& Bianco Nero COMUNE DI CAMERANO ASSOCIAZIONE TURISTICA PRO LOCO “CARLO MARATTI” - CAMERANO armonia di un contrasto BREVE STORIA DELLA FISARMONICA NELLA CIVICA RACCOLTA MUSEALE DI CAMERANO a cura di Sandro Strologo e Beniamino Bugiolacchi COMUNE DI CAMERANO ASSOCIAZIONE TURISTICA PRO LOCO “CARLO MARATTI” - CAMERANO & Bianco Nero armonia di un contrasto BREVE STORIA DELLA FISARMONICA NELLA CIVICA RACCOLTA MUSEALE DI CAMERANO a cura di Sandro Strologo e Beniamino Bugiolacchi iat Comune di Camerano IAT di Camerano Presentazione Il Comune di Camerano possedeva da alcuni decenni una piccola raccolta di 14 fisarmoniche d’epoca, opera dei vari costruttori locali, tra cui Scandalli, Soprani, la SILA ed altri. Quest’ Ammninistrazione è pervenuta nell’intendimento di dare una definitiva sistemazione di tale raccolta in apposite bacheche, arricchendola di materiali, anche iconografici, che documentano le varie fasi della lavorazione della fisarmonica frutto di donazioni di privati. Ne è scaturita una raccolta omogenea e funzionale che si fa ammirare per l’aspetto storico e culturale che testimonia una delle realtà economiche e sociali di maggior spessore del Novecento cameranese, che diventa ora, pienamente fruibile dai visitatori, patrimonio dell’intera comunità. Questa raccolta è l’immagine visibile di quella cultura presente nella nostra storia e che questa Amministrazione ha già ricordato anche pubblicando il libro sulla fisarmonica “C’era una volta la fisarmonica. Camerano e la fisarmonica Scandalli nei documenti e nella stampa (1900-1980)” che, visto il notevole successo, è stato ristampato e ampliato dopo appena 6 mesi. L’augurio è che certe competenze ed abilità rimangano a lungo specie tra i giovani. Il Sindaco Prof. Carlo Pesco L’Assessore alla Cultura Flavio Angeletti Premessa L’Associazione Turistica Pro Loco “C. Maratti” è lieta e onorata di collaborare con il Comune di Camerano e l’Assessorato alla Cultura per la presentazione del catalogo della Raccolta comunale di fisarmoniche. Per Camerano, la fisarmonica è stata come un seme, trapiantato in un terreno fertile, che ha prodotto, nel tempo, buoni frutti trasformando il nostro Paese da una economia prettamente agricola ad una economia industriale ed artigianale, facendo giungere il nome di Camerano in tutto il mondo. Il merito principale spetta al Comm. Silvio Scandalli che con le sue e, noi diciamo, con le nostre fisarmoniche, ha portato Camerano a primeggiare nel mondo come qualità di suono ed eleganza ancora insuperate, si pensi al modello Super VI di gran lunga ancora il migliore in assoluto. L’Associazione Turistica Pro Loco, che si fregia del nome del Maratti, è particolarmente attenta a promuovere tutte quelle iniziative di carattere culturale finalizzate alle valorizzazioni del nostro paese ed i suoi propulsori. Associazione Turistica Pro Loco “Carlo Maratti” Eugenio Mori Introduzione Camerano all’inizio del secolo scorso contava poco più di quattromila abitanti ed aveva un’economia fondata sull’agricoltura e sul piccolo commercio. Le prime notizie sulla fisarmonica le troviamo in alcuni documenti del 1905 conservati presso la sede municipale; in essi si racconta della richiesta di un locale da parte della ditta Soprani di Castelfidardo per impiantare un laboratorio, “ove aprire una scuola di operai per la lavorazione di organetti”. Pochi anni dopo fu il cameranese Cesare Morini (1886-1957) ad aprire un piccolo laboratorio artigianale di organetti, ma fu soltanto dopo la grande guerra che la costruzione aumentò tanto che già negli anni Venti a Camerano si avevano cinque laboratori di discrete dimensioni: la “Modernissima” dei fratelli Giorgini, la Società Italiana Fabbricazione Armoniche (S.I.L.A.), l’“Italiana” di Enrico Scandali, l’“Universelle” di Cesare Morini e