45° 30° 0° 15° O C E A N O 45° 15° E U R 30° O P PARTE 5 AFRICA POLITICA L’Africa 45° 60° 75° 90° A 45° A T L A N T I C O Isole Azzorre (Portogallo) Arcipelago di Madeira MAROCCO (Portogallo) (Spagna) Fès TUNISIA e d i t e r r a n e o TRIPOLI Béchar Marrakech 30° Isole Canarie M Costantina TUNISI Melilla RABAT Casablanca M a r ALGERI Ceuta (Spagna) A A L G E R I A al-Ayoune L I B I A Sebha 30° EGITTO M a R o s Nouadhibou s MAURITANIA M A L I Timbouctou N I G E R Agadez r SENEGAL TOGO BEN IN SÃO TOMÉ REPUBBLICA CENTRAFRICANA CAMERUN Douala BANGUI Ub a n YAOUNDÉ GUINEA EQUAT. GABON CONGO d i Co n G o l f o G u i n e a BRAZZAVILLE Mombasa VICTORIA DODOMA Dar Es Salaam SEICELLE on ANGOLA Lago Niassa Lubumbashi HARARE ZIMBABWE WINDHOEK NAMIBIA A T L A N T I C O Ora n ge 30° (Francia) Z Lago Kariba Walvis Bay MORONI Mayotte LILONGWE ZAMBIA LUSAKA (R. Unito) COMORE MALAWI Ndola Huambo Sant’Elena Tropico del Capricorno NAIROBI 0° Chisimaio C Namibe O C E A N O MOGADISCIO KENYA TA N Z A N I A si be am 15° UGANDA Lago Tanganica Mbuji-Mayi Benguela SOMALIA KAMPALA Kisangani Kananga LUANDA (R. Unito) 15° go Ascensione en GIBUTI Lago Turkana BUJUMBURA (Angola) Ad Diredaua Juba REPUBBLICA RWANDA Lago Vittoria DEMOCRATICA KIGALI DEL CONGO BURUNDI KINSHASA Cabinda i o d ETIOPIA gi Mbandaka LIBREVILLE go 0° ABUJA MALABO ˜ TOMÉ SAO E PRÍNCIPE GIBUTI ADDIS ABEBA NIGERIA PORTO NOVO Lagos LOMÉ Equatore N’DJAMENA lf Go lo Abidjan ACCRA S U D A N Al-Fashir Ni A LIBERIA AN MONROVIA YAMOUSSOUKRO Kano Ni g er GH BISSAU OUAGADOUGOU GUINEA GUINEA BISSAU CONAKRY SIERRA COSTA FREETOWN LEONE D ʼ A V O R I O Lago Ciad ERITREA ASMARA rro zzu BURKINA FASO BAMAKO KHARTOUM C I A D NIAMEY lo A Ni e Nig 15° o NOUAKCHOTT BANJUL Tropico del Cancro r Lago Nasser Tamanrasset DAKAR GAMBIA A IL CAIRO Nilo Sahara Occidentale I Alessandria Bengasi Giza (Spagna) S 1 15° Napula MOZAMBICO Beira ANTANANARIVO MAURIZIO PORT LOUIS MADAGASCAR Riunione BOTSWANA (Francia) GABORONE PRETORIA MAPUTO Johannesburg MBABANE SWAZILAND LESOTHO MASERU SUDAFRICA 30° Durban O C E A N O CITTÀ DEL CAPO Port Elizabeth CAPO VERDE 15° PRAIA SENEGAL 0 500 DAKAR 15° L’Africa I N D I A N O 1000 km 0° 15° Egitto Libia Marocco Stati dell’Africa del Nord 30° Senegal Costa d’Avorio Nigeria Congo Etiopia 45° 60° Kenya Tanzania Stati sub-sahariani Sudafrica © 2010 RCS Libri S.p.A., Bompiani - Garrè, Lanza, Merlo, Nano - Il mondo in rete - Continenti e stati PARTE 5 L’Africa 2 Africa del Nord Egitto EGITTO Capitale Il Cairo (11 128 000 ab.) (2005) Superficie 1 001 449 kmq Popolazione 74 030 000 ab. (2007) Densità 74 ab./kmq Forma istituzionale repubblica Anno di formazione 1922 Crescita demografica 2% Mortalità infantile < 5 anni 35‰ PIL pro capite 1 739 $ Tasso di analfabetismo 28% ISU 0,708 (112° posto) Libia LIBIA Capitale Tripoli (2 098 000 ab.) (2005) Superficie 1 775 000 kmq Popolazione 6 160 000 ab. (2007) Densità 3 ab./kmq Forma istituzionale repubblica socialista Anno di formazione 1969 Crescita demografica 2% Mortalità infantile < 5 anni 18‰ PIL pro capite 9 372 $ Tasso di analfabetismo 16% ISU 0,818 (56° posto) © 2010 RCS Libri S.p.A., Bompiani - Garrè, Lanza, Merlo, Nano - Il mondo in rete - Continenti e stati PARTE 5 L’Africa 3 Marocco, paese di squilibri ed emigrazione In Marocco sono