Un festival country e popolare su cui scommettere un`oasi di relax e

numero speciale di Radiogiornale
LUGLIO 2012
GRATIS
un’oasi di relax e
divertimento alle
porte di Viterbo
Un festival country e popolare su cui scommettere
Dal 14 Luglio al 26 Agosto presso il Centro Sportivo Bullicame
Luglio 2012, nasce ‘TermEstate’. Sfidando tutto e tutti - dallo
scetticismo tipico delle città di
provincia alla profezia firmata
Maya, che vuole la specie umana all’altro mondo dal prossimo 21 dicembre - vede la luce
una manifestazione dal sapore
particolare. Viterbo città d’arte
e di cultura, da qualche anno a
questa parte si è guadagnata sul
campo anche la medaglietta di
città dei festival. Il centro storico
è ritornato magicamente in vita
grazie all’impegno di organizzatori capaci e alla tenacia dei loro
gruppi di lavoro. Questa nuova
manifestazione, ultima creatura
del panorama viterbese, vuole
portare lo stesso miracolo in un
luogo antico e nuovo allo stesso
tempo: la zona termale. Il 2012,
anno bestiale: dalla crisi economica alla finale degli europei che
ci ha visto uscire ‘a brandelli’
con un secco quattro a zero e
tanto di bye bye da parte dei
cugini spagnoli; è il primo di
un serie di appuntamenti che
punta a crescere e consolidarsi
nel tempo. Non un solo euro
di denaro pubblico per questa
edizione e un sapore country
e rustico su cui gli organizzatori contano di lavorare e
perfezionare già a partire dalla
prossima edizione. Tutto praticamente gratuito, questa la
formula scelta. Soltanto una
piccola consumazione obbligatoria di tre euro per le tre serate
principali (Martufello, Cugini
di campagna e Gigione) che è
possibile utilizzare come sconto sulla cena o su qualsiasi altro prodotto al bar. In pratica
l’ingresso vi viene restituito a
tavola o al bancone. Perché oltre
al caldo occorre scacciare anche
la crisi. Libero invece l’accesso
per gli under 14. Cene sotto la
luna per condividere momenti
di incontro e scambio e per permettere, a chi vuole, di sostenere
Fusco: “Questo è l’inizio di una grande avventura”
Faccia a faccia col presidente di Risorsa Verde
Faccia a faccia con Umberto Fusco, presidente dell’associazione
Risorsa Verde, che ha deciso
di produrre ‘TermEstate’. Una
manifestazione “riuscita grazie
all’aiuto di alcuni amici imprenditori che hanno deciso di puntare sulle Terme, per rilanciarle a
pochi giorni dalla storica firma
per il passaggio del 50% delle
Terme Inps al Comune di Viterbo”.
Che obiettivi ha questa serie di
eventi?
Cerchiamo di avvicinare la gente alle Terme, perché Viterbo è
una città termale e i cittadini
devono sentirle come una cosa
loro. Questa vuole essere solo
l’edizione di esordio di ‘TermEstate’ e ci proponiamo dunque
di ripeterci anche per i prossimi
anni, costruendo un qualcosa di
duraturo e portando sempre più
persone alle nostre serate. L’edizione 2012 è una sorta di versione “0”. Il bello deve ancora
venire.
Perché proprio alle Terme?
Perché le terme sono un’opportunità reale per la città. Possono,
anzi devono, essere un volano
per lo sviluppo del capoluogo e
dell’intera Tuscia. ‘TermEstate’ è
una novità dell’estate viterbese,
e anche un’alternativa agli incontri impegnati del centro storico. Noi vogliamo dare un’im-
pronta diversa e dare
spazio anche a chi ha
voglia semplicemente
di svagarsi. Per noi è
anche un’occasione per
riportare l’attenzione
sull’importanza
del
termalismo, che non
nasce oggi ma che è
ha una lunga storia in
città. Le terme viterbesi erano conosciute in
tutta Italia anche grazie
alla struttura dell’Inps,
nella quale venivano
curati i lavoratori di
tutta Italia. Dopo 25
anni di battaglie le Terme Inps sono passate al
Comune al 50%. Questo è un punto di partenza per promuovere
il nostro termalismo e
l’immagine di Viterbo
Cosa vi aspettate da
questa manifestazione?
Cerchiamo di essere all’altezza
della situazione. Abbiamo fatto
un grande sforzo per mettere
insieme questo cartellone. Le
strutture esistevano già, abbiamo solamente lavorato per mettere a sistema le nostre energie.
Vogliamo dare il massimo a chi
vuole venire a trascorrere con
noi le notti di questa calda estate. Ci aspettiamo che la cittadinanza risponda positivamente al
nostro invito e che quanto meno
‘TermEstate’ spendendo pochi
euro in più rispetto a una cena
a casa. Formula da sagra, godereccia e spensierata. Festa per
le zone rurali di Viterbo, per le
famiglie ma anche per i ragazzi. Un calendario a dimensione
d’uomo, perché l’obiettivo non
è mandare in overdose ma costruire una piccola oasi di relax
estivo. Nomi divertenti come
l’incontenibile Gigione, il re
del Vesuvio. Poi una band mitica che continua ad affascinare: ‘I cugini di campagna’. Non
manca la serata di cabaret con
Martufello e in appendice a
questa ‘TermEstate 2012’ non
si poteva rinunciare a un festival di bellezza: ‘Miss Terme Lazio’. La finale si svolge a Tivoli
ma il capoluogo della Tuscia,
da città termale come cerca di
riscoprirsi, manda tre sue giovanissime. Le nuove ‘belle galiane’
saranno scelte in tre gare. Due
direttamente al ‘Centro Sportivo
Bullicame’ e l’altra dalle frazioni:
scelta alla festa settembrina che
si svolge ogni anno a Grotte Santo Stefano.
Protagonista anche la solidarietà
dell’Unione Nazionale Sottoufficiali Italiani che sta raccogliendo
fondi da consegnare ad alcuni
sindaci delle zone terremotate dell’Emilia. L’obiettivo, non
certo nascosto, vuole essere la
riscoperta del patrimonio termale viterbese. Portandolo, anche
attraverso questo festival, all’attenzione dei media. Quest’anno
è tutto in piccolo ma crescendo
e portando grandi artisti la missione diventa alla portata di una
città come Viterbo. Diversi imprenditori ci hanno scommesso
già e il 2013 può essere l’anno
della svolta.
Benvenuti a ‘TermEstate’.
SOMMARIO
La bellezza femminile
per accendere i
riflettori sulle città
termali del Lazio
pag. 2
Martufello: “Sono
l’anticrisi. Facciamoci
due risate per staccare
la spina”
pag. 3
Dall’ombra del Vesuvio a cento concerti
all’anno, ecco l’energizzante Gigione
pag.4
riconosca il nostro impegno.
Sappiamo di avere una bella
responsabilità, ma siamo sicuri che le persone non mancheranno di darci il loro sostegno.
Anche perché subito dopo Santa
Rosa ci mettiamo al lavoro per
un’edizione 2013 di più ampio
respiro.
Volete mandare un messaggio
ai viterbesi?
Amici viterbesi, non mancate e
venite a trovarci a ‘TermEstate’.
Musica a tutto volume
con l’Orchestra
Vincenzi
pag.5
L’eterna musica de ‘I
cugini di campagna’
per un’estate aperta a
tutte le età
pag.6
2
‘Centro Sportivo Bullicame’, una location strategica
per ‘TermEstate’
Tutto quello che si può desiderare a portata di mano
La location della prima edizione di ‘TermEstate’ è il
‘Centro Sportivo Bullicame’.
Un’oasi di divertimento al
centro della Viterbo termale.
Nato nel 1995 si avvale di varie strutture. Con campi da
calcetto, zone per picnic, piste
di pattinaggio, zona barbecue
e strutture con giochi per ragazzi il ‘Centro Sportivo’ è
ormai diventato un punto di
riferimento per i bambini e
i giovani della zona. Un’area
strategica anche rispetto alle
diverse aree d’interesse termale degli intorni. Da questo
punto infatti è possibile raggiungere facilmente le suggestive “pozze libere” della città
dei Papi. Praticamente dietro
al ‘Centro Sportivo’ si trova la
famosa “callara” che alimenta
le vasche propriamente dette del Bullicame. Di fronte
alla location di ‘TermEstate’
è invece possibile ammirare
le splendide ‘Piscine Carletti’. Altro vanto del termalismo libero made in Tuscia.
