Progetto1:Layout 1 14-10-2008 17:16 Pagina 1 M A R K E T I N G L E G A L E I N I TA L I A Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Università degli Studi di Genova Diploma di Laurea in Disegno Industriale Studente: Marta Prisco - Matricola: 2323763 Relatore: Anna Maria Parodi Data di discussione: 22/10/2008 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 1 INDICE Introduzione 2 1. La legislazione vigente 3 2. Il Decreto Bersani 13 3. Case History 20 3.1 Annunci pubblicitari 22 3.2 Siti web 39 3.2.1 Siti web prima fascia 40 3.2.2 Siti web seconda fascia 46 3.2.3 Siti web terza fascia 50 3.3 Analisi degli esempi 4. Il marketing degli Studi legali 55 58 4.1 Le azioni di marketing nello Studio legale 62 4.2 Marketing analitico 66 4.3 Marketing strategico 68 4.4 Marketing mix 78 4.5 Marketing operativo 83 5. Conclusioni 94 6. Studio grafico 97 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 2 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione INTRODUZIONE Questo lavoro si prefigge lo scopo di proporre nuove vie di comunicazione per gli studi professionali e, in particolare, per gli studi legali. Sebbene già prima dell’introduzione del Decreto Bersani la pratica del marketing non fosse in alcun modo vietata dalla legge o dall’Ordine degli avvocati, infatti, molti associavano erroneamente questa disciplina alla pubblicità. Con le liberalizzazioni introdotte dal Decreto Bersani molti avvocati, sentendosi maggiormente liberi di comunicare, hanno preso coscienza del marketing legale creando mutamenti importanti nel mercato legale italiano. Questo sviluppo dovrà essere attentamente orientato per evitare di incorrere nelle problematiche e negli eccessi già rilevati in altri paesi. Il settore in analisi è, inoltre, molto delicato per la sua storia e la percezione che il pubblico ne ha. Per questo sarà necessario sviluppare tecniche mirate seguendo l'esempio delle altre realtà e analizzando le nuove frontiere del legal marketing e gli strumenti migliori per il mercato italiano. Partendo da una ricerca sui mercati esterni e il loro sviluppo, si focalizzerà l'attenzione sula situazione attuale in Italia. Verranno, quindi, proposti gli strumenti di marketing migliori per una corretta strutturazione e comunicazione dello Studio legale. A conclusione verranno proposti strumenti di marketing operativo e orientamento alla comunicazione specifici per il settore legale, anche in funzione delle dimensioni e della vocazione degli Studi. Infine sarà presentato uno studio di comunicazione realizzato per una realtà italiana nascente. 2 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 3 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 1. LA LEGISLAZIONE VIGENTE In America e in Europa L'America, per prima, si è trovata ad affrontare il problema della regolamentazione della comunicazione degli studi professionali. L'esigenza si è manifestata in seguito ad un crescendo del ricorso a strumenti pubblicitari da parte dei professionisti che ha creato un incremento incontrollato della concorrenza e una situazione in cui la professionalità e gli interessi del cliente passavano in secondo piano rispetto ad una politica di ribasso dei prezzi. Negli anni '70 lo studio legale Legal Clinic of Bates & O'Steen pubblicò l'annuncio pubblicitario "Avete bisogno di un avvocato? Servizi legali a prezzi molto ragionevoli" Seguiva una specie di tariffario secondo prestazione. Questa azione scatenò una battaglia legale fra lo studio stesso e lo stato dell'Arizona che si concluse con una norma disciplinare che sospese gli avvocati dalla pratica. In seguito la Corte Suprema dell’Arizona sostenne la decisione ma ridusse la punizione alla censura. Durante un ulteriore appello la Corte Suprema Federale riformò la decisione della Corte Suprema dell'Arizona, sancendo l'importanza della pubblicità degli avvocati come forma di espressione commerciale tutelata dal primo emendamento della Costituzione Americana. La corte giudicò duramente la precedente sentenza come una limitazione del flusso libero dell'informazione e, successivamente, nel caso Ohralik vs Ohio State Bar Association (1978) limitò il primo emendamento sanzionando una politica di sollecitazione del cliente e appropriazione della clientela (1). Il sottotesto della sentenza definitiva del caso Bates era che il pubblico aveva diritto di essere messo in grado di trovare un avvocato, ottenere informazioni accurate 3 1. rif. www.calbar.ca.gov Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 4 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione e prendere decisioni oculate rispetto ai servizi legali. Si può, quindi, comunicare i propri servizi con leggerezza, ma senza cadere negli eccessi del primo “spammer” della storia, Laurence Canter, che fu radiato dall’Albo del Tennessee nel 1997 per aver spedito un numero incredibile di e-mail che promuovevano le “Green Cards”. La sentenza, pur inserendo delle limitazioni, ha, infatti, portato nel tempo all’esasperazione dei toni della comunicazione che, a sua volta, ha portato alla crescita di grandi studi che potevano applicare prezzi concorrenziali per la trattazione dei bisogni legali di routine per la media e bassa classe sociale. Uno studio in Arizona effettuato poco dopo il caso Bates evidenziò che i costi per questi servizi legali si erano abbassati drasticamente. Questa forte concorrenza sui prezzi ha causato, negli anni successivi, l'intervento delle corti dei vari stati per tutelare i consumatori mantenendo, comunque, la libertà di espressione. Negli ultimi anni gli avvocati americani hanno aggiunto i siti web e i blog ai loro strumenti multimediali di comunicazione, accrescendo il dibattito sulla legalità di questi mezzi. Parte della nuova controversia è, infatti, sulla possibilità di considerare pubblicità i blog. Negli ultimi tre anni, in Florida e nello stato di New York sono state proposte forti restrizioni sulla pubblicità degli studi legali. In quest’ultimo stato le restrizioni si riferivano, in particolar modo, all’uso di Nickname e slogan, pop-up su internet e altre tecniche di catalizzazione dell’attenzione. L’Organizzazione 4 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 5 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione nazionale di avvocatura del consumatore “Public Citizen”, si è opposta alle proposte in entrambi gli stati, considerandole come limitazioni al flusso di informazione ai consumatori che violano la libera espressione sancita dalla Costituzione Americana. In California, nel frattempo, sono stati organizzati addirittura concorsi per premiare la migliore categoria promozionale di vendita legale. Ma il risultato maggiore ottenuto negli anni in America è la caduta del tabù che vietava allo studio professionale di organizzarsi ed essere considerato come un’azienda, dalla gestione della struttura alla formazione. Un mutamento che in Italia è molto difficile da affrontare a causa delle reticenze dovute alla deontologia e alla volontà di tenere la professione distante da un concetto di “azienda” e quindi organizzata su standard non commerciali. Nel 2002 anche l'Unione Europea ha regolamentato il tema della comunicazione, il CBBE (Conseil des Bordeaux de la Communauté Européenne) ha stabilito che sono ammesse le notizie accurate, non ingannevoli e conformi ai principi professionali e che possono essere diffuse attraverso radio, televisione e giornali in osservanza della direttiva sul commercio elettronico (2). Questa direttiva è stata subito applicata in molti paesi del nord come Inghilterra, Irlanda, Paesi Scandinavi e Olanda, con alcune restrizioni in Francia e Germania, mentre ha trovato più difficoltà di applicazione nei Paesi del Sud. Questi ultimi, Italia compresa, hanno subito negli anni successivi, ingiunzioni ad adeguarsi dalla Comunità Europea. Da qui la risposta del Decreto Bersani. 5 2. rif. G. Pascuzzi, Il diritto nell’era digitale - Il Mulino Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 6 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Per quanto riguarda, invece, la politica dei prezzi, prima dell’introduzione del Decreto, l’Italia era l’unica Nazione Europea ad avere non solo dei minimi tariffari fissi, ma anche dei massimi. I minimi permangono, invece, in Austria e Germania mentre in Portogallo e Spagna vi sono dei prezzi raccomandati. Negli altri paesi europei come Francia e Inghilterra vige, invece, una maggiore libertà nella determinazione delle tariffe. 6 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 7 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione In Italia Il decreto Bersani ha aperto, in Italia, nuove frontiere per la comunicazione degli Enti Professionali, mantenedo comunque alcuni vincoli. Diversamente da ciò che accade in America, ma similmente alla legislazione vigente in Inghilterra, ad esempio, gli studi non possono citare i propri clienti come case history per dimostrare la propria preparazione o il livello di clientela a cui si rivolgono. Le azioni di comunicazione sono, quindi, in primis, relegate alla creazione di un marchio che segua il posizionamento dello studio sul mercato e possa comunicare immediatamente il livello dello studio e la clientela a cui si rivolge. Negli mercato legale italiano esistono diversi “livelli” per il posizionamento dello studio. Gli studi di prima fascia si rivolgono esclusivamente ad un pubblico di aziende, enti, società e spesso offrono una vasta gamma di servizi; gli studi di seconda fascia lavorano sempre prevalentemente con aziende, ma offrono un servizio meno ampio e più specializzato; gli studi di terza fascia si rivolgono ai singoli cittadini che necessitano di assistenza legale. Ovviamente questa catalogazione può subire delle variazioni nella realtà del mercato. Così, uno studio di seconda fascia può accettare di praticare l’assistenza legale di un singolo perché considerata, comunque, redditizia o utile allo studio stesso per l’acquisizione clienti. Gli studi legali italiani sono nella maggioranza piccoli o piccolissimi: la fascia più numerosa comprende studi in cui sono impiegati mediamente da 3 a 10 addetti; la 7 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 8 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione fascia di dimensione appena superiore (da 10 a 30 addetti) è concentrata nelle grandi città e normalmente ha vocazione internazionale, quella superiore (da 30 a 90), riguarda un numero di studi inferiore al centinaio in tutto il Paese. Pochissimi infine gli studi legali italiani che contano più di 100 professionisti. La soglia dei 30 legali è generalmente considerata la massa critica indicativa della necessità di adottare una struttura associativa/societaria e una gestione manageriale, normalmente affidata a un avvocato con funzione di managing partner o a un direttore generale scelto all'esterno del gruppo dirigente (3). 