numero speciale di Radiogiornale LUGLIO 2012 GRATIS un’oasi di relax e divertimento alle porte di Viterbo Un festival country e popolare su cui scommettere Dal 14 Luglio al 26 Agosto presso il Centro Sportivo Bullicame Luglio 2012, nasce ‘TermEstate’. Sfidando tutto e tutti - dallo scetticismo tipico delle città di provincia alla profezia firmata Maya, che vuole la specie umana all’altro mondo dal prossimo 21 dicembre - vede la luce una manifestazione dal sapore particolare. Viterbo città d’arte e di cultura, da qualche anno a questa parte si è guadagnata sul campo anche la medaglietta di città dei festival. Il centro storico è ritornato magicamente in vita grazie all’impegno di organizzatori capaci e alla tenacia dei loro gruppi di lavoro. Questa nuova manifestazione, ultima creatura del panorama viterbese, vuole portare lo stesso miracolo in un luogo antico e nuovo allo stesso tempo: la zona termale. Il 2012, anno bestiale: dalla crisi economica alla finale degli europei che ci ha visto uscire ‘a brandelli’ con un secco quattro a zero e tanto di bye bye da parte dei cugini spagnoli; è il primo di un serie di appuntamenti che punta a crescere e consolidarsi nel tempo. Non un solo euro di denaro pubblico per questa edizione e un sapore country e rustico su cui gli organizzatori contano di lavorare e perfezionare già a partire dalla prossima edizione. Tutto praticamente gratuito, questa la formula scelta. Soltanto una piccola consumazione obbligatoria di tre euro per le tre serate principali (Martufello, Cugini di campagna e Gigione) che è possibile utilizzare come sconto sulla cena o su qualsiasi altro prodotto al bar. In pratica l’ingresso vi viene restituito a tavola o al bancone. Perché oltre al caldo occorre scacciare anche la crisi. Libero invece l’accesso per gli under 14. Cene sotto la luna per condividere momenti di incontro e scambio e per permettere, a chi vuole, di sostenere Fusco: “Questo è l’inizio di una grande avventura” Faccia a faccia col presidente di Risorsa Verde Faccia a faccia con Umberto Fusco, presidente dell’associazione Risorsa Verde, che ha deciso di produrre ‘TermEstate’. Una manifestazione “riuscita grazie all’aiuto di alcuni amici imprenditori che hanno deciso di puntare sulle Terme, per rilanciarle a pochi giorni dalla storica firma per il passaggio del 50% delle Terme Inps al Comune di Viterbo”. Che obiettivi ha questa serie di eventi? Cerchiamo di avvicinare la gente alle Terme, perché Viterbo è una città termale e i cittadini devono sentirle come una cosa loro. Questa vuole essere solo l’edizione di esordio di ‘TermEstate’ e ci proponiamo dunque di ripeterci anche per i prossimi anni, costruendo un qualcosa di duraturo e portando sempre più persone alle nostre serate. L’edizione 2012 è una sorta di versione “0”. Il bello deve ancora venire. Perché proprio alle Terme? Perché le terme sono un’opportunità reale per la città. Possono, anzi devono, essere un volano per lo sviluppo del capoluogo e dell’intera Tuscia. ‘TermEstate’ è una novità dell’estate viterbese, e anche un’alternativa agli incontri impegnati del centro storico. Noi vogliamo dare un’im- pronta diversa e dare spazio anche a chi ha voglia semplicemente di svagarsi. Per noi è anche un’occasione per riportare l’attenzione sull’importanza del termalismo, che non nasce oggi ma che è ha una lunga storia in città. Le terme viterbesi erano conosciute in tutta Italia anche grazie alla struttura dell’Inps, nella quale venivano curati i lavoratori di tutta Italia. Dopo 25 anni di battaglie le Terme Inps sono passate al Comune al 50%. Questo è un punto di partenza per promuovere il nostro termalismo e l’immagine di Viterbo Cosa vi aspettate da questa manifestazione? Cerchiamo di essere all’altezza della situazione. Abbiamo fatto un grande sforzo per mettere insieme questo cartellone. Le strutture esistevano già, abbiamo solamente lavorato per mettere a sistema le nostre energie. Vogliamo dare il massimo a chi vuole venire a trascorrere con noi le notti di questa calda estate. Ci aspettiamo che la cittadinanza risponda positivamente al nostro invito e che quanto meno ‘TermEstate’ spendendo pochi euro in più rispetto a una cena a casa. Formula da sagra, godereccia e spensierata. Festa per le zone rurali di Viterbo, per le famiglie ma anche per i ragazzi. Un calendario a dimensione d’uomo, perché l’obiettivo non è mandare in overdose ma costruire una piccola oasi di relax estivo. Nomi divertenti come l’incontenibile Gigione, il re del Vesuvio. Poi una band mitica che continua ad affascinare: ‘I cugini di campagna’. Non manca la serata di cabaret con Martufello e in appendice a questa ‘TermEstate 2012’ non si poteva rinunciare a un festival di bellezza: ‘Miss Terme Lazio’. La finale si svolge a Tivoli ma il capoluogo della Tuscia, da città termale come cerca di riscoprirsi, manda tre sue giovanissime. Le nuove ‘belle galiane’ saranno scelte in tre gare. Due direttamente al ‘Centro Sportivo Bullicame’ e l’altra dalle frazioni: scelta alla festa settembrina che si svolge ogni anno a Grotte Santo Stefano. Protagonista anche la solidarietà dell’Unione Nazionale Sottoufficiali Italiani che sta raccogliendo fondi da consegnare ad alcuni sindaci delle zone terremotate dell’Emilia. L’obiettivo, non certo nascosto, vuole essere la riscoperta del patrimonio termale viterbese. Portandolo, anche attraverso questo festival, all’attenzione dei media. Quest’anno è tutto in piccolo ma crescendo e portando grandi artisti la missione diventa alla portata di una città come Viterbo. Diversi imprenditori ci hanno scommesso già e il 2013 può essere l’anno della svolta. Benvenuti a ‘TermEstate’. SOMMARIO La bellezza femminile per accendere i riflettori sulle città termali del Lazio pag. 2 Martufello: “Sono l’anticrisi. Facciamoci due risate per staccare la spina” pag. 3 Dall’ombra del Vesuvio a cento concerti all’anno, ecco l’energizzante Gigione pag.4 riconosca il nostro impegno. Sappiamo di avere una bella responsabilità, ma siamo sicuri che le persone non mancheranno di darci il loro sostegno. Anche perché subito dopo Santa Rosa ci mettiamo al lavoro per un’edizione 2013 di più ampio respiro. Volete mandare un messaggio ai viterbesi? Amici viterbesi, non mancate e venite a trovarci a ‘TermEstate’. Musica a tutto volume con l’Orchestra Vincenzi pag.5 L’eterna musica de ‘I cugini di campagna’ per un’estate aperta a tutte le età pag.6 2 ‘Centro Sportivo Bullicame’, una location strategica per ‘TermEstate’ Tutto quello che si può desiderare a portata di mano La location della prima edizione di ‘TermEstate’ è il ‘Centro Sportivo Bullicame’. Un’oasi di divertimento al centro della Viterbo termale. Nato nel 1995 si avvale di varie strutture. Con campi da calcetto, zone per picnic, piste di pattinaggio, zona barbecue e strutture con giochi per ragazzi il ‘Centro Sportivo’ è ormai diventato un punto di riferimento per i bambini e i giovani della zona. Un’area strategica anche rispetto alle diverse aree d’interesse termale degli intorni. Da questo punto infatti è possibile raggiungere facilmente le suggestive “pozze libere” della città dei Papi. Praticamente dietro al ‘Centro Sportivo’ si trova la famosa “callara” che alimenta le vasche propriamente dette del Bullicame. Di fronte alla location di ‘TermEstate’ è invece possibile ammirare le splendide ‘Piscine Carletti’. Altro vanto del termalismo libero made in Tuscia. Poco distante c’è la sorgente de ‘Le Zitelle’ e andando un po’ più in là si arriva al Bagnaccio. Altro luogo molto visitato, soprattutto durante le calde notti estive. La location di ‘TermEstate’ quindi è una sorta di avamposto naturale sul panorama delle terme libere della città. Il proprio legame con il termalismo è strettamente geografico e non poteva esserci luogo migliore per tenere a battesimo un festival che si propone di crescere e accendere i riflettori sull’intero sistema termale viterbese e le infinite potenzialità di attrattore turistico e volano di sviluppo che questo rappresenta. La struttura che è chiamata ad accogliere il festival, raggiungibile percorrendo Strada Terme, è dotata anche di un ampio parcheggio recintato. Chi decide di partecipare ai singoli eventi può dunque arrivare con grande comodità direttamente sul posto e godersi cene dal sapore genuino e indimenticabile e tutti gli spettacoli in cartellone. Gli eventi si svolgono su un ampio palco professionale e ultramoderno, pensato appositamente per rendere ottima la visione e l’acustica. La bellezza femminile per accendere i riflettori sulle città termali del Lazio Viterbo protagonista con tre bellissime, tutte da scegliere, in finale Preparate gli occhi sta per arrivare ‘Miss Terme Lazio’. La più bella dei comuni termali del Lazio per promuovere la bellezza dei loro territori. Tra fine luglio e la prima metà di settembre si svolgerà la manifestazione promossa dal Comune di Ti- voli e organizzata dall’Associazione Culturale e di Promozione Sociale ‘L’Alberone’ con il patrocinio del Consiglio Regionale del Lazio. Da Viterbo partiranno tre Miss, due delle quali saranno selezionate il 25 e il 26 agosto a ‘TermEstate’. La terza sarà scelta alla festa settembrina di Grotte Santo Stefano. L’intervista con il presidente dell’Associazione ‘L’Alberone’, Fabio Proietti, spiega di cosa si tratta. Come nasce l’idea di organizzare un concorso di bellezza che mette al centro il Termalismo? L’idea nasce dall’Associazione Nazionale dei Comuni Termali (Ancot) che voleva organizzare una manifestazione a livello nazionale. L’ambizione è rimasta, ma per questo primo anno abbiamo deciso di organizzare il concorso per le più belle ragazze dei comuni termali del Lazio, che sono tanti, anche se non si conoscono tutti come tali. Vogliamo promuovere le Terme del Lazio e promuovere i nostri prodotti. Quali sono i Comuni termali del Lazio che hanno aderito? Sono ben 9, è un successo. In particolare ci sono le Terme di Fiuggi, quelle di Cotilia, di Viterbo, di Pompeo, di Cretone, di Suio, di Palestrina, di Orte e quelle di Roma a Tivoli Terme. Come e in che data si svolge la finale? Si tratta di un concorso di bellezza, ci sono le selezioni delle finaliste nelle varie città che hanno aderito. Poi la finalissima il 13 settembre 2012, ma già dal 12 le ragazze arrivano a Tivoli Terme (Terme di Roma) per essere protagoniste di vari incontri promozionali. Quali sono le intenzioni per il futuro dell’iniziativa? L’ambizione è quella di aumentare il numero dei comuni partecipanti. Il concorso di bellezza che oggi è regionale vorremmo che diventasse nazionale. Riteniamo sia importante promuovere le Terme e i nostri prodotti per lo sviluppo delle nostre terre. Marco Sensi: “Potremmo già mettere sui cartelli stradali l’indicazione Viterbo Terme” Ad agosto la nuova versione dell’Hotel Salus Terme C’è una struttura che da tantissimi anni rappresenta l’eccellenza del termalismo made in Tuscia. Si tratta delle ‘Terme dei Papi’. Il progetto ‘TermEstate’ è stato accolto con grande entusiasmo da questi imprenditori che abbiamo raggiunto per una breve intervista. A risponderci il dottor Marco Sensi. Nominare semplicemente ‘Terme dei Papi’ richiama automaticamente una sensazione di benessere. Quanto le acque termali possono migliorare la qualità della vita delle persone? Se sentire nominare ‘Terme dei Papi’ richiama una sensazione di Benessere significa che quanto fatto finora è andato nella giusta direzione. La nostra terra dispone di acque termali che per caratteristiche e composizione le rendono senza eguali. L’efficacia comprovata da migliaia di utenti, che ogni anno praticano cicli di terapie, ne è la migliore testimonianza. Oltre a importantissimi studi scientifici che convalidano l’utilità terapeutica in medicina termale. Alle Terme dei Papi è possibile praticare trattamenti rilassanti e molto piacevoli ma nello stesso tempo molto utili a ritrovare il migliore stato di salute e per contrastare i danni provocati dall’età. Questo naturalmente, Patrizio Del Biondo: “Ci schieriamo con gli imprenditori termali viterbesi per fare fronte comune e lanciare ancora di più Viterbo come città termale in ambito mondiale”. Un fiore all’occhiello. Un nome conosciuto in tutto il paese. L’Hotel Salus Terme è una realtà storica pronta a rilanciarsi nel settore del termalismo dopo un periodo di difficoltà. Una delle prime uscite pubbliche dell’Hotel Salus Terme sarà proprio “TermEstate”. Patrizio Del Biondo, direttore della struttura, risponde alle nostre curiosità. Quanto può crescere Viterbo sul termalismo? Il settore del termalismo è una bella realtà per la città di Viterbo e l’Hotel Salus Terme ha intenzione di spendersi per fare la sua parte a ricercare quelle soluzioni che potranno portare beneficio anche a tutto il territorio viterbese. Ci schieriamo quindi con gli imprenditori termali viterbesi per fare fronte comune e lanciare ancora di più Viterbo già riconosciuta come città termale d’eccellenza in ambito mondiale per le sue acque della salute. Cosa offre questa nuova versione dell’Hotel Salus Terme? Innanzitutto è in atto un restyling della struttura alberghiera, compreso il comparto termale. Siamo nella prima fase dei lavori e l’apertura al pubblico è fissata per il 1° agosto prossimo con una parziale disponibilità di camere e centro benessere. Man mano verrà riattivata la piscina termale (entro settembre) e l’anno prossimo il resto delle camere e tutto il comparto benessere progettato in chiave moderna. Come valuta, da manager, la nascita di un festival che si propone di riaccendere l’attenzione sulla zona termale e sul termalismo? Ben vengano manifestazioni di questo genere se saranno capaci di consentire ricadute anche, e soprattutto, a livello turistico. All’interno di ‘TermEstate’ si svolge un concorso di bellezza per scegliere delle finaliste da mandare alla gara finale di ‘Miss Terme Lazio’ che si svolge a Tivoli. Cosa pensate di questo concorso di bellezza? Sarà sicuramente una buona opportunità e occasione per promuovere i soggiorni alle terme, comparto che, siamo certi, è destinato a diventare sempre più importante nell’economia turistica italiana. Intervista al manager Patrizio Del Biondo: “Gli imprenditori termali devono lanciare Viterbo a livello internazionale” “Le nostre acque permettono una migliore qualità della vita” unito all’ambiente dove tutto è pensato per favorire il completo relax, senz’altro