§ $)ers$m§t Concetto che in antropologia designa non tanto f individuo, come entita autonoma secondo la moderna prospettiva occidentale, ma l"'identità coilettiva" che un soggetto assume, reagendo alle forti pressioni della cultura in cui vive e aila quale si deve adattare e che stabilisce ciò che puo e deve fare, senza escludere i contributi individuali puo dare. che ciascuno Persona e identità comprendere ulteriormente lo stretto rapporto tra individuo e cultura, i: ltt bisogna approfondire Ia nozione di iantropologia mostra come tale i nozione sia diversa da cultura a cult ta diversita iresenta effetti giuri_ i dici, perche comporta a sua volta un ifferente di concepire ei i doveri dell'individuo, vale a dire ciò che una persona puo e deve farei indiritti quanto : rTlerrDro del gruppo. a questo proposit i e a confronto le diverse immagini i dell'uomo elaborate i, balinesi, giavanesi nel suo libro di cu quanto riguarda i barinesi, p€r esempio, i, lterpretazioni Geertz :r i r tr> : evidenzia un modo di concepire l'individuo fortemente influen zato d,allu concezione induista del ciclo della vita e della reincarna zione.I figli, infatti, oltre che dal proprio nome, sono identificati anche come "primo nato,,, ..secondo n1tg", "terzo nato", "quarto nato"; ma dal quinto figlio si riparte d,a ..primo nato"' Questo uso svolge una funzione importante: ricorda che ogni individuo rientra all'interno del ciclo e che la "pe.sÀa" ha il compito di perpetuare tale ciclo naturale e determinati modelri di condotta. i i i i i i assumono c omportamenti prescritti culturalmente e che cambiano da cultura a cultura. Inrelazione all'aspetto sociale, va chiamato in causa anche il concetto di status, cioè la posizione occupata in società e che contribuisce a definire f identità stessa, come vedremo in seguito a proposito del concetto di personalita. Così, f identita di una ragazza dipende da un lato dall'e sserefiglia e dall'altro, in relazione al genere, dall'essere figlia " femmina\ ed Isoìa di Lifou, gruppo r1i Kanak in una cerimonia di benvenuto. kevin Hellon/ ShutterstÒck in base Ér ! o. o ! a. al. suo genere a che le saranno prescritte condotte diverse da quelle maschili. La sua identità si completa con l'essere ancora, per esempio, :una studentessa. È in questo modo dunque che ci si presenta al mondo e a se stessi: l'identita e infatti sia il modo con il quale noi stessi ci percepiamo sia il modo con il quale gli altri ci vedono, influenzando la stessa nostra autopercezione. Questi aspetti di carattere sociale sono ovviamente presenti anche nel mondo occidentale, ma acquistano maggiore forza in campo etnologico. Al di 1à dei diversi modi di intendere il concetto di persona presso i singoli popoli, e alla difficolta di dare una definrzione univoca, alcuni antropologi si sono soffermati innanzitutto sulla diversità di fondo che esiste tra la cosiddetta mentalita primitiva e quella moderna. La riflessione sul concetto di persona è cominciata soprattutto nell'antropologia francese. Per esempio, sia Lucien Lévy-Bruhl sia Marcel Mauss sostengono che il singolo soggetto, nelle culture primitive, non riesce a considerare se stesso come qualcosa di diverso rispetto al gruppo di cui fa parte. I1 concetto di persona presente presso i popoli primitivi non coincide dunque con quello di individuo sviluppatosi nella modernità, e che insiste sulle caratteristiche specifiche di ciascun essere umano. \Gj è (n CJ bo (É ! Ér-.1 Z o N trl J Lévy-Bruhl introduce quella che chiama legge di partecipazione. Nella mentalita primitiva o prelogica, f individuo non è concepito come distinto dalle cose che lo circondano, ma è legato allhmbiente naturale e sociale da "proprietà" che concepisce come doppi di se stesso: ciò vale per i vestiti, ma anche per i capelli e addirittura per le orme dei piedi, che rappresentano concretamente l'individuo stesso. Mauss, invece, prende le distanze da questa concezione che considera mistica, perche ha un aspetto religioso e spirituale, e si avvicina a un'analisi piu sociologica. Egli considera l'identità della persona in quanto derivata dall'organizzazione sociale complessiva e dalle