Proposta Carta dei Servizi

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ASL
SALERNO
Azienda Sanitaria Locale Salerno
Proposta
Carta dei Servizi
Sezione 1 - Presentazione dell’Azienda e principi fondamentali
2
PRESENTAZIONE
La Regione Campania con la legge Regionale n. 32/94, in applicazione del Decreto Legislativo di Riforma sanitaria n.
502/1992, ha istituito le Aziende Sanitarie Locali.
L’ASL Salerno costituita con DGRC n. 505
del 20.03.2009 ai sensi e per gli effetti
dell’art. 2, comma j, lett. A, è una azienda
dotata di personalità giuridica di diritto
pubblico, con autonomia
regolamentare, organizzativa, patrimoniale e
contabile.
Compito principale dell’ASL, è assicurare
ai propri assistiti
l’erogazione delle
prestazioni sanitarie specialistiche e di
ricovero contemplate dai livelli essenziali
di assistenza (LEA), attraverso contratti e
convenzioni con le strutture sanitarie
accreditate.
Compito dell’ASL è esercitare le funzioni
di programmazione e realizzazione della
rete di unità di offerta socio-sanitarie, nel
rispetto della programmazione regionale
e in armonia con le linee di indirizzo
formulate dai comuni attraverso la conferenza dei sindaci del territorio di competenza.
Mission dell’ASL è programmare, acquistare e controllare, affinché la rete di
offerta a livello locale, corrisponda alle
domande di salute dei cittadini con
prestazioni sanitarie e socio sanitarie
appropriate, in un sistema libero ed
equo.
FINALITÀ
L’Azienda Sanitaria Locale Salerno garantisce a tutti i cittadini presenti sul suo
territorio la tutela della salute attraverso
i Presidi Territoriali ed Ospedalieri
avvalendosi anche di altri soggetti del
settore privato accreditato (laboratori di
analisi e case di cura privati accreditati e
Residenze Sanitarie Assistenziali) con i
quali l’Azienda ha rapporti di convenzione. L’Azienda ha rapporti convenzionali
anche con il privato sociale, come
Associazioni di volontariato Onlus.
Attraverso la rete dei presidi distrettuali
promuove la cultura della salute e della
prevenzione; assicura la risposta ai
bisogni primari di salute su attivazione
del proprio medico curante o di altri
professionisti sanitari, garantendo anche
l’integrazione socio-sanitaria.
Persegue gli obiettivi di efficacia ed
efficienza negli interventi, garantendo
tempestività, equità, trasparenza e
accessibilità.
Riferimenti:
Sede legale
Salerno in Via Nizza, 146
CAP 84124
C.F. e P.I 04701800650
PEC: [email protected]
Centralino tel 089 691111
Sito internet: www.aslsalerno.it
Sezione 1
3
PRINCIPI FONDAMENTALI
L’erogazione dei servizi da parte dell’Azienda Sanitaria Locale Salerno si uniforma
ai principi sanciti dalla Direttiva della
Presidenza del Consiglio dei Ministri del
27.01.94 :
eguaglianza: i servizi sono erogati
secondo forme e regole uguali per tutti,
a prescindere dal sesso, razza, lingua,
religione e opinioni politiche. Viene
garantita parità di trattamento tra le
diverse aree geografiche e tra le diverse
categorie di utenze;
imparzialità: il comportamento degli
operatori nell’erogare il servizio è
improntato a criteri di obiettività,
imparzialità e neutralità;
continuità: le prestazioni dei servizi
sono erogate con continuità;
diritto di scelta: è facoltà dell’utente
scegliere il soggetto erogatore del
servizio nei casi consentiti dalla normativa vigente;
partecipazione: al cittadino utente è
garantita la partecipazione alla prestazione del servizio pubblico anche
attraverso associazioni di volontariato e
di tutela dei diritti;
diritto alla privacy: ogni attività
dell’ASL sarà orientata e sviluppata
coinvolgendo tutti i propri operatori ad
ogni livello verso comportamenti che si
ispirino ai seguenti valori:
centralità del cittadino, attraverso
una organizzazione dei propri servizi
che consideri l’utente come il primo
riferimento dell’azienda;
fattore umano, valorizzando il lavoro
del proprio personale, la professionalità, rafforzando il senso di appartenenza Aziendale, stimolando la
creatività e la capacità di collaborazione per il raggiungimento di obiettivi comuni;
umanizzazione dei rapporti, per il
miglioramento delle relazioni con il
cittadino utente.
trasparenza: garantita attraverso la
progressiva e costante implementazione dei contenuti di cui al Decreto
Legislativo 33/2013, presenti nella
apposita sezione del sito aziendale
“Amministrazione
denominata
Trasparente” ; per mezzo dell’accesso
agli atti e documenti amministrativi
dell’ASL Salerno;
efficacia delle prestazioni: attraverso
servizi orientati effettivamente alla
promozione della salute e che garantiscono la corrispondenza agli obiettivi
della programmazione sanitaria e
sociale,
efficienza delle prestazioni: attraverso
l’ottimizzazione dell’impiego di tutte le
risorse disponibili riducendone l’uso
improprio e gli sprechi;
innovazione e miglioramento della
qualità: attraverso l’adattamento della
struttura organizzativa alle nuove
esigenze della cittadinanza
etica professionale: interpretando il
proprio lavoro come giusto equilibrio
di competenza, integrità, immagine
aziendale evitando di suscitare conflitto fra deontologia professionale e
finalità aziendali.
Sezione 1 - Ambito territoriale e bacino di utenza
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L’Azienda Sanitaria Locale Salerno, che
comprende tutto il territorio provinciale,
è il risultato del processo di accorpamento delle ex ASL Salerno 1, ASL Salerno 2,
ASL Salerno 3.
Ha una dimensione territoriale che
comprende 158 comuni e si estende su
una superficie di circa 4.917,15 Kmq.
Il bacino di utenza è costituito da
1.109.815 residenti. I dati sono riferiti al
1 gennaio 2011 (fonte DemoIstat).
Per garantire l’omogenea erogazione di
servizi e prestazioni sull’intero territorio,
l’Azienda Sanitaria Locale Salerno è
organizzata in distretti Sociosanitari e
Presidi Ospedalieri.
Distretti sociosanitari:
DS 60 Nocera Inferiore
DS 61 Angri - Scafati
DS 62 Sarno - Pagani
DS 63 Cava de' Tirreni - Costa d'Amalfi
DS 64 Eboli - Buccino
DS 65 Battipaglia
DS 66 Salerno
DS 67 Mercato S. Severino
DS 68 Giffoni Valle Piana
DS 69 Capaccio-Roccadaspide
DS 70 Vallo della Lucania-Agropoli
DS 71 Sapri-Camerota
DS 72 Sala Consilina-Polla
Presidi Ospedalieri:
P.O. Santa Maria della Speranza Battipaglia
P.O. Maria SS. Addolorata - Eboli
P.O. San Francesco d'Assisi Oliveto Citra
P.O. Umberto I - Nocera Inferiore
Andrea Tortora - Pagani
P.O. Luigi Curto - Polla
P.O. Roccadaspide
P.O. Dell'Immacolata - Sapri
P.O. Villa Malta - Sarno
P.O. Mauro Scarlato - Scafati
P.O. San Luca - Vallo della Lucania
Sezione 1 - Assetto istituzionale
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Il Collegio Sindacale
E’ l’organo dell’azienda con funzioni di controllo e verifica economica, contabile e di
vigilanza sull’osservanza della legge.
Il Collegio di Direzione
Il Collegio di Direzione partecipa al governo delle attività cliniche e allo sviluppo
organizzativo e gestionale dell’azienda su cui esprime pareri vincolanti.
E’ composto dalla Direzione Strategica e dai Direttori dei Dipartimenti e Distretti Sociosanitari di base.
Direzione Strategica
Come previsto dalla normativa, presso l’ASL Salerno è istituita una Direzione Strategica
composta dalle Direzioni Generale, Sanitaria, Amministrativa e Collegio di Direzione a
supporto del Direttore Generale nell’esercizio del proprio ruolo di legale rappresentante dell’ASL e delle sue funzioni di governo.
Direzione Generale
La Direzione Generale si configura quale aggregazione di strutture complesse, semplici e uffici a supporto delle funzioni di scelte strategiche e di indirizzo del Direttore
Generale.
Direttore Generale: Dott. Antonio Squillante
Segreteria tel. 089 693647/693648 -fax 089 251629 - [email protected]
Direzione Sanitaria
Unitamente agli altri Direttori, il Direttore
Sanitario coadiuva il Direttore Generale
nel perseguimento della mission aziendale e nella definizione delle strategie
finalizzate al raggiungimento degli obiettivi di salute. Il Direttore Sanitario dirige
nello specifico i servizi sanitari ai fini
igienico - sanitari ed organizzativi.
Direzione Amministrativa
Il Direttore Amministrativo coadiuva e
supporta il Direttore Generale nella
definizione e nella direzione del sistema
di governo economico finanziario.
Sovrintende al corretto svolgimento delle
funzioni organizzative di supporto tecnico, amministrativo e logistico.
Direttore Sanitario:
Dott.ssa Angela Annecchiarico
Segreteria tel. 089 693649 / 693659
Fax 089 693549
[email protected]
Direttore Amministrativo:
Avv. Annamaria Farano
Segreteria tel. 089 693646 -693655 693500 - fax 089 693532
[email protected]
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Affari Generali
Affari Legali
Struttura tecnica e gestione del patrimonio
Economico Finanziario
Gestione del personale
Provveditorato
Raccolta ed Elaborazione dati (CED - ICT)
Altre strutture centrali:
Comitato Consultivo Zonale
Coordinamento Assistenza Farmaceutica
Formazione
Medicina del Lavoro Aziendale
Servizio di Prevenzione e Protezione
Tecnologie Biomediche e Tecniche
Comunicazione
Emergenza-Urgenza e Continuità Assistenziale
Integrazione Ospedale-Territorio
Integrazione Socio-Sanitaria
Internal Auditing
Medicina Legale
Rapporti ASL no Profit
Risk Management
Sezione 2 Informazioni
sulle strutture
e sui servizi
forniti
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
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IL DISTRETTO
Il Distretto Sanitario è il momento centrale dell’organizzazione sanitaria, realizza
l’integrazione tra i diversi servizi allo
scopo di consentire una risposta coordinata e continuativa ai bisogni sanitari dei
cittadini. L’organizzazione del Distretto
risponde a criteri di autonomia e di
responsabilità gestionale ed assicura le
prestazioni sanitarie di prevenzione,
diagnosi, cura e riabilitazione, garantendo la facoltà di libera scelta da parte del
cittadino.
Sul territorio dell’Azienda Sanitaria Locale
Salerno sono presenti, al momento, 13
DISTRETTI, ciascuno è diretto da un Direttore Responsabile di Distretto e da un
Dirigente Amministrativo.
Il Distretto, in quanto centro unificato di
servizi e prestazioni garantisce:
• assistenza sanitaria di base che
comprende la medicina generale , la
pediatria di libera scelta e il servizio di
continuità assistenziale (ex Guardia
medica);
• assistenza specialistica ambulatoriale;
• attività e progetti di intervento per le
cure domiciliari, con la necessaria
integrazione;
• attività finalizzate a garantire il diritto
del cittadino all’accesso ai servizi sanitari
(iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale,
scelta e revoca del medico di medicina
generale e del pediatra di libera scelta,
prenotazioni attività specialistiche, accettazione domande assistenza integrativa,ecc..);
• assistenza sanitaria all’estero ed
assistenza ai cittadini non residenti con
domicilio sanitario nell’ambito territoriale del Distretto;
• attività di tutela della salute collettiva in
coordinamento con il dipartimento di
prevenzione ai sensi dell’art. 7 bis D.Lgs.
502/92 e s.m.i.
• attività consultoriali per la tutela della
salute della donna, dell’infanzia e della
famiglia integrate con quelle ospedaliere
e con la pediatria di base;
• attività sanitarie a rilievo sociale rivolte
agli anziani, ai disabili, al disagio psichico
e alle dipendenze patologiche comprese
quelle residenziali e semi-residenziali;
• integrazione operativa tra i servizi
sanitari ed i servizi socio assistenziali;
• servizi di riabilitazione fisica, psichica e
sensoriale;
• assistenza infermieristica;
• assistenza agli immigrati e agli stranieri
temporaneamente presenti;
• attività autorizzative, esenzione ticket ,
informazioni ecc.
Unità Operativa Assistenza Sanitaria
di Base
L’Assistenza sanitaria di base è un vasto
insieme di prestazioni sanitarie, garantite
ai cittadini attraverso una rete di servizi
(assistenza medico-generica e pediatrica,
ambulatoriale, ospedaliera, assistenza
domiciliare ed assistenza farmaceutica).
Per poter fruire dell’assistenza sanitaria
secondo l’attuale sistema di partecipazione della spesa e per poter scegliere il
medico di medicina generale e il pediatra
di famiglia, è indispensabile l’iscrizione al
Servizio Sanitario Nazionale.
Iscrizione al Servizio Sanitario
Nazionale (SSN)
L’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale si effettua recandosi presso gli
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
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Sportelli Scelta e Revoca del Distretto
Sociosanitario di base ed è attestata dal
libretto sanitario individuale che viene
rilasciato a seguito di richiesta all’ASL.
Consente di:
• Scegliere il medico medicina generale
e/o il pediatra di libera scelta.
• Ottenere prestazioni sanitarie (visite
ed esami specialistici).
• Ottenere prescrizioni di farmaci.
Cosa serve:
• Codice fiscale.
• Certificato di residenza o autocertificazione.
Per i nuovi nati:
• Certificato di nascita o autocertificazione.
• Codice fiscale del neonato.
• Tessera sanitaria di un genitore
Nel caso di trasferimento di residenza
da altra ASL:
• La tessera sanitaria della ASL di provenienza
autocertificazione
Inoltre in base al motivo della richiesta,
oltre ai precedenti documenti bisogna
aggiungere:
per motivi di lavoro:
• certificato del datore di lavoro dal
quale risulti che l’interessato è dimorante in un Comune diverso da quello di
residenza per un periodo superiore a 3
mesi perché temporaneamente distaccato per motivi di lavoro o in missione;
per motivi di studio:
• certificato di frequenza dei corsi di
studio rilasciato dall’Ente o Scuola, con
l’indicazione della durata del corso;
per motivi di salute:
• certificato medico di struttura pubblica che comprovi i motivi di salute ed
indichi il periodo di soggiorno.
La scelta del medico è a termine, da un
minimo di tre mesi ad un massimo di un
anno, rinnovabile per un massimo di due
anni, qualora ricorrano le condizioni.
Iscrizione temporanea di cittadini non
residenti
Se per diversi motivi, di seguito elencati,
vi capita di permanere per un periodo
superiore ai tre mesi in un luogo diverso
da quello della vostra dimora abituale,
per l’intera durata del soggiorno potete
iscrivervi all’anagrafe assistiti del domicilio temporaneo come cittadini non
residenti.
Cosa serve
• documento identità;
• tessera Sanitaria o TEAM (Tessera
Europea Assistenza Malattia);
• tesserino sanitario dell’ASL di residenza;
• certificato di residenza anagrafica o
Iscrizione al SSN di Cittadini Stranieri
Possono iscriversi al Servizio Sanitario
Nazionale i cittadini stranieri in possesso
del permesso di soggiorno per lavoro
subordinato o autonomo, motivi familiari, attesa adozione o affidamento, asilo
politico o umanitario, acquisizione della
cittadinanza.
Cosa serve
• Permesso di soggiorno valido.
• Codice fiscale.
• Autocertificazione (se residente in
Italia).
• Dichiarazione di domicilio (se non
residente in Italia).
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
10
La nuova tessera sanitaria –
Carta nazionale dei Servizi (TS-CNS)
La Tessera Sanitaria - Carta Nazionale dei
Servizi (TS-CNS), che sta sostituendo
gradualmente la vecchia T.E.A.M., è una
smart card con microprocessore con
funzioni di: - Tessera Sanitaria per il
riconoscimento degli assistiti all’atto
dell’accesso alle prestazioni del Servizio
Sanitario Nazionale;
- Tessera Europea di Assicurazione
Malattia, per garantire l'assistenza
sanitaria durante i periodi di soggiorno
temporaneo nei Paesi dell'Unione
Europea, in Svizzera e nei Paesi dello
Spazio Economico Europeo (SEE) Norvegia, Islanda e Lichtenstein;
- Tesserino di Codice Fiscale emesso
dall’Agenzia delle Entrate;
- Strumento di accesso ai servizi in rete
delle P.A. Quest’ultima funzione è attivabile su scelta dell’assistito.
Con le nuove disposizioni della Regione
Campania è fatto obbligo a tutti i cittadini
di esibire la Tessera Sanitaria al momento di una qualsiasi erogazione di prestazione. L’operatore sanitario è tenuto a
verificare l’esatta corrispondenza tra i
dati riportati sulla prescrizione del
Servizio Sanitario Nazionale e quelli che
risultano dalla tessera. E’ importante
sapere che la mancata esibizione della
Tessera Sanitaria potrebbe creare
problemi nella corretta erogazione delle
prestazioni sanitarie.
Validità. La tessera sanitaria, come previsto dall'art. 50 del decreto legge
269/2003 convertito, con modificazioni,
dalla legge 326/2003, viene inviata per
posta a tutti gli aventi diritto all'assisten-
za sanitaria pubblica ed ha normalmente
la validità di sei anni.
Le informazioni sulla nuova TS-CNS
Tutte le informazioni sulla nuova TS-CNS
sono disponibili, oltre che sul portale
della regione Campania, anche sul sito
www.sistemats.it e sui portali delle
AA.SS.LL. o telefonando al numero verde
800550506 dell’Ufficio Relazioni con il
Pubblico della Regione Campania o, al
numero verde 800187514 dell’ARSAN
“Insieme per la Sanità“.
Smarrimento o furto o deterioramento.
Dopo regolare denuncia all'Autorità di
Pubblica Sicurezza, è possibile richiedere
un duplicato.
Assistenza sanitaria all’estero.
Nei periodi di soggiorno temporaneo, la
TS-CNS (o il suo certificato sostitutivo
provvisorio) consente di ottenere le
prestazioni sanitarie “medicalmente
necessarie” (farmaci - visite ed esami
specialistici - ricoveri ecc.)
Non è più necessario quindi richiedere
alcun modello E111 (soggiorni turistici)
ed E128b ( lavori distaccati e studenti).
Il cittadino, per ottenere le prestazioni,
può recarsi direttamente presso un
medico o una struttura sanitaria pubblica
o convenzionata ed esibire la nuova
TS-CNS o in alternativa la TEAM, che da
diritto a ricevere le cure alle stesse
condizioni dei residenti del Paese in cui ci
si trova. L’assistenza è in forma diretta e
pertanto nulla è dovuto, eccetto il
pagamento di un eventuale ticket che è a
carico del cittadino.
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
11
Si sottolinea che la nuova TS-CNS o la
TEAM non può essere utilizzata per il
trasferimento all’estero per cure di alta
specializzazione (cure programmate), per
le quali è necessaria l’autorizzazione
preventiva da parte della propria ASL
tramite i centri di riferimento regionale.
La tessera sanitaria per stranieri temporaneamente presenti (STP)
Agli stranieri irregolari (cioè privi di
permesso di soggiorno) temporaneamente presenti nel territorio dello Stato,
sono assicurate nei presidi pubblici e
accreditati, le cure ambulatoriali
ed ospedaliere urgenti o comunque
essenziali, nonché continuative, per
malattia ed infortunio, e sono estesi i
programmi di medicina preventiva.
E’ inoltre garantito:
• La tutela sociale della maternità
responsabile e della gravidanza.
• La tutela della salute del minore.
• Le vaccinazioni e gli interventi di
profilassi internazionali.
• La profilassi, la diagnosi e la cura delle
malattie infettive.
L’erogazione di queste prestazioni è
legata ad una tessera “ Codice S.T.P.”
(Straniero Temporaneamente Presente)
rilasciata dall’Azienda Sanitaria Locale.
Ambulatori Dedicati agli Stranieri
Temporaneamente Presenti (STP) e
Europeo non Iscritto (ENI)
Ambulatori Dedicati in collaborazione
con i Medici di Medicina Generale e i
Medici della Continuità Assistenziale
Il medico di medicina generale e il
pediatra di libera scelta
Il medico di famiglia ed il pediatra sono
figure
fondamentali
dell’assistenza
sanitaria dei cittadini. Sono il primo
riferimento per la loro salute e per l’avvio
di qualsiasi percorso assistenziale. Il
Medico di famiglia e il pediatra sono
professionisti di libera scelta e questo fa
di loro interlocutori fiduciari e insostituibili, essenziale chiave di accesso a tutti i
servizi sanitari. Il medico di famiglia
assiste tutta la popolazione al di sopra dei
14 anni. Il pediatra di famiglia quella fino
a 14 anni elevabile a 16 in caso di determinate condizioni di salute. Qualora la
famiglia lo desideri, nel periodo che va
dai 6 ai 14 anni, la scelta è a discrezione
fra medico di famiglia e pediatra. Sono
loro che prendono in carico la salute dei
propri assistiti e che, conoscendone la
storia clinica , sono in grado da un lato di
definire il piano di cura in caso di malattia, dall’altro di educarli a una corretta
gestione della salute.
La scelta del medico e del pediatra di
famiglia
Tutti i Cittadini italiani residenti e gli
stranieri, secondo specifiche normative,
hanno diritto all’assistenza medica di
base prestata da un Medico di Medicina
Generale(MMG) o da un Pediatra di
Libera Scelta( PLS)ed hanno quindi titolo
per l’iscrizione negli elenchi degli assistibili delle AA.SS.LL. La scelta deve essere
fatta tra i medici iscritti in un apposito
elenco consultabile al Distretto dell’ASL di
residenza presso il Servizio di Medicina
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
12
di Base
Nell’elenco sono indicati:
- i nominativi dei medici disponibili;
- la sede e l’orario di apertura
dell’ambulatorio;
- il recapito telefonico.
Qualora entri in crisi il rapporto di fiducia
con il proprio medico, il cittadino è libero
di sceglierne un altro. Anche al medico è
data la possibilità, per giustificati motivi,
di chiedere la revoca della scelta operata
in suo favore. L’ASL invierà una comunicazione scritta all’assistito, invitandolo a
scegliere un altro medico.
Per i Cittadini di “passaggio” .
Richiesta di prestazione occasionale
Nel caso si dovesse soggiornare per un
breve periodo presso un luogo diverso
da quello di propria dimora abituale, è
possibile rivolgersi ad un medico (di
medicina generale o pediatra) che svolga
la propria attività nel territorio di temporanea permanenza. In questo caso la
prestazione sanitaria occasionale erogata dal medico dovrà essere pagata
direttamente dall’assistito secondo le
tariffe prefissate dall’Accordo Collettivo
vigente.
Dimora temporanea
Se vi fermate tra i 3 e i 12 mesi , è possibile scegliere un medico che lavora nella
zona di temporanea dimora (documentandone il domicilio).
Cosa serve
• Tessera sanitaria e codice fiscale.
• Autocertificazione di domicilio.
• Modello prestampato di richiesta di
assistenza temporanea.
In questo caso l’assistito sarà cancellato
temporaneamente
dall’elenco
del
proprio medico abituale. La riattivazione
sarà possibile al rientro nel Comune di
residenza.
Cittadini italiani emigrati e residenti
all’estero in soggiorno temporaneo in
Italia
Il sistema sanitario italiano garantisce nel
nostro paese una forma di copertura
sanitaria anche:
• ai cittadini italiani residenti in Stati
dell’Unione Europea (UE),Spazio Economico Europeo (SEE) e in Svizzera (durante un temporaneo soggiorno in Italia);
• ai cittadini italiani iscritti A.I.R.E.
(Anagrafe Italiani Residenti all’Estero)
residenti in Stati UE, SEE e in Svizzera, in
temporaneo soggiorno in Italia, per
motivi diversi dal lavoro o studio, devono
avere con sé la tessera sanitaria europea
- TEAM o il certificato sostitutivo provvisorio della stessa tessera rilasciata
dall’Istituzione estera presso la quale
sono assicurati.
Qualora il cittadino italiano sia sprovvisto della tessera sanitaria europea
o, per qualsiasi ragione non sia stato
possibile utilizzare il certificato sostitutivo della tessera, è previsto il
diritto al rimborso delle spese sanitarie sostenute in proprio in base alle
tariffe dello Stato membro di temporaneo soggiorno ai cittadini italiani
emigrati all’estero in Stati non
convenzionati (durante un temporaneo soggiorno in Italia). I cittadini
italiani che trasferiscono (o hanno
trasferito) la residenza in uno Stato
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
13
con il quale non è in vigore alcuna
convenzione con l’Italia perdono il diritto
all’assistenza sanitaria, sia in Italia che
all’estero, all’atto della cancellazione
dall’anagrafe comunale e della iscrizione
all’AIRE.
Tuttavia ai cittadini con lo stato di emigrato ed ai titolari di pensione corrisposta da
enti previdenziali italiani, che rientrino
temporaneamente in Italia, sono riconosciute, a titolo gratuito, le prestazioni
ospedaliere urgenti e per un periodo
massimo di 90 giorni per ogni anno
solare, qualora gli stessi non abbiano una
copertura assicurativa, pubblica o privata, per le suddette prestazioni sanitarie.
Per ottenere le prestazioni ospedaliere
urgenti è necessario presentare un
attestato rilasciato dal Consolato competente che attesta lo stato di emigrato. In
mancanza dell’attestato del consolato,
può essere sottoscritta una dichiarazione
sostitutiva di atto di notorietà in cui si
dichiara, oltre al proprio stato di emigrato, che non si è in possesso di una copertura assicurativa pubblica o privata
contro le malattie.
Medico di medicina generale e pediatra
di libera scelta
Ambulatorio e disponibilità
Il medico garantisce gratuitamente ai
propri assistiti le visite ambulatoriali per
cinque giorni alla settimana, secondo un
orario prestabilito, che deve essere
esposto nella sala d’attesa. L’accesso
all’ambulatorio può essere libero o su
appuntamento. Il medico e il pediatra di
famiglia sono disponibili in questi orari:
• Dalle ore 8 alle ore 20 dei giorni feriali.
• Dalle ore 8 alle ore 10 del sabato e dei
giorni infrasettimanali prefestivi.
Visite a Domicilio
Le visite domiciliari vengono garantite:
• In giornata se la richiesta è pervenuta
entro le ore 10.
• Entro le ore 12 del giorno successivo se
la richiesta è pervenuta dopo le ore 10.
• Al sabato e negli altri giorni prefestivi se
la richiesta è pervenuta entro le ore 10.
• La chiamata urgente, recepita, deve
essere soddisfatta nel più breve tempo
possibile.
Il medico valuta l’effettiva necessità di
visita domiciliare.
Non è dovuta alcuna somma per le visite
domiciliari effettuate al domicilio
dell’assistito.
