Sono Clara Malpeli e frequento il liceo Scientifico di Parma G. Marconi, ho saputo di questo concorso grazie alla mia professoressa partecipare in quanto ritengo che noi ragazzi siamo disinformati città, mentre dovremmo partecipare più attivamente di italiano Mafalda Vescovi. Ho scelto di riguardo la realtà e la politica della nostra a ciò che ci riguarda direttamente. Documentandomi ho scoperto infatti che nella mia città, sebbene la qualita' della vita sia buona, infatti anche il Dayli Telegraph in un articolo recente la definisce una delle 20 citta' al mondo dove si vive meglio, le opere pubbliche iniziate e mai terminate sono molte: -il parcheggio multipiano Spip; -il Ponte Nord; -l'Arena Teatro Due; -Centro giovani di viale Fratti; -Centri civico di Fognano; -Ostello della Cittadella; -Piscina Efsa; -torre aeroporto Verdi; ed infine il teatro dei dialetti, o meglio "Teatro della cultura popolare", l'opera che ho preso in considerazione. Parma è la città della lirica, ed ospita uno dei teatri piu' famosi, il Regio, ed un conservatorio in cui vengono ad imparare l'arte del canto studenti da tutto il mondo. Ma è anche una città ove si stà tentando di mantenere viva la lingua popolare, il nostro dialetto ha una storia piuttosto antica anche se non esiste una storia propriamente ufficiale. La colonia di Parma fu fondata dai Celti lungo la via Emilia, ma i primi documenti periodo in cui compaiono i primi lunari ed almanacchi, scritti risalgono al 1700, mentre i primi veri dizionari del dialetto risalgono al 1800. Nella seconda metà del 1700, Parma capitale del Ducato con Piacenza e Guastalla, la Corte dei Borbone ama circondarsi di intellettuali francesizzante, stranieri, e queste influenze specialmente francesi. si sono tramandate Il popolo fino ai giorni parla un dialetto sempre più nostri. Tant'e' che alcune parole ( dialettali sono pressochè identiche. A Parma infatti Il dialetto popolari; è ancora molto vivo il ricordo di Maria Luigia. dapprima veniva usato per suscitare comicità, per esprimere battute argute e sconce, saghe dal '900 invece il dialetto scritto sarà una lingua usata anche da intellettuali locali, da operatori politici per esprimere la forza e la vita autentica del popolo parmigiano. Nonostante l'evolversi dei tempi, il dialetto parmigiano anche da noi ragazzi che siamo soliti ancora esiste e ancora viene usato con piacere, usare espressioni tipiche dialettali : mo' cò vòt? ( ma cosa vuoi?) , dabò? ( dawero? espressioni ) , a nin pos pu' (non ne posso piu') e girando per Parma non è difficile sentire queste anche tra ragazzi di origine straniera, inoltre noi parmigiani , tutti indistintamente, quando iniziamo una frase la prima parola che usiamo e' : vè r tipica espressione dialettale. Per fare in modo che questa "lingua" non vada del tutto perduta e che ne rimanga un segno, sono diverse compagnie di attori dilettanti che recitano in dialetto. La piu' conosciuta e' la "famija pramzana" , un'associazione che ha sede nel cuore della "Parma vecchia" nella cui sede sino a poco tempo fa' era praticamente r impossibile sentire le persone parlare in italiano. Per avere idea di come il dialetto nella nostra citta' faccia parte della cultura, ho pensato in trascrivere anche la presentazione di questa associazione: Na sira 'd ferver dal '47, dal cor ad poc pramzan è nassù la Famija Pramzana. L'è nasuda spontaneament cme no viola che nisson à semnè e ch'la sbocia a lo prima caressa tevda dal sold'avril .. L'è nasuda pral desideri ad crear un ricord ch'à limpissa ad luza lo vcera di pramzan e d'amirasion j'oc di so 1iò ..L'è nasuda parchè a col zardèn ch'al s'à vist in braghetti curti, a col tòch ad cel e a col brancon 'd steli ch'jan sintù il nostri primmi paroli d'amot; al plopl ch'jan caressè i nostor vec pdr l'uitma volta, nueter pramzan agh semma afessionè cmè a dil cosi vivi e nostri ... Ecco la Famija Pramzana: lo numerosa famija di fiò dIa stessa tera ch'la gh'a no tesra sola: l'amar per lo so' citè:" Una sera di febbraio del 1947 dal cuore di pochi parmigiani è nata la "famiglia parmigiana" E' nata spontaneamente, come