MILANO SCUOLA PAOLO GRASSI TEATRO CINEMA TELEVISIONE

MILANO SCUOLA PAOLO GRASSI TEATRO CINEMA TELEVISIONE INTEGRAZIONE TRA I DIPARTIMENTI DI TEATRO E CINEMA Indice 1. Presentazione delle scuole artistiche della Fondazione ........................................................ 3 2. Scenario e fabbisogno ........................................................................................................................... 4 3. Disegno e ridisegno delle figure professionali .......................................................................... 7 4. Ridisegno della proposta didattica nell’integrazione tra dipartimenti di Cinema e di Teatro .................................................................................................................................................................... 9 5. Stakeholders principali: vantaggi ................................................................................................. 10 6. Organizzazione attuale della didattica nei due dipartimenti ............................................ 11 7. Organizzazione della didattica nel nuovo modello ............................................................... 12 Pagina 2 di 22 1. Presentazione delle scuole artistiche della Fondazione a. Milano Teatro Scuola Paolo Grassi La Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, fondata da Paolo Grassi e Giorgio Strehler nel 1951 come diretta emanazione del Piccolo Teatro della città di Milano è passata all’amministrazione comunale nel 1967. Nel 2000 confluisce nella Fondazione. Unica in Italia, la Paolo Grassi offre attualmente percorsi di formazione per tutte le principali figure professionali nel campo del teatro e dello spettacolo dal vivo. Qui i futuri attori, registi, drammaturghi, danzatori‐coreografi, organizzatori studiano e lavorano insieme. Parallelamente ai percorsi didattici curricolari, gli allievi hanno l’opportunità di seguire tirocini presso enti teatrali e strutture produttive. All’attività formativa si accompagna una progettualità artistica che permette la presenza degli allievi in teatri e festival nazionali ed internazionali. Tutto ciò contribuisce a fare della Scuola un punto di riferimento culturale, grazie anche a un corpo insegnante stabile, affiancato negli anni da personalità di grande rilievo della scena contemporanea. Nel corso degli ultimi anni sono stati avviati, inoltre, importanti rapporti con scuole straniere per la realizzazione di progetti internazionali. Tra i professionisti formati dalla Scuola spiccano nomi celebri del teatro e del cinema italiano da Antonio Albanese, Giuseppe Battiston, Claudio Bisio e molti altri. b. Milano Cinema e Televisione La Scuola di Cinema opera da oltre 40 anni, formando professionisti del settore cinematografico e televisivo. E’ un luogo di cultura e di scambio, dove il sapere tecnico si acquisisce mediante la produzione di filmati e prodotti per la tivù. Gli studenti sono inseriti in contesti creativi e pratici che simulano la realtà lavorativa: alle lezioni teoriche seguono riscontri applicativi. Sono, inoltre, potenziate la capacità di lavorare in gruppo. Al temine del percorso di studi, gli allievi sono in possesso di competenze, conoscenze e abilità che consentono loro di avere comprensione critica delle professioni, padronanza delle tecnologie e dei linguaggi e capacità di gestione autonoma di progetti e prodotti. La fortuna professionale degli allievi raggiunge risultati che sfiorano il 100% di occupazione a 5 anni dal termine degli studi. Tra i professionisti formati dalla Scuola spiccano alcuni nomi celebri del cinema italiano: i registi Michelangelo Frammartino e Roberta Torre, la montatrice Carlotta Cristiani, il direttore della fotografia Nicola Pecorini. c. Milano Civica Scuola di Musica Fondata nel 1862 come Civica Scuola di Musica con l’intento di formare strumentisti per la Civica Banda e coristi per Il Teatro alla Scala. Attualmente si articola in: Istituto di Musica Antica, Istituto di Musica Classica, Istituto di Ricerca Musicale, Civici Corsi di Jazz, I Civici Cori, Centri di Educazione Musicale. Oltre a consentire percorsi di studio personalizzati, questa pluralità di Istituti offre agli allievi un approfondimento culturale e artistico di ampio raggio. Gli studenti sono impegnati in attività di formazione sia interne che esterne per realizzare concerti, saggi, spettacoli, avvalendosi anche del supporto di altri dipartimenti. L’attività didattica risponde a precise esigenze del mondo della cultura e delle professioni, integrando lezioni Pagina 3 di 22 teoriche con workshop, masterclass, open days ed esercitazioni, con la presenza anche di personalità artistiche della scena internazionale. I docenti sono professionisti di chiara fama, la validità del modello didattico è dimostrata dai numerosi ex‐allievi che occupano posti di prestigio in fondazioni orchestrali lirico‐sinfoniche e svolgono attività solistica in campo nazionale e internazionale. 