& SPETTACOLI CULTURA spettacoli@ iltirreno.it ?>EJGMLG @J>TAGM su it Io, Baglioni e una canzone: continuate a scrivere le vostre storie per vincere l’ingresso al concerto del 24 e 25 IL TIRRENO IN DIRETTA di Stefania Sandrolini LIVORNO. C’è chi ringrazia Claudio Baglioni per le emozioni che le sue canzoni sanno suscitare. Chi lo definisce il proprio miglior amico. Chi, addirittura, dichiara di amarlo perdutamente e di vivere per lui. Grazie all’iniziativa “Io, Baglioni e una canzone” lanciata da Il Tirreno, centinaia e centinaia di persone hanno avuto l’opportunità di scrivere al celebre cantautore romano. E dieci di loro - ecco la novità dell’ultim’ora - avranno la possibilità di essere scelti da Baglioni in persona ed essere ospiti speciali in una delle due serate del doppio concerto che terrà al Palalgida di Livorno il 24 e 25 novembre. Molti hanno partecipato al blog dedicato al musicista attratti dal fatto che, per una volta, sarebbero stati loro a poter emozionare il proprio beniamino. Un bello scambio di ruoli al quale hanno preso parte fan di tutte le città della Toscana e oltre. Persone di età, condizione sociale e cultura delle più diverse accumunate da una unica, grande passione: Baglioni. La maggior parte dei partecipanti, tanta è l’ammirazione per il musicista, non è neppure riuscita ad indicare una sola canzone. «Per me il titolo “Io, Baglioni e una canzone” è limitativo - scrive Gigliola - vorrei cambiarlo in: “Io e la mia vita con Claudio”, perché non ho una specifica canzone legata ad un magico momento della mia vita, ma ho la musica di Claudio come colonna sonora di tutta la mia vita». E Maurizio di Pistoia, rivolgendosi direttamente a Baglioni, scrive: «Una tua canzone nel mio cuore? Ma il mio cuore è praticamente il tuo best off!». “Il mare, la luna / la brezza che porta la bruma/ il fuoco, Baglioni”, secondo “Il flamenco della doccia”, una nota canzone di Daniele Silvestri, gli ingredienti per la riuscita di una romantica serata estiva sono questi. Baglioni non può mancare. E sono tanti a pensarla come lui. «Con in sottofondo tante canzoni come ‘E tu’ ho diviso momenti importanti con una ragazza speciale», scrive sul blog Luca, sedici anni, di Carrara. «‘Questo piccolo grande amore’ è un’estate all’Elba, ‘E tu’ un juke-box a Tirrenia, ‘Avrai’ è anche per mio figlio...», confida Catia che racconta di aver ascoltato Baglioni fin da ragazzina, quando di pomeriggio faceva i compiti di scuola. ‘E tu’ è una delle canzoni più gettonate tra i partecipanti al blog. «Ricordo tutto di un ormai lontano pomeriggio del 1974 che mi vedeva rientrare a casa stringendo al petto ‘E tu...’ le 500 lire della mia paghetta trasformate in lacca nera... pronte a regalarmi emozioni da quei solchi...», ricorda Maria Grazia che, come altri suoi coetanei, da allora è una sfegatata clabber, come si autodefiniscono i fan del cantautore. Un altro brano entrato di diritto nei cuori degli italiani è ‘Questo piccolo grande amore’. È la canzone preferita di Lisetta che racconta: «È stato un giorno importante quello del dicembre del ’72, quando il Tutta una vita insieme a te I concerti di Livorno: pioggia di messaggi nel blog del Tirreno mio ragazzo, anzi fidanzato, allora si diceva così, mi ha regalato il 45 giri più bello della mia vita: ‘Questo piccolo grande amore’. È stato il suo modo di dirmi “ti amo” e l’emozione che ho provato la prima volta che l’abbiamo sentita insieme è stata grande e ancora oggi, ascoltarla è un po’ come rivivere lo stesso momento». E, ad ascoltarla ed emozionarsi, sono anche i giovanissimi come Lisa, dieci anni, che spiega: «Questa canzone mi ha regalato forti emozioni. Tutto è partito dal mio primo campeggio che ho fatto quest’estate, ogni sera dopo aver cenato facevamo i balli a coppie e quando veniva la tua canzone io la cantavo. Ancora adesso quando vado a dormire ti ascolto con l’mp3 e mi addormento felice perchè ricordo tanti bei momenti!». Le canzoni di Baglioni fanno innamorare a ogni età e a ogni latitudine. È anche grazie ai brani più dolci del musicista che Daniele ha conquistato la ragazza che ha lascia- Al PalaAlgida il 24 e il 25 Dieci lettori saranno scelti dal cantautore come ospiti speciali Le tue canzoni come colonna sonora dei momenti più importanti. Sei un amico che non ti abbandona mai Sei capace di esserci senza essere presente Mi hai aiutato più tu solo con la tua musica che tante persone con presenze vuote to il Brasile e si è trasferita in Italia per sposarlo. E decine di brani, ‘Con tutto l’amore che posso’ per esempio, sono stati utilizzati, di diritto, come colonna sonora di cerimonie di matrimonio. Baglioni un semplice cantante sentimentale? No davvero. Per molti le sue canzoni sono un patrimonio da trasmettere ai figli. Non sempre con successo. «Ora sono sposato e ho tre bambini - scrive Massimiliano - ho provato in molti modi a contagiarli tutti, por- tandoli più o meno di forza a Palasport, a Lucca all’Anfiteatro, al Festival Gaber, ma non “gliel’ho fatta”, sono tollerato e sei tollerato in casa mia, non è scoccata la scintilla e vige l’accordo che quando c’è Baglioni da vedere e sentire, come a Rieti, papà si organizza e va! Eppure ci avevo messo del mio, prima con Cinzia, mia moglie, poi con Samuele che nel ’96, ancora in pancia, a Firenze, ha partecipato al Tour Rosso, con Leonardo che ti ha visto nella magia di una piaz- I fans al PalaAlgida di Livorno per il concerto di due anni fa za circolare, con Federico che è cresciuto mentre addormentandolo, a pochi mesi di vita, gli canticchiavo ‘Mai più come te’, ma ho fallito! Va beh, tutti i gusti sono gusti e se son rose fioriranno». Grazie alla passione per Baglioni, del resto, può accadere di tutto. La musica del cantautore capitolino ha la meglio perfino sulla proverbiale antipatia tra nuora e suocera. «La mamma del mio fidanzato ama la musica di Claudio quanto me ed è proprio questo che, quattro anni or sono, ha reso formidabile il legame che ho con la mia futura suocera», scrive Carlotta che spera di vincere il biglietto del concerto al Palalgida per scatenarsi proprio con la suocera. Al blog aperto dal Tirreno sono stati affidati ricordi straordinari. Tante storie d’amore, ma anche racconti di vittorie importanti. «Ciao Claudio scrive Sirio - è difficile in poche righe comunicarti la mia gratitudine per aver fatto da colonna sonora alla mia vita... e grazie per avermi aiutato (a tua insaputa naturalmente) a vincere un cancro che cinque anni fa voleva impadronirsi del mio corpo con prepotenza e arroganza. Ti portavo sempre con me quando andavo a sostenere le sedute di chemioterapia: la tua voce, le tue melodie e i tuoi testi erano lampi di sole acceccante in quel mare di nuvole nere e minacciose di corsia d’ospedale. Adesso ho 37 anni, sono guarito, due mesi fa mi sono sposato con una “baglioniana” (non poteva essere altrimenti) e adesso il mio desiderio più grande è poterti un giorno incontrare, stringerti la mano, ringraziarti di persona, fare una foto insieme a te e poter un giorno festeggiare insieme a te il tuo 100º compleanno, visto che i il tuo 50º l’ho già vissuto con te al teatro Verdi di Pisa, proprio mentre ero in cura». Claudio Baglioni, per tanti suoi fan è l’amico che non ti abbandona mai. «Penso che ogni singola canzone abbia in qualche modo fatto parte di ciò che ho vissuto in tutti i sensi, dalle emozioni più belle sino ai dolori più forti - scrive Michela Una cosa è certa, in ogni momento tu c’eri sempre, con la tua voce a regalarmi emozioni. Eri lì a condividere con me le gioie più belle ma c’eri anche a confortarmi nei momenti più brutti, a darmi un aiuto con la tua splendida voce, come l’amico più caro». L’amico più caro, a dispetto delle distanze, come scrive Mirella 69: «Mi interessava solo farti sapere che nonostante siano tante le cose che ci separano, la tua musica fa in modo che questa distanza non sia mai tale da dividerci». O come confida Alessandra: «Ho trentaquattro anni e praticamente da trenta anni “vivo con te”, da piccolina mi raccontano che non ascoltavo le canzoni dello Zecchino d’oro, ma preferivo inserire a ripetizione la cassetta con la tua musica! Sono cresciuta, o almeno così si dice, e tu sei sempre stato vicino a me, anche se non lo sai! C’eri quando da adolescente trascorrevo pomeriggi interi sola con la tua voce, con le tue parole che facevo penetrare nel mio cuore, senza trascurare nemmeno un tuo respiro; c’eri il giorno della mia laurea quando chiesi alla mia famiglia e ai miei amici come regalo solo quello di conoscere te; c’eri il giorno del mio matrimonio quando in chiesa ho fatto suonare ‘Con tutto l’amore che posso’; c’eri quando è arrivata la mia piccola Chiara e la prima melodia che ha ascoltato sono state le tue canzoni; e ci sei ora in ogni mio giorno, quando lavoro (sono un avvocato e ho messo su un’associazione che si occupa di minori e che ho chiamato “Strada facendo”), quando mi diverto perchè canto le tue canzoni, seguo te in concerto dove posso, e parlo con le parole delle tue canzoni; quando sono arrabbiata e “parlo” con le tue foto (che tappezzano la mia casa) come fossi pazza!! Forse è così... Sono pazza... ma questa dolcissima pazzia ti voglio regalare, perchè sei capace di esserci senza essere presente... perchè mi hai aiutato più tu solo con la musica che tante persone con presenze vuote». La laurea, il matrimonio in chiesa: tante emozioni legate ai brani più celebri Io, Baglioni e una canzone Una canzone che ha segnato un amore, una canzone che ha firmato un’amicizia, una che ha accompagnato un momento magico della vostra vita. C’è una canzone, o più canzoni, che hanno quasi sempre questo significato nella nostra esistenza. E tanto più ce l’hanno le canzoni di Claudio Baglioni, poeta del cuore. E allora in vista del doppio concerto del 24 e 25 novembre a Livorno, al PalaAlgida,Il Tirreno vi offre una straordinaria opportunità: quella di raccontare il vostro legame con Baglioni, di narrare le emozioni della canzone che più è nel vostro cuore. E non sarà solo un’occasione di aprire il vostro animo ma di vincere l’ingresso gratuito al concerto. Sarà proprio Baglioni a leggere questo blog, a scorrere i vostri commenti e scegliere i sei più belli, più emozionanti, più significativi: per gli autori ci sarà dunque l’occasione di andare al Palalgida e seguire un concerto che si annuncia spettacolare del loro cantante preferito. E le sorprese per quella sera potrebbero non finire qui. SCRIVETE QUI LA VOSTRA STORIA 1. elisabetta ha scritto: 25 Novembre, 2006 20:53 Questo racconto e’ stato scritto per l’emozione che ho provato dopo aver sentito una canzone di Claudio Baglioni Non ci riesco a scrivere con serenità di Claudio e di quando e’ stato il mio compagno di banco : forse perche’ non lo sopportavo proprio. E’ stato sempre eccessivo, in tutto. Veniva a scuola con l’autista …era famoso -lui -! il poeta e cantastorie Baglioni. La nostra scuola serale per adulti, si era onorata o per meglio dire, si era prestata (e spero gratis) ad accogliere l’alunno Claudio per insegnargli come la parola parlata potesse diventare l’arte della vita. Ogni sera al suo arrivo …. niente tappeto rosso per carità, ma il bidello -bontà sua- gli apriva la porta e la lezione non iniziava mai se Claudio non si era seduto nel suo banco (non gli avevano messo lo scranno regale solo per una sorta di pudore nei confronti degli insegnanti -credo!!) e se un paio di energumeni prima, non avessero controllato ogni centimetro quadrato dei corridoi, delle aule e dei bagni temendo: …temendo che orde di barbari attentassero alla sua incolumitàb -credo-! Io non lo sopportavo Claudio…troppo sicuro di se’, troppo esageratamente “pubblico” ; sempre troppo preso nella parte di quello che ha una risposta per ogni domanda , sempre pieno di parole e di soldi, sempre bello, elegante, inavvicinabile e antipatico. Lo chiamavano il poeta delle emozioni, dell’amore schizzato sulla tela, il menestrello di quelli che non sanno dire, il maestro dei buoni sentimenti, l’incantatore di folle, bleah!! Io, che me ne andavo in giro ancora con il pugno chiuso (perche’ gli anni passano , ma le buone abitudini no), che tenevo conservati nell’armadio un eschimo blu e un paio di polacchine marroni consunte, che firmavo le mie lettere con le parole di una canzone di un poeta - convinta che “dai diamanti non nasce niente e dal letame nascono i fiori- ” ecco io , Baglioni -quello della maglietta fine- non lo sopportavo proprio. E mai ,dico mai, mi sarei seduta nel suo stesso banco per ascoltarlo o peggio per guardarlo negli occhi e credere in lui (cosa che sembrava esortasse a fare ritenendosi un grande uomo). Le lezioni comunque andavano avanti : ore e ore di fonemi, di accenti gravi ed acuti, di respirazione diaframmatica, di mimica facciale e corporale, di ragli di asini per imparare le modulazioni della voce, di interminabili lezioni su poesie e brani d’autore accompagnati da composizioni di testi e da letture dei classici russi …un tormento!!! Finalmente , quando ormai non ci speravo più, il nostro professore di recitazione ci assegno’ come compito, un piccolo brano da riportare a memoria, scegliendolo tra quelli che ritenevamo ci somigliassero di più. La sera della “recita” , accoccolata nel banco di prima fila ascoltavo gli altri , Claudio era tre banchi Oltre il mio; impeccabile come sempre con il suo gilet nero, se ne stava un po’ in disparte , fuori da quell’atmosfera da “stadio” che aleggiava nell’aula. Tutti gli studenti della V B del corso di recitazione del professor Roma erano seduti sui banchi in stato di evidente agitazione; i professori in piedi e in silenziosa attesa leggevano a fior di labbra alcuni fogli che tenevano in mano. Claudio si alzo’ dal suo banco ,con un tamburello in mano si diresse verso la pedana posta di fronte ai banchi ,si voltò verso di noi (le luci si abbassarono come a teatro) e con voce alta e sicura recitò una storia…la storia di un cavaliere in bianco e nero… E’ passato qualche anno da quella sera a me il cantante Baglioni sta sempre antipatico: quell’aria da perfettino non se l’e’ mai tolta. La consapevolezza di essere qualcuno e’ diventata la sua seconda pelle; lui in tasca continua a tenere i soldi ed io continuo a credere nell’ umana uguaglianza; Ma le parole di una storia che ho sentito, qualche anno, mi hanno fatto venire il desiderio di guardare quel poeta negli occhi per vedere se la poesia di cui e’ il cantore sia veramente la poesia di un cuore impavido…. e amarla. Cosi’ recitava quella storia e spero mi perdonerete se non la ricordo tutta: c’e’ un viaggio che ognuno fa solo con se’ un mattone vuole essere casa un mattino divenire chiesa ed il matto che c’e’ in me …….. vuole diventare qualche cosa… Scalerò le rocce in mezzo al vento sulle tracce di chi ha perso o vinto vagherò la mia odissea… una pace prenderò quando io camminerò le vie dei colori dove arriverai anche tu camminando….. Non sono più tornata a scuola, sto ancora cercando gli occhi del poeta e le vie dei colori. 2. cinzia ceccherini ha scritto: 14 Novembre, 2006 14:53 Nella mia famiglia c’é un ospite indesiderata: la sindrome di Martin-Bell. Sta scritto nel foglio delle analisi genetiche che la “sindrome di Martin- Bell” è una fragilità del braccio lungo del cromosoma “x” in “xq 27.3″. Cosa significa scientificamente non lo so, ma so per certo che le persone affette da questa alterazione sono sempre di sesso maschile e, pur essendo fisicamente normali, hanno lo sviluppo intellettivo ritardato. Mangiano, camminano, parlano, ridono e piangono come tutti, ma ragionano da bambini e finché bambina lo sono stata anch’io, non ho mai intuito la differenza tra me e mio fratello…. Quando nasce un bambino ha intorno volti gioiosi e sognanti, le mille ipotesi di un futuro pieno di soddisfazioni e felicità andranno di pari passo alla sua crescita: tutti godono della sua perfezione, se è sano. Quando nasce un bambino imperfetto la gioia è spezzata, i sogni infranti, qualsiasi parola diventa inopportuna e magari può diventare imbarazzante anche portare un mazzo di fiori alla puerpera: cosa ha da festeggiare? Non sarà facile far comprendere agli altri che averlo partorito si è rivelato un bel dono seppur faticoso da “scartare”. Scoprire che mio fratello era handicappato ha spezzato la mia adolescenza, il bimbo che giocava, rideva, guardava i cartoni ed il telefilm di Zorro con me ad un certo punto non ha continuato a farmi compagnia nel cammino della vita e non ho potuto confidargli quanto mi sentivo sola e quanta paura avevo nel rendermene conto. Ero una ragazzina spavalda e ribelle tra i compagni che, appena entrava in casa, si chiudeva nella sua camerina a studiare (poco) e a fantasticare sul grande amore (tanto). Uscivo da lì alle diciassette per vedere la “TV dei ragazzi” e ritrovare Lamberto, gioivo con lui per la Carrà vestita da Maga Maghella o per il Festival di Sanremo. Lambi era felice e voleva che gli leggessi i titoli dei brani, riusciva a memorizzarli e ricordarli tutti in ordine: con lui stavo benissimo e mi rassicuravo con i suoi sorrisi ed il suo affetto; ma gli amici non lo capivano e così a quattordici anni, con amarezza, ho smesso di lottare e di proporlo- imporlo rassegnandomi all’idea di poter condividere con lui solo la vita al centro diurno per handicappati che frequentava. Gli altri sono strani, si spaventano facilmente della diversità e sono buffi da osservare mentre tentano un approccio con essa. Se l’handicap è fisico, è semplice, c’è possibilità di dialogo, si cerca di fare attenzione ai riferimenti offensivi e si parla al disabile, ma se l’handicap è intellettivo la cosa si fa più complicata: di cosa si parla, come si fa a capirlo se parla male, come si fa a sganciarsi da lui se disturba con parole ripetute ossessivamente o a defilarsi se la saliva che cade dalla sua bocca storta emana un cattivo odore? Spesso guardo il volto sempre sereno di Lamberto e maledico quella “fragilità” che lo ha reso eterno bambino e che non mi permette di essere la zia dei suoi figli allora corro a comprargli un cd, glielo porto, gli leggo i titoli dei brani e mentre lo ascoltiamo insieme torna forte il ricordo di quando mi chiedeva insistentemente:- Cinzia metti “coccola”.. Era il periodo di “E tu” e coccola stava per accoccolati; l’ascoltavamo sul balcone di cucina tra i giocattoli e il desiderio di essere amata come cantava Baglioni in quella canzone. Il mangiadischi era sempre con noi e “E tu” ci accomunava più di tanti altri dischi così quando lo trovai tutto storto, sciupato, non capii il motivo per cui Lamberto l’avesse rotto. Mi offesi tantissimo perché fu come se lui avesse spezzato il nostro legame e mostrai il mio disappunto come a volte si fa tra fratelli: lo menai!! Il giorno dopo ricomprai il 45 giri e prendendo il mangiadischi sul terrazzo ebbi una folgorazione: il sole! Era stato il sole con il suo calore a distorgere il prezioso oggetto ed io la sua complice (per non dire colpevole) perché ce lo avevo lasciato… Cercai subito Lambi, lui mi accolse felice e ci mettemmo a giocare. Mio fratello è così: tenero, innocente, inconsapevole portatore di amore. “Coccola” è la nostra canzone speciale e mi fa molto piacere fartelo sapere; il biglietto per il tuo concerto è già da diversi mesi che sta nella mia agenda perciò il 24 se per caso canterai “accoccolati ad ascoltare..”saprai che tra i tanti ci sarò io particolarmente partecipe al coro. Con affetto Cinzia Ceccherini P.S. iniziative per una stretta di mano? 3. Ilaria ha scritto: 17 Novembre, 2006 09,42 Ci sono voluti quasi vent'anni per capire quanto la musica è magia.Mi sono sempre chiesta cosa mi ha fatto scegliere la musica di Claudio Baglioni come la Mia musica. La scelta è stata ponderata,l'armonia della musica l'eleganza dei testi, la ricercatezza delle parole, quello che mi è piaciuto è stato l'artista e non il cantante. maè stato un lungo viaggio,un legame fatto di alti e di bassi, di album che ho amato moltissimo e altri che ho ritenuto insensati, per poi riguardarli con la tenerezza di qualcosa che ti appartiene ma che non è certo la cosa che preferisci,le interviste,le volte in cui mi sono trovata nello stesso albergo con l'uomo Baglioni,e,osservandolo,con quel modo scocciato e indifferente ,confrontarsi con deliranti signore, gongolanti solo per un suo gesto, mi sembrava così diverso,dall'artista che apprezzo e stimo, dall'entusiasmo dei primi concerti ,dalle copertine di vanity fair che preferivo, avevo davanti un palestrato signore ,fasciato in un paio di jeans troppo stretti e dalle improbabili scarpe:differente e lontana quella sagoma ,dall'immagine del ragazzo un pò schivo, di periferia,con l'accento romano ancora sensibile,ma dall' innata eleganza che avevo scelto come mio artista preferito. Fino all'ultimo concerto di qualche settimana fa,perfetto dal punto di vista tecnico,belle le luci che creavano un singolare effetto tenda lungo le fasce,scrupolosa la disposizione del palco ,accurato e preciso il suono, ma con un interprete impeccabile ma distante, svogliatamente insofferente ai flash delle macchine fotografiche,più impegnato in quello che stava facendo piuttosto che in tutto il delirio che girava vorticosamente intorno a lui,ed io avvolta nel mio vestito firmato, mi chiedevo ancora una volta cosa mi accomunava alle sedicenti signore che intonavano un imbarazzante sei bellissimo durante le pause,alla ragazza cicciottella che che cantava e ballava come fosse la più suadente delle soubrette, alla ragazza accanto ,che alternava all'italiano un siciliano cosi stretto da risultare indecifrabile, e più in là ancora, un tenero ragazzo, brutto e ormai non più giovanissimo che col suo vestito migliore cantava a squarciagola con tanto di bandana, con scritto Claudio Baglioni, eravamo tutti lì, così diversi, per età, ceto sociale ,cultura aspetto, idee politiche immagino, ma insieme accomunati dalla musica di Claudio Baglioni.Tutto Qui. Semplicemente il segreto di un successo. 4. Bruno ha scritto: 21 Novembre, 2006 12:57 Ciao Claudio, ti stupirai di vedere una lettera anche da un uomo maturo, ma devo ammettere che la passione della mia fidanzata, adesso moglie da quasi 10 anni, ha contagiato anche me. Dapprima con distacco, ma poi con trasporto le tue canzoni hanno aiutato a crescere il nostro amore: dal primo bacio fino ai figli attraverso decine di canzoni che sono cresciute con noi! Si’, perche’ la tua evoluzione artistica, a tratti ’shoccante’, ha rinnovato il tuo modo di essere artista mentre anche la nostra vita ‘cresceva’. Infatti io appartengo alla generazione che ha vissuto con te il momento dei primi amori, eternamente dipinto nelle tue prime canzoni, fino alla maturita’ con riflessioni piu’ profonde tipiche di parte della tua produzione piu’ recente, alternate a momenti a tratti anche gioiosi. Ciao Bruno 5. Graziella ha scritto: 21 Novembre, 2006 12:55 Ciao Claudio, sai qual e’ il mio sogno? Vincere il biglietto per il concerto? Noooo, molto di piu’! Vorrei che tu venissi a suonare ‘Per incanto e per amore’ sul mio pianoforte! Lo so che e’ impossibile, in alternativa mi accontentero’ del biglietto per sognare ancora insieme alle tue canzoni che hanno accompagnato la mia vita. 6. Italia - Lucca ha scritto: 21 Novembre, 2006 12:51 Scomponi il silenzio in delicate note di Poesia, sfiorate appena, da parole di musica. Unisci intere generazioni che si specchiano e si confrontano, fra gli intricati rami della vita, oltre i boschi delle memorie. Rendi magico ogni concerto, nell’attesa che scorra, per sempre, “acqua dalla Luna” Ci vediamo a Livorno, Italia 7. Willy - Borgo a Mozzano ha scritto: 21 Novembre, 2006 12:46 Ciao Claudio, corre sul filo dell’ illusione e del sogno, tutto quello che compone la tua musica. Ti sei preso le nostre storie, le hai messe in musica e ce le hai riconsegnate attraverso la tua voce, unica e intensissima. Hai accompagnato il mio viaggio senza compromessi, ho sorriso con te, ho pianto con te, ho amato con te. Tantissime volte ho perso con te, ma ogni tanto ho anche vinto. Una canzone su tutte: LE RAGAZZE DELL’EST, un dipinto di musica e parole, su di una tela immaginaria, nel pentagramma della vita. Grazie. Willy ‘68 8. Roberto - Bagni di Lucca ha scritto: 21 Novembre, 2006 11:47 LIBERTA’ Questa è la giovinezza che corre via, senza aspettarci, quella voglia di gridare che purtroppo si affievolisce, con il passare degli anni. Tu, in pochi accordi e attentissime parole, sei riuscito a fermare, come in una foto, quell’età. Oggi, a quasi quarant’anni, posso ancora assaporare quei giorni e cantare a squarciagola e un po di nostalgia la “Mia libertà” Grazie per questa opportunità, Roberto 9. davide marchini ha scritto: 21 Novembre, 2006 11:30 caro Claudio, a giugno di quest’anno ho cercato di contattarti tramite il clab, perche’ mia mamma e’ purtroppo in fin di vita, in quel momento non avevo nessuno a cui aggrapparmi, mi hai fatto avere una tua foto con scitte delle parole che tengo strette nel mio cuore…grazie claudio! 