CLASSE 3ACLS MAΘHMA scienza conoscenza fisica Φυσ ή physics RIVISTA V FEBBRAIO 2017 LICEO DA VIGO 3A INDICE - Le forze - I vettori - L'equilibrio - Le leve - Il moto rettilineo uniforme - Il moto rettilineo uniformemente accelerato - Il moto circolare . Progetti di fisica Realizzato da: Bianca B. Valentina T. Indice: Il concetto di forza Effetti delle forze La misura statica delle forze Tipologie di forza Relazione tra massa e peso La forza elastica La forza di attrito English Problemi e quesiti Silvia C. Alberto Z. III A CLS a.s. 2016/17 La forza elastica e la forza di attrito Il concetto di forza La forza si può definire come la causa capace di modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo, ovvero di deformare lo stesso. L’unità di misura della forza nel Sistema Internazionale (SI) è il newton (N): una massa di 1 kg, appesa a un dinamometro, esercita una forza di 9,8 N. Il dinamometro (δύ α ι =forza+ έτ ο =misura) E’ uno strumento di misura utilizzato per determinare l’entità di una forza. E’ costituito da una molla e da una scala graduata, che dà una definizione operativa della forza. E’stato costruito basandosi sulla relazione tra massa e peso. ne modifica la quantità di moto => movimento Vediamo alcuni esempi effetto statico => deformazione effetto dinamico => movimento La somma delle forze che agiscono su un corpo è detta forza risultante. Se la forza risultante è nulla si ha una condizione di equilibrio. Equilibrio statico Effetto statico Effetti delle forze A seconda degli effetti provocati su un corpo dalle forze che agiscono su di esso, si parla di effetti statici o di effetti dinamici. Si ha un effetto statico quando i corpi sono vincolati nel movimento, ed anche se sottoposti a forze, rimangono in quiete => deformazione Si ha un effetto dinamico, al contrario, quando una forza applicata ad un corpo Forza di trazione F1 = Movimento Forza di trazione FR=F1+ F2+F3 = Forza Risultante Forza di trazione FR=F1 +F2+F3-F4-F5–F6 = 0 = Equilibrio La misura statica delle forze Per misurare una forza possiamo utilizzare una procedura statica, chiamata così perché si applica ai corpi in equilibrio. Mostriamo ora questa procedura: link: https://phet.colorado.edu/sims/massspring-labb/mass-spring-lab_it.html Come abbiamo potuto notare, l’allungamento della molla si può considerare una misura della forza applicata e concludere che tra forza e allungamento c’è una relazione di proporzionalità diretta. Tipologie di forza Le forze si possono dividere in due grandi categorie: Forze di contatto: sono quelle forze che si manifestano solo quando dei corpi entrano in contatto tra loro. Sono forze di contatto, per esempio, la forza d’attrito radente, la forza d’attrito viscoso, le reazioni vincolari e le forze impulsive generate da alcuni tipi di urto. Forze a distanza: sono quelle forze che invece non necessitano di contatto tra corpi per manifestarsi. Sono forze a distanza la forza di gravità e la forza magnetica Esempi di forze di contatto Si chiama forza vincolare la forza esercitata da un vincolo su un corpo. (che ne vincola il movimento) Una forza impulsiva è una forza che agisce per un lasso di tempo molto breve. L’attrito radente è definito così perché agisce parallelamente alle superfici che, scivolando l’una sull’altra, lo generano. L’attrito viscoso è la resistenza opposta da un fluido (o gas , aria, acqua … ) al moto di un corpo. Esempi di forze a distanza La forza di gravità o forza peso è una forza di attrazione che esiste fra due qualsiasi masse, corpi o particelle. Non è soltanto l'attrazione fra gli oggetti e la Terra, ma un'attrazione che esiste fra tutti gli oggetti, dovunque nell'Universo. La forza magnetica è la forza attrattiva che si esercita tra una calamita e gli oggetti di ferro. Relazione tra massa e peso Quando misuriamo il peso di un oggetto con una bilancia misuriamo una forza (N), ma in realtà ciò che ci interessa è la massa (kg), corrispondente a quel peso. La massa e il peso sono due grandezze direttamente proporzionali, per questo spesso non riusciamo a distinguerle, ma in realtà è molto semplice… https://phet.colorado.edu/sims/pendulum -lab/pendulum-lab_it.html ...la massa è una grandezza fondamentale, proprietà intrinseca e immutabile di un corpo fisico; il peso è una grandezza derivata ed è una misura della forza di attrazione gravitazionale, che agisce sull’oggetto. Quest’ultimo può variare in base a dove ci troviamo. La relazione tra massa (m) e peso (P) può essere espressa così: k=F:s allungamento Forza P = mk Massa La forza elastica Per allungare o comprimere una molla, la forza che dobbiamo applicare aumenta all'aumentare dell'allungamento o della compressione della molla. Se tiriamo la molla verso destra la forza elastica è diretta nella direzione opposta. Perciò il rapporto fra la forza applicata e l'allungamento che ne consegue è direttamente proporzionale. Tale rapporto rappresenta la costante elastica. Costante elastica Costante Formule inverse Peso Formule inverse m=P:k k = P: m Per concludere, la massa di un corpo è sempre la stessa, il peso dipende dalla forza di attrazione (k), quindi varia a seconda della posizione sulla terra dove ci si trova. Le differenze sono ancora più evidenti da un pianeta all’altro, poiché ciascuno esercita una forza di attrazione differente sui corpi. F = ks S=F:k Legge di Hooke Tutte le caratteristiche di questa forza sono raggruppate dalla legge di Hooke. Tuttavia c'è un limite: se la forza applicata alla molla supera un certo valore detto limite di elasticità,la molla si deforma o si spezza e il rapporto tra le due grandezze non è più direttamente proporzionale. La forza di attrito =========> <========== Forza applicata Forza di attrito È una forza che si oppone al movimento e che è sempre diretta in verso opposto allo spostamento del corpo, oltre che una forza di contatto. Essa dipende dal peso del corpo e dai materiali di cui sono costituiti il corpo e il piano. La forza di attrito è data dal prodotto di costante e peso del corpo. Fa = kP Applicando l’equazione F=kP troviamo la forza massima di attrito statico. Questa forza spesso non corrisponde alla forza agente. Ciò spiega perché, per muovere un oggetto, è necessario superare una forza di soglia che equivale alla forza di attrito massimo. Se applichiamo la formula ad un oggetto fermo, il valore della forza di attrito non è nullo e ciò spiega il fatto che la formula calcoli la forza massima di attrito e non quella agente. Attrito volvente Quando un corpo rotola su una superficie si parla di attrito volvente ovvero di una forma di attrito statico che, facendo un esempio nel caso della bicicletta, si verifica nel punto di contatto tra la ruota e il terreno (in ciascun istante c’è un solo punto di contatto tra ruota e strada). Peso del corpo (N) Forza di attrito Coefficiente di attrito Formule inverse k = Fa : P Glossary P = Fa : k L'attrito radente statico e dinamico L’attrito radente si esercita tra due superfici che strisciano l’una sull’altra. Si deve distinguere tra corpi in quiete e corpi in movimento. Il coefficiente di attrito statico si utilizza per calcolare la forza necessaria per mettere in movimento un corpo vincendo quindi l’attrito statico. Il coefficiente di attrito dinamico si utilizza per calcolare la forza necessaria per mantenere in movimento un corpo vincendo l’attrito dinamico. Forma massima di attrito statico Forza Equilibrio Forza risultante Peso Forza di contatto Forza a distanza Dinamometro Newton Force Equilibrium Resultant force Weight Contact force Long-range force Dynamometer Newton Forza elastica Costante elastica Legge di Hooke Limite di elasticità Forza di attrito Attrito radente Attrito statico Attrito dinamico Attrito volvente Elastic force Spring constant Hooke's law Elastic limit Friction Dry friction Static friction Kinetic friction Rolling resistance