Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine ACC_PRO_xx Versione n.02 – gennaio 2011 Sezione 1 - Pagina 1 SISTEMA DI ACCESSIBILITA’ DEI PAZIENTI ALLE CURE SPECIALISTICHE IN REGIME AMBULATORIALE Il documento che riguarda il sistema di accessibilità alle cure specialistiche in regime ambulatoriale si articola in una prima parte dedicata alle Politiche di accesso alle cure che la Regione Friuli Venezia Giulia si è data, sulla base delle indicazioni della normativa nazionale di settore, e una seconda parte che riporta il protocollo di accesso alle cure specialistiche concordate dalle Aziende per i Servizi Sanitari (Alto Friuli, Medio Friuli e Bassa Friulana) e dall’Azienda Ospedaliera Universitaria (AOU) di Udine che costituiscono l’Area Vasta Udinese (di seguito denominata AVUD). Il documento, pertanto, riporta: • le Politiche di riferimento con i valori e i principi che ispirano l’organizzazione deputata all’accesso alle cure specialistiche ambulatoriali, gli scopi da perseguire e le attività da mettere in essere per assicurare un’accessibilità equa, trasparente, appropriata; • il “Protocollo per uniformare le modalità e le procedure di prenotazione delle prestazioni ambulatoriali", che i punti di prenotazione devono adottare, tenendo conto dei principi e valori ispiratori, e che riguarda le modalità di accesso alle prestazioni specialistiche ambulatoriali, in particolare alle prestazioni ordinate per classi di priorità (RAO: raggruppamento di attesa omogenea) e le indicazioni operative in caso di inadeguatezza formale della richiesta. La stesura definitiva del testo ha previsto un percorso di confronto e di condivisione che si è svolto nei primi mesi del 2011 e si è articolato in iniziative di consultazione con gli addetti dei CUP, con Medici di Medicina generale/ Pediatri di Libera scelta, i Responsabili dei Distretti e delle Direzioni Mediche dei presidi ospedalieri e con i rappresentanti delle strutture private accreditate. ACC_PRO_02 Revisione n.02 – aprile 2011 Pagina 1 di 19 Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine Sezione 1 - Pagina 2 POLITICHE PER L’ACCESSIBILITA’ DEI PAZIENTI ALLE CURE SPECIALISTICHE IN REGIME AMBULATORIALI Redazione / Aggiornamento Ottobre 2010 Giancarlo Miglio Lucia Stroili Ivana Burba Danilo Cleva Cristina Barazzutti Alberto Vicenzin Mario Barberi Michele Chittaro Paola Toscani Firma ACC_PRO_02 Revisione n.04 – maggio 2011 Verifica / Approvazione Data Firma Danilo Spazzapan Luca Lattuada Maurizio Andreatti Fabrizio Fontana Autorizzazione alla diffusione Data Danilo Spazzapan Firma Pagina 2 di 19 Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine Sezione 1 - Pagina 3 INDICE 1. Premessa Pag. 4 2. Scopo e valori Pag. 5 3. Campo di applicazione Pag. 6 4. Destinatari Pag. 6 5. Contenuto Pag. 6 6. Distribuzione Pag. 7 7. Terminologia e abbreviazioni Pag. 7 8. Storia del documento Pag. 7 9. Indicatori e monitoraggio Pag. 7 10. Riferimenti Normativi Pag. 7 11. Allegato Pag. 9 ACC_PRO_02 Revisione n.04 – maggio 2011 Pagina 3 di 19 Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine Sezione 1 - Pagina 4 1. Premessa L’accessibilità ai servizi sanitari è uno degli aspetti cruciali e determinanti nel rapporto tra cittadini e Servizio Sanitario Regionale (SSR), in quanto le modalità adottate dall’organizzazione deputata alla gestione dei percorsi di accesso influenzano l’efficacia del processo diagnostico, terapeutico e assistenziale (tempestività, appropriatezza) e condizionano la qualità e l’efficienza della risposta dei servizi sanitari al cittadino. Sulla base delle condizioni di salute del cittadino sono andate differenziandosi le tipologie di accesso e, in questi ultimi anni, ha assunto un’importanza particolare la specialistica ambulatoriale che costituisce il motivo più frequente di contatto, dopo quello con il medico di medicina generale, dei cittadini con le strutture del Servizio Sanitario Regionale. La specialistica ambulatoriale è un livello essenziale di assistenza che si contraddistingue per un sistema di offerta con una disponibilità di accesso fortemente diversificata per tempi di attesa, per distanza dal domicilio, per orari di erogazione e con una distribuzione disomogenea sul territorio in relazione alla densità abitativa, alla distribuzione\concentrazione delle tecnologie ad alta specializzazione e alla articolazione delle funzioni di riferimento regionale. Il diritto di libera scelta del cittadino fra le strutture pubbliche e private accreditate che erogano prestazioni sanitarie costituisce un ulteriore elemento di complessità della domanda. Le Aziende Sanitarie della nostra Regione hanno realizzato strategie di intervento per migliorare l’accessibilità alle cure specialistiche ambulatoriali sul fronte dell’efficienza dell’organizzazione dell’offerta e su quello dell’appropriatezza della domanda, strutturando l’organizzazione e la gestione dei Centri Unici di Prenotazione (CUP) per: − realizzare il CUP regionale, dove far convergere, integrare e presentare l’ intera offerta degli erogatori pubblici e privati regionali, semplificare l’accesso alle prestazioni specialistiche, agevolare il sistema di monitoraggio; − perfezionare il sistema di monitoraggio regionale dei tempi di attesa (tempo massimo\minimo dalla prenotazione all’erogazione della prestazione, numero di cittadini in attesa, presenza di criteri di priorità, monitoraggio delle prestazioni erogate in regime di libera professione). Le Aziende sanitarie hanno inoltre avviato