Sagittario). Può sembrare strano per
il Sagittario, ma se si pensa che il tessuto muscolare è il più avido di ossigeno e la
coscia (… il prosciutto per intenderci) è la parte del corpo più ricca di muscolo l’abbinamento diventa legittimo.
3) NUTRIMENTO ed ELIMINAZIONE SCORIE. Qualche obiezione sull’asse ToroScorpione?
4) RIPRODUZIONE: anch’esso Toro-Scorpione. Il cumulo di due funzioni diverse nello stesso asse può sembrare forzato, ma basti pensare che entrambe sono riconducibili ad uno stesso principio: quello del divenire, della trasformazione alchemica che include il principio di vita, di morte (del cibo o dell’individuo) ma anche di
rinascita.
* * *
Con questi tre assi si completa la prima fase, evidentemente primordiale, vegetativa o semplicemente lunare, visto che parte dal segno del Cancro.
La fase successiva, solare, riguarda per analogia funzioni complesse, organizzate in sistemi.
5) CIRCOLAZIONE: Asse Leone-Aquario, vale a dire circolazione centrale contro
la periferica. Se per il Leone-cuore non esistono dubbi, come mai la gamba (il polpaccio) rappresenta la circolazione? Questa parte del corpo è una zona “periferica”
in cui la circolazione venosa (in risalita!!) è particolarmente difficoltosa: basti pensare alle vene varicose.
6) OMEOSTASI: o più semplicemente la capacità di reagire adeguatamente agli
stimoli, di difendersi dagli attacchi esterni. È l’asse Ariete-Bilancia. Nella testa-Ariete sono contenuti infatti i principali organi di senso, deputati a sorvegliare pericoli
esterni (individui o sostanze). Fra gli organi bilancini coinvolti nella risposta figurano tutte le ghiandole endocrine (es. la surrenale con l’adrenalina, principale ormone
di stress). Ma il rene (Bilancia) è notoriamente l’organo di gran lunga più importante per rimediare agli squilibri nella composizione del sangue, in particolare la concentrazione di sodio, di potassio, per eliminare alcune scorie inutilizzabili e per recuperare materiale prezioso, come il glucosio (non a caso nei mammiferi in caso di
anemie o perdite di sangue l’afflusso privilegiato di sangue è riservato al cervello e
al rene). È un asse assai evoluto, in quanto può controllare altri assi, come quello
salino (Cancro-capricorno), quello metabolico (Toro scorpione), quello respiratorio
ecc.
7) Al nostro elenco manca infine l’asse Vergine Pesci, meno facile da inquadrare se ci si limita al binomio intestino – piedi. Ma una risposta c’è, sia pure complessa.
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L’angolo dei neofiti - Casa Terza
Certo, i piedi possono semplicemente simboleggiare l’altra caratteristica fondamentale degli animali: il movimento. Ma visti in un’ottica di asse, Vergine-analisi
e Pesci sintesi, si può pensare all’ attività di vaglio di tutto ciò che entra nell’organismo da una parte e alle contromisure dall’altra. Si può a questo punto recuperare la
fondamentale attività intestinale-epatica (virginea), che seleziona con diffidenza e
competenza il materiale introdotto (cibo, veleni) e decide come trasformarlo o gestirlo; si può pensare al sistema nervoso (già Adriana Cavadini ha ravvisato nei Pesci
l’attività nervosa centrale). Si potrebbe addirittura scindere le due funzioni del sistema nervoso, quella sensitiva e quella motoria fra Vergine e Pesci). Non è un caso
che l’attività immunitaria di sorveglianza del “diverso” sia stata attribuita concordemente al pianeta Nettuno, domicilio Pesci.
Ma la dualità Vergine-Pesci richiama anche fortemente l’adagio alchemico
“Solve et coagula”, ossia separa e riunisci dopo la purificazione, che potrebbe essere
il vasto campo della “Medicina alternativa”.
Ma forse per i Pesci, in quanto ultimo segno, va previsto un cammino, una via
di passaggio verso un altro Zodiaco, quello omologo superiore, dominio del mondo
psichico, sul quale stiamo ancora brancolando, dove però la scienza ufficiale ci può
essere di scarso aiuto.
Comunque ci interessava ribadire quanto fossero ”scientifiche” e non fantasiose le attribuzioni degli antichi.
Ai fini applicativi di questo punto prospettico, nei casi di astrologia medica,
dovrebbe essere più utile ragionare per assi, anziché per segni, e considerare la malattia come uno sbilanciamento all’interno di un asse. Ad esempio nella vecchiaia si
assiste a una progressiva disidratazione che corrisponderebbe – guarda caso – ad
una prevalenza del Capricorno sul Cancro. E, sempre guarda caso, l’invecchiamento
comporta anche una prevalenza delle scorie (Scorpione), un difetto di ossigenazione tessutale (Sagittario), di circolazione periferica (Acquario), di omeostasi (Bilancia), e di funzioni mentali (Pesci). Tutti sbilanciamenti a carico della seconda metà
dello Zodiaco, come se all’interno dell’asse ci fosse un percorso temporale unidirezionale.
L’angolo dei neofiti - Casa Terza
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ISABELLA PANIZZOLI
CURIOSO GIOCO D’AUTODIAGNOSI
CHE OGNUNO PUÒ PERSONALMENTE
VERIFICARE IN ANALOGIA
CON IL PROPRIO SEGNO SOLARE
L.A. 127-520
È interessante osservare il linguaggio comune e le analogie
esistenti tra “microcosmo-uomo” e “macrocosmo-uni-verso”.
La moderna psicologia asserisce: “una malattia si manifesta la’ dove non si riesce a vivere una capacità od un’attitudine personale in modo adeguato alla realtà”,
per cui il metodo più efficace per risolverla è quello di ricercarne le cause in noi
stessi, per correggere eventuali idee o comportamenti abitudinari che l’hanno favorita. Ed ecco i collegamenti che ne sono emersi:
1. MAL DI TESTA - EMICRANIA - DOLORI BILIARI - ALLERGIE
CONGIUNTIVITE - RINITE
Tendono a manifestarsi quando è ostacolata la propria autoaffermazione e
non è possibile esprimere la propria volontà o dare avvio ad un progetto personale. E, non a caso, l’Astrologia collega il
1° SEGNO al Fuoco (scintilla): ARIETE = testa, naso, occhi, sistema immunitario.
Capacità marziana d’autoaffermazione. Espressione di forte volontà fecondatrice, impulsiva ed aggressiva.
2. DOLORI AL COLLO, ALLA GOLA, ALLA FARINGE, DISFAGIA
Tendono a manifestarsi quando si hanno difficoltà a delimitare la propria persona ed il godimento personale, o non si ha consapevolezza del proprio valore
con mancanza di gratificazione personale. E, non a caso, l’Astrologia collega il
2° SEGNO alla Terra (fiorita): TORO = gola, collo, tiroide, bocca, tonsille, vagina,
ovaie, collo dell’utero. Gratificazione venusiana di se stessi
3. AFFEZIONI AI BRONCHI OD AI POLMONI - ASMA - TRISTEZZA
Tendono a manifestarsi quando si hanno inibizioni nella mobilità della persona
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4.
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L’angolo dei neofiti - Casa Terza
o nella capacità di conoscenza, d’espressione, di comunicazione e scambio anche affettivo. E, non a caso, l’Astrologia collega il
3° SEGNO all’Aria (respiro indipendente): GEMELLI = bronchi, polmoni, braccia,
enzimi, le tube. Capacità mercuriale di comunicazione e scambio.
DOLORI DI STOMACO - GASTRITE - ULCERA - PSORIASI- ECZEMA
Tendono a manifestarsi quando non si possono conseguire intimità ed attenzione e non si può mettere a frutto la propria peculiarità psichica. Problemi
emotivi di dipendenza, in prevalenza materni. E, non a caso, l’Astrologia collega il
4° SEGNO all’Acqua (emotiva): CANCRO = stomaco, nutrizione, utero. Emozioni lunari personali. Capacità di provare dei sentimenti
PROBLEMI DI CUORE, DI CIRCOLAZIONE - BLOCCHI ENERGETICI
Tendono a manifestarsi quando non è possibile vivere ciò che appassiona od è
compromessa un’affermazione di certezza che blocca la propria attività, anche
sessuale. E, non a caso, l’Astrologia collega il
5° SEGNO al Fuoco (fiamma): LEONE = Cuore, calore, passione, vitalità. Azione
solare di legame affettivo -passionale. Capacità d’azione psichica di legame
AFFEZIONI INTESTINALI
Tendono a manifestarsi quando non si possono esprimere i propri sentimenti,
le proprie idee e la propria natura al servizio di un ideale concreto che stimoli
l’azione d’assorbimento, di selezione e scarto purificatorio salutare. E, non a
caso, l’Astrologia collega il
6° SEGNO alla Terra (coltivata): VERGINE = Intestino, visceri, assimilazione, sistema simpatico neurovegetativo. Capacità mercuriale d’osservazione, d’assimilazione e manifestazione di metodo funzionale e pratico.
DISTURBI RENALI O SPASMI- CISTITE - PAURA- LACRIME
Tendono a manifestarsi quando viene a mancare la vita di società, il contatto,
la possibilità di confronto, di collaborazione e di relazione interpersonale con
paura di perdere la propria identità. E, non a caso, l’Astrologia collega il
7° SEGNO all’Aria ( spazio): BILANCIA = reni, surreni, vescica, ombelico, fegato,
pelle. Capacità venusiana di contatto e contratto d’amore, di collaborazione e
d’affermazione armonica con il partner o l’altro da sé, condividendo spazi fisici ed ambientali
DISTURBI AGLI ORGANI SESSUALI - IMPOTENZA- FRIGIDITA’
Tendono a manifestarsi quando non si può avere una propria opinione o non si
può seguire il proprio percorso o viene disturbata la capacità o la possibilità di
rinnovamento procreativo. E, non a caso, l’Astrologia collega l’
8° SEGNO all’Acqua (acqua stagnante): SCORPIONE = organi sessuali maschili,
sessualità riproduttiva, utero in fase secretoria, circolazione venosa. Capacità
plutoniana di rinnovamento e gestione del cambiamento di morte e rinascita.
PROBLEMI ALL’ANCA - AL FEMORE - AL FEGATO -ALLE ARTERIE
Tendono a manifestarsi quando non sono garantite da regole, la nascita e lo
L’angolo dei neofiti - Casa Terza
125
sviluppo dei rapporti interpersonali e l’elaborazione, la differenziazione e la
propaganda delle proprie idee od azioni autorigeneratrici. Blocco nello scorrimento dei progetti. E, non a caso, l’Astrologia collega il
9° SEGNO al Fuoco (brace): SAGITTARIO = cosce - fegato -circolazione arteriosa. Capacità gioviana d’espansione e di riaffermazione positiva di rapporti sociali, con pratiche regole educative, culturali, sportive, sociali, religiose.
10. MALATTIE ALLE OSSA ED ALLE ARTICOLAZIONI- GINOCCHIO
Tendono a manifestarsi quando si vive secondo norme superate di bene e di
male, senza un ordine interiore selettivo, causa di un pesante sovraccarico
d’impegni e responsabilità quotidiane con schemi troppo rigidi e pesanti da
gestire. E, non a caso, l’Astrologia collega il
10° SEGNO alla Terra (seminata): CAPRICORNO= tibie, polpacci, ginocchia,
denti, unghie. Capacità saturnina-razionale di difesa e rigido senso di responsabilità professionale e produttiva.
11. NEVROSI - IPERTENSIONE - CAVIGLIE
Tende a manifestarsi quando non è possibile la libertà, o quando il ritmo frenetico quotidiano impedisce di assaporare il calore ed il godimento delle gioie
della vita e crea una dispersione d’energia neuronale. E, non a caso, l’Astrologia
collega all’
11° SEGNO d’Aria (ipersensibile): ACQUARIO = caviglie, sistema nervoso, milza,
pancreas, pressione alta -ipereccitabilità. Capacità uraniana di selezione mnemonica, di movimenti ed azioni rapide e veloci. Ricerca d’equilibrio.
12. DISTURBI ALL’IPOFISI ED ALLE GHIANDOLE DI SECREZIONE
INTERNA - PROBLEMI PSICHICI DI DIPENDENZA – ANORESSIA.
Quando ci sono angosce per carenze affettive od insicurezze profonde per
condizionamenti educativi familiari, ambientali, morali che non si riescono a
dissolvere od a comprendere. Desiderio di fuga dalla realtà e dal proprio corpo.
E, non a caso, l’Astrologia collega il
12° SEGNO all’Acqua (vibrante): PESCI = cervello, piedi, sistema neuroendocrino, funzioni psichiche. Capacità nettuniana di percezione, d’intuizione e di
metamorfosi. Margine di confine tra l’uomo e l’infinito.
HO CONSULTATO DIVERSE FONTI:
– Heric Berne
– Ken Dyctald
– H.E. Richter
– Wilhelm Reich
– Dane Rudhyar
– Erich Neumann
– Georg Groddeck
– Erich Fromm
Ma il mio preferito è risultato:
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L’angolo dei neofiti - Casa Terza
– HERMANN MEYER, fondatore e direttore dell’Istituto d’Astrologia e Psicologia a
Monaco di Baviera, di cui ho apprezzato in particolar modo “Astrologia e Psicologia”, una sintesi nuova che calza ed ha calzato sorprendentemente bene in tutti i
temi natali da me esaminati. Ulteriori conferme ho poi avuto anche dal lavoro presentato da Adriana Cavadini, nella sua ultima conferenza a Milano.
“L’invito giocoso” che vorrei rivolgere ai lettori, consiste nel verificare personalmente su se stessi l’attendibilità di tali analogie, per diventare sempre più registi
consapevoli della propria vita, anche a livello clinico sanitario.
Non a caso ho voluto sintetizzare al massimo i concetti base, utilizzando termini astrologici e psicologici semplici e di facile comprensione per tutti.
Mi auguro possa essere un momento di riflessione illuminante per coloro che
ancora affrontano con panico i propri problemi di salute, illudendosi che la guarigione o la soluzione ai loro malesseri, possa dipendere solo ed esclusivamente dal
medico e dai farmaci.
L’angolo dei neofiti - Casa Terza
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LILIANA COSENTINO
SINTESI DEL SEMINARIO SU DIONISO
TENUTO DA ROBERTO SICUTERI A TORINO
IL 20 E 21 FEBBRAIO 1993
L.A. 127-330
Il principio dionisiaco va usato come linguaggio simbolico in psicoterapia e nell’analisi del profondo.
Si tratta della potenza e dell’energia vitale ed il mito, la storia, altro non sono
che la figurazione delle esperienze psichiche che fa l’uomo.
Il culto è da considerare come il mito che accade, che si manifesta e quindi la
manifestazione è come un ritorno continuo dell’energia e dei temi.
Dice Levi-Strauss: “ I miti di cui gli uomini si sono nutriti da sempre potrebbero
anche essere questo: una esplorazione sistematica e mai inutile dell’immaginario
con le sue risorse. I miti mettono in scena ogni sorta di creature e di avvenimenti
assurdi o contraddittori… ma le immagini del mondo che essi hanno proposto si riveleranno adeguate a questo mondo e adatte a rivelarne alcuni aspetti proprio perché sono inscritte nell’architettura dello spirito…”.
Presentazione del mito nel mondo cretese
Il ciclo iniziava intorno al 21 giugno, nel segno del Cancro, il segno della madre,
della gestazione. In quel periodo, in Egitto risaliva il livello del Nilo che comportava
l’irrigazione ed il nutrimento; la stella Sirio arrivava all’altezza del mar Egeo (Sirio
era il cane di Orione che muore punto da uno scorpione; ricordiamo che i riti dionisiaci terminano proprio in Novembre).
Il capodanno cretese è dunque caratterizzato dall’abbondanza del caldo, del
miele e poi ci sarà l’uva ed il vino. Gli altri simboli sono i serpenti con i riferimenti
alla vita infera ed alla sessualità, il toro come espressione massima di vitalità e l’edera.
I serpenti nei riti eleusini sembra che fossero portati nelle caverne sacre alla
Dea Madre e lì nutriti con il seme dei sacerdoti.
Le premesse del dionisismo sono: totale libertà dei corpi in comunione con il
creato.
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L’angolo dei neofiti - Casa Terza
La forza della “zoe” mandava in estasi le donne; le menadi correvano d’un fiato
sul monte Parnaso a 2200 metri d’altezza, non in preda ad un’ubriacatura come voleva far credere una certa letteratura ottocentesca, ma in preda ad estasi divina.
Il mito di Dioniso
Nasce dall’unione tra Zeus e Semele, una mortale (il contatto profondo con il divino). Ciò scatena la gelosia di Era (moglie di Zeus) che spinge Semele ad incuriosirsi
ed a guardare l’amante (come Eros e Psiche). Zeus infuriato la incenerisce con un
fulmine, ma salva il nascituro cucendolo dentro la sua coscia (Dioniso, il cucito dentro). Il piccolo, appena nato, viene consegnato a Hermes (Mercurio). Dunque Zeus
elimina il principio umano e salva la parte divina. Hermes a sua volta lo consegna
ad Ino ed Atamante che lo consegnano alle ninfe dell’acqua ed a Sileno.
Dioniso perciò, cresce tra le donne, è il dio delle donne.
Era è vista come il principio materno negativo, gelosa e restrittiva, che non
vuole che la vita segua il suo corso .
Narra un mito, che Era ad un certo punto fa impazzire Dioniso, che ubriaco si
dà a tutte le possibili insensatezze di comportamento e di linguaggio.
Egli dunque cresce ed appare nell’immaginario collettivo unito alla vite = vita,
vino = sangue. In un altro mito i Titani (simbolo di bieco potere) lo rapiscono, lo
fanno a pezzi, lo bollono.
Infatti, nella patologia schizofrenica i malati riferiscono sogni di perdita di
pezzi del loro corpo (cioè di fronte alla razionalità, alla persona tutta d’un pezzo, la
psiche risponde smembrandosi = uccidendosi).
Arroyo, a proposito di transiti, fa riferimento alla bollitura come rimescolamento, perché tutto risale, fa venire a galla ciò che è plutoniano: l’ES.
Il mito continua: Zeus ricaccia i Titani nel vulcano (l’Etna), Era pietosamente rimette insieme i pezzi di Dioniso e lo riporta in vita. Tutto questo rappresenta il primo sacrificio di fronte alle forze avverse.
Egli muore tre volte (i trigoni) e rinasce tre volte. Dopo viene consegnato a
Persefone e trascorre un certo tempo nel palazzo ctonio (dove l’anima si ricostituisce attraverso la sapienza eterna di ciò che è la vita e di ciò che è la morte), per ritornare poi alla superficie e comincia la sua apparizione in Grecia, dove ne modifica
la civiltà e la cultura.
Egli è lo xenos (lo straniero) che viene dal mare, dall’acqua; il suo mito si
diffonde come un’epidemia, le donne di Orcomeno sono prese da una specie di rapimento, di bisogno di esprimere una vitalità improvvisa che sentono in sé, la potenza della “zoe,” della vita, che non deve essere fermata.
Questo suscita allarme nella struttura sociale e così comincia l’opposizione a
questa divinità che attacca l’ordine costituito: Apollo, Giove, Mercurio: proiezioni,
emanazioni e strutture psichiche sistemate in uno spazio mentale rappresentato
come Olimpo con pregi e difetti umani; edificio perfetto di autoanalisi ed autotera-
L’angolo dei neofiti - Casa Terza
129
pia. Ognuno, nelle sue caratteristiche, infatti, trovava una parte di un dio che lo
rappresentava, al contrario di quanto è poi accaduto con il Cristianesimo, quando
tutta una serie di pulsioni erano compresse e negate.
Ora, dunque, i Greci si erano organizzati come un orologio; Dioniso, forza irrazionale, spezza tutto e questo è l’inconscio, dunque l’Es.
L’opposizione si manifesta ad Argo con il re Megapente che scatena i suoi
eserciti contro i seguaci di Dioniso, poi ad Orcomeno, dove le tre figlie del re Minia
impazziscono fino a quando non diventano seguaci di Dioniso.
Altra repressione feroce si ebbe ad opera di Licurgo che fece una strage di donne (è citato nei testi) che nella storia precede l’esperienza delle streghe.
Dioniso difende il principio della vita e la vita è consegnata alle donne, a loro è
affidato ciò che concerne il vivere o il morire; perciò l’uomo, quando vuole per altre
ragioni difendere certe strutture, va contro la donna, che è nemica di tutto ciò che
è artificioso, che esula dalla natura e dall’amore della continuità della vita .
La persecuzione fa ritirare l’energia dionisiaca. Il mito narra che il dio si ritira
nel palazzo di Teti; nel mare dunque, nelle acque materne, principio della psiche
profonda per poi manifestarsi e rientrare nella coscienza.
