Sono Clara Malpeli e frequento il liceo Scientifico di Parma G

Sono Clara Malpeli e frequento
il liceo Scientifico di Parma G. Marconi,
ho saputo di questo concorso grazie alla mia professoressa
partecipare in quanto ritengo che noi ragazzi siamo disinformati
città, mentre dovremmo
partecipare più attivamente
di italiano
Mafalda
Vescovi. Ho scelto di
riguardo la realtà e la politica della nostra
a ciò che ci riguarda direttamente.
Documentandomi
ho scoperto infatti che nella mia città, sebbene la qualita' della vita sia buona, infatti anche il Dayli Telegraph
in un articolo
recente la definisce una delle 20 citta' al mondo dove si vive meglio, le opere pubbliche
iniziate e mai terminate sono molte:
-il parcheggio multipiano
Spip;
-il Ponte Nord;
-l'Arena Teatro Due;
-Centro giovani di viale Fratti;
-Centri civico di Fognano;
-Ostello della Cittadella;
-Piscina Efsa;
-torre aeroporto Verdi;
ed infine
il teatro
dei dialetti,
o meglio
"Teatro
della
cultura
popolare",
l'opera
che ho preso in
considerazione.
Parma è la città della lirica, ed ospita uno dei teatri piu' famosi, il Regio, ed un conservatorio
in cui vengono
ad imparare l'arte del canto studenti da tutto il mondo.
Ma è anche una città ove si stà tentando di mantenere viva la lingua popolare, il nostro dialetto ha una storia
piuttosto antica anche se non esiste una storia propriamente
ufficiale.
La colonia di Parma fu fondata dai Celti lungo la via Emilia, ma i primi documenti
periodo in cui compaiono i primi lunari ed almanacchi,
scritti risalgono al 1700,
mentre i primi veri dizionari del dialetto risalgono al
1800.
Nella seconda metà del 1700, Parma capitale del Ducato con Piacenza e Guastalla, la Corte dei Borbone ama
circondarsi
di intellettuali
francesizzante,
stranieri,
e queste influenze
specialmente
francesi.
si sono tramandate
Il popolo
fino ai giorni
parla
un dialetto
sempre
più
nostri. Tant'e' che alcune parole
(
dialettali sono pressochè identiche.
A Parma infatti
Il dialetto
popolari;
è ancora molto vivo il ricordo di Maria Luigia.
dapprima
veniva usato per suscitare comicità,
per esprimere
battute
argute e sconce, saghe
dal '900 invece il dialetto scritto sarà una lingua usata anche da intellettuali
locali, da operatori
politici per esprimere la forza e la vita autentica del popolo parmigiano.
Nonostante
l'evolversi dei tempi,
il dialetto parmigiano
anche da noi ragazzi che siamo soliti
ancora esiste e ancora viene usato con piacere,
usare espressioni tipiche dialettali
: mo' cò vòt? ( ma cosa vuoi?) ,
dabò? ( dawero?
espressioni
) , a nin pos pu' (non ne posso piu') e girando per Parma non è difficile sentire queste
anche tra ragazzi di origine straniera,
inoltre
noi parmigiani
, tutti
indistintamente,
quando
iniziamo una frase la prima parola che usiamo e' : vè r tipica espressione dialettale.
Per fare in modo che questa "lingua"
non vada del tutto perduta e che ne rimanga un segno, sono diverse
compagnie di attori dilettanti che recitano in dialetto.
La piu' conosciuta e' la "famija pramzana" , un'associazione che ha sede nel cuore della "Parma vecchia"
nella cui sede sino a poco tempo fa' era praticamente
r
impossibile sentire le persone parlare in italiano.
Per avere idea di come il dialetto nella nostra citta' faccia parte della cultura,
ho pensato in trascrivere anche
la presentazione di questa associazione:
Na sira 'd ferver dal '47, dal cor ad poc pramzan è nassù la Famija Pramzana.