una viola che nessuno ha seminato e che sboccia alla prima tiepida carezza del sole d'aprile. E' nata per il desiderio di creare un ricordo che riempia di luce lo vecchiaia del parmigiani di ammirazione e gli occhi dei loro figli. E' nata perchè a quel giardino che ci ha visti in pantaloni corti, a quel pezzo di cielo, a quel gruppo di stelle che hanno sentito le nostre prime parole d'amore, ai pioppi che hanno accarezzato i nostri vecchi per l'ultima nostre. Ecco lo '1amiglia parmigiana" volta, noi parmigiani lo numerosa famiglia siamo affezlonati come a delle cose vive e di figli della stessa terra che hanno in mente una sola cosa: l'amore per lo propria citta" Correva l'anno 2006, Parma, ribattezzata per l'occasione "la città cantiere" pareva destinata ad una crescita vertiginosa, spuntavano interi quartieri, persino una metropolitana svariati centri commerciali, audaci opere pubbliche, si studiava in una centro urbano che attraversi in mezz'ora di bicicletta. In quel contesto, nel mese di giugno, il consiglio Comunale diretto dall'allora sindaco Elvio Ubaldi, approvava la delibera 834/52 ( + allegato A) che conteneva "uno schema di contratto di accessione gratuita di immobili costruiti da terzi con risorse proprie sul terreno di proprietà immobiliare comunale da stipularsi tra Comune di Parma e Gallia S.r.l. Finalizzato alla realizzazione di una nuova struttura commerciale" In pratica La Gallia s.r.l, "si impegna ed obbliga a contribuire opere pubbliche di urbanizzazione secondaria per un importo pari pari ad €2.500.000,00 e, in particolare, alla realizzazione comunale, di un nuovo immobile da destinar si a sede del "teatro dialettate" ottenendo possibilità di "sviluppare grandi strutture mediante alimentari e favorire l'immagine e non alimentari di un centro commerciale per una superficie la "costruzione sulle aree di progetto come contropartita di livello inferiore, di vendita complessiva meglio indicate infra, dell'immobile l'osservanza ed il rispetto delle clausole e condizioni riportate nel contratto" a su area di proprietà la contenente di mq. 4.5000" summenzionato, con è previsto dall'art. 43 Legge 449/97 Questo scambio di aree edifica bili per opere pubbliche (Contratti di sponsorizzazione ed accordi di collaborazione, convenzioni con soggetti o privati, pubblici contributi dell'utenza per i servizi pubblici non essenziali e misure di incentivazione della produttività) 1. AI fine di favorire l'innovazione dell'organizzazione amministrativa e di realizzare maggiori nonchè una migliore qualità dei servizi prestati, le pubbliche amministrazioni sponsorizzazione ed accordi di collaborazione con soggetti privati economie, possono stipulare contratti ed associazioni, di senza fini di lucro, costituite con atto notarile. 3. Ai fini di cui al comma 11e amministrazioni pubbliche possono stipulare convenzioni con soggetti pubblici o privati dirette a fornire, a titolo oneroso, consulenze o servizi aggiuntivi rispetto a quelli ordinari. " 3 maggio 2007 la Giunta Comunale approvava la delibera n. 660/36 "il progetto esecutivo architettonicostrutturale relativo al recupero area ex macello ricompresa dialetti- ...per una spesa complessiva di €2.500.000,00 tra Viale Tonara e Viale Mentana, teatro dei oltre iva 0110%. Nella delibera si specificava che: "come risulta dal verbale in data 09/03/2007, in atti, si è provveduto alla verifica delle opere da seguire, a seguito della quale è emerso che a giudiZio della Società lo stima delle opere previste nel progetto esecutivo è pari a E 3.500.000,00 all'originario escluso IVA e comprensiva importo massimo di €2.500.000,00 Pertanto le parti hanno concordato delle spese tecniche con un esubero quindi, rispetto previsto nel contratto di € 1.000.000,00. che, dal progetto generale, si debbano intendersi escluse le seguenti opere: impianti tecnologici (elettrici, idrotermosanitari, antincendio) € 810.000,00 valore oltre oneri per un complessivo di € 1.000.000,00. di stabilire che quindi l'Amministrazione opere, da finanziarsi comunale provvederà a proprio carico alla realizzazione di tali ed approvarsi