I primi Greci avvertono il dionisismo come un’intrusione che viene combattuta
nelle donne. Gli uomini o le donne che lo avversano, vengono punite con la follia .
SIGNIFICATO PSICOLOGICO: il rifiuto del principio della vita, portato alle estreme conseguenze, il rifiuto come repressione, come censura, come rimozione, porta
il soggetto al disordine, al marasma psicologico, alla psiconevrosi, alla follia: “la vita
non devi condannarla ad un – NO – “ altrimenti si sconfina nella patologia e nel disordine.
Ad Argo la persecuzione viene affidata a Perseo che sbaraglia le menadi.
Più tardi, l’Inquisizione ha sterminato migliaia di donne, le cosiddette streghe.
La persecuzione, in questo caso, è esclusivamente sessuale. In effetti, l’istinto privilegia questo canale espressivo, ma non è da considerarlo assoluto, perché la libido
non comprende soltanto il canale sessuale, altrimenti non avremmo arte, spiritualità, creatività.
Perseo scaglia il dio nel lago di Lerna, un luogo infero; Dioniso cerca un passaggio per ritornare sulla Terra, è dunque necessario pagare un pedaggio e trasformarsi in donna. Ma perché? Perché la vita è congiunzione totale, perfetta, del femminile e del maschile. Dunque Dioniso ci stimola a meditare sul fatto che (per
esempio) una congiunzione Sole – Luna o Marte – Luna, non siano da considerare
conflittuali, ma in condizione di sommatoria, di sinergia.
Dioniso torna portato verso la riva dentro un cesto (come Mosé) e riemerge
come fallo, cosa che poi darà origine alle falloforie, al mistero della procreatività,
non al dio ubriaco, orgiastico, fallico; fatto che poi nella cultura occidentale ha
avuto risvolti di impoverimento, di volgarizzazione; lui che è l’immagine dei due
estremi accoppiati, diventa principio generatore.
130
L’angolo dei neofiti - Casa Terza
Il messaggio di Dioniso è che la donna deve nutrire, se lei non porta avanti la
vita, lui la punisce facendole vivere la funzione al negativo: cioè le fa uccidere i
bambini (Euripide parla di questi smembramenti di bambini).
Le donne “invasate” sono quelle in età fertile: dai sedici ai trent’anni, come le
isteriche di Charcot, le isteriche di Freud che difendono la vita contro le ristrettezze
delle istituzioni dell’epoca ed allora i maschi, prima le bruciavano sul rogo, poi nell’Ottocento le isterectomizzavano, cioè erano malate e bisognava togliere loro l’utero, così si calmavano e così negavano ancora la “zoe” .
C’è sempre questo oscillare tra la vita e la morte, tra minaccia alla vita come
possibile morte ed il ripudiare la morte come imposizione della vita.
Ancora Dioniso arriva a Tebe. Il re Penteo vi si oppone subito e diventa folle,
perché s’identifica con l’uso della forza (Le Baccanti di Euripide); le donne si asserragliano sul Citerone.
Penteo è un ateo, non accetta questi comportamenti scomposti. Nell’Ottocento, la psichiatria, analizzando questi fatti, li classificava come stati di follia, omologandoli alle prodezze dei contadini tedeschi ubriachi, ma la grande potenza psichica espressa e la capacità di queste donne di identificarsi con questa manifestazione
era tale da essere paragonata a quella dei martiri cristiani quando nell’arena erano
sbranati dai leoni; loro erano in estasi e non sentivano niente, perché con certe
esperienze psichiche si ha la perdita della sensorialità, del resto anche i fachiri fanno questo.
Penteo, allora, per sfuggire all’assalto, sale su un albero che viene subito tagliato e cade in mezzo alle menadi (tra cui vi era anche sua madre Agave) che lo
fanno a pezzi.
Dopo la tragedia di Penteo, il dionisismo arriva a Delfi e qui nasce una potenza
visionaria, per cui ora le donne insidiano il potere sacerdotale maschile, poi ancora
a Delo e a Nasso, da lì ad Atene dove sono gli uomini ad esserne colpiti: di priapismo invincibile.
Dagli scritti risulta che non sapevano capacitarsi di quale malattia fosse: il dio
colpiva il maschile che rifiutava il principio fallico sacro.
Esso viene vissuto in contrapposizione con il mito di Apollo che rappresentava
il rigore, la musicalità, l’armonia, il principio di leggerezza e delicatezza , del tenere
tutto sotto controllo. Il culto parte dal 13° sec. A.C. ed arriva al 3° sec.
Nell’Ottocento è stato letto come epidemia religiosa collettiva: il menadismo
in chiave di patologia. In effetti tutto ciò che usciva dal campo dell’anatomia e della razionalità era patologia; dunque sia la religiosità sia tutte le esperienze di tipo
transpsichico. Quindi dire: appartiene all’irrazionale è dire: è al di fuori di ogni fondamento.
Si crea, quindi, questo conflitto: la civiltà sembra negare la natura, la natura
non ha la forza di esprimersi contro la violenza della civiltà.
È un ciclo cosmico, dove Apollo e Dioniso rappresentano l’armonia e la disarmonia, il sì ed il no, quello che Jung ha chiamato “ conflittualità polare”: la nostra
L’angolo dei neofiti - Casa Terza
131
vita imperniata su un conflitto, sulla contrapposizione delle valenze: così come c’è il
trigono, il quadrato, l’opposizione.
Il culto comprende un ciclo di due anni e si chiama trieterico da tre, perché il
primo principio si allaccia all’ultimo del biennio precedente; la sua logica è possedere, distruggere, ricostruire, in quanto la vita è indistruttibile.
Comincia con Dioniso scomparso, ctonio. Nel periodo che va dallo Scorpione
al Capricorno ed all’Aquario egli si trova negli inferi; le baccanti vengono verso
le città, si muovono sempre di notte, viene evocato il dio “Evoè , o gran Toro ,
torna!“.
La seconda festa è primaverile intorno al periodo dell’Ariete e tutto torna; siamo nelle Antisterie, alla fine del segno dei Pesci: le donne erano capaci di emettere
dei muggiti spaventosi e traevano fuori dalle vestaglie certe lunghe trombe (salpingi) annunciando l’arrivo del“piede di toro”.
Nella storia di Penteo, non si vede il nemico brutale e basta, ma l’uomo della
sofferenza, in questo senso Dioniso lo identifica a sé, identifica il carnefice con la
vittima, il dio perseguitato diventa carnefice, essi sono legati alla vita ed alla morte,
si può fare dunque un parallelismo con il Cristo che, anche se Dio, non si ribella ,
ma si lascia distruggere per poi ricomparire.
Il Dio ritorna, nel secondo anno con grande clamore, le menadi fingono lo
smembramento di animali e di piccole figure infantili; il tema è realizzato simbolicamente; adesso si celebra la presenza di Dioniso, il signore dei viventi e siamo nel
periodo che va dai Gemelli al Cancro ed al Leone, questa pienezza di vita già sconfina nel declino stagionale , già prelude alla morte.
Quindi intorno all’8 novembre ricomincia l’assenza, la festa delle fiaccole, l’avvio ai misteri delfici dove le menadi avevano la capacità di oracolare, i misteri erano
celebrati nelle grotte; si riferisce come esse in queste funzioni avessero la nuca e le
membra irrigidite. (Nell’Ottocento alcuni studi di psichiatria parlano di irrigidimenti
dovuti ad isteria e questo stato menadico è stato paragonato ad isterismo).
Le pizie sacrificavano un capro a Dioniso, lo smembravano con le mani, ma
salvavano i genitali che venivano occultati alla vista di tutti e conservati come un
talismano nel tempio, poi venivano portati in processione dentro un sacco.
Erano i misteri Eleusini, le donne uccidevano e divoravano l’individuo maschio,
ma ne consacravano l’essenza, il principio di vita, poi lo seppellivano restituendolo
alla Grande Madre Terra, con lo stesso meccanismo che accade per i cattolici per
quanto riguarda l’ostia nel tabernacolo.
Poi c’erano le feste Lenee. Dioniso era rappresentato come una colonna adornata di edera, una veste bianca ed una maschera appoggiata (come simbolo della
assenza- presenza); si era nel periodo dal 23 agosto al 15 ottobre, periodo di vendemmia: il vino è una bevanda energetica e dunque portatrice di vita.
Ad Atene si congiungono i riti di Apollo e Dioniso, l’acqua ed il vino: qui nasce
la tragedia greca, la fusione tra la coscienza apollinea e dionisiaca, nel senso che
Apollo è la coscienza individuale, egoista, metafisica. Dioniso è di massa, collettivo,
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L’angolo dei neofiti - Casa Terza
è la funzione negata che si ripresenta in ombra, in negativo. Come dice Kereny, viene riproposta la grande fusione del mito e dell’archetipo di Dioniso: è la donna ed il
bambino, l’allevamento. Laddove questo viene a mancare, c’è la malattia, la morte.
La coscienza greca che fonde Apollo con Dioniso è opera della donna; l’origine
della psicanalisi è proprio questa: con le prime eroiche donne che sono passate attraverso le mani dei primi analisti freudiani, cioè dal bisogno di liberare il dionisismo
dalle sovrastrutture razionali, mediche ecc… Dioniso porta la valenza della follia
creatrice, in senso sano, di un’ebbrezza che plasma con un’irrazionalità che dà voce
alle grandi arti, all’indomabile gioia di esistere ed al piacere di esistere.
È una lotta del politeismo contro il monoteismo nel senso di rivalutare una policentricità della psiche così come nel nostro oroscopo non possiamo porre l’attenzione su un solo pianeta o un solo segno, ma dobbiamo guardarlo nel complesso.
Nella polemica tra freudiani e junghiani, Jung diceva: “… Non possiamo delimitare tutto quello che è di psiche ad un’interpretazione che assolutizza il comportamento sessuale, ma cerchiamo di svilupparla in più direzioni”.
Egli concepisce la psiche multiforme: Dioniso non è un dio che propone una
cosa sola, ma è quello che porta il caos, il flusso di cose contrastanti ed indefinibili,
ma è il flusso stesso che troverà il suo ordine.
Essere unilaterali nelle concezioni ci porta ad un meccanicistico causa – effetto che risulta riduttivo della personalità.
Il Tao è una concezione policentrica politeista, cioè tanto per cominciare, una
psiche bisessuale e policentrica .
La mitologia è uno dei fondamenti di tutta la meccanica psichica, il policentrismo psichico ci concederebbe di accettare serenamente le manifestazioni della
scienza e della non scienza.
I significati astrologici di Dioniso
In Astrologia c’è l’abitudine di separare le cose in aspetti cattivi ed aspetti buoni; invece Dioniso propone di vederli come un’orchestra composta da tanti strumenti,
l’opposizione, le quadrature sono da vedere come un sacrificio, una perdita per poter crescere da un’altra parte.
A Dioniso si possono attribuire i segni d’acqua; la Luna come principio materno ed intuitivo, lo Scorpione come rinascita. Nettuno è la fucina di tutte le formazioni endopsichiche, delle formazioni immaginarie, delle grandi fantasie ed anche
degli archetipi che si staccano dal conscio e si muovono verso la coscienza; del resto nella festa trieterica si comincia in Cancro, poi c’è la morte in Scorpione e la
successiva rinascita in Pesci.
Nei segni di fuoco si pongono i riti del bollire, trasformare, fare emergere.
Nei segni di terra si pone la cultura della vite, la bevanda mistica, il nutrimento.
Nei segni d’aria troviamo l’educazione del piccolo Dioniso da parte di Hermes.
In Bilancia c’è la maturazione della vite, in Aquario l’uomo mischia l’acqua al vino:
L’angolo dei neofiti - Casa Terza
133
la dinamica apollinea – dionisiaca; l’Aquario vuole la democrazia e questa religione
è per tutti.
In Ariete: il sacrificio quando viene gettato nella palude di Lerna .
In Toro: vi è il simbolo più puro della “zoe “ e della libido, identificazione di
Dioniso e Pan: l’essere sulla terra in senso sacro.
In Gemelli: il bue doppio, l’ermafrodito.
In Cancro: l’aspetto lunare e venusiano dove c’è il concepimento, la nascita, le
ninfe.
In Leone: l’irruzione della “ zoe” nella coscienza.
In Vergine: la maturazione del vino è vista come il sangue divino.
In Bilancia: si congiungono Apollo e Dioniso come amore nuovo integrato che
comprende la dimensione femminile.
In Scorpione: c’è l’aspetto dell’assenza, della morte.
Nel Sagittario: c’è l’invocazione al dio.
Nel Capricorno: c’è la rinascita di chi è stato nel buio e adesso ritorna .
In Aquario: ci sono i colpi di scena, l’intervento del fato.
In Pesci :la trascendenza, il trionfo del dio.
Inoltre i pianeti transaturniani con i loro significati e le loro valenze.
In Nettuno mettiamo i deliri, la fantasia, la fluttuazione, la danza, il ritorno
della psiche rimossa, l’essere fuori di sé in senso creativo (il Nettuno esaltato degli
artisti).
In Urano, la potenza energetica che irrompe senza preavviso.
In Plutone la rigenerazione, il silenzio, l’assenza, il vai e vieni ciclico: Ade e Persefone.
C’è un disco sacro a Brindisi, dove in mezzo ad uno zodiaco di undici segni, c’è
l’immagine di una barca con Dioniso ed Arianna ed i grappoli d’uva: l’ascensione al
cielo, l’amore con e per la vita nel cerchio zodiacale.
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L’angolo dei neofiti - Casa Terza
LA POSTA DI MARCO
L.A. 127-390
Può scrivere qualcosa su quando, in un tema di nascita maschile o femminile, la
Luna prevale sul Sole, nel determinare il carattere o le potenzialità individuali? La
ringrazio.
Claudia R. di Bologna
Dato il taglio di Linguaggio Astrale, in questa rubrica non pubblichiamo questioni troppo personali o direttamente legate a vicende private. Le domande devono
avere effettivamente un taglio oggettivo e interessare, più che i singoli, lo studio
dell’astrologia; questo perché lettere ne arrivano, ma la maggior parte chiedono di
amori o di risoluzioni professionali o ancora di salute, in primissima persona. Per
questa cascata di egopatica passione, rimando alla più popolare rubrica sulla rivista
Sirio. In questa occasione le lettere più interessanti sono quelle di Claudia e di Giovanni. La prima tocca un problema poco sottolineato in genere, ma che si incontra
frequentemente nella pratica. E non solo al femminile. Certo in un tema di nascita
di una ragazza o di una donna, la Luna, pianeta della femminilità più completa, assorbe nei suoi valori simbolici la complessità della personalità. Ma quello che vuol
dire la lettrice è che in alcuni casi il Sole – che di solito rappresenta la personalità –
risulta poco parlante, defilato, quasi assente o non ascoltato. Forse messo da parte,
temuto, accantonato. Succede il più delle volte con una Luna “forte” e ben stimolata dagli aspetti. E’ difficile, ad esempio, che una Luna in Leone non faccia sentire la
sua voce. Così come, sempre in un tema femminile, una Luna in Vergine o nel Cancro raramente lascia che il Sole soffochi le sue simbologie. Mai una Luna in congiunzione o in trigono a Plutone sta in disparte. Ma spesso accade che la Luna proprio “divori” il tema, che lo faccia suo e che tutto appaia ruotare attorno alla Luna.
Con risvolti curiosi e a volte anche spiacevoli. Un Sole in Aquario – e parlo ancora di
temi femminili – non porta in alcuni casi verso quella direzione trasgressiva o libertaria, disinvolta e indipendente come si crederebbe. Basta una Luna, in questo caso,
di stampo “tradizionale” (supponiamo in Vergine o in Toro) che la simbologia aquariana se la rubi l’uomo di questa donna. Lui gira, viaggia, ha avventure, magari doppie vite oppure sparisce all’improvviso fuggendo con una ballerina. E lei, la Aquario
che dovrebbe essere libera felice e circondata da mille amicizie, passa invece i giorni
a piangere da sola chiusa in casa, facendosi carico della responsabilità dei figli e
dell’affitto. Tutto sulle sue spalle. Quando la Luna si trova sull’ascendente o sul Medio Cielo acquista notoriamente una sottolineatura fortissima. Anche in un tema
L’angolo dei neofiti - Casa Terza
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maschile. In un tema maschile una Luna “forte” (in Ariete, in Leone, in Capricorno,
in Sagittario o magari stimolata da aspetti con pianeti “dilaganti” e appariscenti come Giove o Plutone) può prevaricare la natura della personalità solare. A volte spingendo a una sorte di “inversione sessuale”, ma in altri casi con soluzioni diverse, anche estremamente positive. Non posso per ragioni di spazio essere più preciso ed
esauriente, ma mi interessa il fatto che la tua domanda pone una questione, cioè
un invito alla riflessione. E all’osservazione attenta, che quindi non ci trova necessariamente spiazzati. Chiaramente è il tema nel suo complesso ad avere l’ultima parola – ad esempio in un tema maschile l’eventuale lesione dei pianeti maschili, con ad
esempio un Marte fragile, può “deviare” e canalizzare l’energia primaria verso una
Luna più solida – e una schematizzazione chiara e meccanica, oltre che impossibile
in questa ristretta sede, potrebbe essere anche fuorviante. Certo un Sole “defilato”
non significa che non c’è e la sua voce, magari sottilmente e incosciamente, comunque si fa sentire. Nei temi di donne amazzoniche – pianeti femminili in Ariete,
Leone, Sagittario, Capricorno – il Sole perde anche la sua valenza, spesso, di “figura
maschile”, sostituita da un femminile che sa portare con buona disinvoltura entrambi i ruoli. In un tema femminile il Sole – la “parte maschile” – si divide in due,
assumendo la simbologia di personalità generale (maschile e femminile: non dimentichiamo il simbolo grafico-cerchio del Sole) e quella di “maschile proiettato
fuori”, appunto in un ideale di uomo. La donna amazzonica spesso non fa quest’ultimo passaggio e preferisce essere maschio e femmina senza vivere la divisione interna con apparente disturbo. Spero di tornare ancora su questo argomento così interessante.
* * *
Il recente Giro d’Italia ha portato ancora alla luce le magagne di un ciclismo in crisi. Io sono un appassionato e mi dispiacerebbe. Sarei interessato, oltre ai destini del
ciclismo, anche ad una comparazione di due tra i più grandi corridori del dopoguerra, Gimondi e Pantani.
Giovanni di Rimini
Prima di concederci – attraverso lo strumento astrologico – una “visione” (più
che una pre-visione) dei destini del ciclismo, dobbiamo essere sicuri su qual è la fettina dello zodiaco più sensibile a questo meraviglioso sport. Forse uno dei più belli,
sia da seguire – e lo dimostrano le centinaia di migliaia di appassionati, nonostante
tutto – sia da praticare – e te lo dice uno che, pur con risultati pessimi, ha una
“specialissima” di tutto rispetto che ogni tanto spinge lungo le strisce d’asfalto lombarde. Bene, il ciclismo è – quasi sicuramente – rispondente ai gradi centrali del segno dei Gemelli, in particolare quelli dal decimo al ventesimo. Questo lo dico sia
grazie a diversi studi su ciclisti del passato e dell’attualità, sia per la logica stessa
dello zodiaco (Gemelli-meccanica, movimento nel circostante, scatto opposti al Sagittario-gambe). E’ chiaro che il cammino di Plutone nel segno opposto e più di re-
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L’angolo dei neofiti - Casa Terza
cente l’inflessibile congiunzione di Saturno, hanno portato tutto il movimento verso una resa dei conti necessaria e sacrosanta. La congiunzione di Saturno porta il
ciclismo ad una salutare presa di coscienza tesa ad estirpare il flagello del doping
ormai dilagante. Bene. Non penso che uno sport tanto bello e amato, che è metafora diretta della vita molto più del calcio – legato al business e all’economico – tramonterà mai. Già l’ingresso di Giove nel Leone gli ridarà un po’ di respiro e poi, l’anno prossimo, con l’uscita di Saturno dai Gemelli e con l’avvicinarsi di Plutone agli
ultimi dieci gradi del Sagittario, la pulizia odierna comincerà a dare i suoi frutti.