Prestazioni gratuite e Prestazioni a
pagamento
Prestazioni gratuite
Le visite del medico di famiglia e del
pediatra di libera scelta sono completamente gratuite.
Altre prestazioni gratuite
• Certificato per malattia.
• Certificato di riammissione alle scuole
materne e dell’obbligo e secondarie
superiori.
• Certificato di idoneità sportiva non
agonistica, nell’ambito scolastico, a
seguito di specifica richiesta dell’autorità
scolastica competente.
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
14
Prestazioni a pagamento
• certificato per l'ammissione in case di
riposo o simili;
• certificato per assicurazioni private;
• certificato per attività sportive non
agonistiche, tranne quelle gratuite di cui
al paragrafo precedente;
• certificato per l'idoneità alle cure
termali INPS;
• certificato di malattia rilasciato ai
militari di leva (oltre alla visita medica
che segue le tariffe indicate per le visite
occasionali);
• certificato anamnestico per il porto
d'armi;
• certificato d'invalidità civile*;
• certificato di aggravamento invalidità
civile;
• certificato di invalidità INPS;
• certificato di esonero temporaneo
dalle lezioni di educazione fisica;
• certificato di inabilità temporanea per
mancata comparizione disposta dall'autorità giudiziaria;
• certificato di ammissione a colonie e
centri estivi;
• certificato per soggiorni marini e
montani;
• certificato per pellegrinaggi;
• certificato per il ritorno al lavoro di
dipendenti di aziende alimentari;
• certificato di inabilità per delega a
riscuotere la pensione o analoghi espletamenti;
• certificato per dieta personalizzata per
la mensa;
• certificati diversi per uso privato
Nota bene: Le prestazioni richieste dalle
Commissioni Invalidi Civili per il ricono.scimento della invalidità dell’utente
sono a totale carico dell’assistito anche
in presenza di esenzioni di comparteci-
pazione alla spesa. In questi casi il
cittadino per ottenere la prestazione
dovrà presentare esclusivamente la
richiesta su ricettario bianco rilasciata
dalla commissione I.C. La prenotazione
viene effettuata, con le medesime
modalità previste per altre prestazioni,
presso i CUP dell’ASL.
Costo delle prestazioni a pagamento
Le tariffe dei certificati a pagamento
sono stabilite autonomamente dal
medico, nell’ambito del tariffario nazionale, con rilascio di ricevuta fiscale.
U.O. Medicina di base DS 60
U.O. Medicina di base DS 61
U.O. Medicina di base DS 62
U.O. Medicina di base DS 63
U.O. Medicina di base DS 64
U.O. Medicina di base DS 65
U.O. Medicina di base DS 66
U.O. Medicina di base DS 67
U.O. Medicina di base DS 68
U.O. Medicina di base DS 69
U.O. Medicina di base DS 70
U.O. Medicina di base DS 71
U.O. Medicina di base DS 72
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
15
L’ Assistenza Domiciliare
Esistono due forme di Assistenza Domiciliare: ADP e ADI.
Assistenza Domiciliare Programmata
(ADP)
Garantisce visite programmate del
Medico di famiglia al domicilio dell’assistito che per le sue patologie è impossibilitato a recarsi presso l’ambulatorio del
suo medico curante.
Assistenza Domiciliare Integrata (ADI)
E’ una forma di assistenza rivolta a
soggetti di tutte le fasce di età che per la
complessità dei loro bisogni, necessitano
dell’intervento di più figure professionali
( Medici, Infermieri Professionali, Terapisti della Riabilitazione, Assistenti Sociali,
Psicologi, Operatori dei Servizi Sociali dei
Comuni). Il programma di assistenza
viene definito dal medico o dal pediatra
di famiglia e concordato con il medico
dell’Unità di Valutazione del Distretto di
appartenenza.
Il Medico di medicina generale e il
Pediatra di libera scelta
L’ASL ha avviato con i Medici e i Pediatri
di famiglia un processo di forte coinvolgimento e condivisione delle scelte aziendali in termini di governo clinico, dove
per governo clinico si intende un approccio integrato, che pone al centro della
programmazione e gestione dei servizi
sanitari i bisogni dei cittadini e valorizza il
ruolo e la responsabilità dei medici e
degli altri operatori sanitari per la
promozione della qualità dei servizi.
Il coinvolgimento si realizza attraverso la
predisposizione e l’adesione dei medici a
percorsi diagnostici e terapeutici per
pazienti affetti da patologie croniche
degenerative, l’adesione a progetti
sperimentali, le azioni per favorire forme
di associazionismo.
Il Medico di medicina generale
Il medico di famiglia è il medico di fiducia
che ogni cittadino sceglie tra quelli
convenzionati con il Servizio Sanitario
Nazionale e iscritti negli elenchi dell’ ASL.
Se nel nucleo familiare vi è un bambino
di età maggiore di 6 anni la scelta può
essere rivolta anche a favore di un
medico di medicina generale su richiesta
del genitore. Al Medico di famiglia, la ASL
affida, con una apposita convenzione, la
salute degli assistiti per gli aspetti
preventivi, diagnostici, curativi e riabilitativi di primo livello.
Servizi offerti in convenzione
• visite mediche in ambulatorio e a
domicilio;
• prescrizioni di farmaci;
• richieste di visite, esami specialistici,
ricoveri ospedalieri;
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
16
• prescrizioni di cure termali;
• rilascio certificati di malattia;
• rilascio certificati di idoneità sportiva
non agonistica su richiesta specifica dei
presidi delle scuole;
• assistenza programmata domiciliare;
• prestazioni aggiuntive a discrezione del
medico (medicazioni, terapie, cateterismo…).
Servizi non in convenzione soggetti a
tariffa professionale
• visite occasionali a cittadini non
residenti;
• certificati ad uso assicurativo e medico-legale, di guarigione, di idoneità
sportiva non agonistica;
• visite libero professionali effettuate al
di fuori delle attività previste dalla
convenzione.
Servizio di Continuità Assistenziale
(ex Guardia medica)
Il servizio di continuità assistenziale,
completamente gratuito, garantisce al
cittadino la continuità dell'assistenza
sanitaria di base per prestazioni non
differibili, negli orari in cui il Medico ed il
Pediatra di famiglia non sono disponibili,
completando così l’assistenza primaria
nell’arco delle 24 ore con interventi
normalmente garantiti dai medici
convenzionati. Ci si rivolge a questo
Servizio solo nel caso in cui il bisogno
non sia differibile, cioè per le situazioni di
malattia che non possono essere rinviate
il giorno successivo al proprio medico
curante.
Il Medico di continuità assistenziale può:
• fornire un consiglio telefonico;
• effettuare visite domiciliari non
differibili;
• inviare il paziente a strutture più
adeguate e/o attivare il Servizio di Emergenza Urgenza (118), qualora valuti che
la patologia non sia gestibile a domicilio
• invitare l’utente a raggiungere la Sede;
di Continuità Assistenziale per una
valutazione Ambulatoriale.
Il Medico di Continuità Assistenziale non
può effettuare:
• ripetizione di ricette in terapie croniche;
• trascrizioni su ricettario di prescrizione
di altri medici non convenzionati o del
Pronto Soccorso o dei reparti ospedalieri
• vaccinazioni;
• punti di sutura ed eventuale rimozione
degli stessi;
• prestazioni di emergenza/urgenza, per
le quali ci si deve rivolgere al 118;
• certificati per attività sportiva;
• certificati di malattia a lavoratori non
turnisti;
• prescrizione di esami diagnostico-strumentali o di visite specialistiche;
• prestazioni infermieristiche che non
seguano l'atto medico: iniezioni, sostituzioni di medicazioni, ecc.
Il servizio è attivo:
dalle ore 20.00 alle ore 8.00 di tutti i
giorni della settimana;
dalle ore 10.00 del sabato alle ore 8.00
del lunedì;
dalle ore 10.00 dei giorni prefestivi alle
ore 8.00 del giorno successivo al festivo.
Le chiamate vengono registrate e rimangono agli atti per garantire la tracciabilità
della richiesta di intervento, nella massima trasparenza del rapporto tra medico
e assistito.
IN CASO DI GRAVE MALORE E IN OGNI
SITUAZIONE DI PERICOLO DI VITA
COMPORRE IL NUMERO 118
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
17
IL SERVIZIO 118
Come comportarsi in caso di emergenza
Il 118 è un servizio pubblico di pronto
intervento sanitario attivo 24 ore su 24
che funziona per le sole emergenze, su
tutto il territorio nazionale. E’ la Centrale
operativa a decidere, in base alla gravità
del caso, se indirizzare il paziente al
proprio medico di famiglia o al medico di
continuità assistenziale o se attivare il
mezzo di soccorso per il trasporto del
paziente in ospedale.
Quando chiamare il 118:
- Grave malore.
- Incidenti gravi di qualsiasi tipo ( stradali,
domestici, sportivi e lavorativi).
- Ricovero d’urgenza.
- Ogni situazione certa o presunta di
pericolo di vita.
- Trasporto urgente di paziente da sottoporre a trapianto d’organo.
Cosa fare per attivarlo:
1. Comporre su qualsiasi telefono il
numero 118 (la chiamata è gratuita).
2. Attendere risposta dalla Centrale
operativa 118.
3. Comunicare con calma e precisione:
- Cosa è successo (incidente, malore….).
- Dove è successo ( comune, via, numero
civico, telefono) e eventuali riferimenti.
- Numero delle persone coinvolte.
Il servizio ambulanza in situazioni di
emergenza o urgenza è gratuito.
Assistenza specialistica,
prestazioni specialistiche
ricoveri
e
Il cittadino può rivolgersi direttamente
alle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate per visite, prestazioni
specialistiche e ricoveri ospedalieri.
L’assistenza specialistica comprende le
visite specialistiche, gli interventi di
diagnostica strumentale per immagini
(ECO, RX, TAC ) e di laboratorio quali
supporto alla diagnosi.
I Poliambulatori (distrettuali e ospedalieri) sono i presidi dell’Azienda presso i
quali sono , nella maggior parte , concentrati gli ambulatori specialistici.
L’accesso alle prestazioni ambulatoriali e
diagnostiche avviene su prenotazione
mediante:
• Il Centro Unico Prenotazioni CUP tel.
089/9358180
• le farmacie territoriali aderenti al
protocollo d’intesa con la ASL;
• gli sportelli dedicati nelle sedi distrettuali e ospedaliere.
Cosa serve:
l’impegnativa del medico o del pediatra
di famiglia, del medico specialista pubblico.
E’ previsto l’accesso senza impegnativa
solo quando ci si rivolge al Pronto
Soccorso. E’ previsto il pagamento del
ticket, in base alla normativa vigente.
Ticket ed esenzioni
Il ticket rappresenta la compartecipazione del cittadino alla spesa sanitaria.
Con la manovra finanziaria Nazionale e
Regionale 2011, la compartecipazione
alla spesa da parte dei cittadini, prevede
il
pagamento
di
nuovi
ticket
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
18
sull’assistenza termale, sulla prescrizione
di farmaci, sull’accesso al Pronto Soccorso e sull’assistenza specialistica.
Pagamento del ticket
Il ticket può essere pagato dal cittadino
al momento della effettuazione della
prestazione qualora non versato al
momento della prenotazione; in caso di
inadempimento è prevista la consegna
del referto al momento del successivo
pagamento.
Limitatamente alle prestazioni di diagnostica strumentale e di laboratorio il
pagamento del ticket può, in via eccezionale, essere differito sino all'atto della
consegna del referto.
L’esenzione dal pagamento ticket
La legge prevede diversi casi di esenzione
dal pagamento del ticket, in particolare le
esenzioni per patologia e quelle per
invalidità sono attestate dall'Unità
Operativa di Medicina di Base di residenza del cittadino, che rilascia il relativo
documento di esenzione. Sono invece
attestate mediante autocertificazione
dell'interessato alcune condizioni di
esenzione legate a condizioni reddituali.
Chi ha diritto all’esenzione
- Invalidi civili dal 67% al 100%.
- Invalidi del lavoro dal 67% al 100%.
- Invalidi per servizio dalla 1° alla 8°
categoria.
- Invalidi di guerra.
- Ciechi e sordi.
- Bambini di età inferiore a 6 anni e anziani di età superiore a 65 anni, purché
appartenenti a nuclei familiari con reddito complessivo, riferito all’anno precedente, inferiore a € 36151,98.
- Titolari di pensione sociale e familiari a carico*.
- Titolari di pensioni al minimo, di età
superiore a 60 anni e i loro familiari a
carico Appartenenti a un nucleo familiare con reddito dell'anno precedente
inferiore a € 8263.31 aumentato a €
11362.05 per coniuge a carico + € 516.46
per ogni figlio a carico.
- Disoccupati, ivi compresi gli extracomunitari regolarmente iscritti nelle liste di
collocamento e familiari a carico.
- Assistiti affetti da patologie previste
dalla normativa vigente (D.M.329/99 e
successive modifiche e integrazioni).Assistiti affetti da patologie rare.
- Donne in stato di gravidanza, secondo i
protocolli previsti.
- Giovani avviati alla attività agonistica
nelle società dilettantistiche, solo per le
relative prestazioni.
- Donatori di sangue, organi, midollo
osseo, solo per le relative analisi.
Ritiro del referto
Il referto viene generalmente consegnato alla fine della prestazione; nei casi in
cui ciò non risulti possibile, vengono
fornite tutte le informazioni su tempi e
modalità di ritiro. E’ bene ricordare che,
in caso di mancato ritiro del referto entro
30 giorni dalla sua disponibilità, al
Cittadino viene addebitata l’intera tariffa
delle prestazioni erogate anche se
esente.
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
19
U.O. Assistenza anziani
L’assistenza sanitaria a tutela dell’anziano
si pone come obiettivo il miglioramento
della qualità della vita dei soggetti
ultrasessantacinquenni .
Attraverso le Unità Operative distrettuali
si effettua il coordinamento, la programmazione e l’organizzazione funzionale di
tutte le attività a favore degli anziani
attivando anche il raccordo con le
strutture ospedaliere e i medici di medicina generale per l’ottimizzazione ed
integrazione degli interventi.
Unità di Valutazione Integrata (UVI)
Il nucleo base delle Unità Operative
distrettuali è rappresentato dalle Unità di
Valutazione Integrata (UVI), équipe
multidisciplinare costituita da un medico
e da personale socio-sanitario.
Gli obiettivi dell’Unità sono l’identificazione dei problemi sanitari e socio-assistenziali e la valutazione del grado di
autosufficienza dell’anziano. La Commissione U.V.I. valuta e individua il percorso
di salute più idoneo alle esigenze del
singolo utente avviandolo nella rete dei
servizi agli anziani (ADI, RSA, Centro
Diurno, UO Geriatria).
Le attività svolte sono:
Assistenza Domiciliare Integrata
E’ svolta assicurando al domicilio del
paziente le prestazioni di medicina generale, medicina specialistica, infermieristiche e di riabilitazione.
Le patologie che consentono l’avvio
dell’assistenza sono quelle per le quali
l’intervento domiciliare di assistenza
integrata si presenta alternativo al
ricovero ospedaliero.
E’ possibile ottenere a domicilio una
serie di interventi i quali comprendono, a
seconda dei bisogni:
• assistenza infermieristica domiciliare;
• assistenza sociale;
• assistenza riabilitativa domiciliare;
• assistenza specialistica domiciliare.
Inoltre vengono svolte attività di filtro
della domanda di ricovero e vigilanza
sulle Case Protette, vigilanza sulle case di
riposo. La figura centrale è il medico di
Medicina Generale. L’Assistenza Domiciliare integrata è dedicata ai pazienti con
bisogni complessi (quali pazienti anziani
con gravi patologie, i malati terminali, i
portatori di handicap), ed ha lo scopo di
mantenere il paziente nel proprio
ambiente di vita, recuperandone il più
possibile l’autonomia, evitando nel
contempo il ricorso ingiustificato al
ricovero e all’istituzionalizzazione.
Il Servizio di Cure Sanitarie Domiciliari
ha lo scopo di rendere l’assistenza più
efficace, ma soprattutto più integrata
con le altre risorse del territorio in una
prospettiva di una sempre maggiore
at-tenzione alle esigenze dei cittadini, in
particolare quelli anziani e malati. Il
progetto prevede l’attuazione di un
complesso sistema di Assistenza domiciliare integrata (ADI), caratterizzato dalla
capacità di garantire elevata tutela domiciliare ai bisogni degli assistiti non
autosufficienti.
Le tipologie di intervento previsto, distinte sulla base della diversa intensità
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
20
sanitaria richiesta, sono:
• A.D.I.
• Dimissioni Protette
Il processo di segnalazione e valutazione
dei pazienti candidati si avvale di un
unico modello di gestione dell’accesso ai
servizi, che mette in rete le diverse fonti
di espressione del bisogno: cittadini,
medico di medicina generale, servizi
sanitari e sociali, ospedali e altre organizzazioni. La gestione integrata della
domanda di accesso alla rete dei servizi
avrà una risposta con le cure domiciliari
sia se la richiesta proviene dal territorio
sia che provenga dall’ospedale. La valutazione conduce ad un Piano di Cura individualizzato che avrà come principale
attore il MEDICO DI MEDICINA GENERALE che partecipa al momento valutativo e
resta il referente clinico del proprio
paziente.
Unità di Valutazione Alzheimer
Valutazione clinica dei soggetti da inserire nel Progetto CRONOS. Controllo nel
tempo dei pazienti sottoposti a trattamento farmacologico con i farmaci
riconosciuti attivi nella malattia di Alzheimer e avvio, qualora non arruolati al
progetto CRONOS, al percorso assistenziale più idoneo.
Assistenza Domiciliare Programmata
(A.D.P.)
L’Assistenza Domiciliare Programmata è
rivolta a soggetti affetti da malattie croniche invalidanti che non possono raggiungere l’ambulatorio del medico di medicina generale o per patologie o per problemi logistici (ad esempio barriere architettoniche riguardanti il proprio domicilio),
vengono programmate visite domiciliari
del medico di medicina generale secondo un piano terapeutico prestabilito.
Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA)
Strutture Pubbliche destinate agli anziani
non autosufficienti e persone adulte
affette da malattie croniche degenerative
invalidanti.
Le RSA accolgono anziani ed adulti non
autosufficienti, assicurando prestazioni
ad elevata assistenza tutelare ed alberghiera e media assistenza sanitaria
(medica, infermieristica e riabilitativa).
U.O. Ass. Anziani DS 60
U.O. Ass. Anziani DS 61
U.O. Ass. Anziani DS 62
U.O. Ass. Anziani DS 63
U.O. Ass. Anziani DS 64
U.O. Ass. Anziani DS 65
U.O. Ass. Anziani DS 66
U.O. Ass. Anziani DS 67
U.O. Ass. Anziani DS 68
U.O. Ass. Anziani DS 69
U.O. Ass. Anziani DS 70
U.O. Ass. Anziani DS 71
U.O. Ass. Anziani DS 72
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
21
ASSISTENZA FARMACEUTICA
necessari al primo ciclo di terapia;
Nell’ASL Salerno l’assistenza farmaceutica viene erogata tramite le strutture
farmaceutiche aziendali afferenti al
Coordinamento assistenza Farmaceutica
(farmacie dei Presidi Ospedalieri e dei
Distretti Sanitari della ASL) e delle farmacie pubbliche e private convenzionate.
Le farmacie convenzionate dispensano i
farmaci a totale carico del SSN (fascia A)
e quelli a carico del cittadino (fascia C),
con eventuali e diverse modalità di
partecipazione alla spesa previste per
legge, a seguito di presentazione di
ricetta medica convenzionata e/o specialistica.
In farmacia, o nella parafarmacia, possono essere acquistati senza ricetta medica
solo i cosiddetti “farmaci da banco” o
OTC e i SOP (farmaci senza obbligo di
prescrizione).
2. farmaci con particolari profili
clinico-farmacologici la cui prescrizione è
riservata a Centri Prescrittori specialistici
individuati dalla Regione. Si tratta di
farmaci generalmente ad alto costo
(interferoni, antipsicotici di nuova generazione, fattori di crescita di cellule
midollari, analoghi ormonali, immunosoppressori, alcuni antitumorali…), per i
quali è previsto un piano terapeutico
valido 3/6/12 mesi e che possono essere
ritirati per tutto il periodo della cura
(presso le farmacie distrettuali).
Le farmacie convenzionate con la ASL
Salerno erogano, inoltre, i prodotti dietetici per assistenza integrativa a carico del
SSN a favore dei pazienti affetti da
celiachia ed altri disturbi congeniti del
metabolismo e i dispositivi medici per i
pazienti diabetici.
Presso le farmacie dei Presidi Ospedalieri
e dei Distretti Sanitari della ASL possono
essere ritirati direttamente da parte
dell’assistito, dietro presentazione di
ricetta medica specialistica e/o piano
terapeutico i seguenti farmaci:
1. farmaci prescritti all’esito della dimissione ospedaliera (farmacie ospedaliere)
o all’esito della visita ambulatoriale
(farmacie ospedaliere e distrettuali) e
3. farmaci classificati in fascia H, ma che
possono essere adoperati anche a domicilio del paziente per terapie programmate, per i quali è previsto un piano
terapeutico emesso da strutture pubbliche e valido 3 mesi (presso le farmacie
distrettuali).
4. farmaci non ancora registrati in Italia e
farmaci innovativi con indicazione non
registrata, ma inseriti nell’elenco della
Legge 648/96 (presso le farmacie distrettuali);
5. farmaci e presidi medici per pazienti in
ADI, in dimissione protetta, in nutrizione
artificiale, in terapia antalgica (farmacie
distrettuali);
6. farmaci e presidi per pazienti affetti da
fibrosi cistica, talassemia, malattie rare
(farmacie distrettuali);
7. dispositivi medici per assistenza
protesica destinata a pazienti incontinenti e stomizzati (farmacie distrettuali).
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
22
MEDICINA LEGALE
Riconoscimento invalidità civile e
handicap
Unità Operativa Medicina Legale e Invalidi Civili
Invalidità Civile
Dal mese di Gennaio 2010, le domande
per il riconoscimento dei benefici in
materia di invalidità civile, cecità civile,
sordità civile, handicap e disabilità
devono essere presentate all’INPS, in
applicazione della Legge n. 102/2009.
In seguito a Protocollo di intesa tra Regione Campania, ASL Salerno e INPS per
l’affidamento delle funzioni relative
all’accertamento dei requisiti sanitari in
materia di invalidità civile, a decorrere
dal 02 maggio 2014 l’INPS è subentrato
alla Regione e all’ASL, nell’esercizio di
tutte le funzioni di accertamento nonché
di rivedibilità dei requisiti sanitari di
invalidità civile, cecità civile, sordità
civile, handicap e disabilità, precedentemente di competenza delle Commissioni
mediche della Azienda sanitaria Locale di
Salerno. Da tale data, l’INPS è subentrato
anche nella gestione delle domande di
accertamento
giacenti presso l’ASL
Salerno. Le attività di accertamento
sanitario, oggetto del protocollo d’intesa
suddetto, hanno luogo nei locali delle
sedi Provinciali INPS di Salerno, ubicati in
via Aquaro 1, e nei locali dell’Agenzia
Complessa di Nocera Inferiore, ubicati in
via D’Alessandro , 13.
Accertamento sanitario
Invalidi civili – prestazioni economiche
Pensione di inabilità
Assegno mensile
Indennità di accompagnamento
(invalidi civili)
Indennità mensile di frequenza
Ciechi civili - prestazioni economiche
Pensione non riversibile (ciechi
assoluti)
Indennità di accompagnamento
(ciechi assoluti)
Pensione non riversibile (ciechi
parziali)
Indennità speciale (ciechi parziali)
Sordi – prestazioni economiche
Pensione non riversibile
Indennità di comunicazione
Ricorso (giurisdizionale e amministrativo)
Benefici non economici
Assegno sociale
Pensione sociale
L’ Accertamento Post Mortem
Nel caso si verifichi il decesso della
persona interessata durante l'iter della
pratica, prima della liquidazione delle
provvidenze economiche, gli eredi hanno
diritto ai ratei maturati e non riscossi,
fino alla data del decesso. Nell'evenienza
in cui il/la richiedente deceda prima di
potersi sottoporre all'accertamento, gli
eredi hanno il diritto di richiedere la
valutazione post mortem, producendo la
documentazione sanitaria rilasciata da
strutture pubbliche o private accreditate
in data antecedente al decesso e
comprovanti in modo certo l'esistenza
delle infermità e tale da consentire la
formulazione di un giudizio medico-legale (vedi D.P.R. 698/94, art. 1, comma 8).
Gli accertamenti diagnostici e clinici
richiesti dalla Commissione sono a totale
carico dell'interessato ai sensi del
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
23
D.P.C.M. 28 novembre 2003 e succ. mod.
ed integrazioni.
Rilascio di certificazioni medico-legali
Le Unità Operative Distrettuali di Medicina Legale garantiscono:
- Certificazioni per idoneità psico-fisica
alla guida di veicoli e natanti;
- Certificazioni per idoneità psico-fisica
all'uso e alla detenzione delle armi
(Certificati di idoneità all'esercizio
venatorio e porto d'armi, alla custodia di
armi in casa);
- Certificazioni per idoneità psico-fisica;
- Certificazioni per esenzione dall'uso
delle cinture di sicurezza;
- Certificazioni per idoneità psico-fisica
all'adozione;
- Certificazioni per accesso ai seggi
speciali (elettori fisicamente impediti);
- Certificazioni di idoneità psico-fisica per
la cessione del quinto dello stipendio o
per concessione prestiti o fidi;
- Certificazioni finalizzate al rilascio del
contrassegno H (circolazione e sosta per
persone disabili);
- Certificazioni medico-legali richieste dai
singoli cittadini o da Enti;
- Accertamenti per atti urgenti su richiesta dell'Autorità Giudiziaria.
Le certificazioni di uso più comune:
• Rilascio patente di tipo A - B;
• Rinnovo e /o conferma patente di tipo
A - B;
• Rilascio e rinnovo patente di tipo C, D,
E, F, K;
• Rilascio patenti speciali*;
• Patente Nautica;
• Caccia - Porto d'Armi;
• Idoneità Psico-Fisica;
• Idoneità per la conduzione di impianti
a vapore e caldaie;
• Cessione 1/5 dello stipendio;
• Rilascio contrassegno auto "H";
• Adozione nazionale ed internazionale
• Esenzione cinture di sicurezza.
*commissione medica locale patenti speciali:
Considerato che le procedure e la documentazione
necessaria per il rilascio variano da caso a caso, è
opportuno che i Cittadini interessati si rivolgano
direttamente allo Sportello Via Martin Luther King Mariconda - Salerno Tel. 089.3076334
Segreteria: Lunedì - Mercoledì - Venerdì: ore 9.00 11.00. Da gennaio 2014 gli uffici saranno aperti nei
giorni di lunedì e mercoledì dalle ore 09.00 alle
11.00
Indennizzo per danni da vaccinazioni e
trasfusioni. Legge 210/92
Chi ritenga di aver subito un danno a
causa di una vaccinazione o di una
trasfusione può presentare domanda per
ottenere l’eventuale indennizzo alle U.O.