con successivi atti": Di dare ancora atto che gli eventuali oneri di gestione e manutenzione relativi alla struttura teatrale in oggetto sono da considerarsi a carico del soggetto che gestirà lo struttura stessa, che verrà successivamente individuato. A questo punto possiamo riassumere i punti principali: la struttura verrà costruita dal privato, ma il Comune dovrà trovare €1.000.000 per terminare l'impiantistica, poi la passerà ad un gestore da stabilire, che pagherà la spese di esercizio. Nell'aprile 2009 ( Proposta 1694/2009 della Gallia s.r.l. Dall'impresa ) la Giunta approva l'atto di collaudo delle opere eseguite per conto Mingori costruzioni di Parma, prendendo atto che sono conformi al progetto concordato, quindi il fabbricato diviene proprietà del Comune. Nel luglio 2009 ( delibera 953/45 ) vengono approvati i progetti esecutivi dell'impiantistica, palcoscenico, per un importo proventi derivanti dall'emissione totale di €2.5000.000 rilevando di prestiti obbligazionari, degli arredi, del che "lo spesa risulta finanziata come da atto G.c. 1827/2008/1 Quindi tutto il denaro necessario a terminare il teatro sembra essere stato reperito. mediante Nel Novembre 2009 (Delibera 1421/73) viene deliberata l'esecuzione del recupero dell'edificio con il teatro, la "palazzina ex circolo dipendenti "1/ progetto di ristrutturazione esterne, rispettando comunali" prevede il ripristino, secondo lo forma ed il disegno originario, le forme, i materiali confinante ed i cromatismi originari riguardato gli altri due edifici superstiti del vecchio macello, finalizzato in sintonia di tutte le parti con l'intervento che ha all'annessione al teatro dei dialetti ad uso ingresso, atrio, foyer e ristoro, oltre ad uffici nei locali superiori. Gli spazi interni saranno conservati come esistenti, salvo lo rimozione di materiali con l'impiego di materiali adeguati alla natura ed alle finalità La scala sora' conservata ove esistente, anche se l'uso pubblico dell'edificio nuova scala/via di fuga localizza 011' angolo che il progetto realizzazione di un ascensore, posto all'esterno dell'edificio all'Amministrazione l'inserimento 1/ progetto prevede di una anche lo L'intervento, infatti, prevede il recupero degli con il piano del foyer del in avanzata fase di realizzazione." Nel luglio 2010 ( il responsabile del procedimento comunica ricnledera' nord-est. che saranno destinati a buffet e posti in diretto collegamento contiguo nuovo teatro attualmente incongrui e sul lato est, atto a garantire il collegamento fra i tre piani e quindi il superamento delle barriere architettoniche. ambienti cantinati e attrezzature dell 'intervento. geom. Quarantelli, che per il completamento con nota protocollo dell'opera debbono 132227 vi/s.669, essere eseguiti anche i seguenti lavori: -realizzazione dell'impianto per lo climatizzazione, prossimo esercizio finanziario, opere da prevedere destinata a divenire anche nell'atrio, nell'adiacente ad esclusione delle macchine frigorifere eseguendo tutte le predisposizioni palazzina, ora adibita complementare a circolo dei dipendenti previste nel possibili finalizzate comunali alle ed in futuro reception, bar ed ingresso principale, al teatro stesso con uffici, fornitura delle sedute di platea, dotazione di un minimo d'arredo dei locali ad uso di camerini artisti, masse, attrezzerie, atrio, guardaroba, tempi e modi d'intervento ecc realizzazione dell'ingresso sull'adiacente per il circolo, all'approvazione trasferimento. nelle more della definizione palazzina, subordinata peraltro all'individuazione del progetto Dovrebbe essere individuato originariamente provvisorio, vi si trovava un giardino di recupero, alla relativa nel fianco dell'atrio, dei della nuova sede esecuzione ed al con conseguente ricavando un nuovo ambiente coperto, dove a cielo aperto, ove collocare i necessari sevizi di guardaroba e biglietteria." Pertanto la giunta con delibera 1013/51 del 28/07/2010 "di approvare ai fini dell'inserimento dell'allegato Strutture progetto preliminare decide di: nell'elenco dei lavori pubblici da avviare nell'anno 2010, gli elaborati