Poco distante c’è la sorgente
de ‘Le Zitelle’ e andando un
po’ più in là si arriva al Bagnaccio. Altro luogo molto
visitato, soprattutto durante
le calde notti estive. La location di ‘TermEstate’ quindi è
una sorta di avamposto naturale sul panorama delle terme
libere della città. Il proprio
legame con il termalismo è
strettamente geografico e non
poteva esserci luogo migliore
per tenere a battesimo un festival che si propone di crescere e accendere i riflettori
sull’intero sistema termale
viterbese e le infinite potenzialità di attrattore turistico e
volano di sviluppo che questo
rappresenta. La struttura che è chiamata ad
accogliere il festival,
raggiungibile percorrendo Strada Terme,
è dotata anche di un
ampio parcheggio recintato.
Chi decide di partecipare ai singoli eventi
può dunque arrivare
con grande comodità
direttamente sul posto e godersi cene dal
sapore genuino e indimenticabile e tutti
gli spettacoli in cartellone. Gli eventi si
svolgono su un ampio
palco professionale e
ultramoderno, pensato appositamente per rendere ottima
la visione e l’acustica.
La bellezza femminile per accendere i riflettori sulle città termali del Lazio
Viterbo protagonista con tre bellissime, tutte da scegliere, in finale
Preparate gli occhi sta per arrivare
‘Miss Terme Lazio’. La più bella dei
comuni termali del Lazio per promuovere la bellezza dei loro territori.
Tra fine luglio e la prima metà di
settembre si svolgerà la manifestazione promossa dal Comune di Ti-
voli e organizzata dall’Associazione
Culturale e di Promozione Sociale
‘L’Alberone’ con il patrocinio del
Consiglio Regionale del Lazio. Da
Viterbo partiranno tre Miss, due
delle quali saranno selezionate il
25 e il 26 agosto a ‘TermEstate’. La
terza sarà scelta alla festa settembrina di Grotte Santo Stefano. L’intervista con il presidente dell’Associazione ‘L’Alberone’, Fabio Proietti,
spiega di cosa si tratta.
Come nasce l’idea di organizzare
un concorso di bellezza che mette
al centro il Termalismo?
L’idea nasce dall’Associazione Nazionale dei Comuni Termali (Ancot) che voleva organizzare una
manifestazione a livello nazionale.
L’ambizione è rimasta, ma per questo primo anno abbiamo deciso di
organizzare il concorso per le più
belle ragazze dei comuni termali del
Lazio, che sono tanti, anche se non
si conoscono tutti come tali. Vogliamo promuovere le Terme del Lazio
e promuovere i nostri prodotti.
Quali sono i Comuni termali del
Lazio che hanno aderito?
Sono ben 9, è un successo. In particolare ci sono le Terme di Fiuggi,
quelle di Cotilia, di Viterbo, di
Pompeo, di Cretone, di Suio, di Palestrina, di Orte e quelle di Roma a
Tivoli Terme.
Come e in che data si svolge la
finale?
Si tratta di un concorso di bellezza, ci sono le selezioni delle finaliste nelle varie città che hanno
aderito. Poi la finalissima il 13
settembre 2012, ma già dal 12 le
ragazze arrivano a Tivoli Terme
(Terme di Roma) per essere protagoniste di vari incontri promozionali.
Quali sono le intenzioni per il
futuro dell’iniziativa?
L’ambizione è quella di aumentare il numero dei comuni partecipanti. Il concorso di bellezza che
oggi è regionale vorremmo che diventasse nazionale. Riteniamo sia
importante promuovere le Terme
e i nostri prodotti per lo sviluppo
delle nostre terre.
Marco Sensi: “Potremmo già mettere
sui cartelli stradali l’indicazione
Viterbo Terme”
Ad agosto la nuova versione dell’Hotel Salus Terme
C’è una struttura che da tantissimi
anni rappresenta l’eccellenza del
termalismo made in Tuscia. Si tratta delle ‘Terme dei Papi’. Il progetto ‘TermEstate’ è stato accolto con
grande entusiasmo da questi imprenditori che abbiamo raggiunto
per una breve intervista. A risponderci il dottor Marco Sensi.
Nominare semplicemente ‘Terme
dei Papi’ richiama automaticamente una sensazione di benessere. Quanto le acque termali possono migliorare la qualità della
vita delle persone?
Se sentire nominare ‘Terme dei
Papi’ richiama una sensazione di
Benessere significa che quanto
fatto finora è andato nella giusta
direzione. La nostra terra dispone
di acque termali che per caratteristiche e composizione le rendono
senza eguali. L’efficacia comprovata da migliaia di utenti, che ogni
anno praticano cicli di terapie, ne
è la migliore testimonianza. Oltre
a importantissimi studi scientifici
che convalidano l’utilità terapeutica in medicina termale. Alle Terme
dei Papi è possibile praticare trattamenti rilassanti e molto piacevoli
ma nello stesso tempo molto utili a
ritrovare il migliore stato di salute
e per contrastare i danni provocati dall’età. Questo naturalmente,
Patrizio Del Biondo: “Ci schieriamo con gli imprenditori termali viterbesi per fare fronte comune
e lanciare ancora di più Viterbo come città termale
in ambito mondiale”.
Un fiore all’occhiello. Un nome conosciuto in tutto
il paese. L’Hotel Salus Terme è una realtà storica
pronta a rilanciarsi nel settore del termalismo dopo
un periodo di difficoltà. Una delle prime uscite pubbliche dell’Hotel Salus Terme sarà proprio
“TermEstate”. Patrizio Del Biondo, direttore della
struttura, risponde alle nostre curiosità.
Quanto può crescere Viterbo sul termalismo?
Il settore del termalismo è una bella realtà per la
città di Viterbo e l’Hotel Salus Terme ha intenzione
di spendersi per fare la sua parte a ricercare quelle
soluzioni che potranno portare beneficio anche a
tutto il territorio viterbese. Ci schieriamo quindi
con gli imprenditori termali viterbesi per fare fronte comune e lanciare ancora di più Viterbo già riconosciuta come città termale d’eccellenza in ambito
mondiale per le sue acque della salute.
Cosa offre questa nuova versione dell’Hotel Salus Terme?
Innanzitutto è in atto un restyling della struttura alberghiera, compreso il
comparto termale. Siamo nella prima fase dei lavori e l’apertura al pubblico
è fissata per il 1° agosto prossimo con una parziale disponibilità di camere
e centro benessere. Man mano verrà riattivata la piscina termale (entro settembre) e l’anno prossimo il resto delle camere e tutto il comparto benessere
progettato in chiave moderna.
Come valuta, da manager, la nascita di un festival che si propone di riaccendere l’attenzione sulla zona termale e sul termalismo?
Ben vengano manifestazioni di questo genere se saranno capaci di consentire
ricadute anche, e soprattutto, a livello turistico.
All’interno di ‘TermEstate’ si svolge un concorso di bellezza per scegliere
delle finaliste da mandare alla gara finale di ‘Miss Terme Lazio’ che si
svolge a Tivoli. Cosa pensate di questo concorso di bellezza?
Sarà sicuramente una buona opportunità e occasione per promuovere i soggiorni alle terme, comparto che, siamo certi, è destinato a diventare sempre
più importante nell’economia turistica italiana.
Intervista al manager Patrizio Del Biondo:
“Gli imprenditori termali devono lanciare
Viterbo a livello internazionale”
“Le nostre acque permettono una migliore qualità della vita”
unito all’ambiente dove tutto è
pensato per favorire il completo
relax, senz’altro contribuisce a una
migliore qualità di vita.
Viterbo Terme, una chimera lontana o una prospettiva concretizzabile?
Potremmo senz’altro già mettere
sulle indicazioni stradali Viterbo
Terme. La città dei Papi da 20 anni
è dotata di un centro termale tra
i più qualificati d’Europa con un
potenziale di 3.500 cure giornaliere
e con 130 addetti che vi lavorano.