Equilibrium and sport pianeta X? Quanto pesa quel corpo nello spazio aperto? Equilibrium is a force which brings to an equilibrium state. It's considered to be both equal and the opposite of the resultant force. But how does equilibrium work practically? Where can we see it in our life? We've said that for example while we're playing tug of war (tiro alla fune) if the strengths displayed by the two teams is similar no one will win but there will be a situation of draw. That's because there is equilibrium between the two forces. But, we don't usually play tug of war: so where can we see equilibrium in our daily routine? We can see it where we are walking ,if we aren't in an equilibrium situation we will fall down. Drunk people often lose their equilibrium and stagger to fall down. How is this kind of equilibrium linked with forces? We need equilibrium to apply any kind of force. We can see it in sports. Valentina practices cheerleading, she has to calibrate her equilibrium perfectly to stand above a stuntman and not fall down. If she doesn't balance her weight all over her body the stuntman won't lift her. Alberto practices karate, in the same way, if he can't control his equilibrium and his weight in the surrounding space he won't be able to punch and kick the opponent effectively. So our body's equilibrium is linked to the equilibrium force as while we're moving a weight we produce a force measured in N (newton ) through the different parts of our body. For example, we can put our weight on our front leg, on our back leg, perpendicular to the ground and so on. Risolvo: Problema Peso-Gravità A. Un corpo sulla terra pesa 29,4 N. Lo stesso corpo sul pianeta X pesa 9,3 N. Qual è il valore della costante k nel k Terra = 9,8 N/Kg Effettuo una proporzione: 29,4 : 9,8 = 9,3 : Kx Kx = [(9,8)(9,3)] : 29,4 Kx = 3,1 N→costante del pianeta X Effettuo un’ altra proporzione: 29,4 μ 9,8 = x μ 0 → valore della gravità nello spazio Px = [(29,4)(0)] : 9,8 Px = 0 → valore della gravità nello spazio perciò il corpo nello spazio aperto non ha peso Problema Costante Elastica B. Due molle differenti vengono tirate con la stessa forza. La prima molla si allunga di 3 cm, mentre la seconda di 5 cm. Quale delle due molle ha la costante elastica maggiore? Se la forza applicata è di 15 N, quanto vale la costante elastica per ciascuna molla? Risolvo: La legge di Hooke per entrambe le molle é F = k∙s in cui: k=costante elastica e s=allungamento Prima molla: Seconda molla: F= k1∙ 3 cm F= k2 ∙ 5 cm La forza applicata alle due molle è la stessa quindi possiamo scrivere: k1 s1 = k2s2 → k13 = k2 5. Da cui: k1 = 5/3k2 La costante elastica di k1 è perciò maggiore di k2 15 N = k1 ∙ 3 cm k1 = 15/3 = 5 N/cm 15 N = k2 ∙ 5 cm k2 = 15/5 = 3 N/cm C. Problema sull’attrito statico Qual è la forza che occorre applicare per mettere in movimento una macchina pesante 7000 N in città? Materiali a contatto pneumatici su asfalto Attrito statico 0,7 Attrito dinamico 0,4 (4900 N) D. Problema sulla relazione massa-peso La bilancia segna che Marco "pesa" 60 kg. Se sulla Luna la forza gravitazionale è pari a circa 1/6 di quella terrestre, quanto peserà Marco sulla Luna? Se Marco sulla Terra "pesa" 60 kg, considerando che la forza di gravità della Terra è di 9,8 N, qual è la sua massa? (98 N; 60 kg; 588 N) E. Problema sulla forza elastica e sulle molle Giorgio appende una molla al camino per attaccarci la calza della Befana. La molla è lunga 30 cm. La mamma versa dolciumi per un "peso" di 100 g. La molla si allunga di 10 cm. Quanto si allunga se arriva lo zio Arturo e versa altri 150 g di dolciumi? La molla non si può allungare più di 20 cm. Quanti grammi di dolciumi può sopportare al massimo? (25 cm in totale; 0,002 kg) Domande Qual è la differenza tra massa e peso? Che cos’è la costante elasticaς Cos’è il limite di elasticitàς Perché parliamo di forza a contatto e forza a distanza? Quante forze di attrito esistono? Qual è la differenza tra attrito statico e attrito dinamico? I VETTORI Indice degli argomenti 1. Introduzione a. Cosa sono i vettori 2. Operare con i vettori a. La regola del parallelogramma b. Il metodo punta-coda c. Casi particolari 3. Scomposizione di vettori a. Le funzioni goniometriche 4. Forze e vettori a. La forza peso b. La legge di Hooke Nazareno C. Giovanni T. Federico L. I vettori e le forze Introduzione U n vettore è un ente matematico che si rappresenta con un segmento orientato ed ha le seguenti caratteristiche: - Intensità o modulo: la lunghezza della freccia - Direzione: la retta sulla quale giace la freccia - Verso: indicato dalla punta - Punto di applicazione: il punto in cui è applicata la forza Le grandezze fisiche si dividono in grandezze scalari e grandezze vettoriali Sono grandezze scalari quelle rappresentate da un numero con la relativa unità di misura, sono invece vettoriali quelle caratterizzate da 3 componenti, il modulo o intensità, la direzione e il verso. Graficamente le grandezze vettoriali si rappresentano con una lettera sormontata da una freccia. Operare con i vettori D ati due o più vettori applicati nello stesso punto, essi possono essere sommati per ottenere il vettore risultante o vettore somma. Graficamente i metodi più utilizzati sono la regola del parallelogramma e il metodo punta-coda. Figura 1: La regola del parallelogramma per la somma di vettori. Figura 2: Il metodo punta-coda per la somma di vettori. Nel primo caso i due vettori da sommare sono considerati i due lati di un parallelogramma di cui il vettore risultante è la diagonale. Nel secondo caso viene fatta coincidere la punta del primo vettore con la coda del secondo per poi unire il punto iniziale con quello finale e ottenere il vettore risultante. Si possono verificare alcuni casi particolari: - Vettori con la stessa direzione: il modulo del vettore risultato è dato dalla somma o dalla differenza dei moduli dei vettori di partenza. Il verso del vettore risultante è dato dal verso del vettore maggiore. - Vettori perpendicolari: se due vettori applicati nello stesso punto formano tra loro un angolo di 90°, il modulo del vettore risultante si otterrà applicando il teorema di Pitagora. - Vettori con versi opposti: se due vettori di modulo e direzione uguale, ma verso opposto sono sommati tra loro il vettore risultante sarà nullo. Scomposizione di vettori O gni vettore V può essere scomposto nelle sue componenti cartesiane, Vx e Vy, immaginando di costruire un piano cartesiano nel punto di applicazione del vettore. La scomposizione del vettore nelle componenti cartesiane è possibile sfruttando alcune particolari funzioni matematiche, dette funzioni goniometriche. Le funzioni goniometriche sono definite a partire da un triangolo rettangolo. Considerando un triangolo rettangolo ABC, rettangolo in B, e chiamato α l’angolo in A, vengono definiti le seguenti funzioni: Seno dell’angolo α: il rapporto tra il cateto opposto all’angolo e l’ipotenusa. Coseno dell’angolo α: il rapporto tra il cateto adiacente all’angolo e l’ipotenusa. Tangente dell’angolo α: il rapporto tra il cateto opposto all’angolo e il cateto adiacente. Problemi Figura 3: Il triangolo rettangolo e le funzioni goniometriche. 1) Determina le componenti cartesiane di un vettore di modulo pari a 5,0 m che forma un angolo di 40° con l’asse x. 2) Un vettore di modulo pari a 15,0 m forma con l’asse delle ascisse un angolo di 120°. Determinia le sue componenti cartesiane. 