BCP1………… - Polo Museale Fiorentino

Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo
GALLERIE DEGLI UFFIZI
Firenze, 12 settembre 2016
COMUNICATO MEDIA
La prima mostra
di Raffaello in Russia
Si inaugura oggi al Museo Puškin di Mosca (e rimarrà visibile fino al prossimo 11
dicembre) la mostra “Raffaello. La poesia del Volto – Opere dalle Gallerie degli Uffizi e da
altre collezioni italiane”, promossa dall’Ambasciata d’Italia a Mosca e evento inaugurale
dell’accordo di collaborazione, firmato lo scorso 12 luglio, tra il Museo Puškin e le Gallerie
degli Uffizi.
Attraverso un percorso di straordinaria qualità artistica, l’esposizione presenta per la prima volta
al pubblico russo alcune tra le più significative opere di Raffaello, la cui personalità e le cui opere
hanno un significato particolare per la cultura russa, come testimoniano le frequenti citazioni
dell’artista tra i maggiori autori della sua letteratura, da Puškin a Dostoevskij e Tolstoj fino a scrittori
e poeti di tempi più recenti.
La curatela della mostra è stata affidata, per la parte italiana, a Marzia Faietti, curatrice del
Gabinetto dei Disegni e delle Stampe delle Gallerie degli Uffizi, e per la parte russa a Victoria
Markova, curatrice di pittura italiana al Museo Puškin, sotto la direzione scientifica del Direttore
delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt. L’esposizione gode dell’Alto Patronato del Presidente
della Repubblica e dell’Alto Patronato del Presidente della Federazione Russa, onorificenza,
quest’ultima, che a mostre straniere viene concessa solo in casi eccezionali.
L’iter espositivo della mostra è focalizzato sulla cosiddetta poesia del volto e, attraverso una
selezione di capolavori della ritrattistica provenienti esclusivamente da collezioni italiane, vuole
illustrare l’incarnarsi degli ideali di perfezione artistica maturati da Raffaello.
GALLERIE DEGLI UFFIZI
Piazzale degli Uffizi 6, 50122 Firenze – Tel. 055-23885
[email protected]; www.uffizi.beniculturali.it
Caratteristica essenziale dell’esposizione è l’interdisciplinarità, segnata dal confronto diretto tra
l’Opera di Raffaello e quella di autorevoli rappresentanti della Poesia e della Letteratura, sia
italiana che russa. Autori quali Vasari, Castiglione, Aretino, Bembo, Dostoevskij e Puškin
accompagneranno le opere del Maestro Urbinate nel percorso della mostra con descrizioni,
testimonianze e richiami.
Tra gli altri, la mostra vanterà opere iconiche come la Madonna del Granduca, proveniente dalla
Galleria Palatina e tanto amata dal Granduca Ferdinando III di Lorena - che la portava con sé
anche in viaggio – da prenderne il nome; l’Autoritratto conservato nella Galleria degli Uffizi, entrato
nell’immaginario collettivo italiano al punto da essere riprodotto sulle banconote da 500mila lire; la
Testa di Angelo, realizzato da un Raffaello diciassettenne e conservata presso la Pinacoteca Tosio
Martinengo di Brescia; La Muta, proveniente dalla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino, città
Natale del Maestro, dove sono evidenti i riferimenti alla Monna Lisa di Leonardo.
I ritratti che egli raffigurava non erano solo rappresentazione di una fisionomia, ma erano
soprattutto l’esibizione di uno status sociale, come nei ritratti della giovane coppia di sposi, Agnolo
Doni e Maddalena Strozzi. I ritratti, che non lasciano Firenze dal 1930, sottolineano la ricchezza di
questa famiglia appartenente all’alta borghesia fiorentina: l’abito di Agnolo, sobrio, risulta pregiato
grazie alle stoffe di cui era mercante, quello di lei mostra uno sfarzo soprattutto nella scelta
accurata dei gioielli, dove oro, pietre preziose e perle sono anche allusivi alla fedeltà coniugale,
tema che si lega al messaggio allegorico delle scene di sfondo riprese dalle Metamorfosi di Ovidio.
