ASL SALERNO Azienda Sanitaria Locale Salerno Proposta Carta dei Servizi Sezione 1 - Presentazione dell’Azienda e principi fondamentali 2 PRESENTAZIONE La Regione Campania con la legge Regionale n. 32/94, in applicazione del Decreto Legislativo di Riforma sanitaria n. 502/1992, ha istituito le Aziende Sanitarie Locali. L’ASL Salerno costituita con DGRC n. 505 del 20.03.2009 ai sensi e per gli effetti dell’art. 2, comma j, lett. A, è una azienda dotata di personalità giuridica di diritto pubblico, con autonomia regolamentare, organizzativa, patrimoniale e contabile. Compito principale dell’ASL, è assicurare ai propri assistiti l’erogazione delle prestazioni sanitarie specialistiche e di ricovero contemplate dai livelli essenziali di assistenza (LEA), attraverso contratti e convenzioni con le strutture sanitarie accreditate. Compito dell’ASL è esercitare le funzioni di programmazione e realizzazione della rete di unità di offerta socio-sanitarie, nel rispetto della programmazione regionale e in armonia con le linee di indirizzo formulate dai comuni attraverso la conferenza dei sindaci del territorio di competenza. Mission dell’ASL è programmare, acquistare e controllare, affinché la rete di offerta a livello locale, corrisponda alle domande di salute dei cittadini con prestazioni sanitarie e socio sanitarie appropriate, in un sistema libero ed equo. FINALITÀ L’Azienda Sanitaria Locale Salerno garantisce a tutti i cittadini presenti sul suo territorio la tutela della salute attraverso i Presidi Territoriali ed Ospedalieri avvalendosi anche di altri soggetti del settore privato accreditato (laboratori di analisi e case di cura privati accreditati e Residenze Sanitarie Assistenziali) con i quali l’Azienda ha rapporti di convenzione. L’Azienda ha rapporti convenzionali anche con il privato sociale, come Associazioni di volontariato Onlus. Attraverso la rete dei presidi distrettuali promuove la cultura della salute e della prevenzione; assicura la risposta ai bisogni primari di salute su attivazione del proprio medico curante o di altri professionisti sanitari, garantendo anche l’integrazione socio-sanitaria. Persegue gli obiettivi di efficacia ed efficienza negli interventi, garantendo tempestività, equità, trasparenza e accessibilità. Riferimenti: Sede legale Salerno in Via Nizza, 146 CAP 84124 C.F. e P.I 04701800650 PEC: [email protected] Centralino tel 089 691111 Sito internet: www.aslsalerno.it Sezione 1 3 PRINCIPI FONDAMENTALI L’erogazione dei servizi da parte dell’Azienda Sanitaria Locale Salerno si uniforma ai principi sanciti dalla Direttiva della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 27.01.94 : eguaglianza: i servizi sono erogati secondo forme e regole uguali per tutti, a prescindere dal sesso, razza, lingua, religione e opinioni politiche. Viene garantita parità di trattamento tra le diverse aree geografiche e tra le diverse categorie di utenze; imparzialità: il comportamento degli operatori nell’erogare il servizio è improntato a criteri di obiettività, imparzialità e neutralità; continuità: le prestazioni dei servizi sono erogate con continuità; diritto di scelta: è facoltà dell’utente scegliere il soggetto erogatore del servizio nei casi consentiti dalla normativa vigente; partecipazione: al cittadino utente è garantita la partecipazione alla prestazione del servizio pubblico anche attraverso associazioni di volontariato e di tutela dei diritti; diritto alla privacy: ogni attività dell’ASL sarà orientata e sviluppata coinvolgendo tutti i propri operatori ad ogni livello verso comportamenti che si ispirino ai seguenti valori: centralità del cittadino, attraverso una organizzazione dei propri servizi che consideri l’utente come il primo riferimento dell’azienda; fattore umano, valorizzando il lavoro del proprio personale, la professionalità, rafforzando il senso di appartenenza Aziendale, stimolando la creatività e la capacità di collaborazione per il raggiungimento di obiettivi comuni; umanizzazione dei rapporti, per il miglioramento delle relazioni con il cittadino utente. trasparenza: garantita attraverso la progressiva e costante implementazione dei contenuti di cui al Decreto Legislativo 33/2013, presenti nella apposita sezione del sito aziendale “Amministrazione denominata Trasparente” ; per mezzo dell’accesso agli atti e documenti amministrativi dell’ASL Salerno; efficacia delle prestazioni: attraverso servizi orientati effettivamente alla promozione della salute e che garantiscono la corrispondenza agli obiettivi della programmazione sanitaria e sociale, efficienza delle prestazioni: attraverso l’ottimizzazione dell’impiego di tutte le risorse disponibili riducendone l’uso improprio e gli sprechi; innovazione e miglioramento della qualità: attraverso l’adattamento della struttura organizzativa alle nuove esigenze della cittadinanza etica professionale: interpretando il proprio lavoro come giusto equilibrio di competenza, integrità, immagine aziendale evitando di suscitare conflitto fra deontologia professionale e finalità aziendali. Sezione 1 - Ambito territoriale e bacino di utenza 4 L’Azienda Sanitaria Locale Salerno, che comprende tutto il territorio provinciale, è il risultato del processo di accorpamento delle ex ASL Salerno 1, ASL Salerno 2, ASL Salerno 3. Ha una dimensione territoriale che comprende 158 comuni e si estende su una superficie di circa 4.917,15 Kmq. Il bacino di utenza è costituito da 1.109.815 residenti. I dati sono riferiti al 1 gennaio 2011 (fonte DemoIstat). Per garantire l’omogenea erogazione di servizi e prestazioni sull’intero territorio, l’Azienda Sanitaria Locale Salerno è organizzata in distretti Sociosanitari e Presidi Ospedalieri. Distretti sociosanitari: DS 60 Nocera Inferiore DS 61 Angri - Scafati DS 62 Sarno - Pagani DS 63 Cava de' Tirreni - Costa d'Amalfi DS 64 Eboli - Buccino DS 65 Battipaglia DS 66 Salerno DS 67 Mercato S. Severino DS 68 Giffoni Valle Piana DS 69 Capaccio-Roccadaspide DS 70 Vallo della Lucania-Agropoli DS 71 Sapri-Camerota DS 72 Sala Consilina-Polla Presidi Ospedalieri: P.O. Santa Maria della Speranza Battipaglia P.O. Maria SS. Addolorata - Eboli P.O. San Francesco d'Assisi Oliveto Citra P.O. Umberto I - Nocera Inferiore Andrea Tortora - Pagani P.O. Luigi Curto - Polla P.O. Roccadaspide P.O. Dell'Immacolata - Sapri P.O. Villa Malta - Sarno P.O. Mauro Scarlato - Scafati P.O. San Luca - Vallo della Lucania Sezione 1 - Assetto istituzionale 5 Il Collegio Sindacale E’ l’organo dell’azienda con funzioni di controllo e verifica economica, contabile e di vigilanza sull’osservanza della legge. Il Collegio di Direzione Il Collegio di Direzione partecipa al governo delle attività cliniche e allo sviluppo organizzativo e gestionale dell’azienda su cui esprime pareri vincolanti. E’ composto dalla Direzione Strategica e dai Direttori dei Dipartimenti e Distretti Sociosanitari di base. Direzione Strategica Come previsto dalla normativa, presso l’ASL Salerno è istituita una Direzione Strategica composta dalle Direzioni Generale, Sanitaria, Amministrativa e Collegio di Direzione a supporto del Direttore Generale nell’esercizio del proprio ruolo di legale rappresentante dell’ASL e delle sue funzioni di governo. Direzione Generale La Direzione Generale si configura quale aggregazione di strutture complesse, semplici e uffici a supporto delle funzioni di scelte strategiche e di indirizzo del Direttore Generale. Direttore Generale: Dott. Antonio Squillante Segreteria tel. 089 693647/693648 -fax 089 251629 - [email protected] Direzione Sanitaria Unitamente agli altri Direttori, il Direttore Sanitario coadiuva il Direttore Generale nel perseguimento della mission aziendale e nella definizione delle strategie finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di salute. Il Direttore Sanitario dirige nello specifico i servizi sanitari ai fini igienico - sanitari ed organizzativi. Direzione Amministrativa Il Direttore Amministrativo coadiuva e supporta il Direttore Generale nella definizione e nella direzione del sistema di governo economico finanziario. Sovrintende al corretto svolgimento delle funzioni organizzative di supporto tecnico, amministrativo e logistico. Direttore Sanitario: Dott.ssa Angela Annecchiarico Segreteria tel. 089 693649 / 693659 Fax 089 693549 [email protected] Direttore Amministrativo: Avv. Annamaria Farano Segreteria tel. 089 693646 -693655 693500 - fax 089 693532 [email protected] 6 Affari Generali Affari Legali Struttura tecnica e gestione del patrimonio Economico Finanziario Gestione del personale Provveditorato Raccolta ed Elaborazione dati (CED - ICT) Altre strutture centrali: Comitato Consultivo Zonale Coordinamento Assistenza Farmaceutica Formazione Medicina del Lavoro Aziendale Servizio di Prevenzione e Protezione Tecnologie Biomediche e Tecniche Comunicazione Emergenza-Urgenza e Continuità Assistenziale Integrazione Ospedale-Territorio Integrazione Socio-Sanitaria Internal Auditing Medicina Legale Rapporti ASL no Profit Risk Management Sezione 2 Informazioni sulle strutture e sui servizi forniti Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 8 IL DISTRETTO Il Distretto Sanitario è il momento centrale dell’organizzazione sanitaria, realizza l’integrazione tra i diversi servizi allo scopo di consentire una risposta coordinata e continuativa ai bisogni sanitari dei cittadini. L’organizzazione del Distretto risponde a criteri di autonomia e di responsabilità gestionale ed assicura le prestazioni sanitarie di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, garantendo la facoltà di libera scelta da parte del cittadino. Sul territorio dell’Azienda Sanitaria Locale Salerno sono presenti, al momento, 13 DISTRETTI, ciascuno è diretto da un Direttore Responsabile di Distretto e da un Dirigente Amministrativo. Il Distretto, in quanto centro unificato di servizi e prestazioni garantisce: • assistenza sanitaria di base che comprende la medicina generale , la pediatria di libera scelta e il servizio di continuità assistenziale (ex Guardia medica); • assistenza specialistica ambulatoriale; • attività e progetti di intervento per le cure domiciliari, con la necessaria integrazione; • attività finalizzate a garantire il diritto del cittadino all’accesso ai servizi sanitari (iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale, scelta e revoca del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta, prenotazioni attività specialistiche, accettazione domande assistenza integrativa,ecc..); • assistenza sanitaria all’estero ed assistenza ai cittadini non residenti con domicilio sanitario nell’ambito territoriale del Distretto; • attività di tutela della salute collettiva in coordinamento con il dipartimento di prevenzione ai sensi dell’art. 7 bis D.Lgs. 502/92 e s.m.i. • attività consultoriali per la tutela della salute della donna, dell’infanzia e della famiglia integrate con quelle ospedaliere e con la pediatria di base; • attività sanitarie a rilievo sociale rivolte agli anziani, ai disabili, al disagio psichico e alle dipendenze patologiche comprese quelle residenziali e semi-residenziali; • integrazione operativa tra i servizi sanitari ed i servizi socio assistenziali; • servizi di riabilitazione fisica, psichica e sensoriale; • assistenza infermieristica; • assistenza agli immigrati e agli stranieri temporaneamente presenti; • attività autorizzative, esenzione ticket , informazioni ecc. Unità Operativa Assistenza Sanitaria di Base L’Assistenza sanitaria di base è un vasto insieme di prestazioni sanitarie, garantite ai cittadini attraverso una rete di servizi (assistenza medico-generica e pediatrica, ambulatoriale, ospedaliera, assistenza domiciliare ed assistenza farmaceutica). Per poter fruire dell’assistenza sanitaria secondo l’attuale sistema di partecipazione della spesa e per poter scegliere il medico di medicina generale e il pediatra di famiglia, è indispensabile l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale. Iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) L’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale si effettua recandosi presso gli Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 9 Sportelli Scelta e Revoca del Distretto Sociosanitario di base ed è attestata dal libretto sanitario individuale che viene rilasciato a seguito di richiesta all’ASL. Consente di: • Scegliere il medico medicina generale e/o il pediatra di libera scelta. • Ottenere prestazioni sanitarie (visite ed esami specialistici). • Ottenere prescrizioni di farmaci. Cosa serve: • Codice fiscale. • Certificato di residenza o autocertificazione. Per i nuovi nati: • Certificato di nascita o autocertificazione. • Codice fiscale del neonato. • Tessera sanitaria di un genitore Nel caso di trasferimento di residenza da altra ASL: • La tessera sanitaria della ASL di provenienza autocertificazione Inoltre in base al motivo della richiesta, oltre ai precedenti documenti bisogna aggiungere: per motivi di lavoro: • certificato del datore di lavoro dal quale risulti che l’interessato è dimorante in un Comune diverso da quello di residenza per un periodo superiore a 3 mesi perché temporaneamente distaccato per motivi di lavoro o in missione; per motivi di studio: • certificato di frequenza dei corsi di studio rilasciato dall’Ente o Scuola, con l’indicazione della durata del corso; per motivi di salute: • certificato medico di struttura pubblica che comprovi i motivi di salute ed indichi il periodo di soggiorno. La scelta del medico è a termine, da un minimo di tre mesi ad un massimo di un anno, rinnovabile per un massimo di due anni, qualora ricorrano le condizioni. Iscrizione temporanea di cittadini non residenti Se per diversi motivi, di seguito elencati, vi capita di permanere per un periodo superiore ai tre mesi in un luogo diverso da quello della vostra dimora abituale, per l’intera durata del soggiorno potete iscrivervi all’anagrafe assistiti del domicilio temporaneo come cittadini non residenti. Cosa serve • documento identità; • tessera Sanitaria o TEAM (Tessera Europea Assistenza Malattia); • tesserino sanitario dell’ASL di residenza; • certificato di residenza anagrafica o Iscrizione al SSN di Cittadini Stranieri Possono iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale i cittadini stranieri in possesso del permesso di soggiorno per lavoro subordinato o autonomo, motivi familiari, attesa adozione o affidamento, asilo politico o umanitario, acquisizione della cittadinanza. Cosa serve • Permesso di soggiorno valido. • Codice fiscale. • Autocertificazione (se residente in Italia). • Dichiarazione di domicilio (se non residente in Italia). Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 10 La nuova tessera sanitaria – Carta nazionale dei Servizi (TS-CNS) La Tessera Sanitaria - Carta Nazionale dei Servizi (TS-CNS), che sta sostituendo gradualmente la vecchia T.E.A.M., è una smart card con microprocessore con funzioni di: - Tessera Sanitaria per il riconoscimento degli assistiti all’atto dell’accesso alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale; - Tessera Europea di Assicurazione Malattia, per garantire l'assistenza sanitaria durante i periodi di soggiorno temporaneo nei Paesi dell'Unione Europea, in Svizzera e nei Paesi dello Spazio Economico Europeo (SEE) Norvegia, Islanda e Lichtenstein; - Tesserino di Codice Fiscale emesso dall’Agenzia delle Entrate; - Strumento di accesso ai servizi in rete delle P.A. Quest’ultima funzione è attivabile su scelta dell’assistito. Con le nuove disposizioni della Regione Campania è fatto obbligo a tutti i cittadini di esibire la Tessera Sanitaria al momento di una qualsiasi erogazione di prestazione. L’operatore sanitario è tenuto a verificare l’esatta corrispondenza tra i dati riportati sulla prescrizione del Servizio Sanitario Nazionale e quelli che risultano dalla tessera. E’ importante sapere che la mancata esibizione della Tessera Sanitaria potrebbe creare problemi nella corretta erogazione delle prestazioni sanitarie. Validità. La tessera sanitaria, come previsto dall'art. 50 del decreto legge 269/2003 convertito, con modificazioni, dalla legge 326/2003, viene inviata per posta a tutti gli aventi diritto all'assisten- za sanitaria pubblica ed ha normalmente la validità di sei anni. Le informazioni sulla nuova TS-CNS Tutte le informazioni sulla nuova TS-CNS sono disponibili, oltre che sul portale della regione Campania, anche sul sito www.sistemats.it e sui portali delle AA.SS.LL. o telefonando al numero verde 800550506 dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Regione Campania o, al numero verde 800187514 dell’ARSAN “Insieme per la Sanità“. Smarrimento o furto o deterioramento. Dopo regolare denuncia all'Autorità di Pubblica Sicurezza, è possibile richiedere un duplicato. Assistenza sanitaria all’estero. Nei periodi di soggiorno temporaneo, la TS-CNS (o il suo certificato sostitutivo provvisorio) consente di ottenere le prestazioni sanitarie “medicalmente necessarie” (farmaci - visite ed esami specialistici - ricoveri ecc.) Non è più necessario quindi richiedere alcun modello E111 (soggiorni turistici) ed E128b ( lavori distaccati e studenti). Il cittadino, per ottenere le prestazioni, può recarsi direttamente presso un medico o una struttura sanitaria pubblica o convenzionata ed esibire la nuova TS-CNS o in alternativa la TEAM, che da diritto a ricevere le cure alle stesse condizioni dei residenti del Paese in cui ci si trova. L’assistenza è in forma diretta e pertanto nulla è dovuto, eccetto il pagamento di un eventuale ticket che è a carico del cittadino. Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 11 Si sottolinea che la nuova TS-CNS o la TEAM non può essere utilizzata per il trasferimento all’estero per cure di alta specializzazione (cure programmate), per le quali è necessaria l’autorizzazione preventiva da parte della propria ASL tramite i centri di riferimento regionale. La tessera sanitaria per stranieri temporaneamente presenti (STP) Agli stranieri irregolari (cioè privi di permesso di soggiorno) temporaneamente presenti nel territorio dello Stato, sono assicurate nei presidi pubblici e accreditati, le cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali, nonché continuative, per malattia ed infortunio, e sono estesi i programmi di medicina preventiva. E’ inoltre garantito: • La tutela sociale della maternità responsabile e della gravidanza. • La tutela della salute del minore. • Le vaccinazioni e gli interventi di profilassi internazionali. • La profilassi, la diagnosi e la cura delle malattie infettive. L’erogazione di queste prestazioni è legata ad una tessera “ Codice S.T.P.” (Straniero Temporaneamente Presente) rilasciata dall’Azienda Sanitaria Locale. Ambulatori Dedicati agli Stranieri Temporaneamente Presenti (STP) e Europeo non Iscritto (ENI) Ambulatori Dedicati in collaborazione con i Medici di Medicina Generale e i Medici della Continuità Assistenziale Il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta Il medico di famiglia ed il pediatra sono figure fondamentali dell’assistenza sanitaria dei cittadini. Sono il primo riferimento per la loro salute e per l’avvio di qualsiasi percorso assistenziale. Il Medico di famiglia e il pediatra sono professionisti di libera scelta e questo fa di loro interlocutori fiduciari e insostituibili, essenziale chiave di accesso a tutti i servizi sanitari. Il medico di famiglia assiste tutta la popolazione al di sopra dei 14 anni. Il pediatra di famiglia quella fino a 14 anni elevabile a 16 in caso di determinate condizioni di salute. Qualora la famiglia lo desideri, nel periodo che va dai 6 ai 14 anni, la scelta è a discrezione fra medico di famiglia e pediatra. Sono loro che prendono in carico la salute dei propri assistiti e che, conoscendone la storia clinica , sono in grado da un lato di definire il piano di cura in caso di malattia, dall’altro di educarli a una corretta gestione della salute. La scelta del medico e del pediatra di famiglia Tutti i Cittadini italiani residenti e gli stranieri, secondo specifiche normative, hanno diritto all’assistenza medica di base prestata da un Medico di Medicina Generale(MMG) o da un Pediatra di Libera Scelta( PLS)ed hanno quindi titolo per l’iscrizione negli elenchi degli assistibili delle AA.SS.LL. La scelta deve essere fatta tra i medici iscritti in un apposito elenco consultabile al Distretto dell’ASL di residenza presso il Servizio di Medicina Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 12 di Base Nell’elenco sono indicati: - i nominativi dei medici disponibili; - la sede e l’orario di apertura dell’ambulatorio; - il recapito telefonico. Qualora entri in crisi il rapporto di fiducia con il proprio medico, il cittadino è libero di sceglierne un altro. Anche al medico è data la possibilità, per giustificati motivi, di chiedere la revoca della scelta operata in suo favore. L’ASL invierà una comunicazione scritta all’assistito, invitandolo a scegliere un altro medico. Per i Cittadini di “passaggio” . Richiesta di prestazione occasionale Nel caso si dovesse soggiornare per un breve periodo presso un luogo diverso da quello di propria dimora abituale, è possibile rivolgersi ad un medico (di medicina generale o pediatra) che svolga la propria attività nel territorio di temporanea permanenza. In questo caso la prestazione sanitaria occasionale erogata dal medico dovrà essere pagata direttamente dall’assistito secondo le tariffe prefissate dall’Accordo Collettivo vigente. Dimora temporanea Se vi fermate tra i 3 e i 12 mesi , è possibile scegliere un medico che lavora nella zona di temporanea dimora (documentandone il domicilio). Cosa serve • Tessera sanitaria e codice fiscale. • Autocertificazione di domicilio. • Modello prestampato di richiesta di assistenza temporanea. In questo caso l’assistito sarà cancellato temporaneamente dall’elenco del proprio medico abituale. La riattivazione sarà possibile al rientro nel Comune di residenza. Cittadini italiani emigrati e residenti all’estero in soggiorno temporaneo in Italia Il sistema sanitario italiano garantisce nel nostro paese una forma di copertura sanitaria anche: • ai cittadini italiani residenti in Stati dell’Unione Europea (UE),Spazio Economico Europeo (SEE) e in Svizzera (durante un temporaneo soggiorno in Italia); • ai cittadini italiani iscritti A.I.R.E. (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero) residenti in Stati UE, SEE e in Svizzera, in temporaneo soggiorno in Italia, per motivi diversi dal lavoro o studio, devono avere con sé la tessera sanitaria europea - TEAM o il certificato sostitutivo provvisorio della stessa tessera rilasciata dall’Istituzione estera presso la quale sono assicurati. Qualora il cittadino italiano sia sprovvisto della tessera sanitaria europea o, per qualsiasi ragione non sia stato possibile utilizzare il certificato sostitutivo della tessera, è previsto il diritto al rimborso delle spese sanitarie sostenute in proprio in base alle tariffe dello Stato membro di temporaneo soggiorno ai cittadini italiani emigrati all’estero in Stati non convenzionati (durante un temporaneo soggiorno in Italia). I cittadini italiani che trasferiscono (o hanno trasferito) la residenza in uno Stato Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 13 con il quale non è in vigore alcuna convenzione con l’Italia perdono il diritto all’assistenza sanitaria, sia in Italia che all’estero, all’atto della cancellazione dall’anagrafe comunale e della iscrizione all’AIRE. Tuttavia ai cittadini con lo stato di emigrato ed ai titolari di pensione corrisposta da enti previdenziali italiani, che rientrino temporaneamente in Italia, sono riconosciute, a titolo gratuito, le prestazioni ospedaliere urgenti e per un periodo massimo di 90 giorni per ogni anno solare, qualora gli stessi non abbiano una copertura assicurativa, pubblica o privata, per le suddette prestazioni sanitarie. Per ottenere le prestazioni ospedaliere urgenti è necessario presentare un attestato rilasciato dal Consolato competente che attesta lo stato di emigrato. In mancanza dell’attestato del consolato, può essere sottoscritta una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui si dichiara, oltre al proprio stato di emigrato, che non si è in possesso di una copertura assicurativa pubblica o privata contro le malattie. Medico di medicina generale e pediatra di libera scelta Ambulatorio e disponibilità Il medico garantisce gratuitamente ai propri assistiti le visite ambulatoriali per cinque giorni alla settimana, secondo un orario prestabilito, che deve essere esposto nella sala d’attesa. L’accesso all’ambulatorio può essere libero o su appuntamento. Il medico e il pediatra di famiglia sono disponibili in questi orari: • Dalle ore 8 alle ore 20 dei giorni feriali. • Dalle ore 8 alle ore 10 del sabato e dei giorni infrasettimanali prefestivi. Visite a Domicilio Le visite domiciliari vengono garantite: • In giornata se la richiesta è pervenuta entro le ore 10. • Entro le ore 12 del giorno successivo se la richiesta è pervenuta dopo le ore 10. • Al sabato e negli altri giorni prefestivi se la richiesta è pervenuta entro le ore 10. • La chiamata urgente, recepita, deve essere soddisfatta nel più breve tempo possibile. Il medico valuta l’effettiva necessità di visita domiciliare. Non è dovuta alcuna somma per le visite domiciliari effettuate al domicilio dell’assistito. Prestazioni gratuite e Prestazioni a pagamento Prestazioni gratuite Le visite del medico di famiglia e del pediatra di libera scelta sono completamente gratuite. Altre prestazioni gratuite • Certificato per malattia. • Certificato di riammissione alle scuole materne e dell’obbligo e secondarie superiori. • Certificato di idoneità sportiva non agonistica, nell’ambito scolastico, a seguito di specifica richiesta dell’autorità scolastica competente. Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 14 Prestazioni a pagamento • certificato per l'ammissione in case di riposo o simili; • certificato per assicurazioni private; • certificato per attività sportive non agonistiche, tranne quelle gratuite di cui al paragrafo precedente; • certificato per l'idoneità alle cure termali INPS; • certificato di malattia rilasciato ai militari di leva (oltre alla visita medica che segue le tariffe indicate per le visite occasionali); • certificato anamnestico per il porto d'armi; • certificato d'invalidità civile*; • certificato di aggravamento invalidità civile; • certificato di invalidità INPS; • certificato di esonero temporaneo dalle lezioni di educazione fisica; • certificato di inabilità temporanea per mancata comparizione disposta dall'autorità giudiziaria; • certificato di ammissione a colonie e centri estivi; • certificato per soggiorni marini e montani; • certificato per pellegrinaggi; • certificato per il ritorno al lavoro di dipendenti di aziende alimentari; • certificato di inabilità per delega a riscuotere la pensione o analoghi espletamenti; • certificato per dieta personalizzata per la mensa; • certificati diversi per uso privato Nota bene: Le prestazioni richieste dalle Commissioni Invalidi Civili per il ricono.scimento della invalidità dell’utente sono a totale carico dell’assistito anche in presenza di esenzioni di comparteci- pazione alla spesa. In questi casi il cittadino per ottenere la prestazione dovrà presentare esclusivamente la richiesta su ricettario bianco rilasciata dalla commissione I.C. La prenotazione viene effettuata, con le medesime modalità previste per altre prestazioni, presso i CUP dell’ASL. Costo delle prestazioni a pagamento Le tariffe dei certificati a pagamento sono stabilite autonomamente dal medico, nell’ambito del tariffario nazionale, con rilascio di ricevuta fiscale. U.O. Medicina di base DS 60 U.O. Medicina di base DS 61 U.O. Medicina di base DS 62 U.O. Medicina di base DS 63 U.O. Medicina di base DS 64 U.O. Medicina di base DS 65 U.O. Medicina di base DS 66 U.O. Medicina di base DS 67 U.O. Medicina di base DS 68 U.O. Medicina di base DS 69 U.O. Medicina di base DS 70 U.O. Medicina di base DS 71 U.O. Medicina di base DS 72 Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 15 L’ Assistenza Domiciliare Esistono due forme di Assistenza Domiciliare: ADP e ADI. Assistenza Domiciliare Programmata (ADP) Garantisce visite programmate del Medico di famiglia al domicilio dell’assistito che per le sue patologie è impossibilitato a recarsi presso l’ambulatorio del suo medico curante. Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) E’ una forma di assistenza rivolta a soggetti di tutte le fasce di età che per la complessità dei loro bisogni, necessitano dell’intervento di più figure professionali ( Medici, Infermieri Professionali, Terapisti della Riabilitazione, Assistenti Sociali, Psicologi, Operatori dei Servizi Sociali dei Comuni). Il programma di assistenza viene definito dal medico o dal pediatra di famiglia e concordato con il medico dell’Unità di Valutazione del Distretto di appartenenza. Il Medico di medicina generale e il Pediatra di libera scelta L’ASL ha avviato con i Medici e i Pediatri di famiglia un processo di forte coinvolgimento e condivisione delle scelte aziendali in termini di governo clinico, dove per governo clinico si intende un approccio integrato, che pone al centro della programmazione e gestione dei servizi sanitari i bisogni dei cittadini e valorizza il ruolo e la responsabilità dei medici e degli altri operatori sanitari per la promozione della qualità dei servizi. Il coinvolgimento si realizza attraverso la predisposizione e l’adesione dei medici a percorsi diagnostici e terapeutici per pazienti affetti da patologie croniche degenerative, l’adesione a progetti sperimentali, le azioni per favorire forme di associazionismo. Il Medico di medicina generale Il medico di famiglia è il medico di fiducia che ogni cittadino sceglie tra quelli convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale e iscritti negli elenchi dell’ ASL. Se nel nucleo familiare vi è un bambino di età maggiore di 6 anni la scelta può essere rivolta anche a favore di un medico di medicina generale su richiesta del genitore. Al Medico di famiglia, la ASL affida, con una apposita convenzione, la salute degli assistiti per gli aspetti preventivi, diagnostici, curativi e riabilitativi di primo livello. Servizi offerti in convenzione • visite mediche in ambulatorio e a domicilio; • prescrizioni di farmaci; • richieste di visite, esami specialistici, ricoveri ospedalieri; Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 16 • prescrizioni di cure termali; • rilascio certificati di malattia; • rilascio certificati di idoneità sportiva non agonistica su richiesta specifica dei presidi delle scuole; • assistenza programmata domiciliare; • prestazioni aggiuntive a discrezione del medico (medicazioni, terapie, cateterismo…). Servizi non in convenzione soggetti a tariffa professionale • visite occasionali a cittadini non residenti; • certificati ad uso assicurativo e medico-legale, di guarigione, di idoneità sportiva non agonistica; • visite libero professionali effettuate al di fuori delle attività previste dalla convenzione. Servizio di Continuità Assistenziale (ex Guardia medica) Il servizio di continuità assistenziale, completamente gratuito, garantisce al cittadino la continuità dell'assistenza sanitaria di base per prestazioni non differibili, negli orari in cui il Medico ed il Pediatra di famiglia non sono disponibili, completando così l’assistenza primaria nell’arco delle 24 ore con interventi normalmente garantiti dai medici convenzionati. Ci si rivolge a questo Servizio solo nel caso in cui il bisogno non sia differibile, cioè per le situazioni di malattia che non possono essere rinviate il giorno successivo al proprio medico curante. Il Medico di continuità assistenziale può: • fornire un consiglio telefonico; • effettuare visite domiciliari non differibili; • inviare il paziente a strutture più adeguate e/o attivare il Servizio di Emergenza Urgenza (118), qualora valuti che la patologia non sia gestibile a domicilio • invitare l’utente a raggiungere la Sede; di Continuità Assistenziale per una valutazione Ambulatoriale. Il Medico di Continuità Assistenziale non può effettuare: • ripetizione di ricette in terapie croniche; • trascrizioni su ricettario di prescrizione di altri medici non convenzionati o del Pronto Soccorso o dei reparti ospedalieri • vaccinazioni; • punti di sutura ed eventuale rimozione degli stessi; • prestazioni di emergenza/urgenza, per le quali ci si deve rivolgere al 118; • certificati per attività sportiva; • certificati di malattia a lavoratori non turnisti; • prescrizione di esami diagnostico-strumentali o di visite specialistiche; • prestazioni infermieristiche che non seguano l'atto medico: iniezioni, sostituzioni di medicazioni, ecc. Il servizio è attivo: dalle ore 20.00 alle ore 8.00 di tutti i giorni della settimana; dalle ore 10.00 del sabato alle ore 8.00 del lunedì; dalle ore 10.00 dei giorni prefestivi alle ore 8.00 del giorno successivo al festivo. Le chiamate vengono registrate e rimangono agli atti per garantire la tracciabilità della richiesta di intervento, nella massima trasparenza del rapporto tra medico e assistito. IN CASO DI GRAVE MALORE E IN OGNI SITUAZIONE DI PERICOLO DI VITA COMPORRE IL NUMERO 118 Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 17 IL SERVIZIO 118 Come comportarsi in caso di emergenza Il 118 è un servizio pubblico di pronto intervento sanitario attivo 24 ore su 24 che funziona per le sole emergenze, su tutto il territorio nazionale. E’ la Centrale operativa a decidere, in base alla gravità del caso, se indirizzare il paziente al proprio medico di famiglia o al medico di continuità assistenziale o se attivare il mezzo di soccorso per il trasporto del paziente in ospedale. Quando chiamare il 118: - Grave malore. - Incidenti gravi di qualsiasi tipo ( stradali, domestici, sportivi e lavorativi). - Ricovero d’urgenza. - Ogni situazione certa o presunta di pericolo di vita. - Trasporto urgente di paziente da sottoporre a trapianto d’organo. Cosa fare per attivarlo: 1. Comporre su qualsiasi telefono il numero 118 (la chiamata è gratuita). 2. Attendere risposta dalla Centrale operativa 118. 3. Comunicare con calma e precisione: - Cosa è successo (incidente, malore….). - Dove è successo ( comune, via, numero civico, telefono) e eventuali riferimenti. - Numero delle persone coinvolte. Il servizio ambulanza in situazioni di emergenza o urgenza è gratuito. Assistenza specialistica, prestazioni specialistiche ricoveri e Il cittadino può rivolgersi direttamente alle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate per visite, prestazioni specialistiche e ricoveri ospedalieri. L’assistenza specialistica comprende le visite specialistiche, gli interventi di diagnostica strumentale per immagini (ECO, RX, TAC ) e di laboratorio quali supporto alla diagnosi. I Poliambulatori (distrettuali e ospedalieri) sono i presidi dell’Azienda presso i quali sono , nella maggior parte , concentrati gli ambulatori specialistici. L’accesso alle prestazioni ambulatoriali e diagnostiche avviene su prenotazione mediante: • Il Centro Unico Prenotazioni CUP tel. 089/9358180 • le farmacie territoriali aderenti al protocollo d’intesa con la ASL; • gli sportelli dedicati nelle sedi distrettuali e ospedaliere. Cosa serve: l’impegnativa del medico o del pediatra di famiglia, del medico specialista pubblico. E’ previsto l’accesso senza impegnativa solo quando ci si rivolge al Pronto Soccorso. E’ previsto il pagamento del ticket, in base alla normativa vigente. Ticket ed esenzioni Il ticket rappresenta la compartecipazione del cittadino alla spesa sanitaria. Con la manovra finanziaria Nazionale e Regionale 2011, la compartecipazione alla spesa da parte dei cittadini, prevede il pagamento di nuovi ticket Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 18 sull’assistenza termale, sulla prescrizione di farmaci, sull’accesso al Pronto Soccorso e sull’assistenza specialistica. Pagamento del ticket Il ticket può essere pagato dal cittadino al momento della effettuazione della prestazione qualora non versato al momento della prenotazione; in caso di inadempimento è prevista la consegna del referto al momento del successivo pagamento. Limitatamente alle prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio il pagamento del ticket può, in via eccezionale, essere differito sino all'atto della consegna del referto. L’esenzione dal pagamento ticket La legge prevede diversi casi di esenzione dal pagamento del ticket, in particolare le esenzioni per patologia e quelle per invalidità sono attestate dall'Unità Operativa di Medicina di Base di residenza del cittadino, che rilascia il relativo documento di esenzione. Sono invece attestate mediante autocertificazione dell'interessato alcune condizioni di esenzione legate a condizioni reddituali. Chi ha diritto all’esenzione - Invalidi civili dal 67% al 100%. - Invalidi del lavoro dal 67% al 100%. - Invalidi per servizio dalla 1° alla 8° categoria. - Invalidi di guerra. - Ciechi e sordi. - Bambini di età inferiore a 6 anni e anziani di età superiore a 65 anni, purché appartenenti a nuclei familiari con reddito complessivo, riferito all’anno precedente, inferiore a € 36151,98. - Titolari di pensione sociale e familiari a carico*. - Titolari di pensioni al minimo, di età superiore a 60 anni e i loro familiari a carico Appartenenti a un nucleo familiare con reddito dell'anno precedente inferiore a € 8263.31 aumentato a € 11362.05 per coniuge a carico + € 516.46 per ogni figlio a carico. - Disoccupati, ivi compresi gli extracomunitari regolarmente iscritti nelle liste di collocamento e familiari a carico. - Assistiti affetti da patologie previste dalla normativa vigente (D.M.329/99 e successive modifiche e integrazioni).Assistiti affetti da patologie rare. - Donne in stato di gravidanza, secondo i protocolli previsti. - Giovani avviati alla attività agonistica nelle società dilettantistiche, solo per le relative prestazioni. - Donatori di sangue, organi, midollo osseo, solo per le relative analisi. Ritiro del referto Il referto viene generalmente consegnato alla fine della prestazione; nei casi in cui ciò non risulti possibile, vengono fornite tutte le informazioni su tempi e modalità di ritiro. E’ bene ricordare che, in caso di mancato ritiro del referto entro 30 giorni dalla sua disponibilità, al Cittadino viene addebitata l’intera tariffa delle prestazioni erogate anche se esente. Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 19 U.O. Assistenza anziani L’assistenza sanitaria a tutela dell’anziano si pone come obiettivo il miglioramento della qualità della vita dei soggetti ultrasessantacinquenni . Attraverso le Unità Operative distrettuali si effettua il coordinamento, la programmazione e l’organizzazione funzionale di tutte le attività a favore degli anziani attivando anche il raccordo con le strutture ospedaliere e i medici di medicina generale per l’ottimizzazione ed integrazione degli interventi. Unità di Valutazione Integrata (UVI) Il nucleo base delle Unità Operative distrettuali è rappresentato dalle Unità di Valutazione Integrata (UVI), équipe multidisciplinare costituita da un medico e da personale socio-sanitario. Gli obiettivi dell’Unità sono l’identificazione dei problemi sanitari e socio-assistenziali e la valutazione del grado di autosufficienza dell’anziano. La Commissione U.V.I. valuta e individua il percorso di salute più idoneo alle esigenze del singolo utente avviandolo nella rete dei servizi agli anziani (ADI, RSA, Centro Diurno, UO Geriatria). Le attività svolte sono: Assistenza Domiciliare Integrata E’ svolta assicurando al domicilio del paziente le prestazioni di medicina generale, medicina specialistica, infermieristiche e di riabilitazione. Le patologie che consentono l’avvio dell’assistenza sono quelle per le quali l’intervento domiciliare di assistenza integrata si presenta alternativo al ricovero ospedaliero. E’ possibile ottenere a domicilio una serie di interventi i quali comprendono, a seconda dei bisogni: • assistenza infermieristica domiciliare; • assistenza sociale; • assistenza riabilitativa domiciliare; • assistenza specialistica domiciliare. Inoltre vengono svolte attività di filtro della domanda di ricovero e vigilanza sulle Case Protette, vigilanza sulle case di riposo. La figura centrale è il medico di Medicina Generale. L’Assistenza Domiciliare integrata è dedicata ai pazienti con bisogni complessi (quali pazienti anziani con gravi patologie, i malati terminali, i portatori di handicap), ed ha lo scopo di mantenere il paziente nel proprio ambiente di vita, recuperandone il più possibile l’autonomia, evitando nel contempo il ricorso ingiustificato al ricovero e all’istituzionalizzazione. Il Servizio di Cure Sanitarie Domiciliari ha lo scopo di rendere l’assistenza più efficace, ma soprattutto più integrata con le altre risorse del territorio in una prospettiva di una sempre maggiore at-tenzione alle esigenze dei cittadini, in particolare quelli anziani e malati. Il progetto prevede l’attuazione di un complesso sistema di Assistenza domiciliare integrata (ADI), caratterizzato dalla capacità di garantire elevata tutela domiciliare ai bisogni degli assistiti non autosufficienti. Le tipologie di intervento previsto, distinte sulla base della diversa intensità Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 20 sanitaria richiesta, sono: • A.D.I. • Dimissioni Protette Il processo di segnalazione e valutazione dei pazienti candidati si avvale di un unico modello di gestione dell’accesso ai servizi, che mette in rete le diverse fonti di espressione del bisogno: cittadini, medico di medicina generale, servizi sanitari e sociali, ospedali e altre organizzazioni. La gestione integrata della domanda di accesso alla rete dei servizi avrà una risposta con le cure domiciliari sia se la richiesta proviene dal territorio sia che provenga dall’ospedale. La valutazione conduce ad un Piano di Cura individualizzato che avrà come principale attore il MEDICO DI MEDICINA GENERALE che partecipa al momento valutativo e resta il referente clinico del proprio paziente. Unità di Valutazione Alzheimer Valutazione clinica dei soggetti da inserire nel Progetto CRONOS. Controllo nel tempo dei pazienti sottoposti a trattamento farmacologico con i farmaci riconosciuti attivi nella malattia di Alzheimer e avvio, qualora non arruolati al progetto CRONOS, al percorso assistenziale più idoneo. Assistenza Domiciliare Programmata (A.D.P.) L’Assistenza Domiciliare Programmata è rivolta a soggetti affetti da malattie croniche invalidanti che non possono raggiungere l’ambulatorio del medico di medicina generale o per patologie o per problemi logistici (ad esempio barriere architettoniche riguardanti il proprio domicilio), vengono programmate visite domiciliari del medico di medicina generale secondo un piano terapeutico prestabilito. Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) Strutture Pubbliche destinate agli anziani non autosufficienti e persone adulte affette da malattie croniche degenerative invalidanti. Le RSA accolgono anziani ed adulti non autosufficienti, assicurando prestazioni ad elevata assistenza tutelare ed alberghiera e media assistenza sanitaria (medica, infermieristica e riabilitativa). U.O. Ass. Anziani DS 60 U.O. Ass. Anziani DS 61 U.O. Ass. Anziani DS 62 U.O. Ass. Anziani DS 63 U.O. Ass. Anziani DS 64 U.O. Ass. Anziani DS 65 U.O. Ass. Anziani DS 66 U.O. Ass. Anziani DS 67 U.O. Ass. Anziani DS 68 U.O. Ass. Anziani DS 69 U.O. Ass. Anziani DS 70 U.O. Ass. Anziani DS 71 U.O. Ass. Anziani DS 72 Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 21 ASSISTENZA FARMACEUTICA necessari al primo ciclo di terapia; Nell’ASL Salerno l’assistenza farmaceutica viene erogata tramite le strutture farmaceutiche aziendali afferenti al Coordinamento assistenza Farmaceutica (farmacie dei Presidi Ospedalieri e dei Distretti Sanitari della ASL) e delle farmacie pubbliche e private convenzionate. Le farmacie convenzionate dispensano i farmaci a totale carico del SSN (fascia A) e quelli a carico del cittadino (fascia C), con eventuali e diverse modalità di partecipazione alla spesa previste per legge, a seguito di presentazione di ricetta medica convenzionata e/o specialistica. In farmacia, o nella parafarmacia, possono essere acquistati senza ricetta medica solo i cosiddetti “farmaci da banco” o OTC e i SOP (farmaci senza obbligo di prescrizione). 2. farmaci con particolari profili clinico-farmacologici la cui prescrizione è riservata a Centri Prescrittori specialistici individuati dalla Regione. Si tratta di farmaci generalmente ad alto costo (interferoni, antipsicotici di nuova generazione, fattori di crescita di cellule midollari, analoghi ormonali, immunosoppressori, alcuni antitumorali…), per i quali è previsto un piano terapeutico valido 3/6/12 mesi e che possono essere ritirati per tutto il periodo della cura (presso le farmacie distrettuali). Le farmacie convenzionate con la ASL Salerno erogano, inoltre, i prodotti dietetici per assistenza integrativa a carico del SSN a favore dei pazienti affetti da celiachia ed altri disturbi congeniti del metabolismo e i dispositivi medici per i pazienti diabetici. Presso le farmacie dei Presidi Ospedalieri e dei Distretti Sanitari della ASL possono essere ritirati direttamente da parte dell’assistito, dietro presentazione di ricetta medica specialistica e/o piano terapeutico i seguenti farmaci: 1. farmaci prescritti all’esito della dimissione ospedaliera (farmacie ospedaliere) o all’esito della visita ambulatoriale (farmacie ospedaliere e distrettuali) e 3. farmaci classificati in fascia H, ma che possono essere adoperati anche a domicilio del paziente per terapie programmate, per i quali è previsto un piano terapeutico emesso da strutture pubbliche e valido 3 mesi (presso le farmacie distrettuali). 4. farmaci non ancora registrati in Italia e farmaci innovativi con indicazione non registrata, ma inseriti nell’elenco della Legge 648/96 (presso le farmacie distrettuali); 5. farmaci e presidi medici per pazienti in ADI, in dimissione protetta, in nutrizione artificiale, in terapia antalgica (farmacie distrettuali); 6. farmaci e presidi per pazienti affetti da fibrosi cistica, talassemia, malattie rare (farmacie distrettuali); 7. dispositivi medici per assistenza protesica destinata a pazienti incontinenti e stomizzati (farmacie distrettuali). Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 22 MEDICINA LEGALE Riconoscimento invalidità civile e handicap Unità Operativa Medicina Legale e Invalidi Civili Invalidità Civile Dal mese di Gennaio 2010, le domande per il riconoscimento dei benefici in materia di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità devono essere presentate all’INPS, in applicazione della Legge n. 102/2009. In seguito a Protocollo di intesa tra Regione Campania, ASL Salerno e INPS per l’affidamento delle funzioni relative all’accertamento dei requisiti sanitari in materia di invalidità civile, a decorrere dal 02 maggio 2014 l’INPS è subentrato alla Regione e all’ASL, nell’esercizio di tutte le funzioni di accertamento nonché di rivedibilità dei requisiti sanitari di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità, precedentemente di competenza delle Commissioni mediche della Azienda sanitaria Locale di Salerno. Da tale data, l’INPS è subentrato anche nella gestione delle domande di accertamento giacenti presso l’ASL Salerno. Le attività di accertamento sanitario, oggetto del protocollo d’intesa suddetto, hanno luogo nei locali delle sedi Provinciali INPS di Salerno, ubicati in via Aquaro 1, e nei locali dell’Agenzia Complessa di Nocera Inferiore, ubicati in via D’Alessandro , 13. Accertamento sanitario Invalidi civili – prestazioni economiche Pensione di inabilità Assegno mensile Indennità di accompagnamento (invalidi civili) Indennità mensile di frequenza Ciechi civili - prestazioni economiche Pensione non riversibile (ciechi assoluti) Indennità di accompagnamento (ciechi assoluti) Pensione non riversibile (ciechi parziali) Indennità speciale (ciechi parziali) Sordi – prestazioni economiche Pensione non riversibile Indennità di comunicazione Ricorso (giurisdizionale e amministrativo) Benefici non economici Assegno sociale Pensione sociale L’ Accertamento Post Mortem Nel caso si verifichi il decesso della persona interessata durante l'iter della pratica, prima della liquidazione delle provvidenze economiche, gli eredi hanno diritto ai ratei maturati e non riscossi, fino alla data del decesso. Nell'evenienza in cui il/la richiedente deceda prima di potersi sottoporre all'accertamento, gli eredi hanno il diritto di richiedere la valutazione post mortem, producendo la documentazione sanitaria rilasciata da strutture pubbliche o private accreditate in data antecedente al decesso e comprovanti in modo certo l'esistenza delle infermità e tale da consentire la formulazione di un giudizio medico-legale (vedi D.P.R. 698/94, art. 1, comma 8). Gli accertamenti diagnostici e clinici richiesti dalla Commissione sono a totale carico dell'interessato ai sensi del Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 23 D.P.C.M. 28 novembre 2003 e succ. mod. ed integrazioni. Rilascio di certificazioni medico-legali Le Unità Operative Distrettuali di Medicina Legale garantiscono: - Certificazioni per idoneità psico-fisica alla guida di veicoli e natanti; - Certificazioni per idoneità psico-fisica all'uso e alla detenzione delle armi (Certificati di idoneità all'esercizio venatorio e porto d'armi, alla custodia di armi in casa); - Certificazioni per idoneità psico-fisica; - Certificazioni per esenzione dall'uso delle cinture di sicurezza; - Certificazioni per idoneità psico-fisica all'adozione; - Certificazioni per accesso ai seggi speciali (elettori fisicamente impediti); - Certificazioni di idoneità psico-fisica per la cessione del quinto dello stipendio o per concessione prestiti o fidi; - Certificazioni finalizzate al rilascio del contrassegno H (circolazione e sosta per persone disabili); - Certificazioni medico-legali richieste dai singoli cittadini o da Enti; - Accertamenti per atti urgenti su richiesta dell'Autorità Giudiziaria. Le certificazioni di uso più comune: • Rilascio patente di tipo A - B; • Rinnovo e /o conferma patente di tipo A - B; • Rilascio e rinnovo patente di tipo C, D, E, F, K; • Rilascio patenti speciali*; • Patente Nautica; • Caccia - Porto d'Armi; • Idoneità Psico-Fisica; • Idoneità per la conduzione di impianti a vapore e caldaie; • Cessione 1/5 dello stipendio; • Rilascio contrassegno auto "H"; • Adozione nazionale ed internazionale • Esenzione cinture di sicurezza. *commissione medica locale patenti speciali: Considerato che le procedure e la documentazione necessaria per il rilascio variano da caso a caso, è opportuno che i Cittadini interessati si rivolgano direttamente allo Sportello Via Martin Luther King Mariconda - Salerno Tel. 089.3076334 Segreteria: Lunedì - Mercoledì - Venerdì: ore 9.00 11.00. Da gennaio 2014 gli uffici saranno aperti nei giorni di lunedì e mercoledì dalle ore 09.00 alle 11.00 Indennizzo per danni da vaccinazioni e trasfusioni. Legge 210/92 Chi ritenga di aver subito un danno a causa di una vaccinazione o di una trasfusione può presentare domanda per ottenere l’eventuale indennizzo alle U.O. Medicina legale e invalidi civili dei Distretti competenti per territorio. Termini di presentazione della richiesta Il termine di tempo per la presentazione della domanda, dal momento in cui l’interessato ha avuto conoscenza del danno, è di 3 anni nei casi di danni da vaccinazione o da trasfusione, di 10 anni nei casi di infezione da HIV. Il riconoscimento dell’indennizzo dà diritto all’esenzione ticket, relativamente agli accertamenti diagnostici e alle cure riferite al danno subito. La richiesta deve essere presentata personalmente o tramite posta raccomandata, su apposito modulo con firma originale dell'interessato. Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 24 Pensioni privilegiate ed equo indennizzo, infermità dipendenti da causa di servizio. DPR 461/01 Il dipendente di Enti Pubblici non economici nazionali, regionali e locali che ritiene di aver contratto una patologia dovuta al lavoro può presentare domanda per ottenere : • il riconoscimento della dipendenza delle infermità da causa di servizio • la concessione della pensione privilegiata ordinaria • l’attribuzione dell’equo indennizzo Il dipendente o l’avente diritto, per fare accertare l’eventuale dipendenza di lesioni o infermità da causa di servizio, deve presentare domanda scritta tramite l’ufficio dove presta servizio. Inoltre è opportuno che i dipendenti interessati si rivolgano alle U.O. Medicina legale e invalidi civili dei Distretti competenti per territorio. Termini di presentazione della richiesta Il termine di tempo per la presentazione della richiesta, dal momento in cui l’interessato ha avuto conoscenza del danno, è di 3 anni. Alla richiesta dovrà essere allegata tutta la documentazione sanitaria comprovante l’infermità, nonché la relazione istruttoria a cura dell’Amministrazione di appartenenza del dipendente. Collegio Medico Idoneità al Lavoro Tutti i datori di lavoro privati possono richiedere di verificare l’idoneità al servizio dei dipendenti che risiedono nel territorio della ASL Salerno. Allegando domanda del datore di lavoro con eventuale documentazione sanitaria annessa. Visite fiscali e controllo malattia Gli enti pubblici o privati, le aziende possono richiedere alla ASL di competenza accertamenti di carattere medico-legale per verifica dello stato di malattia del lavoratore. Il datore di lavoro o l’INPS hanno facoltà di disporre la visita fiscale per i dipendenti in malattia. Per i Dipendenti degli Enti Pubblici, ai sensi della Legge 133 del 6/8/2008, il medico incaricato dei controlli deve effettuare la visita tra le ore 9.00 e le ore 13.00 e tra le ore 15 e le ore 18.00 di tutti i giorni, compresi i non lavorativi e i festivi. Per le Aziende Private l’orario previsto per la visita va tra le ore 10,00 e le ore 12,00 e tra le ore 17,00 e le ore 19,00. Nel caso in cui il lavoratore non fosse in casa negli orari indicati dovrà recarsi, il giorno successivo, al controllo ambulatoriale nella sede e negli orari indicati sull’avviso lasciato dal medico incaricato dall’U.O. competente per territorio. U.O. Medicina legale DS 60 U.O. Medicina legale DS 61 U.O. Medicina legale DS 62 U.O. Medicina legale DS 63 U.O. Medicina legale DS 64 U.O. Medicina legale DS 65 U.O. Medicina legale DS 66 U.O. Medicina legale DS 67 U.O. Medicina legale DS 68 U.O. Medicina legale DS 69 U.O. Medicina legale DS 70 U.O. Medicina legale DS 71 U.O. Medicina legale DS 72 Sezione 2 - Inf ormazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 25 SERVIZIO PER L’ASSISTENZA DELLE DIPENDENZE PATOLOGICHE Il servizio si occupa della prevenzione, cura e riabilitazione delle diverse forme di dipendenze patologiche, attraverso la presenza sul territorio provinciale di servizi territoriali per le tossicodipendenze(Ser.T) dislocati sul territorio oltre a servizi destinati ad accogliere, decodificare e rispondere alla domanda di utenti affetti da “Nuove Forme di Dipendenza” quali: gioco d’azzardo, disturbi del comportamento alimentare, alcolisti, tabagisti, farmacodipendenti. Le strutture territoriali - Ser.T Il Ser.T. è l’Unità Operativa dell’Azienda che assiste i soggetti con problemi di tossicodipendenza da sostanze illegali e legali quali: eroina, cocaina, hashish, ecstasy, alcool, tabacco etc. Il Servizio si occupa anche di prevenzione e riabilitazione, attività di diagnostica multidisciplinare con programmi individualizzati e trattamento delle patologie correlate alla tossicodipendenza. In ogni Unità Operativa è presente una équipe multidisciplinare composta da medici, psicologi, assistenti sociali, infermieri e un educatore professionale. Tutto il personale collabora nelle attività di diagnosi, prevenzione, cura e riabilitazione delle persone con problemi di tossicodipendenze. Le prestazioni sono erogate in forma individuale o a piccoli gruppi di utenti nelle sedi operative, gli interventi di prevenzione vengono svolti anche con l’ausilio di una unità mobile. Modalità di accesso L’accesso al SER.T. può avvenire secondo varie modalità: - volontaria; - su invio delle Prefetture in riferimento agli artt. 75 e. 121 della Legge 309/90; - su invio del Tribunale di Sorveglianza in base all’art. 94 della Legge 309/90; - su invio del Tribunale dei Minori nel caso il minore d’età abbia commesso reati correlati all’uso di sostanze stupefacenti; - su segnalazione di altri enti pubblici. Tutte le prestazioni erogate sono totalmente “gratuite” sia per le persone assistite che per i loro familiari. Attività proprie del Servizio: • accoglienza e presa in carico della persona; • orientamento ; • definizione del programma terapeutico personalizzato; • interventi clinico-sanitari; • interventi psico-sociali di counselling ; • interventi di prevenzione C.I.C. (Centri di Informazione e Consulenza); • programmi di riabilitazione e reinserimento sociale; • inserimento nelle Comunità terapeutiche; • valutazione clinica con esami diagnostici di laboratorio; • assistenza ai detenuti tossicodipendenti e programmi socio-riabilitativi personalizzati per gli affidi in prova ai Servizi Sociali del Tribunale di Sorveglianza; Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 26 • interventi di prevenzione delle patologie correlate alla tossicodipendenza con l’Unità Mobile; • programmi di disintossicazione realizzati, anche mediante ricovero presso il presidio ospedaliero, dei soggetti affetti da patologie correlate alla tossicodipendenza. • di riabilitazione e prevenzione delle ricadute. I Ser.T. attuano per le persone in carico, i seguenti interventi relativi alle infezioni e alle altre patologie correlate alla tossicodipendenza: - Individuazione dei comportamenti a rischio; - Informazione ed educazione sanitaria; - Visite mediche ed interventi diagnostici e terapeutici anche in collaborazione con strutture specialistiche; - Test di laboratorio per l’HIV, previo consenso e counselling; - Monitoraggio clinico anche con interventi domiciliari e supporto psico-terapeutico; - Collaborazione e integrazione degli interventi con altre strutture specialistiche. Tutela della privacy I SER.T. sono servizi che tutelano la riservatezza della propria utenza ai sensi della normativa vigente. Dipendenze comportamentali L’Unità Operativa distrettuale nasce con la finalità di fornire aiuto a quanti si trovano a vivere gravi disagi connessi anche alle dipendenze comportamentali, in particolare a tutte quelle nuove forme di dipendenza in cui non è implicato l’intervento di alcuna sostanza chimica. Alcologia L’ U.O. effettua la presa in carico, cura e riabilitazione dei soggetti alcool dipendenti. Tale utenza necessita di peculiari modalità di intervento e di presa in carico , lo scopo è quello di promuovere, organizzare e coordinare le attività di prevenzione, cura e riabilitazione dell’alcooldipendenza sul territorio. compiti specifici: - pianificare, coordinare, supportare le attività di informazione, di sensibilizzazione e promozione della salute; - attuare e valutare i protocolli di diagnosi, cura e riabilitazione delle alcooldipendenze; - attuare la rilevazione epidemiologica e raccolta dati su incidenza e prevalenza degli alcoldipendenti; - realizzare programmi d’azione con gli altri Servizi ASL cointeressati (UOSM, UOMI, etc.) e con l’Associazionismo solidale (gruppi di auto mutuo aiuto etc.). Tabagismo I Livelli Essenziali di Assistenza del 2008 hanno previsto che nella voce del tratta- Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 27 mento delle dipendenze patologiche, siano previsti anche gli interventi per smettere di fumare. Sono previsti interventi individuali e di gruppo per aiutare i tabagisti a smettere di fumare ed a mantenere l’astinenza. Attraverso interventi di Counselling si favorisce l’attività di prevenzione, informazione, promozione di attività ludiche e creative, l’attivazione di processi che favoriscono la comunicazione, l’aggregazione, l’espressione e lo sviluppo delle individualità per l’autonomia e l’autodeterminazione. U.O. SerT DS 60 U.O. SerT DS 61 U.O. SerT DS 62 U.O. SerT DS 63 U.O. SerT DS 65 U.O. SerT DS 66 U.O. SerT DS 70 U.O. SerT DS 71 U.O. SerT DS 72 ASSISTENZA RIABILITATIVA E PROTESICA Le prestazioni di riabilitazione sono rivolte a tutti i cittadini in età evolutiva, adulti e anziani con affezioni funzionali prevalentemente a carico degli apparati muscolare, scheletrico, nervoso, cardio-circolatorio e psichico. Le disabilità possono essere transitorie o permanenti. L’assistenza riabilitativa attraverso le Unità Operative Distrettuali assicura le seguenti attività: • accettazione della domanda e identificazione del percorso terapeutico dell’utente; • espletamento delle procedure amministrative e tenuta dell’archivio per casi; • èquipe specialistica (medici prescrittori) per le funzioni diagnostiche e per la formulazione del piano terapeutico, riabilitativo, controllo e verifica periodici; • èquipe multidisciplinare per l’effettuazione delle attività riabilitative; • Servizio informazione ausili; L’Assistenza Riabilitativa comprende le valutazioni del bisogno riabilitativo e le prestazioni specialistiche e riabilitative e i trattamenti riabilitativi erogati in regime ambulatoriale, semiresidenziale, residenziale o domiciliare da strutture diverse (pubbliche o accreditate con il SSN). Il progetto di riabilitazione – formulato dall’UVBR (Unità di Valutazione del Bisogno Riabilitativo) comprende l’elaborazione della diagnosi e la definizione del bilancio funzionale che permette di capire la gravità della patologia. Al Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 28 Progetto riabilitativo segue la definizione di un vero e proprio percorso riabilitativo e la messa in pratica dello stesso grazie all’utilizzo di diversi strumenti terapeutici. Le prestazioni riabilitative sono erogate da professionisti sanitari come terapisti della neuro e psicomotricità, logopedisti ed educatori professionali. L’ambito di intervento della riabilitazione è rappresentato dalla disabilità da un lato e da autonomia e autosufficienza dall’altro e richiede la presa in carico del paziente, intesa come processo integrato e continuativo di governo di un insieme articolato di interventi orientati a: • contenere gli esiti di un deficit; • sostenere il raggiungimento dei livelli massimi di autonomia fisica, psichica e sociale; • promuovere la più ampia espressione della vita relazionale e affettiva; G/PLS) di visita ambulatoriale o domiciliare fisiatrica – foniatria – ortopedica – neurologica. Le visite domiciliari sono prenotate direttamente presso l’UOAR; le visite ambulatoriali sono prenotate presso il CUP. Il medico prescrittore, presso l’UOAR, redige un piano di intervento riabilitativo. Il piano riabilitativo può essere semplice o complesso. In caso di piano riabilitativo semplice, l’allegato sarà subito consegnato all’utente. In caso di piano di intervento riabilitativo complesso l’ U.V.B.R. (Unità di Valutazione Bisogno Riabilitativo) composta dal Medico Prescrittore e da altri professionisti dell’area riabilitativa valutano il Progetto Riabilitativo, da ultimo il Responsabile dell’UOAR autorizza il Piano Riabilitativo. L'assistenza viene erogata principalmente presso strutture accrediPossono richiederla le persone residenti tate o accreditate provvisoriamente della nella ASL Salerno, compresi gli stranieri Regione Campania. con permesso di soggiorno superiore ad un anno, che rientrano nelle categorie L’attivazione del medico prescrittore previste dall'art. 26 della legge 833/78: specialista, per i rispettivi ambiti di • minori solo con patologie stabilizzate o competenza, viene attivata dalla richiesta in evoluzione peggiorativa; del medico curante, dall’esibizione • invalidi civili, invalidi di guerra o per dell’autocertificazione di residenza e di servizio; una delle procedure per il riconoscimento • cittadini affetti da minorazioni fisiche, dei benefici Legge 104/92. psichiche o sensoriali, dipendenti da In attesa del parere della suddetta qualunque causa. commissione, nelle condizioni di accertaPer usufruire del servizio occorre presen- mento e di riconoscimento, qualora i tare presso l’UOAR del proprio distretto, tempi siano eccessivamente lunghi e la richiesta del Medico di Medicina Gene- l’intervento riabilitativo sia urgente, il rale o del Pediatra di Libera Scelta (MM- medico prescrittore può accertare la Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 29 condizione di handicap, ai fini della invalidità civile che si trovino in condizioni fruizione del trattamento riabilitativo. cliniche di non autosufficienza (Legge 18/80 accompagnamento); La fornitura di dispositivi e ausili 4. persone amputate e soggetti che (D.M. 332/99) hanno subito intervento di laringectomia In tutti i distretti dell'ASL Salerno sono e tracheotomia (solo cannule), mastectopresenti le Unità Operative di Assistenza mia e intervento demolitore dell’occhio Riabilitativa (UOAR) che in caso di invali- con specifica certificazione medica dità permanenti o per trattare invalidità riferita all’intervento subito (DM 321/01); stabilizzate 5. i ricoverati presso struttura sanitaria Si occupano dell'erogazione di protesi e accreditata, pubblica o convenzionata, ausili, elencati nel Decreto Ministeriale n. per i quali il medico responsabile dell’uni332/99: tà operativa certifichi la contestuale • ortesi protesi (corsetti, busti, collari, necessità ed urgenza dell’applicazione di minerve); una protesi, di un’ortesi o di un ausilio • presidi per la deambulazione (calzature, prima della dimissione, per l’attivazione plantari, tutori, staffe, protesi d'arto); tempestiva di un progetto riabilitativo a • ausili e presidi per la locomozione fronte di una menomazione grave e (stabilizzatori, carrozzelle); permanente; • protesi acustiche, fonetiche e presidi 6. I cittadini stranieri regolarmente iscritti per la comunicazione; al SSN, secondo le previsioni dell’art. 32 • protesi oculari e presidi per non vedenti Legge 40/98. e ipovedenti; • protesi mammarie; L’accesso alle prestazioni protesiche • ausili antidecubito e letti ortopedici. avviene esibendo la seguente documentazione: Ne hanno diritto nell’ambito del territorio • richiesta di visita specialistica compedi competenza dell’ASL Salerno, le tente per menomazione e disabilità categorie di cittadini di seguito elencate: (medico prescrittore) del medico di medicina generale; 1. gli invalidi civili, di guerra e per servizio, • prenotazione della visita con il medico privi della vista ed i sordomuti con invali- prescrittore; dità riconosciuta superiore ad un terzo • copia del verbale d’invalidità civile limitatamente ai presidi e ausili correlati specifica per il tipo di auslio; alla patologia invalidante specificata sul • nelle condizioni di accertamento verbale d’invalidità; fotocopia della domanda di invalidità 2. i minori di anni 18 con patologie (devono sussistere le condizioni della L. stabilizzate; 18/80 per aver diritto ai presidi); 3. gli istanti in attesa di accertamento di • per i minori di anni 18 non è richiesta Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 30 l’invalidità civile; • prescrizione del dispositivo protesico del medico prescrittore; • preventivo di una Ditta ortopedica scelta dal paziente. Gli ausili dell’elenco 2 e 3 (letti ortopedici, carrozzine ect. ). Ventilatori, aspiratori, microinfusori, nutripompa) vengono acquistati con procedura di gara centralizzata dall’ Asl; • verifica dell’U.O. Riabilitativa di residenza; • autorizzazione; • collaudo da parte del medico prescrittore. parte del Medico di Famiglia o Pediatra di Libera Scelta (MMG/PLS). Tale prescrizione redatta su apposita modulistica deve essere accompagnata da: • copia del verbale d'invalidità civile riportante la malattia invalidante connessa al presidio prescritto (o per taluni presidi come letti e materassi antidecubito è sufficiente istanza di accompagnamento con certificato del MMG); • tessera sanitaria; • carta d'identità oppure compilazione modulo autocertificazione di residenza. Centro Informazione Ausili Il Centro informazione ausili offre ai cittadini disabili o portatori di handicap e agli enti pubblici e privati: • consulenze sugli ausili più idonei in base alla disabilità per il raggiungimento dell’autosufficienza; • consulenza per l’abbattimento delle barriere architettoniche e per l’integrazione sociale e lavorativa; • consulenza ai medici prescrittori sugli ausili più idonei, in rapporto alle patologie, esistenti sul mercato; • informazioni sulle normative vigenti a favore dei cittadini con handicap e dei centri specializzati in Italia e all’estero. La fornitura diretta da parte dell’ASL I presidi prescritti come deambulatori, stampelle, tripode e quadripode vengono assegnati all’assistito, tramite le UU.OO. di Assistenza Riabilitativa distrettuali. I presidi prescritti come letti ortopedici, materassi e cuscini antidecubito, sollevatori, sedie rigide, montascale possono essere consegnati dalla Ditta aggiudicataria Aziendale direttamente al domicilio dell’utente. Prescrizione di Dispositivi protesici modalità di erogazione La prescrizione dei dispositivi protesici viene effettuata da un medico specialista prescrittore dell’Azienda competente per la tipologia di menomazione o disabilità, previa richiesta di visita specialistica da La fornitura indiretta da parte dell’ASL I presidi prescritti dal Medico Prescrittori dell’UOAR personalizzati e personalizzabili (busto ortopedico, protesi d'arto, calzature ortopediche, tutori, ausili per la mobilità...) nonché gli ausili per la funzione visiva (orologio, termometro, bastone, ausili ottici ed elettronici - videoingranditore...), funzione acustica e comunicazione (sistema di modulazione di frequenza, comunicatore telefonico e simbolico e apparecchio fonetico...), non sono forniti Sezione 2 - Inf ormazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 31 dall’UOAR ma erogati da una Ditta esterna, a scelta dell’utente e presente nell’elenco dell’Albo Regionale. Il collaudo Dopo la fornitura, l’utente deve necessariamente effettuare il collaudo del presidio ricevuto. Tale collaudo, da parte del medico specialista prescrittore dell'Azienda, accerta la congruenza clinica e la rispondenza del dispositivo. Esso deve essere effettuato entro 20 giorni dalla data di consegna. Qualora all'atto del collaudo il dispositivo non risulti rispondente alla prescrizione, il fornitore è tenuto a modificarlo o sostituirlo, pertanto la fase di collaudo rappresenta una garanzia per l'assistito. Ausili per incontinenti La prescrizione degli ausili per incontinenti (cateteri, placche, borse, pannolini, ecc.) viene effettuata da un medico specialista prescrittore dell’Azienda, competente per la tipologia di menomazione o disabilità, previa richiesta di visita specialistica da parte del proprio Medico di Medicina Generale. Tale prescrizione viene redatta su di una apposita modulistica e deve essere accompagnata da: - copia del verbale d'invalidità civile riportante la malattia invalidante, o copia dell’istanza di accompagnamento con certificato del MMG/PLS presentata per il riconoscimento dell’Invalidità Civile. Tale certificazione non è necessaria per i colostomizzati e urostomizzati. - tessera sanitaria; - carta d'identità oppure compilazione modulo autocertificazione di residenza. La documentazione per l'autorizzazione deve essere consegnata alle UOAR competenti per distretto sanitario di residenza Fornitura diretta ASL La consegna della fornitura autorizzata, avviene a domicilio dell’assistito a cura degli operatori della ditta fornitrice aggiudicataria Aziendale. L’autorizzazione ha validità annuale. Per il rinnovo della fornitura occorre presentare la richiesta con prescrizione su ricetta da parte del proprio MMG/PLS riportante la diagnosi circostanziata, il tipo e il quantitativo mensile degli ausili utilizzati dall’utente U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 60 U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 61 U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 62 U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 63 U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 64 U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 65 U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 66 U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 67 U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 68 U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 69 U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 70 U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 71 U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 72 Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 32 ASSISTENZA MATERNO-INFANTILE L’area materno-infantile assicura la tutela della procreazione responsabile, della salute della donna, della maternità, dell’infanzia, dell’adolescenza e dell’handicap, nonché il sostegno al singolo, alla coppia, alla famiglia sia di carattere psicologico che di carattere socio-sanitario. Le attività vengono svolte attraverso i Consultori familiari. La rete delle Unità Operative Materno-Infantile (U.O.M.I.) è capillare in tutto il territorio dell’ Azienda e rappresenta un punto di riferimento per l’attuazione di programmi di prevenzione di salute pubblica. CONSULTORI FAMILIARI Tutela e promozione della salute della donna in gravidanza, del benessere fetale e della coppia Sono assicurate le seguenti attività : • accoglienza ed informazione; • controlli di gravidanza; • controllo della fertilità; • colloqui psicologici, individuali e di coppia; • corso di preparazione al parto. Tutela e promozione della salute del neonato, bambino, ragazzo Sono assicurate le seguenti attività: • accoglienza e informazione; • controllo pediatrico, valutazione della salute da 0 a 14 anni, consultazione neuropsichiatria; • colloqui psicologici individuali, familiari e di gruppo; • screening sanitari mirati per patologie di interesse sociale; • sorveglianza per malattie contagiose in ambiente scolastico; • spazio adolescenti: informazioni ed assistenza sulle problematiche adolescenziali e della sessualità, sportello attivo nelle scuole, sostegno psicologico; • medicina scolastica: educazione alimentare, programma screening bambini scuola elementare; • idoneità all’attività sportiva; • attività di consultazione e informazione; • individuazione alunni portatori di handicap(legge 104/92); • consulenze psicosociali; • relazione per matrimonio di minori (interrelazioni con il Tribunale per i Minori; • interventi sociali su minori e famiglie disagiate (indagini socio-ambientali, vigilanza casi a rischio, affido familiare, adozioni e matrimoni per minori); • interventi di Educazione alla Salute • vaccinazioni obbligatorie e raccomandate**. Ministero Salute - piano vaccinale 2014 Tutela e promozione della salute della donna e della coppia Sono assicurate le seguenti attività : • tutela della salute della donna in campo ginecologico, pediatrico e familiare; • prevenzione dei tumori della sfera genitale femminile, visita ginecologica e senologica, pap-test etc.; • consultazione su problemi di infertilità/sterilità; • interventi per la procreazione responsabile; • consultazione e certificazione per Interruzione Volontaria di Gravidanza; • consultazione relativa al climaterio e alla menopausa; Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 33 • educazione e prevenzione sul contagio di malattie sessualmente trasmissibili con informazione corrette sull’uso dei mezzi di barriera (profilattici); • consulenze e consigli su strumenti e metodi per la prevenzione di gravidanze indesiderate: terapia estroprogestinica (pillola), posizionamento e rimozione IUD (spirale); • prevenzione dei tumori della sfera genitale femminile: pap-test ogni tre anni e offerta del vaccino* anti-papillomavirus alle bambine dodicenni (l’accesso alla vaccinazione avviene presso il Consultorio Familiare territorialmente competente). *Nota bene! Il vaccino affianca ma non sostituisce lo screening periodico della cervice uterina, attualmente raccomandato per le donne di età compresa tra i 25 e i 64 anni, perché protegge dalle lesioni causate solo da alcuni genotipi di HPV oncogeni; per tutti gli altri genotipi oncogeni l’unica prevenzione resta il pap-test. Interruzione volontaria di gravidanza (Legge 194/78) L’interruzione volontaria della gravidanza (IVG) può essere praticata: Entro i primi novanta giorni • quando la donna accusa circostanze per le quali la prosecuzione della gravidanza, il parto o la maternità comporterebbero un pericolo per la sua salute fisica o psichica in relazione al suo stato di salute, o alle sue condizioni economiche, sociali, o familiari, o a previsioni di anomalie o malformazioni del concepito. Dopo i primi novanta giorni (terapeutico) • quando la gravidanza o il parto comportino grave pericolo per la vita della donna; • quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti anomalie o malformazioni del nascituro, che determinino un grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna. La richiesta di Interruzione Volontaria di Gravidanza è fatta personalmente dalla donna rivolgendosi a: • Consultorio familiare; • Struttura socio-sanitaria abilitata (presso i Presidi Ospedalieri); • Medico di sua fiducia. Il medico e/o gli operatori del Consultorio valutano con la donna e il padre del concepito, le possibili soluzioni dei problemi e la informano sui diritti a lei spettanti. Se al termine dell’incontro la donna conferma la richiesta di Interruzione Volontaria di Gravidanza, il medico le rilascia copia di un documento – firmato anche dalla donna – attestante lo stato di gravidanza e l’avvenuta richiesta di IVG, invitandola a soprassedere per sette giorni. Trascorsi i sette giorni la donna può presentarsi presso una delle sedi autorizzate ed ottenere l’interruzione della gravidanza nel rispetto della lista di prenotazione. Nel caso in cui il medico riscontra l’esistenza di condizioni di urgenza rilascia immediatamente un certificato attestante la priorità (urgenza). Con tale certificato la donna può presentarsi in una delle sedi autorizzate e praticare l’IVG senza prenotazione. Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 34 Se la donna è di età inferiore ai diciotto anni di norma è richiesto l’assenso di chi esercita la potestà o la tutela. Nel caso in cui l’assenso non può, per vari motivi, essere espresso decide il Giudice Tutelare entro cinque giorni. Se la donna è interdetta per infermità di mente la richiesta può essere presentata oltre che da lei personalmente, anche dal tutore o dal marito non tutore, che non sia separato, la quale deve essere confer mata dalla donna e disposta successivamente dal Giudice Tutelare. Interruzione volontaria di gravidanza (I.V.G.) e aborto terapeutico L’interruzione volontaria di gravidanza e l’aborto terapeutico possono essere effettuati presso i reparti di Ostetricia dei Presidi Ospedalieri della ASL SALERNO Tutela e promozione della salute del bambino portatore di handicap Per l’integrazione degli alunni portatori di handicap le attività sono coordinate da un neuropsichiatra infantile e si avvalgono dell’attività professionale degli altri specialisti presenti nel Distretto di competenza o nei consultori. Attività: • consulenza neuropsichiatria in età evolutiva; • consulenza neuropsichiatria infantile per la diagnosi precoce, prevenzione, cura e riabilitazione dei portatori di handicap con formulazione del piano terapeutico riabilitativo; • interventi di sostegno psicosociale alle famiglie ed ai minori. Tutela della maternità: interdizione al lavoro Interdizione anticipata dal lavoro della gravidanza per gravi complicanze della gestazione o di persistenti forme morbose aggravate dallo stato di gravidanza (Decreto Legislativo n.5/2012 art. 15 che ha modificato il comma dell’art.17 del D.L. 151/2001). Dal 1° aprile 2012 le gestanti lavoratrici che hanno gravi complicanze della gravidanza o persistenti forme morbose non devono più rivolgersi alle Direzioni Territoriali del Lavoro ma alle ASL di competenza. In riferimento alla nuova normativa, l’ASL Salerno, ha sviluppato le seguenti procedure: • la lavoratrice presenta l’istanza di interdizione anticipata al Direttore Responsabile del Distretto Sanitario di residenza; • il Direttore Sanitario del Distretto provvede a trasmettere l’istanza all’ Unità Operativa Materno Infantile distrettuale; • il responsabile dell’ Unità Operativa Materno Infantile provvede a che un ginecologo della struttura effettui la visita di controllo alla donna e rediga il referto; • le certificazioni redatte da altri Servizi pubblici (es. Ospedali) regolarmente protocollate dalle Direzioni Sanitarie degli stessi, sono valide e non necessitano di ulteriore visita da parte del ginecologo della Unità Operativa Materno – Infantile distrettuale; • il responsabile dell’Unità Operativa Materno Infantile trasmette tutta la documentazione completa al Direttore del Distretto Sanitario che emette il Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 35 decreto con cui dispone l’interdizione dal lavoro della lavoratrice gravida; • il decreto viene consegnato alla lavoratrice: in duplice copia (di cui una per il datore di lavoro) se, dipendente pubblica; in triplice copia (di cui una per il datore di lavoro ed una per l’INPS) se, dipendente di azienda privata. U.O. Materno Infantile DS 60 U.O. Materno Infantile DS 61 U.O. Materno Infantile DS 62 U.O. Materno Infantile DS 63 U.O. Materno Infantile DS 64 U.O. Materno Infantile DS 65 U.O. Materno Infantile DS 66 U.O. Materno Infantile DS 67 U.O. Materno Infantile DS 68 U.O. Materno Infantile DS 69 U.O. Materno Infantile DS 70 U.O. Materno Infantile DS 71 U.O. Materno Infantile DS 72 Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 36 INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA L’integrazione socio-sanitaria presuppone un approccio unitario alla persona ed ai suoi bisogni, che deve coinvolgere, sin dalla fase di programmazione, le AA.SS.LL., gli Enti Locali ed i soggetti che sul territorio sono “attori” del sistema integrato d’interventi e servizi. Le prestazioni socio-sanitarie sono “tutte le attività atte a soddisfare, mediante percorsi assistenziali integrati, bisogni di salute della persona che richiedono unitariamente prestazioni sanitarie e azioni di protezione sociale”. Sono di competenza dell’Azienda: a) le prestazioni sanitarie a rilevanza sociale: sono tutte le attività, finalizzate alla promozione della salute, alla prevenzione, individuazione rimozione e contenimento degli esiti degenerativi e invalidanti di patologie congenite e acquisite. Tali prestazioni sono inserite in progetti personalizzati e sono effettuate ambulatorialmente, a domicilio o in strutture residenziali e semiresidenziali; b) le prestazioni socio-sanitarie ad elevata integrazione sanitaria : sono caratterizzate “dalla inscindibilità del concorso di più apporti professionali sanitari e sociali nell’ambito del processo personalizzato di assistenza” e possono essere erogate in regime ambulatoriale domiciliare o nell’ambito di strutture residenziali e semiresidenziali. Attengono prevalentemente alle aree: materno-infantile, anziani, handicap, patologie psichiatriche, dipendenze, patologie da HIV, patologie in fase terminale e le inabilità o disabilità conseguenti a patologie cronico-degenerative. Sono di competenza dei Comuni le prestazioni sociali a rilevanza sanitaria, cioè tutte le attività del sistema sociale che hanno l’obiettivo di supportare la persona in stato di bisogno, con problemi di disabilità o di emarginazione condizionanti lo stato di salute. Tali attività sono inserite in progetti personalizzati. L’Azienda Sanitaria Locale Salerno attraverso i Servizi Socio-Sanitari si propone di determinare un livello di integrazione tra: - le diverse aree socio-sanitarie ad elevata integrazione sanitaria; - le aree socio-sanitarie ad elevata integrazione sanitaria ed i servizi centrali dell’azienda, da una parte, i distretti e gli ospedali, dall’altra; - l’azienda e i Comuni, in particolare all’interno del Coordinamento Istituzionale e dell’Ufficio di piano; - le attività socio-sanitarie di competenza della ASL e quelle di competenza dell’Ente Locale. Sul territorio distrettuale le attività dell’integrazione socio-sanitaria sono garantite dagli Uffici Socio-sanitari che svolgono le seguenti funzioni: • programmazione territoriale integrata (collabora, per gli aspetti relativi all’integrazione socio-sanitaria, con la Direzione distrettuale alla elaborazione del Programma delle Attività Territoriali, del Piano di Zona e dei Patti Distrettuali per la Salute); Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 37 • analisi dei bisogni e delle risorse, monitoraggio, verifica e valutazione dei programmi e delle attività socio-sanitarie integrate distrettuali; • coordinamento e raccordo, in particolare tra i servizi-sanitari ad elevata integrazione sanitaria del distretto e tra questi e i servizi sociali territoriali. Fanno parte inoltre della struttura dell’Integrazione Socio-sanitaria: Servizio adolescenti e rischi sociali per il bambino Attività Servizio Adolescenti: • Promozione del benessere e prevenzione dei comportamenti a rischio in adolescenza attraverso la programmazione di progetti educativi relativi a: Educazione sessuale e sentimentale Prevenzione del bullismo Prevenzione delle dipendenze Educazione alla sicurezza stradale • Accoglienza e ascolto dei bisogni dell’adolescente e delle problematiche legate ad aspetti sociali, psicologici e sanitarie con orientamento della domanda tra la rete dei Servizi Aziendali e Territoriali. • Consulenza e sostegno psicologico con la presa in carico dell’adolescente e della famiglia. • Prestazioni mediche consultoriali. • Consulenza ostetrica e ginecologica sui temi attinenti lo sviluppo fisico, la sessualità, i metodi contraccettivi e le malattie a trasmissione sessuale. • Coordinamento della rete dei servizi riguardante i percorsi integrati per la prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi psicopatologici in adolescenza ai sensi del D.G.R n. 2312/2008. • Coordinamento delle procedure e dei percorsi assistenziali degli Spazi Adolescenti distrettuali. Attività Rischi sociali per il bambino: • individuazione precoce, alla nascita, delle condizioni di rischio sociale; • sorveglianza del periodo perinatale; • promozione dell'allattamento al seno; • promozione dell'accesso ai Servizi di Prevenzione; • ottimale copertura vaccinale; • riduzione del numero di ricoveri ospedalieri; • riduzione e prevenzione degli incidenti domestici; • assistenza sociale e sanitaria nell'ambito familiare; • eventuale inserimento del bambino in ambiente più idoneo: asilo nido, scuola materna; • eventuale inserimento della coppia madre/bambino in ambiente più idoneo: casa/famiglia; • adozione di strategie per il mantenimento nella propria famiglia: affido Familiare. Rapporti con i cittadini e paesi non U. E. attività: • sviluppo delle attività connesse alla ricognizione dei dati relativi agli interventi sanitari, a vario titolo erogati, ai cittadini stranieri non U.E. nell’ambito dei distretti e dei presidi ospedalieri aziendali; • rapporti con Ministero dell’Interno Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 38 (Prefettura SA) e Ministero della Salute attraverso la Regione Campania per la richiesta dei rimborsi per le prestazioni sanitarie erogate; • organizzazione di corsi di formazione interna per i Direttori di Strutture Sanitarie e operatori della nostra Azienda per l’informazione e lo sviluppo di argomenti pertinenti le attività svolte. Sanità e ambito penitenziario Attività: • tutela della salute mentale in carcere e superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari; • coordinamento e supporto per tutte le problematiche inerenti i pazienti internati in OPG nonché i detenuti con sofferenza psichica; costituisce l’interfaccia dell’ASL Salerno per gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, i Dipartimenti dell’Amministrazione Penitenziaria, gli Uffici Esecuzione Penale Esterna ed altre agenzie, enti o associazioni. U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 60 U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 61 U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 62 U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 63 U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 64 U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 65 U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 66 U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 67 U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 68 U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 69 U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 70 U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 71 U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 72 CENTRO UNICO PRENOTAZIONE (C.U.P.) Le prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale e le indagini strumentali erogate dall'ASL di Salerno possono essere prenotate: - per telefono al numero 089 9358180 (call center CUP) sia da fisso che da cellulare, orario continuato, dal lunedì al venerdì, dalle 8,30 alle 17,30 - presso gli sportelli CUP presenti nei Distretti sanitari o nei Presidi ospedalieri dell'Asl di Salerno - presso le Farmacie private convenzionate, presenti nel territorio della provincia di Salerno, che hanno aderito al protocollo d’intesa con l’Asl Salerno. Sistema Areas cup farmacie. Per la prenotazione di prestazioni a carico del SSN, serve la prescrizione del Medico di Medicina Generale o del Pediatra di libera scelta (ricetta rossa del SSN) e il Codice Fiscale, rilevato dalla Tessera Sanitaria elettronica. Prima di usufruire della prestazione prenotata, sarà necessario pagare il ticket, recandosi presso qualsiasi sportello Cassa-Ticket dell’Azienda o presso qualsiasi Farmacia convenzionata che ha aderito al progetto CUP farmacie. Per modificare o disdire la prenotazione, si potrà chiamare sempre lo stesso numero telefonico del Call-Center CUP, o recarsi presso una farmacia convenzionata questo consentirà di migliorare l’organizzazione e ridurre i tempi di attesa. Per gli esami di laboratorio non è necessario prenotare, ci si può recare direttamente ai punti prelievo, durante l'orario consentito. Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 39 DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE Il Dipartimento di Prevenzione assicura l’assistenza sanitaria collettiva comprendendo le attività e le prestazioni volte alla promozione della salute della popolazione nel suo complesso. Rientrano in tale livello di assistenza: • la profilassi delle malattie infettive e diffusive; • la tutela della collettività dai rischi sanitari connessi all’inquinamento ambientale (aria, acqua, suolo); • la tutela della collettività e dei singoli dai rischi sanitari connessi agli ambienti di vita e di lavoro; • la sanità pubblica veterinaria; • l’igiene degli alimenti e della nutrizione. Il Dipartimento si articola in tre Aree con i relativi Servizi: NORD - CENTRO - SUD A livello Distrettuale le prestazioni e gli interventi erogati dal Dipartimento di Prevenzione sono assicurati dalle seguenti Unità Operative: - Unità Operative Prevenzione Collettiva - Unità Operative Prevenzione Luoghi di lavoro - Unità Operative Veterinaria La prevenzione collettiva Le attività di Prevenzione Collettiva consistono nell’attuare la prevenzione e il controllo delle malattie infettive e diffusive alfine di tutelare la salute pubblica. Esse si esplicano attraverso le Unità Operative di Prevenzione Collettiva (UOPC) che promuovono tutte quelle azioni che sono volte a individuare e rimuovere le cause di nocività e malattia di origine ambientale ed umana. Attività specifiche: • prevenzione e controllo delle malattie trasmissibili (inchieste epidemiologiche, sorveglianza sanitaria dei contatti familiari nei casi di malattie infettive); • prevenzione e controllo delle malattie infettive nelle scuole; • Profilassi malattie infettive e per viaggi all’estero; • predisposizione e attuazione di misure di profilassi ivi comprese le bonifiche e le sanificazioni ambientali; • accoglimento di esposti per inconvenienti igienico-sanitario di competenza dell’UOPC e relativi accertamenti; • accertamenti, vigilanza e controllo dei luoghi di vita ivi comprese le civili abitazioni; • accertamenti, vigilanza nelle aziende artigiane e commerciali per la tutela dell’ambiente esterno; • accertamenti, vigilanza e controllo nelle Scuole Pubbliche e Private e controllo delle mense; • controllo e vigilanza sull’utilizzo ed il commercio di antiparassitari; • attività di supporto e verifica per le ordinanze sanitarie del Sindaco quale autorità locale ed altre attività istruttorie propedeutiche al rilascio di autorizzazioni sanitarie comunali non riservate ai servizi centrali del Dipartimento; • tutela igienico-sanitaria degli alimenti, delle acque potabili, del suolo e sottosuolo, mediante il controllo igienico sanitario nei settori della produzione, trasformazione,conservazione commercializzazione, trasporto, degli alimenti e delle bevande, ricerca di residui di farmaci o sostanze farmacologicamente Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 40 attive e di contaminanti ambientali negli alimenti. • campionamenti e controlli di alimenti, bevande ed acque potabili; • informazioni sulla prassi vaccinale per viaggiatori internazionali; • vaccinazioni obbligatorie dell’età adulta e lavoratori (Antitetanica, Antitifica); • vaccinazioni raccomandate per le categorie a rischio (Antiepatite B, Antinfluenzale ed altre vaccinazioni); • screening Tubercolotico (Tine –Test e/ o Monotest Intradermo Reazioni di Mantoux). Accesso alle prestazioni L’accesso alle prestazioni è diretto, non è richiesta impegnativa, Non è necessaria la prenotazione. I diritti sanitari laddove sono previsti vanno versati sul conto corrente dedicato Certificazioni rilasciate Corsi di Formazione per Alimentaristi con esame finale. Nulla-Osta Esercizi Commerciali su richiesta di parte e parere igienico sanitario per esercizi di vicinato (ex D.L.vo 114 del 31/03/98). Parere igienico-sanitario per DIA semplice o differita (D.lvo193 del 31/2007). Idoneità Sanitaria per automezzi trasporto alimentari e per carri funebri. Nulla-Osta Preventivi Edilizia Pubblica e Privata e per Cappelle Funerarie. Nulla-Osta o eventuali prescrizioni per le scuole Pubbliche e Private. Certificato per il rilascio dell’autorizzazione all’apertura di negozi o laboratori di barbiere, parrucchiere, tatuaggi, piercing, istituti di estetica e simili e per Scuole di Corsi di Formazione. Certificato per il rilascio dell’autorizzazione all’apertura di ambulatori. Certificato per la dichiarazione di salubrità/insalubrità alloggio per assegnazione alloggi IACP o altri Enti simili. Partecipazione Commissione patentino fitofarmaci. Parere rilascio decreto attività industrie insalubri. Interventi per esposti e inconvenienti igienici. Parere Rilascio Autorizzazione per Autoambulanze. Parere e/o Partecipazione Sportello Unico Attività Produttiva (SUAP) e Conferenze di Servizi. Medicina preventiva del viaggiatore La ASL SA assicura all'utenza interessata prestazioni di carattere sanitario utili in caso di viaggi all'estero, in particolare sono garantiti: - il colloquio informativo sui rischi connessi al tipo di viaggio e sulle misure di prevenzione da adottare in base al Paese di destinazione ed alle malattie ivi diffuse a livello endemico; - la valutazione in merito alla profilassi antimalarica, se necessaria, con proposta dei farmaci specifici - l’effettuazione delle vaccinazioni occorrenti, compresa l’eventuale vaccinazione antifebbre gialla. Il piano delle vaccinazioni da effettuare prima di un soggiorno all’estero varia in considerazione della destinazione, durata e tipologia del viaggio, dello stato immunitario e di salute del viaggiatore, nonché del tempo a disposizione prima della partenza. Più vaccinazioni possono essere somministrate contemporaneamente nella stessa giornata. Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 41 Modalità di accesso E' importante recarsi di persona al Centro per la medicina dei viaggiatori con la documentazione sanitaria relativa ad eventuali patologie di rilievo ed eventuali vaccinazioni precedentemente eseguite, soprattutto se in altre sedi. (Si consiglia di portare l’itinerario dettagliato del viaggio). Ove possibile è bene recarsi con sufficiente anticipo rispetto al viaggio, così da consentire l’attuazione di tutte le misure di profilassi necessarie, ed in particolare l’effettuazione in tempo utile delle vaccinazioni. Le prestazioni sono soggette a pagamento di tariffa diversificata in relazione alla tipologia di intervento. Dove rivolgersi Per ricevere informazioni aggiornate rivolgersi all’ Unità Operativa Prevenzione Collettiva di propria competenza. Gli orari di apertura al pubblico possono essere richiesti telefonicamente. Ispettorato Micologico Controlli sulla commestibilità dei funghi Ogni anno, soprattutto in autunno, la raccolta dei funghi diventa per molti non solo l’occasione per fare salutari passeggiate, ma soprattutto per cucinarli e assaporarne il gusto e l’aroma. Bisogna prima di tutto conoscere bene il fungo che si raccoglie; infatti basta qualche leggera diversità per scambiare un fungo velenoso per uno buono con le tragiche conseguenze che la cronaca registra ogni anno. In caso di dubbio è meglio rivolgersi senza esitazione alcuna a chi è in grado di rispondere con sicurezza e competenza professionale; presso gli Ispettorati micologici della ASL, operano infatti micologi abilitati al controllo della commestibilità dei funghi ed iscritti all’Albo regionale e nazionale. Questi esperti sono a disposizione per fornire, gratuitamente, consulenza sulla commestibilità dei funghi raccolti per consumo personale o vendita a terzi (in quest’ultimo caso è prevista una tariffa in base alla quantità dei funghi controllati. Prevenzione nei luoghi di lavoro e attività di vigilanza L’attività di prevenzione nei luoghi di lavoro, consiste nel promuovere l’applicazione delle norme di prevenzione degli infortuni e della sicurezza sul lavoro, mediante attività di informazione, indirizzo, assistenza e vigilanza sui luoghi di lavoro. L'istituzione del servizio è previsto dalla legge n. 833 del 1978 e successivamente dal Decreto legislativo 502 del 1992 e modificato dal Decreto legislativo 517 del 1993 e dal decreto legislativo 229 del 1999, che ne prevedono la costituzione come struttura territoriale operativa per garantire la tutela dei lavoratori nel campo della sicurezza ed igiene sul lavoro. Le Unità Operative Prevenzione e Protezione nei Luoghi di Lavoro (UOPPLL) sono competenti: - vigilanza ed ispezione nei luoghi di lavoro su Delega della Magistratura, su denunce e di iniziativa; - autorizzazione all’uso lavorativo dei locali di altz.inferiore a m. 3,00 all. 4 punto 1.2 D.lgs 81/08; - autorizzazione all’uso lavorativo dei locali sotterranei e semisotterranei ex art.65 D.lgs n. 81/08; - vigilanza ed ispezione nei luoghi di Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 42 lavoro su Delega della Magistratura, su denunce e di iniziativa; - autorizzazione all’uso lavorativo dei locali di altz.inferiore a m. 3,00 all. 4 punto 1.2 D.lgs 81/08; - autorizzazione all’uso lavorativo dei locali sotterranei e semisotterranei ex art.65 D.lgs n. 81/08; - notifiche dei nuovi insediamenti industriali e/o di nuovi da adattare e/o ampliare ad ambienti di lavoro ex art.67 D.lgs n. 81/08; - indagini per malattie professionali; - consulenza circa richiesta di astensione anticipata o posticipata dal lavoro delle lavoratrici madri per motivi legati all’ambiente di lavoro. Prestazioni erogate: - pareri per l’autorizzazione all’utilizzo di gas tossici (R.D. 147/27); - progetti di educazione sanitaria e promozione alla salute; - educazione alla sicurezza agli allievi delle scuole di ogni ordine e grado; - applicazione nuovo testo unico sulla sicurezza D.L.vo 81/08 e s.m.i.; - partecipazione a Commissioni di vigilanza strutture sanitarie; - informazioni e Acquisizione richieste per rilascio – rinnovo patentini gas tossici; - deroghe art.1.2.4 all.IV d.lvo81/2008 ex art.65 D.L.vo 81/2008 (autorizzazioni all’utilizzo di locali interrati e seminterrati); - raccolta e verifica nomine R.S.P.P.; - indagini malattie professionali; - indagini Infortuni sul lavoro; - prevenzione e vigilanza ambienti di lavoro; - notifiche di nuovi insediamenti produttivi ex art.67 D. l.vo 81/2008; - ricorsi avverso giudizio di idoneità del medico competente; - tutela delle lavoratrici madri; - partecipazione commissioni di vigilanza pubblico spettacolo; - partecipazione a commissioni per l’accertamento delle disabilità e dell’invalidità civile; - vidimazione del registro infortuni per aziende che svolgono l’attività lavorativa nel territorio dell’ ASL Salerno nei limiti temporali previsti dal d.lgs 81/08 (*); - vigilanza cantieri edili; - acquisizione notifica preliminare art. 99 D.Lgs81/08; - valutazione sanitaria dei lavoratori ex esposti a cancerogeni; - collaborazione con i medici competenti ed attività di indirizzo e coordinamento degli accertamenti sanitari preventivi e periodici (ASPP); - tenuta dei flussi informativi INAIL – ISPESL – REGIONI per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali; - osservazione epidemiologica e formulazione mappe di rischio; - raccolta, elaborazione e diffusione di dati statistici relativi agli ambienti di lavoro; - vigilanza su segnalazione inconvenienti in materia di sicurezza ed igiene negli ambienti di lavoro(eventualmente in collaborazione con altri servizi); - vigilanza antinfortunistica e inchieste infortuni su delega dell’Autorità Giudiziaria - Verifica direttiva macchine con verifica della conformità delle macchine ai RES (requisiti essenziali di sicurezza); - verifiche ascensori e impianti tecnici; - omologazione di impianti elettrici; Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 43 - pareri e nulla osta all’impiego di sorgenti radiogene; - accertamento di tirocinio per aspiranti conduttori di generatori di vapore. In qualsiasi attività lavorativa sia del commercio, agricoltura, edilizia, metalmeccanica, ecc, in cui vi sia la presenza anche di un solo lavoratore, il datore di lavoro è tenuto ad attuare tutti gli adempimenti previsti dalla vigente normativa in materia di igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro ai sensi del decreto legislativo n? 81/2008 e successive modificazioni. Il Datore di Lavoro congiuntamente ai R.S.P.P. (Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione) e al Medico Competente è tenuto a valutare tutti i rischi relativi alla propria attività lavorativa, tra cui: - documento di valutazione dei rischi; - vidimazione registro infortuni art.53 comma 6 D.L. n?81 /2008 e sue modificazioni; - nomina del medico competente art. 18 comma 1 lett. A D.L. 81 /2008 e sue modificazioni; - visite mediche preventive e periodiche dei lavoratori (art.25 comma 1 lettera C D.L. 81 /2008 e sue modificazioni; - consegna dei dispositivi di protezione individuali; - formazione e addestramento sui rischi lavorativi dei lavoratori art.37 D.L..81 /2008 e sue modificazioni; - informazione lavoratori art.36 d.l?81 /2008 e sue modificazioni; - nomina e corso di formazione dei RSPP art.17 lettera B, D.L.81 /2008 e sue modificazioni; - nomina e corso di formazione dei RLS Responsabile dei lavoratori per la Sicurezza) art.47 DL 81 /2008 e sue modificazioni; - comunicazione del nominativo del RLS all’INAIL; - nomina e formazione degli incaricati alla gestione emergenza art. 37 comma 9 D.L. 81 /2008 e sue modificazioni; - nomina e formazione degli addetti al primo soccorso, - nomina e formazione degli addetti all’antincendio; - dichiarazione conformità impianto elettrico; - documento unico di valutazione dei rischi interferenziali (DUVRI) art.26 D.L. 81 /2008 e sue modificazioni. Vidimazione del registro infortuni Cosa serve Nei giorni di apertura al pubblico, per la vidimazione del registro infortuni sono necessari: - la presenza del DATORE DI LAVORO o di un suo delegato autorizzato per iscritto e con copia di un valido documento di riconoscimento del datore di lavoro; - il modulo (fac-simile in fondo alla presente sezione) compilato con timbro e firma del datore di lavoro a cui allegare: - visura camerale di data non antecedente a tre mesi; - nomina del Medico Competente Aziendale, qualora previsto dalla normativa vigente; - nomina del RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE e PROTEZIONE con attestati di formazione; - elezione del RESPONSABILE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA con attestato di formazione. Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 44 Presentazione dei piani di lavoro Presentazione da parte delle Ditte dei Piani di Lavoro, ai sensi art.256 D.Lgs 81/08 e loro Accettazione da parte del Dipartimento di Prevenzione. Per la presentazione dei Piani di Lavoro, le Ditte interessate devono rivolgersi al Dipartimento di Prevenzione e precisamente a: Servizio di Igiene e Medicina del Lavoro. L’accettazione dei piani di bonifica (M.C.A.) deve essere presentato in duplice copia al Servizio di Igiene e Medicina del Lavoro dell’ASL SALERNO (S.I.M.L.) viene svolta presso l’apposito Ufficio Amministrativo del Dipartimento di Prevenzione (vedi Indirizzi Utili). Il rischio cemento-amianto (eternit) negli edifici I materiali in cemento-amianto che oggi più frequentemente possiamo ritrovare nei nostri edifici sono: tettoie/coperture (tegole, lastre piane o ondulate), canne fumarie, comignoli, gronde, discendenti, serbatoi idrici. La presenza di cemento-amianto in un edificio non implica di per sé che la salute degli occupanti sia in pericolo; perché esista un rischio, occorre che si determini un rilascio di fibre che possono essere inalate dagli individui. Nei materiali in cemento-amianto le fibre di amianto sono inglobate in una matrice cementizia che impedisce il rilascio spontaneo di fibre. Un rilascio di fibre può verificarsi se il materiale viene manomesso con attrezzi meccanici (tagliato, perforato,ecc) e per tale motivo sono sconsigliati interventi di qualsiasi tipo non affidati ad imprese specializzate. Un rilascio di fibre è anche possibile spontaneamente, se il materiale è in stato di grave degrado con corrosione della matrice cementizia: in particolare le lastre di copertura in amianto-cemento (o canne fumarie) possono deteriorarsi, per azione delle piogge acide e degli sbalzi termici. Per tutti questi motivi gli attuali obblighi normativi, relativamente al problema amianto negli edifici (DM 6/9/1994), riguardano i materiali di amianto in opera in edifici di uso collettivo (cioè aperti al pubblico, luoghi di lavoro, di studio, di culto etc) e/o in edifici privati (civili abitazioni e/o Condomini), nei quali l’amianto è presente all’interno dell’edificio è può alterare la qualità dell’aria . Il proprietario dell'immobile e/o il responsabile dell'attività che vi si svolge dovrà ai sensi del DM 6/9/1994 art.4: - designare una figura responsabile con compiti di controllo e coordinamento di tutte le attività manutentive che possono interessare i materiali di amianto; - tenere un'idonea documentazione da cui risulti l'ubicazione dei materiali contenenti amianto. Sulle installazioni soggette a frequenti interventi manutentivi (ad es. caldaia e tubazioni) dovranno essere poste avvertenze allo scopo di evitare che l'amianto venga inavvertitamente disturbato; - garantire il rispetto di efficaci misure di sicurezza durante le attività di pulizia, gli interventi manutentivi e in occasione di qualsiasi evento che possa causare un disturbo dei materiali di amianto. A tal fine dovrà essere predisposta una specifica procedura di autorizzazione per le attività di manutenzione e di tutti gli interventi effettuati dovrà essere tenuta una documentazione verificabile; - fornire una corretta informazione agli occupanti dell'edificio sulla presenza di amianto nello stabile, sui rischi potenziali e sui comportamenti da adottare; - nel caso siano in opera materiali friabili Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 45 provvedere a far ispezionare l'edificio almeno una volta all'anno, da personale in grado di valutare le condizioni dei materiali, redigendo un dettagliato rapporto corredato di documentazione fotografica. Copia del rapporto dovrà essere trasmessa alla USL competente la quale può prescrivere di effettuare un monitoraggio ambientale periodico delle fibre aerodisperse all'interno dell'edificio. Se il proprietario dell’immobile e/o Amministratore di Condominio intende comunque rimuovere i materiali contenenti amianto ricorre l’esigenza di particolari cautele, altrimenti è proprio l’intervento di bonifica che può causare rischi per la salute sia per gli addetti, sia per gli occupanti dell’edificio. Occorre rivolgersi ad una Ditta specializzata che operi nella rimozione dell’amianto e sia iscritta alla categoria 10 dell’Albo delle imprese esercenti servizi di smaltimento dei rifiuti. L’impresa che intende effettuare un intervento di rimozione amianto, (o un intervento di incapsulamento con trattamento preliminare o parziale sostituzione), ha l’obbligo di presentare una copia del piano di lavoro, 30 giorni prima dell’inizio dei lavori all’ Unità Operativa di Prevenzione Collettiva competente per territorio. Prevenzione in ambito veterinario Il Servizio di Sanità Pubblica Veterinaria persegue obiettivi igienico – sanitari nella salvaguardia della salute pubblica, vigilando sugli alimenti di origine animale e tutelando la salute ed il benessere degli animali. Il Cittadino può accedere direttamente al servizio. L’attività di Sanità Pubblica Veterinaria è organizzata secondo tre distinte Aree: •sovrintende alla sanità degli animali Polizia Veterinaria e Profilassi delle Malattie Infettive e Diffusive. •Sovrintende all’igiene della produzione, conservazione e commercializzazione, trasporto, deposito, distribuzione e somministrazione degli alimenti di origine animale. •Sovrintende all’igiene degli allevamenti e delle produzioni zootecniche. Viene inoltre assicurata l’attività di Anagrafe Canina e prevenzione del randagismo. Di seguito vengono specificate le competenze delle Aree di Sanità Pubblica Veterinaria ed in cosa consiste l’Anagrafe Canina, per ogni sezione sono inoltre riportate le relative sedi di riferimento. Competenze specifiche Profilassi delle malattie infettive, infestive e diffusive degli animali. Epidemiologia delle malattie infettive, infestive e diffusive nonchè quelle a carattere zoonosiche. Controllo sanitario sulla movimentazione degli animali in ambito nazionale, comunitario ed extra comunitario. Denunce di focolai di malattie infettive ed infestive. Vigilanza sui veterinari libero-professionisti ed istruttoria per le autorizzazioni ad eseguire i trattamenti immunizzanti e le inoculazioni diagnostiche obbligatorie. Istruttoria relativa agli scambi di animali vivi. Interventi su richiesta di privati, enti pubblici ed a seguito di segnalazioni e reclami. Piani di controllo sulle importazioni animali imposti dall'UVAC. Prevenzione del randagismo e controllo delle popolazioni canina e felina. Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 46 Vigilanza per la profilassi delle malattie infettive e diffusive, sulla detenzione, allevamento e commercio degli animali esotici. Accertamento, certificazioni o attestazioni relative a compiti d'istituto. Compiti di polizia giudiziaria. Informazione ed educazione sanitaria relativa alla sanità pubblica veterinaria. Partecipazione a programmi integrati con altri servizi. Sterilizzazione cani randagi. Ispezione e vigilanza negli impianti di produzione, trasformazione e deposito di alimenti di origine animale. Rilascio pareri per autorizzazioni sanitarie ivi comprese quelli relativi a riconoscimento comunitario. Vigilanza negli esercizi di distribuzione, commercializzazione e somministrazione di alimenti di origine animale. Vigilanza ed espressioni di pareri per il trasporto di alimenti e prodotti di origine animale. Piani di controllo sulle impostazioni di alimenti di origine animale imposti dall'UVAC. Rilascio certificazioni di interesse pubblico ed in favore di privati che ne facciano richiesta. Informazione ed educazione sanitaria relativa all'igiene e alla sanità pubblica. Compiti di polizia giudiziaria. Censimento ed aggiornamento dei dati relativi alle strutture e alle attività di competenza. Vigilanza, promozione e partecipazione ai programmi per il miglioramento ed il potenziamento delle attività zootecniche, promossi o gestiti da enti pubblici, associazioni professionali o privati. Vigilanza ed espressioni di pareri tecnico-sanitari, anche ai fini autorizzativi, sulle condizioni igieniche (stalle, alleva- menti, mercati, animali da esperimento, ecc.) in relazione al benessere degli stessi, alla qualità delle loro produzioni e alla possibile incidenza sull'equilibrio ambientale. Vigilanza sulla produzione, commercializzazione ed impiego di alimenti ed integratori alimentari per animali. Vigilanza sulla movimentazione degli animali relativamente al benessere degli stessi e pareri relativi al rilascio di autorizzazioni per il trasporto limitatamente all'applicazione dei dd.ll. n.532/92 e 388/98 eRegolamento 1/05. Vigilanza sulla riproduzione animale e sulla fecondazione naturale o artificiale. Vigilanza e controllo sul latte, miele ed uova non ancora inserite nelle filiere alimentari e pertanto non ancora comercializzabili quale alimento. Vigilanza veterinaria con relativi espressioni di pareri sulle sardigne, sugli impianti di raccolta e trasformazione, sul trasporto di sottoprodotti, residui e rifiuti di origine animale. Vigilanza sulle attività di disinfezioni, disinfestazioni e derattizazione dei ricoveri, dei pascoli e dei mezzi di trasporto degli animali. Controllo sugli animali, al fine d'individuare eventuali modificazioni ambientali e del loro rapporto con uomoambiente. Igiene urbana veterinaria (inconvenienti igienici, ecc.). Rilascio di certificazioni di interesse pubblico e privato. Informazione ed educazione sanitaria, relativa all'igiene e alla sanità pubblica. Compiti di polizia giudiziaria. Partecipazione a programmi integrati con altri servizi. Vigilanza ippodromi e canili. Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 47 L’anagrafe canina Il proprietario di un cane o chi lo detiene deve provvedere a far identificare e registrare l'animale nel secondo mese di vita. Coloro i quali sono in possesso di cani già identificati ma non ancora registrati sono tenuti alla registrazione all'Anagrafe Canina. Il certificato di iscrizione a tale anagrafe deve accompagnare il cane in tutti i trasferimenti di proprietà. L’identificazione del cane avviene tramite l’applicazione di un microchip, diventato dal 1 gennaio 2005 l'unico sistema identificativo nazionale in sostituzione del tatuaggio, esso contiene il codice identificativo del cane registrato poi nell'anagrafe. L’identificazione e la registrazione del cane nel territorio di competenza può essere svolta sia da veterinari pubblici che da veterinari libero professionisti, abilitati ad accedere all'anagrafe canina regionale, secondo le modalità definite dalla Regione Campania. Cosa occorre presentare Per l’applicazione del microchip e l’inserimento nell’Anagrafe canina è richiesto: - Documento di riconoscimento del proprietario del cane e Codice Fiscale. La prestazione è gratuita. Tutela degli animali da compagnia Controllo e censimento delle colonie feline. Mediante sterilizzazione dei gatti in collaborazione con i volontari delle associazioni del territorio. Gli animali raccolti dai volontari, vengono sottoposti all’intervento chirurgico presso gli ambulatori ASL del Distretto, dopo aver effettuato una visita che accerti l’assenza di controindicazioni all’intervento. Gli animali sono poi ricollocati nella colonia originaria, previa applicazione del microchip e registrazione dei dati, confluenti in una Banca Dati Regionale per l’Anagrafe Canina. Controllo e censimento della popolazione canina I cani randagi, catturati su segnalazione degli organi di polizia, con l’emanazione di apposite ordinanze sindacali vengono identificati e poi sterilizzati mediante intervento chirurgico presso gli ambulatori ASL del Distretto. I cani non mordaci, né molestatori vengono poi restituiti al territorio. Soccorso di gatti e cani feriti E’ possibile soccorrere gli animali feriti sia nelle ore diurne che notturne mediante la segnalazione agli organi di polizia che accertano la veridicità della segnalazione e attivano il soccorso Veterinario presenziando all’intervento in loco. Anagrafe canina: l’identificazione con microchip L’applicazione di microchip è da effettuarsi a cura del possessore del cane, obbligatoria- mente entro sessanta giorni dall’inizio del possesso o entro sessanta giorni dalla nascita, in ogni caso, prima di eventuale cessione, seguita dalla registrazione dei dati in un’unica anagrafe regionale. In caso di nuova iscrizione, il cane viene identificato con un microchip e iscritto all’anagrafe canina Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 48 presso gli ambulatori dei Distretti Veterinari previo appuntamento telefonico. I documenti da presentare sono: codice fiscale, documento d’identità e se esistente documentazione relativa al cane. E’ fatto obbligo per tutti i cani padronali l’esame annuale sierologico per la Leishmaniosi canina. Cani già registrati all’anagrafe canina Cambiamento di detenzione o proprietà, trasferimento di residenza e smarrimento. Presentare comunicazione entro quindici giorni al Servizio Veterinario presentando i seguenti documenti: certificato di cessione debitamente firmato dal cedente e dal nuovo proprietario del cane oppure, dichiarazione di trasferimento di residenza, documento d’identità e codice fiscale del nuovo proprietario. Controllo sanitario su animali morsicatori. In un periodo di osservazione da parte del veterinario ufficiale di 10 giorni dalla data della morsicatura e durante il quale vengono valutata l’ insorgenze di eventuali segni e sintomi riferibili a rabbia; il periodo di osservazione è previsto in canile sanitario o, su richiesta, presso il domicilio del detentore. Segnalazioni di smarrimento cani e servizio di cattura di cani randagi Lo smarrimento del proprio cane deve essere segnalato al servizio Veterinario entro 5 giorni. I cani accalappiati vengono ospitati nei canili comunali (o in canili privati convenzionati con i singoli comuni) e, se identificati di proprietà, restituiti al titolare della registrazione in anagrafe. Se lo stato di salute dell’anima- le è precario, vengono somministrate le cure del caso. Qualora non sia possibile rintracciare il proprietario, il cane viene trasferito presso il Canile Comunale o Privato Convenzionato. Attraverso la collaborazione con le associazioni animaliste del territorio, il Servizio Veterinario si impegna a favorire l’affido ai cittadini che ne fanno richiesta di cani ospitati in canile e non reclamati. Rilascio passaporti animali da compagnia La normativa Comunitaria prevede che la movimentazione dei cani/gatti/furetti in ambito CE debba avvenire solamente se scortati da passaporto rilasciato dalla ASL che attesti l’avvenuta identificazione dell’animale e la vaccinazione antirabbica in corso di validità. Solo per la nostra Regione per il rilascio del passaporto è necessario anche il test per la Leishmaniosi. Per i Paesi CE Equiparati; Regno Unito; Malta; Svezia; Paesi Extra CE, sono date indicazioni specifiche. Il proprietario di cane/gatto/furetto che debba spostarsi in ambito CE al fine di corredare il proprio animale dell'idoneo documento si rivolge presso il Distretto Veterinario territorialmente competente, assicurandosi che l’animale sia iscritto all’anagrafe. La movimentazione è comunque consentita previa vaccinazione antirabbica in corso di validità; si ricorda che l'animale deve essere vaccinato da almeno da 21 gg e se trattasi di prima vaccinazione da non oltre 12 mesi. Inoltre per specifici paesi possono essere previste attestazioni specifiche (certificato di buona salute, Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 49 titolazione anticorpale, trattamenti antiparassitari, legalizzazione). scopi curativi (ad esempio la recisione delle corde vocali, orecchie, coda.) Detenzione di cani: obblighi per i proprietari U.O. Veterinaria DS 60 U.O. Veterinaria DS 61 U.O. Veterinaria DS 62 U.O. Veterinaria DS 63 U.O. Veterinaria DS 64 U.O. Veterinaria DS 65 U.O. Veterinaria DS 66 U.O. Veterinaria DS 67 U.O. Veterinaria DS 68 U.O. Veterinaria DS 69 U.O. Veterinaria DS 70 U.O. Veterinaria DS 71 U.O. Veterinaria DS 72 Il proprietario di un cane è sempre responsabile del benessere, del controllo e della conduzione dell’animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei danni o lesioni a persone, animali e cose provocati dall’animale stesso. L'Ordinanza 3 marzo 2009 del Ministero del Lavoro, della salute e delle Politiche Sociali, ha stabilito le nuove regole in materia di proprietà e custodia temporanea di cani. In particolare, ai fini della prevenzione di danni o lesioni a persone, animali o cose sono previsti i seguenti obblighi: - uso in pubblico di guinzaglio non superiore a m 1,50; - avere con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle Autorità competenti; - affidamento del cane a persone in grado di gestirlo correttamente; - conoscenza delle informazioni sulle caratteristiche fisiche e caratteriali del cane e sulle norme in vigore; - provvedere affinché il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive. Il provvedimento vieta inoltre pratiche volte ad esaltare la violenza del cane quali l'addestramento specifico all'aggressività e le operazioni di selezione ed incrocio volte ad aumentarla, il doping, gli interventi chirurgici non finalizzati a Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 50 DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE Il Dipartimento della Salute Mentale (D.S.M.) comprende attività e funzioni che si svolgono in presidi diversi, a livello distrettuale e ospedaliero. Il suo complesso di attività consiste nella prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e reinserimento di ogni forma di disagio psichico nell’età adulta e nell’adolescenza. Gli obiettivi perseguiti dal Dipartimento sono: • promozione della salute mentale nell’interno dei programmi di medicina preventiva e di educazione sanitaria; • prevenzione e cura primaria e secondaria dei disturbi mentali, in tutte le fasce di età, con l’attivazione di idonei interventi; • prevenzione terziaria; • salvaguardia della salute mentale e della qualità di vita dell’utente e del suo nucleo familiare. Il D.S.M. si articola nella seguente rete di strutture distrettuali e sovradistrettuali la cui ubicazione territoriale è riportata nelle pagine seguenti: • Centro di Salute Mentale (C.S.M.). • Strutture semiresidenziali - Centro Diurno (C.D). • Servizi Ospedalieri Psichiatrici di Diagnosi e Cura (S.P.D.C). • Strutture Intermedie Residenziali (S.I.R). • Reperibilità notturna e festiva (viene garantita per tutte le necessità del Dipartimento). Il centro di salute mentale (CSM) Sede organizzativa dell’Unità Operativa, coordina e svolge tutte le funzioni di programmazione, articolazione ed integrazione delle attività e verifica degli interventi di salute mentale nel proprio territorio. In pratica svolge attività di prevenzione psichiatrica ambulatoriale e domiciliare. Le prestazioni sono rivolte ai soggetti adulti e sono costituite da: • visite psichiatriche ambulatoriali e domiciliari; • psicoterapia – consulenze psicologiche – psicodiagnostica; • interventi sociali anche a domicilio; • terapie farmacologiche domiciliari; • filtro dei ricoveri in S.P.D.C.; • test psicodiagnostica, visite psicologiche, psicoterapia individuale; • visite domiciliari mediche ed infermieristiche sulla base di precisi progetti; • controllo dello stato di salute psichica e somministrazione di farmaci; • visite per interventi urgenti; • controllo della cura di sé, dell’ambiente e del clima relazionale; • visite di sostegno alla famiglia. L’accesso alle prestazioni può avvenire in modi diversi: • richiesta del medico curante; • accesso diretto da parte del soggetto interessato; • su richiesta di altri Servizi (Medicina Legale, Ser.T, ecc). Le prestazioni sono soggette a pagamento di ticket, salvo le esenzioni previste (per patologia specifica, indennità, reddito, età). Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 51 Centro diurno (CD) Il Centro Diurno è una struttura semiresidenziale nella quale si attuano interventi terapeutico-riabilitativi a medio e lungo termine, quali: • terapia occupazionale; • visite guidate; • attività di animazione; • attività ricreative e sportive; • soggiorni climatici; • attività culturali, artistico-creative; • interventi sociali. Servizio ospedaliero psichiatrico siagnosi e cura (S.P.D.C.) L’urgenza e l’emergenza psichiatriche vengono gestite nel S.P.D.C., in collegamento con l’intervento territoriale da parte del C.S.M.E’ un Servizio psichiatrico all’interno di un presidio ospedaliero. Accoglie pazienti con disturbi acuti. Il ricovero può avvenire in regime di ricovero volontario (T.S.V.) o di trattamento sanitario obbligatorio (T.S.O.). U.O. Servizio psichiatrico di diagnosi e cura P.O. Nocera - 081 9213111 U.O Servizio psichiatrico di diagnosi e cura A.O.U. San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona U.O. Servizio psichiatrico di diagnosi e cura P.O. Polla -0974 373111 Il Trattamento Sanitario Obbligatorio (T.S.O.) Il ricovero in Trattamento Sanitario Obbligatorio è una procedura sanitaria da adottare quando si presentano contemporaneamente le seguenti condizioni: • quando sono presenti alterazioni psichiche tali da richiedere urgenti interventi terapeutici; • quando gli interventi terapeutici non vengono accettati dall’infermo; • quando non vi sono le condizioni e le circostanze che consentono di adottare tempestive ed idonee misure sanitarie extraospedaliere. Il ricovero in TSO necessita di due certificati medici: uno di proposta motivata (redatto dal Medico Medicina Generale, dalla Guardia medica) ed uno di convalida (redatto da un medico della struttura pubblica). I due certificati vanno inoltrati al Sindaco il quale, sulla base delle certificazioni sanitarie e attivata la forza pubblica, emette l’ordinanza di TSO (entro 48 ore). Il TSO ha una durata di sette giorni ed è eventualmente, prorogabile. Strutture Intermedie Residenziali (S.I.R) Strutture che accolgono, in modo transitorio, utenti che necessitano di un periodo di ospitalità e di trattamento riabilitativo residenziale in attesa di poter essere reinseriti nel tessuto sociale di provenienza. Le strutture intermedie presenti nell’ASL Salerno sono ad alta assistenza (presenza di personale 24/24 ore) e a bassa assistenza (presenza di personale per alcune ore al giorno). U.O. Salute Mentale DS 60 U.O. Salute Mentale DS 61 U.O. Salute Mentale DS 62 U.O. Salute Mentale DS 63 U.O. Salute Mentale DS 64 U.O. Salute Mentale DS 65 U.O. Salute Mentale DS 66 U.O. Salute Mentale DS 67 U.O. Salute Mentale DS 68 U.O. Salute Mentale DS 69 U.O. Salute Mentale DS 70 U.O. Salute Mentale DS 71 U.O. Salute Mentale DS 72 Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 52 SCREENING PER LA PREVENZIONE DEI TUMORI Sensibilizzare i cittadini sulle possibilità di prevenzione e di cura delle più importanti patologie oncologiche, informarli anche sulle strutture e sui servizi sanitari offerti dall’Azienda, garantire prestazioni di maggiore qualità. Questi sono i principali punti della campagna di prevenzione oncologica, messa in campo dall’Asl Salerno, per il cancro del collo dell’utero, del colon retto e della mammella. La campagna è estesa a tutta la popolazione residente sul territorio aziendale. L’iniziativa consiste in una rete oncologica con percorsi diagnostici e terapeutici dedicati a ciascuna patologia tumorale. Il tumore della mammella costituisce il 25% di tutti i tumori femminili e lo screening oncologico permette di ridurre del 40% la mortalità. Agire pertanto sulla prevenzione neoplastica diventa un dovere istituzionale dell’Asl. L’Asl Salerno vuole sviluppare tale attività in tutto l’ambito provinciale, recuperando quelle aree territoriali dove non si è mai sviluppato lo screening mammografico. Screening mammografico E' indirizzato a tutte le donne tra i 50 ed i 69 anni, residenti nel territorio dell'ASL. L'adesione è volontaria e avviene su invito da parte dell’ASL , con cadenza biennale, a sottoporsi a mammografia bilaterale Screening del colon retto Lo screening del colon retto è rivolto a uomini e donne dai 50 ai 74 anni, residenti nel territorio dell'ASL. L’esame viene effettuato, ogni due anni, attraverso la ricerca del sangue occulto fecale (sangue presente nelle feci e non visibile ad occhio nudo). L’adesione è volontaria e avviene in seguito a comunicazione scritta da parte dell’Asl Salerno. Prevenzione del tumore della cervice uterina – pap test Nell'ambito della prevenzione del carcinoma al collo dell'utero, è attivo sul territorio dell’ ASL un programma di diagnosi precoce rivolto alle donne di età compresa fra i 25 ed i 64 anni. L'esecuzione del pap-test è disponibile gratuitamente nei Consultori aziendali, per le assistite che nei tre anni precedenti non hanno eseguito un pap-test di prevenzione. L'esame di screening è gratuito, così come tutti gli eventuali accertamenti necessari in caso di esame positivo o dubbio. “Stiamo dedicando una particolare attenzione all’assistenza territoriale e specificamente alla prevenzione - dichiara il direttore generale Antonio Squillante - Se questa per alcuni tumori frequenti costituisce un’arma valida per ridurre la mortalità, l’Asl ha l’obbligo non solo istituzionale, ma soprattutto etico di creare le condizioni affinché tutta la popolazione interessata sia non solo a conoscenza dei test, ma che soprattutto possa facilmente accedervi”. Per approfondimenti consultare il sito: www.aslsalerno.it Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 53 MALATTIE RARE Nel termine “Malattie Rare (MR)” è compreso un ampio gruppo di patologi umane, caratterizzate dalla bassa prevalenza nella popolazione. Ad oggi, non esiste una definizione uniforme a livello mondiale di MR. L’Unione Europea (UE) definisce rara una patologia che ha una prevalenza non superiore a 5 per 10.000 (Fonte: rapporti ISTISAN 11/20 – Istituto Superiore Sanità – Roma). In Italia, con Decreto Ministeriale n. 279 del 18/05/2001, è stata costituita la Rete Nazionale per la Sorveglianza, la Diagnosi e la Terapia delle Malattie Rare al fine di assicurare specifiche forme di tutela ai soggetti affetti da tali malattie. L’ASL Salerno ha attivato, presso tutti gli sportelli territoriali esenzione ticket dei distretti sanitari, il Portale di accesso al Registro Malattie Rare della Regione Campania che consente ai cittadini salernitani, affetti da patologie rare, di ricevere direttamente presso gli sportelli ASL le certificazioni emesse dai Centri di Riferimento Regionali e Nazionali aderenti al Registro nazionale Patologie Rare (allo stato attuale le regioni sono: Veneto, Emilia Romagna, Liguria, Umbria, Puglia, Campania e le province autonome di Trento e Bolzano), nonché tutte le necessarie informazioni sui Centri di riferimento regionali e nazionali individuati, ai sensi del Decreto Ministeriale n. 279 del 18/05/2001, ai fini del rilascio del certificato di patologia rara. Per ulteriori informazioni, è inoltre possibile scrivere al seguente indirizzo mail: [email protected] TEMPI E LISTE D’ATTESA L’ASL Salerno garantisce la trasparenza dei servizi ambulatoriali erogati pubblicando, con periodicità mensile, sul proprio sito web www.aslsalerno.it, alla pagina Liste di Attesa, i tempi medi di attesa per tutte le prestazioni ambulatoriali offerte per il tramite del Centro Unico di Prenotazione aziendale, nonché gli ambiti di territoriali di offerta. A tale rilevazione si affianca la rilevazione, su base settimanale, dei tempi minimi di attesa, con relativa indicazione delle strutture erogatrici, per le prestazioni comprese nell’elenco individuato dal Piano Nazionale Governo Liste di Attesa. I tempi di erogazione sono stabiliti dal medico di medicina generale che darà un lasso temporale per l’esecuzione della prestazione richiesta semplicemente biffando una delle quattro caselle presenti sulla ricetta SSN identificate rispettivamente dalle lettere U (urgente entro 72 ore), B (breve entro 10 giorni), D (differita entro 30 giorni per le prime visite e entro 60 giorni per le prestazioni strumentali) e P (programmata entro 180). L’ASL Salerno si impegna a garantire l’erogazione, entro i tempi massimi di attesa stabiliti, a tutte le prestazioni di primo contatto, ovvero a tutte le visite e gli accertamenti clinici specialistici che riguardano un problema di salute che si manifesta per la prima volta. Sono escluse dalla garanzia dei tempi massimi di attesa le prestazioni successive di controllo e gli screening. Il diritto di garanzia dei tempi massimi di attesa decade se l’utente sceglie una struttura o professionista diverso da quello offerto dall’Azienda, in quanto l’Azienda si impegna ad erogare la prestazione richiesta in base alla prima offerta disponibile. Tale condizione non va considerata una limitazione ma una garanzia di assoluta equità di accesso ai servizi, in quanto non soggetto a vincoli di scelta. Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti 54 Donazione organi - Distretto sanitario 64 Battipaglia Ogni cittadino è libero di manifestare la propria volontà, sia positiva che negativa, di donare gli organi. La volontà deve essere registrata nella banca dati del Sistema informativo del Centro Nazionale trapianti. - Distretto sanitario 65 Giffoni Valle Piana Come Per poter presentare la dichiarazione di volontà occorre: - essere maggiorenni; - un documento di identità valido. Dove sottoscrivere la dichiarazione di volontà: - S.I.T. Sistema Informativo Trapianti S.C. Comunicazione Piazza dei Martiri,4 Vallo della Lucania (SA) - Distretto sanitario 60 Nocera Inferiore - Via Giordano 3 Tel 081 9212722 Fax 081 9212723 - Distretto sanitario 61 Angri - Via S. Di Giacomo Tel 081 946889 Scafati - Via Passanti 2 Tel 081 5356709 - Distretto sanitario 62 Sarno - Piazza Garibaldi Tel 081 9684456 Fax 081 944597 Pagani - Via Olivella 1 Tel 081 9213602 Fax 081 9213615 - Distretto sanitario 63 Cava dei Tirreni - Via Guerritore 4 Tel 089 340077 Fax 089341735 Castiglione di Ravello - Via Civita 40 Tel 089 8736316 Fax 089 8736317 - URP Distretto sanitario 69 Capaccio - Roccadaspide - URP Distretto sanitario 70 Vallo della Lucania - Agropoli - URP Distretto sanitario 71 Camerota - Sapri - URP Distretto sanitario 72 Sala Consilina - Polla - URP Presidio Ospedaliero Polla - URP Presidio Ospedaliero Sapri - URP Presidio Ospedaliero Roccadaspide - URP Presidio Ospedaliero Vallo della Lucania ASL SALERNO Azienda Sanitaria Locale Salerno Sezione 3 Assistenza Ospedaliera Sezione 3 - Assistenza ospedaliera 56 ASSISTENZA OSPEDALIERA La terza Sezione della Carta dei Servizi contiene informazioni di carattere generale concernenti l’assistenza ospedaliera, sulle prestazioni erogate e sulle modalità di accesso; ridefinisce su nuove basi il rapporto con il cittadino - utente, ispirandosi ai principi di uguaglianza, imparzialità, diritto di scelta, partecipazione, efficienza ed efficacia. L’ASL Salerno garantisce il ricovero Ospedaliero per la diagnosi e la cura delle malattie che richiedono interventi d’urgenza o emergenza, e delle malattie acute che non possono essere adeguatamente affrontate in ambulatorio o a domicilio. Per particolari patologie il ricovero può essere effettuato presso centri di Alta Specializzazione, situati fuori del territorio dell’ASL e della Regione. Il Servizio di assistenza Ospedaliera comprende: visite mediche, assistenza infermieristica, ogni atto e procedura diagnostica, terapeutica e riabilitativa necessari per risolvere i problemi di salute del paziente degente e compatibili con il livello di dotazione tecnologica delle singole strutture; interventi di soccorso nei confronti di malati o infortunati in situazioni di urgenza ed emergenza medica ed eventuale trasporto in Ospedale o centri specialistici. L’ASL Salerno garantisce nell’Ospedale gli interventi specialistici, diagnostici, terapeutici, riabilitativi, sia su prenotazione sia, in alcuni casi, su richiesta urgente. I PRESIDI OSPEDALIERI Le strutture ospedaliere dell’ASL SALERNO sono le seguenti: Presidio Ospedaliero San Luca - Vallo Della Lucania - tel. 0974/711111 Presidio Ospedaliero L. Curto - Polla tel. 0975/373111 Presidio Ospedaliero Dell’Immacolata Sapri - tel. 0973/609111 Presidio Ospedaliero Roccadaspide tel. 0828/9426111 Presidio Ospedaliero Santa Maria della Speranza - Battipaglia- tel. 0828 674111 Presidio Ospedaliero Maria SS. Addolorata - Eboli - tel. 0828 362111 Presidio Ospedaliero San Francesco d'Assisi - Oliveto Citra - tel 0828 797111 Presidio Ospedaliero DEA III Livello Nocera Inferiore - Pagani tel.081 9213111 Presidio Ospedaliero Villa Malta Sarno - tel. 081 9684111 Presidio Ospedaliero Mauro Scarlato Scafati - tel. 081 5356111 Sezione 3 - Assistenza ospedaliera 57 Il RICOVERO IN OSPEDALE L’ASL Salerno garantisce il ricovero in Ospedale per la diagnosi e cura delle malattie che richiedono interventi di urgenza o emergenza e delle malattie acute che non possono essere affrontate a domicilio o in ambulatorio. Ricovero di urgenza e emergenza La risposta all’emergenza sanitaria viene assicurata dalle UU.OO. di Pronto Soccorso presenti in ciascuno dei Presidi Ospedalieri, dai PSAUT (Servizio Assistenza ed Urgenza Territoriale Potenziato) e SAUT (Servizio Assistenza ed Urgenza Territoriale) dell’ASL Salerno. Il Pronto Soccorso garantisce oltre agli interventi diagnostici-terapeutici di urgenza, il primo accertamento diagnostico clinico, strumentale e di laboratorio, gli interventi necessari alla stabilizzazione del paziente, nonché il trasporto protetto nel caso in cui il ricovero non sia possibile o siano necessarie cure presso altri ospedali o centri specialistici. Modalità di attivazione. Il ricovero urgente è attivato tramite il Medico di Medicina Generale, i medici di guardia medica, chiamando il 118, o direttamente dal paziente e viene disposto dal medico del Pronto Soccorso. Ricovero ordinario L’ASL Salerno garantisce il ricovero ordinario per patologie non urgenti. Modalità d’accesso. Il ricovero può essere proposto dal Medico di Medicina Generale o dal medico specialista del S.S.N. e viene programmato dai medici del reparto. La prenotazione può essere fatta presso il Centro Prenotazione dei rispettivi Presidi Ospedalieri. Ricovero ordinario a ciclo diurno (day hospital/day surgery) E’ un ricovero in cui entrata ed uscita avvengono nella stessa giornata, senza degenza notturna anche nel caso che il trattamento si debba protrarre per più giorni. In regime di day hospital e day surgery vengono fornite prestazioni multiprofessionali e plurispecialistiche di tipo diagnostico, terapeutico e chirurgico (medico, chirurgico, riabilitativo). Modalità di accesso: vi si accede su indicazione del medico specialista. Ricovero in camere a pagamento Le camere sono soggette al pagamento di particolari tariffe, portate a conoscenza prima del ricovero. E’ anche possibile richiedere prestazioni di sanitari dell’Azienda in regime libero professionale. Informazioni specifiche sono disponibili presso le Accettazioni ospedaliere oppure presso i Caposala dei reparti. Assistenza Ospedaliera presso altre strutture Il ricovero può essere effettuato presso altre strutture pubbliche e private convenzionate, anche fuori dal territorio di competenza dell’Azienda, dietro presentazione di richiesta medica. Sezione 3 - Assistenza ospedaliera 58 Ricovero presso strutture Ospedaliere di alta specializzazione non convenzionate in Italia e all’estero L’ASL Salerno, se impossibilitata a garantire tempestivamente ed in forma adeguata l’intervento o le prestazioni necessarie al caso clinico, concede l’autorizzazione al ricovero presso strutture ad altissima specializzazione. La richiesta di autorizzazione per il ricovero all’estero viene effettuata da uno specialista della struttura pubblica; su tale richiesta devono essere indicati: la diagnosi e la storia clinica del paziente, il tipo di intervento o trattamento terapeutico che deve essere praticato, l’eventuale necessità di accompagnatore o di mezzo di trasporto, evidenziando l’impossibilità ad effettuare le prestazioni sanitarie da parte delle strutture pubbliche o accreditate dal Servizio Sanitario Nazionale . Per l’autorizzazione il cittadino deve recarsi presso l’unità operativa Assistenza Sanitaria di Base del Distretto di appartenenza dove sarà, previo appuntamento, indirizzato presso una commissione medica del Centro di Riferimento Regionale. La commissione valuterà le opportunità del ricovero all’estero e, se il parere è favorevole, rilascia un’ autorizzazione anche sull’uso del mezzo di trasporto più idoneo, nonché l’accompagnamento da parte di un familiare. Ottenuto il parere favorevole, sarà possibile richiedere all’Unità Operativa Assistenza Sanitaria di base il rilascio del modello E112, necessario per usufruire dell’assistenza sanitaria ospedaliera in regime diretto, nell’ambito dei Paesi della Comunità Europea. Ricovero per i cittadini stranieri Per i cittadini stranieri, il ricovero è gratuito nei seguenti casi: • cittadini CEE che presentano tessera sanitaria TS – E112 – E106; • cittadini di Stati con i quali esistono accordi bilaterali; • cittadini extracomunitari in possesso di tessera sanitaria; • ricovero per malattie infettive e malattie sessualmente trasmissibili; • ricovero di urgenza; • cittadini stranieri indigenti non iscritti al S.S.N. ; • cittadini stranieri extracomunitari non in regola con le norme sul permesso di soggiorno; • cittadini italiani emigrati, iscritti all’A.I.R.E., in Paesi con i quali non esistono accordi bilaterali. Al di fuori di questi casi i pazienti senza assistenza sanitaria devono pagare secondo le tariffe fissate dal Ministero della Salute. ASL SALERNO Azienda Sanitaria Locale Salerno Sezione 4 Il patto con i cittadini: impegni e standard di qualità Tutela e Partecipazione Sezione 4 - Tutela e partecipazione 60 Struttura Comunicazione La Struttura Comunicazione ha il compito di supportare la Direzione aziendale per la messa a punto delle strategie di comunicazione e per realizzare una efficace sistema di relazioni con i cittadini, le istituzioni ed i media; ha la responsabilità dell’informazione, della comunicazione aziendale e delle relazioni con il pubblico ai sensi della legge n. 150/2000. Si occupa della comunicazione interna ed esterna; supporta la Direzione Generale nelle azioni finalizzate a promuovere una immagine positiva dell’Azienda e del SSR; essa cura i rapporti con le associazioni di tutela dei cittadini e la commissione consultiva mista e partecipativa, anche attraverso l’elaborazione della Carta dei Servizi, del piano di Comunicazione e la gestione del sito web; promuove la cultura del clima e del benessere organizzativo e della partecipazione; contribuisce a costruire la percezione della qualità dei servizi e costituisce un canale permanente di ascolto e verifica del livello di soddisfazione del cliente/utente, tale da consentire all’ azienda di adeguare di volta in volta il servizio offerto anche attraverso strategie di marketing; pone in essere tutte le attività finalizzate al miglioramento della comunicazione anche con l’organizzazione di eventi formativi; gestisce il sistema di raccolta dei reclami; coordina le attività delle articolazioni distrettuali ed ospedalieri URP – Uffici relazioni con il pubblico. Gli Uffici Comunicazione/URP, presenti nei Distretti e nei Presidi Ospedalieri, afferiscono alla Struttura centrale Comunicazione. Sono uffici che riconoscono e valorizzano il diritto dei cittadini ad essere informati, ascoltati ed a ricevere una risposta chiara ed esauriente, favorendone il ruolo attivo e la partecipazione. Rappresentano un importante strumento per realizzare i principi di trasparenza e di semplificazione dell'attività sanitaria svolta dall'Azienda. Costituiscono dunque lo strumento di ascolto dell’azienda anche attraverso l’acquisizione delle osservazioni e dei reclami presentati dai cittadini dandone tempestivo riscontro. Le funzioni e i compiti istituzionali degli Uffici Relazioni con il Pubblico aziendali sono: informazione, accoglienza e orientamento del cittadino; garanzia del diritto all’informazione sui servizi, sulle prestazioni e le loro modalità di erogazione allo scopo di facilitare ed agevolare l’accesso ai servizi per i cittadini; gestione segnalazioni, reclami, rilievi e suggerimenti dei cittadini; monitoraggio della qualità percepita ed ascolto dei bisogni dei cittadini; iniziative per il miglioramento della comunicazione interna per il benessere organizzativo e l’umanizzazione; realizzazione della guida ai servizi aziendale e di opuscoli informativi. Sezione 4 - Tutela e partecipazione 61 E-mail: [email protected] PEC: [email protected] Comunicazione/URP Distretto Sanitario 69 Sede di Capaccio Sedi: Vallo della Lucania Piazza dei Martiri, 4 84078 - Vallo della Lucania (SA) Tel. 0974 711729 - 711730 Comunicazione/URP Distretto Sanitario 70 Vallo della Lucania Salerno Via Nizza,146 84124 Salerno Tel.089 693608 - 089 693592 Fax 089 693592 Comunicazione/URP Distretto Sanitario 72 Sala Consilina-Polla Nocera Inferiore Via Federico Ricco, 50 84014 - Nocera Inferiore Tel. 0819212978 Comunicazione/URP Presidio Ospedaliero "Villa Malta" - Sarno Articolazioni Comunicazione/URP distrettuali ed ospedaliere Distretti Sanitari: Comunicazione/URP Distretto Sanitario 60 Nocera Inferiore Comunicazione/URP Distretto Sanitario 62 Sarno-Pagani Comunicazione/URP Distretto Sanitario 63 Cava-Costa d'Amalfi Comunicazione/URP Distretto Sanitario 64 Eboli-Buccino Comunicazione/URP Distretto Sanitario 66 Salerno Comunicazione/URP Distretto Sanitario 71 Sapri-Camerota Presidi Ospedalieri: Comunicazione/URP Presidio Ospedaliero "Mauro Scarlato" - Scafati Comunicazione/URP - DEA III Livello Umberto I - Nocera Inferiore - Pagani Comunicazione/URP Presidio Ospedaliero "Luigi Curto" - Polla Comunicazione/URP Presidio Ospedaliero Roccadaspide Comunicazione/URP Presidio Ospedaliero "Dell'Immacolata" - Sapri Comunicazione/URP Presidio Ospedaliero "San Luca" - Vallo della Lucania Sezione 4 - Tutela e partecipazione 62 In questa sezione vengono indicati gli impegni e gli obiettivi di qualità dei servizi, che l’Azienda Sanitaria SALERNO intende garantire. La Carta dei Servizi si configura come un “patto” tra l’Azienda Sanitaria e i cittadini, all’interno del quale sono definiti gli obiettivi, gli impegni assunti per il loro raggiungimento, gli standard di riferimento, le modalità per misurare i risultati ed il livello di soddisfazione del cittadino. Costituisce un importante strumento del percorso di miglioramento continuo della qualità, che vede nel coinvolgimento e nella partecipazione dei cittadini un elemento fondamentale. La Carta è essenzialmente volta alla tutela dei diritti degli utenti. Non si tratta di una tutela intesa come mero riconoscimento formale di garanzia al cittadino, ma di attribuzione allo stesso di un potere di controllo diretto sulla qualità dei servizi erogati. L’assunzione degli impegni avviene attraverso l’adozione di standard di qualità, che sono di carattere generale (cioè riferiti al complesso dei servizi erogati) o anche specifici (cioè direttamente verificabili dal singolo utente). L’utilizzo di meccanismi di misurazione dei risultati permette di verificare gli impegni assunti. Vengono evidenziati quei fattori di qualità dei servizi che possono essere direttamente percepiti e verificati dai cittadini. Nella tabella che segue sono elencati i fattori di qualità che l’Azienda vuole garantire nell’anno in corso. I fattori di qualità sono gli aspetti rilevanti per la percezione della qualità di un servizio da parte dell’utente. I fattori possono essere aspetti oggettivi (qualitativi o quantitativi), oppure soggettivi (rilevabili cioè solo attraverso la raccolta della percezione dell’utenza). I fattori di qualità vengono classificati rispetto a: • aspetti relazionali: tutti gli operatori devono mantenere un comportamento improntato alla gentilezza, cortesia, rispetto, disponibilità nei confronti del cittadino-utente; • personalizzazione e umanizzazione: all’interno delle strutture sanitarie deve essere garantito il rispetto della privacy, delle idee religiose, degli orari delle visite dei familiari e conoscenti e della persona nella sua globalità ed unicità; • comunicazione e informazione: i cittadini hanno bisogno di essere orientati all’interno del servizio sanitario e aiutati a trovare le modalità più semplici per poter usufruire delle prestazioni sanitarie; hanno altresì diritto a essere informati sui trattamenti sanitari che li riguardano, nel pieno rispetto della loro privacy ; • tempi e accessibilità: tempi di attesa per l’erogazione delle prestazioni sanitarie, per ottenere la consegna di documentazione; facilità di prenotazione e trasparenza delle liste di attesa delle prestazioni tramite un sistema centralizzato (CUP – Centro Unico Prenotazione tel. 089 9358180); Sezione 4 - Tutela e partecipazione 63 • aspetti alberghieri e comfort: ambienti adeguati, gradevoli e puliti, pasti di qualità distribuiti negli orari stabiliti • struttura e logistica: servizi facilmente raggiungibili e privi di barriere architettoniche • aspetti burocratici e amministrativi: facilitare gli adempimenti amministrativi e di trasparenza. • tutela e ascolto: rispetto del diritto alla tutela dei cittadini, garantendo la possibilità di effettuare segnalazioni e reclami in caso di disservizi; effettuazione di indagini di soddisfazione all’interno delle strutture sanitarie per la rilevazione del gradimento. Impegni - Indicatori - Standard Strumenti di verifica • Gli impegni sono i fattori di qualità che l’Azienda vuole garantire • Gli indicatori di qualità sono parametri quantitativi e qualitativi che registrano un certo fenomeno • Lo standard di qualità è un valore atteso per un certo indicatore: può essere anche visto come l’obiettivo che concretamente l’Azienda si prefigge di raggiungere in relazione a un determinato fattore di qualità. • Lo strumento di verifica è l’evento specifico che consente al cittadino e all’Azienda di verificare l’effettiva attuazione dell’impegno assunto Sezione 4 - Tutela e partecipazione 64 Aspetti relazionali STRUMENTI DI VERIFICA IMPEGNO INDICATORE STANDARD L’Azienda si impegna a garantire la riconoscibilità del personale che svolge servizio al pubblico. Numero del personale dotato del cartellino di riconoscimento/ numero totale del personale. 