Medicina legale e invalidi civili dei
Distretti competenti per territorio.
Termini di presentazione della richiesta
Il termine di tempo per la presentazione
della domanda, dal momento in cui
l’interessato ha avuto conoscenza del
danno, è di 3 anni nei casi di danni da
vaccinazione o da trasfusione, di 10 anni
nei casi di infezione da HIV. Il riconoscimento dell’indennizzo dà diritto all’esenzione ticket, relativamente agli accertamenti diagnostici e alle cure riferite al
danno subito. La richiesta deve essere
presentata personalmente o tramite
posta raccomandata, su apposito
modulo con firma originale dell'interessato.
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
24
Pensioni privilegiate ed equo indennizzo,
infermità dipendenti da causa di servizio.
DPR 461/01
Il dipendente di Enti Pubblici non economici nazionali, regionali e locali che
ritiene di aver contratto una patologia
dovuta al lavoro può presentare domanda per ottenere :
• il riconoscimento della dipendenza
delle infermità da causa di servizio
• la concessione della pensione privilegiata ordinaria
• l’attribuzione dell’equo indennizzo
Il dipendente o l’avente diritto, per fare
accertare l’eventuale dipendenza di
lesioni o infermità da causa di servizio,
deve presentare domanda scritta tramite
l’ufficio dove presta servizio. Inoltre è
opportuno che i dipendenti interessati si
rivolgano alle U.O. Medicina legale e
invalidi civili dei Distretti competenti per
territorio.
Termini di presentazione della richiesta
Il termine di tempo per la presentazione
della richiesta, dal momento in cui l’interessato ha avuto conoscenza del danno,
è di 3 anni. Alla richiesta dovrà essere
allegata tutta la documentazione sanitaria comprovante l’infermità, nonché la
relazione istruttoria a cura dell’Amministrazione di appartenenza del dipendente.
Collegio Medico Idoneità al Lavoro
Tutti i datori di lavoro privati possono
richiedere di verificare l’idoneità al
servizio dei dipendenti che risiedono nel
territorio della ASL Salerno.
Allegando domanda del datore di lavoro
con eventuale documentazione sanitaria
annessa.
Visite fiscali e controllo malattia
Gli enti pubblici o privati, le aziende
possono richiedere alla ASL di competenza accertamenti di carattere medico-legale per verifica dello stato di malattia del lavoratore.
Il datore di lavoro o l’INPS hanno facoltà
di disporre la visita fiscale per i dipendenti in malattia.
Per i Dipendenti degli Enti Pubblici, ai
sensi della Legge 133 del 6/8/2008, il
medico incaricato dei controlli deve
effettuare la visita tra le ore 9.00 e le ore
13.00 e tra le ore 15 e le ore 18.00 di tutti
i giorni, compresi i non lavorativi e i
festivi.
Per le Aziende Private l’orario previsto
per la visita va tra le ore 10,00 e le ore
12,00 e tra le ore 17,00 e le ore 19,00.
Nel caso in cui il lavoratore non fosse in
casa negli orari indicati dovrà recarsi, il
giorno successivo, al controllo ambulatoriale nella sede e negli orari indicati
sull’avviso lasciato dal medico incaricato
dall’U.O. competente per territorio.
U.O. Medicina legale DS 60
U.O. Medicina legale DS 61
U.O. Medicina legale DS 62
U.O. Medicina legale DS 63
U.O. Medicina legale DS 64
U.O. Medicina legale DS 65
U.O. Medicina legale DS 66
U.O. Medicina legale DS 67
U.O. Medicina legale DS 68
U.O. Medicina legale DS 69
U.O. Medicina legale DS 70
U.O. Medicina legale DS 71
U.O. Medicina legale DS 72
Sezione 2 - Inf ormazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
25
SERVIZIO PER L’ASSISTENZA DELLE
DIPENDENZE PATOLOGICHE
Il servizio si occupa della prevenzione,
cura e riabilitazione delle diverse forme
di dipendenze patologiche, attraverso la
presenza sul territorio provinciale di
servizi territoriali per le tossicodipendenze(Ser.T) dislocati sul territorio oltre a
servizi destinati ad accogliere, decodificare e rispondere alla domanda di utenti
affetti da “Nuove Forme di Dipendenza”
quali: gioco d’azzardo, disturbi del
comportamento alimentare, alcolisti,
tabagisti, farmacodipendenti.
Le strutture territoriali - Ser.T
Il Ser.T. è l’Unità Operativa dell’Azienda
che assiste i soggetti con problemi di
tossicodipendenza da sostanze illegali e
legali quali: eroina, cocaina, hashish,
ecstasy, alcool, tabacco etc. Il Servizio si
occupa anche di prevenzione e riabilitazione, attività di diagnostica multidisciplinare con programmi individualizzati e
trattamento delle patologie correlate
alla tossicodipendenza. In ogni Unità
Operativa è presente una équipe multidisciplinare composta da medici, psicologi, assistenti sociali, infermieri e un
educatore professionale. Tutto il personale collabora nelle attività di diagnosi,
prevenzione, cura e riabilitazione delle
persone con problemi di tossicodipendenze. Le prestazioni sono erogate in
forma individuale o a piccoli gruppi di
utenti nelle sedi operative, gli interventi
di prevenzione vengono svolti anche con
l’ausilio di una unità mobile.
Modalità di accesso
L’accesso al SER.T. può avvenire secondo
varie modalità:
- volontaria;
- su invio delle Prefetture in riferimento
agli artt. 75 e. 121 della Legge 309/90;
- su invio del Tribunale di Sorveglianza in
base all’art. 94 della Legge 309/90;
- su invio del Tribunale dei Minori nel
caso il minore d’età abbia commesso
reati correlati all’uso di sostanze stupefacenti;
- su segnalazione di altri enti pubblici.
Tutte le prestazioni erogate sono
totalmente “gratuite” sia per le persone
assistite che per i loro familiari.
Attività proprie del Servizio:
• accoglienza e presa in carico della
persona;
• orientamento ;
• definizione del programma terapeutico
personalizzato;
• interventi clinico-sanitari;
• interventi psico-sociali di counselling ;
• interventi di prevenzione C.I.C. (Centri
di Informazione e Consulenza);
• programmi di riabilitazione e reinserimento sociale;
• inserimento nelle Comunità terapeutiche;
• valutazione clinica con esami diagnostici di laboratorio;
• assistenza ai detenuti tossicodipendenti e programmi socio-riabilitativi personalizzati per gli affidi in prova ai Servizi
Sociali del Tribunale di Sorveglianza;
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
26
• interventi di prevenzione delle patologie correlate alla tossicodipendenza con
l’Unità Mobile;
• programmi di disintossicazione realizzati, anche mediante ricovero presso il
presidio ospedaliero, dei soggetti affetti
da patologie correlate alla tossicodipendenza.
• di riabilitazione e prevenzione delle
ricadute.
I Ser.T. attuano per le persone in carico, i
seguenti interventi relativi alle infezioni e
alle altre patologie correlate alla tossicodipendenza:
- Individuazione dei comportamenti a
rischio;
- Informazione ed educazione sanitaria;
- Visite mediche ed interventi diagnostici
e terapeutici anche in collaborazione con
strutture specialistiche;
- Test di laboratorio per l’HIV, previo
consenso e counselling;
- Monitoraggio clinico anche con
interventi domiciliari e supporto
psico-terapeutico;
- Collaborazione e integrazione degli
interventi con altre strutture specialistiche.
Tutela della privacy
I SER.T. sono servizi che tutelano la
riservatezza della propria utenza ai sensi
della normativa vigente.
Dipendenze comportamentali
L’Unità Operativa distrettuale nasce con
la finalità di fornire aiuto a quanti si
trovano a vivere gravi disagi connessi
anche alle dipendenze comportamentali, in particolare a tutte quelle nuove
forme di dipendenza in cui non è implicato l’intervento di alcuna sostanza
chimica.
Alcologia
L’ U.O. effettua la presa in carico, cura e
riabilitazione dei soggetti alcool dipendenti. Tale utenza necessita di peculiari
modalità di intervento e di presa in
carico , lo scopo è quello di promuovere,
organizzare e coordinare le attività di
prevenzione, cura e riabilitazione
dell’alcooldipendenza sul territorio.
compiti specifici:
- pianificare, coordinare, supportare le
attività di informazione, di sensibilizzazione e promozione della salute;
- attuare e valutare i protocolli di diagnosi, cura e riabilitazione delle alcooldipendenze;
- attuare la rilevazione epidemiologica e
raccolta dati su incidenza e prevalenza
degli alcoldipendenti;
- realizzare programmi d’azione con gli
altri Servizi ASL cointeressati (UOSM,
UOMI, etc.) e con l’Associazionismo
solidale (gruppi di auto mutuo aiuto
etc.).
Tabagismo
I Livelli Essenziali di Assistenza del 2008
hanno previsto che nella voce del tratta-
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
27
mento delle dipendenze patologiche,
siano previsti anche gli interventi per
smettere di fumare. Sono previsti
interventi individuali e di gruppo per
aiutare i tabagisti a smettere di fumare
ed a mantenere l’astinenza.
Attraverso interventi di Counselling si
favorisce l’attività di
prevenzione,
informazione, promozione di attività
ludiche e creative, l’attivazione di processi che favoriscono la comunicazione,
l’aggregazione, l’espressione e lo sviluppo delle individualità per l’autonomia e
l’autodeterminazione.
U.O. SerT DS 60
U.O. SerT DS 61
U.O. SerT DS 62
U.O. SerT DS 63
U.O. SerT DS 65
U.O. SerT DS 66
U.O. SerT DS 70
U.O. SerT DS 71
U.O. SerT DS 72
ASSISTENZA RIABILITATIVA E
PROTESICA
Le prestazioni di riabilitazione sono
rivolte a tutti i cittadini in età evolutiva,
adulti e anziani con affezioni funzionali
prevalentemente a carico degli apparati
muscolare,
scheletrico,
nervoso,
cardio-circolatorio e psichico. Le disabilità possono essere transitorie o permanenti. L’assistenza riabilitativa attraverso
le Unità Operative Distrettuali assicura le
seguenti attività:
• accettazione della domanda e identificazione del percorso terapeutico
dell’utente;
• espletamento delle procedure amministrative e tenuta dell’archivio per casi;
• èquipe specialistica (medici prescrittori) per le funzioni diagnostiche e per la
formulazione del piano terapeutico,
riabilitativo, controllo e verifica periodici;
• èquipe multidisciplinare per l’effettuazione delle attività riabilitative;
• Servizio informazione ausili;
L’Assistenza Riabilitativa comprende le
valutazioni del bisogno riabilitativo e le
prestazioni specialistiche e riabilitative e
i trattamenti riabilitativi erogati in
regime ambulatoriale, semiresidenziale,
residenziale o domiciliare da strutture
diverse (pubbliche o accreditate con il
SSN).
Il progetto di riabilitazione – formulato
dall’UVBR (Unità di Valutazione del
Bisogno Riabilitativo)
comprende
l’elaborazione della diagnosi e la definizione del bilancio funzionale che permette di capire la gravità della patologia. Al
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
28
Progetto riabilitativo segue la definizione
di un vero e proprio percorso riabilitativo
e la messa in pratica dello stesso grazie
all’utilizzo di diversi strumenti terapeutici.
Le prestazioni riabilitative sono erogate
da professionisti sanitari come terapisti
della neuro e psicomotricità, logopedisti
ed educatori professionali.
L’ambito di intervento della riabilitazione
è rappresentato dalla disabilità da un lato
e da autonomia e autosufficienza
dall’altro e richiede la presa in carico del
paziente, intesa come processo integrato
e continuativo di governo di un insieme
articolato di interventi orientati a:
• contenere gli esiti di un deficit;
• sostenere il raggiungimento dei livelli
massimi di autonomia fisica, psichica e
sociale;
• promuovere la più ampia espressione
della vita relazionale e affettiva;
G/PLS) di visita ambulatoriale o domiciliare fisiatrica – foniatria – ortopedica –
neurologica.
Le visite domiciliari sono prenotate
direttamente presso l’UOAR; le visite
ambulatoriali sono prenotate presso il
CUP. Il medico prescrittore, presso
l’UOAR, redige un piano di intervento
riabilitativo.
Il piano riabilitativo può essere semplice o
complesso. In caso di piano riabilitativo
semplice, l’allegato sarà subito consegnato all’utente. In caso di piano di intervento
riabilitativo complesso l’ U.V.B.R. (Unità di
Valutazione Bisogno Riabilitativo) composta dal Medico Prescrittore e da altri
professionisti dell’area riabilitativa valutano il Progetto Riabilitativo, da ultimo il
Responsabile dell’UOAR autorizza il Piano
Riabilitativo. L'assistenza viene erogata
principalmente presso strutture accrediPossono richiederla le persone residenti tate o accreditate provvisoriamente della
nella ASL Salerno, compresi gli stranieri Regione Campania.
con permesso di soggiorno superiore ad
un anno, che rientrano nelle categorie L’attivazione del medico prescrittore
previste dall'art. 26 della legge 833/78:
specialista, per i rispettivi ambiti di
• minori solo con patologie stabilizzate o competenza, viene attivata dalla richiesta
in evoluzione peggiorativa;
del medico curante, dall’esibizione
• invalidi civili, invalidi di guerra o per dell’autocertificazione di residenza e di
servizio;
una delle procedure per il riconoscimento
• cittadini affetti da minorazioni fisiche, dei benefici Legge 104/92.
psichiche o sensoriali, dipendenti da In attesa del parere della suddetta
qualunque causa.
commissione, nelle condizioni di accertaPer usufruire del servizio occorre presen- mento e di riconoscimento, qualora i
tare presso l’UOAR del proprio distretto, tempi siano eccessivamente lunghi e
la richiesta del Medico di Medicina Gene- l’intervento riabilitativo sia urgente, il
rale o del Pediatra di Libera Scelta (MM- medico prescrittore può accertare la
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
29
condizione di handicap, ai fini della invalidità civile che si trovino in condizioni
fruizione del trattamento riabilitativo.
cliniche di non autosufficienza (Legge
18/80 accompagnamento);
La fornitura di dispositivi e ausili
4. persone amputate e soggetti che
(D.M. 332/99)
hanno subito intervento di laringectomia
In tutti i distretti dell'ASL Salerno sono e tracheotomia (solo cannule), mastectopresenti le Unità Operative di Assistenza mia e intervento demolitore dell’occhio
Riabilitativa (UOAR) che in caso di invali- con specifica certificazione medica
dità permanenti o per trattare invalidità riferita all’intervento subito (DM 321/01);
stabilizzate
5. i ricoverati presso struttura sanitaria
Si occupano dell'erogazione di protesi e accreditata, pubblica o convenzionata,
ausili, elencati nel Decreto Ministeriale n. per i quali il medico responsabile dell’uni332/99:
tà operativa certifichi la contestuale
• ortesi protesi (corsetti, busti, collari, necessità ed urgenza dell’applicazione di
minerve);
una protesi, di un’ortesi o di un ausilio
• presidi per la deambulazione (calzature, prima della dimissione, per l’attivazione
plantari, tutori, staffe, protesi d'arto);
tempestiva di un progetto riabilitativo a
• ausili e presidi per la locomozione fronte di una menomazione grave e
(stabilizzatori, carrozzelle);
permanente;
• protesi acustiche, fonetiche e presidi 6. I cittadini stranieri regolarmente iscritti
per la comunicazione;
al SSN, secondo le previsioni dell’art. 32
• protesi oculari e presidi per non vedenti Legge 40/98.
e ipovedenti;
• protesi mammarie;
L’accesso alle prestazioni protesiche
• ausili antidecubito e letti ortopedici.
avviene esibendo la seguente documentazione:
Ne hanno diritto nell’ambito del territorio • richiesta di visita specialistica compedi competenza dell’ASL Salerno, le tente per menomazione e disabilità
categorie di cittadini di seguito elencate: (medico prescrittore) del medico di medicina generale;
1. gli invalidi civili, di guerra e per servizio, • prenotazione della visita con il medico
privi della vista ed i sordomuti con invali- prescrittore;
dità riconosciuta superiore ad un terzo • copia del verbale d’invalidità civile
limitatamente ai presidi e ausili correlati specifica per il tipo di auslio;
alla patologia invalidante specificata sul • nelle condizioni di accertamento
verbale d’invalidità;
fotocopia della domanda di invalidità
2. i minori di anni 18 con patologie (devono sussistere le condizioni della L.
stabilizzate;
18/80 per aver diritto ai presidi);
3. gli istanti in attesa di accertamento di • per i minori di anni 18 non è richiesta
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
30
l’invalidità civile;
• prescrizione del dispositivo protesico
del medico prescrittore;
• preventivo di una Ditta ortopedica
scelta dal paziente. Gli ausili dell’elenco 2
e 3 (letti ortopedici, carrozzine ect. ).
Ventilatori, aspiratori, microinfusori,
nutripompa) vengono acquistati con
procedura di gara centralizzata dall’ Asl;
• verifica dell’U.O. Riabilitativa di residenza;
• autorizzazione;
• collaudo da parte del medico prescrittore.
parte del Medico di Famiglia o Pediatra di
Libera Scelta (MMG/PLS).
Tale prescrizione redatta su apposita
modulistica deve essere accompagnata
da:
• copia del verbale d'invalidità civile
riportante la malattia invalidante connessa al presidio prescritto (o per taluni
presidi come letti e materassi antidecubito è sufficiente istanza di accompagnamento con certificato del MMG);
• tessera sanitaria;
• carta d'identità oppure compilazione
modulo autocertificazione di residenza.
Centro Informazione Ausili
Il Centro informazione ausili offre ai
cittadini disabili o portatori di handicap e
agli enti pubblici e privati:
• consulenze sugli ausili più idonei in base
alla disabilità per il raggiungimento
dell’autosufficienza;
• consulenza per l’abbattimento delle
barriere architettoniche e per l’integrazione sociale e lavorativa;
• consulenza ai medici prescrittori sugli
ausili più idonei, in rapporto alle patologie, esistenti sul mercato;
• informazioni sulle normative vigenti a
favore dei cittadini con handicap e dei
centri specializzati in Italia e all’estero.
La fornitura diretta da parte dell’ASL
I presidi prescritti come deambulatori,
stampelle, tripode e quadripode vengono
assegnati all’assistito, tramite le UU.OO. di
Assistenza Riabilitativa distrettuali.
I presidi prescritti come letti ortopedici,
materassi e cuscini antidecubito, sollevatori, sedie rigide, montascale possono
essere consegnati dalla Ditta aggiudicataria Aziendale direttamente al domicilio
dell’utente.
Prescrizione di Dispositivi protesici
modalità di erogazione
La prescrizione dei dispositivi protesici
viene effettuata da un medico specialista
prescrittore dell’Azienda competente per
la tipologia di menomazione o disabilità,
previa richiesta di visita specialistica da
La fornitura indiretta da parte dell’ASL
I presidi prescritti dal Medico Prescrittori
dell’UOAR personalizzati e personalizzabili
(busto ortopedico, protesi d'arto, calzature ortopediche, tutori, ausili per la mobilità...) nonché gli ausili per la funzione
visiva (orologio, termometro, bastone,
ausili ottici ed elettronici - videoingranditore...), funzione acustica e comunicazione (sistema di modulazione di frequenza,
comunicatore telefonico e simbolico e
apparecchio fonetico...), non sono forniti
Sezione 2 - Inf ormazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
31
dall’UOAR ma erogati da una Ditta esterna, a scelta dell’utente e presente
nell’elenco dell’Albo Regionale.
Il collaudo
Dopo la fornitura, l’utente deve necessariamente effettuare il collaudo del
presidio ricevuto. Tale collaudo, da parte
del medico specialista prescrittore dell'Azienda, accerta la congruenza clinica e la
rispondenza del dispositivo. Esso deve
essere effettuato entro 20 giorni dalla
data di consegna. Qualora all'atto del
collaudo il dispositivo non risulti rispondente alla prescrizione, il fornitore è
tenuto a modificarlo o sostituirlo, pertanto la fase di collaudo rappresenta una
garanzia per l'assistito.
Ausili per incontinenti
La prescrizione degli ausili per incontinenti (cateteri, placche, borse, pannolini,
ecc.) viene effettuata da un medico
specialista prescrittore dell’Azienda,
competente per la tipologia di menomazione o disabilità, previa richiesta di visita
specialistica da parte del proprio Medico
di Medicina Generale. Tale prescrizione
viene redatta su di una apposita modulistica e deve essere accompagnata da:
- copia del verbale d'invalidità civile
riportante la malattia invalidante, o copia
dell’istanza di accompagnamento con
certificato del MMG/PLS presentata per
il riconoscimento dell’Invalidità Civile.
Tale certificazione non è necessaria per i
colostomizzati e urostomizzati.
- tessera sanitaria;
- carta d'identità oppure compilazione
modulo autocertificazione di residenza.
La documentazione per l'autorizzazione
deve essere consegnata alle UOAR
competenti per distretto sanitario di
residenza
Fornitura diretta ASL
La consegna della fornitura autorizzata,
avviene a domicilio dell’assistito a cura
degli operatori della ditta fornitrice
aggiudicataria Aziendale.
L’autorizzazione ha validità annuale. Per il
rinnovo della fornitura occorre presentare la richiesta con prescrizione su ricetta
da parte del proprio MMG/PLS riportante la diagnosi circostanziata, il tipo e il
quantitativo mensile degli ausili utilizzati
dall’utente
U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 60
U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 61
U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 62
U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 63
U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 64
U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 65
U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 66
U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 67
U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 68
U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 69
U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 70
U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 71
U.O. Assistenza riabilitativa e protesica DS 72
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
32
ASSISTENZA MATERNO-INFANTILE
L’area materno-infantile assicura la
tutela della procreazione responsabile,
della salute della donna, della maternità,
dell’infanzia,
dell’adolescenza
e
dell’handicap, nonché il sostegno al
singolo, alla coppia, alla famiglia sia di
carattere psicologico che di carattere
socio-sanitario. Le attività vengono
svolte attraverso i Consultori familiari. La
rete delle Unità Operative Materno-Infantile (U.O.M.I.) è capillare in tutto il
territorio dell’ Azienda e rappresenta un
punto di riferimento per l’attuazione di
programmi di prevenzione di salute
pubblica.
CONSULTORI FAMILIARI
Tutela e promozione della salute della
donna in gravidanza, del benessere
fetale e della coppia
Sono assicurate le seguenti attività :
• accoglienza ed informazione;
• controlli di gravidanza;
• controllo della fertilità;
• colloqui psicologici, individuali e di
coppia;
• corso di preparazione al parto.
Tutela e promozione della salute del
neonato, bambino, ragazzo
Sono assicurate le seguenti attività:
• accoglienza e informazione;
• controllo pediatrico, valutazione della
salute da 0 a 14 anni, consultazione
neuropsichiatria;
• colloqui psicologici individuali, familiari
e di gruppo;
• screening sanitari mirati per patologie
di interesse sociale;
• sorveglianza per malattie contagiose in
ambiente scolastico;
• spazio adolescenti: informazioni ed
assistenza sulle problematiche adolescenziali e della sessualità, sportello
attivo nelle scuole, sostegno psicologico;
• medicina scolastica: educazione
alimentare,
programma
screening
bambini scuola elementare;
• idoneità all’attività sportiva;
• attività di consultazione e informazione;
• individuazione alunni portatori di
handicap(legge 104/92);
• consulenze psicosociali;
• relazione per matrimonio di minori
(interrelazioni con il Tribunale per i
Minori;
• interventi sociali su minori e famiglie
disagiate (indagini socio-ambientali,
vigilanza casi a rischio, affido familiare,
adozioni e matrimoni per minori);
• interventi di Educazione alla Salute
• vaccinazioni obbligatorie e raccomandate**.
Ministero Salute - piano vaccinale 2014
Tutela e promozione della salute della
donna e della coppia
Sono assicurate le seguenti attività :
• tutela della salute della donna in
campo ginecologico, pediatrico e familiare;
• prevenzione dei tumori della sfera
genitale femminile, visita ginecologica e
senologica, pap-test etc.;
• consultazione su problemi di infertilità/sterilità;
• interventi per la procreazione responsabile;
• consultazione e certificazione per
Interruzione Volontaria di Gravidanza;
• consultazione relativa al climaterio e
alla menopausa;
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
33
• educazione e prevenzione sul contagio
di malattie sessualmente trasmissibili con
informazione corrette sull’uso dei mezzi
di barriera (profilattici);
• consulenze e consigli su strumenti e
metodi per la prevenzione di gravidanze
indesiderate: terapia estroprogestinica
(pillola), posizionamento e rimozione IUD
(spirale);
• prevenzione dei tumori della sfera
genitale femminile: pap-test ogni tre anni
e offerta del vaccino* anti-papillomavirus
alle bambine dodicenni (l’accesso alla
vaccinazione avviene presso il Consultorio Familiare territorialmente competente).
*Nota bene! Il vaccino affianca ma non
sostituisce lo screening periodico della
cervice uterina, attualmente raccomandato per le donne di età compresa tra i 25
e i 64 anni, perché protegge dalle lesioni
causate solo da alcuni genotipi di HPV
oncogeni; per tutti gli altri genotipi
oncogeni l’unica prevenzione resta il
pap-test.
Interruzione volontaria di gravidanza
(Legge 194/78)
L’interruzione volontaria della gravidanza
(IVG) può essere praticata:
Entro i primi novanta giorni
• quando la donna accusa circostanze
per le quali la prosecuzione della
gravidanza, il parto o la maternità
comporterebbero un pericolo per la sua
salute fisica o psichica in relazione al suo
stato di salute, o alle sue condizioni
economiche, sociali, o familiari, o a previsioni di anomalie o malformazioni del
concepito.
Dopo i primi novanta giorni
(terapeutico)
• quando la gravidanza o il parto comportino grave pericolo per la vita della
donna;
• quando siano accertati processi patologici, tra cui quelli relativi a rilevanti
anomalie o malformazioni del nascituro,
che determinino un grave pericolo per la
salute fisica o psichica della donna.
La richiesta di Interruzione Volontaria di
Gravidanza è fatta personalmente dalla
donna rivolgendosi a:
• Consultorio familiare;
• Struttura socio-sanitaria abilitata (presso i Presidi Ospedalieri);
• Medico di sua fiducia.
Il medico e/o gli operatori del Consultorio
valutano con la donna e il padre del
concepito, le possibili soluzioni dei
problemi e la informano sui diritti a lei
spettanti. Se al termine dell’incontro la
donna conferma la richiesta di Interruzione Volontaria di Gravidanza, il medico le
rilascia copia di un documento – firmato
anche dalla donna – attestante lo stato di
gravidanza e l’avvenuta richiesta di IVG,
invitandola a soprassedere per sette
giorni.