Quanto a Pantani e Gimondi, io non parlerei di “comparazione”, dato che non
ha senso e che le epoche diverse non permettono di dare giudizi. Mi limito ad alcune osservazioni sul loro tema. Quello di Pantani è il trionfo del sacrificio e della
sfortuna. Capricorno con ascendente Toro (13.1.70. ore 11.50, a Cesena), vede un
Saturno lesissimo proprio sopra l’ascendente (Pantani non ride mai, è sempre triste,
come se avesse una nuvola nera che non gli si sposta dal cervello); Saturno è opposto a Giove in Scorpione, senza alcun riscatto, segnale di una “sfiga” che mai nella
vita lo ha abbandonato (tre incidenti gravissimi, di cui uno spiattellandosi in curva
durante una Milano-Torino, con una macchina che veniva in senso opposto; un altro perché un gatto nero gli attraversò la strada). Ancora: un Marte in Pesci in dodicesima opposto a Plutone in sesta (bacini rotti, ossa scassate, teste fracassate a ripetizione), causa anche – Plutone – dei notissimi fatti di doping legati all’uso di
steroidi e di EPO (Plutone-ormoni e porcherie varie). La sua determinazione (oltre
che la sua classe: è stato il ciclista che più ha fatto impazzire le folle dopo Coppi) la
sua testardaggine, la sua forza di volontà e il suo grande carisma, sono dati naturalmente dai pianeti in decima in Capricorno (Sole, Mercurio e Venere congiunti).
Più classico e più tranquillo il tema di Felice Gimondi (Sedrina, 29.9.1942, ore
18.10), Bilancia con ascendente Pesci, ma con una congiunzione Urano-Luna-Saturno in Gemelli-casa terza molto più “ciclistica” e anche più abile a gestire la propria immagine pubblica e i rapporti con la stampa. Il grande vincitore del Tour del
1965, ha una congiunzione Sole-Marte-Nettuno (quest’ultimo agli ultimi gradi della Vergine, gli altri due in Bilancia-settima) molto lucida e intelligente. Marte è al
trigono di Saturno e la stessa congiunzione Sole-Marte è in ottimo sestile (strettissimo) con Plutone, a 6 gradi del Leone. Segno che Felice Gimondi, oltre che un
campione nel mulinare le gambe, aveva anche cervello e capacità di gestire con bilancina saggezza il gruppo dei compagni di squadra. Un tema che di sicuro non ha
la nuvola nera della malasorte che presenta l’interessante e inquietante tema di
Pantani. E buon Tour de France.
Marco Pesatori è a disposizione dei Soci che sottopongano argomenti di
interesse generale. Inviare i quesiti per e-mail ([email protected]) o
per posta all’indirizzo: via Crema, 21 - 20145 Milano
L’angolo dei neofiti - Casa Terza
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LUNA E VENERE,
PIANETI DEL FEMMINILE
L.A. 127-392
Sappiamo bene che in astrologia i pianeti che ci parlano della femminilità e della
donna, sono la Luna e Venere. In che termini si differenziano le loro simbologie? Venere è più semplice, diretta, spontanea, immediata, fisica, legata ai sensi e alla sensualità, al cuore, agli affetti e alle emozioni, soprattutto estetiche. Venere è l’apparizione della donna, la sua immagine. Una immagine che disegna una figura, con il
suo portamento, il suo passo solido, concreto oppure leggero, di danza. Venere è il
volto della donna, su cui si illumina un sorriso oppure si tendono le linee della rabbia. Venere è la passione, il trasporto, il desiderio. Venere è amore, seduzione, desiderio.
Viceversa la Luna sembra avere una simbologia più complessa, meno immediatamente legata al corpo, al cuore, ai sentimenti, all’estetica diretta. La Luna è l’identità femminile, quella derivante dal rapporto con l’immagine primordiale del femminile, la madre. La Luna è la Madre e ciò che la madre trasmette. Un io, con la sua
educazione, i suoi modelli, i suoi progetti, le sue tendenze meno legate al presente.
Parafrasando Freud, potremmo dire che Venere è l’Es del Femminile, il principio del
piacere, l’istinto e la pulsione. La Luna è l’Io del femminile, super-io compreso, tramite e risultanza delle forze desideranti e di quelle educative, famigliari e sociali.
Venere è la donna sensuale, selvatica, bella, carica di passione. La Luna è la donna
inserita nel mondo, con i suoi ruoli e le sue direzioni, con le sue sensazioni sempre
filtrate dal rapporto con un ambiente verso cui tende non solo con il cuore e il corpo, ma anche con la testa e con l’anima.
Luna e Venere in un tema natale ci parlano di femminilità, di come la donna
vive la propria, del suo piglio, del suo carattere, del suo modo di sentire, di volere, di
amare e desiderare. Del suo modo di amarsi, di volersi bene, di ascoltarsi e di accettarsi. Una bella Luna – ben aspettata, in buona sintonia con il complesso del tema
di nascita – è segnale di un Io ben integrato, capace di affrontare con sicurezza i
vari ruoli che progressivamente la vita propone. Ci parla della nascita, dell’infanzia,
della memoria di questa infanzia; ci parla soprattutto del rapporto con la madre e
con i modelli educativi che questa ha trasmesso. Ci parla della relazione del sogget-
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L’angolo dei neofiti - Casa Terza
to con il mondo esterno e della sua capacità di portare avanti con successo e con
armonia i compiti di studentessa, di madre dei propri figli, di professionista o di
moglie. Una Luna che riceve aspetti duri evidenzierà blocchi, problematiche, dolori,
fatiche e sofferenze rispetto a tutto ciò. Sempre tenendo conto del segno, della casa e degli aspetti con gli altri pianeti. (Ricordo che il pianeta ci dice “cosa” si rappresenta; la casa “in che settore” si evidenzia e il segno “come” si esprime).
Una bella Venere ci parlerà invece del buon rapporto con il proprio corpo e con
il proprio desiderio, con la propria immagine, con la propria bellezza e delle modalità espressive degli affetti e delle emozioni. La sua lettura getta una luce sulle modalità seduttive del soggetto, sul modo di vivere la sessualità, l’amore e le passioni.
Venere è sensualità, si lega a tutti i cinque sensi, a partire dalla vista. E’ visione semplice di bellezza, di armonia di portamento e forme, il che genera nell’uomo il primo
bagliore della passione e dell’innamoramento. Venere non pensa, non ragione, non
si presenta con sotto braccio i libri di Leibniz Kant o Aristotele. Esci dall’acqua leggera, con le sue forme piene e perfette e tutti gli dei – tutti, dal primo all’ultimo –
rimangono incantati, affascinati. Venere non parla, non ne ha bisogno. Appare e basta e tutti restano a bocca aperta. Anche il cattivissimo e macho Marte si ritrova incatenato e non riesce più a muovere un dito.
Estratto dal recente lavoro di Marco Pesatori: “Che donna… sei!”
uscito come supplemento di Sirio di luglio
L’angolo dei neofiti - Casa Terza
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LIANELLA LIVALDI LAUN
LILITH IN TRANSITO NELLE CASE (IV - VI)
Prosegue l’estratto dal suo libro “LILITH IN TRANSIT”
pubblicato in lingua tedesca da CHIRON
L.A. 127-612
Lilith in transito nella quarta casa
Nel periodo in cui Lilith transita nella nostra quarta casa i rapporti con la famiglia
di origine o quelli con la famiglia attuale ne risentiranno.
Dato che la quarta casa è associata alla nostra origine i sentimenti legati alla
famiglia e al luogo in cui siamo nati diveranno ambivalenti. Se non l’abbiamo ancora fatto, sentiremo il bisogno di distaccarci dal nostro passato, di tagliare finalmente il cordone ombelicale che fino ad ora non ci aveva permesso di divenire veramente autonomi.
Se la dipendenza alla famiglia natale è stata fino ad adesso il motivo del nostro senso di impotenza e di oppressione, sentiremo sotto l’influsso della Luna Nera
in quarta il bisogno pressante di ribellione e di indipendenza.
I motivi che in passato non ci hanno permesso di distaccarci dall’ambiente familiare possono essere svariati: un genitore di salute cagionevole, a cui dobbiamo
badare; una dipendenza materiale che non ci ha consentito di renderci autonomi
oppure un ambiente familiare particolarmente opprimente o violento nel quale i
maltrattamenti fisici o psichici subiti nell’infanzia hanno impedito alla psiche di
crescere e di evolversi. Così come un padre padrone che ha soffocato in partenza
qualsiasi moto di indipendenza dei figli ed una madre vittima e prigioniera del sistema domestico che con la sua incapacità a ribellarsi e a farsi valere ci ha trasmesso il suo senso di impotenza e la sua disperazione.
Con l’attuale transito non saremo più in grado di subire. L’insofferenza trasmessa da Lilith accrescerà nei mesi influenzati dal suo passaggio in quarta. È arrivato il momento di conquistarci l’indipendenza psicologica e materiale e non dobbiamo perdere questa opportunità.
Dato che i transiti nei quali agisce la Luna Nera non sono mai semplici da gestire e sono alquanto turbolenti non è escluso che il profondo cambiamento psicologico che stiamo vivendo non sia esente da sofferenza ed ansia. La pressante spinta a cambiare potrebbe spaventarci o sconvolgere il sistema che ci circonda. Gli sta-
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L’angolo dei neofiti - Casa Terza
ti di depressione sono causati in questo caso dal timore che il nostro acquisito coraggio ci incute.
Ma è proprio grazie alla crisi legata a questo transito che entreremo in contatto con quei lati occulti della personalità che frenano il bisogno di autonomia e temono le grandi decisioni. Ci confronteremo con loro, li affronteremo e dato che il
cambiamento favorito da un archetipo così volitivo come lo è Lilith è già in corso, la
determinazione e l’impegno preso con noi stessi avranno il sopravvento.
Durante il transito sarà difficile agire in modo razionale, l’emotività prende
campo e la rottura con l’ambiente familiare potrebbe rivelarsi molto burrascosa.
Rabbia, frustrazione e rancori remoti o repressi rischiano di esplodere e possono impedire un distacco sereno. Ma è nella natura della Luna Nera liberarsi da tutto ciò
che ci condiziona, per questa ragione reprimere tali emozioni potrebbe rivelarsi deleterio, è il momento di depurarci da esse. Dunque non sarà facile schivare violenti
scontri.
La Luna Nera in quarta può svelarci dei segreti che riguardano le nostre origini
e la nostra famiglia. Una mia cliente scoprì all´età di 13 anni, durante il transito di
Lilith in quarta di avere una sorella della quale ignorava l’esistenza. Durante una
degenza in ospedale le si avvicino una ragazza più grande di lei che era ricoverata
nella stessa sala e le rivelò di essere sua sorella, nata da una relazione che il padre
ebbe prima di sposarsi.
Se nella fanciullezza abbiamo subito sopprusi, maltrattamenti o in qualche
modo siamo stati feriti, è il momento adesso di affrontare la sofferenza che ci portiamo dentro da tempo. La confrontazione con i traumi passati è peculiare del transito in quarta della Luna Nera. Io considero i transiti di Lilith in quarto campo tra i
più sofferti, dato che questo settore del nostro oroscopo rappresenta la parte più
profonda della psiche nella quale sono contenute tutte le esperienze più remote, sia
quelle piacevoli che quelle traumatiche. È difficile farsi in anticipo un idea di quello
che tale transito scatenerà al suo passaggio, esso attiva contenuti inconsci che nel
palesarsi possono sconvolgerci o costernarci.
È però nostro compito prendere coscienza del nostro passato ed elaborarlo anche se certi ricordi faranno riaffiorare dolore e angoscia. In questo caso e´il momento opportuno per cominciare una psicoterapia che ci sia di supporto in questo
processo così delicato.
Se invece siamo già in terapia, durante questo periodo si scaverà più in
profondità e ci imbatteremo in temi-chiave essenziali alla nostra guarigione e alla
personale evoluzione.
Lilith in transito nella quinta casa
La quinta casa è il settore legato all’erotismo e ai giochi “proibiti“, chi meglio di Lilith, la dea del sesso sfrenato, puo´esprimersi in questo campo? Il suo influsso intensifica la voglia di fare sesso. Per questo può essere un transito alquanto piacevo-
L’angolo dei neofiti - Casa Terza
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le se i nostri rapporti erotici si stavano negli ultimi tempi intiepidendo. Se il sesso
era diventato un abitudine o il nostro appettito ero fino ad adesso poco pronunciato, è il momento sotto l’influsso del transito di riscoprire nuove sensazioni. La nostra voglia si risveglierà come la natura a primavera. Fantasie erotiche, proibite ci
spingono a ricercare rapporti più coinvolgenti di quelli che viviamo. Lilith ci intriga
e sotto il suo dominio tutto è possibile. Ci sentiremo stimolati a sedurre di nuovo la
persona amata e a coinvolgerla in giochi erotici più trasgressivi. Sentiremo il bisogno di vivere le nostre fantasie più nascoste e di svelarle ai nostri amanti. Insieme
sarà possibile ritrovare quel piacere che l’abitudine aveva affievolito. Sotto l’influsso
del transito non è facile sopportare la frustrazione, così qualora i nostri abituali
compagni rifiutassero di seguirci nel viaggio attraverso il mondo dei sensi, potremmo vederci costretti a lasciarci sedurre da avventure proibite e a ricercare il piacere
e l’appagamento con altre persone più disponibili. Durante il transito di Lilith in
quinta siamo esposti alle attrazioni fatali, per questo non sarà per niente difficile
trovare chi vuole evadere dalla realtà di tutti i giorni e condividere con noi la voglia
pazza di trasgressione che ci assale.
Se ciò accadesse, però guardiamoci bene, in un momento passeggero di pentimento causato dalla cattiva coscienza, di confessare ai nostri compagni la scappatella. I drammi sono sempre in agguato quando Lilith è in transito. I nostri abituali
partners potrebbero reagire molto malamente, di conseguenza ciò che per noi è
stata una bella esperienza appagante, qualcosa da ricordare con piacere per tutta la
vita, si trasformerebbe in una fonte continua di sensi di colpa, o peggio nella causa
che ha portato alla rottura una stabile unione. Badate bene, Lilith in fatto di sesso
non scatena grandi sentimenti, quello che essa ci fa ricercare è il puro piacere,
quindi tali avventure e bene viverle per quello che sono.
Invece le storie importanti che noscono sotto l’influsso della Luna Nera possono rivelarsi talvolta fatali.
La loro natura è complicata. I triangoli amorosi o le storie segrete e sofferte, la
gelosia e le rivalità sono una peculiarità del principio-Lilith.
Il coinvolgimento emotivo causato dall’attuale transito può portare a rapporti
di dipendenza fisica ed emotiva.
Durante questo transito il rapporto con i nostri figli è portato a complicarsi. Se
essi sono nella delicata fase dell’adolescenza, il loro bisogno di rivolta potrebbe provocare liti e grattacapi. Il loro comportamento nei nostri confronti tende a divenire
così eccessivo da provocare in noi massive reazioni. Sarà difficile di fronte a tante
provocazioni reprimere l’ira che ci assale, dato che il loro comportamento mira proprio a scatenare questa rabbia.
Il transito che ci sta influenzando può essere legato a dispiaceri nel rapporto
con i figli: fughe da casa, gravidanze precoci o uso di stupefacenti potrebbero essere fattori che sconvolgono la quiete familiare.
Il passaggio di Lilith in quinta non favorisce il gioco di azzardo. La probabilità
di fare debiti al gioco o addirittura di rovinarsi è in agguato. Sarà invece una fase
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L’angolo dei neofiti - Casa Terza
molto costruttiva e feconda per chi si esprime creativamente. Le persone creative
sentiranno l’esigenza di esprimersi, di creare e di dare forma all’estro artistico. In loro nasceranno nuove idee che le spingeranno a cimentarsi con nuove forme di autoespressione creativa o con nuovi materiali. Se non siamo attivi artisticamente, saremo più ricettivi verso l’arte, ci sentiremmo attratti da quella erotica in particolare.
Dato che durante il passaggio di Lilith in quinta esiste una predisposizione agli
aborti naturali, consiglio pertanto alle mie clienti, che desiderano un figlio, di attendere con la gravidanza il momento in cui il transito sarà passato soprattutto se la
Luna Nera forma contemporaneamente aspetti ai pianeti femminili. Lilith è un fattore ostile alla gravidanza, per questo il sogno di mettere su famiglia puo´rimanere
durante i mesi del transito inappagato.
Lilith in transito in sesta casa
Durante il transito di Lilith in sesta casa siamo esasperati dal solito tran tran e quello che pesa più di tutto è l’impossibilità di liberarsi da tutte le incombenze e le seccature che il lavoro ripetitivo tutti i santi giorni ci procura. Lilith come principio di
ribellione non si trova a suo agio nella casa delle abitudini e degli obblighi. Essa ci
rende in questo settore insofferenti ai doveri e all e costrizioni e sopratutto alle faccende domestiche. Ve la immaginate Lilith con il grembiule, i guanti di plastica rosa,
la scopa e un secchio in mano?
Se la nostra esistenza è legata alla condizione forzata di casalinga, questa sarà
una fase nella quale ci sentiremo molto frustrate. Il senso di inferiorità nei confronti di altre donne che hanno raggiunto una posizione al di fuori dell’ambito familiare
sarà motivo di cruccio e ci sembrerà che i lavori di casa soffochino in noi qualsiasi
moto vitale. La voglia di evasione sarà immensa. Se vivremo lo svolgere dei compiti
giornalieri come una schiavitù e l´avversione che proviamo nei loro confronti diviene insopportabile, corriamo il rischio di rimetterci di salute (allergie ai detersivi, nevrosi, depressione). Le reazioni psicosomatiche potrebbero divenire frequenti e fastidiose.
Se abbiamo rinunciato ad un lavoro fuori casa per diverse ragioni: cura dei figli
piccoli, aiuto morale al marito in carriera etc., adesso cominciamo a pensare ad organizzarci in altre direzioni. È il momento di provare a rientrare nel mondo del lavoro o di cominciare a spezzare la ruoutine con degli interessi appaganti, fare volontariato o ritornare sui banchi di scuola frequentando dei corsi.
E se i nostri familiari reagiscono facendo resistenza al nostro bisogno di emancipazione, dobbiamo imparare a ribellarci e a lottare per difendere i nostri interessi.
Lilith con i suoi transiti ci sprona sempre a lottare per le nostre cause, siano esse di
valore esistenziale che piccole gioie che ci spettano e piccole attenzioni rivolte a noi
stesse. È nostro diritto combattere per uno spazio personale.
Una signora di mia conoscenza ha cominciato a 65 anni a frequentare corsi di
pittura, dopo una vita passata a fare da mamma e da nonna. Durante questi corsi
L’angolo dei neofiti - Casa Terza
143
ha scoperto di possedere pronunciate doti artistiche. Incoraggiata dal maestro di
pittura ha cominciato a partecipare a delle mostre. La qualità della sua esistenza è
migliorata, non ha più quei fastidiosi mal di testa e la lieve depressione che l’assalivano frequentemente. Il marito però, non so per quali egoistiche ragioni, contrasta
questo suo nuovo hobby e si lamenta spesso delle sue assenze. Essa raccontandomi
questo esclamò: “Sai un po’? In passato gli davo retta e rinunciavo per lui a fare
quello che mi sarebbe piaciuto. Ora che a più di sessant’anni ho scoperto il mio talento, lo lascio brontolare e faccio come mi pare!“
Un’altra manifestazione del transito della Luna nera in sesta è legata al bisogno di uscire dal gregge o dalla mediocrità. Sentiremo l’esigenza di distinguerci e di
uscire dalla massa. Un modo per riuscirci è sperimentare una nuova forma di
espressione nella nostra attuale professione. Il coraggio di rischiare e di prendere
delle strade inesplorate potrebbe essere la chiave per il successo personale.
Per quanto ancora riguarda il mondo del lavoro non sono esclusi durante il periodo del transito problemi in quell´ambito. Liti con i colleghi, intrighi, mobbing o
ingiustizie varie non sono da sottovalutare, è meglio correre ai ripari e tutelarsi in
qualche modo.
Uno dei temi-chiave della sesta casa è la salute. Lilith è legata ai disturbi femminili. Durante il suo transito in questo settore potrebbe presentarsi la necessità di
sottoporsi ad interventi chirurgici per estrarre cisti ovariche, cisti al seno o fibromi .
Se veramente si presenterà questo, è bene non indugiare e non rimandare. Decidersi
adesso per un operazione previene da difficoltà che si potrebbero presentare in futuro. Anche se non ci sono ragioni particolari è bene sottoporsi ad un controllo ginecologico, che magari abbiamo trascurato in passato.
(continua)
144
L’angolo dei neofiti - Casa Terza
COMPUTER CLUB
STEFANO BERTONE
INTERNET
L.A. 127-902
La volta scorsa abbiamo visto in generale le principali caratteristiche che deve avere
un computer suggerendo cosa acquistare. In questo numero di linguaggio astrale,
entriamo un un po’ più in dettaglio proponendovi qualche consiglio per utilizzare il
vostro PC per Internet e la posta elettronica.