contribuisce a una migliore qualità di vita. Viterbo Terme, una chimera lontana o una prospettiva concretizzabile? Potremmo senz’altro già mettere sulle indicazioni stradali Viterbo Terme. La città dei Papi da 20 anni è dotata di un centro termale tra i più qualificati d’Europa con un potenziale di 3.500 cure giornaliere e con 130 addetti che vi lavorano. Viterbo Terme più che una chimera è da tempo una realtà, anche se poco riconosciuta proprio da Viterbo stessa. Cosa occorre fare per rendere Viterbo una vera città termale come Chianciano ad esempio? Credo veramente che Viterbo non abbia nulla da invidiare ad altre cittadine termali se non la scarsa ricettività. Quello che oggi manca sono soltanto posti letto per poter richiamare utenti lontani che soggiornino più giorni. Come valuta l’idea di lanciare un festival, partito quest’anno in maniera soft ma con intenzioni di crescere già dalla prossima stagione, che ha come intenzione principale quella di accendere l’attenzione della stampa sulle terme viterbesi? Molto bene. Ogni iniziativa che fa parlare di Viterbo in maniera costruttiva e propositiva credo sia molto utile. Ci sarà anche un concorso di bellezza, ‘Miss Terme Lazio’, con tanto di finale a Tivoli. Cosa ne pensa? Magari il prossimo anno faremo la finale a Viterbo Terme. 3 Tutti alla corte di sua maestà “la Carbonara” Due giorni per gustarla nella speciale ricetta de ‘La Felicetta’ Due giorni di ‘Sagra della carbonara’. Non una qualsiasi ma un vero e proprio must, quella preparata secondo la ricetta del ristorante ‘La Felicetta’. Talmente apprezzata da diventare un cult tra i viterbesi ma capace di riscuotere successo anche in provincia. Perché tra un piatto di carbonara qualsiasi e quella de ‘La Felicetta’ c’è un abisso. Un abisso di gusto. Un abisso di qualità. Un collegamento automatico che scatta nella testa di chi pensa a un bel piatto di spaghetti fumanti e alla già citata regina delle paste. Una ricetta semplice, con prodotti di prima scelta. Il segreto? “No... il segreto non c’è. È la passione”. Ce la raccontano così i cuochi del ristorante di Strada Terme. Non ne siamo tanto convinti, qualche trucco speciale si nasconde per forza in quel mix potentissimo, da fare impazzire le papille gustative, di uovo, pancetta, spaghetti e pecorino. Ma va bene lo stesso per noi che la mangiamo e che ce la possiamo gustare al fresco di due serate alle Terme. Cariche di musica e relax, dai tempi lenti. Come quelli di ogni sagra che si faccia rispettare. Ad accompagnare questo meraviglioso piatto, fatto -così giurano- solamente con uova, pancetta e pecorino ci saranno la musica folk-dance di Gigione (14 luglio) e il cabaret di Martufello (15 luglio). A ‘TermEstate’ il 14 e 15 luglio dalle ore 19,30. Ingresso gratuito all’area (Centro Sportivo Bullicame – Strada Terme). “The Guardian” impazzisce per le terme viterbesi Sul celebre giornale inglese un ampio reportage focalizzato sulle “pozze Le terme di Viterbo conquistano anche la Gran Bretagna. A restare folgorato sulla via di Damasco il giornalista inglese Lee Marshall, penna del celebre ‘The Guardian’. Recentemente ha pubblicato un ampio e dettagliato reportage dedicato alla Tuscia, dove le terme viterbesi giocano la parte del leone nella promozione del territorio. “Una delle gioie di questa storica cittadina – scrive Marshall – è l’abbondanza di fonti calde perfette per una sguazzata ricostituente. Un vero e proprio must – continua il giornalista britannico - dell’intera regione è il Bagnaccio dove le piscine sono state ricavate nell’argilla bianca e sono circondate da un paesaggio bucolico che non sembra cambiato molto dal periodo degli etruschi”. Per i curiosi il tutto è visitabile su internet all’indirizzo h t t p : / / w w w. g u a r d i a n . co.uk/travel/2012/ mar/09/top-10-best-lazioitaly?intcmp=239. Una promozione niente male Uno spettacolo di cabaret con uno dei volti più simpatici del Bagaglino di Pingitore Martufello: “Sono l’anticrisi. Facciamoci due risate per staccare la spina” Una parola per invitare i cittadini a venire al suo spettacolo il prossimo 15 luglio. Viterbesi venite perché io sono l’anticrisi, come lo sono tutti i comici. Sono un personaggio semplice, naturale. Una persona di paese che potete amare. Vi farete due belle risate in spensieratezza. Se verrete dimenticherete tutto, poi però.. tornati a casa bisogna tornare a pensare. Ma quelle due ore sono importanti. Un sorriso arricchisce chi lo riceve senza impoverire chi lo dona. Quindi… Fabrizio Maturani, in arte Martufello, nasce il 21 dicembre 1951 a Sezze, in provincia di Latina, ma dal 1994 ha scelto la Tuscia e Nepi come sua dimora. Viterbo è una seconda casa per lui ed è per questo che ha molto a cuore le sorti della nostra provincia. “La Tuscia è somigliante alla Toscana e all’Umbria, forse anche più bella”. Per lui una lunga carriera da comico e cabarettista nelle feste paesane e nei locali, prima di approdare sul piccolo schermo, alla corte di Pier Francesco Pingitore al Bagaglino insieme a Pippo Franco. A Viterbo due ore di Cabaret, cosa dobbiamo aspettarci? Uno spettacolo che fa ridere. Non parlo di politica ma faccio una satira di costume. Nel mio show parlo di tutto, in particolare di quel che succede nella vita di tutti i giorni. La politica non la tratto, a parte qualche battuta se mi va di farla. Qualcosa di simile al Bagaglino? Più che altro una bella chiacchierata, con alcuni monologhi messi insieme e intramezzati dalla musica. Ci sono canzoni e parodie. Nella prima parte anche delle ragazze che cantano. Insomma uno spettacolo di pura comicità e allegria. Diciamo estivo. Il suo spettacolo è parte integrante del nuovo festival che si chiama ‘TermEstate’, festival che punta ad accendere i riflettori su una grande ricchezza, quella delle acque termali appunto. Che ne pensa di questa idea? Sono 38 anni che faccio questo mestiere. Ho girato tante città termali per lavoro e ho sempre visto luoghi come Chianciano e Fiuggi fare tante manifestazioni. Viterbo ha bisogno di queste cose, di fare spettacoli e far capire che esistono anche le Terme di Viterbo. Non possiamo che non chiudere con una barzelletta delle sue. Voglio raccontarvi questa cosa che è mi successa davvero. Sono andato a Tarquinia al mare nei giorni scorsi e stavo seduto su uno sdraio, dopo un paio d’ore sotto a un ombrellone vicino al mio c’era una mamma con un paio di bambini che muovevano il piede da destra a sinistra sulla sabbia, come per cercare qualcosa. Io mi sono avvicinato e ho detto: “Signora, serve qualcosa? Avete perso qualcosa? Se vuole posso darle una mano”. Lei: “i bambini hanno seppellito il padre”. Io ingenuamente ho risposto “e allora lo ritrovate subito!”