SEZIONE PRIMA GENERALITA’ 1.1. OGGETTO L'intervento edilizio, organizzato secondo lotti successivi, è finalizzato al recupero, riuso e riqualificazione funzionale del Castello di Casale Monferrato (AL), avente per oggetto il trasferimento della biblioteca civica e delle attività socio-culturali ad essa connesse. In particolare l’appalto ha per oggetto l'esecuzione di tutte le opere e provviste relative al 4° lotto del progetto definitivo ed esecutivo, riguardante le opere di completamento delle maniche meridionale e orientale con la formazione di spazi amministrativi, sale di consultazione, depositi libri e il recupero funzionale delle aree esterne degli spalti. Il presente Capitolato Speciale di Appalto contiene la relazione tecnica specialistica e le specifiche tecniche in relazione agli interventi relativi agli impianti fludomeccanici ed elettrici. Per la Parte Amministrativa Generale si fa riferimento al Capitolato Speciale d’Appalto redatto per l’intero intervento di ristrutturazione dallo studio incaricato della progettazione delle opere edili. In particolare il presente progetto esecutivo individua le opere relative agli impianti termici e di trattamento dell’aria, degli impianti idrosanitari, degli impianti elettrici e speciali e dei presidi antincendio da realizzare nell’ambito della ristrutturazione dell’edificio in oggetto. In relazione alla particolare e specifica destinazione d'uso del fabbricato, gli impianti sono stati sviluppati in modo tale da rispondere alle prescrizioni normative vigenti in materia, ed al tempo stesso consentire un adeguato utilizzo degli impianti e delle strutture sia in termini di efficienza che di sicurezza. Nella presente relazione tecnica di calcolo e dimensionamento vengono individuati i dati progettuali in relazione alle soluzioni adottate e nel rispetto delle vigenti leggi e norme che regolamentano il settore. Tutti gli impianti in progetto sono da intendersi dati in opera a perfetta regola d'arte, funzionanti e completi in ogni loro parte, anche se non espressamente specificato nella descrizione delle opere. pag. 1 SEZIONE SECONDA DATI DI CALCOLO E DIMENSIONAMENTO – IMPIANTI TERMICI 2.1. DATI TERMOIGROMETRICI DI PROGETTO Alla base dei calcoli di progetto vengono assunti i seguenti dati di riferimento. a) Località: Provincia Altitudine Gradi giorno Zona climatica Classificazione edificio Orario di funzionamento b) Condizioni termiche e igrometriche esterne - c) Casale Monferrato (AL) Alessandria 116 m s.l.m. 2815 E E.4(2) – Edifici adibiti ad attività ricreative quali mostre, musei e biblioteche ed assimilabili 14 ore giornaliere dal 15 ottobre al 15 aprile INVERNO - 8 °C - 9 °C 80 % ---- temperatura esterna b.s. temperatura esterna b.u. umidità relativa esterna escursione termica giornaliera Condizioni termiche e igrometriche ambiente INVERNO ESTATE 20 °C 26 °C 13 °C 19 °C 45 % 50 % ±1 °C ±5 % temperatura ambiente b.s. temperatura ambiente b.u. umidità relativa ambiente Tolleranza sui valori di temperatura: Tolleranza sui valori di umidità relativa d) ESTATE 30,5 °C 22,5 °C 50 % 11 °C Portata aria Per gli ambienti verranno utilizzate unità di trattamento aria in grado di introdurre aria di rinnovo in funzione dell’effettivo affollamento o delle condizioni termoigrometriche interne, in ragione comunque non inferiore ai valori prescritti dalla norma UNI 10339. pag. 2 e) Velocità dell’aria I diffusori e le bocchette di ripresa verranno dimensionati per contenere la velocità massima dell’aria nel volume occupato entro 0,10 m/s (UNI 10339 - prospetto X) La velocità dell’aria nei canali sarà mantenuta ad un valore inferiore a 6 m/s per contenere i livelli sonori a valori trascurabili. f) Umidità dell’aria Il controllo dell’umidità interna verrà realizzato in inverno attraverso un sistema di umidificazione adiabatica ad acqua a perdere e in estate attraverso la condensazione dell’aria sulle batterie di refrigerazione. g) Filtrazione La sezione di filtrazione sarà costituita nel modo seguente: -sezione di prefiltrazione con filtri rigenerabili piani in fibre di poliestere apprettate con resine sintetiche classe G3 efficienza 80%; -sezione di filtrazione con filtri a tasche rigide con celle in fibra di vetro submicronica montate su appositi controtelai dotate di guarnizione di tenuta e fissaggio a molla, classe F7 efficienza 85%. La sezione filtrante dovrà essere tale da poter procedere agevolmente alla sostituzione periodica dei filtri. h) Caratteristiche fluidi disponibili Acqua calda - temperatura acqua in sottocentrale - salto termico impianto 65 °C 10 °C Acqua refrigerata - temperatura acqua in sottocentrale - salto termico impianto 7 °C 5 °C i) l) Velocità dell'acqua nelle tubazioni tubazioni principali 1-2 m/s tubazioni secondarie 0,5-1 m/s derivazioni ai corpi scaldanti 0,2-0,5 m/s Velocità dell'aria Le canalizzazioni sono state dimensionate per i seguenti valori indicativi delle velocità di convogliamento dell'aria, in funzione sia delle perdite di carico ammissibili nel circuito e del livello sonoro che si vuole mantenere in ambiente: Canalizzazioni (Norme UNI 10381-1-2) Presa d'aria esterna Premente ventilatore U.T.A. Canali principali Canali secondari Tronchi terminali 4.0 m/s 5.0 - 8.0 m/s 4.0 - 5.0 m/s 3.0 - 4.0 m/s 1,5 – 3,0 m/s pag. 3 Velocità dell'aria attraverso le batterie U.T.A. Batteria di riscaldamento 2.5 - 3.0 m/s Batteria di raffreddamento 2.0 - 2.6 m/s Il calcolo è stato seguito secondo il metodo a perdita di carico costante per canali a bassa velocità. m) Livelli sonori Il livello sonoro ponderato A, misurato negli ambienti in condizioni di arredamento medio, è la grandezza fonometrica a cui riferirsi (almeno per i rumori di tipo stazionario) secondo la norma UNI 8199 - 1981; tale livello non dovrà superare il livello di fondo fissato in 25 dB(A) di 3 dB: ne consegue che il rumore ambiente ad impianti funzionanti non dovrà mai superare i 28 dB(A). n) Energia elettrica - corrente trifase - tensione 400 V + N + T - frequenza 50 Hz - grado minimo di protezione impianti di sottocentrale e locali con presenza di acqua IP55 2.2. CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO L’impianto termico sarà del tipo a tutt’aria per la sala biblioteca (manica orientale piano secondo e soppalco e manica meridionale piano secondo), mentre per gli uffici (manica meridionale piano primo) sarà a ventilconvettori e aria primaria. I fluidi termovettori (acqua calda e acqua refrigerata) saranno prodotti centralmente nelle centrali tecnologiche predisposte nei lotti precedenti di intervento. Gli impianti progettati saranno in grado di svolgere le funzioni nel seguito descritte: controllo delle condizioni termiche e igrometriche ambientali invernali ed estive; rinnovo dell’aria ambiente controllato in ragione dei valori minimi prescritti; controllo della qualità dell’aria introdotta mediante filtrazione dell’aria immessa. 2.3. RICAMBI D’ARIA L’aerazione dei locali sarà garantita tramite impianti di ventilazione meccanica controllata rispondenti alla norma UNI 10339 prospetto III (impianti di aria primaria di rinnovo). La esplusione dell’aria avviene dai servizi igienici attraverso valvole di ventilazione. L’aria viene convogliata in condotti singoli ed espulsa a livello della copertura dell’edificio. Saranno adottati ventilatori di estrazione di tipo centrifugo in linea. In tal modo l’aerazione dei servizi igienici privi di aerazione naturale diretta sarà in grado di assicurare un coefficiente di ricambio minimo di 8 vol/h (UNI 10339) in espulsione forzata a funzionamento pag. 4 intermittente comandata dall’accensione della luce nel locale (con temporizzazione per assicurare i ricambi minimi prescritti dalle normative). La determinazione delle portate di aria di rinnovo viene eseguita con riferimento alle indicazioni della norma UNI 10339 e delle Linee Guida ASL, e risulta dal seguente prospetto. Locale Altezza [m] Ufficio B16 36,1 2,85 102,9 2 40,4 80,8 100 Disimpegno B17 9,87 2,6 25,7 / / / / Antibagno B18 5,29 2,6 13,8 / / / / WC disabile (°) B18 3,98 2,4 9,6 / 12 114,6 100 WC (°) B18 1,1 2,4 2,6 / 12 31,7 50 WC (°) B18 1,1 2,4 2,6 / 12 31,7 50 Locale server B19 3,03 2,6 7,9 1 25,7 25,7 50 Archivio B20 1,81 2,6 4,7 / 5,5 10,0 50 Disimpegno B21 12,11 2,6 31,5 / / / / Uff. amministrativi B22 41,53 2,85 118,4 4 40,4 161,6 150 Uff. amministrativi B23 29,69 2,85 84,6 2 40,4 80,8 100 Uff. dirigenziale B24 15,31 2,85 43,6 3 40,4 121,2 100 Uff. dirigenziale B25 15,28 2,85 43,5 3 40,4 121,2 100 779,3 850 Piano PRIMO MANICA MERIDIONALE TOTALE 176,2 491,4 Portata di Portata rinnovo aria Volume Affolla per rinnovo netto mento persona 3 calcolata [pers] [m ] [m³/h/pers] [m³/h] o [vol/h] Portata aria rinnovo adottata [m³/h] (‘) Locale Superficie pavimento [m2] Altezza [m] Accoglienzaprestito C16 35,95 2,75 98,9 11 20,2 222,2 200 Sala scaffale aperto C17 41,63 2,75 114,5 12 20,2 242,2 250 Sala scaffale aperto C18 42,57 2,75 117,1 13 20,2 262,6 250 Emeroteca C19 62,88 2,75 172,9 19 20,2 383,8 400 1110,8 1100 MANICA MERIDIONALE Piano SECONDO Portata di Portata rinnovo aria Volume Affolla per rinnovo netto mento persona [pers] calcolata [m3] [m³/h/pers] [m³/h] o [vol/h] Superficie pavimento [m2] TOTALE 183,03 pag. 5 Portata aria rinnovo adottata [m³/h] (‘) Altezza [m] Antibagno C21 5,37 2,6 14,0 / / / / WC disabile (°) C21 3,45 2,4 8,3 / 12 99,6 100 WC (°) C21 1,42 2,4 3,4 / 12 40,8 50 Libri+ consultazione C22 64,66 3,7 239,2 19 20,2 383,8 400 Libri+ consultazione C23 159,62 4,09 652,8 48 20,2 969,6 950 Libri+ consultazione C24 126,73 4,09 518,3 38 20,2 767,6 750 Libri+ consultazione C25 91,1 4,5 410,0 27 20,2 545,4 550 Libri+ consultazione C26 55,72 5 278,6 17 20,2 343,4 350 Saletta consultazione C27 61,79 4,43 273,7 19 20,2 383,8 400 3534,0 3550 Piano SECONDO Piano SOPPALCO TOTALE 570 Portata di Portata rinnovo aria Volume Affolla per rinnovo netto mento persona 3 [pers] calcolata [m ] [m³/h/pers] [m³/h] o [vol/h] Locale Superficie pavimento [m2] Altezza [m] Soppalco C22 14,14 2,75 38,9 4 20,2 80,4 100 Soppalco C23 41,11 2,7 111,0 12 20,2 242,4 250,0 Soppalco C24 41,3 2,7 111,5 12 20,2 242,4 250,0 Soppalco C25 36,83 2,7 99,4 11 20,2 222,2 200,0 787,4 800,0 MANICA EST TOTALE (°°) Portata aria rinnovo adottata [m³/h] (‘) Locale MANICA EST (°) Portata di Portata rinnovo aria Volume Affolla per rinnovo netto mento persona 3 [pers] calcolata [m ] [m³/h/pers] [m³/h] o [vol/h] Superficie pavimento [m2] 133 Portata aria rinnovo adottata [m³/h] (‘) Servizi igienici (portata di estrazione pari a 12 vol/h per il solo bagno escluso l’antibagno – Nota A prospetto III – UNI 10339 e indicazioni ASL) Valore richiesto dalla norma UNI 10339 prospetto III, incrementata del coefficiente correttivo in funzione dell’altitudine 1,02 (Prospetto IV). pag. 6 INDICI DI AFFOLLAMENTO (UNI 10339 Prospetto VIII) SALE LETTURA 0,3 ns/mq UFFICI OPEN SPACE 0,6 ns/mq UFFICI SINGOLI 0,06 ns/mq LOCALI RIUNIONI 0,6 ns/mq C.E.D. 0,08 ns/mq PORTATE ARIA DI RINNOVO (UNI 10339 Prospetto III) SALE LETTURA 20,2 mc/h/persona UFFICI OPEN SPACE 40,4 mc/h/persona UFFICI SINGOLI 40,4 mc/h/persona LOCALI RIUNIONI 36,7 mc/h/persona BAGNI 12 vol/h C.E.D. 25,7 mc/h/persona DEPOSITO LIBRI 5,5 mc/h/mq (‘) Valore adottato arrotondato ai 50 m3/h. L’estrazione dell’aria dai servizi igienici avverrà in continuo, mantenendo permanentemente gli stessi in depressione, garantendo per tutti i bagni una portata di rinnovo superiore ai 8 ricambi/ora prescritti dalla Norma UNI 10339 e pari ai 12 ricambi/ora richiesti dalle specifiche ASL. Attraverso la distribuzione canalizzata verranno assicurati per i vari locali i valori di portata di aria di rinnovo minimi riportati in tabella. I valori di portata di aria di rinnovo considerati consentono di garantire un buon comfort agli occupanti, preservare gli ambienti dal degrado e garantire le condizioni microclimatiche necessarie alla conservazione dei volumi. In tal senso gli impianti saranno in grado di garantire le condizioni microclimatiche richieste dalle norme seguenti: Norma UNI 10829 Beni di interesse storico e artistico. Condizioni ambientali di conservazione. Misurazione ed analisi Norma UNI 10969 Beni culturali. Principi generali per la scelta e il controllo del microclima per la conservazione dei beni culturali in ambienti interni Norma UNI 10586 Documentazione. Condizioni climatiche per ambienti di conservazione di documenti grafici e caratteristiche degli alloggiamenti pag. 7 2.4. CARATTERISTICHE SISTEMA DI VENTILAZIONE MECCANICA La ventilazione dei locali sarà assicurata in modo tale da rispettare le portate specifiche richieste dalle norme vigenti e in particolare dalla norma UNI 10339. Verranno adottate n. 2 unità di trattamento a tutt’aria a servizio rispettivamente della sala biblioteca della manica orientale piano secondo e soppalco, avente portata di 11500 m3/h, e della sala biblioteca e uffici della manica meridionale piano secondo e piano primo (sola aria di rinnovo) avente portata di 3600 m3/h. Le unità saranno in grado di garantire sempre i ricambi minimi richiesti dalle normative citate. In condizioni di particolare affollamento le unità, del tipo a tutt’aria saranno in grado di garantire maggiori ricambi, fino al valore massimo dato dalla portata nominale della centrale di trattamento aria. Tale condizione si verificherà anche nelle stagioni intermedie nelle quali l’impianto potrà operare in raffrescamento naturale (free-cooling) con immissione di aria esterna e senza l’attivazione della centrale di produzione dell’acqua refrigerata. Le centrali di trattamento aria saranno dotate di recuperatore di calore a piastre con efficienza minima del 55% come prescritto dallo Stralcio di Piano per il riscaldamento ambientale e il condizionamento Deliberazione Consiglio Regionale 11/01/07 n° 98-1247 pubblicata sul B.U.R.P. n. 06 del 8/02/07 “Attuazione della legge regionale 7 aprile 2000 n. 43 (Disposizioni per la tutela dell’ambiente in materia di inquinamento atmosferico)”. 