100% del personale al pubblico con elementi di riconoscimento. a) Verifiche a campione mediante controlli periodici. b) Eventuali segnalazioni e reclami. L’Azienda si impegna a garantire il miglioramento dei rapporti tra gli utenti e il personale a contatto con essi. a) Numero del personale a contatto con utenti che ha seguito corsi di formazione/numero totale del personale a contatto con utenti. b) Numero reclami sugli aspetti relazionali/numero totale dei reclami. a) Corsi di formazione sugli aspetti relazionali. b) Decremento percentuale reclami sugli aspetti relazionali. a) Corsi di formazione su aspetti relazionali e gestione dei conflitti effettuati. b) Verifica di segnalazioni e reclami sugli aspetti relazionali. Sezione 4 - Tutela e partecipazione 65 Umanizzazione STRUMENTI DI VERIFICA IMPEGNO INDICATORE STANDARD L’Azienda si impegna a garantire per la degenza dei bambini la presenza continuativa di un familiare, spazi dedicati al gioco a) Esistenza di procedura che consenta la presenza di un familiare accanto ai bambini ricoverati b) Informazioni all’utente su opuscolo accoglienza o sito web. c) Presenza nelle U.O. di pediatria di spazi dedicati al gioco. a) Presenza della procedura scritta. b) Presenza nelle strutture di degenza dell’opuscolo di accoglienza o info su sito web. c) Presenza per ogni posto letto di un arredo idoneo a permettere il riposo ai familiari dei bambini ricoverati. d) Presenza di uno spazio giochi nella U.O. di Pediatria. a) Verifiche a campione /controlli periodici. b) Eventuali segnalazioni e reclami. L’Azienda si impegna a garantire informazioni alle persone straniere sui servizi erogati. a) Principali informazioni riportate sul foglio accoglienza o sul sito web anche nelle lingue straniere più importanti. a) Presenza nelle strutture di degenza delle informazioni sul foglio accoglienza o sul sito web aziendale. a) Verifiche mediante controlli periodici. b) Verifica di segnalazioni e reclami. L’Azienda si impegna a garantire l’umanizzazione della sofferenza. a) Presenza di personale e strutture in grado di garantire una qualità di vita consona alla dignità della persona (es. terapia del dolore). b) Iniziative formative e informative su terapie palliative, terapia del dolore. c) N. personale coinvolto in percorsi formativi. d) N. terapie del dolore e terapie palliative effettuate. Procedura per Verifiche aziendali e accedere a terapie del Comitato Etico palliative, terapia del dolore; realizzazione di iniziative formative e informative. segue Sezione 4 - Tutela e partecipazione 66 IMPEGNO INDICATORE STANDARD L’Azienda si impegna a garantire nei presidi di ricovero flessibilità delle fasce orarie di visita, in casi particolari e motivati. a) Esistenza di una procedura che precisa gli orari in cui è possibile la visita in relazione alle esigenze organizzative e le esigenze dei ricoverati nelle varie strutture. b) Informazioni all’utente su opuscoli o sito web. a) Esistenza di una procedura scritta anche in relazione alle diverse esigenze dei ricoverati. b) Presenza nelle strutture di opuscolo accoglienza o di informazioni sul sito web. STRUMENTI DI VERIFICA a) Monitoraggio aziendale. b) Verifica di segnalazioni e reclami. Sezione 4 - Tutela e partecipazione 67 Informazione e comunicazione STRUMENTI DI VERIFICA IMPEGNO INDICATORE STANDARD L’Azienda si impegna a garantire la piena funzionalità e visibilità dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico/Comunicazione e la presenza di un numero telefonico dedicato all’orientamento dei cittadini/utenti. a) Presenza di linee telefoniche dedicate. b) Presenza di sito internet aziendale con informazioni aggiornate. c) Presenza in ogni presidio aziendale di almeno un punto informativo/U.R.P. a) Presenza di linee telefoniche dedicate. b) Presenza di sito internet con informazioni aggiornate. c) Presenza nei presidi aziendali di almeno un punto informativo/U.R.P. L’Azienda si impegna a garantire la consegna, all’atto del ricovero, di un opuscolo informativo o dare notizie sul sito web per gli aspetti che interessano il ricovero del paziente. Numero degenti che hanno ricevuto l’opuscolo informativo o pubblicazione su sito web aziendale. Realizzazione e Verifiche mediante consegna dell’opusc- controlli periodici. olo informativo ai ricoverati o pubblicazione notizie sul sito web aziendale. L’Azienda si impegna a favorire l'attività delle Associazioni di Volontariato e Tutela con le quali ha stipulato protocolli di intesa. Esistenza di protocolli di intesa. Presenza di spazi dedicati e protocolli di intesa con le associazioni di volontariato. Verifiche aziendali. L’Azienda si impegna a garantire i processi di informazione e di espressione del consenso informato da parte del paziente. a) Esistenza di una procedura specifica. b) Informazione registrata sulla cartella clinica. c) % utenti informati rispetto al totale. Rispetto delle modalità previste dalla procedura. a) Verifiche di conformità condotte dall’Azienda. b) Verifiche sistematiche della cartella clinica. a) Verifiche condotte dalla struttura aziendale per la Comunicazione. b) Verifica di segnalazioni e reclami. segue Sezione 4 - Tutela e partecipazione 68 IMPEGNO INDICATORE STANDARD L'Azienda si impegna a garantire notizie cliniche al ricoverato stesso e/o ai familiari, nel rispetto della privacy del paziente. a) Esistenza di una procedura a livello aziendale che preveda per ogni struttura l’acquisizione di notizie cliniche da parte del ricoverato e/o dei familiari del ricoverato, nel rispetto della privacy del paziente. Informazioni nelle Unità Operative di degenza sul medico di riferimento e orario di ricevimento. L’Azienda si impegna a garantire la consegna ai dimessi della relazione sanitaria per il medico di medicina generale o per il pediatra di libera scelta. Consegna della Numero dimessi a cui viene consegnata relazione a tutti i la relazione sanitaria pazienti dimessi. per il medico di medicina generale o pediatra di libera scelta/numero totale dei dimessi. L’Azienda si impegna a garantire la piena funzionalità di un Numero telefonico dedicato per le prenotazioni. Esistenza di una procedura per la gestione del Numero telefonico per le prenotazioni in tutta l'ASL. STRUMENTI DI VERIFICA Verifica a campione nelle U.O. di degenza. Verifiche sulle copie archiviate nella cartella clinica. Esistenza e funziona- Controllo delle lità del Numero segnalazioni telefonico per le pervenute. prenotazioni. Sezione 4 - Tutela e partecipazione 69 Tempi e accessibilità STRUMENTI DI VERIFICA IMPEGNO INDICATORE STANDARD L’Azienda si impegna a garantire l’accesso alle prestazioni specialistiche e diagnostiche entro i tempi previsti dalla normativa regionale. Numero prestazioni specialistiche e diagnostiche con accesso entro i tempi previsti dalla normativa regionale. Incremento di Monitoraggio prestazioni speciali- periodico dei tempi stiche e diagnostiche di attesa. entro i tempi di attesa massimi previsti. L’Azienda si impegna a garantire la consegna dei referti analitici entro 15 giorni, salvo particolari tipologie di esami. Numero referti consegnati dopo 15 giorni/numero totale dei referti consegnati esclusi gli esami che appartengono a tipologie particolari. Incremento dei referti consegnati con tempo di attesa inferiore o uguale a 15 giorni. Monitoraggio dei tempi di consegna dei referti. L’Azienda si impegna a garantire l’esistenza nei presidi Ospedalieri di protocolli di dimissioni protette che prevedano il coinvolgimento dei servizi territoriali. Esistenza nel presidio di protocolli di dimissioni protette che prevedano il coinvolgimento dei servizi territoriali (ADI) per alcuni particolari percorsi dichiarati. Esistenza di procedure per le dimissioni protette nei presidi. Verifiche aziendali con controlli a campione. Sezione 4 - Tutela e partecipazione 70 Aspetti alberghieri e comfort STRUMENTI DI VERIFICA IMPEGNO INDICATORE L’ Azienda si impegna ad eliminare progressivamente le camere con oltre quattro posti letto. Numero camere di degenza con oltre 4 posti letto/Numero totale camere di degenza. Eliminare in ogni presidio di ricovero le camere di degenza con oltre 4 posti letto entro i termini previsti dal piano ospedaliero. Piano di adeguamento ospedaliero/verifiche aziendali. L’Azienda si impegna a garantire la possibilità di prenotare la scelta del menù, per i pazienti a dieta libera. Presenza di due o più menù, per i pazienti a dieta libera prenotabile, al mattino o il giorno prima rispetto al momento della somministrazione del pasto. Possibilità per i ricoverati di prenotare il menù su almeno due alternative. Verifiche aziendali. STANDARD Struttura e logistica STRUMENTI DI VERIFICA IMPEGNO INDICATORE STANDARD L’Azienda si impegna a garantire un’idonea segnaletica interna ed esterna al fine di agevolare l’accesso alle strutture e l’orientamento all’interno di esse. Presenza di idonea segnaletica interna ed esterna agli edifici. Presenza negli edifici Verifiche aziendali. aziendali di una idonea segnaletica. Sezione 4 - Tutela e partecipazione 71 Aspetti burocratico-amministrativi STRUMENTI DI VERIFICA IMPEGNO INDICATORE STANDARD L’Azienda si impegna a garantire fogli informativi o informazioni sul sito web per procedure amministrative o sanitarie complesse. Informazioni con fogli informativi o sul sito aziendale per procedure amministrative o sanitarie complesse. Possibilità per i cittadini di essere informati su Procedure amministrative o sanitarie complesse con fogli informativi o sul sito aziendale. IMPEGNO INDICATORE STANDARD L’Azienda si impegna a garantire l’esistenza di una procedura per la gestione dei reclami che rispetti il tempo massimo di risposta di 30 gg e che utilizzi l’analisi dei reclami per migliorare la qualità dei servizi. a) Presenza di una procedura scritta per la gestione dei reclami. b) Azioni di miglioramento/esposti presentati per gli aspetti organizzativi. a) Rispetto delle modalità di gestione delle segnalazioni/reclami previste dalla procedura. b) Azioni di miglioramento realizzate rispetto ai reclami pervenuti per gli aspetti organizzativi. a) Relazione annuale sugli esposti e le segnalazioni. b) Azioni di miglioramento effettuate. L’Azienda si impegna a effettuare periodicamente la rilevazione della soddisfazione/gradimento degli utenti. Effettuazione della rilevazione della soddisfazione degli utenti con appositi questionari. Realizzazione, in un anno, di almeno una indagine di soddisfazione nelle strutture dell’Azienda. Pubblicizzazione sul sito web aziendale dell’analisi e dei dati scaturiti dai questionari. Verifiche aziendali. Tutela e ascolto STRUMENTI DI VERIFICA N.B. Per tali impegni, già realizzati o in corso di realizzazione, l'ASL SALERNO effettuerà verifiche periodiche al fine di garantire il mantenimento e miglioramento degli standard realizzati e degli impegni assunti Sezione 4 - Tutela e partecipazione 72 Regolamento dei diritti e dei doveri del cittadino-utente Il presente regolamento ha la finalità di richiamare le norme generali che, secondo la comunità scientifica e le Carte dei diritti del malato, devono orientare i comportamenti degli operatori, degli utenti, dei parenti o affini, e lo scambio d’informazioni fra di essi perché, in qualunque fase della malattia e in presenza di qualunque difficoltà organizzativa e strutturale, possano essere garantiti i diritti alla dignità, alla scelta responsabile e al mantenimento della personalità. I doveri 1. Il cittadino utente, quando accede ad un ad una struttura operativa dell’Azienda Sanitaria SALERNO è invitato ad avere un comportamento responsabile in ogni momento, nel rispetto e nella comprensione dei diritti dei malati, con la volontà di collaborare con il personale medico, infermieristico, tecnico e con la direzione della sede sanitaria in cui si trova. 2. L’accesso in Ospedale o in un’altra struttura sanitaria esprime da parte del cittadino-utente un rapporto di fiducia e di rispetto verso il personale sanitario ed ausiliario, presupposto indispensabile per l’impostazione di un corretto programma terapeutico ed assistenziale. 3. E’ dovere di ogni paziente informare tempestivamente i sanitari sulla propria intenzione di rinuncia, secondo la propria volontà, a cure e prestazioni sanitarie programmate affinché possano essere evitati sprechi di tempo e risorse. 4. Il cittadino utente è tenuto al rispetto degli ambienti, delle attrezzature sanitarie e degli arredi che si trovano all’interno delle strutture sanitarie, ritenendo gli stessi patrimonio di tutti e quindi anche propri. 5. A chiunque si trovi in una struttura sanitaria dell’Azienda ASL SALERNO (Ospedale o poliambulatorio ecc..) si raccomanda il rispetto degli orari delle visite stabiliti dalla Direzione Sanitaria, al fine di permettere lo svolgimento della normale attività assistenziale terapeutica e fornire la quiete e il riposo degli altri degenti. Si ricorda inoltre che per motivi igienico-sanitari e per il rispetto degli altri degenti presenti nella stanza ospedaliera è indispensabile evitare l’affollamento intorno al letto. 6. Per motivi di sicurezza e igienico-sanitari nei confronti dei bambini si sconsigliano le visite in Ospedale dei minori di dodici anni. Situazioni di particolare risvolto emotivo potranno essere prese in considerazione rivolgendosi al personale dell’Unità Operativa. 7. In situazione di particolare necessità, le visite al degente al di fuori dell’orario prestabilito (esposto nelle strutture aziendali) dovranno essere autorizzate con permesso scritto rilasciato dal Responsabile del reparto o da persona da lui delegata. In tal caso il familiare autorizzato dovrà uniformarsi alle regole del reparto ed avere un atteggiamento consono all’ambiente ospedaliero, favorendo al contempo la massima collaborazione con gli operatori sanitari e non. Sezione 4 - Tutela e partecipazione 73 8. Nella considerazione di essere parte di una comunità, è opportuno evitare qualsiasi comportamento che possa creare situazioni di disturbo o disagio agli altri degenti (affollamento di amici e parenti, rumori, luci accese, telefoni cellulari, radioline e tv con volume alto ecc.…) 9. E’ doveroso rispettare il riposo sia giornaliero che notturno degli altri degenti. 10. In Ospedale e nelle altre strutture aziendali è vietato fumare. Il rispetto di tale disposizione è un atto di accettazione delle presenza degli altri e un sano personale stile di vivere nella struttura ospedaliera. 11. L’organizzazione e gli orari previsti nella struttura sanitaria nella quale si accede, devono essere rispettati in ogni circostanza. Le prestazioni sanitarie richieste in tempi e modi non corretti determinano un notevole disservizio per tutta l’utenza. 12. E’ opportuno che gli utenti e visitatori si spostino all’interno della struttura ospedaliera utilizzando i percorsi riservati ad essi, raggiungendo direttamente le sedi di loro stretto interesse. 13. Il personale sanitario, per quanto di competenza, è invitato a far rispettare le norme enunciate per il buon andamento del reparto ed il benessere del cittadino malato. I diritti 14. L’utente ha diritto di essere assistito e curato con premura ed attenzione senza discriminazioni di sesso o di razza, nel rispetto della dignità umana e delle proprie convinzioni filosofiche e religiose. 15. In particolare, durante la degenza ospedaliera ha diritto ad essere sempre individuato con il proprio nome ( nel rispetto della privacy) anziché, secondo la prassi che non deve essere più tollerata, col numero o col nome della propria malattia. Ha altresì il diritto, se adulto, di essere interpellato con la particella pronominale “LEI”. 16. Il cittadino-utente ha il diritto di ottenere dalla struttura sanitaria informazioni relative alle prestazioni dalla stessa erogate, alle modalità di accesso ed alle relative competenze. Lo stesso ha diritto di poter identificare immediatamente le persone che lo hanno in cura. 17. Il cittadino-utente ha diritto di ottenere dal sanitario che lo cura informazioni complete e comprensibili in merito alla diagnosi della malattia, alla terapia proposta e alla relativa prognosi. (nel rispetto della privacy) 18. In particolare, salvo i casi d’urgenza nei quali il ritardo possa comportare grave pericolo per la salute, l’utente ha diritto di ricevere le notizie che gli permettono di esprimere un consenso effettivamente informato prima di essere sottoposto a terapie od interventi; dette informazioni debbono concernere anche i possibili rischi o disagi conseguenti il trattamento. Sezione 4 - Tutela e partecipazione 74 Ove il sanitario raggiunga il motivato convincimento dell’inopportunità di una informazione diretta, la stessa dovrà essere fornita, salvo espresso diniego del paziente, ai familiari o a coloro che esercitano potestà tutoria. Nel caso di pazienti di età inferiore ai 14 anni o di pazienti in coma comunque incapaci di intendere e di volere le stesse facoltà sono esercitate dai familiari più stretti o da coloro che esercitano potestà tutoria. Per i minori di età compresa fra i 14 e i 18 anni il parere del minore verrà ascoltato e costituirà, assieme a quello del genitore o altra figura esercitante la patria potestà, elemento di valutazione. 19. Il cittadino-utente ha, altresì diritto di essere informato sulla possibilità di indagini e trattamenti alternativi, anche se eseguibili in altre strutture. Ove l’utente non sia in grado di determinarsi autonomamente le stesse informazioni dovranno essere fornite alle persone di cui all’articolo precedente. 20. Il cittadino-utente ha diritto di ottenere che i dati relativi alla propria malattia ed ogni altra circostanza che lo riguardino, rimangano segreti nel pieno rispetto della privacy. 21. Il cittadino ha diritto ad una corretta informazione sull’organizzazione della struttura sanitaria, ma è anche un suo preciso dovere informarsi nei tempi e nelle sedi opportune possibilmente anche attraverso la consultazione del sito web aziendale (che permette un notevole risparmio di carta stampata) . 22. I bambini fino ai 12 anni d’età hanno diritto alla presenza dei genitori durante i trattamenti sanitari ad eccezione di quelli in cui, nel loro interesse diagnostico e terapeutico, ne sia necessaria l’assenza. 23. Il paziente ha il diritto di essere preparato a riconoscere e ad accettare lo stato di malattia, nonché a convivere con esso; nella fase terminale ha il diritto a trattamenti volti ad alleviare il più possibile le sue sofferenze. 24. L’Utente ha il diritto di proporre reclami, che debbono essere sollecitamente esaminati, ed essere tempestivamente informato (max.entro 30 gg.) sull’esito degli stessi con i tempi e i modi previsti dal vigente Regolamento di Pubblica Tutela. Hanno inoltre il diritto di avvalersi dell’assistenza degli organismi di Pubblica Tutela. Sezione 4 - Tutela e partecipazione 75 PROPOSTA DI REGOLAMENTO DI PUBBLICA TUTELA In un logica di rinnovata dimensione organizzativa, che si propone di garantire un’ effettiva rispondenza fra le attività aziendali e le istanze dei cittadini/utenti, le proposte, le segnalazioni, i reclami, i suggerimenti ed anche gli encomi, acquisiti all’Ente per il tramite della struttura Comunicazione - URP, sono sempre più da considerarsi tasselli essenziali nella definizione di percorsi migliorativi della qualità dei servizi erogati. Nella nuova ottica aziendale costituiscono una leva gestionale importante, in grado di evidenziare sia carenze che aspetti positivi dell’organizzazione, a partire dai quali è possibile modulare o rimodulare attività e servizi in funzione dei suoi azionisti principali: i cittadini/utenti. Affinché quanto esposto non resti solamente una ipotesi organizzativa, o un indirizzo non corrisposto, l’ASL SALERNO si impegna ad affiancare ed attivare gli opportuni meccanismi di comunicazione e di tutela del cittadino/a, ed i correttivi organizzativi in grado di evitare il ripetersi del disservizio, in maniera da fornire risposte adeguate, concrete, rapide e dirette alla utenza, mirando per tale via al rovesciamento della tradizionale percezione negativa dei servizi pubblici. È erroneo sostenere che laddove non vi siano segnalazioni di qualsivoglia natura, l’organizzazione debba ritenersi priva di criticità manifeste o latenti. Piuttosto ciò va interpretato come il segnale di un distacco, di una separazione netta tra l’Ente ed i suoi fruitori che sono impossibilitati nell’esercizio dei propri diritti. Come enunciato all’inizio il “reclamo” non è più conside- rato in una logica sanzionatoria, o tutto al più come la denuncia di gravi mancanze; è invece una modalità di partecipazione, un contributo alla evoluzione ed al miglioramento della organizzazione tutta. Ne consegue la necessità di un sistema di monitoraggio aziendale, incardinato presso la struttura Comunicazione/URP, che semestralmente (o con diversa cadenza temporale) produca una reportistica sia dei dati che delle azioni positive sviluppate a seguito delle segnalazioni,cosicché da riportare effettivamente il cittadino al centro della organizzazione, riflettendone indicazioni e giudizi, accrescendone la capacità di tutela e consentendo una crescita ed uno sviluppo organizzativo. Art. 1 - Finalità 1.Scopo della presente procedura è definire le modalità e le responsabilità adottate dall'Ente per la gestione dei reclami, delle segnalazioni, degli encomi e dei suggerimenti al fine di porre rimedio alle situazioni denunciate ed evitare il ripetersi di condizioni che creano insoddisfazione negli utenti. La gestione dei reclami, delle segnalazioni e dei suggerimenti, rappresenta uno strumento utile per il miglioramento della qualità dei servizi erogati, pertanto questa procedura si applica a tutti i processi gestiti dall’ASL SALERNO. 2.Chiunque può proporre un suggerimento, una segnalazione e/o un reclamo all’Amministrazione, riguardante sia uffici e/o servizi dell’ASL SALERNO. 3.L’ASL SALERNO si impegna a rispondere i reclami secondo la procedura delineata successivamente. 4.I reclami possono riguardare tutte le Sezione 4 - Tutela e partecipazione 76 attività svolte, i servizi, ed i prodotti erogati direttamente dall’ASL SALERNO. 5. La presentazione del reclamo non preclude il ricorso ad altri mezzi di tutela, amministrativi o giurisdizionali o il ricorso ad altri strumenti alternativi di risoluzione delle controversie. Art. 2 - Riferimenti 1. Legge 241/90 e ss.mm.ii. 2. Art. 14 D.Lgs 502/92. 3. DPCM 11.10.1994 “Direttiva sui principi di erogazione dei servizi nella P.A.”. 4. D.P.C.M. 19 maggio 1995 "Schema generale di riferimento della Carta dei servizi pubblici sanitari". 5. Legge 196/2003 6. D.Lgs 150/2009 “Attuazione della legge 15/2009 in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni”. 7. Delibera CIVIT 3/2012. 8. Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità della ASL SALERNO Delibera 611 del 13.06.2014 Art. 3 - Definizioni “Un reclamo è qualunque espressione di insoddisfazione che richieda una risposta” - Fonte: "The citizen’s charter complaint task force" Reclamo: è la sottoscrizione formale da parte del cittadino/utente attraverso cui viene evidenziata la non aderenza tra la prestazione fornita dall’azienda e le sue legittime aspettative ed i suoi diritti. Il reclamo in tal senso diviene, e tale è considerato nella ASL SALERNO, un efficace strumento di ascolto dei cittadini, flessibile e come tale in grado di attiva- re percorsi per il miglioramento e l’ottimizzazione della qualità dei servizi e delle prestazioni erogate. Suggerimento: è una proposta, proveniente sia dai cittadini/utenti che dai clienti interni, volta a proporre un adeguamento della prestazione erogata per il miglioramento dell’efficacia del processo. Segnalazione: differisce dal reclamo poiché non si configura come una protesta formale, ma più semplicemente come un avviso di un qualche malfunzionamento nella erogazione di una prestazione o di un servizio. Encomio: è una segnalazione di merito che il fruitore dei servizi o un cliente interno effettua volontariamente ed in completa autonomia, per segnalare una prestazione ricevuta che ha soddisfatto la richiesta oltre le aspettative. Art. 4 - Classificazione Per la classificazione si fa riferimento alle indicazioni trasmesse dall’Agenzia Regionale Sanitaria della Campania Struttura verifica sistema qualità - e fatte proprie da questa Azienda Sanitaria Locale Salerno. Art. 5 - Modalità di presentazione 1. Reclami, segnalazioni, suggerimenti ed encomi possono essere presentati all’azienda da parte dei cittadini/e, dai loro parenti o affini, da altri soggetti delegati, dalle associazioni e dagli organismi per la difesa e tutela dei diritti dei cittadini/e, purché queste siano regolarmente accreditate presso l’ASL SALERNO, o comunque registrate presso la Regione Campania, esercitando in questo modo il loro legittimo diritto di tutela. Sezione 4 - Tutela e partecipazione 77 2.Tali strumenti hanno ad oggetto fatti e comportamenti che, direttamente o indirettamente, hanno negato o limitato (da parte dell’Azienda, dei professionisti convenzionati) la piena fruibilità delle prestazioni e dei servizi, ed anche quando la limitazione o negazione delle prestazioni è conseguenza di un disservizio. 3. Si sostanziano in reclami, segnalazioni, suggerimenti ed encomi, secondo la definizione presente all’art. 3 del presente regolamento. 4. La presentazione può avvenire nei seguenti modi: a. lettera in carta semplice indirizzata a: Comunicazione/U.R.P. ed inviata a mezzo servizio postale o consegnata a mano presso una delle sedi distrettuali o ospedaliere; b. compilazione dell’apposito modello, che qui si allega quale parte integrante e sostanziale del presente regolamento, scaricabile anche dal sito istituzionale al link MODULISTICA, o distribuito presso le sedi Comunicazione/U.R.P. dell’ASL SALERNO. Il modello deve essere debitamente compilato in tutte le sue parti e regolarmente sottoscritto dal proponente; c. tramite fax alle sedi Comunicazione - U.R.P.; d. tramite posta elettronica all’indirizzo e-mail: [email protected] e. tramite Posta Elettronica Certificata all’indirizzo: [email protected] f. tramite form on line disponibile sul sito aziendale www.aslsalerno.it g. tramite il link “Insieme per la Sanità” della RegioneCampania ; h. tramite il network “Linea Amica” al numero 800 301 (da rete fissa) 06 828881 (da cellulare) i. verbalmente per il tramite degli operatori della struttura Comunicazione - URP con contestuale sottoscrizione dell’apposito modulo. 5. La loro presentazione non impedisce né preclude la proposizione di impugnative in via giurisdizionale ed amministrativa. 6. Per quanto riguarda i reclami pervenuti in forma anonima questi saranno prima verificati e poi eventualmente trattati. Art. 6 - Tempi di presentazione 1. I reclami, le segnalazioni, i suggerimenti e gli encomi, dovranno essere presentati, nei modi sopra elencati, di norma entro 30 giorni dal momento in cui l’interessato abbia avuto conoscenza dell’atto o comportamento lesivo dei propri diritti in linea con quanto disposto dall’art. 14 del D.Lgs 502/92 (Partecipazione e tutela dei diritti dei cittadini). 2. L’Amministrazione in casi eccezionali si riserva, in rapporto all’importanza ed alla complessità di quanto segnalato, di valutare anche reclami presentati oltre tale termine sempre che sia possibile procedere all’accertamento dei fatti. Art. 7 - Adempimenti preliminari 1. La struttura Comunicazione - URP riceve i reclami e provvede a: a. dare pronta risposta all’utente per i reclami che si presentano di prevedibile e univoca definizione, interpellando comunque le Strutture/Servizi, le UU.OO. e gli uffici interessati, in questi casi il Direttore Responsabile del Distretto, il Direttore Sanitario Sezione 4 - Tutela e partecipazione 78 e/o il Direttore Amministrativo del Presidio Ospedaliero, il Direttore del Dipartimento sia esso Strutturale o Funzionale (come da atto aziendale), il Direttore della Struttura Complessa Centrale o Dipartimentale, acquisisce tutte le informazioni, le relazioni o i pareri inerenti il reclamo/segnalazione ed utili alla definizione della risposta; b. i soggetti coinvolti DEVONO ENTRO E NON OLTRE 10 giorni dalla data di ricezione del reclamo e/o della segnalazione, fornire esaustiva e completa risposta alla competente struttura per la Comunicazione - URP. In caso di reclamo inerente struttura convenzionata, dovrà fornire risposta il legale rappresentante della stessa. Per reclami afferenti i servizi socio-sanitari, l’istruttoria compiuta dal direttore responsabile del distretto è supportata sempre dalle relazioni dei funzionari/dirigenti competenti. In ogni caso il reclamo/segnalazione è ritenuto un elemento per la verifica dei Dirigenti ed il miglioramento della loro attività. Ogni Dirigente/Responsabile ha il dovere di collaborare con le Direzioni ed in particolare riguardo ai reclami deve: i. fare ampia, approfondita e tempestiva istruttoria sui casi oggetto di reclamo/segnalazione; ii. individuare, mettere in praticare e comunicare alla struttura Comunicazione - URP, le misure organizzative tese ad evitare il ripetersi dei disagi; iii. informare il personale dipendente sulle situazioni oggetto di reclamo/segnalazione e sulle eventuali misure organizzative adottate. c. nei casi in cui si ravvisi un fatto che possa dare origine a responsabilità penali, la struttura Comunicazione URP informa tempestivamente il Servizio Affari Legali consegnando allo stesso tutta la relativa documentazione; d. trasmettere alla Commissione Consultiva Mista e Partecipativa le pratiche di competenza; e. attivare procedure di chiarimento diverse da quelle sopra indicate, anche promuovendo, ove si riscontrino le necessarie disponibilità, incontri formali tra utente e operatori coinvolti, al fine di chiarire più rapidamente i fatti. 