. Lei: “no no, dall’anno scorso”. A ‘TermEstate’ il 15 luglio alle ore 21,30. Ingresso all’area 3 euro che verranno restituite come sconto sulla cena o sulla consumazione al bar (Centro Sportivo Bullicame – Strada Terme). Per i ragazzi sotto ai 14 anni l’accesso è gratuito. che conferma le potenzialità attrattive delle terme viterbesi. Un vero e proprio patrimonio capace di catturare l’attenzione anche di un giornalista di serie A come Lee Marshall. “Forza Tuscia. Sono pronto a metterci la faccia per una campagna pubblicitaria” Durante il nostro incontro, al tavolo di un noto ristorante viterbese, Martufello ha mostrato di essere qualcosa di più del giullare con la battuta pronta che siamo abituati a conoscere. Un uomo attento anche al marketing territoriale. Consapevole, grazie alla sua esperienza decennale, di come si agisce per far conoscere un luogo e di come si lavora per portarci turismo. Poi, tra una domanda e l’altra, la sorpresa: “Ho in mente da diverso tempo una campagna pubblicitaria mirata per far conoscere il Viterbese”. Da 18 anni a Nepi, per lei è la prima volta nella città dei Papi? Ci sono stato già in passato, la conosce bene. Cosa ne pensa? Viterbo è una città incantevole come d’altronde lo è tutto l’Alto Lazio. Purtroppo non riusciamo mai a valorizzare le belle cose che abbiamo, è un peccato. Il Lazio secondo me è una delle più belle regioni d’Italia perché ha tutto. La Tuscia in particolare somiglia alla Toscana e all’Umbria e forse è anche più bella. In Toscana e Umbria però ci va molta più gente perché evidentemente sono più bravi a valorizzare quello che hanno. Il Viterbese avrebbe bisogno di essere visto da tante persone, merita. C’è cultura, c’è cibo di ottima qualità, c’è il mare, ci sono i laghi. C’è davvero tutto. È bello anche il Basso Lazio, ma penso che il Viterbese sia il più bello di tutti. Poi noi abbiamo Roma vicina che purtroppo attira tutto il turismo e non riesce a smistarlo per le province. Cosa servirebbe per rilanciare questo territorio? Ci dovremmo unire per far capire all’Italia che esiste questa parte del Lazio che è bellissima, da vedere e visitare. Ma io osservo con l’occhio da artista e non da politico. Mi piacerebbe che Viterbo fosse visitata da centinaia di persone, vorrei vedere centinaia di pullman arrivare in questa città d’arte e cultura. Il capoluogo della Tuscia non è solamente una città di Terme, ma ha anche di reperti etruschi. E’ inoltre una realtà medievale con tantissime bellezze. Lo dico con tutto il cuore. Vorrei fare tanta pubblicità per questo territorio, per far capire alla gente quello che abbiamo e che loro non hanno mai visto. Sarei pronto a metterci la faccia. 4 Motori accesi per la XIII edizione della ‘Festa della Trebbiatura’ La riscoperta della magia del grano si unisce alla solidarietà zona messa a disposizione dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana, che colgo l’occasione per ringraziare. Per noi è importante riscoprire autentiche tradizioni come quelle della trebbiatura. ‘TermEstate’ ospita la 13^ edizione della Festa della Trebbiatura. Dal 20 al 22 Luglio l’appuntamento è con la manifestazione dedicata all’agricoltura e alle antiche tradizioni campestri. Un ritorno alle origini, un vero e proprio tuffo nel passato per un appuntamento che ogni anno attira centinaia di persone da tutta la provincia. Tre giorni intensi, dedicati anche alla buona tavola e alla solidarietà. Abbiamo intervistato l’imprenditore agricolo Domenico Colonna, che è uno dei motori dell’iniziativa. Cosa significa questa festa? La festa della Trebbiatura è un momento importante per le zone rurali di Viterbo. E’ l’occasione di ripercorre la storia dell’agricoltura. Oggi per i contadini è molto più facile rispetto al passato perché possono avvalersi della mietitrebbia moderna. In genere all’interno c’è anche l’aria condizionata. Noi invece vogliamo rievocare la trebbiatura di cinquanta anni fa, quando l’arrivo della trebbiatrice diventava un momento di festa. Un giorno di gioia per tutta la comunità che si univa per salutare l’arrivo della trebbia nell’ara. Quando e dove si svolge il tutto? Dal 20 al 22 luglio durante il festival TermEstate, organizzato dall’associazione ‘Risorsa Verde’. E’ nostra intenzione celebrare e ricordare proprio quel momento in cui si attivava la trebbia. Questo appuntamento vuole essere una sorta di rievocazione dell’importanza del grano. Dalla semina alla mietitura, fino alla lavorazione nei mulini prima di arrivare alla farina e al pane. A ospitare la manifestazione è una Come si svolge, qual è la programmazione? Sono tre giorni di rievocazioni, di giochi popolari, musica, buona cucina e solidarietà. Ci sono stand gastronomici con prodotti tipici di Viterbo. Il 20 luglio in particolare si tiene una sorta d’anteprima con il concerto della band di Gianfranco Foscoli, che usa fisarmoniche che ricordano le musiche che accompagnavano la trebbiatura. Il clou della festa è però il 21 e il 22 luglio. Nel pomeriggio di entrambe le giornate si svolgono vecchi giochi popolari e viene fatta una dimostrazione con la messa in moto della trebbiatrice. In serata lo spettacolo dei ‘Cugini di Campagna’. Domenica 22, nella mattinata, teniamo un incontro con gli agricoltori e poi la santa messa. Un appuntamento molto importante per la comunità che partecipa sempre numerosa. Dopo la cena e prima del con- certo dell’Orchestra Vincenzi, un evento importante a cui teniamo davvero tanto. Una serata di solidarietà in collaborazione con l’Unione Nazionale Sottoufficiali Italiani che consegnano una cospicua somma di denaro ad alcuni rappresentanti degli enti locali delle zone dell’Emilia colpite dal terremoto. La dedica alla manifestazione va a loro? Sì. Va a loro, ma un pensiero vorremmo dedicarlo anche a chi nel mondo soffre la fame. Perché il grano è il simbolo del pane e deve essere un punto di partenza per stare vicino a chi soffre. A ‘TermEstate’ dal 20 al 22 luglio. Ingresso gratuito all’area (nei pressi del Centro Sportivo Bullicame – Strada Terme). Dall’ombra del Vesuvio a cento concerti all’anno, ecco l’energizzante Gigione Sul palco con Jo Donatello per farvi ballare e regalare risate genere? La mia è musica folk-dance che lanciai nel lontano 1987 ospite al ‘Maurizio Costanzo Show’. Ebbi subito grande successo con la canzone “‘A campagnola” che poi ho portato in giro in tutto il mondo e che si canta ancora in tutte le piazza d’Italia o durante i miei concerti. “All’ombra del Vesuvio sono nate le storie piú disparate, sotto il sole del Mezzogiorno da sempre maturano vicende in netta contrapposizione tra loro e la mia é una di quelle storie che raccontano felicemente le contraddizioni della mia terra. Fin dall´infanzia la musica ha fatto palpitare il mio cuore, viveva dentro di me, la sentivo nel corpo, penetrava nelle ossa e si incideva dolcemente sull’anima. Era la musica di Gigione, mio padre, un uomo piccolo e magro dotato di grande vitalitá ed energica passione”. Parola di Joe Donatello. Figlio, anzi fratello di Gigione. Insieme sul palco di Termestate il 14 luglio prossimo alle ore 21,30. Noi li abbiamo incontrati per raccontarveli. Gigione, come definiresti il tuo Qual è la tua canzone di punta? Non ne ho una in particolare. Le mie canzoni di punta sono tante. Per me le canzoni sono come i figli, quando ne scrivi una nuova ti entra subito nel cuore. . Cosa provi quando vedi i tuoi fan? I miei fan sono tutto per me. Fanno parte della mia famiglia. Qual è la tua arma vincente? La mia arma vincente e quella di non mollare mai, crederci sempre e cercare di accontentare sempre tutti. Gigione e Jo Donatello, un padre e un figlio speciali. E’ vero che vi definite