2.4.1. Centrali di trattamento aria L’aria di rinnovo verrà trattata da unità di trattamento aria poste internamente all’edificio, entro locale tecnico in copertura. Le caratteristiche delle CTA saranno le seguenti: configurazione in linea (sovrapposta solo per UTA lato meridionale) recupero termico con scambiatore a piastre prefiltri rigenerabili piani pieghettati in fibre di poliestere apprettate con resine sintetiche efficienza 85% ASHRAE 52-76 classe EU 3 metodo EU4/5 ponderale filtrazione con filtri a tasche rigide con celle in fibra di vetro submicronica, efficienza 85% ASHRAE 52-76 classe EU 7 metodo EU 4/5 atmosferico A) preriscaldamento (acqua calda 65-55 °C) raffreddamento (acqua refrigerata 7-12 °C) umidificazione adiabatica ad acqua a perdere bacino di umidificazione e setto separatore di gocce in alluminio o in inox post-riscaldamento (acqua calda 65-55 °C inverno) silenziatori rettilinei a setti fonoassorbenti su mandata e ripresa sezione ventilante di mandata con ventilatore centrifugo a pale rovesce sezione ventilante di ripresa con ventilatore centrifugo a pale rovesce. Sulla CTA dovrà essere possibile la regolazione in continuo mediante inverter del numero di giri dei ventilatori. pag. 8 Lo stato di intasamento dei filtri sarà costantemente monitorato tramite dei pressostati differenziali o in alternativa dovrà essere oggetto di controllo con periodicità da stabilire. Le date dei controlli e delle sostituzioni dovranno essere riportate nel Registro dei Controlli Periodici ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. L’aria primaria verrà prelevata in copertura (a più di 4 m dal piano stradale), in posizione contrapposta all’estrazione. 2.4.2. Descrizione sistema di distribuzione, ripresa e estrazione La distribuzione dell’aria negli ambienti avverrà tramite canalizzazioni rettangolari o circolari in lamiera di acciaio zincata a caldo con giunzioni frangiate o in pannelli di poliuretano con rivestimento in lamierino graffato di alluminio. I diffusori e le griglie di ripresa, salvo precisazioni di dettaglio, saranno in alluminio anodizzato a doppio filare di alette e serranda di taratura (in esecuzione da canale e pedonabili da pavimento). 2.5. DETERMINAZIONE DEI CARICHI TERMICI In relazione ai dati di progetto indicati e ai seguenti carichi interni: - calore sensibile persone 65 W/persona - calore latente persone 55 W/persona - carichi interni per illuminazione 20 W / m² - carichi interni per apparecchiature 15 W / m² sono stati calcolati per i diversi locali principali i carichi termici. Nota: A fini prudenziali gli apporti termici interni, compresi quelli per affollamento non sono stati considerati per la determinazione dei fabbisogni termici invernali. I carichi termici invernali sono stati determinati analiticamente in base alle norme UNI 7357-74 e UNI EN 832. I carichi termici estivi sono stati calcolati con il metodo delle funzioni di trasferimento. I valori calcolati sono stati riportati in allegato. pag. 9 SEZIONE TERZA DATI DI CALCOLO E DIMENSIONAMENTO IMPIANTI IDROSANITARI 3.1. OGGETTO Gli impianti idrosanitari saranno realizzati in conformità al D.M. 22/01/08 n° 37 “Regolamento concernente l’attuazione dell’art. 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici (già Legge 46/90)”. Le imprese installatrici rilasceranno la Dichiarazione di Conformità al termine dei lavori secondo il citato disposto normativo. Verranno utilizzate tubazioni di scarico tali da rispettare i parametri di isolamento acustico previsti dalla Legge 26/10/95 n° 447 “Legge quadro sull’inquinamento acustico” e dal D.P.C.M. 5/12/1997 “Determinazione dei requisiti acustici passivi degli edifici”. La valutazione delle portate verrà eseguita sulla base del metodo delle unità di carico e scarico previsto dalle norme UNI 9182 e UNI EN 12056-2. 3.2. CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO IDROSANITARIO 3.2.1. Portate apparecchi sanitari Portate nominali e pressioni dei rubinetti di erogazione Apparecchio Portata [l/s] Pressione Minima [kPa] Unità di carico acqua fredda Unità di carico acqua calda Totale unità di carico Lavabi 0,10 50 1,5 1,5 2 Vasi a cassetta 0,10 50 5 - 5 pag. 10 3.2.2. Portate di scarico Unità di scarico dei singoli apparecchi: Apparecchio Unità di scarico Lavabi 1 Vasi a cassetta 4 Piletta da pavimento 1 Pendenze minime delle tubazioni di scarico dei servizi igienici 2% Pendenze minime dei collettori di scarico 3% pag. 11 SEZIONE QUARTA DATI DI CALCOLO E DIMENSIONAMENTO IMPIANTI IDRICI ANTINCENDIO 4.1. OGGETTO I presidi antincendio saranno costituiti da: impianto idrico antincendio a naspi; idrante aggiuntivo UNI 70 da installare sugli spalti per la protezione esterna; estrattori di fumo a protezione della manica orientale; impianto antincendio automatico ad acqua nebulizzata; estintori a polvere; segnaletica di sicurezza. IMPIANTO ANTINCENDIO A NASPI L’impianto antincendio, del tipo ad idranti, sarà costituito, da n. 4 naspi posti all’interno dell’attività. L'impianto sarà in grado di erogare per ciascun naspo una portata di 35 l/1’ al bocchello della lancia con una pressione di almeno 1,5 bar per l’idrante idraulicamente più sfavorito. L’impianto verrà dimensionato per il 50% delle bocche complessivamente presenti; pertanto si considererà il contemporaneo funzionamento di n. 2 naspi. La erogazione deve essere garantita per un tempo minimo di 60 minuti. Sarà previsto un idrante esterno a colonna UNI 70 dotato di attacco motopompa VVF da collocare in posizione segnalata e facilmente accessibile ai mezzi di soccorso, in prossimità del cancello di ingresso dell’edificio e un secondo idrante esterno a colonna UNI 70 posto sugli spalti in modo da servire in modo efficiente le maniche oggetto del presente lotto di intervento. ESTRATTORI DI FUMO Al fine di assicurare il un sicuro esodo delle persone presenti nel soppalco in caso di incendio, verranno installati n. 3 estrattori di fumo, azionati dal sistema di rivelazione incendi e posti sotto alimentazione elettrica privilegiata. I ventilatori saranno collocati in corrispondenza del colmo dell’edificio, a distanza regolare in modo da servire efficacemente tutto il locale soppalco. pag. 12 IMPIANTO ANTINCENDIO AUTOMATICO A ACQUA NEBULIZZATA Ai fini della protezione dei volumi e delle persone, in virtù del carico di incendio calcolato, si prevede l’installazione di un impianto water mist ad acqua atomizzata. Il sistema ad elevata tecnologia consente di preservare i volumi conservati nella biblioteca e può operare in presenza di persone. L’impianto è a parziale saturazione (di vapore) e quindi può essere utilizzato in presenza di persone senza alcun pericolo. Inoltre esso non danneggia i volumi chiusi. L’impianto è costituito da erogatori di acqua nebulizzata ad alta pressione ed è alimentato dalla normale rete idrica antincendio. Esso consente quindi una operatività della sola zona interessata all’incendio. La pressurizzazione dell’impianto avverrà tramite pompa volumetrica ad alta pressione alimentata da batteria di bombole di azoto (non si richiede elevata potenza elettrica impegnata). L’attivazione dell’impianto sarà subordinata al consenso da parte dell’impianto di rivelazione incendi. Il sistema a nebulizzazione è dimensionato con le seguenti caratteristiche: N. 9 teste sprinkler operative che possono erogare fino a 120-150 litri/minuto Sistema di pompaggio pneumatico del tutto autonoma dall’alimentazione elettrica che assicura il funzionamento anche in caso di blak-out. Il sistema GPU light hazard dovrà essere progettato per una scarica di 30 minuti minima, per un totale di 9 testine sprinkler operanti contemporaneamente. In condizioni normali il flusso d’acqua nominale sarà di circa 1 lpm/m2. Le perdite di carico nel sistema verranno calcolate usando la formula di Darcy-Weisbach per sistemi ad alta pressione come specificato dall’NFPA 750. ESTINTORI Nella biblioteca e negli uffici verranno collocati degli estintori in numero adeguato (almeno un estintore ogni 150 m²) e nelle posizioni indicate sugli elaborati grafici. Essi saranno del tipo approvato e utilizzeranno agenti estinguenti compatibili con le lavorazioni presenti nei locali. In particolare verranno posizionati estintori da 6 kg con capacità estinguente 13 A 89 B. SEGNALETICA DI SICUREZZA Apposita segnaletica di sicurezza conforme al D.P.R. n° 524 del 8/06/1982 e al D. Lgs. n° 493 del 14/08/1996 verrà installata in tutti i locali, per segnalare le bocche antincendio, le uscite e gli estintori. pag. 13 SEZIONE QUINTA DATI DI CALCOLO E DIMENSIONAMENTO – IMPIANTI ELETTRICI 5.1. PREMESSA I lavori in progetto, descritti nel presente documento, riguardano la realizzazione degli impianti elettrici occorrenti per l’intervento di recupero, riuso e riqualificazione funzionale del Castello di Casale Monferrato, inseriti nel 4° lotto di intervento interessante le maniche meridionale ed orientale del predetto Castello. I locali in argomento verranno utilizzati per la formazione di spazi amministrativi, sale di consultazione e deposito libri. Nel presente capitolo vengono riportati i criteri di calcolo, dimensionamento e verifica degli impianti, a supporto degli elaborati progettuali esecutivi. Gli impianti elettrici e speciali saranno realizzati in conformità alle norme CEI, alla legge 1/03/68 n° 186 “Disposizioni concernenti la produzione di materiali, apparecchiature, macchinari, installazioni e impianti elettrici ed elettronici”, e al D.M. 22/01/08 n° 37 “Regolamento concernente l’attuazione dell’art. 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all’interno degli edifici (già Legge 46/90)”. Le imprese installatrici rilasceranno la Dichiarazione di Conformità al termine dei lavori secondo i precedenti disposti normativi. La illuminazione dei locali in cui non risulta verificato il rapporto tra superficie illuminante e superficie netta di pavimento, viene assicurata nel seguente modo principale: Illuminazione artificiale con illuminamento medio nei valori prescritti dalla norma UNI 10380 Prospetto I e dalla norma UNI EN 12464-1 tabella 5. Gli impianti elettrici precedentemente realizzati nel Castello sono alimentati in media tensione da rete MT ENEL e tramite cabina di trasformazione utente (all’interno dell’edificio) ridotta in bassa tensione in sistema trifase e neutro a tensione 230/400 (Sistema TN-S). Le parti di impianto a progetto (4° Lotto di intervento) saranno alimentate con sistema trifase e neutro e monofasi, con alimentazione derivata dalla consegna di energia preesistente sopra citata. pag. 14 5.2. CRITERI E SOLUZIONI IMPIANTISTICHE Scopo del progetto è quello di soddisfare agli obblighi legislativi vigenti in materia di sicurezza impianti (D.M. 22.01.2008 n. 37). La realizzazione degli impianti dovrà essere eseguita secondo il presente progetto esecutivo, che ha lo scopo di fornire i dati fondamentali per individuare gli impianti, nonché quelli che condizionano in modo determinante le caratteristiche e la fattibilità nella logica della “progettazione integrale”, cioè quella metodologia progettuale attraverso la quale si avvia un processo di integrazione tra i progetti di tutte le discipline coinvolte. Sono indicati a progetto interventi impiantistici di completo rifacimento degli impianti elettrici per adattarli alle nuove situazioni d’uso ed assicurarne la completa rispondenza normativa. Gli impianti elettrici precedentemente realizzati nel Castello sono alimentati in media tensione da rete MT ENEL e tramite cabina di trasformazione utente (all’interno dell’edificio) ridotta in bassa tensione in sistema trifase e neutro a tensione 230/400 (Sistema TN-S). Le parti di impianto a progetto (4° Lotto di intervento) saranno alimentate con sistema trifase e neutro e monofasi, con alimentazione derivata dalla consegna di energia preesistente sopra citata. Dati principali di riferimento per gli impianti a progetto: Frequenza 50 Hertz Alimentazione BT: 220/380 V Tensione nominale distribuzione: 400/230V Potenza elettrica da alimentare: 47,00 kW contemporaneità 0,85 (40kW) Cabina trasformazione utente (esistente e non oggetto di interventi): 800 kVA (640kW) Sistema di distribuzione: 3 Fasi e neutro - Sistema "TN-S" Imax c.to-c.to 3F simm. presunta: 23,09 kA (nel punto di fornitura) Caduta di tensione totale massima: 4% (400V) Tensione di contatto massima: 50V Alimentazione per impianti di illuminazione di sicurezza Alimentazione da gruppi soccorritori: Manica Meridionale: Gruppo soccorritore 1 - 220 V – 4 kVA – 3,2 kW di nuova installazione Autonomia minima 1 ora Manica Orientale: Gruppo soccorritore 2 - 220 V – 4 kVA – 3,2 kW di nuova installazione Autonomia minima 1 ora Alimentazione individuale: Plafoniere autoalimentate con gruppo accumulatore interno Predisposizione alimentazione di sicurezza per impianto illuminazione esterna (esistente): Gruppo soccorritore 3 - 220 V – 4 kVA – 3,2 kW di sola predisposizione Autonomia minima 1 ora La protezione dai contatti indiretti verrà in ogni caso assicurata dall'impianto di messa a terra, preesistente, da integrare e coordinare con le protezioni elettriche secondo le indicazioni di progetto. pag. 15 5.3. CRITERI DI DIMENSIONAMENTO La potenza totale assorbita, riportata negli schemi elettrici e ripreso nelle pagine seguenti, prevede un carico complessivo di circa 40 kW che andrà ad ampliare le installazioni preesistenti. La distribuzione elettrica degli impianti a progetto prevede la fornitura e posa di un ampliamento del quadro generale di distribuzione elettrica (esistente) ed una serie di sottoquadri per distribuzione localizzata delle utenze. Al fine di ottenere la massima protezione contro i contatti accidentali con parti in tensione saranno installati, a monte di ogni circuito elettrico, interruttori differenziali ad alta sensibilità e ad intervento istantaneo. La tipologia di utilizzo dell’energia elettrica nell’edifico in argomento e la probabile assenza di personale elettrico qualificato durante le normali fasi di lavorazione, hanno spinto alla scelta di installare un gran numero di protezioni magneto-termiche differenziali dedicate specificatamente ad ogni