Gramsci, i partiti e la crisi della democrazia

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Gramsci, i partiti e la crisi della democrazia: un dibattito sul nostro presente –
Call for Papers
L’opera gramsciana è stata negli ultimi decenni oggetto d’analisi in una pluralità di ambiti
scientifico-disciplinari ed ha animato l’interesse di comunità di studiosi di tutto il mondo. Come
sostiene Stuart Hall Gramsci non può indicarci la via per risolvere i tanti puzzle del presente, ma è
utile per porre i giusti interrogativi. Con questo spirito abbiamo organizzato l’anno scorso un
convegno a Bari dal titolo “Antonio Gramsci classico del Novecento e le nostre letture del
presente”, i cui atti sono in corso di pubblicazione: abbiamo invitato gli studiosi dei fenomeni
sociali, economici e politici del presente che hanno trovato nell’opera gramsciana dei concetti e
degli spunti utili al proprio lavoro a proporre un proprio contributo. Intendiamo quest’anno dare
continuità al lavoro svolto concentrando l’attenzione di un secondo convegno sulla riflessione
gramsciana sul partito politico; ancora una volta, partendo dal rigore della tensione filologica, ci
proponiamo di far dialogare l’opera gramsciana con il dibattito contemporaneo delle scienze sociali
ed economiche, della filosofia politica e della politologia.
Il tema del partito politico è uno dei punti cruciali dell’opera gramsciana (dagli scritti giovanili fino
a quelli carcerari); si tratta di una riflessione complessa, nella quale converge la totalità delle
questioni sulle quali si è concentrata l’attenzione di Gramsci.
Diversi sono gli spunti che ci sembrano possano fungere da punto di partenza per l’elaborazione di
contributi validi e rispondenti allo spirito del convegno. Ne citiamo solo alcuni a titolo di esempio:

la riflessione sul rapporto fra partito politico e Stato moderno, declinato da Gramsci con la
metafora del Moderno principe e nei termini dell’omologia, è un nodo reso problematico
oggi dai processi di globalizzazione e dall’emergere di istituzioni sovranazionali come
l’Unione Europea;

la funzione del partito come medium fra società civile e Stato oggi deve necessariamente
confrontarsi con gli effetti sociali, demografici e culturali di lungo periodo del boom
economico conosciuto dalle società occidentali nei “trent’anni gloriosi” e con la
trasformazione dei partiti di massa, fortemente radicati nella realtà sociale del Novecento, in
partiti politici “liquidi” o “leaderistici”; l'accelerazione della trasformazione sociale prodotta
dalla crisi e dalle scelte politiche che i governi occidentali hanno messo in atto per
affrontarla, insieme all’emergere di formazioni politiche nuove, contribuisce ancor di più a
rendere problematica e a declinare in forme nuove questa funzione di mediazione;

ricostruendo il contesto socio-politico antecedente alla nascita di partiti organizzati, Gramsci
individuava nei giornali i soggetti che assolvevano la funzione di mobilitare e organizzare
l’opinione pubblica; nell’odierno scenario di crisi dei partiti il ruolo dei giornali e dei nuovi
media recita un ruolo importante che travalica quello di semplici luoghi di discussione,
rilanciando così l’intuizione gramsciana;

nella formulazione gramsciana i partiti avevano un ruolo fondamentale nella costruzione di
classi dirigenti e nella politicizzazione delle classi subalterne, temi che chiamano in causa
molteplici fenomeni della contemporaneità, quali ad esempio il sempre maggiore ricorso a
figure tecniche per incarichi di governo e il progressivo ridimensionamento del numero
degli iscritti ai principali partiti e dei votanti alle più recenti tornate elettorali (laddove non
addirittura il voto attribuito dalle fasce più deboli della popolazione a forze reazionarie,
nazionaliste e xenofobe);

il legame nella riflessione gramsciana tra teoria degli intellettuali e teoria del partito,
all’interno del quale “tutti i membri [...] devono essere considerati come intellettuali”, si
inseriva all'interno del contesto di una progressiva uscita dalla passività di porzioni
consistenti della società; oggi tale funzione pedagogica e politica del partito è messa in crisi
dalla diffusione dell’intellettualità di massa legata sia alla crescita dei tassi di
scolarizzazione, sia alla trasformazione di un sistema produttivo che mette a valore il
cosiddetto “capitale cognitivo”, sia alla prolificazione degli spazi e delle opportunità di
intervento nello spazio pubblico offerti dal web 2.0;

il nesso tra “spontaneo aderire”, disciplina di partito e “conformismo sociale” finalizzato
alla costruzione dell’“uomo collettivo” entra oggi in conflitto con la critica delle istituzioni
burocratizzate e pianificatrici sviluppatasi negli anni Sessanta e Settanta e con gli effetti di
lungo periodo che essa ha prodotto;

l’importanza attribuita da Gramsci ai “capi” e ai “dirigenti” nel determinare la forza di un
movimento o di un partito è un elemento che riteniamo possa essere messo in relazione con i
processi di personalizzazione della politica.
Tale lista non è da ritenersi esaustiva ma solo un punto di partenza per indicare una traccia, prima di
tutto metodologica, da seguire. Ciò che intendiamo sollecitare non è un’attualizzazione forzata della
teoria gramsciana del partito, ma un suo dialogo problematico con le questioni del presente.
Saranno privilegiati i contributi capaci di bilanciare l’interesse per il testo gramsciano (supportato
dalla conoscenza della letteratura secondaria) e quello per il dibattito scientifico contemporaneo
(nelle diverse discipline indicate nel primo paragrafo): il rapporto reciproco tra questi due aspetti
non deve essere cioè né ancillare, né posticcio. A chiunque fosse interessato chiediamo di inviare
all’indirizzo e-mail [email protected] un abstract di non più di 1.000 battute (spazi
inclusi) entro e non oltre il 23 giugno 2015. Entro massimo due settimane la commissione
giudicatrice renderà noto l’esito della selezione: i contributi che saranno accettati verranno
presentati in occasione del convegno che si svolgerà a Lecce nei giorni 24-25 settembre 2015. È
prevista la pubblicazione degli atti per i contributi ritenuti più interessanti.
Il Comitato Scientifico-Organizzativo del Convegno”Gramsci, i partiti e la crisi della democrazia:
un dibattito sul nostro presente”
Prof. Stefano Cristante
Prof.ssa Valentina Cremonesini
Prof. Pino Cascione
Prof.ssa Lea Durante
Dott. Enrico Consoli
Dott. Alfredo Ferrara
Prof. Guido Liguori
Prof. Luigi Masella
PROGETTO FINANZIATO DALL’ADISU PUGLIA
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