8 3. rif. Ventiquattrore Avvocato n. 2 - 07.02.2007 pg. I - Paola Parigi Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 9 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione STUDIO LEGALE MONOPERSONALE Titolare Collaboratore avvocato Collaboratore praticante Segretaria Collaboratore praticante S T U D I O L E G A L E A S S O C I AT O D I P I C C O L E D I M E N S I O N I Titolare Collaboratore avvocato Collaboratore avvocato Personale di segreteria Collaboratore praticante Collaboratore praticante S T U D I O L E G A L E A S S O C I AT O D I G R A N D I D I M E N S I O N I Board Managing partner General manager Marketing manager Collaboratori avvocati Collaboratori praticanti IT manager Segreteria 9 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 10 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Per aggirare gli ostacoli di comunicazione e garantire visibilità al proprio studio e al proprio operato, la risorsa più utilizzata finora dagli Studi più strutturati è stata la creazione di eventi o la partecipazione ad eventi che garantissero notorietà. In quest’ottica si inserisce anche la redazione di articoli da pubblicare su riviste specializzate e l’invio di comunicati stampa ai giornali su tematiche di attualità firmate dai componenti dello Studio. Queste azioni sono particolarmente efficaci per gli studi di prima e seconda fascia sebbene siano utilizzate a diversi livelli. Gli Studi di prima fascia, infatti, fondano la loro “egemonia” soprattutto sul portfolio clienti che è noto benché non pubblicizzato e sul “building”, ovvero l’immobile che ospita lo studio stesso. Posizionamento, dimensione, sfarzo degli uffici che, spesso, consistono in veri e propri palazzi, sono il miglior biglietto da visita nei confronti delle grandi aziende. Poche altre azioni di comunicazione sono state utilizzate prima del decreto. Qualche studio ha sperimentato l’utilizzo di brochure, ma viste le limitazioni imposte dalla precedente normativa, la comunicazione si risolveva, spesso, in una vaga presentazione della professione e dei locali dello studio. Lo stesso si può dire della creazione di siti internet utilizzati più per affermare la propria presenza sulla rete che per l’inserimento di contenuti. L'introduzione del Decreto Bersani ha sicuramente scatenato l'interesse degli studi verso la comunicazione, ma questo avvicinamento alle prospettive comunicative è rimasto, a causa anche delle limitazioni imposte dagli ordini professionali, piuttosto superficiale. Nel caso degli studi legali, infatti, l'ordine professionale ha scoraggiato il 10 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 11 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione ricorso alla pubblicità chiedendo il pieno rispetto della deontologia professionale perché preoccupato che si potesse scatenare una corsa ai prezzi e, quindi, uno svilimento della professione forense. Questa preoccupazione appare giustificata oltre che dagli esempi che la liberalizzazione ha portato nelle altre Nazioni, anche dal contesto italiano. In Italia, infatti, c'è una presenza capillare di studi legali in un trend che va aumentando di anno in anno. L’atteggiamento conservatore degli studi, infatti, ha prodotto una sovrabbondanza di piccole strutture composte da giovani che, non trovando chi investa nella loro formazione, aprono un'attività in proprio. Nel 2006 gli avvocati iscritti agli ordini forensi erano circa 175.000 con un inserimento, ogni anno, di una media di 10.000 nuovi avvocati (4). È in questo settore, delle piccole e giovani realtà, spesso anche più aperte ai nuovi trend che si aspettano i maggiori problemi. Gli studi di media dimensione, intanto, continuano ad investire sulle dinamiche del passaparola, ritenendolo il metodo più sicuro ed efficace per l'acquisizione di nuovi clienti. Questo apparente stato di stallo assume nuove prospettive evolutive nell'interesse che queste realtà esprimono verso il miglioramento delle dinamiche interne e la riorganizzazione nell'ottica di fornire un servizio più attento al cliente. A fine 2006, a quattro mesi dalla definitiva introduzione del Decreto Bersani, pochi studi legali hanno deciso di compiere azioni pubblicitarie continuando ad affidare la comunicazione di sé al passaparola (5). Rare sperimentazioni hanno portato a risultati differenti. Fra i primi casi di applicazione in Italia di azioni pubblicitarie si può 11 4. rif. Top Legal n.10 2006 5. rif. ItaliaOggi - 18/11/2006 - pg.44 - Gabriele Ventura Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 12 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione ricordare, a Milano, l’avvocato Gianluca Merangelo che ha pubblicato delle inserzioni pubblicitarie sulla free press ottenendo contatti inferiori alle aspettative e all’investimento. Altro pioniere della pubblicità in italia, è l’avvocato Bruno Sgromo di Roma che ha inviato a 50.000 famiglie una lettera in cui presentava lo studio, proponeva un incontro e dava la possibilità di accedere, attraverso un codice, al sito internet dove presentava tariffe e servizi. Questa azione più discreta e one to one, ha portato a un maggior numero di contatti (6). Il marketing legale, superata l’iniziale diffidenza che lo vedeva strettamente legato alla pubblicità, sta iniziando ad affermarsi nel mercato italiano a tal punto che non solo i professionisti della comunicazione, ma anche gli atenei, intuendo i possibili sviluppi, si stanno organizzando per offrire sempre maggiore assistenza. A fine 2007 la LUM di Bari ha deciso di attivare un nuovo corso di laurea che abbini alla preparazione giuridica le competenze in materia economica con l’intento di dare agli studenti le basi per comprendere i principali concetti di marketing, economia ed organizzazione aziendale. Già dalla fine del 2006 alcune agenzie di PR e comunicazione, fra cui la Weber Shandwick, hanno creato sezioni dedicate alla comunicazione strategica per gli studi legali (7). 12 6. rif. Guida al Marketing dello Studio Legale - settembre 2007 - Stefano Martello - ed. Il Sole 24ore 7. rif. www.ferpi.it - marketing e comunicazione per gli studi legali, le armi vincenti per le nuove quote di mercato - 13/12/2007 - Roberto De Donno Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 13 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 2. IL DECRETO BERSANI Decreto legge 04.07.2006, n. 223 (G.U. 04.07.2006, n. 153) Disposizioni urgenti per il rilancio economico e sociale, per il contenimento e la razionalizzazione della spesa pubblica, nonché interventi in materia di entrate e di contrasto all'evasione fiscale. (Decreto Bersani). Convertito in legge, con modifiche, dalla L. 04.08.2006, n. 248 con decorrenza dal 12.08.2006 Articolo 2 - Disposizioni urgenti per la tutela della concorrenza nel settore dei servizi professionali. TITOLO I Misure urgenti per lo sviluppo, la crescita e la promozione della concorrenza e della competitività, per la tutela dei consumatori e per la liberalizzazione di settori produttivi 1. In conformità al principio comunitario di libera concorrenza ed a quello di libertà di circolazione delle persone e dei servizi, nonché' al fine di assicurare agli utenti un'effettiva facoltà di scelta nell'esercizio dei propri diritti e di comparazione delle prestazioni offerte sul mercato, dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono abrogate le disposizioni legislative e regolamentari che prevedono con riferimento alle attività libero professionali e intellettuali: a) l'obbligatorietà di tariffe fisse o minime ovvero il divieto di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti; b) il divieto, anche parziale, di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonché' il prezzo e i costi complessivi delle prestazioni secondo criteri di trasparenza e veridicità del messaggio il cui rispetto è verificato dall'ordine; c) il divieto di fornire all'utenza servizi professionali di tipo interdisciplinare da parte 13 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 14 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione di società di persone o associazioni tra professionisti, fermo restando che l'oggetto sociale relativo all'attività libero-professionale deve essere esclusivo, che il medesimo professionista non può partecipare a più di una società e che la specifica prestazione deve essere resa da uno o più soci professionisti previamente indicati, sotto la propria personale responsabilità. 2. Sono fatte salve le disposizioni riguardanti l'esercizio delle professioni reso nell'ambito del Servizio sanitario nazionale o in rapporto convenzionale con lo stesso, nonché' le eventuali tariffe massime prefissate in via generale a tutela degli utenti. Il giudice provvede alla liquidazione delle spese di giudizio e dei compensi professionali, in caso di liquidazione giudiziale e di gratuito patrocinio, sulla base della tariffa professionale. Nelle procedure ad evidenza pubblica, le stazioni appaltanti possono utilizzare le tariffe, ove motivatamente ritenute adeguate, quale criterio o base di riferimento per la determinazione dei compensi per attività professionali. 2 bis. L’Articolo 2233 del codice civile, il terzo comma è sostituito dal seguente: "Sono nulli, se non redatti in forma scritta, i patti conclusi tra gli avvocati ed i praticanti abilitati con i loro clienti che stabiliscono i compensi professionali". 3. Le disposizioni deontologiche e pattizie e i codici di autodisciplina che contengono le prescrizioni di cui al comma 1 sono adeguate, anche con l'adozione di misure a garanzia della qualità delle prestazioni professionali, entro il 10 gennaio 2007. In caso di mancato adeguamento, a decorrere dalla medesima data le norme in contrasto con quanto previsto dal comma 1 sono in ogni caso nulle. Il presente articolo è stato così modificato dall'allegato alla legge di conversione, L. 04.08.2006, n. 248 con decorrenza dal 12.08.2006. Si riporta di seguito il testo originario: 14 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 15 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 1. In conformità al principio comunitario di libera concorrenza ed a quello di libertà di circolazione delle persone e dei servizi, nonché al fine di assicurare agli utenti un'effettiva facoltà di scelta nell'esercizio dei propri diritti e di comparazione delle prestazioni offerte sul mercato, dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono abrogate le disposizioni legislative e regolamentari che prevedono con riferimento alle attività libero professionali e intellettuali: a) la fissazione di tariffe obbligatorie fisse o minime ovvero il divieto di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti; b) il divieto, anche parziale, di pubblicizzare i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto e il prezzo delle prestazioni; c) il divieto di fornire all'utenza servizi professionali di tipo interdisciplinare da parte di società di persone o associazioni tra professionisti, fermo restando che il medesimo professionista non può partecipare a più di una società e che la specifica prestazione deve essere resa da uno o più professionisti previamente indicati, sotto la propria personale responsabilità. 2. Sono fatte salve le disposizioni riguardanti l'esercizio delle professioni reso nell'ambito del Servizio sanitario nazionale o in rapporto convenzionale con lo stesso, nonché le eventuali tariffe massime prefissate in via generale a tutela degli utenti. 3. Le disposizioni deontologiche e pattizie e i codici di autodisciplina che contengono le prescrizioni di cui al comma 1 sono adeguate, anche con l'adozione di misure a garanzia della qualità delle prestazioni professionali, entro il 1° gennaio 2007. In caso di mancato adeguamento, a decorrere dalla medesima data le norme in contrasto con quanto previsto dal comma 1 sono in ogni caso nulle (1)." 15 1. rif. www.lex24.ilsole24ore.com Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 16 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Le variazioni rispetto alla precedente legislazione Nella pagina a fianco uno schema delle principali variazioni (2). Anche il codice deontologico forense si è adeguato in parte alle nuove normative. Dal gennaio 2006 è possibile, infatti, creare siti internet, intrattenere rapporti con la stampa e fare pubblicità informativa. L'unico vincolo rimanente si riferisce l’Articolo 19 del codice che vieta l'"accaparramento clientela", ovvero l'offerta di prestazioni professionali in cambio di vantaggi. Questo articolo potrebbe dar adito a controversie applicative e, quindi, lasciar spazio all'insorgere di dubbi su quanto ritenuto lecito e quanto, invece, eccedente le misure previste. Altra limitazione è l'indicazione della specializzazione dello studio. Si possono, quindi, indicare le aree di attività ma senza specificare quella prevalente se non a fronte di titoli di studio specifici. Questo per assicurare la trasparenza e un continuo aggiornamento del professionista in tutti i campi. Vengono aboliti, invece, i minimi tariffari e il divieto del cosiddetto patto di quota lite. Questa azione faciliterà l’accesso agli strumenti di giustizia e tutela da parte di persone che non potrebbero, in altro modo, permettersi l’assistenza di uno studio legale. 