iniziative (pubblicazione sui siti aziendali delle rilevazioni dei monitoraggi trimestrali, Conferenze dei Servizi), finalizzate ad informare i cittadini riguardo l’organizzazione dell’offerta ambulatoriale e i tempi di attesa registrati nelle diverse sedi di erogazione. ACC_PRO_02 Revisione n.04 – maggio 2011 Pagina 4 di 19 Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine Sezione 1 - Pagina 5 Nell’organizzazione dei percorsi di accesso alle cure specialistiche in regime ambulatoriale rimangono tuttora criticità e difficoltà per i cittadini, determinate dalla variabilità delle regole e delle procedure adottate dai CUP, dall’assenza di strumenti efficaci in grado di agevolare il cittadino nella fruizione delle prestazioni, dalla mancanza di informazioni complete riguardo le modalità di accesso, le procedure da osservare, le potenzialità dell’offerta dei diversi erogatori, i tempi di attesa. La normativa nazionale e regionale ha affrontato l’argomento dell’accessibilità al Servizio Sanitario all’interno del più ampio quadro dei Livelli Essenziali di Assistenza (L.E.A.) e dei tempi di attesa; in particolare con il “Piano nazionale di contenimento dei tempi di attesa 2006-2008” è previsto che le Regioni, attraverso i loro Piani, gestiscano “razionalmente il sistema degli accessi, tramite una riorganizzazione del sistema delle prenotazioni (CUP), che consenta di interfacciare in modo ottimale il complesso dell’offerta con quello della domanda di prestazioni, che sia in grado di differenziare le prestazioni per tipologia e criticità, individuare i percorsi diagnostico terapeutici prioritari e definirne le modalità di gestione”. Sulla base di queste indicazioni la Regione Friuli Venezia Giulia con DGR 288\2007 ha adottato il Piano regionale per il contenimento dei tempi di attesa che prevede, tra gli obiettivi che le aziende devono perseguire, la “realizzazione di un sistema regionale di prenotazione finalizzato a permettere una modalità omogenea di accesso all’intero catalogo di offerta regionale di prestazioni sanitarie ambulatoriali”. La L.R. n. 7 del 2009 individua, tra i principi cardine per il contenimento dei tempi d’attesa, la realizzazione di “un unico sistema regionale di prenotazione delle prestazioni sanitarie ambulatoriali” (art.2) e, in particolare, impegna le Aziende a “rendere trasparente l'offerta e omogenee le modalita' di accesso per tutti i cittadini, consentire economie gestionali, il monitoraggio costante dell'attivita' ambulatoriale, nonche' dei tempi di attesa” (art.16). 2. Scopo e valori L’AVUD si caratterizza per un’ampia diversificazione degli erogatori pubblici e privati accreditati e, per tale motivo, richiede di costruire un coordinamento e una correlazione tra le varie entità che erogano prestazioni, non solo per aumentare la capacità di risposta alla domanda, ma anche per predisporre un’organizzazione dei sistemi di accessibilità, attraverso CUP/punti di prenotazione, in modo che gli accessi e le prenotazioni siano gestiti con maggior efficienza e che ai cittadini vengano rese informazioni uniformi. Rendere uniformi le procedure di accesso alle cure specialistiche ambulatoriali, all’interno dell’organizzazione deputata alla prenotazione, contribuisce a: − convergere i bisogni del paziente, la missione e le risorse della organizzazione sanitaria; ACC_PRO_02 Revisione n.04 – maggio 2011 Pagina 5 di 19 Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine Sezione 1 - Pagina 6 − standardizzare il processo di accesso alle cure in regime ambulatoriale tramite strategie, protocolli e procedure scritte; − favorire la conoscenza, l’adozione, l’applicazione da parte del personale responsabile \ addetto ai CUP e altri punti di prenotazione delle procedure standardizzate; − predisporre i contenuti per la redazione di un “Carta dei servizi di accesso“ alle cure specialistiche ambulatoriali. I valori di universalità del Servizio Sanitario Regionale, di equità nell’accesso e nella fruizione delle prestazioni sanitarie, di trasparenza e di tracciabilità nei criteri e nei percorsi di accesso, di integrazione delle risorse e delle competenze che intervengono nei diversi contesti organizzativi e operativi ispirano l’organizzazione di coerenti flussi di informazione tra i diversi attori (medici prescrittori, medici specialisti erogatori di prestazioni, operatori dei CUP, cittadini) che intervengono nel processo prescrizione – prenotazione – erogazione. 3. Campo di applicazione Il presente documento trova applicazione nelle attività di prenotazione delle prestazioni specialistiche in regime ambulatoriale nelle strutture pubbliche e private accreditate dell’AVUD. 4. Destinatari Direzioni Sanitarie e Amministrative aziendali, Direzioni mediche presidi ospedalieri, Direzioni dei Distretti sanitari, Direzioni e personale dei CUP, operatori di Call Center e altro personale dei punti di prenotazione distribuiti sul territorio, medici prescrittori, Direzioni delle strutture private accreditate e loro personale dedicato alla prenotazione, Associazioni portatori di interesse dei cittadini. 5. Contenuto Modalità e procedure uniformi per: − regolamentare l’accesso alle prestazioni ambulatoriali richieste con ricetta regionale, ad accesso diretto e con altra modulistica autorizzata; − prenotare le prestazioni ordinate per classi di priorità (RAO); − uniformare le modalità operative in caso di inadeguatezza formale della richiesta. ACC_PRO_02 Revisione n.04 – maggio 2011 Pagina 6 di 19 Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine Sezione 1 - Pagina 7 6. Distribuzione La distribuzione viene assicurata mediante posta ordinaria, posta elettronica e attraverso riunioni informative con il personale delle strutture interessate. 