3) Osserva la figura seguente e determina Fx della forza F sapendo che F vale 15 N. Quindi ogni vettore V si potrà scomporre nelle componenti cartesiane Vx=Vcosα e Vy=Vsenα Forze e vettori L e forze si compongono come vettori in quanto presentano un punto di applicazione, un’intensità, una direzione e un verso. Ad esempio il peso di un corpo in piedi ha un punto di applicazione (il terreno) una direzione (la verticale), un verso (verso il basso) e ovviamente un’intensità o modulo, data dalla legge P = mg. Punto di applicazione della forza Verso della forza Risoluzioni Direzione della forza Intensità della forza Figura 4: Applicazione delle leggi dei vettori sulla forza peso. Un altro esempio di applicazione dei vettori alle forze è la legge di Hooke sulla forza elastica: in cui la forza elastica risultante è una grandezza vettoriale che si ottiene dal prodotto tra una grandezza scalare (costante elastica) e lo spostamento, che porta in sé tutte le componenti di modulo, direzione e verso, ed è quindi una grandezza vettoriale. 4) Due vettori uguali, che formano tra loro un angolo di 90°, hanno come somma un vettore di modulo 2m. Il modulo dei vettori componenti è approssimativamente: a) 1m b) 2m c) 1,4m d) 2,8m 5)Due forze uguali, di modulo uguale a 100N, formano un angolo di 180°. Qual è il modulo della forza risultante? L’EQUILIBRIO INDICE • Perché studiare l’equilibrio? • L’equilibrio sul piano orizzontale • L’equilibrio di un punto materiale su un piano inclinato senza attrito • La condizione generale di equilibrio di un punto materiale • Il corpo rigido • Il momento di una forza • Il momento di una coppia di forze • Artistic gymnastics • Esercizi • Domande Di Canevello Giorgia, Guelfi Cecilia. Rovetta Elena PERCHE' STUDIARE L'EQUILIBRIO? Potremmo indicare due ragioni: 1.lo vediamo applicato quotidianamente in quanto circondati da oggetti in equilibrio (sedie,palazzi,ponti ecc...) 2.storicamente importante perché insieme al moto dei pianeti fu uno degli argomenti più studiati. Poiché AC=h, A1B1=P, CB=l e C1B1=P si Studieremo le condizioni di equilibrio di un h corpo utilizzando un punto materiale ossia la ottiene la formula: P//= P l rappresentazione con un punto di un corpo puntiforme (cioè un corpo così piccolo rispetto LA CONDIZIONE GENERALE DI all’ambiente in cui si trova). L’EQUILIBRIO SUL PIANO EQUILIBRIO DI UN PUNTO MATERIALE Un punto materiale è in equilibrio se la risultante di tutte le forze a esso applicate è uguale a zero. Il caso più semplice di equilibrio è quello di un Viceversa, ogni volta che un corpo è in oggetto su un piano orizzontale. I corpi non sono equilibrio, la risultante delle forze a esso completamente liberi di muoversi nello spazio, applicate deve essere uguale a zero. per esempio una moneta sul tavolo non può Se teniamo conto dei vincoli bisognerebbe cadere perché è fermata dal piano. In questo caso riformulare la definizione precedente così: il piano del tavolo è detto vincolo e la forza che il un punto materiale vincolato è in equilibrio se tavolo esercita sulla moneta è detta reazione la risultante di tutte le forze a esso applicate, vincolare. comprese tutte le reazioni vincolari, è uguale a Quindi: zero. Un vincolo è un corpo che impedisce ad un altro corpo di compiere alcuni movimenti e la reazione IL CORPO RIGIDO vincolare è la forza che il vincolo esercita sul A volte il modello del punto materiale non è corpo: P + R = 0, P= -R adatto a rappresentare la realtà, si ricorre così a P=PESO R=REAZIONE VINCOLARE un diverso modello ideale, il corpo rigido. ORIZZONTALE Con il termine corpo rigido si intende un corpo non elastico, indeformabile, esteso nelle tre dimensioni dello spazio. La differenza dal punto materiale è che, avendo Supponiamo per esempio che una cassa di massa le tre dimensioni, può ruotare su se stesso: può m possa scivolare senza attrito lungo un piano di essere traslato, quindi muoversi in modo altezza h e lunghezza l e sia α l’angolo che il rettilineo, circolare o altro, può ruotare anche piano forma con il piano orizzontale intorno a un’asse. P e alla Ad esempio la terra nella sua rotazione attorno al La cassa è sottoposta alla forza peso ⃗ R . reazione vincolare ⃗ sole può essere considerata come un punto ⃗ P in due materiale, mentre in quella attorno al suo asse va Possiamo scomporre il vettore vettori componenti, uno parallelo al piano, considerata come un corpo rigido. indicato con ⃗P // , e uno perpendicolare al P ⊥. piano indicato, con ⃗ La componente della forza peso parallela al piano inclinato dipende solo dal modulo della forza IL MOMENTO DI UNA FORZA P e dalle dimensioni di h e l. peso ⃗ ABC e A1 B1 C1 sono triangoli simili e vale Una porta girevole può ruotare soltanto attorno al quindi la proporzione tra i lati suo asse; supponiamo che l’angolo tra le forze e il piano della porta sia di 90° (cioè che le forze AC:A1C1=CB:C1B1 L’EQUILIBRIO DI UN PUNTO MATERIALE SU UN PIANO INCLINATO SENZA ATTRITO siano perpendicolari al piano della porta) e anche la distanza tra i punti di applicazione delle osserviamo che: forze, che è detta braccio della coppia di forze. si ottiene il massimo effetto con il minimo sforzo Possiamo quindi definire il momento di una spingendo la porta più lontano possibile dal suo coppia di forze come uguale al prodotto asse, lo sforzo è tanto maggiore e i risultati tanto dell’intensità di una delle due forze per il braccio minori quanto più spingiamo la porta vicina al della coppia: M=Fb. Unità di misura Newton per suo asse e non si ottiene alcun effetto se la metro: Nm spingiamo sull’asse. La distanza tra l’asse di rotazione e la retta di THE EQUILIBRIUM applicazione della forza è detta braccio della The equilibrium can be described according to forza. Se l’angolo tra la retta di rotazione della two definitions: the first one concerns the static forza e il piano ha un valore diverso di 90° allora equilibrium, which is the ability to keep the body il braccio è dato da b=r senα. within the own base of support. Il momento di una forza è la grandezza che The second one is the dynamic equilibrium, esprime l’effetto di rotazione dovuto a una forza. which is the ability to perform a movement remaining stable. The equilibrium is classified as coordinative ability, it is able to control and modulate the movements through the strength. This improves both the static and dynamic balance, through specific exercises. However, the practice of some sports can affect the equilibrium. In 2011, with hrysomallis, victoria university of melbourne, has published a Il momento di una forza rispetto a un punto o è il review on this topic. The studies revealed firstly prodotto tra l’intensità della forza f e il braccio b: that, in general, athletes have a better balance M=fb (con b=braccio, f= forza e m= momento). than non-athletes. This demonstrates the fact that the physical training improves the equilibrium. Specifically, it would seem that gymnasts possess IL MOMENTO DI UNA COPPIA DI the best static balance mono-breech (one base area) and the best bi-breech dynamic balance FORZE Con “coppia di forze” si intendono due forze (double base). parallele, di uguale modulo ma direzione opposta. Prendiamo come esempio una porta girevole e supponiamo che, mentre noi spingiamo per entrare, qualcun altro spinga per uscire e che le forze siano uguali in modulo e direzione ma di verso opposto, che siano uguali anche le distanze dei punti di applicazione delle forze dall’asse di rotazione They are followed by the football players then della porta e the swimmers and basketball players. che l’angolo It is in fact noted that gymnasts tend to be smaller tra forze e in stature and lighter than their colleagues in porta sia di other sports and, knowing that the stature 90°. L’effetto is important for the equilibrium, this factor delle due may have influenced the result. spinte sulla porta sarà doppio rispetto al caso di una sola spinta e il ESERCIZI vettore momento risultante sarà doppio: • Una cassa di peso 290 N è in equilibrio su un Mr=2M=2Fr. piano privo di attrito, inclinato di 45° rispetto al Nell’esempio della porta girevole 2r rappresenta piano orizzontale. Quanto vale il modulo della fissata su un punto che dista 2 m dall’estremità su forza parallela al piano che la tiene in equilibrio? cui si trova un bambino che pesa 400 N. Quanto [205 N] pesa l’altro bambino? [533 N] •Un corpo di peso 30 N è in equilibrio su un piano inclinato privo di attrito, trattenuto da una • Una bilancia è in equilibrio quando su un piatto molla. Se l’angolo di inclinazione del piano è di attaccato a 40 cm dal fulcro è appoggiato un peso 30° e l’allungamento della molla è di 15 cm, di 50 N e l’altro piatto è attaccato a una distanza quanto vale la costante elastica? [100 N/m] di 50 cm dal fulcro. Quanto vale il peso appoggiato sull’altro piatto? [40 N] • Un disco rigido di massa m=10kg, con b=50cm è sottoposto all’azione di una forza F=100N. Qual è il momento risultante che agisce sul DOMANDE corpo, sapendo che esso è libero di ruotare 1.Cos’è un punto materiale? intorno al suo centro su un piano verticale, ma 2.Cos’è un vincolo? non può traslare? 