Viterbo Terme più che una chimera è da tempo una realtà, anche se
poco riconosciuta proprio da Viterbo stessa.
Cosa occorre fare per rendere Viterbo una vera città termale come
Chianciano ad esempio?
Credo veramente che Viterbo non
abbia nulla da invidiare ad altre
cittadine termali se non la scarsa
ricettività. Quello che oggi manca
sono soltanto posti letto per poter
richiamare utenti lontani che soggiornino più giorni.
Come valuta l’idea di lanciare
un festival, partito quest’anno
in maniera soft ma con intenzioni di crescere già dalla prossima
stagione, che ha come intenzione
principale quella di accendere
l’attenzione della stampa sulle
terme viterbesi?
Molto bene. Ogni iniziativa che
fa parlare di Viterbo in maniera
costruttiva e propositiva credo sia
molto utile.
Ci sarà anche un concorso di
bellezza, ‘Miss Terme Lazio’, con
tanto di finale a Tivoli. Cosa ne
pensa?
Magari il prossimo anno faremo la
finale a Viterbo Terme.
3
Tutti alla corte di sua maestà
“la Carbonara”
Due giorni per
gustarla nella
speciale ricetta
de ‘La Felicetta’
Due giorni di ‘Sagra
della carbonara’. Non
una qualsiasi ma un vero
e proprio must, quella
preparata secondo la ricetta
del ristorante ‘La Felicetta’.
Talmente apprezzata da
diventare un cult tra i
viterbesi ma capace di
riscuotere successo anche
in provincia. Perché tra
un piatto di carbonara
qualsiasi e quella de ‘La
Felicetta’ c’è un abisso. Un
abisso di gusto. Un abisso
di qualità. Un collegamento automatico
che scatta nella testa di chi pensa a un
bel piatto di spaghetti fumanti e alla
già citata regina delle paste. Una ricetta
semplice, con prodotti di prima scelta.
Il segreto? “No... il segreto non c’è. È la
passione”. Ce la raccontano così i cuochi
del ristorante di Strada Terme. Non ne
siamo tanto convinti, qualche trucco
speciale si nasconde per forza in quel mix
potentissimo, da fare impazzire le papille
gustative, di uovo, pancetta, spaghetti e
pecorino. Ma va bene lo stesso per noi che
la mangiamo e che ce la possiamo gustare
al fresco di due serate alle Terme. Cariche
di musica e relax, dai tempi lenti. Come
quelli di ogni sagra che si faccia rispettare.
Ad accompagnare questo meraviglioso
piatto, fatto -così giurano- solamente con
uova, pancetta e pecorino ci saranno la
musica folk-dance di Gigione (14 luglio)
e il cabaret di Martufello (15 luglio).
A ‘TermEstate’ il 14 e 15 luglio dalle ore
19,30. Ingresso gratuito all’area (Centro
Sportivo Bullicame – Strada Terme).
“The Guardian” impazzisce
per le terme viterbesi
Sul celebre giornale inglese un ampio reportage
focalizzato sulle “pozze
Le terme di Viterbo conquistano anche
la Gran Bretagna. A restare folgorato
sulla via di Damasco il giornalista inglese
Lee Marshall, penna del celebre ‘The
Guardian’. Recentemente ha pubblicato
un ampio e dettagliato reportage
dedicato alla Tuscia, dove
le terme viterbesi giocano
la parte del leone nella
promozione del territorio.
“Una delle gioie di questa
storica cittadina – scrive
Marshall – è l’abbondanza
di fonti calde perfette per
una sguazzata ricostituente.
Un vero e proprio must
– continua il giornalista
britannico - dell’intera
regione è il Bagnaccio
dove le piscine sono state
ricavate nell’argilla bianca
e sono circondate da un
paesaggio bucolico che non
sembra cambiato molto dal
periodo degli etruschi”. Per
i curiosi il tutto è visitabile
su internet all’indirizzo
h t t p : / / w w w. g u a r d i a n .
co.uk/travel/2012/
mar/09/top-10-best-lazioitaly?intcmp=239.
Una
promozione niente male
Uno spettacolo di cabaret con uno dei volti più simpatici
del Bagaglino di Pingitore
Martufello: “Sono l’anticrisi.
Facciamoci due risate per staccare
la spina”
Una parola per invitare i cittadini a venire al suo spettacolo il
prossimo 15 luglio.
Viterbesi venite perché io sono
l’anticrisi, come lo sono tutti i comici. Sono un personaggio semplice, naturale. Una persona di
paese che potete amare. Vi farete
due belle risate in spensieratezza.
Se verrete dimenticherete tutto,
poi però.. tornati a casa bisogna
tornare a pensare. Ma quelle due
ore sono importanti. Un sorriso
arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona. Quindi…
Fabrizio Maturani, in arte Martufello, nasce il 21 dicembre 1951
a Sezze, in provincia di Latina,
ma dal 1994 ha scelto la Tuscia e
Nepi come sua dimora. Viterbo è
una seconda casa per lui ed è per
questo che ha molto a cuore le
sorti della nostra provincia. “La
Tuscia è somigliante alla Toscana
e all’Umbria, forse anche più bella”.
Per lui una lunga carriera da comico e cabarettista nelle feste paesane e nei locali, prima di approdare
sul piccolo schermo, alla corte di
Pier Francesco Pingitore al Bagaglino insieme a Pippo Franco.
A Viterbo due ore di Cabaret,
cosa dobbiamo aspettarci?
Uno spettacolo che fa ridere. Non
parlo di politica ma faccio una
satira di costume. Nel mio show
parlo di tutto, in particolare di
quel che succede nella vita di tutti
i giorni. La politica non la tratto,
a parte qualche battuta se mi va
di farla.
Qualcosa di simile al Bagaglino?
Più che altro una bella chiacchierata, con alcuni monologhi messi
insieme e intramezzati dalla musica. Ci sono canzoni e parodie.
Nella prima parte anche delle ragazze che cantano. Insomma uno
spettacolo di pura comicità e allegria. Diciamo estivo.
Il suo spettacolo è parte integrante del nuovo festival che si
chiama ‘TermEstate’, festival
che punta ad accendere i riflettori su una grande ricchezza,
quella delle acque termali appunto. Che ne pensa di questa
idea?
Sono 38 anni che faccio questo
mestiere. Ho girato tante città termali per lavoro e ho sempre visto
luoghi come Chianciano e Fiuggi
fare tante manifestazioni. Viterbo
ha bisogno di queste cose, di fare
spettacoli e far capire che esistono
anche le Terme di Viterbo.
Non possiamo che non chiudere
con una barzelletta delle sue.
Voglio raccontarvi questa cosa
che è mi successa davvero. Sono
andato a Tarquinia al mare nei
giorni scorsi e stavo seduto su
uno sdraio, dopo un paio d’ore
sotto a un ombrellone vicino al
mio c’era una mamma con un
paio di bambini che muovevano
il piede da destra a sinistra sulla
sabbia, come per cercare qualcosa.
Io mi sono avvicinato e ho detto:
“Signora, serve qualcosa? Avete
perso qualcosa? Se vuole posso
darle una mano”. Lei: “i bambini
hanno seppellito il padre”. Io ingenuamente ho risposto “e allora
lo ritrovate subito!”. Lei: “no no,
dall’anno scorso”.
A ‘TermEstate’ il 15 luglio alle
ore 21,30. Ingresso all’area 3
euro che verranno restituite
come sconto sulla cena o sulla
consumazione al bar (Centro
Sportivo Bullicame – Strada
Terme). Per i ragazzi sotto ai 14
anni l’accesso è gratuito.
che conferma le potenzialità attrattive
delle terme viterbesi. Un vero e
proprio patrimonio capace di catturare
l’attenzione anche di un giornalista di
serie A come Lee Marshall.
“Forza Tuscia. Sono pronto a metterci la faccia per una campagna
pubblicitaria”
Durante il nostro incontro, al tavolo di un noto ristorante viterbese,
Martufello ha mostrato di essere qualcosa di più del giullare con la
battuta pronta che siamo abituati a conoscere. Un uomo attento anche al marketing territoriale. Consapevole, grazie alla sua esperienza
decennale, di come si agisce per far conoscere un luogo e di come si
lavora per portarci turismo. Poi, tra una domanda e l’altra, la sorpresa:
“Ho in mente da diverso tempo una campagna pubblicitaria mirata
per far conoscere il Viterbese”.
