AL QUIRINALE scuola primaria MK Gandhi - IC

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MEMORIA
scuola primaria M. K. Gandhi - I. C. Rovereto Nord
AL QUIRINALE
Un premio per “l’integratore”
Nell’ambito della VI edizione del concorso I giovani ricordano la
Shoa, bandito dal MIUR sotto il Patronato del presidente della Repubblica ed in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche
italiane, per l’anno scolastico 2008/09, ha ricevuto una menzione speciale la classe quarta B della scuola primaria M. K. Gandhi appartenente all’Istituto Comprensivo di Rovereto Nord. Il concorso, rivolto a tutti gli studenti del primo e secondo ciclo di istruzione, aveva
come fine quello di promuovere da parte dei giovani studi e approfondimenti sul tragico evento che ha segnato la storia europea del ‘900. Si
tratta di una delle numerose iniziative realizzate in occasione del Giorno della memoria, fissato per il 27 gennaio di ogni anno. Agli alunni
del primo ciclo di istruzione, “nel ricordo delle discriminazioni del passato, anche nei confronto dei giovani e dei drammi della Shoa” era stato
richiesto di “proporre ed illustrare esempi attuali di buona convivenza ed
integrazione” nella propria scuola e nell’ambiente intorno a loro.
ed arricchimento reciproco. Il suddetto concorso richiedeva di illustrare esempi attuali di buona convivenza e integrazione nella realtà
scolastica di appartenenza, tema
che gli alunni della classe IVB,
supportati dalle insegnanti, da me
e dalla collega Battisti, hanno sviluppato attraverso un elaborato artistico, esito finale di un percorso
di riflessione e studio di gruppo .
La logica del “noi”
CONCORSO
E PROGETTO
Un’opportunità formativa
La partecipazione alla VII edizione del Concorso Nazionale
“I giovani ricordano la Shoah” è
stata colta come un’ottima opportunità per approfondire il delicato
tema dell’integrazione. L’adesione
all’iniziativa ha altresì permesso di
elaborare un’azione educativa finalizzata a far capire ed accettare il
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diverso, nella consapevolezza delle oggettive differenze che possono
rendere difficile tale accettazione.
La scuola “M.K Gandhi” di Rovereto è infatti frequentata da un
elevato numero di bambini stranieri, provenienti da realtà socioculturali fra loro molto differenti.
Talvolta tali diversità sono state erroneamente viste come degli ostacoli, dei limiti al pieno raggiungimento degli obiettivi didattici e
cognitivi anziché essere considerate in un’ottica positiva di ricchezza
I ventidue alunni hanno dapprima
fatto una ricerca etimologica della parola “integrazione”, seguita da
un vivace dibattito ricco di considerazioni e punti di vista. I bambini, dimostrando una maturità
ammirevole considerata l’età, hanno riconosciuto che la nostra società ci ha abituato ad usare sempre più spesso la logica dell’Io a
scapito del Noi. È stato compreso
all’unanimità il bisogno di recuperare lo spirito di fratellanza, o almeno il rispetto per l’altro; rispetto derivante dalla considerazione
che anche colui che viene visto
come il diverso, in quanto essere
umano, è portatore di una propria
dignità. Ma soprattutto gli alunni
hanno messo in evidenza che il rispetto non porta ad abolire le dif7
IL RACCONTO
La parola
ai protagonisti
ferenze, ma a dare loro un senso,
cogliendole per un arricchimento
personale.
Il fare insieme
La produzione dell’elaborato artistico ha visto la partecipazione di
tutti gli alunni, i quali si sono dimostrati entusiasti nel poter esprimere le proprie considerazioni rafforzando parimenti il senso
di appartenenza al gruppo-classe.
Dopo alcune occasioni di brainstorming, durante le quali ciascuno esternava le proprie idee, ricorrendo ad un contesto decisionale
basato sulle preferenze della maggioranza, i bambini hanno deciso
di realizzare “l‘INTEGRATORE
RAZZIALE”, visto come particolarmente significativo nel veicolare
un importante messaggio: un farmaco talmente efficace da debellare qualsiasi intolleranza verso chi è
diverso, per poter vivere in una società dove tutti sono protagonisti
alla pari.
Siamo gli alunni della classe IV B
della Scuola Primaria di Rovereto
e ci piacerebbe raccontarvi la nostra bellissima esperienza in qualità di artisti e perché no, bambini famosi visto che anche i giornali
locali hanno parlato di noi! A novembre, insieme alle maestre Federica e Valentina, abbiamo deciso di
partecipare al concorso nazionale
“I giovani ricordano la Shoah” che
ci chiedeva di realizzare un lavoro
per far capire l’importanza dell’integrazione e una riflessione sul significato del “Giorno della Memoria”.