3.Cosa si intende con il termine corpo rigido? [50 Nxm] 4.Come si calcola il momento di una forza? 5.Qual è l’effetto di una coppia di forze applicate a un corpo rigido? • Due bambini sono seduti su ciascuna delle due 6.Cos’è il piano inclinato? estremità di una tavola lunga 3,5 m. La tavola è LE LEVE · · · · · · · · · L’equilibrio di corpo rigido La risultante delle forze applicate ad un corpo rigido Le macchine semplici Le leve Il baricentro di un corpo e la stabilità dell’equilibrio Vocabolario The lever Esercizi Domande DI: Lodovica R., Giorgia B., Michela C. L’equilibrio di un corpo rigido Un corpo rigido è un corpo che non si può deformare qualunque siano le forze applicate su di esso. Infatti sappiamo che un corpo rigido può spostarsi nello spazio cioè traslare e ruotare su se stesso, quindi: le reazioni vincolari e la forza di attrito; • Il momento risultante dei momenti di tutte le forze applicate al corpo, calcolati rispetto ad un punto qualunque. Un corpo rigido è in equilibrio se non trasla e non ruota e ciò accade se sono completamente nulli: • la risultante di tutte le forze applicate al corpo comprese La risultante delle forze applicate ad un corpo rigido Spesso su un corpo agisce più di una forza,possiamo trovare diverse forze: Forze concorrenti: due forze si dicono concorrenti se le loro rette di azioni si intersecano. Per trovare questa forza si deve: • Sommare le due forze con la regola del parallelogramma • Traslare le due forze lungo le loro rette di azione fino al punto di intersezione che rappresenta il punto di applicazione della forza risultante. Forze parallele concordi: due forze si dicono concordi quando hanno lo stesso verso. Per trovare la forza risultante bisogna: • Sommare i moduli delle forze • Determinare il punto di applicazione P della forza risultante attraverso la proporzione: PA:PB=Fb:Fa (il punto P è interno al segmento AB) opposti. Per trovare la risultante bisogna: • Sottrarre i moduli delle forze • Determinare il punto di applicazione attraverso la proporzione: PA:PB=Fb:Fa (il punto di applicazione P è esterno al segmento AB) Forze parallele discordi: due forze si dicono discordi se hanno versi Le macchine semplici Una macchina semplice è chiamata così perché non si può scomporre in macchine ancora più elementari. Per macchina semplice si intende una macchina che è mossa da una sola forza. Le macchine semplici aiutano l'uomo a svolgere diversi compiti: sollevare, trasportare, ruotare, tirare e tagliare. Combinando insieme le macchine semplici, si ottengono le "macchine complesse", le quali sono destinate ad eseguire compiti più specifici. Una macchina semplice è uno strumento che permette di equilibrare una forza detta forza resistente con un’altra forza detta forza motrice il rapporto fra queste due forze è detto guadagno meccanico. G= Fr/Fm Una delle macchine semplici più conosciute è la leva. Una leva è costituita da un’asta rigida in grado di ruotare intorno ad un punto fisso che viene detto fulcro. In altri due punti della leva agiscono la forza motrice e quella resistente. La fora resistente è quella da vincere o equilibrare, mentre quella motrice è applicata per contrastare la forza resistente. Inoltre esistono diversi tipi di leve che sono: • Vantaggiose: si dice vantaggiosa quando la forza motrice esercitata è minore della forza resistente, questo si verifica quando il braccio della fora motrice è più lungo di quello della forza resistente. • Svantaggiose: si ha una leva svantaggiosa quando la forza motrice esercitata è maggiore della fora resistente da vincere, si verifica quando il braccio della forza motrice è più corto di quello della forza resistente. • Indifferenti: si dice indifferente quando la forza motrice esercitata è uguale alla fora resistente e si verifica quando i due bracci sono uguali. Le leve di primo tipo Nelle leve di primo genere il fulcro come possiamo vedere si trova tra il punto in cui noi possiamo applicare la forza e il punto in cui si trova la forza resistente. Un paio di forbici o un’altalena costituiscono un esempio di leva di primo genere. Le leve di secondo tipo Nelle leve di secondo tipo il punto in cui si trova la fora resistente è fra il fulcro e il punto in cui non applichiamo la forza. Un esempio di leva di secondo genere può essere una carriola impugnata per i manici o uno schiaccianoci. Le leve di terzo tipo Nelle leve di terzo tipo si applica la forza in un punto più vicino al fulcro di quanto non sia il punto in cui è situata la forza resistente. Per esempio quando si solleva qualcosa con la mano o quando si scava il terreno con un badile si usano i muscoli delle braccia. Facendo ciò si utilizza una leva di terzo genere. Il baricentro di un corpo e la stabilità dell’equilibrio La forza peso applicata ad un corpo rigido può essere pensata come la risultante. Il punto di applicazione di questa risultante si chiama baricentro o centro di gravità del corpo. può ritenere che sia applicata la fora risultante di tutte le forze peso parallele, applicate a loro volta alla parte piccolissime di materia che compongono il corpo. Il baricentro di un corpo rigido è quel punto del corpo al quale si Come si determina il baricentro? È possibile determinare sperimentalmente il centro di gravità di un corpo appendendolo per due punti qualsiasi. La stabilità dell’equilibrio Si possono distinguere tre tipi diversi di equilibrio del corpo: • equilibrio stabile: se l’asta è spostata leggermente dalla posizione di equilibrio tende a ritornarvi oscillando come un pendolo,ovvero il momento delle forze ad essa applicata lo riporta verso la posizione di equilibrio. • equilibrio instabile: se l’asta è spostata leggermente dalla posizione di equilibrio tende ad allontanarsene, ovvero il momento delle forze ad essa applicate la allontana dalla posizione di equilibrio instabile e tende a riportarla verso la posizione di equilibrio stabile. • equilibrio indifferente: se l’asta è spostata leggermente dalla posizione di equilibrio rimane egualmente in equilibrio. Il momento delle forze ad esse applicate è sempre nullo qualsiasi sia la posizione dell’asta. CONCLUSIONI: È in equilibrio stabile se il baricentro è sotto il punto A. È in equilibrio instabile se il baricentro è sopra il punto A. È in equilibrio indifferente se il punto A e il baricentro coincidono. L’equilibrio di un corpo appoggiato Un corpo appoggiato su un piano è in equilibrio se la retta verticale passante per il suo baricentro interseca la base di appoggio del corpo. Se invece la verticale cade fuori dalla base il corpo si ribalta. Vocabulary Equilibrium of a rigid body: equilibrio di un corpo rigido Concurrent forces: forze concorrenti Like parallel forces: forze parallele concordi Unlike parallel forces: forze parallele discordi Simple machine: macchina semplice Resistance: forza resistente Motive power: forza motrice Lever: leva Mechanical advantage: guadagno meccanico Pivot of fulcrum: fulcro Center of gravity: baricentro Stable/unstable/indifferent equilibrium: equilibrio stabile/instabile/indifferente The lever The lever is a simple machine: a machine that can’t be scomposed in a more elementary machine. This is composed of a rigid rod which can spinn around a fulcrum (or pivot). Two other forces act on the lever resistance and motive power. There are three types of levers: the first,the second and the third type which can be advantageous , indifferent and disadvantageous Also we usually use this in the daily routine even if we don’t know. For example when we use scissor we use a lever for first type. Domande 1. Cosa sono le forze concordi e discordi? 