RELAZIONE TECNICA 1. DESCRIZIONE DELL`INTERVENTO 1.1

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RELAZIONE TECNICA
1.
DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO
1.1 -Obiettivi
L'idea progettuale punta al recupero di un’area, oggi in evidente stato di abbandono, che per motivi
storici viene denominata “Cascinotto vecchio” al fine di realizzare un insieme di strutture per
l'accoglimento e il mantenimento di gatti e animali da fattoria recuperati dal processo produttivo
agroalimentare, attraverso la valorizzazione dei sentimenti di affezione verso gli animali domestici,
come passaggio fondamentale per un autentico rispetto degli animali stessi e dell'ambiente.
Il progetto prevede quindi la realizzazione di un gattile e rifugio di animali da fattoria, con annesso
cimitero per urne cinerarie. A questo proposito verrà attuata apposita convenzione con forno
crematorio, esterno alla struttura, per l’espletamento delle procedure di cremazione degli animali. I
cittadini di Collegno potranno quindi portare le ceneri dei loro animali in una struttura vicina e
potenzialmente gratuita.
L’intervento mira a realizzare strutture idonee a salvare e accogliere gli animali, anche al fine di
promuovere nella comunità la conoscenza, il rispetto e la solidarietà verso gli animali, a tale proposito
verranno anche proposte delle iniziative con le scuole locali per educare i ragazzi a un maggiore
rispetto nei confronti degli animali e della natura. Inoltre si pone l’obiettivo di creare un piccolo
cimitero per animali, pensato per consentire procedure più rispettose del dolore per la perdita dei
nostri amici.
Obiettivo principale è quindi la realizzazione di un rifugio in grado di dare una prima risposta alle
sempre più pressanti esigenze di accoglimento di gatti e animali da fattoria altrimenti destinati al
macello.
All'accoglimento e al mantenimento degli animali segue un'altra fase della vita, la morte che per gli
animali significa la perdita della dignità di esseri senzienti e la loro trasformazione in rifiuti “speciali”.
Per questo motivo parallelamente al rifugio il progetto prevede la realizzazione di un cimitero non solo
relativo agli animali presenti nel rifugio, ma soprattutto aperto alla cittadinanza, configurandosi come
un'attività di servizio vera e propria.
Il cimitero in questione si articolerà, come evidenziato nelle planimetrie, in una serie di sentieri alberati
che individueranno delle aree dove poter effettuare la sepoltura delle ceneri degli animali. Non ci
saranno quindi costruzioni di sorta se non piccole lapidi sul terreno, anche per non turbare il luogo e
rispettare l'area del parco fluviale.
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2. DESCRIZIONE DELL’AREA
L'area individuata come spazio ideale per la realizzazione del progetto della Fondazione Animal Help
onlus si trova nel Comune di Collegno al fondo della strada Possasso al n. 66 ed è inserita al Catasto
Terreni al foglio 8 con le particelle 62, 67, 74 e 75. Della stessa proprietà, le particelle 46, 66 e 68,
sulle quali insiste un fabbricato rurale con annesse stalla e tettoie varie, sono state di recente
accorpate e accatastate al Catasto Fabbricati al foglio 8, particella 3775, sub. 1, 2, 3, 4, 5, dei quali si
allega documentazione planimetrica generale.
Il PRG della Città di Collegno identifica l’area in oggetto, alla tav. 8.15, come luogo dell’agricoltura, in
particolare ricadente nel cosiddetto Parco agronaturale della Dora. Per la realizzazione del progetto
viene proposta una Variante di Piano, come meglio indicato nelle tavole allegate, che prevede la
creazione di due aree adibite a “Impianti tecnologici”, in linea con quanto previsto per le attrezzature
cimiteriali. Di seguito si inseriscono gli stralci della tavola di piano regolatore e la nostra proposta di
variante.