Da 18 anni a Nepi, per lei è la prima volta nella città dei Papi?
Ci sono stato già in passato, la conosce bene.
Cosa ne pensa?
Viterbo è una città incantevole come d’altronde lo è tutto l’Alto Lazio. Purtroppo non riusciamo mai a valorizzare le belle cose che abbiamo, è un peccato. Il Lazio secondo me è una delle più belle regioni
d’Italia perché ha tutto. La Tuscia in particolare somiglia alla Toscana
e all’Umbria e forse è anche più bella. In Toscana e Umbria però ci
va molta più gente perché evidentemente sono più bravi a valorizzare
quello che hanno. Il Viterbese avrebbe bisogno di essere visto da tante
persone, merita. C’è cultura, c’è cibo di ottima qualità, c’è il mare,
ci sono i laghi. C’è davvero tutto. È bello anche il Basso Lazio, ma
penso che il Viterbese sia il più bello di tutti. Poi noi abbiamo Roma
vicina che purtroppo attira tutto il turismo e non riesce a smistarlo
per le province.
Cosa servirebbe per rilanciare questo territorio?
Ci dovremmo unire per far
capire all’Italia che esiste
questa parte del Lazio che
è bellissima, da vedere e
visitare. Ma io osservo con
l’occhio da artista e non
da politico. Mi piacerebbe
che Viterbo fosse visitata da
centinaia di persone, vorrei
vedere centinaia di pullman
arrivare in questa città d’arte
e cultura. Il capoluogo della
Tuscia non è solamente una
città di Terme, ma ha anche
di reperti etruschi. E’ inoltre una realtà medievale con
tantissime bellezze. Lo dico
con tutto il cuore. Vorrei fare
tanta pubblicità per questo
territorio, per far capire alla
gente quello che abbiamo e
che loro non hanno mai visto. Sarei pronto a metterci
la faccia.
4
Motori accesi per la XIII edizione della ‘Festa della Trebbiatura’
La riscoperta della magia del grano si unisce
alla solidarietà
zona messa
a
disposizione
dall’Istituto Zooprofilattico
Sperimentale delle
Regioni
Lazio e Toscana, che
colgo l’occasione per
ringraziare.
Per noi è importante riscoprire
autentiche tradizioni come quelle della trebbiatura.
‘TermEstate’ ospita la 13^ edizione della Festa della Trebbiatura. Dal 20 al 22 Luglio l’appuntamento è con la manifestazione dedicata all’agricoltura e
alle antiche tradizioni campestri.
Un ritorno alle origini, un vero e
proprio tuffo nel passato per un
appuntamento che ogni anno attira centinaia di persone da tutta
la provincia. Tre giorni intensi,
dedicati anche alla buona tavola
e alla solidarietà. Abbiamo intervistato l’imprenditore agricolo
Domenico Colonna, che è uno
dei motori dell’iniziativa.
Cosa significa questa festa?
La festa della Trebbiatura è un
momento importante per le zone
rurali di Viterbo. E’ l’occasione
di ripercorre la storia dell’agricoltura. Oggi per i contadini è
molto più facile rispetto al passato perché possono avvalersi della
mietitrebbia moderna. In genere
all’interno c’è anche l’aria condizionata. Noi invece vogliamo
rievocare la trebbiatura di cinquanta anni fa, quando l’arrivo
della trebbiatrice diventava un
momento di festa. Un giorno di
gioia per tutta la comunità che
si univa per salutare l’arrivo della
trebbia nell’ara.
Quando e dove si svolge il tutto?
Dal 20 al 22 luglio durante il
festival TermEstate, organizzato
dall’associazione ‘Risorsa Verde’.
E’ nostra intenzione celebrare e
ricordare proprio quel momento in cui si attivava la trebbia.
Questo appuntamento vuole
essere una sorta di rievocazione
dell’importanza del grano. Dalla
semina alla mietitura, fino alla
lavorazione nei mulini prima di
arrivare alla farina e al pane. A
ospitare la manifestazione è una
Come si svolge, qual è la programmazione?
Sono tre giorni di rievocazioni,
di giochi popolari, musica, buona cucina e solidarietà.
Ci sono stand gastronomici con
prodotti tipici di Viterbo. Il 20
luglio in particolare si tiene una
sorta d’anteprima con il concerto della band di Gianfranco Foscoli, che usa fisarmoniche che
ricordano le musiche che accompagnavano la trebbiatura. Il clou
della festa è però il 21 e il 22 luglio. Nel pomeriggio di entrambe le giornate si svolgono vecchi
giochi popolari e viene fatta una
dimostrazione con la messa in
moto della trebbiatrice. In serata lo spettacolo dei ‘Cugini di
Campagna’. Domenica 22, nella
mattinata, teniamo un incontro
con gli agricoltori e poi la santa
messa. Un appuntamento molto importante per la comunità
che partecipa sempre numerosa.
Dopo la cena e prima del con-
certo dell’Orchestra Vincenzi,
un evento importante a cui teniamo davvero tanto. Una serata
di solidarietà in collaborazione
con l’Unione Nazionale Sottoufficiali Italiani che consegnano
una cospicua somma di denaro
ad alcuni rappresentanti degli
enti locali delle zone dell’Emilia
colpite dal terremoto.
La dedica alla manifestazione
va a loro?
Sì. Va a loro, ma un pensiero
vorremmo dedicarlo anche a
chi nel mondo soffre la fame.
Perché il grano è il simbolo del
pane e deve essere un punto di
partenza per stare vicino a chi
soffre.
A ‘TermEstate’ dal 20 al 22 luglio. Ingresso gratuito all’area
(nei pressi del Centro Sportivo
Bullicame – Strada Terme).
Dall’ombra del Vesuvio a cento concerti all’anno, ecco l’energizzante Gigione
Sul palco con Jo Donatello per farvi ballare e regalare risate
genere?
La mia è musica folk-dance che
lanciai nel lontano 1987 ospite
al ‘Maurizio Costanzo Show’.
Ebbi subito grande successo con
la canzone “‘A campagnola” che
poi ho portato in giro in tutto il
mondo e che si canta ancora in
tutte le piazza d’Italia o durante i
miei concerti.
“All’ombra del Vesuvio sono
nate le storie piú disparate, sotto il sole del Mezzogiorno da
sempre maturano vicende in
netta contrapposizione tra loro
e la mia é una di quelle storie
che raccontano felicemente le
contraddizioni della mia terra.
Fin dall´infanzia la musica ha
fatto palpitare il mio cuore, viveva dentro di me, la sentivo nel
corpo, penetrava nelle ossa e si
incideva dolcemente sull’anima.
Era la musica di Gigione, mio
padre, un uomo piccolo e magro dotato di grande vitalitá ed
energica passione”. Parola di Joe
Donatello. Figlio, anzi fratello
di Gigione. Insieme sul palco di
Termestate il 14 luglio prossimo
alle ore 21,30. Noi li abbiamo
incontrati per raccontarveli.
Gigione, come definiresti il tuo
Qual è la tua canzone di punta?
Non ne ho una in particolare. Le
mie canzoni di punta sono tante.
Per me le canzoni sono come i
figli, quando ne scrivi una nuova
ti entra subito nel cuore.
.
Cosa provi quando vedi i tuoi
fan?
I miei fan sono tutto per me.
Fanno parte della mia famiglia.
Qual è la tua arma vincente?
La mia arma vincente e quella di non mollare mai, crederci
sempre e cercare di accontentare
sempre tutti.
Gigione e Jo Donatello, un padre e un figlio speciali. E’ vero
che vi definite fratelli? Se sì,
perché?
Sì, è proprio così. Ormai sono
venti anni che cantiamo insieme
e che giriamo il mondo l’uno
con l’altro. Ci vogliamo bene
come padre e figlio, ma anche
come fratelli.
