Laurea triennale in BIOLOGIA A. A. 2013-14 CHIMICA Lezioni di Chimica Fisica Prof. Antonio Toffoletti 1 Conversione di una grandezza tra unità di misura differenti Uno scienziato ha misurato la pressione atmosferica ottenendo il valore p = 1,115 bar. Quanto vale la pressione in atmosfere ? 1 unità vecchia = x unità nuove 1,01325 bar = 1 Atm da dati tabulati (1,01325 / 1,01325) bar = (1/1,01325) Atm 1 bar = (1/1,01325) Atm p = 1,115 bar = x Atm = 1,115 (1/1,01325) Atm = 1,100 Atm Tabella di trasformazione u. di misura Pressione 1 Atm 101,325 kPa 1,01325 bar Pressione 1 bar 105 Pa 0,9869 Atm 0,082 L Atm K-1 mol-1 8,314 J K mol-1 Energia 1 L Atm 101,325 J Energia 1J 0,00987 L Atm R costante dei gas LE LEGGI DEI GAS L’equazione del gas ideale 1 V∝ P legge di Boyle V∝T legge di Charles V∝n legge di Avogadro nT V∝ P nT V =R P PV = nRT LE LEGGI DEI GAS L’equazione del gas ideale V∝ R= nT P V =R nT P PV = nRT (1 atm)(22,41 4 L) = 0,08206 L atm K -1 mol -1 (1 mol)(273,1 5 K) 1 atm = 1,01325 × 10 -5 Pa 1 L = 1 × 10 -3 m3 (1,01325 × 10 -5 N m-2 ) (22,414 × 10 -3 m3 ) R= (1 mol)(273,1 5 K) = 8,314 N m K -1 mol -1 = 8,314 J K -1 mol -1 (1 J =1 N m ) LE LEGGI DEI GAS L’equazione del gas ideale Esercizio L’aria che entra nei polmoni finisce in sacche sottili chiamate alveoli, da cui l’ossigeno diffonde nel sangue. Il raggio medio di un alveolo è 0,0050 cm, e l’aria nel loro interno contiene il 14 % di ossigeno (percentuale molare). Assumendo che la pressione negli alveoli sia 1 atm e che la temperatura sia 37°C, calcolare il numero di molecole di ossigeno in uno degli alveoli. Il volume di un alveolo è V = 4/3 π r3 = 4/3 π (0,0050 cm)3 = 5,2 × 10-7 cm3 = 5,2 × 10-10 L moli di gas(aria) in un alveolo (1 atm)(5,2 × 10 -10 L) = = -1 -1 (0,08206 L atm K mol )(310,15 K) naria = pV/RT = 2 × 10-11 mol moli di O2 in un alveolo nO2 = naria × 0,14 molecole di O2 in un alveolo NO2 = naria × 0,14 × 6,022 × 1023 = 1,7 × 1012 molecole di O2 LE LEGGI DEI GAS La legge di Dalton delle pressioni parziali Finora abbiamo considerato solo gas puri, non miscele. Consideriamo ora le miscele di gas. Sistema che contiene 2 (o più) gas differenti considerati ideali nTOTALE = n1 + n2 (n1 e n2 sono le moli dei 2 gas) calcoliamo la pressione totale P P = nTOTALE RT / V = (n1 + n2)RT / V = n1RT / V + n2RT / V LE LEGGI DEI GAS La legge di Dalton delle pressioni parziali nTOTALE = n1 + n2 calcoliamo la pressione totale P P = nTOTALE RT / V = (n1 + n2)RT / V = n1RT / V + n2RT / V Definiamo le pressioni parziali Pi = niRT / V ad esempio P1 = n1 RT V Le P1, P2 ecc. sono le pressioni che ognuno dei gas eserciterebbe se occupasse da solo il volume V P = n1RT / V + n2RT / V = P1 + P2 In generale, per un numero qualsiasi di gas : P = P1 + P2 + P3 + L = ∑ Pi i P1 , P2 , P3 , L sono le pressioni parziali dei componenti 1, 2, 3, ... LE LEGGI DEI GAS La legge di Dalton delle pressioni parziali PT = P1 + P2 + P3 + L = ∑ Pi legge di Dalton delle pressioni parziali i Consideriamo un sistema formato da due gas differenti (1 e 2) a temperatura T e aventi volume totale V. n1 e n2 sono le moli dei 2 gas PT = P1 + P2 = P1 PT = n1 RT n2 RT RT + = (n1 + n2 ) V V V n1RT V n1 = (n1 + n2 )RT V (n1 + n2 ) Definizione di frazioni molari n2RT V n2 P2 PT = = (n1 + n2 )RT V (n1 + n2 ) si ottiene infine: P1 = n1 PT = x1 PT n1 + n2 P2 = n2 PT = x2 PT n1 + n2 n1 x1 = n1 + n2 n2 x2 = n1 + n2 LE LEGGI DEI GAS 2.7 La legge di Dalton delle pressioni parziali frazioni molari x1 = n1 n1 + n2 x2 = n2 n1 + n2 ∑ x =1 i i 1 atm = 760 torr Equazioni algebriche e grafici equazioni