2. Scenario e fabbisogno a. Il mercato del lavoro nel settore Per avere un dato dimensionale del settore dello spettacolo dal punto di vista dell’occupazione, si riportano le tabelle sottostanti che forniscono la dimensione nazionale del settore delle attività legate allo spettacolo per l’anno 2009. Dati ENPALS Totale Imprese In Monte Contribuenti Attività Retributivo Annuo Registrate In Milioni Di Nel 2008 Euro 3.534
938,6 1.429
705 4.608
430 2.389
189,4 5.790
410,6 4.529
289,7 1.779
55,9 Percentuale
Sul totale delle retribuzioni 31,09 23,35 14,24 6,27 13,60 9,60 1,85 Per settori Iscritti 2009 Cinema 77.563
Radiotelevisione 25.917
Musica 53.067
Teatro 23.441
Trattenimenti vari 47.229
Impianti sportivi 27.987
Altre attività 22.036
TOTALE SPETTACOLO 277.220
24.058
3.019,20 100,00 Da questa prima tabella, si evince che cinema e radiotelevisione producono da sole più del 50% delle retribuzioni del settore dello spettacolo, mentre molto bassa è la percentuale dell’importo globale delle retribuzioni nel settore teatrale (6,27%). I dati sono desunti dalle contribuzioni versate all’Enpals, l’istituto previdenziale del settore dello spettacolo che non registra, ovviamente, le nuove forme di contribuzione quali le prestazioni occasionali e le prestazioni a ritenuta d’acconto per cessione di diritto d’autore. Il confine dei settori, inoltre, è oggi fortemente messo in discussione dagli sconfinamenti di ambito, soprattutto per quanto riguarda i servizi innovativi e tecnologici di tipo comunicativo e multimediale, che di norma aderiscono per gli aspetti contributivi e previdenziali all’INPS. Altrettanto significativa risulta essere la tabella successiva che fornisce una indicazione di redditività media delle varie professioni nel settore dello spettacolo, anche queste desunte dai versamenti contributivi previdenziali Pagina 4 di 22 Qualifiche professionali Media giornate Importo lavorate medio al Quanti 2009 giorno 37.680
11,1
397,7 7.690
215,6
82,74 7.076
101,7
103,23 Reddito medio annuo 2009 4.414,47 17.838,74 10.498,49 Attori e generici Impiegati Operatori e maestranze (A) Organizzatori, direttori, ispettori e segretari 3.743
114,6
155,63 17.835,20 Registi, aiuto‐registi e sceneggiatori 3.118
95,8
533,34 51.093,97 Operatori e maestranze (B) 3.019
185,3
55,16 10.221,15 Tecnici (produzione e realizzazione) 2.463
135,4
118,9 16.099,06 Scenografi, arredatori e costumisti 1.576
103
214,29 22.071,87 Truccatori e parrucchieri 678
73,3
212,85 15.601,91 Dipendenti da imprese di noleggio film 451
229,5
104,35 23.948,33 Tersicorei, ballerini e modelli 442
57,7
196,41 11.332,86 Conduttori e animatori 286
80,5
8.366,88 673.533,84 Direttori di scena e di doppiaggio 228
112,6
212,68 23.947,77 Artisti lirici e cantanti 192
15,3
442,51 6.770,40 Concertisti e orchestrali 177
40,9
105,91 4.331,72 Amministratori 82
149,7
171,38 25.655,59 Direttori e maestri d’orchestra 38
51
379,9 19.374,90 Lavoratori autonomi esercenti attività musicali 3
39,7
153,16 6.080,45 TOTALE GENERALE 68.942
70,1
194,32 13.621,83 Come si può notare si rileva una redditività media annua estremamente bassa, con un dato che balza all’occhio e cioè il reddito medio annuo di presentatori e animatori a fronte di un irrisorio reddito medio annuo di attori e orchestrali e artisti lirici. Per questi ultimi si può ipotizzare l’integrazione del reddito con una forte componente internazionale, mentre per gli attori, il basso numero di giornate medie lavorate in un anno sta a significare, oltre che una grande frammentazione dell’attività, il fatto che gli attori fanno fronte con altre risorse collaterali alla costruzione del loro reddito, risorse pagate con contributi non versati all’Enpals ma all’Inps. Se ci limitiamo a una primissima analisi dell’ambito strettamente legato alla cinematografia e alla televisione possiamo verificare come la fascia delle persone che Pagina 5 di 22 Milano Cinema Televisione forma (tabella successiva) fornisca dati di redditività annua e di numero delle giornate lavorate decisamente sopra la media. Qualifiche professionali Organizzatori, direttori, ispettori e segretari Registi, aiuto‐registi e sceneggiatori Tecnici (produzione e realizzazione) Media giornate lavorate Quanti 2009 Importo medio al giorno 3.743
114,6
155,63 3.118
95,8
533,34 2.463
135,4
118,9 Reddito medio annuo 2009