Volevamo presentare un lavoro
originale e le idee sono state molte: una poesia, una canzone rap,
una scenetta, un dipinto, tanto per
citare un po’ di esempi. Alla fine
però la proposta più congeniale
ci è sembrata una pozione magica per eliminare completamente la
diffidenza verso chi è diverso, po-
zione che poi abbiamo trasformato in farmaco visto che il bugiardino ci ha permesso di spiegare bene
quello che volevamo trasmettere.
L’idea vincente
Il prodotto che noi, staff scientifico della IV B, abbiamo deciso
di realizzare si chiama “Integratore razziale” perché è talmente potente che unisce bambini, adulti
ed anziani di tutte le razze. Infatti tra i suoi ingredienti ci sono anche l’amicizia, il rispetto, l’aiuto e
la pace che abbiamo rappresentato riempiendo una bottiglietta di
plastica con delle palline colorate
formando così i sette strati dell’arcobaleno. Abbiamo spedito il nostro lavoro al Ministero dell’Istruzione consapevoli del fatto che
tantissime scuole oltre a noi partecipavano e che vincere sarebbe stato un sogno. Potete quindi
immaginare la nostra gioia quando le maestre ci hanno detto che
il Capo dello Stato ha ritenuto il
nostro lavoro degno di menzione
d’onore e che voleva conoscerci
personalmente.
Valentina Nordio
Insegnante della classe IVB
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LA MENZIONE
Scuola primaria “ M. K. Gandhi”
I.C. Rovereto Nord
La presentazione di un prodotto farmaceutico con le indicazioni terapeutiche e la posologia consigliata per prevenire e curare il razzismo è stato considerato un lavoro originale e creativo per la semplicità dei mezzi usati e
l’efficacia del messaggio.
La bottiglia dell’”Integratore Razziale”, colorata con i
colori della pace, evidenzia la freschezza e la spontaneità
con cui i bambini desiderano il superamento del razzismo e la realizzazione di una buona convivenza civile.
La gioia
della premiazione
Due di noi, Hamza e Nicola, sono
stati sorteggiati e hanno avuto la
fortuna di andare al Quirinale,
accompagnati dalla maestra Valentina per ritirare il premio e conoscere di persona il Presidente.
Lasciamo quindi la parola a loro,
che hanno cercato di rappresentare la IV B nel modo migliore.
“E’ stata un’esperienza che porteremo sempre nel cuore: lunedì abbiamo visitato il Ministero
dell’Istruzione, il Ghetto Ebraico e la Sinagoga, mentre martedì 27 siamo andati al Quirinale
per la premiazione. Il momento
più emozionante di questa esperienza è stato quando abbiamo
stretto la mano a Giorgio Napolitano, per noi è stato un onore e
ci siamo sentiti importanti: c’erano così tanti giornalisti e fotografi! Fabrizio Frizzi ci ha addirittura
intervistato in diretta televisiva e
noi abbiamo spiegato a tutti il lavoro che abbiamo fatto in classe
con i nostri compagni.”
Sperando che il nostro “Integratore Razziale” possa davvero far
guarire le persone da una malattia
che non dovrebbe nemmeno esistere, vi salutiamo
Gli alunni della IV B
della Scuola Primaria Gandhi
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IL COMMENTO
Il valore della memoria
In questa epoca distratta, in cui si vive ogni avvenimento, ogni momento con foga e frenesia, c’è poco tempo per guardare indietro alla
propria vita e per ripensare alle esperienze, positive o negative, che
l’hanno plasmata. La dimensione della memoria sembra non trovare più posto, soppiantata da un’immersione totale nel presente che
tutto assorbe e consuma.
Ancora più difficile è ricordare epoche storiche passate, non vissute
in prima persona, traendo da esse elementi di riflessione che aiutino a costruire il proprio orizzonte valoriale.
Per questo riproporre ai giovani la Giornata della Memoria è sempre una sfida: contro la superficialità e la banalizzazione, ma anche
contro la retorica e la vuota ritualità.
La scommessa è che il ricordo non sia affidato solo a questa giornata, ma diventi un patrimonio personale con il quale interpretare le
esperienze del presente e del futuro.
Con queste finalità sono state organizzate quest’anno nell’Istituto
numerose iniziative: proiezione di film, un incontro con la scrittrice Lia Levi, attività di approfondimento storico e riflessioni sul significato del 27 gennaio.
Tutte le classi hanno lavorato con interesse, ma la freschezza e la
spontaneità con cui la classe IVB della scuola primaria Gandhi ha
affrontato questo difficile argomento, partecipando al concorso nazionale “I giovani ricordano la Shoah” sono state davvero notevoli e
dimostrano che anche i più piccoli, se guidati in un lavoro di riflessione in modo coinvolgente e creativo, sono in grado di comprendere le tragiche esperienze del passato e trarne insegnamento per
progettare il futuro.
Sandra Sandri
Dirigente Scolastica I.C. Rovereto Nord
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