di primo grado y = ax + b y − b = ax y−b =x a equazioni di secondo grado y = ax 2 + bx + c 80 ax 2 + bx + c = 0 − b ± b 2 − 4ac x1, 2 = 2a x1=+2 x2=-4 60 40 x2 20 x1 0 -22 -17 -12 -7 -2 -20 3 8 13 18 Equazioni algebriche e grafici 3000 funzioni di una variabile f ( x ) = ax + b 2500 f ( x ) = pendenza × x 1500 2000 1000 + intersezione 500 0 -200 -500 0 200 400 600 800 1000 0,5 0,7 200000 esempio di funzione di una variabile 150000 100000 1000 f ( x) = x 50000 0 -0,7 -0,5 -0,3 -0,1 -50000 -100000 -150000 0,1 0,3 Equazioni algebriche e grafici 8 esempio di funzione di una variabile f ( x ) = ln( x ) 6 4 2 0 -2 0 100 200 300 400 500 600 700 800 -4 -6 esempio di funzione di una variabile 160 140 120 f ( x) = ex 100 80 60 40 20 0 -2 -1 0 1 2 3 4 5 900 1^ Legge della Termodinamica La 1^ Legge della termodinamica o 1° Principio della termodinamica La 1^ legge della termodinamica afferma che L’ENERGIA PUO’ ESSERE CONVERTITA o TRASFORMATA DA UNA FORMA AD UN’ALTRA, MA NON PUO’ ESSERE CREATA E NEPPURE DISTRUTTA In altri termini: L’energia totale di un sistema isolato è costante L’energia totale dell’Universo è costante Le variazioni sono: Euniverso = Esistema + Eambiente E universo - 2 - E universo - 1 = (E sistema - 2 - E sistema - 1 ) + (E am biente - 2 - E ambiente - 1 ) = 0 ∆Euniverso = ∆Esistema + ∆Eambiente = 0 ∆Esistema = - ∆Eambiente Come applicare il principio di conservazione dell’energia alla descrizione macroscopica del sistema, cioè utilizzando le grandezze di stato descrittive del suo stato termodinamico di equilibrio? Trasformazioni irreversibili (o spontanee): trasformazioni ordinarie dove il sistema passa attraverso stati di non-equilibrio (non rappresentabili nel diagramma di stato) Trasformazioni reversibili (o quasi statiche): quando anche gli stati intermedi sono stati di equilibrio (sono rappresentabili nel diagramma di stato) T Stato iniziale trasformazione reversibile trasformazione Irreversibile Stato finale P 15 Tipi di trasformazioni termodinamiche (1) Delle infinite trasformazioni che può subire un sistema alcune sono denominate in base alle particolari condizioni in cui si realizzano. Trasformazione isocora ( variazione di volume ∆V = 0 ). Si realizza in un contenitore chiuso a pareti rigide che assicura l’invarianza del volume. Per esempio un autoclave, che è un reattore in impianti chimici. Trasformazione isobara (variazione di pressione ∆P = 0 ). Si realizza ad esempio in un contenitore aperto a contatto con l’atmosfera. Le reazioni chimiche in laboratorio e le reazioni biochimiche negli esseri viventi sono due esempi di questte trasformazioni. 16 Tipi di trasformazioni termodinamiche (2) Trasformazione isoterma (variazione di temperatura ∆T = 0). Si realizza mettendo il sistema in contatto termico con un bagno termostatico. Un comune termostato a 273 K è il bagno di acqua e ghiaccio fondente. Trasformazione adiabatica ( calore scambiato q = 0 ). Si realizza in un recipiente termicamente isolato dall’esterno, in modo che il sistema non può scambiare con i dintorni energia sotto forma di calore (ma può scambiare energia sotto forma di lavoro). Il thermos, o vaso di Dewar, è un esempio di contenitore adiabatico. 17 Le trasformazioni reversibili sono un caso limite delle trasformazioni reali: incrementi infinitesimi dei parametri esterni che controllano la deviazione rispetto alla condizione di equilibrio (la direzione della trasformazione è invertibile cambiando il segno degli incrementi, cioè i ∆T oppure i ∆p). 