7. Terminologia e abbreviazioni SSR Servizio Sanitario Regionale ASS Azienda per i Servizi Sanitari AOU Azienda Ospedaliera Universitaria AVUD Area Vasta udinese (ASS 3, ASS 4, ASS 5, AOU-UD) CUP Centro Unico di prenotazione RAO Raggruppamento d’Attesa Omogeneo (classi di priorità) CRS Carta dei servizi regionali 8. Storia del documento All’interno della cornice di riferimento concettuale e normativa riportata nella premessa, le Aziende sanitarie dell’AVUD con il Piano di contenimento dei tempi di attesa 2010, anche in considerazione dell’avvio operativo del CUP regionale e della esternalizzazione dei centri di prenotazione, hanno previsto di : − uniformare le modalità e le procedure adottate dalle strutture pubbliche e private accreditate che erogano prestazioni specialistiche in regime ambulatoriale; − disciplinare le procedure di prenotazione delle prestazioni oggetto di RAO; − regolamentare l’accesso alle prestazioni delle branche specialistiche per cui è previsto l’accesso diretto. Il presente documento costituisce pertanto la prima edizione (Versione n° 01 – ottobre 2010). 9. Indicatori e monitoraggio Tutte la aziende dell’AVUD adottano il documento che riporta la politica di accesso alle cure specialistiche ambulatoriali e si impegnano a diffonderlo ai destinatari. 10. Riferimenti Normativi − DPR 23/7/98 (Piano sanitario nazionale 1998 - 2000) − Accordo Stato Regioni 14/02/2002 n. 724 “Accordo tra il Governo le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sulle “modalità di accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche e indirizzi applicativi sulle liste d’attesa” ACC_PRO_02 Revisione n.04 – maggio 2011 Pagina 7 di 19 Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine Sezione 1 - Pagina 8 − D.P.C.M.16 aprile2002 ”Linee Guida sui criteri di priorità per l’accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche e D.P sui tempi massimi di attesa”; i contenuti dell’accordo sono stati inseriti nell’all.5 al D.P.C.M. 29 \11\2001; − Accordo Stato Regioni 11/07/2002 “Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sul documento di indicazioni per l’attuazione del punto a) dell’Accordo Stato Regioni del 14 febbraio 2002, sulle modalità di accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche e indirizzi applicativi sulle liste d’attesa” − Decreto 18 maggio 2004 “Applicazione delle disposizioni di cui al comma 2 dell’art.50 del D.L. 30.09.2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla L. 24.11.2003, n. 326, concernente la definizione dei modelli di ricettari medici standardizzati e di ricetta medica a lettura ottica”. − Intesa Stato Regioni 28/03/2006 − DGR 288 dd.16\02\2007”Piano regionale attuativo del piano nazionale di contenimento dei tempi di attesa per il triennio 2006-2008”; − Progetto Mattoni SSN Tempi di attesa 2006 − L.R. n.7 del 26 \03\2009 ”Disposizioni in materia di contenimento dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie nell’ambito del Servizio Sanitario Regionale” Allegato: "Protocollo per uniformare le modalità e le procedure di prenotazione delle prestazioni ambulatoriali" (revisione n° 02 – aprile 2011) ACC_PRO_02 Revisione n.04 – maggio 2011 Pagina 8 di 19 Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine ACC_PRO_xx Versione n.02 – gennaio 2011 Sezione 2 - Pagina 9 PROTOCOLLO PER UNIFORMARE LE MODALITÀ E LE PROCEDURE DI PRENOTAZIONE DELLE PRESTAZIONI AMBULATORIALI Redazione / Aggiornamento Aprile 2011 Giancarlo Miglio Lucia Stroili Giulia Marmai Ivana Burba Danilo Cleva Cristina Barazzutti Alberto Vicenzin Mario Barberi Michele Chittaro Paola Toscani Firma Verifica / Approvazione Data Danilo Spazzapan Luca Lattuada Maurizio Andreatti Fabrizio Fontana Firma Autorizzazione alla diffusione Data Danilo Spazzapan Firma RIFERIMENTI CHIAVE DEL PROTOCOLLO Capitolo Manuale JCI Argomento specifico ICD9-CM / MeSH MeSH Accesso all’assistenza e continuità delle cure Accesso Ambulatory Care Ambulatory Care Facilities ACC_PRO_02 Revisione n.02 – aprile 2011 Pagina 9 di 19 Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine Sezione 2 - Pagina 10 INDICE 1) Scopo Pag. 11 2) Campo di applicazione Pag. 11 3) Destinatari Pag. 11 4) Modalità di svolgimento delle attività Pag. 12 5) Responsabilità Pag. 16 6) Distribuzione Pag. 16 7) Terminologie e abbreviazioni Pag. 16 8) Storia del protocollo Pag. 16 9) Indicatori e monitoraggio Pag. 17 10) Riferimenti normativi Pag. 17 11) Allegati Pag. 18 ACC_PRO_02 Revisione n.04 – maggio 2011 Pagina 10 di 19 Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine Sezione 2 - Pagina 11 1) Scopo Il presente protocollo descrive le modalità di accesso del paziente alle prestazioni in regime ambulatoriale al fine di garantire omogeneità operativa al momento della prenotazione, chiarendo i principali dubbi interpretativi. In particolare sono contenute: − indicazioni sulle modalità di accesso (prescrizione e accesso diretto); − indicazioni operative per uniformare le modalità di prenotazione, con particolare riferimento alle prestazioni ordinate per priorità (vedi anche allegato 1); − indicazioni operative in caso di inadeguatezza formale della richiesta. 