PROGETTO O.C.S.E. – P.I.S.A.
GRUPPO: SCIENZE
GRUPPO N° 1
Docente: Emilia Carletti
Scuola: Liceo scientifico statale “ A. Gramsci” – Ivrea (TO)
LE ROCCE E LA LORO STORIA
TIPO DI ISTITUTO: LICEO SCIENTIFICO DI ORDINAMENTO O SCIENTIFICO TECNOLOGICO
CLASSE: SECONDA di ordinamento o PRIMA (scientifico tecnologico)
FINALITA’
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Sviluppare le capacità di lettura del territorio nei suoi aspetti naturali ed antropici.
Fare comprendere che la Terra è un sistema in equilibrio dinamico.
Fare comprendere il ruolo fondamentale delle Scienze della Terra e del sapere geologico nell’ambito della pianificazione del territorio, per
interventi di previsione, prevenzione e difesa dai rischi geologici.
OBIETTIVI GENERALI
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Trasmettere l’informazione geologica in forma orale e scritta usando un lessico appropriato
Osservare e descrivere un campione di roccia utilizzando semplici indicatori forniti dall’insegnante.
Riconoscere alcuni minerali indice nelle rocce più diffuse sulla terra sulla base di analogie e differenze.
Descrivere le principali strutture geologiche ed i principali fenomeni geologici che portano alla formazione di minerali e rocce.
Individuare e descrivere le principali strutture geomorfologiche locali.
Descrivere i fenomeni osservati sul campo utilizzando carte geologiche, grafici, tabelle.
Distinguere, nell’ambito di semplici situazioni geologiche che possono assumere carattere di rischio, quali eventi siano prevedibili e quali
imprevedibili, quali siano naturali e quali determinati o indotti dalle attività umane.
La scelta di tale argomento nasce dall’interesse dimostrato dai miei alunni del liceo scientifico, argomento che in genere è affrontato in modo piuttosto
sbrigativo.
L’osservazione dei minerali “indice” in una roccia ( l’osservazione diretta è fondamentale) e l’utilizzo di grafici e diagrammi permettono di fare ipotesi
oltre che sul tipo di roccia, anche sulla sua genesi: dalla nascita alla sua …. rinascita ( ciclo litogenetico). Dall’osservazione si passa alla genesi e
all’ambiente circostante in continua evoluzione.
Gli alunni del canavese, in particolare, possono vedere e toccare rocce e minerali di un ambiente particolarmente interessante dal punto di vista
geologico e, se sensibilizzati, possono valutare criticamente alcune delle cause che hanno arrecato gravi danni (spesso alle loro famiglie), durante le
ultime alluvioni.
Possono inoltre comprendere alcuni fenomeni di interramento avvenuti in un tempo relativamente breve (20-30 anni) nella stessa città di Ivrea quali le
continue modificazioni della superficie del piazzale del mercato.
La mia soddisfazione è stata grande anche perché alcuni dei miei alunni si sono appassionati e hanno approfondito ulteriormente argomento fino alla
laurea in Geologia e svolgono adesso la professione con competenza ed entusiasmo.
SCHEDA:
LE ROCCE E LA LORO STORIA
Emilia Carletti
OBIETTIVI SPECIFICI
MINERALE, ROCCIA – “SASSO” –
“PIETRA”
DISTINZIONE TRA FENOMENI
FISICI E CHIMICI
ESPERIENZA
MISCONOSCENZE E LINGUAGGIO: VALUTARE IL
GRADO DI CONOSCENZE DEGLI ALUNNI
OSSERVARE E DESCRIVERE L’AMBIENTE
LOCALE E INDIVIDUARE ALCUNI FENOMENI
FISICI E CHIMICI
MODALITA’DI ESECUZIONE
ATTRAVERSO DOMANDE SPECIFICHE
ORALI E SCRITTE, GUIDARE GLI ALUNNI
ALLA COMPRENSIONE DELLE RELAZIONI
CHE INTERCORRONO TRA MINERALI,
ROCCE E AMBIENTE
USCITA SUL CAMPO E, UTILIZZANDO
SCHEDE FORNITE DALL’INSEGNANTE,
ANALIZZARE L’AMBIENTE CIRCOSTANTE
QUALE: FLUVIALE, MORENICO, URBANO.
APERTURA AL REALE
SAPERE OSSERVARE UNA ROCCIA NON
COME SEMPLICE “SASSO” MA COME UN
LIBRO AFFASCINANTE FONTE DI
ISPIRAZIONE DELL’ARTE E DELL’
ARCHITETTURA
DALL’AMBIENTE LOCALE ALLA SUA
EVOLUZIONE: INDIVIDUAZIONE DI
CAUSE NATURALI E/O ANTROPICHE
DAL BICARBONATO DI CALCIO AL CARBONATO ESPERIENZA CONDOTTA IN LABORATORIO APPLICARE LE CONOSCENZE ALL’
RICONOSCERE
UNA
REAZIONE E VICEVERSA (EQUILIBRIO CHIMICO). ALTRE E, SE POSSIBILE, VISITA AD UN AMBIENTE AMBIENTE CARSICO E FARE IPOTESI
CHIMICA IN RELAZIONE AL TIPO DI ESPERIENZE: DAL MARMO AL GESSO.