Internet e posta elettronica
Nel bene o nel male è uno dei fenomeni che più ha contagiato la società civile in
questi ultimi tre anni. Ma che cos’è Internet? Senza entrare nei dettagli tecnici è
possibile dire che si tratta di una rete mondiale di computer collegati insieme. In
origine progettata per esigenze militari oggi può essere utilizzato da tutti gli utenti
dotati di una linea telefonica (analogica, digitale o ADSL) ed un computer con relativo modem. Per poter entrare nella “rete” bisogna avere stipulato un contratto con
un provider, cioè una società che fornisce l’accesso ad Internet. Molti provider offrono un servizio in apparenza gratuito, nel senso che l’utente non paga nulla, ma il
provider riceve una provvigione dalla Telecom per ogni minuto di connessione ad
Internet. Il servizio in genere è sufficiente per un uso amatoriale o saltuario, sia per
la navigazione, cioè la visualizzazione delle pagine Internet, sia per la posta elettronica. Nel caso si desideri un abbonamento professionale il mercato, offre parecchie
possibilità con prezzi a partire dai 50 euro circa per un abbonamento annuale.
Sono ovviamente escluse le spese telefonica. Il provider oltre ad offrire l’accesso ad
Internet, mette a disposizione dell’abbonato anche una o più caselle postali elettroniche, le cosiddette email. L’indirizzo nella forma standard può essere ad esempio
[email protected].
Non vi sono limiti alla propria fantasia se non quelli dati dal buonsenso e dalla
disponibilità del nome, magari già utilizzato da un omonimo. Poiché lo scopo di
avere una casella di posta elettronica è quello di comunicare con altre persone, è
opportuno scegliere un indirizzo facile e chiaro da comunicare ai terzi, come ad
esempio il proprio nome e cognome.
L’angolo dei neofiti - Casa Terza
145
Terrore, di chi viaggia in Internet sono i virus. Si tratta di piccoli programmini
che si diffondono da computer a computer, creando danni più o meno gravi: cancellazione dei file, perdita di dati, blocco del computer. Naturalmente si possono
diffondere anche scambiandosi i dischetti infetti. Per queste ragioni è opportuno,
anzi indispensabile, dotarsi di un programma antivirus, scegliendo, tra i diversi disponibili sul mercato, quelli che permettono di fare l’aggiornamento da Internet, in
modo da avere l’elenco dei virus sempre aggiornato. Sulla rete esiste il sito
http://housecall.antivirus.com/housecall/start_corp.asp, che offre gratuitamente il
controllo in tempo reale del proprio computer da Internet. È un servizio molto valido, aggiornato e come detto totalmente gratuito.
Per navigare in rete o per mandare i messaggi di posta elettronica, non è necessario acquistare alcun programma: sono già presenti in Windows. Sono i noti Internet Explorer e Outlook Express, presenti nelle varie versioni a seconda del sistema
operativo installato. Per raggiungere un sito, cioè un insieme di pagine relative ad
un argomento, come ad esempio www.cida.net, basta semplicemente inserire l’indirizzo preciso nell’apposita casella.
I siti più visitati possono essere memorizzati con estrema facilità.
Anche spedire un messaggio di posta elettronica è un’operazione ormai alla
portata di chiunque, anche dell’utente meno esperto. Dopo aver aperto Outlook Express o un qualsiasi altro programma di posta elettronica (il funzionamento è sostanzialmente uguale per tutti), bisogna selezionare nuovo messaggio ed inserire:
l’indirizzo del destinatario, l’oggetto, cioè l’argomento della nostra lettera virtuale, e
ovviamente il testo. Grazie all’opzione CC (copia carbone) è possibile mandare un
messaggio ad una persona e contemporaneamente mandarlo a tante altre senza riscriverlo tutte le volte.
Per rispondere ad un messaggio arrivato basterà invece selezionare l’opzione
Rispondi.
Oltre a poter mandare messaggi, con i programmi di posta elettronica è possibile allegare immagini o interi documenti. Non bisogna esagerare però, con le dimensioni degli allegati al testo, per non rallentare la lettura della posta: di norma si
cerca di non mandare documenti o immagini di dimensioni superiori ai 500 KB.
Per chi non avesse un programma antivirus, si raccomanda di prestare attenzione agli allegati, spesso portatori di virus. Se si riceve un messaggio di posta elettronica con un allegato, mandato da persona sconosciuta o da qualche amico che
però non cita nel testo l’aver incluso un allegato, è consigliabile non aprirlo, se non
dopo aver verificato la sua origine.
Se si desidera mandare del testo, è opportuno utilizzare un formato che il destinatario potrà leggere senza alcuna difficoltà, come ad esempio l’RTF.
Per le immagini, anche per renderle leggere, suggeriamo in formato JPG per le
foto ed il GIF per le immagini in bianco e nero, come ad esempio copie di documenti o fax.
146
CASA QUINTA
SETTORE LUDICO
514 – Onore agli alpini
325 – Il gioco del calcio
540 – Harakiri dell’Inter
541 – Il Dis-astro della Nazionale
545 – Omaggio a Torino
590 – Linguaccia Astrale: il mondo di Mirka
Casa Quinta
147
ARTURO ZORZAN
ONORE AGLI ALPINI
L.A. 127-514
Confidenze agli studiosi dell’astrologia da parte di un amante della montagna e
dell’arte d’Urania.
Più ci si confronta con date interessanti e più si rimane perplessi sulle coincidenze che legano la realtà ai fatti astrologici.
Da amante della montagna ho voluto analizzare astrologicamente le date di
nascita del Corpo degli Alpini per verificarne tendenze e predisposizioni; per cui vi
trasmetto le mie osservazioni, notando, ancora una volta, come i cosiddetti casi
della vita, attraverso decisioni di personaggi importanti, o anche modesti, lascino il
segno investendo anche su generazioni future.
Il caso degli Alpini merita una riflessione, partendo dal significato profondo
della montagna.
Montagna vuol dire escursioni, passeggiate e gite alla scoperta di un paesaggio insolito, quasi magico.
Nella vita di ciascuno esistono attimi in cui improvvisamente si scopre cosa significhi “essere felici”. Un brivido, un momento. Si rimane senza parole, travolti da
un’emozione che tocca il cuore. Questa è la montagna, in primavera, quando distese di fiori contendono lo spazio alla neve; d’estate, immersi nel verde intenso tra
prati ed abeti; in autunno, quando si tingono le foglie; in inverno, quando la neve
manda bagliori d’argento. E su tutto questo uno splendido cielo amico.
Un insieme d’emozioni che vanno diritte al cuore, perché la felicità non si
compra, si trova.
Suppongo che questo sia stato lo spirito di coloro che il 25 Marzo 1860, a Torino, hanno fatto nascere il primo Gruppo degli Alpini, dando origine al 4° corpo
d’Armata Alpino. (Fig. 1).
Marte in Capricorno collega con la montagna (mito riconosciuto del Capricorno) e Saturno in Leone associa allo sport. Quindi una nascita come amore e sport di
montagna.
Nettuno nei Pesci, cosignificatore della 12a casa, ama il sacrificio e dello stesso
ne fa un simbolo, un godere della vita attraverso la contemplazione della natura.
Un’idea nata da un gruppo di fede (nettuniano). Nettuno in aspetto di quadratura
148
Casa Quinta
con Marte, trigono a Plutone/Luna e trigono al segno della Vergine (segni di Terra)
contempla sia l’immaginario sia la salute del corpo (Vergine).
Il Sole congiunto a Nettuno, riferito all’alpinismo, crea un sogno che oltrepassa ogni fatica e, contando su Marte in Capricorno, aiuta a superare qualsiasi sforzo.
Alla fine il premio non si nutre d’orgoglio o competizione ma unicamente di contemplazione.
Credete a me, quando si arriva in vetta dopo una faticata, il primo pensiero va
a colui che ha creato il mondo e l’estasi porta alla preghiera. Si è più vicini a Dio
anche se si è dei grandi peccatori.
Il 15 Ottobre 1872 (12 anni dopo, ciclo di Giove), Vittorio Emanuele II° firma il
Regio decreto n° 1056 per aumentare il numero dei distretti militari. Vengono costituite 15 nuove compagnie denominate “COMPAGNIE ALPINE”, destinate alla difesa
d’alcuni valichi. Gli alpini vengono dotati di un cappello di forma conica di feltro
nero con fascia di tela incerata nera. (Fig. 2).
Saturno in Capricorno domina il Tema. Da un lato corteggia Venere Scorpione
(sestile), dall’altro si affida a Plutone Toro (trigono), signore dello Scorpione, quindi
amico di Venere. Un terzetto ambizioso anche esteticamente e che ama la buona
tavola. Il Sole continua a mantenere i rapporti con Nettuno (stavolta in opposizione), il quale, trigono a Giove, amplia il godimento con qualche buon bicchiere di
grappa.
Un tema che esalta, con Marte in Vergine, la salute del corpo ed invita la Luna
arietina, trigona ad Urano, a culminare nel segno del Sagittario, segno dei valori superiori e dell’estero.
La prima medaglia d’oro al valore militare degli Alpini viene assegnata al Ten.
Col. Davide Menini che, il 1° Marzo 1896, alla testa del 1° Battaglione Alpini d’Afri-
Casa Quinta
149
ca, muore con la sciabola in pugno di fronte alle incalzanti cariche della cavalleria
abissina (la cronaca parla di 14000 nostri soldati contro 120000 abissini).
Nell’estate del 1900 duemila soldati italiani, inquadrati nel contingente internazionale, partono alla volta della Cina, per sedare la rivolta dei Boxer diretta contro gli Occidentali.
Avvenimenti che trovano gli alpini legati a Saturno ed al Capricorno, segno
della tenacia, del sacrificio e dell’onore.
Ma la svolta che segna il “destino” degli Alpini, astrologicamente parlando,
coincide con la decisione, presa non si sa da chi, di rinnovare la divisa per migliorarne la praticità e l’estetica.
La nuova divisa grigia verde è datata 24 Luglio 1906 e piace molto, anche all’estero. Un tocco geniale di un artista della moda che, inconsapevolmente, ha creato il Mito degli Alpini e delle “Penne Nere” e che da quasi cent’anni è guardata con
simpatia ed orgoglio anche da chi non l’ha mai indossata (Fig. 3).
Urano, simbolo del rinnovamento, è in Capricorno, simbolo della montagna,
trigono a Luna/Venere in Vergine. Requisiti astrologici che confermano un miglioramento estetico e funzionale.
Saturno, signore della montagna, nei Pesci, è trigono a Nettuno e si mette,
quindi, al servizio del Cancro, la famiglia e la patria, espressa dalla Luna Vergine come servizio pubblico.
Marte si congiunge al Sole e la divisa assume il simbolo della Forza e della difesa. Marte si trova tra il Sole e Nettuno e qui ritorniamo all’origine degli Alpini, più
assistenziale che guerriera.
Il Tema di una divisa, che si trasforma magicamente in un simbolo per uomini
legati alla montagna ed al sacrificio (Saturno-Pesci).
150
Casa
Argomento
Quinta
Purtroppo le vicende delle ultime guerre, sempre a posteriori crudeli, inutili e
devastanti, hanno richiesto un mostruoso contributo di sangue. Una tra tante la
gloriosa e disperata battaglia di Nikolajevka, che consentì la salvezza a molte migliaia d’italiani ed alleati. Su 57000 alpini tornarono in patria poco più di 15000.
La storia delle “Penne Nere”, nata con i primi 6 reggimenti alpini nel 1882
(Mondovì, Brà, Fossano, Torino, Milano e Conegliano (Treviso), è colma d’atti d’eroismo, sia in pace sia in guerra e fa parte del progresso del nostro paese.
Ancora oggi l’opera degli Alpini è internazionale. Nel 1991 in Iraq, per dare assistenza ai profughi curdi, in Albania, in Mozambico e con l’ONU. Sul fronte interno,
in tutte, purtroppo, le disgrazie del nostro paese: terremoti, alluvioni, nubifragi, ecc.
troviamo sempre gli Alpini in prima fila per i soccorsi e gli aiuti alla popolazione.
Ora abbiamo anche gli alpini “con l’ombrello”, così chiamati gli alpini paracadutisti,
tipico rinnovamento tecnologico legato ad Urano al MC.
Queste tre date confermano l’iter dello sviluppo del corpo Alpini.
All’inizio, il Sole congiunto a Nettuno porta con sé un sogno mistico-assistenziale.
Nella seconda fase – nascita della Compagnia – il Sole congiunto a Mercurio
in Bilancia (esaltazione di Saturno) organizza alleanze.
Nella terza fase, la più significativa - Alpini in Grigio Verde –, la nascita della
nuova divisa porta la congiunzione Sole/Marte, simbolo della lotta e della guerra.
Più si va avanti nell’esame di temi confrontati con fatti reali, più ci accorgiamo
che qualcuno ci segue passo dopo passo e c’insegna a camminare al meglio, se riusciamo a capirlo.
A volte anche una divisa ci permette di riflettere e l’Astrologia, per la saggezza
della grande mano che la guida, ci consente di proporci anche così ad ONORARE
GLI ALPINI.
Casa Quinta
Argomento
151
MARCO GAMBASSI
IL GIOCO DEL CALCIO
ED I DODICI SEGNI ZODIACALI
L.A. 127-325
In astrologia ci sono dodici segni zodiacali; nel “football” ci sono dodici giocatori (?)
… se mettiamo in conto anche l’allenatore, che nel calcio moderno è essenziale!
Ogni segno zodiacale equivale ad un particolare talento umano e sportivo. Ad
esempio l’Ariete si associa a delle capacità di guida e di primato utili ad esempio all’allenatore della squadra (o… all’allenatore in campo); il quale tra l’altro è il primo a
pagare gli eventuali insuccessi, come un agnello sacrificale.
Parlerò qui di giocatori di calcio di sesso maschile, non perché considero il calcio femminile di qualità inferiore, ma perché non ho mai avuto l’opportunità di conoscerlo approfonditamente. I mezzi di comunicazione, d’altra parte, ci riservano
quasi esclusivamente informazioni sul calcio maschile. Chissà, se si scoprisse nel
calcio l’altra metà del cielo, forse questo ci aiuterebbe a sdrammatizzarlo ed a viverlo con più… gentilezza e meno “raptus guerrieri”.
Le considerazioni che farò qui di seguito saranno brevi pennellate, basate sulla
conoscenza del segno solare di alcuni giocatori e/o allenatori che suscitarono e suscitano in me ammirazione e fantasia.
Il grande maestro Nils Liedholm ebbe a dire un giorno che i giocatori di qualità
appartengono al segno della Bilancia. Lo credo, aveva in mano una prova inoppugnabile, essendo i suoi astri natali Sole e Saturno congiunti in quel segno. E forse
questo spiega il suo proverbiale equilibrio, la sua estenuante moderazione, il procedere con estrema prudenza, fino a non dichiararsi vincitore nemmeno ad un centimetro dal traguardo stesso, con i concorrenti lontani un chilometro. E la sua ironia.
Quando un giornalista definì un suo giocatore “un po’ basso”, l’allenatore Liedholm
rispose: “SI’, ma ci è abituato…”
Il Sole splendeva in Bilancia alla nascita di Falcao, allievo di Liedholm nella Roma dello scudetto. Falcao metteva in ogni suo gesto atletico un’intenzione estetica.
Forse per questo poté diventare un seduttore di folle e non soltanto di quelle.
In effetti, se il calcio è un gioco del collettivo, la Bilancia dona la capacità di
legare, di far gruppo. Lo sapeva bene Enzo Bearzot (che ha il Sole in questo segno),
che sulla filosofia del gruppo costruì il suo successo al Mundial di Spagna e poté
fumare con un altro Bilancia e fumatore di pipa, Alessandro Pertini, il calumet della
152
Casa
Argomento
Quinta
vittoria. La sua squadra era piena di giocatori del settimo segno. C’era Cabrini, cui
Venere, maestra della Bilancia, donò la bellezza e la gentilezza d’animo. C’era il rude
Gentile e l’animoso Tardelli. Ed il puntero Paolo Rossi. Tutti comunque giocatori che
sapevano stare uniti fuori, prima che dentro il campo.
A far da contrappunto a questo nucleo di giocatori bravi a legare tra loro, del
segno della Bilancia, c’era in Spagna un calciatore cui il segno opposto dell’Ariete,
oltre che l’animo del “condottiero”, donò i suoi maggiori talenti: la lealtà ed il coraggio. Giancarlo Antognoni aveva/ha un coraggio che lo portò a rischiare persino
la vita sui campi di calcio, senza per questo voler mai male ai suoi avversari del momento. Un’operazione alla testa (il punto vitale del primo segno zodiacale) lo salvò,
dopo un’entrata a rischio nell’aria avversaria. A Firenze lo chiamavano “la luce” o
l’Enel. In bocca al lupo…
Il Sole illuminava l’Ariete nel cielo natale del guerriero nibelungo Lothar
Mattheus, cui Ares donò un magnifico tono muscolare e la spavalda irruenza.
Tra i giocatori di oggi mi risultano appartenere all’Ariete Manuel Rui Costa, e
“Inzaghino” Simone, fratello di Filippo.
Poiché l’Ariete è il segno di comando, ispira anche spavaldi allenatori, alcuni
dei quali hanno proposto audaci e pionieristiche strategie del gioco del calcio. Il
“mago” Helenio Herrera fu il primo esponente di un gioco “all’italiana” vincente,
fatto di duri catenacci e fulminanti contropiedi. Il profeta di Fusignano Arrigo Sacchi invertì l’equazione, e, nemico di ogni difensivismo, cancellò le marcature ad uomo a favore del gioco a zona e della pressione offensiva.
Un altro segno che appare ricco di campioni calcistici è lo Scorpione. Il ruolo
in cui questo segno può più facilmente eccellere è quello della punta o della “mezzapunta”. Il leggendario Gigi Riva prese in prestito dal segno dello Scorpione la simbologia di potenza. I suoi tiri erano castagne autunnali o terribili colpi di coda che
potevano piegare le mani ai portieri. Chi pretende che lo Scorpione sia un segno infedele? Riva fu fedele per una vita alla società del Cagliari, ed ora lo è alla Nazionale italiana…
L’olandese Van Basten giocava molto di fino, ma i suoi tiri e le sue “girate”
possedevano una perfidia particolare.
Diego Armando Maradona (Sole e Nettuno congiunti in Scorpione) pare riassumere in sé varie simbologie del segno. L’acume diabolico che rendeva i suoi tiri
beffardi, la potenza psicofisica che lo rendeva un attore devastante nel campo avversario, nonostante le sue dimensioni fisiche fossero relativamente ridotte, lo spirito caustico ed autodistruttivo che lo ha portato alle note penose vicende. Ma lo
Scorpione può essere l’aquila o l’araba fenice che risorge dalle sue ceneri. Il Diego
argentino può certamente risorgere, se non come giocatore od allenatore, come
uomo…
Tra i numerosi attaccanti dello Scorpione dotati di fiuto del goal ricordo anche: Sandro Mazzola, Boninsegna, Alessandro Del Piero, ecc., mentre tra i difensori
ricordo solo il rude capitano germanico Stielike.
Casa Quinta
Argomento
153
A fronte dello Scorpione che, dotato di aculeo, ama punzecchiare i portieri avversari, non poteva esserci che il Toro: il portiere per eccellenza. La prestanza fisica,
la disposizione psichica per la difesa del territorio (in questo caso: la propria rete), la
sedentaria pazienza di starsene immobile ad attendere gli sviluppi del gioco, pongono gli appartenenti a questo segno (chi ha il Sole od un astro significativo in Toro) nelle migliori condizioni per fare i portieri (o i difensori). A questo si aggiunga
che il portiere è l’unico giocatore che può prendere il pallone con le mani, stringerlo
tra le braccia quasi a soddisfare l’innata bramosia di possesso e di concretezza del
segno Toro. Hanno avuto il Sole natale in questo segno vari tra i migliori portieri
delle varie società e della nazionale italiana: ad esempio Giovanni Galli, che giocò
con la Nazionale in Messico. E “Portos” Tacconi, che sembrava polemico e cattivo,
tenace avversario di Maradona, ma aveva/ha in sé qualcosa di nobile e buono, se
partecipò spesso a gare sportive con finalità di beneficenza e di “sensibilizzazione”. E
Zenga: il nome era già una garanzia.
E, tra i terzini del Toro, ricordo il mitico e roccioso Burgnich.
Non tutti i Tori hanno l’ossessione della difesa territoriale, ma alcuni si volgono
ad attaccare gli spazi e le reti altrui. E’ almeno il caso del tedesco Oliver Bierhoff,
che mi risulta essere nato il primo maggio. Forse sono due pianeti natali in Ariete
che ispirano al già milanista felici e vincenti colpi di testa. E ricordo anche “bisonte”
Hubner, efficace nel ruolo di sfondamento.