Trascorsi i sette giorni la donna può
presentarsi presso una delle sedi autorizzate ed ottenere l’interruzione della
gravidanza nel rispetto della lista di
prenotazione. Nel caso in cui il medico
riscontra l’esistenza di condizioni di
urgenza rilascia immediatamente un
certificato attestante la priorità (urgenza). Con tale certificato la donna può
presentarsi in una delle sedi autorizzate e
praticare l’IVG senza prenotazione.
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
34
Se la donna è di età inferiore ai diciotto
anni di norma è richiesto l’assenso di chi
esercita la potestà o la tutela. Nel caso
in cui l’assenso non può, per vari motivi,
essere espresso decide il Giudice Tutelare entro cinque giorni.
Se la donna è interdetta per infermità di
mente la richiesta può essere presentata
oltre che da lei personalmente, anche
dal tutore o dal marito non tutore, che
non sia separato, la quale deve essere
confer mata dalla donna e disposta
successivamente dal Giudice Tutelare.
Interruzione volontaria di gravidanza
(I.V.G.) e aborto terapeutico
L’interruzione volontaria di gravidanza e
l’aborto terapeutico possono essere
effettuati presso i reparti di Ostetricia
dei Presidi Ospedalieri della ASL SALERNO
Tutela e promozione della salute del
bambino portatore di handicap
Per l’integrazione degli alunni portatori
di handicap le attività sono coordinate da
un neuropsichiatra infantile e si avvalgono dell’attività professionale degli altri
specialisti presenti nel Distretto di
competenza o nei consultori.
Attività:
• consulenza neuropsichiatria in età
evolutiva;
• consulenza neuropsichiatria infantile
per la diagnosi precoce, prevenzione,
cura e riabilitazione dei portatori di
handicap con formulazione del piano
terapeutico riabilitativo;
• interventi di sostegno psicosociale alle
famiglie ed ai minori.
Tutela della maternità: interdizione
al lavoro
Interdizione anticipata dal lavoro della
gravidanza per gravi complicanze della
gestazione o di persistenti forme morbose aggravate dallo stato di gravidanza
(Decreto Legislativo n.5/2012 art. 15 che
ha modificato il comma dell’art.17 del
D.L. 151/2001).
Dal 1° aprile 2012 le gestanti lavoratrici
che hanno gravi complicanze della
gravidanza o persistenti forme morbose
non devono più rivolgersi alle Direzioni
Territoriali del Lavoro ma alle ASL di
competenza.
In riferimento alla nuova normativa, l’ASL
Salerno, ha sviluppato le seguenti procedure:
• la lavoratrice presenta l’istanza di
interdizione anticipata al Direttore
Responsabile del Distretto Sanitario di
residenza;
• il Direttore Sanitario del Distretto
provvede a trasmettere l’istanza all’
Unità Operativa Materno Infantile
distrettuale;
• il responsabile dell’ Unità Operativa
Materno Infantile provvede a che un
ginecologo della struttura effettui la
visita di controllo alla donna e rediga il
referto;
• le certificazioni redatte da altri Servizi
pubblici (es. Ospedali) regolarmente protocollate dalle Direzioni Sanitarie degli stessi,
sono valide e non necessitano di ulteriore
visita da parte del ginecologo della Unità
Operativa Materno – Infantile distrettuale;
• il responsabile dell’Unità Operativa
Materno Infantile trasmette tutta la
documentazione completa al Direttore
del Distretto Sanitario che emette il
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
35
decreto con cui dispone l’interdizione dal
lavoro della lavoratrice gravida;
• il decreto viene consegnato alla lavoratrice: in duplice copia (di cui una per il
datore di lavoro) se, dipendente pubblica; in triplice copia (di cui una per il
datore di lavoro ed una per l’INPS) se,
dipendente di azienda privata.
U.O. Materno Infantile DS 60
U.O. Materno Infantile DS 61
U.O. Materno Infantile DS 62
U.O. Materno Infantile DS 63
U.O. Materno Infantile DS 64
U.O. Materno Infantile DS 65
U.O. Materno Infantile DS 66
U.O. Materno Infantile DS 67
U.O. Materno Infantile DS 68
U.O. Materno Infantile DS 69
U.O. Materno Infantile DS 70
U.O. Materno Infantile DS 71
U.O. Materno Infantile DS 72
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
36
INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA
L’integrazione socio-sanitaria presuppone un approccio unitario alla persona ed
ai suoi bisogni, che deve coinvolgere, sin
dalla fase di programmazione, le
AA.SS.LL., gli Enti Locali ed i soggetti che
sul territorio sono “attori” del sistema
integrato d’interventi e servizi.
Le prestazioni socio-sanitarie sono
“tutte le attività atte a soddisfare,
mediante percorsi assistenziali integrati,
bisogni di salute della persona che richiedono unitariamente prestazioni sanitarie
e azioni di protezione sociale”.
Sono di competenza dell’Azienda:
a) le prestazioni sanitarie a rilevanza
sociale: sono tutte le attività, finalizzate
alla promozione della salute, alla prevenzione, individuazione rimozione e contenimento degli esiti degenerativi e invalidanti di patologie congenite e acquisite.
Tali prestazioni sono inserite in progetti
personalizzati e sono effettuate ambulatorialmente, a domicilio o in strutture
residenziali e semiresidenziali;
b) le prestazioni socio-sanitarie ad elevata integrazione sanitaria : sono caratterizzate “dalla inscindibilità del concorso
di più apporti professionali sanitari e
sociali nell’ambito del processo personalizzato di assistenza” e possono essere
erogate in regime ambulatoriale domiciliare o nell’ambito di strutture residenziali e semiresidenziali. Attengono prevalentemente alle aree:
materno-infantile, anziani, handicap,
patologie psichiatriche, dipendenze,
patologie da HIV, patologie in fase terminale e le inabilità o disabilità conseguenti
a patologie cronico-degenerative.
Sono di competenza dei Comuni le
prestazioni sociali a rilevanza sanitaria,
cioè tutte le attività del sistema sociale
che hanno l’obiettivo di supportare la
persona in stato di bisogno, con problemi di disabilità o di emarginazione
condizionanti lo stato di salute. Tali
attività sono inserite in progetti personalizzati.
L’Azienda Sanitaria Locale Salerno attraverso i Servizi Socio-Sanitari si propone
di determinare un livello di integrazione
tra:
- le diverse aree socio-sanitarie ad elevata integrazione sanitaria;
- le aree socio-sanitarie ad elevata
integrazione sanitaria ed i servizi centrali
dell’azienda, da una parte, i distretti e gli
ospedali, dall’altra;
- l’azienda e i Comuni, in particolare
all’interno del Coordinamento Istituzionale e dell’Ufficio di piano;
- le attività socio-sanitarie di competenza
della ASL e quelle di competenza
dell’Ente Locale.
Sul territorio distrettuale le attività
dell’integrazione socio-sanitaria sono
garantite dagli Uffici Socio-sanitari che
svolgono le seguenti funzioni:
• programmazione territoriale integrata
(collabora, per gli aspetti relativi all’integrazione socio-sanitaria, con la Direzione
distrettuale alla elaborazione del
Programma delle Attività Territoriali, del
Piano di Zona e dei Patti Distrettuali per
la Salute);
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
37
• analisi dei bisogni e delle risorse, monitoraggio, verifica e valutazione dei
programmi e delle attività socio-sanitarie
integrate distrettuali;
• coordinamento e raccordo, in particolare tra i servizi-sanitari ad elevata
integrazione sanitaria del distretto e tra
questi e i servizi sociali territoriali.
Fanno parte inoltre della struttura
dell’Integrazione Socio-sanitaria:
Servizio adolescenti e rischi sociali per
il bambino
Attività Servizio Adolescenti:
• Promozione del benessere e prevenzione dei comportamenti a rischio in adolescenza attraverso la programmazione di
progetti educativi relativi a:
Educazione sessuale e sentimentale
Prevenzione del bullismo
Prevenzione delle dipendenze
Educazione alla sicurezza stradale
• Accoglienza e ascolto dei bisogni
dell’adolescente e delle problematiche
legate ad aspetti sociali, psicologici e
sanitarie con orientamento della domanda tra la rete dei Servizi Aziendali e
Territoriali.
• Consulenza e sostegno psicologico con
la presa in carico dell’adolescente e della
famiglia.
• Prestazioni mediche consultoriali.
• Consulenza ostetrica e ginecologica sui
temi attinenti lo sviluppo fisico, la sessualità, i metodi contraccettivi e le malattie a
trasmissione sessuale.
• Coordinamento della rete dei servizi
riguardante i percorsi integrati per la
prevenzione, diagnosi e cura dei disturbi
psicopatologici in adolescenza ai sensi
del D.G.R n. 2312/2008.
• Coordinamento delle procedure e dei
percorsi assistenziali degli Spazi Adolescenti distrettuali.
Attività Rischi sociali per il bambino:
• individuazione precoce, alla nascita,
delle condizioni di rischio sociale;
• sorveglianza del periodo perinatale;
• promozione dell'allattamento al seno;
• promozione dell'accesso ai Servizi di
Prevenzione;
• ottimale copertura vaccinale;
• riduzione del numero di ricoveri
ospedalieri;
• riduzione e prevenzione degli incidenti
domestici;
• assistenza sociale e sanitaria nell'ambito familiare;
• eventuale inserimento del bambino in
ambiente più idoneo: asilo nido, scuola
materna;
• eventuale inserimento della coppia
madre/bambino in ambiente più idoneo:
casa/famiglia;
• adozione di strategie per il mantenimento nella propria famiglia: affido
Familiare.
Rapporti con i cittadini e paesi non U. E.
attività:
• sviluppo delle attività connesse alla
ricognizione dei dati relativi agli interventi sanitari, a vario titolo erogati, ai cittadini stranieri non U.E. nell’ambito dei
distretti e dei presidi ospedalieri aziendali;
• rapporti con Ministero dell’Interno
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
38
(Prefettura SA) e Ministero della Salute
attraverso la Regione Campania per la
richiesta dei rimborsi per le prestazioni
sanitarie erogate;
• organizzazione di corsi di formazione
interna per i Direttori di Strutture Sanitarie e operatori della nostra Azienda per
l’informazione e lo sviluppo di argomenti
pertinenti le attività svolte.
Sanità e ambito penitenziario
Attività:
• tutela della salute mentale in carcere e
superamento degli Ospedali Psichiatrici
Giudiziari;
• coordinamento e supporto per tutte le
problematiche inerenti i pazienti internati in OPG nonché i detenuti con sofferenza psichica; costituisce l’interfaccia
dell’ASL Salerno per gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, i Dipartimenti dell’Amministrazione Penitenziaria, gli Uffici Esecuzione Penale Esterna ed altre agenzie,
enti o associazioni.
U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 60
U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 61
U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 62
U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 63
U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 64
U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 65
U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 66
U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 67
U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 68
U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 69
U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 70
U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 71
U.O. Integrazione Sociosanitaria DS 72
CENTRO UNICO PRENOTAZIONE (C.U.P.)
Le prestazioni sanitarie di specialistica
ambulatoriale e le indagini strumentali
erogate dall'ASL di Salerno possono
essere prenotate:
- per telefono al numero 089 9358180
(call center CUP) sia da fisso che da
cellulare, orario continuato, dal lunedì al
venerdì, dalle 8,30 alle 17,30
- presso gli sportelli CUP presenti nei
Distretti sanitari o nei Presidi ospedalieri
dell'Asl di Salerno
- presso le Farmacie private convenzionate, presenti nel territorio della provincia di Salerno, che hanno aderito al
protocollo d’intesa con l’Asl Salerno.
Sistema Areas cup farmacie.
Per la prenotazione di prestazioni a
carico del SSN, serve la prescrizione del
Medico di Medicina Generale o del
Pediatra di libera scelta (ricetta rossa del
SSN) e il Codice Fiscale, rilevato dalla
Tessera Sanitaria elettronica.
Prima di usufruire della prestazione
prenotata, sarà necessario pagare il
ticket, recandosi presso qualsiasi sportello Cassa-Ticket dell’Azienda o presso
qualsiasi Farmacia convenzionata che ha
aderito al progetto CUP farmacie.
Per modificare o disdire la prenotazione, si potrà chiamare sempre lo stesso
numero telefonico del Call-Center CUP, o
recarsi presso una farmacia convenzionata questo consentirà di migliorare
l’organizzazione e ridurre i tempi di
attesa.
Per gli esami di laboratorio non è necessario prenotare, ci si può recare direttamente ai punti prelievo, durante l'orario
consentito.
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
39
DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE
Il Dipartimento di Prevenzione assicura
l’assistenza sanitaria collettiva comprendendo le attività e le prestazioni volte
alla promozione della salute della popolazione nel suo complesso. Rientrano in
tale livello di assistenza:
• la profilassi delle malattie infettive e
diffusive;
• la tutela della collettività dai rischi
sanitari connessi all’inquinamento
ambientale (aria, acqua, suolo);
• la tutela della collettività e dei singoli
dai rischi sanitari connessi agli ambienti
di vita e di lavoro;
• la sanità pubblica veterinaria;
• l’igiene degli alimenti e della nutrizione.
Il Dipartimento si articola in tre Aree con
i relativi Servizi: NORD - CENTRO - SUD
A livello Distrettuale le prestazioni e gli
interventi erogati dal Dipartimento di
Prevenzione sono assicurati dalle
seguenti Unità Operative:
- Unità Operative Prevenzione Collettiva
- Unità Operative Prevenzione Luoghi
di lavoro
- Unità Operative Veterinaria
La prevenzione collettiva
Le attività di Prevenzione Collettiva
consistono nell’attuare la prevenzione e
il controllo delle malattie infettive e
diffusive alfine di tutelare la salute
pubblica. Esse si esplicano attraverso le
Unità Operative di Prevenzione Collettiva (UOPC) che promuovono tutte quelle
azioni che sono volte a individuare e
rimuovere le cause di nocività e malattia
di origine ambientale ed umana.
Attività specifiche:
• prevenzione e controllo delle malattie
trasmissibili (inchieste epidemiologiche,
sorveglianza sanitaria dei contatti
familiari nei casi di malattie infettive);
• prevenzione e controllo delle malattie
infettive nelle scuole;
• Profilassi malattie infettive e per viaggi
all’estero;
• predisposizione e attuazione di misure
di profilassi ivi comprese le bonifiche e le
sanificazioni ambientali;
• accoglimento di esposti per inconvenienti igienico-sanitario di competenza
dell’UOPC e relativi accertamenti;
• accertamenti, vigilanza e controllo dei
luoghi di vita ivi comprese le civili abitazioni;
• accertamenti, vigilanza nelle aziende
artigiane e commerciali per la tutela
dell’ambiente esterno;
• accertamenti, vigilanza e controllo
nelle Scuole Pubbliche e Private e
controllo delle mense;
• controllo e vigilanza sull’utilizzo ed il
commercio di antiparassitari;
• attività di supporto e verifica per le
ordinanze sanitarie del Sindaco quale
autorità locale ed altre attività istruttorie
propedeutiche al rilascio di autorizzazioni sanitarie comunali non riservate ai
servizi centrali del Dipartimento;
• tutela igienico-sanitaria degli alimenti,
delle acque potabili, del suolo e sottosuolo, mediante il controllo igienico
sanitario nei settori della produzione,
trasformazione,conservazione commercializzazione, trasporto, degli alimenti e
delle bevande, ricerca di residui di
farmaci o sostanze farmacologicamente
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
40
attive e di contaminanti ambientali negli
alimenti.
• campionamenti e controlli di alimenti,
bevande ed acque potabili;
• informazioni sulla prassi vaccinale per
viaggiatori internazionali;
• vaccinazioni obbligatorie dell’età adulta
e lavoratori (Antitetanica, Antitifica);
• vaccinazioni raccomandate per le
categorie a rischio (Antiepatite B, Antinfluenzale ed altre vaccinazioni);
• screening Tubercolotico (Tine –Test e/
o Monotest Intradermo Reazioni di
Mantoux).
Accesso alle prestazioni
L’accesso alle prestazioni è diretto, non è
richiesta impegnativa,
Non è necessaria la prenotazione.
I diritti sanitari laddove sono previsti
vanno versati sul conto corrente dedicato
Certificazioni rilasciate
Corsi di Formazione per Alimentaristi con
esame finale.
Nulla-Osta Esercizi Commerciali su richiesta di parte e parere igienico sanitario
per esercizi di vicinato (ex D.L.vo 114 del
31/03/98).
Parere igienico-sanitario per DIA semplice o differita (D.lvo193 del 31/2007).
Idoneità Sanitaria per automezzi trasporto alimentari e per carri funebri.
Nulla-Osta Preventivi Edilizia Pubblica e
Privata e per Cappelle Funerarie.
Nulla-Osta o eventuali prescrizioni per le
scuole Pubbliche e Private.
Certificato per il rilascio dell’autorizzazione all’apertura di negozi o laboratori di
barbiere,
parrucchiere,
tatuaggi,
piercing, istituti di estetica e simili e per
Scuole di Corsi di Formazione.
Certificato per il rilascio dell’autorizzazione all’apertura di ambulatori.
Certificato per la dichiarazione di salubrità/insalubrità alloggio per assegnazione
alloggi IACP o altri Enti simili.
Partecipazione Commissione patentino
fitofarmaci.
Parere rilascio decreto attività industrie
insalubri.
Interventi per esposti e inconvenienti
igienici.
Parere Rilascio Autorizzazione per
Autoambulanze.
Parere e/o Partecipazione Sportello
Unico Attività Produttiva (SUAP) e Conferenze di Servizi.
Medicina preventiva del viaggiatore
La ASL SA assicura all'utenza interessata
prestazioni di carattere sanitario utili in
caso di viaggi all'estero, in particolare
sono garantiti:
- il colloquio informativo sui rischi
connessi al tipo di viaggio e sulle misure
di prevenzione da adottare in base al
Paese di destinazione ed alle malattie ivi
diffuse a livello endemico;
- la valutazione in merito alla profilassi
antimalarica, se necessaria, con proposta
dei farmaci specifici
- l’effettuazione delle vaccinazioni occorrenti, compresa l’eventuale vaccinazione
antifebbre gialla.
Il piano delle vaccinazioni da effettuare
prima di un soggiorno all’estero varia in
considerazione
della
destinazione,
durata e tipologia del viaggio, dello stato
immunitario e di salute del viaggiatore,
nonché del tempo a disposizione prima
della partenza. Più vaccinazioni possono
essere somministrate contemporaneamente nella stessa giornata.
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
41
Modalità di accesso
E' importante recarsi di persona al Centro
per la medicina dei viaggiatori con la
documentazione sanitaria relativa ad
eventuali patologie di rilievo ed eventuali
vaccinazioni precedentemente eseguite,
soprattutto se in altre sedi. (Si consiglia di
portare l’itinerario dettagliato del
viaggio). Ove possibile è bene recarsi con
sufficiente anticipo rispetto al viaggio,
così da consentire l’attuazione di tutte le
misure di profilassi necessarie, ed in
particolare l’effettuazione in tempo utile
delle vaccinazioni. Le prestazioni sono
soggette a pagamento di tariffa diversificata in relazione alla tipologia di
intervento.
Dove rivolgersi
Per ricevere informazioni aggiornate
rivolgersi all’ Unità Operativa Prevenzione Collettiva di propria competenza. Gli
orari di apertura al pubblico possono
essere richiesti telefonicamente.
Ispettorato Micologico
Controlli sulla commestibilità dei funghi
Ogni anno, soprattutto in autunno, la
raccolta dei funghi diventa per molti non
solo l’occasione per fare salutari passeggiate, ma soprattutto per cucinarli e
assaporarne il gusto e l’aroma. Bisogna
prima di tutto conoscere bene il fungo
che si raccoglie; infatti basta qualche
leggera diversità per scambiare un fungo
velenoso per uno buono con le tragiche
conseguenze che la cronaca registra ogni
anno. In caso di dubbio è meglio rivolgersi senza esitazione alcuna a chi è in grado
di rispondere con sicurezza e competenza professionale; presso gli Ispettorati
micologici della ASL, operano infatti
micologi abilitati al controllo della
commestibilità dei funghi ed iscritti
all’Albo regionale e nazionale. Questi
esperti sono a disposizione per fornire,
gratuitamente, consulenza sulla commestibilità dei funghi raccolti per consumo
personale o vendita a terzi (in quest’ultimo caso è prevista una tariffa in base alla
quantità dei funghi controllati.
Prevenzione nei luoghi di lavoro e
attività di vigilanza
L’attività di prevenzione nei luoghi di
lavoro, consiste nel promuovere l’applicazione delle norme di prevenzione
degli infortuni e della sicurezza sul lavoro,
mediante attività di
informazione, indirizzo, assistenza e
vigilanza sui luoghi di lavoro.
L'istituzione del servizio è previsto dalla
legge n. 833 del 1978 e successivamente
dal Decreto legislativo 502 del 1992 e
modificato dal Decreto legislativo 517 del
1993 e dal decreto legislativo 229 del
1999, che ne prevedono la costituzione
come struttura territoriale operativa per
garantire la tutela dei lavoratori nel
campo della sicurezza ed igiene sul
lavoro.
Le Unità Operative Prevenzione e Protezione nei Luoghi di Lavoro (UOPPLL) sono
competenti:
- vigilanza ed ispezione nei luoghi di
lavoro su Delega della Magistratura, su
denunce e di iniziativa;
- autorizzazione all’uso lavorativo dei
locali di altz.inferiore a m. 3,00 all. 4
punto 1.2 D.lgs 81/08;
- autorizzazione all’uso lavorativo dei
locali sotterranei e semisotterranei ex
art.65 D.lgs n. 81/08;
- vigilanza ed ispezione nei luoghi di
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
42
lavoro su Delega della Magistratura, su
denunce e di iniziativa;
- autorizzazione all’uso lavorativo dei
locali di altz.inferiore a m. 3,00 all. 4
punto 1.2 D.lgs 81/08;
- autorizzazione all’uso lavorativo dei
locali sotterranei e semisotterranei ex
art.65 D.lgs n. 81/08;
- notifiche dei nuovi insediamenti
industriali e/o di nuovi da adattare e/o
ampliare ad ambienti di lavoro ex art.67
D.lgs n. 81/08;
- indagini per malattie professionali;
- consulenza circa richiesta di astensione
anticipata o posticipata dal lavoro delle
lavoratrici madri per motivi legati
all’ambiente di lavoro.
Prestazioni erogate:
- pareri per l’autorizzazione all’utilizzo di
gas tossici (R.D. 147/27);
- progetti di educazione sanitaria e
promozione alla salute;
- educazione alla sicurezza agli allievi
delle scuole di ogni ordine e grado;
- applicazione nuovo testo unico sulla
sicurezza D.L.vo 81/08 e s.m.i.;
- partecipazione a Commissioni di vigilanza strutture sanitarie;
- informazioni e Acquisizione richieste
per rilascio – rinnovo patentini gas
tossici;
- deroghe art.1.2.4 all.IV d.lvo81/2008 ex
art.65 D.L.vo 81/2008 (autorizzazioni
all’utilizzo di locali interrati e seminterrati);
- raccolta e verifica nomine R.S.P.P.;
- indagini malattie professionali;
- indagini Infortuni sul lavoro;
- prevenzione e vigilanza ambienti di
lavoro;
- notifiche di nuovi insediamenti produttivi ex art.67 D. l.vo 81/2008;
- ricorsi avverso giudizio di idoneità del
medico competente;
- tutela delle lavoratrici madri;
- partecipazione commissioni di vigilanza
pubblico spettacolo;
- partecipazione a commissioni per
l’accertamento delle disabilità e dell’invalidità civile;
- vidimazione del registro infortuni per
aziende che svolgono l’attività lavorativa
nel territorio dell’ ASL Salerno nei limiti
temporali previsti dal d.lgs 81/08 (*);
- vigilanza cantieri edili;
- acquisizione notifica preliminare art. 99
D.Lgs81/08;
- valutazione sanitaria dei lavoratori ex
esposti a cancerogeni;
- collaborazione con i medici competenti
ed attività di indirizzo e coordinamento
degli accertamenti sanitari preventivi e
periodici (ASPP);
- tenuta dei flussi informativi INAIL
– ISPESL – REGIONI per gli infortuni sul
lavoro e le malattie professionali;
- osservazione epidemiologica e formulazione mappe di rischio;
- raccolta, elaborazione e diffusione di
dati statistici relativi agli ambienti di
lavoro;
- vigilanza su segnalazione inconvenienti
in materia di sicurezza ed igiene negli
ambienti di lavoro(eventualmente in
collaborazione con altri servizi);
- vigilanza antinfortunistica e inchieste
infortuni su delega dell’Autorità Giudiziaria
- Verifica direttiva macchine con verifica
della conformità delle macchine ai RES
(requisiti essenziali di sicurezza);
- verifiche ascensori e impianti tecnici;
- omologazione di impianti elettrici;
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
43
- pareri e nulla osta all’impiego di sorgenti radiogene;
- accertamento di tirocinio per aspiranti
conduttori di generatori di vapore.
In qualsiasi attività lavorativa sia del
commercio, agricoltura, edilizia, metalmeccanica, ecc, in cui vi sia la presenza
anche di un solo lavoratore, il datore di
lavoro è tenuto ad attuare tutti gli adempimenti previsti dalla vigente normativa
in materia di igiene e sicurezza nei luoghi
di lavoro ai sensi del decreto legislativo
n? 81/2008 e successive modificazioni.
Il Datore di Lavoro congiuntamente ai
R.S.P.P. (Responsabile del Servizio
Prevenzione e Protezione) e al Medico
Competente è tenuto a valutare tutti i
rischi relativi alla propria attività lavorativa, tra cui:
- documento di valutazione dei rischi;
- vidimazione registro infortuni art.53
comma 6 D.L. n?81 /2008 e sue modificazioni;
- nomina del medico competente art. 18
comma 1 lett. A D.L. 81 /2008 e sue
modificazioni;
- visite mediche preventive e periodiche
dei lavoratori (art.25 comma 1 lettera C
D.L. 81 /2008 e sue modificazioni;
- consegna dei dispositivi di protezione
individuali;
- formazione e addestramento sui rischi
lavorativi dei lavoratori art.37 D.L..81
/2008 e sue modificazioni;
- informazione lavoratori art.36 d.l?81
/2008 e sue modificazioni;
- nomina e corso di formazione dei RSPP
art.17 lettera B, D.L.81 /2008 e sue modificazioni;
- nomina e corso di formazione dei RLS
Responsabile dei lavoratori per la
Sicurezza) art.47 DL 81 /2008 e sue modificazioni;
- comunicazione del nominativo del RLS
all’INAIL;
- nomina e formazione degli incaricati
alla gestione emergenza art. 37 comma 9
D.L. 81 /2008 e sue modificazioni;
- nomina e formazione degli addetti al
primo soccorso,
- nomina e formazione degli addetti
all’antincendio;
- dichiarazione conformità impianto
elettrico;
- documento unico di valutazione dei
rischi interferenziali (DUVRI) art.26 D.L.
