Preghiera Gennaio Movimento Giovanile dei Figli di Santa Maria Immacolata 23/01/2012 Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera. Romani 12,12 Comunità di Cagliari San Bartolomeo Santissimo Nome di Maria Beata Vergine della Salute Introduzione con spiegazione delle tre icone di Fede, Speranza e Carità. Canto di ingresso : CON UN CUORE SOLO Con un cuore solo, cantiamo alla gloria di Dio. Con un’anima sola, noi diamo lode al Signor. Come incenso salga al cielo, oggi questa nostra lode, Formiamo un sol corpo in Cristo il Signor. …/uniti in Cristo il Signor. Signore, il popolo tuo è riunito Per fare un solo corpo che dia lode a te. Ogni distanza in te non ha misura, noi siamo la tua Chiesa, Gesù. RIT Sui tuoi sentieri di pace e amore Noi camminiamo uniti verso te Signore. Nella Parola tua saremo salvi, rafforza in noi la fede, Gesù. RIT Che il mondo ci riconosca, Signore, dal modo in cui ci ameremo gli uni e gli altri. Nel volto di ogni uomo vediamo La tua presenza viva, Gesù. RIT Saluto del Presidente Nel nome del Padre del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Il Dio della speranza, che ci riempie di ogni gioia e pace nella fede per la potenza dello Spirito Santo, sia con tutti voi. E con il tuo spirito. Inno(tutti insieme) Ave, speranza nostra, ave, benigna e pia, ave, piena di grazia, o Vergine Maria. Ave, fulgida rosa, roveto sempre ardente, ave, pianta fiorita dalla stirpe di Iesse. In te vinta è la morte, la schiavitù è redenta, ridonata la pace, aperto il paradiso. O Trinità santissima, a te l'inno di grazie, per Maria nostra Madre, nei secoli dei secoli. Amen. Colletta: Sii propizio a noi tuoi fedeli, Signore, e donaci i tesori della tua grazia, perché, ardenti di speranza, fede e carità, restiamo sempre fedeli ai tuoi comandamenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, Rm 12,1-18 Dalla lettera di San Paolo Apostolo ai Romani Vi esorto dunque, fratelli, per la misericordia di Dio, a offrire i vostri corpi come sacrificio vivente, santo e gradito a Dio; è questo il vostro culto spirituale. Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto. Per la grazia che mi è stata data, io dico a ciascuno di voi: non valutatevi più di quanto conviene, ma valutatevi in modo saggio e giusto, ciascuno secondo la misura di fede che Dio gli ha dato. Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione, così anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e, ciascuno per la sua parte, siamo membra gli uni degli altri. Abbiamo doni diversi secondo la grazia data a ciascuno di noi: chi ha il dono della profezia la eserciti secondo ciò che detta la fede; chi ha un ministero attenda al ministero; chi insegna si dedichi all'insegnamento; chi esorta si dedichi all'esortazione. Chi dona, lo faccia con semplicità; chi presiede, presieda con diligenza; chi fa opere di misericordia, le compia con gioia. La carità non sia ipocrita: detestate il male, attaccatevi al bene; amatevi gli uni gli altri con affetto fraterno, gareggiate nello stimarvi a vicenda. Non siate pigri nel fare il bene, siate invece ferventi nello spirito; servite il Signore. Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera. Condividete le necessità dei santi; siate premurosi nell'ospitalità. Benedite coloro che vi perseguitano, benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono nella gioia; piangete con quelli che sono nel pianto. Abbiate i medesimi sentimenti gli uni verso gli altri; non nutrite desideri di grandezza; volgetevi piuttosto a ciò che è umile. Non stimatevi sapienti da voi stessi. Non rendete a nessuno male per male. Cercate di compiere il bene davanti a tutti gli uomini. Se possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti. Parola di Dio SILENZIO Sal 142,1-6 Salmo. Di Davide. Signore, ascolta la mia preghiera! Per la tua fedeltà, porgi l'orecchio alle mie