L'è nasuda spontaneament
cme no viola che nisson à semnè e ch'la sbocia a lo prima caressa tevda dal
sold'avril .. L'è nasuda pral desideri ad crear un ricord ch'à limpissa ad luza lo vcera di pramzan e d'amirasion
j'oc di so 1iò ..L'è nasuda parchè a col zardèn ch'al s'à vist in braghetti curti, a col tòch ad cel e a col brancon
'd steli ch'jan sintù il nostri primmi paroli
d'amot; al plopl ch'jan caressè i nostor vec pdr l'uitma volta, nueter
pramzan agh semma afessionè cmè a dil cosi vivi e nostri ... Ecco la Famija Pramzana: lo numerosa famija di
fiò dIa stessa tera ch'la gh'a no tesra sola: l'amar per lo so'
citè:"
Una sera di febbraio del 1947 dal cuore di pochi parmigiani è nata la "famiglia parmigiana"
E' nata spontaneamente,
come una viola che nessuno ha seminato e che sboccia alla prima tiepida carezza
del sole d'aprile. E' nata per il desiderio di creare un ricordo che riempia di luce lo vecchiaia del parmigiani
di ammirazione
e
gli occhi dei loro figli. E' nata perchè a quel giardino che ci ha visti in pantaloni corti, a quel
pezzo di cielo, a quel gruppo di stelle che hanno sentito le nostre prime parole d'amore, ai pioppi che hanno
accarezzato i nostri vecchi per l'ultima
nostre. Ecco lo '1amiglia parmigiana"
volta, noi parmigiani
lo numerosa famiglia
siamo affezlonati
come a delle cose vive e
di figli della stessa terra che hanno in mente una
sola cosa: l'amore per lo propria citta"
Correva l'anno 2006, Parma, ribattezzata per l'occasione "la città cantiere" pareva destinata ad una crescita
vertiginosa,
spuntavano
interi quartieri,
persino una metropolitana
svariati centri commerciali,
audaci opere pubbliche,
si studiava
in una centro urbano che attraversi in mezz'ora di bicicletta.
In quel contesto, nel mese di giugno, il consiglio Comunale diretto dall'allora sindaco Elvio Ubaldi, approvava
la delibera 834/52 ( + allegato A) che conteneva "uno schema di contratto di accessione gratuita di immobili
costruiti da terzi con risorse proprie sul terreno di proprietà
immobiliare
comunale da stipularsi tra Comune di Parma e
Gallia S.r.l. Finalizzato alla realizzazione di una nuova struttura commerciale"
In pratica La Gallia s.r.l, "si impegna ed obbliga a contribuire
opere pubbliche
di urbanizzazione
secondaria
per un importo pari pari ad €2.500.000,00
e, in particolare,
alla realizzazione
comunale, di un nuovo immobile da destinar si a sede del "teatro dialettate" ottenendo
possibilità
di "sviluppare
grandi strutture
mediante
alimentari
e favorire
l'immagine
e non alimentari
di un centro commerciale
per una superficie
la "costruzione sulle aree di progetto
come contropartita
di livello inferiore,
di vendita complessiva
meglio indicate infra, dell'immobile
l'osservanza ed il rispetto delle clausole e condizioni riportate nel contratto"
a
su area di proprietà
la
contenente
di mq. 4.5000"
summenzionato,
con
è previsto dall'art. 43 Legge 449/97
Questo scambio di aree edifica bili per opere pubbliche
(Contratti
di sponsorizzazione
ed accordi di collaborazione,
convenzioni
con soggetti
o privati,
pubblici
contributi dell'utenza per i servizi pubblici non essenziali e misure di incentivazione della produttività)
1. AI fine di favorire
l'innovazione
dell'organizzazione
amministrativa
e di realizzare maggiori
nonchè una migliore qualità dei servizi prestati, le pubbliche amministrazioni
sponsorizzazione
ed accordi di collaborazione
con soggetti
privati
economie,
possono stipulare contratti
ed associazioni,
di
senza fini di lucro,
costituite con atto notarile.