condizioni sociali specifiche: egli sottolinea come il singolo reciti nella comunità una speci e dt dramma, asslrmendo il ruolo che gli viene collettivamente assegnato (e ricollega questa concezione al significato etimologico della parola persona, che in latino significa "maschera"). È il missionario ed etnologo francese Maurice Leenhardt (1878-1954) a cercare una conciliazione tra queste due prospettive con il concetto di kamo, scoperto presso i Kanak della Nuova Guinea, che indica un "centro vuoto" (l'individuo) che "si riempie" interagendo con gli altri. In definitiva, l'antropologia arriva alla conclusione (per altro non condivisa da tutti) che persona e individuo non sono sinonimi e non sono concetti intercambiabili: individuo è un concetto proprio della moderna tradizione occidentale, mentre persona si collega a una rappresentazione collettiva che una società elabora di se stessa e dei suoi membri. UNITA 2 i ldentità, cultura e adattam".r,o il §Cultura e personalità per§s§xelità Linsieme dei tratti caratteriali, psichici, che un individuo possiede e che, in ottica antropologica, condivide con gli appartenenti allo stesso gruppo: infatti, si parla in questo caso di "personalita di base" per indicare proprio i tratti universali, e di "personalità statuale" per indicare invece i tratti particolari, specifici di un certo segmento sociale in base allo status. La nozione di persona è di carattere soprattutto normativo o "giuridico,, e sociale, ossia stabilisce che cos'è la persona alf interno della comunità e quali sono i suoi compiti. Ha quindi a che fare con la sfera dei diritti, dei doveri, delle consuetudini, del lavoro. Il concetto di perscnaiità è invece di carattere piu specificamente psicologico: ovviamente, un aspetto influenza I'altro, perché q.r.tto che gli altri si aspettano da noi come persone influenza lo sviluppo della nostra personalità. Possiamo dunque chiederci: in che modo la cultura di appartenenza influenza lo sviluppo della personalità? Un contributo fondamentaleìn questo campo è fornito dall'antropologo statunitense Ralph Linton (1893-1953), autore de Lo studio dell'uomo (1936). Egli nota che la questione delle basi culturali della personalità non è stata affrontata adeguatamente né dall'etnologia né dalla psicologia. Diventa allora necessario l'incontro tra psicologia e antropologia.-È quanto avviene proprio con la collaborazione tra Linton, antropologo, e Abram Kar- diner (1891-1981), psicoanalista statunitense, allievo per alcuni anni di Freud. Kardiner, ponendo in rapporto circolare scienze socio-antropologiche e psicologiche, ha ritenuto che la personalita di base sia il frutto dell'incontro tra pulsioni primarie (tendenze orali, anali, falliche, organizzaztonedella famiglia ecc.) e secondarie (miti, religione, folclore). Linton si pone al riguardo tre problemi fondamentali: 1- Che cosa determina la formazione di personalità tipiche in ciascuna cultura (iI "tipico" francese, il "tipico" americano ecc.)? La risposta e data dalla personalità di base, relativa a quel nucleo che si trasmette attraverso làpplicazione delle medesime tecniche educative. 2 Che cosa determina la prese nza divarianti alf interno di tale personalità di modi diversi di interpretare tale personalità? Secondo Linton, in parte cio è dol'uto a fattori biologici (esistono comunque differenze fisiche costitutive) e in parte alla diversita degli ambienti familiari. base, cioè di 3 Che cosa determina invece la presenza dello stesso ture differenti? A questa domanda Linton stesso definitiva. e tipo di personalita in culnon fornisce una risposta ffi3tffira * ptrrs*naxità perscnalità ripiche "'persan*lità dibs.se :, !, e ,,,y u ,*!, t' ,l lìl r';ria r-rli *eila stessa cultr-ua li .*,d À elern*nti p; rtlcoial"l - ---_" I r ;,: :,!,;i ",'. ,-".,"",_,.._,..,...