2. Che cosa è una macchina semplice e quale è il suo compito? 3. Perché si parla di leve vantaggiose e svantaggiose? 4. Che differenza c’è tra leve di primo, secondo e terzo tipo? 5. Che cosa è una leva? 6. Come si può classificare la stabilità di un corpo rigido? 7. Che cosa è una leva indifferente? E perché viene definita così? Even if we don’t know the levers are an important act of our life. Esercizi • 1-Due ragazzi giocano su un’altalena lunga 8 m, il cui fulcro è posto al centro dell’asse. Se uno dei ragazzi pesa 40 kg e siede a 2 m dal fulcro a quale distanza dovrà sedere il compagno che pesa 20 kg? • 2-Uno schiaccianoci è lungo 20 cm. Se viene schiacciata una nocciola ce è posta ad una distanza di 7cm dal fulcro e che oppone una resistenza di 125 N quale forza minima bisogna esercitare per schiacciarla ad una distanza di 18 cm dal fulcro? • 3-Una leva di primo genere è lunga 30 cm. Ad una estremità è applicata una resistenza di 80 g avente braccio di 10 cm. Quale potenza bisogna applicare all’altra estremità per avere equilibrio • 4-Due forze concorrenti di intensità rispettivamente 100 N e 60N sono applicate ad un corpo rigido. Calcola il modulo della loro risultante sapendo chele loro rette di azione formano un angolo di 60 gradi • 5-Un grosso masso dal peso di 1000 deve essere sollevato da terra. Vene fatto rotolare sopra l’estremità di una tavola robusta lunga 3 m. la tavola poggia su un fulcro posto a 50 cm dal punto in cui è poggiato il masso quale forza minima bisogna esercitare sull’altra estremità della tavola lontana 250 cm dal fulcro per sollevare il masso? Quanto vale il guadagno della leva? Il moto rettilineo uniforme A cura di: • Soia A. • Fernanda P. • Silvia P. • Alessandra C. Come possiamo descrivere un moto? Per descrivere i movimenti di un moto bisogna prima introdurre alcuni concetti fondamentali: • • • • • Il punto materiale La traiettoria Il sistema di riferimento La posizione di un corpo in un certo istante Spazio percorso e tempo impiegato La traiettoria Quando un corpo in moto può essere approssimato ad un punto materiale si può parlare della sua traiettoria. La traiettoria è costituita dall’insieme dei punti dello spazio occupati da un corpo in movimento nei vari istanti in cui è in moto. Le scie luminose prodotte dai fari delle Il punto materiale Per studiare il moto di un corpo bisogna semplificarlo e immaginarlo come se fosse un punto materiale. Questo modello semplificato è utile quando ci interessa il movimento del corpo nel suo insieme e non il moto nelle sue singole parti. automobili in movimento rendono visibili le Si definisce punto materiale in fisica un corpo le cui dimensioni siano trascurabili rispetto al fenomeno in studio; questo è dotato di massa ma senza dimensioni. La massa grigia può essere semplificata rappresentandola come un punto materiale. In fisica questa approssimazione è utilizzata per loro traiettorie. Il sistema di riferimento E’ qualcosa rispetto al quale l’osservatore misura gli spostamenti e le velocità. descrivere la dinamica di corpi estesi. Nell’immagine il corpo è approssimato come un punto materiale nel suo centro di massa= tutta la massa del corpo è concentrata in un punto. Un sistema di riferimento ha bisogno di un sistema di assi cartesiani e di un osservatore in quiete rispetto alla Terra (se consideriamo come sistema di riferimento la terra e tutto ciò che è fissato ad essa). Potremmo obbiettare che una persona non sarà mai in stato di quiete assoluta poiché la Terra stessa è in moto rispetto al Sole. Moto e quiete non sono mai assoluti ma relativi ad un particolare sistema di riferimento. Esempio: • Rispetto a un osservatore solidale con la Terra la traiettoria può essere rappresentata da una retta in un sistema di riferimento determinato dagli assi x e y • S=0 in questo caso rappresenta il punto di partenza del centometrista T=0 rappresenta l’istante in cui lo starter esplode il colpo di pistola che dà il via alla corsa. Spazio percorso e tempo indicato Istanti e intervalli di tempo sono due concetti differenti: l’istante non ha una durata, l’intervallo di tempo si. ∆ t : è l’intervallo di tempo trascorso tra gli istanti t1 e t2, ovvero la differenza tra due istanti. ∆s : è la distanza percorsa in un certo intervallo di tempo, ovvero la differenza tra due posizioni. La posizione di un corpo in un certo istante • • Il moto di un corpo è definito quando conosciamo le posizioni occupate dal corpo in diversi istanti. Se il moto avviene su una retta con un metro possiamo misurare la posizione (s) rispetto a un punto di riferimento (S=0). Con un cronometro possiamo misurare gli istanti temporali (t) rispetto a un istante iniziale (t=0). In seguito dobbiamo riportare questi valori in una tabella spazio-tempo. ∆ t=t 2−t 1 ∆ s=s2−s 1 Tabella spazio-tempo Istante s Posizione m 0 2,2 4,1 6,0 7,9 9,9 0 20 40 60 80 100 Riprendiamo l’esempio precedente: Attenzione Possiamo misurare con cronometri sincronizzati il passaggio di un centometrista ai 20, 40, 60, 80 e 100 m. Prendiamo per esempio un problema: Possiamo notare che la posizione varia in funzione dell’istante di tempo perciò la posizione è una funzione del tempo Per esempio gli ultimi 20m (∆�= 100m – 80m =20m distanza percorsa) sono stati percorsi in un intervallo di tempo di 2,0 secondi (∆�=9,9s – 7,9s=2,0s intervallo di tempo). N.B. Se il corpo si avvicina all’origine delle misurazioni (S=0) in questo caso la distanza percorsa può essere intesa come «negativa». L’intervallo di tempo invece non può mai essere negativo. La velocità media Utilizzando un cronometro per misurare gli intervalli di tempo e un metro lineare per misurare le distanze percorse ad esempio da un carrello su una rotaia a cuscino d’aria possiamo calcolare la velocità media di questo. Uno studente impiega 15 minuti per andare a piedi da casa a scuola, in salita, e solamente 10 minuti per tornare, in discesa. Calcola la velocità media sull’intero percorso, sapendo che la distanza casa-scuola è di 1 km La velocità media non è uguale alla media della velocità: v mA = ∆s ∆t = 1000 m 15 ∙ 60 s m s v mB 1000 m 10 ∙ 60 s m s ≈ 1,67 ≈ 1,11 = vM = v mA +v mB 2 = 1,11+ 1,67 2 m s Mentre la velocità media è: Formula = Vm = ∆s ∆t = La media di queste due velocità è uguale a: = 1,39 La velocità media è il rapporto tra la distanza percorsa e l’intervallo di tempo impiegato a percorrerlo ∆s ∆t vm = ≈ 1,33 m s ∆s ∆t = 2000 m 25 ∙ 60 s m s Il moto rettilineo uniforme S= s0 + vt I diagrammi spazio-tempo Un moto si dice rettilineo uniforme se: • • La traiettoria è rettilinea, cioè il moto si svolge lungo una linea retta La velocità è costante in qualunque intervallo del percorso vm ∆s= Formula inversa ∙ ∆t : ∆t= E’ possibile dare una rappresentazione grafica del moto rettilineo uniforme riportando in un diagramma cartesiano sull’asse x il tempo (t) e sull’asse y le posizioni (s) occupate dal corpo in movimento. La velocità è la pendenza del grafico spaziotempo: se la velocità è costante allora anche la pendenza del grafico spazio-tempo è costante. L’unica curva che ha pendenza costante è la retta. Quindi il grafico spazio-tempo di un moto rettilineo uniforme è una retta. ∆s vm Esempio: Esempi: Sono esempi di moto rettilineo uniforme il moto di un