3. Ai fini di cui al comma 11e amministrazioni
pubbliche possono stipulare convenzioni con soggetti pubblici
o privati dirette a fornire, a titolo oneroso, consulenze o servizi aggiuntivi rispetto a quelli ordinari.
" 3 maggio 2007 la Giunta Comunale approvava la delibera n. 660/36 "il progetto esecutivo architettonicostrutturale
relativo al recupero area ex macello ricompresa
dialetti- ...per una spesa complessiva di €2.500.000,00
tra Viale Tonara e Viale Mentana,
teatro dei
oltre iva 0110%.
Nella delibera si specificava che:
"come risulta dal verbale in data 09/03/2007,
in atti, si
è provveduto alla verifica delle opere da seguire, a
seguito della quale è emerso che a giudiZio della Società lo stima delle opere previste nel progetto esecutivo
è pari a E 3.500.000,00
all'originario
escluso IVA e comprensiva
importo massimo di €2.500.000,00
Pertanto le parti hanno concordato
delle spese tecniche con un esubero quindi, rispetto
previsto nel contratto di € 1.000.000,00.
che, dal progetto
generale, si debbano intendersi escluse le seguenti
opere:
impianti
tecnologici
(elettrici,
idrotermosanitari,
antincendio)
€ 810.000,00
valore
oltre
oneri per un
complessivo di € 1.000.000,00.
di stabilire
che quindi l'Amministrazione
opere, da finanziarsi
comunale provvederà
a proprio
carico alla realizzazione
di tali
ed approvarsi con successivi atti":
Di dare ancora atto che gli eventuali oneri di gestione e manutenzione
relativi
alla struttura
teatrale
in
oggetto sono da considerarsi a carico del soggetto che gestirà lo struttura stessa, che verrà successivamente
individuato.
A questo punto possiamo riassumere i punti principali:
la struttura verrà costruita dal privato, ma il Comune
dovrà trovare €1.000.000 per terminare l'impiantistica,
poi la passerà ad un gestore da stabilire, che pagherà
la spese di esercizio.
Nell'aprile
2009 ( Proposta 1694/2009
della Gallia s.r.l. Dall'impresa
) la Giunta approva l'atto di collaudo delle opere eseguite per conto
Mingori costruzioni
di Parma, prendendo
atto che sono conformi
al progetto
concordato, quindi il fabbricato diviene proprietà del Comune.
Nel luglio 2009 ( delibera 953/45 ) vengono approvati i progetti esecutivi dell'impiantistica,
palcoscenico,
per un importo
proventi derivanti dall'emissione
totale di €2.5000.000
rilevando
di prestiti obbligazionari,
degli arredi, del
che "lo spesa risulta finanziata
come da atto
G.c. 1827/2008/1
Quindi tutto il denaro necessario a terminare il teatro sembra essere stato reperito.
mediante
Nel Novembre 2009 (Delibera 1421/73)
viene deliberata l'esecuzione del recupero dell'edificio
con il teatro, la "palazzina ex circolo dipendenti
"1/ progetto di ristrutturazione
esterne, rispettando
comunali"
prevede il ripristino, secondo lo forma ed il disegno originario,
le forme,
i materiali
confinante
ed i cromatismi
originari
riguardato gli altri due edifici superstiti del vecchio macello, finalizzato
in sintonia
di tutte le parti
con l'intervento
che ha
all'annessione al teatro dei dialetti ad
uso ingresso, atrio, foyer e ristoro, oltre ad uffici nei locali superiori.
Gli spazi interni saranno conservati come esistenti, salvo lo rimozione di materiali
con l'impiego di materiali adeguati alla natura ed alle finalità
La scala sora' conservata ove esistente, anche se l'uso pubblico dell'edificio
nuova scala/via
di fuga
localizza 011' angolo
che il progetto
realizzazione di un ascensore, posto all'esterno dell'edificio
all'Amministrazione
l'inserimento
1/ progetto
prevede
di una
anche lo
L'intervento, infatti, prevede il recupero degli
con il piano del foyer del
in avanzata fase di realizzazione."