suppliche e per la tua giustizia rispondimi. Non entrare in giudizio con il tuo servo: davanti a te nessun vivente è giusto. Il nemico mi perseguita, calpesta a terra la mia vita; mi ha fatto abitare in luoghi tenebrosi come i morti da gran tempo. In me viene meno il respiro, dentro di me si raggela il mio cuore. Ricordo i giorni passati, ripenso a tutte le tue azioni, medito sulle opere delle tue mani. A te protendo le mie mani, sono davanti a te come terra assetata. CANTO:ASCOLTA SIGNORE Ascolta, Signore la nostra preghiera, Ascolta, la voce che sale dal cuore Tu che sei buono, Tu che ci ami Noi figli dell'uomo che Tu hai amato, creature del mondo che Tu hai redento a Te dal profondo lo sguardo leviamo, il nostro peccato a Te confessiamo Padre Nostro, confidiamo in Te. RIT Tu Dio conosci le nostre oppressioni, Tu solo davvero le offese perdoni se ancora ci chiami ti risponderemo, dai nostri sentieri a Te ritorniamo Padre Nostro, confidiamo in Te. RIT Tu vieni a cercare ogni figlio smarrito, Tu vieni a salvare chi era perduto dal buio alla luce con Te giungeremo, dal pianto alla gioia con Te noi passiamo Padre Nostro, confidiamo in Te. RIT Tu sei nostro Padre, sei buono Signore, ci hai resi tuoi figli: è grande il tuo amore. Dimostraci ancora la tua tenerezza, preparaci ancora un banchetto di grazia. Padre Nostro, confidiamo in Te. RIT At 2,42-47 Dagli Atti degli Apostoli Erano perseveranti nell'insegnamento degli apostoli e nella comunione, nello spezzare il pane e nelle preghiere. Un senso di timore era in tutti, e prodigi e segni avvenivano per opera degli apostoli. Tutti i credenti stavano insieme e avevano ogni cosa in comune; vendevano le loro proprietà e sostanze e le dividevano con tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Ogni giorno erano perseveranti insieme nel tempio e, spezzando il pane nelle case, prendevano cibo con letizia e semplicità di cuore, lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. Intanto il Signore ogni giorno aggiungeva alla comunità quelli che erano salvati. Parola di Dio SILENZIO Sal 142,7-12 Rispondimi presto, Signore: mi viene a mancare il respiro. Non nascondermi il tuo volto: che io non sia come chi scende nella fossa. Al mattino fammi sentire il tuo amore, perché in te confido. Fammi conoscere la strada da percorrere, perché a te s'innalza l'anima mia. Liberami dai miei nemici, Signore, in te mi rifugio. Insegnami a fare la tua volontà, perché sei tu il mio Dio. Il tuo spirito buono mi guidi in una terra piana. Per il tuo nome, Signore, fammi vivere; per la tua giustizia, liberami dall'angoscia. Per la tua fedeltà stermina i miei nemici, distruggi quelli che opprimono la mia vita, perché io sono tuo servo. ALLELUIA Mt 5,38-48 Dal Vangelo secondo Matteo Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l'altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da' a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle. Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste. Parola del Signore Omelia del Presidente Lettura e condivisione in gruppi delle riflessioni sui tre testi di G. Frassinetti. Canto: MARIA VOGLIAMO AMARTI Maria... Siamo tutti tuoi e vogliamo amarti, come nessuno ti ha amato mai! Con te sulla nostra via, il nostro cammino è sicuro, con te ogni passo conduce alla meta, e anche nella notte tu ci sei vicina, trasformi ogni timore in certezza. (Ave Maria) Maria... La tua corona di rose, vogliamo essere noi, una corona di figli tutti tuoi. La tua presenza nel mondo ritorni attraverso di noi come un canto di lode senza fine. (Ave Maria) Maria... Atto di fede Mio Dio, perché sei verità infallibile, credo tutto quello che tu hai rivelato e la Santa Chiesa ci propone a credere. Credo in te, unico vero Dio in tre persone uguali e distinte, Padre e Figlio e Spirito Santo. Credo in Gesù Cristo, Figlio di Dio incarnato, morto