17.835,20 51.093,97 16.099,06 I dati quantitativi degli addetti al settore (meno di 10.000) che rientrano nelle categorie formate da Milano Cinema e Televisione e che risultano avere svolto un’attività assoggettata a contribuzioni Enpals nel 2009, proprio per quanto visto in precedenza, non può essere il numero reale degli addetti. Oltre a coloro che sono registrati con contratti assoggettati a Inps, c’è tutto il mondo delle “Partite IVA” che evidentemente sfugge a questo tipo di classificazione. Il mercato del lavoro risulta, quindi, essere difficilmente registrabile in modo omogeneo ma appare chiara la tendenza a non rinchiudere gli addetti solo ed esclusivamente nell’ambito comunemente chiamato dello spettacolo. Sembra utile a questo punto prendere in considerazione anche altri tipi di indicatori per integrare l’analisi dell’andamento del mercato del lavoro, utilizzando quelli relativi al comparto Servizi Innovativi e Tecnologici che presenta forti aree di sormonto con quello dello spettacolo. Il Primo Rapporto sugli Indicatori dei Servizi Innovativi e Tecnologici, realizzato da Confindustria e presentato nel febbraio 2008 fornisce un quadro dimensionale abbastanza preciso del comparto. In questo ambito generale il grande motore di sviluppo è stato ovviamente il settore del’ICT. La sola Regione Lombardia crea nell’ambito dei Servizi Innovativi e Tecnologici oltre ¼ di tutto il valore aggiunto nazionale (25,6%), seguita da Lazio (15,6%) e Piemonte (8,8%). Nel sottoambito legato alle attività di ICT, di RadioTV e dei Media Culturali gli addetti sono circa 700.000, con punte del 40% in Lombardia rispetto al valore nazionale. Non essendo disponibili dati disaggregati è immaginabile che la maggior parte degli addetti afferisca al settore ICT, ma è ipotizzabile pensare che ci sia una vasta area di sormonto con gli altri settori. Da dati forniti dall’Associazione “100 autori” si può stimare che il numero degli addetti reali al settore dello spettacolo cinetelevisivo, dell’audiovisivo, della comunicazione multimediale legata all’ITC e dei media culturali possa aggirarsi tra i 100.000 e i 150.000, a vario titolo e con periodi di lavoro diversificati (con una media di 70 giornate di lavoro l’anno). Pagina 6 di 22 b. Un nuovo orizzonte: l’integrazione dei dipartimenti artistici Oltre all’integrazione, che appare immediatamente percepibile tra teatro e cinema, è da tenere in considerazione un’ipotesi di più ampio respiro o comunque una prospettiva di attività da sviluppare in modo concordato e coerente anche considerando la relazione che si può instaurare tra queste e la scuola di musica. Questa possibilità costituisce un valore aggiunto che solo Fondazione Milano può mettere in campo a livello nazionale come unicum, allineandosi in tal senso alle numerose realtà europee, come: Universität für Musik und darstellende Kunst Wien (University of Music and Performing Arts Vienna, Scuola di Musica, Teatro, Cinema); Göteborgs universitet ‐ Konstnärliga fakulteten (Universy of Gothenburg ‐ Faculty of Fine and Applied Arts, Scuola di Fine Arts, Teatro, Cinema, Musica); Academy of Dramatic Arts (Belgrado, Scuola di Cinema, Teatro); Hogeschool Gent (University College Ghent, Scuola di Architettura, Belle Arti, Media, Design, Musica e Teatro, Lingue). E’ possibile pensare, quindi, ad una futura unica Scuola dello Spettacolo che comprenda oltre a teatro e cinema anche quella parte dell’ambito musicale riconducibile all’interno del sistema delle Accademie e dei Conservatori, in particolare i corsi di specializzazione in Musica Antica, Musica Jazz e Musica Contemporanea. La configurazione di questa nuova Scuola potrà essere attuata solo dopo l’individuazione di un più strutturato sistema dell’offerta formativa, che si basi sui principi del Processo di Bologna e che preveda, quindi, il triennio di base e il biennio di specializzazione. c. Prospettiva a medio termine: Integrazione tra Spettacolo, ICT, Comunicazione Multimediale e Media Culturali La comunicazione audiovisiva, integrata con le piattaforme tecnologiche dell’ICT, fornisce oggi l’orizzonte più ricco di fermenti innovativi e creativi e rappresenta una prospettiva di mercato del lavoro in forte espansione. Dal punto di vista formativo obbliga a una riflessione sulle figure professionali esistenti nelle nostre scuole e la necessità di disegnare probabilmente alcune nuove figure che possano inserirsi proficuamente nel settore. Va presa, inoltre, in considerazione una attività di formazione permanente e continua dedicata agli operatori dei media culturali (in genere operatori pubblici), che possano aggiornare le loro conoscenze sulla multimedialità applicata alla comunicazione. 3. Disegno e ridisegno delle figure professionali Quali nuovi profili a.