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Dalla tav. 11.2 del PRG si evince che la natura del terreno su cui ricade l’area di intervento risulta
essere ghiaia argillosa su suolo bruno con depositi fluvio-glaciali e fluviali, analisi del terreno che
abbiamo approfondito nella relazione tecnica per l'inserimento della fossa Imhoff allegata alla
documentazione presentata.
Si allega la carta tecnica rappresentativa facente parte delle tavole di PRGC.
2.1 – Vincoli
Secondo quanto delineato nell’Allegato 5 del PTC2, l’area può essere identificata come un’area di
transizione, ovvero aree “costituite da porzioni di territorio poste ai margini degli ambiti urbanizzati,
caratterizzate dalla limitata estensione e dalla possibile presenza delle infrastrutture primarie.”
Secondo quanto previsto dall’art. 17 bis della L.R. 56/1977 e s.m.i., l’intervento rientra tra quelle
oggetto di Variante semplificata, quindi, visto il Comma n. 7 dell’art. 16 – Piano Territoriale di
Coordinamento Provinciale, non si ritiene necessaria la perimetrazione delle aree di influenza della
presente Variante come aree di transizione.
La zona ricade inoltre tra le “aree speciali” di Corso Marche, pertanto, come indicato nel comma c)
art. 40 delle Norme di Attuazione del PTC2, si attenderà verifica sulla coerenza dell’intervento
proposto a quanto previsto per tali aree a seguito di convocazione di apposito “tavolo tecnico”.
Ci si trova inoltre in presenza di vincolo cimiteriale (cimitero comunale di Collegno) pari a 150 metri.
Per quanto riguarda questo punto, come indicato in risposta a richiesta di parere preventivo (prot. n.
143789 del 12/12/2011) per la verifica di fattibilità di sovrapposizione delle fasce di rispetto e delle
attività consentite all’interno di tali fasce data dall’A.S.L. TO3, si richiede al Comune di Collegno di
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portare tale fascia da 150 metri a 50 metri seguendo la perimetrazione cimiteriale, come indicato nella
tavola n. 13 allegata alla presente.
Secondo quanto indicato dall’ASL, considerata la conformazione territoriale interessata, si esclude
che l’attuale area cimiteriale del Comune di Collegno possa ampliarsi a nord, visto il terreno in
declivio e comunque posto a un differente e sottostante livello rispetto al suo piano di campagna.
L’ipotesi di compatibilità di sovrapposizione tra le fasce di rispetto, sarebbe rappresentata dalla
riduzione da parte del Comune della fascia a nord portandola a un minimo di 50 metri, in cui si
possano inserire zone a parcheggio o altre attività non comportanti edificazioni stabili come tettoie
aperte e stalle.
Vista la Tav. n. 11.2 del PRG del Comune di Collegno, l’area oggetto del presente intervento non
ricade in zona di vincolo idrogeologico.
2.2 – Valutazione Ambientale Strategica
Poiché il progetto in esame risulta essere una variante, è sottoposto a verifica preventiva di
assoggettabilità alla VAS come previsto dall’art. 24 della L.R. 56/1977 e s.m.i.
2.3 – Accessi all’area
I flussi d’accesso alla struttura nella prima fase progettuale oggetto della presente relazione, sono da
considerarsi molto bassi, quindi, per quanto riguarda gli accessi veicolari attraverso la strada
Possasso, in questa prima fase di intervento (Fase 1) non si pensa di potenziare la circolazione
stradale. Nella seconda fase di progetto (Fase 2), quando la struttura funzionerà a pieno regime,
saranno invece studiate apposite piazzole di sosta e accorgimenti come indicati nella
documentazione di progetto generale già approvato dall’Ufficio Viabilità Integrato della Città di
Collegno, come da Verbale Riunione n. 2 del 19.03.2013. (Vedi tavola n. 13 allegata)
Per quanto riguarda i parcheggi, in base alla L. 122/1989 il numero di parcheggi previsti per il primo
ampliamento consta di 8 posti auto, localizzati a sud dell’area di intervento.
