Lezione 12

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Blanchard,
Macroeconomia
Una prospettiva europea,
Il Mulino di
2011
Prof.ssa
Maria Laura
Parisi, PhD; –[email protected];
DEM Università
Brescia
Capitolo I. Un Viaggio intorno al mondo
Corso di
Economia Politica
a.a. 2012/2013
LEZIONE 12
Laurea Magistrale in Giurisprudenza, UNIBS
Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
Il tasso di cambio reale se siete in UK e volete comprare beni
prodotti in un paese dell’UME…
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
E quello se siete in Italia e volete comprare beni prodotti in US….
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
1.4. Dai tassi di cambio nominali ai tassi di cambio reali
Il tasso di cambio reale è costruito moltiplicando il prezzo
nazionale per il tasso di cambio nominale e dividendo per il
livello dei prezzi esteri:
EP
ε =
P
*
Un aumento del tasso di cambio reale si definisce apprezzamento
reale
Una diminuzione del tasso di cambio reale si definisce
deprezzamento reale
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
Il tasso di cambio reale:
Prezzo dei beni italiani in termini di beni USA
ε=EP/P*
Il tasso di cambio reale è un numero indice: la sua
costruzione avviene per mezzo dei deflatori del Pil.
Le variazioni, e non il livello del tasso di cambio reale,
hanno valore in termini assoluti.
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
Apprezzamento reale: variazioni
positive del tasso di cambio reale
Deprezzamento reale: variazioni
negative del tasso di cambio reale
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
Tassi di cambio reali e nominali nel Regno Unito
Il tasso di cambio reale e nominale di £ contro € si sono mossi insieme dal 1999
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
Tasso di cambio bilaterale
e tasso di cambio multilaterale
Tasso di cambio reale multilaterale: prezzo medio dei beni di una
nazione rispetto a quello di tutti i suoi partner commerciali.
Per misurare il tasso di cambio reale multilaterale è necessario
usare come pesi le quote dei flussi commerciali di questa nazione
con gli altri paesi
– dalle quote delle esportazioni si calcola il tasso di cambio
all’esportazione
– dalle quote delle importazioni si calcola il tasso di cambio
all’importazione
– si calcola la media delle quote di esportazioni e importazioni
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
La composizione geografica del commercio estero UK, 2008
Paese
Esportazioni (%)
Importazioni (%)
USA
14
8
Germania
11
13
Olanda
8
8
Irlanda
8
4
Francia
7
7
Belgio
5
5
Spagna
4
3
Italia
4
4
Svezia
2
2
Cina
2
7
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
2. I mercati finanziari in economia aperta
L’acquisto o la vendita di attività finanziarie estere comporta
l’acquisto o la vendita di valuta estera
La dimensione delle transazioni sul mercato delle valute è enorme
Nel 2005, ogni giorno il volume giornaliero di transazioni in valuta
estera nel mondo è stata di 4.000 miliardi di euro!
37% di queste transazioni coinvolgeva l’euro (circa 1600 miliardi),
86% il dollaro
La somma annua delle esportazioni ed importazioni dell’area
dell’euro nel 2007 è stata di 3.000 miliardi di euro…
pari a circa 8 miliardi di euro al giorno, lo 0,5% del volume totale
di transazioni giornaliere in euro sui mercati valutari
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
I mercati finanziari in economia aperta
Dunque la maggior parte delle transazioni in valuta estera non
è associata al commercio internazionale
(esportazioni/importazioni)
Ma è associata alla compravendita di attività finanziarie!
Inoltre, l’apertura dei mercati finanziari permette ad un paese di
registrare avanzi o disavanzi commerciali
L’apertura dei mercati finanziari comporta la possibilità di
diversificazione delle attività finanziare tra
•Domestiche ed estere
Un paese in disavanzo deve rendere conveniente per gli investitori
esteri detenere attività finanziarie nazionali (cioè prestare denaro!)
