relazione tecnica impianti elettrici

Arch. Anna Zini
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Spett.
Ufficio Tecnico
Sezione Urbanistica
- Comune di BROGLIANOVicenza
RELAZIONE TECNICA IMPIANTI ELETTRICI
AMPLIAMENTO E RISTRUTTURAZIONE
CHIOSCO A BROGLIANO
COMMITTENTE:
IL VECCHIO FORNO S.r.l.
Il Tecnico
Per. Ind. Carlo Deganello
Valdagno, Marzo 2017
OGGETTO
Oggetto della presente relazione risulta essere il rifacimento e l’adeguamento dell'impianto elettrico
esistente nel Chioscho presso gli impianti sportivi di proprietà del Comune di Brogliano (VI).
DOCUMENTAZIONE PROGETTUALE
Fanno parte integrante del presente progetto i seguenti elaborati:
Rif. Numero Documento
Descrizione
Formato
IE0
Relazione Tecnico-descrittiva
A4
IE1
Elaborato planimetrico
A1
IE2
Schemi unifilari quadri elettrici
A4
IE3
Computo estimativo impianti elettrici
A4
CLASSIFICAZIONE DEGLI AMBIENTI
I locali in oggetto sono classificati come “Luoghi ordinari” in quanto:
•
non è previsto stoccaggio di materiale infiammabile in quantità tali da ipotizzare un elevato
pericolo in caso d’incendio
•
non sono presenti strutture portanti in materiale combustibile
•
non risultano attività soggette a normative speciali o a Certificato di Prevenzione Incendi.
NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO
L'impianto elettrico dovrà essere realizzato a regola d'arte (L.186/68 e D.M. 37/2008) utilizzando
parimenti materiali costruiti a regola d'arte.
Dovrà rispettare inoltre le prescrizioni dell'ente fornitore di energia relativamente al punto di consegna.
Dovrà essere realizzato nel rispetto delle normative di CEI, UNI, ENEL, TELECOM e delle
disposizioni legislative vigenti alla data dell’esecuzione, e principalmente:
Normativa tecnica
•
Norma CEI 64-8: Impianti elettrici a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente
alternata e a 1500V in corrente continua.
Leggi Italiane
•
Legge n. 186 del 01/03/1968: Disposizioni concernenti la produzione di materiali,
apparecchiature ed impianti elettrici.
•
Leege n. 37 del 22/01/2008: Regolamento concernente l'attuazione dell'art. 11, comma 13,
lettera a) della Legge n. 248 del 02/12/2005, recante riordino delle disposizioni in materia di
attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici.
•
D.P.R. 380/01 Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamenti in materia edilizia.
•
D.Lgs n. 81 del 09/04/2008: Attuazione dell'art. 1 della Legge n. 123 del 03/08/2007 in materia
di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
PRINCIPALI DATI DELLE ALIMENTAZIONI ELETTRICHE
Tipo di intervento:
NUOVO IMPIANTO E ADEGUAMENTO
Tensione di alimentazione:
230/400V
Frequenza
50Hz
Fasi
Trifase con neutro
Sistema di distribuzione
TT
DESCRIZIONE DEGLI INTERVENTI
Fornitura energia elettrica
La fornitura di energia elettrica avviene attualmente tramite contatore enel ubicato all’interno del
chiosco.
Viene previsto lo spostamento dello stesso esternamente all’edificio, in apposito armadio in poliestere.
Appena a valle del contatore dovrà essere installato un dispositivo di protezione elettrica generale in
apposito contenitore stagno, come da schema progettuale SC1.
Quadri elettrici esistenti
Gli attuali quadri elettrici esistenti verranno così spostati/adeguati:
- quadro sala somministrazione alimenti:
verrà mantenuto tale previo sostituzione della porta frontale in quanto priva di vetro di protezione;
- quadro generale:
verrà sostituito completamente con altro quadro come da schema progettuale SC2;
- quadro semaforo:
verrà rimosso e spostato esternamente in prossimità del nuovo contatore Enel, all’interno di armadio in
poliestere con grado di protezione IP 55;
Nuovi Quadri elettrici
Verranno realizzati i seguenti nuovi quadri elettrici:
- Quadro Generale (vedere schema SC2):
- Quadro Fari Campo (vedere schema SC3):
- Quadro Centrale Termica (vedere schema SC4).