16 2. rif. www.lex24.ilsole24ore.com Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 17 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione NORME DI LEGGE E CODICE DEONTOLOGICO FORENSE PRIMA DELLA LEGGE N. 248/2006 DISPOSIZIONI DELLA LEGGE N. 248/2006 MODIFICHE DEL GENNAIO 2007, IN ADEGUAMENTO ALLA LEGGE N. 248/2006 Tariffe professionali stabilite per legge (n.794/1942), in misura minima e massima (minimi obbligatori) e divise tra diritti (tariffa obbligatoria) e onorari (da un minimo a un massimo). Sanzione di ogni contraria convenzione. Consentito dall'art. 43 canone V del C. deont. concordare onorari forfettari per le prestazioni continuative solo in caso di consulenza e assistenza stragiudiziale, purché proporzionali al prevedibile impegno. Abrogata l'obbligatorietà di stabilire minimi tariffari o tariffe fisse. Abrogata di conseguenza ogni distinzione tra le tariffe (diritti e onorari). Unica eccezione: Il giudice provvede alla liquidazione delle spese di giudizio e dei compensi professionali, in caso di liquidazione giudiziale e di gratuito patrocinio, sulla base della tariffa professionale. Modifica all'art. 2233 c.c. e obbligatorietà della forma scritta per ogni patto relativo al compenso professionale tra avvocato e cliente. Art. 43, abrogato in toto il canone V riguardante il compenso forfettario. Vietata la pattuizione diretta a ottenere, a titolo di corrispettivo della prestazione professionale, una percentuale del bene controverso ovvero una percentuale rapportata al valore della lite. Consentita la pattuizione scritta di un supplemento di Abrogato il divieto di pattuire compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti. Abrogato il canone II dell'art. 10 che vietava la stipula di patti con soggetti che recuperano crediti per conto di terzi. Modifica dell'art. 35: permane il divieto di stabilire rapporti con il cliente che ne possano limitare l'indipendenza, ma fatto salvo quanto previsto dall'art. 45 (modificato). 17 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 18 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione NORME DI LEGGE E CODICE DEONTOLOGICO FORENSE PRIMA DELLA LEGGE N. 248/2006 DISPOSIZIONI DELLA LEGGE N. 248/2006 Art. 45, radicalmente modificato: «È consentito all'avvocato pattuire con il cliente compensi parametrati al raggiungimento degli obiettivi perseguiti, fermo il divieto dell'art. 1261 c.c. e sempre che i compensi siano proporzionati all'attività svolta». La relazione al testo precisa che non si deve trattare in ogni caso di cessione di diritti oggetto di contestazione avanti l'autorità, comportamento tuttora nullo ex art. 1418 c.c. Permane quindi il divieto di patto di quota lite in questa accezione. compenso (c.d. palmario), in aggiunta a quello previsto, in caso di esito favorevole della lite, purché sia contenuto in limiti ragionevoli e sia giustificato dal risultato conseguito. L'avvocato può dare informazioni sulla propria attività professionale. [...] Può indicare: - i titoli accademici; - i diplomi di specializzazione conseguiti presso gli istituti universitari; [...] 18 MODIFICHE DEL GENNAIO 2007, IN ADEGUAMENTO ALLA LEGGE N. 248/2006 Abrogato il divieto, anche parziale, di svolgere pubblicità informativa circa i titoli e le specializzazioni professionali, le caratteristiche del servizio offerto, nonché il prezzo e i costi complessivi delle prestazioni secondo criteri di trasparenza e veridicità del Permane l’impossibilità di definirsi «specializzati» se non a seguito del conseguimento di un titolo «mediante appositi percorsi post-universitari disciplinati dalla legge [italiana]». Non è una specializzazione pubblicizzabile il «semplice esercizio in misura prevalente Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 19 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione NORME DI LEGGE E CODICE DEONTOLOGICO FORENSE PRIMA DELLA LEGGE N. 248/2006 DISPOSIZIONI DELLA LEGGE N. 248/2006 MODIFICHE DEL GENNAIO 2007, IN ADEGUAMENTO ALLA LEGGE N. 248/2006 Tra i mezzi informativi può scegliere nell'elenco tassativo del Codice deontologico. messaggio il cui rispetto è verificato dall'Ordine. di attività professionale in una specifica branca del diritto». Permane il divieto di rivelare il nome dei clienti anche quando questi vi consentano. L'art. 17 è stato modificato con l'esplicitazione che l'informazione deve essere coerente con la finalità della tutela dell'affidamento della collettività. Art. 17 bis . Invertito il principio. Ora sono indicati i contenuti obbligatori, mentre è stata abolita la elencazione dei mezzi di informazione consentiti. Resta il principio che devono essere adeguati al decoro della professione. Ora possono essere pubblicizzate le caratteristiche e i costi del servizio offerto. Resta vietata l'offerta di prestazioni ad personam e a domicilio. 19 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 20 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 3 . C A S E H I S T O RY Introduzione Alla luce di quanto analizzato finora è subito chiaro come la vera questione non sia la mera comunicazione all'esterno in forma pubblicitaria (più o meno dichiarata) dello studio legale, ma la necessità di creare un'organizzazione interna che porti naturalmente a un'evoluzione dello stesso. Infatti le principali variazioni alla precedente legislazione si limitano ad aprire campi di applicazione che devono essere comunque attentamente studiati prima di attuare nuove forme di comunicazione e sono vincolati dalla deontologia professionale. Il vero problema che si pone, quindi, è quello di diffondere la cultura della comunicazione, intesa non come pubblicità ma, in senso più ampio, di riorganizzazione interna dello studio legale in un'ottica di sviluppo verso un modello legato all'impresa, soprattutto nelle strutture medio-grandi. Ad oggi, infatti, in Italia sono solo una decina le strutture che, intuendo le potenzialità di questo sistema, si sono riorganizzate per avere al proprio interno persone in grado di indirizzare lo studio verso una corretta gestione interna e comunicazione esterna di sé. Ai vertici del mercato legale italiano sono, inoltre, presenti, alcune law firm internazionali che affiancano le multinazionali e le grandi aziende con sede in Italia. Questi "colossi" hanno alle spalle un'organizzazione molto avanzata 20 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:26 Pagina 21 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione rispetto agli studi locali e, quindi, anche una cultura di marketing legale molto più avanzata e interessante. Di seguito verranno analizzate alcune pubblicità di law firm estere a partire, ovviamente, dal primo annuncio di Bates portato come prova in tribunale. 21 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 22 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 3 . 1 A N N U N C I P U B B L I C I TA R I 22 Legal Clinic of Bates & O’Steen Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 23 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 23 Gli avvocati C. Fletcher e J. A. Breckenridge Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 24 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 24 Foley Hoag Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 25 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 25 Cogan McNabola & Dolan Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 26 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 26 Bingham Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 27 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 27 Quinn Emanuel Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 28 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 28 Peter “P’Ta Mon” John Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 29 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 29 David May Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 30 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 30 FGA Law Firm Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 31 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 31 Scott Peterson Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 32 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 32 Davis & Millard Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 33 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 33 Schroder Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 34 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 34 Shuffield Lowman Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 35 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 35 Scheidungs Anwalt Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 36 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Da questo breve escursus culturale e storico si può facilmente notare come la pubblicità degli studi legali sia stata affrontata in diversi modi. Dagli annunci semplici di presentazione dei propri servizi e prezzi, come nel caso di Bates, a Copyhead che provocano il lettore presentando la “pura e semplice verità” come quella degli avvocati C.Fletcher e J. A. Breckenridge, fino ad arrivare alla vera e propria pubblicità realizzata da agenzie pubblicitarie con lo scopo di trovare una vera e propria collocazione al “prodotto”. Di questa fascia fanno parte diversi studi legali: Foley Holag, con la sua multisoggetto su riviste di taglio classico ma dai contenuti provocatori. Cogan McNabola & Dolan con la brochure che punta sulla experience dello studio e sull’innovatività dell’assistenza. Bingham con il suo 3x3 “Bear and Baby” uscito nel dicembre 2007, un messaggio che sicuramente ha catturato l’attenzione ma è stato anche molto contestato. Quinn Emanuel, con il suo poster “Justice may be blind but she still sees it our way 92.3% of the time” (La giustizia può essere cieca, ma la vede come noi il 92,3% delle volte), che è stato ripreso anche nella home del sito, si fa forte delle sue vittorie e del suo posizionamento di studio numero 1 per le business litigation negli Stati Uniti. La comunicazione, in questo caso, serve a rafforzare la brand awareness ed è, quindi, 36 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 37 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione semplice e corretta perché lo sforzo pubblicitario dello studio non è rivolto all’acquisizione clienti. Peter “P’Ta Moon” John, con il suo 3x3, punta, invece, all’acquisizione clienti. Seppure l’analisi del potenziale cliente sia corretta e, quindi, la comunicazione possa aver avuto successo, ci troviamo proprio di fronte ad uno di quei casi in cui la pubblicità è lesiva per l’Ordine. David May si ritaglia un settore di mercato particolare e va a comunicare direttamente con i potenziali clienti. In questo caso brand awareness e acquisizione di casi sono bene equilibrate. FGA ha lanciato, ad aprile 2007, la sua campagna “Life is short. Get a divorce”, con relativo sito internet dedicato. Sicuramente questa comunicazione ha fatto molto parlare di sé, soprattutto quando si è scoperto che la procace donna ritratta nelle foto è la fondatrice e presidentessa dello studio legale, Corri D. Fetman. Nel comunicato stampa di introduzione della campagna, la Fetman accusa la comunicazione tradizionale di essere superficiale e noiosa e rilancia, quindi, con una campagna da lei definita aggressiva e strategica. Nei giorni successivi al lancio della campagna, i telefoni della Law Firm non hanno smesso di suonare con commenti discordanti, positivi o negativi al 100%. Di certo la campagna ha raggiunto lo scopo di essere impattante e far conoscere il nome dello studio, ma la comunicazione è stata condannata dagli stessi appartenenti al settore come svilente della professione da un buon 50 % della popolazione che l’ha giudicata immorale. 37 1. rif. http://www.fgalawfirm.com/articles/press.PDF Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 38 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Sempre nel campo del divorzio, anche Davis and Millard ha seguito la scia di FGA con una pubblicità incentrata sulla figura della suocera e sul prezzo - divorzio per 599 dollari. Come la precedente, anche questa pubblicità ha ricevuto diverse critiche soprattutto dagli addetti ai lavori. Schroder Joseph & Associates LLP è uno Studio Legale composto di sole donne. Per questo nella loro comunicazione hanno puntato sulla forza al femminile. Il poster fa parte di una serie ("Labor Pains? Talk to us. (We're women... We get it.)" "Sexual Harassment, Performance Issues, Discrimination, Dismissals and Disputes... (All in a day's work for us.)" - "Advice, Protection, Guidance and Support... When it comes to our clients, let's just say our maternal instincts take over.") creata per consolidare la conoscenza del brand. Shuffield Lowman si propone, invece, come soluzione alle carenze degli altri Studi Legali. Un posizionamento difficile che difficilmente può portare all’acquisizione di nuovi clienti o al rafforzamento del marchio. Infine Sheidungs Anwalt sceglie l’agenzia pubblicitaria Ogilvy per la sua comunicazione. Il risultato è un messaggio sicuramente sobrio ma provocatorio che si confonde, però, nella realtà di mercato. 38 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 39 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 3.2 SITI WEB Di seguito vengono riportate le pagine web degli studi legali di prima, seconda e terza fascia. Per gli studi di prima fascia saranno analizzati i top ten del 2008 sul mercato italiano. Compariranno, quindi, come accennato in precedenza, studi italiani, ma anche multinazionali. Per quanto riguarda, invece, gli studi di seconda e terza fascia sono stati scelti siti che rappresentino le diverse realtà del mercato italiano. 