Cento concerti all’anno, un
grande successo ovunque. Sei
partito da Napoli per poi invadere tutto il centro Italia, te lo
aspettavi quando hai iniziato a
suonare?
Sì me lo aspettavo. Con la mia
musica già dagli anni ‘80 ho portato una ventata d’aria fresca. Il
mio genere musicale era diverso
dagli altri e mi ha portato lontano.
Come è nata l’idea di rifare i
grandi successi in una chiave
diversa?
Ho fatto queste canzoni perché era molto più facile farle
cantare alla gente.
Che cosa vuol dire ai viterbesi che la stanno leggendo?
A tutti i miei fans viterbesi voglio dire che anche loro
mi sono entrati nel cuore e
li aspetto alla grande per un
grande evento, Termestate!
A ‘TermEstate’ il 14 luglio
alle ore 21,30. Ingresso
all’area 3 euro che verranno
restituite come sconto sulla
cena o sulla consumazione al
bar (Centro Sportivo Bullicame – Strada Terme).
Per i ragazzi sotto ai 14 anni
l’accesso è gratuito.
Emilia non sei sola, notte di solidarietà ed emozioni con i militari dell’Unione
Nazionale Sottoufficiali Italiani
I fondi raccolti saranno consegnati ai sindaci di alcuni Comuni colpiti dal disastro
Una serata di solidarietà targata UNSI,
Unione Nazionale Sottoufficiali Italiani.
Una raccolta fondi e un pensiero fisso
all’Emilia devastata dal terremoto. ‘TermEstate’ vuole essere anche questo. Alcuni sindaci dei paesi più colpiti ospiti in
un apposito appuntamento organizzato
proprio in collaborazione con l’UNSI.
Abbiamo incontrato il 1° Maresciallo
Luogotenente dott. Roberto Congedi,
responsabile dell’UNSI sezione di Viterbo.
Come è nata l’idea di una raccolta
fondi per le popolazioni terremotate e
quanto è stato raccolto?
E’ molto semplice, in verità la programmazione dell’evento doveva essere dedicata a tutti i militari impegnati nelle
Missioni di Pace e in ricordo dei caduti
nell’adempimento di quel dovere. L’improvvisa tragedia ci ha fatto cambiare
programma e abbiamo sentito l’onere
di intervenire in un momento nel quale ci sembrava calare l’attenzione sulla
sofferenza emiliana. Per questo motivo
abbiamo raccolto le nostre forze rimodulando il programma per riuscire “a non
far dimenticare” la tragedia e le sofferenze
patite. In quella serata abbiamo raccolto
950 euro e speriamo che sino al 21 luglio possiamo accrescere questa raccolta.
Mi auguro che questo messaggio venga
raccolto e i cittadini si adoperino a par-
tecipare. Altro risultato è la forte collaborazione del Comune, con in capo il Sindaco Giulio Marini e Umberto Fusco, che
nell’immediato ha offerto a Unsi l’evento
‘TermEstate’, unendosi a questa favolosa
solidarietà.
ritorna nel Comune di
Mirandola dove ha gli
affetti e gli amici più
cari. È un elemento in
più per comprendere ciò
che è accaduto.
Cosa volete dire ai cittadini viterbesi
per sensibilizzarli a partecipare alle vostre campagne?
Ai cittadini viterbesi c’è poco da dire, il
loro spirito di solidarietà è noto. Voglio
solo dire: non dimentichiamoli! Non
facciamo scendere il silenzio sulla tragedia. È la cosa peggiore che può accadere. Per la raccolta possono utilizzare
il nostro conto corrente DEUTSCHE
BANK filiale di Viterbo IBAN
IT75F0310414500000000821102.
Quanto vi sentite vicini ai cittadini civili e ai
problemi dei territori?
Come già detto UNSI
ha la finalità statutaria
di partecipare alle problematiche sociali. La
nostra manifestazione è
un momento di vicinanza e di azione che tenta
di lenire la sofferenza
della popolazione, che
in questo caso, è stata colpita improvvisamente dalla tragedia del terremoto. E
saremo sempre pronti senza se e senza ma
a intervenire a sostegno di qualsiasi altra
problematica in futuro si presenti.
Una parola anche agli amici emiliani.
Vi siamo vicini. UNSI non dimentica.
Siete stati nella zona del terremoto, che
emozioni avete raccolto?
Abbiamo raccolto le testimonianze dei
primi giorni, compreso le difficoltà e soprattutto cercato di comprendere cosa potevamo fare. È visibile che la popolazione
è stata colpita negli affetti e soprattutto
nell’economia, ma abbiamo perfettamente percepito la forza d’animo che la contraddistingue. Tenga conto che il nostro
Presidente Nazionale Mar.Magg.a. Arturo Malaguti è nato, ha studiato e ancora
L’Esercito oggi, Roberto Congedi
racconta l’UNSI
La serata dedicata ai terremotati dell’Emilia è importante
anche per accendere i riflettori
sull’UNSI. Realtà significativa e
attiva anche nel territorio Viterbese. Abbiamo colto al volo l’occasione dell’incontro con il 1°
Maresciallo Luogotenente dott.
Roberto Congedi, responsabile
dell’UNSI sezione di Viterbo,
per puntare i riflettori su questa
dinamica realtà.
Quando e con quali finalità nasce l’associazione?
L’UNSI, nata per il personale in
quiescenza, negli anni Novanta
ha sentito la necessità di avere al
proprio interno anche e soprattutto il personale in servizio. Da
questa premessa il Ministero della Difesa, all’inizio del 2000, ha
approvato la riforma statutaria
richiesta e a oggi, il personale in
servizio può entrare a pieno titolo nell’Unsi anche assumendo,
all’interno dell’organismo, tutte
le cariche sociali. L’Unsi opera con umiltà e senza clamori e
all’occasione, come con ‘TermEstate’ e Umberto Fusco, collabora con tutte le organizzazioni che
cercano di portare alla attenzione
problematiche sociali. Operiamo
quindi nelle realtà più disparate,
cercando di essere d’aiuto a chi lo
chiede sia esso socio o non socio.
Una solidarietà interna ed esterna a 360 gradi.
La sezione di Viterbo dell’Unsi,
che lavoro svolge?
Voglio far notare che la città di
Viterbo è una città in uniforme. E’ presente la storica Scuola
Sottufficiali dell’Esercito, unico
ente di formazione nazionale di
giovani Sottufficiali dell’Esercito
Italiano, la Scuola Marescialli
dell’Aeronautica Militare, il Centro Aviazione dell’Esercito. Non
poteva non esistere UNSI dove
si formano giovani Sottufficiali.
Lo spirito interiore delle finalità
associative è rafforzato dal fatto
che uno dei Soci Fondatori è il
Cosa succederà durante la serata organizzata per ‘TermEstate’?
Termestate è una manifestazione di genere, con una risonanza grazie all’impegno
di Umberto Fusco e del suo staff. Noi speriamo di avere il piacere di vedere i nostri
concittadini, ancora una volta numerosi,
per contribuire a disegnare questo progetto di solidarietà. Al contrario siamo consapevoli delle difficoltà economiche che
si stanno attraversando e quindi anche la
sola presenza rappresenta la volontà che
nessuno in Emilia resti solo. Almeno per
quanto ci riguarda.
Perchè servono sempre le tragedie per
unire il nostro Paese? Non sarebbe tutto
più facile se fossimo sempre così uniti?
No, non credo che le tragedie siano elemento di collante. Al contrario ritengo
che il cittadino italiano abbia un senso di
unità nazionale nel suo dna.
A ‘TermEstate’ il 22 luglio alle ore 21,30.
Ingresso gratuito all’area (Centro Sportivo Bullicame – Strada Terme).
Musica a tutto volume
con l’Orchestra Vincenzi
Dagli anni ’70 protagonisti indiscussi delle notti a passo di Liscio
anni ‘70 decidono di
fare un gruppo e trovano la chiave giusta
per aprire la porta del
mondo dello spettacolo.