I giocatori Cancro si distinguono per i valori dell’“anima”, quali ad esempio la
fedeltà alla bandiera. Giampiero Boniperti fu fedele nei secoli ai colori bianconeri,
prima come giocatore, poi come dirigente, non meno che se fosse divenuto un oggetto di arredamento dei palazzi juventini: una mobilia che comunque fruttò ampi
successi alla sua società.
Gianluca Vialli fu fedele, sebbene solo negli anni, ai blucerchiati ed accettò di
essere venduto per appianare i conti della sua società. La congiunzione dei luminari
(Luna e Sole) in Cancro spiega come Gianluca possa dispiegare un’umoralità commovente e infantile, uno spirito imprevedibile e “naif”, ma anche un intuito pazzesco che lo faceva puntare a rete da qualsiasi parte del campo.
In Inghilterra si ritrovò con un altro Cancro italiano, il valente sardo Gianfranco Zola, a rimembrare la patria lontana ed un po’ ingrata. Il piccolo Zola si esprime
con un’altra qualità del segno: la fantasia ed ha riscosso anche recentemente ammirazione e consensi in un campionato rude ed atletico come quello inglese.
Hanno il Sole in Cancro anche il tenace Maldini, legato ai colori del Milan; e
fantasisti come Zinedine Zidane, uomo dalle molte appartenenze (l’Africa, la Francia, la città di Torino ed oggi la Spagna). E Cristian Vieri ed il diciannovenne “enfant
terrible” Antonio Cassano.
Tra gli allenatori, ricordo Bagnoli detto l’Osvaldo, cui un potente trigono tra i
segni d’acqua donava carismatici attributi. Se non avesse fatto l’allenatore, l’Osvaldo avrebbe potuto efficacemente darsi all’esoterismo. Il suo straordinario carisma
veniva paradossalmente dall’essere persona semplice, di comune buon senso, in un
154
Casa
Argomento
Quinta
ambiente dove molti si muovono sollevati un metro sopra la terra. Quando a Verona
gli fecero osservare come fosse singolare che si recasse allo stadio prendendo il
tram, rispose: “Sarebbe più strano se ci andassi in elicottero”. Riuscì comunque nella
notevole impresa di portare lo scudetto in provincia.
L’opposto segno del Capricorno ha dato vita a giocatori pragmatici, essenziali,
longevi, tra i quali si può citare Bergomi, efficace terzino di fascia, o il giocatore e
poi allenatore Radice, nel quale una profonda saggezza si esprimeva attraverso una
maschera tragica (quasi nella realistica consapevolezza dell’“infinita vanità del tutto”).
Bettega, Capricorno intriso di valori Scorpione, tanto aveva lo zoccolo duro
che andò in rete persino di tacco.
Tra i giocatori di oggi ricordo il temibile e tenace Gennaro Gattuso, milanista e
l’attaccante Enrico Chiesa che, da buon Capricorno, è decisamente concreto nel fare
“goal” ed è dotato di ottima classe, anche se si è recentemente infortunato mentre
il pianeta guerriero Marte faceva visita al suo segno.
In teoria, un’efficace linea difensiva potrebbe essere costituita da un terzino
Cancro ed uno Capricorno (come ad esempio Maldini e Bergomi), ad unire fantasia
e realismo.
Il pur rude Agroppi (Sole in Ariete) disse, parlando di Baggio, che “ai suoi piedi
cantano gli angeli”. Il Sole natale di Roberto illuminava il segno Acquario, che è, infatti, anche il segno dell’“Angelo” o Serafino, ed invita ad elevarsi verso il cielo sopra
le passioni e le miserie umane. A volte, vedendolo giocare, si ha la sensazione che
Roberto non appartenga a questo mondo. Ma, nonostante la sua natura serafica, la
posizione natale di Marte isolato in Scorpione ha fatto sì che questo giocatore si sia
trovato spesso intrigato in vicende passionali d’amore – odio e persino d’insurrezione popolare, come fu a Firenze quando i Pontello lo cedettero. Una frase, un silenzio,
una sciarpa viola raccattata da terra mentre militava nella squadra bianconera, facevano ravvisare in Baggio un “malvagio traditore”; il codino che portava alla nuca faceva vedere in lui un corruttore dei buoni costumi della gioventù italiana… Ma credo che continuerà ad andare controcorrente (secondo il costume dell’Acquario), ed a
rivendicare l’autonomia delle sue idee e dei suoi sentimenti. Dato che il mio primo
amore, la Fiorentina, si fa desiderare, ecco che mi trovo oggi a “fare il tifo” per il Brescia dove gioca Baggio e allena Mazzone, umile, ma grande (è del segno dei Pesci).
L’Acquario che va controcorrente ha prodotto un altro ottimo esempio nel giocatore austriaco Schachner. Ricordo che, in una partita dei “mondiali” Austria –
Germania, che era praticamente truccata, poiché tutti remavano per il pareggio,
Schachner era forse l’unico a battersi lealmente per la vittoria.
Altro Acquario è l’argentino Gabriel Batistuta, da poco emigrato nella capitale.
Ma perché tanto senso della rete in una natura serafica? Come Baggio, Batistuta ha
Marte nel “trono” dell’acuto Scorpione.
Tra gli allenatori, è nato in Acquario lo svedese Sven Goran Eriksson (Svengo).
In Italia qualcuno lo definiva “un perdente di successo”, ma si è dovuto ricredere.
Casa Quinta
Argomento
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Altro Acquario originale è Carolina Morace, l’unica calciatrice (ed oggi allenatrice)
che conosca.
All’opposto dell’Acquario troviamo il Leone: se il primo è il segno dei giocatori
estrosi e ribelli, il secondo produce registi di razza, che costituiscono a volte il cuore
della squadra.
Detto il “golden boy” (forse perché l’oro è il metallo del Sole, maestro del Leone), Gianni Rivera, ora parlamentare italiano, era capace di illuminare il campo con i
suoi lanci così come il Sole con i suoi raggi.
In Leone fu anche il Sole natale di Giannini, regista cuore di Roma, città leonina. (Oggi nella Roma e nella Nazionale il regista è Francesco Totti, il cui Sole natale,
a quanto mi risulta, apparterrebbe alla Bilancia, ma Saturno natale si troverebbe in
Leone).
Tra i giocatori attuali, sono “Leoni” il forte Dino Baggio, Gianluca Pessotto ed il
goleador Filippo Inzaghi, passato quest’anno dalla Juve al Milan.
Il segno dei Pesci ha il talento sublime dell’umiltà, tanto che ha il garbo di presentarsi per ultimo nella gerarchia zodiacale. “Perdere è tanto più delicato che vincere” mi scriveva un’amica poetessa. Così Picchio De Sisti (Sole in Pesci) era tanto
volto al sacrificio da annullarsi in un lavoro oscuro ma prezioso, al servizio dell’intera squadra.
Se i Pesci sono il segno dell’estasi musicale, giustamente Zico brasiliano era
definito il violinista del pallone, poiché traeva da esso melodie tali che i portieri avversari potevano restare a bocca aperta ad ascoltarle, specialmente in occasione dei
suoi calci piazzati.
Poca fortuna ebbe il brasiliano e filosofo Socrates a Firenze. In questa città che
si racconta fondata nel segno dell’Ariete, “perché crescesse in armi e figliolanza”, si
aspettavano forse, con o dopo Antognoni, un altro condottiero. Socrates era/è soltanto un artista, era/è un essere umano.
Il romanista Bruno Conti fu definito il brasiliano d’Italia, perché in Spagna fluttuava come un pesce, descrivendo nella semplicità la poesia.
Tra i giocatori attuali è Pesci il guizzante e sgusciante olandese Edgar Davids.
Tra gli allenatori Dino Zoff che, come il segno vuole, parla poco e conosce l’umiltà
dei fatti.
Molti altri geni del pallone avevano ed hanno il Sole in Pesci. O vi hanno la Luna, a cominciare da Antognoni e Maradona.
Come i Pesci, anche l’opposto segno della Vergine ha dato vita a calciatori atipici, ma pronti al servizio ed al sacrificio. Per Mariolino Corso, ala della grande Inter,
si dovevano trarre dalla natura anche le metafore calcistiche. I suoi calci piazzati
erano definiti “foglie morte”, perché descrivevano traiettorie surreali, ma con un
fondo di naturalismo vergineo.
Ruud Gullit (Sole in Vergine e Luna in Bilancia) era simile ad una forza della
natura e Roberto Donadoni (Sole in Vergine) non era poi da meno, per la mole di
gioco che era in grado di sviluppare. Poi c’è Ronaldo, detto il fenomeno.
156
Casa
Argomento
Quinta
Altro atipico ed efficace vergineo è il ceco Pavel Nedved.
Anche il caustico e brillante giornalista sportivo Gianni Brera apparteneva alla
Vergine, che è un segno d’intelligenza critica e mercuriale.
Il Sagittario può immettere nei campi di gioco i suoi maggiori talenti: la lungimiranza e la generosità. Generoso per antonomasia è stato Francesco Graziani,
detto “Ciccio”, che giocò nel Torino, nella nazionale italiana, nella Fiorentina e non
giocò mai al risparmio e mai con la vista corta. “Che splendido giocatore sarebbe”
disse di lui, in modo discutibile, Gianni Brera, “se sapesse anche giocare al pallone”.
Come cavalli al galoppo, i più tipici Sagittari amano spaziare sulle ali, vogliono ampi
corridoi dove esprimere la generosa esuberanza. Era ala anche Altobelli, la cui fisionomia filiforme ricordava la sagoma di una freccia: così fu detto “Spillo”.
E Roberto Mancini, col Sole in Sagittario, si esprimeva al massimo facendo
correre il suo cavallo, viaggiando sulle ali e di là facendo partire le sue frecce, cioè…
i suoi “cross”. Mancini deve comunque essere caro a Giove, maestro del suo segno,
se negli ultimi anni è stato uno dei pochi calciatori a contrastare con successo lo
strapotere delle grandi squadre di Torino e Milano, vincendo lo scudetto una volta
con la Sampdoria ed una volta, nel 2000, con la Lazio.
Tra i calciatori emergenti, è nato in Sagittario Francesco Toldo che gioca nel
ruolo del portiere, atipico per il suo segno. A volte i Sagittari hanno maggiore fortuna in terra straniera, tanto che il noto Schillaci dovette trasvolare dalla Sicilia al
Giappone.
Infine i Gemelli: il segno dell’eterna giovinezza. E nel calcio è fondamentale
l’intenzione giocosa, lo spirito libero e dinamico, l’intelligenza e la fraternità del segno Gemelli.
I ruoli più adatti ai Gemelli sono, secondo me: il libero ed il giocatore di raccordo.
Platini (Sole in Gemelli, Luna e Marte congiunti in Cancro) ebbe da Ermes,
maestro dei Gemelli, il dono della velocità e dell’intelligenza. “Gemelli” è anche Baresi, già onnipresente libero del Milan. Tra i giocatori d’oggi, un simpatico gemellino
è Vincenzo Montella, il cui rapido mercuriale opportunismo ha giocato un ruolo decisivo nella recente vittoria della Roma nel campionato italiano.
Fra tanti personaggi pubblici che ci sono improvvisamente mancati, ho pianto
soltanto quando morì Gaetano Scirea (Sole in Gemelli), che certo era caro anche
agli dei e rimarrà eternamente giovane. Sapeva giocare in modo impeccabile, era
leale e fraterno con tutti. Beh, se proprio vogliamo, un difetto ce l’aveva: era “juventino”… Ma questa è un’altra storia.
Concludo con una nota letteraria: il poeta triestino Umberto Saba, nato nel segno dei Pesci, scrisse negli anni 1933 - ’34 “Cinque poesie per il gioco del calcio”.
Notissima la composizione dal titolo “Goal”, che qui riporto in parte:
“…
La folla – unita ebbrezza – par trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
Casa Quinta
Argomento
157
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l’odio consuma e l’amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.
…”
Le parole di Umberto Saba colgono la poesia che viveva e vive nel gioco del
calcio. Al di là degli eccessi dei nostri tempi, non si può evitare di riconoscere a questo gioco una magia ed un’attrattiva particolari e attuali.
Un aforisma proposto da Silvia Pedre
Il Toro se lasciato in pace sta in pace.
Lo Scorpione se lasciato in pace sta in guerra.
158
Casa
Argomento
Quinta
DANTE VALENTE
PER L’INTER: ERA SCRITTO NELLE STELLE
L.A. 127-540
La catastrofe per l’Inter, che all’ultima giornata ha perso scudetto, Lega Campioni
e… milioni vari, probabilmente avrà interessato anche gli astrologi, soprattutto per
la sua dinamica.
Siamo a Roma all’Olimpico: l’Inter va prestamente in vantaggio; la Lazio pareggia, l’Inter replica con un altro gol: tutto liscio, come previsto. La Lazio non sembra battagliera.
Improvvisamente, da un certo momento in poi tutto va storto e l’Inter incassa
tre gol senza riuscire a replicare.
Ora, è interessante valutare quale sia il metodo più adatto per spiegare una dinamica così antitetica nello spazio di due ore: non i transiti, né le rivoluzioni solari
fanno allo scopo. Forse i gradi tebaici, però cambiano ogni 4 minuti circa. L’unica
tecnica che almeno teoricamente può spiegare i fatti è quella delle ore planetarie: il
cambiamento del pianeta reggitore dell’ora.
Dalle opportune tabelle risulta che a Roma si iniziava la partita con l’ora del
Sole, e dopo pochi minuti si passava a quella di Venere (e l’Inter ha una bella Venere
natale), momento in cui l’Inter passava in vantaggio per 2-1.
Nel secondo tempo si passava a quella di Mercurio. Ottima cosa, in apparenza,
visto che l’Inter ha un bel Mercurio natale con ottimi aspetti, ma…
…ma in transito, in quell’ora fatidica la Luna passava esattamente sopra la
congiunzione Urano-Mercurio, scatenando il ben noto effetto deflagratore di una
tensione; e iniziava un crollo clamoroso con clamorosa rimonta e la perdita del
campionato!..
Se l’ipotesi è corretta, sarebbe una bella rivalsa per i pianeti lenti, esclusi perentoriamente dalle ore planetarie, che potrebbero acquistare un nuovo ruolo “disturbando”o “aiutando” con i loro transiti i pianeti reggitori dell’ora.
(D.V.)
Casa Quinta
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IL DIS-ASTRO DELLA
NOSTRA NAZIONALE
L.A. 127-541
Ha commentato Rivera celiando, “forse è stata colpa delle stelle”.
Ma perché quel “forse”?
Noi possiamo farne a meno…
C’è solo questa vexata quaestio: in questi casi bisogna studiare il tema dell’allenatore o della “Società”?
“Fortunatamente” qui le diagnosi astrologiche concordano!
Nel tema della Repubblica Italiana (eretto per il 10/6/1946 ore 18, ROMA) nonostante il bel gioco dimostrato (Giove su Venere natale), Saturno – il grande arbitro – è esattamente sul Sole della Repubblica.
Come non bastasse, la Luna nuova del 10/6 (anzi l’eclisse!) si trova congiunta a
Saturno e al Nodo e opposta a Plutone in IX, degno compare di Urano in XII, supponiamo possibili nemici stranieri occulti e imprevisti.
Una congiura c’è stata sicuramente, ed è quella planetaria!
Il nostro Trap (17/3/1939 ore 0.45 Cusano Milanino –MI ) riceveva la quadratura di Saturno sul Sole natale: un Giove favorevole gli ha permesso almeno di lottare.
Ma la nota più curiosa è la sua astrocartografia in cui la Corea è stretta fra le
linee del Nodo lunare e di Urano: guardacaso anche il povero Fabbri, allenatore nel
famigerato 1966, aveva la linea di Plutone proprio nel pressi della Corea!
Trascuriamo altri fattori che possono ritenersi superflui.
A questo punto dobbiamo ammettere che la Nazionale ha lottato contro il destino e tutto considerato è arrivata anche troppo lontano! Certo se ci avessero consultato…
Ma il commento finale deve essere basato sull’etica astrologica: come a dire se
la causa primaria è il coinvolgimento di Saturno, ci auguriamo una salutare revisione della nostra mentalità utilitaristica, così poco apprezzato dagli altri…anche se va
dato atto al nostro Mister di aver tentato … nuove vie!
(D.Valente, con contributi di A.Capitani e C. Cannistrà)
160
Casa Quinta
UN OMAGGIO
L.A. 127-545
Vorrei fare un omaggio a Torino.
Direte, ci sono città più belle, più affascinanti. Non dubitate, rimedieremo a
suo tempo!
Ma Torino ha un merito incontestabile: qui nacque il CIDA, in una nevosa notte autunnale di tanti anni fa; e siffatti nobili natali non si possono discutere. E poi è
la patria adottiva di Capone, di Ghivarello, di Gisa Frandino, di Enrico Castiglioni, del
benemerito Piercarlo Caratti e di Grazia Mirti, cui deve tanto il CIDA; anche il nostro
sito web vive e prospera in Piemonte grazie a Livio Montanaro.
Inoltre Torino ha il privilegio, qualificante “nell’ambiente”, di essere una delle
tre città magiche di Europa, per cui i natali del CIDA diventano ancor più impregnati di esoterismo..
Torino è una città che non lascia indifferenti: o la si ama o la si detesta.
La ama chi ha qualche valore nettuniano, che può intravedere qualcosa al di là
delle pietre.
Ci sono meriti di questa città che possono far discutere, come la Juventus, la
FIAT … a nostro carico… ecc.. Ma c’è un merito che nessuno saprebbe contestare, ed
è il vero suo primato: le cioccolaterie! Il famoso ritrovo “Al bicerin” è addirittura del
1763 . Tanto da ispirare in merito una poesia favolosa del torinese Guido Gozzano
che riuscì a rendere palpitante e reale una realtà evanescente: ve la riportiamo per
vostro diletto .
Le Golose
Io sono innamorato di tutte le signore
Che mangiano le paste nelle confetterie
Signore e signorine
Le dita senza guanto
Scelgon la pasta. Quanto
Ritornano bambine!
Perche niùn le veda
Volgon le spalle, in fretta,
sollevan la veletta,
divorano la preda.
C’è quella che s’informa
Pensosa della scelta;
quella che toglie svelta,
né cura tinta o forma.
L ‘una, pur mentre inghiotte,
già pensa al dopo, al poi;
e domina i vassoi
con le pupille ghiotte.
Casa Quinta
Un’ altra -il dolce crebbe Muove le disperate
Bianchissime al giulebbe
Dita confetturate!
Un’altra, con bell’arte,
sugge la punta estrema
invano! che la crema
esce dall’altra parte!
L ‘una, senza abbadare
a giovine che adocchi,
divora in pace. Gli occhi
altra solleva, e pare
sugga, in supremo annunzio,
non crema e cioccolatte,
ma superliquefatte
parole del D’Annunzio.
Fra quegli aromi acuti,
strani, commisti troppo
161
di cedro, di sciroppo,
di creme, di velluti
di essenze parigine,
di mammole, di chiome:
oh! Le signore come
ritornano bambine!
Perché non m’ é successo O legge inopportuna! Il farmivi da presso,
baciarvi ad una ad una
o belle bocche intatte
di giovani signore,
baciarvi nel sapore
di crema e cioccolatte?
Io sono innamorato di tutte le signore
Che mangiano le paste nelle confetterie
Non trovate favolosi questi flash (“senza guanti”, “dita confetturate” “D’Annunzio superliquefatto”, “le pupille ghiotte”, il “fàrmivi”)?
Chi ha frequentato un antico caffè-pasticceria di Torino
può solo ritrovare queste raffinate sensazioni...
Il Segretario obietta (obietta sempre, che tortura!) che per giustificare l’articolo
bisogna esaminare a fondo il tema di Gozzano (19/12/1883 h.16.30 Torino). E cercare i valori di cioccolato.
Bene, accontentato! C’è proprio la Luna in Vergine, tipica, come segnala da
tempo Grazia Mirti, dei golosi di cioccolato. Al contrario dei Pesci.
Verificate anche voi …
(Dante Valente)
162
Casa Quinta
“LINGUACCIA ASTRALE”
IL MONDO DI MIRKA
L.A. 127-590
Quale dedica ha scelto Mirka Martini per il suo testo “Amori zenitali” (ed.
Acanthus)? Allo Scorpione, naturalmente …”.
E dopo averne sparlato con dovizia. Ma si sa, il fascino è soprattutto perverso…
Questa puntata – in cui Mirka sfoggia al meglio la sua vena sarcastica – è
quindi dedicata al
PRINCIPE DELLE TENEBRE
Perverso, demoniaco, malvagio, bieco, velenoso: un’anaconda zodiacale, un boa
constrictor. Dello Scorpione se ne dicono di cotte e di crude, e tutte vere.