--.1 '., si*ssc tip* in cnlturr diverse , ::rccialità aìlernative ! J:!:Ltvr ; ot €l trl o- Per comprendere al meglio la nozione di personalità e le sue diverse implicaziont, è utile confrontare il concetto di "personalità di base" con due concetti concernenti la personalità elaborati nell'ambito dell'antropologia: la personalità di "status" e la personalità modale. o H o. o H tr C) Personalità di base .GJ a E o Questo concetto, elaborato da Linton e Kardiner, designa non tanto la personasé, quanto Ia base comune a tutta una popolazione, la "matrice" a partire dalla quale si sviluppano i tratti della personalita dei singoli individui. Linton afferma che è in virtù di tale matrice che un popolo possiede un determinato carattere nazionale (e quindi i Comanches del Nord America sono Comanches e i francesi sono francesi). Tale personalita si consolida nei singoli individui attraverso il modellamento dell'educazione e attraverso le prime esperienze fatte nel proprio gruppo: siccome l'educazione e le esperienze differiscono da un gruppo all'altro, la personalità di base assume un carattere diverso. 00 lita in 16 É.1 t! z IN I! J Personalità di "status" o statuale Elaborata da Linton, questa nozione applica in antropologia le categorie sociologiche di status (elemento "qualitatiro"), cioe la posizione che un individuo occupa nel gruppo, e il ruolo (elemento "attivo"), cioe il comportamento che ne consegue. Lo status dipende da vari fattori, quali età, sesso, posizione economica e politica ecc. Lo status può essere ascritto (e si possiede quindi dalla nascita in base alle proprie caratteristiche, come l'essere uomo o donna) o acquisito (e si ottiene e si modifica nel corso del temp o grazie alle proprie capacità, come per esempio diventare un cacciatore o medico). In quanto modelli generali, sono astratti e culturali, ma diventano concreti e individuali quando vengono interiorizzati, passando così dal livello giuridico-sociale a quello psichico. Ciascuno puo interpretare status e ruolo in modo parzialmente diverso, personalizzandoh. Personalità modale forme Questo concetto è stato elaborato, nelI'ambito della psicologia statunitense, da Cora A. Du Bois (1903-1991) e Antony F.C. Wallace allo scopo di integrare la nozione di personalita di base proposta da Linton-Kardiner. La personalità modale sarebbe quella statisticamente piu diffusa. Accanto a essa possono esistere anche altri tipi di personalità, la cui frequenza, rispetto a quella di base, può essere misurata statisticamente. In statistica, il termine "moda" (da cui viene "modale") indica la "norma" (da cui deriva "normale") della distribuzione difrequenza. personalità di base pers personalità modale $i----"*""* .. comune a tutta la popolazione l; :l; i. propria* *i"-*_::,'-:Fl:'':';" di un segmento di popolazione k-*.** Tl Y"f-'o" g"t ---b" in relaziane allo status 6i ***-*^*b propria della maggior parte deìtra popolazione 'i ,^F&B.rdn !k::lrlqÉ:ri.;,#r6d.rn4;1:Ìy!ì:q6rlair116ri:j1.3:r",yfr.::!rr.i-irrà?;t:y?:":rIqs""i,iii,..i,' uNITA Z I ;i ii Identità, cuLtura e adattam"rr,o ffl Apollineo e dionisiaco: Ruth Benedict e i "modelli di cultura" € ! p. lr o. Una soluzione al rapporto tra personalità e cultura è stata proposta dall'antropologa statunitense Ruth Benedict (1887-1948) che, rn Modelli di cultura (1934), c..) \G) (/l E di individuare i modelli culturali di organizzazione della personalità. Benedict individua due "blocchi", rtttltzzando le categorie che il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche aveva elaborato a proposito della nascita della tragedia (ma cerca Jna danza eeleirrativa Cella popolazione Zuni, -New Messico, Jniversal irnages Gr*up/ Getty irnag*s i .. r'ii:::::r'::t'!ar" '' '-":' : Un ur":mo della t p oTJ aTazlcrn* I-iuicl:*l con in rnafi* iln pr.yote. : El Sanro,lt^erra §,(adre, I Messico. I Maria §t.enzel/Getty a o bo (d che corrispondevano a tendenze dell'animo umano): . . Lrl apollineo, come senso della misura e rispetto dei limiti, dionisiaco, come tensione continua e superamento di limiti. z o N Érl ,-l Gli Zuni (appartenenti agli indiani Pueblos, nativi del Nuovo Messico, negli Stati Uniti) sono "apollinei". Essi vogliono l'ordine, cercano 1'equilibrio, praticano la solidarieta, rifuggono le esperienze estreme, controllano le passioni e sono misurati anche nel rapporto con iI soprannaturale seguendo scrupolosamente iI cerimoniale religioso. Gli indiani delle pianure occidentali, al contrario, sono "dionisiaci". E,ssi sono violenti e sfrenati. Anche i loro culti sono estremi: per procurarsi "visioni" religiose si sottopongono a digiuni, affrontano torture e prove di vario tipo, fino ad assumere droghe, come il peyote, che provocano allucinazioni, favorendo le visioni stesse. Questa ricerca non si limita aghZrfit e agli indiani delle praterie, ma considera ancora i Dobu della Nuova Guinea,lugubri e vendicativi, o i Kwakiutl, della costa americana nord-occidentale, accecati dall'ambizione. Come si vede, le caratteristiche apollinee e dionisiache sono associate anche a veri disturbi psichici. Il "modello di cultura" proposto da Benedict è chiamato, in inglese pattern: il principio che informa tutti gli elementi culturali perche svolgano tnafunzione (viene ripreso il "funzionalismo") utile alla conservazione e alla perpetuazione della società. Il pattern conferisce a una cultura il suo specifico carattere, guida le azioni degli individui e informa il loro stile di vita, che viene tramandato di generazione in generazione. Questa tesi prende il nome di configurazionismo: Ia diversa configurazione distingue così una cultura da tutte le altre. Per molti aspetti, la concezione della Benedict ricorda quella di Linton. Tuttavia, la studiosa statunitense accentua la forza che la società esercita sulf indivtdluo (determinismo culturale) e la disponibilità dell'individuo ad adattarsi al contesto per potersi affermare (co nfor mi smo culturale). tT'*8*u m*&*lii ai cutrture sec0nd* sel?edàct ccnfi gurazicne: organizzazic'ne modelii di cu3tura ?,-**-***-*. .:, .r,, dei tratti i.. culturaii vj. tt: §/e-\ r,lrollinea" selìss de1ln misi"rra dionisiaco: .superam€nto contini;c di L e,' 4) ! è t 9P?^!!a lin:iti i;, !' i te ù..t§*3.*,'1JÌ:nf,.:.*..*dsf:s6r&t4;Rt5 uNrr,À Z I Identità, *§,tv+Àqt';/:.w;Éi2i41,;: cultura e adattam"rto §fl lOrientamenti negli studi I antropologici su[a personalità In relazione al rapporto tra cultura e personalità si sono sviluppati diversi indirizzi di studio. |ohn |. Honigmann, in cultura e personaritò (rg54), ne ha individuato quattro fondamentali: orientamento descrittivo; orientqmento genetico; orientamento funzionale; orientamento filogenetico.vediamoli piu da vicino: L orientamento descrittivo come indica il termine, di questo orientamento fanno parte quegli studiosi che il problema di descrivere le caratteristiche della personalità di base o personalità modale. Spesso, in queste ricerche, si effettuano com parazioni tra le caratteristiche di popoli diversi. Per esempio, si è potuto verificare che mentre i papuani sono inclini al riso, i loro vicini della Nuova Guinea, con i quali si dividono la stessa isola del Pacifico sud-occidentale, si mostrano invece piu malinconici. A questo riguardo l'antropologo italiano Tullio Tento ri (Antiopologia culturale, l9B7) si sono posti semplicemente l : Un giovane papuano con I un costume tradizionale. ; Byelikova Oksanal i o-sserva che si potrebbe addirittura disegnare una cartageografica della Nuova Guinea' tracciando i confin i Shutterstock L tral'ilaritipapuana ela melanconia melanesiana. orientamento genetico Gli studiosi riconducibili a questo indirizzo attribuiscono grande impor tanza alle espetienze infantili nella formazit ne della personalità ("genetico" q,i si riferisce alla genesi della personalità e non al tico)' Tutti gli appartenenti di base o modale patrimonio gene- una medesimà cultura sono dunque sottoposti a un processo di socializzazionestandardizzatoche fa acquisire ùro tratti comuni. Di consegtrenza,lo studio sul rapporto tra cultura e personalità deve focalizzarsi su questi stessi processi di sociali zzazione. Si tratta in genere di formulare ipotesi o correlazioni, piu che individuare un preciso rapporto causa-effetto. Questo approccio viene criticato da chiìitiene necessario adottare altre motivazioni, soprattutto di carattere geo-storico ed economico, per spiegare le di- verse tipologie L a culturali. orientamento funzionale Gli studiosi di questo orientamento cercano di comprendere la funzione di un determinato tratto di personalità all'interno della società e il rapporto con altri fattori