tipo di utilizzatore, in modo tale da ridurre al massimo la possibilità che un qualsiasi guasto elettrico possa ripercuotersi sulla funzionalità complessiva degli impianti, spegnendo anche altre utenze. E’ prevista la posa di un conduttore di terra isolato, di sezione 16mmq. per la messa a terra, secondo quanto previsto dalle norme CEI. 5.4. CARATTERISTICHE GENERALI DELL’IMPIANTO ELETTRICO Dovrà essere scrupolosamente rispettata, nell’ambito della distribuzione elettrica, la colorazione delle guaine dei conduttori, sia per le fasi, sia per il neutro e la terra. Per tutti gli impianti da realizzare, dovranno essere installate opportune protezioni elettriche, contro i cortocircuiti ed i sovraccarichi, secondo le indicazioni di progetto. In particolare dovrà porsi particolare cura al dimensionamento dei circuiti e delle relative protezioni elettriche, verificando che sia in ogni caso protetto l’impianto nel punto avente sezione più piccola. Il tracciato delle tubazioni sarà scelto in modo tale che i singoli tratti abbiano un andamento rettilineo orizzontale e verticale. Tutti i tubi dovranno essere in materiale termoplastico autoestinguente oppure in metallo zincato se disposti a vista. Per le eventuali condutture metalliche, dovrà essere garantita la continuità elettrica e la messa a terra delle parti metalliche che per difetti di isolamento potrebbero risultare in tensione. Il diametro interno dei tubi dovrà essere 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei conduttori che devono essere infilati nel tubo. Il diametro interno minimo dei tubi non dovrà in ogni caso essere inferiore a 16 mm. Gli impianti dovranno essere muniti di cassette di derivazione e di passaggio, con caratteristiche analoghe a quelle del circuito in cui verranno inserite, con coperchio fissato con viti. pag. 16 Le dimensioni delle cassette dovranno essere proporzionate ai diametri dei tubi ed alle sezioni e numero dei conduttori. Per gli impianti in ambienti umidi od all’esterno si farà uso di cassette di derivazione ed apparecchiature di tipo stagno. Tutti i conduttori dovranno essere perfettamente sfilabili in ogni parte di impianto. Tutte le prese dovranno essere idonee alle caratteristiche del luogo di installazione; in particolare dovranno essere provviste di adeguate protezioni contro i sovraccarichi ed i cortocircuiti di portata correlata alla portata massima della presa. I conduttori da usarsi per gli impianti elettrici incassati saranno in rame elettrolitico a corda flessibile con isolamento in materiale termoplastico, non propagante l’incendio, grado di isolamento 3 (tipo N07VK), con valori minimi di sezione di 1,5 mmq. per i circuiti luce e 2,5 mmq. per i circuiti forza motrice. Per le linee dorsali ed i montanti si farà invece uso di cavi con doppio isolamento, di tipo FG7 o N1VVK, non propaganti l’incendio, con analoghi valori minimi di sezione. La colorazione delle guaine dei conduttori dovrà rispettare le seguenti imposizioni: Conduttore neutro : Blu Conduttore di protezione (terra) : Giallo/verde Conduttori di fase : nero, grigio, marrone Si raccomanda la scrupolosa osservanza della uniformità della colorazione in ogni sezione di impianto. Le varie linee attestate nei quadri elettrici dovranno essere opportunamente contrassegnate. Tali riferimenti andranno riportati in schemi da alloggiare successivamente in prossimità dei quadri stessi onde rendere agevole ogni intervento sui medesimi. Gli organi di comando e manovra dovranno essere muniti di chiare ed indelebili indicazioni riportanti la funzione ed i circuiti comandati dalla protezione. I comandi funzionali ad utilizzo diretto, dovranno risultare di facile ed immediata localizzazione a mezzo di sorgente luminosa interna al comando stesso. Le giunzioni tra i vari conduttori dovranno essere ottenute a mezzo di appositi morsetti isolati, che diano la necessaria garanzia di collegamento meccanico ed elettrico. Per le linee con conduttori aventi sezione maggiore od uguale a 6 mmq. dovrà farsi uso di morsettiere fisse. 5.5. DATI DIMENSIONALI RELATIVI ALL’ILLUMINAZIONE NORMALE E DI SICUREZZA E’ prevista la realizzazione completa degli impianti di illuminazione ordinaria (per ambienti interni a progetto) e di sicurezza. L’impianto di illuminazione, in relazione alle finalità cui è destinato, dovrà fornire un livello di illuminamento non inferiore a quello previsto dalla normativa vigente, attualmente rappresentata, per pag. 17 quanto riguarda l’intervento in oggetto dalla Norma UNI EN 12464-1 (illuminazione di interni con luce artificiale). Pertanto sia il valore di illuminamento che le caratteristiche dell’impianto saranno differenti a seconda dei locali e del tipo di attività svolta. I calcoli illuminotecnici sono stati sviluppati con apposito software di calcolo, i cui risultati, per alcuni locali rappresentativi, sono riportati nella relazione di calcolo annessa al progetto In base ai valori di illuminamento sopra riportati, sono state definite le caratteristiche dell’impianto di illuminazione, esaustivamente riportate nelle planimetrie progettuali allegate. E’ prevista a progetto la fornitura e posa, presso il locale cabina di trasformazione, lato quadro b.t., di due sorgenti centralizzate per alimentazione in emergenza di circuiti di illuminazione ordinaria delle maniche orientale e meridionale, per assicurare una completa indipendenza dei circuiti luce anche in condizioni di emergenza. Alimentazione per impianti di illuminazione di sicurezza Alimentazione da gruppi soccorritori: Manica Meridionale: Gruppo soccorritore 1 - 220 V – 4 kVA – 3,2 kW di nuova installazione Autonomia minima 1 ora Manica Orientale: Gruppo soccorritore 2 - 220 V – 4 kVA – 3,2 kW di nuova installazione Autonomia minima 1 ora Alimentazione individuale: Plafoniere autoalimentate con gruppo accumulatore interno Infine si prevede la sola predisposizione di un terzo gruppo soccorritore destinato all’alimentazione degli impianti di illuminazione esterna degli spalti, preesistente, costituita da complessivi 13 punti luce con lamdada da 150 W 5.6. DIMENSIONAMENTI E CALCOLI Nella presente sezione della relazione di calcolo, vengono illustrate le risultanze e le procedure di dimensionamento eseguite nell'elaborazione del progetto in esame. La relazione risulta distinta in quattro parti, riferite alle sezioni di calcolo: elettrico protezione scariche atmosferiche illuminotecnico Le procedure indicate sono state interamente eseguite tramite elaboratore elettronico, al fine di garantire un perfetto e razionale dimensionamento impiantistico. pag. 18 5.7. SEZIONE DI CALCOLO ELETTROTECNICO Il dimensionamento dei circuiti è stato determinato nelle seguenti parti: dimensionamento linee e cavi elettrici valutazioni correnti di corto circuito scelta e coordinamento interruttori verifica protezione linee e cavi 5.6.1. Dimensionamento linee In tale parte vengono calcolate, per i vari circuiti costituenti l'impianto, le sezioni dei conduttori di fase in base alle condizioni di posa previste ed alle correnti tipiche di ciascuna utenza. Sono stati considerati a base dei calcoli di dimensionamento i seguenti parametri, desunti dalle tabelle CEIUNEL di riferimento. Dati relativi ai cavi secondo le tabelle CEI UNEL 35024/1 e 35026/1 Le tabelle seguenti riportano la corrispondenza esistente tra le tipologie di posa della norma CEI 64-8 tabella 52 C e le tabelle di portata dei cavi della norma UNEL 35024/1. Le tabelle sono caratterizzate da tre colonne. Il contenuto delle colonne è il seguente: Tipo posa: riferimento numerico della posa secondo la Tabella 52C. Descrizione : descrizione della posa secondo la Tabella 52C della norma CEI 64-8/5. Metodo di installazione: è la tipologia di posa prevista dalla norma UNEL 35024/1 in corrispondenza della quale è possibile ricavare la portata del cavo. Il metodo viene indicato con il riferimento della tabella delle portate e un numero progressivo. Il numero progressivo rappresenta la posizione della metodologia di posa prevista nella tabella. pag. 19 Tabella 1 - Tabelle di corrispondenza tra il tipo di posa secondo la norma CEI 64-8 e i metodi di installazione della norma CEI UNEL 35024/1 UNIPOLARI Tipo di posa Descrizione Metodo d’installazione 1 3 4 5 11 11A 11B 12 13 14 14 15 16 17 18 21 22 22A 23 24 24A 25 31 32 33 34 34A 41 42 43 51 52 53 61 62 63 71 72 73 senza guaina in tubi circolari entro muri isolanti senza guaina in tubi circolari su o distanziati da pareti senza guaina in tubi non circolari su pareti senza guaina in tubi annegati nella muratura con o senza armatura su o distanziati da pareti con o senza armatura fissati su soffitti con o senza armatura distanziati da soffitti con o senza armatura su passerelle non perforate con o senza armatura su passerelle perforate con o senza armatura su mensole distanziati dalle pareti con guaina a contatto fra loro su mensole con o senza armatura fissati da collari con o senza armatura su passerelle a traversini con guaina sospesi a od incorporati in fili o corde conduttori nudi o cavi senza guaina su isolatori con guaina in cavità di strutture senza guaina in tubi in cavità di strutture con guaina in tubi in cavità di strutture senza guaina in tubi non circolari in cavità di strutture senza guaina in tubi non circolari annegati nella muratura con guaina in tubi non circolari annegati nella muratura con guaina in controsoffitti o pavimenti sopraelevati con guaina in canali orizzontali su pareti con guaina in canali verticali su pareti senza guaina in canali incassati nel pavimento senza guaina in canali sospesi con guaina in canali sospesi senza guaina in tubi in cunicoli chiusi orizzontali o verticali senza guaina in tubi in cunicoli ventilati in pavimento con guaina in cunicoli aperti o ventilati con guaina entro pareti termicamente isolanti con guaina in muratura senza protezione meccanica con guaina in muratura con protezione meccanica con guaina in tubi o cunicoli interrati con guaina interrati senza protezione meccanica con guaina interrati con protezione meccanica senza guaina in elementi scanalati senza guaina in canali provvisti di separatori senza/con guaina posati in stipiti di porte 1U 2U 2U 2U 4U pag. 20 4U 5U 5U 5U, 6U, 7U 5U, 6U, 7U 5U, 6U, 7U 5U 3U 4U 2U 2U 2U 4U 2U 2U 2U 2U 2U 2U 4U 1U 4U 4U 1U 2U 1U Tabella 2 - Tabelle di corrispondenza tra il tipo di posa secondo la norma CEI 64-8 e i metodi di installazione della norma CEI UNEL 35024/1 MULTIPOLARI Tipo di posa 2 3A 4A 5A 11 11A 11B 12 13 14 15 16 17 21 22A 24A 25 31 32 33A 34A 43 51 52 53 61 62 63 73 74 81 Descrizione in tubi circolari entro muri isolanti in tubi circolari su o distanziati da pareti in tubi non circolari su pareti in tubi annegati nella muratura con o senza armatura su o distanziati da pareti con o senza armatura fissati su soffitti con o senza armatura distanziati da soffitti con o senza armatura su passerelle non perforate con o senza armatura su passerelle perforate con o senza armatura su mensole distanziati da pareti con o senza armatura fissati da collari con o senza armatura su passerelle a traversini con guaina sospesi a od incorporati in fili o corde in cavità di strutture in tubi in cavità di strutture in tubi non circolari annegati in muratura in controsoffitti o pavimenti sopraelevati in canali orizzontali su pareti in canali verticali su pareti in canali incassati nel pavimento in canali sospesi in cunicoli aperti o ventilati entro pareti termicamente isolanti in muratura senza protezione meccanica in muratura con protezione meccanica in tubi o cunicoli interrati interrati senza protezione meccanica interrati con protezione meccanica posati in stipiti di porte posati in stipiti di finestre immersi in acqua pag. 21 Metodo d’installazione 1M 2M 2M 2M 4M 4M 3M 3M 3M 3M 3M 2M 2M 2M 2M 2M 2M 2M 2M 1M 4M 4M 1M 1M Tabella 3 - Tabella dei coefficienti di temperatura (K1) relativa alle pose in aria libera secondo la tabella CEI Unel 35024/1 Di seguito viene riportata la tabella contenente i coefficienti moltiplicativi che permettono di ricavare la portata dei cavi nel caso in cui la temperatura di posa sia diversa da 30°C, per le pose in aria libera. La portata in tal caso è data da: IT = I30° * K dove IT = portata del cavo alla temperatura considerata I30° = portata del cavo alla temperatura di 30°C K = coefficiente moltiplicativo riportato nella tabella e corrispondente alla temperatura di posa considerata. Temperatura PVC EPR 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 60 65 70 75 80 1,22 1.17 1.12 1.06 1.00 0.94 0.87 0.79 0.71 0,61 0,50 0,45 - 1,15 1.12 1.08 1.04 1.00 0.96 0,91 0.87 0.82 0.76 0,71 0,65 0,58 0,50 0,41 0,65 0,60 0,53 0,46 0,38 Tabella 4 - Colori distintivi dei conduttori (CEI 64-8/5 Art. 524.1) Blu chiaro Riservato al Neutro Giallo - Verde Riservato esclusivamente ai conduttori di terra, di protezione di collegamenti equipotenziali. I conduttori usati congiuntamente come neutro e conduttore di protezione (PEN), quando sono isolati, devono essere contrassegnati secondo uno dei metodi seguenti: Giallo/verde su tutta la loro lunghezza con, in aggiunta, fascette blu chiaro alle estremità; Blu chiaro su tutta la loro lunghezza con, in aggiunta, fascette giallo/verde alle estremità. Consigliati per i conduttori di Fase. Marrone, Nero, Grigio pag. 22 Tabella 5 - Sezioni minime dei conduttori (CEI 64-8/5 Art. 514) Circuiti di segnalazione e circuiti ausiliari di comando. Se questi circuiti sono elettronici è ammessa anche la sezione di 0,1 mm2. Conduttore mobile con cavi flessibili (con e senza guaina). Circuiti di potenza. 