fratelli? Se sì, perché? Sì, è proprio così. Ormai sono venti anni che cantiamo insieme e che giriamo il mondo l’uno con l’altro. Ci vogliamo bene come padre e figlio, ma anche come fratelli. Cento concerti all’anno, un grande successo ovunque. Sei partito da Napoli per poi invadere tutto il centro Italia, te lo aspettavi quando hai iniziato a suonare? Sì me lo aspettavo. Con la mia musica già dagli anni ‘80 ho portato una ventata d’aria fresca. Il mio genere musicale era diverso dagli altri e mi ha portato lontano. Come è nata l’idea di rifare i grandi successi in una chiave diversa? Ho fatto queste canzoni perché era molto più facile farle cantare alla gente. Che cosa vuol dire ai viterbesi che la stanno leggendo? A tutti i miei fans viterbesi voglio dire che anche loro mi sono entrati nel cuore e li aspetto alla grande per un grande evento, Termestate! A ‘TermEstate’ il 14 luglio alle ore 21,30. Ingresso all’area 3 euro che verranno restituite come sconto sulla cena o sulla consumazione al bar (Centro Sportivo Bullicame – Strada Terme). Per i ragazzi sotto ai 14 anni l’accesso è gratuito. Emilia non sei sola, notte di solidarietà ed emozioni con i militari dell’Unione Nazionale Sottoufficiali Italiani I fondi raccolti saranno consegnati ai sindaci di alcuni Comuni colpiti dal disastro Una serata di solidarietà targata UNSI, Unione Nazionale Sottoufficiali Italiani. Una raccolta fondi e un pensiero fisso all’Emilia devastata dal terremoto. ‘TermEstate’ vuole essere anche questo. Alcuni sindaci dei paesi più colpiti ospiti in un apposito appuntamento organizzato proprio in collaborazione con l’UNSI. Abbiamo incontrato il 1° Maresciallo Luogotenente dott. Roberto Congedi, responsabile dell’UNSI sezione di Viterbo. Come è nata l’idea di una raccolta fondi per le popolazioni terremotate e quanto è stato raccolto? E’ molto semplice, in verità la programmazione dell’evento doveva essere dedicata a tutti i militari impegnati nelle Missioni di Pace e in ricordo dei caduti nell’adempimento di quel dovere. L’improvvisa tragedia ci ha fatto cambiare programma e abbiamo sentito l’onere di intervenire in un momento nel quale ci sembrava calare l’attenzione sulla sofferenza emiliana. Per questo motivo abbiamo raccolto le nostre forze rimodulando il programma per riuscire “a non far dimenticare” la tragedia e le sofferenze patite. In quella serata abbiamo raccolto 950 euro e speriamo che sino al 21 luglio possiamo accrescere questa raccolta. Mi auguro che questo messaggio venga raccolto e i cittadini si adoperino a par- tecipare. Altro risultato è la forte collaborazione del Comune, con in capo il Sindaco Giulio Marini e Umberto Fusco, che nell’immediato ha offerto a Unsi l’evento ‘TermEstate’, unendosi a questa favolosa solidarietà. ritorna nel Comune di Mirandola dove ha gli affetti e gli amici più cari. È un elemento in più per comprendere ciò che è accaduto. Cosa volete dire ai cittadini viterbesi per sensibilizzarli a partecipare alle vostre campagne? Ai cittadini viterbesi c’è poco da dire, il loro spirito di solidarietà è noto. Voglio solo dire: non dimentichiamoli! Non facciamo scendere il silenzio sulla tragedia. È la cosa peggiore che può accadere. Per la raccolta possono utilizzare il nostro conto corrente DEUTSCHE BANK filiale di Viterbo IBAN IT75F0310414500000000821102. Quanto vi sentite vicini ai cittadini civili e ai problemi dei territori? Come già detto UNSI ha la finalità statutaria di partecipare alle problematiche sociali. La nostra manifestazione è un momento di vicinanza e di azione che tenta di lenire la sofferenza della popolazione, che in questo caso, è stata colpita improvvisamente dalla tragedia del terremoto. E saremo sempre pronti senza se e senza ma a intervenire a sostegno di qualsiasi altra problematica in futuro si presenti. Una parola anche agli amici emiliani. Vi siamo vicini. UNSI non dimentica. Siete stati nella zona del terremoto, che emozioni avete raccolto? Abbiamo raccolto le testimonianze dei primi giorni, compreso le difficoltà e soprattutto cercato di comprendere cosa potevamo fare. È visibile che la popolazione è stata colpita negli affetti e soprattutto nell’economia, ma abbiamo perfettamente percepito la forza d’animo che la contraddistingue. Tenga conto che il nostro Presidente Nazionale Mar.Magg.a. Arturo Malaguti è nato, ha studiato e ancora L’Esercito oggi, Roberto Congedi racconta l’UNSI La serata dedicata ai terremotati dell’Emilia è importante anche per accendere i riflettori sull’UNSI. Realtà significativa e attiva anche nel territorio Viterbese. Abbiamo colto al volo l’occasione dell’incontro con il 1° Maresciallo Luogotenente dott. Roberto Congedi, responsabile dell’UNSI sezione di Viterbo, per puntare i riflettori su questa dinamica realtà. Quando e con quali finalità nasce l’associazione? L’UNSI, nata per il personale in quiescenza, negli anni Novanta ha sentito la necessità di avere al proprio interno anche e soprattutto il personale in servizio. Da questa premessa il Ministero della Difesa, all’inizio del 2000, ha approvato la riforma statutaria richiesta e a oggi, il personale in servizio può entrare a pieno titolo nell’Unsi anche assumendo, all’interno dell’organismo, tutte le cariche sociali. L’Unsi opera con umiltà e senza clamori e all’occasione, come con ‘TermEstate’ e Umberto Fusco, collabora con tutte le organizzazioni che cercano di portare alla attenzione problematiche sociali. Operiamo quindi nelle realtà più disparate, cercando di essere d’aiuto a chi lo chiede sia esso socio o non socio. Una solidarietà interna ed esterna a 360 gradi. La sezione di Viterbo dell’Unsi, che lavoro svolge? Voglio far notare che la città di Viterbo è una città in uniforme. E’ presente la storica Scuola Sottufficiali dell’Esercito, unico ente di formazione nazionale di giovani Sottufficiali dell’Esercito Italiano, la Scuola Marescialli dell’Aeronautica Militare, il Centro Aviazione dell’Esercito. Non poteva non esistere UNSI dove si formano giovani Sottufficiali. Lo spirito interiore delle finalità associative è rafforzato dal fatto che uno dei Soci Fondatori è il Cosa succederà durante la serata organizzata per ‘TermEstate’? Termestate è una manifestazione di genere, con una risonanza grazie all’impegno di Umberto Fusco e del suo staff. Noi speriamo di avere il piacere di vedere i nostri concittadini, ancora una volta numerosi, per contribuire a disegnare questo progetto di solidarietà. Al contrario siamo consapevoli delle difficoltà economiche che si stanno attraversando e quindi anche la sola presenza rappresenta la volontà che nessuno in Emilia resti solo. Almeno per quanto ci riguarda. Perchè servono sempre le tragedie per unire il nostro Paese? Non sarebbe tutto più facile se fossimo sempre così uniti? No, non credo che le tragedie siano elemento di collante. Al contrario ritengo che il cittadino italiano abbia un senso di unità nazionale nel suo dna. A ‘TermEstate’ il 22 luglio alle ore 21,30. Ingresso gratuito all’area (Centro Sportivo Bullicame – Strada Terme). Musica a tutto volume con l’Orchestra Vincenzi Dagli anni ’70 protagonisti indiscussi delle notti a passo di Liscio anni ‘70 decidono di fare un gruppo