e risorto per noi, il quale darà a ciascuno, secondo i meriti, il premio o la pena eterna. Conforme a questa fede voglio sempre vivere. Signore, accresci la mia fede. Amen. Preghiere Spontanee Atto di speranza Mio Dio, spero dalla tua bontà, per le tue promesse e per i meriti di Gesù Cristo, nostro Salvatore, la vita eterna e le grazie necessarie per meritarla con le buone opere, che io debbo e voglio fare. Signore, che io possa goderti in eterno. Amen. Preghiere Spontanee Atto di carità Mio Dio, ti amo con tutto il cuore sopra ogni cosa, perché sei bene infinito e nostra eterna felicità; e per amor tuo amo il prossimo come me stesso e perdono le offese ricevute. Signore, che io ti ami sempre più. Amen. Preghiere Spontanee Padre Nostro (cantato) Preghiera Finale: Dio grande e misericordioso, allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, perché, nella serenità del corpo e dello spirito, possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Benedizione Il Signore sia con voi. E con il tuo spirito. Vi benedica Dio onnipotente, Padre e Figlio e Spirito Santo. Amen. La gioia del Signore sia la nostra forza. Andate in pace. Rendiamo grazie a Dio! Canto finale: SU ALI D’AQUILA Tu che abiti al riparo del Signore e che dimori alla sua ombra, di' al Signore: "Mio rifugio, mia roccia su cui confido." E ti rialzerà, ti solleverà su ali d'aquila ti reggerà sulla brezza dell'alba ti farà brillar come il sole, così nelle sue mani vivrai. Dal laccio del cacciatore ti libererà, e dalla carestia che distrugge poi ti coprirò con le Sue ali e rifugio troverai. RIT Non devi temere i terrori della notte ne' freccia che vola di giorno mille cadranno al tuo fianco, ma nulla ti colpirà. RIT Perché ai Suoi angeli ha dato un comando, di preservarti in tutte le tue vie, ti porteranno sulle loro mani contro la pietra non inciamperai. E ti rialzerò, ti solleverò su ali d'aquila ti reggerò sulla brezza dell'alba ti farò brillar come il sole, così nelle mie mani vivrai. Testi di Giuseppe Frassinetti per la riflessione. Ricordi per la fede. 1. ll cristiano deve credere tutto ciò che insegna la santa Chiesa. Perciò dovete credere tutte le verità della dottrina cristiana che vi fu insegnata dai ministri di Dio. 2. Le dovete credere quando le intendete, cioè quando ne restate persuaso; e le dovete credere ugualmente quando non le intendete; cioè quando non ne restate persuaso. 3. Le dovete credere quando vedete che tutti gli altri le credono; e le dovete credere ugualmente quando trovate alcuno, o anche quando ne trovaste cento che non le credessero. 4. Le dovete credere anche quando le trovate contradette dagli gnoranti, e anche quando le trovaste contradette dai più sapienti deli mondo. 6.- Dovete anche crederle fermàmente, e più fermamente che non credete tutte le altre cose; cosicché dovete credere tutte le verità della dottrina cristiana con maggior fermezza che le altre cose che vedete coi vostri occhi, e che toccate colle vostre mani. 7. Se voi credeste dubitando, come quando si dice: Io credo, ma poi sarà come sarà. —Io credo, ma poi bisognerà vedere all’altro mondo. — Io credo, ma bisognerebbe cbe venisse alcuno del mondo di là per dirci come sono le cose, ecc. Con questi ed altri tali dubbi resterebbe distrutta la vostra Fede e non sareste più vero cristiano. Ancorché Voi non ve n.e accorgeste e non lo pensaste, restereste subito come un infedele, come un turco, un ebreo, un idolatra, e come qualunque altro. uomo che non ha fede. 8. Inoltre, giovinetto mio caro, se volete essere cristiano vero, cristiano buono, bisogna che francamente manifestiate la vostra fede, che non abbiate vergogna o timore di far vedere che voi credete tutte e fermamente le verità della dottrina cristiana. 