Eugenio Turri La megalopoli padana '.. ""' ""' 10< I Si parla tanto di Padania oggigiorno. Ma che cos'è veramente la Padania? Semplicemente la terra del Po o qualcosa d'altro? La risposta che dà questo libro è che essa ormai può essere vista come un unico spazio urbanizzato, come un'unica megalopoli nella quale i territori agricoli pingui, irrorati dai fiumi, fondamentali supporti dell'economia e della vita padana -, sono ormai delle aree interstiziali, incluse fra direttrici di densa urbanizzazione che attraversano la pianura. E le zone abitate, cosl come le vede l'occhio indagatore di un satellite, si impongono senza soluzione di continuità lungo le arcate che si sviluppano ai piedi delle Alpi e dell'Appennino dando forma a una duplice città lineare che dal suo vertice occidentale, in Piemonte, si estende verso oriente sino all'Adriatico. È la «megalopoli triangolare», un sistema di città tra loro legate a rete, alla cui formazione si devono ricondurre i continui flussi migratori, le nuove e complesse relazioni sociali, i nuovi modi di produrre, oltre che le diverse concentrazioni abitative che oggi, pur comprendendo metropoli come Milano, si trova già nella necessità di ridistribuire verso altri nodi, grazie anche alle nuove forme di comunicazione, numerose funzioni un tempo di esclusiva pertinenza delle città maggiori. Mentre il territorio, privato ormai dei riferimenti storici, politici e culturali che un tempo costituivano l'anima della grande pianura, scenario di storia come pochi altri in Italia e in Europa, ci appare sempre più indistinto e unificato, preda della cosiddetta città diffusa o città sparpagliata, che rappresenta la nuova forma urbana, per quanto discutibile, voluta dai cittadini. Una realtà, dunque, complessa, segnata da conflitti diversi, tra cui quelli propri di uno spazio intasato ma fortemente attrattivo, non ancora governato secondo un'armonica IUAV - VENEZIA G 8654 BIBLIOTECA CENTRALE ')'. i Eugenio Turri La megalopoli padana ISTITUTO UNIVERSITARIO ARCHITETTURA --VLNEZIA AREA SERVIZI BIBUOGR~FICI E DOCUMENTALI BIBLj_.pTECA INV Marsilio CENTRALE -tLh..n..~_.t.3:____ __ INDICE 9 Nota introduttiva LA MEGALOPOLI PADANA 17 La megalopoli tra Alpi e Appennini 17 21 26 30 34 39 45 La forma della megalopoli 45 53 62 67 Gli allineamenti urbani Dentro la megalopoli L'articolazione megalopolitana La storia della megalopoli 67 68 72 76 81 87 99 Il potere dello sguardo La megalopoli ha un cuore? La megalopoli come organismo biologico Unità e divisioni La megalopoli come frutto spontaneo? Un'amministrazione per la megalopoli Il Po come asse padano? L'imprinting territoriale romano Dalle bonifiche religiose all'organizzazione urbana çomunale La gerarchizzazione urbana e il dominio padano Il Triangolo Industriale, cuore originario della megalopoli La Grande Trasformazione e la crescita della megalopoli La macchina megalopolitana 99 101 104 110 113 118 Abitare per produrre? Unà ricca agricoltura L'industria: grandi imprese e la nebulosa delle minimprese Il settore produttivo dominante: il terziario I servizi sociali Il circuito sanguigno 5 INDICE 125 La popolazione della megalopoli 125 131 136 141 143 149 Immigrati di ieri e immigrati d'oggi L'impotenza demografica della megalopoli Il benessere materiale e la qualità della vita La mobilità La megalopoli inquinata Le diverse anime della megalopoli 151 Gli inattaccabili primati di Milano 160 Torino: da Company Town alla ricerca di un ruolo nuovo 166 Genova, il porto della megalopoli 170 La pluricittà dell'Emilia-Romagna 176 La conurbazione romagnola: il volto adriatico della megalopoli 181 La polivalenza megalopolitana di Verona 186 Il policentrismo veneto 193 La megalopoli alla conquista della montagna 195 197 200 202 205 209 Il bel paesaggio divorato dalla megalopoli 210 212 213 214 217 219 223 Il territorio veneto come teatro La diversità veneta L'estenuazione della bellezza passata Il riscatto dei «polentoni» Il difficile ingresso dell'industria Dalla villa veneta al capannone industriale Il cuore verde della megalopoli 224 228 230 234 236 238 243 L'Umland montuoso di una città pedemontana La montagna come fonte della cultura cittadina La montagna come territorio per la città L'assalto edilizio Drammi sociali e drammi territoriali L'urbanesimo alla base dell'originalità basso-lombarda Il binomio agricoltura-industria La dilatazione della città-regione e il «triangolo verde» Per un governo delle trasformazioni in atto La dimensione culturale del paesaggio basso-lombardo Per una rinascita della campagna La gente della megalopoli 243 247 249 252 254 256 259 Il lavoro e la residenza Il giogo metropolitano e le libertà L'operaio della Fiat La casalinga Gli studenti di urbanistica Gli immigrati dai paesi poveri L'albergatore romagnolo 6 INDICE 261 264 266 268 271 274 276 279 282 287 Il piccolo imprenditore industriale La proprietaria terriera La bella Gigugin L'operaio storico Il filosofo L'ingegnere della City milanese L'immigrato delle montagne L'urbanista Il grande industriale del Nord-Est Il parere degli esperti 287 288 290 291 292 293 294 295 297 298 Caratteri della megalopoli (1976) da J. Gottmann La megalopoli come mosaico di paesaggi? (1983) da J. Gottmann La megalopoli triangolare (1978) da G. Merlini La megalopoli come giustapposizione di sistemi urbani (1978) da C. Saibene Megalopoli come rete di città (1990) da G. Dematteis Il locale e il globale della megalopoli (1993) da G. Dematteis Contro la città sparpagliata (1994) da R. Camagni Per la difesa dei valori ambientali (1994) da A. Gambino Le difese del cuore verde nella Randstad Holland (1994) da S. Buijs Quale futuro per la città diffusa? (1993) da B. Secchi 301 Bibliografia 309 Indice dei nomi 7 coniugazione delle specificità locali con la più ampia dimensione macroregionale e globale, con le istanze derivanti dalla sua strategica collocazione geografica. La megalopoli padana del resto, area forte e ricca, si pone come plaque tournante che ha bisogno al tempo stesso dell'Italia e dell'Europa per essere quello che è sempre stata nei secoli: una terra autonomamente capace di creare cultura e ricchezza ma anche mediatrice di funzioni fondamentali tra Mediterraneo ed Europa centrale. veronese, geografo, è autore tra l'altro di Viaggio a Samarcanda (1963 e 2004), Antropologi-a del paesaggio (1974 e 1981), Semiologia del paesaggio italiano (1979 e 1990), Dentro il paesaggio: il territorio EUGENIO TURRI, laboratorio (1982), Gli uomini delle tende (1983 e 2003), La via della seta (1983), Weekend nel Mesozoico (1992), Miracolo economico: dalla villa veneta al capannone industriale (1995), Il paesaggio degli uomini. La natura, la cultura, la storia (2003). Con Marsilio ha pubblicato Il paesaggio come teatro (1992) e La conoscenza del territorio (2003). Per anni è stato consulente per la pianificazione territoriale e paesistica alla Regione Lombardia e ha insegnato geografia del paesaggio alla facoltà di Architettura e Urbanistica del Politecnico di Milano. IUAV - BI SBD VENEZIA ~I~~\[\~ ~\\~I~ 11~111~1~ ~\~llE 03007085 Così è cambiata la· geografia dell'area più ricca e densamente popolata d'Italia BI