39 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 40 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 3 . 2 . 1 S I T I W E B P R I M A FA S C I A 40 n.1 Bonelli Erede Pappalardo n.2 Chiomenti Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:27 Pagina 41 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 41 n.3 Gianni Origoni Grippo n.4 Pirola Pennuto Zei Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 42 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 42 n.5 Clifford Chance sito americano e italiano Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 43 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 43 n.6 Freshfields n.7 Allen & Overy Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 44 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 44 n.8 NCTM n.9 Kstudio Associato Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 45 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 45 n.10 Tonucci & Partners sito americano e italiano Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 46 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 3 . 2 . 2 S I T I W E B S E C O N D A FA S C I A 46 Baker & McKenzie Carnelutti Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 47 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 47 CMS Adonnino Ascoli & Cavasola Scamoni De Berti Jacchia Dewey & LeBoeuf Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 48 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 48 Giliberti Pappalettera Triscornia Legance Macchi di Cellere Gangemi Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 49 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 49 Piergrossi Bianchini Eversheds Tracerso & Associati Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 50 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 3 . 2 . 3 S I T I W E B T E R Z A FA S C I A 50 Studio Storti Studio Legale Riccardo Riva Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 51 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 51 Studio Toffoletto e Soci Avvocato di Strada avvocato Roberto Di Pietro Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 52 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 52 Studio Legale Avvocato Giuseppe Briganti Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 53 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 53 SLA Studio Legale Associato Studio Curti & Manfredini Avvocato Bertaggia Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 54 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 54 Studio Marzulli Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 55 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 3.3 ANALISI DEGLI ESEMPI Studi di prima fascia Come si può notare, negli studi di prima fascia la comunicazione è essenziale e, spesso, si risolve nella presentazione dello studio e degli avvocati stesi. Le sezioni più importanti della home sono quella in cui vengono messi in evidenza i premi conseguiti, di solito tramite animazione in flash per ottenere maggiore visibilità, e il pulsante che rimanda alle sedi. Come già analizzato in precedenza, infatti, per gli studi di grandi dimensioni la vera comunicazione viene fatta attraverso il building, la sede dello studio. Immagini degli interni o degli esterni delle sedi, appaiono spesso anche nella grafica stessa del sito come nel caso di Bonelli Erede Pappalardo, Chiomenti, Pirola Pennuto Zei & Associati, Freshfields, NCTM. Negli altri siti c’è sempre un rimando all’internazionalità degli studi attraverso immagini di globi, mappe o foto evocative. L’unica comunicazione che si distacca nettamente dalle altre è quella dello studio Allen & Overy. In questo caso è stato scelto di utilizzare immagini astratte e puntare su una comunicazione meno diretta ma più emozionale con il messaggio “I numeri sembrano grandiosi, ma cosa ci raccontano veramente?” e una grafica interamente improntata su di essi. Forti della loro fama e copertura mondiale, la volontà dello studio è quella di offrire il maggior numero di servizi possibile e, quindi, di non posizionarsi. Inoltre, Allen & Overy, Insieme a Tonucci & Partners è una delle poche realtà che utilizzano il web anche per offrire servizi on-line. Una scelta di delocalizzazione e apertura verso un mercato più dinamico che si riflette nella comunicazione di entrambi gli studi. 55 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 56 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Studi di seconda fascia Negli studi Legali di seconda fascia ritroviamo, in alcuni casi, la volontà di mostrare in grafica la propria sede o mettere in evidenza la propria copertura territoriale. A questa tendenza se ne affianca un’altra che vede l’utilizzo di immagini semplici, spesso evocative della professione, ma senza corrispondenza con la realtà della struttura. In questo contesto è particolarmente interessante il caso di Legance. Lo studio si differenzia già a partire dal nome che, come viene sottolineato in home page, “non è un cognome ma la “firma” di un nuovo team di oltre 100 avvocati”. Abbandonato l’utilizzo del cognome del fondatore come mezzo di riconoscimento e visibilità dello Studio, questa realtà si posiziona in un mercato più moderno, con una grafica che riprende le scelte di naming. L’eleganza, evocata dal nome stesso e la volontà di far passare un messaggio di organizzazione perfetta sono sottolineate dall’utilizzo di una grafica semplice e dell’immagine di una conchiglia, forma aurea naturale. I siti sono, per la maggior parte, impostati come semplici vetrine, con le informazioni essenziali dello Studio (Aree di Attività, Professionisti, Sedi) e, talvolta, con sezioni dedicate alla rassegna stampa dello Studio, una collezione delle pubblicazioni redatte dai soci, un’area news e una per il recruiting. 56 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 57 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Studi di terza fascia In questa fascia troviamo un trend in molti casi nettamente diverso da quelli analizzati in precedenza. Sebbene ci siano ancora alcuni siti “vetrina” per affermare semplicemente la propria presenza anche sul web, la tendenza è quella di offrire il maggior numero di informazioni possibili, non solo sullo Studio stesso, ma su diversi argomenti legati alla professione. In alcuni casi vengono fornite, adirittura, informazioni relative alla città in cui lo studio legale opera o, comunque, link a servizi di pubblica utilità (orari dei treni, mappe, elenco telefonico, ecc...). Lo Studio Legale cerca la fidelizzazione del cliente e l’acquisizione di nuovi contatti tramite l’offerta di un servizio più ampio come la messa on-line di articoli esplicativi su argomenti di interesse comune, estratti dalla Gazzetta Ufficiale, modulistica da scaricare, sevizi on-line. In particolare, nel caso dello Studio Legale Marzulli, si può vedere come convergano tutte queste azioni di assistenza al cliente e ancora altri servizi, come consulenze via chat, newsletter, aggiornamenti attraverso sms e anche un numero 899 per pareri legali istantanei. 57 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 58 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 4. IL MARKETING DEGLI STUDI LEGALI Introduzione Come per le aziende, così per gli Studi Legali, la possibilità di offrire il prodotto/servizio giusto al momento giusto è la chiave per il successo in un mercato in rapida espansione. Nel mercato statunitense, più del 75% delle società che 70 anni fa erano comprese nell’elenco delle 100 maggiori aziende presenti sul mercato, oggi non figurano più nella lista (1). Questo perché non si sono evolute di pari passo con il mercato in cui operavano. Il mercato legale italiano sta vivendo un momento di forte espansione e cambiamento. Molte nuove realtà sorgono ogni giorno e muta continuamente il contesto etico e giuridico così come la tecnologia si evolve continuamente. Questi elementi di criticità per gli avvocati si sommano al problema della comunicazione delle competenze. Lo skill dell’avvocato non è un paramento di facile valutazione e, da solo, non costituisce più elemento di attrazione o fidellizzazione per il cliente. In passato un avvocato per portare avanti con successo la sua attività non doveva fare molto, bastava conoscere le persone giuste e frequentare i posti giusti, insomma, avere una buona vita sociale ed essere tanto conosciuti da non rischiare di farsi portare via i clienti dagli altri. Oggi i clienti sono meno fedeli e le società si rivolgono a più studi legali per avere la consulenza migliore nei diversi settori del diritto. Per questo è necessario orientarsi al marketing. Sebbene la consapevolezza della necessità di fare marketing stia velocemente prendendo piede nel settore legale, molti avvocati assimilano ancora il marketing alla 58 1. rif. P.J Peter e J. H. Donnelly, Marketing, McGraw-Hill, Milano, 2003 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 59 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione pubblicità. Se, fino a pochi anni fa avevano, quindi, una scusa per non interessarsene, viste le precedenti leggi, iniziano, oggi, ad abbracciare questa nuova disciplina. La tendenza è dettata, in gran parte, dai grandi Studi Nazionali e multinazionali che, con la loro strutturazione “aziendale” si stanno imponendo in maniera sempre più forte sul mercato italiano. Nel 2007, infatti, il 90% delle Law Firm più importanti operanti in Italia ha definito il marketing “importante” e, fra questi, oltre il 50% l’ha definito “molto importante”. Fra questi Studi, inoltre, è aumentato decisamente il numero di membri dello staff interno dedicati al marketing: dal 69% degli Studi con un membro interno del 2006 al 100% degli Studi con da 1 a 4 membri (35% un membro - 20% due membri - 30% tre membri e 15% quattro membri). Anche la formazione degli avvocati stessi sta crescendo notevolmente. Il tempo speso dagli avvocati sul marketing è passato dal 41% del 2006 al 55% del 2007 e gli Studi Legali affermano che la conoscenza del marketing da parte dell’avvocato è ora uno dei criteri fondamentali di assunzione, bonus o promozione. Gli Studi Legali italiani si stanno adeguando alla tendenza con un passaggio dal 14% di Studi con un Business plan scritto nel 2006 ad un 85% del 2007 e una decisa crescita degli investimenti nel settore. Dall’introduzione del Decreto Bersani, quindi, molti Studi hanno percepito la necessità di attivarsi sul piano del marketing, anche se molti trovano l’integrazione delle pratiche di marketing con il loro lavoro quotidiano estremamente difficile. (2) 59 2. rif. S. Hodges and Legal Marketing Ialia, Legal marketing survey in Italy 2007 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 60 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Anche per le realtà di piccole dimensioni, inoltre, la conoscenza delle dinamiche del mercato in un mercato che diventa sempre più competitivo, è fondamentale per la sopravvivenza. L’inserimento ogni anno nel mercato legale di giovani avvocati sempre più aperti alle novità che li circondano, spinge anche gli Studi più classici a valutare le opportunità di questa disciplina. 60 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 61 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Cosa si intende per “marketing” Per P. Kotler, uno dei maggiori studiosi del settore, il marketing è “un processo sociale e manageriale, mediante il quale una persona o un gruppo ottiene ciò che costituisce oggetto dei propri bisogni e desideri, creando, offrendo e scambiando prodotti e valore con altri. Il marketing management è la relativa attività di analisi, pianificazione, realizzazione e controllo, che si può riferire a idee, beni e servizi e si basa sull’idea di scambio. L’obiettivo dell’intero processo è il conseguimento di un certo grado di soddisfazione per tutte le parti coinvolte (3).” La definizione piu recente dell'AMA Board (American Marketing Association) descrive il marketing come “Una funzione organizzativa ed un insieme di processi volti a creare, comunicare e trasmettere un valore ai clienti, ed a gestire i rapporti con essi in modo che diano benefici all'impresa ed ai suoi proprietari (4).” In parole povere, fare marketing significa risolvere i problemi dei propri clienti in maniera produttiva e conveniente. 