come predisposti e trasmessi, dal rup Geom. Luigi Quarante/li del Settore Pubbliche, con una nota prot. n. 132227 VI/5.669 de 23.07.10, in atti relativamente TEATRO DEI DIALETTI - opere di completamento ai lavori di - 1J\ parte, per una spesa di complessivi E 629.500,00 di cuiE495.000,OO per lavori e E 134.5000,00 per somme a disposzione A. C; di prendere atto che lo quantificazione finanziari, preliminare di manutenzione e lo previsione del finanziamento e gestione carico dell' Amministrazione di che trattasi, avverta' nell'ambito Arriviamo all'agosto fognature, l'allaccio dell'edificio dell'approvazione Comunale, conseguenti al progetto delle successive fasi progettuali; 2010; i lavori sembra stiano per ultimarsi. al teleriscaldamento della spesa per gli eventuali oneri Vengono deliberate l'esecuzione delle ed anche la realizzazione di "un ingresso laterale e provvisorio e temporaneo del complesso teatrale, in modo da renderlo praticabile entro il corrente anno" Speranza vana; nel febbraio 2011 ( delibera 75/6) l'opera non "procedere alla realizzazione di nuove opere impiantistiche frigoriferi, impiantistica dell'impianto d'illuminazione di rivelazione fumi, impianto di condizionamento predisposizione e FM realizzazione che riguardano lo linea d'alimentazione relativamente della polifora adeguamento cameretta interrata, indipendente dal generale, opere di strumentali. società costituita dal Comune nel Il comune infatti, trasferì a questa che potevano rendere il bilancio negativo, per nascondere i debiti che andavano "il progetto assumendone ad uso Enia e relativa Parma Infrastrutture, 2004 gestita da azionisti che svolgono attività amministrative correlate, provvisorio, ai gruppi con lo sola esclusione del gruppo frigorifero". Ma ora subentra un altro soggetto, la famigerata accumulandosi: all'ingresso della zona foyer in forma completamente alla climatizzazione, società tutti gli immobili è terminata, si evidenzia ora l'esigenza di :" avviato dal Comune viene trasferito, l'onere della realizzazione comprese e che subentra nelle attività tutte le attività e passività e passività pregresse da rilevarsi in sede di trasferimento". L'ultima delibera che ho trovato sul sito internet 352/25), del Comune relativa al teatro è dell'aprile 2011 (delibera autorizza la spesa di €370.500 per "attrezzare lo platea con un congruo numero di sedute, comode, ree/inabili, rivestite in tessuto, nonché altre attrezzature per i camerini, quali poltroncina, appendiabiti e specchi" on-line "Parma today" scoppia una polemica che coinvolge le Nell'agosto dello stesso anno sul quotidiano politiche dell'Amministrazione Comunale, in questo caso quelle culturali, sviluppate fino a poco tempo prima dall'Assessore alla Cultura Luca Sommi, poi dimessosi in seguito allo scandalo delle presunte tangenti che ha coinvolto alcuni funzionari del Comune. Pochi giorni dopo il sindaco Pietro Vigna li e l'Assessore ai Lavori Pubblici Giorgio Aiello avevano annunciato il completamento dei lavori entro la fine dell'anno del Teatro dei dialetti in viale Mentana, una struttura da 600 posti, a loro dire, pensata per ospitare spettacoli orientati alla cultura popolare. Secondo l'allora Sindaco Vignali "una struttura di grande pregio, che va ad arricchire lo dotazione dei contenitori culturali presenti in città". Il Comitato provinciale dell'Arci di Parma, contrario al progetto, diffuse una nota dove denunciava inutilmente l'aumento dei costi di realizzazione e le modalità di intervento: "Soldi spesi senza alcun progetto culturale" "Dopo oltre tre anni di ritardi e il quasi raddoppio dei costi di realizzazione arrivano all'assurda e incredibile cifra di oltre sei milioni di euro. Ma tale intervento, almeno il buon senso di chiamare dialetti': che il precedente e poi dimessosi Ass.re Sommi aveva "Teatro di cultura popolare" porta con sè lo ben più grave mancanza di un progetto evitando il provinciate e scarso "teatro dei culturale vero, di una idea gestionale che vada oltre il titolo". "Oggi sappiamo bene- praseguiva l'Arci- che le poche, peraltro apprezzabili s'intenda, compagnie