e trovano la chiave giusta per aprire la porta del mondo dello spettacolo. Sindaco di Viterbo On. Giulio Marini. Ci siamo costituiti abbracciando i valori e le finalità della Unsi Nazionale. L’abbiamo dedicata al Mar. Simone Cola caduto nell’adempimento del dovere in Iraq per il quale abbiamo inoltrato richiesta per potergli dedicare anche una via cittadina per non dimenticare. Come attività sino a ora abbiamo svolto manifestazioni per ricordare i nostri caduti e sostenere i cittadini emiliani colpiti dal terremoto. Confidiamo in un maggior radicamento per poter concorrere alle problematiche sociali che si presenteranno, ma soprattutto assistere chi ha bisogno. Tutti potranno confidare in noi. Un’orchestra eclettica, una famiglia di musicisti che viene da lontano. Da quaranta anni cavalca i palchi di tutta Italia. L’Orchestra Vincenzi vivace e fresca vi aspetta a TermEstate. La grande esperienza sul palco e la proverbiale classe alla fisarmonica del Maestro Alberto Vincenzi, unite alla brillantezza e all’inconfondibile voce di Giam- ” Quanto è importante lo spirito di solidarietà per l’esercito Se me lo consente a questa domanda vorrei rispondere riportando un passo di una lettera resa pubblica del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito Gen. C.A. Claudio Graziano: “I soldati italiani hanno, dunque, garantito standard operativi di assoluta eccellenza, pienamente apprezzata tanto in ambito interforze e multinazionale, quanto dalle collettività civili locali a favore delle quali era prioritariamente indirizzata l’opera dei nostri uomini e donne in uniforme”. Credo che questo breve passo sia una ottima risposta alla sua domanda. piero Vincenzi, esprimono insieme un piacevolissimo spettacolo. Sul palco con loro anche la cantante Valentina. Tutti insieme presentano un repertorio assolutamente ricco e divertente, adatto a soddisfare gli amanti del ballo. Dai Liscio alla musica italiana, dalle Cumbie ai Balli di Gruppo. Noi li abbiamo incontrati per raccontarli. Giampiero, la vostra è una storia che viene da lontano, dagli anni 70. Come nasce l’Orchestra Vincenzi? L’Orchestra Vincenzi nasce dall’unione di tre fratelli e di una sorella accomunati dalla passione per la musica. Negli ormai lontani L’Orchestra Vincenzi, un’orchestra familiare che gradualmente poi si è evoluta. Ci potresti raccontare che cosa è cambiato da allora? Non è cambiato nulla. Né il nostro modo di vivere il palco, né la gente o le emozioni, nulla. In realtà è cambiato tutto ciò che è intorno a noi e che si è spostato. Il tipo di spettacolo si è evoluto. C’è più tecnologia, sono cambiate le opportunità dei nuovi media, la diversa valenza sociale del mondo. Anche la musica è un po’ cambiata. Il vostro è un nome storico, un marchio di fabbrica. Che cosa vi caratterizza? La semplicità nel fare ciò che adoriamo. Può sembrare banale, ma alle volte la smania di affermare un concetto e un modo di intendere la musica non fa altro che inquinare questa passione. La nostra carica emotiva è sempre sincera, sempre immediata. Questo ci caratterizza. Che cosa fareste senza la musica? Il testo! Battute a parte, non riusciamo a immaginare una giornata senza la musica, figuriamoci una vita intera. Una dedica a chi non c’è più, quanto vi manca Sante Vincenzi? Tanto. La sua allegria ti contagiava anche nei momenti più difficili. Incontrare il suo sorriso ha sollevato il morale di tutti colore che lo hanno conosciuto. Grandissima anche la sua preparazione musicale. Era bravissimo, un elemento di grande spessore che spesso è stato corteggiato anche da altre formazioni. Sante però ha sempre creduto nel progetto Vincenzi, proprio come facciamo noi ora. ll posto più strano dove avete suonato e quello più importante … Citarne solamente uno vorrebbe dire far torto a tutti gli altri. Diciamo che per noi il posto più importante è sempre quello che deve ancora arrivare. Un saluto ai vostri fan e un messaggio ai viterbesi, cosa si devono aspettare da voi? Vogliamo mandare un abbraccio solare a tutti gli amici lettori e un invito ad alzare il volume della musica, ancora meglio se la musica è targata Vincenzi. A ‘TermEstate’ il 22 luglio alle ore 21,30. Ingresso gratuito all’area (Centro Sportivo Bullicame – Strada Terme). 5 6 ‘A cena con i sardi’, i sapori di una terra da sogno Carne arrosto, mirto e seadas. Il Paradiso nel palato “La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattro mila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso”, non esistono parole più belle per raccontare un sogno. A regalarle alla sua Sardegna Fabrizio De Andrè. Il miracolo di questa terra però non si ferma ai paesaggi ma sconfina fino a coinvolgere i palati, dal profumato mirto alla cucina tradizionale. Per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di godere di queste meraviglie miracolose e a maggior ragione per chi non è ancora potuto andare a viverle sul posto un pezzo di Sardegna si materializza a Viterbo. ‘A cena con i sardi’ è una delle idee di ‘TermEstate’ 2012. Un omaggio alla comunità sarda che vive a Viterbo città e nel Viterbese e un modo per far conoscere i segreti culinari di un popolo fantastico. Sono un centinaio di pastori sardi nelle campagne viterbesi. È una realtà che esiste da oltre 50 anni, uno zoccolo duro di persone che si sono perfettamente integrate nel nostro territorio e che da decenni portano avanti la pastorizia dell’Etruria. Alla domanda se si tratta della giornata dell’orgoglio sardo, scatta un sorriso nei loro volti. In realtà molti di loro sono a Viterbo da oltre 40 anni. “Ma ci piace ricordare le nostre origini”, precisano. I promotori della festa Pierfrancesco Pira, Giuseppe Angelo Cherchi e Antonio Goddi ci raccontano che cosa significa partecipare a una ‘Cena con i sardi’. Come è nata l’idea? Tutto nasce da quattro amici al bar. Frequentiamo spesso il ristorante ‘La Felicetta’, sono 40 anni che veniamo qui. Siamo di casa e parlando tra noi ci è venuta voglia di fare questa festa. In realtà abbiamo fatto un esperimento pilota lo scorso anno. Questa quindi sarebbe la seconda edizione, anche se la prima La notte di Gianfranco Foscoli, 34 anni di palco e una seconda giovinezza Una serata di musica popolare sulle note della fisarmonica più allegra del Centro Italia Tutto me stesso: l’estro, l’allegria, l’armonia e quella carica positiva che accompagna ogni mio spettacolo. Direttamente dall’Umbria la fisarmonica di Gianfranco Foscoli in uno spettaccolo moderno, eclettico, mai prevedibile. Gianfranco fa dell’istinto la propria filosofia musicale. Uno spettacolo divertente basato sulle melodie della fisarmonica, uno strumento simbolo della musica popolare. Gianfranco Foscoli e la sua fisarmonica, quando è scattato l’amore per questo strumento? L’amore per questo strumento è scattato in età tenerissima e si è moltiplicato nel tempo con i successi conseguiti. Ho 46 anni e ho festeggiato il 6 giugno 34 anni di palco. La fisarmonica, uno strumento strettamente legato alla danza e alla musica popolare. Quanto è importante questo legame per la tua band? Pur nella grossa evoluzione e mutazione che ha subito lo strumento, dettata dall’avvento della tecnologia elettronica, mi piace