61 3. rif. Enciclopedia della Comunicazione - De Agostini, Novara, 2003 4. rif. Wikipedia Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 62 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 4.1 LE AZIONI DI MARKETING NELLO STUDIO LEGALE L’attività di marketing all’interno dei servizi legali può essere suddivisa in differenti categorie (1): 1. Supporto allo sviluppo del business: - Monitoraggio dei mercati e analisi dei trend di sviluppo. - Supporto e training per chi, all’interno dell’organizzazione, è coinvolto in azioni di vendita o di relazione con il cliente o con altri pubblici influenti in senso lato compresi i media. - Analisi della clientela per l’individuazione di clienti chiave e la predisposizione di azioni di fidelizzazione. - CRM, organizzazione del Client Database per poter estrarre statistiche ed informazioni strategiche all’individuazione di nuove aree di business, attività di previsione di vendita e ipotesi di cross selling. - Benchmark, ovvero l’identificazione ed eventuale applicazione di strategie vincenti usate dai competitor. 2. Comunicazione/promozione: - Sponsorizzazioni, attività di public speaking presso seminari e convegni, relazioni pubbliche, creazione di network con associazioni operanti nell’ambito di riferimento. - Marketing materials (Creazione di un’immagine coordinata, website, newsletter, brochure, ecc...). - Comunicazione interna. - Differenziazione dalla concorrenza. 3. Sviluppo dei servizi: - Ricerche sui trend. 62 1. rif. S. R. Lambert e W. L. Loder, How to Get Past Basic Promotion - New York Law Journal - 9/3/1999 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 63 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione - Individuazione dei bisogni del cliente. - Implementazione di servizi e pacchetti di servizi progettati per incontrare specifiche esigenze. 4. Valutazione/monitoraggio del servizio fornito: - Misurazione della soddisfazione dei clienti. Sviluppo di soluzioni per il miglioramento dei servizi. - Valorizzazione delle relazioni con il cliente. Per un’analisi più approfondita vanno aggiunti fattori di tempo e di investimenti. È molto importante, infatti, valutare i tempi che i responsabili dello Studio dedicano alle azioni di marketing, i costi che sostengono per le stesse e per l’acquisizione di nuove tecnologie volte a migliorare il modus operandi professionale. Inoltre, nel mercato italiano, dove le giovani leve vengono scarsamente valorizzate dagli studi, è importante valutare anche il sistema di retribuzione in modo che si attesti su meccanismi meritocratici necessari per suscitare maggior coinvolgimento nelle dinamiche dello Studio. Solitamente gli Studi Legali seguono 4 fasi (2): Fase 1: Nella prima fase il marketing è essenzialmente basato sulla comunicazione e la promozione ed ha un approccio reattivo. Gli strumenti utilizzati includono la partecipazione a seminari e conferenze, l’organizzazione di eventi e convegni. Gli Studi hanno un sito web o almeno pianificano di averne uno, producono e distribuiscono la loro brochure ed opuscoli di vario 63 2. rif. S. Raridon Lambreth e W. L. Loder - How to get past basic promotion - The New York Law Journal - 1999 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 64 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione genere. Se la dimensione dello studio lo permette, vengono pubblicate newsletter per i clienti. Gli Studi con ambizioni internazionali tendono ad inserirsi in diversi listing delle directories di matrice anglosassone. Alla fine di questa fase, tanti Studi decidono di impiegare un esperto (oppure un collaboratore) come “responsabile di marketing”, invece di continuare ad avere un avvocato che ricopre questo incarico extra. Fase2: Lo Studio continua con le attività di marketing tipiche della fase 1 ed aggiunge le relazioni con i media, spesso tramite l’aiuto di un’Agenzia di Pubbliche Relazioni specializzata. Comincia anche la formazione marketing degli avvocati. Alcuni Studi elaborano il proprio piano marketing sul livello dello Studio con il budget annuale e le diverse scadenze. Generalmente, il programma è ancora molto basato sulla comunicazione e la promozione e segue un approccio abbastanza reattivo. Fase 3: Il programma di marketing comincia progressivamente ad includere alcuni elementi strategici e si focalizza sullo sviluppo e la fornitura dei servizi. Lo Studio tende ad essere pro-attivo e comincia ad individuare le opportunità del mercato e i bisogni dei clienti. Le attività di marketing iniziano ad essere in linea con la direzione strategica dello Studio, vengono introdotti piani di marketing scritti per le diverse aree di practice e/o le diverse sedi locali dello Studio. Gli avvocati cominciano ad aderire alle diverse Associazioni cui fanno parte i clienti acquisiti e potenziali. Le relazioni con i media si focalizzano sui diversi mercati e sulle attività dello Studio e si cominciano a svolgere delle indagini sul livello di soddisfazione dei clienti. In questa fase, tipicamente, gli avvocati partecipano ai corsi sullo sviluppo del business. 64 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 65 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Fase 4: Il marketing legale adesso somiglia abbastanza al marketing aziendale: è strategico e ha un focus sullo sviluppo e la fornitura del servizio, sulla profittabilità e sul pricing (la determinazione dei prezzi). In questa fase lo Studio ha un responsabile/dipartimento marketing, monitora i trend, le opportunità e le minacce nei diversi mercati e cura la formazione di avvocati e staff affinché apprendano le regole che sottendono un servizio ai clienti eccellente. Diversi Studi si organizzano in team per gruppi di clienti (key client team) e fanno grandi sforzi per differenziarsi dalla concorrenza. Questo schema individua un metodo che può essere utile allo Studio per entrare progressivamente in una gestione orientata al marketing, ma, a mio avviso, le priorità sono differenti. Sicuramente per evitare di ridursi all’immobilismo nell’attesa che la macchina del marketing sia perfettamente avviata, è importante iniziare a rodare il meccanismo prima di aver creato un vero e proprio reparto marketing. È altresì certo, però, che è indispensabile capire fin da subito le opportunità del mercato e i bisogni dei clienti ed elaborare una bozza della visione strategica dello Studio, anche se subirà variazioni con l’evolvere delle azioni effettuate. Iniziare a comunicarsi all’esterno prima di essere consci del proprio posizionamento nel mercato e della propria immagine è, sicuramente, uno dei punti di rischio maggiori per una qualsiasi realtà che voglia acquisire visibilità sul mercato e può portare a quegli eccessi o errori comunicativi che abbiamo avuto modo di riscontrare in precedenza. 65 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 66 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 4.2 MARKETING ANALITICO La conoscenza del mercato, la pianificazione delle azioni da seguire e un piano strategico efficace che permetta la creazione di un business plan mirato sono indispensabili per una corretta azione di marketing. Per applicare i concetti di marketing al mercato legale, è necessario effettuare, in primis, una serie di analisi. Analisi ambientale: serve a definire le caratteristiche del mercato di riferimento e riguarda l’ambiente fisico nel quale lo Studio opera o desidera operare. Le caratteristiche da analizzare sono determinate dalla posizione stessa dello Studio (località, nazione, continente), dalla posizione del mercato a cui si riferisce e dalle strutture economiche, politiche e sociali in cui è inserito. Si divide in microambiente (Studio, clienti, intermediari, concorrenti) e macroambiente: l’ambiente fisico, tecnologico demografico, economico, istituzionale. Analisi SWOT (Strenght, Weakness, Opportunity, Threaten): attraverso quest’analisi lo Studio compie una valutazione di sé stesso, soprattutto per i primi due indicatori. Philip Kotler definisce l’opportunità e le minacce così: “Un'impresa si trova di fronte a una “opportunità” di marketing allorquando essa gode di un vantaggio competitivo per quanto concerne uno specifico campo d'azione”; “Una “minaccia” ambientale può essere definita come una sfida posta da una sfavorevole tendenza o sviluppo in atto nell'ambiente tale da poter determinare, in assenza di una specifica azione di marketing l'erosione dell'attività di una impresa (1)”. Analisi della concorrenza: nell’attuale mercato, governato da dinamiche complesse, è necessario individuare correttamente i competitor. Questi ultimi non possono essere riconosciuti esclusivamente fra gli Studi organizzati in maniera simile al proprio o che offrono servizi omologhi, ma vanno analizzati attentamente in cinque diversi contesti: 66 1. rif. P. Kothler e W. G. Scott, Marketing management - Isedi - 1993 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 67 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione all’interno del proprio ambiente, tra coloro che operano direttamente nel mercato di interesse; tra coloro che offrono un servizio molto simile e possono essere sostituti come notai e commercialisti; tra i potenziali nuovi concorrenti (es. i neo-avvocati); tra i fornitori di beni e servizi che possono incrementare la competitività dei concorrenti; tra gli stessi clienti che, vista la non-fedeltà attuale, possono servirsi contemporaneamente di più Studi. Analisi della domanda: la domanda è rappresentata dal bisogno di assistenza legale, dalla capacità di spesa della possibile clientela e dalle dinamiche che la spingono alla scelta dello Studio. I potenziali clienti non sono quelli che necessitano di assistenza legale, quindi, ma coloro che si determinano a richiederla e a pagare per averla Analisi del cliente: quasi l’80% del lavoro proviene solitamente dai clienti già acquisiti. È necessario, quindi, conoscere al meglio i propri clienti, avviare azioni di client care e client relationship management e analizzare periodicamente i dati del fatturato per comprendere quali sono i clienti che, al di là del “nome” siano i più redditizi per lo Studio. Analisi di Portafoglio: l’analisi di portafoglio è uno strumento di pianificazione che valuta il tasso di crescita di un servizio e la sua quota di mercato, mettendoli a confronto con quelli di altri servizi all’interno di un portafoglio. Lo scopo è quello di individuare i servizi che hanno buone performance e devono essere mantenuti e quelli che, al contrario, dovrebbero essere eliminati. Un’altra azione molto importante, da effettuare con frequenza regolare è il benchmarking, ovvero il controllo delle migliori realtà concorrenti per l’individuazione di pratiche che possono essere mutuate per la crescita dello Studio. 67 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 68 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 4 . 