0,5 mm2 0,75 mm2 1,5 mm2 Tabella 6 - Sigle di designazione dei cavi (CEI 20-27 e CENELEC HD 361) Particolari Conduttore costruttivi Guaina (eventuali) (eventualmente) Isolante Tensione Riferim. nominale normativi Caratteristiche Norma armonizzata…………………. H Tipo nazionale autorizzato………….. A Tipo nazionale……………………….. N A 300/300 V…………………………… 03 300/500 V…………………………… 05 450/750 V…………………………… 07 0,6/1 kV…………………………… 1 PVC…………………………………. V Gomma naturale e/o sintetica……. R Gomma Siliconica…………………. S Gomma Etilenpropilenica…………. B Gomma Butilica……………………. B3 Polietilene…………………………… E Polietilene reticolato……………….. X PVC…………………………………. Gomma naturale e/o sintetica……. Policloroprene……………………… Treccia di fibra di vetro……………. Treccia Tessile…………………….. V R N J T B Cavo piatto, anime divisibili………. H Cavo piatto, anime non divisibili….. H2 Cavo rotondo (nessun simbolo) A filo unico rigido……………………. U A corda rigida……………………….. R A corda flessibile per posa fissa….. K A corda flessibile per posa mobile… F A corda flessibilissima……………... H Numero di anime……………………………… … Senza conduttore di protezione……………….. X Con conduttore di protezione…………………. G Sezione del conduttore………………………... ... pag. 23 C Tabella 7 - Tabella delle portate in funzione del tipo di posa secondo la norma CEI 64-8 e i metodi di installazione della norma IEC 364-5-523 Stralcio da IEC 364-5-523-1983 e da rapporto CENELEC RO 64-001 1991 Metodo Isolante di installazi one n° conduttori Sezione nominale mm2 attivi A PVC A2 XPLE EPR PVC B XPLE EPR PVC B2 XPLE EPR PVC C XPLE EPR PVC D XPLE EPR PVC E XPLE EPR PVC F XPLE EPR PVC 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3 2 3(1) 2 3(1) 3(2) 3(2) G XPLE EPR PVC XPLE /EPR Note: 1,5 2,5 4 14,5 19,5 26 13,5 18 24 19 26 35 17 23 31 14 18,5 25 13 17,5 23 18,5 25 33 16,5 22 30 17,5 24 32 15,5 21 28 23 31 42 20 28 37 16,5 23 30 15 20 27 22 30 40 19,5 26 35 19,5 27 36 17,5 24 32 24 35 45 22 30 40 22 29 38 18 24 31 26 34 44 22 29 37 22 30 40 18,5 25 34 26 36 49 23 32 42 - 6 34 31 45 40 32 29 42 38 41 36 54 48 38 34 51 44 46 41 58 52 47 39 56 46 51 43 63 54 - 10 46 42 61 54 43 39 57 51 57 50 75 66 52 46 69 60 63 57 80 71 63 52 73 61 70 60 86 75 - 16 61 56 81 73 57 52 76 68 76 68 100 86 69 62 91 80 85 76 107 96 81 67 95 79 94 80 115 100 - 25 80 73 106 95 75 68 99 89 101 89 133 117 90 80 119 105 112 96 138 119 104 86 121 101 119 101 149 127 131 110 161 135 130 161 35 99 89 131 117 92 83 121 109 125 110 164 144 111 99 146 128 138 119 171 147 125 103 146 122 148 126 185 158 162 137 200 169 162 201 50 119 108 158 141 110 99 145 130 151 134 198 175 135 118 175 154 168 144 209 179 148 122 173 144 180 153 225 192 196 167 242 207 197 246 70 151 136 200 179 139 125 183 164 192 171 253 222 168 149 221 194 213 184 269 229 183 151 213 178 232 196 289 246 251 216 310 268 254 318 (1) - Disposti a trefolo (2) - Distanziati di almeno 1 diametro e disposti verticalmente pag. 24 95 182 164 241 216 167 150 220 197 232 207 306 269 201 176 265 233 258 223 328 278 216 179 252 211 282 238 352 298 304 264 377 328 311 389 120 210 188 278 249 192 172 253 227 269 239 354 312 232 206 305 268 299 259 382 322 246 203 287 240 328 276 410 346 352 308 437 383 362 454 150 240 216 318 285 219 196 290 259 344 299 441 371 278 230 324 271 379 319 473 399 406 356 504 444 419 527 185 273 245 362 324 248 223 329 295 392 341 506 424 312 257 363 304 434 364 542 456 463 409 575 510 480 605 240 320 286 424 380 291 261 386 346 461 403 599 500 360 297 419 351 514 430 641 538 546 485 679 607 569 719 Tabella 8 - Tabella di corrispondenza tra il tipo di posa dei cavi unipolari secondo la norma CEI 64-8 e i metodi di installazione della norma IEC 364-5-523 Il metodo di installazione permette di stabilire la portata del cavo utilizzato per la conduzione UNIPOLARI Tipo posa 1 3 4 5 11 11A 11B 12 13 14 14 15 16 17 18 21 22 22A 23 24 24A 25 31 32 33 34 34A 41 42 43 51 52 53 61 62 63 71 72 73 74 Metodo installazione di Descrizione senza guaina in tubi circolari entro muri isolanti senza guaina in tubi circolari su o distanziati da pareti senza guaina in tubi non circolari su pareti senza guaina in tubi annegati nella muratura con o senza armatura su o distanziati da pareti con o senza armatura fissati su soffitti con o senza armatura distanziati da soffitti con o senza armatura su passerelle non perforate con o senza armatura su passerelle perforate con o senza armatura su mensole distanziati dalle pareti con guaina a contatto fra loro su mensole con o senza armatura fissati da collari con o senza armatura su passerelle a traversini con guaina sospesi a od incorporati in fili o corde conduttori nudi o cavi senza guaina su isolatori con guaina in cavità di strutture senza guaina in tubi in cavità di strutture con guaina in tubi in cavità di strutture senza guaina in tubi non circolari in cavità di strutture senza guaina in tubi non circolari annegati nella muratura con guaina in tubi non circolari annegati nella muratura con guaina in controsoffitti o pavimenti sopraelevati con guaina in canali orizzontali su pareti con guaina in canali verticali su pareti senza guaina in canali incassati nel pavimento senza guaina in canali sospesi con guaina in canali sospesi senza guaina in tubi in cunicoli chiusi orizzontali o verticali senza guaina in tubi in cunicoli ventilati in pavimento con guaina in cunicoli aperti o ventilati con guaina entro pareti termicamente isolanti con guaina in muratura senza protezione meccanica con guaina in muratura con protezione meccanica con guaina in tubi o cunicoli interrati con guaina interrati senza protezione meccanica con guaina interrati con protezione meccanica senza guaina in elementi scanalati senza guaina in canali provvisti di separatori senza/con guaina posati in stipiti di porte senza/con guaina posati in stipiti di finestre dell’energia. pag. 25 A B B A C C C C E E F E E E G B2 B2 B2 B2 B2 B2 B2 B B2 B B B2 B2 B B A C C D D D A B A A di Tabella 9 - Tabella di corrispondenza tra il tipo di posa dei cavi multipolari secondo la norma CEI 64-8 e i metodi di installazione della norma IEC 364-5-523 – MULTIPOLARI Tipo posa 2 3A 4A 5A 11 11A 11B 12 13 14 15 16 17 21 22A 24A 25 31 32 33A 34A 43 51 52 53 61 62 63 73 74 81 Metodo di installazione di Descrizione in tubi circolari entro muri isolanti in tubi circolari su o distanziati da pareti in tubi non circolari su pareti in tubi annegati nella muratura con o senza armatura su o distanziati da pareti con o senza armatura fissati su soffitti con o senza armatura distanziati da soffitti con o senza armatura su passerelle non perforate con o senza armatura su passerelle perforate con o senza armatura su mensole distanziati da pareti con o senza armatura fissati da collari con o senza armatura su passerelle a traversini con guaina sospesi a od incorporati in fili o corde in cavità di strutture in tubi in cavità di strutture in tubi non circolari annegati in muratura in controsoffitti o pavimenti sopraelevati in canali orizzontali su pareti in canali verticali su pareti in canali incassati nel pavimento in canali sospesi in cunicoli aperti o ventilati entro pareti termicamente isolanti in muratura senza protezione meccanica in muratura con protezione meccanica in tubi o cunicoli interrati interrati senza protezione meccanica interrati con protezione meccanica posati in stipiti di porte posati in stipiti di finestre immersi in acqua A2 B2 B2 A2 C C C C E E E E E B2 B2 B2 B2 B B2 B2 B2 B A C C D D D A A A Il metodo di installazione permette di stabilire la portata del cavo utilizzato per la conduzione dell’energia. pag. 26 Tabella 10 - Tabella dei coefficienti di temperatura (K1) relativa alla tabella Unel 35024/70 Di seguito viene riportata la tabella contenente i coefficienti moltiplicativi che permettono di ricavare la portata dei cavi nel caso in cui la temperatura di posa sia diversa da 30°C. La portata in tal caso è data da: IT = I30° * K dove IT = I30° = è la portata del cavo alla temperatura di 30°C è la portata del cavo alla temperatura considerata K = è il coefficiente moltiplicativo riportato nella tabella e corrispondente alla temperatura di posa considerata Temperatura 15 20 25 30 35 40 45 50 5.6.2. PVC 1.17 1.12 1.06 1.00 0.94 0.87 0.79 0.71 Gomma (G2) 1.22 1.15 1.06 1.00 0.91 0.82 0.71 0.58 EPR 1.13 1.09 1.04 1.00 0.95 0.90 0.85 0.80 Valutazioni correnti di corto circuito L'impianto elettrico in progetto è previsto con una alimentazione b.t. 220/380 Volt derivata da cabina di trasformazione utente MT/BT, ovvero senza ausilio di propria cabina di trasformazione (Sistema TNS). Quanto sopra risulta motivato dalla consistenza della potenza impegnata dell'impianto, non servibile dall'Ente erogatore in bassa tensione. Il valore della corrente di corto circuito a monte del punto di allaccio è stato considerato pari a 18 kA. In particolare, per la valutazione dei valori delle correnti di corto circuito, è stato calcolato l'andamento nel tempo delle correnti di corto circuito trifase, bifase, e fase-terra nei punti significativi dell'impianto. Il metodo di calcolo tiene conto delle indicazioni date dalle Norme UDE 102 per il corto circuito, e dalle IEC 363 per il contributo motori valori standard delle grandezze elettriche utilizzate nel calcolo sono stati desunti dalla Normativa, dalla letteratura e dalla pratica corrente. 5.6.3. Scelta e coordinamento interruttori In tale parte vengono determinate le protezioni elettriche da adottare, in funzione della corrente di impiego e delle condizioni circuitali esistenti nel punto di installazione. pag. 27 La scelta delle protezioni è stata attuata verificando altresì la selettività verticale tra le varie protezioni. Il metodo eseguito è quello previsto dalle Norme CEI 64-8 e IECD 364-4-43 paragrafo 434.3.1. 5.6.4. Caratteristiche elettriche generali L'attività sarà alimentata in media tensione da rete MT ENEL e tramite cabina di trasformazione utente (all’interno dell’edificio) ridotta in bassa tensione in sistema trifase e neutro a tensione 230/400 (Sistema TN-S) e la modalità di connessione è in “Trifase in bassa tensione”. Dati principali di riferimento per gli impianti a progetto: Frequenza 50 Hertz Alimentazione BT: 220/380 V Tensione nominale distribuzione: 400/230V Potenza elettrica da alimentare: 41,5 kW contemporaneità 0,7 (30kW) Cabina trasformazione utente (esistente e non oggetto di interventi): 800 kVA (640kW) Sistema di distribuzione: 3 Fasi e neutro - Sistema "TN-S" Imax c.to-c.to 3F simm. presunta: 23,09 kA (nel punto di fornitura) Caduta di tensione totale massima: 4% (400V) Tensione di contatto massima: 50V La protezione dai contatti indiretti verrà in ogni caso assicurata dall'impianto di messa a terra, preesistente, da integrare e coordinare con le protezioni elettriche secondo le indicazioni di progetto. 5.8. DESCRIZIONE DEI CARICHI ELETTRICI Le caratteristiche dei carichi elettrici a progetto risultano dalle seguenti tabelle, riferite ai circuiti principali asserviti dal quadro elettrico generale di distribuzione. In particolare il dimensionamento dei circuiti è stato determinato nelle seguenti parti: Dimensionamento linee e cavi elettrici: Per i vari circuiti costituenti l'impianto, sono state calcolate le sezioni dei conduttori di fase in base alle condizioni di posa previste ed alle correnti tipiche di ciascuna utenza. Valutazioni correnti di corto circuito: L'impianto elettrico in progetto è previsto con una alimentazione derivata da cabina di trasformazione utente da 630 kVA. Il valore della corrente di corto circuito nel punto di allaccio è stata considerata pari a 18kA. Scelta e coordinamento interruttori: In tale parte vengono determinate le protezioni elettriche da adottare, in funzione della corrente di impiego e delle condizioni circuitali esistenti nel punto di installazione. La scelta delle protezioni è stata attuata verificando altresì la selettività verticale tra le varie protezioni. pag. 28 Verifica protezione linee e cavi: E’ stata verificata la protezione dei cavi adottati in relazione alla loro lunghezza ed al valore dell' I2t lasciato fluire dall'interruttore posto a monte. Il metodo di calcolo seguito è quello previsto dalle norme CEI 64-8A/5, sezione 533. Per il calcolo della lunghezza massima protetta è stata adottata la formula semplificata proposta dalle norme CEI 648 articolo 533.3 Seguono tabelle riepilogative dei dati di dimensionamento e di calcolo citati. 5.9. 5.8.1. INDICAZIONI RELATIVE ALLE MISURE DI PREVENZIONE E DI SICUREZZA DA ADOTTARE PER GLI IMPIANTI ELETTRICI IN PROGETTO Misure di protezione contro i contatti diretti Tutti gli impianti, ed in particolare i quadri, sono realizzati utilizzando componenti tali da rendere inaccessibili le parti in tensione. A queste dovrà esclusivamente accedersi mediante l'ausilio di attrezzi, congiuntamente ad esplicite segnalazioni di avviso e pericolo. In generale la protezione dai contatti diretti sarà fornita a mezzo di: 5.8.2. Protezione mediante involucri o barriere Protezione mediante isolamento delle parti attive Protezione mediante ostacoli Protezione mediante distanziamento Protezione addizionale mediante interruttori magnetotermici differenziali Misure di protezione contro i contatti indiretti Nel quadri elettrici di progetto è prevista l'installazione di interruttori magnetotermici differenziali a protezione delle linee in partenza. Sono inoltre previsti i seguenti criteri di protezione: Protezione mediante interruzione automatica dell'alimentazione Collegamenti di messa a terra ed equipotenzialità Come previsto dalle Norme CEI 64-8 è stato previsto il collegamento degli impianti ad un proprio impianto di messa a terra locale (sistema TT) coordinato con le protezioni elettriche affinchè sia soddisfatta la relazione: Re = Ul / Idn dove: - Re : resistenza dell'impianto di messa a terra - Idn : Valore della corrente di intervento del dispositivo di protezione pag. 29 5.8.3. Misure di protezione contro i sovraccarichi Per l'impianto elettrico in esame sono stati previsti a protezione dei vari circuiti elettrici, una serie di interruttori automatici tali da assicurare la protezione dai sovraccarichi. In conformità a quanto richiesto dalle Norme CEI 64-8 la protezione dai sovraccarichi è stata effettuata accertando che, per ogni linea, fossero soddisfatte le relazioni: Ib < In < Iz dove: - In : Corrente nominale della protezione - Ib : Corrente di impiego della conduttura - Iz : Portata elettrica della conduttura - If : Corrente convenzionale di funzionamento e If < 1,45 Iz Inoltre, per quanto