10. Alessandra ha scritto: 21 Novembre, 2006 10:42 Caro Claudio, tutto comincio’ con un LP regalatomi dai miei compagni di classe alle medie: “ma che brutto regalo: e’ un cantante da vecchi’!”, poi, come si suol dire, ‘chi disprezza compra’ e quel cantante ‘da vecchi’ ha colorato tutta la mia vita e continua ad accompagnarmi tutti i giorni anche oggi che ho due figli di cui uno si chiama Claudio (puoi immaginare perche’?) e la seconda gia’ ti ascolta tutte le volte che, nel gesto piu’ bello che una madre puo fare, si nutre dal mio seno. Non e’ un tradimento, ma e’ per amore verso di lei che questa estate non ho comprato i bilgietti per il tuo stupendo concerto perche’ non ero sicura di poterla lasciare, ed ormai… tu sei la mia unica speranza di poterti ri-vedere (non ho mancato nemmeno uno dei tuoi concerti in zona dagli anni ‘80 ad oggi) e non perdere questa occasione stupenda di poter nuovamente sognare ‘live’ al suono delle note delle tue stupende canzoni! Come poterne scegliere una sola? Grazie Claudio Alessandra 11. Alessandra ha scritto: 21 Novembre, 2006 10:41 Caro Claudio, tutto comincio’ con un LP regalatomi dai miei compagni di classe alle medie: “ma che brutto regalo: e’ un cantante da vecchi’!”, poi, come si suol dire, ‘chi disprezza compra’ e quel cantante ‘da vecchi’ ha colorato tutta la mia vita e continua ad accompagnarmi tutti i giorni anche oggi che ho due figli di cui uno si chiama Claudio (puoi immaginare perche’?) e la seconda gia’ ti ascolta tutte le volte che, nel gesto piu’ bello che una madre puo fare, si nutre dal mio seno. Non e’ un tradimento, ma e’ per amore verso di lei che questa estate non ho comprato i bilgietti per il tuo stupendo concerto perche’ non ero sicura di poterla lasciare, ed ormai… tu sei la mia unica speranza di poterti ri-vedere (non ho mancato nemmeno uno dei tuoi concerti in zona dagli anni ‘80 ad oggi) e non perdere questa occasione stupenda di poter sognare ‘live’ al suono delle note delle tue stupende canzoni! Come poterne scegliere una sola? Grazie Claudio Alessandra 12. ANTONELLA B. ha scritto: 21 Novembre, 2006 10:39 Ciao Claudio, anche per me come per tanti altri la vita è stata scandita dalle tue canzoni, ma mi ritengo più fortunata di tanti altri perchè nel 1982 ho potuto seguirti nelle ultime tappe del tuo tour terminato a Tirrenia. Ho tanti ricordi di serate passate con te, Walter Savelli, Wilfred Copello e tutti gli altri. Serate cominciate a cena al Britannia con Franco Califano e poi all’Astor. Speravo di poterti incontrarre di nuovo associandomi al CLAB Ass.ne Culturale ma, nonostante la mia adesione, anche quest’anno non ho ricevuto i gadget ma soprattutto il pass che mi consentiva di assistere alle prove. Verrò a vederti il 25 prossimo e ti prego non dire il nome di quella cantante napoletana (Maria Paris) che ti faceva scorciare il concerto. Ricordi… era il segnale quando il pubblico era poco entusiasta. Caro Claudio, continua così… a farci sognare ! ANTONELLA B. 13. SANDRA ha scritto: 20 Novembre, 2006 23:15 Ciao Claudio, ho letto molte cose in questi messaggi e mi sono accorta che l’anello di congiunzione di tutti è il sentimento che - emanato dalle tue “poesie” - li lega con un filo indissolubile… Anche mia figlia, Lisa di 10 anni, che ti ha scritto qualche sera fa, ha legato una sua esperienza importante ad una tua canzone, ed ha iniziato a cercarti fra i miei vecchi vinili e fra i miei più recenti cd… Eppure tra di noi ci sono 33 anni! Hai fermato il tempo Claudio, lo hai fissato in mille e mille stelle che brillano nei cuori di ogni persona che ti ha scritto in questo spazio di parole mescolando ricordi, sensazioni, sentimenti, amori, gioie e lacrime… Vita!!! Perchè la vita è sogno, amore, tenerezza, gioia e amicizia! La vita è adesso!!! Ciao e grazie! 14. antonella boldrini ha scritto: 20 Novembre, 2006 22:22 Ciao Claudio, che emozione scrivere questo nome che per tutti questi anni ho solamente sognato!! Si, sono una mamma di 43 anni, ho due splendidi bambini che ormai conoscono a memoria molte tue canzoni, e solo da tre anni sono socia del tuo clab ( ma ti seguo da quando avevo 12/13 anni). Con la mia amica Michela siamo venute da Como ai tuoi ultimi tre raduni (e non con poche avversità) ma con una carica incredibile che non provavamo ormai da tanto tempo. Ci siamo sentite ancora delle ragazzine, capaci ancora di provare emozioni forti e contrastanti, e ci siamo sentite unite più che mai. Pensa che al raduno di Firenze siamo venute con il figlio di Michela che aveva un anno. Ci sono tante tue canzoni che mi ricordano momenti particolari come “E tu come stai”, “Ti amo ancora”,”Mille giorni di me e di te” e soprattutto “Tienimi con te” (ogni volta che la sento piango). Be taglio perchè altrimenti faccio un poema. La cosa che mi interessa di più è che tu legga la mia lettera e che tu sappia che ti voglio un sacco di bene, da tanto tempo (lo sa anche mio marito che è gelosissimo!!!!!), UN BACIO GROSSISSIMO, tua Antonella. 15. Rossana ha scritto: 20 Novembre, 2006 22:01 Caro Claudio, poco tempo fa rovistando nel mio armadio ho trovato una musicassetta con la registrazione di un tuo concerto fatta nel marzo del 1979 a Milano. Era il concerto “e tu come stai ?” ed io avevo 17 anni, quanti ricordi! Ero arrivata al Palazzo dello sport con il mio registratore pensando di immortalare per sempre quei momenti, era solo il primo di una serie di appuntamenti che da tanti anni mi portano a te, sperando sempre prima o poi di stringerti la mano e di poterti dire quanto la tua musica sia stata importante per me e quanto mi abbia fatto compagnia anche nei momenti piu’ tristi. Grazie Claudio e a presto 16. giacomo ha scritto: 20 Novembre, 2006 20:33 Ho 12 anni e forse sono troppo piccolo per capire il contesto delle tue canzoni,però avendo un fratello innamorato di esse credo di saperne abbastanza. La mia famiglia possiede l’affinity cafè a grosseto e ci faresti grande onore se ci venissi a trovare (l’aperitivo è ovviamente offerto),ho 2 fratelli adulti e una sorella (la più grande) anchessa adulta. Mamma e babbo anche loro patiti delle tue canzoni, lavorano come tutta la famigli al bar, ma io sono ancora troppo piccolo per stare dietro al bancone quindi mi diverto a socializzare con le persone che vengono li e piano piano gli divengo amico. Ti avrò sicuramente scocciato parlando del mio modo di vivere per questo arriverò al punto: sono quasi sicuro che non mi sceglierai sia per la mia età, sia perchè saranno tantissimi a scriverti (presto anche mio fratello Marco) comunque sia mi fa piacere parlare con una grande personalità come la tua e tento, con tutta la mia voglia di venire a quel concerto, di vincere questo concorso. Per me la tua musica è vita,ogni tua canzone mi fà pensare ad ogni cosa che mi è successa, che mi potrà succedere o che mi stà succedendo proprio nel momento nel quale la ascolto; mi fà riflettere su ogni cosa che mi succede o che succede nel mondo ed in generale posso dire solo che per me la tua musica è un sentimento è la bellezza, la felicità, la gioia, ma allo stesso tempo può essere la tristezza e la malinconia.Soprattutto, almeno per me, le tue melodie, le parole delle tue canzoni, le tue canzoni stesse sono la musica, solo e sempre la musica o per meglio dire la signora musica e così rimarrà il mio pensiero per ogni attimo della mia vita, nello spazio e nel tempo. SALUTI SPECIALI IL TUO PER SEMPRE FAN GIACOMO 17. Susanna ha scritto: 20 Novembre, 2006 19:27 Ciao Claudio, ci sono molte canzoni che hanno accompagnato i miei 43 anni. Tutto iniziò quando dal juke box (spero si scriva così) del lido suonavano le note di SABATO POMERIGGIO, era la mia prima cotta, le mie prime lacrime per quel ragazzo conteso da molte ragazzine che a tutte pensava tranne che a me. Poi il fantastico concerto del Flaminio mi ha fatto incontrare la persona che è diventata mio marito e la mitica MILLE GIORNI DI TE E DI ME è la colonna sonora del nostro amore, inoltre è una canzone che mia mamma amava tanto e cantava a squarciagola ogni qualvolta la sentiva, infatti sulla cassetta del mio matrimonio ho un bellissimo ricordo di mia mamma che purtroppo mi ha lasciata, che canta abbracciata a me questa stupenda poesia. E poi STRADA FACENDO che mio figlio canticchia sempre perchè il parroco l’ha scelta per il loro percorso di vita, non ti dico l’emozione quando in chiesa 40 voci bianche hanno cantato questa splendida canzone. Dirti GRAZIE è veramente poco, sappi che la stima, l’ammirazione e la gratitudine che provo per TE è IMMENSA. 18. valerio ha scritto: 20 Novembre, 2006 18:15 io…so solo che…con te di nuovo so sorridere…e un giorno imparerò anche a vivere…a clà…ti voglio bene…valex 19. Elisa Monelli ha scritto: 20 Novembre, 2006 17:21 “Tante divise blù con il fazzoletto al collo intorno ad un fuoco a cantare accompagnati da una chitarra, sotto un cielo stellato all’inverosimile”, “ragazzi a bivaccare su divani e tappeti, seduti sui gradini di una chiesa, di un palazzo, sdraiati sul prato, sulla spiaggia a cantare a voce alta canzoni della propria adolescenza”. “la notte ad ascoltare al buio musica in cuffia, aspettando il sonno che tarda ad arrivare, sognando amori difficili”. Tutto questo mi fa emergere nel cuore la musica di Baglioni, uno dei poeti della musica italiana; non c’è momento della mia vita che non sia accompagnato dalla sua musica. Le prime canzoni cantate dalla mamma a me bimba, alla mia adolescenza passata tra scouts, parrocchia e uscite di gruppo dove ci divertivamo a giocare semplicemente a nascondino, a cantare canzoni accompangate dalla chitarra, con la voglia di essere spensierati e di imparare a vivere aiutandici e supportandoci nella gioia e nel dolore. Quante lacrime asciugate da volti amici, ascoltando storie cantate tanto simili alle nostre, quante volte queste canzoni sembravano rubate ai nostri diari. Commuoverci nel pensare al mondo che cambiava con la paura del domani, di non avere più la fortuna di vivere sensazioni così forti come quelle di quei giorni intensi ed irripetibili. Vorrei che tutto questo, così indimenticabile e così nostalgico, potesse viverlo ogni persona, nessuno può immaginare il potere di una canzone, a distanza di anni può far rivivere emozioni passate, lontane ma ancora vive ed intense dentro di noi, che ci portano indietro nel tempo e ci aiutano a vivere il presente e darci la forza per pensare al futuro, con la stessa intensità di quegli anni. Sono legata molto all’album “La vita è adesso”, ma altre mille canzoni sono importanti per me. GRAZIE CLAUDIO. 20. alessandra e luca ha scritto: 20 Novembre, 2006 15:39 Nessuno sa dove arrivi. Né da dove, né come, né perchè. Tutti, però, la sentiamo scendere dentro di noi fino a profondità immaginabili e, una volta lì, la sappiamo capace di compiere prodigi per chiunque altro impensabili. La musica,la TUA MUSICA intendo. Grazie per averci regalato e vissuto con noi tante stupende emozioni. Con ammirazione e stima Alessandra e Luca Invernazzi 21. antonella ha scritto: 20 Novembre, 2006 15:20 Ciao Claudio sono antonella ho 44 anni ,ascolto le tue canzoni da molti anni .Sono venuta ai tuoi concerti di Montecatini,Pratolino e cittadella di Viareggio con la mia amica lucia.Nel mio negozio ho attaccato le tue foto ingrandite dagli album comprati nei tuoi concerti,quando entrano i bimbi in cartoleria mi chiedono se sei il mio fidanzato e ridono divertiti.Quando ti ascolto mi fai stare bene,la tua musica mi richiama alla mente i ricordi più bellidella vita,il matrimonio,la nascita dei figli ,i fine d’anno passati a ballare sulle note delle tue canzoni. La canzone che preferisco è AVRAI ,mi sarebbe piaciuto averla scritta anche come poesia per la nascita dei miei figli,c’è dentro tanto sentimento ,tutto quello che noi genitori auguriamo a loro è di essere felici e sereni e di apprezzare quello che la vita gli offre e di tutto farne esperienza. Insieme alla mia famiglia Tu sei tra le persone più care,quando ti ho visto a Villa borbone avrei voluto farti 1000 domande ma la voce avrebbe tradito la mia emozione .Ci vediamo sabato AFFETTO ANTONELLA 22. 19 Barbara / la_tedesca ha scritto: 20 Novembre, 2006 12:09 ciao a tutti voi! avevo già scritto il 119simo commento e ho lasciato la mia “storia” lì … con questo commento vi voglio solamente dire che mi piaciono veramente quelle vostre storie, raccontini, emozioni scritti su questo blog. ci dovrebbe essere un spazio per raccogliere tutti i nostri commenti - tutti qui! non sono mai stata a un concerto di claudio baglioni - vivo a monaco di baviera, in germania, e qui sono quasi la sola fan di lui. però sono felice che siano così tanti fan, per lo meno in italia, che sentono come me amando le canzoni e il mondo di cb … se anche voi vedete la stessa luna non siamo poi così lontani … e così: grazie a tutti voi per essistere, per non smettere di trasmettere, per fare il mondo un posto commune. barbara “und sollten wir uns unter der sonne von morgen verlieren, wie weit wir auch voneinander entfernt sein moegen, wir alle hier werden immer zusammen sein” “se nel sole di domani ci perdessimo così e se anche fossimo lontani noi saremo insieme sempre tutti qui” 23. STAFF saltasullavita.com ha scritto: 20 Novembre, 2006 11:26 Stasera insieme ad EBOLI per un altra NOTTE DI NOTE… Salta sulla vita con noi… In questa occasione esporremo il nostro nuovo striscione con LE VIE DEI COLORI… Un abbraccio da tutto lo staff di saltasullavita.com 24. ARIANNA BALDINI ha scritto: 20 Novembre, 2006 10:48 Claudio già la scorsa estate a Torre del Lago mi hai regalato la tua attenzione, il tuo sguardo..le tue risponste alla mie domande stupide…regalami anche un concerto memorabile come tutti i tuoi concerti… come all’olimpico nel 2001..e pensare che non mi piacevi che ho visto il mio primo tuo concerto a Firenze nel 1999 perchè ho accompagnato Monica, pensavo di trovarti a suonare al pianoforte triste e serio e invece….che forza della natura che portento che voce e che sculettamenti…continua così sexi e con una voce capace di non steccare per tre ore e mezzo capace di coinvolgere e dare emozioni a milioni di persone. ci vediamo sabato! Arianna 25. Claudia Napolitano ha scritto: 20 Novembre, 2006 10:30 Ciao Claudio, sono una donna di 37 anni. Trascorro le mie giornate tra l’ufficio (sono Resp. Marketing di una casa Editrice) e gli impegni familiari. Perchè ti scrivo? Solo un pò di pazienza, vorrei raccontarti una storia. Tutto è iniziato quando avevo 12 anni. Mio padre mi regalò una compilation di tuoi brani. Credo che se ne sia pentito amaramente perchè da allora è cominciato il suo calvario. Sono infatti la prima di tre sorelle che ho contagiato in modo sistematico con la mia “baglionimania”. La mia nonna, nell’anno di Strada Facendo, mi chiedeva sempre di mettergli la canzone di quel tizio che “saliva sul treno e non partiva mai” e a 15 anni, quando volevo andare a Genova a vedere un tuo concerto, organizzai un intero pulmann (lo fissò alla ditta noleggio il mio ragazzino di allora, l’unico maggiorenne del gruppo!) perchè quello era l’unico modo per dare garanzie a mio padre che temeva per il viaggio del rientro. La cosa buffa è quel concerto tu non l’hai mai fatto! Arrivammo ai cancelli e scoprimmo che avevi la laringite! Nella mia vita, sempre con le mie sorelle al seguito, ti abbiamo seguito un pò ovunque. Ora siamo tutte mamme e abitiamo in diverse città ma ogni tuo tour è l’occasione per chiamarci a raccolta. La nostra mamma viene con noi perchè dice che è l’unica vera occasione che ha per trascorrere un’intera serata sola con tutte le sue figlie. A dire il vero gli anni non sono passati invano e ai tuoi concerti non ho più nulla della scalmanata ragazzina che si metteva in coda al mattino davanti ai cancelli per trovare un posto sotto il palco. Ora svesto i panni della donna manager e mi godo quelle tre ore di relax e di coccole. Quest’anno, per la prima volta porterò al tuo concerto anche mia figlia Benedetta. Ha solo 6 anni ma mi chiede sempre quando siamo in macchina se le metto la canzone di quello che, lei dice, ha “le braccia aperte per me”. Ecco qua, la storia che ti volevo raccontare è finita, anzi, ora che ci penso meglio, non lo è affatto! Un caro saluto Claudia Napolitano 26. Berti Lucia ha scritto: 20 Novembre, 2006 10:08 Ciao Claudio sono Lucia una tua fans da quando avevo 15 anni per la prima volta ho ascoltato le tue canzoni scatenando in me tante emozioni.Mi piacciono tutte la mia preferita è Strada Facendo perchè nella vita trovare un GANCIO in mezzo al cielo può dare la speranza di un futuro migliore:Il gancio può essere interpretato come un amico,una persona che ti da una pacca nella spalla e ti dice coraggio e più in alto Dio.Tu sei un gancio per tutte quelle persone che arrivano a Lampedusa senza conoscerli,senza sapere da dove arrivano “combatti ” in prima persona affinchè possano trovare nel nostro paese il loro “gancio” . Nell’ultimo cd quello degli altri adoro 5 minuti.Ci vediamo sabato a livorno con Antonella Marilena Graziella Ciao e GRAZIE Lucia 27. Monica '59 ha scritto: 20 Novembre, 2006 08:17 Ciao Caro Claudio, come fare in modo conciso a scegliere una tua canzone a cui associare un momento particolare o una emozione. Tutte e dico tutte, sin dai tempi di Signora Lia contestualizzano un momento della mia vita, allora come oggi. Ho viaggiato nelle strade dei miei anni accompagnata dalle tue poesie e dalle tue melodie. Inutile dire che vorrei, o Dio se vorrei, essere là Venerdì o Sabato ad ascoltarti, ma anche tutti gli altri che hanno scritto sul Blog lo desiderano ed il motivo per tutti è forse l’unico: la tua poesia in musica…e… E TU…Claudio, amico caro dei miei, dei nostri anni. Buon viaggio. Monica 28. Cristiana ha scritto: 19 Novembre, 2006 21:42 Caro Claudio, chi ti scrive è una donna di 36 anni con un marito e 2 splendidi bambini. Dopo la nascita del mio secondo bambino,ho sofferto di depressione e tu con le tue canzoni hai accompagnato il mio percorso per arrivare alla guarigione. Nei tuoi testi trovavo frasi in cui riconoscevo il mio animo;sentivo di “non aver amato mai abbastanza”i miei cari ma soprattutto me stessa,fino a quando ho capito che cosa era “che mi faceva andare avanti e dire che non è finita”. “La vita è adesso” il mio lavoro i miei figli,ma soprattutto me stessa e sperare sempre che”il domani sia migliore perchè il domani…..” 29. Laura ha scritto: 19 Novembre, 2006 20:37 Claudio è cominciato ad entrare nella mia vita circa 19 anni fa, quando sono nata. Posso dire che la sua musica mi ha accompagnata da lì; dai primi anni della mia vita, per arrivare poi a quando ho cominciato ad acquisire una certa indipendenza, fino ad oggi. Un percorso sempre costante che non mi ha mai lasciato sola. Passo dopo passo cominciavo a cogliere la magia, il trasporto, e il vero significato delle sue canzoni. in particolar modo, iniziai a capirlo parallelemente al momento in cui mi accorsi che i miei genitori si erano separati. Esattamente nell’anno in cui uscì “Oltre”. In quel periodo vedevo mio padre una volta a settimana e ogni volta che veniva a prendere me e mio fratello, in macchina c’era sempre quella cassetta, oltre, e colpita sopratutto da “mille giorni di te e di me” indagavo nei meandri di quelle parole e risentivo un pò la storia di mio padre e di mia madre, risentivo quell’addio indecifrabile per me, di fronte al quale ero così impotente e il quale mi lasciava un grande peso nel cuore e contro il quale poi ho cercato di combattere con tutti i miei futili mezzi. Poi sono passata a qualche anno dopo, dove cominciavo a cercare altre canzoni da ascoltare e andavo sul sicuro, cercando tra le cassette di claudio di mia madre e trovai una canzone nella quale mi rispecchiavo in quegli anni dove mi avvicinavo alla mia adolescenza; “Ragazza di campagna”. Cominciai ad acquistare, poi tutto quello che prima del novanta mi ero persa, ad informarmi su di lui e a tappezzare i muri della mia cameretta con i suoi poster. anno ‘97 Il primo programma televisivo di claudio,”Anima mia” e la prima volta che tutti lo vedevamo mettersi in gioco, dopo anni di assenza dalle scene, Non mi persi una puntata e le registrai tutte. Poi la mia grande delusione nel ‘98 quando non mi consentirono di andare al concerto dell’ olimpico “Da me a te” perchè ero “troppo piccola”! Ma un’altro evento che ha segnato la mia esistenza, e che lego estremamente a un cd di claudio, è quando a 16 anni ho avuto il mio primo ragazzo del quale mi ero perdutamente innamorata e proprio come “questo piccolo grande amore” lui mi illuse che fosse amore, quando invece, un giorno, venne e mi disse che pensandoci bene non era poi così sicuro che fosse proprio amore. Ed io… non mi sentivo più niente… con quelle parole lui mi distrusse totalmente. Passai così da “Quel giorno”, “con tutto l’amore che posso” e “La prima volta” per passare a …”Quanto ti voglio”. Un urlo disperato verso il tempo che era l’unico che potesse guarirmi e che io pregavo affinchè passasse in fretta. Amori persi, Amori ritrovati, amori che poi tanto amori non sono, amori sognati e amori andati. Forse la musica è una di quelle forme d’arte che riesce a trattare meglio l’argomento, “amore”. Un incontro tra musica e poesia che ci fa entrare in un mondo di tutti ma ascoltandolo si fa sempre più tuo. Claudio è un grande poeta, un grande musicista, e un grande uomo. Sa inventare quell’attimo di eterno che non c’è. 30. RITA GALEAZZI CAPONI ha scritto: 19 Novembre, 2006 20:36 Ho avuto la fortuna di conoscere Claudio come assessore alla cultura della mia città,AULLA,quando ha vinto il PREMIO LUNEZIA. E’ stata una grandissima emozione !!!! A tavola,poi, dopo la serata della premiazione è stato una persona veramente eccezionale ,ha cantato per noi Patapan (che non canta poi tanto spesso!) regalandoci attimi di profonda gioia che non dimenticherò mai. E’ una persona unica,un vero poeta,forse l’unico del nostro tempo,che sa unire il sentimento alla musica con una delicatezza straordinaria. GRAZIE, Claudio di essere venuto ad Aulla, …..a presto,spero ! Rita , Sandro … e tutti gli amici di Aulla. P.S. Abbiamo in comune il 4- 8- 73 31. Fabio Orselli ha scritto: 19 Novembre, 2006 20:32 Caro Claudio…. ascoltarti quasi ogni giorno dall’inizio degli anni ‘80, dai tempi di “Strada Facendo”. Riscoprire ogni giorno per il mio carattere introverso, canzoni come “Solo” o “Quante Volte” oppure “Poster” per la mia voglia di fuggire e veder luoghi lontani quasi per sfuggire alla realtà per poi,più tardi,sempre grazie a te e alle tue canzoni,tipo “Fammi andar Via” capire che alla realtà non si sfugge perchè non è possibile fuggire da noi stessi. E insieme a te dopo 8 anni, riuscire a metabolizzare un lutto gravissimo,mio padre,con “Patapàn”. Che dire ancora. E’ tutto qui…… Fabio Orselli Lucca 32. simonetta ha scritto: 19 Novembre, 2006 20:23 41 anni ex me baglioni e un mitissimo ho visti 3 dei suoi famosi concerti a tirrenia stadio e palaalgida con le sue canzoni ho passato momenti belli e anche pultroppo brutti ma mi a sempre fatto buona compgnia difficile scegliere una canzone tutte stupende sto cominciando a far amare le sue canzoni anche amia figlia di 6 anni x me claudio e uno di famiglia e mi piacerebbe molto darle una stretta di mano con affetto 33. giacomo ha scritto: 19 Novembre, 2006 19:28 ciao claudio mi chiamo GIACOMO è l’ultimo appiglio a cui mi aggrappo. prima di tutto le tue canzoni sono stratosferiche non ricordo una che non mi piaccia. non mi interessa il biglietto se viene meglio ma quello che ti chiedo è di fare un’appello sabato 25 novembre a mia moglie MANOLA che mi faccia tornare nella sua vita perchè mai come in questo momento ho sentito il bisogno di lei. mio padre sta lottando contro una malattia e solo lei con la sua forza può essermi di aiuto e poi per tutto il resto per far vincere l’amore. lei sta avviando le pratiche di separazione ma rimango sempre con la speranza che un giorno si accorga dell’enorme sbaglio che sta facendo. quindi se puoi a parole tue fai qualcosa per me ti ringrazio per tutto il bene che fai nella vita per tutti noi un abbraccio giacomo 34. LINDA ha scritto: 19 Novembre, 2006 17:04 CIAO CLAUDIO IO IL BIGLIETTO L’HO ACQUISTATO A LUGLIO APPENA HANNO APERTO LA VENDITA PER ME E PER MIA SORELLA LEI ERA IN VACANZA E QUANDO E’ TORNATA HA TROVATO LA SORPRESA! LA COSA CHE TI CHIEDO CON TUTTO IL MIO CUORE, E NON T’ IMMAGINI CHE FELICITA’ MI PROVOCHERESTI, E’ DI POTER ANCHE PER QUALCHE MINUTO FARTI INCONTRARE CON MIA SORELLA, LEI HA CIRCA LA TUA ETA’ E SIN DALL’ INIZIO DELLA TUA CARRIERA TI HA SEGUITO SEMPRE. SAI IO NON SO COSA FAREI PER POTER VEDERE REALIZZATO QUESTO SUO SOGNO IO PER MIA SORELLA, COME SI DICE, MI BUTTEREI NEL FUOCO LE DEVO TRA L’ALTRO LA VITA PERCHE’ SE NON AVESSE INSISTITO COSI’ TANTO CON I MIEI GENITORI PER AVERE LA SORELLINA, IO OGGI NON CI SAREI, TRA L’ALTRO SONO NATA IL 16 MAGGIO COME TE! SEMBRA PROPRIO IL SEGNO DEL DESTINO! TI PREGO CLAUDIO AIUTAMI IMMAGINO CHE FAREI UN REGALO A MIA SORELLA CHE SI RICORDERA’ PER TUTTA LA VITA E QUESTO GESTO DA PARTE MIA SARA’ UN’ ULTERIORE PROVA DI QUANTO LE VOGLIO BENE! ANCHE SE TRA NOI CI CORRONO DIECI ANNI DI DIFFERENZA SIAMO LEGATE COME DUE GEMELLE. GRAZIE PER L’ATTENZIONE E SPERO CHE MI AIUTERAI CI TENGO IMMENSAMENTE! LINDA 35. Cinzia ha scritto: 19 Novembre, 2006 16:18 Ormai sono una donna-mamma. Già….a 40 anni la società ti considera così. Ma allora perchè sono così emozionata di vederti venerdì 24 e tutte le altre volte è successo così, a Firenze, Lucca, Tirrenia, Livorno. Ormai convivo con queste meravigliose sensazioni legate a te, alla tua persona, al tuo modo di essere, di scrivere di cantare, di pensare, di essere così diverso dai tuoi “colleghi”. Mi commuovo appena ti vedo e la magia continua per tutto il tuo spettacolo. La mia follia è arrivata anche a venirti a trovare a casa (meno male sono scusata dall’età: avevo 18 anni) ed ero così contenta di averti visto solo alla finestra che per me era già una vittoria. Non sono più così “pazza” ma la mia follia è più meditata, arriva più nel profondo, forse perchè l’età ci fa essere più sensibili ma anche più veri e consapevoli. La mia canzone? se proprio devo scegliere (ed è veramente una forzatura..) “Avrai” perchè mi sono commossa quando l’hai scritta per Giovanni e perchè mi sono altrettanto commossa quando l’ho adottata come augurio a mio figlio quando è nato:era tutto quello che volevo dirgli per spiegargli cosa è la vita! Continua ad emozionarmi.!Cinzia 36. Katiuscia ha scritto: 19 Novembre, 2006 15:00 UN GANCIO IN MEZZO AL CIELO. Era il 1978 quando mia madre uscendo dalla sala parto con me appena nata sentì “questo piccolo grande amore” proveniente da una radiolina, credo che la tua voce mi sia entrata nel dna da subito ed è così che ti voluto compagno di vita, sei così importante per me e tu nemmeno sai che esisto,che strana la vita. Ogni tua ospitata in tv per me è un modo di starti vicino,ogni concerto è un piccolo sogno che si avvera, il giorno del mio matrimonio mi hai accompagnato con le tue canzoni e ogni momento della mia vita è sempre sottolineato dalle tue note. Ricordo un pomeriggio della mia infanzia, mi decisi a chiamare la “SIP” volevo il tuo numero di telefono, ma dissero che non potevano darmelo…era privato. lo ti volevo solo salutare!!! Era così normale per me,ti volevo bene e volevo parlare con te… Che dire Clà, grazie grazie e ancora grazie per ogni tua “partecipazione” nella mia vita, sei il migliore amico che ogni persona può desiderare. Con immensa stima. 