autorizzazione alle emissioni in

BG
Provincia di Bergamo
Settore Ambiente
Servizio Autorizzazione Unica Ambientale
ALLEGATO A:
autorizzazione alle emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui
all’articolo 269 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152
Scheda Tecnica
OGGETTO: DPR 59 del 13/03/2013 Autorizzazione Unica Ambientale Ditta DB INTARSI E
TAGLIO LASER SRL con sede legale ed insediamento in Comune di FORNOVO
SAN GIOVANNI, VIA DEGLI ARTIGIANI 17 relativa a:
 emissioni in atmosfera per gli stabilimenti di cui all’articolo 269 del decreto
legislativo 3 aprile 2006, n. 152;
 impatto acustico di cui alla legge 26 ottobre 1995, n. 447;
Ditta:
DB INTARSI E TAGLIO LASER SRL
Sede legale:
Fornovo San Giovanni, Via degli Artigiani n. 17
Insediamento produttivo:
Fornovo San Giovanni, Via degli Artigiani n. 17
Rif. Istanza:
Autorizzazione Unica Ambientale ai sensi del DPR n°
59/2013 presentata dalla ditta al SUAP del Comune di
Fornovo San Giovanni in data 15.01.2015 e pervenuta alla
Provincia in data 26.01.2015 prot. n. 6236;
Integrazioni:
pervenute in data 16.02.2017 (prot. prov.le n. 9479) e in
data 04.04.2017 (prot. prov.le n. 20958)
Planimetrie:
Tavola Unica datata 08.10.2014 avente per oggetto
“Domanda di autorizzazione alle emissioni in atmosfera –
planimetria stabilimento”
PREMESSA
L’azienda DB Intarsi e Taglio Laser Srl opera nel settore della produzione conto terzi di pannelli
intarsiati realizzati con differenti tasselli di impiallacciature di legno di diversa essenza e venatura.
La Ditta ha presentato istanza di autorizzazione unica ambientale proponendo l’adesione all’attività
in deroga per l’allegato riguardante la lavorazione produzione mobili, oggetti, imballaggi, prodotti
semifiniti in materiale a base legno ad esclusione delle fasi di verniciatura e comprensive della fase
di incollaggio con utilizzo massimo complessivo di materie prime non superiore a 700 ton/anno.
Successivamente con nota del 16.02.2017 la Ditta ha richiesto autorizzazione alle emissioni in
atmosfera ai sensi dell’art. 269 del D.Lgs 152/06 e s.m.i.
1. DESCRIZIONE DELLE OPERAZIONI E DELL’IMPIANTO
Il ciclo di lavorazione dell’intarsio del legno prevede inizialmente l’acquisizione o la creazione del
disegno da realizzare. Il disegno può essere preparato a mano su supporto di carta lucida o in
formato digitale su CAD/CAM. Successivamente il disegno viene tagliato con l’ausilio di
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________________________Autorizzazione ex art. 269 DLgs 152/2006 DB INTARSI E TAGLIO LASER SRL
traforatrici o di macchina laser per ottenere i vari pezzi che costituiranno le tessere per la
rielaborazione del disegno originale.
Un volta scelte le impiallacciature di legno e delle essenze pregiate (normalmente dello spessore di
0,6 mm) si procede alla preparazione del pannello con l’unione e la giunzione manuale delle
impiallacciature per portarle nella misura richiesta. Le tessere così realizzate e ritenute
dall’operatore più adeguate vengono assemblate su supporto adesivo (carta colla) per ricomporre
l’intarsio.
Le fasi lavorative sono prevalentemente manuali, con l’ausilio di alcuni macchinari per la
lavorazione del legno, quali:
1) Taglierina elettrica - Questa macchina viene utilizzata per rifilare l’impiallacciatura, l’uso è
discontinuo per un massimo di circa 2 ore/giorno. La taglierina predispone di un sistema di
sicurezza corredato di fotocellule, che si innesta con il funzionamento del macchinario. Il
macchinario non è munito di aspirazione in quanto durante questa fase non si generano emissioni
perché lo spessore da tagliare è ridotto, 0,6 mm, e il taglio avviene in modo netto.
2) Taglierina oleodinamica elettrica - Questa macchina ha un utilizzo secondario, infatti viene usato
in casi di “emergenza”. Non è prevista l’aspirazione delle emissioni in quanto il taglio dello
spessore di 0,6 mm avviene in modo netto.
3) Pressa - Il macchinario sfrutta il calore generato da una serpentina in cui circola acqua calda
(caldaia), il piano della pressa così riscaldato quindi permette di stirare il legno con uno spessore
di circa 0,6 mm. La scelta della pressione da esercitare sul materiale da pressare dipende dagli
spessori e dalla natura del materiale ed è quindi affidata al giudizio dell’operatore. La scelta della
pressione va eseguita a macchina ferma. Per un migliore risultato, una volta raggiunto il giusto
valore di temperature, i pezzi di legno vengono lasciati sotto l’effetto della pressione fino a
raffreddamento; i pezzi stirati vengono quindi rimossi. La pressa può essere utilizzata anche a
freddo una volta completato il pannello riportante l’intarsio, sfruttando semplicemente l’azione
della pressione e garantendo così una superficie lineare.