treno su una rotaia rettilinea o il moto di un’auto su una strada dritta, quando il tachimetro indica sempre la stessa velocità. Questi però sono moti solo approssimativamente rettilinei e uniformi poiché la strada e la velocità possono essere solo grossomodo rettilinei e costanti. La legge oraria In fisica, un'equazione del moto è un'equazione che descrive il moto di un sistema fisico in funzione della posizione nello spazio e del tempo. In particolare, l'equazione che caratterizza l'andamento della posizione in funzione del tempo è detta legge oraria. Se poniamo l’istante iniziale uguale a zero ( t 1 =0), indichiamo con s 0 la posizione iniziale all’istante zero (poniamo cioè s 1 = s 0 ) e con s la posizione generale del corpo all’istante t, ricaviamo così la formula: Durante le Olimpiadi di Pechino, Usain Bolt stabilì il record del mondo dei 100 m col tempo di 9,69 s. La tabella riporta i suoi tempi di passaggio ogni 10 m. Riportiamo i dati raccolti in un diagramma cartesiano. s (m) t (s) 0 0,17 1,85 2,87 3,78 4,65 5,50 6,32 7,14 7,96 8,79 9,69 0 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Grafico Usain Bolt Glossary • • • • • • • Ogni punto del grafico spazio-tempo dà la posizione dell’atleta nell’istante di tempo corrispondente. • • • Point particle= punto materiale Trajectory=traiettoria Frame of reference=sistema di riferimento Time interval= intervallo di tempo Distance travelled= distanza percorsa Averange speed= velocità media Uniform linear motion= moto rettilneo uniforme Equation of motion= legge oraria del moto Space-time graph= diagramma spaziotempo Slope of a line= coefficient angolare di una retta A swimming race Per esempio, nell’istante t = 5,5 s dopo la partenza, Bolt si trova nella posizione s = 50 m. Velocità nei diagrammi spazio-tempo Maggiore è la velocità maggiore è la pendenza della semiretta, in termini matematici il coefficiente angolare (o pendenza) della semiretta rappresenta la velocità. In un diagramma spazio-tempo il coefficiente angolare della retta che collega due punti A e ∆s vm B è dato da ∆t = We can observe an uniform linear motion during a swimming race. The swimmer must stay between his line ropes so he has to go straight on. During a swimming race the starting platform is our S=0 while the whistle is the T=0. If we stop the swimmer every 20 metres for five times at the end of the race we can calculate the distance travelled from a stop to the next one, but also the time intervall. For example Federica Pellegrini in a swimming race of 200 m swon 200m in 1:51.17. After 100m 52.17 were passed so the time interval between the starting platform and the stop is 52.17 and the distance travelled is 100m. Problemi 1 Un treno ad alta velocità viaggia su una monorotaia a 400km/h. quale distanza copre in 12 minuti? (80 km) 2 3 4 Paolo deve recarsi a Firenze partendo da Roma. Durante i primi 15 km di viaggio, in città, tiene una velocità media di 20 km/h e finalmente quando si immette in autostrada, ha una velocità media di 100 km/h. sapendo che il viaggio è durato in tutto 3,5 h, calcola la distanza percorsa e la velocità media sull’intero percorso. (290 km; 82.9 km/h) Un ciclista percorre con velocità costante un tratto rettilineo di strada lungo 36 km in 2 ore. Un secondo ciclista percorre la stessa distanza con un velocità più elevata del 10%. Quanti minuti impiega? (109 minuti) Voglio raggiungere mio fratello, che si è mosso a piedi da casa mezz’ora fa. Ho la bicicletta e so che lui ha tenuto una velocità costante di 4 km/h. quale velocità minima devo avere per raggiungerlo nel giro di 15 minuti? (12 km/h) 5 6 7 8 9 Due motociclisti partono in tempi successivi dalla stessa posizione e viaggiano entrambi muovendosi di moto rettilineo uniforme lungo la stessa strada: a) Ore 8: parte A con una velocità di 50 km/h b) Ore 9: parte B con una velocità di 60 km/h Rappresenta geograficamente su un unico diagramma i due moti. Dopo quante ore dalla partenza di A il motociclista B lo raggiunge e a quale distanza dal punto di partenza? (t=6 ore; s=300 km) Domande 1 2 Che cos’è la traiettoria? Cosa si intende per intervallo di tempo e distanza percorsa? 3 Come si calcola la velocità media? Qual è la sua unità di misura? 4 In base a cosa un moto rettilineo viene detto uniforme? 5 Spiega cosa sono i diagrammi spaziotempo e come si costruiscono. Il moto rettilineo uniformemente accelerato Velocità media e velocità istantanea L’accelerazione Moti accelerati e moti decelerati La relazione velocità-tempo del moto rettilineo uniformemente accelerato I diagrammi velocità- tempo del moto rettilineo uniformemente accelerato La relazione tra il tempo e lo spazio La legge oraria del moto uniformemente accelerato Il diagramma spazio-tempo del moto rettilineo uniformemente accelerato Gli studi di Galileo L’accelerazione di gravità Vocabulary The braking distance Problemi Domnde (A cura di Francesca B., Giulia C., Maria Elena C., Matilde D.) Velocità media e velocità istantanea In un moto reale, difficilmente la velocità rimane costante. Di conseguenza, occorre calcolare la velocità media di un corpo: L’accelerazione La velocità istantanea, invece, è la velocità che il corpo possiede in un determinato istante; per la precisione, essa è la velocità media calcolata in un intervallo di tempo molto piccolo contenente l’istante considerato. Essa è rappresentata dalla pendenza, cioè dal coefficiente angolare dalla retta tangente alla curva nel punto P, cioè la posizione «limite» delle rette secanti quando i due A e B, estremi dell’intervallo, tendono a coincidere. Il dispositivo «Autovelox» della polizia stradale è in grado di rilevare la velocità istantanea attraverso un sistema di fotocellule. In un moto uniforme la velocità istantanea è costante e uguale a quella media, mentre in un moto qualunque la velocità istantanea è diversa da quella media (moto vario). La velocità media, può essere positiva, negativa o nulla, a seconda che il corpo si allontani, si avvicini o mantenga una distanza costante dall’osservatore, ovvero dalla posizione s = 0. La velocità istantanea, in un particolare istante, rappresenta la velocità (costante) che il corpo manterrebbe (da quell’istante in poi) se non ci fossero ulteriori variazioni. L’accelerazione media è il rapporto tra la variazione di velocità e l’intervallo di tempo in cui è avvenuta la variazione, dove: Δv = variazione di velocità (m/s) velocità finale – velocità iniziale; Δt = tempo impiegato (s) tempo finale – tempo iniziale. L’unità di misura dell’accelerazione nel SI è il metro al secondo quadrato (m/s²). Nel moto rettilineo uniformemente accelerato, con velocità iniziale nulla, velocità e tempo sono direttamente proporzionali. In generale, se la velocità iniziale è diversa da 0, a partire dalla definizione di accelerazione media: a = Δv /Δt, possiamo scrivere: Δv = aΔt. Moti accelerati e moti decelerati Quando l’accelerazione media è positiva si tratta di un moto accelerato. Nell’intervallo di tempo compreso tra 0 e 4 secondi la velocità è aumentata costantemente. Negli intervalli compresi tra 4 e 6 secondi e tra 6 e 8 secondi la velocità è aumentata costantemente ma in misura minore. Quando l’accelerazione media è negativa, invece, si tratta di un moto decelerato. Nell’intervallo compreso tra 8 e 10 secondi la velocità diminuisce. La relazione velocità-tempo del moto rettilineo uniformemente accelerato Il moto di un corpo che avviene su una traiettoria rettilinea con accelerazione costante si dice moto rettilineo uniformemente accelerato. V= at Indicando con v0 la velocità iniziale al tempo iniziale t0 : v – v0 = a (t-t0) Se poniamo t0 = 0, otteniamo la reazione generale tra il tempo e la velocità nel moto uniformemente accelerato: v = v0 + at. Dalla relazione Δv = aΔt si può ottenere anche una relazione che ci permette di calcolare il tempo in funzione della