Da quanto emerso in precedenza risulta abbastanza evidente la necessità di figure professionali che siano in grado di operare nella grande area interstiziale esistente tra Spettacolo e ICT. Sono figure che devono avere competenze sia nel primo ambito che nel secondo, sia dal punto di vista tecnico che dal punto di vista dei contenuti. Non solo, sono figure che Pagina 7 di 22 devono possedere competenze di marketing, di gestione dei processi e delle relazioni con i players del mercato. Nell’ambito tecnico/tecnologico le nuove figure professionali dovrebbero possedere conoscenze e competenze sui principali software, sulle principali fasi produttive e sulle principali strumentazioni relative alla registrazione digitale audio‐visive, all’edizione, all’elaborazione e rielaborazione delle immagini e del suono e ai sistemi di veicolazione e diffusione digitale nei principali media. Nell’ambito della produzione dei contenuti le nuove figure professionali dovrebbero possedere conoscenze e competenze sulle principali tipologie di prodotti, sulle loro caratteristiche espressive logiche e narrative, con particolare riferimento ai prodotti della rete o ai prodotti multimediali e interattivi per l’universo dei media culturali. Nell’ambito del marketing e della gestione dei processi e delle relazioni, le nuove figure professionali dovrebbero possedere conoscenze e competenze specifiche applicate ai settori dei media. In particolare acquisire capacità organizzative e di realizzazione del prodotto, collegate a visioni strategiche di mercato e di consumo dei prodotti audiovisivi. b. Quali nuove competenze per i profili esistenti nel Dipartimento di Cinema Milano Cinema e Televisione attualmente sviluppa 7 profili professionali: due in ambito autoriale [registi e sceneggiatori] tre in ambito tecnico/tecnologico [montatori, operatori di ripresa, fonici e tecnico video] uno in ambito organizzativo [organizzatori/produttori] uno in ambito autoriale e tecnico/tecnologico [animatori digitali]. In ambito autoriale le competenze tradizionali di scrittura, direzione degli attori, messa in scena, piano delle regie e delle inquadrature, vanno sicuramente integrate con competenze trasversali che rendano l’autore anche una figura professionale in grado di gestire autonomamente piccoli prodotti audiovisivi per la rete (pensarli, girarli, editarli e uplodarli); con altre competenze, legate al rapporto tra scrittura, creatività e criteri espressivi tecnologici (animazione, effetti speciali ecc.); ulteriori competenze dovranno essere fornite nel campo della ideazione di prodotti innovativi per tutto il sistema dei media culturali (musei, sistemi espositivi, promozione letteraria, materiali didattici audio visuali ecc.). Nell’ambito tecnico/tecnologico le competenze aggiuntive dovranno riguardare in modo specifico l’approccio alle nuove forme di registrazione e riproduzione (HD ‐ 3D), che per ciascun ruolo comportano un costante aggiornamento. Si pensi, per esempio, alla ripresa visiva che ha a che fare in modo stretto con la tematica dei sistemi di compressione delle informazioni sulle schede digitali, un processo che ha modificato radicalmente la procedura di gestione delle immagini durante la ripresa. O ancora, pensando all’ambito della post‐produzione, le nuove competenze dovranno essere strettamente vincolate ai processi di elaborazione e rielaborazione digitale delle immagini. Pagina 8 di 22 Nell’ambito organizzativo le competenze integrative dovranno riguardare la capacità gestionale e organizzativa per processi che possono essere semplicissimi e complicatissimi allo stesso tempo, quindi una conoscenza dettagliata delle fasi e dei temi legati alla loro gestione. Inoltre, devono essere sviluppate competenze di marketing che siano in grado di consentire attività di connessione con l’utilizzo di produzioni multimediali all’interno di tutto il settore dei media culturali collaterali. 4. Ridisegno della proposta didattica nell’integrazione tra dipartimenti di Cinema e di Teatro Il ridisegno della proposta didattica che metta a sistema la Scuola di Cinema con la Paolo Grassi, deve considerare principalmente tre aspetti:  Il livello di integrazione e/o di autonomia didattica  Il sistema di riconoscimento del percorso formativo e di spendiblità dei titoli  La sostenibilità economica del modello. a. Il livello di integrazione e /o di autonomia didattica: un modello possibile la UCLA “At UCLA the study of theater, film, television and digital media is integrated within a single professional school” titola la pagina di presentazione del sito della più importante università californiana di cinema televisione e teatro. Il modello didattico è poi strutturato in aree e in corsi. Lo studente che frequenta un determinato corso, per esempio regia cinematografica, dovrà seguire certi insegnamenti obbligatori e svolgere un numero definito di laboratori e di esercitazioni. Alcuni insegnamenti e alcune esercitazioni sono comuni a più corsi e a più aree. Viene costituito quindi un “serbatoio “ di insegnamenti che sono