la “Fratelli Scandalli”, la quale già nel 1924 contava 55 addetti. Nei primi anni ’30 il laboratorio della ditta Scandalli si trasformò in uno stabilimento che si estese e si ampliò notevolmente, fino ad assumere un posto di rilievo nel settore produttivo della fisarmonica. I continui miglioramenti meccanici, tecnici, fonici ed estetici apportati allo strumento ne decretarono il successo e ne favorirono l’esportazione in tutto il mondo, soprattutto nell’America latina. Nel 1946 la ditta Scandalli e quella di Settimio Soprani di Castelfidardo si unirono per dare vita ad un nuovo complesso industriale in grado di coniugare le esigenze di mercato con quelle della ricerca: la Farfisa (Fabbriche Riunite Fisarmoniche). Negli anni ’50 e ’60 la fisarmonica raggiunse il punto di sua massima espansione per merito soprattutto di Silvio Scandalli, che da semplice artigiano era diventato il più grande imprenditore cameranese. Successivamente la Farfisa per rispondere alla domanda di un mercato sempre più orientato verso gli strumenti musicali elettronici e per far fronte ad un’agguerrita concorrenza straniera, diversificò la sua produzione, senza peraltro ottenere risultati duraturi. Nel 1984 la Farfisa fu acquistata dal gruppo Bontempi di Potenza Picena. A Camerano rimane comunque viva la figura limpida e paterna di Silvio Scandalli, l’uomo che è riuscito a portare la fisarmonica ai più alti livelli tecnici e fonici con il famoso Super VI e che ha dato al suo paese fama, notorietà e benessere. DIATONICA 9 tasti/5 bassi Costruttore: Ignoto Anno: 1890 circa 5 Si dice che…nel 1863 un pellegrino austriaco di passaggio nel territorio di Castelfidardo diretto a Loreto lasciasse in dono ad un contadino del luogo, Paolo Soprani (1844/1918), una scatola musicale. Il Soprani la smontò, carpì i suoi segreti ed in poco tempo incominciò a costruirne in serie. La realtà forse è diversa. La fisarmonica, o accordion, o organetto in effetti era già conosciuto fin dagli inizi dell’800 in Europa (primo brevetto nel 1829) e nelle Marche a metà dell’800 esistevano già alcuni artigiani che producevano strumenti similari. Paolo Soprani, con le sue capacità intuitive e con uno spiccato senso degli affari, ha avuto il grande merito di “leggere” i tempi che stava vivendo. Nell’800 la musica e gli strumenti musicali erano usufruibili da poche persone. Imperava la musica colta. La gente comune, presa dal lavoro e assillata da mille problemi quotidiani, non poteva permettersi di acquistare costosi strumenti musicali o accedere facilmente agli spettacoli teatrali. Il grande merito di Paolo è stato quello di mettere a disposizione di tutti uno strumento musicale facile da usare, facile da trasportare, dai costi molto contenuti e che sprigionava suoni allegri in grado di aggregare la gente. Con la creazione della vera e propria “INDUSTRIA DELLA FISARMONICA” ha di fatto contribuito a rivoluzionare il gusto musicale italiano portando la musica popolare alla portata di tutti. SEMITONATA 41t/144b Costruttore: Settimio Soprani Anno: 1905 circa 7 Settimio Soprani (1860/1924), fratello di Paolo, inizia nel 1885 l’attività in proprio in uno stabile di via Cavour in Castelfidardo. A differenza del fratello, Settimio è più portato alle innovazioni ed alla ricerca di nuovi mercati. Ottiene splendide onorificenze in esposizioni all’estero (gran premio a Lione nel 1902) e, con la preziosa collaborazione del figlio Mario, riesce a far conoscere i suoi preziosi “armonici” nelle Americhe. Nel censimento del 1911 la ditta SETTIMIO SOPRANI conta 30 lavoranti interni ed un numero imprecisato di collaboratori esterni. Nel 1914 subentra nella carica di Sindaco di Castelfidardo al fratello Paolo, proseguendo con tenacia l’opera di trasformazione urbanistica di Castelfidardo che aveva iniziato