Nel luglio 2010 ( il responsabile del procedimento
comunica
ricnledera'
nord-est.
che saranno destinati a buffet e posti in diretto collegamento
contiguo nuovo teatro attualmente
incongrui e
sul lato est, atto a garantire il collegamento fra i
tre piani e quindi il superamento delle barriere architettoniche.
ambienti cantinati
e attrezzature
dell 'intervento.
geom. Quarantelli,
che per il completamento
con nota protocollo
dell'opera
debbono
132227 vi/s.669,
essere eseguiti
anche i
seguenti lavori:
-realizzazione
dell'impianto
per lo climatizzazione,
prossimo esercizio finanziario,
opere da prevedere
destinata
a divenire
anche nell'atrio,
nell'adiacente
ad esclusione delle macchine frigorifere
eseguendo tutte le predisposizioni
palazzina, ora adibita
complementare
a circolo dei dipendenti
previste nel
possibili finalizzate
comunali
alle
ed in futuro
reception, bar ed ingresso principale,
al teatro stesso con uffici,
fornitura delle sedute di platea, dotazione di un minimo d'arredo dei locali ad uso di camerini artisti, masse,
attrezzerie,
atrio, guardaroba,
tempi e modi d'intervento
ecc realizzazione dell'ingresso
sull'adiacente
per il circolo, all'approvazione
trasferimento.
nelle more della definizione
palazzina, subordinata peraltro all'individuazione
del progetto
Dovrebbe essere individuato
originariamente
provvisorio,
vi si trovava un giardino
di recupero, alla relativa
nel fianco dell'atrio,
dei
della nuova sede
esecuzione ed al con conseguente
ricavando un nuovo ambiente coperto, dove
a cielo aperto, ove collocare i necessari sevizi di guardaroba
e
biglietteria."
Pertanto la giunta con delibera 1013/51 del 28/07/2010
"di approvare ai fini dell'inserimento
dell'allegato
Strutture
progetto preliminare
decide di:
nell'elenco dei lavori pubblici da avviare nell'anno 2010, gli elaborati
come predisposti e trasmessi, dal rup Geom. Luigi Quarante/li del Settore
Pubbliche, con una nota prot. n. 132227 VI/5.669 de 23.07.10, in atti relativamente
TEATRO DEI DIALETTI - opere di completamento
ai lavori di
- 1J\ parte, per una spesa di complessivi E 629.500,00 di
cuiE495.000,OO per lavori e E 134.5000,00 per somme a disposzione A. C;
di prendere atto che lo quantificazione
finanziari,
preliminare
di manutenzione
e lo previsione del finanziamento
e gestione carico dell' Amministrazione
di che trattasi, avverta' nell'ambito
Arriviamo
all'agosto
fognature,
l'allaccio dell'edificio
dell'approvazione
Comunale,
conseguenti
al progetto
delle successive fasi progettuali;
2010; i lavori sembra stiano per ultimarsi.
al teleriscaldamento
della spesa per gli eventuali oneri
Vengono
deliberate
l'esecuzione
delle
ed anche la realizzazione di "un ingresso laterale e
provvisorio e temporaneo del complesso teatrale, in modo da renderlo praticabile
entro il corrente anno"
Speranza vana; nel febbraio 2011 ( delibera 75/6) l'opera non
"procedere alla realizzazione di nuove opere impiantistiche
frigoriferi,
impiantistica
dell'impianto
d'illuminazione
di rivelazione fumi,
impianto di condizionamento
predisposizione
e FM
realizzazione
che riguardano lo linea d'alimentazione
relativamente
della polifora
adeguamento
cameretta
interrata,
indipendente dal generale, opere di
strumentali.
società costituita
dal Comune nel
Il comune infatti, trasferì a questa
che potevano rendere il bilancio negativo, per nascondere i debiti che andavano
"il progetto
assumendone
ad uso Enia e relativa
Parma Infrastrutture,
2004 gestita da azionisti che svolgono attività amministrative
correlate,
provvisorio,
ai gruppi
con lo sola esclusione del gruppo frigorifero".