A seguito di opportuna concessione di passaggio pubblico su territorio comunale, di norma le visite al
centro avverranno tramite il passaggio pedonale già esistente, a est del cimitero della Città di
Collegno, raccordato all’area di intervento mediante scala in legno per superare il dislivello di circa 10
metri. In caso di espansione dell’area cimiteriale verso est, il passaggio pedonale sarà spostato di
conseguenza, a spese della fondazione, la quale si farà carico anche dei costi di manutenzione della
strada.
Si precisa che tale passaggio pedonale in concessione sarà principalmente di utilizzo per i visitatori
del centro e quindi in particolare della comunità locale.
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Di seguito si presenta uno schema dei passaggi veicolari stimati nella prima fase:
STIME PASSAGGI VEICOLARI
Accesso volontari
Di norma i volontari useranno l'accesso pedonale, quindi si prevedono i seguenti accessi veicolari per
trasportare materiali, volontari anziani e/o animali da e per le cliniche veterinarie: al mattino 3 veicoli,
al pomeriggio 2.
Totale 5 accessi/giorno (150 accessi/mese)
Accesso veterinari
Di norma 1 volta la settimana
Totale 0.2 accessi/giorno (6 accessi/mese)
Visitatori
La stima tiene conto del fatto che l'accesso visitatori sara' consentito solo dal passaggio pedonale
(scolaresche comprese) e che al rifugio non si faranno direttamente adozioni. L'accesso in auto sara'
consentito per anziani, portatori di handicap ed esigenze particolari.
Totale 6 accessi/settimana (24 accessi/mese)
Cimitero
Il servizio ipotizzato prevede che i cadaveri vengano prelevati dai veterinari a cura degli addetti e solo
occasionalmente portati direttamente dalle persone. Le visite al cimitero seguono le regole e rientrano
al punto precedente.
Totale: 5 accessi/settimana (20 accessi/mese)
Rifornimenti
Esclusi i mezzi agricoli, la stima si limita al rifornimento del gattile.
Totale: 2 accessi/mese
Totale accessi veicolari stimati 202 accessi/mese (6/7 accessi/giorno)
N.B. Ogni accesso comporta il passaggio di andata e ritorno
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3. DESCRIZIONE DEL PROGETTO
3.1 – Il progetto architettonico
L’intervento è incentrato sul recupero dell’edificio rurale esistente, una piccola cascina in linea con
corte, distribuita su due piani fuori terra ed edificata presumibilmente nella seconda metà del XIX
secolo. Annessi ad essa troviamo ampi spazi coperti a tettoia e una stalla.
Nella prima fase al piano terra e primo della cascina troveranno spazio gli uffici della fondazione e
l’infermeria. Nella seconda fase sarà aggiunta al primo piano l'abitazione del custode, con apposito
accesso. All'interno degli altri volumi edificati troveranno spazio attività di servizio al rifugio,
comel'infermeria, lo stoccaggio per i farmaci e i mangimi e il deposito delle attrezzature per il
mantenimento dell'area. Si renderà altresì necessaria l'edificazione di ulteriori volumi destinati a
ospitare gli animali, differenziati in base al tipo di animali e alle modalità di permanenza, se si tratta
cioè di stallo provvisorio in attesa di adozione o di inserimento definitivo nella struttura. Si tratterà di
edifici elevati a non più di un piano fuori terra per i quali saranno privilegiate tipologie edilizie consone
alla natura agricola del luogo e realizzati con materiali ecocompatibili e criteri di risparmio energetico,
come indicato nelle prescrizioni specifiche per il Parco agnonaturale della Dora.
Il recupero dell’edificio esistente consisterà nella demolizione delle parti con problemi statici, (parte
retrostante del magazzino e tettoia laterale alla casa), e nella creazione di nuovi ambienti simili, (un
magazzino e una tettoia per il deposito degli attrezzi), con caratteristiche statiche comprovate da
calcoli strutturali.