pensare la fisarmonica come uno strumento completo nella sua interezza, ma con melodie che si accostano soprattutto ad allegria e armonia. Non so se annoverare tali pregi nella dizione di “musica popolare” sia la forma corretta dell’esempio, di sicuro non lo considero uno sminuimento, pertanto, il legame dello strumento alla mia band è pressoché fondamentale. Cosa ti piace trasmettere ai tuoi fan e al tuo pubblico? Quali sono le tue canzoni di punta? Sto vivendo al momento una seconda giovinezza professionale, pur non individuando quale è stata l’epoca di eventuale “vecchiaia”. Quindi, come ho avuto modo di dire qualche sera fa in una intervista a un programma televisivo a cui ho partecipato, amo il mio programma musicale. Scelgo in modo oculato ma istintivo i brani che eseguo durante tutta la serata affinché ognuno sappia dare il suo contributo alla felicità di chi ascolta. Sei originario di Alviano, in provincia di Terni, conosci bene Viterbo? Cosa pensi delle Terme viterbesi? Le considero una fetta di storia del centro Italia e puntualmente si rinnovano poliedricamente. Quale è il tuo punto di forza? La spontaneità, l’allegria, l’investimento, la continua innovazione nel tempo e la continua ricerca del perfezionamento fin nei minimi dettagli. Cosa faresti senza la musica? Non riesco a immaginare la mia vita senza la musica. Talvolta sono convinto di essere il suo padrone ma puntualmente mi ritrovo a essere sua preda. Mandi un messaggio ai lettori viterbesi, perché devono venire al tuo spettacolo? I lettori viterbesi mi conoscono come molti altri lettori del centro Italia, mi seguono puntualmente e sanno che lo spettacolo che deve venire sarà sicuramente più bello del precedente che comunque è stato avvincente. In questo caso la meravigliosa cornice delle Terme non può che creare un connubio fantastico. A ‘TermEstate’ il 20 luglio alle ore 21,30. Ingresso gratuito all’area (Centro Sportivo Bullicame – Strada Terme). di ‘TermEstate’, speriamo di bissare il successo dell’esordio. Che cosa bisogna aspettarsi? Di mangiare veramente tanto e bene e rigorosamente in sardo. Faremo anche una dimostrazione di trasformazione del latte in formaggio. Non mancherà lo svago con degli spettacoli folkloristici dei gruppi musicali in arrivo proprio dalla Sardegna. Ci potete svelare il menù della serata? Rigorosamente ricette sarde. Stiamo ancora studiando nello specifico cosa mettere in tavola. Quel che è certo è che ci sarà carne di agnello e di pecora alla brace. Poi un piatto chiamato pezza a buddidu (carne bollita) che è preparato con odori e aromi, cipolla, carote e patate. Non può mancare il maialino, gli gnocchetti sardi e i dolci tipici. Dalle seadas a tutto il resto. A ‘TermEstate’ il 28 e 29 luglio dalle ore 19,30. Ingresso gratuito all’area (Centro Sportivo Bullicame – Strada Terme). L’eterna musica de ‘I cugini di campagna’ per un’estate aperta a tutte le età Da ‘Il ballo di Peppe’ alla fortunata ‘Anima mia’. Intervista al leader del gruppo Ivano Michetti Un mito che ha attraversato il tempo, quasi fermandolo. Hanno emozionato un’intera generazione, quella venuta su negli anni Settanta, arrivando fino alle orecchie dei figli e dei nipoti. Basta buttare lì un nome: ‘Anima mia’; per vincere ogni scommessa di notorietà. Impossibile trovare qualcuno che non abbia mai sentito parlare de ‘I cugini di campagna’. La formazione attuale è composta da Ivano Michetti, Silvano Michetti, Nick Luciani e Tiziano Leonardi. Un progetto musicale nato nel 1970 e che viene subito captato da quei geni di Gianni Boncompagni e Renzo Arbore che mandano in onda ‘Il ballo di Peppe’ all’interno della insuperabile trasmissione radio ‘Alto Gradimento’. E’ invece il 1973 l’anno di ‘Anima mia’, hit imbattibile. Nel 1997 la seconda giovinezza con la trasmissione televisiva ‘Anima mia’, condotta da Fabio Fazio e Claudio Baglioni. Un ritorno di fiamma che ha letteralmente riacceso i fan italiani e conquistato nuovi ‘adepti’. Abbiamo raggiunto Ivano Michetti per un’intervista. Da decenni sulla scena musicale italiana, cosa è cambiato rispetto agli esordi? C’è molta più evoluzione oggi. E’ tutto più dinamico e rapido, anche più smaliziato. I ragazzi degli anni ‘70 compravano i dischi dei Cugini, di Baglioni, etc. ma li nascondevano dentro il comodino perché si vergognavano di mostrarli e quando erano soli li ascoltavano. Oggi è tutto possibile. Come nasce il vostro più grande successo ‘Anima Mia’? Fu l’ultima chance che i nostri genitori vollero darci. ‘Provate a incidere una vostra composizione. Se il pubblico vi accetterà bene altrimenti tutti a lavorare nella cava di blocchetti di tufo a Roma. Basta con queste canzoncine, neppure di vostra c o m p o s i z i o n e’ , all’incirca il ragionamento era stato questo. Ricordo precisamente le parole di mio padre, a me e a mio fratello Silvano: ‘O canti o conti’. I blocchetti, naturalmente. Grazie a Dio il successo arrivò. Cosa rappresenta la vostra musica per voi? La continuazione di ciò che eravamo da bambini, le famose voci bianche della Cappella Sistina, cantori del Papa Giovanni XXIII. Per noi la nostra musica rappresenta l’esplosione pura del romanticismo e del sentire melodico. Cosa pensate possa rappresentare per chi vi ascolta? Pura vibrazione e l’accarezzare dell’anima. Perché vi chiamate ‘Cugini di campagna’? Il nostro primo disco fu ‘Il ballo di Peppe’, scritto da G. Carlo Guardabassi e lanciato da Renzo Arbore e Gianni Boncompagni ad ‘Alto Gradimento’, trasmissione cult radiofonica degli anni ‘70. Per questo canzone folkloristica-campagnola. Ecco perché il nome ‘Cugini di campagna’. Perché avete questo look? Basta guardare i colori michelangioleschi della volta della Cappella Sistina, compreso l’angioletto biondo. Chi viene ai vostri concerti? Ai nostri concerti - che sono sempre sulla media dei cento all’anno, facendo registrare me- die di affluenza intorno ai 10mila - vengono le famiglie intere. Avendo coperto tre generazioni di pubblico al nonno cantiamo ‘64 anni’, al papà cantiamo ‘Un’altra donna’, alla mamma ‘Innamorata’ e alla figlia ‘Meravigliosamente’. Al trisavolo e al nuovo nascituro cantiamo l’eterna ‘Anima mia’. A ‘TermEstate’ il 19 luglio alle ore 21,30. Ingresso all’area 3 euro che verranno restituite come sconto sulla cena o sulla consumazione al bar (Centro Sportivo Bullicame – Strada Terme). Per i ragazzi sotto ai 14 anni l’accesso è gratuito. La mappa dei tesori termali della città dei Papi Un patrimonio naturale tutto da godere Un viaggio che nessuno dovrebbe perdersi, a portata di mano. Tutto in pochi chilometri quadrati, questa è la magia del termalismo viterbese. Un mondo naturale da scoprire, capace di suggestionare nei secoli i più grandi artisti e poeti della storia italica, perfino il padre della lingua italiana Dante Alighieri. Tutto questo rappresenta il telaio fenomenale per l’istallazione di un turismo di qualità che può e deve essere completato, nell’offerta, con le ricchezze enogastronomiche di cui la Tuscia è ricca. Dall’olio ai vini, passando per le nocciole, le castagne e tante altre eccellenze. Abbiamo tracciato una mappa da percorrere e consigliamo ai viterbesi e ai turisti che si stanno trovando in mano