Corso di Formazione “Una Rete per crescere insieme. Web: opportunità, rischi, uso consapevole. Scuola e Famiglia di fronte ai new media” ( parziale sintesi del percorso a cura della segreteria dell’Associazione Genitori Pesenti non rivista dai relatori) I tre incontri organizzati dall’Ufficio Scolastico Territoriale avevano come obiettivo quello di dare ai genitori, ai docenti e agli studenti le informazioni necessarie sui rischi, pericoli ma anche sull’utilità di questi media per educare i figli all’uso consapevole del web, non in termini di competenze, perché come “ Nativi digitali” sono sicuramente molto più emancipati rispetto agli adulti “Immigrati digitali” nell’uso dei social network (internet- face book- ecc.) ma proprio per non demonizzarne l’utilizzo, i genitori devono essere “i timonieri” del virtuale affinché, per i ragazzi, non diventi un fine ma uno strumento. Sono intervenute persone autorevoli, Prof. Giuseppe Romano docente di letteratura e creazione di testi interattivi dell’Università Cattolica di Milano, docenti dell’ Istituto Galli di Bergamo che ha vinto il concorso nazionale sul cyber bullismo di Treviso, Dott. Beppe Manzi regista, ha girato un film documentario sul bullismo con gli studenti dell’Istituto Sarpi, rappresentanti delle Associazioni genitori, Dirigenti Scolastici, la Polizia Postale, l’Associazione Terre des Hommes. Va sottolineato che i ragazzi conoscono la tecnologia ma hanno scarsa conoscenza dei rischi, a tale proposito è opportuno mettere in evidenza alcune situazioni che gli agenti della Polizia Postale riscontrano quotidianamente e tal volta con risvolti pesanti per i ragazzi ma anche per i genitori. La pedofilia è uno dei reati più frequenti ed Internet è il canale dove i pedofili adescano i ragazzi nascondendosi dietro un falso profilo e con una banale richiesta di incontro il ragazzo accetta, perché si fida. Preservarli dai siti pedo-pornografici, nel caso si aprano dei link con materiale di questo tipo, mandare il link alla polizia postale che provvederà ad inserirlo in una blacklist ed oscurare il sito. Mai fotografare ragazzi/e e mettere in rete le foto senza il consenso , come denigrare le persone su internet, sono reati perseguibili penalmente. I ragazzi/e non hanno più pudore a mettere in mostra il proprio corpo per farsi dare come compenso una ricarica telefonica. Mai mettere in rete le tue generalità o la carta d’identità, qualcuno potrebbe usare i tuoi dati per acquistare o vendere prodotti a tuo nome. Su internet sembra tutto gratis, attenzione, chi ti permette di scaricare musica o film gratuitamente sono delle organizzazioni malavitose che non pagano i diritti d’autore e nello stesso tempo entrano con i virus nel tuo computer e ti rilevano le chiavi di accesso ai tuoi dati ed anche al tuo conto corrente. Non aprire mail se non conoscete chi ve le ha spedite. Adottare un antivirus efficiente e usare delle password con almeno 10 caratteri per aumentare la soglia di sicurezza. Parliamo tanto di computer ma non ci rendiamo conto che anche alcuni cellulari sono a tutti gli effetti dei computer e che i ragazzi corrono gli stessi rischi. Ci sono comunque dei vantaggi, quando l’uso è consapevole, utilizzare internet per i compiti o ricerche, contattare gli amici, ascoltare la musica, video collegarsi. Condividere con i ragazzi gli stessi interessi su internet, chiedere loro informazioni per risolvere i tuoi problemi sull’uso del computer, giocare con loro al computer sono modi per attivare la parent-control che sicuramente è necessaria e nello stesso tempo li rende più responsabili perché guidati nelle loro scelte. Nell’ultimo incontro è stato presentato il progetto NAVIGABUS degli istituti comprensivi di Zogno , di Fara Gera d’Adda e di Ciserano. Il progetto intende operare con azioni nel contesto della sicurezza informatica , la finalità principale e quella di progettare e implementare il “naviga bus”una piattaforma hardware/software, operata e gestita dalla rete di Istituzioni scolastiche partecipanti ma utilizzabile dall’esterno, che fornisca un efficace livello di protezione e sorveglianza alle attività di navigazione internet degli alunni. E’ intervenuta poi la referente dell’Osservatorio sulla Comunicazione Adolescenziale (OSCARV) nato a seguito della ricerca “Adolescenti tra piazze virtuali e piazze reali” per continuare a monitorare la comunicazione e la relazione tra piazza virtuale e pazza reale, sempre contemplando i due diversi approcci : qualitativo e quantitativo, ampliando il campione anche alla provincia di Bergamo. Le attività nell’anno 2012 hanno riguardato la consultazione con 5 focus groups: genitori, studenti, studenti della Consulta, educatori e docenti; interviste in piazze reali (Polaresco, Orio Center, Via XX Settembre, Monterosso) ed in piazze virtuali (face book) e la somministrazione online di un questionario a tutte le Scuole Superiori di Bergamo, a sei Scuole Superiori della Provincia e a dodici Scuole Medie di Bergamo e Provincia. Il referente dell’Università ,ha illustrato alcuni dati preoccupanti, anche se ancora parziali, dei risultati dei questionari : il 27% dei ragazzi rilascia fotografie a sconosciuti il 27% dei ragazzi prende accordi con sconosciuti il 25% dei ragazzi rilascia notizie private