Ma ora subentra un altro soggetto, la famigerata
accumulandosi:
all'ingresso
della zona foyer in forma completamente
alla climatizzazione,
società tutti gli immobili
è terminata, si evidenzia ora l'esigenza di :"
avviato dal Comune viene trasferito,
l'onere
della realizzazione
comprese
e che subentra nelle attività
tutte le attività
e passività
e passività
pregresse da
rilevarsi in sede di trasferimento".
L'ultima delibera che ho trovato sul sito internet
352/25),
del Comune relativa al teatro è dell'aprile
2011 (delibera
autorizza la spesa di €370.500 per "attrezzare lo platea con un congruo numero di sedute, comode,
ree/inabili, rivestite in tessuto, nonché altre attrezzature
per i camerini,
quali poltroncina,
appendiabiti
e
specchi"
on-line "Parma today" scoppia una polemica che coinvolge le
Nell'agosto dello stesso anno sul quotidiano
politiche
dell'Amministrazione
Comunale,
in questo caso quelle culturali,
sviluppate
fino a poco tempo
prima dall'Assessore alla Cultura Luca Sommi, poi dimessosi in seguito allo scandalo delle presunte tangenti
che ha coinvolto alcuni funzionari del Comune.
Pochi giorni dopo il sindaco Pietro Vigna li e l'Assessore ai Lavori Pubblici Giorgio Aiello avevano annunciato
il completamento
dei lavori entro la fine dell'anno del Teatro dei dialetti in viale Mentana, una struttura da
600 posti, a loro dire, pensata per ospitare spettacoli orientati alla cultura popolare.
Secondo l'allora Sindaco Vignali "una struttura
di grande pregio, che va ad arricchire
lo dotazione
dei
contenitori culturali presenti in città". Il Comitato provinciale dell'Arci di Parma, contrario al progetto, diffuse
una nota dove denunciava
inutilmente
l'aumento
dei costi di realizzazione e le modalità
di intervento:
"Soldi spesi
senza alcun progetto culturale"
"Dopo oltre tre anni di ritardi e il quasi raddoppio dei costi di realizzazione arrivano all'assurda e incredibile
cifra di oltre sei milioni di euro. Ma tale intervento,
almeno il buon senso di chiamare
dialetti':
che il precedente e poi dimessosi Ass.re Sommi aveva
"Teatro di cultura popolare"
porta con sè lo ben più grave mancanza di un progetto
evitando il provinciate
e scarso "teatro dei
culturale vero, di una idea gestionale che
vada oltre il titolo".
"Oggi sappiamo bene- praseguiva l'Arci- che le poche, peraltro apprezzabili s'intenda, compagnie dialettali,
rappresentano
proprie.
una realtà che ben difficilmente
Leggiamo
dalla stampa
conferenze. Tali idee strampalate
fare cultura, e soprattutto
per funzionare
può pensare di mantenere un teatro del genere con risorse
di improbabili
dimostrano
'spettacoli
scenici' e cinematografici,
di balletti
(I?I) e
lo totale assenza di un barlume di idee di cosa significa oggi
di cosa significa il mantenimento
dei costi e delle strutture.
Il "Teatro dei Dialetti"
richiede che il Comune preveda ed eroghi ingenti risorse che oggi in tempo di tagli imminenti
è poco più che fantasia o follia. Ci auguriamo sin d'ora che chi avrà in mano le sorti del governo locale nel
2012 avrà il buon senso di non sperperare ulteriori risorse pubbliche in progetti che non stanno in piedi".