4) Traforatrice elettrica - Questo macchinario supporta l’operazione di intarsio manuale del legno,
l’utilizzo è discontinuo per un massimo di 4 ore/giorno. La traforatrice è dotata di un sistema di
aspirazione localizzato munito di ventilatore, che aspira le polveri che si creano durante la
lavorazioni di traforatura. Tale sistema prevede il passaggio delle polveri attraverso un filtro e
l’aria filtrata viene reimmessa nell’ambiente di lavoro. L’azienda è disponibile a sostituire tale
sistema di aspirazione con un nuovo sistema dotato di filtro di forma orizzontale
5) Giuntatrice elettrica - La giuntatrice è un macchinario che serve per unire più pezzi con carta
colla. All’interno della macchina infatti è presente un nastro di carta asciutta la quale scorrendo
su di un piccolo rullo inumidito con acqua fa si che la carta colla aderisca ai pezzi di
impiallacciatura e li unisca tra loro. L’utilizzo è discontinuo in base al quantitativo da unire.
6) Trapano a colonna elettrico - Il trapano viene utilizzato per realizzare i fori nei pannelli. Questo
macchinario ha un utilizzo discontinuo in relazione delle necessità lavorative. Non si generano
emissioni dato lo spessore ridotto del foglio di legno (0,6 mm).
7) Laser - Il laser è un sistema di taglio compatto e flessibile per la lavorazione di materiale in
lastra. La macchina effettua lavorazioni di vario genere: taglio, foratura, incisione mezzo taglio,
in relazione alle esigenze dell’operatore. Dopo che è stato lanciato il programma di lavorazione,
l’aspirazione viene accesa automaticamente. Il laser viene utilizzato in modo discontinuo per un
massimo di 8 ore/giorno. Le eventuali emissioni generate da questa lavorazione sono convogliate
nel punto di emissione E1.
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2. QUANTITATIVO DELLE MATERIE PRIME
Materie prime
Impiallacci di legno di varie essenze
Colla
Carta colla
Quantità (ton/anno)
0,4
0,02
0,08
Modalità di stoccaggio
Scaffalature
3. CARATTERISTICHE DELLE EMISSIONI GENERATE DALL’ATTIVITA’
Provenienza: TAGLIO LASER
E1
Apparecchiatura interessata dal ciclo Macchina taglio laser
tecnologico
Portata
2750
Durata emissione
8 h/giorno
Frequenza dell’emissione nelle 24 h
discontinua
Temperatura
Ambiente
Inquinanti e concentrazione in emissione Materiale particellare
(dichiarati nell’istanza)
Altezza del camino
9
Diametro del camino
0,18
Materiale di costruzione del camino
Acciaio
Sistema di abbattimento
/
Nm3/h
10 mg/Nm3
m
m
Impianti termici:
Nell’insediamento sono presenti caldaie a metano ad uso civile con potenzialità nominale
complessiva inferiore a 3 MW, le cui emissioni sono soggette alle prescrizioni di cui al Titolo II
parte V (artt. 282 e seguenti) del D.Lgs. 152/2006 s.m.i.
Le emissioni derivanti dalla caldaia a metano a servizio della pressa ricadono nell’elenco di cui
all’art. 272 c.1 del D.Lgs. 152/2006 s.m.i.
4. A. CONFERENZA DEI SERVIZI
Esiti della Conferenza dei Servizi del 08.03.2017:
La Conferenza ha richiesto alla ditta di integrare l’istanza di autorizzazione unica ambientale
riservandosi di concludere in modalità asincrona qualora le integrazioni inviate dalla ditta fossero
valutate favorevolmente dagli enti preposti. Diversamente sarebbe stata convocata un’ulteriore
riunione.
La Ditta in data 04.04.2017 (prot. prov. n. 20958), come da impegno assunto in Conferenza dei
Servizi, ha fornito le integrazioni richieste.
Con nota prot. 23877 del 18.04.2017 ATS Bergamo, vista la documentazione integrativa inviata
dalla ditta, ha valutato ammissibile l’impianto di aspirazione a servizio della traforatrice elettrica
nel rispetto delle seguenti prescrizioni:
- l’impianto scelto deve essere dotato di filtro assoluto in grado di garantire una efficienza del
99.995 % secondo il metodo M.P.P.S. come riportato nella scheda tecnica fornita dall’Azienda,
- devono essere effettuati campionamenti ambientali fissi e personali secondo le norme UNI EN
481 e 689, per valutare l’esposizione professionale a polveri del legno ed il rispetto del valore
limite,
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- la sostituzione/pulizia periodica dei filtri deve avvenire secondo procedure di protezione
individuale ben codificate,
- deve essere garantita immissione di aria esterna secondo i criteri generali della ventilazione
industriale.