9. Se voi, per non sertirvi dire beghino da certi cattivi soggetti, per non perdere la loro buona grazia, o anche per la paura che vi potessero fare qualunque male, vi adattaste a dire, colla sola bocca, gli spropositi che essi dicono, anche un solo, voi tradireste la vostra fede e addiverreste subito un cattivo cristiano. 10. Bisogna credere e far vedere che si crede, anche a costo della stessa vita, come hanno fatto i santi martiri. E siate persuaso che quando i santi martiri hanno sacrificato la loro vita per l’onore della santa Fede, non hanno fatto niente più del loro dovere, e se non l’avessero fatto, invece di essere adesso santi in paradiso, sarebbero dannati nell’inferno. Della carità. “Questo è il mio comandamento: che voi vi amiate a vicenda come io v'ho amato” Vedi come io ho amato le anime:. per amore delle medesime ho sacrificato la mia vita divina. “Io sono il buon pastore. Il buon pastore da la sua vita per le sue pecorelle”. Tu egualmente, per amore delle anime, non risparmiare nulla, neanche la tua vita, che d’altra parte è così miserabile. Abbi compassione delle povere anime quando, per l’incuria di alcuni miei pastori, giacciono abbandonate ed esposte a tutti i colpi dei loro nemici. Ma vedi che questa tua compassione sia efficace, a somiglianza della mia, aiutando per quanto puoi le anime derelitte. Non dire: “A me non spetta pensare a quelle anime”. A titolo di carità (se puoi con frutto), credi pure, che se mi ami, ti spetta pensare alle anime di. tutto il mondo. Peraltro la tua carità non deve essere solo spirituale: vedi gli esempi che io ti ho dato di compassione e di soccorso, anche pei bisogni temporali. Io diceva, senza restrizione alcuna: “Venite tutti a me, voi che siete afflitti ed oppressi, e io vi ristorerò”, Quindi non trovi nel mio Vangelo che io mi sia mai rifiutato di soccorrere e provvedere a qualche bisogno, anche semplicemente temporale. Vedendo le turbe affamate, io ne avevo compassione, e subito provvedeva alla loro necessità con uno dei più stupendi miracoli. Quando il centurione mi pregava pel suo servo, tostamente io mi profferiva di andarlo a curare ed a risanarlo. E quando l’afflitto padre mi pregava a portarmi in casa sua perché viva gli ridonassi la defunta fanciulla, senza metter tempo in mezzo io sorgeva tosto e seguivalo per consolarlo. Così, alla più tenera compassione del cuore corrispondeva la prontezza del mio soccorso. Che se alcuna volta ho finto durezza, come ho fatto colla Cananea, ciò era per ravvivare sempre maggiormente la sua fede, per aver motivo di più encomiarla e per rendere a lei e agli altri più consolante e mirabile la grazia: Sii dunque compassionevole per tutti i bisogni de’ tuoi prossimi e prontamente, meglio che puoi, provvedi ai medesimi. Il povero, l’afflitto e l’infermo devono trovare in te un padre tenero che sente nell’intimo delle viscere tutte le pene de’ suoi figliuoli cui prontamente vi reca sollievo e ristoro. Ma tante volte avviene che i miei sacerdoti, trovandosi quasi di continuo a vedere un’infinità di umane miserie, le guardano con indifferenza e divengono quasi insensibili alle medesime. In costoro, a poco a poco, si estingue la carità. Abbi anche un’altra avvertenza; e questa è di soccorrere i tuoi bisognosi fratelli, se puoi, per te stesso e colle tue sostanze. Procura inoltre di consolare gli afflitti, anche allorquando ti paresse aver tu maggior bisogno di consolazione, Vedi: quando io era per la via del Calvario ho consolato le donne che mi seguivano piangendo. Quando io era in croce ho consolato mia Madre e il diletto discepolo e L’afflitto che dimentica il proprio affanno per consolare il fratello nella sua pena, fa opera di carità delle più preziose al mio cospetto. Speranza Ma tu, potrebbe dire il demonio, tu hai da pretendere da Dio una grazia tanto grande, come questa di farti santa? Non dovrai essere contenta dell’ultimo luogo in Paradiso? Sproposito! Sentite S. Agostino: Se dimandate voi qualche cosa a Dio