sociali. Per esempio, il sociologo statunitense di origine croata Dinko Tomaòié (1902-1975), in Personalita e cultura nella politica dell'Europa orientate (194g), applica questi criteri all'analisi dell'aggressivita tipica dei pastori dinarici (le montagne Dinariche, o Balcani, sorgono nella Bosnia-Erzegovina), ponendola in relazione con la manca nza diun'autorità centrale in gradf di gurrntire diritti, doveri e incolumità personale: lbstilità istintiva e l'inclinazione alla violenza sono dunque funzionali alla propria soprawivenza. L orientamento filogenetico I sostenitori di questo indirizzo tendono a ricondurre la cultura a tendenze innate che l'uomo eredita dal passato lontan o: confilogenesi, infatti, si intende Lucian Freud, Padre e figlia, 2002. Collezione privata. The Lucian Freud Archive/Eridgemar-r Images/Alinari il bagaglio biologico legato all'evoluzione della specie; con ontogenesi, rnyece, 10 sviluppo di caratteristiche individuali. Lontogenesi personale, dunque, secondo questa concezione, segue fasi di sviluppo predeterminate filogeneticamente. Per i genetisti sono gli schemi culturali a guidare il comportamento degli esseri umani; per i filogenetisti sono invece le pulsioni biologiche a determinare la nascita di schemi culturali che si concretLZZano in istituzioni, come tl tabù dell'incesto, che proibisce i rapporti sessuali con consanguinei. Secondo 1o psicoanalista inglese Roger Money-Kyrle (1898-1980), i cosiddetti "selvaggi", poiché incapaci di controllare f impulso incestuoso (a differenza degli adulti occidentali), sono stati indotti a estendere tale proibizione a tutti i membri dell'altro sesso appartenenti al proprio gruppo, e quindi a imporrel'esogamia, cioè il matrimonio con componenti di altri gruppi. orientamenti orientamento ; 1 1 ,, e:'::i::Yl *YìtYha B(:iilf :ì::i:13--at3:"idili: 'i :" Y descriitiua semplice descrizione fttnzianale . u.tllirà in base al contesto ; pelsonalita di hase \§a*-re§-..?-.aa Eei'icfrcCI j.fr.:r**nt esperienzeinfantili ;:.1:1:::.I:..trf .' -.p.:,.:- ;"".,.f1 tendenze I ir I "+,",,é,-. ! i i i filaqenetico innaie ere<lità biologiea 'l riccstruzione t 'j§ i i. ,i i, 3: !d.! Kant "antropologo" T a nozione di "personaiità di base" descrive i caLratteri prevalenti di un popolo. Se tale questiore s'impone con i'antropologia, non era però sta-a trascurata in precedenza. Infatti, 1'antropoiogo -edesco A.L. Kroeber, nel libro Antropologia, ritrova reli'opera del fllosofo, suo connazionale, Immanuel Kant (1724-1804), esempi di descrizioni em:iriche dei caratteri nazionali dei tedeschi, nelie ;uaii Kant si riferisce soprattutto ai "provinciali". Questo "temperamento nazionale", o "carattere del fopolo", secondo Kant, derlva in parte dalle origini :rniche e in parte dalla cultura. I tedeschi, secondo Kant, sono attaccati aila fropna terra, non propensi all'uguaglianza ma desiderosi di una minuziosa gerarchia sociale, non basata necessariamente sul merito personale, che coliochi ciascuno al proprio posto e regoli i rapporti tra gli individui. Per questo i tedeschi sono drsposti ad accettare un forte potere centrale. Essi preferiscono obbedire ai dispotismo piuttosto che resrstervr. Sono laboriosi e scrupolosi nell'eseguire i propri compiti fino alla pedanteria. Per quanto riguarda le capacità che chiameremmo "cognitive", essi sono sÌ intelligenti, ma non capaci di grandi illuminaztont e appaiono pnvi di spirito e gusto personali, perciò piu disponibili ali'imitazione che ali'originalità. Inflne, il loro carattere è contraddistinto dalia "flemma", cioè da una calma e una tranquillità, almeno apparenti. UNITA 2 i ldentità, cultura e adattamento E U }r o. l-r o. o .q.,) (n € o bo (d F F-l rl Lrl z o N I! J Inculturazione, sociali zzazione, I I acculturazuone U n aspetto che riguarda la avrrvur genesi psicologica ---- -^Ò--^ r della persona riguarda Il'assimilal/ùrv\/r\-r5rL4 LlElld asslmrla_ PgI§uIta nguaroa della cultura in cui vive. Il modo con cui avviene e di paiticolare interesse per l'antropologia. I1 processo di assimilazione e chiamato social Zi'o ne izzazio- A4 U o @ li cl cn o o pi c§ bo o rù U CJ rd n A seconda della disciplina