comprese due città ancora sotto la sovranità spagnola: Ceuta e Melilla, sulla costa mediterranea. Sono circondate da un muro per impedire ai marocchini privi di permesso di entrarvi. Nel Sud si estende l’ex Sahara spagnolo, annesso tra il 1976 e il 1979: la comunità internazionale non riconosce la sovranità marocchina su quel territorio e gli abitanti hanno proclamato la Repubblica Saharawi. L’Onu ha previsto un referendum ma il governo di Rabat continua a rimandarlo per paura di perderlo. Il territorio comprende tre regioni: la pianura; la regione dell’Atlante; il tavolato del Sahara, attraversato dal fiume Draa (km 1200). Nel corso dei secoli l’importanza delle tre regioni è mutata. In passato l’Atlante era la zona più densamente popolata, grazie al clima umido, ai suoli coltivabili anche se ripidi, alla più facile difesa contro gli attacchi sferrati dal mare. I vecchi centri, come Meknes, Fes e Marrakech svolgono oggi una funzione turistica e i rilievi sono importanti per l’alpinismo. Il deserto era la regione dei nomadi che con le loro carovane portavano oro e schiavi dall’Africa Nera. Oggi è un’area marginale nell’economia del paese anche se vi sono alcuni centri per l’estrazione dei fosfati. La costa è la regione più prospera perché garantisce i contatti con il Nord del mondo. A Tangeri approdano le decine di traghetti che quotidianamente collegano Spagna e Marocco. L’importanza di questa città crescerà quando sarà terminata la costruzione del porto di smistamento per container, che MAROCCO Capitale Rabat (1 623 000 ab.) (2004) Superficie 458 730 kmq Popolazione 30 792 000 ab. (2007) Densità 67 ab./kmq Forma istituzionale monarchia costituzionale Anno di formazione 1956 Crescita demografica 1,4% Mortalità infantile < 5 anni 37‰ PIL pro capite 2 389 $ Tasso di analfabetismo 48% ISU 0,646 (126° posto) diventerà il più grande del Mediterraneo. Casablanca, la città più popolata, è la capitale economica del paese grazie allo sviluppo industriale (produzioni chimiche, siderurgiche, tessili e alimentari). Agadir, il porto più meridionale, ospita fabbriche per la lavorazione del pescato: la pesca è infatti un’attività redditizia grazie all’incontro di correnti marine fredde e calde nelle acque rivierasche. Il sottosuolo è ricco di fosfati, ferro, rame ma scarseggiano le fonti di energia. Sono stati individuati alcuni giacimenti di idrocarburi lungo la costa meridionale dell’Atlantico ma il loro sfruttamento non è ancora iniziato. Per la presenza di risorse minerarie, il basso costo della forza lavoro, la limitata legislazione ambientale numerose imprese straniere hanno aperto stabilimenti tessili, agroalimentari e chimici ma, ciò nonostante, la disoccupazione è diffusa, specialmente tra i giovani. Per questo, fin dagli anni Settanta, milioni di marocchini sono emigrati in Europa. L’agricoltura incontra difficoltà per l’aridità e la morfologia e non garantisce l’autosufficienza alimentare. Gli altri stati della regione Sudan: è lo stato africano più vasto, attraversato da sud verso nord dal Nilo, sulle cui rive si addensa la maggior parte della popolazione. A nord domina il Sahara; nel centro le precipitazioni estive permettono lo sviluppo della savana; nel sud le piogge equatoriali alimentano la foresta pluviale. In