2) Campo di applicazione Il protocollo si applica a tutti i casi di accesso alla prenotazione di prestazioni di specialistica ambulatoriale su richiesta del Medico di Medicina Generale, del Pediatra di Libera Scelta e del Medico Specialista (primo accesso, controlli, follow up). L’ambito è quello delle prestazioni garantite dal Servizio Sanitario Regionale. 3) Destinatari Il protocollo è destinato a tutti gli operatori coinvolti nel percorso ambulatoriale. Le indicazioni contenute sono da ritenersi obbligatorie per tutti i soggetti impegnati nelle attività di prenotazione nel territorio dell’AVUD. Nello specifico sono interessati per competenza: - il CUP; - il Call Center interaziendale; - i Medici prescrittori; - le segreterie delle strutture aziendali interessate; - il personale medico e infermieristico delle strutture aziendali interessate; - le Farmacie e i MMG/PLS inseriti nel sistema di prenotazione. Il protocollo è destinato, per conoscenza, a: - Strutture aziendali di supporto per le attività in convenzione; - Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP); - Associazioni di cittadini. ACC_PRO_02 Revisione n.04 – maggio 2011 Pagina 11 di 19 Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine Sezione 2 - Pagina 12 4) Modalità di svolgimento delle attività 4.1 Prenotazione/accesso DOVE E COME AVVIENE LA PRENOTAZIONE Prenotazione per prima visita/accertamento diagnostico. La maggior parte delle prestazioni ambulatoriali e degli esami strumentali può essere prenotata presso i punti di prenotazione dell’AVUD (sportelli CUP, Farmacie, MMG/PLS) oppure telefonando al Call Center interaziendale. Per alcune prestazioni la prenotazione avviene direttamente presso le segreterie delle strutture cui afferiscono gli ambulatori dedicati. La prenotazione può essere fatta dall’interessato o da altra persona, purché in possesso della documentazione necessaria. Prenotazioni di controlli e follow up. La prenotazione dei controlli e follow up, di norma, avviene presso gli sportelli dei CUP aziendali o direttamente presso le segreterie delle strutture di riferimento. Presso le Aziende sono disponibili le informazioni riguardo le modalità di prenotazione e di accesso alle prestazioni ambulatoriali (siti Internet aziendali, URP, Carta dei Servizi, depliant e fogli informativi esposti presso le sedi aziendali). DOCUMENTI NECESSARI PER LA PRENOTAZIONE DELLA VISITA Al momento della prenotazione è necessario che il paziente sia in possesso della ricetta rilasciata dal MMG/PLS o dallo specialista. E’ inoltre necessario che abbia a disposizione la tessera sanitaria o carta dei servizi regionali (CRS). La ricetta deve essere compilata in ogni sua parte, in particolare deve comprendere: − dati identificativi del cittadino − eventuali esenzioni alla compartecipazione alla spesa − prestazione richiesta − classe di priorità, se prevista − quesito diagnostico. Il personale non può procedere alla prenotazione se l’utente non esibisce la ricetta. ACCESSO ALLA PRENOTAZIONE DI PRESTAZIONI SPECIALISTICHE AMBULATORIALI SENZA PRESENTAZIONE DELLA RICETTA Per le sotto indicate discipline specialistiche è prevista la possibilità di prenotare senza ricetta: odontoiatria, ginecologia, pediatria (limitatamente agli assistiti che non hanno scelto l’assistenza pediatrica di base), psichiatria e neuropsichiatria infantile, oculistica (limitatamente alle sole prestazioni optometriche), prestazioni erogate dai Consultorio familiare, prestazioni di prevenzione. Oltre a queste discipline, hanno possibilità di accesso diretto alle specifiche strutture sanitarie correlate con la patologia le categorie di assistiti riportate all’allegato 2 del presente documento. L’accesso diretto non esonera l’utente dalla prenotazione e dal pagamento del ticket, se dovuto. L’utente può, altresì, accedere alla prenotazione con prescrizione medica: − su carta intestata del medico (pagamento a tariffa intera); − su specifica modulistica aziendale (es. Commissione patenti); − su modulistica di altri Enti (es. INAIL), società sportive del CONI e affiliate al CONI. TEMPI DI ATTESA E CRITERI DI PRIORITÀ PREVISTI I tempi di attesa per l’accesso alle prestazioni ambulatoriali sono definiti dalla normativa regionale (DGR n.288/07 e L.R. 7/09). Per alcune tipologie di prestazioni, sono definiti e concordati a livello regionale o di AVUD, criteri clinici che ordinano l’accesso alle prestazioni con tempistica differenziata (R.A.O.). ACC_PRO_02 Revisione n.04 – maggio 2011 Pagina 12 di 19 Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine Sezione 2 - Pagina 13 Per tali prestazioni sulla ricetta deve essere contrassegnata la classe di priorità, secondo le indicazioni della tabella sottostante: Codice Tempi di intervento U = urgente Entro 24/72 ore. La gestione di queste richieste avviene secondo percorsi definiti a livello aziendale. B = breve Entro 10 giorni. D = differita Entro 30 (visita) o 60 (esami strumentali) giorni. P = programmata Entro 180 giorni (120 gg per alcune prestazioni identificate annualmente dalla Regione). Se la ricetta non riporta indicazione di priorità per prestazioni che la prevedano, la prenotazione viene effettuata in un’agenda con criteri non definiti; qualora l’assistito non accetti la data di prenotazione, l’operatore invita l’assistito a contattare il prescrittore per valutare la congruenza della prenotazione con il quadro clinico. Se viene indicata la priorità e non sono attive agende differenziate per priorità di accesso, l’operatore assegna il primo posto disponibile e invita l’assistito a contattare il prescrittore per valutare la congruenza della prenotazione con il quadro