Sindaco di Viterbo On. Giulio
Marini. Ci siamo costituiti abbracciando i valori e le finalità
della Unsi Nazionale. L’abbiamo
dedicata al Mar. Simone Cola caduto nell’adempimento del dovere in Iraq per il quale abbiamo
inoltrato richiesta per potergli
dedicare anche una via cittadina
per non dimenticare. Come attività sino a ora abbiamo svolto
manifestazioni per ricordare i
nostri caduti e sostenere i cittadini emiliani colpiti dal terremoto.
Confidiamo in un maggior radicamento per poter concorrere
alle problematiche sociali che si
presenteranno, ma soprattutto
assistere chi ha bisogno. Tutti
potranno confidare in noi.
Un’orchestra eclettica, una famiglia di musicisti che viene da lontano. Da quaranta anni cavalca i
palchi di tutta Italia. L’Orchestra
Vincenzi vivace e fresca vi aspetta
a TermEstate. La grande esperienza
sul palco e la proverbiale classe alla
fisarmonica del Maestro Alberto
Vincenzi, unite alla brillantezza e
all’inconfondibile voce di Giam-
”
Quanto è importante lo spirito
di solidarietà per l’esercito
Se me lo consente a questa domanda vorrei rispondere riportando un passo di una lettera resa
pubblica del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Gen. C.A.
Claudio Graziano: “I soldati
italiani hanno, dunque, garantito standard operativi di assoluta
eccellenza, pienamente apprezzata tanto in ambito interforze e
multinazionale, quanto dalle collettività civili locali a favore delle
quali era prioritariamente indirizzata l’opera dei nostri uomini
e donne in uniforme”. Credo che
questo breve passo sia una ottima
risposta alla sua domanda.
piero Vincenzi, esprimono insieme
un piacevolissimo spettacolo. Sul
palco con loro anche la cantante
Valentina. Tutti insieme presentano un repertorio assolutamente ricco e divertente, adatto a soddisfare
gli amanti del ballo. Dai Liscio alla
musica italiana, dalle Cumbie ai
Balli di Gruppo. Noi li abbiamo
incontrati per raccontarli.
Giampiero, la vostra è una storia
che viene da lontano, dagli anni
70. Come nasce l’Orchestra Vincenzi?
L’Orchestra
Vincenzi
nasce
dall’unione di tre fratelli e di una
sorella accomunati dalla passione
per la musica. Negli ormai lontani
L’Orchestra Vincenzi, un’orchestra familiare che
gradualmente poi si è evoluta.
Ci potresti raccontare che cosa è
cambiato da allora?
Non è cambiato nulla. Né il nostro
modo di vivere il palco, né la gente o le emozioni, nulla. In realtà è
cambiato tutto ciò che è intorno a
noi e che si è spostato. Il tipo di
spettacolo si è evoluto. C’è più tecnologia, sono cambiate le opportunità
dei nuovi media, la
diversa valenza sociale del mondo. Anche
la musica è un po’
cambiata.
Il vostro è un nome
storico, un marchio
di fabbrica. Che
cosa vi caratterizza?
La semplicità nel fare
ciò che adoriamo.
Può sembrare banale, ma alle volte la
smania di affermare
un concetto e un modo di intendere la musica non fa altro che inquinare questa passione. La nostra
carica emotiva è sempre sincera,
sempre immediata. Questo ci
caratterizza.
Che cosa fareste senza la
musica?
Il testo! Battute
a parte, non riusciamo a immaginare una
giornata senza
la musica, figuriamoci una
vita intera.
Una dedica a chi non c’è più,
quanto vi manca Sante Vincenzi?
Tanto. La sua allegria ti contagiava anche nei momenti più difficili.
Incontrare il suo sorriso ha sollevato il morale di tutti colore che
lo hanno conosciuto. Grandissima
anche la sua preparazione musicale. Era bravissimo, un elemento di
grande spessore che spesso è stato
corteggiato anche da altre formazioni. Sante però ha sempre creduto nel progetto Vincenzi, proprio
come facciamo noi ora.
ll posto più strano dove avete
suonato e quello più importante
…
Citarne solamente uno vorrebbe
dire far torto a tutti gli altri. Diciamo che per noi il posto più importante è sempre quello che deve
ancora arrivare.
Un saluto ai vostri fan e un messaggio ai viterbesi, cosa si devono
aspettare da voi?
Vogliamo mandare un abbraccio
solare a tutti gli amici lettori e un
invito ad alzare il volume della musica, ancora meglio se la musica è
targata Vincenzi.
A ‘TermEstate’ il 22 luglio alle
ore 21,30. Ingresso gratuito
all’area (Centro Sportivo Bullicame – Strada Terme).
5
6
‘A cena con i sardi’, i sapori
di una terra da sogno
Carne arrosto, mirto e seadas. Il Paradiso nel palato
“La vita in Sardegna è forse la
migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattro mila chilometri di foreste, di campagne,
di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere
con quello che io consiglierei al
buon Dio di regalarci come Paradiso”, non esistono parole più
belle per raccontare un sogno.
A regalarle alla sua Sardegna Fabrizio De Andrè. Il miracolo di
questa terra però non si ferma
ai paesaggi ma sconfina fino a
coinvolgere i palati, dal profumato mirto alla cucina tradizionale. Per tutti quelli che hanno
avuto la fortuna di godere di
queste meraviglie miracolose e
a maggior ragione per chi non
è ancora potuto andare a viverle
sul posto un pezzo di Sardegna
si materializza a Viterbo. ‘A cena
con i sardi’ è una delle idee di
‘TermEstate’ 2012. Un omaggio alla comunità sarda che vive
a Viterbo città e nel Viterbese
e un modo per far conoscere i
segreti culinari di un popolo
fantastico. Sono un centinaio
di pastori sardi nelle campagne viterbesi. È una realtà che
esiste da oltre 50 anni, uno
zoccolo duro di persone che
si sono perfettamente integrate nel nostro territorio e che
da decenni portano avanti la
pastorizia dell’Etruria. Alla
domanda se si tratta della
giornata dell’orgoglio sardo,
scatta un sorriso nei loro volti.
In realtà molti di loro sono a
Viterbo da oltre 40 anni. “Ma
ci piace ricordare le nostre
origini”, precisano. I promotori della festa Pierfrancesco
Pira, Giuseppe Angelo Cherchi
e Antonio Goddi ci raccontano
che cosa significa partecipare a
una ‘Cena con i sardi’.
Come è nata l’idea?
Tutto nasce da quattro amici al
bar. Frequentiamo spesso il ristorante ‘La Felicetta’, sono 40
anni che veniamo qui. Siamo di
casa e parlando tra noi ci è venuta voglia di fare questa festa.
In realtà abbiamo fatto un esperimento pilota lo scorso anno.
Questa quindi sarebbe la seconda edizione, anche se la prima
La notte di Gianfranco
Foscoli, 34 anni di palco e
una seconda giovinezza
Una serata di musica popolare sulle note della
fisarmonica più allegra del Centro Italia
Tutto me stesso: l’estro, l’allegria,
l’armonia e quella carica positiva che
accompagna ogni mio spettacolo.
Direttamente dall’Umbria la fisarmonica di Gianfranco Foscoli in uno
spettaccolo moderno, eclettico, mai
prevedibile. Gianfranco fa dell’istinto la propria filosofia musicale. Uno
spettacolo divertente basato sulle
melodie della fisarmonica, uno strumento simbolo della musica popolare.
Gianfranco Foscoli e la sua fisarmonica, quando è scattato
l’amore per questo strumento?
L’amore per questo strumento è scattato in età tenerissima e si è moltiplicato nel tempo con i successi conseguiti. Ho 46 anni e ho festeggiato il
6 giugno 34 anni di palco.
La fisarmonica, uno strumento
strettamente legato alla danza e
alla musica popolare. Quanto è
importante questo legame per la
tua band?
Pur nella grossa evoluzione e mutazione che ha subito lo strumento,
dettata dall’avvento della tecnologia elettronica, mi piace pensare la
fisarmonica come uno strumento
completo nella sua interezza, ma con
melodie che si accostano soprattutto ad allegria e armonia. Non so se
annoverare tali pregi nella dizione di
“musica popolare” sia la forma corretta dell’esempio, di sicuro non lo
considero uno sminuimento, pertanto, il legame dello strumento alla mia
band è pressoché fondamentale.