CARSICO
SULLA SUA EVOLUZIONE
MINERALE E DI ROCCIA
LETTURA DI GRAFICI
I PRINCIPALI AMBIENTI NATURALI
CLASSIFICAZIONE DELLE ROCCE UTILIZZANDO
DIAGRAMMI E GRAFICI
APPLICAZIONI DELLE CONOSCENZE
PER UNO STUDIO SUL CAMPO
RIUSCIRE A “ LEGGERE” UNA ROCCIA
ED INTEPRETARE LA SUA ORIGINE E LA
SUA EVOLUZIONE IN BASE AL LUOGO DI
RITROVAMENTO
ANALIZZARE I PRINCIPALI DEPOSITI DEGLI ATTRAVERSO UN LAVORO DI GRUPPO E RIUSCIRE AD INDIVIDUARE EVENTUALI
AMBIENTI LOCALI ATTRAVERSO LE ROCCE ( ES. UTILIZZANDO, SE POSSIBILE, LE CARTE SITUAZIONI A RISCHIO E SVILUPPARE
FLUVIALI, GLACIALI, CARSICI)
GEOLOGICHE, INDIVIDUARE SUL CAMPO, LA CAPACITA’ CRITICA.
GLI AMBIENTI GEOLOGICI E, APPLICARE LE
CONOSCENZE PER COMPRENDERE LE
CALAMITA’ AMBIENTALI LOCALI QUALI AD
ES. LE ALLUVIONI NEL CANAVESE.
FENOMENI ATMOSFERICI
TIPOLOGIE E OSSERVAZIONI DIRETTE
PER COMPRENDERE LA LORO INFLUENZA
SULL’ AMBIENTE
CONFRONTO E INTERAZIONI TRA
AGENTI ESOGENI ED ENDOGENI
OSSERVARE UN CORSO D’ACQUA, ANCHE UN
SEMPLICE RUSCELLAMENTO DOPO UN
ACQUAZZONE E DESCRIVERE I FENOMENI CHE
INERVENGONO
ANALISI DI CARTE E TABELLE (ES. DATII SAPER COMPRENDERE E VALUTARE IL
STATISTICI IDROGRAFICI) E CONFRONTO GRADO DI RISCHIO DI UN AMBIENTE
CON EVENTI CATASTROFICI LOCALI
DALL’ANALISI
LITOLOGICICA
E
GEOLOGICA E IPOTIZZARE INTERVENTI
PER RIDURRE I DANNI LEGATI AD ES. AL
DISSESTO IDROGEOLOGICO
(ES. FRANE E SMOTTAMENTI).
AD OGNI GRUPPO VENGONO DATE DELLE AMPLIARE LE CONOSCENZE PER
CONSEGNE SUL FENOMENO DA
CAPIRE LE COMPLESSE DINAMICHE
OSSERVARE E AL TEMINE VERRA’
DELLA TERRA; MIGLIORARE E
RIELAVORATA UNA SCHEDA CON I DATI
SVILUPPARE LA SENSIBILITA’ NEI
TECNICI (TIPO DI ROCCIA, PENDENZA
CONFRONTI DI UN MONDO SOLO IN
ECC.)
APPARENZA INANIMATO
TEMPO MINIMO RICHIESTO: 8 settimane ( laboratorio, 2 uscite, lavoro di gruppo, conclusioni e allestimento di una mostra)
STRUMENTI DIDATTICI e METODOLOGIE
Al fine di raggiungere tali obiettivi, vengono elaborate le seguenti strategie operative:
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Lezioni in parte frontali, con il coinvolgimento degli alunni nelle discussioni, nello sviluppo degli argomenti, facendo il più possibile riferimento
alle situazioni reali e attuali.
Utilizzo di audiovisivi (proiezione di filmati e uso di lucidi) e articoli tratti da riviste specializzate
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Esercitazioni di laboratorio (riconoscimento di campioni di rocce e lettura di carte geologiche).
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Sistemazione teorica delle conoscenze per sviluppare la capacità di sintesi e per fare acquisire un linguaggio scientifico appropriato.
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Attività guidate sul campo per osservare la realtà geologica locale, con lezioni sugli eventi dinamici che hanno interessato la zona del
Canavese) e visita alle miniere di talco in Val Germanasca, cave di gesso nel Monferrato ecc..