clinico. L’intervallo di tempo massimo, in cui è possibile utilizzare ai fini della prenotazione una ricetta con l’esplicitazione del codice di priorità, è definito dal tempo associato al codice di priorità stesso a partire dal momento in cui l’assistito contatta le strutture di prenotazione. Scaduti tali termini, il diritto definito dal criterio di priorità deve essere esplicitamente riconfermato / aggiornato dal prescrittore, pur restando valida la prescrizione. (DGR 2384/2010 - Linee di gestione del SSR 2011) INFORMAZIONI DA CONSEGNARE AL PAZIENTE AL MOMENTO DELLA PRENOTAZIONE Al momento della prenotazione presso i punti CUP vengono rilasciati al paziente: - un promemoria con indicate data, ora, sede di esecuzione della prestazione; - l’informativa specifica, qualora prevista, per la preparazione alla prestazione. Nel caso di prenotazione telefonica, le stesse informazioni vengono trasmesse verbalmente e comunque l’utente viene invitato a rivolgersi al punto CUP più vicino per la stampa del promemoria e delle avvertenze/modalità di preparazione alla prestazione. 4.2 Indicazioni per la prenotazione delle prestazioni ordinate secondo criteri di priorità PRENOTAZIONE SECONDO CRITERI DI PRIORITA’ U – URGENTE B – BREVE ACC_PRO_02 Revisione n.04 – maggio 2011 Il rispetto dei tempi definiti dalle classi di priorità viene garantito solo per le prestazioni per le quali siano stati concordati i criteri di priorità con Medici specialisti e MMG/PLS e siano stati formalizzati dalle Aziende dell’AVUD. Il CUP ed il Call Center non gestiscono le richieste di prestazioni urgenti (per definizione non programmabili). La gestione di queste richieste avviene secondo percorsi definiti a livello aziendale. Deve trovare risposta entro 10 giorni. Il paziente deve essere informato che l’obbligo del rispetto dei tempi di attesa viene assicurato tra le strutture pubbliche e private accreditate dell’AVUD. L’intervallo di tempo massimo in cui è possibile utilizzare ai fini della prenotazione una ricetta con l’esplicitazione del codice di priorità è definito dal tempo associato al codice di priorità stesso, a partire dal momento in cui l’assistito contatta le strutture di prenotazione. La priorità può essere applicata solo nei casi in cui la prestazione venga richiesta prima dello scadere della priorità indicata. Scaduti tali termini, il diritto definito dal criterio di priorità deve essere esplicitamente riconfermato / aggiornato dal Pagina 13 di 19 Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine Sezione 2 - Pagina 14 prescrittore, pur restando valida la prescrizione. (DGR 2384/2010 Linee di gestione del SSR 2011). In tali casi il medico prescrittore deve modificare la data della ricetta (barrare lasciando visibile la data precedente, riportare la nuova data e siglare la modifica) e/o modificare la classe di priorità. Qualora non ci sia disponibilità in Area Vasta nei termini previsti, l’utente che si presenta allo sportello viene invitato a seguire i percorsi già definiti da ciascuna azienda o in AVUD (per alcune prestazioni identificate, fare riferimento alla procedura “Mancato rispetto dei tempi massimi garantiti in AVUD”). In caso di prenotazione al Call center l’utente viene invitato a rivolgersi ad una delle strutture di offerta presenti nell’Azienda di appartenenza. D – DIFFERIBILE P – PROGRAMMABILE Deve trovare risposta entro 30 giorni (visite)/60 giorni (esami strumentali). Il paziente deve essere informato che l’obbligo del rispetto dei tempi di attesa viene assicurato tra le strutture pubbliche e private accreditate dell’AVUD. L’intervallo di tempo massimo in cui è possibile utilizzare ai fini della prenotazione una ricetta con l’esplicitazione del codice di priorità è definito dal tempo associato al codice di priorità stesso a partire dal momento in cui l’assistito contatta le strutture di prenotazione. La priorità può essere applicata solo nei casi in cui la prestazione venga richiesta prima dello scadere della priorità indicata. Scaduti tali termini, il diritto definito dal criterio di priorità deve essere esplicitamente riconfermato / aggiornato dal prescrittore, pur restando valida la prescrizione. (DGR 2384/2010 Linee di gestione del SSR 2011). In tali casi il medico prescrittore deve modificare la data della ricetta (barrare lasciando visibile la data precedente, riportare la nuova data e siglare la modifica) e/o modificare la classe di priorità. Qualora non ci sia disponibilità in Area Vasta nei termini previsti, l’utente che si presenta allo sportello viene invitato a seguire i percorsi già definiti da ciascuna azienda. Deve trovare risposta entro 180 giorni (120 gg per alcune prestazioni identificate annualmente dalla Regione). Il paziente deve essere informato che l’obbligo del rispetto dei tempi di attesa viene assicurato tra le strutture pubbliche e private accreditate dell’AVUD. L’intervallo di tempo massimo in cui è possibile utilizzare ai fini della prenotazione una ricetta con l’esplicitazione del codice di priorità è definito dal tempo associato al codice di priorità stesso, a partire dal momento in cui l’assistito contatta le strutture di prenotazione. La priorità può essere applicata solo nei casi in cui la prestazione venga richiesta prima dello scadere della priorità indicata. Scaduti tali termini, il diritto definito dal criterio di priorità deve essere esplicitamente riconfermato / aggiornato dal prescrittore, pur restando valida la prescrizione. (DGR 2384/2010 Linee di gestione del SSR 