Impianto di distribuzione
Nella sala somministrazione l’attuale impianto elettrico verrà mantenuto tale in quanto realizzato
correttamente;
Nei rimanenti locali gli impianti verranno completamente rifatti ex novo con tipologia e componenti ad
incasso.
Impianto di illuminazione
Nella sala somministrazione l'impianto di illuminazione verrà mantenuto tale solamente per quanto
riguarda i punti luce e comando; verranno invece sostituiti gli apparecchi illuminanti con altri in
policarbonato e tecnologia led.
Anche gli interruttori di comando verranno sostituiti.
Nei rimanenti locali verranno eseguiti nuovi impianti di illuminazione con punti luce ad incasso e
apparecchi illuminanti a led.
Gli apparecchi illuminanti esterni alla sala verranno mantenuti.
Impianto di illuminazione di sicurezza
Verrà realizzato un impianto di illuminazione di sicurezza mediante l’installazione in prossimità delle
porte d’uscita di apparecchi illuminanti autoalimentati con accumulatori ricaricabili, autonomia minima
1 ora.
Impianto di forza motrice
Nella sala somministrazione i gruppi di prese CEE esistenti verranno mantenuti.
Negli altri locali la distribuzione della forza motrice avverrà ad incasso con prese a spina di tipo civile
per correnti monofase fino a 16°.
Impianto riscaldamento-raffrescamento
L'impianto esistente alimenta i fan coil interni dislocati ai vari piani e i relativi gruppi esterni posti in
copertura. Inoltre per ogni piano esistono la caldaia e il boiler acqua sanitaria.
Impianto telefonia-rete dati
Risultano predisposti l'arrivo Telecom, scatole e tubazioni vuote idonee per la realizzazione di tali
impianti in base alle necessità.
Impianto dispersore di terra
Il dispersore di terra è comune a tutto l'edificio. Si attesta accanto alla nicchia contatore enel e risulta
collegato all'impianto elettrico in oggetto mediante conduttore da 16 mmq (all'interno del cavo di
alimentazione) fino al collettore di terra nel quadro generale
INTERVENTI DI AMPLIAMENTO
Quadro elettrico generale
a) sostituzione interruttori differenziali puri (n. 3) generali di piano, 4x40 0,3A, con altri di identica
tipologia ma con corrente differenziale non superiore a 0,03A
b) sostituzione magnetotermico differenziale “wc-ripostigli”, 2x10/0,3A, con altro 2x10/0,03A
c) nuova installazione di componenti per la protezione elettrica nuovi circuiti di distribuzione.
Impianto illuminazione e di emergenza
Integrazione di nuovi punti luce da posizionare sulla base del nuovo lay out; nuovi punti luce per
apparecchi illuminanti di emergenza sulla uscite di sicurezza e sui percorsi d'esodo.
Impianto prese e alimentazione utenze elettriche
Nuova realizzazione di prese forza motrice per alimentazione utenze elettriche e per servizio; in
particolare nella zona cucina saranno predisposte prese dipo cee mentre nel resto dei locali saranno
utilizzate prese di tipo bipasso e universali ad incasso.
Impianto prese di rete e telefonia
All'interno del locale verranno realizzati alcuni punti per la stesura di rete dati e telefonia.
Impianto antintrusione
Verrà predisposto un impianto antintrusione solamente a livello di tubi e scatole vuote, per consentire
al futuro gestore di completarlo con le apparecchiature più idonee e sulla base delle reali necessità.
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI
La misura adottata per la protezione contro i contatti indiretti sarà: interruzione automatica
dell’alimentazione coordinata con l’impianto di terra conforme CEI 64-8 art. 413.1
Le resistenza di terra deve essere coordinata con il valore della protezione differenziale tale che:
Dove:
Ra è la somma delle resistenze del dispersore e dei conduttori di protezione delle masse, in ohm;
Idn è la corrente che provoca il funzionamento automatico del dispositivo di protezione differenziale,
in ampere.