variazione di velocità e dell’accelerazione: I diagrammi velocità-tempo del moto rettilineo uniformemente accelerato Possiamo rappresentare graficamente in un riferimento cartesiano la relazione velocitàtempo. Sull’asse x riportiamo gli istanti di tempo e sull’asse y le velocità. Nel diagramma velocità-tempo di un moto vario l’accelerazione media è rappresentata dalla pendenza (coefficiente angolare della semiretta che unisce i due punti), l’accelerazione istantanea ai è il coefficiente angolare mt della retta tangente in un determinato punto. accelerato, se l’accelerazione è negativa di moto ritardato o decelerato. Il diagramma velocità-tempo di un moto uniformemente accelerato con velocità iniziale uguale a zero è una semiretta passante per l’origine. Maggiore è l’accelerazione del corpo in movimento, maggiore è la pendenza della semiretta. L’accelerazione dell’auto 1 è di 5 m/s², quella della 2 è di 6 m/s², mentre quella della 3 è di 8 m/s². All’istante iniziale sono tutte e tre ferme (v0 = 0). La relazione tra il tempo e lo spazio Nel grafico velocità-tempo del moto rettilineo uniforme, lo spazio percorso corrisponde all’area del rettangolo che ha per base il tempo impiegato e per altezza la velocità, costante nel tempo. v(m/s) vo Spazio percorso o Due corpi che si muovono di moto uniformemente accelerato con identica accelerazione ma con diversa velocità iniziale sono rappresentati su un diagramma velocitàtempo con due semirette parallele. t t(S) Possiamo calcolare lo spazio percorso calcolando l’area del corrispondente grafico velocità-tempo. Consideriamo la relazione v =v0 + at, lo spazio percorso corrisponde all’area del trapezio colorato. Spazio percorso = Area trapezio = (b + B)h = 2 Vo + v . t = vo + vo + at . t = vo . t + 1 . at² 2 Nel caso di velocità iniziale positiva, se anche l’accelerazione è positiva parleremo di moto 2 2 v (m/s) V0 Spazio percorso Gli studi di Galileo o t t(s) La legge oraria del moto uniformemente accelerato La relazione che abbiamo ricavato attraverso il grafico precedente rappresenta la legge oraria del moto uniformemente accelerato: s = v0 . t + 1 . at² 2 Se il corpo all’istante t = 0 non si trova nella posizione s = 0 ma in una generica posizione, che indichiamo con s0, allora la legge oraria diventa: s = s0 + v0 . t + 1 . at²; 2 v = v0 + at. Il diagramma spazio-tempo del moto rettilineo uniformemente accelerato Nel caso più semplice in cui s0 = 0 e v0 = 0 la legge oraria diventa: Costruiamo una tabella di valori attribuendo a t valori a nostra scelta e calcolando il corrispondente valore dello spazio ( la posizione in quell’istante) per un moto con accelerazione uguale a 10 m/s². Se riportiamo questi valori su un piano cartesiano possiamo osservare che essi appartengono a una parabola. Il moto di caduta libera è il moto di un oggetto lasciato cadere liberamente sulla superficie terrestre. Galileo, nella sua opera “Discorsi e dimostrazioni matematiche intorno a due nuove scienze attenenti alla meccanica e i movimenti locali”, criticando la precedente teoria basata sulla concezione aristotelica, sviluppò un nuovo metodo di indagine della natura, scoprì che: - l’accelerazione con la quale cadono tutti i corpi è costante e non dipende dalla massa del corpo; - il moto di caduta di tutti i corpi è quindi un moto rettilineo uniformemente accelerato; - le differenze tra i moti di caduta di corpi di diversa forma e massa sono dovute unicamente ai diversi effetti dell’attrito dell’aria sui corpi stessi. L’ accelerazione di gravità L’accelerazione costante con cui cadono tutti i corpi (non tenendo conto dell’attrito dell’aria) è detta accelerazione di gravità ed è indicata con la lettera g. Il valore g, sulla superficie terrestre, è di circa 9,8 m/s² e varia leggermente con l’altitudine e la latitudine. Vocabulary • velocità istantanea: instantaneous velocity; • moto vario: general motion; • accellerazione media: average acceleration; • accelerazione istantanea: instantaneous acceleration; which is connected to a brake’s tong (= pinza frenante). The brake’s tong acts on the disc with the brake pads (= pastiglie) and stops it for friction (= attrito). The braking distance increases with the square of the starting velocity. For that reason, to moderate the velocity is very important. In fact, if someone doubles the velocity, the breaking distance quadruplicates! In opposition, if someone doubles the deceleration, the braking distance double proportionally. Problema A Quanto tempo impiega per fermarsi un motoscafo lanciato a una velocità di 72 km/h, se la massima decelerazione che il motore riesce a impartire è di -3m/SQL? DATI : • moto accelerato: accelerated motion; V= 72 km/s² • moto decelerato: decelerated motion; Max.dec. = 3m/s² • moto rettilineo uniformemente accelerato: linear motion with constant acceleration; RISOLUZIONE : diagramma velocità-tempo: speedtime graph; x= (1) (72) • • equazioni del moto rettilineo uniformemente accelerato: equations fpr linear motion with constant acceleration; ?=t Se 1 m/s = 3,6 km/h 1: 3,6= x : 72 x= 20 m/s 3,6 T= 20m/s t=6,7 s -3m/s Problema B • accelerazione di gravità: gravitational acceleration. The braking distance It’s the distance that the vehicle has to tread, during a continuous braking, to stop itself. It depends on the deceleration that the braking system can produce, on the condition of the street and on the velocity of the vehicle.The braking is possible because the tyre (= pneumatico) is bound (=vincolato) by a disc Carletto, inizialmente fermo in cima ad uno scivolo, si lascia cadere con un’accelerazione costante di 3 m/s². Quale velocità raggiunge dopo 2,5 s? DATI : vo = 0 v dopo t = 2,5 s ?= A = 3 m/s² ? = max. h RISOLUZIONE : RISOLUZIONE : V= V0 + at v= 0 + 3 m/s² · 2,5 s v = 7,5 m/s V=V0 – gt Problema C t= 30 m/s = 3s 10 m/s Un’ auto si muove alla velocità costante di 80 km/h. Quanto vale l’accelerazione? Quanto spazio percorre durante l’accelerazione? S= s0 + v0 - ½ gt² s= 0 + 30 m/s – 3 s - ½ (10 m/s²) ( 3 s)² s= 45 m DATI : V0 = 80 km/h = 22,2 m/s Domande T = 10 s A. Che cosa è la velocità istantanea ? V = 140 km/h = 39 m/s B. Che cosa è l’ accelerazione media e come si calcola ? ?=a C. Quando si può parlare di moti accelerati ? E di moti decelerati ? ?=s RISOLUZIONE : A= 39m/s – 22,2 m/s 10 s 0= 30 m/s – 10t D. Che cosa è il moto rettilineo uniformemente accelerato ? a = 17,2 m/s 10s E. Come sono rappresentati la velocità, gli istanti di tempo e l’ accelerazione media sul diagramma velocità-tempo ? a= 1,7 m/s² S = vo · t + ½ at² F. Quale è la legge oraria del moto uniformemente accelerato ? s= 22,2 m/s · 10 s + ½ (1,7 m/s²) (10² s) s = 307 m G. Quali sono le equazioni della caduta libera ? Problema D Lanciando con una fionda una pietra verso l’alto con velocità iniziale di 30 m/s, dopo quanto tempo questa raggiunge la massima altezza h? Quanto vale h? DATI : Vo= 30 m/s = t per raggiungere max. h ? Moto circolare u ifor e Arturo B., Davide B., Anna L. M., Luca R. INDICE Sommario I VARI MOTI SUL PIANO ...................................................................................................................... 2 MOTO CURVILINEO .............................................................................................................................. 3 MOTO CIRCOLARE UNIFORME ......................................................................................................... 4 PUNTI PRINCIPALI NELL’ANALISI DEL MOTO CIRCOLARE ....................................................... 5 PERIODO E FREQUENZA ..................................................................................................................... 6 RADIANTE .............................................................................................................................................. 