L`Africa - P.Branchina

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O C E A N O
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PARTE 5
AFRICA POLITICA
L’Africa
45°
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90°
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45°
A T L A N T I C O
Isole
Azzorre
(Portogallo)
Arcipelago
di Madeira
MAROCCO
(Portogallo)
(Spagna)
Fès
TUNISIA
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TRIPOLI
Béchar
Marrakech
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Isole Canarie
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Costantina TUNISI
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Casablanca
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30°
EGITTO
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BRAZZAVILLE
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ZIMBABWE
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(Francia)
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Lago
Kariba
Walvis Bay
MORONI
Mayotte
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ZAMBIA
LUSAKA
(R. Unito)
COMORE
MALAWI
Ndola
Huambo
Sant’Elena
Tropico del Capricorno
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Chisimaio
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O C E A N O
MOGADISCIO
KENYA
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UGANDA
Lago
Tanganica
Mbuji-Mayi
Benguela
SOMALIA
KAMPALA
Kisangani
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(R. Unito)
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(Angola)
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DEMOCRATICA KIGALI
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BANJUL
Tropico del Cancro
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Tamanrasset
DAKAR
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IL CAIRO
Nilo
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Occidentale
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Alessandria
Bengasi
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(Spagna)
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Napula
MOZAMBICO
Beira
ANTANANARIVO
MAURIZIO
PORT LOUIS
MADAGASCAR
Riunione
BOTSWANA
(Francia)
GABORONE
PRETORIA
MAPUTO
Johannesburg
MBABANE SWAZILAND
LESOTHO
MASERU
SUDAFRICA
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Durban
O C E A N O
CITTÀ DEL CAPO
Port Elizabeth
CAPO VERDE
15°
PRAIA
SENEGAL
0
500
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L’Africa
I N D I A N O
1000
km
0°
15°
Egitto
Libia
Marocco
Stati dell’Africa
del Nord
30°
Senegal
Costa d’Avorio
Nigeria
Congo
Etiopia
45°
60°
Kenya
Tanzania
Stati sub-sahariani
Sudafrica
© 2010 RCS Libri S.p.A., Bompiani - Garrè, Lanza, Merlo, Nano - Il mondo in rete - Continenti e stati
PARTE 5
L’Africa
2
Africa del Nord
Egitto
EGITTO
Capitale Il Cairo (11 128 000 ab.)
(2005)
Superficie 1 001 449 kmq
Popolazione 74 030 000 ab.
(2007)
Densità 74 ab./kmq
Forma istituzionale repubblica
Anno di formazione 1922
Crescita demografica 2%
Mortalità infantile < 5 anni 35‰
PIL pro capite 1 739 $
Tasso di analfabetismo 28%
ISU 0,708 (112° posto)
Libia
LIBIA
Capitale Tripoli (2 098 000 ab.)
(2005)
Superficie 1 775 000 kmq
Popolazione 6 160 000 ab.
(2007)
Densità 3 ab./kmq
Forma istituzionale repubblica
socialista
Anno di formazione 1969
Crescita demografica 2%
Mortalità infantile < 5 anni 18‰
PIL pro capite 9 372 $
Tasso di analfabetismo 16%
ISU 0,818 (56° posto)
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PARTE 5
L’Africa
3
Marocco, paese di squilibri ed
emigrazione
In Marocco sono comprese due città ancora
sotto la sovranità spagnola: Ceuta e Melilla,
sulla costa mediterranea. Sono circondate da
un muro per impedire ai marocchini privi di
permesso di entrarvi. Nel Sud si estende l’ex
Sahara spagnolo, annesso tra il 1976 e il 1979:
la comunità internazionale non riconosce la
sovranità marocchina su quel territorio e gli
abitanti hanno proclamato la Repubblica Saharawi. L’Onu ha previsto un referendum ma
il governo di Rabat continua a rimandarlo
per paura di perderlo.
Il territorio comprende tre regioni: la pianura; la regione dell’Atlante; il tavolato del Sahara, attraversato dal fiume Draa (km 1200).
Nel corso dei secoli l’importanza delle tre
regioni è mutata. In passato l’Atlante era la
zona più densamente popolata, grazie al clima umido, ai suoli coltivabili anche se ripidi,
alla più facile difesa contro gli attacchi sferrati dal mare. I vecchi centri, come Meknes,
Fes e Marrakech svolgono oggi una funzione
turistica e i rilievi sono importanti per l’alpinismo. Il deserto era la regione dei nomadi
che con le loro carovane portavano oro e
schiavi dall’Africa Nera. Oggi è un’area marginale nell’economia del paese anche se vi
sono alcuni centri per l’estrazione dei fosfati.
La costa è la regione più prospera perché
garantisce i contatti con il Nord del mondo.
A Tangeri approdano le decine di traghetti che quotidianamente collegano Spagna e
Marocco. L’importanza di questa città crescerà quando sarà terminata la costruzione
del porto di smistamento per container, che
MAROCCO
Capitale Rabat (1 623 000 ab.)
(2004)
Superficie 458 730 kmq
Popolazione 30 792 000 ab.