La muta poesia dei singoli volti dipinti dal Maestro è quindi indagata nella mostra in una sequela
di dipinti e disegni, mentre la scena di composizione sacra, Estasi di Santa Cecilia, proveniente
dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna, pone i volti in relazione intima tra loro, facendone emergere
la complessità e ispirandosi al dinamismo narrativo e all’isolata bellezza statuaria delle figure
dall’antico. L’opera, una delle predilette dai Carracci e da Guido Reni, è riconosciuta come
archetipo dell’immagine della Santa Patrona della musica, da qui la presenza degli strumenti
musicali ai suoi piedi, e mostra un’estasi della visione ricca di significati neoplatonici.
Nei disegni Raffaello utilizza come media la pietra nera, la penna e l’inchiostro, con una scelta
cromatica che consente il chiaroscuro con cui modella le figure. Ne è un esempio lo studio per la
Madonna del Granduca, in cui il segno leggero in pietra nera delinea i soggetti rappresentati e
dove sono evidenti i richiami a Leonardo.
GALLERIE DEGLI UFFIZI
Piazzale degli Uffizi 6, 50122 Firenze – Tel. 055-23885
[email protected]; www.uffizi.beniculturali.it
In catalogo i saggi del Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, delle due curatrici della
mostra e della professoressa Lina Bolzoni della Scuola Normale Superiore di Pisa, massima
esperta del legame tra Poesia e Ritratto nel Rinascimento. Il catalogo contiene infine un’antologia
di poesie italiane legate ai temi del volto, selezionate del periodo compreso tra il 1506 e il 1556,
alcune delle quali dovute a letterati e poeti amici di Raffaello.
I rapporti culturali sono un tradizionale pilastro delle relazioni tra l’Italia e la Russia, che hanno
sempre favorito il mantenimento di un dialogo intenso tra i due Paesi e tra i due popoli. Negli ultimi
anni, a partire dall’Anno Incrociato della Cultura nel 2011 fino alle manifestazioni che sono seguite,
Exhibitaly nel 2012 e l’Anno del Turismo nel 2014, e al grande successo delle mostre presso il
Museo Puškin dedicate a Tiziano (2013), a Piero della Francesca e i suoi contemporanei (2014) e
a Caravaggio e i suoi successori (2015), l’offerta culturale italiana in Russia è molto cresciuta e una
delle sue migliori testimonianze è lo stretto rapporto di collaborazione instaurato con i più
importanti Musei russi. La mostra “Raffaello. La poesia del Volto”, ne è la dimostrazione,
rappresentando il primo atto dell’accordo di cooperazione tra il Museo Puškin e le Gallerie degli
Uffizi.
L’accordo prevede la costituzione di un gruppo di lavoro congiunto fra i due musei per
incrementare il dialogo e la conoscenza tra le due istituzioni e le due culture, mettendo a fattor
comune le esperienze e condividendo le strategie future. I due musei potranno quindi condividere e
scambiarsi informazioni, studi e pubblicazioni; notizie sulla programmazione delle proprie iniziative
espositive, facilitare prestiti e scambi, confrontarsi sulle reciproche esperienze di gestione museale,
scegliere tematiche da approfondire con convegni, work-shop, seminari, eventi e mostre.
La mostra è realizzata grazie al contributo di Rosneft.
ATTENZIONE
In AreaStampa, oltre al presente comunicato in versione Word, è disponibile la fotografia
dell’Autoritratto di Raffaello.
_____
D’intesa con il Direttore delle Gallerie degli Uffizi
dr. Marco Ferri (Ord. Naz. Giornalisti, tessera n. 064393)
Ufficio Comunicazione Opera Laboratori Fiorentini Spa – Civita Group
tel. 055-2388721; cel. 335-7259518
@mail: [email protected]
Twitter: Marzocco58, Skype: marcoferri58
GALLERIE DEGLI UFFIZI
Piazzale degli Uffizi 6, 50122 Firenze – Tel. 055-23885
[email protected]; www.uffizi.beniculturali.it