7 VELOCITA’ TANGENZIALE ................................................................................................................. 9 VELOCITA’ ISTANTANEA .................................................................................................................. 10 ACCELERAZIONE CENTRIPETA ...................................................................................................... 11 FORMULE.............................................................................................................................................. 12 DOMANDE ............................................................................................................................................ 13 PROBLEMI ............................................................................................................................................ 14 Dall’Italiano To English .......................................................................................................................... 15 Termini .................................................................................................................................................... 16 I VARI MOTI SUL PIANO I moti che abbiamo studiato precedentemente avevano come traiettoria del percorso una linea retta Per questi moti bastava solo un asse cartesiano e un orologio. MOTO CURVILINEO Avviene se il corpo viene influenzato da un’altra forza che causa un cambio della traiettoria del suo movimento Rispetto a prima per descrivere il moto curvilineo servono un orologio e DUE assi cartesiani ortogonali MOTO CIRCOLARE UNIFORME Se la forza applicata al corpo agisce in maniera costante e continua e con direzione perpendicolare alla direzione di moto determinerà u n MOTO CIRCOLARE UNIFORME Il moto circolare uniforme è il moto di un punto materiale che descrive una traiettoria circolare a velocità costante PUNTI PRINCIPALI NELL’ANALISI DEL MOTO CIRCOLARE Velocità tangenziale o In qualunque istante è sempre diretto secondo la tangente alla circonferenza Periodo o In qualunque momento il tempo impiegato dal corpo a percorrere un giro completo Frequenza o Il numero di giri completi effettuati in un secondo Velocità angolare o Il rapporto tra l’angolo al centro Δα descritto nell’intervallo di tempo Δt e l’intervallo di tempo stesso Velocità istantanea o Il rapporto tra la lunghezza della circonferenza e il periodo Accelerazione Centripeta o L’accelerazione diretta verso il centro della circonferenza PERIODO E FREQUENZA Il moto circolare di un corpo si dice uniforme se in tempi uguali il corpo percorre archi uguali su una traiettoria circolare. Il tempo impiegato dal corpo per percorrere un giro completo si chiama periodo, viene indicato con la lettera T e si misura in secondi Il numero di giri completi effettuati in un secondo prende il nome di frequenza indicato con la f e si misura in giri/secondi (hertz nel S.I.) Tra periodo e frequenza esiste una relazione: RADIANTE In una circonferenza possiamo misurare gli angoli al centro con una nuova unità di misura, il radiante. Un angolo al centro di una circonferenza ha ampiezza 1 radiante se corrisponde ad un arco di lunghezza uguale al raggio. É possibile trasformare misure espresse in gradi con misure espresse in radianti e viceversa. VELOCITA’ ANGOLARE Il moto circolare uniforme è caratterizzato da una velocità angolare (ω). E’ il rapporto tra l’angolo al centro Δa (descritto nell’intervallo di tempo Δt) e l’intervallo di tempo stesso L’unità di misura è il radiante al secondo Possiamo infatti immaginare che mentre il corpo si sposta sulla circonferenza, il vettore che congiunge il centro della circonferenza con la posizione del corpo in ogni istante descriva degli angoli al centro. VELOCITA’ TANGENZIALE La velocità è un rapporto fra spazio e tempo. Nel moto circolare il vettore spostamento Δs tende ad assumere la direzione della retta tangente al diminuire di Δt La velocità istantanea è sempre tangenziale, ciò in qualunque istante è sempre diretta secondo la tangente della circonferenza. VELOCITA’ ISTANTANEA Più ΔT si avvicina a 0 e quindi ci sono intervalli di tempo più piccoli più diminuisce il modulo dello spostamento di Δs Il modulo della velocità istantanea nel moto circolare uniforme è uguale al rapporto tra la lunghezza della circonferenza e il periodo Nel moto circolare uniforme la velocità istantanea è costante in modulo ma cambia continuamente in direzione, che è sempre quella della tangente alla circonferenza nell’istante considerato. ACCELERAZIONE CENTRIPETA Per determinare esattamente la direzione dell’accelerazione dobbiamo considerare intervalli di tempo sempre più piccoli In questo caso il vettore Δv tende a diventare perpendicolare al vettore velocità diretto quindi verso il centro della circonferenza L’accelerazione istantanea circolare uniforme è in ogni istante diretta verso il centro della circonferenza che rappresenta la traiettoria ed è perciò detto detta accelerazione centripeta Nel moto circolare uniforme l’accelerazione è: Costante in modulo Cambia costantemente direzione E’ sempre diretta verso il centro della traiettoria La direzione dell’accelerazione e quella della velocità sono sempre perpendicolari tra loro La velocità in ogni punto è sempre diretta lungo la tangente alla circonferenza in quel punto, l’accelerazione in ogni punto è diretta sempre verso il centro FORMULE DOMANDE Quali sono le caratteristiche di un moto circolare uniforme? Che cos e il radiante? Quali sono le caratteristiche della velocita istantanea nel moto circolare uniforme? Come si calcola la velocita angolare? Nel moto circolare uniforme l’accelerazione è? (3 risposte) Spiega cosa sono T ed f PROBLEMI Calcola la velocita tangenziale di rotazione di un satellite che compie un orbita completa in 95 minuti a un’altezza di 500 km dalla superficie terrestre. Una centrifuga scolainsalata, messa in azione girando una manovella, raggiunge una frequenza di 4 giri al secondo. Se il castello ha un raggio di 20 cm, calcola la velocita tangenziale e la velocita angolare. Determina la velocita tangenziale, la velocita angolare e l accelerazione centripeta della terra nel suo moto di rivoluzione intorno al Sole. Un ciclista si muove di moto rettilineo uniforme alla velocita di 18 km/h. le ruote della bicicletta hanno un diametro di 55 cm. Calcola quanti giri percorrono in un secondo e la velocita tangenziale di un punto posto sul pneumatico. Calcola lo spazio percorso da un ciclista in 1 ora su una pista circolare, sapendo che la sua velocita angolare e di 0,1 rad/s e che la pista e lunga 600m. La centrifuga di una lavatrice compie 500 giri al minuto. Supponendo che il diametro del cestello sia di 40 cm calcola la velocità tangenziale, la velocità angolare e l’accelerazione cui è sottoposto un punto del cestello Luigi fa ruotare in un piano verticale un secchio che contiene dell’acqua. Qual è la minima velocità angolare necessaria perché l’acqua non cada, se il raggio medio della circonferenza percorsa dalle molecole dell’acqua è 90 cm? Dall’Italiano To English This motion can be found in many aspects of daily life such as in the study of motion of a car, which is curving making a detour in his straight path, or a child on the carousel horse. Another way of applying the study of uniform circular motion is observing the planets orbiting around the sun. Termini Moto circolare uniforme Uniform circular motion Periodo Period Frequenza Frequency Radiante Radian Velocità angolare Angular Velocity Velocità istantanea Istantaneous Velocity Accellerazione centripeta Centripetal Accelleration 3A LA REDAZIONE Sofia A. Bianca B. Arturo B. Francesca B. Davide B. Giorgia B. Giulia C. Giorgia C. Maria Elena C. Nazareno C. Alessandra C. Michela C. Silvia C. Matilde D.C. Cecilia G. Anna L.M. Federico L. Silvia P. Fernanda P. Elena R. Luca R. Valentina T. Giovanni T. Alberto Z.