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Bilancia dei pagamenti UK, 2008
Voci positive (mld £)
Voci negative (mld £)
CONTO CORRENTE
Esportazioni
422
Importazioni
459
Bilancia commerciale (1)
-37
Redditi ricevuti
263
Redditi pagati
236
Redditi netti (2)
27
Trasferimenti netti ricevuti (3)
-14
Saldo di conto corrente (1)+(2)+(3)
-24
CONTO CAPITALE
Incremento attività finanziarie nazionali
detenute da non residenti
650
Incremento attività finanziarie estere
detenute da residenti
620
Saldo di conto capitale
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
La bilancia dei pagamenti
Le transazioni di un paese con il resto del mondo sono riassunte
in una serie di conti chiamati bilancia dei pagamenti:
conto corrente - le transazioni sopra la linea registrano tutti i
pagamenti da e verso il resto del mondo;
conto capitale – le transazioni sotto la linea registrano tutti gli
investimenti in attività finanziarie da e verso il resto del mondo.
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
Le transazioni SOPRA la riga registrano tutti i pagamenti da
e verso il resto del mondo
Tali transazioni sono chiamate transazioni di CONTO
CORRENTE
Le transazioni SOTTO la riga registrano i flussi di
capitale da e verso il resto del mondo
Tali transazioni sono dette transazioni in CONTO
CAPITALE (detti anche FLUSSI NETTI DI CAPITALE)
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
Conto corrente: bilancia commerciale
Le transazioni sopra la linea registrano tutti i pagamenti da e
verso il resto del mondo: transazioni di conto corrente
Sono perlopiù pagamenti in valuta che avvengono “in
contropartita” di una sottostante transazione reale: scambi
commerciali, redditi, trattati internazionali di cooperazione.
Nella pratica, la parte più rilevante sono le esportazioni nette
•Esportazioni comportano pagamenti (in valuta nazionale) da
parte del resto del mondo
•Importazioni comportano pagamenti (in valuta estera) verso il
resto del mondo
Il saldo di esportazioni – importazioni, sono le esportazioni nette
Chiamato anche bilancia commerciale
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
Conto corrente: altre voci e (dis)avanzo di conto corrente
L’altra componente sono i redditi da e verso il resto del mondo:
•Residenti ricevono pagamenti dal resto del mondo per i loro
redditi all’estero: investimenti in attività finanziarie, immobili,
redditi da lavoro…
•Viceversa, i residenti all’estero ricevono pagamenti verso il
resto del mondo, per i loro redditi nazionali: investimenti in
attività finanziarie, immobili, redditi da lavoro…
Altra voce è il saldo dei trasferimenti netti: sono aiuti
economici che i paesi danno e ricevono (d)all’estero
Es. in virtù di trattati internazionali di cooperazione economica
Tipicamente, paesi G7 danno aiuti economici
Somma dei pagamenti da (positivi) e verso (negativi) il resto del
mondo è avanzo (+) o disavanzo (-) di conto corrente
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
Conto capitale
UK nel 2008 ha avuto un disavanzo di conto corrente di 24 mld
di £, pari al 5.4% del suo PIL (dovuto soprattuto ad una bilancia
commerciale negativa per 37 mld di £)
Come ha fatto a finanziare questo disavanzo?
Attraendo flussi di capitale dall’estero! In particolare…
I flussi di capitale dall’estero (positivi) per sottoscrivere
attività finanziarie nazionali devono essere maggiori
dei flussi di capitale verso l’estero (negativi) per sottoscrivere
attività finanziarie estere
Le transazioni sotto la linea registrano tutti gli investimenti in
attività finanziarie da e verso il mondo.
Aumento netto dell’indebitamento netto con l’estero di un
paese è detto avanzo di conto capitale (flusso netto di capitale)
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
Conto corrente, di capitale e bilancia dei pagamenti
L’idea generale è che un disavanzo di conto corrente richiede
un avanzo di conto capitale, e viceversa!
Naturalmente nella realtà l’economia non funziona secondo rigide
“leggi naturali”
Innanzitutto, nella pratica, le statistiche dei saldi di conto corrente
e capitale non sono quasi mai uguali!
La discrepanza statistica definisce la differenza esistente tra il
saldo del conto corrente e il saldo del conto capitale.
Ma più nella sostanza, differenze tra i due avanzi si rifletteranno
in variazioni dei tassi di cambio: ad esempio
se l’avanzo di conto capitale non compensa completamente un
disavanzo di conto corrente, vuol dire che la domanda di valuta
nazionale è debole (a quei tassi di interesse): deprezzamento
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
La scelta tra attività finanziarie nazionali e estere
Devo decidere se investire in
•Titoli italiani (in euro) che danno un tasso di interesse i
•Titoli USA (in dollari) che danno tasso di interesse i*
Per ogni euro investito in titoli italiani ottengo (1+i) euro
Per investire in titoli USA devo comprare dollari al tasso di
cambio Et
Per ogni euro ottengo Et dollari, tra un anno mi trovo Et(1+i*)
dollari
Poi però me li devo riconvertire in euro!