onnipotente, dimandate qualche cosa di grande, E che è? forse costerà più a Dio il farvi una grazia grande che una piccola? E se Dio vuole che vi facciate santa, ripetiamolo sempre, si farà poi rincrescere a darvi la grazia? Sentite s. Teresa nel suo cammino di perfezione: “Che ci costa o pregiudica il chieder molto, poichè chiediamo all'onnipotente? Vergogna sarebbe chiedere ad un grande e liberalissimo Imperatore un quattrino”, Perché vorrete poi essere contenta dell’ultimo luogo in Paradiso? Quella che in Paradiso avrà l’ultimo luogo, avrà dato meno gloria a Dio in questa terra, e meno gliene darà in Paradiso; e perchè voi, mentre potete procurare di dargli maggior gloria nel tempo e nell’eternità, vi volete contentare di dargliela minore? Forse Iddio non merita che facciate per lui quanto potete? Quell’anima che in Paradiso avrà l’ultimo posto sarà colassù pienamente contenta di averselo guadagnato, perchè in Cielo non vi possono essere scontentezze; ma finchè siamo in questa terra non dobbiamo contentarci di guadagnarci l’ultimo, sì bene dobbiamo desiderare di guadagnarcene uno molto alto, con la pratica della perfezione cristiana, per dare a Dio gloria grande nella vita temporale e nella eterna. Ma puoi tu meritare questa grazia della perfezione cristiana? E i tuoi molti peccati della vita passata? E le tue ingratitudini, e le infedeltà? Così può instare il demonio; e anch’io credo bene che non vi meritate questa grazia. Ma che? forse dovete aspettarvì dal Signore quello che vi meritate voi? Deve essere questa la nostra speranza, che cioè Dio ci tratti come ci meritiamo noi? Dio ci guardi da questa sorta di speranza! E se Dio ci tratta come lo meritiamo noi, non siamo tutti perduti? Noi dobbiamo sperare secondo che dobbiamo pregare. Or ditemi, anima divota, vorreste far voi questa preghiera: Signore trattatemi secondo i meriti miei? Avreste coraggio a far questa preghiera? Non sarebbe già una preghiera, ma un’orribile imprecazione contro di noi. Il pregare Iddio che ci tratti come ci meritiamo noi, sarebbe lo stesso che pregarlo ad abbandonarci in braccio alla nostra malizia, e precipitarci poi nell’inferno, perchè noi da per noi altro non meritiamo. Come dunque noi vorremmo sperare che Dio ci tratti in quel modo? Non sarebbe più questa una speranza, ma una disperazione. Anche i più grandi Santi del Paradiso, se li avesse trattati secondo i meriti loro, che cosa sarebbero? Dove sarebbero? Gli ha trattati secondo i meriti infiniti di Gesù Cristo, che li ha redenti col suo preziosissimo Sangue, ed in tal modo arrivarono ad essere gran Santi in Cielo, Anche noi similmente dobbiamo sperare e fermamente sperare, che voglia trattarci secondo que’ meriti infiniti, maggiori di tutti i nostri peccati, di tutte le nostre ingratitudini ed infedeltà. Or via dunque concludiamo finalmente, che per nessuno, assolutamente per nessuno, è troppo difficile il conseguimento della perfezione cristiana, che, come già dicemmo, consiste nella perfetta unione della volontà nostra con quella di Dio, Karitas questa figura della carità rappresenta ciò che è proprio della carità in questo modo: dà a Cristo il cuore che è nascosto nell'intimo, osserva questa norma assolutamente. Ma, della vanità dei beni terreni è dispregiatrice: il loro incanto sbiadisce. Con mano liberale offre tutto a tutti e non fa preferenza per alcuno Fides Nella figura (con la tiara) viene presentata all'uomo: la fede permane indiscussa; della fede ha valore il fatto che la si tocchi (il tatto); questo ne da conferma e approvazione. Ha conculcato, ha soggiogato gli idoli virilmente è coronata e fermamente fondata sulla pietra. Trova conforto nel nome degli Angeli e dei Santi Spes E' beato colui che non ha fissi gli occhi alle vanità e alle false pazzie, ma con la mente e con l'intenzione nobilita se stesso, desiderando e sperando cose incorruttibili