2011). In tali casi il medico prescrittore deve modificare la data della ricetta (barrare lasciando visibile la data precedente, riportare la nuova data e siglare la modifica) e/o modificare la classe di priorità. Qualora non ci sia disponibilità in Area Vasta nei termini previsti, l’utente che si presenta allo sportello viene invitato a seguire i percorsi già definiti da ciascuna azienda o in AVUD (per alcune prestazioni identificate fare riferimento alla procedura “Mancato rispetto dei tempi massimi garantiti in AVUD”). In caso di prenotazione al Call center l’utente viene invitato a rivolgersi ad una delle strutture di offerta presenti nell’Azienda di appartenenza. ACCESSIBILITA’ ALLA PRENOTAZIONE SECONDO ACC_PRO_02 Revisione n.04 – maggio 2011 L’accesso alla prenotazione nel rispetto dei tempi definiti dalle classi di priorità viene Pagina 14 di 19 Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine CRITERI DI PRIORITA’ ACCESSO ALLA PRENOTAZIONE CON RICETTA SENZA INDICAZIONE DI PRIORITA’ (QUALORA DEFINITA) Sezione 2 - Pagina 15 garantito a tutti gli assistiti. La ricetta senza indicazione di priorità prevede la prenotazione identificata con valore N (non definito). La prenotazione viene effettuata in un’agenda con criteri non definiti. Qualora l’assistito non accetti la data di prenotazione, l’operatore lo invita a contattare il prescrittore per valutare la congruenza della prenotazione con il quadro clinico. 4.3 Indicazioni operative in caso di inadeguatezza formale della richiesta QUESITO/PROBLEMA L’UTENTE NON ESIBISCE ALCUNA TESSERA SANITARIA O CRS RICETTA SENZA CODICE FISCALE RICETTA CON DESCRIZIONE PER ESTESO “URGENTE”, SENZA INDICAZIONE DELLA CLASSE DI PRIORITA’ E/O QUESITO CLINICO RICETTA SENZA QUESITO CLINICO (SIA PER RICHIESTA DI VISITA CHE DI ESAME STRUMENTALE) RICETTA CON DESCRIZIONE PER ESTESO “PRIORITARIO” O “CON CORTESE SOLLECITUDINE” SENZA INDICAZIONE DELLA CLASSE DI PRIORITA’ RICETTA CON PRESCRIZIONE DI “CONTROLLO” E INDICAZIONE DELLA CLASSE DI PRIORITÀ ACCETTATO DA OPERATORE MODALITA’/NOTE/RISPOSTE Sì Procedere alla prenotazione. La tessera sanitaria o la CRS non è necessaria per la prenotazione. Sì Procedere alla prenotazione. L’operatore deve riportare nel campo note la frase “CF assente” (*) Sì Interpretare come indicazione di classe di priorità “U”, applicando la procedura utilizzata in caso di richiesta urgente. No Sì Sì Sì RICETTA CON PIÙ DI OTTO PRESTAZIONI Sì RICETTA CON PRESTAZIONI DI DIVERSA BRANCA SPECIALISTICA Sì RICETTA CON Sì ACC_PRO_02 Revisione n.04 – maggio 2011 Il quesito clinico o problema/sintomo deve essere sempre riportato sulla ricetta. Prenotazione allo sportello: qualora la ricetta non riporti il quesito clinico, non vi sono le condizioni per procedere alla prenotazione. Prenotazione telefonica: nell’impossibilità di verificare la presenza del quesito clinico, l’operatore procede alla prenotazione, riportando nel campo note la frase “Senza quesito clinico” (*) Se non c’è indicazione di priorità e sono attive agende per priorità, la prenotazione viene effettuata in un’agenda con criteri non definiti. Qualora l’assistito non accetti la data di prenotazione, l’operatore invita l’assistito a contattare il prescrittore per valutare la congruenza della prenotazione con il quadro clinico. Le classi di priorità NON valgono per i controlli. La prestazione deve essere inserita nelle agende dedicate ai “controlli”. Accettare le prime 8 prestazioni con riferimento alla ricetta e gestire le rimanenti utilizzando la ricetta virtuale. L’inserimento delle prestazioni prescritte deve essere effettuato dall’operatore rispettando la sequenza con cui il prescrittore le ha riportate sulla ricetta, evitando ogni valutazione. L’operatore deve riportare nel campo note la frase “Oltre 8 prestazioni” (*) Inserire le prestazioni di una branca con riferimento alla ricetta e gestire le prestazioni appartenenti ad una branca diversa, utilizzando la ricetta virtuale. La ricetta con prestazioni di una branca specialistica può contenere prestazioni del gruppo “Altre prestazioni” e prestazioni multibranca. L’operatore deve riportare nel campo note la frase “Branche diverse” (*). Inserire le prestazioni esenti con riferimento alla ricetta e gestire le Pagina 15 di 19 Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine Sezione 2 - Pagina 16 PRESTAZIONI ESENTI E NON ESENTI prestazioni non esenti, utilizzando la ricetta virtuale. L’operatore deve riportare nel campo note la frase “Non esenti” (*). (*) In attesa di adeguare il sistema informativo con l’introduzione delle note predefinite, le Aziende predispongono un sistema di verifica delle inadeguatezze relative alle prescrizioni. 5) Responsabilità L’articolazione delle responsabilità per l’applicazione e l’utilizzo del protocollo da parte delle strutture interessate è conseguente al modello organizzativo delle singole Aziende dell’AVUD. 6) Distribuzione La distribuzione viene assicurata mediante posta ordinaria, posta elettronica e attraverso riunioni informative con il personale delle strutture interessate. Ogni Azienda utilizza le modalità divulgative che ritiene più efficaci. 