ATS Bergamo ha inoltre sottolineato che il datore di lavoro, nel rispettare le normative contenute
nel D.Lgs 81/08 – Titolo IX – Sostanze pericolose – Capo II – protezione da agenti cancerogeni e
mutageni, dovrà curare in modo particolare l’attività di pulizia degli ambienti di lavoro, da
effettuarsi con frequenza giornaliera al termine dell’attività lavorativa, da eseguirsi con mezzi
meccanici dotati di aspirazione, evitando l’uso di scope ed in particolare vietando l’uso di aria
compressa.
Non essendo ad oggi pervenute ulteriori richieste/valutazioni da parte degli Enti invitati si ritiene
che il procedimento possa concludersi favorevolmente.
4.B. OSSERVAZIONI
1.
2.
3.
Ai prodotti che verranno utilizzati non sono associate etichette con le frasi di rischio H351,
H350, H340, H351i, H360F, H360D, H341.
Le attività oggetto dell’istanza non sono ricomprese fra gli allegati tecnici per i quali la Regione
Lombardia ha approvato criteri tecnici di carattere generale.
La Ditta ha dichiarato che le essenze di legno più utilizzate sono essenze dure forti ed essenze
legni dure tropicali, pertanto si ritiene opportuno applicare un limite in concentrazione per il
parametro polveri pari a 5 mg/Nmc, in analogia con quanto previsto dalla normativa regionale
in merito alla produzione di mobili, oggetti, imballaggi, prodotti semifiniti in materiale a base di
legno.
L’istruttoria tecnico – amministrativa relativa all’istanza presentata si è conclusa con una
valutazione favorevole in ordine al rilascio dell’autorizzazione, ferme restando le prescrizioni
riportate di seguito (vedi punto 5).
5. PRESCRIZIONI
5.1
L’utilizzo della traforatrice elettrica dovrà essere vincolato alla presenza di un sistema di
abbattimento per le polveri dotato di filtro assoluto in grado di garantire una efficienza del
99,95% secondo il metodo M.P.P.S. come riportato nella scheda tecnica fornita dall’azienda.
5.2
La ditta dovrà effettuare entro 3 mesi dalla notifica del presente atto campionamenti
ambientali fissi e personali secondo le norme UNI En 481 e 689 per valutare l’esposizione
professionale a polveri di legno ed il rispetto del valore limite. L’esito di tale verifica dovrà
essere inviato a Provincia di Bergamo - Servizio AUA e ad ATS Bergamo. Il Servizio AUA si
riserva di imporre eventuali ulteriori prescrizioni acquisite le valutazioni di ATS sull'indagine
suddetta.
5.3
La sostituzione/pulizia periodica dei filtri deve avvenire secondo procedure di protezione
individuale ben codificate.
5.4
Deve essere garantita immissione di aria esterna secondo i criteri generali della ventilazione
industriale.
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5.5
La ditta dovrà attivarsi affinché tutte le schede di sicurezza conservate in azienda siano
conformi alle disposizioni dei Regolamenti CE 1907/2006 (REACH) e CE 1272/2008 (CLP) e
successive modifiche;
5.6
L’impianto dovrà essere realizzato ed esercito nel rispetto della presente scheda tecnica e, per
quanto dalla stessa non diversamente stabilito, dal seguente allegato tecnici/paragrafi, parte
integrante e sostanziale della scheda medesima:
5.6.1 PRESCRIZIONI GENERALI
E’ inoltre prescritto il rispetto dei limiti di emissione di cui al successivo punto 5.7 (Valori
limite di emissione)
5.7
Valori limite di emissione (relativamente alle sostanze che vengono effettivamente utilizzate
nel ciclo tecnologico). La ditta dovrà garantire il rispetto dei valori limite per le emissioni in
atmosfera riportati nella seguente tabella:
Emissione
E1
NOTA1
NOTA2
Provenienza
Inquinanti
Limite NOTA1
Polveri
5 mg/Nm3
TAGLIO LASER
NOTA2
COV
20 mg/Nm3
Concentrazione degli inquinanti riferita a condizioni normali (273,15 °K e 101,3 kPa) ed
espresse in mg/Nm3S (secco - detratto il tenore di vapore acqueo). Il limite è rispettato
quando il valore in concentrazione, riferito a condizioni normali (espresso in mg/Nm3)
nell’emissione è minore o uguale al valore prescritto.
Misurato con FID tarato con propano;
Prescrizioni relative ai sistemi di abbattimento:
5.8
Il mancato rispetto di una o più delle condizioni stabilite al punto 5.7 – valori limite di
emissione comporta l’installazione di un idoneo impianto di abbattimento/contenimento delle
emissioni, in particolare il sistema dovrà essere, salvo quanto diversamente disposto dal
presente atto:
1. progettato, dimensionato ed installato a presidio di tutte le fasi del ciclo produttivo;
2. individuato nell’ambito delle schede riportate nella D.G.R. 30 maggio 2012 – n. IX/3552 e
rispettare i requisiti impiantistici specificati.
IL DIRIGENTE DEL SERVIZIO
Dott. Claudio Confalonieri
Documento informatico firmato
digitalmente ai sensi del DPR 445/2000
e del D.Lvo 82/2005 e norme collegate
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