Avendo l’occasione – talvolta letale – di trattare con uno Scorpione a distanza
ravvicinata, ci si accorge che il vocabolario in uso per definire questo individuo è
paurosamente carente e si è tentati di arricchirlo con altre perfidie. Ben pochi, dopo
un’esperienza per lo più carbonizzante con lo Scorpione, rinunciano a coniare nei
suoi confronti una sfilza di cattiverie che lo fanno soltanto sorridere. Per parlarne
abbastanza male il linguaggio umano non basta: ci vorrebbe come minimo la fantasia infernale di Lucifero, che però sospettiamo in stretta connivenza con lui.
Del resto i due hanno parecchio in comune: intanto quell’aspetto di “bel tenebroso” che caratterizza ogni vero Scorpione e di cui era certamente dotato anche
l’angelo ribelle. Poi quella capacità di sfida e quello smisurato orgoglio che suggerirono a Lucifero l’idea di sostituirsi a Dio. Ambizione che tuttavia lo Scorpione non
avrà mai, perché trova molto più divertente fare la parte del diavolo.
Ci riesce benissimo. Dalla sua persona emana un fascino tentatore, un vago
sentor di peccato capace di far crollare qualsiasi virtù. Sicuramente, il serpente dell’Eden era nato sotto il segno dello Scorpione.
SODOMA E GOMORRA
Lo Scorpione non sempre è bello, ma è comunque magnetico e avvincente. Quando
vi guarda con quei suoi occhi calamitati, vi mette k.o. facendovi sentire scioccamente importanti. E poi possiede il fascino del male, che manda in tilt le signore e
precipita nell’abisso i signori: e non solo nel caso che si tratti di una Scorpiona femmina. Il diabolico infatti dove colpisce colpisce, senza andare troppo per il sottile.
Intendiamoci, ciò non significa che falcidi qualsiasi cuore, chiamiamolo così, senza
Casa Quinta
163
effettuare nessuna selezione. Significa che essendo tendenzialmente degenere prova un gusto matto a pervertire gli altri. Adescare un direttore di banca, sedurre un
generale delle Forze Armate, far vacillare un padre di famiglia sono fra le male azioni che gli procurano maggior godimento.
LA MAGA CIRCE
Lei, la Scorpiona, non è molto dissimile dal suo fratello di segno. Appassionata, ardente, con cupi occhi bruno-violacei, la si può scambiare facilmente per una strega,
anche perché di solito lo è. Forse di notte rimesta pozioni che prosternano gli uomini ai suoi piedi, rendendoli completamente rincretiniti. O forse li ipnotizza con un
solo sguardo colle sue pupille magnetizzanti.
È una creatura pericolosa. Dentro di lei si annidano più donne tutte insieme, e
ciò dovrebbe bastare per far fuggire: qualsiasi maschio dotato di senno, che aspiri a
conservare un minimo di autonomia. A quanto pare, nessuno: la signora Scorpiona
è sempre circondata di uomini più di quanto un favo sia circondato di api. Uomini
che si illudono di riuscire a sottometterla e non si accorgono che lei, come la maga
Circe, di botto li tramuta in porci, se mai ce ne fosse bisogno.
Se uno Scorpione vi corteggia, non pensate di potergli resistere. Benché un
barlume residuo di coscienza forse vi avverta della follia che state per commettere,
gli cascherete fra le pinze, con le gambe molli e la testa nel pallone, offrendo il collo
come le vittime del conte Dracula. Ma lui vi suggerà ben altro: è la vostra anima
che vuole. Dategliela. Se cedete, abbandonandovi totalmente al suo volere, finirete
con l’adorarlo. Se invece cercherete di opporvi... be’, può accadervi di tutto.
In ogni caso, non mettetevi mai in mente di conquistare uno Scorpione: è impossibile. Sarà lui, al massimo, a degnarsi di conquistare voi. Se non siete fra i prescelti, non adombratevi e tirate un sospiro di sollievo: non sapete che cosa avete
scampato. Se viceversa siete fra gli eletti, siate forti. Il vostro Scorpione vi precipiterà negli abissi degli inferi o vi innalzerà alle vette del paradiso. Mai e poi mai con
lui conoscerete il purgatorio: è troppo banale.
UMORISMO MACABRO
Se vi siete imbattuti in uno Scorpione e ne siete rimasti ipnotizzati, potrete comunque tentare di renderlo bendisposto nei vostri confronti. La parola magica in questo
caso si chiama incondizionata ammirazione. Lo ScorpIone, come tutti principi , apprezza le lodi, ma attenti: mentre lo adulate dovrete esserne totalmente convinti,
altrimenti il maligno, subodorerà l’ipocrisia con la sua intuizione infernale e non ve
la farà passare liscia. La presa per i fondelli costituisce, nella mentalità scorpionica,
il massimo dell’ingiuria ed è perciò consentita soltanto a lui.
Un’altra cosa che non sopporta è la critica. Trovandovi a doverlo disapprovare,
attaccatevi a un uso abbondante di eufemismi. Non ditegli mai “oggi hai un vestito
orrendo” bensi “l’abito che avevi ieri era più bello.” La regola vale per gli Scorpioni di
entrambi i sessi, che in fatto di permalosità sono press’a poco identici. Se volete che
164
Casa Quinta
vi elargiscano un briciolo di condiscendenza, non contradditeli e mostratevi molto
colpiti dalle loro qualità: lo Scorpione è intelligente e perspicace e ama che gli altri
se ne accorgano. Di solito è spiritoso: possiede uno spiccato senso dell’umorismo
macabro o come minimo caustico, di cui va molto fiero e che non tollera affatto
negli altri. Ridete pure quindi, se ne avete la forza, alle sue battute da obitorio, ma
non imitatelo. A una scorpionata tipo “sei un fiore, sembri un crisantemo” tagliatevi
la lingua piuttosto che replicare sullo stesso tono. Potreste ritrovarvi ad arrostire tra
le fiamme.
LO SCORPIONE NEL LETTO
La tattica suggerita finora è adatta a rendersi accettabili allo Scorpione, ma da qui a
sedurlo ce ne corre. Se non gli interessate, non lo smuoverete di un centimetro,
mentre voi continuerete inesorabilmente il processo di cottura. L ‘unico tentativo
che potete fare per stringere i tempi è cercare di trascinare il vostro Scorpioncino
nel letto: soltanto sul morbido, in posizione orizzontale, senza niente addosso se
non il calduccio confortante del lenzuolo, la natura scorpionica mostra il miglior lato di se. Ed è un lato che vale la pena di scoprire.
Per pilotare uno Scorpione nel letto, l’arma meno fallace è la biancheria hard
care. Non dimentichiamo che il soggetto è fra i più affezionati clienti dei sex-shop.
Feticista per natura, sensibilissimo alla vista di indumenti intimi, meglio se inverecondi, alla delicatezza serica che esalta il piacere del tatto, difficilmente lo Scorpione rimane impassibile di fronte al tanga scostumato o alla giarrettiera rossa. Deve
però trattarsi di uno Scorpione maschio. Con le signore la tattica della giarrettiera
non è affatto garantita.
LA “AMANTIDE” RELIGIOSA
Per sedurre lei ci vogliono altre tecniche, ma soprattutto una totale disponibilità a
lasciarsi divorare. La Scorpiona è una donna fagocitante, ti aspira a mantice, ti ingoia e ti metabolizza: l’unico modo per conquistarla è non opporre resistenza. La
faccenda vale per tutti i lati della vita, compreso il sesso. Se ai suoi occhi rappresentate una preda eroticamente appetibile, non dovrete nemmeno fare la fatica di portarla a letto. Sarà lei a portarvici, con una determinazione che non ammette repliche e che soltanto il suo fascino salva dalla definizione di sfacciataggine. La fatica
però verrà dopo, quando dovrete sgobbare come dannati per mostrarvi all’altezza
della situazione, sicuramente impegnativa. Se nutrite dei dubbi sulle vostre capacità
amatorie, scantonate: la signora Scorpiona è dotata di una fame formidabile, per
appagarla ci vuole ben altro che una toccata e fuga in chiave minore. In compenso
vi ricambierà adeguatamente, e se siete affetti da impotentia coeundi di tipo psicologico vi farà rivivere. Non tanto per il piacer vostro quanto per il suo, e comunque
per poco: appena ottenuta una reazione soddisfacente, abuserà di voi fino ad uccidervi. Siete avvertiti: è una “amantide” insaziabile.
Casa Quinta
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COME SOPRAVVIVERE CON LUI
Una volta punti amorosamente dallo Scorpione, sorge il non semplice problema di
come riuscire a sopravvivere in sua compagnia. Fuori dalla tana del letto, lo Scorpione è un individuo insopportabile, così stressante da logorare una pietra pomice.
Tirannico, violento e possessivo, ti considera una cosa sua, un trofeo di caccia, qualcosa che assomiglia molto alla pelle dell’orso. E guai a contraddirlo. Del resto contraddirlo è sempre un’imprudenza, qualunque sia l’argomento, perché pungola la
sua suscettibilità. Infine è geloso: dargli il minimo sospetto di corna può scatenare
ire furiose e funeste. Ma non dargliene può risultare altrettanto pericoloso: la sua
mente demoniaca e contorta potrebbe immaginare che lo facciate unicamente per
non insospettirlo, e lui non esiterebbe a servirsi dei più sleali trabocchetti, come
sparire per settimane espiarvi a distanza, per vedere se nel frattempo vi deciderete a
tradirlo. Il magnifico cornuto descritto da Crommelynck, che per provare l’infedeltà
della moglie la insidia egli stesso sotto mentite vesti, in fatto di elucubrata gelosia
sembra il ritratto psicologico dello Scorpione, e molto probabilmente lo è.
L ‘unica cosa che può tranquillizzarlo, fornendogli la certezza, seppur provvisoria, che siete soltanto sua e gli appartenete anima e corpo, è l’abbraccio amoroso.
Perciò, se sommate le volte che lo si fa per passione con quelle che lo si fa per quiete domestica, vi accorgerete che la vita con lo Scorpione si tramuta in una catena di
prestazioni sessuali che divorano tempo e linfociti. Per reggere al logorio fisico ed
emotivo ci vogliono una robusta Costituzione e nervi d’acciaio. Anche perché, se
passano più di dodici ore fra un abbraccio e l’altro, ecco il vostro Scorpione in preda
ad oscuri terrori esistenziali, per cui vi angoscia così tanto coi suoi propositi di morte da spingervi ad augurarvi che sia la volta buona.
Ma naturalmente, alla fine, fra i due è sempre lui il superstite.
… E CON LEI
Con la Scorpiona signora l’atmosfera non cambia di molto. Vi amerà profondamente e intensamente, ma non conoscerete mai la tranquillità.
La gelosia le corrode i visceri: guata in continuazione il partner con la solerzia
di un Dobermann e di lui non le sfugge un respiro. L ‘amore è lo scopo della sua esistenza, e per amore è disposta a tutto, nel bene e nel male, ma specialmente nel
male.
Il minimo indizio di tradimento la spingerà a scenate violente, con minacce di
suicidio. Ma è niente rispetto a ciò che vi può capitare deludendola: la sua forza distruggitrice infurierà con una veemenza tale che al confronto il ciclone Marianna è
un alito di brezza. La sete di vendetta di una Scorpiona incattivita non conosce limiti: se vi renderete rei di oltraggio, aspettatevi qualsiasi cosa, e anche di peggio. Di
vedervi incendiata la casa, decimata la famiglia, rasa al suolo la carriera, schiacciato
l’onore. Se siete portati per una vita meno rischiosa, rabbonite la vostra Scorpioncina facendo praticamente tutto ciò che vuole; datele quell’atmosfera da tragedia
greca che le piace tanto, lasciatevi strapazzare, aggredire e violentare senza fare
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Casa Quinta
una piega, non soffocate insomma il fuoco che le arde nelle vene. Tenete presente
che ha bisogno di sentirsi indispensabile e avere la certezza che senza di lei non potreste vivere: non fatele mai notare, per nessuna ragione, che se mai è vero il contrario. Comunque, onde riuscire a sopravvivere nonostante la compagnia dello
Scorpione, maschio e femmina, ricordate soprattutto che:
Lui non è un ostinato ma un uomo di carattere
non è dispotico ma carismatico
non è un vendicativo ma un giustiziere
Lei non è possessiva ma sollecita
non è un’assatanata ma una passionale
non è un’egocentrica ma una ragazza dotata di forte personalità.
Di entrambi non mettete mai in dubbio che sono infallibili.
NOZZE DI SANGUE
Anche gli Scorpioni si sposano, benché di rado e quasi mai più di una volta sola. Ciò
accade perché, se il matrimonio riesce non c’è motivo di buttarlo all’aria, se non riesce ce n’è ancor meno: per il masochismo dello Scorpione infatti un connubio sbagliato è il massimo. Quale migliore occasione per vivere, e far vivere, in un’atmosfera di dramma perpetuo? Guardatevi intorno: difficilmente troverete Scorpioni divorziati. Eppure, essendo questo il segno degli estremisti, non vi si annoverano mariti passabilmente felici, ma solo individui che nella sfera della gioia matrimoniale si
trovano al settimo cielo o al nono piano sotto. Nella seconda ipotesi, un altro animale zodiacale raccatterebbe il suo fagotto e prenderebbe la porta senza salutare.
Lo Scorpione no: a qualsiasi costo rimane, e soffre. Ma mica tanto. In fondo, visto
che preferisce vivere i suoi grandi amori fuori del talamo coniugale, il sacrificio di
sopportare una moglie sgradita è appena sufficiente ad appagare il lato sado-masochistico del suo carattere e a farlo sentire in colpa quanto basta per garantire a se
e alla fiamma di turno la dose indispensabile di quotidiano travaglio.
Qualsiasi parte una signora abbia nella sua esistenza è quindi poco invidiabile.
Se è sposato con voi, non riuscirete a mollarlo, se è sposato con un’altra non riuscirete a fargliela mollare. Pretenderà infatti di restare incollato ad entrambe, senza
ovviamente soddisfare nessuna. Tranne che a letto. Quello è il suo vero habitat.
LA VEDOVA NERA
Con la Scorpiona le tinte sono anche più fosche. Per lei il matrimonio è, o dovrebbe
essere, un tripudio d’amor sensuale, un ditirambo del sesso, un’apocalisse di tormentosa passione. Se sposa un uomo comune, che la mattina deve andare in ufficio
e la notte talvolta ha bisogno di dormire, apriti o cielo. Guai, con la moglie Scorpiona, coltivare interessi che non siano di tipo amoroso e occuparsi, mettiamo, di titoli
Casa Quinta
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azionari o fideiussioni bancarie. È il dramma, la tragedia con lamentazione, la minaccia costante di suicidio, raramente attuato, più spesso indotto. È lei infatti che
di solito fa defungere il marito, vuoi di morte naturale da stress, vuoi per libera
scelta da disperazione. Il che, per la Scorpiona, riesce di sollievo alla propria inquietudine, visto che rinasce nel dolore.
Il lutto le dona: esulcerata, in gramaglie, afflitta dall’ambascia, trova finalmente la sua vera essenza. Nel matrimonio in fondo è più adatta a fare la vedova.
SCORPIONE ADDIO
A tutto c’è rimedio, dicono i saggi. Quindi anche allo Scorpione. L ‘importante è
sfuggirgli finche si è ancora in vita. Non crediate tuttavia che per sganciarsi sia sufficiente dire “grazie di tutto e addio”, specie se il perfido non si è ancora stancato di
voi. Anche se lo fosse del resto difficilmente rimarrebbe inattivo. Avete mai visto un
serpente che molla la preda, e viva, poi? Piuttosto che rinunciare a una cosa sua lo
Scorpione preferisce la morte.
La vostra naturalmente. Sappiate perciò che ogni proposito di abbandono suonerà come una dichiarazione di guerra, in seguito alla quale ci lascerete le piume, a
meno che non siate anche voi Scorpioni, nel qual caso si avrebbe la guerra dei sette
anni, o anche dei quattordici. Lo Scorpione ama la distruzione, la catastrofe è il suo
forte: l’incombere della sciagura, foss’anche tale da distruggere l’umanità intera, lo
rianima e gli fa venire, per puro spirito di contraddizione, voglia di vivere. È un virtuoso della cattiveria come Paganini lo era del violino, perciò è perfettamente inutile tentare di combatterlo: bisogna limitarsi a subirlo o a cercare di evitarlo. Per riuscirci, il sistema migliore consiste nel fare l’esatto contrario di ciò che avete fatto
per attirarlo.
In parole povere, criticate sempre e ripetutamente il suo operato, lanciatevi in
discorsi interminabili e noiosi su argomenti che non gli interessano: parlategli soprattutto del bambino dei vicini, del fidanzato della colf, o di un caso pietoso verificatosi a Calcutta.
Contradditelo su tutto davanti a tutti. Diventate disordinati, distratti, non concedetegli la minima attenzione e mentre vi parla fategli capire che pensate ad altro.
Non toglietevi la cicca americana di bocca quando vi bacia, usate il letto solo
per dormire oppure pretendete di essere voi a condurre la regia erotica.
Dopo una settimana andrà a sperimentare il suo pungiglione altrove. Non sperate per nessun motivo in una vittoria più altisonante e accontentatevi di esservene
liberati: lo Scorpione è invincibile. Per schiacciarlo non resta che il tacco.
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CASA NONA
971 – Acta del Jurado
972 – Un premio a Demetrio Santos
Casa Nona
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NOTIZIE DALL’ESTERO
GRACENTRO (SPAGNA)
L.A. 127-971
ACTA DEL JURADO DE LOS PREMIOS MUNDIALES DE ASTROLOGIA
Y KABBALAH 2002
Segunda Edición
Finalizado el plazo de presentación de las obras el 16 de marzo de 2002, se procede
según las bases del premio mundial de investigación astrológica, en su segunda
edicion; a la designacion del jurado internacional compuesto por afamados/as investigadores/as y Astrologos/as de renombre.
El jurado internacional se constituye el día 4 de abril de 2002 en la sede social
de Gracentro siendo las 19:35 horas.
La composición del jurado es la siguiente.
Como presidente:
Don José Luis Carrión Bolumar, Presidente de Gracentro, Presidente del Foro
Mundial Dyatessaron, Coordinador del Libro Conplido en los Iudicios de las estrellas,
Miembro del Colectivo de Investigadores y Astrólogos de la Antigua Corona de
Aragón e Investigador Astrológico.
Como vocales:
Don Mariano Aladren, Maestro Industrial en Electrónica, Técnico Municipal de
Medio Ambiente, Miembro fundador del Foro Mundial Dyatessaron, Miembro del
Colectivo de Investigadores y Astrólogos de la Antigua Corona de Aragón, Coordinador de la lista mundial de investigación Astrocuantica e investigador astrológico.
Doña Elia Ramos, Licenciada en Filología Inglesa por la Universidad Complutense de Madrid. 25 años como docente en la Escuela Superior de Ingenieros de telecomunicaciones. Presidenta de la Asociación Madrileña de Astrología. Miembro
fundador del Foro Dyatessarón. Investigadora Astrológica.
Don Claudio Cannistra, Secretario C.I.D.A. Centro Italiano de Astrología. Miembro fundador de la FAES. Miembro del Foro Mundial Dyatessarón.
Doña Lourdes Franquet Garcia, Relaciones publicas por la Universidad de Barcelona en el año 1967. Socia fundadora de l’Associació d’Astrologia de Catalunya.
Vicepresidenta y miembro del comité de congresos.
Actuando como secretario con voz pero sin voto.
170
Casa Nona
Don Carlos Castro Martínez, Vicepresidente de Gracentro y Miembro del Colectivo de Investigadores y Astrologos de la Antigua Corona de Aragón.
Reunidos el día 26 de Abril del 2002 y tras las deliberaciones oportunas el jurado concede el Premio mundial de Investigación Astrológica Gracentro Mención de
Honor
A la obra titulada: EL FACTOR PRENATAL EN ASTROLOGIA PREDICTIVA
Autor: Don JUAN ESTADELLA FERRATER de España
El Premio Mundial de Investigación Astrológica Gracentro a la mejor obra de
investigación queda desierto.
Y el Premio Mundial de Investigación Astrológica “Gracentro” a la mejor obra
Inédita queda desierto.
El jurado, tomando como referencia los magníficos valores que marcaron la vida de Merçé Tamarit, acuerda otorgar.
Premio Mundial de Investigación Astrológica Premio Especial “MERÇÉ TAMARIT” a la figura mundial mas relevante en reconocimiento a su dedicación y aportación, en pro de la Investigación Astrológica.
