Scuola svizzera di Ingegneria per l`industria del legno

annuncio pubblicitario
COSTRUIRE
Scuola svizzera
di Ingegneria
per l’industria
del legno
34
Considerata un esempio nell’ambito delle moderne costruzioni in legno
(come testimoniano le numerose pubblicazioni ad essa dedicate) l’attuale
sede della Scuola svizzera di Ingegneria per l’industria del legno di Biel è
stata realizzata (1999) su progetto degli architetti Meili e Peter, vincitori
di un concorso indetto dall’istituto nel 1992 il cui bando prescriveva
esplicitamente l’uso del legno.
Proprio in quegli anni, infatti, la scuola, fondata nel 1949 e originariamente
dedicata all’insegnamento dell’Economia forestale, avviava l’attività di
formazione degli ingegneri e necessitava di nuovi spazi e di un ampliamento
degli edifici originari.
Nelle pagine che seguono, la descrizione del progetto e delle sue caratteristiche
principali e alcune “riflessioni” e motivazioni degli architetti Meili e Peter
in merito alle scelte operate in fase progettuale.
L’edificio, prospettiva isometrica
La Scuola svizzera di Ingegneria per l’industria del legno è
situata tra le aree residenziali alla periferia di Biel e le zone
industriali alle pendici meridionali del massiccio dello Jura.
Nel periodo in cui viene indetto il concorso le costruzioni
preesistenti erano soprattutto laboratori di produzione a un
piano e capannoni di stoccaggio che, per la loro disposizione,
le loro coperture quasi piatte e la loro omogeneità con il
territorio circostante, rappresentavano il modello tipico
dell’edificio scolastico del periodo post-bellico in Svizzera.
Le vaste dimensioni della Scuola - come si legge nella
documentazione illustrativa – necessitavano di un progetto
in grado di valorizzare il potenziale del sito, preservando
allo stesso tempo il più possibile le condizioni esistenti.
Il progetto degli architetti Meili e Peter sfrutta strutture
estremamente differenti nel loro rapporto con il complesso
architettonico nel suo insieme e nella sua disposizione
interna. Un ampliamento dei laboratori di produzione
nell’ala sud si snoda attorno alle costruzioni esistenti, in
armonia con l’esigua altezza delle aule ad un piano dove viene
lavorato il legno. Al contrario, le nuove aule scolastiche vere
e proprie sono situate in un edificio a quattro piani realizzato
in legno. Esso si trova accanto ai laboratori e torreggia
maestosamente sui loro tetti scarsamente inclinati. Le sue
dimensioni e le sue proporzioni rasentano la disarmonia,
creando una “tensione estetica” con le strutture basse.
Il complesso delle aule scolastiche è costituito da cabine
lignee con un’estesa struttura di base. Grazie all’ampiezza
delle campate che si può realizzare in un’architettura in
legno è stato possibile progettare l’edificio in modo che la
struttura modulare si adattasse perfettamente a quella di
singole aule e delle loro eventuali suddivisioni.
Le travi strutturali vengono assemblate in base ad una griglia
compositiva. Amplissime aperture sulla facciata fanno eco
alla struttura di base, che rappresenta al tempo stesso una
sorta di involucro per le estese finestre e, grazie alle balaustre,
35
ANNO II
| n. 8 |
MARZO - APRILE 2010
differenza ortogonale nella suddivisione delle spinte statiche
sia percepibile sia dall’esterno, sia dall’interno.
I materiali e le strutture sono stati scelti in base alla loro
resilienza e funzionalità. All’interno dell’edificio, una
zona centrale circolare costituita da un blocco in cemento
Photo: © Georg Aerni
un autentico sostegno per la soffittatura sottostante.
I soffitti sono fatti di sottili travi in legno grezzo, incollate
l’una accanto all’altra in modo da formare una superficie
uniforme per il piano superiore. La distanza fra i moduli
delle aule è coperta da terrazze esterne in modo tale che la
A sinistra,
Vista esterna
Sotto,
Elevazione aule con costruzione
36
Sopra,
Corridoio con finestra
A sinistra,
L’interno di un’aula
37
ANNO II
| n. 8 |
MARZO - APRILE 2010
prefabbricato consente alla struttura di corrispondere alle
normative riguardo alla prevenzione anti-incendio e alla
ripartizione delle forze statiche. Componenti prefabbricati
in legno o in materiali lignei, che sono stati usati ai lati e
sopra il nucleo in cemento, hanno consentito di costruire
rapidamente il tetto dell’edificio. Pur avendo consentito
la sperimentazione di nuove tecniche di fabbricazione
di materiali di costruzione in legno a livello industriale,
tali elementi rappresentano soprattutto una componente
essenziale del concetto spaziale di questo progetto. Progetto
nel quale l’idea di modulo rigido costituisce l’elemento
chiave. La volumetria delle aule è considerata come un’unità
integrata in una struttura composta di spazi aperti e chiusi.