Gli assessori Aiello e Marini, facenti parte di una giunta di centro-destra
erede di quella che aveva iniziato il
progetto replicarono:
"Non possiamo abbandonare un cantiere aperto in mezzo alla città. Una volta conclusi i lavori apriremo un
tavolo di confronto per creare una stagione culturale ad hoe". E' quanto affermano Giorgio Aiello, assessore
ai Lavori Pubblici, e Moria Marini, assessore alla Cultura, rispondendo all'intervento dell'Arci sul teatro dei
Dialetti. "Comprendo quanto afferma l'Arci - afferma Aiello - anche io in un momento
di difficoltà
economica come quello attuale avrei preferito spendere i soldi destinati al teatro per realizzare scuole e asili,
ma ritengo che non si possa abbandonare un cantiere aperto in mezzo alla città. Questa struttura era stata
pensata e iniziata in un momento ben diverso da quello attuale, in cui il mondo culturale ed economico
erano in crescita. Ora ritengo che la cosa migliore sia quella di portarla a termine e valutare attentamente
il
suo utitizzo".
lo non conosco bene la realtà delle compagnie teatrali dialettali di Parma, mi sono informata su internet e da
miei parenti che seguono queste rappresentazioni,
di dilettanti
tutti mi hanno confermato
che si tratta di piccoli gruppi
che di solito si esibiscono in oratori, circoli e piccoli spazi, per beneficenza o con un biglietto
meno costoso di quello di un cinema. Per quanto ne so' una sala da 600 posti per loro sarebbe ben difficile
da gestire con costi che supererebbero
gli incassi.
E' anche vero che a Parma ci sono altre compagnie di attori comici e melodrammatici,
teatri di dimensioni
piu' modeste che spesso sono mezzi vuoti, sinceramente
sia sensato, ma mi fanno riflettere
un momento
ma ci sono anche altri
non so' giudicare se il progetto
"questa struttura era stata pensata e iniziata in
le parole dell'Ass.Aiello
ben diverso da quello attuale" pare ammettere
che l'idea era sproporzionata
rispetto
alle
esigenze della realtà di Parma, e sembra portare avanti l'idea di finire l'opera per poi sperare di trovarle un
utilizzo.
Per approfondire
compagnie
meglio
dialettali:
l'argomento,
sono riuscita
a contattare
Il Sig. Claudio Cavazzini conosciuto
due componenti
di
due differenti
attore della Famja Pramzana e Giacomo Tebaldi
della compagnia i Pramzan ariòs.
A queste persone ho rivolto le seguenti domande:
1) siete stati contattati dal Comune quando si e' decisa la costruzione del teatro?
"Il terreno su cui è stato edificato tale teatro era di proprieta'
ha la proprieta'
dell'edificio
di un certo Sig. Alessandrini,
posto accanto, il circolo dei Dipendenti
Comunali,
mentre il comune
dove vi era una sorta di
grande tendone, chiamato "teatro tenda", diventato poi la sede di diverse compagnie dialettali.
viene fuori l'esigenza di creare un luogo adeguato a questo tipo di rappresentazioni
vera intitolazione
doveva essere:
"Il Teatro della cultura popolare"
intitolato
E' da qui che
e non solo. All'origine
a Giovannino
la
Guareschi,
quindi un luogo dove venivano rappresentate anche altri tipi di spettacoli. Questo teatro doveva avere anche
un'arena estiva in modo da renderlo
Carletto Nesti, fondatore
fruibile
tutto
l'anno. Tale idea e progetto
con il sindaco Ubaldi del partito
"Civilta'
venne a conoscenza solamente una volta approvato il progetto."
Parmigiana".
era nato dall'allora
La nostra compagnia
Ass.
ne
2) Tale teatro ha una capienza di circa 600 posti, ritenete che sia proporzionato
all'esigenza della vostra
compagnia e delle altre compagnie locali?
"Le compagnie dialettali sono composte da attori dilettanti
spettatori,
diversamente,
raccolgono circa 130 - 140
si scende sotto i 100. E' stata un'eccezione la commedia "Peppino Verdi" messa in
scena da noi al Teatro Regio, dove si è registrato
particolare,
che ad una "prima"
il tutto esaurito,
un po' vuoi per il luogo estremamente
un po' per attirare spettatori il prezzo del biglietto era estremamente
fatto appello ad una convenzione
particolare
per pagare l'affitto
popolare. Inoltre avevamo
del teatro al 50% : cioe' invece di dare al
comune S.OOOEne abbiamo dati 4.000."
3) Secondo lei, come si puo' gestire un teatro di dimensioni tali senza contributi
"E' impossibile.
pubblici?