37. Mary ha scritto: 19 Novembre, 2006 14:23 Sto ascoltando “Gli altri tutti qui” ed è come se riavvolgesse il nastro di un film già visto: il mio, accompagnato in ogni momento, bello o triste che fosse, dalla tua musica! Notte di Natale, Una favola blu, Una faccia pulita, Ragazza di campagna, Chissà se mi pensi, Giorni di neve… per i “sogni “di un’adolescente innamorata, corrisposta o meno… Gli ultimi anni delle superiori con il tuo poster attaccato sopra il banco ed un solo errore… essermi ammalata e averlo lasciato a scuola… (puoi immaginare come era al mio rientro?) E poi Oltre, e via via gli altri album ad accompagnare la mia vita! Un figlio che già prima di nascere ha partecipato a molti tuoi concerti (Firenze, Torre del lago, Lucca…) e a soli 2 mesi di vita è entrato al teatro Verdi di Pisa per il tuo “Incanto” e ha dormito ininterrottamente per tutto il concerto (quanto avrei voluto che si svegliasse e piangesse, non tanto, solo un pochino… per attirare la tua attenzione…). Crescendo ha subito riconosciuto sui dischi e alla televisione “tato Claudio” e ormai sa ( insieme al fratello) che l’unica occasione in cui non ci sono per nessuno è quando c’è un tuo concerto!!! Naturalmente ci sarò il 25, in prima fila, ma sarebbe davvero un sogno poterti stringere la mano e ringraziarti per tutti i sogni che mi hai fatto vivere e quelli che mi fai ricordare. Grazie di tutto Mary 38. ILARIA 83 ha scritto: 19 Novembre, 2006 14:08 CIAO CLAUDIO,sono Ilaria e nasco a Piombino nel 1983. Chissà se tra le migliaia di righe dei fan,ti capiterà mai di leggere anche queste, ma non volevo rimanere col rammarico di non averci provato. Provato a dirti un semplice ma sincero GRAZIE tra i GRAZIE,per ogni nota ,ogni canzone e ogni emozione.Per quella sincronia perfetta che trovi tra testi e pentagramma,per quel modo di raccontare l ‘amore di ‘tutti’ ,le storie della gente comune dalla semplicità dell’adolescenza ai dolori del cuore,quelli grandi. Sono nata ascoltando ‘CON TUTTO L’AMORE CHE POSSO’,mi addormentavo con ‘AMORE BELLO e SIGNORA LIA’ (risultato di un’altra bramosia di mia zia per te!) e in definitiva allevata a pane e …CANZONIERE!!!! Insomma ‘gira che ti rigira’ alle medie si strappavano tutte i capelli per i thake that e io me li strappavo per te!!! Ogni stagione che mi ha accompagnato è stata siglata da una tua colonna sonora e non è un caso adesso se il mio finanzato o mio fratello si trovano soprapensiero a canticchiare ‘…mai più come te…’o ‘…lungo il tevere che andava lento lento..’,la BAGLIONITERAPIA ha avuto i suoi effetti! Ad ogni compleanno,ogni Natale il regalo che chiedo è sempre il solito:vederti almeno una volta e TUTTO IN UN ABBRACCIO dirti quanto riesci ad entrare nella vita di ognuno di noi senza esserne sempre consapevole.E forse è anche per la semplicità con cui appari e ti ‘racconti’ , anche ‘SENZA MUSICA’ , che il tuo pubblico ti apprezza sempre più come uomo e come cantautore. Nella mezz’ora di viaggio per il lavoro,nelle serate a casa,nei tragitti per i tuoi concerti (E QUI I MIGLIAIA DI SUPERLATIVI SAREBBERO D’OBBLIGO!),ci sono sempre le tue note che mi accompagnano ,come mi accompagneranno la sera del 25 a Livorno insieme a un altro gruppo di baglioniani che come me fanno il conto alla rovescia da luglio,quando disperati temevamo di non trovare più i biglietti. Insomma Claudio,ci sei sempre stato e sempre ci sarai:un giorno credo che pronuncerò il mio fatididico ‘ si’ e come ogni giorno più bello della mia vita,tu sarai li’ anche con la distanza,per immortalarlo con le tue canzoni….perchè se è vero che ‘LA VITA E’ ADESSO’ e ‘IL SOGNO E’ SEMPRE’ , io con te non smetterò mai di sognare…GRAZIE! ti abbaccio forte …ilaria 39. francesca bracali ha scritto: 19 Novembre, 2006 13:34 Ciao Claudio. Sono una fra le tante tue fan, o meglio una fra quelle che ti seguono da sempre, ma non solo come cantante, ma come poeta, scrittore di pensieri e parole , di commenti, di testi e di libri. Sono una persona che ama la tua persona, nel senso più ampio del termine, amo i tuoi pensieri, le tue canzoni, il tuo modo di fare, il tuo non esere vip. Ho 39 anni e ti seguo da quando sono arrivata in Italia. Avevo 10 anni, figlia di emigranti in Svizzera decisi a rientrare in Italia per coronare il sogno di una vita. Non parlavo italiano ma ho cominciato ad ascoltare la musica e pure le tue canzoni anche se all’inizio non ti capivo. Da allora non ti ho più lasciato. Ricordo che risparmiavo sulla piccola paghetta che mio padre riusciva a darmi per poter comprare ogni tuo LP ed ogni volta mi chiudevo in camera ad ascoltare per ore le tue canzoni, le imparavo a memoria e più avanti mi è capitato anche di svolgere dei compiti in classe usando alcune tue canzoni, come ad esempio “I vecchi” o “Le ragazze dellEst”. Io vivo a Montecatini Terme e ho fatto di tutto per seguirti quando tanti anni fa hai registrato un tuo album qui da noi. Conservo ancora le foto che di nascosto ti ho scattato nella nostra pineta quando suonavi il piano e mi sono nascosta nella biancheria dell’Hotel solo per vederti da lontano, perchè non avrei mai osato neanche chiederti un autografo. Negli anni ti ho seguito nei tuoi concerti sia quando eri qui in zona sia lontano. Nel 2003 eri qui a Montecatini. Il titolare del negozio di CD del centro mi aveva invitata per conoscerti, ma io continuo a pensare che non sia giusto disturbarti, tu ci dai già così tanto con le tue canzoni.Così ho preferito fare la fila alle 4 di mattina davanti al negozio per comprare un biglietto in prima fila ed essere presente. Ci sarò anche a Livorno e a Firenze.Come ci sono stata negli anni in tutte le tappe del tuo percorso musicale. Anche stavolta le tue canzoni accompagneranno uno dei momenti particolari della mia vita, ce ne sono stati tanti, belli e brutti, ma almeno in ognuno ho sempre trovato compagnia nelle tue canzoni . Cosa c’è di più bello che seguire le tue emozioni, in qualche modo la tua vita, nelle cose che racconti? Al concerto che hai tenuto a Firenze allo stadio con tanti artisti di strada ho vissuto una delle esperienze più toccanti. Migliaia di persone, un palco grande come il campo da gioco, i bambini, le luci e tu in mezzo a fare davvero da ponte tra le parole e il cuore, tra il cuore e le emozioni, tra le emozioni e le lacrime, tra le lacrime e la voglia di amore, vero. Continuerò a seguirti sempre, nei concerti, nei cd, nei libri, nelle interviste ecc, ma non sarò mai tra le fan che ti vengono addosso, che insistono per un autografo, sarò piuttosto tra quelle persone che guardano da lontano, che vivono le emozioni che ci dai come un regalo prezioso. Ti dico solo “Tienimi con te” nelle tue canzoni, nelle tue emozioni, nelle cose che racconti 40. Loretta ha scritto: 19 Novembre, 2006 12:39 “Io, Baglioni e una canzone”………………”Loretta, Claudio, “SOLO” 41. Giulia ha scritto: 19 Novembre, 2006 12:36 Caro Claudio! Sei il primo cantante di cui ho ascoltato canzoni, il primo di cui ho visto un concerto: avevo soltanto due anni, ricordo che nn finivi più di cantare e che mi addormentai di botto. Crescendo ho capito che eri e sei tutt’ora, veramente importante per la mia mamma, così quando voglio vederla felice, sò che basta una minima cosa di te. Ovviamente dopo quel concerto, il primo, ne ho visti altri, una serie infinita…negli stadi, nelle piazze, nei palazzetti e naturalmente anche a questo non mancherò, visto che vieni proprio nella mia città. Ora a 19 anni posso dire ormai di non poterne più di te…..però un’ultima cosa la voglio fare….conoscerti per toccare con mano “il sogno ” della mia mamma e per concordarci su data e luogo del rapimento. Aiutami!!!! spero solo che visto che i tuoi concerti sono sempre infiniti, canti acqua nell’acqua, una delle tue canzoni che preferisco e che mi ricorda il mio adorato mare che ad una windsurfista non si può negare!!!! un bacio 42. Anna ha scritto: 19 Novembre, 2006 12:21 …Era il 1974 e mio padre scriveva: “Quando sentirai parlare del gabbiano Jonathan Livingston e potrai comprendere gli sforzi e gli enormi sacrifici per apprendere i segreti del volo, intenderai i primi segreti della vita e le tue esperienze saranno solo tue e di nessun altro…allora ricordati di tuo padre, un “gabbiano particolare” e solo tuo…”. Avevo otto anni, l’ho rivisto un paio di volte da allora e oggi, che ho quarant’anni, che non so dove sia, trovo mille argomenti per perdonarlo, mi guardo le mani identiche alle sue e mi chiedo perché non abbia voluto stringerle…ma poi mi ritrovo ad amare la sua assenza perché è ciò che ha caratterizzato tanti voli della mia vita, perché ho sempre sperato di vederlo arrivare…ma la vita è adesso…ed io ho imparato a volare…perché non c’è mai fine a un viaggio…anche se un sogno cade… Ti abbraccio Anna 43. Simona ha scritto: 19 Novembre, 2006 11:52 CIAO CLAUDIO!CHE DIRE, SONO GIA’ EMOZIONATA NEL TROVARMI QUI A SCRIVERTI.MI SENTO DI DIRTI SOLTANTO:GRAZIE. GRAZIE PERCHE’ MI SEI STATO VICINO NEI MOMENTI PIU’ DIFFICILI, QUANDO NON CE LA FAI AD ANDARE AVANTI E SENTI CHE TUTTO INTORNO CROLLA, E’ STATO BELLO AVERE UN “GANCIO IN MEZZO AL CIELO”.GRAZIE PERCHE’ PROPRIO IN QUESI MOMENTI, GRAZIE ALLA YUA MUSICA, HO RITROVATO L’AMORE E IL PIACERE DI STARE CON LA MIA FAMIGLIA, CON MIA MAMMA E CON MIA SORELLA, CHE, COME ME, TI SEGUONO DA TEMPO.GRAZIE PERCHE’ CON QUESTO RAPPORTO RITROVATO E CON LE TUE CANZONI HO AVUTOI IL CORAGGIO E LA FORZA DI ANDARE AVANTI, DI LASCIARE DA PARTE I TRADIMENTI E LE VIGLIACCHERIE SUBITE; MI SONO SENTITA PIU’ FORTE ED E’ PROPRIO VERO “STRADA FACENDO VEDRAI…CHE NON SEI PIU’ DA SOLO”. HO RITROVATO LA VOGLIA DI AVERE FIDUCIA NEL PROSSIMO E IN CHI DA TEMPO MI STAVA VICINO,AMANDOMI, SENZA PRETENDERE NULLA DA ME E ASPETTANDOMI, AVENDO A CUORE SOLO LA MIA FELICITA’ E LA MIA SERENITA’.ED E’ STATO PROPRIO IN QUESTO MOMENTO DI RINASCITA CHE SONO VENUTA AD UN TUO CONCERTO, A FIRENZE, CON MIA MAMMA E MIA SORELLA, ED E’ STATO STUPENDO VEDERE COME PROPRIO MIA MAMMA, FOSSE LA PIU’ EMOZIONATA.AD UN CERTO PUNTO, NON SO COME, PROPRIO SULLE PRIME NOTE DI “MILLE GIORNI DI TE E DI ME”, HO ACCESO IL CELLULARE ED HO COMPOSTO IL NUMERO DELLA PERSONA CHE PIU’ MI ERA STATA VICINA;LUI HA ASCOLTATO TUTTA LA CANZONE IN SILENZIO ED IO PIANGEVO.ERA ARRIVATA L’ORA CHE FOSSI IO A DIMOSTRARE A LUI QUELLO CHE PROVAVO, SENZA PAURE E ESITAZIONI. DA QUEL MOMENTO NON CI SIAMO PIU’ LASCIATI ED IL 27 MAGGIO DIVENTEREMO MARITO E MOGLIE. GRAZIE CLAUDIO, GRAZIE MILLE. 44. DAVID ha scritto: 18 Novembre, 2006 22:23 io non ho mai detto amore tu mi manchi, aio, io l’ho solamente urlato …aio aio ! ciao claudio io sono david o pinturicchio se preferisci, ho 33 anni sono sposato con cinzia e il frutto di questo amore si chiama matilde. di lavoro facciamo entrambi gli autisti di autobus pubblici, una di queste sere mia moglie mi ha regalato il tuo nuovo doppio cd: gli altri tuttiqui ; e io ovviamente con la bramosia e tanta voglia di ascoltarti ho inserito il cd nel lettore del bus e me lo sono ascoltato. durante il percorso (cecina -riparbella) è salita una signora che, dopo aver timbrato il biglietto , è rimasta in silenzio ad ascoltare quel meraviglioso cd. alla fine del tragitto giunti al capolinea , la signora si appresta ha scendere e dopo il saluto mi dice: ” grazie e complimenti per il meraviglioso viaggio…” adesso io sto’ pensando: io ho guidato bene? le tue canzoni gli sono piaciute? o entrambi?… se potremo ioncontrarci mi dirai la tua opinione …io ho comunque la mia…… grazie per come rendi piacevole anche il mio lavoro. david 45. Maria-Cristina ha scritto: 18 Novembre, 2006 21:16 E tu come stai? Da lì ho iniziato a girare e rigirare sapendo però dove andare….alla ricerca di attimi di eterno, inseguendo il sogno e facendo dell’irrealtà un luogo dove il mio cuore fosse in sintonia con il cuore di Claudio. Strada facendo ho iniziato, ragazzina diciassettenne, anche a godere della frenesia, della gioia e dello stupore genuino che ogni concerto mi procurava e continua a procurare. Dosi rigeneranti di sana e buona energia, sorrisi felici anche nei momenti di tristezza, di vuoti che mai si colmeranno, nei giorni di malinconia e monotonia. E ancora adesso, dopo quasi trent’anni, il viaggio continua e Claudio e’ sempre sulla rotta del mio cuore ed io, grazie a lui, sono viaggiatrice sulle ali del tempo e della fantasia, alla ricerca forse di un posto che non c’e', di una sensazione fuggente ma sicuramente molto, molto appagante! Clabber 8508 46. tiziana ha scritto: 18 Novembre, 2006 19:16 Sono sicura che il 25 Novembre vorresti impegnarti a fare due chiacchiere con ogni persona che incrocia il tuo sguardo ; io ti chiedo se proprio vuoi meravigliarci di chiamare sul palco una mia grande AMICA : TANIA Tiziana per Tania 47. Barbara ha scritto: 18 Novembre, 2006 13:52 E’ sempre stato il mio mare, il mio angolo di libertà e di pace, Viareggio. Il mare che ha vista crescere e che mi ha aspettata anno dopo anno, come a un appuntamento silenzioso a cui non sono mai mancata. Quanto tempo è passato da quando ridevo felice nelle foto del babbo, piccola piccola, il cappellino rosa e i piedini a schizzare le onde, le formine fatte con la sabbia bagnata e il canotto arancione da gonfiare ogni estate. E sempre, ogni volta che sono partita sapevo che sarei tornata, a lasciarmi scivolare addosso giornate lunghe e pigre, senza obblighi nè orari E poi, in quell’estate indimenticabile, per una volta non mi sono messa in viaggio io per venire a un tuo concerto, ma sei venuto a trovarmi tu, Claudio. Doveva succedere che le nostre strade si incrociassero a Viareggio, prima o dopo. E’ stato nel luglio 2004, per il Festival Gaber, ricordo la sorpresa quando l’ho saputo, ricordo l’attesa, a cancellare dal calendario un giorno dopo l’altro, fino al 21, il mio compleanno, quando mi hai fatto il regalo più prezioso che mai abbia ricevuto, e io così confusa e felice da non riuscire neanche a dirti grazie…. E poi la sera dopo, quando dal pianoforte sono uscite le prime note… un tuffo al cuore… Patapan! Pensavo che non l’avresti mai cantata davanti a un pubblico, e invece è successo proprio a Viareggio, e per me è stato come se tu avessi voluto farmi vivere un piccolo incantesimo, a me soltanto in mezzo a tanta gente… Era tutto così strano e immobile, come se anche l’aria e il cielo scuro si fossero fermati ad ascoltarti, emozionati, trattenendo il respiro, e sentissero i miei stessi brividi… Credo di non averti mai sentito tanto vicino come quella sera, quando hai tirato fuori il tuo dolore e il tuo rimpianto per quel padre che dopo averti tenuto per mano per tanto tempo, un giorno si era fermato senza aspettarti, e lo hai fatto senza difese, senza barriere, senza niente che ti separasse dalle persone che si trovavano là Non so quanto ti sia costato cantare quella canzone, ma forse per te è stato un modo per camminare ancora una volta a fianco di tuo padre, e io ascoltandoti forse per la prima volta sono riuscita a salutare il mio amato nonno, anche lui saltato giù un giorno senza aspettarmi, e a pensare che il nostro non è stato un addio ma solo un arrivederci Dopo ho sperato in qualche modo che tu non cantassi Patapan mai più, in nessun altro posto, perchè rimanesse come un momento prezioso e irripetibile che avevi voluto condividere con chi era là con te, in quella notte fatata di mezza estate un abbraccio Barbara 48. Sandra ha scritto: 18 Novembre, 2006 09:08 Mi chiamo Jacopo, sono biondo e ho 9 anni, e sono appassionato di Harry potter. La mia mamma mi dice che ho iniziato a abitare nella sua pancia una sera di martedi di gennaio dopo che te in televisione avevi cantato o babaluba. Quando poi sono uscito dalla sua pancia mi cantava avrai, ma io preferisco Ufo Robot. A scuola con la maestra Lisa abbiamo fatto una recita e ci siamo divertiti a ballare con la canzone ufo robot, vestiti col domopak. La mia maestra Lisa non ha trovato il biglietto per venire al tuo concerto e con questo concorso cerco di vincere per lei che è una maestra un po’ brontolona ma molto simpatica. Lisa è nata a Salviano proprio dove è nata anche la mia mamma e erano piccole insieme e ascoltavano le tue canzoni. A Lisa piace tanto la musica e ballare. Se porto il biglietto a scuola sviene davanti a tutti gli alunni. Lo vorrei vincere per Lisa, perchè la mia mamma ce l’ha già da tanti mesi. Ciao, Jacopo 49. Andrea ha scritto: 18 Novembre, 2006 08:42 Caro Claudio, la mia è una storia come tante, ed inevitabilmente si fonde e confonde con le migliaia di storie che attraversano e segnano le vite di chi ti segue. Eppure per me ha il sapore del ricordo, del totale abbandono alla memoria, per combattere l’oblio cui sembra condannarci la rapidità cui ogni giorno dobbiamo sottostare. E’ la storia di un padre e un figlio, separati da cinquant’anni d’età ed uniti dal comune sentire, dall’amore più intenso, quello che si comunica con uno sguardo, o un rimprovero. Avevo 4 anni quando, in viaggio verso le Dolomiti, mio padre ed io per la prima volta ascoltammo “La vita è adesso”. Erano gli anni in cui il mondo si celava agli occhi di un bambino che non conosceva ancora il dolore e sentiva solo il profumo del bosco, e si guardava allo specchio , sul lago. Rimpiango l’età in cui ero follemente e splendidamente ingenuo, come solo i pazzi e i bambini sanno essere. Ora che vedo mio padre invecchiare, rimpianti e rimorsi si affastellano e comprimono i miei pensieri. Mi resta il conforto del ricordo di quella cassetta suonata per la prima volta, e ascoltata mentre, seduto di dietro, guardavo gli occhi di mio padre, e sorridevo. 50. Antonella Calugi ha scritto: 17 Novembre, 2006 22:48 Quando Quando……… mi sono innamorata la prima volta ..Questo piccolo grande amore Quando……… sono stata tradita la prima volta…Porta Portese Quando………adolescente litigavo in famiglia….E adesso la pubblicità Quando………nelle notti d’estate sognavo ad occhi aperti …Ragazza di campagna Quando………sognavo ad occhi aperti di essere altrove.. Poster Quando………ero triste e avevo bisogno di un “gancio in mezzo al cielo” …Strada facendo Quando………sognavo la mia indipendenza…Casa in costruzione Quando………è nata mia figlia CLAUDIA… Avrai Quando………mi sento allegra senza motivo…. Serenata in Sol Quando………vedo alla televisione o leggo sui giornali notizie sugli immigrati ….Le ragazze dell’Est Quando………sono in crisi con mio marito … Quei due Quando………mio padre di 80 anni mi fa un poco perdere la pazienza… I vecchi Potrei continuare all’infinito perché, se ci penso bene è difficile per me pensare ad un momento o ad un avvenimento della mia che non trovi un riferimento in una canzone di Claudio. Antonella Calugi 51. Maila ha scritto: 17 Novembre, 2006 21:45 Caro Claudio, anch’io faccio parte delle numerose fans che ti hanno seguito dall’inizio della tua carriera e spero di poter ascoltare le tue canzoni per altro tempo ancora.Non è per me però che ti invio queste righe, bensì per conto di mia sorella minore che era veramente “persa” per te tanto da seguirti ad ogni concerto.Alcuni anni fa io e lei partecipammo ad un concorso telefonico di una nota compagnia ed io vinsi l’ingresso gratis per il tuo concerto a Firenze.Mi accompagnò anche lei ed era così felice che sembrava tornata adolescente anche se aveva trent’anni.Purtroppo ho scritto “era” perchè Milva non c’è più da 4 anni.Adesso che ho la possibilità di rivolgermi direttamente a te ti chiedo solo un piccolo favore:se durante la tua esibizione a Livorno puoi dedicarle una canzone.Per me significherebbe essere riuscita a farle un meraviglioso regalo e a dimostrare che poi non è così vero che i nostri cari li perdiamo per sempre ma se vogliamo riusciamo a trovare l’occasione per poter stare assieme a loro anche, per esempio, grazie ad una bella canzone di Claudio Baglioni.Ti ringrazio tantissimo.Maila 52. Lucia ha scritto: 17 Novembre, 2006 21:15 Che dirti Clààààààààààààààààààààààààààààà sei unico, un grande……………. un magoooooooooooooooooooooooooooooooooooo solo tuuuuuuuuuu mi regaliiiiiiiiiii puraaaaaaaaaaaaaaaaaaaa felicitààààààààààààà al 100% con la tua musicaaaaaa ………….con la tua dolce voceeeeeeeeeee splendida .Sono una tua fanssssss da sempre vengo quando posso ai tuoi concerti ma non mi bastono maiiiii perchèèèèèèèèè sono tre ore di magiaaaaaaaaaaaaa di star bene, di felicitààààà per meeeeeee .Se potessi avere una bacchetta magicaaaaaaaaaa per potertiiiii per una volta incontrare te da vicino sarebbe per me una felicità indescrivibileeeeeeeeee chissààààààààà se avrò una fortuna un giorno incontrare te grande clààààààààààà un artistaaaaaa spendido ,e insuperabile ma soprattutto un gran uomo . Si dice che i sogni son desideri chissàààààà se un giorno non lontano ……….. (spero) il mio sogno possa diventare pura realtà. La mia vita è rappresentata dalle tua canzoni grazie per tutto quello che ci trasmetti puro benessere e momenti magici ……………se sono giù io ho una cura infallibile per farmi tornare il sorriso ascoltare te e ritorna il sole anche se la giornata inizia storta .Grazie Clàààààà per tutto quello che ci regaliiiiii a noi fans attimi di pura felicità con i tuoi concerti e faccèèèèèèèè sempre sognàààààààààààààà un bacio da Lucia una super fanssssssssss che ti vuole un bene immensooooo …………Ciao Clààààà baciiii Lucia 53. Matteo MASSA ha scritto: 17 Novembre, 2006 18:27 25\11\2006 tutti a Livorno! CLAUDIO FACCI SOGNARE!!! 