2. Nell’espletamento delle procedure di cui ai punti precedenti è assicurato il raccordo ed il supporto con la Direzione Aziendale. 3. I dipendenti dell’Azienda sono tenuti a fornire la necessaria collaborazione alla struttura Comunicazione - URP per gli adempimenti loro richiesti ai sensi del presente regolamento. Costituisce violazione dei doveri di ufficio non dare seguito alle richieste, senza adeguata motivazione, pertanto il difetto di collaborazione è segnalato ai competenti organi aziendali per le decisioni di competenza. 4. I reclami pervenuti ma non di competenza della ASL SALERNO, saranno inoltrati con nota di accompagnamento alla competente amministrazione. Art. 8 - Attività istruttoria 1. La struttura Comunicazione - URP, per l’espletamento della fase istruttoria, Sezione 4 - Tutela e partecipazione 79 può: a. acquisire tutti gli elementi necessari alla formazione di giudizio, consultare e ottenere copia, senza limitazione alcuna, di tutti gli atti e documenti relativi all’oggetto del proprio intervento; b. richiedere relazioni o pareri di tecnici ed esperti della Azienda Sanitaria; c. accedere agli uffici, ai reparti ospedalieri, agli ambulatori e a tutte le strutture in genere per adempiere agli accertamenti che si rendano necessari; d. i soggetti cui è richiesta attività istruttoria preliminare devono fornire risposta e documentazione alla struttura Comunicazione - URP entro e non oltre 15 giorni lavorativi, trascorsi i quali, l’inadempienza del soggetto verrà sottoposta all’attenzione della Direzione Aziendale, dell’Organismo Indipendente di Valutazione e della Commissione Consultiva Mista e Partecipativa. Art. 9 - Risposta all’utente 1. La struttura Comunicazione – URP fornisce risposta scritta, almeno interlocutoria, entro e non oltre 30 giorni dal ricevimento del reclamo/segnalazione. 2. La risposta all’utente può configurarsi come interlocutoria e non conclusiva per i seguenti motivi: a. necessità motivate di ulteriori accertamenti; b. motivati ritardi nelle risposte dei Responsabili delle Strutture organizzative coinvolte. 3. La risposta, se interlocutoria, deve obbligatoriamente essere seguita da risposta definitiva entro e non oltre i successivi 30 giorni. La risposta definitiva dovrà sempre contenere i seguenti elementi: a. la data ed il luogo della ricezione del reclamo/segnalazione; b. l’indicazione dell’avvenuta ricezione del reclamo/segnalazione, c. l’identificazione del responsabile del procedimento della struttura di competenza ove è avvenuto il disservizio; d. la dichiarazione che la presentazione di osservazioni ed opposizioni non impedisce né preclude la proposizione di impugnative in via giurisdizionale ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs 502/92 e ss.mm.ii.; e. la possibilità di richiedere il riesame del provvedimento alla Commissione Consultiva mista e partecipativa, con motivata istanza in carta semplice indirizzata alla stessa; f. ogni utile informazione al cittadino per facilitarne la fruibilità dei servizi sanitari e socio sanitari; g. tutto quanto si ritenga utile per migliorare il rapporto con il cittadino. 4. La risposta è inviata oltre che al richiedente, anche ai Responsabili delle strutture aziendali coinvolte nel reclamo/segnalazione. Art. 10 - Esercizio della tutela nelle strutture private accreditate e/o provvisoriamente accreditate 1. Il diritto alla tutela e le modalità per il suo esercizio, di cui al presente regolamento è riconosciuto anche nei confronti di cittadini e cittadine che liberamente hanno scelto di fruire di prestazioni erogate dalle strutture private accredita- Sezione 4 - Tutela e partecipazione 80 te che inseriranno questo diritto riconosciuto all’interno delle Carte dei servizi delle strutture, nelle procedure di accreditamento devono essere previste ed assicurate ai cittadini ed alle cittadine delle strutture private, la tutela garantita dal presente regolamento. Art. 11 Presupposti per l’attivazione del Comitato di partecipazione 1. Nei casi in cui l'utente si dichiari insoddisfatto degli esiti prodotti in prima istanza e nel caso in cui la struttura Comunicazione - URP non sia in possesso degli atti necessari a formulare un’adeguata risposta, l'esame della questione può essere rinviato al Comitato di partecipazione. 2. Il Comitato di partecipazione è un organismo di tutela di secondo livello con una funzione “super partes”, a composizione paritetica, presieduta da persona esterna alla Azienda Sanitaria. 3. La finalità dell’organismo è quella di gestire e risolvere le controversie con procedure conciliative, al fine di giungere ad una decisione condivisa dalle parti, al di fuori di ogni altro mezzo amministrativo o giurisdizionale, attraverso l’accertamento dei fatti e l’individuazione delle cause che hanno limitato o negato il diritto alla prestazione sanitaria, al fine di contribuire al loro superamento. 4. Le questioni che possono essere oggetto di valutazione da parte del Comitato di partecipazione riguardano gli atti ed i comportamenti che neghino o limitino la dignità del cittadino e la fruibilità delle prestazioni sanitarie che incidano sulla qualità del servizio. 5. In particolare il Comitato di partecipa- zione espleta le seguenti funzioni: a) riesamina i casi per i quali il Soggetto si sia ritenuto insoddisfatto in merito alle risposte ottenute e quelli per i quali la struttura Comunicazione - URP non ritenga di essere in grado di formulare un’adeguata risposta; b) formula proposte di mediazione per eventuali controversie fra Azienda Sanitaria e cittadino riguardo le modalità di erogazione delle prestazioni e la tutela dei diritti; c) esamina i casi per i quali non è stata data risposta entro i termini previsti dal precedente art. 9; d) può indicare al Direttore Generale proposte migliorative dei servizi offerti nell’interesse della popolazione. 6. Non rientrano nella competenza del Comitato di partecipazione le evidenze che comportano valutazioni di carattere tecnico-professionale relative agli interventi sanitari e connesse a richieste di risarcimento danni. Art. 12 Tentativo di conciliazione 1. La commissione promuove, ove possibile un tentativo di conciliazione tra le parti. 2. Successivamente al tentativo di conciliazione, il Comitato emette parere di merito, tenendo conto dei riscontri oggettivi emersi e delle possibili soluzioni prospettate nel tentativo di conciliazione. Art. 13 Composizione del Comitato di partecipazione 1. Il Comitato è composto da 9 membri: 2 Rappresentanti delle associazione di 81 volontariato. Due (2) Rappresentanti di tutela dei consumatori e utenti. Due (2) Rappresentanti di associazioni promozione sociale. Tre (3) Rappresentanti dell’Azienda Sanitaria Locale: il Direttore Generale .o suo delegato, il Direttore Sanitario o suo delegato, il Direttore della struttura Comunicazione. 2. I rispettivi membri supplenti vengono designati negli stessi termini. 3. Il Presidente titolare e quello supplente sono designati dal Direttore Generale scelti tra persone esterne alla Azienda Sanitaria Locale SALERNO che per studi o esperienze dimostrino con idoneo curriculum la loro conoscenza in materia di tutela dei diritti, di problematiche sanitarie e giuridiche. 4. Non sono designabili coloro che intrattengono rapporti di consulenza o convenzione con le Aziende o con le Associazioni di volontariato o gli organismi di tutela o dipendenti pubblici in attività di servizio che svolgono funzioni nel settore socio sanitario. 5. I membri rappresentanti degli organismi di tutela e di volontariato (supplenti e titolari) sono designati dalle associazioni accreditate presso l’Azienda Sanitaria Locale SALERNO in quanto intrattengono rapporti con le medesime, ai sensi dell’art 14 comma 7 e 4 del D.Lgs. 502/92 ss.mm.ii 6. I membri rappresentanti l’Azienda Sanitaria Locale SALERNO (titolari e supplenti) sono designati direttamente dal Direttore Generale. 7. Il Comitato di partecipazione è nominata con atto del Direttore Generale. Art. 14 Modalità di funzionamento del Comitato di partecipazione 1. Il Comitato dura in carica 3 anni ed i membri titolari non possono espletare più di 2 mandati consecutivi. 2. I membri decadono dalla nomina per la mancata partecipazione, senza giustificazione, a tre riunioni consecutive del Comitato. 3. I membri del Comitato sono tenuti al segreto sulle notizie di cui siano venuti in possesso per ragioni di ufficio e che siano da ritenersi segrete o riservate ai sensi delle leggi vigenti. 4. Le sedute del Comitato sono valide con la presenza di almeno 5 componenti (Presidente incluso). 5. Il Comitato al fine di formulare parere di propria competenza, ha facoltà di convocare l’autore del reclamo nonché i soggetti del cui atto o comportamento il Comitato è chiamato a decidere. 6. Le funzioni di segreteria e di supporto sono svolte dalla struttura Comunicazione – URP. Art. 15 Procedura di riesame 1. Il Presidente del Comitato di partecipazione acquisisce dalla struttura Comunicazione-URP tutta l’istruttoria già svolta e dopo l’eventuale integrazione, invia ai componenti l’ordine del giorno con la relativa documentazione almeno 7 giorni prima della riunione. 2. Il Comitato si pronuncia, acquisiti gli elementi necessari, in caso contrario essa può avvalersi eventualmente della consulenza degli Ordini e Collegi Professionali. 3. Ogni questione viene decisa di norma, non oltre la seconda riunione, completata l’istruttoria. 82 4. Qualora siano coinvolti operatori, alla riunione del Comitato di partecipazione possono partecipare i Presidenti degli Ordini e Collegi Professionali o loro delegati, nonché i Rappresentanti delle categorie di relativa appartenenza. Art. 16 Decisione 1. Il Comitato di partecipazione, di norma, decide entro 60 giorni. 2. La decisione del Comitato deve indicare se essa è stata presa all’unanimità o a maggioranza, in questo caso, i membri che hanno votato contro o che si sono astenuti possono motivare espressamente il loro dissenso. 3. Il parere del Comitato, se fatto proprio dal Direttore Generale, viene comunicato dal medesimo al soggetto interessato. 4. Se il Direttore Generale non condivide la decisione ne richiede il riesame al Comitato, indicando i motivi del dissenso. Il Comitato riesamina il caso alla luce dei motivi indicati dal Direttore Generale. Il Direttore Generale può richiedere il riesame una sola volta. 5. La struttura Comunicazione - URP comunica la decisione del Direttore Generale all’Autore, alle Associazioni di Volontariato ed agli Organismi di Volontariato accreditati presso l’Azienda Sanitaria, ai sensi dell’art. 14 comma 7 del D.Lgs. 502/92. 6. La Direzione aziendale informa il Comitato e gli attori del procedimento in ordine ai provvedimenti adottati, in relazione alle conclusioni e alle proposte cui il Comitato è pervenuta. Art. 17 Relazione di servizio 1. La struttura Comunicazione-URP predispone annualmente una relazione, corredata da dati statistici, circa le segnalazioni, osservazioni, opposizioni, denunce o reclami pervenuti (individuando i punti critici dell’organizzazione aziendale le eventuali proposte al riguardo) che trasmette alla Direzione Generale e presenta al Comitato di partecipazione. Art. 18 Rinvio 1. Per quanto non previsto nel presente regolamento si fa riferimento alla normativa vigente in materia, nonché alle direttive emanate dalla Giunta Regionale. Utente URP Direttore Macrosttura Resp/ Legale rappresentante Dirigente Legale rappresentante Presentazione reclamo Invio reclamo Competenza? Inoltro reclamo a Dir. di pertinenza Invio reclamo SI’ Informazione Ricezione Richiesta chiarimenti Studio reclamo Elaborazione risposta Collaborazione Invio relazione Inoltro risposta Ricezione risposta Elaborazione Competenza? SI’ NO Silenzio assenso Richiesta riesame Ricezione risposta Invio risposta Note Sezione 4 - Tutela e partecipazione 83 Dimensioni della qualità aziendale La condivisione e lo sviluppo delle metodologie e degli strumenti della qualità in tutti gli ambiti lavorativi, costituisce la strategia per il progressivo miglioramento di alcuni settori dell’ organizzazione. La metodologia del sistema qualità aziendale, fornisce strumenti per supportare e seguire i progetti proposti dalle diverse strutture organizzative nella fase di elaborazione e di valutazione finale dei risultati ottenuti. Come naturale evoluzione di tale processo, i progetti che fanno parte del Piano della Qualità Aziendale, coprono un ampio spazio delle aree tematiche della qualità, disegnando un sistema a molteplici dimensioni qualitative: • valutazione della qualità percepita dagli utenti • valutazione del Benessere Organizzativo e del clima Azienda aziendale • miglioramento dell’efficacia e dell'efficienza • diffusione della cultura della qualità Indagine sulla qualità dei servizi: l’audit civico L'Audit civico consiste in un'analisi critica e sistematica dell'azione della azienda sanitaria, promossa dalle organizzazioni civiche e si configura come uno strumento a disposizione dei cittadini per promuovere la valutazione della qualità delle prestazioni delle aziende sanitarie locali. Questo sistema di valutazione, effettuata da equipe miste composte da cittadini volontari e da operatori dell’ASL, dà forma concreta alla centralità del cittadino e della sua esperienza, alla promozione di forme di partecipazione civica nella gestione dei servizi sanitari, superando l’autoreferenzialità nella fase di valutazione. L'Audit civico misura il rispetto di determinati standard quanti-qualitativi previsti da impegni contrattuali e dalla Carta dei Servizi, il grado di rispondenza alle attese e ai bisogni dei cittadini delle politiche aziendali adottate, l’effettiva attuazione di adempimenti e obblighi normativi. Sezione 4 - Tutela e partecipazione 84 La mediazione dei conflitti L'organizzazione sanitaria è un sistema complesso che si fonda sulla relazione tra persone o gruppi di persone, che a diverso titolo intervengono nei processi portando con sé interessi diversi. Dove c’è relazione può sorgere un conflitto e le dirette conseguenze potrebbero essere: • l’incrinarsi del patto tra i cittadini e le istituzioni; • l’incrinarsi del rapporto di fiducia fra le categorie coinvolte; • la crescita del numero di denunce e il conseguente aggravio dei costi per l'azienda sanitaria. In questo contesto si colloca l’attività di mediazione trasformativa quale strumento atto a gestire le criticità relazionali, attraverso uno spazio di ascolto e un luogo di confronto, volontario ed informale, rivolto agli utenti e agli operatori, con un percorso che valorizzi l'attenzione alla persona. La mediazione trasformativa può essere intrapresa prima che siano adite le vie legali e si propone di ristabilire una relazione interrotta tra più parti con una modalità di gestione del conflitto volta alla conciliazione e negoziazione, in quanto mira ad una elaborazione più profonda del conflitto. L’equipe di mediazione è coordinata dalla direzione della Comunicazione aziendale che li attiva rispetto a particolari istanze della cittadinanza ed è composto da personale della S.C. COMUNICAZIONE opportunamente formato. Una volta attivato, il mediatore valuta se ci siano i presupposti affinché l’intervento di ascolto e mediazione possa rappresentare una risorsa propedeutica a conciliazioni tra soggetti confliggenti, grazie all’effetto di deescalation dell’atteggiamento conflittuale. Il mediatore è quindi chiamato a risolvere ostilità, diffidenze e spirito di rivalsa tra le parti, nonché a recuperare, ridurre o evitare eventuali danni all’immagine all’Ente, rifedelizzando contestualmente i cittadini. Associazionismo e volontariato RAPPORTI ASL NO PROFIT La Struttura Rapporti ASL No Profit promuove, nel rispetto della normativa vigente e del principio della Sussidiarietà, la presenza e l’apporto delle Organizzazioni che operano senza scopo di lucro nelle strutture aziendali, per i servizi di rete a sostegno delle persone ed in risposta a bisogni sociali, sociosanitari ed educativi. Nel riconoscere il valore sociale e la funzione della attività di tali Organismi, come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo, nella programmazione e realizzazione di interventi integrati aziendali è favorita la partecipazione delle Organizzazioni No Profit quale Valore Aggiunto all’offerta dei Servizi dell’ASL Salerno. Pertanto l’ASL attraverso la Struttura Rapporti ASL No Profit fra le altre finalità persegue: - La Costruzione di una cultura del non profit nelle attività e nei processi aziendali, - La Mappatura dell’esistente e l’implementazione del servizio, - La Costruzione di una rete territoriale, rapporti con le diverse Strutture Aziendali sia Centrali che periferiche, e la costruzione di una rete esterna con Enti, Associazioni, Organizzazioni, - L’ Unitarietà del processo di program- Sezione 4 - Tutela e partecipazione 85 mazione e coordinamento delle attività relative ai Rapporti Asl No Profit, - Gli obiettivi aziendali in sinergia con le organizzazioni senza scopo di lucro, - Nell’ottica della promozione e tutela della salute, il programma delle attività in collaborazione con gli Enti di riferimento. La Struttura ASL no Profit si articola in due Aree: - Attività ASL No Profit - Promozione ed Educazione alla salute ed opera con i relativi Referenti Dipartimentali, Distrettuali ed Ospedalieri. Struttura Complessa Rapporti ASL no Profit ELENCO ORGANIZZAZIONI NO PROFIT 2ª Mappatura, soggetta ad integrazione periodica, delle Organizzazioni No profit presenti sul territorio aziendale, segnalate dai Direttori dei Dipartimenti, dei Distretti e dei Presidi Ospedalieri, su richiesta della Struttura Rapporti ASL No Profit. AREA NORD Denominazione Organizzazione no Profit segnalate U.N.A. (Uomo- Natura-Animali) di Pontecagnano Faiano- Associazione di Volontariato Dipartimento di Prevenzione Fondazione Ce.R.P.S. Centro Ricerche sulla Psichiatria e le Scienze Umane Dipartimento di Salute Mentale IUCAN Società Cooperativa Sociale di tipo B Dipartimento di Salute Mentale A.P.S. Associazione di Promozione Sociale "L'Approdo " di Angri Dipartimento di Salute Mentale Associazione "I Sarrastri" ONLUS Distretto Sanitario di Sarno - Pagani Gruppo Maria SS. Pagani (SA) Distretto Sanitario di Sarno - Pagani Associazione Nazionale No AIDS Onlus A.N.N.A. Distretto Sanitario di Sarno - Pagani Associazione"Castello Pubblica Assistenza - ONLUS" Distretto Sanitario di Angri-Scafati Caritas Diocesana di Nocera-Sarno Distretto Sanitario di Nocera Associazione "FRIDA Contro la Violenza di Genere " Distretto Sanitario di Cava - Costa D'Amalfi A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) Sarno Presidio Ospedaliero di Sarno A.GE. Associazione Italiana Genitori ONLUS Presidio Ospedaliero di Sarno Associazione La Rondinella ONLUS Presidio Ospedaliero di Sarno Associazione AVIS di Sarno Presidio Ospedaliero di Sarno Associazione Teniamoci per Mano ONLUS Presidio Ospedaliero di Sarno A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) Nocera Presidio Ospedaliero di Nocera - Pagani AVIS Comunale di Nocera Inferiore Presidio Ospedaliero di Nocera - Pagani Associazione " Roberto Manzo" ONLUS Presidio Ospedaliero di Nocera - Pagani A.I.L. Associazione Italiana Contro le Leucemie" Sez. Marco Tulimieri" ONLUS Presidio Ospedaliero di Nocera - Pagani 1 Cittadinanza Attiva -Tribunale per i Diritti del Cittadino e del Malato Presidio Ospedaliero di Nocera - Pagani AVIS Comunale di Pagani Presidio Ospedaliero di Nocera - Pagani Associazione Angeli ONLUS di Pagani Presidio Ospedaliero di Nocera - Pagani AVIS Provinciale Salerno Presidio Ospedaliero di Nocera - Pagani Associazione Teniamoci per Mano ONLUS Presidio Ospedaliero di Nocera - Pagani A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) Scafati Presidio Ospedaliero di Scafati Cittadinanza Attiva -Tribunale per i Diritti del Cittadino e del Malato Presidio Ospedaliero di Scafati AREA CENTRO Denominazione Organizzazione no Profit segnalate U.N.A (Uomo- Natura-Animali) di Pontecagnano Faiano- Associazione di Volontariato Dipartimento di Prevenzione Lega Nazionale per la difesa del cane sezione di Salerno Dipartimento di Prevenzione Consorzio La Rada Dipartimento di Salute Mentale Cooperativa Sociale StalKer (coop. di tipo B) Dipartimento di Salute Mentale Genny è tornata Dipartimento di Salute Mentale Casamica Dipartimento di Salute Mentale Caritas Diocesana di Salerno- Campagna-Acerno Distretto Sanitario di Mercato San Severino Associazione ONLUS "Noi Per Te"- Volontariato per Cure Palliative Distretto Sanitario di Salerno Caritas Diocesana di Salerno- Campagna-Acerno Distretto Sanitario di Giffoni Valle Piana Caritas Diocesana di Salerno- Campagna-Acerno Distretto Sanitario di Battipaglia Associazione AUSER Volontariato ONLUS Battipaglia Distretto Sanitario di Battipaglia Associazione Volontaria Spes Unica Distretto Sanitario di Battipaglia EMMANUEL Distretto Sanitario di Battipaglia LOGOS Distretto Sanitario di Battipaglia 2 A.I.M.A. Associazione Alzheimer Napoli ONLUS Distretto Sanitario di Battipaglia Associazione "San Michele Arcangelo" Distretto Sanitario di Battipaglia A.I.M.A. Associazione Alzheimer Napoli ONLUS Distretto Sanitario di Eboli L'Altritalia Distretto Sanitario di Eboli Croce Gialla - Soccorso Volontario Città di Campagna Distretto Sanitario di Eboli Associazione Chiara Paradiso "La Forza dell'Amore" ONLUS Distretto Sanitario di Eboli Associazione Musicale "Eboli Chopin" Distretto Sanitario di Eboli Tertium Millennium Società Cooperativa Sociale Distretto Sanitario di Eboli Il Sentiero Onlus Distretto Sanitario di Eboli Comitato 1 Hospice per Eboli e Amici dell'Ospedale SS. Maria Addolorata Distretto Sanitario di Eboli Associazione "Arcobaleno Marco Iagulli" ONLUS Distretto Sanitario di Eboli Associazione di Promozione Sociale "Mi Girano Le Ruote" Distretto Sanitario di Eboli A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) Battipaglia Presidio Ospedaliero di Battipaglia Associazione "Arcobaleno Marco Iagulli" ONLUS Presidio Ospedaliero di Battipaglia Cittadinanza Attiva -Tribunale per i diritti del Cittadino e del Malato Presidio Ospedaliero di Battipaglia A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) Eboli Presidio Ospedaliero di Eboli Caritas Diocesana di Salerno- Campagna-Acerno Presidio Ospedaliero di Oliveto Citra AREA SUD Denominazione Organizzazione no Profit Segnalate Associazione Animalisti Sala Consilina Vallo di Diano Dipartimento di Prevenzione Associazione "Amici di Nelson" ONLUS Vallo Dipartimento di Prevenzione A.T.A.P.S. Associazione tutela ambientale ONLUS Dipartimento di Prevenzione Associazione Sportiva "Podistica Cilento SS 18" Vallo della Lucania Dipartimento di Prevenzione 3 Consorzio La Rada Dipartimento di Salute Mentale CARITAS Diocesana di Vallo della Lucania Dipartimento delle Dipendenze Patologiche Associazione Fiore di Mandorlo "Caterina Russo" ONLUS Distretto Sanitario di Sala Consilina Polla Associazione di Volontariato ONLUS "V.A.M.O.S. " Volontari per l'Assistenza ai Malati Oncologici e Non Solo Distretto Sanitario di Sala Consilina Polla CARITAS Diocesana di Vallo della Lucania Distretto Sanitario di Capaccio Associazione Movimento per la Vita Distretto Sanitario di Agropoli CARITAS Diocesana di Vallo della Lucania Distretto Sanitario di Agropoli Associazione "Orizzonte" ONLUS Distretto Sanitario di Agropoli Associazione di Volontariato "Verso la Vita" Distretto Sanitario di Agropoli ARCAT Campania "Associazione Regionale dei Club Alcologici Territoriali" Distretto Sanitario di Agropoli CARITAS Diocesana di Vallo della Lucania Distretto Sanitario di Vallo della Lucania Gruppo di Volontariato "La Provvidenza" Distretto Sanitario di Vallo della Lucania Associazione "Una Goccia nell'Oceano" ONLUS Distretto Sanitario di Sapri Associazione "Raffaele Passarelli" ONLUS Distretto Sanitario di Sapri Associazione "Carmine Speranza" ONLUS Distretto Sanitario di Sapri CARITAS Diocesana di Teggiano - Policastro Distretto Sanitario di Sapri ONLUS ANSABBIO Associazione Nazionale Spettacolo a Beneficio dei Bambini in Ospedale Presidio Ospedaliero di Polla CARITAS Diocesana di Vallo della Lucania Presidio Ospedaliero di Roccadaspide A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) Vallo della Lucania Presidio Ospedaliero di Vallo CARITAS Diocesana di Teggiano - Policastro Presidio Ospedaliero di Sapri A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) Sapri Presidio Ospedaliero di Sapri C.A.V. Centro Aiuto alla Vita Presidio Ospedaliero di Sapri Associazione "Sorriso Monica Magliano" ONLUS Presidio Ospedaliero di Sapri 4