obbligatori per alcuni corsi e facoltativi per altri, indipendentemente dal fatto che lo studente afferisca all’area di teatro o di cinema. INSEGNAMENTI BASI DELLA MESSA IN SCENA DOCUMENTARIO MESSA IN SCENA TEATRALE 1 MONTAGGIO 1 POST PRODUZIONE AUDIO 1 SCENOTECNICA MARKETING DELLO SPETTACOLO CORSI REGIA REGIA CINEM MONTAGGIO TEATRALE ORGANIZZAZIONE FACOLTATIVI OBBLIGATORI Il modello salvaguarda l’autonomia e promuove l’integrazione. Pagina 9 di 22 b. Quale modello didattico per la nuova scuola “Milano Scuola Paolo Grassi ‐ Teatro Cinema Televisione”. Assumendo l’elemento chiave della UCLA, cioè che i corsi attingono a un serbatoio di insegnamenti a disposizione (con un sistema strutturato di numeri chiusi per insegnamento, di privilegi di priorità per chi ha l’obbligatorietà e di sbarramenti d’accesso definiti attraverso il sistema della propedeuticità), e integrando questo principio con alcune necessità specifiche e alcune tipicità delle esistenti Scuole di Cinema e di Teatro, è possibile disegnare un modello per la nuova Milano Scuola Paolo Grassi ‐ Teatro Cinema Televisione. Il modello assume alcuni elementi caratterizzanti: ‐ unificazione del corso di Drammaturgia della Scuola di Teatro con il corso di Sceneggiatura della Scuola di Cinema ‐ integrazione delle attività di laboratorio tra i vari corsi ‐ potenziamento della formazione trasversale ‐ potenziamento della formazione multimediale ‐ presidio logistico/didattico di sedi diverse per necessità gestionali e strutturali 5. Stakeholders principali: vantaggi I vantaggi che possono derivare dall’integrazione oltre che per le scuole stesse sono riconducibili principalmente a tre categorie stakeholders: allievi e loro famiglie, personale della Scuola e Comune di Milano. I vantaggi per la Scuola di Cinema consistono sia in una risposta più puntuale alle esigenze del mercato del lavoro che richiedono una maggiore prossimità tra l’ambito spettacolare e quello dell’ICT sia nella maggiore visibilità che deriverebbe dall’integrazione con la Scuola Paolo Grassi, grazie al suo brand e alla possibilità di riconoscimento accademico dei titoli. I vantaggi per la Scuola di Teatro riguardano la possibilità di fornire agli allievi un più ampio spettro di conoscenze e competenze formative spendibili sul mercato: quelle tecniche e tecnologiche legate alla comunicazione, che possono derivare dall’integrazione con la Scuola di Cinema. Inoltre, per i corsi di interpretazione è ipotizzabile una formazione che consenta più ampie opportunità di inserimento professionale (cinema e televisione oltre che teatro). I vantaggi comuni alle categorie di stakeholders sopra individuate sono: 
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Maggior razionalizzazione della struttura attraverso un modello che integra aree formative contigue Possibile estensione del riconoscimento AFAM (ora previsto solo per alcuni corsi della Paolo Grassi) anche ad altri corsi di cinema e televisione Rafforzamento del polo formativo e quindi della visibilità con una maggior estensione delle potenzialità relazionali e negoziali. Pagina 10 di 22 I vantaggi specifici per alcune categorie di stakeholders sopra individuate sono: 
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Riposizionamento dell’offerta formativa (per gli allievi): o maggiore aderenza al mercato nell’area di sormonto tra spettacolo e ICT o estensione della formazione interpretativa (come avviene nel mondo anglosassone) non solo per il teatro ma anche per cinema e televisione, attraverso l’integrazione delle attività di laboratorio tra i due dipartimenti Estensione delle possibilità di scelta all’interno dell’ambito formativo (per gli allievi) Maggiore attenzione alle esigenze del mercato che indica come necessarie competenze superspecialistiche da un lato e trasversali dall’altro (per gli allievi, le loro famiglie e il Comune di Milano) Maggiore capacità di reggere la concorrenza delle agenzie formative, perché si pone sul mercato della formazione come un unicum sia a livello locale, che nazionale (per il Comune di Milano). 6. Organizzazione dipartimenti attuale della didattica nei due ‐ 2 direttori ‐ 2 responsabili per il coordinamento dell’Innovazione e dello Sviluppo della Didattica del Dipartimento (RIS) ‐ 14 Coordinatori Milano Cinema e Televisione Pagina 11 di 22 Milano Teatro Paolo Grassi 7. Organizzazione della didattica nel nuovo modello ‐ Direzione unica (vedi allegato A) ‐ 2 Ambiti di Presidio Didattico/Logistico (vedi allegato B) ‐ Individuazione di 4 AREE tematiche rispetto alle quali sviluppare una attività di coordinamento (vedi allegato C) ‐ Attività di corso strutturata in Insegnamenti specifici con frequenza obbligatoria per i corsi caratterizzanti e facoltativa per i corsi affini ‐ Attività di laboratorio integrata per corsi appartenenti anche ad aree diverse (per esempio per il corso attori prevedere che nell’ambito della sua triennalità ci sia una partecipazione obbligatoria al laboratorio produttivo cinematografico) ‐ Utilizzo e applicazione del sistema dei crediti per