La stalla, perpendicolare alla struttura esistente, sarà recuperata con l’eliminazione delle parti di tetto
più gravemente ammalorate, per riportare l’edificio a uno stato compatibile con l’esistente. Tutti i
serramenti saranno rivisti e se necessario sostituiti mantenendo le caratteristiche tipologiche
dell’ambiente circostante. Saranno infine creati nuovi impianti e sarà inserito un nuovo servizio
igienico attiguo alla stalla. Saranno toccati il meno possibile i prospetti delle strutture esistenti in modo
da non turbarne l’equilibrio architettonico.
Nella prima fase accanto al recupero delle preesistenze si rende inoltre necessario un ampliamento di
circa 72 mq, da aggiungere agli esistenti 200 mq, suddivisi in circa 30 mq di fienile e circa 42 mq di
stalla.
La nuova manica sarà costruita rispettando il progetto generale nelle sue caratteristiche funzionali e
filologiche. La manica nuova sarà costruita nell'ottica di poter essere ampliata con successivi
interventi di integrazione, sempre congrui dal punto di vista funzionale e tipologico al progetto finale, a
seconda delle effettive necessità dell’attività del rifugio e in presenza delle risorse economiche
necessarie alla sua realizzazione.
La nuova manica sarà costruita con mattoni Ytong, come già evidenziato nella relazione di progetto
generale, in modo da garantire un’alta prestazione energetica coniugata a una facile realizzazione del
progetto, anche attraverso processi di autocostruzione. Verrà anche rispettata la classe 3 antisismica.
Le caratteristiche tipologiche di progetto rispetteranno le indicazioni di piano, in particolare per quanto
attiene la zona di riserva parco.
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3.2 – Impianti
E’ previsto un'integrazione e ripristino degli impianti esistenti, siano essi quello elettrico, idraulico (con
l'inserimento di una fossa Imhoff per i servizi igienici/sanitari) che termico con stufa a pellet per i locali
infermeria e dove stanziano le persone. Si ipotizza inoltre un eventuale inserimento di pannelli
fotovoltaici sul tetto della nuova manica, come da disegno allegato, per la produzione dell'energia
elettrica necessaria al rifugio.
L'allaccio all'impianto idrico comunale è già presente, mentre la fossa Imhoff che verrà realizzata per
lo smaltimento acque nere e grigie si rende necessaria, vista l'impossibilità di collegarsi alla fognatura
municipale in quanto a distanza maggiore di 100,00 ml.
Attualmente è presente un pozzo disperdente che verrà chiuso ed estinto.
Per le acque meteoriche si ipotizza la realizzazione di un bacino di raccolta posizionato vicino al
nuovo ampliamento della stalla e del fienile che servirà per l'irrigazione dei campi e per l'agricoltura.
Per quanto riguarda i rifiuti del gattile le lettiere con gli escrementi verranno smaltite nell'
indifferenziato. Si allega pianta con evidenziazione della fognatura esistente che nella zona di
interesse del nostro intervento risulta ad una distanza maggiore di 100 ml. Per quanto riguarda la
fossa Imhoff, si allega scheda tecnica e relazione tecnico illustrativa e dimensionamento della stessa
che viene ipotizzata per un'utenza di 3 addetti effettivi.
3.3 – Area cimiteriale
L’area cimiteriale verrà posta a 50 metri dalle nuove strutture edificate.
Per quanto concerne la possibilità di sovrapposizione delle fasce di rispetto del cimitero degli animali
d’affezione con quelle del cimitero per gli uomini si rimanda a quanto detto nel capitolo 2.1 sui Vincoli
presenti nell’area di intervento.
Si rimanda invece a un approfondimento successivo la necessità di uno studio di tipo geomineralogico, richiesto dall’ASL in base a quanto previsto dall’art. 2 del Regolamento regionale n. 5/R
del 22/05/2001. Non prevedendo infatti l’interramento delle spoglie degli animali, ma solo di urne,
inmateriale biodegradabile, contenenti le ceneri, non si ritiene necessario, a un primo esame, un
approfondimento in questo senso.
Francesca Grilli architetto
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