54. maricetta ha scritto: 17 Novembre, 2006 17:35 Il mio primo ricordo di Claudio Baglioni risale ormai a più di vent’anni fa… Se penso a dove mi trovavo non è affatto una cosa piacevole… Ero in un centro per grandi ustionati con la riserva sulla vita e avevo 15 anni ed una gran voglia di continuare a vivere nonostante tutto quello che mi stava accadendo. Avevo pochissimi contatti con il mondo esterno e uno era una radio privata che trasmetteva in continuazione soprattutto la notte tutto Alè oo. Mi ha tenuto compagnia per quasi tre mesi e praticamente da allora non ci siamo più lasciati 55. Grazia ha scritto: 17 Novembre, 2006 16:38 Una canzone? Sì, ma non per un amore, o per un’amicizia ma una canzone per la mia crescita. La mia passione per la musica di Claudio Baglioni è cominciata il giorno in cui ascoltai “E adesso la pubblicità”. Perchè ero io quella ragazzina (quella schienuccia da uccellino) che guardava, attraverso i vetri della mia camera, i grigi marciapiedi all’imbrunire della giornata. Ero io quella ragazzina che voleva fuggire da quella realtà quotidiana che era troppo stretta, troppo infelice e timida. Ero io, quella ragazzina che litigava contro le smorfie di un fratello (e aggiungo una sorella) e cercava di aiutare come poteva quei genitori che dovevano combattere per mantenere una famiglia un po’ troppo numerosa, lavorando come operaio mio padre (mani da operaio a vita) e bidella mia madre non si e’ rassegnata e neanche spera). Ero io quella ragazzina che accendeva lo stereo “a palla” ad ascoltare “Un nuovo giorno o un giorno nuovo” e ci ballava su come una pazza per scappare nel suo mondo fatto di pennelli, colori e carboncino. No. Non basta una sola canzone per raccontare quello che hai rappresentato… Ora, sono diventata donna, nascosta in fondo ad un’amarezza e che cerca sempre di far finta che il mondo sia un bel posto. E sono questa donna, con pregi e difetti,anche grazie a te, alla tua musica e a quel modo che hai di vivere la vita, con quel velo di malinconia che hai negli occhi e che ti rende “Un po’ di più” che un semplice Uomo. Non smetterò mai di ascoltare la tua musica. Hai un angolino in ognuno dei miei quattro ventricoli del cuore, per sempre. Ti voglio bene. Grazia 56. Simona ha scritto: 17 Novembre, 2006 14:40 Avevo quattordi anni quando ti ho conosciuto, non ero più una bambina ma non ero ancora una donna “le lacrime in tasca annusavo la vita con l’anima in mano”, e tu, Claudio, sei entrato prepotentemente nella mia esistenza, mi hai accompagnato nella mia crescita e non mi hai più abbandonata, anche adesso che ho 36 anni, un marito e due figli. Sono passato tanti anni da quel primo incontro e se penso al mia passato nono posso non ricordare i miei primi scontri con i miei genitori e quante volte ho pensato “babbo me la paghi, domani scappo via”; non posso non ricordare il mio primo amore, i primi batticuore, i primi baci. Era inverno e faceva fredddo e la canzone che mi suonava in testa diceva “..amori al buoi dei portoni si scrollano la pioggia dai capelli come cani..”, poi è arrivata la primavera e come in “fotografie” qualcosa in quella storia si èspento ed è finito tutto ed avrei voluto gridare “io ti amo, ti amo, ti amo , ma perchè sei tanto bella, perchè non scompari..” “Strada facendo” ho conosciuto l’amore della mia vita, era estate, l’aria frizzante e “amori vanno scoppiettando incontro al mare con il costume sotto” e stavamo “accoccolatiad ascoltare il mare”. Io della provincia di Pisa, Daniele di Milano, nessuno avrebbe scommesso sulla nostra storia, per noi è stata una sfida ed a volte è stata davvero dura, quante notti ho pianto ascoltando “e se potessi fare in modo che Roma non fosse lontano per te… Poi a dispetto di tutto ci siamo sposati e mentre aspettavo l’arrivo di Tommaso ho capito che “avevo sognato su un treno che” questa volta era partito per un viaggio misterioso e bellissimo. “Avrai” è la prima canzone che che ho dedicato a Tommaso e che gli ho sussurrato nelle lunghe notto insonni, non avrei potuto trovare parole più belle che riescono ad arrivare all’anima. E poi è arrivato anche Giovanni che a cinque anni canta a squarciagola “tutti qui” e “cinque minuti e poi un jet partirà” Questa è la mia storia e tu sei sempre presente. Grazie per tutte le emozioni che hai saputo trasmettermi nelle tue canzoni e come dice Tommaso “sei un grande” Simona P.s. venerdi io Daniele e Tommaso saremi lì ad emozionarci ancora. Tommi e Giovanni hanno l’autografo di Totti, ma per il tuo farebbero carte false. In bocca al lupo per il concerto! 57. Francesca ha scritto: 17 Novembre, 2006 14:40 “IO, BAGLIONI E UNA CANZONE”: chi mi conosce sa che potrebbe essere il sottotitolo della mia esistenza, o meglio della parte più gioisa e giocosa di essa. E’ da oltre un ventennio ormai, gande mago dai capelli color della luna, che sei entrato nella mia vita per regalarmi, quale moderno Melquìades dei miei cento e più momenti di solitudine, meraviglia e stupore…. E da allora è cominciato un fantastico viaggio tra note, emozioni e canzoni. Sceglierne una in particolare non è facile: in qualche modo tutte mi appartengono e mi sono appartenute: nel momento in cui le ho scoperte e le ho fatte mie, in quello in cui le ho cantate a squarciagola, o quando ci ho riso e pianto sopra, o quando, emozionandomi ancora oggi come la prima volta, le sento casualmente passare per radio. Una, però, occupa un posto particolare nel mio cuore ed è “La vita è adesso”, e non solo per l’emozione e la forza che riesce a trasmettere, ma perchè è da lì che è cominciato tutto: ricordo ancora quella notte stellata di agosto, quando grazie ad un biglietto regalato da qualcuno ( … o forse piovuto dal cielo !!! ), vidi per la prima volta un tuo concerto: ma non fu tanto il tuo dolce sguardo a colpirmi ( eri un puntino bianco troppo lontano), quanto la luce che scorsi negli occhi di due ragazzi seduti dietro di me che cantavano abbracciati ogni parola delle tue canzoni; rimasi letteralmente stregata da quell’energia che sembrava legarli in un tutt’uno verso il centro del palco. Ancora quattordicenne, ma cresciuta troppo in fretta per qualche guaio dell’esistenza (avevo da poco perso il mio adorato papà), avevo smarrito quell’entusiasmo e quello stupore verso la vita, ma è bastato chiudere gli occhi e spalancare il cuore per venire travolta dalle note di quella canzone………………….. Da allora ne è passato di tempo, ma quel dorato incantesimo, che mi aveva reso parte di mille e mille fiammelle che vibravano all’unisono in un unico cuore, ancora continua: si è tinto di giallo, di rosso e di blu, si è profumato di odori, colori e suoni di isole d’altomare, si popolato di nuovi sguardi, nuovi sorrisi, nuovi cuori. Allora grazie bel cavaliere bianco e nero, compagno di tante avventure, per avermi ricordato che “c’è sempre la possibilità di andare avanti” e che c’è ancora tanta strada da fare insieme…….. perchè non si può mai smettere di sognare! CON TUTTO IL BENE Francesca (Grosseto) 58. Luca ha scritto: 17 Novembre, 2006 14:26 1975: Sabato Pomeriggio, il catechismo, la prima cotta, il primo dopo barba! Eh, si, nel 1975 ero un ragazzino undicenne, timidissimo e complessato e pure occhialuto! (come Claudio nei primi tempi della sua carriera)..a quel tempo non seguivo più di tanto la musica,ma in estate andavo sempre in vacanza in un paese dove la sera ascoltavamo le canzoni sul mitico juke-box! E’ lì che ascoltai per la prima volta Sabato Pomeriggio e mi piacque perchè era orecchiabile, romantica e quando Claudio cantava il ritornello mi sembrava che si inerpicasse su sentieri dove non osano neanche le aquile! (a quel tempo non avevo le idee ben chiare sulla musica come oggi si intende!).Dopo le vacanze iniziai il catechismo per fare la Cresima e li conobbi una bambina più piccola di un anno: mi conquistò subito,ma essendo timidissimo non sapevo come farglielo capire…la prima brillante idea fu quella di attirare la sua attenzione usando il dopobarba che il babbo usava quotidianamente. Così me ne cosparsi il viso sicuro che ne sarebbe stata conquistata (d’altronde quanti ragazzini di 11 anni usano il dopobarba se non hanno ancora idea di cosa sia la barba?). Ahimè, non fece alcun effetto..Già disperato mi venne un altro colpo di genio: la settimana seguente, prima che cominciasse la lezione mi avvicinai a lei e cominciai a canticchiarle: ” Senza te morirei, senza te scoppierei…..”.Beh, non so se fu la mia voce (ci credo poco!) o cos’altro ma mi rivolse la parola e dimostrò di apprezzare che le cantassi con la mia voce stridula le parole della canzone più in voga di quell’anno. Così spezzai il ghiaccio con lei e da quel giorno ho capito che la vera bellezza non è quella che appare ma quella interiore…Grazie Claudio!! 59. Daniele Scarioni ha scritto: 17 Novembre, 2006 14:22 …il giorno che è nato mio figlio Tommaso ho provato la più forte delle emozioni della mia vita ed in quella sala parto di fronte a quel piccolo capolavoro della natura pensavo che mi sarebbero venute in mente le cose più incredibili ed invece ho cominciato a sentire le note e le parole della canzone più bella che un uomo può dedicare al prorpio figlio. Tornando a casa, dopo la notte insonne, ho riascoltato mille volte quelle note e quelle parole, sentendo gli occhi riempirsi di lacrime e sperando che tutto ciò che avevi scritto si potesse avverare anche per mio figlio ed ancora oggi, quando canto “Avrai”, sento le lacrime salire da dentro. Ancora lo stesso stupore ho provato dedicando le stesse parole a Giovanni, secondo nato. Per questo venerdì, insieme a mia moglie Simona ed a Tommaso, che vede a nove anni il tuo secondo concerto, saremo lì da qualche parte in quel palazzetto, insieme ad altri e come tanti altri; sentirò ancora una volta quelle lacrime salire e abbraccerò Tommaso che incredulo non capirà quel pianto, ma al quale auguro di provare le stesse emozioni… Daniele Scarioni 60. Linda ha scritto: 17 Novembre, 2006 13:53 Caro Claudio, poche parole per dirti che sei speciale. Il calore della tua voce mi scalda come un abbraccio nei momenti tristi. Le parole delle tue canzoni sono sempre quelle giuste al momento giusto. Trasmetti amore, cosa rara oggi. Chi non ti conosce davvero si è perso qualcosa di importante in questa vita. Un bacio e grazie di esistere. Linda 61. Simona F. ha scritto: 17 Novembre, 2006 12:51 Ciao Claudio!!! Anche io faccio parte dell’enorme stuolo di tuoi estimatori dal 1971, ora ne ho 46, impossibile dire quale canzone io ricordi per una storia particolare. Ogni momento della mia vita, bello o brutto, è stato segnato da una tua canzone, praticamente sono cresciuta con te! Il momento più straordinario? Il concerto del 2000 al Palalottomatica di Roma, dove straordinariamente avevo unito più generazioni. Mia nonna, mia mamma, mia sorella, mia figlia ed io. STUPENDO!!!! Sono felice di aver regalato loro un concerto che tanto desideravano vedere. E, per ciò che riguarda mia nonna e mia mamma, sono sicura che continueranno a seguirti anche se non sono più tra noi, ti seguiranno come sempre e canteranno con te e per te da lassù le loro notti di note. Un bacio 62. Stefania ha scritto: 17 Novembre, 2006 12:42 Riassumere in una canzone di Claudio più di trent’anni di emozioni non è certo cosa facile. Il mio in effetti è un percorso di emozioni iniziato all’alba della mia adolescenza quando, tornando a casa da scuola con il transistor attaccato all’orecchio, scoprivo nelle hit di allora questa voce intensa che ti arrivava dritta al cuore, cantare Questo piccolo grande amore. Erano i primi anni 70 e fu amore a primo ascolto. Così non ho mai smesso di seguire e di inseguire il successo di Claudio, comprando i suoi dischi (conservo ancora gelosamente i vecchi enormi LP), partecipando ai suoi concerti in giro per la Toscana. La mia giovinezza è scorsa ascoltando Amore bello, con Sabato pomeriggio mi sono innamorata, con Strada facendo mi sono anche divertita insieme a mio marito, quando nostro figlio Dario se la cantava come ninna nanna per poi abbandonarsi al sonno nel suo lettino. Il caso ha voluto che Mille giorni di te e di me accompagnasse un momento difficile del nostro matrimonio. Ogni volta che riascolto queste canzoni scopro che hanno lasciato in me emozioni indelebili, ricordi che rivivo ogni volta con i profumi, con le sensazioni di allora… Un lunghissimo percorso quindi che non finisce, anzi continua e passa di generazione in generazione. Si perchè nostro figlio Alessio, nel raccogliere in un DVD delle bellissime foto di una vacanza con la sua ragazza, le accompagna tra le altre con Tienimi con te… Io il mio biglietto nel cassetto ce l’ho da alcuni mesi e sarò al concerto di Livorno insieme a mio figlio e la sua ragazza. Mi sembrava un bel modo di raccontare il “mio” Baglioni! 63. antonella ha scritto: 17 Novembre, 2006 12:26 Non mi piacevi,neanche un po’.DIicevo alla mia piu’cara amica, che invece ti adorava :come cavolo fa a piacerti uno cosi’che e’una lagna non a caso lo chiamano agonia. Era il 1972 ed avevamo appena 12 anni io e la mia amica Carmen.Ne e’passata acqua sotto i ponti da allora visto che adesso sei ‘l’unico che potrebbe per cosi’dire infastidire mio marito.Mi dispiace che le mie colleghe non ti apprezzano come ti apprezzo io(forse sto chiedendo troppo alla loro pazienza visto che in ufficio ahi LORO ’si ascolta solo discografia completa di Claudio Baglioni) ma io non demordo e mi dico non e’successa la stessa cosa a me?Diamo tempo al tempo caro Claudio perche’la tua musica e’per tutti ma non da tutti ci solo tanti stupidi al mondo .La mia canzone preferita?e come si fa a a decidere?FAMMI ANDAR VIA .Dalla tua bellissima ossessione e dal mio fanatismo .CI VEDIAMO, ANZI TI VEDO IO IL 14/12 A MILANO da sola senza nessun familiare che possa distrarmi ma con tante altre e altri come me che possono capire e non compassionarmi come fanno le mie due scellerate bellissime e acculturatissime figlie che non fanno altro che prendermi in giro del tipo:MAMMA MA LA SMETTI DI FARE LA STUPIDA?E ABBASSA LO STEREO PER FAVORE CI DEVE SENTIRE TUTTO IL CONDOMINIO? Che mi senta o meno tutto il condominio non e’che poi me ne frega piu’di tanto sono cosi’e me vanto, fiera di saper ascoltare un poeta in musica CIAO CLA’ 64. Serena ha scritto: 17 Novembre, 2006 11:20 C’era una volta Me…. C’era una volta Me, una ragazza come tante che un giorno decise di raccontarsi, di diventare per una volta ancora la protagonista di una storia che narrava la sua vita. Da tempo infatti Me non era più la persona più importante per se stessa, non lo era più da quando aveva fatto capolino nella sua esistenza un tenero musetto, un amore di bimba che le aveva rubato, con infinita dolcezza, la spensieratezza e l’indipendenza che fino a quel giorno avevano contraddistinto Me… ” libertà risali a ieri, la ricordo a mala pena, eri tutti i miei pensieri, il mio pranzo la mia cena”….. Me era felice; quella vita da Signora Lia , tra piatti, marito e televisione, non le andava stretta, ma qualche volta guardava indietro, chiudeva gli occhi e ripensava a quel tempo in cui tutto ruotava intorno a Lei….. ” Meglio di no, non voltarsi mai quando si va via, perchè voltarsi è già un pò tornare, è già nostalgia”….. Nostalgia di quelle serate sui prati a cantare a scuarciagola con quell’amore che non è l’Amore di oggi ma che allora ti faceva scoppiare il cuore; nostalgia dell’innocenza di quelle due amiche che su quelli stessi prati hanno dimenticato la spensieratezza, l’incoscienza e la leggerezza della vita presa così come viene…… che bello ricordare….. ” non si esce da una storia che non esce da noi, nelle vie di memoria la stessa storia riaccade poi ; si abbattono le statue, i piedistalli no, perchè le cose fatue , di nuovo servono dopo un pò”….. Me riapre gli occhi, accarezza il capo della sua bimba teneramente accoccolata sulle sue gambe e guarda avanti con la speranza di vincere quel biglietto che la renderà ancora ,FORTUNATAMENTE solo per una notte ,la protagonista della sua storia. Ciao Clà, grazie di tutto …. se il miracolo di dovesse compiere… vi prego per il concerto del 24…. 65. Raffaella D'Auria ha scritto: 17 Novembre, 2006 10:39 Ciao Claudio…. ho 39 anni e la mia passione per te è nata con me… non so come,ma Tu con le tue canzoni mi sei stato sempre dentro l’anima anche se nessuno nella mia famiglia ti ha mai apprezzato come me. Ero bambina ed ascoltavo i tuoi LP chiusa nella mia stanza perchè nessun altro ti voleva ascoltare… Sono cresciuta e volevo andare ai tuoi concerti ma, mio padre non me l’ha mai permesso, ma la mia passione cresceva sempre di più. Mi sono sposata ma purtroppo anche mio marito non ti ammmirava ed io ero costretta ad ascoltarti quando lui era fuori per il lavoro. Ora da circa due anni sono la donna + felice del mondo, ho un compagno che mi ha conquistata tenendomi al telefono x 10 ore con in sottofondo le tue canzoni e la compilation iniziava con “Notte di note” siamo iscritti al CLAB e lui mi porta ai raduni ed i concerti mi regala i tuoi CD che ascoltiamo insieme e sulle note di “Tienimi con te” una lacrima scappa sempre…. Ciao Claudio … Non cambiare mai da come sei…. 66. veronica ha scritto: 17 Novembre, 2006 09:56 Ciao Claudio sono una tua fans da sempre, da quando mia mamma tenendomi tra le braccia mi cullava cantandomi le tue canzoni, le stesse che adesso ascolta anche la mia bambina di 2 anni che sa già chi è il mitico Claudio!!! La tua musica è la colonna sonora della mia vita, ogni tua canzone mi ricorda una sensazione, un’emozione particolare, un’ amicizia vissuta in un determinato momento della mia vita… Infatti è proprio parlando di te, della tua musica che, durante una pausa di studio in biblioteca, ho conosciuto molti anni fa un ragazzo speciale che ho frequentato per un po’ di tempo. La passione per te, il nostro mitico Claudio, era una cosa che ci univa!!! Claudio sei un grande, sei unico………….grazie per le emozioni che ci trasmetti con le tue canzoni e con i tuoi mitici concerti……….grazie di esistere!!!!!!!!!!!!!!! Ciao un abbraccio forte (come vorrei poterti abbracciare dal vivo magari una volta!!!!) Veronica 67. ROSSELLA ha scritto: 17 Novembre, 2006 09:45 Ciao Claudio, sono Rossella di Livorno e da moltissimi anni sono una tua grande ammiratrice. La mia è una storia molto semplice che inizia nel 1972. Ho conosciuto mio marito quando non avevo ancora 15 anni ad una festa organizzata dalla scuola che frequentavo. Durante le prime uscite ascoltavamo sempre QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE alla radio. Con il passare del tempo la nostra storia cresceva e diventava sempre più importante , tutti i nostri momenti piuù belli avevano il sottofondo delle tue canzoni……AMORE BELLO, E TU, SABATO POMERIGGIO e naturalmente QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE. La tua musica è stata testimone di ttte le nostre prime volte: progetti, litigate, riappacificazioni, tenerezze. Sono passati tanti anni il mio matrimonio è sempre più solido, la tua musica mi emoziona e mi fa sentire ancora una ragazzina. M piace ancora tantissimo venire ai tuoi concerti, solo che oggi ci vengo con mia figlia , mio marito infatti preferisce rimanere a casa ad aspettare le sue ragazze. Non sono molto brava a mettere sulla carta le mie emozioni ma ti posso assicurare che QUESTA PICCOLA STORIA è la storia di un GRANDE AMORE. Ciao Rossella 68. Sandra ha scritto: 17 Novembre, 2006 02:35 Ciao Claudio…. sono la figlia di una tua fans che scrive per lei questa semplice lettera, trovata strappata tra le briciole di un pranzo, lei forse non ha trovato la forza di scriverti per paura di non essere all’altezza o chissà cosa… ma ecco qua, la sua lettera dice questo: Il mio amore per baglioni è iniziato con “…quella sua maglietta fina…” fequentavo la terza media e riempivo i miei diari con le tue foto, ed ora che di anni ne ho 47, sono sempre innamorata di te, come cantante si intende!. Tre anni fa sono venuta a vederti al concerto di Firenze il 28 giugno, quella sera è stata bellissima e unica, insieme a me c’era anche mia figlia (ho contagiato pure lei) è stata una sensazione unica, ti guardavo attraverso un piccolo canocchiale e sentivo le tue parole nel cuore, i ricordi affioravano alla mente… Grazie a te un sabato sera di tantissimi anni fa ho conosciuto il mio ragazzo che mi ha cantato una tua canzone, diventata poi, la nostra canzone, “…sabato pian piano se ne va passerotto ma che senso ha… ti prego passerotto non andare via…senza te morirei senza te scoppierei…” è entrato nel mio cuore con quelle tue parole e fu lì che pensai, che lui sarebbe stato il compagno della mia vita… io 16 anni lui 18… ci siamo sposati e sono nati due splendidi bambini. In tutti questi anni ti ho sempre seguito mi hai aiutato tantissimo sono cresciuta con le tue parole e la tua musica,passando da adolescente a donna e le tue canzoni mi hanno dato la forza per vivere… grazie . Sandra Ecco, la lettera di mia madre finiva così mi sembrava uno spreco non scriverla, spero tanto che tu la leggerai, tantissimi saluti (Melania). 69. ANGIOLA ha scritto: 17 Novembre, 2006 01:46 La mia prima festa,la prima volta che ballavo,con un ragazzo bellissimo e con “Questo piccolo grande amore”,avevo 14 anni.E’ così che ti ho conosciuto Claudio,con te sono cresciuta,ho sognato (lo faccio ancora),ho sperato,ho amato,mi sono illusa,ho gioito,ho pianto,ho riso,mi sono divertita,ho creduto nell’amicizia,in ogni tua canzone ho ritrovato me stessa,ogni sfumatura faceva parte dei miei pensieri,i tuoi valori sono i miei.Nel corso degli anni mi hai insegnato ad inseguire i miei sogni,a rialzarmi anche se un sogno cade,a credere in me e a lasciare un’orma,anche se piccola piccola,su questa terra che ha tanto bisogno di PACE e di AMORE.E’ questo che ho insegnato ai miei tre figli,ad amare e rispettare gli altri,ma soprattutto se stessi.Il mio primo concerto solo nell’82,e lo devo a mio marito,fu lui a farmi trovare i biglietti sotto il piatto,figurati! Allora, la mia seconda figlia aveva 9 mesi e a te era nato da poco Giovanni,il concerto era a Cava dei Tirreni,tu mi facesti l’occhiolino….e chi se lo dimentica,è impresso nella mia mente!Ogni tuo concerto mi ricorda qualcosa,come quello del 19 luglio del’92 ad Alba Adraitica quando il giudice Borsellino fu ucciso e tu rimandasti la data del concerto con quell’aria triste e impotente che avevamo tutti,quel giorno nessuno aveva voglia di cantare,ma solo voglia di giustizia! Oppure quello di Napoli (era il mio primo concerto ad uno stadio),la “ola” che meraviglia! O quando ad un altro concerto, aveva diluviato per tutto il giorno e non la smetteva più di piovere,ma poi spuntò una luna piena meravigliosa,arrivasti tu con la tua chitarra e si iniziò,dopo due ore di concerto ci chiedesti se eravamo stanchi,se ci sentivamo a “pezzettini”,ma ormai, con la tua musica ,ci avevi fatto dimenticare che eravamo tutti bagnati e si poteva andare oltre,anche fino al mattino…..Uno dei concerti più belli, quello del 2000 all’anfiteatro di Pompei,ho trascorso,insieme a mia figlia Giulia,una delle settimane più belle.Tutte le sere eravamo sotto il tuo albergo con la speranza di vederti anche solo un attimo e la nostra costanza fu premiata,ma la cosa bella era la complicità che si veniva a creare con gli altri,sembravamo un’unica famiglia,è questo che si diventa ai tuoi concerti,un’unica famiglia! E il concerto della notte bianca a Napoli? Beh,come potevo mancare? Ero lì ,in prima fila con Giulia,che logicamente è diventata anche lei tua fan! Caro Claudio,posso solo dirti che ogni tua canzone mi ricorda ed è un momento particolare della mia vita che io non avrei mai saputo raccontare in modo così poetico,posso solo ringraziarti per avermi accompagnato in questo mio cammino talvolta gioioso,talvolta irto di spine; i periodi bui li ho superati anche grazie a te,perchè,in quei momenti di sconforto mi sono rifugiata nella tua musica che ha saputo darmi tutto il calore e la tenerezza di cui avevo bisogno e la spinta giusta per farmi andare avanti! Grazie Claudio,spero che tu mi accompagnerai ancora per tanti e tanti anni,confido in te. Il mio grande sogno è quello di incontrarti un giorno,ma poi penso che morirei dalla vergogna,però non ho vergogna a dirti che ti voglio bene Claudio,sarai sempre ai “quattro angoli” del mio cuore! Ciao ANGIOLA 70. ginevra ha scritto: 17 Novembre, 2006 00:06 Note d’autore… un manifesto blu..notte con un uomo seduto al pianoforte. Tor Vergata 1985. Attori, cantanti, cantastorie vengono a parlare a noi studenti del loro segreto, di cosa c’è sotto la faccia patinata sbattuta in prima copertina, del fiume sotterraneo che scorre sotto le righe, che rimbalza nelle note e nelle smorfie. Venditti, Sting, Nuti (sic!) e… Baglioni. Un fermento e un fremito ansioso in chi da anni (di nascosto quasi) segue quel canta-utore canta-fiabe. Arriva il giorno e due ragazzi di periferia siedono sul palco accanto all’ex ragazzo di periferia. Un pianoforte aspetta silenzioso nell’angolo mentre qualcuno fa domande da un microfono ronzante. Ma Baglioni sorprende sempre e sembra un poco annoiarsi. La voce abituata a volare si stanca di troppo spiegare e allora una ragazza gli chiede: “ci canti qualcosa?” Ancora una volta… sorpresa: AVRAI. Tutti si aspettavano qualcos’altro: una canzone d’amore, una canzone impegnata, ironica, “romanesca,” filosofica; invece è la più semplice e la più variegata delle esperienze (essere padre) che arriva alle nostre orecchie. Allora figli e oggi genitori c’è sempre un momento che riporta alle parole dense di quella canzone. Grazie ancora oggi per aver scelto - di scrivere e di cantarci- quella canzone (la ragazza con lo spolverino blu). 