Cosa ti piace trasmettere ai tuoi
fan e al tuo pubblico?
Quali sono le tue canzoni di punta?
Sto vivendo al momento una seconda giovinezza professionale, pur non
individuando quale è stata l’epoca di
eventuale “vecchiaia”. Quindi, come
ho avuto modo di dire qualche sera
fa in una intervista a un programma
televisivo a cui ho partecipato, amo
il mio programma musicale. Scelgo
in modo oculato ma istintivo i brani che eseguo durante tutta la serata
affinché ognuno sappia dare il suo
contributo alla felicità di chi ascolta.
Sei originario di Alviano, in provincia di Terni, conosci bene Viterbo? Cosa pensi delle Terme viterbesi?
Le considero una fetta di storia del
centro Italia e puntualmente si rinnovano poliedricamente.
Quale è il tuo punto di forza?
La spontaneità, l’allegria, l’investimento, la continua innovazione nel
tempo e la continua ricerca del perfezionamento fin nei minimi dettagli.
Cosa faresti senza la musica?
Non riesco a immaginare la mia vita
senza la musica. Talvolta sono convinto di essere il suo padrone ma
puntualmente mi ritrovo a essere sua
preda.
Mandi un messaggio ai lettori viterbesi, perché devono venire al
tuo spettacolo?
I lettori viterbesi mi conoscono come
molti altri lettori del centro Italia, mi
seguono puntualmente e sanno che
lo spettacolo che deve venire sarà sicuramente più bello del precedente
che comunque è stato avvincente. In
questo caso la meravigliosa cornice
delle Terme non può che creare un
connubio fantastico.
A ‘TermEstate’ il 20 luglio alle ore
21,30. Ingresso gratuito all’area
(Centro Sportivo Bullicame – Strada Terme).
di ‘TermEstate’, speriamo di
bissare il successo dell’esordio.
Che cosa bisogna aspettarsi?
Di mangiare veramente tanto e
bene e rigorosamente in sardo.
Faremo anche una dimostrazione di trasformazione del latte in
formaggio. Non mancherà lo
svago con degli spettacoli folkloristici dei gruppi musicali in
arrivo proprio dalla Sardegna.
Ci potete svelare il menù della
serata?
Rigorosamente ricette sarde.
Stiamo ancora studiando nello
specifico cosa mettere in tavola.
Quel che è certo è che ci sarà
carne di agnello e di pecora alla
brace. Poi un piatto chiamato
pezza a buddidu (carne bollita)
che è preparato con odori e aromi, cipolla, carote e patate. Non
può mancare il maialino, gli
gnocchetti sardi e i dolci tipici.
Dalle seadas a tutto il resto.
A ‘TermEstate’ il 28 e 29 luglio dalle ore 19,30. Ingresso gratuito all’area (Centro
Sportivo Bullicame – Strada
Terme).
L’eterna musica de ‘I cugini di campagna’
per un’estate aperta a tutte le età
Da ‘Il ballo di Peppe’ alla fortunata ‘Anima mia’. Intervista al leader del
gruppo Ivano Michetti
Un mito che ha attraversato il
tempo, quasi fermandolo. Hanno emozionato un’intera generazione, quella venuta su negli
anni Settanta, arrivando fino alle
orecchie dei figli e dei nipoti.
Basta buttare lì un nome: ‘Anima mia’; per vincere ogni scommessa di notorietà. Impossibile
trovare qualcuno che non abbia
mai sentito parlare de ‘I cugini di
campagna’. La formazione attuale è composta da Ivano Michetti,
Silvano Michetti, Nick Luciani
e Tiziano Leonardi. Un progetto musicale nato nel 1970 e che
viene subito captato da quei geni
di Gianni Boncompagni e Renzo
Arbore che mandano in onda ‘Il
ballo di Peppe’ all’interno della
insuperabile trasmissione radio
‘Alto Gradimento’. E’ invece il
1973 l’anno di ‘Anima mia’, hit
imbattibile. Nel 1997 la seconda
giovinezza con la trasmissione televisiva ‘Anima mia’, condotta da
Fabio Fazio e Claudio Baglioni.
Un ritorno di fiamma che ha letteralmente riacceso i fan italiani
e conquistato nuovi ‘adepti’. Abbiamo raggiunto Ivano Michetti
per un’intervista.
Da decenni sulla scena musicale italiana, cosa è cambiato
rispetto agli esordi?
C’è molta più evoluzione oggi.
E’ tutto più dinamico e rapido,
anche più smaliziato. I ragazzi
degli anni ‘70 compravano i dischi dei Cugini, di Baglioni, etc.
ma li nascondevano dentro il comodino perché si vergognavano
di mostrarli e quando erano soli
li ascoltavano. Oggi è tutto possibile.
Come nasce il vostro più grande successo ‘Anima Mia’?
Fu l’ultima chance che i nostri
genitori vollero darci. ‘Provate
a incidere una vostra composizione. Se il pubblico vi accetterà
bene altrimenti tutti a lavorare
nella cava di blocchetti di tufo a
Roma. Basta con
queste canzoncine,
neppure di vostra
c o m p o s i z i o n e’ ,
all’incirca il ragionamento era stato
questo.
Ricordo
precisamente le parole di mio padre, a
me e a mio fratello
Silvano: ‘O canti o
conti’. I blocchetti,
naturalmente. Grazie a Dio il successo arrivò.
Cosa rappresenta
la vostra musica
per voi?
La continuazione di ciò che
eravamo da bambini, le famose
voci bianche della Cappella Sistina, cantori del Papa Giovanni
XXIII. Per noi la nostra musica
rappresenta l’esplosione pura del
romanticismo e del sentire melodico.
Cosa pensate possa rappresentare per chi vi ascolta?
Pura vibrazione e l’accarezzare
dell’anima.
Perché vi chiamate ‘Cugini di
campagna’?
Il nostro primo disco fu ‘Il ballo di Peppe’, scritto da G. Carlo
Guardabassi e lanciato da Renzo
Arbore e Gianni Boncompagni
ad ‘Alto Gradimento’, trasmissione cult radiofonica degli anni
‘70. Per questo canzone folkloristica-campagnola. Ecco perché
il nome ‘Cugini di campagna’.
Perché avete questo look?
Basta guardare i colori michelangioleschi della volta della
Cappella Sistina, compreso l’angioletto biondo.
Chi viene ai vostri concerti?
Ai nostri concerti - che sono
sempre sulla media dei cento
all’anno, facendo registrare me-
die di affluenza intorno ai 10mila - vengono le famiglie intere.
Avendo coperto tre generazioni
di pubblico al nonno cantiamo ‘64 anni’, al papà cantiamo
‘Un’altra donna’, alla mamma
‘Innamorata’ e alla figlia ‘Meravigliosamente’. Al trisavolo e al
nuovo nascituro cantiamo l’eterna ‘Anima mia’.
A ‘TermEstate’ il 19 luglio alle
ore 21,30.
Ingresso all’area 3 euro che
verranno restituite come sconto sulla cena o sulla consumazione al bar (Centro Sportivo
Bullicame – Strada Terme). Per
i ragazzi sotto ai 14 anni l’accesso è gratuito.
La mappa dei tesori termali della città dei Papi
Un patrimonio naturale tutto da godere
Un viaggio che nessuno dovrebbe perdersi, a portata di mano. Tutto in pochi chilometri quadrati, questa è la magia del termalismo viterbese. Un mondo naturale da scoprire,
capace di suggestionare nei secoli i più grandi artisti e poeti della storia italica, perfino il padre della lingua italiana Dante Alighieri. Tutto questo rappresenta il telaio fenomenale
per l’istallazione di un turismo di qualità che può e deve essere completato, nell’offerta, con le ricchezze enogastronomiche di cui la Tuscia è ricca. Dall’olio ai vini, passando per
le nocciole, le castagne e tante altre eccellenze. Abbiamo tracciato una mappa da percorrere e consigliamo ai viterbesi e ai turisti che si stanno trovando in mano questo numero
speciale di Radiogiornale di utilizzarla per immergesi a pieno nell’incanto di un paesaggio che rimarrà per sempre sulla vostra pelle e nella vostra memoria.