tutti i corsi, indipendentemente dal loro riconoscimento AFAM Pagina 12 di 22 AREE Lo schema strutturale dei corsi potrebbe risultare espresso nello specchietto successivo nel quale sono individuate le 4 aree di coordinamento alle quali afferiscono corsi di riferimento e insegnamenti attinenti. Il lavoro di progettazione di dettaglio dovrà concentrarsi, poi, sulle attività di laboratorio inter‐area, in modo da procedere sempre più verso una reale integrazione della didattica. AREA TECNICA E TECNOLOGICA AREA DEI LINGUAGGI CORSI MONTAGGIO RIPRESA TECNICHE DI MONTAGGIO FINAL CUT INSGEGNAMENTI (ESEMPI) REGIA TEATRALE SUONO AVID PRO TOOLS PRESA DIRETTA FOTOGRAFIA CINEMATOGRAFICA MACCHINA DA PRESA RIPRESA DIGITALE AFTER EFFECT COLOR CORRECTION MIXER VIDEO REGIA CINEMATOGRAFICA SCENEGGIATURA E DRAMMATURGIA DIREZIONE ATTORI CINEMA MESSA IN SCENA CINEMATOG. MESSA IN SCENA TEATRALE DRAMMATURGIA SCENEGGIATURA CINEMAT SERIALITA' E SITCOM FORMAT TV DOCUMENTARIO SCRITTURA PER IL WEB DIREZIONE ATTORI TEATRO REGIA TELEVISIVA AREA DELLA PRODUZIONE E DELLA MULTIMEDIALITA' PROGETTAZIONE E GESTIONE DEI PRODOTTI MULTIMEDIALI PRODUZIONE CINETELEVISIVA ORGANIZZATORE DELLO SPETTACOLO DAL VIVO ANTROPOLOGIA DEI MEDIA VIDEOINSTALLAZIONI MUSEOGRAFIA VIRTUALE ORGANIZZAZIONE TEATRALE GESTIONE DEI CONTRATTI MARKETING E DISTRIBUZIONE SEGRETARIA DI EDIZIONE AIUTO REGIA GESTIONE DI UN SET FUND RAISING TEAM BUILDING AREA DELL'INTERPRETAZIONE ATTORE TEATRODANZA TEATRO DI FIGURA ANATOMIA VOCE DIZIONE COREOGRAFIA DANZA RECITAZIONE TEATRALE RECITAZIONE CINEMATOGRAFICA CANTO MIMO INTERPRETAZIONE RECITAZIONE TEATRALE 2 esercitazioni e laboratori specifici e trasversali Pagina 13 di 22 a. Organizzazione della gestione Milano Scuola Paolo Grassi Teatro Cinema Televisione 
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Responsabili Organizzazione/Gestione (vedi allegato D) Segreterie Studenti Segreterie Amministrative Segreteria Produzioni (Cinema) Segreteria Didattica (Teatro) 
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Ufficio Comunicazione e Stage (Cinema) Tutor Addetti Mediateche Tecnici Servizi Generali (Cinema) Macchinista (Teatro) b. Il sistema di riconoscimento del percorso formativo e di spendibilità dei titoli Il riconoscimento AFAM dei corsi di Recitazione e Regia della Paolo Grassi, è un grimaldello che sarà possibile utilizzare per l’eventuale riconoscimento accademico di altri corsi. La struttura della didattica dovrà trovare nel sistema dei crediti il modello che può (e non necessariamente deve) attivare il riconoscimento del titolo anche per altri corsi, fermo restando che per tutti è già possibile ottenere il riconoscimento regionale. Pagina 14 di 22 Accanto a corsi strutturati sul modello accademico e di prestigio, possono e devono convivere corsi per cui questo riconoscimento non è necessario perché non serve o perché comporterebbe forzature didattiche insostenibili per il mantenimento di un’alta qualificazione professionale. Come in molti enti formativi è, quindi, immaginabile una proposta di offerta didattica articolata in: - un gruppo di corsi molto forti con grande appeal sul mercato della formazione, ben strutturati, con riconoscimento di titolo accademico ma soprattutto con riconoscimento di un’alta qualificazione in uscita; - un secondo gruppo di corsi molto tecnici e strutturati in modo flessibile secondo le esigenze del mercato del lavoro, senza avere necessariamente il riconoscimento accademico, ma in grado comunque di rispondere a una domanda di formazione specialistica. - un terzo gruppo di corsi di formazione permanente, in grado di rispondere a domande collaterali del mercato del lavoro, a momenti di rapporto attivo con la città e il territorio (summer school, corsi per la cittadinanza ecc.) e a nuove esigenze che possano rendersi necessarie (formazione formatori ecc.) Pagina 15 di 22 Allegato A DIRETTORE: JOB DESCRIPTION GARANTIRE LA QUALITÀ DELL’OFFERTA DIDATTICA E IL CORRETTO SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITÀ CURRICULARI ED EXTRACURRICULARI PROGETTAZIONE, PROGRAMMAZIONE E COORDINAMENTO DELLA DIDATTICA  Elabora, con la collaborazione dei RIS e dei coordinatori, la proposta annuale per il piano didattico, definendo le strategie di intervento e le risorse umane e strumentali coinvolte  Promuove il continuo incremento della qualità dei contenuti didattici, effettuando confronti con altre scuole e i player di mercato, analizzando i risultati della valutazione della didattica e gli esiti professionali  Garantisce che la formazione sia erogata secondo gli standard progettati e le modalità pianificate  È responsabile del coordinamento di tutte le fasi necessarie allo sviluppo di nuovi servizi per gli allievi e/o al miglioramento di quelli esistenti  Definisce periodicamente i criteri e le modalità per l’ammissione degli studenti (numero, tipologia e volumi dei corsi, con identificazione eventuali nuovi corsi da attivare o da sospendere)  Monitora l’andamento delle attività previste dal piano, valutando i risultati rispetto agli obiettivi predefiniti