Allegato C: Carlo Argenti
Poa glauca/P. nemoralis
Quanto a Poa glauca/P. nemoralis si fa presente che la distinzione delle entità non è sempre agevole e che le numerose
segnalazioni di Poa glauca per il Veneto derivano con tutta probabilità da confusione con particolari forme di Poa
nemoralis. Tale entità è infatti assai variabile nell’aspetto e nell’ecologia. La si può osservare in ambienti nemorali, ai
margini delle strade, sui muri a secco, in ambienti nitrofili nonché in ambienti rupestri di alta quota con un particolare
portamento (taglia bassa, portameno rigido, colore glauco) che molto si avvicina a quello di Poa glauca.
In base ai dati riportati in bibliografia si possono così riassumere i caratteri discriminanti tra Poa nemoralis e Poa glauca. Si
ringrazia in proposito il Dr. T. Wilhalm di Bolzano per i validi consigli inviatigli.
Poa nemoralis
pianta alta 30-80 cm, verde o glauca
foglia superiore inserita sopra la metà del fusto
foglie patenti orizzontali
lamina della foglia superiore più lunga della guaina
asse della spighetta pubescente per peli morbidi
ligula della foglia superiore lunga 1-1.5 mm
Poa glauca
pianta alta 10-40 cm, glauca
foglia superiore inserita sotto la metà del fusto
foglie eretto-inclinate, rigide
lamina della foglia superiore più corta della guaina
asse della spighetta glabro ma papilloso, al limite con pelosità alternante
ligula della foglia superiore lunga al max 0.5 mm
In letteratura l’unico ritrovamento attendibile di Poa glauca per il Veneto sembra quello segnalato da Conert in Hegi (1997)
per la Val Oregone (a nord del M. Peralba, ai confini con l’Austria) che forse meriterebbe una verifica riferendosi
probabilmente ad una vecchia segnalazione di inizio del secolo scorso di Pampanini sub Poa caesia.
Argenti fa quindi vedere “tipici” esemplari d’alta quota di Poa nemoralis “glauca”.
Prosser per contro mostra tipici esemplari di Poa glauca che appare ben rappresentata in Trentino. Il carattere della
lunghezza della ligula appare a prima vista sicuro.