CompitoParziale2_CiviliInformatici_2011.nb 1 COMPITO PARZIALE CIVILI INFORMATICI - 21/01/2011 1) Due fili conduttori rettilinei indefiniti sono disposti lungo gli assi x e z e percorsi da correnti elettriche rispettivamente i1 ed i2 in verso positivo (vedi figura).Determinare nel punto P di coordinate (0,D,0): a) l’espressione del campo induzione magnetica B; b) l’espressione della densità di energia. Soluzione: a) si applica il Principio di sovrapposizione. Dal teorema della circuitazione d'Ampere (crosscheck con la regola della mano destra), m0 i1 m0 i2 si sa che B1 HPL = ÅÅÅÅ ÅÅÅÅ ÅÅÅÅÅ k , B2 HPL = - ÅÅÅÅ ÅÅÅÅ ÅÅÅÅÅ i. 2 p D êê 2p D ê Ø Ø Ø Quindi Btot = -B2 êi + B1 êkê m0 b) Densità di energia magnetica: ÅÅÅÅ Å1ÅÅÅÅÅ Btot 2 = ÅÅÅÅ Å1ÅÅÅÅÅ Btot ÿ Btot = ÅÅÅÅ Å1ÅÅÅÅÅ HB1 2 + B2 2 L = ÅÅÅÅÅÅÅÅ ÅÅÅÅÅÅÅÅÅ Hi1 2 + i2 2 L 2 m0 2 m0 2 m0 8 p2 D2 Ø Ø 2) Una spira quadrata di lato L è costituita da un cavo metallico di resistività r’ e sezione S. La spira si muove Ø nel piano xy con velocità costante V = V0 êi con i lati paralleli ai due assi in una regione di spazio in cui è presente il campo induzione magnetica dato dall’espressione B = C H1 + tL èi + C H1 - tL èè k , dove C è una costante nota e t il tempo. Al tempo t=0 la spira si trova con uno spigolo coincidente con l’origine O del sistema di assi (vedi figura). Determinare al tempo t=0: a) il verso della corrente che circola nella spira; b) l’intensità della corrente elettrica; c) la forza totale agente sulla spira. Æ Soluzione: Ø a) Il flusso del campo magnetico B attraverso la spira si scrive in generale come F(t) = ‡ B ÿ „ S, dove scegliamo la convenzione di assumere dS = dS êkê. Ø Ø Ø CompitoParziale2_CiviliInformatici_2011.nb 2 Soluzione: Ø a) Il flusso del campo magnetico B attraverso la spira si scrive in generale come F(t) = ‡ B ÿ „ S, dove scegliamo la convenzione di assumere dS = dS êkê. Ø Ø Ø S Quindi F(t) = ŸS H C H1 + tL êi + C H1 - tL êkêL ÿ dS êkê = ŸS C H1 - tL dS = C H1 - tL ŸS dS = C S H1 - tL . Ø In sostanza: il campo magnetico è variabile nel tempo, ma è omogeneo spazialmente e quindi il flusso di B attraverso la superficie della spira non dipende dalla posizione della stessa. Per il flusso conta soltanto il campo magnetico nella sua componente lungo z. Ora, quello che succede quindi è che con il passare del tempo, fintanto che t < 1 il flusso diminuisce ma resta F (t) >0. Per t =1, il F(0)=0 ; poi per t>1, F(t)<0. In sostanza il flusso diminuisce sempre. Ora, per la legge di Faraday Neumann e Lens, che asserisce che la corrente indotta deve instaurarsi in modo da compensare la variazione di flusso, si può dire che la corrente circola sempre in senso antiorario. d Infatti, la f.e.m. indotta è costante: eind = - ÅÅÅÅ ÅÅ FHtL = C S. dt r b) Essendo sia la resistività che la sezione della spira delle costanti, Rspira = 4 ÅÅÅÅ ÅÅÅÅ!ÅÅ . Di conseguenza, per la legge di è!!! S Ohm, è!!!! CS S C L3 il modulo della corrente indotta Iind = ÅÅÅÅÅÅÅÅ ÅÅÅÅÅÅÅÅÅÅ = ÅÅÅÅÅÅÅÅ ÅÅÅÅ . 4r 4r c) Per la legge di Biot-Savart, la forza che si applica sulla spira vale Fmag = ‡ Ø Ø I dl ä B . Siccome il campo è omoge- circ neo, le forze indotte sui lati opposti si compensano e la risultante delle forze è nulla. 