A Don DEMETRIO SANTOS SANTOS de España
En Valencia (España) 26 de Abril de 2002
Presidente
Don Jose Luis Carrion Bolumar
Vocal
Don Mariano Aladren
Vocal
Doña Elia Ramos
Vocal
Don Claudio Cannistra
Vocal
Doña Lourdes Franquet
Secretario
Don Carlos Castro Martinez
“ASTROnomia&astroLOGICA”
Casa Nona
171
CLAUDIO CANNISTRÀ
UN PREMIO MERITATO A UN MODERNO
UOMO DEL RINASCIMENTO
L.A. 127-972
Credo che la comunicazione dell’Associazione spagnola Gracentro, che è stata pubblicata nelle pagine precedenti, in relazione all’assegnazione del Premio Mondiale di
Investigazione Astrologica e del Premio Mondiale “Merce Tamarit” meriti, per vari
motivi, due parole di commento.
In primo luogo bisogna riconoscere a questo gruppo spagnolo, che fra l’altro
non dispone di grandi risorse finanziarie, lo sforzo fatto negli ultimi anni per pro-
José Luis Carrion, Presidente di Gracentro, consegna il premio Merce Tamarit a Demetrio Santos.
172
Casa Nona
muovere la cultura astrologica, anche al di fuori dei confini del proprio paese con
una visione lungimirante e certamente in linea con gli ideali di unità europea. E ciò
non solo per l’istituzione di questo Premio Mondiale e l’effettuazione delle Giornate
Internazionali di Astrologia e Cabala, ma in modo particolare per il faticoso lavoro
di traduzione e di recupero di testi antichi e per la pubblicazione di opere moderne
di notevole pregio, senza dimenticare le numerose iniziative attuate nell’universo
informatico (web, mailing-list, etc.)
In secondo luogo, la partecipazione di studiosi di vari paesi, anche d’oltreoceano, come quella di alcuni italiani, ha nobilitato l’iniziativa, dandole realmente quell’ampio respiro, al di là delle frontiere, che una manifestazione del genere meritava.
Come avrete letto, il Premio Mondiale di Investigazione Astrologica non è stato assegnato, perché nessun lavoro presentava le caratteristiche di innovazione e di
ricerca, che si richiedono. Tuttavia, è stata assegnata, come già era avvenuto l’anno
passato, una Menzione speciale. L’ha ricevuta un giovane studioso dell’Associazione
Catalana, Juan Estadella, la cui opera aveva per titolo “El Factor Prenatal en Astrologia Predictiva”. Si tratta di un ampio lavoro di ricerca statistica in due volumi, di
quasi 500 pagine, sui transiti planetari e l’oroscopo prenatale, soprattutto in relazione al momento della morte.
In ogni caso, credo sia giusto soffermarsi a parlare di colui che ha vinto il Premio Mondiale “Mercé Tamarit”, riconoscimento che viene assegnato per l’impegno
dimostrato nella divulgazione della cultura astrologica. Si tratta di una sorta di riconoscimento alla carriera, che però tiene in conto anche la statura morale di chi lo
riceve. Mi riferisco a Demetrio Santos, personaggio veramente speciale, prima di
tutto da un punto di vista umano, ma anche, naturalmente, per la sua immensa
cultura astrologica. Spiegare ai nostri lettori, che forse non lo conoscono a sufficienza per il fatto che le sue opere non sono mai state tradotte in italiano, chi sia
Demetrio, non è facile. Tuttavia, credo sia doveroso, da parte mia, dedicare a questo
personaggio alcune righe per i grandi meriti che ha avuto e che ha tuttora nella
crescita e diffusione della Cultura Astrologica, obiettivo che anche la nostra Associazione ha come fine nel suo statuto.
Comincerei col dire che Demetrio Santos è un “Signore d’altri tempi” o meglio
un “Uomo del Rinascimento”, volendo indicare con questa frase l’onestà intellettuale della persona, qualità al giorno d’oggi sempre più rara, e le smisurate conoscenze
nei vari campi del sapere, che egli possiede.
Ho avuto occasione di assistere a diverse conferenze di Demetrio e la fortuna
di incontrarlo personalmente un paio di volte, fra cui l’ultima a Valencia a fine aprile. Devo dire che è sempre stata un’esperienza indimenticabile. Non vorrei essere
frainteso, o che qualcuno pensasse che sto esagerando. Credo di aver ascoltato nella mia vita centinaia e centinaia di relazioni fra seminari, congressi nazionali e internazionali, incontri vari, etc., sicuramente di personaggi famosi con una preparazione ben al di sopra della media. Sono numerosi coloro che mi hanno stupito e
spesso fatto sentire anche un po’ “ignorante”, ma poche volte mi è capitato di av-
Casa Nona
173
vertire una sorta di “Emozione Speciale” (non saprei come chiamarla in altro modo),
che ti colpisce diretta sia al cuore sia alla mente. Poche volte mi è capitato di alzarmi con questa sensazione, che si avverte solo quando si viene a contatto con una
persona che possiede, rispetto agli altri astrologi, pur bravi, “la cosiddetta marcia in
più”.
Ecco, dopo aver ascoltato una conferenza di Demetrio Santos o dopo aver parlato con lui, mi è capitato di alzarmi con questa “Emozione Speciale”. La stessa emozione provata quando ascoltavo i saggi consigli di Rosita Cardano o le conferenze di
Tina Sicuteri o partecipavo ai seminari di Mario Zoli e quando ho avuto occasione
di ascoltare le acute battute astrologiche di André Barbault o, ultimamente, le illuminate disquisizioni di Giuseppe Bezza.
Si tratta di personaggi che sanno trattare le materie più complesse, rendendole
semplici ed essenziali, arrivando subito al nocciolo della questione, ma che non mai
ostentano la loro immensa cultura in maniera arrogante e “leonina”; ad affascinare
non sono solo i contenuti e l’originalità dei pensieri esposti, ma anche la maniera
con cui certe idee vengono presentate. E’ questa maniera, chiara e profonda a un
Foto di gruppo con il premiato. Da sinistra verso destra: Yves Lenoble, Maria Grazia Sanz,
Mariano Aladren, Claudio Cannistrà, Maria Jesus Azkue, José Luis Carrion, la consorte di Demetrio
Santos, Demetrio Santos, Helia Ramos, Lourdes Franquet, Carlos Castro.
174
Casa Nona
tempo, di presentare le idee che ti fa capire, quanto possa essere meravigliosa e
grande la nostra Astrologia e quanto sia ancora necessario studiarla e investigarla.
Certamente, devo riconoscere che Demetrio Santos appartiene alla schiera di
questi grandi astrologi! E non solo per la sua vasta cultura, che è in grado di abbracciare sia le discipline scientifiche sia quelle letterarie, ma anche per il suo modo
“nuovo” di affrontare argomenti vecchi e solo apparentemente conosciuti. Conversando con lui, mi hanno, ad esempio, stupito le sue riflessioni sul nostro Nicola Sementovski, che dimostrava di conoscere anche dal punto di vista umano; riflessioni
che erano accompagnate da una reale curiosità nei confronti di questo personaggio, che in qualche modo fa parte della storia dell’astrologia italiana, e che in ogni
caso Demetrio non era tenuto a conoscere. Allo stesso modo, mi viene in mente un
suo intervento sulla frequenza degli aspetti in un tema natale, argomento poco investigato e fuori dal comune, che spero di poter presto pubblicare a beneficio dei
nostri lettori.
Chi ha avuto l’opportunità di leggere la sua opera “Principios astrologicos,
gradientes y Casas Fotoeclípticas” ha potuto riflettere sui principi basilari dell’azione o meglio dell’influsso degli astri. In quest’opera, il lettore può farsi un’idea chiara
dei Principi dell’influenza ambientale, che l’astrologia porta avanti, alla luce delle
nuove scoperte della scienza moderna; può capire il perché della diversa influenza
di un astro a seconda della sua posizione celeste, affrontando in maniera moderna
la teoria tolemaica della Luce; infine, può chiarirsi le complesse questioni matematiche, che stanno alla base della domificazione ai poli, cui è dedicata un’intera parte
del volume. E ciò avviene sempre cercando di legare insieme scienza moderna e
scienza antica, senza mai dimenticare i principi base della dottrina tolemaica, le nozioni della matematica e le scoperte della fisica moderna.
D’altra parte l’interesse di Demetrio per la matematica è noto. E la sua preparazione in questo campo non si discute, anche per gli studi fatti. Ma allo stesso
tempo è fuori dal comune anche la sua preparazione in campo “classico”. Basti pensare alle sue traduzioni dal latino in spagnolo di molte opere di astrologi antichi,
come quelle di Albubather, Zahel, Ibn Ezra, Almansor, Marco Manilio, per non parlare del Tetrabiblos di Tolomeo. E questo è avvenuto fra il 1980 e il 1985, cioè quasi
vent’anni fa, in un tempo in cui l’opera di ricerca in astrologia antica e di recupero
dei vecchi testi non aveva certamente raggiunto i livelli attuali con le ultime traduzioni di Giuseppe Bezza.
Come si vede, i meriti “astrologici” di questo straordinario personaggio non si
discutono. A questo proposito, voglio ancora citare il suo trattato “Investigaciones
sobre Astrologia”, vera summa del sapere, che spazia dalla mitologia alla fisica, dai
grandi cicli planetari alle semplici interpretazioni, dalla matematica alla teoria delle
armoniche, dall’astronomia alla storia, recensito alcuni anni fa proprio su Linguaggio Astrale.
Ma è anche e soprattutto dal lato umano che Demetrio Santos meritava un riconoscimento. In un mondo dove gli astrologi competono fra loro, si invidiano e ri-
Casa Nona
175
cercano, senza esclusione di colpi, il prestigio e la prima pagina dei giornali, dove si
pubblicano libri che sono copie anastatiche di altri già pubblicati in passato, dove
nei congressi ci si appropria, senza scrupoli, di frasi, idee, concetti detti da altri, l’umiltà, la serietà e la dirittura morale di questo personaggio sono veramente stupefacenti. Ecco, perché mi piace definirlo un “Signore d’altri tempi”, moderno Uomo
del Rinascimento!
Credo che dovrebbe essere preso ad esempio, anche da molti dei “grandi” nomi
o presunti tali, sia del variopinto mondo astrologico statunitense sia della nostra
piccola Italia. Non dimentichiamo che la Spagna non dispone di un bacino di fruitori astrologici pari a quello di altri paesi europei, Inghilterra e Italia in testa, e
quindi credo sia giusto che questo personaggio venga conosciuto e apprezzato anche all’estero.
E’ per tutta questa serie di ragioni, che sono veramente felice che il Premio
Mondiale sia stato assegnato a Demetrio Santos. E’ stato anche un atto di “giustizia” astrologica; se teniamo conto che si tratta del primo riconoscimento pubblico
ricevuto da questo studioso, che si alza prestissimo al mattino e che passa il suo
tempo a tradurre, a scrivere, a investigare e a ricercare, unicamente per amore dell’Astrologia. E tutto ciò vivendo solo della sua modesta pensione ed evitando qualsiasi commistione con quel mondo commerciale e mediatico di riviste specializzate,
giornali, programmi televisivi, etc, che anche in Spagna comincia a farsi strada con
arroganza, scalzando, come già è accaduto da tempo in Italia, la vera Astrologia e
spingendo ad un livellamento verso il basso la nostra amata disciplina.
“E’ il primo riconoscimento che ricevo nella mia carriera” ha detto visibilmente
emozionato, Demetrio Santos, quando ha ricevuto il Premio, e senza fare discorsi
roboanti è ritornato al suo posto dopo aver ringraziato brevemente tutti i presenti...
Grazie, Demetrio, per tutto il sapere che ci hai regalato e che continui a trasmetterci!
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CASA DECIMA
– Il Convegno di Torino
– I Diplomi per l’Albo
– Dalle Delegazioni
Casa Decima
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GRAZIA MIRTI
A TORINO CON ERMES MERCURIO,
MESSAGGERO UNIVERSALE
L.A. 127-700
Dedicare a Mercurio un Convegno di un’intera giornata poteva sembrare un’idea
balzana. La maggior parte degli studiosi di Astrologia predilige pezzi da novanta come Saturno, oppure divaga sugli Asteroidi, e gli dedica solo un interesse superficiale, con lieve snobismo. Dopo il successo riscontrato dai Luminari (2001) non abbiamo avuto esitazioni. Ottenendo così la protezione del signore delle strade, che simpaticamente ha voluto esserci di aiuto per la buona riuscita del nostro incontro.
Nella mia vita ha un ruolo fondamentale: fratelli, figli, allievi, didattica, dinamismo,
curiosità intellettuale, in una serie di transiti che non sono mai banali. Avevo chiesto in prestito all’amica Lucia Demeglio, generosa come sempre, un pendente antico
con il volto del dio, da usare come portebonheur per tutta la giornata di sabato 8
giugno. Il tempo si preannunciava freddo e piovoso, forse un escamotage mercuriano per dissuadere gli incerti dal preferire week end marini.
La segreteria formata da Fabrizia Vigna, Laura Ballesio e Giuliana Frigero , con
il coordinamento di Elisabetta Mirti era al lavoro dalle 8 presso la Sala Congressi
dell’Hotel CONCORD, confortevole come sempre. Nella sala vicina la libreria Arethusa con le sue proposte bibliografiche e Piercarlo Caratti, ormai prossimo a mettere
sul mercato l’attesissimo EXPLORER V, ricco di mille lusinghe.
Oltre a Christiane Nastri, relatrice belga, dall’estero erano presenti alcune ospiti
francesi e una greca, che hanno dato un tocco internazionale all’incontro. Particolarmente pregevoli gli ospiti provenienti dalla Sicilia, essendo rappresentate sia Catania che Palermo.
Enrico Ruscalla ha aperto i lavori con una relazione molto originale: il ruolo di
Mercurio nella feconda opera di G.G. Belli, autore che ha scritto più di 2000 sonetti,
segnando sempre la data della loro composizione. Ottenendo risultati statistici di
notevole impatto. La bella congiunzione Mercurio/Giove/Nodo della Luna poteva
spiegare del resto la vastità della produzione poetica.
La mia passione iconografica ha trovato soddisfazione nella scelta di molte
originali raffigurazioni di Mercurio, illustrando le quali, con il supporto di Maria
Grazia Granaglia, ottima delegata del Piemonte, ho potuto ricordare gli aspetti più
178
Casa Decima
curiosi del mito e della simbologia mercuriani. Le qualità astrologiche originali di
Antonio Capitani sono emerse ancora una volta attraverso l’illustrazione delle Direzioni Simboliche di Mercurio, con alcuni casi molto stimolanti, ivi compresa la vituperata Wanna Marchi. Nonostante la concomitanza dell’infausta partita della nazionale con la Croazia un pubblico numeroso e attento ha seguito le interessanti
connessioni astropsicologiche operate da Christiane Nastri tra Mercurio puer aeternus e Peter Pan. Ha saputo cogliere verità inconfutabili!
Ultima della mattina Adriana Cavadini ha trattato da par suo Mercurio in
astrologia medica, intrattenendo a braccio con consumata abilità tutti i presenti. Gli
esempi erano davvero parlanti: si sarebbe voluto ascoltarla più a lungo.
La pausa per il pranzo non poteva che essere breve: Mercurio non è tipo da
star seduto a lungo a tavola…. Alle 13 e 45 Arianna Mendo, venuta appositamente
per noi dalla Sardegna, ha iniziato la sua Meditazione Mercuriana, partendo dai siti
tradizionali dell’isola per giungere a far praticare ai presenti una forma di rilassamento ispirato a Mercurio e al V Chakra. Un’esperienza molto stimolante, che ci ha
consentito di riprendere appieno le energie e dedicarci con la necessaria chiarezza
mentale all’ingegno e all’animo, secondo le dotte proposte di Mario Costantino,
esperto di Astrologia Classica venuto da Bari per intrattenerci e mostrarci percorsi
astronomici e astrologici molto originali. Annarita Rovere in abitino bianconero a
pois con inserti in pizzo bianco ha espresso alla perfezione il suo concetto di ‘Astrologia estetica’ esponendo con precisione e verve i rapporti tra Mercurio e la Croce
Mobile.
Nell’intervallo il momento più intenso e commovente: la consegna del Premio
Serena Foglia alla memoria della nostra indimenticabile Giuliarosa Bigazzi, nelle
mani di suo figlio venuto appositamente da Bologna. L’ottantasettenne Gemelli Anna Realini, decana degli astrologi torinesi e forse italiani ha ricevuto il premio in
semplicità, come riconoscimento umano e culturale, seguita da un nuovo talento
emergente, la Vergine Annarita Rovere. Tutte le personalità premiate erano mercuriane, compresa la compianta Giuliarosa (Vergine). La targhe sono state come sempre offerte generosamente da Lucia Demeglio, gioielliera e studiosa di Astrologia.
Subito dopo sono stati consegnati i diplomi dell’Albo Professionale a coloro
che non potevano essere presenti a casa Ruscalla, l’indomani.
Il Convegno è giunto così alla sua ultima parte. Particolarmente apprezzata la
relazione di Giuse Titotto, applaudita a scena aperta per le brillanti considerazioni
esposte su Mercurio esaltato in Scorpione: ironica, spiritosa, gradevolissima. La veronese Carla Pretto ha trattato delle congiunzioni tra Mercurio e i pianeti lenti, seguita da Mauro Sanavia, che ha colto alcuni aspetti poco considerati di Mercurio,
tra fratelli maggiori e minori, offrendoci ottimi spunti di riflessione. Dante Valente
ha concluso con la ‘Singolarità di Mercurio’, un omaggio conclusivo al pianeta, di
classe.
Chi lo desiderava (una cinquantina di persone) si è poi recato a visitare la Mole
Antonelliana di Torino, di recente trasformata in Museo nazionale del Cinema. Con
Casa Decima
179
l’ascensore a 85 metri di altezza abbiamo ammirato una città piovosa ma nitida ai
nostri piedi.
Domenica mattina molti volenterosi (oltre 60) hanno partecipato al Seminario
di Astrologia Elettiva, e alle 12 e 30 precise (dopo i saluti a coloro che dovevano
partire subito) il bus privato è partito per la collina, mentre il tempo si faceva più
clemente e solare. Dell’accoglienza di casa Ruscalla solo coloro che sono stati presenti almeno una volta alle nostre riunioni bucoliche possono testimoniare… aperitivi e pizze di ogni tipo personalmente confezionate dal padrone di casa e cotte in
forno a legna, serviti in giardino. 84 posti a tavola al coperto hanno ospitato tutti i
presenti. Dolci sensazionali, e in chiusura ciliegie meravigliose in grandi cesti.
Abbiamo offerto una targa speciale ad Enrico e Fernanda Ruscalla, un modestissimo riconoscimento, se paragonato al loro grande cuore. Gli iscritti all’albo presenti hanno ricevuto il loro diploma, con successiva foto ricordo.
Alle 17 il commiato e l’arrivederci al 2003, appuntamento con Venere al quale
non conviene mancare, per assaporare le delikatessen astrali del pianeta.
Anna Realini
180
Casa Decima
LA CONSEGNA DEL PREMIO “SERENA FOGLIA” 2002
… alla memoria di Giuliarosa Bigazzi. Ritirato dal figlio, fra la commozione di tutti i presenti.
LA SCAMPAGNATA DAI RUSCALLA A CHIERI
Un premio CIDA di riconoscenza è appena stato consegnato ai Ruscàllidi (la felice famiglia di Enrico
Ruscalla) da vari anni efficienti e generosi anfitrioni.
Casa Decima
181
Sono opera di M.Grazia Granaglia le belle decorazioni del diploma per l’Albo Professionale, ricche
di simbologie, con la cascata di simboli astrologici da un’anfora d’oro…
M.G. Granaglia, Grazia Mirti e Claudio Cannistrà.
182
Casa Decima
Come gli altri “Albisti” M.Grazia La Rosa di Roma mostra con soddisfazione il suo diploma. Un
diploma privo di valore legale e di utilità pratica, e tuttavia sempre più richiesto ed ambìto da chi
ricerca una verifica obiettiva della propria preparazione tecnica e culturale e da chi è lieto di aderire
pubblicamente ad un importante Codice morale di comportamento.
Alcuni degli iscritti all’Albo con l‘“investitura” del Presidente.
Casa Decima
183
CASA DECIMA
NOTIZIE DALLE DELEGAZIONI
L.A. 127-701
CONGRESSI NAZIONALI
Numerosi Soci ci chiedono come mai non si effettuino più Congressi Nazionali…
In realtà non è vero, perché “camuffati” persistono de facto, frazionati o travasati
nei numerosi Convegni “regionali” in cui ai “fiori all’occhiello” locali si affiancano
numerosi ospiti provenienti da tutta la Nazione, spesso più numerosi dei locali. In
pratica il Congresso Nazionale viene diluito fra tutte le Delegazioni più attive: possiamo chiamarli Congressi misti, o regional-nazionali, o Congressi regionali aperti.