3 M A R K E T I N G S T R AT E G I C O Il marketing strategico misura l'attrattività dei servizi offerti e dei segmenti di mercato potenziali o esistenti per definire una strategia di sviluppo che colga le opportunità esistenti sul mercato e che, tenendo conto delle risorse e competenze dello Studio, permettano di ottenere un potenziale di crescita e di redditività attraverso l'acquisizione ed il mantenimento di un vantaggio competitivo. In questa fase vengono tracciati gli obiettivi di medio/lungo termine dello Studio Legale e la strategia con cui si cercherà di raggiungerli. Sarà, quindi, tracciato il business plan attraverso la definizione di: Targeting Posizionamento Branding (missione) Obiettivi (ciò che si desidera realizzare a medio/lungo termine) Strategia (le direttive da seguire nel perseguimento degli obiettivi) 68 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 69 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione La segmentazione e il targeting La divisione del mercato in segmenti avviene utilizzando diverse variabili di segmentazione: geografiche, socio-demografiche, psicografiche, comportamentali, vantaggi ricercati (qualità, prezzo...), atteggiamento (positivo, negativo...), consapevolezza (informato, disinformato...), fedeltà alla marca. La definizione del mercato di riferimento può sembrare estremamente semplice nel caso degli Studi Legali, infatti tutte le persone e le Aziende possono necessitare di assistenza legale. È importante, però, tener conto della volontà dello Studio stesso di riferirsi ad un determinato target di riferimento. La scelta del target andrà quindi affrontata a seguito di un’analisi delle necessità del mercato. La cosa più importante quando si analizza il mercato è capire cosa il cliente desidera dallo Studio e cercare di vedere il servizio che si può offrire con i suoi occhi. Le tipologie di acquisto che il cliente può desiderare dallo Studio Legale sono 3 (1): Acquisto di routine Acquisto modificato Nuovo acquisto Nel primo il cliente acquista qualcosa che già conosce. Sa cosa offre il mercato e le caratteristiche del servizio per cui solitamente si rivolge all’avvocato che già conosce 69 1. rif. P. J. Robinson, C. W. Faris, Y. J. Wind, Industrial Buying and Creative Marketing - Allyn and Bacon - 1967 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 70 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione bene. Nel secondo il cliente conosce vagamente l’entità del servizio ma necessita di maggiori informazioni per cui raccoglie informazioni dettagliate prima di prendere una decisione. Nel terzo, infine, il cliente usufruisce per la prima volta di un servizio legale e non conosce né i servizi possibili, né l’offerta di mercato. Le esigenze del target vanno, ovviamente, ulteriormente suddivise fra privati e aziende. All’atto della creazione o della riorganizzazione di uno Studio Legale è, quindi, importante capire per chi possono essere interessanti i servizi che si pianifica di offrire e a chi sono rivolti questi servizi. Uno Studio Legale di prima fascia si rivolgerà, quindi, ad un target formato da grandi società e multinazionali o da privati con una posizione politica, sociale, economica elevata che effettuano acquisti di routine. Gli Studi Legali di seconda fascia si rivolgeranno, invece, ad un target di medie e grandi società o di privati che occupano comunque posizioni socialmente importanti e necessitano di assistenza in diversi settori legali che effettuano acquisti di routine o acquisti modificati. Gli Studi Legali di terza fascia, infine, tenderanno ad individuare il loro target nei privati e nelle piccole società che effettuano, perlopiù, acquisti modificati o nuovi acquisti. 70 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 71 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Il posizionamento Il posizionamento dello Studio a cui nello schema di pagina 63 si fa riferimento solo nella fase 4 è, come già anticipato, una delle azioni da eseguire nella prima fase. Una volta determina la vocazione dello Studio attraverso l’analisi del mercato e l’individuazione del target di riferimento, si può determinare in maniera efficace il posizionamento che lo Studio vuole assumere. Questa caratteristica deve essere fortemente distintiva per garantire visibilità e riconoscibilità nel mercato e costituisce la linea guida per tutta la comunicazione successiva. Posizionarsi, infatti, significa assumere una posizione strategica chiara, distinta ed allettante, la cosiddetta “Unique selling Proposition (USP)”. Michael Porter sostiene che, in settori frammentati come quello legale, caratterizzati da un numero elevato di competitor con un potere contrattuale illimitato è indispensabile posizionarsi strategicamente sul mercato (2). La sfida è di riuscire a confrontarsi adeguatamente con la frammentazione acquisendo una posizione dominante nella fetta di mercato selezionata. Individuare il posizionamento è, quindi, indispensabile per porre le basi per la crescita dello Studio e lo sviluppo di una comunicazione efficace. 71 2. rif. M. Porter, Competitive Strategy - Free Press - New York - 1980 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 72 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Il branding e la missione Il branding non è il solo processo di creazione del marchio ma, più dettagliatamente è il processo attraverso il quale vengono veicolate diverse caratteristiche con le quali l’Azienda ha interesse ad essere associata. Il brand, infatti, è una garanzia di sopravvivenza nel tempo del servizio e l’anticipazione dell’esperienza unica legata ai servizi che vengono offerti da quella marca. Creare questa sensazione di riconoscibilità è lo scopo principale del branding. Il brand di uno Studio Legale è, quindi, la reputazione dello stesso, il modo in cui viene percepito dal target di riferimento. Secondo J. P. Jones “una marca è un prodotto che offre, oltre a dei vantaggi funzionali, dei valori aggiunti che per alcuni consumatori (target) sono tanto importanti da indurli all’acquisto. Tali valori aggiunti derivano da: un uso precedente della marca, il tipo di persone che usano la marca, la fiducia nell’efficacia della marca, l’aspetto esteriore della marca (nel caso degli avvocati il building e la grafica) (3).” Spesso nel settore legale, il nome dello Studio è legato ai nomi dei fondatori. Questa convenzione, nata dalla volontà di creare sicurezza e un senso di familiarità nel potenziale cliente, si è evoluta nella ricerca di un’omologazione che sottolineasse l’appartenenza ad una “casta” con principi molto forti. La volontà di creare sicurezza ha, quindi, individuato un trend comune che pone le sue radici nella forte volontà di non essere percepiti come azienda. In questo caso, quindi, il brand dovrà essere ancora più forte perché dovrà sopperire all’assenza di una parte fondamentale della comunicazione, il nome. 72 3. rif. J. P. Jones, What’s in a Name? Advertising and the Concept of Brands - Lexington Books - 1986 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 73 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Nelle aziende, infatti, prima ancore di procedere con l’elaborazione del brand, si elabora il nome della società. Molti valori e concetti che vogliono essere comunicati in maniera diretta convergono, quindi, nel nome definendo già un posizionamento forte. Il mercato legale italiano è ancora molto indietro rispetto a quelli delle altre Nazioni. La mera associazione del nome dello Studio a concetti aziendali è ancora considerata pericolosa e lesiva dell’immagine dell’Ordine. Si stanno, però, effettuando alcune sperimentazioni (cfr. pg. 48 Legance) anche nell’utilizzo di naming che si distacchino dal trend e veicolino concetti nuovi per il settore. La strategia di branding si deve focalizzare su tre dimensioni: il positioning, la promise e la presentation. Il posizionamento, già analizzato in precedenza, può essere riassunto in una sola parola e, più precisamente, per gli esperti A. Ries e J. Trout “un’organizzazione deve ‘possedere una parola’, nella mente dei clienti, che rappresenti un aspetto (del servizio) sulla base del quale essere scelta”. “Il posizionamento non è quello che fate ad un prodotto (servizio). Il posizionamento è quello che fate nella mente del cliente potenziale. Cioè posizionate (posto) il prodotto nella mente del potenziale acquirente (4)”. Il concetto di branding si sovrappone a quello di missione visto che entrambi veicolano gli stessi valori. Il Branding è, però, legato ad un processo decisionale per posizionarsi nella mente del cliente target, la Missione rappresenta, invece, la volontà 73 4. rif. J. Trout e A. Ries, Positioning - The Battle For Your Mind - McGraw-Hill Professional - 1981 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 74 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione dell’azienda nei confronti dei clienti. Bonelli Erede Pappalardo, il numero 1 degli studi italiani, interpreta così la sua missione: “Per Bonelli Erede Pappalardo gli obiettivi strategici dei clienti sono sempre il punto di partenza. La familiarità con la regolamentazione secondaria e le prassi delle varie istituzioni e autorità italiane ed europee permette allo studio di offrire una consulenza completa e approfondita su tematiche sofisticate e complesse. Le soluzioni fornite si basano, oltre che sulle conoscenze legali, su un approccio innovativo, studiato ad hoc per le necessità specifiche che crea valore aggiunto. I professionisti dello studio hanno affrontato le più complesse problematiche legali e societarie, per conto dei suoi clienti in numerose operazioni italiane e internazionali. Molti dei professionisti dello studio hanno inoltre acquisito esperienze preziose ricoprendo importanti cariche in ambito accademico e istituzionale, nonché quali membri dei consigli di amministrazioni di alcune delle maggiori società italiane (5)”. Sia alla nascita di uno Studio, sia quando si manifesta la volontà di svilupparsi verso una nuova strutturazione, è importante fare il punto sulla missione. Per capire il proprio ruolo e elaborare al meglio la definizione della missione, è necessario avere chiari i punti del posizionamento, quindi la realtà del mercato, la propria attività e il target di riferimento (i potenziali clienti) ma occorre anche sapere quali sono le aspettative della clientela nei confronti dello Studio, cosa rappresenta valore per essa e, soprattutto, come si vuole orientare l’attività nel medio/lungo termine. Altri fattori da tenere presenti nel caso di Studi già avviati sono, ovviamente, la storia dell’organizzazione (evoluzione, apertura di nuovi dipartimenti con buoni/cattivi risultati, successi, errori, ecc...) e i punti di eccellenza della stessa. 74 5. rif. Visconti Ambrogio, Strategie di marketing per gli studi legali - Il Sole 24 Ore Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 75 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione L’obiettivo Una volta analizzato il mercato ed individuata la missione da perseguire lo Studio dovrà identificare gli obiettivi che vuole raggiungere. Per identificare degli obiettivi chiari potrebbe essere necessario capire il parere dei diversi partner per raggiungere una visione comune e individuare un obiettivo principale trainante e altri subordinati. È, inoltre, necessario, individuare degli obiettivi che non siano generici ma quantificabili e operativi. L’obiettivo principale potrà, inoltre, essere variato di anno in anno secondo l’andamento dello Studio e le necessità del momento. 75 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 76 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione La strategia A questo punto è stata individuata la meta che si vuole raggiungere e non resta che decidere come raggiungerla. È, quindi, necessario elaborare un progetto di massima ponendo una serie di traguardi realistici. Esistono diversi tipi di strategie formulate da esperti di marketing che possono essere applicate nel mercato legale per il raggiungimento dei diversi obiettivi: Target marketing: Il target marketing è decisamente efficace per gli Studi di prima e seconda fascia che hanno un target di riferimento molto ben definito, perchè si concentra su servizi specifici tagliati sulle esigenze del cliente piuttosto che su un solo servizio dedicato alla massa. Può essere interessante anche per gli Studi di terza fascia se utilizzato con grande attenzione: se la percezione di specializzazione, infatti, può essere vincente per le realtà più grandi, per gli Studi di terza fascia può rivelarsi controproducente. Per utilizzare il target marketing nella maniera più efficace è necessario individuare il segmento di mercato al quale ci si vuole riferire. Per procedere alla segmentazione, come già analizzato, si possono utilizzare diversi criteri come la posizione geografica, caratteristiche demografiche (per le aziende settore di attività, dimensione, ecc...), caratteristiche psicografiche (stile di vita, interessi, ecc...), caratteristiche comportamentali rispetto al tipo di servizio e benefici attesi. Strategia servizi/mercato: Se non si desidera cambiare i servizi erogati è necessario godere di una maggiore 76 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 77 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione penetrazione nel mercato di riferimento aumentando la domanda di tali servizi attraverso un miglioramento dell’erogazione, con tariffazioni diversificate e/o calibrate sull’utenza (strategia di sviluppo del mercato) oppure si dovrà aumentare la gamma di servizi da offrire agli attuali clienti per sviluppare azioni di cross selling (strategia di sviluppo del servizio). Strategia del vantaggio competitivo (6) Questo modello riunisce in parte quelli studiati in precedenza ed è particolarmente difficile da applicare nel settore legale perché può essere facilmente assimilato alla tanto temuta “battaglia dei prezzi”. Inoltre, secondo le regole dell’Ordine sulla specializzazione, può essere particolarmente difficile creare una differenziazione senza andare contro ai dettami individuati (cfr. pg. 18). Lo Studio, infatti, dovrà cercare di raggiungere uno dei seguenti obiettivi: leadership di costo, differenziazione (diventare unici nel proprio segmento di mercato), focalizzazione (servire un mercato di nicchia). Esiste, inoltre, una quarta strategia chiamata “oceano blu” (7) che è stata elaborata recentemente che si basa sull’individuazione di una curva di valore in cui vengono riportate le caratteristiche dei servizi fondamentali, l’analizzazione dei bisogni del mercato secondo un modello di “standard” e la focalizzazione su un servizio che permetta di distinguersi e creare una curva di valore divergente rispetto ai competitor e quindi differenziarsi sul mercato. 