attiene la protezione dai corto circuiti è stato disposta, per ogni linea, la caratteristica della relativa protezione verificando: Che il potere di interruzione del dispositivo di protezione sia superiore alla corrente presunta di corto circuito nel punto di installazione Che il tempo di intervento della protezione sia inferiore a quello che porterebbe la temperatura dei conduttori oltre il limite ammissibile secondo la formula: ( I 2 t ) < K2 S2 5.10. IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE E’ prevista la realizzazione di due distinti impianti di illuminazione, relativi all’illuminazione ordinaria e di sicurezza. L'impianto di illuminazione ordinaria sarà realizzato prevalentemente con installazione di corpi illuminanti per lampada fluorescente ed a scarica, secondo la disposizione riportata nelle tavole grafiche di progetto. L’impianto di illuminazione, in relazione alle finalità cui è destinato, dovrà fornire un livello di illuminamento non inferiore a quello previsto dalla normativa vigente, attualmente rappresentata, per quanto riguarda l’intervento in oggetto dalla Norma UNI 12464-1 (illuminazione di interni con luce artificiale). In base ai valori di illuminamento sopra riportati, sono state definite le caratteristiche dell’impianto di illuminazione, esaustivamente riportate nelle planimetrie progettuali allegate. Al fine di adempiere alle vigenti disposizioni normative e per consentire una visibilità sufficiente, in condizioni di emergenza anche in ore serali o notturne, è prevista l’alimentazione costante, tramite gruppi soccorritori, degli stessi apparecchi di illuminazione ordinaria anche in condizioni di mancanza dell’energia di rete, con autonomia minima di un’ora. pag. 30 5.11. DATI DIMENSIONALI RELATIVI ALL’ILLUMINAZIONE NORMALE E DI SICUREZZA E’ prevista la realizzazione completa degli impianti di illuminazione ordinaria (per ambienti interni a progetto) e di sicurezza. L’impianto di illuminazione, in relazione alle finalità cui è destinato, dovrà fornire un livello di illuminamento non inferiore a quello previsto dalla normativa vigente, attualmente rappresentata, per quanto riguarda l’intervento in oggetto dalla Norma UNI EN 12464-1 (illuminazione di interni con luce artificiale). Pertanto sia il valore di illuminamento che le caratteristiche dell’impianto saranno differenti a seconda dei locali e del tipo di attività svolta. I calcoli illuminotecnici sono stati sviluppati con apposito software di calcolo, i cui risultati, per alcuni locali rappresentativi, sono riportati nella relazione di calcolo annessa al progetto In base ai valori di illuminamento sopra riportati, sono state definite le caratteristiche dell’impianto di illuminazione, esaustivamente riportate nelle planimetrie progettuali allegate. E’ prevista a progetto la fornitura e posa, presso il locale cabina di trasformazione, lato quadro b.t., di due sorgenti centralizzate per alimentazione in emergenza di circuiti di illuminazione ordinaria delle maniche orientale e meridionale, per assicurare una completa indipendenza dei circuiti luce anche in condizioni di emergenza. Alimentazione per impianti di illuminazione di sicurezza Alimentazione da gruppi soccorritori: Manica Meridionale: Gruppo soccorritore 1 - 220 V – 4 kVA – 3,2 kW di nuova installazione Autonomia minima 1 ora Manica Orientale: Gruppo soccorritore 2 - 220 V – 4 kVA – 3,2 kW di nuova installazione Autonomia minima 1 ora Alimentazione individuale: Plafoniere autoalimentate con gruppo accumulatore interno Infine si prevede la sola predisposizione di un terzo gruppo soccorritore destinato all’alimentazione degli impianti di illuminazione esterna degli spalti, preesistente, costituita da complessivi 13 punti luce con lamdada da 150 W 5.12. SCELTA E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI E COMPONENTI ELETTRICI I locali utilizzati dall’attività in progetto, sono da considerarsi, ai fini progettuali elettrici, luoghi di a maggior rischio in caso di incendio ai sensi della prima citata Norma CEI 64-8. L’impianto elettrico dovrà conseguentemente essere realizzato in funzione delle sopra considerate zone AD, secondo le prescrizioni nel seguito indicate. pag. 31 Tutti i restanti componenti dell'impianto elettrico stati previsti in soluzioni installative con grado di ermeticità minimo pari ad IP 44. Tutti i componenti (cassette di derivazione, raccordi, quadri, ecc.) dovranno pertanto in assoluto garantire, in ogni loro parte, un grado di ermeticità non inferiore ad IP 44. Per gli altri locali (uffici, corridoi, scale) ed analoghi le installazioni saranno di tipo ordinario. La protezione dai contatti indiretti viene in ogni caso assicurata dall'impianto di messa a terra, previsto a progetto, da coordinarsi con le protezioni elettriche. 5.13. SCELTA E CRITERI DI PROTEZIONE CONTRO LE FULMINAZIONI ATMOSFERICHE 5.13.1. Impianto di messa a terra Nell’edificio è stato precedentemente realizzato un apposito impianto di messa a terra, come da indicazioni contenute nelle tavole di progetto. A detto impianto verranno collegati (con formazione di apposite linee montanti) i conduttori di protezione delle unità di zona (quadri a progetto) e i conduttori di equipotenzialità principali e supplementari relativi alle masse estranee (tubazioni metalliche per acqua, gas, riscaldamento, strutture metalliche, ecc,). L’impianto di terra deve rispondere alle Norme CEI 64-8 (settima edizione) e si compone essenzialmente delle seguenti parti: dispersori naturali (struttura metallica del cemento armato) dispersore costituito da elementi metallici in intimo contatto con il terreno come ad esempio corde, nastri tondini o picchetti a tubo, in profilato di rame, acciaio zincato o acciaio ramato; conduttore di terra che collega il dispersore al collettore di terra; collettori di terra ubicati al piano interrato, in corrispondenza dei quadri servizi comuni. Per quanto concerne i collegamenti di equipotenzialità, da eseguirsi in base alle prescrizioni della Norma CEI 64-8, si fa presente: di eseguire il collegamento tra i tubi metallici dell’impianto idrico, di riscaldamento, del gas e il collettore di terra; il collegamento equipotenziale andrà di regola eseguito a valle dei contatori generali dell’acqua , evitando in tal modo interferenze con i gestori dell’acquedotto; i tubi esterni acqua (a monte dei contatori) non andranno collegati se i rispettivi gestori non rilasciano il relativo benestare. Il collegamento dovrà essere eseguito alla base dell’edificio direttamente al collettore di terra. 5.13.2. Impianto di protezione scariche atmosferiche pag. 32 L’ impianto in oggetto trova riferimento secondo quanto previsto dalla Norma CEI 81-10. Ciò implica che nei casi previsti dalla Norma un edificio può essere considerato protetto contro i fulmini anche se non si è realizzato alcun impianto di protezione (strutture considerate autoprotette). Si rimanda alle valutazioni generali contenute nei progetti dei precedenti lotti di intervento. 5.14. DESCRIZIONE MODALITA’ E CRITERI DI DISTRIBUZIONE E PROTEZIONE IMPIANTI Prescrizioni generali per l'esecuzione dei lavori Per regola generale l'Impresa, dovrà attenersi alle migliori regole dell'arte, nonché alle prescrizioni dettagliate nelle relative specifiche tecniche. Per tutte le categorie di lavori per le quali non si trovino prescritte speciali indicazioni, l'Impresa esecutrice seguirà i migliori procedimenti della tecnica attenendosi scrupolosamente alla normativa e legislazione vigente in materia al momento dell'esecuzione. Tutti gli impianti dovranno essere perfettamente rispondenti alle vigenti Norme e Leggi riferite agli impianti elettrici (vedere dettagli precedenti). Quadri elettrici I quadri saranno conformi alle norme CEI 17-13/1, fasc. 1.433 "Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione (quadri BT), alle raccomandazioni della commissione elettrotecnica internazionale (IEC) ed al D.P.R. 27.04.1955, N. 547 e identificabili secondo le condizioni di impiego in: quadri tecnologici quadri generale e secondari Quadri tecnologici Con questa denominazione si identificano i quadri che per le loro caratteristiche di costruzione contengono apparecchiature di manovra e dispositivi di controllo, misura, protezione e regolazione. Per le ordinarie operazioni di ripristino, regolazione o sostituzione di componenti sia necessario l'accesso del personale qualificato mediante la rimozione dei ripari o l'apertura di involucri installati a protezione di parti attive che possono essere toccate e saranno dotati di portina frontale con vetro. I quadri avranno un grado minimo di protezione IP44. Tutti i conduttori dei circuiti di potenza ed ausiliari sono attestati su apposite morsettiere all'interno di una unità di partenza. I quadri sono dotati di sezionatore o interruttore generale provvisto di pag. 33 interblocco della porta che consente l'apertura della porta solo dopo aver sezionato tutte le parti attive che possono essere toccate, oppure è ammesso non montare il sezionatore o l’interruttore generale con blocca porta, purché i pannelli di chiusura delle apparecchiature interne siano apribili solo con appositi attrezzi. Quadri generale e secondari Con questa denominazione si identificano i quadri che per le loro caratteristiche di costruzione contengono apparecchiature di manovra e dispositivi di controllo, misura, protezione e regolazione e che per le ordinarie operazioni di ripristino, regolazione o sostituzione di componenti non sia necessaria la rimozione dei ripari o l'apertura di involucri installati a protezione di parti attive che possono essere toccate. Ogni comando, segnalazione, interruttore, ecc., avrà un'etichetta di identificazione in materiale plastico, fissata con viti. I quadri saranno completi di portina frontale in vetro ed avranno un grado minimo di protezione IP20 a portina aperta ed IP40 a portina chiusa salvo dove indicato diversamente. Impianti e distribuzione prese e forza motrice La rete di distribuzione prese e forza motrice comprende: • l'alimentazione delle utenze forza motrice; • le prese di tipo civile e di tipo industriale. Per le utenze f.m. i cavi saranno multipolari con conduttori di rame ricotto, isolati in pvc sotto guaina di pvc, di qualità antifiamma e non propaganti l'incendio secondo le norme CEI 20-22 II. La derivazione alle singole prese sarà eseguita con conduttori unipolari in rame ricotto isolati in pvc, di qualità antifiamma e non propaganti l’incendio, protetti da tubazioni in pvc. Incassate. Il conduttore di pag. 34 protezione sarà inglobato nella formazione del cavo. Il numero e la tipologia delle prese sono indicate nei disegni di progetto. Organi di presa e di comando Tutti gli organi di comando e di presa da adottare saranno del tipo componibile, installati in scatola incassata a mezzo di supporto reggifrutto in resina e rifiniti da apposita placchetta. In dettaglio il sistema dovrà avere caratteristiche di prodotto che soddisfino ogni esigenza, tra cui: semplicità installativa e versatilità di impiego, per l’installatore di impianti elettrici; scelta estetica e arricchimento funzionale, per il cliente finale. Le forme innovative, l’ergonomia dei comandi, l’ampia gamma dei colori e dei materiali delle lacche di finitura, sono gli elementi che caratterizzano il design. Ogni scatola dovrà essere in grado di ospitare almeno tre frutti. I comandi funzionali dei circuiti luce saranno distinti in più accensioni secondo le indicazioni riportate nelle tavole di progetto. Tutti i comandi funzionali luce saranno preferibilmente dotati di lampada localizzatrice interna per la facile localizzazione , e disposti ad altezza non superiore a 90 cm dal piano pavimento in ossequio ai disposti di cui al DPR 27.04.1978 n° 384 ( eliminazione barriere architettoniche). Tutte le prese di corrente dovranno essere dotate di polo di terra, francamente connesso alla rete di protezione e ciascuna di esse sarà alimentata dall'impianto attraverso un interruttore bipolare (inserito sulla fase e neutro) magnetotermico di taratura tale da assicurare che vengano rispettate le condizioni di protezione dalle sovracorrenti. In tal modo verranno sicuramente anche rispettate le disposizioni contenute nella norma CEI 64.8, in materia di coordinamento delle sezioni del rame con le rispettive protezioni a monte. Le prese saranno incassate nelle pareti o applicate a vista alle pareti, secondo il tipo e la natura del locale in cui sono installate, con privilegio della prima soluzione, incassata. Gli utilizzatori di potenza unitaria superiori a 1.000 W saranno dotati di un proprio interruttore di protezione e/o con interruttore di interblocco. pag. 35 Distribuzione elettrica secondaria (tubazioni e condotti portatavi) Per l’alloggiamento delle varie linee elettriche, sia ordinarie che particolari, dovranno essere previste diverse canalizzazioni indipendenti e distinte. Le linee dorsali interne saranno invece poste in colonne montanti o canalizzazioni dorsali di distribuzione principale, a partire dal quadro generale. Ciascuna colonna montante sarà posta in condotto realizzato in tubo di PVC pesante tipo K200, rigido, di diametro da 32 a 50 mm incassato sotto traccia a parete e/o a pavimento e dotato di scatole ad di ripresa e/o pozzetti, scelte in numero sufficiente, tale da far si che il condotto non presenti più di due curve tra due di esse. Le linee dorsali principali di distribuzione ai piani, saranno alloggiate in tubazioni disposte sotto pavimento, di idonee dimensioni, indicate nelle planimetrie per i vari tratti. Le suddette tubazioni si attesteranno a cassette di distribuzione alloggiate in specifiche colonne attrezzate. La maggior parte dei componenti della canalizzazione sarà realizzata in materiale termoplastico ad elevata resistenza meccanica; alcuni particolari, come finiture a filo pavimento direttamente calpestabili, saranno in alluminio, in ottone o in acciaio. Mediante opportuni accessori è possibile il raccordo alle colonne e da queste all’impianto a soffitto. Per l’utilizzo