Per fare recitare personaggi famosi servono parecchi soldi, ti faccio un esempio:
nel 1994
quando al teatro Pezzani (sempre a Parma) ha recitato Claudia KolI per due sere ha voluto un cachet di 15
milioni di lire.
Alle persone, facendo una media di 300 spettatori,
quindi devi fare pagare un prezzo del biglietto altissimo
e "n'ti ha cat migà" (non li trovi) . I teatri sono sempre vissuti grazie ai contributi
pubblici. Adesso come
adesso, non ho proprio idea di chi potrebbe gestire una cosa simile e cosa farne. Certo chi ci ha lavorato fino
adesso potrebbe continuare a finanziare l'opera per ultimarla , ma poi la gestione è un'altra cosa. Il gestore
dovrebbe assumere il personale,
guardarobieri
minimo tre persone fisse, inoltre servono macchinisti, elettricisti,
Per esempio al Teatro Regio, durante la rappresentazione
persone,
cassieri,
ecc. Per tenere in piedi un teatro simile servono come minimo circa 500 - 600 € al giorno.
di un'opera servono solo per le maschere
ben 22
e ognuna di questo costa circa 100€ . Qualcuno ha proposto, se mai dovesse essere ultimato,
dare la gestione alla Fondazione Teatro Regio, dove lo stesso personale puo' lavorare in entrambi
contenendo
i costi.
rappresentazione
Inoltre
per i teatri
che hanno
una capienza
superiore
ai 500 posti
di
i teatri
per ogni
serve sempre una squadra di tre vigili del fuoco."
4) Perche' i lavori non sono stati portati a termine?
"parchà jen fnì i sood" ( perche' erano finiti i soldi) e non c'era piu' la volontà.
Si era partiti da €2.500.000,OO e si e' arrivati a €7.000.000,OO. Ne mancano ancora €1.500.000,OO, per gli
impianti
elettrici,
le poltrone
scrani" ( non ci sono le sedie)
che ognuna ha un costo di circa 400 - 500 €. owiamente
5) Sapete se l'attuale amministrazione
pensa di portarlo a termine?
"Nel maggio 2012 in occasione delle elezioni amministrative
ottenuto
un incontro
"an ghe gnaca al
e non è stata provata l'acustica."
noi come compagnia
con tutti i candidati Sindaci, e nel piano quinquennale
abbiamo
chiesto ed
di Pizzarotti non c'e' niente
riguardo al teatro, nonostante fosse molto vicino al dialetto, tant'e' che per un certo periodo ha recitato con
noi, il teatro dei dialetti non era nei suoi programmi."
AI termine di questa chiacchierata il Sig. Cavazzini mi ha salutata con:
"Speréma d'arvirol,
se t'ghè bisogna'
ciàma pùr !!! e comunque
Nèè
"Vrèmoss
bén e tgnèmoss vist"
( Speriamo di aprirlo, se hai bisogno chiama pure! E comunque Vogliamoci bene e teniamoci visti)
Anche il rappresentante
dell'altra compagnia dialettale "I pràmzan ariòs" Giacomo Tebaldi dice chiaramente
che nessuno di loro era mai stato contattato e "nessuno ha mai chiesto il nostro parere per un'opera simile".
Alla seconda domanda ha risposto:
"E' assolutamente
sproporzionato.
prime rappresentazioni
per lo piu' e' sempre
Solitamente
raggiungiamo
recitiamo nei teatri degli oratori o qualcosa di simile e alle
circa 140 persone. Noi siamo una compagnie di dilettanti
ad offerta. Inoltre non riteniamo
e il biglietto
adeguato il luogo dove e' stato costruito:
e' in una
posizione centrale dove, i parcheggi a righe blu sono riservati ai residenti. Se mai per una rappresentazione
si dovesse raggiungere il tutto esaurito,
gli spettatori non saprebbero dove lasciare l'auto, minimo 250 auto,
lì sono un bel problema."