18 19 2) Si ipotizza che il sistema sia immobile, altrimenti bisognerebbe tener conto dell’energia cinetica del sistema stesso. 3) Il 1° principio è applicabile solo a trasformazioni tra stati di equilibrio per i quali sono definite le grandezze di stato (quale l’energia interna) 20 Il calore ed il lavoro non sono grandezze di stato, ma energia scambiata! 21 Diverse forme di lavoro a seconda del tipo di interazione con il sistema, in particolare: 1) lavoro meccanico: forza meccanica che produce il moto di una superficie di separazione tra il sistema e l’ambiente; 2) lavoro elettrico: differenza di potenziale imposta dall'esterno che genera una corrente nel sistema. Modalità di esecuzione del lavoro meccanico: 1) lavoro puramente dissipativo (sfregamento, agitazione di una soluzione) che non provocano variazioni di volume (se non a seguito del conseguente aumento di temperatura); 2) lavoro di volume: la forza esterna è utilizzata per modificare il volume del sistema. Trasformazione irreversibile! 22 1^ Legge della Termodinamica Il Lavoro Il Lavoro può essere di diversi tipi, ma comunque In meccanica il lavoro è il prodotto di una forza per uno spostamento L=F⋅s r r L = F× s prodotto scalare Più in generale, in altri campi della scienza, si incontrano anche altre forme di lavoro: • lavoro elettrico • lavoro di espansione superficiale • lavoro gravitazionale • lavoro di volume Q ∆E γ ∆A mg ∆h P ∆V Avremo a che fare nella maggior parte dei casi solo con il lavoro di volume. E’ una modalità di trasferimento dell’energia che deriva da un moto ordinato nell’ambiente oppure che produce un moto ordinato nell’ambiente. Strumenti matematici Quantità infinitesima d (qualcosa) d (G, Grandezza che è una funzione di stato) d (g, grandezza che NON è una funzione di stato) è un differenziale e anche un piccolo incremento della grandezza G è una piccola quantità di g DEFINIZIONE Il differenziale di una funzione di una variabile f(x) si indica con df oppure con d f(x) ed è l’incremento infinitesimo della funzione f(x) per effetto della variazione dx; Si calcola nel modo seguente: d f(x) = f’(x) dx incremento infinitesimo della variabile indipendente x derivata prima della funzione f(x) (dx è un ∆x molto piccolo, infinitesimo) Strumenti matematici Faccio la somma di molti piccoli contributi dG oppre dg cioè scrivo l’integrale di questi infinitesimi 2 = ∆ G = G 2 - G1 ∫ dG 1 ottengo come risultato un incremento finito ( cioè grande ) della grandezza G [ d G, Grandezza che è una funzione di stato) è un differenziale e anche un piccolo incremento della grandezza G ] 2 ∫ dg 1 [ =g ottengo come risultato una quantità finita ( cioè grande ) della grandezza g d (g, grandezza che NON è una funzione di stato) è una piccola quantità di g ] pext = p (T ,V ) dwvol = − pext dV = − p (T , V )dV V2 wvol = − ∫ p (T , V ) dV V1 Caso del gas perfetto: p (T , V ) = nRT / V Termostato: sistema in grado di scambiare efficientemente calore senza cambiare la sua temperatura (esempio: miscela di acqua e ghiaccio). 26 Esempio di calcolo del lavoro di volume 1 litro di gas a 25°C (T=298.15K) ed alla pressione di 1 bar viene compresso in condizioni isoterme con una pressione costante di 2 bar Stato iniziale: p1 = 1 bar V1 = 1 litro Stato finale: p1V1 = nRT = p 2V2 p 2 = 2 bar V 2 = 0 .5 litri Compressione isoterma reversibile tra gli stessi stati iniziale e finale 27 w el = q ∆ V q Lavoro elettrico determinato dal passaggio di una corrente i per un tempo t in seguito all’applicazione di una differenza di potenziale ∆ V ad una resistenza R (legge di Ohm: ∆ V = Ri ): q = it w el = it ∆ V = t ∆ V 2 / R 28