7) Terminologie e abbreviazioni SSR CUP URP RAO CRS CF AVUD MMG PLS INAIL CONI Servizio Sanitario Regionale Centro Unico di Prenotazione Ufficio Relazioni con il Pubblico Raggruppamenti di Attesa Omogenei (classi di priorità) Carta dei servizi regionali Codice fiscale Area Vasta udinese (ASS 3, ASS 4, ASS 5, AOU-UD) Medico di Medicina Generale Pediatra di Libera Scelta Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro Comitato Olimpico Nazionale Italiano 8) Storia del protocollo Revisione 01 02 03 04 Data Gennaio 2011 Marzo 2011 Aprile 2011 Maggio 2011 Motivo Aggiornamento a seguito di indicazioni regionali (DGR 2384 del 25.11.2010 Linee per la gestione SSR 2011 Aggiornamento a seguito delle consultazioni con i portatori di interesse Aggiornamento a seguito delle indicazioni regionali (ex DGR 597 del 08/04/2011) Adozione del documento da parte delle Aziende dell’AVUD ACC_PRO_02 Revisione n.04 – maggio 2011 Prossima revisione/aggiornamento 2 anni dall’ultima revisione o prima se necessario Pagina 16 di 19 Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine Sezione 2 - Pagina 17 9) Indicatori e monitoraggio Indicatore: Rapporto % di personale addetto agli sportelli CUP che è stato informato/formato riguardo i contenuti del protocollo. Monitoraggio del valore % al 30 settembre 2011. Rapporto % N. di unità di personale addetto agli sportelli CUP informato/formato N. di unità di personale addetto agli sportelli CUP 10) Riferimenti normativi - Legge n.724 del 23/12/1994 “Misure di razionalizzazione della finanza pubblica”; D.Lgs. n.124 del 24/09/1998 “Ridefinizione del sistema di partecipazione al costo delle prestazioni sanitarie e del regime delle esenzioni”; D.Lgs. n.229 del 19/06/1999 “Norme per la razionalizzazione del SSN a norma dell’art.1 della L. 30/11/98 n.419”; DPCM 29/11/2001 “Definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza”, Pubblicato nella Gazz. Uff. 8 febbraio 2002, n. 33, S.; Accordo Stato Regioni 14/02/2002 n. 724 “Accordo tra il Governo le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sulle modalità di accesso alle prestazioni diagnostiche e terapeutiche e indirizzi applicativi sulle liste d’attesa” Decreto ministeriale 18 maggio 2004 “Applicazione delle disposizioni di cui al comma 2 dell’art.50 del D.L. 30.09.2003, n. 269, convertito, con modificazioni, dalla L. 24.11.2003, n. 326, concernente la definizione dei modelli di ricettari medici standardizzati e di ricetta medica a lettura ottica”. Accordo Stato Regioni del 28 marzo 2006 “Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e di Bolzano sul Piano Nazionale di contenimento dei tempi di attesa per il triennio 2006-2008, di cui all’articolo 1, comma 280 della legge 23 dicembre 2005, n.266”; Piano Sanitario Nazionale 2006-2008 Il Piano prevede al punto 4.4 "La promozione del Governo clinico e la qualità nel SSN compresa la tematica delle liste di attesa” Accordo Collettivo Nazionale per la Disciplina dei Rapporti con i Medici di Medicina Generale quadriennio 2006-2009, ai sensi dell’art.8 Del D.Lgs. N. 502 del 1992 e successive modificazioni ed integrazioni; DGR Friuli Venezia Giulia n. 3034 del 09/10/1997 “Programma regionale per la Carta dei Servizi”; DGR Friuli Venezia Giulia n. 2747 del 29/07/2002 “Provvedimenti urgenti in materia sanitaria”; DGR Friuli Venezia Giulia n. 288 del 16/02/2008 “Piano Regionale attuativo del piano nazionale di contenimento dei tempi di attesa per il triennio 2006-2008”; Legge Regionale Friuli Venezia Giulia n. 7 del 06/04/2009 “Disposizioni in materia di contenimento dei tempi di attesa delle prestazioni sanitarie nell’ambito del servizio Sanitario Regionale”. Delibera del Direttore Generale dell’ASS 4 “Medio Friuli” n. 128 del 31.03.2010 “Approvazione del Piano attuativo di Area Vasta per il contenimento dei tempi di attesa anno 2010” DGR Friuli Venezia Giulia n. 2384 del 25.11.2010 “LR 49/1996 , art 12 - Linee annuali per la gestione del Servizio Sanitario Regionale anno 2011: approvazione definitiva” DGR Friuli Venezia Giulia 597 del 08.04.2011 “ LR 49/1996, artt. 16 e 20 – Programmazione annuale 2011 e pluriennale 2010-2012 del Servizio Sanitario regionale” NOMINATIVI DEI PROFESSIONISTI PARTECIPANTI AL GRUPPO DI LAVORO ACCESSIBILITA’ ALLE CURE SPECIALISTICHE IN REGIME AMBULATORIALE Professionisti delle Dir. Sanitarie aziendali con compiti di coordinamento e raccordo AOU – Udine dr. Mario Barberi, dott.ssa Paola Toscani ASS 3 Dott.ssa Ivana Burba, dr. Danilo Cleva, dott.ssa Brigida Tricase ASS 4 dr. Giancarlo Miglio, dr.ssa Lucia Stroili, Tiziana Zoratti, Giulia Marmai ASS 5 Dott.ssa Cristina Barazzutti, dott. Alberto Vicenzin ACC_PRO_02 Revisione n.04 – maggio 2011 Pagina 17 di 19 Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine Sezione 2 - Pagina 18 Allegato 1 Procedura per l’operatore CUP Indicazioni per l’operatore: - - - - Identificare correttamente l’assistito e verificare i dati anagrafici (dati radice); inserire e/o controllare il recapito telefonico; inserire i dati della ricetta (contratto, codice esenzione, data, numero, priorità clinica dove prevista); inserire la prestazione prescritta; qualora la ricetta non riporti il quesito clinico, non vi sono le condizioni per procedere alla prenotazione. Nell’impossibilità di verificare la presenza del quesito clicnico (es. prenotazione telefonica), l’operatore procede alla prenotazione, riportando nel campo note la frase “Senza quesito clinico”; riferire all’utente la prima data disponibile e la relativa struttura; se richiesto dall’utente riferire altre disponibilità nel rispetto dei tempi indicati dalla priorità; nei casi in cui non ci siano disponibilità in Area Vasta nei termini previsti, l’utente che si presenta allo sportello viene invitato a seguire i percorsi già definiti da ciascuna azienda o in AVUD (per alcune prestazioni: procedura “Mancato rispetto dei tempi massimi