che chiamiamo in causa, lo stesso processo può assumere denomin azioni diverse, ma sovrapponibili, second.o questo schema: antrop.ologia inculturazione socializzazione " sociologia pedagogia educazione psicologia apprendimento I . ;in t a rÌ; inculturazione intendiamo dunque la trasmissione culturale da una generazione all'altra tra coloro che appartengono alla stessa società. per indicare invece l'acquisizione di una determinata cultura da parte di coloro che provengono da un'altra società, come nel caso degli immigrati, parliamo Per Mary Cnrsat, LJna'ffiadre yn,tntre giae*. canìn sua barnbina, 1 899. Colie zlo prtvetil ^e invece di acculturazione. Per esempio, un bambino itàliano .À. i-pura i precetti della religione cattolica compie un processo di incultura zione; un cinese giovane o adulto che si trasferisce in Italia e impara a mangiare con le nostre posate compie quella che chiamiamo accultu razione: u.q,ririr.e cioè elementi propri di un'altra cultura. I1 periodo piu delicato per l'inculturazione è quello dei primi anni di vita: alcuni studiosi preferiscono utilizzare tl termine inculturazione solo per questa prima fase e privilegiano invece l'espressione integrazione sociale dell'individuo per le restanti fasi dell'esistenza della persona. Henry A. Murray e Clyde Kluckhohn, nel loro saggio Elementi di una concezione della personalità (lg4l) rottolineano come, nell'infan zia, ilprocesso di incultu razione si serve di un sistema di premi e di punizioni che produce soddisfazione o insoddisfa zione in chi li riceve in relazione alle persone presenti nell'ambiente circostante. i bambino capisce così che cosa può fare e che cosa non deve fare, che cosa gradito e cosa no alle persone con cui vive. La pwizione viene sentita come una diminuzione dell'amore dei genitori, un bene che invece il bambino vuole garantirsi, facendo ciò che soddisfa i genitori o le altre figure importanti. In generale, vari studiosi sottolineano che in alcune culture, e anche in quella occidentale, il sistema di sanzioni non viene legato solo all'approvazione parentale (cioè dei genitori), ma anche a quella divina, per dare piu peso alle norme: non sono solo i genitori, ma Dio stesso a volere (o non volere) determinate cose. Lautorità, oltre che dai genitori, o da Dio, può essere rappresentata anche da altre figure importanti (l'anziano del villaggio ecc.). Questa autorità è cio che costituisce il super-io, nel momento in cui viene interiorizzata: il bambino fa propri schemi comportamentali e valori della società in cui vive. Come si vede, in quest'analisi vengono applicate categorie che provengono dal comportamentismo (il sistema di premi e punizioni) e dalla psicoanalisi (l'interrorrzzazione I1 è ì.largaret Mead alle .--imiralty Isiand, 1953. ::ttmann/Corbis/ l:ntrasto del super-io). il tema dell'inculturazione spinga gli antropologi a parlare anche dell'educazione, come mostra il caso di Margaret Mead. Intorno agli anni Trenta del Novecento, la Mead considera I'apprendimento come forma di adattamento all'ambiente naturale e sociale e come socialtzzazione di conoscenze, tecnrche e comportamenti. Mead a questo riguardo ritiene che esistano analogie nel processo di apprendimento tra il bambino di società primitive, come quella dei Mari del Sud, e il bambino della moderna società metropolitana. Esistono le stesse difficolta nell'imparare a seguire le tracce di una preda e nelf imparare a usare correttamente un arco o nell'apprendere le tecniche di sopravviverrza in una grande città. E interessante notare come interculturazione incuiturazione imtegrazione sociale "": :;. .1 \1; '§f Y prìml annl per i1 resta della vita j t: ;/ ;/" &L autorità parentale o divina i Gg$ce . 