71. Ilaria ha scritto: 16 Novembre, 2006 23:12 ..Dopo tutti questi anni che Claudio ha incantato(e continua a farlo!)milioni di persone con la sua voce,le sue parole,le sue frasi..io sono entrata adesso nel suo mondo..grazie a una persona che fa parte della mia vita..questa persona è la mia Zia..ed è indescrivibile la passione che ha e che ha sempre avuto per le sue canzoni..Claudio ha accompagnato con le sue note ogni attimo della sua vita,bello o brutto che sia..e ora questo sta succedendo anche a me..Claudio accompagna le mie NOTTI DI NOTE..Claudio mi insegna che LA VITA E’ADESSO quando sono triste..e che STRADA FACENDO ritroverò presto anche le VIE DEI COLORI..claudio mi augura BUONA FORTUNA..Claudio ci ritrova sempre TUTTI QUI..ad ascoltarlo..e a sognare per l’ennesima volta,mai stanchi di farlo… grazie zia per avermi trasmesso questa passione che ci lega..e grazie Claudio per i sorrisi e le emozioni che ci regali..non smettere di trasmettere mai!!!!!! Ilaria 72. Simona ha scritto: 16 Novembre, 2006 21:07 Io e Baglioni…come si possono trovare le parole per descrivere un’ Emozione, la Mia Emozione più Bella… Ci proverò… Questo bene immenso, questa infinita stima per te è nata quando avevo 10 anni e già sognavo il momento del principe azzurro con la tua musica in sottofondo… Poi sono cresciuta e tu eri ancora la colonna sonora della mia vita…Ora ho 29 anni e tu sei nel mio cuore più che mai… La vita ci mette davanti a tutto e anche quando ho dovuto affrontare la perdita di mio padre tu c’eri. E’ morto nel 2000, dopo aver lottato per un anno e mezzo con tutte le sue e le nostre forze. Ogni volta che venivo via dall’ospedale c’eri tu con la tua musica a darmi il coraggio e la forza di non mollare…ascoltavo spesso “Naso di Falco” cercando risposte ai miei mille perché che mi attanagliavano. Quando senti il mondo che ti crolla addosso c’è un disperato bisogno di avere davvero un gancio, una spinta che ti porti a non mollare, qualcosa di bello a cui aggrapparti anche se tutto ti sembra nero. Io dovevo trovarlo per reggere quel periodo, per dare la mia forza, per non mollare e lo trovavo nella tua musica, nelle emozioni che mi davi. Poi quell’agosto 2000 mio padre se n’è andato… Ricordo il giorno dell’addio, guardavo una pagina del giornale locale perché c’era un articolo che parlava di lui e quasi per caso mi si è aperta la pagina dove si parlava della prima data del tuo tour Acustico a Pompei. E’ stata una coincidenza, ma non lo so, ho sentito che c’eri, che il mio cuore poteva ancora battere di nuovo, è stato come vedere una “porta” e avere la spinta per aprirla. Dopo pochi giorni sono venuta lo stesso a due tuoi concerti ed hai cantato “Titoli di Coda”…E’ stato come aprirmi l’anima e il cuore. E poi “Tamburi Lontani”…ogni volta che la sento sono brividi!! Claudio non volevo essere triste, ma volevo farti sapere che sono le Emozioni piccole e semplici, quelle pure, quelle del cuore, quelle che anche TU mi dai, che ci spingono a non mollare e ad andare avanti. Quel dolore c’è ancora e ci sarà sempre, tu lo sai meglio di me, ma grazie anche a te sono riuscita ancora a provare la gioia nel cuore, quella che non avrei mai creduto di provare di nuovo, la sento dentro quando con gli amici speciali conosciuti grazie alla passione x te che ci accomuna, SALTO SULLA VITA…La Vita è Adesso e ti ringrazio per renderla ancora più speciale con le Emozioni che ci doni senza riserve. Ti stringo nell’abbraccio più forte che posso. Con Affetto e Stima, Simona 73. Daniela ha scritto: 16 Novembre, 2006 19:40 Caro Claudio, non ho mai visto un tuo concerto dal vivo e finalmente sabato 25 ci sarò con mia figlia e con una sua amica. Ti ricordo già dai tempi di “signora mia” alla Tv ancora in bianco e nero e con quei grossi occhiali sul naso: da quel momento ho pensato che avresti fatto grandi cose e che avermmo potuto sognare con le tue canzoni. Quando è uscito il tuo lp “questo piccolo grande amore”, io che non avevo il giradischi mi sono fatta prestare disco e giradischi dalla mia amica, anche lei tua fan, e così l’ho imparato a memoria. Finalmente poi ho acquistato il registratore e la cassetta. La seconda cassetta “E tu” mi è stata regalata dall’allora mio ragazzo, oggi mio marito da ormai 26 anni. Le tue canzoni sono state una costante in tutti questi anni e pur non avendone una in particolare, quando ascolto la tua musica sto bene. Grazie 74. Matteo ha scritto: 16 Novembre, 2006 19:34 Sono passati due anni e per la prima volta riesco a parlare con qualcuno di un dolore che mi tengo dentro e spesso mi soffoca la gola. Forse riesco a dirlo perchè non è la classica situazione di racconto vocale ma in forma scritta, il modo da me considerato più sincero. Non posso dire quando sia cominciata, ma forse l’amicizia tra me e Stefano ha inizio fin dal giorno che siamo nati, guarda caso uno il giorno prima dell’altro. Per i primi tre anni ci ha diviso solo il muretto del cortile, poi dopo non ci ha diviso più niente, stesse scuole elementeri, medie e superiori, fughe in motorino dalle lezioni per raggiungere le “fidanzatine” di turno al mare, fiumi di birra e notti a suonare i Beatles, e quanti treni per vedere i tuoi concerti… Firenze, Genova, Milano, Roma e sempre con la speranza di sentirti suonare dal vivo (speranza sempre svanita) la canzone che più ci faceva sentire uniti e vicini a te, L’amico e domani. Un domani che una notte “un’essere” ubriaco, passando con il rosso, ci ha portato via, ma sono sicuro che quando ascolto un tuo nuovo album, assisto ad un tuo concerto, Lui stà ancora lì, e forse ci sarà per sempre…… 75. Rossana ha scritto: 16 Novembre, 2006 15:27 Caro Claudio se chiudo gli occhi posso ancora sentire il caldo delle mie estati da bambina e il fruscio del giradischi dei miei zii, posso ancora vedere la nostra prima macchina, la musica alta, i baci le carezze gli abbracci della mia adolescenza; e ora accoccolata con la mia bambina sento la sua vocina che canta “tutti qui ” alla sorellina nel pancione. Non posso descrivere un avvenimento legato ad una tua canzone, perchè le tue canzoni sono sempre state le note della mia vita. Grazie per averci regalato tutte queste emozioni; non voglio vincere l’ingresso al tuo concerto ho già i biglietti per tutte e due le serate!!!!!!!! ma tu hai condiviso con noi le tue canzoni e io volevo fare altrettanto con i miei ricordi ciao Rossana. p.s. seguo i tuoi concerti in tutta italia da quando avevo 15 anni, ma qui a due passi da casa è ancora più bello!!!!!!! 76. Gianluca ha scritto: 16 Novembre, 2006 15:23 ….Quando ascolto le tue canzoni, è come se tu raccontassi pezzi della mia vita vissuta, le tue poesie straordinariamente semplici raccontano attimi e momenti di tutti noi…. ….Nella mia vita ho avuto un’unica storia veramente importante, dove il fulcro dei miei pensieri era solo lei, quando questa è giunta al suo capolinea una tua canzone più di ogni altra cosa riusciva a riaccendermi il sorriso….”la vita è adesso”……oggi quando sento quel pianoforte intonare le prime note mi si accende un bagliore, ho i brividi che mi percorrono lungo tutta la schiena…….in ogni mio momento più triste è tutto ciò di cui ho bisogno per sentirmi su, è ciò che mi fa capire che sono i momenti brutti a rendere straordinari quelli belli…….ho l’impressione che molti come me devono qualcosa alle tue canzoni e credo che molti come me ti devono ringraziare per i sogni che ci hai fatto vivere, per i giorni di pioggia che hai irraggiato con le tue parole…..tutti noi te lo dobbiamo grazie Claudio 77. Gabriele e Marisa ha scritto: 16 Novembre, 2006 15:14 UN BEL REGALO Questa primavera, qualche settimana prima del nostro matrimonio ho spedito, all’insaputa della mia futura moglie, una partecipazione con tanto di invito a Claudio Baglioni, inviandola presso la sede del CLAB di Roma. Poco tempo dopo, al mio rientro a casa dal lavoro, ho trovato nella cassetta della posta una busta del CLAB contenente la nostra partecipazione con questa dedica sul retro: “A GABRIELE E MARISA PER IL 20 MAGGIO 2006 E PER VOI DUE UN GIORNO BELLISSIMO UNICO E SPECIALE E VOSTRO - BUONA FORTUNA CLAUDIO BAGLIONI”. Potete immaginare la mia sospresa, ma non quella di mia moglie che è scoppiata a piangere dalla gioia. Pochi minuti del tuo tempo e un gran cuore hanno fatto felici due persone nel momento più bello della loro vita. Ancora grazie a CLAUDIO P.S. Inutile dire che la suddetta partecipazione è oggi conservata in una teca di cristallo modello SACRA SINDONE!! 78. giovanna ha scritto: 18 Novembre, 2006 23:48 IO ED I MIEI OCCHI SCURI SIAMO DIVENTATI GRANDI INSIEME CON L’ANIMA SMANIOSA A CHIEDERE DI UN POSTO CHE NON C’è……………….. è impossibile dover scegliere una canzone sono tante che riportano la mente a viaggiare fra i vagoni dei ricordi di momenti vissuti,di piccoli e grandi amori passati.di emozioni che sono sempre vive dentro di noi ma dovendone sceglierne una allora dico STRADA FACENDO , ascoltarla mi ha sempre dato un’ emozione forte e soprattutto la forza di continuare a crederci nei sogni nell’amore e in tutto quello che la vita di bello può dare…… (VEDRAI PIù AMORE VEDRAI……..) è vero che i sogni esistono e hanno inizio da qualche parte e ci sono delle Strade che ci portano anche per caso a viverli e magari succede che la vita e il sogno si incrocino e diventino paralleli per sempre. Le nostre strade si sono incrociate la prima volta nel’98 a palermo allo stadio, le emozioni che ho provato quella sera sono indescrivibili , claudio con la tua musica sei diventato il mio gancio in mezzo al cielo. Adesso il mio sogno sarebbe quello di incontrarti e dirti grazie per tutte le emozioni che mi regali e per gli attimi eterni che mi fai vivere. Grazie per le tre splendide serate che mi hai fatto vivere a palermo, adesso sarai a livorno il 24 novembre giorno del mio compleanno sarebbe proprio un bel regalo poter festeggiare il mio compleanno con te…. ma finora ho parlato di sogni per i miracoli occorre aspettare… Ti abbraccio GIOVANNA 79. nando papa ha scritto: 17 Novembre, 2006 18:52 Che dire? 25 Anni di emozioni, di incontri, di notti di musica napoletana con te… 25 anni vivendo con forte emozione tutti i tuoi cambiamenti e la continua sfida di rimetterti in gioco. Voglio solo dirti che ritengo “Oltre” l’album più bello di questa musica “leggera” italiana. Spero di essere scelto e di incontrarti. Sei sempre nei miei pensieri. Nando. 80. Annamaria Senatore ha scritto: 17 Novembre, 2006 01:43 La mia storia ha inizio nel 1980. Avevo appena 5 anni e ricordo vagamente un’immagine attaccata al muro di un ” tipo” con i capelli ricci e lunghi da far spavento!!! Era un tuo poster, Claudio, appeso nella stanzetta della mia vicina di casa Angela,12 anni. Ebbene, a quell’età non immaginavo ancora che quell’uomo con quello sguardo un pò “stralunato” avrebbe fatto parte della mia vita, nel mio scrigno allora c’erano solo bambole e peluche. Angela nutriva una grande passione per te e le tue canzoni, aveva già capito quale persona straordinaria fossi tu e quanto grande fosse la bellezza della tua anima che sprigiona una luce tanto forte da risultare, a volte, accecante, abbagliante. Poichè Angela ascoltava le tue canzoni dalla mattina alla sera, anch’io indirettamente e forzatamente le udivo e probabilmente nei miei 5 anni mi facevo anche una ballatina. Venivo spesso tormentata da una canzone in particolare “Questo Piccolo Grande Amore” che, tutti i giorni, penetrava tra le mura della mia camera e si diffondeva nella mia mente. Beh, pur non volendo, a 5 anni ho dovuto già imparare la tua, ed oggi anche un pò la mia, incantevole canzone. Dopo un pò di tempo io e la mia famiglia ci siamo trasferiti in un paese poco distante. Di conseguenza io ed Angela ci siamo perse di vista. Ho trascorso, così, i successivi momenti della mia vita ascoltando un altro genere di musica , influenzata anche da mia sorella più grande, ossia quella da “discoteca” rigorosamente inglese poichè lei mi ha sempre inculcato nella mente che quella era la sola musica vera; il resto, e quindi anche la tua, era spazzatura! Gli anni sono trascorsi alternando episodi tristi a vicende gioiose fino ad arrivare al giorno in cui mi ritrovo in salotto e stanno trasmettendo in TV ” Amori in corso 25 anni dopo” . In quell’attimo, mi giunge all’orecchio una canzone del tutto familiare : Questo piccolo Grande Amore. Incuriosita mi soffermo ed osservo quell’uomo che con tanta energia ed intensità canta la vita, l’amore…………. All’istante mi rendo conto che i suoi pensieri sono i miei pensieri, che i suoi dubbi sono i miei dubbi, che le sue gioie sono le mie gioie, che le sue paure sono le mie paure! Allora vedo scorrere davanti ai miei occhi tutta la mia vita vissuta fino a quel giorno ( 18 anni) come un treno che sfreccia sui binari con in ogni vagone un piccolo ma importante frammento della mia esistenza e comprendo che fino ad allora ho vissuto nel buio. Con te Claudio quella parte trascorsa della mia vita sarebbe stata irradiata da una luce che va al di là della linea di confine, che va al di là dell’infinito………..Ascolto tutto il concerto, poi, vado a dormire con una sensazione di confusione ma allo stesso tempo di felicità poichè ero consapevole di aver trovato un “amico” per i miei viaggi futuri. Comincia la ricerca ed il voler sapere ancora di più su questo “Signor Baglioni” così tanto amato. Aumenta sempre di più la passione per te e le tue canzoni fino al punto di diventare tua Clabber e godere dei tuoi concerti. Ed è proprio in occasione di un tuo concerto che succede quello che non avrei mai pensato potesse accadere! Ero appena uscita di casa per acquistare i biglietti del concerto allo Stadio Olimpico di Roma. Con mia grande sorpresa, nell’entrare in biglietteria, i miei occhi incrociano quelli di una “persona”……………ed è subito gioia immensa. Indovina chi era questa persona? La mia cara Angela! Incredibile! Ci eravamo separate da 17 anni, adesso eravamo lì per lo stesso motivo ossia te Claudio ed ancora non sospettavo che da quel momento noi ci saremmo unite per sempre. In un susseguirsi di emozioni ci siamo ritrovate a parlare per ore degli anni trascorsi, di te , della tua musica, dei progetti futuri…..e da quel giorno tutto è iniziato……..Abbiamo cominciato a percorrere la strada insieme tra concerti, raduni, attese per l’uscita di un nuovo cd……L’amicizia è cresciuta sempre di più, la nostra intesa è diventata perfetta ed in questa vita non sempre tanto dolce , un tuo sorriso e una tua canzone ci hanno aiutato ad asciugare qualche lacrima e riprendere a sognare. E’ bellissimo questo! Ma la cosa ancora più sorprendente è che colui che ci ha fatto rincontrare sei tu Claudio e la tua splendida musica! Hai anche questo potere! Questo nostro “legame a tre” è una piccola grande ricchezza che nessuno ci può togliere: molti ci invidiano, altri ci deridono, ma la forza del nostro amore è così immensa che calerà ad ogni tramonto ma risorgerà sempre ad ogni alba. E tu sei e sarai il nostro perno. Assomigli tanto al mare: quando sei in tempesta ci travolgi con la tua energia, quando sei calmo, le tue piccole onde ci cullano. Mi ricordi il sole: quando con i tuoi raggi penetri e ci dai calore. Mi rievochi il vento: quando hai dato uno scossone alla nostra vita. Sei l’oceano immenso poichè oltre alla superficie possiedi una profondità grandissima, hai tanti tesori nascosti dentro di te che pian piano le onde della tua vita fanno affiorare sulla riva dei nostri occhi e nel golfo dei nostri cuori. Sono passati 8 anni da quell’incontro memorabile con Angela ma io e lei siamo ancora assieme e condividiamo tutto. Oggi, a 31 anni compiuti, posso affermare che “Questo Piccolo Grande Amore” ha veramente firmato quest’amicizia. Anzi oserei dire ha “autenticato” quest’amicizia che si è consolidata nel tempo così fortemente con una complicità rara tanto che nell’istante in cui l’Una guarda negli occhi dell’Altra, senza proferir parola, comprende già cosa sta pensando. E ciò è meraviglioso! Tu Claudio, con il tuo essere e le tue canzoni hai acceso la scintilla che ha fatto esplodere quest’amicizia speciale, ne sei stato l’artefice. Tu Claudio hai fatto in modo che “il mio mondo” non sia uno scrigno pieno di ori, gioielli, perle……… ma di un tesoro più grande ossia l’amicizia e l’amore per la vita!!! Grazie Claudio Annamaria 81. Sonia ha scritto: 16 Novembre, 2006 15:46 Ciao Claudio..appena ho visto questa meravigliosa iniziativa ho deciso di scriverti cosicchè tu possa sapere perchè mi emoziono e mi sento quasi morire dalla gioia quando sento una tua canzone dal vivo o ti vedo in tv. Io sono particolarmente legata a 2tue canzoni: FAMMI ANDAR VIA e IL NOSTRO CONCERTO. Tutte e due mi riportano alle parole del mio angelo..nonna Lucia, volata da un letto d’ospedale a una culla di stelle per quella che definiscono la malattia del secolo. Forse non ti emozioneranno tanto queste semplici parole perchè non riescono ad esprimere abbastanza la tristezza e l’amore che abita in me.. ma quando sento le parole di queste canzoni sento anche le braccia di mia nonna strette strette a me,ed è bellissimo. Vorrei poterti stringere ank’io come faceva lei con me. Sei la mia gioia più grande!!!! E’ vero, ho solo 16 anni ma dentro ne ho molti di più perchè l’infanzia mi è stata portata via dalla morte di mia nonna avvenuta l’8-1-2002. Claudio ti prego regalami questa possibilità! Sonia da Torino ps voglio che tu legga una poesia che ho dedicato a mia nonna… In un giorno di sole, bianco di neve un angelo cade tra le nuvole e il mare. un grande dolore ora mi prende; mani gelate scaldate da lacrime, tiepide cadon sulla mia giacca. neanche questa mi tiene ormai caldo perchè si è spento ora il mio sole. addio al gran calore della mia vita, ricordo vicino e stretto al mio cuore. Confido nel vederti presto.grazie di esistere! 82. PESTIFERA ha scritto: 16 Novembre, 2006 15:09 CIAO CLA, UNA CANZONE CHE MI PORTA MOLTI RICORDI è “SOLO”….ANNO 1977 ,FINITA DA POCO UNA STORIA PER ME MOLTO IMPORTANTE ,INCONTRO UN RAGAZZO CHE ERA IL CONTRARIO ESATTO DEL MIO EX…CI METTIAMO ASSIEME PER LUI NON PROVAVO ASSOLUTAMENTE NULLA MA LE SUE ATTENZIONI MI FACEVANO SENTIRE MOLTO IMPORTANTE ,IN MACCHINA RICORDO NELLO STEREO UNA CASSETTA, ERA IL TUO ULTIMO SUCCESSO SOLO…..E MI MISI A PENSARE CON NOSTALGIA AL MIO EX…QUELLE PAROLE MI RIPORTAVANO ALLA MIA STORIA FINITA CHE MI FACEVA ANCORA STAR MALE E DEVO DIRE CHE FINITO L’ASCOLTO DEL NASTRO FINì LA MIA NUOVA STORIA… p.s. x la cronaca con il mio ex ci sto di nuovo oramai da 25 anni e uno splendido figlio! 83. Matteo MASSA ha scritto: 16 Novembre, 2006 15:07 ciao sn l’amico di Luca da Carrara e sarò presente cn lui tra 9 gg a Livrno x il conmcerto ti voevo fare i complimenti x le tue canzoni ke ci fanno sonare tt i gg e le parole meraviglose ke ci inserisci grazie di tt ci si vede il 25 a Livorno Tonla 84. Susi ha scritto: 16 Novembre, 2006 13:18 Ciao Claudio, scelgo un momento particolare della mia vita legato ad una tua canzone, di cui porto un bellissimo ricordo… ero in vacanza a Capo Verde, posto bellissimo, mi trovavo in spiaggia e ascoltavo “te” con il walkman, mi si avvicinò un bimbetto del posto, avrà avuto 7 o 8 anni, mi disse cercando di farsi capire un po’ con le parole e un po’ con i gesti, che si chiamava Ricardo e che voleva ascoltare la musica che stavo ascoltando io. Gli misi le cuffie, c’era STAI SU, lui iniziò a ballare facendomi capire che gli piaceva tanto…e fu così che, per tutta la mia vacanza, ogni giorno Ricardo veniva da me mi diceva: “amica, Ricardo vuole sentire SU SU, vuole ballare”! Era fantastico, e a fine vacanza gli regalai il walkman e la cassetta…era felicissimo e io con lui! Ogni volta che sento quella canzone ripenso a Ricardo, così lontano, che ascolta SU SU! baci Susi 85. Giuseppe ha scritto: 16 Novembre, 2006 13:05 Ciao Claudio, la canzone che più mi emoziona ogni volta che la sento è “stai su” perchè è la canzone che ho dedicato velatamente ad una ragazza con la quale non mi sono messo insieme. Una ragazza dolce e timida, e tuttora quando sento “stai su” in sua compagnia non siamo in grado di ascoltarla fino alla fine per paura di ciò che potrebbe suscitare in noi, forse perchè non abbiamo il coraggio di parlarci apertamente. Grazie di cuore. Giuseppe 86. Sonia ha scritto: 16 Novembre, 2006 12:59 E adesso la pubblicità…emozioni di un mondo passato, portato via dal tempo e dalla vita che scorre.. che ti ha lasciato addosso la stessa aria di periferia, la stessa voglia di fuggire. Ricordi di frasi lasciate a metà, di una madre che “rammenda qualche ruga” e che adesso non c’è più…di un padre troppo vecchio ormai e di una famiglia che ti ha lasciata sola. Ogni volta lo stesso nodo alla gola, la stessa voglia di riavolgere il tempo e tornare a quella tavola che non c’è più Grazie Claudio per tutti gli istanti della mia vita che con le tue canzoni riesci a riavvolgere…almeno per un istante…e adesso la pubblicità… 87. Emanuela ha scritto: 16 Novembre, 2006 12:26 Ciao Claudio,la canzone che riguarda la mia storia è Mille giorni di te e di me.Era una sera di circa 12 anni fa ho conosciuto un ragazzo di nome Dino(mio attuale marito)e quella sera per me aveva organizzato una cena molto romantica in un ristorante a lume di candela in una grotta sulle alture di Chiavari peccato che abbiamo girato 1 ora ma il ristorante non lo abbiamo trovato così mentre tornavamo a casa ci siamo fermati a parlare e abbiamo messo come sfondo un pò di musica caso strano la canzone che c’era era Mille giorni di te e di me,l’abbiamo risentita per 3 ore ininterottamente e da li abbiamo capito che eravamo fatti l’uno per l’altro e sopratutto che amavamo le stesse canzoni di un grande artista come te Claudio.In seguito sono passati 11 anni e mezzo e il 25 giugno di quest’anno ci siamo sposati e indovina un pò con che canzone abbiamo aperto le danze?ma certo con Mille giorni di te e di me.Grazie di cuore per avermi concesso di raccontare le mie emozioni di quando ascolto Claudio un grosso abbraccio spero di dartelo di persona al concerto del 27 novembre a Genova noi ci saremo ho già i biglietti nel cassetto da luglio non mancheremo continua così sei sempre il migliore.Bacioni Emanuela e Dino 88. Michela ha scritto: 16 Novembre, 2006 12:16 La canzone che mi ha emozionato di più è “I Vecchi”. Quando uscì pensavo a mia nonna che allora era viva e maggiormente adesso che non c’è più. In particolar modo la frase “…se avessi avuto un auto per caaricarne tanti, mi piacerebbe un giorno portarli al mare…” Spero che esita davvero e lei ci sia salita! Complimenti, un bacione e tanta fortuna 89. Franca ha scritto: 16 Novembre, 2006 11:24 Questo piccolo grande amore è stata la canzone che mi ha fatto conoscere Claudio. Una storia comune a tanti, ma nel cammino musicale accanto al mio artista preferito, mi sono sempre sentita diversa dagli altri. Ogni volta che usciva un nuovo lavoro, a me piaceva sempre la facciata B, e degli Album amavo sempre le canzoni più nascoste.. Il top l’ho raggiunto con gli Album “OLTRE” - un vero capolavoro di percorso introspettivo - e con “Viaggiatore sulla coda del tempo”, il prodotto artistico che in assoluto mi assomiglia di più e che mi ha spalancato gli occhi su certe verità fino ad allora volutamente ignorate. Parole e musica di questo capolavoro, mi hanno accompagnata in un percorso personale di cambiamento, di profonda e costruttiva crisi esistenziale. Penso che l’universo che ci circonda, fatto di cose e persone, a volte trami per aiutarci ad affrontare cambiamenti indispensabili. “Viaggiatore sulla coda del tempo” è stato per me uno strumento prezioso, uno di quei doni che arrivano dall’impalpabile energia che ci circonda e ci avvolgono di una nuova speranza di luce. E’ curioso come si possa assomigliare ad una persona che neppure conosci, come si possa percepire di vedere il mondo con gli stessi occhi dell’anima.. Per me è così ed è sempre stato così con Claudio, da quando avevo 11 anni ad oggi che ne ho 45. Non sono una fan scatenata, non urlo ai concerti, non spingo per arrivare in prima fila (non ci sono mai arrivata..). Mi metto comoda e chiudo gli occhi, immagazzinando sulla pelle e nel cuore, l’energia che una persona VERA come Claudio sa dare. E