I Congressi Nazionali avevano il difetto di escludere di fatto una fetta consistente di Soci (L’Italia è troppo lunga, osservava già Napoleone). Sono invece più
giustificati i Congressi internazionali, ora che facciamo parte della Federazione mediterranea (FAES).
CAMPANIA
È quasi ultimato il programma del Convegno regionale “aperto” di Napoli, organizzato dalla Delegata Clara Negri per la primavera 2003 (week-end dell’ 1-2 marzo)
presso il Goethe Institut, situato nei pressi di via Caracciolo, in pieno centro, facilmente accessibile con i vari mezzi pubblici (Metro compreso). Clara ha provveduto
anche a proporre una serie di “accomodations” nelle vicinanze a buon prezzo.
Hanno già aderito fra i Campani: Massimo Ciaglia, Paolo Crimaldi, Elda Fossi,
Maria Vacca oltre a Clara. Fra gli ospiti nazionali: Adriana Cavadini, Susy Grossi,
M.Teresa Mazzoni ecc.
Tavola rotonda la domenica sul tema del Convegno: Astrologia: arte, scienza o
illusione?
LIGURIA
Per il 2004 Genova è stata nominata Città europea della cultura: quindi anche il CIDA desidera contribuire con un Convegno regionale aperto, con la possibilità di abbinare visite culturali di alto livello: allo scopo ha incaricato una apposita Commissione, coordinata dalla Delegata Tiziana Bertone di verificare tempi e modalità.
184
Casa Decima
PADOVA
La delegazione di Padova (gruppo Zodiaco) ci comunica il programma per questo
autunno:
Mercoledì
“Cineastrologia: soldi sporchi e 8a casa”
18-09-02
Relatore: MAURO SANAVIA
Mercoledì
“Astrogeografia: i luoghi degli eventi individuali e collettivi”
Relatore: ALBERTO CRESCITELLI
Mercoledì
“La Luna nei segni di acqua”
16-10-02
Relatrice: MARIALUISA DELL’ORTO
Mercoledì
“Astronomia per astrologi”
30-10-02
Relatore: LUCIANO DRUSETTA
Mercoledì
“Venere e lo sviluppo della femminilità nella donna e nell’uomo”
13-11-02
Relatrice: RENATA TAPPAINER
ROMA E LAZIO
La delegazione romana per il prossimo anno ha trovato una nuova sede prestigiosa
nel centro della Città, presso il Ristorante vegetariano e indiano “VILLA ALBERICO
CLUB” nei pressi del Metro Ottaviano ( Via Alberico II n.10). Gli incontri sono previsti
mensili, sempre il giovedì alle ore 18.30, a partire dal 10 ottobre.
Dopo la riunione i Soci potranno commentare le conferenze nello stesso ristorante a prezzi assai convenienti.
Sono già affluite numerose iscrizioni per il Convegno regionale del 19-20 ottobre.
La scheda di iscrizione è reperibile anche sul sito www.cida.net.
SICILIA
La delegazione di Catania, coordinata da Liliana Cosentino sta lavorando attivamente per l’organizzazione del Convegno regionale aperto del 2003.
Nell’ambito della stessa Delegazione alcuni soci della provincia di Siracusa ( fra
cui i neo iscritti all’Albo Giuseppe Rodante e Anna Gattai) hanno affrontato lo studio degli archetipi e hanno preannunciato una pubblicazione in merito sulla Rivista.
Attendiamo fiduciosi il lavoro dagli amici siciliani.
VARESE
La corrispondente di Varese, in collaborazione con la Delegazione Lombardia, organizza un Seminario speciale “turistico” sulle affinità di coppia, con tre relatori cancerini per il 5-6 ottobre 2002 sul Lago Maggiore.
Casa Decima
185
VENEZIA GIULIA
Variazione di relatore e programma per il 29 settembre 2002:
anziché Giulia Rosa Bigazzi:
ROBERTO COLAUTTI: Astrologia medica (conferenza - mini stage). Roberto Colautti
è un medico, amico di Pasquale Di Leo, che si occupa di Spagiria e Astrologia.
VERONA
Segnaliamo ai Soci, in particolare a quelli veneti, un Simposio organizzato per il 26
ottobre 2002 dalla nostra Corrispondente Carla Pretto - Lungadige Attiraglio 45
(zona Borgo Trento) con la partecipazione di Grazia Mirti.
VOGHERA
6 settembre 2002, ore 21, presso la Sala Narciso delle Terme di Salice Terme (Pavia)
Dante Valente presenta una conferenza dal titolo: “Analogie fra musica e astrologia”.
186
Argomento
ELENCO
DEI DELEGATI E CORRISPONDENTI
DEL CENTRO ITALIANO DI ASTROLOGIA
L.A. 126-980
Presidente:
DANTE VALENTE - Via Monzambano, 13 - 20159 Milano - Tel: 02-69005576
e-mail: [email protected]
Segretario:
CLAUDIO CANNISTRÀ - Via Vizzani, 74 - 40138 Bologna - Tel: 051-342445
e-mail: [email protected]
DELEGATI
ABRUZZO
BIA GATREN - Via dei Cimatori, 14/A - 00186 Roma - Tel:06-6877803
Via Silvino Croce, 11 - 66026 Ortona (Chieti) - Tel: 085–9065565
CAMPANIA
CLARA NEGRI - Via Trinità degli Spagnoli,33 - 80132 Napoli - Tel: 081-407550
www.astrarmonia.it
Collaboratore:
MARIA VACCA - Via Manzoni 24 - 80046 S. Giorgio a C remano (Napoli). - Tel: 081-7711034
e-mail: [email protected]
EMILIA
ARMANDO BILLI - Via Berengario da Carpi, 7 - 40141 Bologna
e-mail: [email protected]
Collaboratore:
ANNA COLACICCO - Via Cracovia, 9- 40139 Bologna - Cell: 347-5600067.
e-mail: [email protected]
FRIULI VENEZIA GIULIA
LIDIA CALLEGARI - Via F. Bonazza, 61- 34149 Trieste - Tel. 040-941263
e-mail: [email protected]
Segreteria:
LICIA RAINÒ - Via Junker, 6 - 34014 Grignano (Trieste) - Tel: 040-224647
Sede della Delegazione (gruppo ONLUS Tergeste):
Via Mazzini, 30 - V piano – 34121 Trieste
Argomento
187
LAZIO
VITTORIO RUATA - Via Antonio Silvani, 108- 00139 Roma - Tel:06-88640922.
e-mail: [email protected]
Consiglieri di Delegazione:
MARIA GRAZIA LA ROSA - Piazza A. Righi, 8- 00146 Roma - Tel: 06-5572242
e-mail: [email protected]
MARIA TERESA MAZZONI - Via Montebruno, 32 - 00168 Roma - Tel: 06-35500606
e-mail: [email protected]
MARY OLMEDA - Via Foglia, 3- 00199 Roma - Tel: 06-86200959
e-mail: [email protected]
LIGURIA
TIZIANA BERTONE - Piazza A. Massena 5 int.11 - 16152 Genova - Tel: 010-6502617 - Cell: 3386258781
e-mail: tizianabertone @libero.it
LOMBARDIA
ANDREA ROGNONI - Via Berchet, 7- 20052 Monza (Milano) - Tel. 039-329577. Fax 039-365793.
e-mail: [email protected]
Vicedelegato:
LOREDANA PENNATI - Via Forze Armate 14 - 20146 Milano - Tel: 02-40090888
e-mail: [email protected]
PIEMONTE
MARIA GRAZIA DASSETTO GRANAGLIA - Via Luisa del Carretto,17 - 10131 Torino - Tel. 011-8195021
TOSCANA
RENZO BALDINI - Via di Cocco, 9 - 50145 Firenze - Tel: 055-315580
e-mail: [email protected]
TRENTINO-ALTO ADIGE
FRANCA RIGONI BERNARDI - Via Venezia, 25 - 38100 Trento - Tel: 0461-237068.
e-mail: [email protected]
Collaboratore:
ISABELLA LINDEGG PASQUALI - Via Ottaviano Rovereti, 4 - 38100 Trento - Tel: 0461-913591
VENETO
ARTURO ZORZAN - Via S. Bona Nuova, 106 - 31100 Treviso - Tel: 0422-22843 - Cell: 347-4474877
a Venezia: Cannaregio, 6079 – Tel: 041-5226201
e-mail: [email protected]
Collaboratore:
NADIA PAGGIARO - Via Adda, 5 - 30174 Mestre - Tel: 041-5346047.
e-mail: [email protected]
CATANIA
Vicedelegata:
LILIANA COSENTINO - Viale Regina Margherita, 35 B - 95123 Catania - Tel:095-312251
e-mail: [email protected]
188
Argomento
FORLI E ROMAGNA
ATTILIO MATTIOLI - Via Papa Giovanni, 9 - 47034 Forlimpopoli (Forli) - Tel. 0543-741158
Collaboratore:
RINO MANEO - Via dell’Aida, 5 –48100 Ravenna - Tel: 0544-270652
e-mail: [email protected]
RAGUSA
PIPPO PALAZZOLO - Via Forlanini, 116 - 97100 Ragusa - Tel:0932-642619
e-mail: [email protected]
CORRISPONDENTI
AGRIGENTO
SEBASTIANO CATALANO - Piazza Metello, 3 - 92100 Agrigento - Tel:0922-595230
e-mail: [email protected]
ALESSANDRIA
ALDO VISENTIN - Via Testore, 5 A - 15100 Alessandria - Tel: 0131-236445
e-mail: [email protected]
ASCOLI PICENO
STEFANIA PARTINI CENCIARINI - Via Leopardi, 9 - 63100 Ascoli Piceno - Tel: 0736-252576
ASTI
LIVIO MONTANARO - Via Stazione 18/A - 12058 Santo Stefano Belbo (Cuneo) - Tel: 0141-840868
e-mail: [email protected]
BIELLA
LOREDANA BORTOLIN - Regione Valgrande, 4 - 13856 Vigliano Biellese (Biella)
Tel. 0348-7490205 (dalle ore 14 alle ore 17 dei giorni feriali)
e-mail: [email protected]
BOLZANO
GIANNA MASCIS - Via Mendola, 59/B - 39100 Bolzano - Tel: 0471-920015.
e-mail: [email protected]
CASERTA
PAOLO CRIMALDI - Viale Lincoln-Parco Aversano pal/E - 88100 Caserta - Tel. 06-4740910
e-mail: [email protected]
CHIETI
ONOFRIO CEROLI - Via A De Gasperi,18 - 66032 Castel Frentano (Chieti) - Tel: ab. 0872-569454 - Tel:
uff. 0872-56862
CUNEO
FIORELLA LUNATI - Via Bodina, 46B - 12100 Cuneo - Tel: 0171-65825
Argomento
189
PARMA
MARIA ELISA LEVATI MASINI - Via Ognibene, 22 - 43100 PARMA - Tel: 0521-964484
PIOMBINO
LUCIO CANONICA - Località Germandine, 118 - 57028 Suvereto (Livorno) - Tel. 0565-829089
e-mail: [email protected]
REGGIO EMILIA
LAMBERTO GHERPELLI - Via Bisi,10 - 42100 Reggio Emilia - Tel:0522-513635
e-mail: [email protected]
SALERNO
MASSIMO CIAGLIA - Via delle Querce, 95 - 84080 Capezzano (Salerno) - Tel: 338-6913555
e-mail: [email protected]
SASSARI
ARIANNA MENDO - Via del Faro - Residence della Marina, 3 - 07020 Palau (Sassari)
Tel: 0789-708380 (dalle ore 18 alle 20,30) - Cell: 335-8165504
e-mail: [email protected]
SIENA
SUSANNA RINALDI - Via Chiantigiana, 105 - 53100 Siena - Tel: 335-7116003 (dalle ore 21 alle 22,30
ogni lunedi, martedi, mercoledi)
e-mail: [email protected]
VARESE
DANIELA GREGORI - Viale G.B. Vico, 34 - 21100 Varese - Tel: 0332-224875
VERONA
CARLA PRETTO - Via G. Mameli, 116- 37126 Verona - Tel. e fax: 045-8344149
e-mail: [email protected]
VOGHERA
MARINA REGNO - Via Carlo Longa, 3 - 27058 VOGHERA (Pavia) - Tel: 0383-49523 - Fax: 0383363609 - Cell: 338-7344877
e-mail: [email protected]
GRUPPI AFFILIATI
BRESCIA
Centro Studi Astrologici “Il Simbolo” presieduto da Danila Biglino - Via S. Orsola, 145/L - 25135
Brescia - Tel: 030-360357
PADOVA
Gruppo Zodiaco presieduto da Cristina Valesio - Via S. Pietro, 44 - 35139 Padova - Tel: 049655470
190
Argomento
CORRISPONDENTI ESTERI
ARGENTINA
PIO GOWLAND - Arenales, 1478 2”B” - 10161 Buenos Aires - Argentina - Tel: 54-18128768
AUSTRALIA
ELIDA MARCHISONE - 6, Terry Road - Eastwood NSW2122 - Australia - Tel. 0061-02-8583265
CROAZIA
SLAVEN SLOBODNJAK - 2, Kunc 1- HR 10000 Zagreb - Croatia - Tel: 0385-16159907
e-mail: Slaven [email protected]
GERMANIA
LIANELLA LIVALDI LAUN - 79540 Schlossgasse, 10 – Lorrach - Stetten - Tel: 0049-762112453
e-mail: [email protected]
GRAN BRETAGNA e IRLANDA
ROSEMARIE ADAMS - D.F.Astrol 262 B Kingsbury Road - Kingsburg - London - NW9 OBT
Londra Tel: 0044-1817322717 - Dublino Tel: 00353-12601955
GRECIA
THOMAS GAZIS - Franghiadon, 49 - 18537 Pireas - Grecia
OLANDA
GIOVANNI ZATTINI - Kromstevenwerf, 32 - 2317 DH Leiden - Holland - Tel: 0031-715214017
e-mail: [email protected]
REPUBBLICA CEKA
RADMILA VALTROVA - Trojicka 2 - 12800 Praha 2 - Ceska Republika
RUSSIA
PTOLOMEI SVAROGICH - ap. 352, Kountsevskaia St.41 - 121351 Moscow - Russia - Tel. e Fax: 07-0914177332
e-mail: ptolomei@levante oppure e-mail: [email protected]
SLOVENIA
BERN JURECIC - Jrastje, 21- 68310 Senjernej - Slovenija - Tel: 00386-6842906 - Fax: 0038668323091 (Krka - Novo Mesto)
SPAGNA
JOSÈ LUIS SAN MIGUEL DE PABLOS - Plaza de Matuta, 4 - 4°D - E28012 Madrid - Espana - Tel:003491-4281897
STATI UNITI
JAMES H. HOLDEN - American Federation of Astrologers - P.O. Box 22040 - 6535 South Rural Road
ad TEMPE - AZ 85285-2040 U.S.A.
GIUDIZI SU QUESTO NUMERO
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negativo – e assegnate un giudizio sintetico (v. pag. 8) e/o un punteggio da zero a dieci. Ritagliate e spedite alla Redazione (D. Valente – via Monzambano, 13 - 20159 MILANO) È un
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giudizio e/o punteggio
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545
590
Dante Valente: La sindrome da “Ipse dixit”
Commento ai voti pervenuti sul numero 126
Nicholas Champion: Un’intervista con Liz Greene
Richard LLewellyn: Lettura al Carter Memorial
Raymond A. Merriman: Opposizione Saturno-Plutone
Nick Kollerstrom: Il ciclo di Urano nella vita di Isacco Newton
Fulvio Mocco: Philip K. Dick
Brunella Collina: Verdi - Le stelle del mito
Susanna Proietti: La penna come arma: Oriana Fallaci
Andrea Rognoni: Chirone retrogrado
Bia Gatren: Un ponte fra astrologia e sogni
Angelo Vigorelli: Bizzarrie insidiose
Daniela Gregori: Astrologia e tempo
Anna Demma Gattai: La cosmopratica di Elaine
Luis Deza Linares: La cena cosmica di Leonardo
Nella Bernardi: Letture sul tema integrato sinastrico
Armando Profita: Il Kitab ‘Ard Miftah An-Nujum
Asterischi
L’angolo della mitologia
Dante Valente: Didattica elementare. L’astrologia medica
Isabella Panizzoli: Curioso gioco d’autodiagnosi
Liliana Cosentino: Sintesi del seminario su Dioniso
La posta di Marco
Luna e Venere, pianeti del femminile
Lianella Livaldi Laun: Lilith nelle case (IV - VI)
Stefano Bertone: Computer Club: Internet
Arturo Zorzan: Onore agli Alpini
Marco Gambassi: Calcio ed i dodici segni zodiacali
Dante Valente: Per l’Inter era scritto nelle stelle
Il dis-astro della nostra Nazionale
Un omaggio a Torino
“Linguaccia Astrale” - Il mondo di Mirka
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L.A. 127-980
AVVERTENZE PER L’INVIO DI ARTICOLI
Modalità di invio
Il lavoro va trasmesso preferenzialmente via e-mail all’indirizzo [email protected] oppure
[email protected] accuratamente controllato per i refusi.
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Per le illustrazioni (grafici,tabelle e figure) esistono due possibilità:
1) Inserire direttamente le stesse nel corpo del testo ( spezzare in più tronconi se fosse lungo)
2) Inviare separatamente
a) un file per ogni illustrazione,in formato JPEG o TIF, in bianco e nero, da denominare col vostro cognome + fig.1, fig. 2 ecc.
b) il testo, con l’indicazione: [qui figura 1, ecc ].
Al caso la Redazione può ritoccare o rifare le figure ai fini estetici.
La conferma sia della ricezione sia dell’eventuale accettazione sarà trasmessa sollecitamente con lo stesso
canale.
In alternativa usare un dischetto, con le stesse modalità, ma con maggiori rischi.
Se le figure non sono trasmissibili con lo stesso metodo si provveda all’invio del materiale cartaceo alla Redazione (D. Valente - via Monzambano 13 - 20159 MILANO) con l’indicazione. “Materiale per Linguaggio
Astrale”.
L’invio di materiale esclusivamente cartaceo comporta grossi ritardi nella pubblicazione e il rischio d’errori di
battitura. I lavori pubblicati restano di proprietà del CIDA.
Sui contenuti
Il titolo deve corrispondere effettivamente al contenuto e non deve essere vago o generico. Andrebbe corredato da un riassunto assai sintetico (es. 3-5 righe) che chiarisca al lettore il contenuto e lo inviti a leggere in
extenso.
Sono ammessi lavori non strettamente astrologici in cui sia evidente l’analogia o la connessione con la simbologia astrologica.
Sono gradite anche notizie, osservazioni, curiosità, amenità, notizie particolari del mondo astrologico, così
come segnalazione di articoli di quotidiani, notizie su avvenimenti, resoconti d’incontri interessanti per il CIDA ecc.. Oppure frasi scultoree o aforismi specie se utili didatticamente..
Non si ammettono:
– lavori inutilmente prolissi, o ripetitivi, salvo che l’Autore accetti che se ne faccia un’opportuna riduzione.
Di regola non si dovrebbero superare le 25 pagine dattiloscritte, note e figure comprese;
– lavori con introduzioni superflue che “spieghino” concetti ampiamente noti al lettore medio (ad es. la
precessione degli equinozi o il domicilio dei pianeti ecc.);
– ingiurie personali, polemiche sull’operato altrui, mentre sono benvenute le discussioni sulle idee;
– sentenze arbitrarie, personali e negative prima di esporre le prove (tipo “l’Autore sbaglia quando dice”
ecc., anzichè esporre la frase incriminata e dimostrarne l’infondatezza);
– traduzioni o trascrizioni di lavori senza indicare la fonte;
– linguaggio scurrile o troppo gergale;
– uso di termini ermetici o sigle ultraspecialistiche senza spiegarne il significato, specie per materie non
astrologiche (psicanalisi, esoterismo, omeopatia ecc.);
– conclusioni “scientificamente” inaccettabili (ad es. definire “statistica” un’indagine su tre casi e ritenendo
significativi i risultati).
La Redazione si riserva di apportare le modifiche (grammaticali, sintattiche, ecc.) volte esclusivamente a migliorare la qualità e la comprensione del testo. I tagli consistenti saranno comunicati all’Autore.
I manoscritti non saranno restituiti.
La Redazione può anche accettare un’ulteriore versione in francese, inglese o spagnolo dello stesso articolo.
Per lavori di particolare pregio il Comitato editoriale può prescindere dalle regole suesposte.