3 attraverso premi e punizioni f o come sl-lper-Io i q. uNITA 2 | Identità, cultura e adattamento o o l-r a. h o. o .o a c c., bo (É F-l Lrl z o N L4 J L **pmms , HL to studiare i concetti antropo_ dt personalità. Nel primo caso e concelto fa riferimento an carattere ,,giuridico,,, cioè riguar_ che ad aspetti di danti quello che una persona può o ,or, prò fr.. (f insieme dei diritti e der doveri); nei secondo caso abbiamo fatto riferimento ad aspetti psicologici, in quanto tratti "caratteriali" interio^zzatt, in rerazione al conteslo ne1 quaie si vive. U f, ?ffi?q §ffiH x ff§ §Iffi t§&ffi# In relazione speciflcamen_ te alla nozione di persona, abbiamo visto come quella CtrEdFHTE}dXH II o riflettere sui cambiamenti sociali . asse storico -sociale ricerche online competenze digitali "vigente" presso i popoll cosiddetti primitivi sia per aicuni aspettr diversa da quelia moderna: nella società occidentaie ia persona infatti viene iden- tif,cata con f individuo, come entità autonoma, per quanto inserita in un contesto sociale, mentre presso i popoli primitivi, ma anche nel passato, co_ me ai tempo deile poleis greche, si afferma piutto_ sto il concetto di "persona coliettiva,,, relativo a un soggetto che si identiflca piu direttamente con il proprlo gruppo. vogliamo ora richiamare 1a tua attenzione su quanto stabiiisce il codice civile itariano, che riassume una riflessione giuridica secolare (a par_ tire dal Diritto romano e in seguito a una lunga evoluzione storica), con particolare attenzione ai concetti di "persona flsica,,e di ,,persona giuridica,,: rn questo caso "persona,, sono considerati anche gli Enti, come Comuni, provrnce e Regioni che, per ,,portate esempto, possono essere accusate e rn tri_ bunale" come se si traltasse di una singola persona che ha commesso un reato. An drey_Popov/Shuttersto ck RIFI-ETTIAIifC Procurati un Codice civile italiano cartaceo, o digitan_ do nel motore di ricerca re parole chiave codice civile italiano. Considera, nel Libro primo del Codice, iI Titolo (ar- ticoli 1-10) e Il Titolo 11 (articoli I 11_14), e seguenti domande: 1 2 rispondi alle Quando una persona acquista la capacità giuridica? o a 18 anni o alla nascita o con f inizio del lavoro Ci sono ancora limiti legati alla,,razza,, che impedi_ scono l'acquisizione della capacità giuridica? (T Sì oNo o Solo per i cittadini extraeuropei Sono ammessi cambiamenti del proprio nome? o Sempre o Solo in casi previsti dalla legge c Mai Solo Province e Comuni vengono riconosciuti come personalità giuridica? OSì oNo o Solo se hanno una popol azione superiore ai 15000 abitanti Le fondazioni, ricono s ciute come p ers onalità giuridica, o possono essere costituite so10 con un testamento o possono essere costituite sia con un atto pubblico che con un testamento o devono essere costituite solo con un atto pubblico ,.-. xii Personalità e cultu ra presso alcuni popoli secondo l'orientamento genetico €l o ! o. |r elia già citata opera Antropologia culturale 1'antropologo italiano Tullio Tentori, in relazione all'orientamento genetico, riporta esempi concreti relativi a varie popolazioni e desunti da ricerche famose. Seguiamo anche noi questi esempi: si tratta di spiegazioni suggestive, ma non condivise da tutti gli studiosi. Gli Arapesh e i Mundgumor della Nuova Guinea Margaret Mead in Sesso e temperamento in tre socreta orimitive (1935) ci parla di alcune popolazioni della Nuova Guinea. G1i Arapesh vivono in montagna, sono pacifici --ra loro, ospitali nei confronti dei forestieri e non :onoscono 1a guerra. Sia gli uomini sra 1e donne sono miti e gentili (gli uomini stessi hanno atteggramenti che potrebbero sembrare femminili, pur :ssendo in realtà virili) e raramente scoppiano :ontroversie violente. I bambini vengono allevati con dolcezza e allattati a lungo (per questo i geni-ori evitano di avere flgli flnché il piccolo non abria compiuto aimeno due anni), vengono tenuti a -ungo in braccio e condotti sempre con g1i adulti in ;na bisaccia di rete. I Mundgumor vivono presso un flume in una :ranura a sole cento miglia di distanza. Pur avendo ruone condizioni di vita, simili a quelle degli Ara:esh, sono invece aggressivi, cannibali e cacciatori ri teste. Un uomo può avere anche dreci mogli. 