così, anche se non l’ho mai incontrato personalmente e forse mai lo incontrerò, io posso dire di averlo conosciuto. Grazie. un abbraccio a te Claudio. Franca 90. Daniele ha scritto: 16 Novembre, 2006 11:07 Ciao Claudio…sei da sempre importante nella mia vita con le tue canzoni che mi accompagnano nei miei stati d’animo…la mia storia però narra di una sera di luna e stelle a Roma, il mio scooter con lei sopra che quasi per magia si ferma fuori lo Stadio Olimpico mentre scorrono le note di “Quante Volte”…un bacio ed in un attimo ci siamo trovati dentro in quell’atmosfera magica che solo i tuoi concerti sanno regalare…quella notte è iniziato un sogno che purtroppo oggi vive solo nel mio cuore e nel tuo brano “Tutto in un abbraccio”…e mai saprò come ringraziarti per aver tradotto in musica e parole il nostro sentimento…hai un dono e donarlo a noi è una delle rare gioie che la vita ci regala…ci vediamo il 19 dicembre a Roma!! 91. Barbara ha scritto: 16 Novembre, 2006 10:37 LA VITA E’ ADESSO. questo, solo questo voglio raccontarvi. non di singole emozioni, ma di forza. parole e musica prestate al mondo, per il mondo. siamo in tanti, si, e non siamo tutti qui, ma la vita è adesso, per noi e il nostro prossimo. vorrei parlare di politica, d’amore, di rispetto. questo è. la vita è adesso. cerchiamola negli occhi degli altri, scopriamola nei nostri. solo questo può farci andare avanti, come uomini, come donne. finalmente tutti qui. 92. Maria Loredana ha scritto: 16 Novembre, 2006 09:40 Caro Claudio, grazie per l’amore che le tue canzoni hanno portato nella mia vita. Potrebbe sembrare cretino parlare con qualcuno che non si conosce, ma io ti conosco benissimo, sei tu, purtroppo, che non conosci me! A tua insaputa, la tua “Patapan” mi ha aiutato ad accettare la perdita di mio padre; come vedi siamo stati uniti anche nel dolore. Però se penso a te, la prima canzone che mi viene in mente è “Un nuovo giorno, un giorno nuovo”, perchè il domani sarà un nuovo giorno se siamo pronti a affrontare con gioia e a testa alta la nostra vita, anche se essa a volte ci mette a dura prova. Grazie di esserci, amico mio Grazie per la poesia che acompagna la mia vita Grazie dell’amore che traspare dai tuoi occhi quando canti per noi! Con tutto l’amore che posso, Maria Loredana 93. Loredana ha scritto: 16 Novembre, 2006 09:27 Caro Claudio, riesco a parlare con te come se parlassi con un caro amico, perché è quelo che tu sei per me. Ho la sensazione ad ogni nostro incontro di conoscerti da sempre, così da riuscire a pèrevedere le tue battute, le tue risate, le tue smorfie e i tuoi sorrisi. Ogni tua canzone è per me un piccolo tassello dell’enorme puzzle che è la mia vita, ed ognuna ne ha accompagnato momenti felici o momenti tristi. Potrei citare decine di tue canzoni, ma preferisco associare la tua poesia a “La vita è adesso”, un vero inno che ci incita a vivere la nostra vita e a non biuttarci via. Grazie Claudio per avermi insegnato a “Saltare sulla mia vita” e per quei momenti indimenticabili trascorsi in tua compagnia, che scalderanno il mio cuore nel freddo inverno della mia vita! Con affetto Loredana 94. michela ha scritto: 16 Novembre, 2006 09:19 Ciao Claudio, ascolto le tue canzoni da quando ero bambina e mi hanno accompagnato sino ad oggi che ho trentacinque anni (scritti in lettere sembrano pochi vero?) Non mi sono innamorata con le tue poesie, perchè così le definisco io, poesie in musica, ma certo le ho cantate a squarciagola quando con le mie amiche uscivamo dalle riunioni parrocchiali e a piedi percorrevamo le strade di paese verso casa. Mi hanno sostenuto quando a 16 anni sono stata ricoverata in ospedale per un sospetto tumore. Nel reparto ero la più piccola e la cocca delle donnine coi capelli bianchi che aiutavo a mangiare e accompagnavo al bagno; il tuo poster, invidiato da tutte, compreso le infermiere, era affisso vicino alla parete del mio letto. Il tuo repertorio è così vasto che c’è una o più canzoni per ogni stato d’animo od emozione che in quel momento mi assale, così metto il cd adatto e canto. Ti ringrazio, Claudio, per aver dato te stesso con le tue canzoni che sono una costante nel cammino della mia vita ed un ricordo dolce e gioioso della mia adolescenza. Un caro saluto. Michela 95. Benedetta ha scritto: 16 Novembre, 2006 08:52 Ciao Claudio, Cosa dire di te e delle tue canzoni? Praticamente non basterebbe una intera vita per descrivere cosa riesci a donarmi con le tue canzoni, la tua voce, i tuoi concerti e ancora di più i tuoi raduni anzi per meglio dire i nostri raduni. Mi chiamo Benedetta Abito a Cecina E vivo praticamente di te e di tutto quello che ti accompagna quotidianamente. Non perdo una frase di un giornale, una intervista in tv, un tuo passaggio a un programma ( per’altro rari ) Ho la mia camera tappezzata di ogni cosa che ti riguarda. Magliette gadges vari comprati ai raduni e concerti visti praticamente i tutta italia. Da milano a Roma. Da firenze alla Sicilia. Tu sei ormai parte della mia vita e nelle tue canzoni cè tanta emozione e tanto amore. Una su tutte. Scritta da te per Giovanni ,io in AVRAI mi riconosco perfettamente l’ascolto praticamnete sempre è la suoneria del mio cellulare come se ogni volta che squilla fossi tu a chiamarmi. Grazie per avermi regalato intensi momenti di indimenticabile passione.Ah dimenticavo… quando fai concerti nelle città e esse vengono tappezzate di tuoi poster, sono io che praticamente li “sradico” dalle pareti e dagli alberi per portarli con me. Grazie per esserci SEMPRE. Benedetta!!!!! 96. margherita ha scritto: 16 Novembre, 2006 00:55 non voglio rubare altro spazio, perchè ho già scritto del mio legame con Claudio. Voglio solo dire un grazie a tutti quanti stanno aprendo i loro cuori in questo blog. Siete straordinari xome strairdinario è l’uomo che ha ispirato i vostri racconti, Un grosso bacio a tutti 97. ile ha scritto: 16 Novembre, 2006 00:32 Mille giorni di te e di me…quando l’ho ascoltata la prima volta mi ha lasciato indifferente,tanto che l’ho messa nel dimenticatoio.Al raduno di Roma pochi anni fa l’ho ascoltata e mi ha tramortito,mi sono scese le lacrime e non capivo perchè;Dopo poco tempo io e lui abbiamo dovuto dire addio al nostro amore bellissmo.,ma tu l’avevi già capito. é rimasta la nostra canzone,ogni volta che la sento al tuo concerto è d’obbligo un sms.Pochi giorni fa ero in macchina e mentre la cantavo insieme a te ci ho visto dentro tutta un’altra storia fatta anche di speranza.Questo è il bello delle tue canzoni,non sono piatte,le puoi girare a 360 gradi e leggervi ogni volta una nuova storia…P:S: io e lui siamo di nuovo insieme per mille giorni di noi…Un bacio 98. beppe ha scritto: 15 Novembre, 2006 23:03 claudio è sempre stato l’icona della mia vita musicale , il motore delle mie emozioni, quel passo per essere un grand’uomo un pò di più ogni giorno nuovo che arrivava e che passava, fino al convolare a nozze con cristina la donna della mia vita che in seguito mi ha donato ROBERTA ora ha 8 anni ma di caludio ha già imparato abbastanza….fino al concerto del 30-11 a TORINO lo aspetta impaziente…. come vedi le generazioni che fai emozionare nn hanno età!!!! graziedi esistere e fallo più forte che puoi ora. 99. Donatella ha scritto: 15 Novembre, 2006 22:42 Ciao Claudio, mi chiamo Donatella abito in Sardegna terra bellissima ma non mi permette di seguirti come vorrei!!!!!! La mia passione per te e’ incominciata molto tempo fa negli anni 70 eri l’amore di mia sorella maggiore, all’eta di 17 anni ti ha addiritura scritto una lettera allegando una sua foto tessera, nel 1972 sei venuto a Cagliari per l’occasione i miei hanno acquistato una telecamera super 8 (il filmato e’ gelosamente custodito)il concerto e’ stato bellissimo io avevo appena 9 anni ma abbondantemente innamorata, la cosa piu’ comica e’ stato mio padre che…ha passato tutto il tempo con mio fratellino di qualche mese in braccio… piangente….. Anche se ero piccola ho coltivato la mia passione per te …. tutte la volte che sei venuto nella mia citta’ io eri li’ ….purtroppo non ho mai avuto la fortuna di innamorarmi di persone con la mia passione infatti in quei periodi ero costretta ad ascoltarti da sola ma ti ascoltavo ugualmente, ora sono separata da 8 anni e finalmente posso ascoltarti cantarti dove ….come e quando voglio ===== SEMPRE il mio bimbo di 8 anni sa quasi a memoria le tue canzoni qualche volta si ingelosisce e mi chiede se voglio piu’ bene a lui o a te….che buffo una volta quando era piccino circa 2 anni vedendo una rivista con una tua foto, mi ha chiesto “mamma quello papi?” io tra me ho pensato “almeno fosse”. Dal 2003 partecipo ai raduni “stupendi” e a qualche concerto in giro per la penisola dato che qui non vieni di frequente probabilmente non dipende da te , pero’ se ti capita sappi che non sto nella pelle……… la prossima ti vedro’ a Verona il 5-12 spero di poterti vedere durante le prove, vorrei tanto stringerti la mano e scambiare due parole, per me sei una persona unica un amico sempre vicino, mi dai una sensazione bellissima quando ti sento piango e rido assieme sono emozioni indescrivibili che danno una carica particolare, durante l’ultimo raduno ho visto una cosa che mi ha fatto rabbrividire, forse l’hai visto anche tu o ti e’ stato riferito, un ragazzo sulla sedia a rotelle mentre cantava saltava, cosa riesci a fare………..grazie per cio che fai per me non mi lasci mai sola ti voglio tanto bene Donatella Anna ha scritto: 100. 15 Novembre, 2006 22:07 …non sempre la vita è semplice, ma se qualcuno ti dice STAI SU, allora puoi provare a capire che sei davvero parte del mondo, allora raccogli le forze e ti dici che LA VITA è ADESSO, è avrò la stessa tua triste speranza…di non essere SOLO…se tu canti per me, per noi!!! grazie e spero che STRADA FACENDO tu continui a vivere affianco a me con le tue splendide canzoni!! 101. Carlotta ha scritto: 15 Novembre, 2006 20:54 La musica di Claudio mi ha aiutato a crescere quando ero quindicenne, grassoccia e brufolosa e portandola tuttora in borsa nel mio viaggio mi fa sentire più forte e carica di vita. (Ora sono anche più carina di allora!!!….ogni scarrafone…)La mamma del mio fidanzato ama la musica di Claudio quanto me ed è proprio questo che quattro anni or sono ha reso formidabile il legame che ho con la mia futura suocera….ma ancora non siamo riuscite a vederlo in concerto assieme io e lei più scatenate che mai!!! (sarebbe possibile solo se facesse una tappa in Ancona….magari!). Thanx, Carlotta. 102. Lorenzo ha scritto: 15 Novembre, 2006 20:34 IO e CLAUDIO BAGLIONI Di Claudio, io, sono quasi coetaneo, perché sono nato un anno dopo il suo. Suono le sue canzoni e ci accomuna (e di questa cosa avrei fatto volentieri a meno) la data della scomparsa dei nostri padri (seppelliva lui, il suo, quella mattina, come io , il mio ed eravamo solo a pochi metri l’uno dall’altro.. ma lui questo non lo sa)…. Seguo da sempre con attenzione e, tutt’ora immutata, passione, la musica di Claudio Baglioni, che ha fatto da colonna sonora a molti avvenimenti della mia vita, non solo sentimentale. E questa frase è comunque riduttiva del significato che, personalmente, attribuisco alle attività da lui svolte, non tutte esclusivamente collocate nell’ambito del pentagramma.. Lui, per me non ha rivali, per l’eclettismo della sua inarrivabile, inconfondibile voce, non meno che per i suoi giri armonici, la melodia ed il “ sound “, nell’insieme. Ho cercato, fino ad oggi, di non perdermi alcuna occasione di assistere ai suoi concerti, nei quali non si risparmia mai, dando sempre il meglio di sé, o comunque, tutto quel che può e come sa… Lo stimo come persona, come artista ed egregio professionista. E trovo che la sua capacità di rinnovarsi nel linguaggio, ed altrettanto nella composizione musicale, è la chiave di volta della sua longevità artistica ed, insieme, la vera ragione per la quale, passati più di trent’anni, arriva dritto al cuore di almeno due generazioni, se non tre.… Ai suoi concerti vanno le famiglie. . . . Voglio raccontare una cosa che mi è successa, nel pomeriggio di martedì 4 luglio 2006, a poche ore dalla partita di semifinale del Campionato Mondiale di calcio Italia-Germania. Conosco da molti anni Cristina, che si occupa dell’Organizzazione eventi della SIAE , dove lavora da tanto tempo. Aveva organizzato la presentazione di “Foglie della Memoria”, Antologia sull’Italia del Novecento nella poesia del Novecento, scritta da un bravissimo autore che si chiama Vanni Pierini. La presentazione ed il relativo dibattito avvengono in un posto suggestivo, la Sala Convegni della Biblioteca e raccolta Teatrale del Burcardo, in via del Sudario, a fianco del Teatro Argentina. Oltre all’Autore del libro, al Presidente della SIAE ed altri quotatissimi intellettuali, critici letterarari e giornalisti della carta stampata e radiotelevisivi, ha invitato Claudio Baglioni, amico personale di Vanni Pierini che ha inserito un suo testo nella stessa Antologia, come segno di riconoscimento alla “sua poetica”… Cristina sa benissimo quale sia la mia predilezione per Claudio ed essendo la sola responsabile dell’esclusivo evento, (con selezionatissimi inviti personali, per ragioni di sicurezza e per la esigua capienza del luogo che può contenere al massimo cinquanta persone) lei ha pensato a me e mi ha. . .”convocato”. Così, puntualissimo, anzi in anticipo di un accademico quarto d’ora, previdentemente munito di una copia di “Senza musica”, il libro del Nostro, uscito l’estate scorsa, che,ovviamente, al tempo avevo comprato e letto d’un fiato, camicia bianca, giacca scura, jeans scuri, sono andato all’”incontro” ! Alle 17.30, lui, con svizzera puntualità , incedere elegante, giacca avorio, pantaloni bianchi, scarponcini avorio, come la giacca, “più grigio, ma… non domo”, fa il suo ingresso nella magica saletta. Si avvia verso il tavolo degli Oratori e io, che mi sono posizionato in prima fila, a due metri dal tavolo, lo saluto con un ” Ciao Claudio, benvenuto “. Affabile e sorridente, lui mi stringe la mano e ricambia con un altro ciao. Seguiranno poi tutti i vari interventi, incentrati sulla presentazione e i commenti inerenti l’Antologia del Pierini, tra i quali quello semplice ed elegante, (come lui), garbato nei toni e nelle parole di riflessione, di Claudione, su cosa sia la poesia e sulle differenze tra i testi delle poesie e quelli delle canzoni. . . . Alla fine di tutto, mi avvicino e gli chiedo se gli fa piacere scrivermi due righe sulla pagina di apertura di quel suo libro che mi sono portato appresso e lui, schivo, si sorprende che io lo abbia fatto e me lo dice !! Con la semplicità, propria dei “grandi”, impugna la penna, mi chiede il mio nome, apre il libro e riempie di getto la pagina bianca che sta all’inizio, scrivendoci sù una dedica dai toni indubitabilmente poetici.. ” Per Lorenzo, queste parole senza musica, come legni abbandonati sulla spiaggia ..” (già…e menomale che poco prima aveva affermato di non voler essere chiamato “poeta” !) Subito dopo, ci facciamo fare qualche foto insieme dal fotografo di scena della SIAE, amico di Cristina, che me lo aveva presentato all’ingresso e che, sapientemente, aveva “imbeccato” a mio favore. Saluto reciproco con Claudio (mio quasi-coetaneo ma per una vita…per me come un Mito..). Lui fa : “Ciao Lorenzo” (la cosa , tutto sommato, mi fa effetto, lo ammetto) e io : “Ciao Claudio, per sempre grazie per la tua musica e per quello che mi dà”. Ci stringiamo la mano e vado via di corsa, chè incombe Italia-Germania, subito dopo aver stampato un bacio sulla guancia di Cristina. 103. Sonia ha scritto: 15 Novembre, 2006 19:37 Ciao Clà, grazie all’amore per il tuo essere uomo e artista meraviglioso mi hai fatto conoscere persone con cui condivido una bellissima amicizia pur se rilegata ad un solo incontro annuale. Da otto anni che sono creatura del tuo piccolo grande mondo Clab ho imparato che l’amicizia non ha bisogno di esser vista. Tra i tanti amici conosciuti c’è una ragazza che per causa di forza maggiore sono due anni che non riesco ad incontrare al raduno.Anche a Rieti ci siamo cercate credendo di individuarci tra uno striscione e l’altro ma niente…ancora una volta i progetti fatti durante tutto l’anno sono crollati. La nostra è una amicizia un pò…”antica”..diciamo.. Ci scriviamo delle lunghe lettere dove ci raccontiamo cose che magari a voce neanche ci diremmo, i sogni passati e futuri, la nostra vita, i nostri amori e soprattutto quello in comune un certo Claudio Enrico Paolo.. A me piace Enrico a lei Paolo..mentre su Claudio ce la contendiamo. A parte gli scherzi mi piacerebbe fargli questo regalo lei è di Lucca e so che non è riuscita a prendere i biglietti.Se venisse scelta per andare al concerto sarei felicissima anche se non potremmo vederti insieme neanche stavolta per scioglierci in lacrime dietro amori perduti ma gridando felici ad una sola voce il nostro motto:”non c’è mai fine al viaggio anche se un sogno cade”. Grazie Iaiò tu non sei solo una canzone…TVB 104. Gigliola ha scritto: 15 Novembre, 2006 19:23 Per me il titolo “Io, Baglioni e una canzone” è limitativo, vorrei cambiarlo in: “Io e la mia vita con Claudio”, perché non ho una specifica canzone legata ad un magico momento della mia vita, ma ho la musica di Claudio come colonna sonora di tutta la mia vita. Tanti, tanti anni fa, udii per la prima volta quella voce assolutamente “unica” che apparteneva ad un ragazzo magro, timido, tenero, capellone ed occhialuto, con un naso non indifferente, direi un “naso di falco”, che cantava canzoni che parlavano di emozioni e sentimenti di ragazzi, di sensazioni vere, dove anche io mi ritrovavo, lo faceva in modo semplice, ma con una voce che bucava il cuore e struggeva l’anima. Da allora abbiamo vissuto in simbiosi, è stato veramente un camminare insieme, crescere, correre, amare, gioire, sognare, soffrire, esaltarsi, piangere; ogni episodio della mia vita è legato indissolubilmente alla sua musica. E’ bastato ascoltare in sequenza i brani del suo ultimo triplo CD “Tutti qui” per riviverla totalmente. Adoro il mio Claudio, (leggendo queste righe avete ormai capito che non posso certo chiamarlo Baglioni….) perché non mi ha mai deluso, perché oltre ad essere un grande artista è un grande uomo, perchè è riuscito ad evolversi ed adattarsi ai tempi come pochi sono riusciti a fare, perché pur conscio della sua bravura ha mantenuto la semplicità degli esordi, perché riesce sempre a stupire ed a stupirsi, ed anche questa volta ci farà trasalire per l’ennesima volta attingendo a piene mani melodie ed emozioni dal suo cilindro magico e ….. grazie alla sua inesauribile capacità di emozionare ci sono tutte le premesse affinchè continui così per tanti, tanti anni ancora.. Caro Claudio, potrei continuare a parlare di te senza fine, ti ho “studiato” come un testo scolastico e come ogni materia scolastica, l’approfondimento non si esaurisce mai; mi piacerebbe dare un esame, ma tu dovresti essere il Professore! Grazie di cuore …con tutto l’amore che posso!!! Gigliola Taccini Cell. 348-9004980 105. Assunta ha scritto: 15 Novembre, 2006 19:22 Dolce Claudio, ci sono state situazioni vissute sulla mia pelle che andrebbero rimosse come macigni che non permettono a me stessa di essere libera nell’anima e di vivermi la vita come viene. Ho incontrato persone che mi hanno cambiata che mi hanno resa dura l’anima come roccia bianca, mi hanno deturpato della felicità di vivere e della forza di affrontare le avversità di questa esistenza avvolte troppo lunga da essere vissuta, altre volte troppo corta da non poter realizzare tutti quei sogni desiderati e sperati. Io non mi sono mai presa troppa cura di me stessa, ho disordinato e riordinato questa mia vita troppe volte, ancora adesso a quasi trentadue anni provo solo delusione da questa società di persone proiettate verso beni materiali e che dimenticano troppo spesso che non avranno una seconda possibilità per amare e per vivere la loro vita che spesso non vivono. L’amore è sempre stato la mia priorità ho solo incontrato le persone sbagliate con cui condividerlo e viverlo, eppure, una di queste mi manca e credo che mi mancherà per sempre, perchè non può esserci cura per il rimpianto dal momento che questo mio amore per lui non lo sento più in unisono ma diviso da incomprensioni stupide e divenuto oggi a senso unico. Ma ascoltando le tue canzoni e in particolar modo STRADA FACENDO, potrei ancora sperare di trovare quel gancio in mezzo al cielo… Grazie di esistere, sei per me davvero una medicina, mi fai star bene… Un bacio…. Assunta 106. Luca di Carrara ha scritto: 15 Novembre, 2006 18:06 Per Claudio, Buonasera! sono un ragazzo di Carrara, ho 16 anni, le devo fare i complimenti per tutta la sua bellissima carriera,lei nn ha idea di quanti brividi fa venire tuttora alle persone ke ascoltano la sua Musica. Mi sono accorto della sua musica grazie ad un mio amico l anno scorso e in tante canzoni come ‘’E tu'’ ho diviso momenti importanti cn una ragazza speciale,cn propio quella canzone cm sottofondo. Tra poco è il 25 e io sarò tra il pubblico a sentirla con questo mio amico e canteremo cn lei. distinti saluti Luca. 107. francesca ha scritto: 15 Novembre, 2006 17:22 Ciao Clà,all’incirca correva l’anno 2000 e mia madre comprò un tuo cd..io(tieni conto ke mia madre è del 61 io del 78)stetti ttt il tempo a prenderla in giro,perkè reputavo te la tua musica roba ormai passata,da circolo delle vecchiette/i!Un giorno x caso dallo stereo usciva fuori ‘’E tu come stai'’,cominciai ad ascoltarla…e da li ke ora vedo il mio presente accanto a te..xkè infondo “se vediamo la stessa luna nn siamo poi così lontani”..un bacio Francesca 108. cristina ha scritto: 15 Novembre, 2006 17:08 Ciao Claudio, mi chiamo cristina, ho 31 anni e la passione per te mi è stata lasciata in eredità dalla mia mamma che ti sognava anche la notte. Figurati che quando è nato mio fratello (nel 1980), lo ha messo a nome Claudio visto che ci chiamiamo di cognome BUGLIONI. Mi ricordo un episodio divertente di mio fratello che ad 1 anno di età cantava “Corta Cortese” (Porta Portese). Aiutami a fare un regalo alla mia mamma a farla venire con me al concerto, perchè l’ultimo che a visto è quello alla stadio di Viareggio insieme a me quando avevo 2 anni. Un saluto affettuoso Cristina. 