proprio Paolo. DIATONICA 19t/4t Costruttore: Ignoto (Germania) Anno: 1890 circa 9 I primi akkordion, che derivano da una lenta trasformazione di organi liturgici trasportabili, furono realizzati probabilmente intorno al 1830 in una zona di confine tra Svizzera, Austria e Germania, dove nascono i fiumi Reno e Danubio, ed il primo brevetto venne depositato a Vienna nel 1829. Verso la metà degli anni ‘50 del XIX secolo esistevano in Europa piccoli laboratori artigianali di armonici: C. Herold (Kligenthal–Turingia, 1852), A.Reisner (Paris, 1830), Timofei (Tula, 1840), Busson (Paris, 1852), ecc. Il primo vero e proprio laboratorio di fisarmoniche a carattere industriale nato fuori dai confini italiani, e che sarà per lunghissimi anni il concorrente più agguerrito nella conquista dei mercati internazionali, inizia la produzione nel 1903 a Trossingen (Germania) per merito di Matthias Hohner (1833/1902), l’uomo che ha dato all’armonica a bocca, iniziata a produrre nel 1857, una popolarità universale. SEMITONATA 46t/48b Costruttore: Paolo Soprani - attribuita Anno: 1905 circa 11 …La fisarmonica a Camerano. Silvio racconta… “…un bel giorno ebbi in dono da uno zio una fisarmonichetta che imparai a suonare. Mi piaceva lo strumento ma mi piaceva soprattutto la musica. Da queste due passioni mi nacque la voglia di imparare come questi strumenti si facevano ed andai a Castelfidardo dai Soprani a imparare questo mestiere. Da Camerano dove sono nato e dove abitavo, a Castelfidardo, erano ventiquattro chilometri di strada tra l’andata ed il ritorno e li feci ogni giorno, a piedi, mattina e sera per tre anni, portandomi dietro in un pacchettino la colazione per il mezzogiorno. Quando mi parve di saperne abbastanza lasciai la ditta Soprani e mi misi in testa di fabbricare qualche armonica da solo”. Camerano 1918: Silvio Scandalli (1889/1977) fonda la società “Fratelli Scandalli” in collaborazione con i fratelli Enrico (1900/1935) e Dante detto Albino (1897/1974). SEMITONATA 36t/48b Costruttore: Settimio Soprani - attribuita Anno: 1900 circa 13 La fortuna della fisarmonica italiana non è dipesa solamente dalla intuizione di Paolo Soprani o dalle “invenzioni” di Settimio Soprani e Silvio Scandali. Grazie ai nostri emigranti, che oltre a vendere strumenti aprirono scuole musicali specializzate nell’insegnamento della fisarmonica, il tipico strumento riesce ad imporsi nei mercati di tutto il mondo. Agli inizi del ‘900 solo a Castelfidardo sono in attività 14 laboratori. Ci sono artigiani che operano anche a Recanati, Loreto, Stradella (la ditta “Dallapè” fu fondata nel 1876), Giulianova, Vercelli, Cremona, S.Giovanni in Croce, Teramo, Borgo Valsugana. Risulta emblematico un dato: nel 1913 dall’Italia vennero esportati 14.365 esemplari. A Camerano il primo ad aprire un piccolo laboratorio per la costruzione degli organetti fu Cesare Morini (1886/1957). “Portò per primo a Camerano l’industria delle armoniche che doveva poi dare tanto benessere al paese. Visse modestamente - morì povero”. Così è scritto sulla lapide della tomba presso il cimitero di Camerano, paese in cui nacque. SEMITONATA 50t/96b Costruttore: Ignoto (Italia) Anno: 1910 circa 15 La fisarmonica (dal tedesco Physharmonika, nome composto avente origine dalle parole Physa -mantice - e Harmonikòs - armonico), è uno strumento musicale a pressione pneumatica appartenente alla famiglia degli aerofoni. Si compone di tre distinte parti: la tastiera o bottoniera della mano destra che dà la melodia, il mantice e la bottoniera per la mano sinistra che serve per l’accompagnamento. L’”anima” della fisarmonica è l’ancia (o “voce”): una piastrina metallica sulla quale è incastonata una lamella d’acciaio che vibra con l’aria emessa dalla compressione del mantice. Quattro sono i modelli più popolari: la DIATONICA, il cui suono è diverso a seconda che il movimento del mantice sia in apertura o in chiusura, la CROMATICA (nella foto), che permette di utilizzare con facilità la gamma completa dei dodici suoni, la fisarmonica a PIANO, in cui la tastiera della mano destra è simile a quella di un pianoforte, infine la SEMIDIATONICA (o semitonata) i cui “bassi” sono a sistema unitonico ed i tasti o bottoni del canto sono a doppia intonazione. SEMITONATA 34t/36b Costruttore: Silvio Scandali Anno: 1920 17 E’uno dei primissimi esemplari costruiti “in proprio” da SILVIO SCANDALI (dal 1924 Scandalli). Tantissimi musicisti, da Marcosignori a Fugazza, da Deiro a Boccosi, ecc. hanno potuto conoscere ed apprezzare il cameranese Scandalli, un uomo che, come Soprani nell’800 ha “letto” i tempi che stava vivendo. La sua meticolosità nella costruzione degli strumenti, le continue innovazioni apportate agli stessi, le capacità di sapersi avvalere della collaborazione di ottimi tecnici e grandi musicisti, la convinzione dell’utilità del veicolo pubblicitario specie nel mercato americano, l’hanno portato ad essere considerato uno dei personaggi preminenti del mondo fisarmonicistico mondiale. L’evoluzione culturale ed economica di Camerano, avvenuta nel XX secolo, la si deve in gran parte alle capacità imprenditoriali di Silvio Scandalli. CROMATICA 68t/100b Costruttore: Silvio Scandalli Anno: 1923 19 …“Silvio Scandalli ha ricevuto numerose testimonianze di meriti nel mondo del lavoro e dell’economia, ma egli si distingueva anche nel campo sociale dando prova di doti umanitarie e solidaristiche che gli hanno fatto guadagnare riconoscenza e stima da parte di molti cameranesi. Già nel 1923 aveva ottenuto la Coppa d’onore e la Medaglia d’oro ad Anversa mentre nel 1925 la Croce d’onore a Ginevra. Nel 1926 viene nominato Cavaliere Ufficiale del Regno. Nel 1937 scrive di lui il Podestà di Camerano Giovanni Giorgetti,…la sollecitudine del Cav. Scandalli dimostrata per il popolo lavoratore cameranese negli anni ‘31/’32 in occasione della difficile crisi nel commercio delle armoniche, allorché egli pur di non addivenire a licenziamenti o addirittura alla chiusura del suo stabilimento, concluse affari in perdita o alla pari, e il lavoro non mancò e con esso l’assicurato benessere per i numerosi operai e loro famiglie… CROMATICA 58t/48b Costruttore: Silvio Scandalli & F.lli Anno: 1925 21 Nel 1946 la “F.lli Scandalli” diretta da Silvio e la “Settimio Soprani” di Castelfidardo diretta da Paolo Settimio, a seguito delle prospettive economiche venutesi a creare nell’immediato dopoguerra, si unirono e fondarono la “FARFISA” - Fabbriche Riunite Fisarmoniche Italiane -. La nuova azienda, la più grande in Europa nella produzione di fisarmoniche, conquistò in poco tempo nuovi mercati con una serie incredibili di innovazioni. Nel 1957 iniziò la produzione di un nuovo strumento: l’organo ad ancie. La “pianola” non era altro che uno strumento musicale in cui l’aria necessaria alla vibrazione delle ance, che nella fisarmonica è prodotta dal mantice, era originata da una ventola azionata da un motorino elettrico. Nel 1960 la Farfisa iniziò i primi studi sull’elettronica abbinata agli strumenti musicali e due anni dopo iniziò la produzione delle prime fisarmoniche semi-elettroniche. Nel 1964 uscì dallo stabilimento di Aspio Terme il primo organo elettronico. CROMATICA 43t/96b Costruttore: Nazzareno Gigli – Castelfidardo Anno: 1927 23 Il periodo successivo al primo conflitto mondiale è stato molto favorevole alla divulgazione della fisarmonica. La propaganda del governo fascista ha in ogni occasione enfatizzato il “glorioso strumento musicale autarchico”. Solo a Castelfidardo esistevano una quarantina di aziende produttrici tra quelle di grandi dimensioni (Paolo Soprani, Settimio