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Studio dei depositi morenici del canadese e dei depositi di torba
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Allestimenti di percorsi sul territorio
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Eventuale allestimento di una mostra
COMMENTI ( risposte alle sette domande):
1) Quali potrebbero essere le curiosità degli studenti a proposito dell’argomento generale del percorso?
Le rocce e i minerali sono in grado di raccontare una storia affascinante come in un libro: è sufficiente aver voglia di “ aprirlo…”
2) Quali sono le interazioni tra aspetti di natura scientifica ed aspetti di natura applicativa ( alla vita di tutti i giorni)?
Le conoscenze e le applicazioni specifiche permettono di comprendere fenomeni locali es. l’importanza dei Balmetti di Borgofranco di Ivrea (
TO) , le alluvioni ( calamità naturali o scarsa conoscenza dei fenomeni naturali e della loro evoluzione)
3)
L’argomento scelto possiede aspetti riconducibili a campi disciplinari scientifici diversi a cui corrispondono materie di
insegnamento diverse? Se sì, come svolgerlo senza che il sovrapporsi di insegnamenti diversi generi confusione nella testa degli
studenti?
L’argomento può e dovrebbe essere collegato a discipline quali: FISICA e MATEMATICA (uso dei grafici, diagrammi e rielaborazione degli
aspetti quantitativi) , INFORMATICA ( rielaborazione dei dati e conoscenze utilizzando mezzi multimediali ecc.), GEOGRAFIA e STORIA
LOCALE E NON ( avvenimenti e aspetti economici, storia del disagio sociale o del benessere nel contesto delle risorse economiche), ARTE E
DISEGNO ( materiali usati nelle costruzioni e dagli artisti in genere, abbinando ad es. l’origine dei pigmenti e la loro utilizzazione nel tempo).
4) Quali sono i concetti essenziali per la comprensione dell’argomento scelto?
I concetti essenziali sono: MINERALI CRISTALLINI E AMORFI, ROCCE, AMBIENTE,AGENTI FISICI E CHIMICI E STATI DELLA MATERIA
che possono agire sui depositi e su rocce in genere
5) Quanto importano nell’apprendimento/comprensione/ applicazione dell’argomento scelto le abilità di usare correttamente
rappresentazioni grafiche, formali, matematiche ecc.?
Sono importanti per dare una visione d’insieme al fenomeno sia nella comprensione che nell’applicazione.
6) Qual è l’importanza dell’aspetto quantitativo per situare correttamente l’impatto dell’argomento nel contesto generale
ambientale/sociale/ ecc.?
Importanza soprattutto dell’aspetto quantitativo es. potenza dei ghiacciai e rielaborazione dei sedimenti; pieghe e faglie e “ stiramento “ dei
minerali ; azione della pressione/temperatura/ zone più e meno stabili quali conoidi lungo il fiume Dora Baltea. Pavimentazione di Ivrea (
granulati basiche)
7) L’argomento si presta ad essere illuminato con esempi e controesempi allo scopo di iniziare una discussione ed estendere la
visuale?
Esempi:
 Ciottoli e alvei e la loro importanza nel drenaggio
 Graniti e basalti a confronto
 Importanza economica delle rocce non solo in campo edile ( es. peridotite e talco in canavese e in Piemonte in generale)
Controesempi:
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Graniti e basalti prelevati entrambi da un unico deposito morenico e/o da uno alluvionale
Cementificazione degli alvei e la velocità di un corso d’acqua
Disboscamento ed erosione
La “sabbia” su Pechino
Argille come rocce lubrificanti
Opere stradali in terreni soggetti a scivolamenti
Estensione della visuale:
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Frane in Italia
Giacimenti e coltivazioni delle miniere
Archeologia industriale ( es Sardegna e miniere di Brosso e Traversella)
Carsismo e foibe
Malattie invalidanti e mortali ( es. silicosi ecc.)
QUESITO NELL’OTTICA DELL’ OCSE-PISA
1. Analizzare IL CAMPIONE DI ROCCIA e sapendo che è stato raccolto nella zona indicata dalla carta geologica allegata, immaginare quale
può esse stato il suo ciclo litogenetico illustrando con una successione di fotogrammi la storia:
Punteggio
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2. Seguire la seguente traccia
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Quali analisi sono state fatte per individuare il tipo di roccia ( ignea o sedimentaria, metamorfica)?
Qual è l’ambiente di ritrovamento?
Quale agente può averla depositata(ghiacciaio, fiume, vento …)?
Quali possono essere state le sue trasformazioni nel tempo?
Quale potrebbe essere la sua evoluzione futura?
Un terreno costituito da tale tipo di roccia è instabile?
L’area, dal punto di vista geologico, potrebbe essere considerata una zona a rischio?
Carletti Emilia
Liceo scientifico statale “ A. Gramsci” - Ivrea (TO)
e-mail: emilia.c@ libero.it
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