questi ambienti così diversi vivono popoli che seguono religioni differenti (cristiani e animisti a sud, islamici a nord) e la loro convivenza è difficile. Negli ultimi anni il paese è stato travolto da una drammatica guerra civile, che alimenta un flusso di profughi ma non impedisce lo sfruttamento petrolifero nel Darfur, ad opera di imprese cinesi. Sempre cinesi sono le imprese che stanno modernizzando le vie di comunicazione. Il Sudan, il paese più povero del Nord Africa, presenta caratteri demografici ed economici molto simili a quelli dell’Africa Nera. Tunisia: è il piccolo stato del Nord Africa e il più vicino all’Italia: 140 km separano il capo © 2010 RCS Libri S.p.A., Bompiani - Garrè, Lanza, Merlo, Nano - Il mondo in rete - Continenti e stati PARTE 5 L’Africa 4 Algeria: dall’indipendenza fino al 1991 il paese ha avuto un’economia parzialmente pianificata; oggi è in una fase di transizione verso il libero mercato. Il Sahara occupa circa l’80% del territorio e ha un sottosuolo molto ricco di idrocarburi, ferro e manganese. Gli idrocarburi sono esportati in Europa mediante un lungo oleodotto che attraversa il Mediterraneo. La costa è la regione più umida e urbanizzata. Le città principali sono Algeri, Orano, Annaba. Esse svolgono funzione industriale grazie alle fabbriche costruite dallo Stato con i proventi delle esportazioni petrolifere, ma anche da imprese straniere come la Fiat. Sulla costa sono presenti anche vaste zone coltivate, la cui produzione non soddisfa il mercato interno. Bon dalla Sicilia. Comprende alcune isole, tra cui Djerba molto famosa come località turistica. Attrattiva turistica sono anche i resti archeologici della dominazione romana. I maggiori centri sono sulla costa: la capitale, Biserta, Sfax, Gabes; in crescita è Zarzis, scelta come Zona Franca, dove gli investitori stranieri beneficiano di agevolazioni fiscali. La Tunisia esporta all’Unione europea (il principale partner commerciale) primizie, idrocarburi, fosfati e importa tecnologia, cereali e manufatti industriali. Principali produzioni minerarie Marocco Fosfati (1000 t) 2006 2 740 Decimo 145 000 Algeria 90 477 Secondo produttore africano Libia 83 842 Terzo Mondo Metano (ml mc) 2006 8 400 Quinto Egitto Mondo Petrolio (1000 t) 2006 25 300 Terzo produttore nel mondo Tunisia 3 660 204 Algeria 84 500 Primo produttore africano Egitto 44 800 Secondo Mondo Mauritania: per il territorio quasi totalmente desertico, il paese ha un grave deficit alimentare e dipende dagli aiuti della Banca Mondiale. Possiede giacimenti di ferro, rame e oro, le cui risorse sono esportate grezze. Importante è la pesca d’alto mare. 2 865 300 (Fonte: CAD 2008.) Dati a confronto capitale (abitanti) superficie km2 popolaz. 2007 densità ab. / km2 crescita demografica % 2001-2006 PIL pro capite $ USA 2007 mortalità infantile <5 anni ‰ analfabetismo % ISU Mauritania Nouakchott (637 000) 1 030 700 3 070 000 3 3 931 125 49 0,550 (137°) Algeria Algeri (3 200 992) 2 381 741 34 460 000 14 1,5 3 825 38 30 0,733 (104°) Tunisia Tunisi (1 996 000) 164 150 10 225 400 62 0,9 3 398 23 25,7 0,766 (91°) Sudan Khartoum (4 518 000) 2 503 890 37 239 000 15 2 490 89 39 0,526 (147°) © 2010 RCS Libri S.p.A., Bompiani - Garrè, Lanza, Merlo, Nano - Il mondo in rete - Continenti e stati