questo numero speciale di Radiogiornale di utilizzarla per immergesi a pieno nell’incanto di un paesaggio che rimarrà per sempre sulla vostra pelle e nella vostra memoria. Tappa numero 1 Bagnaccio Tutto intorno è campagna, poi la magia di un’acqua azzurra che riempie vasche pitturate di bianco intenso. Questo è il Bagnaccio. I viterbesi amanti del genere vengono qui per godersi le stelle che, a giusta distanza dalla città, sono più luminose. Ci troviamo a 8 chilometri dal centro storico in Strada Castiglione. L’accesso all’area è completamente gratuito e tutto è ben tenuto. E’ possibile trovare vasche ipertermali, con una temperatura intorno ai 66 gradi centigradi e altre ipotermali (dai 23 ai 29 gradi). Cinque vasche in tutto, ripulite piuttosto frequentemente per godersi un morso forte del termalismo viterbese. Tappa numero 2 Le Zitelle Le Zitelle, il patrimonio dimenticato delle terme viterbesi. Uno spettacolo naturale, quasi cancellato anche nell’immaginario collettivo dei viterbesi. L’acqua che se ne va via dalla sorgente per spargersi senza controllo sul terreno circostante è l’immagine che bisogna cercare di cancella- re. In realtà le sorgenti delle Zitelle, non a caso al plurale, sono due. Una sgorga a circa 55 gradi centigradi, l’altra è di 10 gradi più calda. Purtroppo l’area non è accessibile ai bagnanti. Vale comunque la pena venire a fare un salto da queste parti, anche per avere un’idea delle grandi potenzialità e godersi il paesaggio caratteristico. Quasi lunare. Il grido è uno e rivolto agli imprenditori: investiteci, sarete ripagati Tappa numero 3 Grand Hotel Terme Salus Un cult del soggiorno termale a Viterbo è rappresentato dal Grand Hotel Terme Salus - Pianeta Benessere. Un vero e proprio mausoleo del benessere. A due chilometri dal centro città l’elegante struttura è in questi giorni in via di restyling e riapre al pubblico da agosto. Ci troviamo nella zona più famosa della Viterbo termale, il Bullicame. La mission del Pianeta Benessere è quella di mettere a disposizione dei clienti un paradiso di piacere. Qui è possibile farsi coccolare e viziare con messaggi terapeutici, idromassaggio, sauna e tutte le bellezze dei veri centri termali di livello. Tappa numero 4 Bullicame Eccolo, il centro di tutto. Qui bolle la famosa “callara” e la magia delle acque termali è veramente all’apice. Una struttura in pietra riporta i versi dell’Inferno di Dante, quelli ispirati proprio da sua maestà il Bullicame. Anche qui la distanza da Viterbo è di appena 2,5 chilometri. Le pozze costituiscono proprio il cuore del Parco del Bullicame, il tutto situato all’intersezione tra la strada Tuscanese e la Strada Terme. Dopo un periodo di difficoltà e grazie a diverse battaglie, che hanno visto la nascita dell’Associazione Amici del Bullicame con presidente Giovanni Fapperdue, la situazione è nettamente migliorata. Questa zona appare oggi molto curata ed è molto frequentata da viterbesi e non. E’ possibile raggiungere il parco del Bullicame anche in autobus, la fermata dista circa 200 metri. Nelle prossimità vale la pena visitare il bellissimo Orto Botanico. Un angolo della città unico e meraviglioso. Tappa numero 5 Piscine Carletti Le Piscine Carletti. Il nome è tutto un programma. Vere e proprie piscine a cascata immerse nel verde tra la Tuscanese e la Strada Terme. Una Jacuzzi naturale disponibile per chiunque. Un’area per il relax totalmente gratuita. Recentemente il Comune di Viterbo ha investito per la sistemazione dell’area. E’ stato realizzato un ampio parcheggio in terra battuta e sono stati piantati degli alberi per l’ombra. Suggestivo il canale di trasporto delle acque in altre piscine distanti poche centinaia di metri dalla sorgente principale. Molti raggiungono questo posto anche semplicemente per inalare i vapori salutari che scaturiscono dall’acqua. Tappa numero 6 Terme dei Papi Le Terme dei Papi non hanno bisogno di presentazioni. Uno dei fiori all’occhiello del Termalismo di casa nostra e di tutto il Paese. Le Terme dei Papi possono vantare acque con proprietà terapeutiche uniche apprezzate da molti Papi nella storia. Addirittura Niccolò V vi costruì una dimora per poterne usufruire comodamente. Ma non fu lui a scoprirne il valore, conosciuto anche in tempi più antichi. Il centro benessere è dotato di un ristorante ed è attrezzato per cure e trattamenti termali. Fiore all’occhiello è rappresentato dalla grande piscina di acqua termale e dalla grotta termale. Questa sorgente è unica grazie alle formidabili proprietà terapeutiche in ambito pneumatologico, dermatologico, reumatologico ecc. Tappa numero 7 Masse di San Sisto Le terme più a sud di Viterbo portano in dote il nome di un Papa: San Sisto. Le Masse si trovano in corrispondenza dello svincolo della Superstrada OrteViterbo sulla Cassia sud e sono tra le più accessibili. Non sono a ingresso libero, ma i prezzi sono popolari. Non sono nemmeno molto grandi. Ci sono due vasche, una di acqua calda e una di acqua tiepida. È una zona molto accogliente. Un’esperienza da fare soprattutto per una notte al chiaro di luna. 7 organizzazione a cura di CENTRO SPORTIVO BULLICAME - STRADA TERME 2 C - VITERBO 14 LUGLIO dalle ore 19,30 SAGRA DELLA CARBONARA / ore 21,30 CONCERTO GIGIONE E JO DONATELLO (folk-dance) DELLA CARBONARA / ore 21,30 SPETTACOLO CABARET CON MARTUFELLO 20 LUGLIO dal pomeriggio XIII EDIZIONE DELLA “FESTA DELLA TREBBIATURA” / ore 21,30 SERATA DI LISCIO CON BAND SPETTACOLO GIANFRANCO FOSCOLI 19 LUGLIO dal pomeriggio XIII EDIZIONE DELLA “FESTA DELLA TREBBIATURA” / ore 21,30 “I CUGINI DI CAMPAGNA” 21 LUGLIO SERATA DI LISCIO CON 'PARI E DISPARI' 22 LUGLIO dalla mattina XIII EDIZIONE DELLA “FESTA DELLA TREBBIATURA” serata di solidarietà “EMILIA NON SEI SOLA” a seguire “ORCHESTRA VINCENZI” 28 LUGLIO dalle ore 19,30 “A CENA CON I SARDI” a seguire spettacolo di musiche tradizionali 29 LUGLIO dalle ore 19,30 “A CENA CON I SARDI” a seguire spettacolo di musiche tradizionali 25/26 AGOSTO serata di bellezza con MISS TERME VITERBO. 15 LUGLIO dalle ore 19,30 SAGRA Le vincitrici rappresenteranno la città dei Papi alla finale del concorso di bellezza regionale Miss Terme Lazio che si svolgerà a Tivoli a settembre L’ingresso all’area è completamente gratuito. Gli spettacoli iniziano alle ore 21,30 L'ingresso per Gigione, Cugini di Campagna e Martufello è con consumazione obbligatoria 3 euro) E’ possibile cenare a partire dalle ore 20 RadioGiornale Mensile d’informazione sociale e culturale Supplemento a Radiogiornale LUGLIO 2012 Editore: Studio 69 Agenzia Marketing e Comunicazione [[email protected]] Direttore Responsabile: Roberto Pomi [[email protected]] Testi: Simone Carletti e Roberto Pomi Progetto Grafico: Perografia Stampa: Graffietti Stampati snc S.S. Umbro Casentinese (S.S.71), Km.4,500 – Montefiascone VT Redazione: C.so Cavour, 2 - 01027 – Montefiascone – VT [[email protected]] Tiratura: 5000 copie RadioGiornale by STUDIO69 Registrazione Aut. Trib. Viterbo n°17/11 del 21/12/2011. Questo speciale di RadioGiornale è stato realizzato in accordo tra la redazione RG e l’associazione “Risorsa Verde” di Viterbo, organizzatrice dell’evento TermEstate. 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