dialettali, rappresentano proprie. una realtà che ben difficilmente Leggiamo dalla stampa conferenze. Tali idee strampalate fare cultura, e soprattutto per funzionare può pensare di mantenere un teatro del genere con risorse di improbabili dimostrano 'spettacoli scenici' e cinematografici, di balletti (I?I) e lo totale assenza di un barlume di idee di cosa significa oggi di cosa significa il mantenimento dei costi e delle strutture. Il "Teatro dei Dialetti" richiede che il Comune preveda ed eroghi ingenti risorse che oggi in tempo di tagli imminenti è poco più che fantasia o follia. Ci auguriamo sin d'ora che chi avrà in mano le sorti del governo locale nel 2012 avrà il buon senso di non sperperare ulteriori risorse pubbliche in progetti che non stanno in piedi". Gli assessori Aiello e Marini, facenti parte di una giunta di centro-destra erede di quella che aveva iniziato il progetto replicarono: "Non possiamo abbandonare un cantiere aperto in mezzo alla città. Una volta conclusi i lavori apriremo un tavolo di confronto per creare una stagione culturale ad hoe". E' quanto affermano Giorgio Aiello, assessore ai Lavori Pubblici, e Moria Marini, assessore alla Cultura, rispondendo all'intervento dell'Arci sul teatro dei Dialetti. "Comprendo quanto afferma l'Arci - afferma Aiello - anche io in un momento di difficoltà economica come quello attuale avrei preferito spendere i soldi destinati al teatro per realizzare scuole e asili, ma ritengo che non si possa abbandonare un cantiere aperto in mezzo alla città. Questa struttura era stata pensata e iniziata in un momento ben diverso da quello attuale, in cui il mondo culturale ed economico erano in crescita. Ora ritengo che la cosa migliore sia quella di portarla a termine e valutare attentamente il suo utitizzo". lo non conosco bene la realtà delle compagnie teatrali dialettali di Parma, mi sono informata su internet e da miei parenti che seguono queste rappresentazioni, di dilettanti tutti mi hanno confermato che si tratta di piccoli gruppi che di solito si esibiscono in oratori, circoli e piccoli spazi, per beneficenza o con un biglietto meno costoso di quello di un cinema. Per quanto ne so' una sala da 600 posti per loro sarebbe ben difficile da gestire con costi che supererebbero gli incassi. E' anche vero che a Parma ci sono altre compagnie di attori comici e melodrammatici, teatri di dimensioni piu' modeste che spesso sono mezzi vuoti, sinceramente sia sensato, ma mi fanno riflettere un momento ma ci sono anche altri non so' giudicare se il progetto "questa struttura era stata pensata e iniziata in le parole dell'Ass.Aiello ben diverso da quello attuale" pare ammettere che l'idea era sproporzionata rispetto alle esigenze della realtà di Parma, e sembra portare avanti l'idea di finire l'opera per poi sperare di trovarle un utilizzo. Per approfondire compagnie meglio dialettali: l'argomento, sono riuscita a contattare Il Sig. Claudio Cavazzini conosciuto due componenti di due differenti attore della Famja Pramzana e Giacomo Tebaldi della compagnia i Pramzan ariòs. A queste persone ho rivolto le seguenti domande: 1) siete stati contattati dal Comune quando si e' decisa la costruzione del teatro? "Il terreno su cui è stato edificato tale teatro era di proprieta' ha la proprieta' dell'edificio di un certo Sig. Alessandrini, posto accanto, il circolo dei Dipendenti Comunali, mentre il comune dove vi era una sorta di grande tendone, chiamato "teatro tenda", diventato poi la sede di diverse compagnie dialettali. viene fuori l'esigenza di creare un luogo adeguato a questo tipo di rappresentazioni vera intitolazione doveva essere: "Il Teatro della cultura popolare" intitolato E' da qui che e non solo. All'origine a Giovannino la Guareschi, quindi un luogo dove venivano rappresentate anche altri tipi di spettacoli. Questo teatro doveva avere anche un'arena estiva in modo da renderlo Carletto Nesti, fondatore fruibile tutto l'anno. Tale idea e progetto con il sindaco Ubaldi del partito "Civilta' venne a conoscenza solamente una volta approvato il progetto." Parmigiana". era nato dall'allora La nostra