dal Comune di Milano e agli indirizzi del Consiglio di Gestione  Valuta e autorizza le proposte provenienti dall’interno per attività extracurriculari e iniziative/eventi  Seleziona il personale docente da incaricare ATTIVITA’ GESTIONALI  Coordina le attività dei RIS e dei coordinatori  Gestisce il conto economico del Dipartimento  Verifica l’andamento delle attività rispetto agli obiettivi dati dalla Fondazione (OFA, etc)  Presiede le riunioni dei consigli previsti  Rilascia autorizzazioni amministrative ai docenti dipendenti (permessi, ferie, etc)  Supervisiona la gestione degli spazi CONTRIBUIRE ATTIVAMENTE ALLA GESTIONE DELLA FONDAZIONE NEL SUO COMPLESSO  Partecipa alle riunioni dei comitati della Fondazione previsti  Partecipa all’ideazione di iniziative della Fondazione  Gestisce le relazioni con l’Area Progetti Pagina 16 di 22 GARANTIRE IL DIALOGO DEL DIPARTIMENTO CON ORGANIZZAZIONI ESTERNE PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ COMUNI E LA VISIBILITÀ DEL DIPARTIMENTO STESSO  Mantiene le relazioni con altre scuole, aziende e in generale con organizzazioni esterne per partnership  Promuove accordi per sperimentazioni didattiche  Valuta proposte provenienti dall’esterno per iniziative speciali  Gestisce i rapporti con il Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica  Partecipa a convegni, inaugurazioni e altri eventi pubblici, coordinandosi con l’Ufficio Comunicazione VERIFICARE IL RISPETTO DELLE PROCEDURE INTERNE  Supervisiona e monitora i processi didattici afferenti al Sistema Gestione Qualità (ISO e EFQM)  Supervisiona e monitora gli adempimenti relativi alle misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori (ex D. Lgs. 81/2008)  Supervisiona e monitora l’applicazione delle procedure previste dal Modello di organizzazione, gestione e controllo (ex D. Lgs. 231/01) Pagina 17 di 22 Allegato B RESPONSABILE PER IL COORDINAMENTO DELL’INNOVAZIONE E DELLO SVILUPPO DELLA DIDATTICA DEL DIPARTIMENTO (RIS) COLLABORAZIONE CON IL DIRETTORE, ANCHE AI FINI DELLA PROGETTAZIONE FORMATIVA PROGETTAZIONE FORMATIVA  Partecipa, apportando i propri contributi, all’elaborazione della proposta annuale per il piano didattico  Favorisce, in collaborazione con il Direttore, l’incremento dell’offerta formativa, relativamente ai corsi a copertura costi  Collabora con il Direttore al processo di rendicontazione sociale ATTIVITÀ GESTIONALI E RAPPORTI CON LA FONDAZIONE  E’ responsabile della programmazione/calendarizzazione delle attività didattiche della sede assegnata  Partecipa, in accordo con il Direttore, alle riunioni dei comitati/consigli  Adempie, su delega del Direttore, ad attività di competenza di quest'ultimo, definite per ambito, modalità e tempi  Può sostituire il Direttore, in situazioni ed ambiti definiti da quest'ultimo  È responsabile del coordinamento di tutte le fasi necessarie allo sviluppo dell’orientamento, degli stage e dei tirocini RELAZIONI ESTERNE E PARTNERSHIP  Mantiene, su mandato del Direttore, relazioni con altre scuole, aziende e strutture esterne ai fini di favorire rapporti di partnership  Propone al Direttore la stipula di accordi e convenzioni finalizzate anche all’organizzazione di stage per gli allievi Partecipa, in accordo con il Direttore, a convegni, meeting esterni ed altri eventi pubblici ai fini di garantire la visibilità esterna del Dipartimento FONTI DI FINANZIAMENTO AGGIUNTIVE Concorda con il Direttore strategie ed obiettivi per lo sviluppo di nuovi progetti, anche al fine di reperire fonti di finanziamento aggiuntive VERIFICA DEL RISPETTO DELLE PROCEDURE INTERNE  Adempie agli obblighi relativi alle misure per la tutela della salute e per la sicurezza dei lavoratori (ex D. Lgs. 81/2008) della sede assegnata  Adempie agli obblighi relativi all’applicazione delle procedure previste dal Modello di organizzazione, gestione e controllo (ex D. Lgs. 231/01) della sede assegnata Pagina 18 di 22 Allegato C COORDINATORE: JOB DESCRIPTION COLLABORARE ALLA PROGETTAZIONE FORMATIVA Collabora con il Direttore, con il RIS e con il Consiglio di corso alla programmazione/calendarizzazione delle attività didattiche GESTIRE OPERATIVAMENTE IL PIANO DIDATTICO ANNUALE  Informa gli allievi della programmazione didattica e delle modalità della sua attuazione  Segnala tempestivamente alla Segreteria eventuali esigenze di tipo logistico ed organizzativo  Informa di eventuali cambiamenti di programmazione i coordinatori di altri corsi, eventualmente coinvolti dalle modifiche, concordando le soluzioni adeguate  Segnala al Direttore e al RIS eventuali problemi inerenti l’andamento didattico rilevati dai docenti e/o dagli allievi e collabora alla loro soluzione  Predispone l’accoglienza degli insegnanti esterni ospiti, di concerto con il Responsabile dell’Organizzazione  Concorda col Direttore e con il RIS la convocazione dei Consigli di corso ordinari e straordinari e ne sovrintende la corretta verbalizzazione  Raccoglie nei tempi e nelle modalità stabilite le valutazioni dei docenti e predispone la comunicazione ufficiale agli allievi  