3) "Per quanto riguarda la gestione,
gestione
e sopportare
non ne ho la piu' pallida idea, non so chi
da privato tali spese. Non sappiamo
neppure
potrebbe
prenderlo
se mai verra' terminato,
in
essendo
diventata un'opera secondaria."
4) "Non è stato ultimato
perche' i costi sono praticamente
bisogna fare tutto l'interno:
impiantistica,
triplicati,
e ne mancano ancora un bel po':
attrezzature ecc."
5) "Non abbiamo avuto sentore che ci sia la volonta' politica di portarlo a termine questo è un gran peccato."
E anche in questo caso, la chiaccherata si è conclusa con un bel: "Sperèma ben e che al sèrvissà a quel l"
(speriamo bene e che serva a qualcosa).
Ad oggi il teatro non è finito ed è abbandonato.
Il motivo è difficile
da capire, in effetti il fabbricato
esternamente
è terminato,
dalle fotografie
che sono
riuscita a trovare su internet risalenti al 2012 anche gli interno sono a buon punto, ed almeno sulla carta i
soldi necessari alle ultime forniture
Per avere informazioni
all'attuale
erano stati stanziati, cosa non ha funzionato?
ho interpellato
il geom. Responsabile dei lavori, al Sindaco Federico Pizzarotti e
Ass. alla Cultura Ferraris, l'unica che mi ha risposto:
"la creazione di un teatro dei dialetti non è attualmente
stata inserita all'interno
del piano triennale
delle
opere pubbliche del comune di Parma.
la priorità è stata data ad altre azioni quali interventi di manutenzione
straordinaria
di teatri di proprietà
comunale (Teatro Regio, Teatro Due e Teatro delle Briciole) che attendono da anni adeguamenti
legge ed ospitano importanti
realtà di produzione teatrale di riferimento
operanti. A mio parere un nuovo edificio teatrale nel sistema territoriale
nazionale e internazionale
necessari al completa mento e contemporaneamente
già
non era necessario o meglio il
progetto andava in ogni caso inquadrato prima di procedere alla progettazione
Ora si sta comunque procedendo a valutare con l'impresa costruttrice
a norma di
della struttura.
i termini, economici e funzionali,
lavorando sulla costruzione di un modello di gestione e
contenuti sostenibile e significativo.
Le realtà dialettali per loro stessa natura e costituzione
di sostenere gli oneri e la programmazione,
(associazioni amatoriali)
non possono essere in grado
ma più in generale la domanda del pubblico.
Un'ipotesi potrebbe essere quella di un "teatro della cultura europea e contemporanea"
tipo internazionale
(ospitalità) tenuto conto della presenza sul territorio
numerose aziende con lavoratori provenienti
con una proposta di
di realtà come Efsa o di altre
da tutto il mondo e più in generale di comunità di diverse
provenienze.
Si tratta di un'idea embrionale
ma che potrebbe suscitare interesse in quanto mancante in città."
Una curiosità
Mi ha colpito un elevato numero di delibere che tra il marzo 2007 ed il dicembre 2009 hanno assegnato
incarichi
per consulenze
professionali
esterne per seguire i lavori del teatro, con un importo
totale di
€197.888, "stante l'attuale e persistente carenza di organico e la considerevole mole di lavoro che grava sul
settore lavori pubblici ove non è possibile reperire personale tecnico in grado di potere assolvere alle funzioni
relative all'incarico
in
oççetto", si tratta di quasi €100.000 all'anno, ma il Comune non spendeva meno se si
assumeva un tecnico sia pure a tempo determinato?
COMUNE DI PARMA
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TERRITORIO
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TEATRO O
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Infatti nel marzo 2012 si presenta
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(
tratte dal "Repubblica Parma.it")
Delibera 352/25, autorizza la spesa di €370.500 per "attrezzare lo platea con un
congruo numero di sedute, comode, rec/inabili, rivestite in tessuto, nonché altre
attrezzature per i camerini, quali poltroncina, appendiabiti e specchi•••
In/atti •••"an ghe
gnaea al scranl" ( non ci sono le sedie)