81 /2008 e sue modificazioni.
Vidimazione del registro infortuni
Cosa serve
Nei giorni di apertura al pubblico, per la
vidimazione del registro infortuni sono
necessari:
- la presenza del DATORE DI LAVORO o di
un suo delegato autorizzato per iscritto e
con copia di un valido documento di
riconoscimento del datore di lavoro;
- il modulo (fac-simile in fondo alla
presente sezione) compilato con timbro
e firma del datore di lavoro a cui allegare:
- visura camerale di data non antecedente a tre mesi;
- nomina del Medico Competente Aziendale, qualora previsto dalla normativa
vigente;
- nomina del RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE e PROTEZIONE con
attestati di formazione;
- elezione del RESPONSABILE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA con attestato
di formazione.
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
44
Presentazione dei piani di lavoro
Presentazione da parte delle Ditte dei
Piani di Lavoro, ai sensi art.256 D.Lgs
81/08 e loro Accettazione da parte del
Dipartimento di Prevenzione.
Per la presentazione dei Piani di Lavoro,
le Ditte interessate devono rivolgersi al
Dipartimento di Prevenzione e precisamente a: Servizio di Igiene e Medicina del
Lavoro. L’accettazione dei piani di bonifica (M.C.A.) deve essere presentato in
duplice copia al Servizio di Igiene e Medicina del Lavoro dell’ASL SALERNO
(S.I.M.L.) viene svolta presso l’apposito
Ufficio Amministrativo del Dipartimento
di Prevenzione (vedi Indirizzi Utili).
Il rischio cemento-amianto (eternit)
negli edifici
I materiali in cemento-amianto che oggi
più frequentemente possiamo ritrovare
nei nostri edifici sono: tettoie/coperture
(tegole, lastre piane o ondulate), canne
fumarie, comignoli, gronde, discendenti,
serbatoi idrici. La presenza di cemento-amianto in un edificio non implica di per
sé che la salute degli occupanti sia in
pericolo; perché esista un rischio, occorre che si determini un rilascio di fibre che
possono essere inalate dagli individui.
Nei materiali in cemento-amianto le fibre
di amianto sono inglobate in una matrice
cementizia che impedisce il rilascio
spontaneo di fibre. Un rilascio di fibre
può verificarsi se il materiale viene
manomesso con attrezzi meccanici
(tagliato, perforato,ecc) e per tale motivo
sono sconsigliati interventi di qualsiasi
tipo non affidati ad imprese specializzate.
Un rilascio di fibre è anche possibile
spontaneamente, se il materiale è in
stato di grave degrado con corrosione
della matrice cementizia: in particolare le
lastre di copertura in amianto-cemento
(o canne fumarie) possono deteriorarsi,
per azione delle piogge acide e degli
sbalzi termici. Per tutti questi motivi gli
attuali obblighi normativi, relativamente
al problema amianto negli edifici (DM
6/9/1994), riguardano i materiali di
amianto in opera in edifici di uso collettivo (cioè aperti al pubblico, luoghi di
lavoro, di studio, di culto etc) e/o in
edifici privati (civili abitazioni e/o Condomini), nei quali l’amianto è presente
all’interno
dell’edificio è può alterare la qualità
dell’aria . Il proprietario dell'immobile
e/o il responsabile dell'attività che vi si
svolge dovrà ai sensi del DM 6/9/1994
art.4:
- designare una figura responsabile con
compiti di controllo e coordinamento di
tutte le attività manutentive che possono
interessare i materiali di amianto;
- tenere un'idonea documentazione da
cui risulti l'ubicazione dei materiali
contenenti amianto. Sulle installazioni
soggette a frequenti interventi manutentivi (ad es. caldaia e tubazioni) dovranno
essere poste avvertenze allo scopo di
evitare che l'amianto venga inavvertitamente disturbato;
- garantire il rispetto di efficaci misure di
sicurezza durante le attività di pulizia, gli
interventi manutentivi e in occasione di
qualsiasi evento che possa causare un
disturbo dei materiali di amianto. A tal
fine dovrà essere predisposta una specifica procedura di autorizzazione per le
attività di manutenzione e di tutti gli
interventi effettuati dovrà essere tenuta
una documentazione verificabile;
- fornire una corretta informazione agli
occupanti dell'edificio sulla presenza di
amianto nello stabile, sui rischi potenziali
e sui comportamenti da adottare;
- nel caso siano in opera materiali friabili
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
45
provvedere a far ispezionare l'edificio
almeno una volta all'anno, da personale
in grado di valutare le condizioni dei
materiali, redigendo un dettagliato
rapporto corredato di documentazione
fotografica. Copia del rapporto dovrà
essere trasmessa alla USL competente la
quale può prescrivere di effettuare un
monitoraggio ambientale periodico delle
fibre aerodisperse all'interno dell'edificio. Se il proprietario dell’immobile e/o
Amministratore di Condominio intende
comunque rimuovere i materiali contenenti amianto ricorre l’esigenza di
particolari cautele, altrimenti è proprio
l’intervento di bonifica che può causare
rischi per la salute sia per gli addetti, sia
per gli occupanti dell’edificio. Occorre
rivolgersi ad una Ditta specializzata che
operi nella rimozione dell’amianto e sia
iscritta alla categoria 10 dell’Albo delle
imprese esercenti servizi di smaltimento
dei rifiuti. L’impresa che intende effettuare un intervento di rimozione amianto, (o
un intervento di incapsulamento con
trattamento preliminare o parziale
sostituzione), ha l’obbligo di presentare
una copia del piano di lavoro, 30 giorni
prima dell’inizio dei lavori all’ Unità
Operativa di Prevenzione Collettiva
competente per territorio.
Prevenzione in ambito veterinario
Il Servizio di Sanità Pubblica Veterinaria
persegue obiettivi igienico – sanitari nella
salvaguardia della salute pubblica,
vigilando sugli alimenti di origine animale
e tutelando la salute ed il benessere degli
animali. Il Cittadino può accedere direttamente al servizio. L’attività di Sanità
Pubblica Veterinaria è organizzata secondo tre distinte Aree:
•sovrintende alla sanità degli animali
Polizia Veterinaria e Profilassi delle
Malattie Infettive e Diffusive.
•Sovrintende all’igiene della produzione,
conservazione e commercializzazione,
trasporto, deposito, distribuzione e
somministrazione degli alimenti di
origine animale.
•Sovrintende all’igiene degli allevamenti
e delle produzioni zootecniche.
Viene inoltre assicurata l’attività di
Anagrafe Canina e prevenzione del
randagismo.
Di seguito vengono specificate le competenze delle Aree di Sanità Pubblica
Veterinaria ed in cosa consiste l’Anagrafe
Canina, per ogni sezione sono inoltre
riportate le relative sedi di riferimento.
Competenze specifiche
Profilassi delle malattie infettive, infestive
e diffusive degli animali.
Epidemiologia delle malattie infettive,
infestive e diffusive nonchè quelle a
carattere zoonosiche.
Controllo sanitario sulla movimentazione
degli animali in ambito nazionale, comunitario ed extra comunitario.
Denunce di focolai di malattie infettive ed
infestive.
Vigilanza sui veterinari libero-professionisti ed istruttoria per le autorizzazioni ad
eseguire i trattamenti immunizzanti e le
inoculazioni diagnostiche obbligatorie.
Istruttoria relativa agli scambi di animali
vivi.
Interventi su richiesta di privati, enti
pubblici ed a seguito di segnalazioni e
reclami.
Piani di controllo sulle importazioni
animali imposti dall'UVAC.
Prevenzione del randagismo e controllo
delle popolazioni canina e felina.
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
46
Vigilanza per la profilassi delle malattie
infettive e diffusive, sulla detenzione,
allevamento e commercio degli animali
esotici.
Accertamento, certificazioni o attestazioni relative a compiti d'istituto.
Compiti di polizia giudiziaria.
Informazione ed educazione sanitaria
relativa alla sanità pubblica veterinaria.
Partecipazione a programmi integrati con
altri servizi.
Sterilizzazione cani randagi.
Ispezione e vigilanza negli impianti di
produzione, trasformazione e deposito di
alimenti di origine animale.
Rilascio pareri per autorizzazioni sanitarie ivi comprese quelli relativi a riconoscimento comunitario.
Vigilanza negli esercizi di distribuzione,
commercializzazione e somministrazione
di alimenti di origine animale.
Vigilanza ed espressioni di pareri per il
trasporto di alimenti e prodotti di origine
animale.
Piani di controllo sulle impostazioni di
alimenti di origine animale imposti
dall'UVAC.
Rilascio certificazioni di interesse pubblico ed in favore di privati che ne facciano
richiesta.
Informazione ed educazione sanitaria
relativa all'igiene e alla sanità pubblica.
Compiti di polizia giudiziaria.
Censimento ed aggiornamento dei dati
relativi alle strutture e alle attività di
competenza.
Vigilanza, promozione e partecipazione
ai programmi per il miglioramento ed il
potenziamento delle attività zootecniche, promossi o gestiti da enti pubblici,
associazioni professionali o privati.
Vigilanza ed espressioni di pareri tecnico-sanitari, anche ai fini autorizzativi,
sulle condizioni igieniche (stalle, alleva-
menti, mercati, animali da esperimento,
ecc.) in relazione al benessere degli
stessi, alla qualità delle loro produzioni e
alla possibile incidenza sull'equilibrio
ambientale.
Vigilanza sulla produzione, commercializzazione ed impiego di alimenti ed
integratori alimentari per animali.
Vigilanza sulla movimentazione degli
animali relativamente al benessere degli
stessi e pareri relativi al rilascio di
autorizzazioni per il trasporto limitatamente all'applicazione dei dd.ll. n.532/92
e 388/98 eRegolamento 1/05.
Vigilanza sulla riproduzione animale e
sulla fecondazione naturale o artificiale.
Vigilanza e controllo sul latte, miele ed
uova non ancora inserite nelle filiere
alimentari e pertanto non ancora comercializzabili quale alimento.
Vigilanza veterinaria con relativi espressioni di pareri sulle sardigne, sugli
impianti di raccolta e trasformazione, sul
trasporto di sottoprodotti, residui e rifiuti
di origine animale.
Vigilanza sulle attività di disinfezioni,
disinfestazioni e derattizazione dei
ricoveri, dei pascoli e dei mezzi di
trasporto degli animali.
Controllo sugli animali, al fine d'individuare eventuali modificazioni ambientali
e del loro rapporto con uomoambiente.
Igiene urbana veterinaria (inconvenienti
igienici, ecc.).
Rilascio di certificazioni di interesse
pubblico e privato.
Informazione ed educazione sanitaria,
relativa all'igiene e alla sanità pubblica.
Compiti di polizia giudiziaria.
Partecipazione a programmi integrati con
altri servizi.
Vigilanza ippodromi e canili.
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
47
L’anagrafe canina
Il proprietario di un cane o chi lo detiene
deve provvedere a far identificare e
registrare l'animale nel secondo mese di
vita. Coloro i quali sono in possesso di
cani già identificati ma non ancora
registrati sono tenuti alla registrazione
all'Anagrafe Canina. Il certificato di
iscrizione a tale anagrafe deve accompagnare il cane in tutti i trasferimenti di
proprietà. L’identificazione del cane
avviene tramite l’applicazione di un
microchip, diventato dal 1 gennaio 2005
l'unico sistema identificativo nazionale in
sostituzione del tatuaggio, esso contiene
il codice identificativo del cane registrato
poi nell'anagrafe. L’identificazione e la
registrazione del cane nel territorio di
competenza può essere svolta sia da
veterinari pubblici che da veterinari
libero professionisti, abilitati ad accedere
all'anagrafe canina regionale, secondo le
modalità definite dalla Regione Campania.
Cosa occorre presentare
Per l’applicazione del microchip e l’inserimento nell’Anagrafe canina è richiesto:
- Documento di riconoscimento del
proprietario del cane e Codice Fiscale.
La prestazione è gratuita.
Tutela degli animali da compagnia
Controllo e censimento delle colonie
feline. Mediante sterilizzazione dei gatti
in collaborazione con i volontari delle
associazioni del territorio. Gli animali
raccolti dai volontari, vengono sottoposti
all’intervento chirurgico presso gli ambulatori ASL del Distretto, dopo aver
effettuato una visita che accerti l’assenza
di controindicazioni all’intervento. Gli
animali sono poi ricollocati nella colonia
originaria, previa applicazione del microchip e registrazione dei dati, confluenti in
una Banca Dati Regionale per l’Anagrafe
Canina.
Controllo e censimento della
popolazione canina
I cani randagi, catturati su segnalazione
degli organi di polizia, con l’emanazione
di apposite ordinanze sindacali vengono
identificati e poi sterilizzati mediante
intervento chirurgico presso gli ambulatori ASL del Distretto. I cani non mordaci,
né molestatori vengono poi restituiti al
territorio.
Soccorso di gatti e cani feriti
E’ possibile soccorrere gli animali feriti
sia nelle ore diurne che notturne
mediante la segnalazione agli organi di
polizia che accertano la veridicità della
segnalazione e attivano il soccorso
Veterinario presenziando all’intervento
in loco.
Anagrafe canina: l’identificazione con
microchip
L’applicazione di microchip è da
effettuarsi a cura del possessore del
cane, obbligatoria- mente entro sessanta
giorni dall’inizio del possesso o entro
sessanta giorni dalla nascita, in ogni caso,
prima di eventuale cessione, seguita
dalla registrazione dei dati in un’unica
anagrafe regionale. In caso di nuova
iscrizione, il cane viene identificato con
un microchip e iscritto all’anagrafe canina
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
48
presso gli ambulatori dei Distretti Veterinari previo appuntamento telefonico.
I documenti da presentare sono: codice
fiscale, documento d’identità e se
esistente documentazione relativa al
cane. E’ fatto obbligo per tutti i cani
padronali l’esame annuale sierologico
per la Leishmaniosi canina.
Cani già registrati all’anagrafe canina
Cambiamento di detenzione o proprietà,
trasferimento di residenza e smarrimento.
Presentare comunicazione entro quindici
giorni al Servizio Veterinario presentando i
seguenti documenti: certificato di cessione debitamente firmato dal cedente e dal
nuovo proprietario del cane oppure,
dichiarazione di trasferimento di residenza, documento d’identità e codice fiscale
del nuovo proprietario.
Controllo sanitario su animali morsicatori.
In un periodo di osservazione da parte
del veterinario ufficiale di 10 giorni dalla
data della morsicatura e durante il quale
vengono valutata l’ insorgenze di
eventuali segni e sintomi riferibili a
rabbia; il periodo di osservazione è previsto in canile sanitario o, su richiesta,
presso il domicilio del detentore.
Segnalazioni di smarrimento cani e
servizio di cattura di cani randagi
Lo smarrimento del proprio cane deve
essere segnalato al servizio Veterinario
entro 5 giorni. I cani accalappiati vengono ospitati nei canili comunali (o in canili
privati convenzionati con i singoli
comuni) e, se identificati di proprietà,
restituiti al titolare della registrazione in
anagrafe. Se lo stato di salute dell’anima-
le è precario, vengono somministrate le
cure del caso. Qualora non sia possibile
rintracciare il proprietario, il cane viene
trasferito presso il Canile Comunale o
Privato Convenzionato. Attraverso la
collaborazione con le associazioni animaliste del territorio, il Servizio Veterinario
si impegna a favorire l’affido ai cittadini
che ne fanno richiesta di cani ospitati in
canile e non reclamati.
Rilascio passaporti animali da compagnia
La normativa Comunitaria prevede che la
movimentazione dei cani/gatti/furetti in
ambito CE debba avvenire solamente se
scortati da passaporto rilasciato dalla ASL
che attesti l’avvenuta identificazione
dell’animale e la vaccinazione antirabbica
in corso di validità. Solo per la nostra
Regione per il rilascio del passaporto è
necessario anche il test per la Leishmaniosi. Per i Paesi CE Equiparati; Regno
Unito; Malta; Svezia; Paesi Extra CE, sono
date indicazioni specifiche. Il proprietario
di cane/gatto/furetto che debba spostarsi in ambito CE al fine di corredare il
proprio animale dell'idoneo documento
si rivolge presso il Distretto Veterinario
territorialmente competente, assicurandosi che l’animale sia iscritto all’anagrafe.
La movimentazione è comunque consentita previa vaccinazione antirabbica in
corso di validità; si ricorda che l'animale
deve essere vaccinato da almeno da 21
gg e se trattasi di prima vaccinazione da
non oltre 12 mesi. Inoltre per specifici
paesi possono essere previste attestazioni specifiche (certificato di buona salute,
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
49
titolazione anticorpale, trattamenti
antiparassitari, legalizzazione).
scopi curativi (ad esempio la recisione
delle corde vocali, orecchie, coda.)
Detenzione di cani: obblighi per i
proprietari
U.O. Veterinaria DS 60
U.O. Veterinaria DS 61
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U.O. Veterinaria DS 70
U.O. Veterinaria DS 71
U.O. Veterinaria DS 72
Il proprietario di un cane è sempre
responsabile del benessere, del controllo
e della conduzione dell’animale e risponde, sia civilmente che penalmente, dei
danni o lesioni a persone, animali e cose
provocati dall’animale stesso. L'Ordinanza 3 marzo 2009 del Ministero del
Lavoro, della salute e delle Politiche
Sociali, ha stabilito le nuove regole in
materia di proprietà e custodia temporanea di cani. In particolare, ai fini della
prevenzione di danni o lesioni a persone,
animali o cose sono previsti i seguenti
obblighi:
- uso in pubblico di guinzaglio non
superiore a m 1,50;
- avere con sé una museruola, rigida o
morbida, da applicare al cane in caso di
rischio per l’incolumità di persone o
animali o su richiesta delle Autorità
competenti;
- affidamento del cane a persone in
grado di gestirlo correttamente;
- conoscenza delle informazioni sulle
caratteristiche fisiche e caratteriali del
cane e sulle norme in vigore;
- provvedere affinché il cane abbia un
comportamento adeguato alle specifiche
esigenze di convivenza con persone e
animali rispetto al contesto in cui vive. Il
provvedimento vieta inoltre pratiche
volte ad esaltare la violenza del cane
quali l'addestramento specifico all'aggressività e le operazioni di selezione ed
incrocio volte ad aumentarla, il doping,
gli interventi chirurgici non finalizzati a
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
50
DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE
Il Dipartimento della Salute Mentale
(D.S.M.) comprende attività e funzioni
che si svolgono in presidi diversi, a livello
distrettuale e ospedaliero. Il
suo
complesso di attività consiste nella
prevenzione, diagnosi, cura, riabilitazione e reinserimento di ogni forma di
disagio psichico nell’età adulta e
nell’adolescenza.
Gli obiettivi perseguiti dal Dipartimento
sono:
• promozione della salute mentale
nell’interno dei programmi di medicina
preventiva e di educazione sanitaria;
• prevenzione e cura primaria e secondaria dei disturbi mentali, in tutte le
fasce di età, con l’attivazione di idonei
interventi;
• prevenzione terziaria;
• salvaguardia della salute mentale e
della qualità di vita dell’utente e del
suo nucleo familiare.
Il D.S.M. si articola nella seguente rete di
strutture distrettuali e sovradistrettuali
la cui ubicazione territoriale è riportata
nelle pagine seguenti:
• Centro di Salute Mentale (C.S.M.).
• Strutture semiresidenziali - Centro
Diurno (C.D).
• Servizi Ospedalieri Psichiatrici di
Diagnosi e Cura (S.P.D.C).
• Strutture Intermedie Residenziali
(S.I.R).
• Reperibilità notturna e festiva (viene
garantita per tutte le necessità del
Dipartimento).
Il centro di salute mentale (CSM)
Sede organizzativa dell’Unità Operativa,
coordina e svolge tutte le funzioni di
programmazione, articolazione ed
integrazione delle attività e verifica degli
interventi di salute mentale nel proprio
territorio. In pratica svolge attività di
prevenzione psichiatrica ambulatoriale
e domiciliare. Le prestazioni sono rivolte
ai soggetti adulti e sono costituite da:
• visite psichiatriche ambulatoriali e
domiciliari;
• psicoterapia – consulenze psicologiche – psicodiagnostica;
• interventi sociali anche a domicilio;
• terapie farmacologiche domiciliari;
• filtro dei ricoveri in S.P.D.C.;
• test psicodiagnostica, visite psicologiche, psicoterapia individuale;
• visite domiciliari mediche ed
infermieristiche sulla base di precisi
progetti;
• controllo dello stato di salute psichica
e somministrazione di farmaci;
• visite per interventi urgenti;
• controllo della cura di sé, dell’ambiente e del clima relazionale;
• visite di sostegno alla famiglia.
L’accesso alle prestazioni può avvenire
in modi diversi:
• richiesta del medico curante;
• accesso diretto da parte del soggetto
interessato;
• su richiesta di altri Servizi (Medicina
Legale, Ser.T, ecc).
Le prestazioni sono soggette a
pagamento di ticket, salvo le esenzioni
previste (per patologia specifica,
indennità, reddito, età).
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
51
Centro diurno (CD)
Il Centro Diurno è una struttura semiresidenziale nella quale si attuano interventi
terapeutico-riabilitativi a medio e lungo
termine, quali:
• terapia occupazionale;
• visite guidate;
• attività di animazione;
• attività ricreative e sportive;
• soggiorni climatici;
• attività culturali, artistico-creative;
• interventi sociali.
Servizio ospedaliero psichiatrico siagnosi e cura (S.P.D.C.)
L’urgenza e l’emergenza psichiatriche
vengono gestite nel S.P.D.C., in collegamento con l’intervento territoriale da
parte del C.S.M.E’ un Servizio psichiatrico
all’interno di un presidio ospedaliero.
Accoglie pazienti con disturbi acuti. Il
ricovero può avvenire in regime di ricovero volontario (T.S.V.) o di trattamento
sanitario obbligatorio (T.S.O.).
U.O. Servizio psichiatrico di diagnosi e
cura P.O. Nocera - 081 9213111
U.O Servizio psichiatrico di diagnosi e
cura A.O.U. San Giovanni di Dio e
Ruggi d’Aragona
U.O. Servizio psichiatrico di diagnosi e
cura P.O. Polla -0974 373111
Il Trattamento Sanitario Obbligatorio
(T.S.O.)
Il ricovero in Trattamento Sanitario Obbligatorio è una procedura sanitaria da
adottare quando si presentano contemporaneamente le seguenti condizioni:
• quando sono presenti alterazioni
psichiche tali da richiedere urgenti
interventi terapeutici;
• quando gli interventi terapeutici non
vengono accettati dall’infermo;
• quando non vi sono le condizioni e le
circostanze che consentono di adottare
tempestive ed idonee misure sanitarie
extraospedaliere.
Il ricovero in TSO necessita di due certificati medici: uno di proposta motivata
(redatto dal Medico Medicina Generale,
dalla Guardia medica) ed uno di convalida
(redatto da un medico della struttura
pubblica). I due certificati vanno inoltrati
al Sindaco il quale, sulla base delle certificazioni sanitarie e attivata la forza pubblica, emette l’ordinanza di TSO (entro 48
ore). Il TSO ha una durata di sette giorni
ed è eventualmente, prorogabile.
Strutture Intermedie Residenziali (S.I.R)
Strutture che accolgono, in modo transitorio, utenti che necessitano di un periodo di ospitalità e di trattamento riabilitativo residenziale in attesa di poter essere
reinseriti nel tessuto sociale di provenienza. Le strutture intermedie presenti
nell’ASL Salerno sono ad alta assistenza
(presenza di personale 24/24 ore) e a
bassa assistenza (presenza di personale
per alcune ore al giorno).
U.O. Salute Mentale DS 60
U.O. Salute Mentale DS 61
U.O. Salute Mentale DS 62
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U.O. Salute Mentale DS 64
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U.O. Salute Mentale DS 68
U.O. Salute Mentale DS 69
U.O. Salute Mentale DS 70
U.O. Salute Mentale DS 71
U.O. Salute Mentale DS 72
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
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SCREENING PER LA PREVENZIONE DEI
TUMORI
Sensibilizzare i cittadini sulle possibilità di
prevenzione e di cura delle più importanti patologie oncologiche, informarli
anche sulle strutture e sui servizi sanitari
offerti dall’Azienda, garantire prestazioni
di maggiore qualità. Questi sono i principali punti della campagna di prevenzione
oncologica, messa in campo dall’Asl
Salerno, per il cancro del collo dell’utero,
del colon retto e della mammella. La
campagna è estesa a tutta la popolazione residente sul territorio aziendale.
L’iniziativa consiste in una rete oncologica con percorsi diagnostici e terapeutici
dedicati a ciascuna patologia tumorale.
Il tumore della mammella costituisce il
25% di tutti i tumori femminili e lo screening oncologico permette di ridurre del
40% la mortalità. Agire pertanto sulla
prevenzione neoplastica diventa un
dovere istituzionale dell’Asl. L’Asl Salerno
vuole sviluppare tale attività in tutto
l’ambito provinciale, recuperando quelle
aree territoriali dove non si è mai sviluppato lo screening mammografico.
Screening mammografico
E' indirizzato a tutte le donne tra i 50 ed i
69 anni, residenti nel territorio dell'ASL.
L'adesione è volontaria e avviene su
invito da parte dell’ASL , con cadenza
biennale, a sottoporsi a mammografia
bilaterale
Screening del colon retto
Lo screening del colon retto è rivolto a
uomini e donne dai 50 ai 74 anni,
residenti nel territorio dell'ASL.
L’esame viene effettuato, ogni due anni,
attraverso la ricerca del sangue occulto
fecale (sangue presente nelle feci e non
visibile ad occhio nudo).
L’adesione è volontaria e avviene in
seguito a comunicazione scritta da parte
dell’Asl Salerno.
Prevenzione del tumore della cervice
uterina – pap test
Nell'ambito della prevenzione del
carcinoma al collo dell'utero, è attivo sul
territorio dell’ ASL un programma di
diagnosi precoce rivolto alle donne di età
compresa fra i 25 ed i 64 anni. L'esecuzione del pap-test è disponibile gratuitamente nei Consultori aziendali, per le
assistite che nei tre anni precedenti non
hanno eseguito un pap-test di prevenzione.
L'esame di screening è gratuito, così
come tutti gli eventuali accertamenti
necessari in caso di esame positivo o
dubbio.
“Stiamo dedicando una particolare
attenzione all’assistenza territoriale e
specificamente alla prevenzione - dichiara il direttore generale Antonio Squillante - Se questa per alcuni tumori frequenti
costituisce un’arma valida per ridurre la
mortalità, l’Asl ha l’obbligo non solo
istituzionale, ma soprattutto etico di
creare le condizioni affinché tutta la
popolazione interessata sia non solo a
conoscenza dei test, ma che soprattutto
possa facilmente accedervi”.