Fornisce, nei tempi stabiliti, al RIS e al Direttore le schede dei corsi per uso comunicazione e promozione, richiedendoli ai docenti, ai tutor o agli allievi responsabili delle attività e dei progetti Pagina 19 di 22 Allegato D RESPONSABILE ORGANIZZAZIONE GARANTIRE IL SUPPORTO ORGANIZZATIVO E LOGISTICO PER LE ATTIVITÀ DIDATTICHE E VERIFICARE LA FORMAZIONE EROGATA EROGAZIONE E CONTROLLO ATTIVITÀ FORMATIVE  Elabora, insieme al RIS, il calendario  Supervisiona il RIS nell’organizzazione logistica dei corsi, tenendo conto della disponibilità degli spazi  Supervisiona le attività della mediateca (orari, acquisizioni di materiale, etc) VERIFICA DELLA FORMAZIONE EROGATA  Verifica la corretta compilazione dei registri  Effettua la raccolta delle Ore Formazione Allievo (OFA)  Raccoglie, ai fini del calcolo delle OFA, il monte ore dei corsi, dei saggi, delle attività extracurricolari, delle attività della biblioteca e dei laboratori, etc  Compila le schede OFA COORDINARE GLI ADDETTI E SUPERVISIONARE LE ATTIVITÀ DI SUPPORTO E DI INFORMAZIONE AGLI ALLIEVI E LE PRATICHE CONNESSE ALLA VITA SCOLASTICA DEGLI STESSI  Coordina gli addetti alla segreteria studenti indirizzandone il lavoro, definendo modalità operative, tempi e priorità  Supervisiona le loro attività nonché le procedure operative di: o Front office o Comunicazioni o Esami  Verifica l’efficacia e l’efficienza dei servizi erogati, sia tra gli uffici sia verso l’esterno COORDINARE GLI ADDETTI E SUPERVISIONARE LE ATTIVITÀ GESTIONALI E DI SUPPORTO ALLA DIDATTICA Coordina gli addetti alle segreterie gestionali ed amministrativa, alla mediateca, alla comunicazione ed eventi, agli stage, i tecnici, i magazzinieri e gli addetti ai servizi generali e ne supervisiona le attività, nonché le procedure operative Pagina 20 di 22 GARANTIRE IL FUNZIONAMENTO DELL’UNITÀ E LO SVILUPPO DEI COLLABORATORI ASSEGNATI  Coordina e supervisiona l’attività dei collaboratori: o trasferisce e illustra gli obiettivi; o trasferisce le informazioni e le indicazioni necessarie (comunicazioni operative, etc); o se necessario, svolge direttamente alcune attività; o pianifica, coordina e verifica la qualità del lavoro svolto e il raggiungimento degli obiettivi; o valuta e autorizza le richieste per ferie e permessi dei collaboratori.  Effettua un’attività di coaching, assicurando la crescita professionale dei collaboratori  Presiede le riunioni periodiche con il personale delle segreterie e con tutti i collaboratori non docenti del dipartimento eventualmente interessati  Esamina le procedure della propria unità ricercando e ideando nuove soluzioni per rendere più efficiente il lavoro e assicurare l’integrazione con le altre unità organizzative ADEMPIERE ALLE ATTIVITÀ GESTIONALI, ANCHE AI FINI DEL MANTENIMENTO DELLE CERTIFICAZIONI DI QUALITÀ ATTIVITÀ GESTIONALI  Elabora documenti di indirizzo interno  Definisce, migliora e assicura la formalizzazione di procedure e prassi di gestione  Rilascia autorizzazioni amministrative (spostamenti di attrezzature, etc)  Partecipa, quando richiesto dal Direttore, alle riunioni di coordinamento dei docenti  Riceve gli allievi, i docenti e ogni altro referente per gli aspetti gestionali e per le eventuali eccezioni, nonchè per gli interventi sulle criticità, assicurando la soluzione a problemi di funzionamento operativo  Mantiene i rapporti con le aree degli uffici centrali per le varie problematiche, per progetti ed altre attività comuni SISTEMA GESTIONE QUALITÀ Supervisiona o svolge direttamente le seguenti attività  Supporta, quando necessario, con la collaborazione del Responsabile Sistema Gestione Qualità, il personale della scuola riguardo alle prassi da seguire per i vari processi  Partecipa, insieme al Direttore di Dipartimento, alle riunioni per il controllo della qualità  Cura l’organizzazione per i controlli esterni ed interni Pagina 21 di 22 PROVVEDERE ALLA CORRETTA ALLOCAZIONE DELLE RISORSE ECONOMICHE NECESSARIE AL RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI GESTIONALI ANNUALI  Alloca, nel corso dell’anno, il budget di competenza (spese di funzionamento, manutenzioni, attrezzature ed extracapitolato relative a presidio e pulizie), coerentemente con le previsioni di spesa  Sottopone alla firma della Direzione Generale le richieste relative alle spese di funzionamento, alle manutenzioni delle attrezzature e agli extracapitolati di presidio e pulizie  Pianifica la disponibilità del proprio budget e, con il supporto della funzione Reporting, si mantiene al corrente delle spese relative, di cui verifica costantemente l’utilizzo SVOLGERE LE ATTIVITÀ GESTIONALI RELATIVE AL PROCESSO DI LOCATION MANAGEMENT  Partecipa alla compilazione iniziale della check list delle attività di location management  Recepisce le linee guida fornite dal Location Manager e svolge le attività operative secondo la propria responsabilità di ruolo e le attività decisionali nei limiti di delega concessa dal Responsabile dell’Area Gestionale  Partecipa alle riunioni con il Location Manager per le procedure di verifica Pagina 22 di 22