Tali spazi sono assemblati in modo tale che la luce possa
penetrare all’interno attraverso le aperture. Le linee armoniose
lungo la superficie lignea della facciata, alternate con gli scorci
sull’interno della costruzione, costituiscono un piacevole
effetto di chiaro-scuro.
Non limitandosi ad adattare ed estendere un modello
tradizionale di edilizia, l’uso del legno in questo progetto
ha dato vita a una nuova definizione degli spazi interni
di un edificio e delle proporzioni fra loro. In base a questa
concezione di architettura, le ampie aperture e gli squarci “in
esterno”, inseriti in un edificio che li contenga, costituiscono la
realizzazione nello spazio dell’interazione fra laboratori pratici
e aule scolastiche.
Il “concept”
del progetto
“La Scuola svizzera di Ingegneria per l’industria del legno - come
scrivono gli architetti Meili e Peter in un testo dedicato al progetto
- al fine di potersi sviluppare ulteriormente, ha voluto utilizzare
più intensamente le proprietà a disposizione, tenendo in massima
considerazione la presenza degli edifici esistenti. Strutturare il sito
è stato molto importante per questo progetto: la scuola era come
una sorta di “isola” situata fra l’area residenziale alla periferia della
città e l’area industriale in espansione alle pendici meridionali del
massiccio montuoso dello Jura. Poter collocare una fabbrica a un
piano e un capannone di stoccaggio in luogo aperto, armonizzare
la loro pendenza in rapporto al terreno, l’inclinazione del tetto a
due falde e inserire tali strutture in un parco con un laghetto sono
diventati elementi essenziali e coerenti con il paesaggio.
Il nuovo edificio in legno a quattro piani è stato posto proprio
accanto agli impianti di produzione, in modo da creare una sorta
di elevazione rispetto ai tetti bassi a livello inferiore. Proporzioni
quasi in contrasto tra loro, una organizzazione innovativa delle
masse: la forma piatta delle costruzioni in legno tradizionali dello
sfondo è in contraddizione con il nuovo edificio, composto da
una serie di moduli lignei. Con la vasta conoscenza ed esperienza
in strutture con estese campate in legno abbiamo potuto far
corrispondere la singola aula scolastica a un elemento di base, in
modo tale che la struttura modulare fosse adattata alla suddivisione
spaziale dell’aula.
La struttura di ogni classe è considerata come un’unità a sé stante,
integrata in una costruzione dotata di spazi chiusi e di spazi aperti,
armonizzati in base all’architettura dell’intero edificio. Il tutto è
connesso in modo che l’illuminazione venga proiettata negli spazi
interni attraverso quelli esterni.
Perché tanto interesse da parte nostra in questa immensa costruzione
in legno? E’ presto detto: l’espressività scultorea, l’imponenza fisica di
una struttura nella quale la tangibile presenza di linee superficiali sulla
facciata e gli scorci aperti sull’interno rendono percepibile il vivido
contrasto fra luce e ombra. Scompaiono stavolta le regole nell’unire e
nel collegare, maestria tipica della edilizia in legno tradizionale, fatta
di strutture e rivestimenti. La struttura in sé appare sproporzionata
e, una volta tanto, ciò che sostiene l’intero edificio appare come un
mero rivestimento.
Tale approccio architettonico e tecnico-strutturale delle possibili
espressioni geo-compatibili ed ecologicamente sostenibili di estesi
edifici in legno rappresenta un’innovazione nel tradizionale costruire
in legno”.
Lo Studio
Meili, Peter Architekten
Lo Studio Meili, Peter Architekten è stato fondato nel 1987 a
Zurigo da Marcel Meili e Markus Peter che hanno realizzato il
loro primo edificio nel 1993. Nel corso degli anni, lo Studio, che
può vantare numerosi studi e progetti sperimentali di prestigio, si
è indirizzato con sempre maggior dedizione verso la realizzazione
di grandi opere e progetti di pianificazione urbana. Gli architetti
Meili e Peter sono entrambi autori di pubblicazioni editoriali
e fatto parte, in qualità di membri attivi, di giurie di concorsi
in Svizzera e all’estero. Meili è inoltre professore di architettura
presso il “Contemporary City Institute” (ICC) dell’ETH di
38
Zurigo a Basilea. Peter ha svolto attività didattica presso la ETH fino
alla primavera del 2002.
Realizzazioni più significative:
Ponte in legno a Murau (Austria) 1995
Scuola svizzera di Ingegneria per l’industria del legno a Biel (Svizzera) 1999
Swiss Re - Center for Global Dialogue a Rüschlikon (Svizzera) 2000
Park Hyatt Hotel a Zurigo (Svizzera) 2004
Centro Helvetia a Milano (Italia) 2009
Scarica