specifico delle torrette a pavimento, il sistema di distribuzione sottopavimento sarò costituito da canali, elementi intermedi, torrette ed accessori adatti alla realizzazione di impianti elettrici a più servizi separati (energia, telefono e dati, ausiliari, come da particolari costruttivi a progetto) negli ambienti riportati nelle tavole di progetto. Le tubazioni anzidette dovranno presentare almeno 1/3 di superficie libera, in modo da facilitare future aggiunte, e limitare le sovratemperature, specialmente in presenza di linee di grossa sezione. Le varie dorsali elettriche dovranno essere distinte e tra loro separate, in modo tale da alloggiare agevolmente le linee dorsali di forza motrice, illuminazione, linee privilegiate di sicurezza, e le linee di segnale. pag. 36 Le derivazioni dalla linea dorsale dovranno avvenire esclusivamente entro cassette specifiche, di dimensioni e scomparti proporzionati ai circuiti elettrici previsti. Impianti elettrici a servizio degli impianti meccanici Impianti elettrici a completamento degli impianti idrico-sanitari, riscaldamento, trattamento dell'aria ed antincendio eseguiti dalla ditta fornitrice meccanica e costituiti principalmente da: quadri di protezione comando e distribuzione; linee di alimentazione utenze (compresa la regolazione automatica); prove di funzionamento. Linee di alimentazione utenze I cavi saranno multipolari, con conduttori di rame, isolati in pvc sotto guaina di pvc, di qualità antifiamma e non propaganti l'incendio secondo norme CEI 20-22 II. Il conduttore di protezione sarà inglobato nella formazione del cavo. Saranno previste tutte le linee agli elementi in campo occorrenti per la regolazione, la sicurezza ed il consenso delle utenze elettriche, eseguite con le stesse modalità dei circuiti di potenza. I cavi per l’impianto di regolazione, controllo o comando saranno di tipo e formazione in conformità alle richieste del fornitore delle apparecchiature. Apparecchi illuminanti E’ prevista la fornitura e l’installazione di corpi illuminanti nuovi, in grado di fornire un adeguato livello di illuminamento, con un buon coefficiente di uniformità. I parametri sopraesposti risultano concretizzati, negli interventi in progetto, con adozione di corpi illuminanti appositamente concepiti, costituiti da: Plafoniere di elevate prestazioni tecniche ed estetiche, per lampade fluorescenti neon, a scarica, alogene e a Led, di diversa tipologia, tali da garantire tutte le installazioni di progetto. In dettaglio, i principali aspetti tecnici cui dovranno rispondere le plafoniere previste in progetto, risultano: 1. Dimensioni compatte ed adatte a tutti i tipi di lampade previste 2. Installazione ad incasso (controsoffitto) o a plafone con elementi specificatamente concepiti pag. 37 3. Corpo in lamiera d’acciaio formato in un sol pezzo verniciato con trattamento chimico di superficie. 4. Equipaggiamento elettrico completo di lampade, reattori elettronici, morsetto con portafusibile e fusibile, condensatori di rifasamento a fattore di potenza 0,9 5. Versione stagna (ove richiesta), minimo IP 44, nelle zone individuate a progetto. Gli apparecchi illuminanti saranno previsti nei vari ambienti secondo i posizionamenti individuabili nelle tavole di progetto e costituiranno la pluralità delle installazioni. L’efficienza luminosa dovrà risultare compresa tra 65 e 90 Lumen/Watt con adeguata temperatura di colore e durata media non inferiore a 9500 ore di funzionamento. Sistema di controllo e gestione degli impianti (buiding automation) E’ prevista la realizzazione di un sistema di gestione intelligente degli impianti di illuminazione (building automation) che dovrà essere sviluppato secondo i criteri generali nel seguito indicati: configurazione del sistema decentralizzata, e/o centralizzata ampia flessibilità che permette in caso di modifiche all'impianto di intervenire solo a livello di programma di configurazione elevata potenzialità in termini di funzioni d'impianto e di futura espansione, possibilità della raccolta e visualizzazione dei dati gestionali, bassissimo consumo dei componenti di sistema, alta affidabilità, riduzione rischio d'incendio. Tutti i componenti del sistema (apparecchi di comando, rilevatori di stato, attuatori, utenze elettriche ecc.) dovranno essere connessi, direttamente o attraverso opportuni dispositivi, a mezzo di unico cavo ("bus") che percorre tutto l'impianto in qualsiasi topologia distributiva. I medesimi componenti dovranno avere la possibilità di essere connessi al sistema senza alcun ordine particolare e permettere futuri ampliamenti usando i diversi componenti compatibili. Tutti i componenti del sistema devono comunicare tra loro usando il protocollo di standard europeo EIB. La trasmissione dei dati deve essere in forma seriale, bilanciata in banda base, asincrona. La velocità di trasmissione non può essere minore di 9600 bps. Il numero minimo dei componenti collegabili nel sistema non può essere minore di 11.520. Impianto telefonico e trasmissione dati E' prevista la realizzazione di una serie di prese telefoniche e di trasmissione dati nelle postazioni riportate sulle tavole di progetto, con accentramento ad appositi sotto armadi secondari (a loroi volta derivati dal centro stella principale esistente, nel locale portineria). pag. 38 La trasmissione telefonica e dati interni (rete cablata) verrà predisposta per l’accentramento sui suddetti armadi dovranno essere previsti in appositi contenitori addossati a parete, completi di portella anteriore, di dimensioni utili tali da consentire una razionale distribuzione ed una facilità operativa di collegamento (comprese le apparecchiature interne). Le prese di prelievo del segnale saranno del tipo modulare, componibile con la serie civile prescelta dalla Direzione Lavori. La comunicazione telefonica dovrà essere predisposta con apposito centralino telefonico interno con installazione e messa in servizio e successiva programmazione. Impianto di rivelazione incendio A progetto viene prevista la fornitura e posa di un impianto di rivelazione incendio di tipo digitale, per installazione interna, che costituirà un ampliamento funzionale delle installazioni preesistenti, gestite da una centrale master esistente nel locale portineria. L’impianto a progetto sarà quindi costituito principalmente da: concentratoi di zona interfacciabili alla centrale master esistente; rivelatori automatici di incendio; avvisatori di incendio manuali e dispositivi di allarme; rete distribuzione; Consensi di attuazione per preallarme ed allarme; Consensi a sistemi di estinzione incendi. I rivelatori automatici saranno installati a soffitto lungo i vari ambienti (corridoi, locali tecnici, vani corsa, condotte aria ecc.) e nei locali con carico di incendio elevato e sopra il contro soffitto ove previsto, conformemente anche alle indicazioni del progetto di prevenzione incendi. Il sistema dovrà quindi essere idoneo al ricevimento, controllo, registrazione e trasmissione dei segnali inviati dai rivelatori collegati, e completo di dispositivi di attuazione degli allarmi (localizzati di preallarme ed allarme ed a distanza) e dei consensi agli apparati di estinzione previsti. La rete di distribuzione sarà eseguita in cavo flessibile di qualità antifiamma, non propagante l'incendio secondo le norme CEI 20-22 II, in accordo con quanto richiesto dalla società fornitrice delle apparecchiature. La rete sarà posata in tubi di pvc rigido resistente alla prova del filo incandescente a 850°C, installato a vista, o all'interno di canalette di pvc con identiche caratteristiche. pag. 39 Le discese agli avvisatori manuali di incendio saranno eseguite con cavo entro tubazioni di pvc posate sotto traccia. Gli eventuali rilevatori automatici di incendio saranno di tipo ottico analogico indirizzabile, con sensibilità di risposta regolabile in fabbrica, provvisti di zoccolo per l'innesto rapido di sensore e di led di segnalazione per l'installazione nei punti indicati a progetto Rivelatori automatici di tipo termovelocimetrico analogico indirizzabile provvisti di zoccolo per l’innesto rapido e di led di segnalazione per l’installazione nella zona cucina. Sono previsti, ad integrazione, avvisatori di incendio manuali costituiti da pulsanti installati in cassetta con vetro frontale a frangere. Conduttori equipotenziali I conduttori equipotenziali principali saranno costituiti da conduttori di rame, con sezione minima di 16 mmq, verranno utilizzati per la connessione delle masse estranee e dei conduttori equipotenziali supplementari. La messa a terra di protezione si comporrà dei seguenti elementi di impianto: rete generale di messa a terra con elementi artificiali e naturali ove utilizzabili collegamento equipotenziale supplementare delle tubazioni metalliche di adduzione dei fluidi in corrispondenza del loro ingresso nei locali. Il collegamento sarà eseguito tramite conduttore isolato di idonea sezione protetto meccanicamente da un tubo flessibile di pvc e fascetta metallica collegamento equipotenziale dei canali metallici utilizzati per l'impianto di climatizzazione in corrispondenza del punto di uscita dalla centrale tecnologica e del punto di ingresso al piano dove il canale esce dal cavedio e comincia il percorso orizzontale. Collegamento equipotenziale delle tubazioni metalliche di adduzione dei fluidi in corrispondenza del punto di uscita della centrale tecnologica e del punto di ingresso al piano. pag. 40 ALLEGATO CARICHI TERMICI pag. 41 ALLEGATO 1 CALCOLO DEI CARICHI ESTIVI ED INVERNALI Metodo RTS - ASHRAE Handbook 2001 Progetto : Recupero e riqualificazione funzionale del Castello di Casale monferrato (AL) – 4° Lotto di intervento Versione : 1.0 Data : Ottobre 2008 Località : CASALE MONFERRATO Condizioni esterne di progetto Inverno Estate Temperatura b. s. [°C] -8 30,5 Temperatura b. u. [°C] -9 22,4 Umidità Relativa [%] 71,2 50,8 pag. 42 A - 1.1 DISPERSIONI INVERNALI - PIANO PRIMO – MANICA MERIDIONALE - ZONA: ZONA RISCALDATA AMBIENTE Cod. A-10 A-11 A-2 A-3 A-5 A-6 A-7 A-8 Descrizione RISULTATI Amb. uguali [n.] Temp.Int [°C] Volume [m³] Disp. [W] Infiltr. [W] Totale [W] 1 1 1 1 1 1 1 1 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 113,8 81,0 240,8 95,8 25,3 29,4 8,9 7,9 2.920 2.018 6.636 2.439 922 1.043 129 114 528 376 1.117 444 117 137 42 37 3.447 2.394 7.754 2.884 1.039 1.180 171 151 16.221 2.798 19.019 Ufficio B22 Ufficio B23 FOYER B15 Ufficio B16 CORRIDOIO B17 CORRIDOIO B21 LOCALE SERVER B19 ARCHIVIO B20 TOTALE ZONA [W]: ZONA: ZONA RISCALDATA+ARIA PRIMARIA BAGNI AMBIENTE Cod. A-9 Descrizione RISULTATI Amb. uguali [n.] Temp.Int [°C] Volume [m³] Disp. [W] Infiltr. [W] Totale [W] 1 20,0 32,3 464 368 832 464 368 832 BAGNI B18 TOTALE ZONA [W]: ZONA: ZONA RISCALDATA+ARIA PRIMARIA UFFICI AMBIENTE Cod. A-12 A-13 Descrizione RISULTATI Amb. uguali [n.] Temp.Int [°C] Volume [m³] Disp. [W] Infiltr. [W] Totale [W] 1 1 20,0 20,0 43,1 42,9 1.098 999 200 199 1.297 1.198 2.096 399 2.495 Ufficio B24 Ufficio B25 TOTALE ZONA [W]: TOTALE DISPERSIONI INFILTRAZIONI TOTALE [W] 18.782 [W] 3.564 [W] 22.346 pag. 43 CARICHI TERMICI ESTIVI - PIANO PRIMO – MANICA MERIDIONALE - ZONA: ZONA RISCALDATA+ARIA Ambiente Amb. [Cod.] A-12 A-13 SENSIBILE LATENTE TOTALE = [n.] Mese Ora Trasm [W] Irr. [W] Illum. [W] Pers. [W] App. [W] Infiltr. [W] Totale [W] Pers. [W] App. [W] Infiltr. [W] Totale [W] [W] 1 1 7 8 16 16 -11 89 201 17 17 99 99 259 258 29 24 481 598 80 80 / / 54 51 134 131 615 729 TOTALE (*) [W]: 1.344 ZONA: ZONA RISCALDATA Ambiente Amb. [Cod.] A-10 A-11 A-2 A-3 A-5 A-6 A-7 A-8 SENSIBILE LATENTE TOTALE = [n.] Mese Ora Trasm [W] Irr. [W] Illum. [W] Pers. [W] App. [W] Infiltr. [W] Totale [W] Pers. [W] App. [W] Infiltr. [W] Totale [W] [W] 1 1 1 1 1 1 1 1 8 8 7 8 7 8 7 7 16 16 16 12 16 15 18 18 -61 -43 366 -79 9 40 -5 -4 883 563 532 793 89 753 44 31 29 37 10 11 6 5 251 201 196 199 49 38 690 491 488 575 149 137 54 48 63 45 163 19 17 18 3 3 1.869 1.288 1.774 1.543 324 996 59 52 200 160 160 160 40 30 / / / / / / / / 135 96 302 113 32 35 11 10 335 256 462 273 72 65 11 10 2.204 1.544 2.237 1.816 396 1.061 70 62 TOTALE (*) [W]: 9.389 ZONA: ZONA RISCALDATA+ARIA Ambiente Amb. [Cod.] A-9 SENSIBILE = [n.] Mese Ora Trasm [W] 1 7 18 -29 Irr. [W] LATENTE TOTALE Illum. [W] Pers. [W] App. [W] Infiltr. [W] Totale [W] Pers. [W] App. [W] Infiltr. [W] Totale [W] 103 55 147 28 304 40 / 99 139 TOTALE (*) [W]: (*) non considera l’intermittenza dell’impianto (profilo di funzionamento) pag. 44 [W] 444 444 A - 1.2 DISPERSIONI INVERNALI - PIANO SECONDO – MANICA MERIDIONALE - ZONA: ZONA CLIMATIZZATA TUTT'ARIA AMBIENTE Cod. Descrizione A-1 A-2 A-3 A-4 RISULTATI Amb. uguali [n.] Temp.Int [°C] Volume [m³] Disp. [W] Infiltr. [W] Totale [W] 1 1 1 1 20,0 20,0 20,0 20,0 196,6 117,5 121,9 189,1 3.815 1.932 2.021 3.327 913 545 566 878 4.728 2.478 2.587 4.205 11.096 2.901 13.997 Accoglienza C16 Sala scaffale aperto C17 Sala scaffale aperto C18 Emeroteca C19 TOTALE ZONA [W]: TOTALE DISPERSIONI INFILTRAZIONI TOTALE [W] 11.096 [W] 2.901 [W] 13.997 CARICHI TERMICI ESTIVI - PIANO SECONDO – MANICA MERIDIONALE ZONA: ZONA CLIMATIZZATA TU Ambiente Amb. [Cod.] A-1 A-2 A-3 A-4 SENSIBILE LATENTE TOTALE = [n.] Mese Ora Trasm [W] Irr. [W] Illum. [W] Pers. [W] App. [W] Infiltr. [W] Totale [W] Pers. [W] App. [W] Infiltr. [W] Totale [W] [W] 1 1 1 1 7 8 8 8 17 16 16 12 525 100 104 202 2.054 834 921 1.319 38 44 46 77 249 251 251 401 624 701 728 1.118 109 65 67 37 3.598 1.996 2.116 3.153 200 200 200 320 / / / / 247 139 144 224 447 339 344 544 4.045 2.335 2.461 3.697 TOTALE (*) [W]: (*) non considera l’intermittenza dell’impianto (profilo di funzionamento) pag. 45 12.537 A - 1.3 DISPERSIONI INVERNALI - PIANO SECONDO – MANICA ORIENTALE ZONA: ZONA CLIMATIZZATA TUTT'ARIA AMBIENTE Cod. Descrizione A-1 A-2 A-3 Amb. uguali [n.] Temp.Int [°C] Volume [m³] Disp. [W] Infiltr. [W] Totale [W] 1 1 1 1 1 20,0 20,0 20,0 20,0 20,0 241,9 406,8 406,5 403,2 396,8 4.332 4.195 4.268 4.321 7.362 1.123 1.888 1.887 1.871 1.842 5.455 6.083 6.154 6.192 9.204 24.478 8.610 33.088 SALA LETTURA C22 SALA LETTURA C23 SALA