Soprani, Sante Crucianelli), di medie dimensioni (Giuseppe Moreschi, Dari & Picchietti, Ballone Burini) e quelle a carattere artigianale. Tra queste, quella di Gigli Nazzareno, era una delle più apprezzate. Dal laboratorio di via Umberto I, uscivano esemplari molto sofisticati. Nel 1944 un furioso incendio che costò la vita al giovane figlio del Gigli, distrusse il laboratorio e…tutte le speranze di Nazzareno. CROMATICA 28t/60b Costruttore: Carlo Patrignani e Bruno Balicchia (Camerano) Anno: 1939 25 E’ quella che viene definita una fisarmonica giocattolo, per le piccole dimensioni, comunque piacevole e ricca di incisioni e “perline”, costruita per farne dono a Lucio Patrignani in occasione della festa della sua cresima. Da un’accurata indagine del Museo Internazionale della fisarmonica di Castelfidardo è stato possibile conoscere i nomi della aziende di fisarmoniche che hanno operato nel Comune di Camerano ed il relativo anno di fondazione: CESARE MORINI (1916), SILVIO SCANDALLI (1918), SILA (1921), LA MODERNISSIMA di Eugenio Giorgini (1922), GIOCONDO MANFRINI (1936), ACCORDIOLA (1937), LA VIBRANTE (1937), L’ARMONIOSA (1937), F.LLI BURATTINI (1950 circa), FARFISA (1946), COFISAR (1950 circa), ARMANDO MARCHISEPPE (1965). PIANO 39t/80b Costruttore: Ditta Settimio Soprani (Castelfidardo) Anno: 1936 27 Ovviamente la storia della fisarmonica non è stata scritta soltanto da personaggi locali, ma anche da centinaia di artigiani, operai, commercianti, industriali sparsi in tutto il mondo. Partirono dalle Marche, tra gli altri, nei primi del novecento Colombo Piatanesi e Guerrini Enrico per San Francisco, Nazzareno Piermaria per Parigi, Julio Giulietti per New York, i fratelli Pancotti per New York, Americo Magliani per Buenos Aires e anche grazie a loro, che aprendo laboratori in quelle località, la fisarmonica è stata potuta apprezzare da intere generazioni. L’enorme popolarità dello strumento può sintetizzarsi in due emblematici dati: nel 1953 furono esportati ben 192.058 esemplari per un introito in valuta pregiata di oltre 3 milioni di euro (cifra enorme per quel periodo). CROMATICA 104t/120b Costruttore: F.lli Scandalli Anno: 1938 29 Tutte le mode subiscono nel tempo trasformazioni con relativi oblii e frequenti ritorni. Verso la metà del 1950 il gusto musicale della gente viene influenzato da novità provenienti dai paesi anglosassoni. Il Rock, Elvis Presley, i Beatles, i Rolling Stones trascinano il gusto musicale della gente dal genere melodico a quello ritmico. A subirne gli immediati contraccolpi sono proprio le fisarmoniche. Le chitarre elettriche, le percussioni, le tastiere soppiantano in breve tempo alcuni strumenti tradizionali delle orchestrine. L’immagine televisiva vincente è quella di un musicista capellone e pieno di vitalità. Nel canto hanno il sopravvento gli “urlatori”. Sembrerebbe che per la fisarmonica, specie italiana, ci siano solo opportunità nella musica popolare e nel liscio romagnolo. La FARFISA con l’immissione sul mercato del modello di fisarmonica Super IV apre nuovi orizzonti nella musica classica. L’ingresso dello strumento in Conservatorio avvenuto per la prima volta nel 1984 al Rossini di Pesaro permette allo strumento di scrollarsi di dosso quell’immagine che si è portata dietro per oltre cento anni, quella di strumento di serie B. CROMATICA 72t/120b Costruttore: SILA Anno: 1935 31 La S.I.L.A. società in nome collettivo era stata fondata da Cesare Morini nel 1921 ed ha cessato la sua attività nel 1939. Da una ricerca storica curata dal Museo di Castelfidardo si può stabilire che dal 1850 ad oggi le aziende di diverse dimensioni che hanno operato nel settore fisarmonica sono state 378 ed in questa dinamica, ed a volte incredibile storia che dura da oltre 150 anni, si sono inserite vicende