Per approfondimenti consultare il sito:
www.aslsalerno.it
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
53
MALATTIE RARE
Nel termine “Malattie Rare (MR)” è
compreso un ampio gruppo di patologi
umane, caratterizzate dalla bassa prevalenza nella popolazione. Ad oggi, non
esiste una definizione uniforme a livello
mondiale di MR. L’Unione Europea (UE)
definisce rara una patologia che ha una
prevalenza non superiore a 5 per 10.000
(Fonte: rapporti ISTISAN 11/20 – Istituto
Superiore Sanità – Roma). In Italia, con
Decreto Ministeriale n. 279 del
18/05/2001, è stata costituita la Rete
Nazionale per la Sorveglianza, la Diagnosi
e la Terapia delle Malattie Rare al fine di
assicurare specifiche forme di tutela ai
soggetti affetti da tali malattie.
L’ASL Salerno ha attivato, presso tutti gli
sportelli territoriali esenzione ticket dei
distretti sanitari, il Portale di accesso al
Registro Malattie Rare della Regione
Campania che consente ai cittadini
salernitani, affetti da patologie rare, di
ricevere direttamente presso gli sportelli
ASL le certificazioni emesse dai Centri di
Riferimento Regionali e Nazionali
aderenti al Registro nazionale Patologie
Rare (allo stato attuale le regioni sono:
Veneto, Emilia Romagna, Liguria,
Umbria, Puglia, Campania e le province
autonome di Trento e Bolzano), nonché
tutte le necessarie informazioni sui
Centri di riferimento regionali e nazionali
individuati, ai sensi del Decreto Ministeriale n. 279 del 18/05/2001, ai fini del
rilascio del certificato di patologia rara.
Per ulteriori informazioni, è inoltre possibile scrivere al seguente indirizzo mail:
[email protected]
TEMPI E LISTE D’ATTESA
L’ASL Salerno garantisce la trasparenza dei
servizi ambulatoriali erogati pubblicando,
con periodicità mensile, sul proprio sito
web www.aslsalerno.it, alla pagina Liste di
Attesa, i tempi medi di attesa per tutte le
prestazioni ambulatoriali offerte per il
tramite del Centro Unico di Prenotazione
aziendale, nonché gli ambiti di territoriali
di offerta. A tale rilevazione si affianca la
rilevazione, su base settimanale, dei
tempi minimi di attesa, con relativa
indicazione delle strutture erogatrici, per
le prestazioni comprese nell’elenco individuato dal Piano Nazionale Governo Liste
di Attesa. I tempi di erogazione sono
stabiliti dal medico di medicina generale
che darà un lasso temporale per l’esecuzione della prestazione richiesta semplicemente biffando una delle quattro caselle
presenti sulla ricetta SSN identificate
rispettivamente dalle lettere U (urgente
entro 72 ore), B (breve entro 10 giorni), D
(differita entro 30 giorni per le prime
visite e entro 60 giorni per le prestazioni
strumentali) e P (programmata entro
180). L’ASL Salerno si impegna a garantire
l’erogazione, entro i tempi massimi di
attesa stabiliti, a tutte le prestazioni di
primo contatto, ovvero a tutte le visite e
gli accertamenti clinici specialistici che
riguardano un problema di salute che si
manifesta per la prima volta. Sono escluse
dalla garanzia dei tempi massimi di attesa
le prestazioni successive di controllo e gli
screening. Il diritto di garanzia dei tempi
massimi di attesa decade se l’utente
sceglie una struttura o professionista
diverso da quello offerto dall’Azienda, in
quanto l’Azienda si impegna ad erogare la
prestazione richiesta in base alla prima
offerta disponibile. Tale condizione non va
considerata una limitazione ma una
garanzia di assoluta equità di accesso ai
servizi, in quanto non soggetto a vincoli di
scelta.
Sezione 2 Informazioni sulle Strutture e sui Servizi forniti
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Donazione organi
- Distretto sanitario 64 Battipaglia
Ogni cittadino è libero di manifestare la
propria volontà, sia positiva che negativa,
di donare gli organi. La volontà deve
essere registrata nella banca dati del
Sistema informativo del Centro Nazionale trapianti.
- Distretto sanitario 65 Giffoni Valle Piana
Come
Per poter presentare la dichiarazione di
volontà occorre:
- essere maggiorenni;
- un documento di identità valido.
Dove sottoscrivere la dichiarazione di
volontà:
- S.I.T. Sistema Informativo Trapianti
S.C. Comunicazione Piazza dei Martiri,4
Vallo della Lucania (SA)
- Distretto sanitario 60
Nocera Inferiore - Via Giordano 3
Tel 081 9212722 Fax 081 9212723
- Distretto sanitario 61
Angri - Via S. Di Giacomo
Tel 081 946889
Scafati - Via Passanti 2
Tel 081 5356709
- Distretto sanitario 62
Sarno - Piazza Garibaldi
Tel 081 9684456 Fax 081 944597
Pagani - Via Olivella 1
Tel 081 9213602 Fax 081 9213615
- Distretto sanitario 63
Cava dei Tirreni - Via Guerritore 4
Tel 089 340077 Fax 089341735
Castiglione di Ravello - Via Civita 40
Tel 089 8736316 Fax 089 8736317
- URP Distretto sanitario 69
Capaccio - Roccadaspide
- URP Distretto sanitario 70
Vallo della Lucania - Agropoli
- URP Distretto sanitario 71
Camerota - Sapri
- URP Distretto sanitario 72
Sala Consilina - Polla
- URP Presidio Ospedaliero Polla
- URP Presidio Ospedaliero Sapri
- URP Presidio Ospedaliero Roccadaspide
- URP Presidio Ospedaliero Vallo della
Lucania
ASL
SALERNO
Azienda Sanitaria Locale Salerno
Sezione 3
Assistenza Ospedaliera
Sezione 3 - Assistenza ospedaliera
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ASSISTENZA OSPEDALIERA
La terza Sezione della Carta dei Servizi
contiene informazioni di carattere generale concernenti l’assistenza ospedaliera,
sulle prestazioni erogate e sulle modalità
di accesso; ridefinisce su nuove basi il
rapporto con il cittadino - utente, ispirandosi ai principi di uguaglianza, imparzialità, diritto di scelta, partecipazione,
efficienza ed efficacia.
L’ASL Salerno garantisce il ricovero Ospedaliero per la diagnosi e la cura delle
malattie che richiedono interventi
d’urgenza o emergenza, e delle malattie
acute che non possono essere adeguatamente affrontate in ambulatorio o a
domicilio. Per particolari patologie il
ricovero può essere effettuato presso
centri di Alta Specializzazione, situati
fuori del territorio dell’ASL e della Regione.
Il Servizio di assistenza Ospedaliera
comprende:
visite mediche, assistenza infermieristica, ogni atto e procedura diagnostica, terapeutica e riabilitativa necessari per risolvere i problemi di salute del
paziente degente e compatibili con il
livello di dotazione tecnologica delle
singole strutture;
interventi di soccorso nei confronti di
malati o infortunati in situazioni di
urgenza ed emergenza medica ed
eventuale trasporto in Ospedale o
centri specialistici.
L’ASL Salerno garantisce nell’Ospedale gli
interventi
specialistici,
diagnostici,
terapeutici, riabilitativi, sia su prenotazione sia, in alcuni casi, su richiesta
urgente.
I PRESIDI OSPEDALIERI
Le strutture ospedaliere dell’ASL SALERNO
sono le seguenti:
Presidio Ospedaliero San Luca - Vallo
Della Lucania - tel. 0974/711111
Presidio Ospedaliero L. Curto - Polla tel. 0975/373111
Presidio Ospedaliero Dell’Immacolata Sapri - tel. 0973/609111
Presidio Ospedaliero Roccadaspide tel. 0828/9426111
Presidio Ospedaliero Santa Maria della
Speranza - Battipaglia- tel. 0828 674111
Presidio Ospedaliero Maria SS. Addolorata - Eboli - tel. 0828 362111
Presidio Ospedaliero San Francesco
d'Assisi - Oliveto Citra - tel 0828 797111
Presidio Ospedaliero DEA III Livello
Nocera Inferiore - Pagani
tel.081 9213111
Presidio Ospedaliero Villa Malta Sarno - tel. 081 9684111
Presidio Ospedaliero Mauro Scarlato Scafati - tel. 081 5356111
Sezione 3 - Assistenza ospedaliera
57
Il RICOVERO IN OSPEDALE
L’ASL Salerno garantisce il ricovero in
Ospedale per la diagnosi e cura delle
malattie che richiedono interventi di
urgenza o emergenza e delle malattie
acute che non possono essere affrontate
a domicilio o in ambulatorio.
Ricovero di urgenza e emergenza
La risposta all’emergenza sanitaria viene
assicurata dalle UU.OO. di Pronto Soccorso presenti in ciascuno dei Presidi Ospedalieri, dai PSAUT (Servizio Assistenza ed
Urgenza Territoriale Potenziato) e SAUT
(Servizio Assistenza ed Urgenza Territoriale) dell’ASL Salerno. Il Pronto Soccorso
garantisce oltre agli interventi diagnostici-terapeutici di urgenza, il primo accertamento diagnostico clinico, strumentale
e di laboratorio, gli interventi necessari
alla stabilizzazione del paziente, nonché
il trasporto protetto nel caso in cui il
ricovero non sia possibile o siano necessarie cure presso altri ospedali o centri
specialistici.
Modalità di attivazione. Il ricovero urgente è attivato tramite il Medico di Medicina Generale, i medici di guardia medica,
chiamando il 118, o direttamente dal
paziente e viene disposto dal medico del
Pronto Soccorso.
Ricovero ordinario
L’ASL Salerno garantisce il ricovero
ordinario per patologie non urgenti.
Modalità d’accesso. Il ricovero può
essere proposto dal Medico di Medicina
Generale o dal medico specialista del
S.S.N. e viene programmato dai medici
del reparto.
La prenotazione può essere fatta presso
il Centro Prenotazione dei rispettivi
Presidi Ospedalieri.
Ricovero ordinario a ciclo diurno
(day hospital/day surgery)
E’ un ricovero in cui entrata ed uscita
avvengono nella stessa giornata, senza
degenza notturna anche nel caso che il
trattamento si debba protrarre per più
giorni. In regime di day hospital e day
surgery vengono fornite prestazioni
multiprofessionali e plurispecialistiche di
tipo diagnostico, terapeutico e chirurgico
(medico, chirurgico, riabilitativo).
Modalità di accesso: vi si accede su
indicazione del medico specialista.
Ricovero in camere a pagamento
Le camere sono soggette al pagamento
di particolari tariffe, portate a conoscenza prima del ricovero. E’ anche possibile
richiedere prestazioni di sanitari dell’Azienda in regime libero professionale.
Informazioni specifiche sono disponibili
presso le Accettazioni ospedaliere
oppure presso i Caposala dei reparti.
Assistenza Ospedaliera presso altre
strutture
Il ricovero può essere effettuato presso
altre strutture pubbliche e private
convenzionate, anche fuori dal territorio
di competenza dell’Azienda, dietro
presentazione di richiesta medica.
Sezione 3 - Assistenza ospedaliera
58
Ricovero presso strutture Ospedaliere
di alta specializzazione non convenzionate in Italia e all’estero
L’ASL Salerno, se impossibilitata a garantire tempestivamente
ed in forma
adeguata l’intervento o le prestazioni
necessarie al caso clinico, concede
l’autorizzazione al ricovero presso
strutture ad altissima specializzazione.
La richiesta di autorizzazione per il
ricovero all’estero viene effettuata da
uno specialista della struttura pubblica;
su tale richiesta devono essere indicati:
la diagnosi e la storia clinica del paziente,
il tipo di intervento o trattamento
terapeutico che deve essere praticato,
l’eventuale necessità di accompagnatore
o di mezzo di trasporto, evidenziando
l’impossibilità ad effettuare le prestazioni
sanitarie da parte delle strutture pubbliche o accreditate dal Servizio Sanitario
Nazionale .
Per l’autorizzazione il cittadino deve
recarsi presso l’unità operativa Assistenza Sanitaria di Base del Distretto di
appartenenza dove sarà, previo appuntamento, indirizzato presso una commissione medica del Centro di Riferimento
Regionale.
La commissione valuterà le opportunità
del ricovero all’estero e, se il parere è
favorevole, rilascia un’ autorizzazione
anche sull’uso del mezzo di trasporto più
idoneo, nonché l’accompagnamento da
parte di un familiare.
Ottenuto il parere favorevole, sarà possibile richiedere all’Unità Operativa
Assistenza Sanitaria di base il rilascio del
modello E112, necessario per usufruire
dell’assistenza sanitaria ospedaliera in
regime diretto, nell’ambito dei Paesi della
Comunità Europea.
Ricovero per i cittadini stranieri
Per i cittadini stranieri, il ricovero è gratuito nei seguenti casi:
• cittadini CEE che presentano tessera
sanitaria TS – E112 – E106;
• cittadini di Stati con i quali esistono
accordi bilaterali;
• cittadini extracomunitari in possesso
di tessera sanitaria;
• ricovero per malattie infettive e
malattie sessualmente trasmissibili;
• ricovero di urgenza;
• cittadini stranieri indigenti non
iscritti al S.S.N. ;
• cittadini stranieri extracomunitari
non in regola con le norme sul
permesso di soggiorno;
• cittadini italiani emigrati, iscritti
all’A.I.R.E., in Paesi con i quali non
esistono accordi bilaterali.
Al di fuori di questi casi i pazienti senza
assistenza sanitaria devono pagare
secondo le tariffe fissate dal Ministero
della Salute.
ASL
SALERNO
Azienda Sanitaria Locale Salerno
Sezione 4 Il patto con i cittadini:
impegni e standard di qualità
Tutela e Partecipazione
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
60
Struttura
Comunicazione
La Struttura Comunicazione ha il compito
di supportare la Direzione aziendale per
la messa a punto delle strategie di comunicazione e per realizzare una efficace
sistema di relazioni con i cittadini, le
istituzioni ed i media; ha la responsabilità
dell’informazione, della comunicazione
aziendale e delle relazioni con il pubblico
ai sensi della legge n. 150/2000. Si
occupa della comunicazione interna ed
esterna; supporta la Direzione Generale
nelle azioni finalizzate a promuovere una
immagine positiva dell’Azienda e del SSR;
essa cura i rapporti con le associazioni di
tutela dei cittadini e la commissione
consultiva mista e partecipativa, anche
attraverso l’elaborazione della Carta dei
Servizi, del piano di Comunicazione e la
gestione del sito web; promuove la
cultura del clima e del benessere organizzativo e della partecipazione; contribuisce a costruire la percezione della qualità
dei servizi e costituisce un canale permanente di ascolto e verifica del livello di
soddisfazione del cliente/utente, tale da
consentire all’ azienda di adeguare di
volta in volta il servizio offerto anche
attraverso strategie di marketing; pone in
essere tutte le attività finalizzate al
miglioramento
della comunicazione
anche con l’organizzazione di eventi
formativi; gestisce il sistema di raccolta
dei reclami; coordina le attività delle
articolazioni distrettuali ed ospedalieri
URP – Uffici relazioni con il pubblico.
Gli Uffici Comunicazione/URP, presenti
nei Distretti e nei Presidi Ospedalieri,
afferiscono alla Struttura centrale Comunicazione. Sono uffici che riconoscono e
valorizzano il diritto dei cittadini ad
essere informati, ascoltati ed a ricevere
una risposta chiara ed esauriente,
favorendone il ruolo attivo e la partecipazione. Rappresentano un importante
strumento per realizzare i principi di
trasparenza e di semplificazione dell'attività sanitaria svolta dall'Azienda. Costituiscono dunque lo strumento di ascolto
dell’azienda anche attraverso l’acquisizione delle osservazioni e dei reclami
presentati dai cittadini dandone tempestivo riscontro. Le funzioni e i compiti
istituzionali degli Uffici Relazioni con il
Pubblico aziendali sono: informazione,
accoglienza e orientamento del cittadino;
garanzia del diritto all’informazione sui
servizi, sulle prestazioni e le loro modalità di erogazione allo scopo di facilitare ed
agevolare l’accesso ai servizi per i cittadini; gestione segnalazioni, reclami, rilievi e
suggerimenti dei cittadini; monitoraggio
della qualità percepita ed ascolto dei
bisogni dei cittadini; iniziative per il
miglioramento della comunicazione
interna per il benessere organizzativo e
l’umanizzazione; realizzazione della
guida ai servizi aziendale e di opuscoli
informativi.
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
61
E-mail: [email protected]
PEC: [email protected]
Comunicazione/URP Distretto Sanitario
69 Sede di Capaccio
Sedi:
Vallo della Lucania
Piazza dei Martiri, 4
84078 - Vallo della Lucania (SA)
Tel. 0974 711729 - 711730
Comunicazione/URP Distretto Sanitario
70 Vallo della Lucania
Salerno
Via Nizza,146
84124 Salerno
Tel.089 693608 - 089 693592
Fax 089 693592
Comunicazione/URP Distretto Sanitario
72 Sala Consilina-Polla
Nocera Inferiore
Via Federico Ricco, 50
84014 - Nocera Inferiore
Tel. 0819212978
Comunicazione/URP Presidio
Ospedaliero "Villa Malta" - Sarno
Articolazioni
Comunicazione/URP
distrettuali ed ospedaliere
Distretti Sanitari:
Comunicazione/URP Distretto Sanitario
60 Nocera Inferiore
Comunicazione/URP Distretto Sanitario
62 Sarno-Pagani
Comunicazione/URP Distretto Sanitario
63 Cava-Costa d'Amalfi
Comunicazione/URP Distretto Sanitario
64 Eboli-Buccino
Comunicazione/URP Distretto Sanitario
66 Salerno
Comunicazione/URP Distretto Sanitario
71 Sapri-Camerota
Presidi Ospedalieri:
Comunicazione/URP Presidio
Ospedaliero "Mauro Scarlato" - Scafati
Comunicazione/URP - DEA III Livello
Umberto I - Nocera Inferiore - Pagani
Comunicazione/URP Presidio
Ospedaliero "Luigi Curto" - Polla
Comunicazione/URP Presidio
Ospedaliero Roccadaspide
Comunicazione/URP Presidio
Ospedaliero "Dell'Immacolata" - Sapri
Comunicazione/URP Presidio
Ospedaliero "San Luca" - Vallo della
Lucania
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
62
In questa sezione vengono indicati gli
impegni e gli obiettivi di qualità dei
servizi, che l’Azienda Sanitaria SALERNO
intende garantire.
La Carta dei Servizi si configura come un
“patto” tra l’Azienda Sanitaria e i cittadini, all’interno del quale sono definiti gli
obiettivi, gli impegni assunti per il loro
raggiungimento, gli standard di
riferimento, le modalità per misurare i
risultati ed il livello di soddisfazione del
cittadino. Costituisce un importante
strumento del percorso di miglioramento continuo della qualità, che vede nel
coinvolgimento e nella partecipazione
dei cittadini un elemento fondamentale.
La Carta è essenzialmente volta alla
tutela dei diritti degli utenti. Non si tratta
di una tutela intesa come mero riconoscimento formale di garanzia al cittadino,
ma di attribuzione allo stesso di un
potere di controllo diretto sulla qualità
dei servizi erogati. L’assunzione degli
impegni avviene attraverso l’adozione di
standard di qualità, che sono di carattere generale (cioè riferiti al complesso dei
servizi erogati) o anche specifici (cioè
direttamente verificabili dal singolo
utente). L’utilizzo di meccanismi di
misurazione dei risultati permette di
verificare gli impegni assunti. Vengono
evidenziati quei fattori di qualità dei
servizi che possono essere direttamente
percepiti e verificati dai cittadini. Nella
tabella che segue sono elencati i fattori
di qualità che l’Azienda vuole garantire
nell’anno in corso. I fattori di qualità sono
gli aspetti rilevanti per la percezione
della qualità di un servizio da parte
dell’utente. I fattori possono essere
aspetti oggettivi (qualitativi o quantitativi), oppure soggettivi (rilevabili cioè solo
attraverso la raccolta della percezione
dell’utenza).
I fattori di qualità vengono classificati
rispetto a:
• aspetti relazionali: tutti gli operatori
devono mantenere un comportamento
improntato alla gentilezza, cortesia,
rispetto, disponibilità nei confronti del
cittadino-utente;
• personalizzazione e umanizzazione:
all’interno delle strutture sanitarie deve
essere garantito il rispetto della privacy,
delle idee religiose, degli orari delle
visite dei familiari e conoscenti e della
persona nella sua globalità ed unicità;
• comunicazione e informazione: i
cittadini hanno bisogno di essere orientati all’interno del servizio sanitario e
aiutati a trovare le modalità più semplici per poter usufruire delle prestazioni
sanitarie; hanno altresì diritto a essere
informati sui trattamenti sanitari che li
riguardano, nel pieno rispetto della loro
privacy ;
• tempi e accessibilità: tempi di attesa
per l’erogazione delle prestazioni
sanitarie, per ottenere la consegna di
documentazione; facilità di prenotazione e trasparenza delle liste di attesa
delle prestazioni tramite un sistema
centralizzato (CUP – Centro Unico
Prenotazione tel. 089
9358180);
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
63
• aspetti alberghieri e comfort:
ambienti adeguati, gradevoli e puliti,
pasti di qualità distribuiti negli orari
stabiliti
• struttura e logistica: servizi facilmente raggiungibili e privi di barriere
architettoniche
• aspetti burocratici e amministrativi:
facilitare gli adempimenti amministrativi e di trasparenza.
• tutela e ascolto: rispetto del diritto
alla tutela dei cittadini, garantendo la
possibilità di effettuare segnalazioni e
reclami in caso di disservizi; effettuazione di indagini di soddisfazione all’interno delle strutture sanitarie per la rilevazione del gradimento.
Impegni - Indicatori - Standard Strumenti di verifica
• Gli impegni sono i fattori di qualità
che l’Azienda vuole garantire
• Gli indicatori di qualità sono parametri quantitativi e qualitativi che registrano un certo fenomeno
• Lo standard di qualità è un valore
atteso per un certo indicatore: può
essere anche visto come l’obiettivo che
concretamente l’Azienda si prefigge di
raggiungere in relazione a un determinato fattore di qualità.
• Lo strumento di verifica è l’evento
specifico che consente al cittadino e
all’Azienda di verificare l’effettiva attuazione dell’impegno assunto
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
64
Aspetti relazionali
STRUMENTI DI
VERIFICA
IMPEGNO
INDICATORE
STANDARD
L’Azienda si impegna
a garantire la
riconoscibilità del
personale che svolge
servizio al pubblico.
Numero del
personale dotato del
cartellino di
riconoscimento/
numero totale del
personale.
100% del personale
al pubblico con
elementi di
riconoscimento.
a) Verifiche a
campione mediante
controlli periodici.
b) Eventuali
segnalazioni e
reclami.
L’Azienda si impegna
a garantire il
miglioramento dei
rapporti tra gli
utenti e il personale
a contatto con essi.
a) Numero del
personale a contatto
con utenti che ha
seguito corsi di
formazione/numero
totale del personale
a contatto con
utenti.
b) Numero reclami
sugli aspetti
relazionali/numero
totale dei reclami.
a) Corsi di formazione sugli aspetti
relazionali.
b) Decremento
percentuale reclami
sugli aspetti
relazionali.
a) Corsi di
formazione su
aspetti relazionali e
gestione dei conflitti
effettuati.
b) Verifica di
segnalazioni e
reclami sugli aspetti
relazionali.
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
65
Umanizzazione
STRUMENTI DI
VERIFICA
IMPEGNO
INDICATORE
STANDARD
L’Azienda si impegna
a garantire per la
degenza dei
bambini la presenza
continuativa di un
familiare, spazi
dedicati al gioco
a) Esistenza di
procedura che
consenta la presenza
di un familiare
accanto ai bambini
ricoverati
b) Informazioni
all’utente su
opuscolo accoglienza
o sito web.
c) Presenza nelle
U.O. di pediatria di
spazi dedicati al
gioco.
a) Presenza della
procedura scritta.
b) Presenza nelle
strutture di degenza
dell’opuscolo di
accoglienza o info su
sito web.
c) Presenza per ogni
posto letto di un
arredo idoneo a
permettere il riposo
ai familiari dei
bambini ricoverati.
d) Presenza di uno
spazio giochi nella
U.O. di Pediatria.
a) Verifiche a
campione /controlli
periodici.
b) Eventuali
segnalazioni e
reclami.
L’Azienda si impegna
a garantire
informazioni alle
persone straniere
sui servizi erogati.
a) Principali
informazioni
riportate sul foglio
accoglienza o sul sito
web anche nelle
lingue straniere più
importanti.
a) Presenza nelle
strutture di degenza
delle informazioni sul
foglio accoglienza o
sul sito web
aziendale.
a) Verifiche mediante controlli periodici.
b) Verifica di
segnalazioni e
reclami.
L’Azienda si impegna
a garantire l’umanizzazione della
sofferenza.
a) Presenza di
personale e strutture in
grado di garantire una
qualità di vita consona
alla dignità della
persona (es.
terapia del dolore).
b) Iniziative formative e
informative su terapie
palliative, terapia del
dolore.
c) N. personale
coinvolto in percorsi
formativi.
d) N. terapie del dolore
e terapie palliative
effettuate.
Procedura per
Verifiche aziendali e
accedere a terapie
del Comitato Etico
palliative, terapia del
dolore; realizzazione
di iniziative formative
e informative.
segue
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
66
IMPEGNO
INDICATORE
STANDARD
L’Azienda si impegna
a garantire nei
presidi di ricovero
flessibilità delle
fasce orarie di visita,
in casi particolari e
motivati.
a) Esistenza di una
procedura che
precisa gli orari in cui
è possibile la visita in
relazione alle
esigenze organizzative e le esigenze dei
ricoverati nelle varie
strutture.
b) Informazioni
all’utente su opuscoli
o sito web.
a) Esistenza di una
procedura scritta
anche in relazione
alle diverse esigenze
dei ricoverati.
b) Presenza nelle
strutture di opuscolo
accoglienza o di
informazioni sul sito
web.
STRUMENTI DI
VERIFICA
a) Monitoraggio
aziendale.
b) Verifica di
segnalazioni e
reclami.
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
67
Informazione e comunicazione
STRUMENTI DI
VERIFICA
IMPEGNO
INDICATORE
STANDARD
L’Azienda si impegna
a garantire la piena
funzionalità e
visibilità dell’Ufficio
Relazioni con il
Pubblico/Comunicazione e la presenza
di un numero
telefonico dedicato
all’orientamento dei
cittadini/utenti.
a) Presenza di linee
telefoniche dedicate.
b) Presenza di sito
internet aziendale
con informazioni
aggiornate.
c) Presenza in ogni
presidio aziendale di
almeno un punto
informativo/U.R.P.
a) Presenza di linee
telefoniche dedicate.
b) Presenza di sito
internet con
informazioni
aggiornate.
c) Presenza nei
presidi aziendali di
almeno un punto
informativo/U.R.P.