77 6. rif. M. Porter, Competitive Strategy - Free Press - New York - 1980 7. W. Chan Kim, R. Mauborgne, Strategia oceano blu. Vincere senza competere - Etas - Milano . 2005 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 78 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 4.4 MARKETING MIX Il marketing mix esprime tutto ciò che è importante per il conseguimento degli obiettivi tramite l’affermazione della propria personalità e si articola in quattro fasi: Product - portafoglio servizi (le attività portate avanti nel piano strategico) Price Place Promotion Il modello classico delle 4P rappresenta, tuttavia, più la prospettiva del venditore che quella dell’acquirente. Per questo sono state recentemente convertite nelle 4C: Prodotto = Customer value (valore per il cliente) Prezzo = Customer cost (costo per il cliente) Punto vendita = Customer convenience (convenienza per il cliente) Promozione = Customer communication (comunicazione al cliente) Le quattro “C” ricordano che i clienti vogliono valore, costi bassi, convenienza elevata e comunicazione, non promozione. Nel marketing dei servizi si possono individuare altre tre P: la prima è personale, e riguarda l’impressione lasciata da chi fornisce il servizio; la seconda è procedure, in quanto uno stesso servizio può essere fornito in molti modi diversi (ad esempio consulenza via web). La terza, prove fisiche, si riferisce al fatto che i fornitori di servizi cercano di conferire un carattere tangibile alle proprie offerte ricorrendo a certificati, biglietti, logo e altro (1). 78 1. rif. P. Kotler, 300 risposte sul marketing - Tecniche Nuove - 2004 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 79 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Il portafoglio servizi e il prodotto Per definire un portafoglio servizi coerente con gli obiettivi dello Studio è, prima di tutto, necessaria una attenta analisi dei servizi già erogati e della loro attrattività/redditività. È importante, quindi, ripercorrere il percorso fatto finora per capire quali sono i punti di forza e debolezza dello Studio rispetto ai servizi, a quale target ci si vuole rivolgere e quale è l’obiettivo principale e la strategia da attuare. Una volta effettuate queste valutazioni risulterà più semplice comprendere quali sono i servizi da implementare e quali quelli da abbandonare. Sarà possibile, quindi, creare un portafoglio servizi equilibrato e mirato sul proprio target di riferimento. È importante, inoltre, ricordarsi che il primo prodotto che lo Studio Legale vende è l’avvocato stesso. L’experience, il modo di proporsi, l’attenzione verso il cliente, il front office, il contesto in cui accoglie il cliente sono elementi decisivi per la valutazione dei servizi erogati. 79 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 80 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Il prezzo Nel caso degli Studi Legali, la definizione del prezzo rimane la parte più delicata del marketing mix. È importante, infatti, a qualsiasi fascia si appartenga, essere chiari e proporre prezzi vantaggiosi sia per lo Studio che per il cliente senza incorrere in una svalutazione delle prestazioni. È necessario, quindi, creare un listino prezzi chiaro e in linea con le direttive fornite dall’Ordine per non incorrere nella battaglia dei prezzi ed in un conseguente svilimento della professione. È, comunque, possibile, variare il proprio listino a seconda del cliente che si ha davanti, della sua disponibilità economica e aspettative oppure, ora che la legge lo consente, pattuire con il cliente stesso il prezzo della prestazione a priori oppure compensi parametrati ai risultati conseguiti. 80 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 81 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Il posto Per gli Studi Legali il posto in cui si opera è una delle varianti più influenti. Come già analizzato in precedenza, infatti, il building rappresenta gran parte dell’immagine dello Studio. Non è solo il fattore architettonico a contare, ma anche la presenza di più sedi in diverse città e la distribuzione delle stesse su un mercato nazionale o multinazionale. Il biglietto da visita più importante per uno Studio Legale è, infatti, proprio la Sede intesa come mercato in cui lo Studio opera e struttura fisica, soprattutto per gli Studi di prima e seconda fascia. Le città in cui lo Studio è presente, italiane, europee o mondiali, la struttura della sede stessa, la dimensione, la ricchezza, sono fondamentali per lo Studio. Anche nella comunicazione dello Studio la stringa che comprende il posizionamento delle sedi e le foto degli interni e degli esterni sono le informazioni più importanti. Da queste si può capire subito la dimensione dello Studio, la copertura, la conoscenza delle leggi Nazionali e Internazionali e l’eventuale supporto che può fornire al potenziale cliente. Proprio per questo, in un’ottica di riorganizzazione dello Studio secondo nuove dinamiche di comunicazione, anche la scelta del luogo dove stabilire la sede, dovrà rispondere alle caratteristiche individuate nel posizionamento (ad es. uno Studio giovane che lavora sul business, potrà avere la sua sede in una zona dinamica della città, con un’attenzione all’architettura e al design contemporanei). 81 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 82 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione La promozione A questo punto lo Studio Legale può iniziare a comunicare. Come già anticipato, comunicare sé stessi non vuol dire necessariamente fare pubblicità, ma significa attuare delle strategie in modo da far percepire al target di riferimento i propri valori. Attraverso vari strumenti di marketing e comunicazone sarà, quindi, possibile, veicolare i messaggi non solo all’esterno, ma anche all’interno dello Studio. L’innovazione dei processi deve essere, infatti, percepita anche all’interno per migliorare la produttività e la fiducia del lavoratore nella struttura in cui è inserito. Coinvolgendo tutti i dipendenti e soci dello Studio si otterrà, infatti, anche una fidelizzazione del lavoratore e una maggiore consapevolezza del ruolo all’interno dello Studio e dei processi di marketing attuati. 82 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 83 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 4 . 5 M A R K E T I N G O P E R AT I V O Partendo da quanto sviluppato finora è possibile iniziare a elaborare l’immagine dello Studio, la presentation. Il primo passo sarà la creazione del marchio logotipo. Sebbene la semplicità e il rigore siano d’obbligo nel settore, il marchio può esprimere, comunque, una personalità precisa attraverso molti fattori: naming, scelta del font, dei colori, studio di un segno rappresentativo. A seguire saranno sviluppati la Corporate Identity e il Below the line, ovvero la visualizzazione della strategia generale. Questa parte include l’elaborazione di tutti i materiali che saranno prodotti dallo Studio e distribuiti sia all’interno che all’esterno (modulistica, brochure, newsletter cartacea o multimediale, ecc...), il sito web, l’arredamento dello Studio stesso e, in alcuni casi, anche i codici di abbigliamento. Le Pubbliche Relazioni, in questo settore, sono sicuramente il metodo più vincente per acquisire visibilità nel mercato e comunicarsi correttamente. Kotler definisce, in questo senso, il modello PENCILS (matite) delle PR, acronimo di pubblicazioni (publications), eventi (events), notizie (news), attività sociali (community involvement), strumenti di identità (identity tools), lobbying e responsabilità sociale (social responsability). In questo settore la pubblicità vera e propria rischia di essere fallimentare come strumento di comunicazione. L’aggressività del messaggio pubblicitario e la scarsa incidenza che può avere in un mercato come quello Legale portano facilmente ad un risultato negativo piuttosto che positivo. 83 1. rif. P. Kotler, 300 risposte sul marketing - Tecniche Nuove - 2004 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 84 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Con le pubbliche relazioni aumentano le possibilità di far passare il messaggio, che può anche risultare più fresco e credibile rispetto all’utilizzo della pubblicità come sostengono Al e Laura Ries nel loro libro The Fall of Advertising and the Rise of PR. Contemporaneamente a queste azioni, sarà necessario applicare alcuni strumenti di marketing anche all’interno dello Studio stesso. 84 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 85 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Il naming e l’elaborazione del marchio logotipo Sia nel caso di nuovi Studi o associazioni di avvocati che nel caso di Studi già affermati, è importante prima di procedere al naming e alla creazione del marchio fare il benchmarking sul proprio mercato di riferimento. Una volta analizzati i propri competitor si può procedere all’ elaborazione di proposte per il nome e il marchio dello Studio. Le realtà del mercato legale italiano tendono ad utilizzare i nomi dei partner per il naming dello Studio. Solo ultimamente, con le Associazioni di avvocati e la nuova spinta verso il marketing si sta deviando leggermente da questa tendenza. In generale, però, se uno Studio opera già nel mercato italiano, probabilmente ha il nome dei soci fondatori. In questo caso sarà necessario sopperire con il marchio alle carenze comunicative del nome. Il marchio dello Studio Legale deve essere sempre molto sobrio senza rinunciare alla comunicatività. 85 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:28 Pagina 86 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione La Corporate Identity La corporate identity o immagine coordinata è il complesso di caratteristiche che un’organizzazione riesce a costruire intorno al suo nome e che la rendono distinguibile da altre realtà. È basata principalmente sul coordinamento visivo di tutti gli aspetti grafici e di immagine in termine di uniformità di colori, di lettering, di formato (2). L’immagine coordinata si compone principalmente di carta intestata, biglietti da visita e moduli interni ed esterni (foglio fattura, foglio fax, ecc...) 86 2. rif. Dizionario Enciclopedico della Comunicazione d’Impresa Centrostudi Comunicazione Cogno Associati Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:29 Pagina 87 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Below the line Nel gergo pubblicitario, si dicono below the line tutte le attività di comunicazione che non sfruttano i media classici e che vengono veicolate attraverso sponsorizzazioni, attività di promozione, relazioni pubbliche e direct marketing, ma anche gli strumenti grafici come brochure, schede, cartellina, newsletter, e direct mailing. Quando si elabora il below the line bisogna tenere conto, nella parte grafica, delle linee guida individuate nella creazione dell’immagine coordinata. Di seguito vengono analizzati alcuni strumenti particolarmente utilizzati nel marketing legale. Eventi Seminari, conferenze e congressi e altri eventi sono momenti importanti per aumentare la visibilità di uno Studio Legale o, comunque, di un avvocato. Qui si possono conoscere potenziali clienti, rinforzare i legami con i clienti già acquisiti, incontrare possibili collaboratori. Organizzare un evento come un seminario di approfondimento, vuol dire dare al cliente e al potenziale cliente una misura della propria competenza e capacità di relazione. Prima dell’evento è importante definire gli obiettivi e i risultati desiderati e decidere le modalità dell’evento (a partecipazione su invito, gratuita o a pagamento). 