3) Forza su spira rettangolare rigida di base a=20 cm ed altezza b=10cm è percorsa in senso antiorario da una corrente elettrica costante i0 = 1A ed è ferma nel piano (xy) con il centro nell’origine degli assi (vedi figura). Nello spazio è presente un campo il campo induzione magnetica B = B0 H1 + ÅÅÅÅby L êj . Determinare modulo, direzione e verso della forza totale agente sulla spira. Ø Soluzione Fmag = ‡ Ø circ = ‡ I dl ä B = ‡ Ø -I dl êi ä B + ‡ Ø y= ÅÅb2ÅÅ -I dl êi ä B + ‡ Ø y= ÅÅb2ÅÅ Ø x=- ÅÅa2ÅÅ I dl êi ä B + ‡ Ø y=- ÅÅb2ÅÅ Ø x= ÅÅa2ÅÅ I dl êj ä B = I dl êi ä B = -I a B0 J1 + ÅÅÅÅb2ÅÅ N êkê + I a B0 J1 - ÅÅÅÅb2ÅÅ N êkê = -I a B0 êkê Ø y=- ÅÅb2ÅÅ - I dl êj ä B + ‡ ÅÅbÅÅ ÅÅbÅÅ 4) Il circuito mostrato in figura è composto da due induttanza L1 = L2 = 1 mH, quattro resistenze rispettivamente del valore R1 = R2 =60W ed R3 = R4 =80W, da tre condensatori di capacità C1 = C2 = C3 =10mF, da due generatori di forza elettromotrice rispettivamente ¶ε1 = 60 V ed ¶ε1 = 90 V e resistenza interna trascurabile e da = ‡ 2 -I dl êi ä B + ‡ y= ÅÅb2ÅÅ I dl êi ä B = -I a B0 J1 + 2 Ø Ø y=- ÅÅb2ÅÅ ÅÅbÅÅ ÅÅÅÅb2ÅÅ N êkê + I a B0 J1 2 ÅÅbÅÅ ÅÅÅÅb2ÅÅ N 2 êkê = -I a B0 êkê CompitoParziale2_CiviliInformatici_2011.nb 3 4) Il circuito mostrato in figura è composto da due induttanza L1 = L2 = 1 mH, quattro resistenze rispettivamente del valore R1 = R2 =60W ed R3 = R4 =80W, da tre condensatori di capacità C1 = C2 = C3 =10mF, da due generatori di forza elettromotrice rispettivamente ¶ε1 = 60 V ed ¶ε1 = 90 V e resistenza interna trascurabile e da un interruttore T inizialmente aperto. Determinare a) la corrente elettrica che circola nelle quattro resistenze in funzione del tempo; Determinare in regime stazionario (t Æ •): b) il valore del potenziale nel punto A; c) l’energia totale immagazzinata nel sistema. d) la potenza dissipata nel sistema. Soluzione In virtù della f.e.m. e2 , che mantiene la d.d.P costante tra i suoi capi, il circuito si splitta in due circuiti indipendenti. Circuito A: si identifica con la maglia di sinistra, e pertanto è un banale circuito RL, con R3 R4 RA = ÅÅÅÅÅÅÅÅ ÅÅÅÅÅÅÅÅÅ = 40 W, R3 +R4 LA = L1 + L2 = 2 mH; la f.e.m. vale eA = e2 , e solo per questo circuito ha senso fare il conto delle correnti nel tansitorio. Circuito B: si identifica con la maglia di destra, ed è un circuito RC, ma in esso non circola corrente, a causa di C1 o C3 , che tengono sempre aperto il circuito. La f.e.m. da considerare è eB = e1 + e2 = 150 V. Siccome non circola corrente, per la legge di Ohm ai capi delle resistenze R1 e R2 non ci sono cadute ohmiche; questo implica in particolare che il condensatore C2 è scarico, non avendo nessuna d.d.P. ai suoi capi. Quindi in pratica si può schematizzare ulteriormente il circuito come un circuito con soli i condensatori C1 e C3 C1 C3 disposti in serie, cui corrisponde una capacità complessiva CB = ÅÅÅÅÅÅÅÅ ÅÅÅÅÅÅÅÅÅ = 5 m F, che presenta una d.d.P. ai suoi capi C1 +C3 pari a eB . --Detto questo: a) Il transitorio si ha soltanto nel circuito A, ed è immediato risolvere l'equazione differenziale lineare di primo grado non omogenea d eA = RA IA + LA ÅÅÅÅ ÅÅ I , dt A che ha come soluzione eA IA HtL = ÅÅÅÅ ÅÅÅÅ J1 - e RA R A - ÅÅÅÅ LÅÅ Å Å t A N; quindi R4 in R3 circola IA HtL ÅÅÅÅ ÅÅÅÅ ; RA R3 in R4 circola IA HtL ÅÅÅÅ ÅÅÅÅ ; RA e come già detto, in R1 e R2 non circola mai corrente. b) A regime stazionario, il potenziale nel punto A vale 0, dato che è direttamente collegato alla massa (le induttanze d non rappresentano nessuna caduta di tensione quando ÅÅÅÅ ÅÅ I = 0). dt c) A regime stazionario, si immagazzina energia nell'induttanza LA e nella capacità CB , pari a eA 2 Utot = ÅÅÅÅ12 LA IA H¶L2 + ÅÅÅÅ12 VB 2 CB = ÅÅÅÅ12 ALA I ÅÅÅÅ ÅÅÅÅ M + eB 2 CB E = 0.51 10-2 + 5.62 10-2 J = 6.13 10-2 J. RA eA d) A regime, si dissipa potenza solo in RA , con potenza W = IA H¶L2 RA = ÅÅÅÅ ÅÅÅÅÅ = 202.5 W RA 2 e come già detto, in R1 e R2 non circola mai corrente. b) A regime stazionario, il potenziale nel punto A vale 0, dato che è direttamente collegato alla massa (le induttanze d CompitoParziale2_CiviliInformatici_2011.nb 4 non rappresentano nessuna caduta di tensione quando ÅÅÅÅ ÅÅ I = 0). dt c) A regime stazionario, si immagazzina energia nell'induttanza LA e nella capacità CB , pari a eA 2 Utot = ÅÅÅÅ12 LA IA H¶L2 + ÅÅÅÅ12 VB 2 CB = ÅÅÅÅ12 ALA I ÅÅÅÅ ÅÅÅÅ M + eB 2 CB E = 0.51 10-2 + 5.62 10-2 J = 6.13 10-2 J. RA eA d) A regime, si dissipa potenza solo in RA , con potenza W = IA H¶L2 RA = ÅÅÅÅ ÅÅÅÅÅ = 202.5 W RA 2 5) Discutere le seguenti affermazioni specificando se sono vere o false: I. il campo elettrico generato da un campo B variabile nel tempo ha divergenza nulla; Ø Ø Ø Ø ¶∂ B [vero] , infatti la III eq. di Maxwell, “ ä E = - ÅÅÅÅ ÅÅÅÅ , ci dice che E non è irrotazionale, quando generato da un B ¶∂ t variabile nel tempo. Questo si vede bene scrivendo la forma integrale della stessa equazione: ‡ circuito Ø d E ÿ „ l = - ÅÅÅÅ ÅÅ FJBN. dt Ø Ø Ø In questo caso appare ben evidente che l'integrale di E lungo un cammino chiuso è diverso da zero, se il flusso di B varia nel tempo (ma per scrivere questa forma è stata ipotizzata l'indipendenza dal tempo delle coordinate spaziali, Ø ovvero la geometria del circuito non dipende dal tempo). La circolarità di E, detta più correttamente solenoidalità, Ø Ø implica che “ ÿ E = 0. II. il tempo caratteristico di un circuito RL è pari a t=LR; L [falso] è ÄÄÄÄÄ , come si può dalla verifica delle dimensioni: R @FHBLD t @ED t @VD 2 l m l2 t-2 t2 m l2 @LD = ÅÅÅÅÅÅÅÅ ÅÅÅÅÅÅ = @BD l2 ÅÅÅÅ ÅÅ = ÅÅÅÅ ÅÅÅÅ t l2 ÅÅÅÅÅ = ÅÅÅÅ ÅÅÅÅÅ t ÅÅÅÅÅ = ÅÅÅÅÅÅÅÅ ÅÅÅÅÅÅÅÅÅ ÅÅÅÅ Å = ÅÅÅÅ ÅÅÅÅÅÅ ; @ID Q l Q l Q Q Q Q2 @VD ml t t ml t @RD = ÅÅÅÅ ÅÅÅÅÅ = ÅÅÅÅÅÅÅÅ ÅÅÅÅÅÅÅÅÅ ÅÅÅÅÅ = ÅÅÅÅÅÅÅÅ ÅÅÅÅÅÅÅÅÅ @ID Q Q Q2 2 -2 2 -1 @LD ml quindi ÅÅÅÅ ÅÅÅÅ = ÅÅÅÅ ÅÅÅÅÅÅ ÅÅÅÅÅÅÅÅQÅÅÅÅÅÅÅÅÅ = t @RD Q2 m l2 t -1 2 III. il campo induzione magnetica generato da una calamita è conservativo; [falso] Il campo magnetico, in virtù del fatto che non ha cariche magnetiche, ovvero non può essere irrotazionale e quindi non può essere conservativo. IV. il modulo del campo induzione magnetica generato da una carica in movimento è proporzionale su tutto lo spazio all’inverso del quadrato della distanza; Æ Æ Æ m vâ r 1 Æ Æ Æ [falso] B = ÄÄÄÄ Ä0ÄÄÄ q ÄÄÄÄÄÄÄÄ ÄÄÄÄ che va come ÄÄÄÄ ÄÄ sempre tranne quando v e r sono paralleli, in quel caso Bº≡0 indipendent4p r3 r2 Æ emente dalla distanza r . ¶∂ [vero] infatti J spost = e0 ÅÅÅÅ ÅÅ EHtL ¶∂ t V. la densità di corrente di spostamento è diversa da zero in presenza di un campo elettrico variabile nel tempo. Ø Ø