15.6. Asl , esercitazioni. “L`offerta sanitaria” Il processo produttivo di

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15.6. Asl , esercitazioni.
“L’offerta sanitaria”
Il processo produttivo di qualunque azienda presuppone l’esistenza di fattori produttivi (input) che,
attraverso la trasformazione (attività svolta), danno un prodotto finale (output).
Nel settore sanitario i fattori produttivi o input sono, ad esempio :
- le risorse finanziarie (denaro);
- le risorse fisiche (medici);
- le apparecchiature (tac, ecografo, ecc.)
- il materiale di consumo (disinfettanti, medicinali in genere, acqua, luce, ambulatori, ecc.).
Gli output:
- sono difficilmente quantificabili perché il consumatore dei servizi sanitari (che è il paziente)
non vuole un prodotto, ma la guarigione, dalla quale dipende il suo grado di soddisfazione dal
servizio ottenuto.
“La funzione di produzione”
È la relazione tra i fattori produttivi e la quantità massima di output che è possibile ottenere, in un
dato periodo di tempo.
Vediamo, ad esempio, come varia in un ambulatorio la produzione di ecografie in funzione dei
tecnici e tracciamo quindi la funzione di produzione:
tecnici
ecografisti
Macchinari
disponibili
1
2
3
4
5
6
7
8
3
6
9
14
18
20
20
18
Il grafico è il seguente:
andamento delle variabili
quantità ecografie
25
20
15
n. ecografisti
10
n. ecografie
5
0
1
2
3
4
5
n. ecografisti
6
7
8
Commento: all’aumentare dei tecnici ecografisti - a parità di ecografi - si ha dapprima un migliore
sfruttamento delle risorse (e quindi la funzione cresce); poi cresce sempre meno e rimane costante
perché, oltre un certo numero di tecnici - che in questo caso sono 5 - non è più possibile sfruttare gli
ecografi esistenti per limiti di tempo di impegno delle apparecchiature; oltre il numero di sette
tecnici la funzione decresce perché troppe persone si intralciano sul lavoro.
Esercitazione tipo: sulla base della precedente tabella si calcoli il prodotto medio ed il prodotto
marginale del lavoro.
Il prodotto medio è dato dal rapporto tra prodotto totale ed impiego del fattore produttivo,
(prodotto medio = prodotto totale/ fattori impiegati)
Nel nostro esempio abbiamo per 4 tecnici (input); una produzione totale di ecografie (prodotto
totale) pari a 140 -il che vuol dire che ogni tecnico esegue 35 ecografie ( 140/4 = 35) -.
Il prodotto marginale è rappresentato dall’incremento di prodotto totale che si ha in seguito ad un
aumento unitario di fattore produttivo impiegato.
Nel nostro caso succede che, se anziché 4 tecnici, ne impassimo 5, la produzione totale di ecografie
crescerebbe di 40 (= 180 – 140). Ciò significa che, con un tecnico in più, è possibile effettuare 40
ecografie in più.
“I costi”
Costo monetario: è la spesa in termini monetari sostenuta per l’acquisto di fattori produttivi;
Costo opportunità: è il beneficio derivante dal migliore impiego alternativo della risorsa, tempo che
il paziente impiega per utilizzare un dato servizio;
Costo fisso (CF): è il costo che rimane uguale anche se varia la produzione (entro determinati limiti
della capacità produttiva); è rappresentato dall’acquisto di apparecchiature;
Costo variabile(CV): è quello che varia in funzione del variare della produzione (es.: materiali,
bollette, ecc.)
Costo totale (CT): è la somma - per ciascun livello di attività - dei costi fissi più quelli variabili
CT = CF+CV
Costo medio(CME): è il costo di una unita di prodotto e si ottiene dividendo il costo totale per il
numero di servizi prodotti:
CME = CT / quantità.
Es.: costo degli esami ematologici sostenuti nell’ambulatorio in un anno diviso il numero degli
esami effettuati.
Costo marginale(CMA): è l’incremento di costo che subisce il costo totale per effetto dell’aumento
della produzione di una unità.
Esercizio: calcolare il costo medio per giornata di degenza:
- costi fissi
(CF) 220.000,00 euro;
- costi variabili
(CF) 100.000,00 euro;
- giornate di degenza
1.000.
Svolgimento:
Costo totale (CT) è uguale ai costi fissi (CF) più i costi variabili (CV)
CT = CF+CV= 220.000,00 +100.000,00 = 320.000,00
Costo medio(CME) è uguale al costo totale (CT) diviso la quantità
CME = CT/quantità = 320.000,00/1.000 = 320,00
“Gli indicatori”
I principali indicatori dell’azienda ospedaliera sono i seguenti:
Degenza media (DM) che è il numero medio di giorni di permanenza di un ricoverato nella struttura
ospedaliera: DM = GD / R, con GD = giornate di degenza ed R = ricoveri
Tasso di utilizzazione dei posti letto (TU) che è la percentuale dei posti letto mediamente occupati:
TU = [GD/ (PL x 365)] x 100, dove PL = posti letto.
Intervallo di turn-over (IT) è il numero medio dei giorni che intercorre tra la dimissione di un
paziente e l’ammissione di un altro nello stesso posto letto:
IT = [(365 x PL) - GD] / R
Indice di rotazione (IR)è il numero di pazienti che occupano uno stesso posto letto in un anno:
IR = R / PL
Esercizio:
calcolare la degenza media (DM), il tasso di utilizzazione (TU), l’intervallo di turn-over e l’indice
di rotazione (IR) dei alcuni istituti di cura pubblici.
-
ortopedia
chirurgia generale
ginecologia
Posti letto Ricoveri Giornate degenza
767
14.025 240.504
1094
42952 325.037
1.613
60.149 420.224
Svolgimento:
prendiamo ad esempio i reparti di ginecologia vediamo che
- (DM) la degenza media è 7,0 perché è uguale alle giornate di degenza diviso
per i ricoveri quindi si fa 420.224/60.149 = 7,0
- (TU) il tasso di utilizzazione del servizio è uguale a [GD/(PLx365)]x100,quindi
[420.224/ (1.613x365)]x100 = 71,4%
- (IT) l’indice di turn-over è uguale a [(365xPL) – GD]/R quindi
[(365x1613) – 420.224]/60.149 = 2,8
- (IR) l’indice di rotazione è dato da R/PL ovvero 60.149/1613 = 37,3
Suggerimento:
Provi lo studente a cambiare i numeri ed a vedere come cambiano gli indicatori all’aumento o
alla diminuzione dei posti letto, del numero dei ricoveri e delle giornate di degenza.
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