compagnia Ass. ne 2) Tale teatro ha una capienza di circa 600 posti, ritenete che sia proporzionato all'esigenza della vostra compagnia e delle altre compagnie locali? "Le compagnie dialettali sono composte da attori dilettanti spettatori, diversamente, raccolgono circa 130 - 140 si scende sotto i 100. E' stata un'eccezione la commedia "Peppino Verdi" messa in scena da noi al Teatro Regio, dove si è registrato particolare, che ad una "prima" il tutto esaurito, un po' vuoi per il luogo estremamente un po' per attirare spettatori il prezzo del biglietto era estremamente fatto appello ad una convenzione particolare per pagare l'affitto popolare. Inoltre avevamo del teatro al 50% : cioe' invece di dare al comune S.OOOEne abbiamo dati 4.000." 3) Secondo lei, come si puo' gestire un teatro di dimensioni tali senza contributi "E' impossibile. pubblici? Per fare recitare personaggi famosi servono parecchi soldi, ti faccio un esempio: nel 1994 quando al teatro Pezzani (sempre a Parma) ha recitato Claudia KolI per due sere ha voluto un cachet di 15 milioni di lire. Alle persone, facendo una media di 300 spettatori, quindi devi fare pagare un prezzo del biglietto altissimo e "n'ti ha cat migà" (non li trovi) . I teatri sono sempre vissuti grazie ai contributi pubblici. Adesso come adesso, non ho proprio idea di chi potrebbe gestire una cosa simile e cosa farne. Certo chi ci ha lavorato fino adesso potrebbe continuare a finanziare l'opera per ultimarla , ma poi la gestione è un'altra cosa. Il gestore dovrebbe assumere il personale, guardarobieri minimo tre persone fisse, inoltre servono macchinisti, elettricisti, Per esempio al Teatro Regio, durante la rappresentazione persone, cassieri, ecc. Per tenere in piedi un teatro simile servono come minimo circa 500 - 600 € al giorno. di un'opera servono solo per le maschere ben 22 e ognuna di questo costa circa 100€ . Qualcuno ha proposto, se mai dovesse essere ultimato, dare la gestione alla Fondazione Teatro Regio, dove lo stesso personale puo' lavorare in entrambi contenendo i costi. rappresentazione Inoltre per i teatri che hanno una capienza superiore ai 500 posti di i teatri per ogni serve sempre una squadra di tre vigili del fuoco." 4) Perche' i lavori non sono stati portati a termine? "parchà jen fnì i sood" ( perche' erano finiti i soldi) e non c'era piu' la volontà. Si era partiti da €2.500.000,OO e si e' arrivati a €7.000.000,OO. Ne mancano ancora €1.500.000,OO, per gli impianti elettrici, le poltrone scrani" ( non ci sono le sedie) che ognuna ha un costo di circa 400 - 500 €. owiamente 5) Sapete se l'attuale amministrazione pensa di portarlo a termine? "Nel maggio 2012 in occasione delle elezioni amministrative ottenuto un incontro "an ghe gnaca al e non è stata provata l'acustica." noi come compagnia con tutti i candidati Sindaci, e nel piano quinquennale abbiamo chiesto ed di Pizzarotti non c'e' niente riguardo al teatro, nonostante fosse molto vicino al dialetto, tant'e' che per un certo periodo ha recitato con noi, il teatro dei dialetti non era nei suoi programmi." AI termine di questa chiacchierata il Sig. Cavazzini mi ha salutata con: "Speréma d'arvirol, se t'ghè bisogna' ciàma pùr !!! e comunque Nèè "Vrèmoss bén e tgnèmoss vist" ( Speriamo di aprirlo, se hai bisogno chiama pure! E comunque Vogliamoci bene e teniamoci visti) Anche il rappresentante dell'altra compagnia dialettale "I pràmzan ariòs" Giacomo Tebaldi dice chiaramente che nessuno di loro era mai stato contattato e "nessuno ha mai chiesto il nostro parere per un'opera simile". Alla seconda domanda ha risposto: "E' assolutamente sproporzionato. prime rappresentazioni per lo piu' e' sempre Solitamente raggiungiamo recitiamo nei teatri degli oratori o qualcosa di simile e alle circa 140 persone. Noi siamo una compagnie di dilettanti ad offerta. Inoltre non riteniamo e il biglietto adeguato il luogo dove e' stato costruito: e' in una posizione centrale dove, i parcheggi a righe blu sono riservati ai residenti. Se mai per una rappresentazione si dovesse raggiungere il tutto esaurito, gli spettatori non saprebbero dove lasciare l'auto, minimo 250 auto, lì sono un bel problema." 