87 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:29 Pagina 88 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione A seconda dell’evento che si desidera creare possono esserci diverse modalità: Workshop, congressi, trade show, feste, concerti o eventi sportivi. L’argomento dell’evento deve essere selezionato con cura per essere adeguato all’audience ed attirare il giusto numero di partecipanti. Se si desidera organizzare un evento a partecipazione allargata e gratuita si può pubblicizzare l’evento su pubblicazioni di settore o tramite associazioni, altrimenti bisognerà provvedere all’elaborazione di un direct mailing di invito. Durante l’evento è importante lasciare il proprio contatto per poter inviare il materiale relativo alla presentazione. In questo modo viene stimolato il follow up che deve essere avviato entro 72 ore dall’evento. Trade show e fiere La partecipazione a trade show e fiere è generalmente molto costosa e non può prescindere dalla creazione di uno stand in linea con l’immagine coordinata dello Studio. È, inoltre, importante che partecipino gli avvocati più versati nelle relazioni e alcuni partner senior. Per attrarre le persone nello stand e lasciare un ricordo dello Studio è si può offrire un give-away personalizzato sulla manifestazione. Trovare il modo di farsi lasciare il biglietto da visita del potenziale cliente o, comunque, un indirizzo email può essere molto utile per la creazione di un database di contatti da utilizzare per l’invio di informazioni o per un follow up. 88 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:29 Pagina 89 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Eventi sportivi e artistici Per rafforzare le relazioni con i clienti dello studio e stimolare legami positivi, può essere utile organizzare eventi di intrattenimento. I periodi migliori per pianificare questi eventi sono quelli lontani dalle feste canoniche trovando delle motivazioni legate allo Studio, ad esempio l’anniversario di fondazione. È importante lasciare ampio spazio nell’organizzazione per la creazione e il rafforzamento di relazioni. Gli eventi dovranno, uindi, comprendere momenti che favoriscano la conversazione e lo scambio. Ultimamente si sta affermando la tendenza, in questo senso, a organizzare eventi coinvolgenti ma rilassanti come Spa days o degustazione di vini. Media relations Una buona relazione con i media può essere uno degli strumenti più efficaci per diffondere l’immagine dello Studio. La pubblicazione del nome dello Studio o di avvocati che ci lavorano con continuità sulla stampa di settore è fondamentale per ottenere ampia visibilità. Gli strumenti per sviluppare le relazioni con i media sono: lista dei contatti, comunicato stampa, cartella stampa, articoli specifici e conferenze stampa. Networking Comunicare, sviluppare e gestire le relazioni sono gli strumenti principali per ampliare la propria rete di contatti. È, quindi, importante aumentare la propria visibilità e considerare la partecipazione agli eventi come qualsiasi altro impegno relativo al business. 89 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:29 Pagina 90 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Newsletter Le newsletter sono uno strumento molto utile per gli Studi Legali perché permettono di comunicare la propria expertise direttamente ai clienti acquisiti e al target di riferimento. Inoltre, l’invio regolare di newsletter consente allo Studio Legale di mantenere forte il ricordo del brand. Sponsorizzazione Per mantenere alta la consapevolezza del proprio brand può essere utile ricorrere anche a sponsorizzazioni di eventi che siano in linea con il proprio target. Sito web La presenza in rete è, ormai, indispensabile per gli Studi Legali di tutte le dimensioni. È, quindi, utile creare un sito che risponda alle esigenze dei diversi target ma, soprattuto, è necessario che il sito sia coerente con la strategia dello Studio e che diventi uno specchio dei servizi offerti e dell’attenzione che si vuole porre ai clienti. Multimedia Attraverso il sito web e altri strumenti di connesione via internet (Skype, ftp, ecc...) è possibile fornire ai clienti assistenza diretta on-line e la modulistica necessaria con una riduzione dei costi di asistenza (skype permette di comunicare a costi molto ridotti) e una velocizzazione delle attività di trasmissione delle informazioni. 90 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:29 Pagina 91 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Strumenti di marketing per la gestione interna Client relationship management (CRM) La gestione del cliente deve partire dall’interno dello Studio Legale attraverso l’introduzione di sistemi informatici e la creazione di processi e database. Attraverso queste procedure si può accrescere la fedeltà del cliente e migliorare la gestione interna dello Studio. Con un sistema di CRM efficiente, lo Studio è in grado di reperire immediatamente tutte le informazioni sul cliente come, ad esempio: Elenco di clienti per settore, area di practice, regione, fatturato o profitto Cambiamenti e trend rilevanti (per esempio: crescita/diminuzione del fatturato e/o del profitto per singolo cliente, settore, area di practice, regione) Contatti (classificati in: clienti, esperti, referrals, controparti, ecc.) Profitto per fonte di riferimento Elenco di contatti interessati a certe arre di practice o settori (per esempio per inviare loro le newsletter) Informazioni sugli avvocati ai quali lo Studio passa del lavoro Elenco dell operazioni seguite dallo Studio Analisi dei lavoro svolti per i clienti Elenco dei target potenziali (migliori) per fare cross selling (clienti specifici, settori, aree di practice, regioni) Return on investment (ROI) per tipologia di strumento - di marketing e sviluppo del business (3) 91 3. rif. S. Hodges, G. Picchi, Strumenti e casi di marketing per avvocati - Utet - 2007 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:29 Pagina 92 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione Questo strumento è, inoltre, molto utile per la gestione quotidiana del cliente. Annotando gli sviluppi della sua situazione di volta in volta ogni membro dello staff potrà occuparsi al meglio del cliente o sostituire il collega che ne segue principalmente gli interessi. Comunicazione interna Per incrementare il livello di soddisfazione dei collaboratori e creare, quindi, un ambiente di lavoro sereno in cui ogni membro dello staff si senta coinvolto, è importante che la comunicazione interna sia tempestiva, chiara e concisa. Questo può essere attuato attraverso regolari riunioni di aggiornamento, la creazione di una newsletter interna con le novità più rilevanti e la realizzazione o l’implementazione di una rete intranet che favorisca lo scambio di informazioni fra colleghi. Alumni Il mantenimento dei contatti con gli ex collaboratori dello Studio può essere interessante per inserirsi maggiormente nel mercato legale, sviluppare opportunità di collaborazione e di scambio. Beauty contest Nel caso di Studi di grandi dimensioni, è possibile ricevere un invito per partecipare ad una gara di assegnazione di casi complessi o transazioni importanti. Il beauty contest si configura per lo Studio come una vera e propria speculativa. 92 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:29 Pagina 93 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione L’investimento di tempo a monte è, infatti, solitamente molto alto. Per questo è necessario verificare che la partecipazione possa portare a risultati in linea con gli obiettivi dello Studio. Directories La partecipazione a directories (elenchi di professionisti) a pagamento può essere utile solo per mantenere la consapevolezza di marca per i grandi Studi Legali. Per le altre realtà molto spesso il risultato non vale l’investimento in quanto non c’è garanzia che sia letta e usata come punto di riferimento. 93 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:29 Pagina 94 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 5. CONCLUSIONI Il panorama legale italiano è molto diverso da quello internazionale, sia per opportunità di mercato, sia per storia e percezione. Il legal marketing ha stentato ad introdursi in Italia perché veniva erroneamente assimilato alla pubblicità. Dopo l’introduzione del Decreto Bersani sono caduti molti vincoli alla comunicazione e, con essi, l’iniziale diffidenza. L’inserimento del marketing nelle dinamiche dello Studio Legale sta, quindi, diventando una pratica corrente, ma molto spesso viene attuata con modalità errate. Il marketing, infatti, è non solo uno strumento, ma anche un percorso da effettuare con tappe precise. Per questo ho ritenuto opportuno analizzare la corretta applicazione del marketing nel settore legale al fine di individuare gli strumenti migliori per una buona comunicazione. Dagli esempi che ci pervengono dalle realtà di mercato che, prima di quella italiana, hanno avuto la possibilità di comunicarsi all’esterno, abbiamo, infatti imparato che la comunicazione di sé stessi all’esterno, ma anche all’interno dello studio non può prescindere da una corretta organizzazione a rischio di incorrere in gravi errori. Seguendo un giusto percorso di marketing appare, invece, molto evidente come la comunicazione dello Studio Legale non abbia niente a che vedere con la pubblicità, ma sia, invece, un bilanciamento di azioni di marketing. Queste azioni, attraverso una crescita costante di tutto lo Studio e ad un 94 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:29 Pagina 95 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione progressivo ampliamento delle relazioni con l’esterno, portano ad una naturale comunicazione dello Studio Legale, equilibrata ed in linea con il posizionamento che lo Studio Legale ha deciso di adottare. Anche l’elaborazione della parte grafica della comunicazione sarà notevolmente facilitata se lo Studio Legale è in grado di fornire all’agenzia pubblicitaria un brief preciso. In questo modo, infatti, sarà possibile creare un marchio in linea con il brand e sviluppare una linea grafica che sia complementare all’informazione scritta. La comunicazione sarà, quindi, percepita, attraverso azioni di below the line e di gestione interna, dal target scelto dallo Studio stesso e permetterà di presentarsi sul mercato in maniera efficente e positiva. Si passerà, quindi, dalla “cattiva pubblicità” dettata dalla volontà di comunicare prima di tutto, senza creare un percorso di conoscenza di sé stessi e del mercato che abbiamo potuto rilevare all’estero, a una “buona comunicazione” prodotta da un’analisi attenta delle esigenze dello Studio e dei clienti inserita in una strategia precisa e puntuale. Comunicarsi attraverso gli strumenti di marketing, infatti, significa aprirsi verso l’esterno migliorando l’assetto interno, orientare le proprie scelte a seconda delle esigenze del cliente, pensare in modo creativo, ma proporsi con le attenzioni che il proprio mercato di riferimento richiede. In una parola, nel mercato legale, più che in altri settori, il vero marketing è il 95 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:29 Pagina 96 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione buonsenso, come ci ricorda un grande oratore: “Considera il tuo buon nome come il gioiello più prezioso che potrai mai possedere. Ma ricorda, il buon nome è come il fuoco: dopo che l’avrai acceso, sarà facile conservarlo; ma se dovessi lasciarlo spegnere anche solo una volta, scoprirai che accenderlo di nuovo potrebbe essere molto arduo.” Seneca 96 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:29 Pagina 97 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 6. STUDIO GRAFICO In collaborazione con Words S.r.l, una società che si occupa di marketing strategico, sono stati sviluppati il piano marketing, il marchio e il below the line grafico di uno Studio legale e di servizi (Legal and Business Partners) che entra nel mercato italiano con una nuova formulazione societaria e con un pacchetto servizi innovativo. Nell’allegato 1 viene riportato lo studio sul brand Legal and Business Partners. 97 Impaginazione tesi stampata:Layout 1 14-10-2008 15:29 Pagina 98 Marketing legale in Italia Dalla cattiva pubblicità alla buona comunicazione 7. BIBLIOGRAFIA S. Martello - Guida al Marketing dello Studio Legale - Ed. Il Sole 24 Ore - 2007 S. Hodeges, G. Picchi - Strumenti e casi di marketing per avvocati - Ed. UTET - 2007 I quaderni della comunicazione - Brand Identity in Italia - Ed. ADC - 2004 GP. Fabris - Societing. Il marketing nella società postmoderna - Ed. Egea - 2008 M. Ali - Marketing di successo - Ed. Il Sole 24 Ore - 2001 J. Swystun - Il glossario del brand - Ed. Egea - 2007 B.Buzzo - Economia e tecnica della pubblicità - Facoltà di Economia - 2000 Fonte di tutte le immagini esemplificative: il web 98