109. Beatrice Giasi ha scritto: 15 Novembre, 2006 16:55 Ciao Claudio, questa bella iniziativa per raccontare una canzone che mi lega a te….. dovremmo citare quasi tutta la tua discografia… Magari faremmo meglio a diverderla per decenni altrimenti ci perdiamo tra note e spartiti… Ogni frase, ogni nota hanno per me un ricordo che mi riporta ad un momento o ad una persona importante della mia vita, ma non credo che questo serva a farmi essere tra i messaggi importanti da scegliere. Era solo un modo per farti arrivare il mio saluto ed un caro abbraccio che ti accompagni in questo nuovo viaggio, da poco intrapreso, tra le vie dei ricordi. A presto Beatrice 110. Mariasilvia ha scritto: 15 Novembre, 2006 16:45 Caro Claudio, io ti conosco da un pò..nel senso che ti ascolto da quando avevo 14 anni. Adesso ne ho 29 e tutto è cominciato quando rufolando per casa cercando chissà cosa, salta fuori questa cassettina tutta impolverata. Mi dico “Beh, ascoltiamola un pò” ed ecco che da allora non ho più fatto a meno della tua poesia. La cassettina l’avevo comprata 8 anni prima per fare una sorpresa a mia madre ed era ASSOLO vol. 1 adesso è tra le cose più care anche se non l’ascolto più perché troppo logora. Ho però il CD. Ho assistito solo ad un tuo concerto, a Firenze nel 1996 e adesso a 10 anni di distanza mi farebbe tanto piacere non solo venirti a vedere, ma anche stringerti la mano e congratularmi con te che hai saputo rinnovarti nel tempo. Un bacio e in culo alla balena!!! Mariasilvia 111. anna clelia ha scritto: 15 Novembre, 2006 16:44 Come ho conosciuto Claudio Baglioni? La risposta risale ormai a molti anni fa, avevo 12 anni (ora ne ho quasi 30) e vivevo le mie prime tribolazioni amorose ed il mio fidanzatino del tempo che aveva il brutto vizio di dimenticarsi spesso della mia esistenza, provava a farsi perdonare mandandomi testi di canzoni perlopiù baglioniane. A quel punto la curiosità ha preso strada dentro di me ed ho acquistato il primo disco di Baglioni. Da allora li ho comprati tutti ed ho cercato di seguirlo in modo il più silenzioso possibile con l’affetto e il rispetto che si deve ad una persona che con la sua voce ti accompagna in tutti i momenti della tua vita. Grazie Claudio è l’unica cosa che posso dirti, grazie perchè la tua voce spesso riesce a infondermi calma e fiducia in questa vita che spesso corre troppo veloce. Anna Clelia 112. Sara ha scritto: 15 Novembre, 2006 16:18 Ciao Clà! Questo è il racconto della nostra amicizia, una storia semplice in mezzo alle tante (e chissà quante altre ne dovrai ancora leggere!) che affollano da giorni questo blog, ma per noi bellissima… …Magari starai già pensando che tutto sia iniziato grazie ad una tua canzone, E INVECE NO, perché chi dobbiamo ringraziare è una “PERSONA”: ti ricordi il famoso ARTURO che è “sbucato” improvvisamente dalle note di “Questo piccolo grande amore”? (Ti diamo un aiutino: Tour Cercando 2004: ti amo lo giuro, lo giuro su Arturo…!) Da quel momento, complice una bella serata d’estate nella nostra Firenze (esattamente a Pratolino) e l’euforia generale, siamo scoppiate in una risata contagiosa che ci ha fatto conoscere (eravamo sedute accanto). Da lì, dunque, è incominciata la nostra Odissea: concerti (come dimenticare Madrid!), raduni CLAB e allegre serate in pizzeria a raccontarci le nostre piccole storie di vita, sempre pronte a scambiarci un sorriso ed una parola amica. A coronare il tutto è arrivata una splendida sorpresa, l’evento più bello dell’anno di cui ti vorremmo rendere partecipe: una di noi, Alessandra, è in dolce attesa… …a proposito, ogni volta che c’è una tua canzone il piccolo inizia a scalciare: sarà un segnale positivo o negativo?!? : - ) Te lo faremo sapere…!!! Ecco qua, questa è la nostra storia con la quale speriamo di averti regalato un sorriso. Grazie Clà, grazie di tutto. Buona fortuna, Sara, Laura e Alessandra 113. Cristina Bianchi ha scritto: 15 Novembre, 2006 15:55 Grazie Claudio per le tue parole che continuano ad accompagnare molti momenti della mia vita, che evocano ricordi e situazioni, che alimentano sogni e desideri. Grazie per la tua musica da cantare da sola o in compagnia, da ascoltare in silenzio o da tamburellare sul volante, sul tavolo o sui fogli di appunti, sulla lista della spesa, sulla tastiera del PC… Ti ho incontrato molte volte accanto a un giradischi, in una bella notte di note al Flaminio, nella cronaca disperata che parla di uomini persi, in tanti ritagli di vita in cui ho condiviso con te un’emozione. E dato che probabilmente non avrò mai la possibilità di dirtelo personalmente, voglio salutarti con queste parole (tue), che sono di augurio e di speranza: “Buona fortuna per quel po’ di me che porterai con te”. Ciao, Cristina 114. Arianna ha scritto: 15 Novembre, 2006 15:33 Ciao Claudio, ti volevo raccontare la mia esperienza e il mio legame con le tue canzoni. Da piccola spesso sentivo suonare mio zio che stripellava le tue canzoni e tentava di imitare la tua voce…ogni volta che entravo a casa sua mi sedevo davanti a lui che continuava a cantare per ore e mi accorgevo ascoltandolo quanto belle potevano essere le parole delle tue canzoni….. Gli anni sono passati mio zio ha smesso di suonare ma il mio interesse per le tue canzoni cresceva sempre di più fino ad arrivare ad un giorno in cui conobbi un ragazzo che mi disse di essere un tuo fan… Quel ragazzo oggi è mio marito..ci siamo sposati solo 2 mesi fa!!! e dato l’interesse di entrambi per le tue canzoni abbiamo deciso di fare il tableaux per i posti degli invitati con i titoli della canzoni, ripercorrendo un pò tutto il tuo repertorio!! Il titolo del tableaux era ATTORI E SPETTATORI, poi avevamo il tavolo degli amici che non poteva chiamarsi diversamente da “TUTTI QUI”, il tavolo del mio zio cantante (o almeno che provava a cantare) “PORTA PORTESE”, il tavolo dei parenti lontano “tamburi lontani” e poi “VIA” “BUONA FORTUNA” ecc E mio marito che mi fa il giorno prima del matrimonio???la serenata cantando “STAI SU” e poi per tirare un pò su la situazione si è messo a cantare insieme ai suoi amici “SERENATA IN SOL” facendo il balletto come quello che tu hai fatto a Roma al concerto con i tuoi musicisti, ma non potendomi vedere perchè come sai la sposa il giorno prima non si vede si era messo uno scatolone in testa….. Come vedi diciamo che le tue canzoni mi hanno accompagnato un bel pò nella vita…. Ah quasi dimenticavo………abbiamo messo una tua canzone anche durante la cerimonia….”Io ti prendo come mia sposa”…..forse se ti invitavo al matrimonio era meglio :O)!!!!!!!! Ciao e ancora “BUONA FORTUNA” per il resto del tour!!! 115. Rita ha scritto: 15 Novembre, 2006 15:29 Si fa presto a dire Baglioni. L’associazione con le canzoni non è la prima che mi viene in mente. Il didietro ammaccato, mi viene in mente, invece. Sforacchiato dai sassi appuntiti su cui stetti seduta per ore, sotto il sole, prima di arrivare in prima fila sotto il palco del tuo concerto. Con uno sprint che solo le gambe dei quindici anni riescono a pompare nonostante l’asfissia dell’afa. Gran caldo. Tirrenia, festa dell’Unità, estate millenovecentoottantaequalcosa, piena, tonda. Il mio primo live, il tuo ennesimo tour, non mi ricordo bene per quale 33 (a quei tempi si parlava ancora di giri. . .) ma in copertina c’era un tuo primissimo piano, capelli folti e scriminatura centrale, nocche delle mani ad angolarti il mento, camicia di jeans sbottonata come i miei pensieri di allora. Alla fine il concerto si può dire che non me lo gustai nemmeno, cantavo su ogni strofa e su ogni assolo, gli occhi mi si impigliavano e le luci e la folla esaltante mi confondevano, un pò eros un pò thanatos, tutti a ballare come se non contasse niente altro al mondo che seguire il nostro pifferaio magico. Il giorno dopo, solo il biglietto stropicciato e scolorito dal sudore era lì a ricordarmi dove ero stata e il mio sedere ammaccato mi chiedeva ancora perchè. I titoli non sono il mio forte neanche ora, adesso che se non ho la poltroncina numerata non ci vado più a sentire un concerto (ma si dice anche vedere, no?, perchè in fondo è un’esperienza totale dei sensi perdersi nella musica, lasciarla fare), adesso che il mio sedere non può più permettersi maltrattamenti ulteriori a quelli del tempo, adesso che non so più innamorarmi di un’idea e non credo neanche molto alle suggestioni dei sogni. Non so più tutti i tuo testi a memoria, ho dimenticato anche quelli che non avevo neanche bisogno di rammentare, e ad essere sincera mi dispiace di non riuscire più ad entusiasmarmi per niente: certo, come a quindici anni sarebbe ridicolo o peggio, ma se mi fosse capitato di conservare un pezzetto di incoscienza. . . sta tutto lì il limite all’impossibile. Nell’indifferenza generale di questa età adulta anestetizzata e serissima, ogni tanto mi capita però di venire distratta da qualche nota alla radio, magari in macchina, di corsa, fra un appuntamento improrogabile e l’altro, fra un impegno imperativo e la prossima questione di ordinaria importanza vitale. “Toh!” penso. “Bella questa musica”. E prima che lo speaker squilli nel microfono il tuo nome via etere, ho già riconosciuto l’impronta, l’orma, il segno. La pelle si fa d¹oca a una frase giusta, che coglie il segno, che mi aiuta a capire o solo a dire quello che non riesco più con parole mie.Si cresce, si cambia, ci si veste e ci si pettina diversamente, si surfa da una fede politica all’altra, si gioca con il Monopoli vero della vita, magari non ci si riconosce neache più tanto, ma quello che ci è piaciuto davvero non ci abbandona mai. Quando mi succede, torno a casa prima, preparo una buona cena con cura, aspetto mio marito chè sembra che non lo veda da cent¹anni e quando lo abbraccio penso che è un miracolo; penso a tutta la magia che perdo, quando ascolto i clacson di questa vita puttana che non ha mai tempo, invece del mio cuore. E delle tue canzoni. 116. Laura ha scritto: 15 Novembre, 2006 15:26 Carta e penna, sedermi a un tavolo, consuetudine amata, per me. Ieri il mio amore mi ha detto – “Laura, scrivi cosa è stato, cosa è per te, Baglioni, e poi invialo al giornale!”. Il mio amore mi conosce da poco tempo però sa cosa è, per me, Baglioni, perché è anche attraverso le sue canzoni che mi sono lasciata conoscere da lui. Sapevo che le canzoni di Baglioni, infatti, racchiudevano la parte più vera di me, mi piacerebbe dire la migliore, perché sento che è così, ma dico, semplicemente, la più vera. Così, un giorno, decisi di inviare al mio amore, per posta elettronica, un estratto di quelle canzoni che avevano accompagnato le tappe fondamentali della mia vita. E fu bello potergli dire, senza timore e senza ombra di retorica alcuna “sai, Baglioni è l’unica ‘cosa’ in cui ho sempre creduto, da quando, nel 1982, avevo 14 anni e scoprii ‘Avrai’, fino ad ora, che ne ho 36. Baglioni è l’unico che non mi ha mai deluso”. E’ vero, avevo 14 anni e mi rivedo nella roulotte, al campeggio, sdraiata sul letto dei miei genitori, con una piccola radiolina a pile intenta a cercare, di stazione in stazione, quella canzone che mi commuoveva dall’inizio alla fine, “Avrai”. Non so bene perché, in fondo avevo solo 14 anni ed ero, giustamente, ancora molto bimba; però quelle parole davano una piccola, dolce, umana risposta a quelle domande che spesso mi angosciavano. E mentre ancora acerba cominciavo a congedare la bambina che era in me, per far posto ad una adolescente dai contorni ancora molto indefiniti, ecco la scoperta di “strada facendo” e di quel “gancio in mezzo al cielo” che ho sempre cercato, tenacemente, con caparbia volontà in mezzo a tutti i dolori e le gioie che da allora in poi sono venuti. E la scoperta di quelli che per me, allora, erano veri e propri tesori, non si esauriva frugando nei dischi del passato di mia cugina, delle mie amiche, delle zie delle mie amiche. Scoprivo le classiche canzoni d’amore di Baglioni, “Amore bello”, “E tu”, “Questo piccolo grande amore”, ma non erano quelle le scoperte che mi entusiasmavano di più. No, ad entusiasmarmi erano le canzoni più defilate, quelle che spesso erano rimaste dietro la scia dei grandi successi, ed ognuna dava voce ad una mia emozione: “Io una ragazza e la gente”, la mia voglia di libertà; “Il mattino si è svegliato”, il mio stupore di fronte alla bellezza del creato; “Gagarin”, l’incanto e insieme la paura del cielo, stupendo, sopra di me. E quanti altri tesori, sui quali vorrei dilungarmi ancora, ognuno è un ricordo vivido e una tessera del mosaico che compone la mia personalità. Ma comincio a vedere che questo spazio è troppo angusto. Quando è uscito l’LP “La vita è adesso”, nel 1985, mi sono convinta che davvero l’uscita dei dischi di Baglioni accompagnava i miei momenti di svolta. Quanta gioia di vivere in quella canzone; su quella stessa spiaggia di quello stesso campeggio, decisi che le mie prime, goffissime prove d’amore con un ragazzo un po’ più grande di me non mi rispecchiavano; non esitai a lasciarlo per strada e ricordo che gli dissi, anzi, gli scrissi, che “per me la vita è adesso” e non era certo con lui, che non mi somigliava per niente! Poi gli anni sono passati, sfilati via come in un soffio; se li penso, dall’85 ad ora, mi sembrano tanti, eppure sento anche che sono volati. C’è stato un progetto di vita, un matrimonio, ed un triste fallimento. Man mano che quel progetto cadeva, le canzoni di Baglioni sussurravano sempre più insistentemente alle mie orecchie la voglia, il bisogno e insieme la paura di andare via. “Noi no” con quel suo inizio “come sarà, un giorno prendere, la strada e andare via, farsi travolgere, da un vento di follia”, mi risuonava sempre più nella testa. “Cuore di aliante”, una bomba dirompente, in me. Eppure restavo dov’ero, sentivo che “il mio destino” era “solo vivere” ma mi chiedevo se sarebbe stato “vivere da solo, come il sasso di un torrente che non ferma la corrente”. E intanto, con “Mille giorni di te e di me”, non smettevo di cercare “quell’attimo di eterno che non c’è” e non capivo, non capivo “cos’era, se c’era stato per davvero” … Negli stessi anni, la morte di mio padre; “Tamburi lontani”, allora, in mezzo allo sconforto più cupo, stava lì a dirmi che l’amore non può finire, mentre “Titoli di coda” accompagnava la mia malinconia. C’è stato buio, sì, c’è stata paura, ma c’era ancora “Strada facendo”, anche se per molto tempo non riuscivo ad ascoltarla senza piangere; c’era ancora “Avrai”, e sentivo in un angolino nascosto, un lumicino esile esile che illuminava ancora la mia voglia di poter tornare a cantare a pieni polmoni “La vita è adesso”. “Tutto in un abbraccio” ha segnato il mio definitivo saluto alla vita passata, ad un progetto concluso, e la malinconia di quelle note, però, poteva diventare speranza. Piano piano cominciavo a trovare, o ritrovare, chi lo sa, me stessa. Sì, “Sono io”. Tutto questo, e moltissimo altro, l’ho detto al mio amore che, come dicevo in apertura, mi ha spinto a scrivere queste parole. Con lui, e col nostro piccoletto, che proprio ieri ha compiuto un anno, nei suoi occhi e in quelli del nostro bimbo, io lo vedo “quell’attimo di eterno che non c’è”. Baglioni ha continuato a regalarmi le sue bellissime canzoni: “Crescendo e cercando”, proprio quando ho scoperto di esser incinta, e poi, quando stava per nascere Niccolò, ho detto sicura – “Vedrai, farà una nuova canzone ora che nasce il nostro bimbo!” E’ arrivata “Tutti qui” … e che bello, esserci tutti qui! Il minimo che posso dire a Baglioni è “GRAZIE, CLAUDIO”! … e tutto quanto ho scritto sopra!!! 117. chiara ha scritto: 15 Novembre, 2006 12:34 Ciao Claudio…mi chiamo Chiara e ho 19 anni…le ho provate tutte per scriverti e appena ho letto di questa possibilità mi sono precipitata davanti al pc…Sarà la centesima volta che scrivo per te,e spero che questa sia davvero la volta buona…sinceramente non so nemmeno io cosa scrivere,sono talmente tante le cose da dire..Come ti ho scritto ho 19 anni,e si può dire che da sempre ti seguo!La prima volta che ti ho visto avevo più o meno 4 o 5 anni e mi ricordo che trovai un disco di mio padre dove c’era una foto tua insieme a Gianni Morandi…Dissi a mio padre che volevo ascoltare le canzoni di “quel signore bello” che c’era sul disco ma non potevo perché era vecchio e non si sentiva bene…Allora iniziai a cercare delle cassette per vedere se ne trovavo almeno una tua..e infatti…appena vidi la cassetta col nome del “signore bello” la portai a mio padre e lui mi fece ascoltare le canzoni…Mi ricordo che mi innamorai subito di “Piccolo grande amore” e nonostante fossi piuttosto piccola riuscii a impararla tutta!!!Poi col tempo,crescendo,ho imparato a conoscere un pò tutte le canzoni,compravo le cassette,i cd,ti ascoltavo alla radio..Fino a quando un bel giorno,era gennaio mi sembra,mentre ero in macchina con i miei vidi il cartellone di un tuo concerto a firenze..era il 2000,l’anno del tour blu…Il giorno dopo avevo già il biglietto in mano…prima fila..non male per il primo concerto no?E così il 17 marzo(che nonostante fosse di venerdì per me è stato un giorno davvero stupendo che mi ha portato tanta fortuna!)ti ho visto per la prima volta…!!Quella è stata la prima di una lunga serie…da quel concerto non ho mai smesso di sperare di poterti incontrare un giorno…sono stata a tanti altri concerti,ho comprato di tutto.dai cd,dvd,calendari,giornali che parlavano di te..insomma,sono diventata quasi una maniaca!!!Però devo dire che ne vale davvero la pena,sei unico,non passa un giorno che non ascolti le tue canzoni e ogni volta è sempre un’emozione diversa…Credo di avere almeno un ricordo legato alla maggior parte delle tue canzoni,e spero ce ne saranno ancora molti altri!Forse non avrò la possibilità di vincere l’entrata per livorno,ma spero comunque di averti regalato qualcosa da poter tenere “tutto in un abbraccio”!!!Sei un mito..Un bacio,Chiara! Ps:a firenze,il 16 dicembre,ci sarò anch’io!!! 118. Francesca ha scritto: 15 Novembre, 2006 12:18 Ciao Claudio,avrei voluto scriverti molte volte ma io non sono brava come te a trovare le parole giuste e poi è veramente difficile riuscire ad esprimere tutto quello che tu rappresenti per me . La mia adorazione per te è cominciata nel 1994, quando per caso ascoltai alla radio la più bella canzone che io abbia mai sentito e che resterà per sempre nel mio cuore : “Mille giorni di te e di me”: mi innamorai subito di quella splendida voce così emozionante (e ancora di più quando a quella voce si associò un capolavoro della natura come te) . Da quel giorno non ho mai smesso di ascoltarti e di seguirti con buona pace delle mie amiche e della mia famiglia, soprattutto di mio padre che ormai si è rassegnato a sentirti dalla mattina alla sera e sta pure cominciando ad imparare le tue canzoni ! Sono riuscita a venire a due tuoi concerti (bellissimi!) ma purtroppo non sono mai riuscita ad incontrarti. Mi piacerebbe molto poterti incontrare per riuscire a ringraziarti personalmente per essermi stato accanto in tutti questi anni e per avermi aiutato a superare i tanti momenti difficili che ci sono stati nella mia vita: mi basta ascoltarti o vederti per ritrovare il sorriso anche nei giorni più bui. Se un giorno avrò un figlio lo chiamerò sicuramente Claudio e spero proprio che possa diventare una persona speciale come sei tu. Grazie davvero di tutto e grazie soprattutto di esistere perchè sei riuscito a colorare la mia vita. Spero davvero che tu riesca a leggere questo mio messaggio (anche se per leggere tutti i messaggi che ti sono arrivati dovrai prenderti qualche giorno di ferie!). Un abbraccio e un grandissimo bacio. Ti voglio e ti vorrò per sempre un mondo di bene. Francesca 119. alessandra ha scritto: 15 Novembre, 2006 11:38 Chissà se davvero leggerai queste parole, chissà se per un attimo la mia emozione sfiorerà il tuo cuore, chissà…… Ho 34 anni e praticamente da 30 anni “vivo con te”, da piccolina mi raccontano che non ascoltavo le canzoni dello Zecchino d’oro, ma preferivo inserire a ripetizione la cassetta con la tua musica! Sono cresciuta, o almeno così si dice, e tu sei sempre stato vicino a me, anche se non lo sai! C’eri quando da adolescente trascorrevo pomeriggi interi sola con la tua voce, con le tue parole che facevo penetrare nel mio cuore, senza trascurare nemmeno un tuo respiro; c’eri il giorno della mia laurea quando chiesi alla mia famiglia e ai miei amici come regalo solo quello di conoscere te; c’eri il giorno del mio matrimonio quando in chiesa ho fatto suonare “con tutto l’amore che posso”; c’eri quando è arrivata la mia piccola Chiara e la prima melodia che ha ascoltato sono state le tue canzoni; e ci sei ora in ogni mio giorno, quando lavoro (sono un avvocato e ho messo su un’associazione che si occupa di minori e che ho chiamato “strada facendo”), quando mi diverto perchè canto le tue canzoni, seguo te in concerto dove posso, e parlo con le parole delle tue canzoni; quando sono arrabbiata e “parlo” con le tue foto (che tappezzano la mia casa) come fossi pazza!! Forse è così…sono pazza…ma questa dolcissima pazzia ti voglio regalare, perchè sei capace di esserci senza essere presente…perchè mi hai aiutato più tu solo con la musica che tante persone con presenze vuote….perchè sei parte di me e non saprai mai quanto!!!! GRAZIE Claudio per quello che sei stato e che per sempre sarai per me….desidero solo sapere che davvero hai letto queste parole, che davvero per un attimo i nostri cuori si sono incontrati, che veramente il mio grazie è arrivato al mio splendido “sogno”, un sogno che mi ha accompagnato in ogni momento, un sogno che mi ha resa migliore, che soprattutto mi ha permesso di essere vera, perchè chi è capace di provare emozioni semplici, chi sa ancora sognare, forse sa essere ancora vero! ti voglio bene…….tutto qui! 120. Anna ha scritto: 15 Novembre, 2006 11:05 Praticamente, la tua figura e le tue canzoni hanno sempre permeato la mia vita, mille emozioni che ho respirato, respiro e respirerò….. Fin da piccola, mia sorella si metteva a fare le faccende di casa, mentre le note di “…51 Montesacro e tutto cominciava…” si diffondevano per la casa, cominciava anche il mio amore per la tua musica e, piano piano, ho cominciato a conoscerti, ad apprezzarti e, a volte, anche a criticarti!! Ma la canzone che più ha segnato un momento particolare della mia vita è stata “Mille giorni di te e di me” perché sembra che sia stata scritta per me e per l’unica persona che io abbia mai amato nei miei 27 anni. Posso ora dirti solo questo, anche perchè qualsiasi altra parola risulterebbe superflua: GRAZIE CLA’ Anna 121. monica ha scritto: 15 Novembre, 2006 10:29 Ciao Claudio, ho voluto scorrere tutte le mail che ti sono state mandate e sono veramente tantissime, chissà mai se con tutto il da fare che hai per questo tour riuscirai a leggerle, ma magari conservale per i momenti ” bui”, con i nostri cuori e il nostro amore per te e la tua musica, riusciremo” tutti assieme” a scaldare il tuo! Non saprei quale canzone citare per dire che sia la più bella, non saprei veramente scartare l’una o l’altra , ma so quale mi ha portato a te…nel lontano 1974 avevo dieci anni e un’amica della mia stessa età che cantava molto bene e che sapeva a memoria “E TU” , forse perchè la ascoltavano i suoi genitori spesso, e lei non sbagliava una parola. I miei genitori e i suoi avevano il negozio vicini, in una via nel centro di Parma e lei ogni tanto veniva da me e passavamo il pomeriggio assieme. Ricordo che le chiedevo in continuazione di cantarmi E tu e quando non ne aveva voglia le offrivi qualche soldo pur di sentirla ( ho cominciato da li a far calare i miei capitali per le tue canzoni ). Finchè un giorno è arrivata con un regalino per me…e indovina un pò? Era il 45 giri di E tu Chissà se mi pensi , ed è ancora li vicino allo stereo insieme a tutto quello che è venuto dopo. Anch’io non ti ho mai incontrato cosi bene da poterti dire quanta ammirazione e gratitudine per tutto quello che hai fatto e che spero farai e per questo ho voluto raccontarti tutto questo, chissà chi non risica non rosica….ricorda che “ti voglio un mondo di bene” …allarga le braccia che sta arrivando il più forte degli abbracci, da me a te, monica 122. tiziana ha scritto: 15 Novembre, 2006 10:02 “E andare lontano ….lontano…….” Sì, anch’io volevo andare lontano:avevo quattordici anni e ti ho incontrato in queste parole. Questa canzone riesce, in me, ad abbattere il muro del tempo e mi fa tornare affacciata alla finestra di camera mia. Quanti pensieri a quella finestra! Quanta voglia di scappare via! Quanta voglia di sbagliare a modo mio! E di errori, poi, ne ho fatti tanti, ovviamente! Dio sa quanti! Ed oggi che sono madre di due figli adolescenti, facendo un bilancio della mia vita. penso che di strada ne ho fatta ed un po’ lontano sono arrivata. I figli, poi, davvero , ti spingono lontano. Ma ancora mi fermo, affacciata ad una finestra e quanti pensieri! E tu continui a farmi compagnia , ad essere “mio riparo”, come dice il mio scrittore preferito Maurizio Maggiani. Sì, mio riparo, mio riposo, mio ristoro, mio abbraccio. E, insieme a te, sto andando, spero ancora pù lontano, curiosando, cercando nel cammino, altri compagni di viaggio. E la vita ti sorprende. Sempre. Con molto affetto. 123. Paolo ha scritto: 15 Novembre, 2006 09:29 Era il 1985 e per le radio quel piano ad introdurre note per dire che LA VITA E’ ADESSO…Così è iniziata la mia passione per Claudio, ormai più che ventennale, fatta di presenze costanti ai suoi concerti, album irrinunciabili e soprattutto un excursus per coprire quei dieci e più anni persi di lui ma che avrei voluto assolutamente vivere. L’età me l’ha impedito, ma la voglia di innamorarmi con le sue canzoni vecchie e nuove no. Così non c’è nulla che non sappia e non abbia vissuto di Claudio .Dal 1985 quell’INIZIO NON HA AVUTO PIU’ FINE, ed è entrato inesorabilmente a scrivere anche LA COLONNA SONORA DELLA MIA VITA! La vita è adesso, certo, ma IL SOGNO E’ SEMPRE, anche grazie a lui! Ed è giusto che sappia, se mai leggerà questo blog, che al mio matrimonio, un anno fa, il tabloid degli invitati si chiamava TUTTI QUI, mentre i tavoli portavano i nomi di tutte le sue canzoni più belleI Ovviamente gli sposi erano QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE, mentre in sottofondo splendevano le tue note. Così è stato un giorno indimenticabile, UN GIORNO PIENO D’AMORE, e tu, Claudio, sei stato l’ospite d’onore…Non smettere mai di trasmettere, ciao GRANDE CLAUDIO! 