Tappa numero 1
Bagnaccio
Tutto intorno è campagna, poi
la magia di un’acqua azzurra che
riempie vasche pitturate di bianco intenso.
Questo è il Bagnaccio. I viterbesi amanti del genere vengono
qui per godersi le stelle che, a
giusta distanza dalla città, sono
più luminose.
Ci troviamo a 8 chilometri dal
centro storico in Strada Castiglione. L’accesso all’area è completamente gratuito e tutto è
ben tenuto. E’ possibile trovare vasche ipertermali, con una
temperatura intorno ai 66 gradi
centigradi e altre ipotermali (dai
23 ai 29 gradi). Cinque vasche
in tutto, ripulite piuttosto frequentemente per godersi un
morso forte del termalismo viterbese.
Tappa numero 2
Le Zitelle
Le Zitelle, il patrimonio dimenticato delle terme viterbesi. Uno
spettacolo naturale, quasi cancellato anche nell’immaginario
collettivo dei viterbesi. L’acqua
che se ne va via dalla sorgente
per spargersi senza controllo sul
terreno circostante è l’immagine
che bisogna cercare di cancella-
re. In realtà le sorgenti delle Zitelle, non a caso al plurale, sono
due. Una sgorga a circa 55 gradi
centigradi, l’altra è di 10 gradi
più calda. Purtroppo l’area non
è accessibile ai bagnanti. Vale
comunque la pena venire a fare
un salto da queste parti, anche
per avere un’idea delle grandi
potenzialità e godersi il paesaggio caratteristico. Quasi lunare. Il grido è uno e rivolto agli
imprenditori: investiteci, sarete
ripagati
Tappa numero 3
Grand Hotel Terme Salus
Un cult del soggiorno termale
a Viterbo è rappresentato dal
Grand Hotel Terme Salus - Pianeta Benessere. Un vero e proprio mausoleo del benessere. A
due chilometri dal centro città
l’elegante struttura è in questi
giorni in via di restyling e riapre
al pubblico da agosto. Ci troviamo nella zona più famosa della
Viterbo termale, il Bullicame.
La mission del Pianeta Benessere è quella di mettere a disposizione dei clienti un paradiso
di piacere. Qui è possibile farsi
coccolare e viziare con messaggi terapeutici, idromassaggio,
sauna e tutte le bellezze dei veri
centri termali di livello.
Tappa numero 4
Bullicame
Eccolo, il centro di tutto.
Qui bolle la famosa “callara” e
la magia delle acque termali è
veramente all’apice.
Una struttura in pietra riporta
i versi dell’Inferno di Dante,
quelli ispirati proprio da sua
maestà il Bullicame.
Anche qui la distanza da Viterbo è di appena 2,5 chilometri.
Le pozze costituiscono proprio
il cuore del Parco del Bullicame, il tutto situato all’intersezione tra la strada Tuscanese e
la Strada Terme.
Dopo un periodo di difficoltà
e grazie a diverse battaglie, che
hanno visto la nascita dell’Associazione Amici del Bullicame con presidente Giovanni
Fapperdue, la situazione è nettamente migliorata.
Questa zona appare oggi molto curata ed è molto frequentata da viterbesi e non.
E’ possibile raggiungere il
parco del Bullicame anche in
autobus, la fermata dista circa
200 metri.
Nelle prossimità vale la pena
visitare il bellissimo Orto Botanico.
Un angolo della città unico e
meraviglioso.
Tappa numero 5
Piscine Carletti
Le Piscine Carletti. Il nome è
tutto un programma. Vere e
proprie piscine a cascata immerse nel verde tra la Tuscanese e la
Strada Terme. Una Jacuzzi naturale disponibile per chiunque.
Un’area per il relax totalmente
gratuita. Recentemente il Comune di Viterbo ha investito
per la sistemazione dell’area. E’
stato realizzato un ampio parcheggio in terra battuta e sono
stati piantati degli alberi per
l’ombra. Suggestivo il canale di
trasporto delle acque in altre piscine distanti poche centinaia di
metri dalla sorgente principale.
Molti raggiungono questo posto
anche semplicemente per inalare
i vapori salutari che scaturiscono
dall’acqua.
Tappa numero 6
Terme dei Papi
Le Terme dei Papi non hanno
bisogno di presentazioni.
Uno dei fiori all’occhiello del
Termalismo di casa nostra e di
tutto il Paese.
Le Terme dei Papi possono vantare acque con proprietà terapeutiche uniche apprezzate da
molti Papi nella storia.
Addirittura Niccolò V vi costruì
una dimora per poterne usufruire comodamente. Ma non fu lui
a scoprirne il valore, conosciuto
anche in tempi più antichi.
Il centro benessere è dotato di
un ristorante ed è attrezzato per
cure e trattamenti termali.
Fiore all’occhiello è rappresentato dalla grande piscina di acqua
termale e dalla grotta termale.
Questa sorgente è unica grazie
alle formidabili proprietà terapeutiche in ambito pneumatologico, dermatologico, reumatologico ecc.
Tappa numero 7
Masse di San Sisto
Le terme più a sud di Viterbo
portano in dote il nome di un
Papa: San Sisto. Le Masse si trovano in corrispondenza dello
svincolo della Superstrada OrteViterbo sulla Cassia sud e sono
tra le più accessibili.
Non sono a ingresso libero, ma i
prezzi sono popolari. Non sono
nemmeno molto grandi.
Ci sono due vasche, una di acqua calda e una di acqua tiepida.
È una zona molto accogliente.
Un’esperienza da fare soprattutto per una notte al chiaro di
luna.
7
organizzazione a cura di
CENTRO SPORTIVO BULLICAME - STRADA TERME 2 C - VITERBO
14 LUGLIO
dalle ore 19,30 SAGRA
DELLA CARBONARA / ore 21,30 CONCERTO GIGIONE E JO DONATELLO (folk-dance)
DELLA CARBONARA / ore 21,30 SPETTACOLO CABARET CON MARTUFELLO
20 LUGLIO
dal pomeriggio XIII EDIZIONE DELLA “FESTA DELLA TREBBIATURA” / ore 21,30 SERATA DI LISCIO CON BAND
SPETTACOLO GIANFRANCO FOSCOLI
19 LUGLIO
dal pomeriggio XIII EDIZIONE DELLA “FESTA DELLA TREBBIATURA” / ore 21,30 “I CUGINI DI CAMPAGNA”
21 LUGLIO
SERATA DI LISCIO CON 'PARI E DISPARI'
22 LUGLIO
dalla mattina XIII EDIZIONE DELLA “FESTA DELLA TREBBIATURA” serata di solidarietà “EMILIA NON SEI SOLA”
a seguire “ORCHESTRA VINCENZI”
28 LUGLIO
dalle ore 19,30 “A CENA CON I SARDI” a seguire spettacolo di musiche tradizionali
29 LUGLIO
dalle ore 19,30 “A CENA CON I SARDI” a seguire spettacolo di musiche tradizionali
25/26 AGOSTO serata di bellezza con MISS TERME VITERBO.
15 LUGLIO
dalle ore 19,30 SAGRA
Le vincitrici rappresenteranno la città dei Papi alla finale del concorso di bellezza regionale Miss Terme Lazio che si svolgerà a Tivoli a settembre
L’ingresso all’area è completamente gratuito. Gli spettacoli iniziano alle ore 21,30
L'ingresso per Gigione, Cugini di Campagna e Martufello è con consumazione obbligatoria 3 euro)
E’ possibile cenare a partire dalle ore 20
RadioGiornale
Mensile d’informazione sociale e culturale
Supplemento a Radiogiornale LUGLIO 2012
Editore:
Studio 69 Agenzia Marketing e Comunicazione [[email protected]]
Direttore Responsabile:
Roberto Pomi [[email protected]]
Testi:
Simone Carletti e Roberto Pomi
Progetto Grafico:
Perografia
Stampa:
Graffietti Stampati snc S.S. Umbro Casentinese (S.S.71),
Km.4,500 – Montefiascone VT
Redazione:
C.so Cavour, 2 - 01027 – Montefiascone – VT
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Tiratura: 5000 copie
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Registrazione Aut. Trib. Viterbo n°17/11 del 21/12/2011.
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