Dividendo gli Et(1+i*) dollari
per il tasso di cambio euro-dollaro tra un anno!
Tasso di cambio tra un anno posso solo stimarlo: Et+1(e)
Devo formulare delle aspettative anche sull’andamento del tasso
di cambio atteso
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Blanchard, Scoprire la macroeconomia, vol. I, Il Mulino 2005
Capitolo 1. Un viaggio intorno al mondo
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
Il principio della parità scoperta dei tassi di interesse
E’ una condizione di (non) arbitraggio:
Mercati efficienti dovrebbero poter speculare fino a che sono
indifferenti rispetto ai due titoli ...
Titoli EU e US dovrebbero avere lo stesso rendimento atteso!
 E 
(1 + i ) = (1 + i ) 

E 
*
t
e
t
t
t +1
1+i = (1+i*) E/E(e)
1+i = (1+i*) / (E(e)/E)
1+i = (1+i*) / ((E(e)/E) -1 +1)
1+i = (1+i*) / (1+ (E(e) – E)/E)
(1 + i )
(1 + i ) =
[1 + ( E − E ) / E )]
*
t
t
e
t +1
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t
t
Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
(1 + i )
(1 + i ) =
[1 + ( E − E ) / E )]
*
t
t
e
t +1
t
t
Ricordate l’approssimazione per cui (1+x)/(1+y) ≈ 1 + x – y
Applicatela al lato destro dell’equazione e trovate
(1+i*) / (1+ (E(e) – E)/E) = 1 + i* - (E(e) – E)/E)
Adesso uguagliatelo al lato sinistro e
1 + i = 1 + i* - (E(e) – E)/E)
Eliminando 1 da entrambi i lati….
e
E
*
t +1 − Et
it ≈ it −
Et
Il tasso di interesse dei titoli nazionali deve essere uguale al tasso
di interesse estero meno il tasso di apprezzamento atteso della
moneta nazionale
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
Principio della parità scoperta dei tassi di interesse
e
−E
E
i ≈i −
*
t
t +1
t
E
t
t
Affinché i titoli nazionali ed esteri abbiano lo stesso rendimento
atteso, il tasso di interesse nazionale deve essere uguale al tasso
di interesse estero
meno il tasso di apprezzamento atteso della moneta interna
(oppure, meno il tasso di deprezzamento atteso della moneta
estera)
Quindi, se E = E allora i = i
Naturalmente, l’ipotesi che gli investitori finanziari tengano
soltanto i titoli con tasso di rendimento atteso più elevato ignora:
- i costi di transazione;
- l’esistenza di diverse avversioni verso il rischio.
*
e
t +1
t
t
t
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
Quindi se siete investitori in UK e guardate anche ai titoli in US…
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Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
Scegliamo titoli britannici o titoli americani? Siamo in UK!
•
•
•
•
•
Supponiamo che i* = 1% ad un anno in US
Nel Regno Unito, i = 2% ad un anno
Quali titoli vorreste tenere?
Dipende!
Se ci attendiamo che il tasso di cambio
sterlina/dollaro si riduca l’anno prossimo (la
sterlina si deprezza sul dollaro e viceversa) per
es. dell’1%, cioé (Et+1(e)-Et)/Et = -1%
• Allora applicando la formula, 2% = 1% - (-1%)
• I britannici saranno indifferenti tra i due titoli!
Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
Scegliamo titoli britannici o titoli americani? Siamo in UK!
• Se invece ci attendiamo che la sterlina si deprezzi rispetto
al dollaro di più dell’1%, per es. del 2%, allora
• (Et+1(e)-Et)/Et = -2%
e
• 2% < 1% - (-2%) = 3%
−E
E
i ≈i −
*
t
t
t +1
t
E
t
• E’ più conveniente tenere titoli americani! Avrete meno
dollari fra un anno, ma varranno di più in termini di
sterline!
• Gli USA registreranno flussi di capitale netti positivi, cioè
un avanzo in conto capitale nella loro bilancia dei
pagamenti! … perché i residenti britannici vorranno
acquistare attività finanziarie americane.
Blanchard, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011
Capitolo VI. L’economia aperta
Tassi di interesse nominali in US e UK dal 1970
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