L’Azienda si impegna
a garantire la
consegna, all’atto
del ricovero, di un
opuscolo informativo o dare notizie sul
sito web per gli
aspetti che interessano il ricovero del
paziente.
Numero degenti
che hanno ricevuto
l’opuscolo
informativo o
pubblicazione su sito
web aziendale.
Realizzazione e
Verifiche mediante
consegna dell’opusc- controlli periodici.
olo informativo ai
ricoverati o pubblicazione notizie sul sito
web aziendale.
L’Azienda si impegna
a favorire l'attività
delle Associazioni di
Volontariato e
Tutela con le quali
ha stipulato
protocolli di intesa.
Esistenza di
protocolli di intesa.
Presenza di spazi
dedicati e protocolli
di intesa con le
associazioni di
volontariato.
Verifiche aziendali.
L’Azienda si impegna
a garantire i processi
di informazione e di
espressione del
consenso informato
da parte del
paziente.
a) Esistenza di una
procedura specifica.
b) Informazione
registrata sulla
cartella clinica.
c) % utenti informati
rispetto al totale.
Rispetto delle
modalità previste
dalla procedura.
a) Verifiche di
conformità condotte
dall’Azienda.
b) Verifiche
sistematiche della
cartella clinica.
a) Verifiche condotte
dalla struttura
aziendale per la
Comunicazione.
b) Verifica di
segnalazioni e
reclami.
segue
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
68
IMPEGNO
INDICATORE
STANDARD
L'Azienda si impegna
a garantire notizie
cliniche al ricoverato
stesso e/o ai
familiari, nel rispetto
della privacy
del paziente.
a) Esistenza di una
procedura a livello
aziendale che preveda
per ogni struttura
l’acquisizione di
notizie cliniche da
parte del ricoverato
e/o dei familiari del
ricoverato, nel
rispetto della privacy
del paziente.
Informazioni nelle
Unità Operative di
degenza sul medico
di riferimento e
orario di
ricevimento.
L’Azienda si impegna
a garantire la
consegna ai dimessi
della relazione
sanitaria per il
medico di medicina
generale o
per il pediatra di
libera scelta.
Consegna della
Numero dimessi a
cui viene consegnata relazione a tutti i
la relazione sanitaria pazienti dimessi.
per il medico di
medicina generale o
pediatra di libera
scelta/numero totale
dei dimessi.
L’Azienda si impegna
a garantire la piena
funzionalità di un
Numero telefonico
dedicato per le
prenotazioni.
Esistenza di una
procedura per la
gestione del Numero
telefonico per le
prenotazioni in tutta
l'ASL.
STRUMENTI DI
VERIFICA
Verifica a campione
nelle U.O. di
degenza.
Verifiche sulle copie
archiviate nella
cartella clinica.
Esistenza e funziona- Controllo delle
lità del Numero
segnalazioni
telefonico per le
pervenute.
prenotazioni.
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
69
Tempi e accessibilità
STRUMENTI DI
VERIFICA
IMPEGNO
INDICATORE
STANDARD
L’Azienda si impegna
a garantire l’accesso
alle prestazioni
specialistiche e
diagnostiche entro i
tempi previsti dalla
normativa regionale.
Numero prestazioni
specialistiche e
diagnostiche con
accesso entro i tempi
previsti dalla
normativa regionale.
Incremento di
Monitoraggio
prestazioni speciali- periodico dei tempi
stiche e diagnostiche di attesa.
entro i tempi di
attesa massimi
previsti.
L’Azienda si impegna
a garantire la
consegna dei referti
analitici entro 15
giorni, salvo
particolari tipologie
di esami.
Numero referti
consegnati dopo 15
giorni/numero totale
dei referti consegnati
esclusi gli esami che
appartengono a
tipologie particolari.
Incremento dei
referti consegnati
con tempo di attesa
inferiore o uguale a
15 giorni.
Monitoraggio dei
tempi di consegna
dei referti.
L’Azienda si impegna
a garantire
l’esistenza nei presidi
Ospedalieri di
protocolli di
dimissioni protette
che prevedano il
coinvolgimento dei
servizi territoriali.
Esistenza nel presidio
di protocolli di
dimissioni protette
che prevedano il
coinvolgimento dei
servizi territoriali
(ADI) per alcuni
particolari percorsi
dichiarati.
Esistenza di
procedure per le
dimissioni protette
nei presidi.
Verifiche aziendali
con controlli a
campione.
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
70
Aspetti alberghieri e comfort
STRUMENTI DI
VERIFICA
IMPEGNO
INDICATORE
L’ Azienda si impegna
ad eliminare
progressivamente le
camere con oltre
quattro posti letto.
Numero camere di
degenza con oltre 4
posti letto/Numero
totale camere di
degenza.
Eliminare in ogni
presidio di ricovero
le camere di degenza
con oltre 4 posti
letto entro i termini
previsti dal piano
ospedaliero.
Piano di
adeguamento
ospedaliero/verifiche
aziendali.
L’Azienda si impegna
a garantire la
possibilità di
prenotare la scelta
del menù, per i
pazienti a dieta
libera.
Presenza di due o più
menù, per i pazienti
a dieta libera
prenotabile, al
mattino o il giorno
prima rispetto al
momento della
somministrazione
del pasto.
Possibilità per i
ricoverati di
prenotare il menù
su almeno due
alternative.
Verifiche aziendali.
STANDARD
Struttura e logistica
STRUMENTI DI
VERIFICA
IMPEGNO
INDICATORE
STANDARD
L’Azienda si impegna
a garantire un’idonea
segnaletica interna
ed esterna al fine di
agevolare l’accesso
alle strutture e
l’orientamento
all’interno di esse.
Presenza di idonea
segnaletica interna
ed esterna agli
edifici.
Presenza negli edifici Verifiche aziendali.
aziendali di una
idonea segnaletica.
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
71
Aspetti burocratico-amministrativi
STRUMENTI DI
VERIFICA
IMPEGNO
INDICATORE
STANDARD
L’Azienda si impegna
a garantire fogli
informativi o
informazioni sul sito
web per procedure
amministrative o
sanitarie complesse.
Informazioni con
fogli informativi o sul
sito aziendale per
procedure
amministrative o
sanitarie complesse.
Possibilità per i
cittadini di essere
informati su
Procedure amministrative o sanitarie
complesse con fogli
informativi
o sul sito aziendale.
IMPEGNO
INDICATORE
STANDARD
L’Azienda si impegna
a garantire
l’esistenza di una
procedura per la
gestione dei reclami
che rispetti il tempo
massimo di risposta
di 30 gg e che utilizzi
l’analisi dei reclami
per migliorare la
qualità dei servizi.
a) Presenza di una
procedura scritta per
la gestione dei
reclami.
b) Azioni di miglioramento/esposti
presentati per gli
aspetti organizzativi.
a) Rispetto delle
modalità di gestione
delle segnalazioni/reclami previste dalla
procedura.
b) Azioni di miglioramento realizzate
rispetto ai reclami
pervenuti per gli
aspetti organizzativi.
a) Relazione annuale
sugli esposti e le
segnalazioni.
b) Azioni di miglioramento effettuate.
L’Azienda si impegna
a effettuare
periodicamente la
rilevazione della
soddisfazione/gradimento degli utenti.
Effettuazione della
rilevazione della
soddisfazione degli
utenti con appositi
questionari.
Realizzazione, in un
anno, di almeno una
indagine di soddisfazione nelle strutture
dell’Azienda.
Pubblicizzazione sul
sito web aziendale
dell’analisi e dei dati
scaturiti dai
questionari.
Verifiche aziendali.
Tutela e ascolto
STRUMENTI DI
VERIFICA
N.B. Per tali impegni, già realizzati o in corso di realizzazione, l'ASL SALERNO effettuerà verifiche periodiche al fine di garantire il mantenimento e miglioramento degli standard realizzati e degli impegni
assunti
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
72
Regolamento dei diritti e dei doveri del
cittadino-utente
Il presente regolamento ha la finalità di
richiamare le norme generali che, secondo la comunità scientifica e le Carte dei
diritti del malato, devono orientare i
comportamenti degli operatori, degli
utenti, dei parenti o affini, e lo scambio
d’informazioni fra di essi perché, in
qualunque fase della malattia e in
presenza di qualunque difficoltà organizzativa e strutturale, possano essere
garantiti i diritti alla dignità, alla scelta
responsabile e al mantenimento della
personalità.
I doveri
1. Il cittadino utente, quando accede ad
un ad una struttura operativa dell’Azienda Sanitaria SALERNO è invitato ad
avere un comportamento responsabile in
ogni momento, nel rispetto e nella
comprensione dei diritti dei malati, con la
volontà di collaborare con il personale
medico, infermieristico, tecnico e con la
direzione della sede sanitaria in cui si
trova.
2. L’accesso in Ospedale o in un’altra
struttura sanitaria esprime da parte del
cittadino-utente un rapporto di fiducia e
di rispetto verso il personale sanitario ed
ausiliario, presupposto indispensabile
per l’impostazione di un corretto
programma terapeutico ed assistenziale.
3. E’ dovere di ogni paziente informare
tempestivamente i sanitari sulla propria
intenzione di rinuncia, secondo la propria
volontà, a cure e prestazioni sanitarie
programmate affinché possano essere
evitati sprechi di tempo e risorse.
4. Il cittadino utente è tenuto al rispetto
degli ambienti, delle attrezzature sanitarie e degli arredi che si trovano all’interno
delle strutture sanitarie, ritenendo gli
stessi patrimonio di tutti e quindi anche
propri.
5. A chiunque si trovi in una struttura
sanitaria dell’Azienda ASL SALERNO
(Ospedale o poliambulatorio ecc..) si
raccomanda il rispetto degli orari delle
visite stabiliti dalla Direzione Sanitaria, al
fine di permettere lo svolgimento della
normale attività assistenziale terapeutica
e fornire la quiete e il riposo degli altri
degenti. Si ricorda inoltre che per motivi
igienico-sanitari e per il rispetto degli altri
degenti presenti nella stanza ospedaliera
è indispensabile evitare l’affollamento
intorno al letto.
6. Per motivi di sicurezza e igienico-sanitari nei confronti dei bambini si sconsigliano le visite in Ospedale dei minori di
dodici anni. Situazioni di particolare
risvolto emotivo potranno essere prese in
considerazione rivolgendosi al personale
dell’Unità Operativa.
7. In situazione di particolare necessità, le
visite al degente al di fuori dell’orario
prestabilito (esposto nelle strutture
aziendali) dovranno essere autorizzate
con permesso scritto rilasciato dal
Responsabile del reparto o da persona da
lui delegata. In tal caso il familiare
autorizzato dovrà uniformarsi alle regole
del reparto ed avere un atteggiamento
consono
all’ambiente
ospedaliero,
favorendo al contempo la massima
collaborazione con gli operatori sanitari e
non.
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
73
8. Nella considerazione di essere parte di
una comunità, è opportuno evitare
qualsiasi comportamento che possa
creare situazioni di disturbo o disagio agli
altri degenti (affollamento di amici e
parenti, rumori, luci accese, telefoni
cellulari, radioline e tv con volume alto
ecc.…)
9. E’ doveroso rispettare il riposo sia
giornaliero che notturno degli altri
degenti.
10. In Ospedale e nelle altre strutture
aziendali è vietato fumare. Il rispetto di
tale disposizione è un atto di accettazione delle presenza degli altri e un sano
personale stile di vivere nella struttura
ospedaliera.
11. L’organizzazione e gli orari previsti
nella struttura sanitaria nella quale si
accede, devono essere rispettati in ogni
circostanza. Le prestazioni sanitarie
richieste in tempi e modi non corretti
determinano un notevole disservizio per
tutta l’utenza.
12. E’ opportuno che gli utenti e visitatori si spostino all’interno della struttura
ospedaliera utilizzando i percorsi riservati ad essi, raggiungendo direttamente le
sedi di loro stretto interesse.
13. Il personale sanitario, per quanto di
competenza, è invitato a far rispettare le
norme enunciate per il buon andamento
del reparto ed il benessere del cittadino
malato.
I diritti
14. L’utente ha diritto di essere assistito e
curato con premura ed attenzione senza
discriminazioni di sesso o di razza, nel
rispetto della dignità umana e delle
proprie convinzioni filosofiche e religiose.
15. In particolare, durante la degenza
ospedaliera ha diritto ad essere sempre
individuato con il proprio nome ( nel
rispetto della privacy) anziché, secondo
la prassi che non deve essere più tollerata, col numero o col nome della propria
malattia. Ha altresì il diritto, se adulto, di
essere interpellato con la particella
pronominale “LEI”.
16. Il cittadino-utente ha il diritto di
ottenere dalla struttura sanitaria
informazioni relative alle prestazioni
dalla stessa erogate, alle modalità di
accesso ed alle relative competenze. Lo
stesso ha diritto di poter identificare
immediatamente le persone che lo
hanno in cura.
17. Il cittadino-utente ha diritto di
ottenere dal sanitario che lo cura
informazioni complete e comprensibili in
merito alla diagnosi della malattia, alla
terapia proposta e alla relativa prognosi.
(nel rispetto della privacy)
18. In particolare, salvo i casi d’urgenza
nei quali il ritardo possa comportare
grave pericolo per la salute, l’utente ha
diritto di ricevere le notizie che gli
permettono di esprimere un consenso
effettivamente informato prima di essere
sottoposto a terapie od interventi; dette
informazioni debbono concernere anche
i possibili rischi o disagi conseguenti il
trattamento.
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
74
Ove il sanitario raggiunga il motivato
convincimento dell’inopportunità di una
informazione diretta, la stessa dovrà
essere fornita, salvo espresso diniego
del paziente, ai familiari o a coloro che
esercitano potestà tutoria.
Nel caso di pazienti di età inferiore ai 14
anni o di pazienti in coma comunque
incapaci di intendere e di volere le stesse
facoltà sono esercitate dai familiari più
stretti o da coloro che esercitano potestà
tutoria.
Per i minori di età compresa fra i 14 e i 18
anni il parere del minore verrà ascoltato
e costituirà, assieme a quello del genitore o altra figura esercitante la patria
potestà, elemento di valutazione.
19. Il cittadino-utente ha, altresì diritto di
essere informato sulla possibilità di
indagini e trattamenti alternativi, anche
se eseguibili in altre strutture. Ove
l’utente non sia in grado di determinarsi
autonomamente le stesse informazioni
dovranno essere fornite alle persone di
cui all’articolo precedente.
20. Il cittadino-utente ha diritto di
ottenere che i dati relativi alla propria
malattia ed ogni altra circostanza che lo
riguardino, rimangano segreti nel pieno
rispetto della privacy.
21. Il cittadino ha diritto ad una corretta
informazione sull’organizzazione della
struttura sanitaria, ma è anche un suo
preciso dovere informarsi nei tempi e
nelle sedi opportune possibilmente
anche attraverso la consultazione del
sito web aziendale (che permette un
notevole risparmio di carta stampata) .
22. I bambini fino ai 12 anni d’età hanno
diritto alla presenza dei genitori durante
i trattamenti sanitari ad eccezione di
quelli in cui, nel loro interesse diagnostico e terapeutico, ne sia necessaria l’assenza.
23. Il paziente ha il diritto di essere
preparato a riconoscere e ad accettare lo
stato di malattia,
nonché a convivere con esso; nella fase
terminale ha il diritto a trattamenti volti
ad alleviare il più possibile le sue
sofferenze.
24. L’Utente ha il diritto di proporre
reclami, che debbono essere sollecitamente esaminati, ed essere tempestivamente informato (max.entro 30 gg.)
sull’esito degli stessi con i tempi e i modi
previsti dal vigente Regolamento di
Pubblica Tutela. Hanno inoltre il diritto di
avvalersi dell’assistenza degli organismi
di Pubblica Tutela.
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
75
PROPOSTA DI REGOLAMENTO DI
PUBBLICA TUTELA
In un logica di rinnovata dimensione
organizzativa, che si propone di garantire
un’ effettiva rispondenza fra le attività
aziendali e le istanze dei cittadini/utenti,
le proposte, le segnalazioni, i reclami, i
suggerimenti ed anche gli encomi, acquisiti all’Ente per il tramite della struttura
Comunicazione - URP, sono sempre più
da considerarsi tasselli essenziali nella
definizione di percorsi migliorativi della
qualità dei servizi erogati. Nella nuova
ottica aziendale costituiscono una leva
gestionale importante, in grado di
evidenziare sia carenze che aspetti
positivi dell’organizzazione, a partire dai
quali è possibile modulare o rimodulare
attività e servizi in funzione dei suoi
azionisti principali: i cittadini/utenti.
Affinché quanto esposto non resti
solamente una ipotesi organizzativa, o
un indirizzo non corrisposto, l’ASL SALERNO si impegna ad affiancare ed attivare
gli opportuni meccanismi di comunicazione e di tutela del cittadino/a, ed i
correttivi organizzativi in grado di evitare
il ripetersi del disservizio, in maniera da
fornire risposte adeguate, concrete,
rapide e dirette alla utenza, mirando per
tale via al rovesciamento della tradizionale percezione negativa dei servizi
pubblici. È erroneo sostenere che laddove non vi siano segnalazioni di qualsivoglia natura, l’organizzazione debba
ritenersi priva di criticità manifeste o
latenti. Piuttosto ciò va interpretato
come il segnale di un distacco, di una
separazione netta tra l’Ente ed i suoi
fruitori che sono impossibilitati nell’esercizio dei propri diritti. Come enunciato
all’inizio il “reclamo” non è più conside-
rato in una logica sanzionatoria, o tutto
al più come la denuncia di gravi mancanze; è invece una modalità di partecipazione, un contributo alla evoluzione ed al
miglioramento della organizzazione
tutta. Ne consegue la necessità di un
sistema di monitoraggio aziendale,
incardinato presso la struttura Comunicazione/URP, che semestralmente (o con
diversa cadenza temporale) produca una
reportistica sia dei dati che delle azioni
positive sviluppate a seguito delle segnalazioni,cosicché da riportare effettivamente il cittadino al centro della organizzazione, riflettendone indicazioni e
giudizi, accrescendone la capacità di
tutela e consentendo una crescita ed
uno sviluppo organizzativo.
Art. 1 - Finalità
1.Scopo della presente procedura è
definire le modalità e le responsabilità
adottate dall'Ente per la gestione dei
reclami, delle segnalazioni, degli encomi
e dei suggerimenti al fine di porre
rimedio alle situazioni denunciate ed
evitare il ripetersi di condizioni che
creano insoddisfazione negli utenti. La
gestione dei reclami, delle segnalazioni e
dei suggerimenti, rappresenta uno
strumento utile per il miglioramento
della qualità dei servizi erogati, pertanto
questa procedura si applica a tutti i
processi gestiti dall’ASL SALERNO.
2.Chiunque può proporre un suggerimento, una segnalazione e/o un reclamo
all’Amministrazione, riguardante sia
uffici e/o servizi dell’ASL SALERNO.
3.L’ASL SALERNO si impegna a rispondere i reclami secondo la procedura delineata successivamente.
4.I reclami possono riguardare tutte le
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
76
attività svolte, i servizi, ed i prodotti
erogati direttamente dall’ASL SALERNO.
5. La presentazione del reclamo non
preclude il ricorso ad altri mezzi di tutela,
amministrativi o giurisdizionali o il ricorso
ad altri strumenti alternativi di risoluzione delle controversie.
Art. 2 - Riferimenti
1. Legge 241/90 e ss.mm.ii.
2. Art. 14 D.Lgs 502/92.
3. DPCM 11.10.1994 “Direttiva sui principi di erogazione dei servizi nella P.A.”.
4. D.P.C.M. 19 maggio 1995 "Schema
generale di riferimento della Carta dei
servizi pubblici sanitari".
5. Legge 196/2003
6. D.Lgs 150/2009 “Attuazione della legge
15/2009 in materia di ottimizzazione
della produttività del lavoro pubblico e di
efficienza e trasparenza delle pubbliche
amministrazioni”.
7. Delibera CIVIT 3/2012.
8. Programma Triennale per la Trasparenza e l’Integrità della ASL SALERNO Delibera 611 del 13.06.2014
Art. 3 - Definizioni
“Un reclamo è qualunque espressione di
insoddisfazione che richieda una
risposta” - Fonte: "The citizen’s charter
complaint task force"
Reclamo: è la sottoscrizione formale da
parte del cittadino/utente attraverso cui
viene evidenziata la non aderenza tra la
prestazione fornita dall’azienda e le sue
legittime aspettative ed i suoi diritti. Il
reclamo in tal senso diviene, e tale è
considerato nella ASL SALERNO, un
efficace strumento di ascolto dei cittadini, flessibile e come tale in grado di attiva-
re percorsi per il miglioramento e l’ottimizzazione della qualità dei servizi e delle
prestazioni erogate.
Suggerimento: è una proposta, proveniente sia dai cittadini/utenti che dai
clienti interni, volta a proporre un
adeguamento della prestazione erogata
per il miglioramento dell’efficacia del
processo.
Segnalazione: differisce dal reclamo
poiché non si configura come una protesta formale, ma più semplicemente come
un avviso di un qualche malfunzionamento nella erogazione di una prestazione o di un servizio.
Encomio: è una segnalazione di merito
che il fruitore dei servizi o un cliente
interno effettua volontariamente ed in
completa autonomia, per segnalare una
prestazione ricevuta che ha soddisfatto la
richiesta oltre le aspettative.
Art. 4 - Classificazione
Per la classificazione si fa riferimento
alle indicazioni trasmesse dall’Agenzia
Regionale Sanitaria della Campania Struttura verifica sistema qualità - e fatte
proprie da questa Azienda Sanitaria
Locale Salerno.
Art. 5 - Modalità di presentazione
1. Reclami, segnalazioni, suggerimenti ed
encomi possono essere presentati all’azienda da parte dei cittadini/e, dai loro
parenti o affini, da altri soggetti delegati,
dalle associazioni e dagli organismi per la
difesa e tutela dei diritti dei cittadini/e,
purché queste siano regolarmente accreditate presso l’ASL SALERNO, o comunque registrate presso la Regione Campania, esercitando in questo modo il loro
legittimo diritto di tutela.
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
77
2.Tali strumenti hanno ad oggetto fatti e
comportamenti che, direttamente o
indirettamente, hanno negato o limitato
(da parte dell’Azienda, dei professionisti
convenzionati) la piena fruibilità delle
prestazioni e dei servizi, ed anche
quando la limitazione o negazione delle
prestazioni è conseguenza di un disservizio.
3. Si sostanziano in reclami, segnalazioni,
suggerimenti ed encomi, secondo la
definizione presente all’art. 3 del presente regolamento.
4. La presentazione può avvenire nei
seguenti modi:
a. lettera in carta semplice indirizzata
a: Comunicazione/U.R.P. ed inviata a
mezzo servizio postale o consegnata
a mano presso una delle sedi distrettuali o ospedaliere;
b. compilazione dell’apposito modello, che qui si allega quale parte
integrante e sostanziale del presente
regolamento, scaricabile anche dal
sito istituzionale al link MODULISTICA, o distribuito presso le sedi
Comunicazione/U.R.P.
dell’ASL
SALERNO. Il modello deve essere
debitamente compilato in tutte le
sue parti e regolarmente sottoscritto dal proponente;
c. tramite fax alle sedi Comunicazione - U.R.P.;
d. tramite posta elettronica all’indirizzo e-mail: [email protected]
e. tramite Posta Elettronica Certificata all’indirizzo: [email protected]
f. tramite form on line disponibile sul
sito aziendale www.aslsalerno.it
g. tramite il link “Insieme per la
Sanità” della RegioneCampania ;
h. tramite il network “Linea Amica” al
numero 800 301 (da rete fissa) 06
828881 (da cellulare)
i. verbalmente per il tramite degli
operatori della struttura Comunicazione - URP con contestuale sottoscrizione dell’apposito modulo.
5. La loro presentazione non impedisce
né preclude la proposizione di impugnative in via giurisdizionale ed amministrativa.
6. Per quanto riguarda i reclami pervenuti in forma anonima questi saranno
prima verificati e poi eventualmente
trattati.
Art. 6 - Tempi di presentazione
1. I reclami, le segnalazioni, i suggerimenti e gli encomi, dovranno essere
presentati, nei modi sopra elencati, di
norma entro 30 giorni dal momento in
cui l’interessato abbia avuto conoscenza
dell’atto o comportamento lesivo dei
propri diritti in linea con quanto disposto
dall’art. 14 del D.Lgs 502/92 (Partecipazione e tutela dei diritti dei cittadini).
2. L’Amministrazione in casi eccezionali si
riserva, in rapporto all’importanza ed
alla complessità di quanto segnalato, di
valutare anche reclami presentati oltre
tale termine sempre che sia possibile
procedere all’accertamento dei fatti.
Art. 7 - Adempimenti preliminari
1. La struttura Comunicazione - URP
riceve i reclami e provvede a:
a. dare pronta risposta all’utente per
i reclami che si presentano di prevedibile e univoca definizione, interpellando comunque le Strutture/Servizi,
le UU.OO. e gli uffici interessati, in
questi casi il Direttore Responsabile
del Distretto, il Direttore Sanitario
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
78
e/o il Direttore Amministrativo del
Presidio Ospedaliero, il Direttore del
Dipartimento sia esso Strutturale o
Funzionale (come da atto aziendale),
il Direttore della Struttura Complessa
Centrale o Dipartimentale, acquisisce tutte le informazioni, le relazioni
o i pareri inerenti il reclamo/segnalazione ed utili alla definizione della
risposta;
b. i soggetti coinvolti DEVONO
ENTRO E NON OLTRE 10 giorni dalla
data di ricezione del reclamo e/o
della segnalazione, fornire esaustiva
e completa risposta alla competente
struttura per la Comunicazione - URP.
In caso di reclamo inerente struttura
convenzionata, dovrà fornire risposta
il legale rappresentante della stessa.
Per reclami afferenti i servizi
socio-sanitari, l’istruttoria compiuta
dal direttore responsabile del distretto è supportata sempre dalle relazioni dei funzionari/dirigenti competenti. In ogni caso il reclamo/segnalazione è ritenuto un elemento per la
verifica dei Dirigenti ed il miglioramento della loro attività. Ogni
Dirigente/Responsabile ha il dovere
di collaborare con le Direzioni ed in
particolare riguardo ai reclami deve:
i. fare ampia, approfondita e
tempestiva istruttoria sui casi
oggetto di reclamo/segnalazione;
ii. individuare, mettere in praticare
e comunicare alla struttura Comunicazione - URP, le misure organizzative tese ad evitare il ripetersi
dei disagi;
iii. informare il personale dipendente sulle situazioni oggetto di
reclamo/segnalazione e sulle
eventuali misure organizzative
adottate.
c. nei casi in cui si ravvisi un fatto che
possa dare origine a responsabilità
penali, la struttura Comunicazione URP informa tempestivamente il
Servizio Affari Legali consegnando
allo stesso tutta la relativa documentazione;
d. trasmettere alla Commissione
Consultiva Mista e Partecipativa le
pratiche di competenza;
e. attivare procedure di chiarimento
diverse da quelle sopra indicate,
anche promuovendo, ove si riscontrino le necessarie disponibilità, incontri formali tra utente e operatori
coinvolti, al fine di chiarire più
rapidamente i fatti.