IMPIANTO DI TERRA
Dispersore
Esistente.
Conduttore di terra
Esistente (16mmq)
Conduttori di protezione
Tutte le prese a spina devono essere dotate di contatto di terra che dovrà essere collegato al conduttore
di protezione.
Il conduttore di protezione deve essere distribuito separatamente dal neutro e deve essere in corda di
rame del tipo N07V-K con guaina giallo-verde.
La sezione minima dei conduttori di protezione può essere scelta secondo quanto in tabella seguente
solo se il conduttore di protezione è costituito dallo stesso materiale del conduttore di fase (per calcolo
particolare vedere Norme CEI 64-8):
Sezione del conduttore di fase Sf
Sezione del conduttore di protezione Spe
Sf<16mmq
Spe=Sf
16mmq<Sf<35mmq
Spe=16mmq
Sf>35mmq
Spe= ½ Sf
Quando il conduttore di protezione non fa parte della stessa conduttura dei conduttori di fase, la sua
sezione non deve essere inferiore a :
•
2,5 mmq se protetto meccanicamente;
•
4 mmq se non protetto meccanicamente
Conduttore equipotenziale principale (EQP)
•
devono avere sezione maggiore/uguale a metà di quella del conduttore di protezione principale
con un minimo di 6mmq (se il conduttore è in rame la sezione massima può non essere
maggiore di 25mmq);
•
devono essere collegati al nodo di terra principale.
PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI DIRETTI
Le misure di protezione contro i contatti diretti saranno del tipo:
•
Protezione mediante isolamento delle parti attive (conformi CEI 64-8 Sezione 412.1)
•
Protezione mediante involucri o barriere (conformi CEI 64-8 Sezione 412.2)
•
Protezione addizionale mediante interruttori differenziali da 30mA (conformi CEI 64-8 Sezione
412.5)
PROTEZIONE CONTRO LE SOVRACORRENTI
Protezione contro i sovraccarichi
I dispositivi di protezione possono essere installati in qualsiasi punto della conduttura purché a monte
non vi siano né derivazioni né prese fisse, e la conduttura risulti protetta contro i corti circuiti, nonchè
le condutture non siano installate in luoghi a maggior rischio in caso di incendio, o in luoghi con
pericolo di esplosione.
Devono essere rispettate le seguenti condizioni:
Ib < In < Iz
If < (1,45 x Iz)
dove:
Ib è il valore della corrente d'impiego della conduttura In è il valore della corrente nominale del dispositivo di protezione Iz è il valore della portata della conduttura If è il valore della corrente convenzionale di funzionamento del dispositivo di protezione
Normalmente con interruttori conformi a CEI 23-3 (Usi domestici e similari) e CEI 17-5 (Usi
industriali) la protezione è conseguita e non serve verificare la max lunghezza protetta quando
In < Iz
Attenzione all’impiego di fusibili perchè la loro corrente If è maggiore di 1,6 volte la corrente nominale,
per cui a parità di corrente nominale con un interruttore automatico, si deve impiegare una sezione
maggiore.
Protezione contro i cortocircuiti
I dispositivi di protezione devono avere un potere di interruzione almeno uguale alla corrente di corto
circuito simmetrica presunta nel punto di installazione. La corrente di corto circuito da prendere in
considerazione deve essere la più elevata che si può produrre in relazione alle configurazioni
dell'impianto.
Deve essere rispettata la seguente condizione:
(I²x t) < K² x S²
dove:
(I²xt) è il valore in ampere quadrato secondi dell'integrale di Joule passante attraverso il dispositivo di
protezione per il tempo t di durata nel corto circuito.
K è il valore del coefficiente tipico del cavo.
S è il valore in millimetri quadrati della sezione del cavo in esame.
Il coefficiente adimensionale K relativo al tipo di cavo in rame è uguale a :
•
115 per cavi isolati con polivinilcloruro (PVC) -
•
135 per cavi isolati con gomma naturale o butilica -
•
143 per cavi isolati con gomma etilenpropilenica (EPR) o polietilene reticolato (XPLE).