di Luigi Santambrogio La fabbrica delle imitazioni a regola d`arte ha

di Luigi Santambrogio
22-06-2015
La fabbrica delle imitazioni a regola d’arte ha un fatturato legale e alla luce del sole che nulla a che
invidiare a quello delle gallerie d’arte. E che gli autori non si vergognano certo di firmare, sia pure nel
retro del quadro, anzi vi garantiscono che la opera è certificata come autentico “falso d’autore”. Le
più importanti città italiane hanno almeno un paio di laboratori a testa, Milano però le batte tutte: ce
ne sono quasi una decina. Uno di questi, la “Galleria di Maria Sidoli” ha esposto le sue opere alle
fiere più importanti, come la conosciutissima Artigiano in Fiera che si svolge ogni anni a Milano.
Ma basta fare un giro su internet per scoprirne che nella rete esistono 850.000 siti che ne parlano, e tantissimi sono proprio le Botteghe
che pubblicizzazione queste speciale merce. Il sito, ad esempio di www.falsi-impressionisti.com, specializzato nelle opere di quella scuola,
nella sua home page si presenta così: «Hai mai pensato di fare invidia ai tuoi amici con uno splendido falso d'autore appeso alle pareti di casa
tua, del tuo ufficio o albergo? Sei un amante dell'arte di qualità o vuoi solo una pessima copia da 200 euro?». E allora, prosegue lo spot, cosa
c'è di meglio allora di un bel quadro impressionista? Decine di quadri da Van Gogh a Monet, da Cézanne a Pissarro, ti stanno aspettando.
Posso realizzare ogni tipo di quadro, anche di autori contemporanei come Picasso, Kandinsky, Munch, sempre “con la stessa qualità e
passione che ci contraddistingue”.
L’atelier di Maria Sidoli, invece, avverte di essere pronto a soddisfare completamente le esigenze del cliente, creando un dipinto su
misura «per le sue reali necessità, al di fuori degli schemi classici, ma sempre con il massimo buon gusto possibile». Nel sito, la pittrice
avverte che le sue opere si possono ammirare a Cortina D'Ampezzo, a Montecarlo, a Las Vegas, oppure in televisione, in una famosa soap
opera. Pure nella “Bottega dei Falsari” le offerte sono sterminate: i sotto-indici danno la possibilità di scegliere tra ritratti, dipinti-originali,
etnico-trendy e veri falsi d’autori. Tra questi, quelli a soggetto religioso o mitologico, nature morte, battaglie e velieri, Novecento e
contemporanei. Imponente il sito di Giulio Romano: la collezione offerta va da opere del 1200 fino al 1900, mentre su commissione realizzano
icone, icone russe, quadri a olio e tempera antica su tela o tavola, affreschi e miniature su pergamena. I prezzi? Dipendono innanzitutto dalle
misure del quadro, poi dalla cornice, dal soggetto dell’opera e infine dall’autore, l’originale e l’imitatore. Ad esempio, una tela di Keith Hering,
il celebre grafittaro di New York, viene venduta per poco più di 500 euro, il Vitebsk di Marc Chagal, il quadro con la cittadina bielorussa, dove
il pittore passò l'infanzia, con i tetti innevati e presenze che ne popolano i cieli, «in un miscuglio di motivi popolari russi e parigini», viene via a
soli 499 euro, più le 90 della cornice. E ancora, L’Urlo di Edvard Munch viene offerto alla ridicola cifra di 549 euro. A queste andranno poi
aggiunti le spese postali e quelli per la cornice (a scelta).
E che dire poi della stupenda riproduzione eseguita a mano, tempera antica e oro puro su tavola, di quella che viene considerata l'
Annunciazione più intensa che sia stata eseguita da Beato Angelico? La scena dell'annuncio è ambientata in un porticato dalle linee
rinascimentali; mentre all'esterno di esso si scorge il Paradiso Terrestre, dal quale Adamo ed Eva vengono cacciati. Prezzo? Una baggianata:
solo 1.590 euro. Meno caro è un Magritte: solo 700 euro per 120X150 di pura copia del maestro francese del surrealismo. La Vocazione di
San Matteo del Caravaggio, dove per la prima volta i personaggi di tema religioso indossano vestiti contemporanei e sono seduti attorno ad
un tavolo di taverna, ve la portate a casa in contrassegno con 890 euro. Chi volesse avere un panorama completo delle occasioni offerte in
rete e delle riproduzioni in vendita di tutti i pittori del mondo, dalla A di Abbati fino alla W di Watherhouse, è consigliata la consultazione del
sito di www.mercatoinfiera.it. Con un’avvertenza: qui il prezzo delle imitazioni non supera quasi mai le 700 euro. Una sorta di discount dei
copioni, dove perfino La Gioconda di Leonardo non supera i 300 euro. Su altri siti, invece, si può arrivare a pagarla “fino” a 2500 euro.
Prendetevi voi la responsabilità del confronto e poi decidete.
Ultimo avvertimento: il mercato di questi falsi d’autore non ha nulla a che vedere con il business criminali delle contraffazioni: qui, il
dipinto è dichiarato senza equivoci solo una copia. Di più: i laboratori di questi speciali artigiani e artisti rilasciano una sorta di certificato di
“inautenticità” con tanto di curriculum del pittore imitatore, autore del “falso”. Dunque, occorre considerare l’insieme di queste botteghe come
un ramo, decisamente importante, della attività commerciale ed artigiana, come quelli piccole aziende che fabbricano mobili o poltrone di
qualità. Il desiderio di possedere un vero capolavoro nasce o per amore dell’arte, oppure per puro lucro, fiuto dell’affare e dell’investimento
redditizio. Il falso d’autore, soddisfa entrambe le illusioni: sfoggiare nel tinello comprato da Poltrone & Sofà un bel Magritte di inestimabile
valore aiuta a affrontare la realtà a tenere vivace la speranza. In più, è esercizio concreto di elevazione sociale e democrazia. O no?