garantiti in AVUD”). In caso di prenotazione al Call center l’utente viene invitato a rivolgersi ad una delle strutture di offerta presenti nell’Azienda di appartenenza; verificare l’eventuale presenza di altro appuntamento per lo stesso paziente e per la stessa prestazione: non essendo ammessa la compresenza di più appuntamenti per la stessa prestazione, l’operatore dovrà invitare l’utente a scegliere quale appuntamento intende confermare e successivamente procede d’ufficio all’annullamento dell’altro appuntamento inserendo nel campo note “Già presente appuntamento”; leggere accuratamente le Avvertenze collegate alla prestazione richiesta; indicare all’utente, nei casi di prenotazione telefonica, il punto CUP più vicino, a cui può rivolgersi per farsi stampare la modalità di preparazione ed il promemoria dell’appuntamento; avvertire l’utente che potrebbe essere richiamato dalla struttura stessa per la conferma dell’appuntamento e la verifica sulla corretta conoscenza delle modalità di preparazione; l’operatore eviterà di esprimere qualsiasi parere, anche se espressamente richiesto dall’utente, in merito alla scelta della tipologia di accesso, alla validità della prestazione, alla competenza dei professionisti, alla scelta della sede di erogazione o del Medico erogatore. Non fornirà pareri o consigli in merito al percorso diagnostico terapeutico, alla diagnosi o altri aspetti non propriamente inerenti la prenotazione e non di propria competenza. ACC_PRO_02 Revisione n.04 – maggio 2011 Pagina 18 di 19 Azienda per i Servizi Sanitari n. 3 “Alto Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 4 “Medio Friuli” Azienda per i Servizi Sanitari n. 5 “Bassa Friulana” Azienda Ospedaliero Universitaria “Santa Maria della Misericordia” di Udine Sezione 2 - Pagina 19 Allegato 2 Indicazioni all’accesso diretto/accesso facilitato per le prestazioni di specialistica ambulatoriale Presso le sole strutture pubbliche, tutti gli assistiti possono accedere direttamente alla prenotazione, anche senza la richiesta del medico curante (accesso diretto/ accesso facilitato), limitatamente alla sola prima visita e alle viste successive di controllo, alle branche specialistiche riportate di seguito: 1. odontoiatria; 2. ginecologia; 3. pediatria (limitatamente agli assistiti che non hanno scelto l’assistenza pediatrica di base); 4. psichiatria e neuropsichiatria infantile; 5. oculistica, limitatamente alle sole prestazioni optometriche; 6. consultorio familiare(*); 7. prestazioni di prevenzione. L’accesso diretto alle visite specialistiche ambulatoriali non esonera l’utente dalla prenotazione e dal pagamento del ticket, fatte salve le eventuali esenzioni. Per ulteriori prestazioni conseguenti all’accesso diretto, lo specialista provvede direttamente alla relativa prescrizione, utilizzando il ricettario SSN. Per le categorie di assistiti riportate di seguito è previsto l’accesso diretto alle strutture specialistiche inerenti la propria condizione patologica o fisiologica: ¾ soggetti affetti da fibrosi cistica : nei presidi di riferimento per la cura e la prevenzione di tale malattia, Legge n. 548 del 23/12/1993 e succ. modifiche e integrazioni; ¾ pazienti diabetici: nei servizi di diabetologia; ¾ pazienti in trattamento dialitico(**): nei servizi di dialisi; ¾ donatori di sangue o di organo, ivi compresi i donatori di midollo: nelle strutture che effettuano gli accertamenti in rapporto agli atti di donazione; ¾ pazienti trapiantati e in attesa di trapianto(**) : nelle strutture che effettuano prestazioni inerenti il trapianto; ¾ tossicodipendenti (***) : nei SERT; ¾ soggetti affetti da HIV o sospetti di esserlo (***) : nelle strutture di prevenzione e nei centri di riferimento specialistici. (*) per le visite e le prestazioni effettuate presso il consultorio (circ. DRS prot.13306/Amm.3.1.7. del 19/06/98) non è dovuto il pagamento del ticket, ad esclusione di quello relativo al Pap-test, qualora lo stesso non rientri nei criteri definiti dalle disposizioni regionali. (**) Per quanto riguarda i dializzati e i soggetti trapiantati, l’esenzione è totale anche per gli ulteriori accertamenti richiesti nell’ambito delle apposite strutture di riferimento, in quanto assimilabili a prestazioni di day-hospital. (***) Per i soggetti tossicodipendenti e quelli affetti da HIV, o sospetti, le eventuali ulteriori prestazioni, se richieste nell’ambito di piani diagnostico-terapeutici predisposti dalle strutture che hanno in carico tali pazienti, sono fruibili in esenzione totale in quanto per le stesse si ravvisano le condizioni di prevalente interesse della collettività. Riferimenti normativi: − − − − − Circolare regionale 08.07.1996 – Prot 11298/san.8 Disposizioni in materia di esenzione dalla partecipazione alla spesa Circolare regionale 05.12.1997 - Prot. 18103/San.8 – “Esenzione pazienti affetti da diabete mellito” DGR 3829 del 19/12/1997 “…Approvazione Tariffario regionale valido a decorrere dal 01/01/1998 per le prestazioni specialistiche ambulatoriali, ivi compresa la diagnostica strumentale e dli laboratorio” - Allegato 6 “Applicazione del Nomenclatore-tariffario e regole per il Sistema Informativo Regionale sull’Attività Specialistica Ambulatoriale per il 1998” Circolare regionale 19.06.1998 Prot. 13306/Amm.3.1.7 “Prestazioni rese dai Consultori famigliari” Circolare regionale 10.02.2006 Prot. 3299/SAN “Esenzioni ticket per soggetti dipendenti da sostanze stupefacenti, psicotrope e da alcol” ACC_PRO_02 Revisione n.04 – maggio 2011 Pagina 19 di 19