[30/11/2012] Federcasa FONDI STRUTTURALI Preparazione del periodo di programmazione 2014-2020 in 3 passi PASSO 1: Entrare nel quadro generale Scadenza: gennaio 2013 1.1 Richiesta di un incontro con il Ministero / soggetto incaricato della redazione dell’Accordo di partenariato con la Commissione europea Per l’Italia il soggetto incaricato è il Ministro della Coesione Territoriale, Fabrizio Barca Che cosa è l’Accordo di partenariato? L’Accordo di partenariato definisce la strategia nazionale di investimento per il 2014 - 2020 che è "negoziata" e approvata dal Consiglio europeo, dalla Commissione e dallo Stato membro. Con l’Accordo di partenariato ciascun Stato membro dovrà comunicare alla Commissione europea: 1. Quali priorità di investimento (chiamate anche Obiettivi tematici) ha definito per il paese e perché. Gli Stati devono individuare le priorità tra una lista di obiettivi tematici predefiniti, che sono tutti collegati alla strategia UE 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. Si sottolinea che molte di tali priorità riguardano più o meno direttamente l’alloggio (nonostante il sostegno all’alloggio non sia una priorità di investimento di per sé). 2. Quale mix di fondi (FESR, FSE, Fondo per lo sviluppo rurale, Fondo Marittimo) e la ripartizione sul periodo 2014 - 2020 che vorrebbero ottenere per ciascuna priorità di investimento. 3. Se tutta la pertinente legislazione UE per ogni priorità di investimento sia stata recepita (ad esempio il decreto di attuazione della EPBD (Energy Performance Building Directive) o della Direttiva per l'efficienza energetica1, qualora si intenda avere una priorità di investimento sulle basse emissioni di carbonio), in caso contrario, quali sono le azioni previste (cioè le cosiddette condizionalità ex ante). Da non confondere con le macro-condizionalità, che sono materia molto più controversa e si riferiscono alle condizioni macroeconomiche di un paese e che, per esempio impediranno a un paese con un alto rapporto debito / PIL di ottenere fondi comunitari). Vi è anche un obbligo per ogni Stato membro (art. 5 del regolamento sulle disposizioni comuni per i fondi strutturali2) di organizzare un partenariato con diversi soggetti tra cui le autorità regionali e locali e le organizzazioni non governative. E’ su questo punto che le Federazioni nazionali per la casa come anche quelle regionali dovrebbero intervenire ed è in questo punto che è da ritrovarsi a motivazione dell’incontro con il Ministro incaricato della redazione dell’Accordo di partenariato. 1 Una nota particolare va fatta sulla Direttiva per l’efficienza energetica, in quanto essa richiede che gli Stati membri preparino una tabella di marcia per il rinnovo del loro parco immobiliare entro il 2050 (articolo 3 bis della direttiva) e che si mettano in atto adeguati meccanismi finanziari per finanziare i nuovi obblighi in termini di efficienza energetica (articolo 15 bis della direttiva) 2 http://ec.europa.eu/regional_policy/what/future/proposals_2014_2020_it.cfm#1 1.2. Cosa occorre dire quando si arriva all'incontro con il Governo? Prima di tutto, l’obiettivo sarà quello di garantire di essere consultati in tutte le fasi della preparazione dell'Accordo di partenariato. In secondo luogo si deve ribadire il fatto che gli alloggi sociali devono essere strettamente collegati con le priorità di investimento che il governo presenterà alla Commissione europea. Per esempio, nello spiegare perché il governo vuole una priorità per un'economia a basse emissioni (finanziata dal Fondo europeo di sviluppo regionale), occorrerebbe menzionare il fabbisogno di ristrutturazione degli alloggi sociali. Occorrerà altresì sottolineare l'importanza di dare un sostegno alle attività delle organizzazioni per l'edilizia sociale collegate al mercato del lavoro come parte della priorità di investimento nazionale per l'occupazione (finanziato dal Fondo sociale europeo). Elenco degli obiettivi tematici per i Fondi strutturali (art. 5 del Regolamento comune) 1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione; 2. Migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, nonché l'impiego e la qualità delle medesime; 3. Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo (per il FEASR) e il settore della pesca e dell'acquacoltura (per il FEAMP); 4. Sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori; 5. Promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi; 6. Tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse; 7. Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete; 8. Promuovere l'occupazione e sostenere la mobilità dei lavoratori; 9. Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà; 10. Investire nelle competenze, nell'istruzione e nell'apprendimento permanente; 11. Rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un'amministrazione pubblica efficiente 2 Esempio di sintesi della proposta e selezione degli obiettivi di interesse Obiettivi tematici Le azioni ammissibili proposti dalla proposte dal settore Commissione degli alloggi sociali europea Obiettivo 9) Promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà Riqualificazione di quartieri degradati (modello Contratti di Quartiere). Programmi integrati che associano azioni sociali volte all’integrazione. Servizi di vicinato. Giustificazione in Giustificazione in termini di termini di esigenze impatto atteso 3 Meccanismi di cofinanziamento proposti Aree periferiche urbane in declino a causa della crisi e della delocalizzazione industriale. FESR e FSE Aumento delle condizioni di coabitazione e abitazioni improprie Problemi legati alla legalità Oltre centomila posti di lavoro nel settore delle costruzioni in tutta la filiera, di cui buona parte in ambito locale. Miglioramento delle relazioni sociali grazie al miglioramento della qualità dell’abitare. Riduzione delle microconflittualità con conseguente riduzione dei costi del welfare. Riduzione di problemi di legalità grazie ad azioni di integrazione sociale. Riduzione di malattie causate da abitazioni insalubri. Occupazione locale in mestieri legati alla manutenzione urbana. Creazione di servizi di prossimità in aree abbandonate. Obiettivo 4) Sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio in tutti i settori Obiettivo 5) Promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi Obiettivo 11) Rafforzare la capacità istituzionale e promuovere un’amministrazione pubblica efficiente Ristrutturazione di unità abitative a prezzi accessibili, al fine di ridurre la povertà energetica nelle aree suburbane. Consolidamento antisismico associato a riqualificazione energetica del patrimonio di Edilizia sociale Indagini geologiche 400.000 abitazioni sociali ad elevato consumo energetico (classe E, F, G) Oltre centomila posti di lavoro nel settore delle costruzioni in tutta la filiera, di cui buona parte in ambito locale. Migliaia di famiglie hanno speso più del 10% del reddito disponibile per l’energia Migliaia di famiglie avranno una riduzione del loro consumo energetico del 40% Prevenzione del rischio sismico, ottimizzazione dell’intervento di riqualificazione energetica in aree sismiche Oltre centomila posti di lavoro nel settore delle costruzioni in tutta la filiera, di cui buona parte in ambito locale. Calamità naturali causate da dissesti idrogeologici. Formazione e aggiornamento permanete del personale e della classe dirigente degli operatori dell’alloggio sociale ed in particolare degli IACP comunque denominati e trasformati dalle Regioni FESR Altre sovvenzioni pubbliche Eco-prestiti Ricorso a ESCO Riduzione delle malattie da raffreddamento degli anziani (riduzione spesa sanitaria) FESR associato a fondi nazionali Riduzione dei danni alle abitazioni e alle persone in caso di evento sismico. Disponibilità di abitazioni sicure anche per altre parti della popolazione. Necessità di Miglioramento dell’efficienza delle competenze soprattutto risorse interne con conseguente per l’attuazione di risparmio economico. programmi integrati di intervento. FSE 3 La Commissione europea ha proposto un elenco di indicatori comuni per tutti i fondi. Questo elenco è oggetto di discussioni in seno al Parlamento europeo e al Consiglio poiché gli indicatori proposti non sono visti come appropriati. Tuttavia, è possibile utilizzarli per le azioni di lobbying in quanto sono abbastanza generali. Vedere l'elenco di cui all'allegato del progetto di regolamento FESR: http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docoffic/official/regulation/pdf/2014/proposals/regulation/erdf/erdf_proposal_it.pdf 3 1.3 Inviare la stessa tabella alla Commissione europea La Commissione europea ha le proprie informazioni sulla situazione socio-economica di ciascuno Stato membro. Perché non aiutarli raccontando loro la situazione in termini di esigenze abitative? Potete rivolgervi al capo dell’Unità Geografica italiana ITALY, MALTA: [email protected] PASSO 2: Parlare a livello locale Scadenza: aprile 2013 Dal momento che i fondi strutturali e la politica di coesione sono indirizzati alle Regioni non si potrà prescindere da un lavoro a livello regionale svolto da ciascun associato a Federcasa. 