3) "Per quanto riguarda la gestione, gestione e sopportare non ne ho la piu' pallida idea, non so chi da privato tali spese. Non sappiamo neppure potrebbe prenderlo se mai verra' terminato, in essendo diventata un'opera secondaria." 4) "Non è stato ultimato perche' i costi sono praticamente bisogna fare tutto l'interno: impiantistica, triplicati, e ne mancano ancora un bel po': attrezzature ecc." 5) "Non abbiamo avuto sentore che ci sia la volonta' politica di portarlo a termine questo è un gran peccato." E anche in questo caso, la chiaccherata si è conclusa con un bel: "Sperèma ben e che al sèrvissà a quel l" (speriamo bene e che serva a qualcosa). Ad oggi il teatro non è finito ed è abbandonato. Il motivo è difficile da capire, in effetti il fabbricato esternamente è terminato, dalle fotografie che sono riuscita a trovare su internet risalenti al 2012 anche gli interno sono a buon punto, ed almeno sulla carta i soldi necessari alle ultime forniture Per avere informazioni all'attuale erano stati stanziati, cosa non ha funzionato? ho interpellato il geom. Responsabile dei lavori, al Sindaco Federico Pizzarotti e Ass. alla Cultura Ferraris, l'unica che mi ha risposto: "la creazione di un teatro dei dialetti non è attualmente stata inserita all'interno del piano triennale delle opere pubbliche del comune di Parma. la priorità è stata data ad altre azioni quali interventi di manutenzione straordinaria di teatri di proprietà comunale (Teatro Regio, Teatro Due e Teatro delle Briciole) che attendono da anni adeguamenti legge ed ospitano importanti realtà di produzione teatrale di riferimento operanti. A mio parere un nuovo edificio teatrale nel sistema territoriale nazionale e internazionale necessari al completa mento e contemporaneamente già non era necessario o meglio il progetto andava in ogni caso inquadrato prima di procedere alla progettazione Ora si sta comunque procedendo a valutare con l'impresa costruttrice a norma di della struttura. i termini, economici e funzionali, lavorando sulla costruzione di un modello di gestione e contenuti sostenibile e significativo. Le realtà dialettali per loro stessa natura e costituzione di sostenere gli oneri e la programmazione, (associazioni amatoriali) non possono essere in grado ma più in generale la domanda del pubblico. Un'ipotesi potrebbe essere quella di un "teatro della cultura europea e contemporanea" tipo internazionale (ospitalità) tenuto conto della presenza sul territorio numerose aziende con lavoratori provenienti con una proposta di di realtà come Efsa o di altre da tutto il mondo e più in generale di comunità di diverse provenienze. Si tratta di un'idea embrionale ma che potrebbe suscitare interesse in quanto mancante in città." Una curiosità Mi ha colpito un elevato numero di delibere che tra il marzo 2007 ed il dicembre 2009 hanno assegnato incarichi per consulenze professionali esterne per seguire i lavori del teatro, con un importo totale di €197.888, "stante l'attuale e persistente carenza di organico e la considerevole mole di lavoro che grava sul settore lavori pubblici ove non è possibile reperire personale tecnico in grado di potere assolvere alle funzioni relative all'incarico in oççetto", si tratta di quasi €100.000 all'anno, ma il Comune non spendeva meno se si assumeva un tecnico sia pure a tempo determinato? COMUNE DI PARMA DIREZIONE f "rORE CE TRALE TRUTTURf TERRITORIO PUBBLICHE REALIZZAZIONE TEATRO O CULTURA POPOLARE 2 Stralclo· Op re Arctut fJ. ttomcb- IrnnOr10 ,Il/C)" ( 897 621 74 o 23/03/2010 11117'0 I "ori 29/0912010 :>roy "',t .oorOltl HO "ch,t Honl Arch O lor b,1 unI od' Infatti nel marzo 2012 si presenta VIO G('om G. ".azlon I !Iopon FI proc dim nlo così ... (foto G om F b,. LUlal ( tratte dal "Repubblica Parma.it") Delibera 352/25, autorizza la spesa di €370.500 per "attrezzare lo platea con un congruo numero di sedute, comode, rec/inabili, rivestite in tessuto, nonché altre attrezzature per i camerini, quali poltroncina, appendiabiti e specchi••• In/atti •••"an ghe gnaea al scranl" ( non ci sono le sedie)