11 :adre può dare in cambio una f,g1ia per una nuova :roglie, e il fratello una sorella: per questo padre e -giio sono rivaii e le propnetà vengono ereditate dalle f,giie che poi le passeranno ai flg1i maschi, il che comporta ostilità tra madri e flglie. Anche a1le donne si chiede di essere aggressive. I bambini vengono trattati con poca attenzione e i genitori non mostrano simpatia nei loro confronti: rischia- no anzi di essere uccisi alla nascita. La madre allatta i flgli rimanendo in piedi e subito li deposita nella loro cesta. Crescono poi attraverso una serie di divieti che impongono loro di imparare a cavarseia nella vita, anche con la forza e la violenza. I contadini russi L'antropologo inglese Geoffrey Gorer (1905-1985) ha studiato l'effetto delle fasciature infantili su1la personalità degii adulti esaminando, attraverso i racconti di immigrati negli Stati Uniti, 1'alievamento dei flgii nel mondo contadino russo. Questa abitudrne avrebbe prodotto quel vago e diffuso senso di colpa proprio dei russi. Tale sentimento di colpevolezza deriverebbe dalla rabbia, pur non diretta contro nulla di speciflco, provata nelf infanzta, e porterebbe i russi a caricarsi dei peccati di tutto il mondo. Nei racconti popolari compaiono mostri dai denti di ferro: la rabbia, quella provocata dalle fasciature, verrebbe cosi scaricata mordendo e distruggendo. Notiamo anche come molti personaggi del1a ietteratura russa siano perseguitati dalla colpa: per esempio rn romanzi come Delitto e castigo di Fèdor Dostoevskij (1821--1881). Nel romanzo il personaggio principale è tormentato dal senso di coipa e da1 rimorso per il duplice omicidio di cui si è macchiato. ; Ritratto di bambiai russi neLla :"n*tà degii *"nni'40" Oleg GolovnevlShntterst*ck Ilue bambini delia p,spoTazi*ne Arapesh uNITA 2 i Identità, cuLtura e adattamento p. (.,) .(.,) a c (.,) bo (6 i. i Lrl z o N Lrl J C*ry:axrde a risp*sàa ehiusa 0,5 punti per ogni risposta esatta Individua l'affermazione corretta in ciascun gruppo 1 L'incontro tra antroporogia e psicorogia è stato inizialmente promosso da i;ì. Durkheim '=: Goldenweiser i:r Boas ;i Tylo. 2 4 Con "personalità modale,, s,intende "L il tipo di personalità prevalente in un dato gruppo, ma non esclusiva 2:, un "modo" alternativo di essere r: la stessa "personalità di base,, come modalità La nozione di persona a{ si lega solo a quella di identità universale ii. ma non a quella di identità di genere si lega solo a quella di identità di genere # 5 non ha nulla in comune con quella di status si lega alle nozioni di identità, identita di gene_ q"t re e status 3 Marcel Mauss studiando la persona s. considera anche aspetti di carattere metafisico come Lévy-Bruhl ?: sottolinea gli aspetti di distin zione dell,indivi_ duo rispetto al gruppo { sottolinea l'aspetto della dimensione relazio_ nale all'interno del gruppo crÈ inserisce il concetto di .,personalità di base,, tr ffiXn # 6 la personalita di una parte specifica del gruppo Il cosiddetto "orientamento genetico,, * i: riconduce la personalità ad elementi innati spiega i tratti della personalità in base alla fun_ t: riconduce le caratteristiche della personalità .i alle esper ienze infantili descrive la personalita tipica di un gruppo e la compara con quelle di altri gruppi zione che svolgono nella società Gli Arapesh e i Mundgumor della Nuova Guinea vivono non distanti gli uni dagli altri e i* il loro carattere si assomiglia ì.i il loro carattere è assai diverso {: stanno assumendo 1o stesso carattere ,i, trattano i bambini allo stesso mod.o v#rffil trm* 0,5 punti per ogni risposta esarta Indica se le affermazioni fatte sono vere o farse t Lo studio dell'uomo è un,opera di Kardiner. ";j Vero i.=, 4 Falso ;ì Linton esclude che, all,interno di una società, vi possano essere varianti rispetto al tipo di personalità condiviso dal gruppo. ';x. Vero ie iÌ Vero * # 6 Falso domande a risposta aperta Vero Falso M. Mead ritiene che i giovani delle società primi_ tive non abbiano, in campo educativo, le stesse potenzialità dei giovani della società moderna. Falso L'apollineo, di cui R. Benedict parla, indica il senso della misura e della moderazione. Inculturazione e acculturazione non vengono usati come sinonimi. Vero tu Falso I Mundgumor della Nuova Guinea sono una popolazione violenta. ;, Vero Falso da 0 a 2 punti per ogni risposta Rispondi in un massimo di quattro righe 1. Che cos'è l'antropologia psicologica? 2 Che cosa s'intende in antropologia con,,personalità,,? t,§ .d d"