(2007)
Densità 67 ab./kmq
Forma istituzionale monarchia
costituzionale
Anno di formazione 1956
Crescita demografica 1,4%
Mortalità infantile < 5 anni 37‰
PIL pro capite 2 389 $
Tasso di analfabetismo 48%
ISU 0,646 (126° posto)
diventerà il più grande del Mediterraneo. Casablanca, la città più popolata, è la capitale
economica del paese grazie allo sviluppo industriale (produzioni chimiche, siderurgiche,
tessili e alimentari). Agadir, il porto più meridionale, ospita fabbriche per la lavorazione
del pescato: la pesca è infatti un’attività redditizia grazie all’incontro di correnti marine
fredde e calde nelle acque rivierasche.
Il sottosuolo è ricco di fosfati, ferro, rame
ma scarseggiano le fonti di energia. Sono
stati individuati alcuni giacimenti di idrocarburi lungo la costa meridionale dell’Atlantico ma il loro sfruttamento non è ancora
iniziato. Per la presenza di risorse minerarie,
il basso costo della forza lavoro, la limitata
legislazione ambientale numerose imprese
straniere hanno aperto stabilimenti tessili,
agroalimentari e chimici ma, ciò nonostante,
la disoccupazione è diffusa, specialmente tra
i giovani. Per questo, fin dagli anni Settanta,
milioni di marocchini sono emigrati in Europa.
L’agricoltura incontra difficoltà per l’aridità
e la morfologia e non garantisce l’autosufficienza alimentare.
Gli altri stati della regione
Sudan: è lo stato africano più vasto, attraversato da sud verso nord dal Nilo, sulle cui
rive si addensa la maggior parte della popolazione. A nord domina il Sahara; nel centro
le precipitazioni estive permettono lo sviluppo della savana; nel sud le piogge equatoriali
alimentano la foresta pluviale. In questi ambienti così diversi vivono popoli che seguono
religioni differenti (cristiani e animisti a sud,
islamici a nord) e la loro convivenza è difficile. Negli ultimi anni il paese è stato travolto
da una drammatica guerra civile, che alimenta un flusso di profughi ma non impedisce lo
sfruttamento petrolifero nel Darfur, ad opera di imprese cinesi. Sempre cinesi sono le
imprese che stanno modernizzando le vie di
comunicazione.
Il Sudan, il paese più povero del Nord Africa,
presenta caratteri demografici ed economici
molto simili a quelli dell’Africa Nera.
Tunisia: è il piccolo stato del Nord Africa e il
più vicino all’Italia: 140 km separano il capo
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PARTE 5
L’Africa
4
Algeria: dall’indipendenza fino al 1991 il
paese ha avuto un’economia parzialmente
pianificata; oggi è in una fase di transizione
verso il libero mercato. Il Sahara occupa
circa l’80% del territorio e ha un sottosuolo
molto ricco di idrocarburi, ferro e manganese. Gli idrocarburi sono esportati in Europa
mediante un lungo oleodotto che attraversa
il Mediterraneo.
La costa è la regione più umida e urbanizzata. Le città principali sono Algeri, Orano,
Annaba. Esse svolgono funzione industriale
grazie alle fabbriche costruite dallo Stato
con i proventi delle esportazioni petrolifere,
ma anche da imprese straniere come la Fiat.
Sulla costa sono presenti anche vaste zone
coltivate, la cui produzione non soddisfa il
mercato interno.
Bon dalla Sicilia. Comprende alcune isole,
tra cui Djerba molto famosa come località turistica. Attrattiva turistica sono anche i resti
archeologici della dominazione romana.
I maggiori centri sono sulla costa: la capitale, Biserta, Sfax, Gabes; in crescita è Zarzis,
scelta come Zona Franca, dove gli investitori
stranieri beneficiano di agevolazioni fiscali. La Tunisia esporta all’Unione europea (il
principale partner commerciale) primizie,
idrocarburi, fosfati e importa tecnologia, cereali e manufatti industriali.
Principali produzioni minerarie
Marocco
Fosfati (1000 t) 2006
2 740 Decimo
145 000
Algeria
90 477 Secondo produttore africano
Libia
83 842 Terzo
Mondo
Metano (ml mc) 2006
8 400 Quinto
Egitto
Mondo
Petrolio (1000 t) 2006
25 300 Terzo produttore nel mondo
Tunisia
3 660 204
Algeria
84 500 Primo produttore africano
Egitto
44 800 Secondo
Mondo
Mauritania: per il territorio quasi totalmente desertico, il paese ha un grave deficit alimentare e dipende dagli aiuti della Banca
Mondiale. Possiede giacimenti di ferro, rame
e oro, le cui risorse sono esportate grezze.
Importante è la pesca d’alto mare.
2 865 300
(Fonte: CAD 2008.)
Dati a confronto
capitale
(abitanti)
superficie
km2
popolaz.
2007
densità
ab. / km2
crescita
demografica
% 2001-2006
PIL
pro capite
$ USA 2007
mortalità
infantile
<5 anni
‰
analfabetismo
%
ISU
Mauritania
Nouakchott
(637 000)
1 030 700
3 070 000
3
3
931
125
49 0,550 (137°)
Algeria
Algeri (3 200 992)
2 381 741
34 460 000
14
1,5
3 825
38
30 0,733 (104°)
Tunisia
Tunisi (1 996 000)
164 150
10 225 400
62
0,9
3 398
23
25,7
0,766 (91°)
Sudan
Khartoum
(4 518 000)
2 503 890
37 239 000
15
2
490
89
39
0,526 (147°)
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