estrose e patetiche, dure lotte sindacali, clamorosi crack finanziari. E’ dunque quella della fisarmonica una storia di uomini, del loro rapporto di odio-amore verso uno strumento che è ancora tanto amato dagli italiani e da tanta gente nel mondo. Oggi, nel comprensorio degli strumenti musicali di Ancona/sud, operano circa 25 aziende che esportano annualmente 18.000 pezzi (fisarmoniche di vari modelli) con un introito in valuta pregiata di circa dieci milioni di euro. Bianco & Nero - armonia di un contrasto a cura di: • Beniamino Bugiolacchi Sandro Strologo Responsabili: • Prof. Carlo Pesco Flavio Angeletti Presentazione: • Prof. Carlo Pesco Flavio Angeletti Premessa: • Eugenio Mori Introduzione: • Beniamino Bugiolacchi Sandro Strologo Testi riguardanti le fisarmoniche: • Beniamino Bugiolacchi Sandro Strologo Notizie generali sulla raccolta delle fisarmoniche: • Fabio Toccaceli Campagna fotografica: • Mariano Soleggiati • Archivio Fotografico Comune di Camerano Coordinamento e redazione: • Fiorenza Pizzicotti Fabio Toccaceli Segreteria: • Ufficio Cultura Comune di Camerano • Associazione Turistica Pro Loco “Carlo Maratti” - Camerano Pubblicazione a cura dell’Assessorato Cultura e Turismo del Comune di Camerano: • Fiorenza Pizzicotti Fabio Toccaceli Progetto grafico: • IDEAzione studio grafico Castelfidardo (AN) Stampa: • Grafiche Scarponi Osimo (AN) • Tutti i diritti sono riservati. È vietata qualsiasi riproduzione, anche parziale, di testi e immagini Finito di stampare mese di luglio 2002 Museo della Fisarmonica La civica raccolta di fisarmoniche del Comune di Camerano comprende 14 strumenti di inestimabile valore storico e culturale, datati tra la fine dell’Ottocento e i primi decenni del Novecento: una diatonica 9 tasti/5 bassi, di costruttore ignoto, del 1890 circa; una semitonata 41T/144b costruita da Settimio Soprani nel 1905 circa; una diatonica 19T/4B di costruttore ignoto (forse della Germania), datata 1890 circa; una semitonata 46t/48b la cui costruzione, attribuita a Paolo Soprani, viene datata al 1905 circa; una semitonata 36t/48b attribuita al costruttore Settimio Soprani, datata 1900 circa; una semitonata 50t/96b di costruttore ignoto, del 1910 circa; una semitonata 34t/36b, opera di Silvio Scandalli, del 1920; una cromatica 68t/100b, ugualmente di Silvio Scandalli, del 1923; una cromatica 58t/48b di Silvio Scandalli & F.lli del 1925; una cromatica 43t/96b di Nazzareno Gigli di Castelfidardo del 1927; una cromatica 28t/60b di Carlo Patrignani e Bruno Balicchia (Camerano) del 1939; una piano 39t/80b della Ditta Settimio Soprani di Castelfidardo del 1936; una cromatica 104t/120b dei F.lli Scandalli del 1938; una cromatica 72t/120b della SILA del 1935. Accanto a questo pregevolissimo materiale, la Raccolta è impreziosita da altro materiale illustrativo delle varie fasi della costruzione di una fisarmonica: dalle casse, alle voci, ai mantici, agli attrezzi da lavoro. Completa la Raccolta una ricca documentazione fotografica di interni della Ditta Scandalli, ove vengono ritratti i vari reparti dell’opificio, dall’ebanisteria alla spedizione, ed infine alcuni depliant e manifesti pubblicitari d’epoca di ditte locali. La Raccolta intende mantenere viva nel paese la memoria storica di uno degli eventi economici, sociali e culturali più caratterizzanti del Novecento cameranese, quando la fisarmonica, assieme all’industria dei busti e berretti e delle camicie poi, trascinarono il paese fuori dalle sacche della miseria e della povertà di inizio secolo per traghettarlo verso la soglia del boom economico degli anni Sessanta che meritò al paese stesso l’appellativo di “piccola Milano delle Marche” e, costituire, attraverso le riconversioni degli Settanta e Ottanta le basi dell’attuale ricchezza economica e sociale. Fabio Toccaceli