I diversi sistemi costruttivi
in legno
Telaio ed x-lam sotto un l’unico “cappello” di Arca
Le tipologie strutturali in legno per l’edilizia sono
sostanzialmente due, distinte dal diverso modo di sostenere i
carichi verticali (pesi propri e altri carichi quali persone,
neve, etc.) e di resistere alle azioni orizzontali (vento e
terremoti). Distingueremo pertanto fra sistemi intelaiati
leggeri e sistemi a pannelli massicci.
Il primo tipo è costituito da uno scheletro di aste di legno
verticali ed orizzontali
(il cosiddetto telaio) più un
rivestimento in pannelli di compensato, o simili, collegati a
mezzo di chiodi alle suddette aste (cfr Figura 1). Si vengono
così a costituire delle pareti vere e proprie con una ossatura
interna ingraticciata che porta i carichi verticali, rivestita
da una “pelle” che svolge la funzione irrigidente nei
confronti delle azioni orizzontali.
Le pareti così realizzate vengono collegate tra di loro
secondo il layout proprio dell’appartamento in costruzione e
poi sormontate dai solai di piano realizzati per lo più a
travetti leggeri collegati tra loro ancora da pannelli in
compensato. I pannelli di compensato posizionati in maniera
sfalsata ed inchiodati ai sottostanti travetti permettono la
conservazione della forma del piano e forniscono all’edifico
un provvidenziale funzionamento a scatola. La costruzione
procede per piani successivi, ed ogni solaio è piattaforma per
il piano successivo. Per questo motivo tale sistema
costruttivo è conosciuto internazionalemente col nome di
platform frame. I pionieri nordamericani adottarono
estensivamente questo sistema perché possibile da utilizzare
con pochi mezzi e con materiale di facile reperibilità in loco
e semplice da realizzare in opera perché leggero. Le varianti
europee al sistema prevedono montanti di maggiori dimensioni e
talora montanti (in lamellare) a tutta altezza di edificio.
Il secondo tipo è costituito da una sola tipologia di elementi
portanti: i pannelli X-LAM (si legge cross-lam), detto anche
compensato di tavole (le tavole, di spessore varabile tra i 2
ed i 3 centimetri, infatti sono incollate in maniera
incrociata tra di loro). Questa volta tuttavia tale
“compensato” non è utilizzato solo per dare stabilità
all’edificio contro le azioni orizzontali, ma anche per
resistere ai carichi verticali, costituendo i pannelli delle
vere e proprie pareti massicce (cfr Figura 2). Non solo, ma i
pannelli vengono usati anche per realizzare i solai
dell’edificio, con spessori ridotti e anche inferiori
a
quelli di un solaio in cemento armato e laterizio
tradizionale.
I pannelli orizzontali e verticali provvisti della aperture
già pre-tagliate in stabilimento vengono assemblati in opera
procedendo piano per piano e collegando i vari elementi a
mezzo di viti di nuova generazione di lunghezze impensabili
fino a pochi anni fa, autoforanti e di grande resistenza. Il
collegamento fra i pannelli viene poi completato attraverso
l’uso di angolari metallici rigidi collegati ai pannelli con
chiodi o viti e che aumentano l’effetto a scatola
dell’edificio e che forniscono a questo tipo di struttura una
naturale capacità di resistere ad oscillazioni anche di ampie
dimensioni, ritornando sempre nella posizione iniziale.
E’ poi possibile combinare i due sistemi fra di loro, usando
ad esempio i pannelli massicci di X-LAM per resistere
all’azione sismica ed affidando ai pannelli leggeri intelaiati
la sola funzione di sopportare i carichi verticali. Per la
realizzazione dei solai si può optare indifferentemente per la
soluzione a travetti e pannelli di compensato o per la
soluzione in X-LAM, in funzione delle caratteristiche della
destinazione d’uso dell’edificio.
Tutti gli edifici ARCA sono progettati in modo da restare
agibili anche dopo i terremoti più violenti previsti per il
sito di costruzione. La spesa aggiuntiva è molto contenuta,
differentemente da quello che accade per le costruzioni
tradizionali in muratura o cemento armato, grazie alla
intrinseca leggerezza della costruzione in legno.
Copyright © - Riproduzione riservata