LETTURA C24 SALA LETTURA C25 SALA LETTURA C26+27 A-4 RISULTATI TOTALE ZONA [W]: TOTALE DISPERSIONI INFILTRAZIONI TOTALE [W] 24.478 [W] 8.610 [W] 33.088 CARICHI TERMICI ESTIVI - PIANO SECONDO – MANICA ORIENTALE - ZONA: ZONA CLIMATIZZATA TU Ambiente SENSIBILE LATENTE TOTALE Amb. [Cod.] = [n.] Mese Ora Trasm [W] Irr. [W] Illum. [W] Pers. [W] App. [W] Infiltr. [W] Totale [W] Pers. [W] App. [W] Infiltr. [W] Totale [W] [W] (A-U1)-1 (A-U1)-2 (A-U1)-3 (A-U1)-4 (A-U1)-5 1 1 1 1 1 7 7 7 7 7 16 16 16 16 12 1.059 514 482 487 1.227 876 614 613 613 1.486 52 93 93 92 92 301 554 554 554 497 844 1.423 1.421 1.409 1.371 164 276 275 273 127 3.296 3.474 3.438 3.428 4.800 240 440 440 440 400 / / / / / 304 511 510 506 498 544 951 950 946 898 3.840 4.424 4.388 4.374 5.698 TOTALE (*) [W]: (*) non considera l’intermittenza dell’impianto (profilo di funzionamento) pag. 46 22.724 ALLEGATO QUADRI ELETTRICI pag. 47 ALLEGATO 2 QUADRI ELETTRICI Quadro: Tavola: Impianto: Progetto Impianto Elettrico Cliente: Descrizione Quadro: Resistenza di terra: 0,5 [Ω] C.d.t. % Max ammessa: 4 Consegna Energia Sigla Arrivo: QG C-0 Sistema di distribuzione: TN-S Dati circuito Dati apparecchiatura Icc di barratura: 23,09 [kA] Tensione: 400 [V] Sovraccarico Test Corto circuito Lunghezza ≤ Lunghezza MAX Icc MAX ≤ P.D.I. Ib ≤ In ≤ Iz I2t ≤K2s2 If ≤ 1,45 Iz C.D.T. % con Ib ≤ C.D.T. MAX FASE SIGLA SEZIONE L UTENZA L. CDT % TIPO DISTRIBUZIONE Id P.D.I. MAX CON Ib 2 [ mm ] QG C-0 [m] [m] [%] --- --- 0 VL1600.LI.ETU+Dif.A.d 210mm ICC MAX I di Igt Interv FONDO Protez LINEA I2t MAX NEUTRO K2S2 I2t MAX INIZIO INIZIO LINEA LINEA PROTEZIONE K2S2 I2t MAX K2S2 Ib In Iz If 1.45Iz INIZIO LINEA [A] [ kA ] [ kA ] [A] [A] [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [A] [A] [A] [A] [A] Quadripolare 5-A 50 23,09 5 21.092 --- --- --- --- --- --- 82 1.600 --- 2.080 --- SI QG C-1 1(4X16)+PE16 50 12.667 0,71 5SY84507 Quadripolare 5 25 23,07 5 1.215 139.059 5.234.944 122.144 5.234.944 139.059 5.234.944 27 50 54 73 79 SI QG C-2 1(4X16)+PE16 50 12.667 0,46 5SY84507 Quadripolare 5 25 23,07 5 1.215 139.059 5.234.944 122.144 5.234.944 139.059 5.234.944 18 50 54 73 79 SI QG C-3 1(4X10)+PE10 50 7.984 0,35 5SY74327 Quadripolare 5 25 23,07 5 774 151.354 2.044.900 121.239 2.044.900 151.354 2.044.900 8,821 32 41 46 59 SI QG C-4 1(4X10)+PE10 50 7.984 0,35 5SY74327 Quadripolare 5 25 23,07 5 774 151.354 2.044.900 121.239 2.044.900 151.354 2.044.900 8,821 32 41 46 59 SI QG C-5 1(4X10)+PE10 90 7.985 0,7 3VF31140JG410AA0+ Dif.A.d035mm Quadripolare 5-A 25 23,07 5 439 852.476 2.044.900 818.703 2.044.900 852.476 2.044.900 10 32 41 38 59 SI QG C-6 1(4X10)+PE10 105 7.985 0,02 5SY74257 Quadripolare 5 25 23,07 5 16.426 852.476 2.044.900 818.703 2.044.900 852.476 2.044.900 12 25 41 36 59 SI pag. 48 Quadro: Tavola: Impianto: Progetto Impianto Elettrico Cliente: Descrizione Quadro: Resistenza di terra: 0,5 [Ω] C.d.t. % Max ammessa: 4 Quadro Manica Meridionale (QMM) Sigla Arrivo: C-0 Sistema di distribuzione: TN-S Dati circuito Dati apparecchiatura Icc di barratura: 3,63 [kA] Tensione: 400 [V] Sovraccarico Test Corto circuito Lunghezza ≤ Lunghezza MAX Icc MAX ≤ P.D.I. Ib ≤ In ≤ Iz I2t ≤K2s2 If ≤ 1,45 Iz C.D.T. % con Ib ≤ C.D.T. MAX FASE SIGLA SEZIONE L UTENZA L. CDT % TIPO DISTRIBUZIONE Id P.D.I. MAX CON Ib 2 [ mm ] ICC MAX I di Igt Interv FONDO Protez LINEA I2t MAX NEUTRO K2S2 I2t MAX INIZIO INIZIO LINEA LINEA PROTEZIONE K2S2 I2t MAX K2S2 Ib In Iz If 1.45Iz INIZIO LINEA [A] [ kA ] [ kA ] [A] [A] [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [A] [A] [A] [A] [A] Quadripolare 5 --- 3,63 5 1.210 --- --- --- --- --- --- 27 50 --- 73 --- SI 5SY64037 Quadripolare 5 30 3,6 5 634 --- --- --- --- --- --- 0 3 --- 4,35 --- SI 0,74 5SY34167+5SM23426 Quadripolare 0,03 A 6 3,6 0,03 1.132 --- --- --- --- --- --- 4,811 16 --- 23 --- SI [m] [m] [%] C-0 --- --- 0,72 5TE8514 C-1 0 --- 0,72 C-2 --- --- C-3 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 1,39 5SJ35067 Monofase L1+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 1,925 6 11 8,7 16 SI C-4 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 1,39 5SJ35067 Monofase L2+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 1,925 6 11 8,7 16 SI C-5 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 1,39 5SJ35067 Monofase L3+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 1,925 6 11 8,7 16 SI C-6 1(2X1,5)+PE1,5 25 >99999 1,15 5SJ35067 Monofase L1+N 0,03 6 1,78 0,03 186 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 1,443 6 11 8,7 16 SI C-7 1(2X1,5)+PE1,5 25 >99999 1,15 5SJ35067 Monofase L2+N 0,03 6 1,78 0,03 186 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 1,443 6 11 8,7 16 SI pag. 49 Quadro: Tavola: Impianto: Progetto Impianto Elettrico Cliente: Descrizione Quadro: Resistenza di terra: 0,5 [Ω] C.d.t. % Max ammessa: 4 Quadro Manica Meridionale (QMM) Sigla Arrivo: C-0 Sistema di distribuzione: TN-S Dati circuito Dati apparecchiatura Icc di barratura: 3,63 [kA] Tensione: 400 [V] Sovraccarico Test Corto circuito Lunghezza ≤ Lunghezza MAX Icc MAX ≤ P.D.I. Ib ≤ In ≤ Iz I2t ≤K2s2 If ≤ 1,45 Iz C.D.T. % con Ib ≤ C.D.T. MAX FASE SIGLA SEZIONE L UTENZA L. CDT % TIPO DISTRIBUZIONE Id P.D.I. MAX CON Ib 2 I di Igt Interv FONDO Protez LINEA I2t MAX K2S2 I2t MAX INIZIO INIZIO LINEA LINEA PROTEZIONE K2S2 I2t MAX K2S2 Ib In Iz If 1.45Iz INIZIO LINEA [A] [ kA ] [ kA ] [A] [A] [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [A] [A] [A] [A] [A] Monofase L3+N 0,03 6 1,78 0,03 220 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 2,406 6 11 8,7 16 SI 5SJ35067 Monofase L1+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 1,443 6 11 8,7 16 SI 1,06 5SJ35067 Monofase L2+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 0,962 6 11 8,7 16 SI 0,74 5SY34167+5SM23426 Quadripolare 0,03 A 6 3,6 0,03 1.132 --- --- --- --- --- --- 6,495 16 --- 23 --- SI [ mm ] [m] [m] [%] C-8 1(2X1,5)+PE1,5 20 >99999 1,31 5SJ35067 C-9 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 1,22 C-10 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 --- --- C-11 ICC MAX NEUTRO C-12 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 0,9 5SJ35067 Monofase L2+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 0,481 6 11 8,7 16 SI C-13 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 1,31 5SJ35067 Monofase L3+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 1,684 6 11 8,7 16 SI C-14 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 0,98 5SJ35067 Monofase L1+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 0,722 6 11 8,7 16 SI C-15 1(2X1,5)+PE1,5 20 >99999 1,14 5SJ35067 Monofase L2+N 0,03 6 1,78 0,03 220 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 1,684 6 11 8,7 16 SI pag. 50 Quadro: Tavola: Impianto: Progetto Impianto Elettrico Cliente: Descrizione Quadro: Resistenza di terra: 0,5 [Ω] C.d.t. % Max ammessa: 4 Quadro Manica Meridionale (QMM) Sigla Arrivo: C-0 Sistema di distribuzione: TN-S Dati circuito Dati apparecchiatura Icc di barratura: 3,63 [kA] Tensione: 400 [V] Sovraccarico Test Corto circuito Lunghezza ≤ Lunghezza MAX Icc MAX ≤ P.D.I. Ib ≤ In ≤ Iz I2t ≤K2s2 If ≤ 1,45 Iz C.D.T. % con Ib ≤ C.D.T. MAX FASE SIGLA SEZIONE L UTENZA L. CDT % TIPO DISTRIBUZIONE Id P.D.I. MAX CON Ib 2 ICC MAX I di Igt Interv FONDO Protez LINEA I2t MAX NEUTRO K2S2 I2t MAX INIZIO INIZIO LINEA LINEA PROTEZIONE K2S2 I2t MAX K2S2 Ib In Iz If 1.45Iz INIZIO LINEA [A] [ kA ] [ kA ] [A] [A] [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [A] [A] [A] [A] [A] Monofase L3+N 0,03 6 1,78 0,03 220 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 1,443 6 11 8,7 16 SI 5SJ35067 Monofase L1+N 0,03 6 1,78 0,03 220 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 1,443 6 11 8,7 16 SI 1,57 5SJ35067 Monofase L2+N 0,03 6 1,78 0,03 269 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 4,33 6 11 8,7 16 SI 1,07 5SJ35067 Monofase L1+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 0,962 6 11 8,7 16 SI >99999 1,75 5SU13567KV16 Monofase L1+N 0,03 A 6 1,9 0,03 404 3.734 211.600 3.254 211.600 3.734 327.184 9,623 16 20 23 29 SI 30 >99999 2,32 5SJ35167 Monofase L1+N 0,03 6 0,64 0,03 227 772 211.600 721 211.600 772 327.184 4,811 16 20 23 29 SI 1(2X4)+PE4 40 >99999 2,5 5SJ35167 Monofase L1+N 0,03 6 0,64 0,03 199 772 211.600 721 211.600 772 327.184 4,811 16 20 23 29 SI 1(2X1,5)+PE1,5 25 >99999 0,98 5SU13567KV10 Monofase L1+N 0,03 A 6 1,9 0,03 194 2.850 29.756 2.301 29.756 2.850 46.010 0,962 10 11 15 16 SI [ mm ] [m] [m] [%] C-16 1(2X1,5)+PE1,5 20 >99999 1,08 5SJ35067 C-17 1(2X1,5)+PE1,5 20 >99999 1,08 C-18 1(2X1,5)+PE1,5 15 >99999 C-19 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 C-20 1(2X4)+PE4 25 C-21 1(2X4)+PE4 C-22 C-23 pag. 51 Quadro: Tavola: Impianto: Progetto Impianto Elettrico Cliente: Descrizione Quadro: Resistenza di terra: 0,5 [Ω] C.d.t. % Max ammessa: 4 Quadro Manica Meridionale (QMM) Sigla Arrivo: C-0 Sistema di distribuzione: TN-S Dati circuito Dati apparecchiatura Icc di barratura: 3,63 [kA] Tensione: 400 [V] Sovraccarico Test Corto circuito Lunghezza ≤ Lunghezza MAX Icc MAX ≤ P.D.I. Ib ≤ In ≤ Iz I2t ≤K2s2 If ≤ 1,45 Iz C.D.T. % con Ib ≤ C.D.T. MAX FASE SIGLA SEZIONE L UTENZA L. CDT % TIPO DISTRIBUZIONE Id P.D.I. MAX CON Ib 2 ICC MAX I di Igt Interv FONDO Protez LINEA I2t MAX NEUTRO K2S2 I2t MAX INIZIO INIZIO LINEA LINEA PROTEZIONE K2S2 I2t MAX K2S2 Ib In Iz If 1.45Iz INIZIO LINEA [A] [ kA ] [ kA ] [A] [A] [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [A] [A] [A] [A] [A] Monofase L1+N 0,03 6 0,31 0,03 129 237 29.756 222 29.756 237 46.010 0,481 10 11 15 16 SI 5SJ35107 Monofase L1+N 0,03 6 0,31 0,03 106 237 29.756 222 29.756 237 46.010 0,481 10 11 15 16 SI 1,69 5SU13567KV10 Monofase L2+N 0,03 A 6 1,9 0,03 250 2.850 82.656 2.301 82.656 2.850 127.806 4,811 10 15 15 21 SI >99999 1,62 5SU13567KV16 Monofase L3+N 0,03 A 6 1,9 0,03 359 3.734 211.600 3.254 211.600 3.734 327.184 7,217 16 20 23 29 SI 45 >99999 2,13 5SU13567KV10 Monofase L1+N 0,03 A 6 1,9 0,03 182 2.850 82.656 2.301 82.656 2.850 127.806 4,811 10 15 15 21 SI 1(2X2,5)+PE2,5 45 >99999 2,87 5SU13567KV10 Monofase L2+N 0,03 A 6 1,9 0,03 182 2.850 82.656 2.301 82.656 2.850 127.806 7,217 10 15 15 21 SI C-30 1(2X2,5)+PE2,5 25 >99999 1,13 5SU13567KV10 Monofase L1+N 0,03 A 6 1,9 0,03 286 2.850 82.656 2.301 82.656 2.850 127.806 2,406 10 15 15 21 SI C-31 1(2X2,5)+PE2,5 20 >99999 1,06 5SU13567KV10 Monofase L3+N 0,03 A 6 1,9 0,03 334 2.850 82.656 2.301 82.656 2.850 127.806 2,406 10 15 15 21 SI [ mm ] [m] [m] [%] C-24 1(2X1,5)+PE1,5 15 >99999 1,05 5SJ35107 C-25 1(2X1,5)+PE1,5 25 >99999 1,1 C-26 1(2X2,5)+PE2,5 30 >99999 C-27 1(2X4)+PE4 30 C-28 1(2X2,5)+PE2,5 C-29 pag. 52 Quadro: Tavola: Impianto: Progetto Impianto Elettrico Cliente: Descrizione Quadro: Resistenza di terra: 0,5 [Ω] C.d.t. % Max ammessa: 4 Quadro Manica Meridionale (QMM) Sigla Arrivo: C-0 Sistema di distribuzione: TN-S Dati circuito Dati apparecchiatura Icc di barratura: 3,63 [kA] Tensione: 400 [V] Sovraccarico Test Corto circuito Lunghezza ≤ Lunghezza MAX Icc MAX ≤ P.D.I. Ib ≤ In ≤ Iz I2t ≤K2s2 If ≤ 1,45 Iz C.D.T. % con Ib ≤ C.D.T. MAX FASE SIGLA SEZIONE L UTENZA L. CDT % TIPO DISTRIBUZIONE Id P.D.I. MAX CON Ib 2 [ mm ] [m] [m] [%] C-32 1(2X2,5)+PE2,5 25 >99999 0,96 5SU13567KV10 C-33 1(2X2,5)+PE2,5 25 >99999 1,38 5SU13567KV10 ICC MAX I di Igt Interv FONDO Protez LINEA I2t MAX NEUTRO K2S2 I2t MAX INIZIO INIZIO LINEA LINEA PROTEZIONE K2S2 I2t MAX K2S2 Ib In Iz If 1.45Iz INIZIO LINEA [A] [ kA ] [ kA ] [A] [A] [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [A] [A] [A] [A] [A] Monofase L1+N 0,03 A 6 1,9 0,03 286 2.850 82.656 2.301 82.656 2.850 127.806 1,443 10 15 15 21 SI Monofase L3+N 0,03 A 6 1,9 0,03 286 2.850 82.656 2.301 82.656 2.850 127.806 3,849 10 15 15 21 SI pag. 53 Quadro: Tavola: Impianto: Progetto Impianto Elettrico Cliente: Descrizione Quadro: Resistenza di terra: 0,5 [Ω] C.d.t. % Max ammessa: 4 Quadro Manica Orientale (QMO) Sigla Arrivo: C-0 Sistema di distribuzione: TN-S Dati circuito Dati apparecchiatura Icc di barratura: 3,63 [kA] Tensione: 400 [V] Sovraccarico Test Corto circuito Lunghezza ≤ Lunghezza MAX Icc MAX ≤ P.D.I. Ib ≤ In ≤ Iz I2t ≤K2s2 If ≤ 1,45 Iz C.D.T. % con Ib ≤ C.D.T. MAX FASE SIGLA SEZIONE L UTENZA L. CDT % TIPO DISTRIBUZIONE Id P.D.I. MAX CON Ib 2 [ mm ] ICC MAX I di Igt Interv FONDO Protez LINEA I2t MAX NEUTRO K2S2 I2t MAX INIZIO INIZIO LINEA LINEA PROTEZIONE K2S2 I2t MAX K2S2 Ib In Iz If 1.45Iz INIZIO LINEA [A] [ kA ] [ kA ] [A] [A] [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [A] [A] [A] [A] [A] Quadripolare 5 --- 3,63 5 1.210 --- --- --- --- --- --- 18 50 --- 73 --- SI 5SY64037 Quadripolare 5 30 3,6 5 634 --- --- --- --- --- --- 0 3 --- 4,35 --- SI 0,48 5SY34167+5SM23426 Quadripolare 0,03 A 6 3,6 0,03 1.132 --- --- --- --- --- --- 5,052 16 --- 23 --- SI [m] [m] [%] C-0 --- --- 0,46 5TE8514 C-1 0 --- 0,46 C-2 --- --- C-3 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 1,63 5SJ35067 Monofase L1+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 3,368 6 11 8,7 16 SI C-4 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 0,89 5SJ35067 Monofase L2+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 1,203 6 11 8,7 16 SI C-5 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 0,72 5SJ35067 Monofase L3+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 0,722 6 11 8,7 16 SI C-6 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 0,72 5SJ35067 Monofase L1+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 0,722 6 11 8,7 16 SI C-7 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 1,13 5SJ35067 Monofase L2+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 1,925 6 11 8,7 16 SI pag. 54 Quadro: Tavola: Impianto: Progetto Impianto Elettrico Cliente: Descrizione Quadro: Resistenza di terra: 0,5 [Ω] C.d.t. % Max ammessa: 4 Quadro Manica Orientale (QMO) Sigla Arrivo: C-0 Sistema di distribuzione: TN-S Dati circuito Dati apparecchiatura Icc di barratura: 3,63 [kA] Tensione: 400 [V] Sovraccarico Test Corto circuito Lunghezza ≤ Lunghezza MAX Icc MAX ≤ P.D.I. Ib ≤ In ≤ Iz I2t ≤K2s2 If ≤ 1,45 Iz C.D.T. % con Ib ≤ C.D.T. MAX FASE SIGLA