La “questione sociale” Che cos’è → durissime condizioni di vita degli operai problema del rapporto tra datori di lavoro e proletari Come porvi rimedio → varie posizioni 1) Socialismo riformista: costruire una società più giusta attraverso riforme politiche migliorative Rifiuto di Dio e ateismo (la religione è “oppio” dei popoli) 2) Socialismo rivoluzionario (comunismo di Marx & Engels) 3) anarchismo (Bakunin): abbattere con la violenza lo stato e rifiutare tutte le leggi per vivere liberi Al centro di ogni attività c’è quindi l’economia attraverso cui gli uomini producono ciò che soddisfa i loro bisogni materiali Materialismo: l’uomo è solo materia. Gli unici bisogno da soddisfare sono quelli materiali Nella storia vi è sempre stata lotta tra sfruttatori e sfruttati per dominare la produzione economica e ricavarne il massimo vantaggio per sé (lotta di classe) Nel XIX secolo c’è la lotta tra capitalisti (gli industriali) e proletari (gli operai) che sono sfruttati Occorre che i proletari, guidati dal Partito Comunista, attraverso una rivoluzione violenta, sconfiggano i capitalisti e prendano possesso di tutte le aziende e dei mezzi di produzione (dittatura del proletariato) Tutti i mezzi di produzione diventano di proprietà comune (cioè dello stato), così gli uomini sono finalmente uguali e raggiungono la piena felicità sulla terra La Chiesa cattolica e la “questione sociale” Iniziative concrete, non programmi astratti. Nascono associazioni caritative e opere assistenziali che si preoccupano di aiutare i poveri e i bisognosi: - Società di San Vincenzo - Salesiani di Don Giovanni Bosco (per i ragazzi abbandonati) Papa Leone XIII con l’enciclica Rerum Novarum: -rifiuto dell’odio e della violenza - concordia e collaborazione tra le classi sociali, tra capitalisti e proletari -giusta paga agli operai -difesa della proprietà privata inizia una presenza più attiva e organizzata dei cattolici sul piano politico e sociale