2. Nell’espletamento delle procedure di
cui ai punti precedenti è assicurato il
raccordo ed il supporto con la Direzione
Aziendale.
3. I dipendenti dell’Azienda sono tenuti a
fornire la necessaria collaborazione alla
struttura Comunicazione - URP per gli
adempimenti loro richiesti ai sensi del
presente regolamento. Costituisce
violazione dei doveri di ufficio non dare
seguito alle richieste, senza adeguata
motivazione, pertanto il difetto di
collaborazione è segnalato ai competenti
organi aziendali per le decisioni di
competenza.
4. I reclami pervenuti ma non di competenza della ASL SALERNO, saranno
inoltrati con nota di accompagnamento
alla competente amministrazione.
Art. 8 - Attività istruttoria
1. La struttura Comunicazione - URP, per
l’espletamento della fase istruttoria,
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
79
può:
a. acquisire tutti gli elementi necessari alla formazione di giudizio,
consultare e ottenere copia, senza
limitazione alcuna, di tutti gli atti e
documenti relativi all’oggetto del
proprio intervento;
b. richiedere relazioni o pareri di
tecnici ed esperti della Azienda
Sanitaria;
c. accedere agli uffici, ai reparti
ospedalieri, agli ambulatori e a tutte
le strutture in genere per adempiere
agli accertamenti che si rendano
necessari;
d. i soggetti cui è richiesta attività
istruttoria
preliminare
devono
fornire risposta e documentazione
alla struttura Comunicazione - URP
entro e non oltre 15 giorni lavorativi,
trascorsi i quali, l’inadempienza del
soggetto verrà sottoposta all’attenzione della Direzione Aziendale,
dell’Organismo Indipendente di
Valutazione e della Commissione
Consultiva Mista e Partecipativa.
Art. 9 - Risposta all’utente
1. La struttura Comunicazione – URP
fornisce risposta scritta, almeno interlocutoria, entro e non oltre 30 giorni dal
ricevimento del reclamo/segnalazione.
2. La risposta all’utente può configurarsi
come interlocutoria e non conclusiva per
i seguenti motivi:
a. necessità motivate di ulteriori
accertamenti;
b. motivati ritardi nelle risposte dei
Responsabili delle Strutture organizzative coinvolte.
3. La risposta, se interlocutoria, deve
obbligatoriamente essere seguita da
risposta definitiva entro e non oltre i
successivi 30 giorni. La risposta definitiva
dovrà sempre contenere i seguenti
elementi:
a. la data ed il luogo della ricezione
del reclamo/segnalazione;
b. l’indicazione dell’avvenuta ricezione del reclamo/segnalazione,
c. l’identificazione del responsabile
del procedimento della struttura di
competenza ove è avvenuto il disservizio;
d. la dichiarazione che la presentazione di osservazioni ed opposizioni
non impedisce né preclude la proposizione di impugnative in via giurisdizionale ai sensi dell’art. 5 del D.Lgs
502/92 e ss.mm.ii.;
e. la possibilità di richiedere il
riesame del provvedimento alla
Commissione Consultiva mista e
partecipativa, con motivata istanza in
carta semplice indirizzata alla stessa;
f. ogni utile informazione al cittadino
per facilitarne la fruibilità dei servizi
sanitari e socio sanitari;
g. tutto quanto si ritenga utile per
migliorare il rapporto con il cittadino.
4. La risposta è inviata oltre che al richiedente, anche ai Responsabili delle
strutture aziendali coinvolte nel
reclamo/segnalazione.
Art. 10 - Esercizio della tutela nelle
strutture private accreditate e/o
provvisoriamente accreditate
1. Il diritto alla tutela e le modalità per il
suo esercizio, di cui al presente regolamento è riconosciuto anche nei confronti di cittadini e cittadine che liberamente
hanno scelto di fruire di prestazioni
erogate dalle strutture private accredita-
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
80
te che inseriranno questo diritto riconosciuto all’interno delle Carte dei servizi
delle strutture, nelle procedure di accreditamento devono essere previste ed
assicurate ai cittadini ed alle cittadine
delle strutture private, la tutela garantita
dal presente regolamento.
Art. 11 Presupposti per l’attivazione del
Comitato di partecipazione
1. Nei casi in cui l'utente si dichiari insoddisfatto degli esiti prodotti in prima
istanza e nel caso in cui la struttura
Comunicazione - URP non sia in possesso
degli atti necessari a formulare un’adeguata risposta, l'esame della questione
può essere rinviato al Comitato di partecipazione.
2. Il Comitato di partecipazione è un
organismo di tutela di secondo livello
con una funzione “super partes”, a
composizione paritetica, presieduta da
persona esterna alla Azienda Sanitaria.
3. La finalità dell’organismo è quella di
gestire e risolvere le controversie con
procedure conciliative, al fine di giungere ad una decisione condivisa dalle parti,
al di fuori di ogni altro mezzo amministrativo o giurisdizionale, attraverso
l’accertamento dei fatti e l’individuazione delle cause che hanno limitato o
negato il diritto alla prestazione sanitaria, al fine di contribuire al loro superamento.
4. Le questioni che possono essere
oggetto di valutazione da parte del
Comitato di partecipazione riguardano
gli atti ed i comportamenti che neghino o
limitino la dignità del cittadino e la fruibilità delle prestazioni sanitarie che incidano sulla qualità del servizio.
5. In particolare il Comitato di partecipa-
zione espleta le seguenti funzioni:
a) riesamina i casi per i quali il
Soggetto si sia ritenuto insoddisfatto
in merito alle risposte ottenute e
quelli per i quali la struttura Comunicazione - URP non ritenga di essere in
grado di formulare un’adeguata
risposta;
b) formula proposte di mediazione
per eventuali controversie fra Azienda Sanitaria e cittadino riguardo le
modalità di erogazione delle prestazioni e la tutela dei diritti;
c) esamina i casi per i quali non è
stata data risposta entro i termini
previsti dal precedente art. 9;
d) può indicare al Direttore Generale
proposte migliorative dei servizi
offerti nell’interesse della popolazione.
6. Non rientrano nella competenza del
Comitato di partecipazione le evidenze
che comportano valutazioni di carattere
tecnico-professionale
relative
agli
interventi sanitari e connesse a richieste
di risarcimento danni.
Art. 12 Tentativo di conciliazione
1. La commissione promuove, ove possibile un tentativo di conciliazione tra le
parti.
2. Successivamente al tentativo di conciliazione, il Comitato emette parere di
merito, tenendo conto dei riscontri
oggettivi emersi e delle possibili soluzioni prospettate nel tentativo di conciliazione.
Art. 13 Composizione del Comitato di
partecipazione
1. Il Comitato è composto da 9 membri:
2 Rappresentanti delle associazione di
81
volontariato.
Due (2) Rappresentanti di tutela dei
consumatori e utenti.
Due (2) Rappresentanti di associazioni
promozione sociale.
Tre (3) Rappresentanti dell’Azienda
Sanitaria Locale: il Direttore Generale .o
suo delegato, il Direttore Sanitario o suo
delegato, il Direttore della struttura
Comunicazione.
2. I rispettivi membri supplenti vengono
designati negli stessi termini.
3. Il Presidente titolare e quello
supplente sono designati dal Direttore
Generale scelti tra persone esterne alla
Azienda Sanitaria Locale SALERNO che
per studi o esperienze dimostrino con
idoneo curriculum la loro conoscenza in
materia di tutela dei diritti, di problematiche sanitarie e giuridiche.
4. Non sono designabili coloro che
intrattengono rapporti di consulenza o
convenzione con le Aziende o con le
Associazioni di volontariato o gli organismi di tutela o dipendenti pubblici in
attività di servizio che svolgono funzioni
nel settore socio sanitario.
5. I membri rappresentanti degli organismi di tutela e di volontariato (supplenti
e titolari) sono designati dalle associazioni accreditate presso l’Azienda
Sanitaria Locale SALERNO in quanto
intrattengono rapporti con le medesime, ai sensi dell’art 14 comma 7 e 4 del
D.Lgs. 502/92 ss.mm.ii
6. I membri rappresentanti l’Azienda
Sanitaria Locale SALERNO (titolari e
supplenti) sono designati direttamente
dal Direttore Generale.
7. Il Comitato di partecipazione è nominata con atto del Direttore Generale.
Art. 14 Modalità di funzionamento del
Comitato di partecipazione
1. Il Comitato dura in carica 3 anni ed i
membri titolari non possono espletare
più di 2 mandati consecutivi.
2. I membri decadono dalla nomina per
la mancata partecipazione, senza giustificazione, a tre riunioni consecutive del
Comitato.
3. I membri del Comitato sono tenuti al
segreto sulle notizie di cui siano venuti
in possesso per ragioni di ufficio e che
siano da ritenersi segrete o riservate ai
sensi delle leggi vigenti.
4. Le sedute del Comitato sono valide
con la presenza di almeno 5 componenti (Presidente incluso).
5. Il Comitato al fine di formulare parere
di propria competenza, ha facoltà di
convocare l’autore del reclamo nonché i
soggetti del cui atto o comportamento il
Comitato è chiamato a decidere.
6. Le funzioni di segreteria e di supporto sono svolte dalla struttura Comunicazione – URP.
Art. 15 Procedura di riesame
1. Il Presidente del Comitato di partecipazione acquisisce dalla struttura
Comunicazione-URP tutta l’istruttoria
già svolta e dopo l’eventuale integrazione, invia ai componenti l’ordine del
giorno con la relativa documentazione
almeno 7 giorni prima della riunione.
2. Il Comitato si pronuncia, acquisiti gli
elementi necessari, in caso contrario
essa può avvalersi eventualmente della
consulenza degli Ordini e Collegi Professionali.
3. Ogni questione viene decisa di
norma, non oltre la seconda riunione,
completata l’istruttoria.
82
4. Qualora siano coinvolti operatori, alla
riunione del Comitato di partecipazione
possono partecipare i Presidenti degli
Ordini e Collegi Professionali o loro
delegati, nonché i Rappresentanti delle
categorie di relativa appartenenza.
Art. 16 Decisione
1. Il Comitato di partecipazione, di
norma, decide entro 60 giorni.
2. La decisione del Comitato deve
indicare se essa è stata presa all’unanimità o a maggioranza, in questo caso, i
membri che hanno votato contro o che
si sono astenuti possono motivare
espressamente il loro dissenso.
3. Il parere del Comitato, se fatto
proprio dal Direttore Generale, viene
comunicato dal medesimo al soggetto
interessato.
4. Se il Direttore Generale non condivide la decisione ne richiede il riesame al
Comitato, indicando i motivi del dissenso. Il Comitato riesamina il caso alla luce
dei motivi indicati dal Direttore Generale. Il Direttore Generale può richiedere
il riesame una sola volta.
5. La struttura Comunicazione - URP
comunica la decisione del Direttore
Generale all’Autore, alle Associazioni di
Volontariato ed agli Organismi di Volontariato accreditati presso l’Azienda
Sanitaria, ai sensi dell’art. 14 comma 7
del D.Lgs. 502/92.
6. La Direzione aziendale informa il
Comitato e gli attori del procedimento
in ordine ai provvedimenti adottati, in
relazione alle conclusioni e alle proposte cui il Comitato è pervenuta.
Art. 17 Relazione di servizio
1. La struttura Comunicazione-URP
predispone annualmente una relazione, corredata da dati statistici, circa le
segnalazioni, osservazioni, opposizioni,
denunce o reclami pervenuti (individuando i punti critici dell’organizzazione aziendale le eventuali proposte al
riguardo) che trasmette alla Direzione
Generale e presenta al Comitato di
partecipazione.
Art. 18 Rinvio
1. Per quanto non previsto nel presente
regolamento si fa riferimento alla
normativa vigente in materia, nonché
alle direttive emanate dalla Giunta
Regionale.
Utente
URP
Direttore
Macrosttura
Resp/
Legale
rappresentante
Dirigente
Legale
rappresentante
Presentazione
reclamo
Invio
reclamo
Competenza?
Inoltro reclamo
a Dir. di pertinenza
Invio reclamo
SI’
Informazione
Ricezione
Richiesta
chiarimenti
Studio
reclamo
Elaborazione
risposta
Collaborazione
Invio
relazione
Inoltro risposta
Ricezione
risposta
Elaborazione
Competenza?
SI’
NO
Silenzio assenso
Richiesta
riesame
Ricezione
risposta
Invio
risposta
Note
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
83
Dimensioni della qualità aziendale
La condivisione e lo sviluppo delle metodologie e degli strumenti della qualità in
tutti gli ambiti lavorativi, costituisce la
strategia per il progressivo miglioramento di alcuni settori dell’ organizzazione.
La metodologia del sistema qualità
aziendale, fornisce strumenti per
supportare e seguire i progetti proposti
dalle diverse strutture organizzative
nella fase di elaborazione e di valutazione finale dei risultati ottenuti.
Come naturale evoluzione di tale processo, i progetti che fanno parte del Piano
della Qualità Aziendale, coprono un
ampio spazio delle aree tematiche della
qualità, disegnando un sistema a molteplici dimensioni qualitative:
• valutazione della qualità percepita
dagli utenti
• valutazione del Benessere Organizzativo e del clima Azienda aziendale
• miglioramento dell’efficacia e dell'efficienza
• diffusione della cultura della qualità
Indagine sulla qualità dei servizi:
l’audit civico
L'Audit civico consiste in un'analisi critica
e sistematica dell'azione della azienda
sanitaria, promossa dalle organizzazioni
civiche e si configura come uno strumento a disposizione dei cittadini per
promuovere la valutazione della qualità
delle prestazioni delle aziende sanitarie
locali.
Questo sistema di valutazione, effettuata
da equipe miste composte da cittadini
volontari e da operatori dell’ASL, dà
forma concreta alla centralità del cittadino e della sua esperienza, alla promozione di forme di partecipazione civica nella
gestione dei servizi sanitari, superando
l’autoreferenzialità nella fase di valutazione.
L'Audit civico misura il rispetto di determinati standard quanti-qualitativi previsti da impegni contrattuali e dalla Carta
dei Servizi, il grado di rispondenza alle
attese e ai bisogni dei cittadini delle
politiche aziendali adottate, l’effettiva
attuazione di adempimenti e obblighi
normativi.
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
84
La mediazione dei conflitti
L'organizzazione sanitaria è un sistema
complesso che si fonda sulla relazione tra
persone o gruppi di persone, che a diverso titolo intervengono nei processi
portando con sé interessi diversi.
Dove c’è relazione può sorgere un conflitto e le dirette conseguenze potrebbero
essere:
• l’incrinarsi del patto tra i cittadini e le
istituzioni;
• l’incrinarsi del rapporto di fiducia fra le
categorie coinvolte;
• la crescita del numero di denunce e il
conseguente aggravio dei costi per
l'azienda sanitaria.
In questo contesto si colloca l’attività di
mediazione
trasformativa
quale
strumento atto a gestire le criticità
relazionali, attraverso uno spazio di
ascolto e un luogo di confronto, volontario ed informale, rivolto agli utenti e agli
operatori, con un percorso che valorizzi
l'attenzione alla persona. La mediazione
trasformativa può essere intrapresa
prima che siano adite le vie legali e si
propone di ristabilire una relazione
interrotta tra più parti con una modalità
di gestione del conflitto volta alla conciliazione e negoziazione, in quanto mira
ad una elaborazione più profonda del
conflitto. L’equipe di mediazione è
coordinata dalla direzione della Comunicazione aziendale che li attiva rispetto a
particolari istanze della cittadinanza ed è
composto da personale della S.C. COMUNICAZIONE opportunamente formato.
Una volta attivato, il mediatore valuta se
ci siano i presupposti affinché l’intervento di ascolto e mediazione possa
rappresentare una risorsa propedeutica a
conciliazioni tra soggetti confliggenti,
grazie all’effetto di deescalation dell’atteggiamento conflittuale. Il mediatore è
quindi chiamato a risolvere ostilità,
diffidenze e spirito di rivalsa tra le parti,
nonché a recuperare, ridurre o evitare
eventuali danni all’immagine all’Ente,
rifedelizzando contestualmente i cittadini.
Associazionismo e volontariato
RAPPORTI ASL NO PROFIT
La Struttura Rapporti ASL No Profit
promuove, nel rispetto della normativa
vigente e del principio della Sussidiarietà,
la presenza e l’apporto delle Organizzazioni che operano senza scopo di lucro
nelle strutture aziendali, per i servizi di
rete a sostegno delle persone ed in risposta a bisogni sociali, sociosanitari ed
educativi. Nel riconoscere il valore sociale e la funzione della attività di tali
Organismi, come espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo, nella
programmazione e realizzazione di
interventi integrati aziendali è favorita la
partecipazione delle Organizzazioni No
Profit quale Valore Aggiunto all’offerta
dei Servizi dell’ASL Salerno.
Pertanto l’ASL attraverso la Struttura
Rapporti ASL No Profit fra le altre finalità
persegue:
- La Costruzione di una cultura del non
profit nelle attività e nei processi aziendali,
- La Mappatura dell’esistente e l’implementazione del servizio,
- La Costruzione di una rete territoriale,
rapporti con le diverse Strutture Aziendali sia Centrali che periferiche, e la costruzione di una rete esterna con Enti,
Associazioni, Organizzazioni,
- L’ Unitarietà del processo di program-
Sezione 4 - Tutela e partecipazione
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mazione e coordinamento delle attività
relative ai Rapporti Asl No Profit,
- Gli obiettivi aziendali in sinergia con le
organizzazioni senza scopo di lucro,
- Nell’ottica della promozione e tutela
della salute, il programma delle attività in
collaborazione con gli Enti di riferimento.
La Struttura ASL no Profit si articola in
due Aree:
- Attività ASL No Profit
- Promozione ed Educazione alla salute
ed opera con i relativi Referenti Dipartimentali, Distrettuali ed Ospedalieri.
Struttura Complessa Rapporti ASL no Profit
ELENCO ORGANIZZAZIONI NO PROFIT
2ª Mappatura, soggetta ad integrazione periodica, delle Organizzazioni No profit presenti sul territorio aziendale, segnalate
dai Direttori dei Dipartimenti, dei Distretti e dei Presidi Ospedalieri, su richiesta della Struttura Rapporti ASL No Profit.
AREA NORD
Denominazione Organizzazione no Profit
segnalate
U.N.A. (Uomo- Natura-Animali) di Pontecagnano Faiano- Associazione
di Volontariato
Dipartimento di Prevenzione
Fondazione Ce.R.P.S. Centro Ricerche sulla Psichiatria e le Scienze
Umane
Dipartimento di Salute Mentale
IUCAN Società Cooperativa Sociale di tipo B
Dipartimento di Salute Mentale
A.P.S. Associazione di Promozione Sociale "L'Approdo " di Angri
Dipartimento di Salute Mentale
Associazione "I Sarrastri" ONLUS
Distretto Sanitario di Sarno - Pagani
Gruppo Maria SS. Pagani (SA)
Distretto Sanitario di Sarno - Pagani
Associazione Nazionale No AIDS Onlus A.N.N.A.
Distretto Sanitario di Sarno - Pagani
Associazione"Castello Pubblica Assistenza - ONLUS"
Distretto Sanitario di Angri-Scafati
Caritas Diocesana di Nocera-Sarno
Distretto Sanitario di Nocera
Associazione "FRIDA Contro la Violenza di Genere "
Distretto Sanitario di Cava - Costa D'Amalfi
A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) Sarno
Presidio Ospedaliero di Sarno
A.GE. Associazione Italiana Genitori ONLUS
Presidio Ospedaliero di Sarno
Associazione La Rondinella ONLUS
Presidio Ospedaliero di Sarno
Associazione AVIS di Sarno
Presidio Ospedaliero di Sarno
Associazione Teniamoci per Mano ONLUS
Presidio Ospedaliero di Sarno
A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) Nocera
Presidio Ospedaliero di Nocera - Pagani
AVIS Comunale di Nocera Inferiore
Presidio Ospedaliero di Nocera - Pagani
Associazione " Roberto Manzo" ONLUS
Presidio Ospedaliero di Nocera - Pagani
A.I.L. Associazione Italiana Contro le Leucemie" Sez. Marco
Tulimieri" ONLUS
Presidio Ospedaliero di Nocera - Pagani
1
Cittadinanza Attiva -Tribunale per i Diritti del Cittadino e del Malato
Presidio Ospedaliero di Nocera - Pagani
AVIS Comunale di Pagani
Presidio Ospedaliero di Nocera - Pagani
Associazione Angeli ONLUS di Pagani
Presidio Ospedaliero di Nocera - Pagani
AVIS Provinciale Salerno
Presidio Ospedaliero di Nocera - Pagani
Associazione Teniamoci per Mano ONLUS
Presidio Ospedaliero di Nocera - Pagani
A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) Scafati
Presidio Ospedaliero di Scafati
Cittadinanza Attiva -Tribunale per i Diritti del Cittadino e del Malato
Presidio Ospedaliero di Scafati
AREA CENTRO
Denominazione Organizzazione no Profit
segnalate
U.N.A (Uomo- Natura-Animali) di Pontecagnano Faiano- Associazione
di Volontariato
Dipartimento di Prevenzione
Lega Nazionale per la difesa del cane sezione di Salerno
Dipartimento di Prevenzione
Consorzio La Rada
Dipartimento di Salute Mentale
Cooperativa Sociale StalKer (coop. di tipo B)
Dipartimento di Salute Mentale
Genny è tornata
Dipartimento di Salute Mentale
Casamica
Dipartimento di Salute Mentale
Caritas Diocesana di Salerno- Campagna-Acerno
Distretto Sanitario di Mercato San Severino
Associazione ONLUS "Noi Per Te"- Volontariato per Cure Palliative
Distretto Sanitario di Salerno
Caritas Diocesana di Salerno- Campagna-Acerno
Distretto Sanitario di Giffoni Valle Piana
Caritas Diocesana di Salerno- Campagna-Acerno
Distretto Sanitario di Battipaglia
Associazione AUSER Volontariato ONLUS Battipaglia
Distretto Sanitario di Battipaglia
Associazione Volontaria Spes Unica
Distretto Sanitario di Battipaglia
EMMANUEL
Distretto Sanitario di Battipaglia
LOGOS
Distretto Sanitario di Battipaglia
2
A.I.M.A. Associazione Alzheimer Napoli ONLUS
Distretto Sanitario di Battipaglia
Associazione "San Michele Arcangelo"
Distretto Sanitario di Battipaglia
A.I.M.A. Associazione Alzheimer Napoli ONLUS
Distretto Sanitario di Eboli
L'Altritalia
Distretto Sanitario di Eboli
Croce Gialla - Soccorso Volontario Città di Campagna
Distretto Sanitario di Eboli
Associazione Chiara Paradiso "La Forza dell'Amore" ONLUS
Distretto Sanitario di Eboli
Associazione Musicale "Eboli Chopin"
Distretto Sanitario di Eboli
Tertium Millennium Società Cooperativa Sociale
Distretto Sanitario di Eboli
Il Sentiero Onlus
Distretto Sanitario di Eboli
Comitato 1 Hospice per Eboli e Amici dell'Ospedale SS. Maria
Addolorata
Distretto Sanitario di Eboli
Associazione "Arcobaleno Marco Iagulli" ONLUS
Distretto Sanitario di Eboli
Associazione di Promozione Sociale "Mi Girano Le Ruote"
Distretto Sanitario di Eboli
A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) Battipaglia
Presidio Ospedaliero di Battipaglia
Associazione "Arcobaleno Marco Iagulli" ONLUS
Presidio Ospedaliero di Battipaglia
Cittadinanza Attiva -Tribunale per i diritti del Cittadino e del Malato
Presidio Ospedaliero di Battipaglia
A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) Eboli
Presidio Ospedaliero di Eboli
Caritas Diocesana di Salerno- Campagna-Acerno
Presidio Ospedaliero di Oliveto Citra
AREA SUD
Denominazione Organizzazione no Profit
Segnalate
Associazione Animalisti Sala Consilina Vallo di Diano
Dipartimento di Prevenzione
Associazione "Amici di Nelson" ONLUS Vallo
Dipartimento di Prevenzione
A.T.A.P.S. Associazione tutela ambientale ONLUS
Dipartimento di Prevenzione
Associazione Sportiva "Podistica Cilento SS 18" Vallo della Lucania
Dipartimento di Prevenzione
3
Consorzio La Rada
Dipartimento di Salute Mentale
CARITAS Diocesana di Vallo della Lucania
Dipartimento delle Dipendenze Patologiche
Associazione Fiore di Mandorlo "Caterina Russo" ONLUS
Distretto Sanitario di Sala Consilina Polla
Associazione di Volontariato ONLUS "V.A.M.O.S. " Volontari per
l'Assistenza ai Malati Oncologici e Non Solo
Distretto Sanitario di Sala Consilina Polla
CARITAS Diocesana di Vallo della Lucania
Distretto Sanitario di Capaccio
Associazione Movimento per la Vita
Distretto Sanitario di Agropoli
CARITAS Diocesana di Vallo della Lucania
Distretto Sanitario di Agropoli
Associazione "Orizzonte" ONLUS
Distretto Sanitario di Agropoli
Associazione di Volontariato "Verso la Vita"
Distretto Sanitario di Agropoli
ARCAT Campania "Associazione Regionale dei Club Alcologici
Territoriali"
Distretto Sanitario di Agropoli
CARITAS Diocesana di Vallo della Lucania
Distretto Sanitario di Vallo della Lucania
Gruppo di Volontariato "La Provvidenza"
Distretto Sanitario di Vallo della Lucania
Associazione "Una Goccia nell'Oceano" ONLUS
Distretto Sanitario di Sapri
Associazione "Raffaele Passarelli" ONLUS
Distretto Sanitario di Sapri
Associazione "Carmine Speranza" ONLUS
Distretto Sanitario di Sapri
CARITAS Diocesana di Teggiano - Policastro
Distretto Sanitario di Sapri
ONLUS ANSABBIO Associazione Nazionale Spettacolo a Beneficio
dei Bambini in Ospedale
Presidio Ospedaliero di Polla
CARITAS Diocesana di Vallo della Lucania
Presidio Ospedaliero di Roccadaspide
A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) Vallo della Lucania
Presidio Ospedaliero di Vallo
CARITAS Diocesana di Teggiano - Policastro
Presidio Ospedaliero di Sapri
A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) Sapri
Presidio Ospedaliero di Sapri
C.A.V. Centro Aiuto alla Vita
Presidio Ospedaliero di Sapri
Associazione "Sorriso Monica Magliano" ONLUS
Presidio Ospedaliero di Sapri
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