SEZIONE L UTENZA L. CDT % TIPO DISTRIBUZIONE Id P.D.I. MAX CON Ib 2 I di Igt Interv FONDO Protez LINEA I2t MAX K2S2 I2t MAX INIZIO INIZIO LINEA LINEA PROTEZIONE K2S2 I2t MAX K2S2 Ib In Iz If 1.45Iz INIZIO LINEA [A] [ kA ] [ kA ] [A] [A] [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [A] [A] [A] [A] [A] Monofase L3+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 1,925 6 11 8,7 16 SI 5SJ35067 Monofase L1+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 0,962 6 11 8,7 16 SI 0,47 5SY34167+5SM23426 Quadripolare 0,03 A 6 3,6 0,03 1.132 --- --- --- --- --- --- 1,925 16 --- 23 --- SI [ mm ] [m] [m] [%] C-8 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 1,13 5SJ35067 C-9 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 0,81 --- --- C-10 ICC MAX NEUTRO C-11 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 1,12 5SJ35067 Monofase L3+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 1,925 6 11 8,7 16 SI C-12 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 0,63 5SJ35067 Monofase L2+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 0,481 6 11 8,7 16 SI C-13 1(2X1,5)+PE1,5 30 >99999 0,79 5SJ35067 Monofase L2+N 0,03 6 1,78 0,03 161 1.352 29.756 925 29.756 1.352 46.010 0,962 6 11 8,7 16 SI C-14 1(2X4)+PE4 25 >99999 1,49 5SU13567KV16 Monofase L1+N 0,03 A 6 1,9 0,03 404 3.734 211.600 3.254 211.600 3.734 327.184 9,623 16 20 23 29 SI C-15 1(2X4)+PE4 30 >99999 2,06 5SJ35167 Monofase L1+N 0,03 6 0,64 0,03 227 772 211.600 721 211.600 772 327.184 4,811 16 20 23 29 SI pag. 55 Quadro: Tavola: Impianto: Progetto Impianto Elettrico Cliente: Descrizione Quadro: Resistenza di terra: 0,5 [Ω] C.d.t. % Max ammessa: 4 Quadro Manica Orientale (QMO) Sigla Arrivo: C-0 Sistema di distribuzione: TN-S Dati circuito Dati apparecchiatura Icc di barratura: 3,63 [kA] Tensione: 400 [V] Sovraccarico Test Corto circuito Lunghezza ≤ Lunghezza MAX Icc MAX ≤ P.D.I. Ib ≤ In ≤ Iz I2t ≤K2s2 If ≤ 1,45 Iz C.D.T. % con Ib ≤ C.D.T. MAX FASE SIGLA SEZIONE L UTENZA L. CDT % TIPO DISTRIBUZIONE Id P.D.I. MAX CON Ib 2 ICC MAX I di Igt Interv FONDO Protez LINEA I2t MAX NEUTRO K2S2 I2t MAX INIZIO INIZIO LINEA LINEA PROTEZIONE K2S2 I2t MAX K2S2 Ib In Iz If 1.45Iz INIZIO LINEA [A] [ kA ] [ kA ] [A] [A] [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [A] [A] [A] [A] [A] Monofase L1+N 0,03 6 0,64 0,03 199 772 211.600 721 211.600 772 327.184 4,811 16 20 23 29 SI 5SU13567KV06 Monofase L2+N 0,03 A 6 1,9 0,03 272 1.839 29.756 1.333 29.756 1.839 46.010 0,481 6 11 8,7 16 SI 1,95 5SU13567KV10 Monofase L2+N 0,03 A 6 1,9 0,03 250 2.850 82.656 2.301 82.656 2.850 127.806 7,217 10 15 15 21 SI >99999 1,95 5SU13567KV10 Monofase L3+N 0,03 A 6 1,9 0,03 250 2.850 82.656 2.301 82.656 2.850 127.806 7,217 10 15 15 21 SI 25 >99999 0,87 5SU13567KV10 Monofase L3+N 0,03 A 6 1,9 0,03 286 2.850 82.656 2.301 82.656 2.850 127.806 2,406 10 15 15 21 SI 1(2X2,5)+PE2,5 20 >99999 0,8 5SU13567KV10 Monofase L2+N 0,03 A 6 1,9 0,03 334 2.850 82.656 2.301 82.656 2.850 127.806 2,406 10 15 15 21 SI C-22 1(2X2,5)+PE2,5 25 >99999 0,71 5SU13567KV10 Monofase L2+N 0,03 A 6 1,9 0,03 286 2.850 82.656 2.301 82.656 2.850 127.806 1,443 10 15 15 21 SI C-23 1(2X2,5)+PE2,5 25 >99999 1,12 5SU13567KV10 Monofase L3+N 0,03 A 6 1,9 0,03 286 2.850 82.656 2.301 82.656 2.850 127.806 3,849 10 15 15 21 SI [ mm ] [m] [m] [%] C-16 1(2X4)+PE4 40 >99999 2,24 5SJ35167 C-17 1(2X1,5)+PE1,5 15 >99999 0,56 C-18 1(2X2,5)+PE2,5 30 >99999 C-19 1(2X2,5)+PE2,5 30 C-20 1(2X2,5)+PE2,5 C-21 pag. 56 Quadro: Tavola: Impianto: Progetto Impianto Elettrico Cliente: Descrizione Quadro: Resistenza di terra: 0,5 [Ω] C.d.t. % Max ammessa: 4 Quadro ascensore Manica Meridionale Sigla Arrivo: C-0 Sistema di distribuzione: TN-S Dati circuito Dati apparecchiatura Icc di barratura: 2,36 [kA] Tensione: 400 [V] Sovraccarico Test Corto circuito Lunghezza ≤ Lunghezza MAX Icc MAX ≤ P.D.I. Ib ≤ In ≤ Iz I2t ≤K2s2 If ≤ 1,45 Iz C.D.T. % con Ib ≤ C.D.T. MAX FASE SIGLA SEZIONE L UTENZA L. CDT % TIPO DISTRIBUZIONE Id P.D.I. MAX CON Ib 2 [ mm ] C-0 [m] [m] [%] --- --- 0,35 5TE8314 ICC MAX I di Igt Interv FONDO Protez LINEA I2t MAX NEUTRO K2S2 I2t MAX INIZIO INIZIO LINEA LINEA PROTEZIONE K2S2 I2t MAX K2S2 Ib In Iz If 1.45Iz INIZIO LINEA [A] [ kA ] [ kA ] [A] [A] [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [A] [A] [A] [A] [A] Quadripolare 5 --- 2,36 5 771 --- --- --- --- --- --- 8,821 32 --- 46 --- SI C-1 1(4X1,5)+PE1,5 15 >99999 0,87 5SY34107+5SM23426 Quadripolare 0,03 A 6 2,34 0,03 258 2.976 29.756 1.241 29.756 1.374 29.756 6,415 10 15 15 21 SI C-2 1(2X1,5)+PE1,5 15 >99999 0,76 5SU13567KV10 Monofase L1+N 0,03 A 6 1,21 0,03 252 1.763 29.756 1.509 29.756 1.763 29.756 2,406 10 18 15 26 SI pag. 57 Quadro: Tavola: Impianto: Progetto Impianto Elettrico Cliente: Descrizione Quadro: Resistenza di terra: 0,5 [Ω] C.d.t. % Max ammessa: 4 Quadro ascensore Manica Orientale Sigla Arrivo: C-0 Sistema di distribuzione: TN-S Dati circuito Dati apparecchiatura Icc di barratura: 2,36 [kA] Tensione: 400 [V] Sovraccarico Test Corto circuito Lunghezza ≤ Lunghezza MAX Icc MAX ≤ P.D.I. Ib ≤ In ≤ Iz I2t ≤K2s2 If ≤ 1,45 Iz C.D.T. % con Ib ≤ C.D.T. MAX FASE SIGLA SEZIONE L UTENZA L. CDT % TIPO DISTRIBUZIONE Id P.D.I. MAX CON Ib 2 [ mm ] C-0 [m] [m] [%] --- --- 0,35 5TE8314 ICC MAX I di Igt Interv FONDO Protez LINEA I2t MAX NEUTRO K2S2 I2t MAX INIZIO INIZIO LINEA LINEA PROTEZIONE K2S2 I2t MAX K2S2 Ib In Iz If 1.45Iz INIZIO LINEA [A] [ kA ] [ kA ] [A] [A] [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [A] [A] [A] [A] [A] Quadripolare 5 --- 2,36 5 771 --- --- --- --- --- --- 8,821 32 --- 46 --- SI C-1 1(4X1,5)+PE1,5 15 >99999 0,87 5SY34107+5SM23426 Quadripolare 0,03 A 6 2,34 0,03 258 2.976 29.756 1.241 29.756 1.374 29.756 6,415 10 15 15 21 SI C-2 1(2X1,5)+PE1,5 15 >99999 0,76 5SU13567KV10 Monofase L1+N 0,03 A 6 1,21 0,03 252 1.763 29.756 1.509 29.756 1.763 29.756 2,406 10 18 15 26 SI pag. 58 Quadro: Tavola: Impianto: Progetto Impianto Elettrico Cliente: Descrizione Quadro: Resistenza di terra: 0,5 [Ω] C.d.t. % Max ammessa: 4 Quadro unità trattamento aria Sigla Arrivo: C-0 Sistema di distribuzione: TN-S Dati circuito Dati apparecchiatura Icc di barratura: 1,37 [kA] Tensione: 400 [V] Sovraccarico Test Corto circuito Lunghezza ≤ Lunghezza MAX Icc MAX ≤ P.D.I. Ib ≤ In ≤ Iz I2t ≤K2s2 If ≤ 1,45 Iz C.D.T. % con Ib ≤ C.D.T. MAX FASE SIGLA SEZIONE L UTENZA L. CDT % TIPO DISTRIBUZIONE Id P.D.I. MAX CON Ib 2 [ mm ] C-0 [m] [m] [%] --- --- 0,71 5SY34257 ICC MAX I di Igt Interv FONDO Protez LINEA I2t MAX NEUTRO K2S2 I2t MAX INIZIO INIZIO LINEA LINEA PROTEZIONE K2S2 I2t MAX K2S2 Ib In Iz If 1.45Iz INIZIO LINEA [A] [ kA ] [ kA ] [A] [A] [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [A] [A] [A] [A] [A] Quadripolare 5 6 1,37 5 434 --- --- --- --- --- --- 10 25 --- 36 --- SI C-1 1(4X1,5)+PE1,5 15 >99999 0,8 5SY34167+5SM23426 Quadripolare 0,03 A 6 1,34 0,03 206 1.957 46.010 799 46.010 835 46.010 1,203 16 16 23 23 SI C-2 1(4X1,5)+PE1,5 15 >99999 1,23 5SY34167+5SM23426 Quadripolare 0,03 A 6 1,34 0,03 206 1.957 46.010 799 46.010 835 46.010 6,415 16 16 23 23 SI C-3 1(2X1,5)+PE1,5 15 >99999 1,04 5SU13567KV10 Monofase L2+N 0,03 A 6 0,68 0,03 201 864 46.010 766 46.010 864 46.010 1,925 10 18 15 27 SI C-4 1(2X1,5)+PE1,5 18 >99999 1,19 5SU13567KV10 Monofase L1+N 0,03 A 6 0,68 0,03 183 864 46.010 766 46.010 864 46.010 2,406 10 18 15 27 SI pag. 59 Quadro: Tavola: Impianto: Progetto Impianto Elettrico Cliente: Descrizione Quadro: Resistenza di terra: 0,5 [Ω] C.d.t. % Max ammessa: 4 Quadro centrale termica sud Sigla Arrivo: C-0 Sistema di distribuzione: TN-S Dati circuito Dati apparecchiatura Icc di barratura: 20,15 [kA] Tensione: 400 [V] Sovraccarico Test Corto circuito Lunghezza ≤ Lunghezza MAX Icc MAX ≤ P.D.I. Ib ≤ In ≤ Iz I2t ≤K2s2 If ≤ 1,45 Iz C.D.T. % con Ib ≤ C.D.T. MAX FASE SIGLA SEZIONE L UTENZA L. CDT % TIPO DISTRIBUZIONE Id P.D.I. MAX CON Ib 2 [ mm ] [m] [m] [%] ICC MAX I di Igt Interv FONDO Protez LINEA I2t MAX NEUTRO K2S2 I2t MAX INIZIO INIZIO LINEA LINEA PROTEZIONE K2S2 I2t MAX K2S2 Ib In Iz If 1.45Iz INIZIO LINEA [A] [ kA ] [ kA ] [A] [A] [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [As] 2 [A] [A] [A] [A] [A] --- --- 0,04 5SY74207 Quadripolare 5 25 20,15 5 12.434 --- --- --- --- --- --- 12 20 --- 29 --- SI C-1 1(4X2,5)+PE2,5 20 >99999 0,15 5SY44166+5SM23426 Quadripolare 0,03 A 20 16,73 0,03 469 30.227 127.806 15.270 127.806 30.227 127.806 1,844 16 21 23 30 SI C-2 1(4X2,5)+PE2,5 20 >99999 0,56 5SY44166+5SM23426 Quadripolare 0,03 A 20 16,73 0,03 469 30.227 127.806 15.270 127.806 30.227 127.806 8,019 16 21 23 30 SI C-3 1(2X1,5)+PE1,5 20 >99999 0,54 5SY45106+5SM23226 Monofase L3+N 0,03 A 20 16,73 0,03 285 18.398 46.010 13.780 46.010 18.398 46.010 2,406 10 18 15 26 SI C-4 1(2X1,5)+PE1,5 22 >99999 0,59 5SY45106+5SM23226 Monofase L1+N 0,03 A 20 16,73 0,03 261 18.398 46.010 13.780 46.010 18.398 46.010 2,406 10 18 15 26 SI C-0 pag. 60 INDICE 1.1. OGGETTO ................................................................................................................................ 1 2.1. DATI TERMOIGROMETRICI DI PROGETTO.......................................................................... 2 2.2. CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO DI RISCALDAMENTO ............................................... 4 2.3. RICAMBI D’ARIA ...................................................................................................................... 4 2.4. CARATTERISTICHE SISTEMA DI VENTILAZIONE MECCANICA ......................................... 8 2.4.1. Centrali di trattamento aria ................................................................................................ 8 2.4.2. Descrizione sistema di distribuzione, ripresa e estrazione ............................................... 9 2.5. DETERMINAZIONE DEI CARICHI TERMICI ........................................................................... 9 3.1. OGGETTO .............................................................................................................................. 10 3.2. CARATTERISTICHE DELL’IMPIANTO IDROSANITARIO .................................................... 10 3.2.1. Portate apparecchi sanitari ................................................................................................. 10 3.2.2. Portate di scarico................................................................................................................. 11 4.1. OGGETTO .............................................................................................................................. 12 IMPIANTO ANTINCENDIO A NASPI ................................................................................................ 12 ESTRATTORI DI FUMO .................................................................................................................... 12 IMPIANTO ANTINCENDIO AUTOMATICO A ACQUA NEBULIZZATA............................................ 13 ESTINTORI........................................................................................................................................ 13 SEGNALETICA DI SICUREZZA........................................................................................................ 13 5.1. PREMESSA ............................................................................................................................ 14 5.2. CRITERI E SOLUZIONI IMPIANTISTICHE.......................................................................... 15 5.3. CRITERI DI DIMENSIONAMENTO ........................................................................................ 16 5.4. CARATTERISTICHE GENERALI DELL’IMPIANTO ELETTRICO ......................................... 16 5.5. DATI DIMENSIONALI RELATIVI ALL’ILLUMINAZIONE NORMALE E DI SICUREZZA ....... 17 5.6. DIMENSIONAMENTI E CALCOLI .......................................................................................... 18 5.7. SEZIONE DI CALCOLO ELETTROTECNICO ....................................................................... 19 5.6.1. Dimensionamento linee .................................................................................................. 19 5.6.2. Valutazioni correnti di corto circuito................................................................................. 27 5.6.3. Scelta e coordinamento interruttori.................................................................................. 27 5.6.4. Caratteristiche elettriche generali .................................................................................... 28 5.8. DESCRIZIONE DEI CARICHI ELETTRICI ............................................................................. 28 5.9. INDICAZIONI RELATIVE ALLE MISURE DI PREVENZIONE E DI SICUREZZA DA ADOTTARE PER GLI IMPIANTI ELETTRICI IN PROGETTO.............................................................. 29 5.8.1. Misure di protezione contro i contatti diretti .................................................................... 29 5.8.2. Misure di protezione contro i contatti indiretti .................................................................. 29 5.8.3. Misure di protezione contro i sovraccarichi ..................................................................... 30 5.10. IMPIANTI DI ILLUMINAZIONE ............................................................................................... 30 pag. 61 5.11. DATI DIMENSIONALI RELATIVI ALL’ILLUMINAZIONE NORMALE E DI SICUREZZA ....... 31 5.12. SCELTA E CRITERI DI DIMENSIONAMENTO DEGLI IMPIANTI E COMPONENTI ELETTRICI ............................................................................................................................................ 31 5.13. SCELTA E CRITERI DI PROTEZIONE CONTRO LE FULMINAZIONI ATMOSFERICHE ... 32 5.13.1. Impianto di messa a terra ............................................................................................ 32 5.13.2. Impianto di protezione scariche atmosferiche ............................................................. 32 5.14. DESCRIZIONE MODALITA’ E CRITERI DI DISTRIBUZIONE E PROTEZIONE IMPIANTI. 33 pag. 62