2.1. Organizzare un incontro con gli Associati a livello regionale ► Per informarli sulle opportunità di finanziamento dell'UE nel settore dell'efficienza energetica, degli investimenti nelle infrastrutture sociali, la rigenerazione urbana, la formazione, ecc. Per aiutarli a preparare lo stesso tavolo preparato in precedenza per il governo centrale. Mentre il governo centrale negozia con la Commissione europea in merito alla strategia nazionale, le regioni e le città dovrebbero cominciare a pensare alla strategia regionale. E poiché è a livello regionale che alla fine i finanziamenti saranno spesi per sostenere programmi e progetti, lì ci dovrebbero essere programmi di edilizia abitativa e progetti pronti per essere supportati. ► Individuare progetti o programmi che potrebbero ricevere il sostegno dei fondi strutturali (FSE e FESR), in particolare attraverso modelli di finanziamento innovativi (ad esempio uso del FSE per creare fondi per imprese sociali, uso del FESR per creare fondi di rotazione per i programmi di efficienza energetica a livello locale). ► Se necessario informarli sui progetti di successo in altri Stati e a tale proposito la Commissione europea pubblicherà presto un report con molti casi di studio interessanti. ► Convincerli che ne vale la pena. In effetti, qualcuno potrebbe pensare ormai che si tratta di un consistente impegno a fronte di una minima parte delle risorse necessarie alla realizzazione di un progetto. E’ vero che il tasso di cofinanziamento da parte dell'Unione europea in molti casi non va oltre il 50% dei costi e addirittura potrebbe essere soltanto intorno al 20%. Ma l’esempio dei progetti realizzati ormai ci conduce alla stessa conclusione: il sostegno dell'UE ha portato qualcosa di più in termini di visibilità, di realizzazioni superiori agli obiettivi originali e di qualità di relazione tra gli attori. 2.2. Organizzare un incontro fra gli Associati e le autorità di gestione dei fondi a livello regionale Cosa sono le autorità di gestione? Per gestire i Fondi strutturali, gli Stati membri, a livello regionale designano un'autorità di gestione che dovrà informare i potenziali beneficiari, selezionare i progetti e, in generale monitorare l'attuazione. I nuovi regolamenti sui fondi strutturali mirano a rafforzare e agevolare le iniziative di sviluppo locale di tipo partecipativo stabilendo norme comuni e prevedendo uno stretto coordinamento per tutti i Fondi del QSC. Un principio essenziale dovrebbe essere quello di assegnare ai gruppi di azione locale che rappresentano gli interessi della collettività la responsabilità dell'attuazione delle strategie di sviluppo locale. (articoli 28-31 del regolamento Disposizioni comuni, Sviluppo locale di tipo partecipativo). 4 I governi regionali potrebbero obiettare che è troppo presto per parlare delle priorità regionali in quanto le norme comunitarie non sono state ancora adottate. Ma si dovrebbe dire loro che in molti paesi ci sono già delle discussioni informali in corso, che i negoziati non cambieranno l'elenco delle priorità di investimento e che le aziende casa hanno molte idee per progetti che hanno un impatto economico enorme. E' in questa fase che è necessario utilizzare l'argomento dell'impatto economico (ritorno socio-economico sull'investimento) dell’investimento in attività connesse alla casa (costruzione/riqualificazione/energia). PASSO 3: Monitorare punti cruciali nel 2017 e 2019 Se si riesce ad arrivare a questo punto, ci si può rilassare un po' ma non bisogna sottovalure l'importanza di seguire quello che succede sul campo. Non è utile solo per conoscere le esperienze positive, ma è anche fondamentale per conoscere i problemi, gli ostacoli e per poter distinguere tra ciò che richiede una soluzione europea e ciò che richiede una soluzione nazionale / locale a tali problemi. Gli Stati membri saranno tenuti per legge a riferire alla Commissione europea nel 2017 e nel 2019 sui progressi compiuti nel quadro di ciascun priorità di investimento. Ciò significa che le regioni dovranno istituire un meccanismo di segnalazione che, a differenza del periodo di programmazione 2007-2013, non si limiterà a esaminare se e come viene speso il denaro, ma se gli obiettivi qualitativi e quantitativi stabiliti a livello regionale, sono stati raggiunti. 3.1. Messa a punto di uno strumento di comunicazione E’ necessario mettere a punto strumenti di una comunicazione semplici e immediati che consentano la diffusione delle conoscenze tra associati, Federcasa e, a livello europeo, con il Cecodhas Housing Europe. 3.2. Elaborare documenti sull’impatto dell'uso dei fondi strutturali nel settore dell'edilizia abitativa a livello socio-economico regionale. Questo punto è fondamentale per l’attività di lobbying a livello europeo. Infatti molti decisori dell'UE sono ancora un po' scettici sul fatto che investire in alloggi a prezzi accessibili sia il modo migliore per utilizzare i fondi comunitari, in particolare, in termini di sostegno alla crescita. Questo periodo di programmazione 2014-2020 dovrebbe servire a dare una chiara (e positiva) risposta a questa domanda. 5