124. cinzia ceccherini ha scritto: 15 Novembre, 2006 09:20 Nella mia famiglia c’è una componente indesiderata: la “sindrome di Martin-Bell” Sta scritto nel foglio delle analisi genetiche che la sindrome di M-Bell è una fragilità del braccio lungo del cromosoma “X” in “XQ27.3″ Cosa vuol dire scientificamente non lo so, ma so per certo che le persone affette da questa alterazione sono sempre di sesso maschile e, pur essendo fisicamente normali, hanno lo sviluppo intellettivo ritardato. Parlano, mangiano, camminano, ridono e piangono come tutti, ma ragionano da bambini e finché bambina lo sono stata anch’io, non ho mai intuito la differenza tra me e mio fratello…. Quando nasce un bimbo ha intorno volti gioiosi e sognanti, le mille ipostesi di un futuro pieno di soddisfazioni e felicità andranno di pari passo alla sua crescita. Tutti godono della sua perfezione. Quando nasce un bambino imperfetto la gioia è spezzata, i sogni infranti, qualsiasi parola può essere inopportuna e magari diventa imbarazzante portare un mazzo di fiori alla puerpera: cosa ha da festeggiare? Non sarà facile far comprendere agli altri che l’ averlo partorito si è rivelato un bel dono anche se sarà stato sicuramente faticoso “scartarlo” Scoprire che mio fratello era handicappato ha spezzato la mia adolescenza, il bimbo che giocava, rideva, guardava i cartoni ed il telefilm di Zorro con me ad un certo punto non ha continuato a farmi compagnia nel cammino della vita e non ho potuto confidargli quanto mi sentivo sola e quanta paura avevo nel rendermene conto. Ero una ragazzina spavalda e ribelle tra i compagni che, appena entrava in casa, si chiudeva in camerina a studiare (poco) e a fantasticare (tanto) sull’amore. Uscivo da lì alle diciassette per vedere la “TV dei ragazzi” e ritrovare Lamberto e gioire con lui per la Carrà vestita da Maga Maghella o per il Festival di Sanremo; Lambi voleva che gli leggessi i titoli dei brani, riusciva a ricordarli tutti in ordine e ci riesce ancora. Con lui stavo benissimo e mi rassicuravano i suoi sorrisi ed il suo affetto, ma i compagni non lo capivano e così, a quattordici anni, con amarezza ho smesso di lottare e di proporlo-imporlo e mi sono rassegnata all’idea di poter condividere con lui solo la vita al centro diurno per handicappati che frequentava e la misica. Gli altri sono strani, si spaventano facilmente della diversità e sono buffi da osservare mentre tentano un approccio con essa. Se l’handicap è fisico, è semplice, c’è possibilità di dialogo, si cerca di fare attenzione ai riferimenti offensivi e si parla con il disabile. Ma se l’handicap è intellettivo la cosa si fa un po’ complicata: di cosa si parla, come si fa a capirlo se parla male, come si fa a sgangiarsi da lui se disturba con parole ripetute ossessivamente o a defilarsi se la saliva che cade dalla sua bocca storta emana un cattivo odore? Spesso guardo il volto sempre sereno di Lamberto e maledico quella “fragilità” che lo ha reso eterno bambino e che non mi permette di diventare la zia dei suoi figli, allora corro a comprargli un cd, glielo porto, gli leggo i titoli delle canzoni e mentre le ascolto insieme a lui torna forte il ricordo di quando mi chiedeva:- Cinzia, metti coccola… Era il periodo di “E tu” e coccola stava per “accoccolati” L’ascoltavamo a ripetizione, sul balcone di cucina, tra i giocattoli e il desiderio di essere amata come cantava Baglioni. Il mangiadischi stava con noi e “E tu” ci accomunava più di tanti altre canzoni perciò, quando lo trovai tutto storto, sciupato, non capii il motivo per cui Lamberto l’avesse rotto. Mi offesi moltissimo perché fu come se lui avesse spezzato il nostro legame e mostrai il mio disappunto come a volte accade tra fratelli: lo menai. Ricomprai il 45 giri e tornata a casa e arrivando in terrazza per prendere il mangiadischi, ebbi una folgorazione: il sole!! Era stato il sole con il suo calore a distorgere il disco ed io sua complice (per non dire colpevole) perché ce lo avevo lasciato…. Subito corsi a cercare Lambi, mi accolse sorridente, giocava, lo baciai e ci mettemmo a giocare. Mio fratello è così: tenero, puro, inconsapevole portatore di amore. “Coccola” è la nostra canzone speciale e sono molto contenta di avere la possibilità di raccontartelo. Io sarò al concerto il 24 e se canterai “E tu” ricorda che tra tanti ci sarò io ancora più felice di cantarla insieme a te. Con affetto Cinzia P.S: e se magari al posto del biglietto ci fosse una stretta di mano? Quando nasce un bambino imperfetto 125. catia catamo ha scritto: 15 Novembre, 2006 01:13 Mi sento tanto goccia nel mare, ma perchè non provarci, anche solo per un saluto. Una cosa in comune padre carabiniere e madre sarta.Abitavo a Livorno tanti anni fa , mio padre era in servizio alla Legione e io passavo lunghissimi pomeriggi in casa con mia madre ascoltavamo la radio mentre lei cuciva e io studiavo, quante canzoni di Baglioni hanno accompagnato questi pomeriggi. Il mio tempo è passato dalla radio al mangianastri, i primi LP e poi il CD e ora mio figlio mi ha regalato un lettore MP3 ( si dice così ?). Andare lontano è stato sempre il mio motto, forse troppo lontana non sono andata ma che infinito senso di libertà sprigionano ancora in me queste due semplici parole…..E’ trascorsa questa mia vita piena di Fotografie, Questo piccolo grande amore è un’estate all’Elba, E tu un juke-box a Tirrenia, Avrai è anche per mio figlio…..Grazie Claudio per chè ancora oggi quando ascolto le tue canzoni mi si arrotola il cuore, piango e mi accorgo di essere ancora viva nonostante tutto. 126. Roberta ha scritto: 15 Novembre, 2006 01:07 Ciao Claudio, le nostre strade e i nostri sguardi si sono incontrati innumerevoli volte in questi anni e non e’ semplice scegliere una canzone che piu’ di altre ha segnato un particolare momento. Ma da qualche anno, 3 ormai, ce n’e’ una in particolare che ci appartiene. E’ “Tienimi con te”. Questa canzone l’aveva dedicata mia mamma Mara a mio padre scherzandoci un po’ su visto che anche lui apparteneva alla schiera di mariti che “subiscono” la nostra passione!! Purtroppo ora lui non c’e’ piu’ e ogni volta, ad ogni concerto e ad ogni incontro, quando canti quelle stupende strofe ci stringiamo strette strette in un’unica travolgente emozione e ci ritroviamo tutti e tre ancora insieme. E poi via, dopo qualche istante si “salta sulla vita” e tutto ricomincia con piu’ energia di prima perche’ la vita va avanti! E’ incredibile davvero il potere della musica. Grazie di tutto Cla’. Ti vogliamo bene. Ci vediamo a Livorno! Roberta ( e Mara) 127. Alessandro (l'apprendista mago) ha scritto: 15 Novembre, 2006 00:46 Difficile trovare parole che possano lampeggiare,le tue canzoni sono tante,infinite piene di colori emozioni suoni…… Grazie a te su un sito amico ho trovato un mondo a forma di me, e quindi immagina la mia difficoltà nel poterne trovare una….. Forse come dici tu, l’ultima parola dell’ultimo canzone dell’ultimo concerto sarà la piu’ bella e difficile contestualmente da ricordare…. Pertanto essendo in queste parole i miei sogni di essere un mago,ti saluto ribandoti due righe abbracciato alla luna sulla cima di una transenna…. Se nel sole di domani ci perdessimo cosi’…. Se anche fossimo lontani …noi saremo insieme e sempre tutti qui…. Alessandro 128. PAOLA ha scritto: 14 Novembre, 2006 23:09 Ho cercato di trovare una canzone che più delle altre avesse significato un qualcosa in più e non è facile perché molte hanno in se un ricordo .un emozione diversa ; cosi ho deciso di sceglierne una dall’ album che mi ha fatto iniziare questo viaggio un po’ per caso , nel 1995 , che mi ha fatto trovare parole, compagni di viaggio e quella parte di me che mancava lasciando alle spalle un soprannome scomodo ( direi peggio del tuo ) e la solitudine , tutto questo grazie ad IO SONO QUI a MALE DI ME e a te. Un abbraccio. Paola . 129. mirella69 ha scritto: 14 Novembre, 2006 22:59 mi interessava solo farti sapere che nonostante siano tante le cose che ci separano, la tua musica fa’ in modo che questa distanza non sia mai tale da dividerci. ciao. 130. Francy e Mile ha scritto: 14 Novembre, 2006 22:54 Caro Claudio, “E TU COME STAI”- “SONO UNA RAGAZZA DI CAMPAGNA” con ” UNA FACCIA PULITA” e “A MODO MIO” per “LA PRIMA VOLTA” ti scrivo una “LETTERA”. “SE CASO MAI” con un “VOLO DI ALIANTE” potessi volar “VIA” ti raggiungerei in una “NOTTE DI NOTE,NOTE DI NOTTE”. “QUEL GIORNO” per venire al concerto “QUANTA STRADA DA FARE” e “QUANTE VOLTE” ho gridato il tuo nome “E TU” cantando “DOREMIFASOL” hai fatto crescere in me “QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE”. Come niente sono già trascorsi “70, 80, 90, 100″ concerti ma ogni volta “SEMBRA IL PRIMO GIORNO” ed ora “GIRA CHE TI GIRA” non resta “SOLO” che “ASPETTARE” il 24 Novembre………… “CON TUTTO L’AMORE CHE POSSO” ti auguriamo comunque “BUONA FORTUNA”……e buon cielo sereno!!!!!!! - Francy e Mile131. Umberto 11 anni ha scritto: 14 Novembre, 2006 22:47 Ciao Claudio, tra tutte le tue canzoni quella che preferisco è “A DOMANI” perchè le parole giocano, si rincorrono, entrano una dentro l’altra…con mio fratello la cantiamo una riga per uno e vince chi se la ricorda tutta a memoria! 132. Katia ha scritto: 14 Novembre, 2006 22:21 Caro Claudio, se dovessi dare un titolo alla storia della mia vita, non avrei alcuna esitazione ad intitolarla: “La vita è adesso… e adesso la pubblicità”. Potrà sembrarti solo un banale gioco di parole, ma in questa manciata di parole ho cercato di racchiudere il senso di “un pò di più” di una manciata di anni. Ho avuto, spesso, l’impressione di vivere in stand by, con la speranza che qualcuno all’improvviso, premendo un tasto, potesse tirarmi fuori da quell’asfissiante attesa. “E adesso la pubblicità” è proprio il ritratto dei miei vent’anni; è una canzone che ho sentito subito mia, sin dal primo ascolto; ho rivisto me stessa, dietro a quel vetro, guardare fuori il mondo che girava, senza accorgersi di me, che non trovavo il coraggio di aprire quel vetro per urlare al mondo che c’ero anch’io. Ad ogni ascolto mi ritorna in mente l’immagine di un quadretto familiare un pò sgangherato, fatto di piccole isole e di nessun ponte che possa avvicinare quei mondi, tanto distanti, che sotto lo stesso tetto non riescono ancora a ritrovarsi. E’ vero, le canzoni non possono “cambiar la vita” ma possono farci vedere la vita sotto una luce nuova, quella della passione. La passione è un alito di vento che spalanca le porte del cuore alla vita, per riscoprirsi parte di un unico respiro. Quell’alito di vento per me sei tu, con le tue parole, la tua musica, la tua poesia, i tuoi gesti, i tuoi sorrisi, i tuoi sguardi, la tua timidezza, la tua onestà e tutto quanto mi parli di te! Con tutto questo mi hai dato il coraggio di aprire quel vetro e di andare incontro alla vita, perché “la vita è adesso”! Grazie di cuore, Claudio! Katia 133. carolina ha scritto: 14 Novembre, 2006 22:01 caro il mio claudio(o chi sta leggendo) be io nn ho una storia particolare come altri… ho solo un eta particolare 13 anni…mi sa che dei tuoi fan sono la mascot e la piu piccina…sai che sono bravissssssssima a fare pubblicita?!in poco tempo chi della mia classe ha idea di cosa sia una canzone orecchiabile ti adora ..piu o meno adesso nn esagero…anche perchè qui accanto a me x scrivere questo mes c’è la mia compagnia di banco lei si che ti odia…mi dispiace ma sara che con lei faccio troppa pubblicità..(:..è disperata appena mi dice una frase con una parola tiro fuoiri una tua canzone…alla mia migliore amika gli ho fatto imparare a memoria questo piccolo grande amore a memoria e anche e tu e una delle tue prime canzoni ci fosse lei…in questo istante penserai che nn mi reggeresti pure tu se ti facessi vivere a pane acqua e tutta la tua discografia…ma che ci vuoi fare mi sono rimbaglionita quando avevo 4 anni 6 una brutta malattia sai? mi devi promettere una cosa xro io arrivero a 52 anni insieme alle tue nuove canzoni …insomma ti faccio una richiasta dato che un secolo lo hai gia passato ma io come al solito sono arrivata in ritardo che ne dici di farne n’ altro di pura e buona musica ? un consiglio te lo posso dare mettiti un paio di occhiali da sole o un cappello e vivi da persona normale quando ne hai volta…poi vedi che l’ ispirazione ti viene xchè è tra la gente che si trovano colori,emozioni ,e sapori… un saluto a ki legge nn stancatevi mai di sognare e puntate sempre piu in alto dando il tempo al tempo BACI A TUTTTI…. 134. Cristiana ha scritto: 14 Novembre, 2006 21:59 Trentanni fa.Francesco è un neonato un po inquieto,piange tra una poppata e l’altra.Dorme poco ma è bello,sano ed è la gioia della sua mamma.Provo a cllarlo,a cantare e……miracolo,si calma quando sente:” tu sei il mio piccolo,grande amore,solo un piccolo grande amore,niente più di questo……..”Così le canzoni di Claudio diventano un tenero lessico familiare.Quando è più grande gli canto”Passerotto non andare via,senza i tuoi capricci che farò…..” e lui miviene vicino e ride contento. Oggi. Francesco è un uomo,ha il suo carattere e la sua vita: quando lo vedo stanco o preoccupato per il lavoro ,lo tiro per un braccio accenno”….passerotto non andare via………”Lui sischernisce e si volta di là ma io intravedo i suoi occhi neri lucidi di commozione. 135. Ghery ha scritto: 14 Novembre, 2006 21:39 La canzone che più di tutte mi ha segnato e mi da fortissime emozioni è sicuramente “Mai più come te”! Nel 2002 anno in cui uscì il tuo nuovo lavoro ero fidanzato con una ragazza e fu proprio lei a regalarmi il tuo cd (essendo all’epoca l’unico che mi mancava…); lo ascoltammo insieme, tutto, dalla prima all’ultima canzone in religioso silenzio anzi, provando con il libretto a cantare insieme a te! Ci piaceva molto ascoltare le tue canzoni assieme, dalla prima all’ultima ognuna ci rendeva felici e mi sentivo ancor più innamorato. Poi un giorno è successo quello che nessuno di noi vorrebbe mai che accadesse, lei mi ha lasciato ed io son rimosto “Solo”. Il giorno stesso in cui questo è accaduto, appena salito in macchina ed acceso la radio, è partito il tuo cd ed essendo in modalità random, è partita una canzone a caso: “Mai più come te”…Destino o no, da quel momento la Tua canzone è diventata un pò Mia ed amo ogni volta che la sento “amo l’assenza di Lei!!!” Se sarà possibile e lo vorrai, sarò felicissimo di venire al tuo concerto per poterti sentir cantare questa magnifica canzone. Grazie, Ghery! 136. Sandra ha scritto: 14 Novembre, 2006 21:38 Ero piccola, nemmeno quattro anni: mio nonno mi comprò un giradischi rosso e un disco di uno sconosciuto Claudio Baglioni. Mio nonno che suonava la batteria, che fischiava ogni canzone, che mi insegnò a cantare “La casetta in Canadà” e “Marcellino pane e vino”, mio nonno che sapeva che non volevo stare all’asilo e dopo pochi minuti che la mamma mi aveva lasciato veniva a “rapirmi”. Mio nonno con gli occhioni azzurri. Rispolvero i suoi dischi, saltano fuori tanti ricordi, flash di un tempo in cui la perfezione non era un suono ad alta definizione. Penso che ho molta nostalgia della magia incastrata nel vinile, dello sfrigolare di quei cerchi concentrici di “Signora Lia”, il primo 45 giri che mi regalò. Le mie prime emozioni sono incise su quel disco, consumato, messo e rimesso. Mi invadono i ricordi dei momenti passati con quel nonno sempre un po’ acciaccato ma sempre sorridente. Al Circolino Arci con lui che giocava a briscola e scopa e mi dava 50 lire da infilare nel juke-box per mettere un disco di questo nuovo cantante capellone…. E pensare che lui era orgoglioso di avere un autografo di un impomatato Little Tony, conservato con cura sul credenzone della cucina. Nostalgia dei pomeriggi passati con lui a cantare insieme e io che ballavo con passetti da bambina, solo per lui, al centro della stanza. Mi lascio portare indietro, toccando i dischi, e annuso il vinile, e ascolto la voce di lui che mi dice Basta, cambia disco!! Mio nonno mi lasciò per sempre quando avevo otto anni. Diventò il mio angelo custode proprio quando Claudio Baglioni non era più invisibile, ma era in cima alla hit-parade con “E tu…”. Il disco non fece in tempo a comprarmelo, ma lui è sempre con me. E con me, con le sue canzoni, c’è ancora quel grande cantante che mio nonno mi fece conoscere. 137. rosanna ha scritto: 14 Novembre, 2006 21:21 Tirrenia, 12 settembre 1982. Era il primo concerto al quale ho partecipato. Avevo 14 anni e per me venire a quel concerto ha significato mille cose di più che non andare semplicemente ad ascoltare un cantante.Il mio cantante. Cantavi AVRAI e dal pubblico lanciavamo orsacchiotti di peluche per tuo figlio Giovanni… Ascoltando le parole di quella canzone chiudevo gli occhi ed immaginavo il futuro, la speranza. In una parola retorica c’era tutta una vita da vivere con pienezza. Adesso auguro a mio figlio tutti gli “Avrai” che il mio amore per lui mi suggerisce, avendo fatto miei i tuoi ” Avrai” , che in tutti questi anni ho portato nel mio cuore. Grazie, un bacio Rosanna 138. Francesco ha scritto: 14 Novembre, 2006 20:36 …una magia che si ripete nei miei tramonti d’estate: il sole, il sale, la spiaggia e…questo piccolo grande Amore! Grazie Claudio. 139. Maurizio ha scritto: 14 Novembre, 2006 20:08 Carissimo Claudio (Nel VERO senso della parola)…Mi chiamo Maurizio ho 25 anni e sono di Pistoia..Ti seguo da 12 anni ormai.Una tua canzone nel mio cuore? Ma il mio cuore è praticamente il tuo “best off!!”Ho iniziato ad appassionarmi a te ascoltando “Domani mai” e poi “Amore bello” sia nella versione tua sia nella versione di (lo dico)? Alessia Merz che all’epoca la faceva a “Non è la rai”, e non era neanche orribile…Claudio, sarai tu che leggerai questo messaggio…Ho provato a contattarti tramite qualche programma tv ma senza successo.Vorrei dirti che per “Imitarti” è qualche anno che scrivo canzoni e ho realizzato un demo(si fa per dire imitarti….credo di avere un mio stile).Ti ho visto in concerto 2 volte, Come si può intuire ti ho un pò preso d’esempio anche nella vita mi piace molto ascoltarti quando parli leggere quello che scrivi anche aldilà delle canzoni…Insomma una specie di amico e figura paterna, non importa se non ci siamo incontrati ti voglio bene lo stesso (!) Claudio con un pò di sforzo posso fare a meno del concerto, ma per favore permettimi di incontrarti e regalarti il cd che ho fatto, che magari, ascolterai, per me sarebbe fantastico ti saluto con affetto sincero. Maurizio. 140. ANNA ha scritto: 14 Novembre, 2006 19:45 ciao claudio io sono una tua giovane fans……la mia storia in confronto con le altre e polvere….ho imparato ad amarti l’anno scorso e da allora sei un ossessione….però sfortunatamente sono un pò piccina e non mi consentono di seguirti….volevo semplicemente dirti grazie di tutte quelle canzoni cha da un anno a questa parte mi accompagnano in questa vita così difficile da vivere,si clà la vita per noi giovani spece in una città come la mia e un inferno ma tra una lacrima,un sorriso,e una tua canzone si stringono i denti e si prosegue per la lunga strada della vita…anche se il mio sogno sarebbe quello di guardarti e vederti sorridere….ti chedo di ricordarti di una tua fans che ti segue dagli esordi che ha perso la voglia di vivere,e cosa peggiore ha perso il sorriso lei ha vari problemi di salute e soffre di depressione…. e stanca e cosa di cui lei ne soffre maggiormente (+ dei veri problemi di salute)che non può venire ai tuoi concerti lei asolta continuamente le tue canzoni…e forse sono le uniche cose che la fanno andare avanti..ma una vita senza + speranza e gioia che vita è?…..per lei la vita non è adesso,ma e passata…il sogno non e sempre,e mai…..e strada facendo e sepre più giù….io ho solo 17 anni e sono veramente una tua accanittissma fans non ti chedo un abbraccio o una foto..ma ti chedo di regalare un soriso a chi non lo ha più O PEGGIO A CHI HA DIMENTICATO COME SI Fà CIAO GRANDE MAGO CHE TU POSSA FARE UNA PICCOLA MAGIA PER CTISTY 141. fulvio ha scritto: 14 Novembre, 2006 19:21 Ciao Claudio (scusa la banalità, ma era da una vita che sognavo di dirlo), se è vero che stai leggendo queste pagine allora colgo l’occasione di ringraziarti per tutte le emozioni che riesci a dare ai tuoi fans grazie alla meravigliosa musica che hai scritto fin qui. I mie primi ricordi a proposito della tua musica risalgono alla canzone “la vita è adesso”, poi in seguito ho ascoltato “Oltre” e da quel momento non ho più potuto fare a meno di ogni canzone scritta da te. Così album dopo album sono cresciuto attraversando un oceano di note che ancora oggi mi accompagna quotidianamente, come un fedele compagno di viaggio in questa vita, che con le tue parole d’amore (e non solo) diventa meno dura da affrontare. Grazie ancora 142. pina ha scritto: 14 Novembre, 2006 19:03 cosa dirti… sono appena stata al concerto di Acireale, mi sembra ieri quando Anna mi disse”Pina ho sentito un nuovo album è una storia bellissima è tutto il racconto di una storia d’amore…” era l’estate del ‘73 sono passati tanti anni ….cosa posso dirti che per me ascoltarti è sempre come la prima volta (viva il festival della banalità). Quello che mi commuove di più adesso è vedere le mie figlie di 25 e21 anni impazzire per te ( esempio di nobile trasmissione genetica) e commuoversi ai tuoi concerti come è successo ieri sera. Grazie per tutte queste emozioni che arricchiscono le nostre vite…….. 143. Milena e Francy ha scritto: 14 Novembre, 2006 18:14 Beh! Dicono che sei come Babbo natale, e che oggi leggerai anche tu le lettere che ti scrivono in questo caso i tuoi fans. Ho aperto la mia valigia dei ricordi…una piccola valigia rossa con dentro tutto ciò che riguarda te e i tuoi concerti, ci sono anche magliette, foto e tanti accendini, usati per illuminarti quando canti . Mia sorella era una tua fan ed io piccola e dispettosa ho imparato come prima canzone “questo piccolo grande amore”….Ma un’estate quella del 1985 ecco arrivare mia sorella con un regalo, il mio primo biglietto per un tuo concerto…LA VITA E’ ADESSO a Grosseto. Immagina…da quel giorno ti ho scelto e anche se non mi hai mai visto ti ho sempre seguito con una schiera di amiche. E tu ci sei sempre stato,con le tue canzoni e i tuoi dolci sorrisi nei momenti belli e in quelli più duri. La vita scorre veloce e noi ne siamo gli attori-spettatori: per alcuni si ferma ma i ricordi restano e l’amore per gli altri e per la vita stessa ci fanno ancora sorridere. Ma quest’anno caro CLA’ o BABBO NATALE festeggiamo 20 anni di concerti insieme, purtroppo quasi sempre in piccionaia, chissà se potrai esaudire il desiderio di poterti vedere da vicino e magari farci una foto insieme! Pensaci. Ho un’amica-sorella un po’ matta e insieme siamo state ai tuoi concerti quasi sempre a Roma. I nostri mariti non ti sopportano, non ne possono proprio più, ma da bravi non ci ostacolano e ci accompagnano ai concerti…ma non entrano, loro preferiscono farsi a Trastevere due bucatini all’amatriciana! Quest’anno a Livorno andranno a mangiare il cacciucco…hai capito? Così siamo tutti felici!!! Chi con la panza piena e chi senza voce…così il giorno dopo stiamo zitte e non brontoliamo. Ci vediamo tra CINQUE MINUTI… baci MILENA 70’ e FRANCESCA 73’ 144. Eleonora ha scritto: 14 Novembre, 2006 16:57 “la canzone che più è nel vostro cuore”…. beh, è un problema sceglierla! Ma ce ne è una che in questo periodo non riesco a non ascoltare. E’ “Fammi andar via”. Puoi immaginare perchè…. L’ho provata addosso, parola per parola…. Ti giuro: tutte. Come un copione. Ma come si fa a chiedere “fammi andar via”??? Se lo si chiede è perchè il legame è forte. Magari è Amore. E allora è eutanasia od omicidio ciò in cui si chiede di esser complici? Ed il movente? Per quanto ne so, paura….. (Uomini, uomini…. che codardi!) Io questa vigliaccheria non la voglio addosso. Diverrebbe mia se mi arrendessi e mi ritirassi in un posto irraggiungibile. E non me la perdonerei. 145. Elena* ha scritto: 14 Novembre, 2006 16:56 Ciao Cla’, mi permetto di scrivere cla’….Trovare le parole per iniziare a descrivere tutto ciò che provochi nel mio cuore è un’impresa davvero seria, ma ci provo! Ma dai veramente mi stai leggendo???non ci posso credereee… Ho 24 anni e ti seguo da quanto ne avevo 14; infatti un giorno sentii “Strada facendo” e i giorni successivi iniziai a documentarmi di chi potesse essere quella voce che aveva fatto appunto “Battere il mio cuore”…e scoprì il tuo nome…, ma le ricerche non finirono qui…volevo perlomeno conoscere il volto di questo Claudio Baglioni…e traac…se la voce aveva fatto battere il mio cuore, il tuo volto lo aveva spezzato..veramente!! E da lì ti seguì….cominciai a conoscerti meglio attraverso la tv, le tue canzoni e ho scoperto un Claudio non solo artisticamente lodevole,ma una persona di cuore, di puri sentimenti(caso Manzella, io sn di PD), le tue espressioni…i tuoi dolci sorrisi…,la tua voce……Claudio forse altri 5 minuti non mi basterebbero per descriverti….non ho il jet che parte, ma vorrei dirti tutto,ma non è semplice…..spero tu mi comprenda!!! Continua sempre così, ti voglio bene e ricordati tutto in un’abbraccio……. Allora ci si vede a Treviso…io ci sarò!!!!! un abbraccione al mio cla’! 146. Paola ha scritto: 14 Novembre, 2006 15:50 Era il 1979, ero una bambina avevo appena 10 anni, mi sono bloccata davanti al televisore come se ci fosse una calamita ad attirarmi….. giuro, ancora adesso non me lo so spiegare ma è stata una cosa pazzesca sono rimasta lì impalata a guardare ed ascoltare l’uomo e la voce più profondi ed emozionanti che con il passare degli anni non mi è mai più capitato di conoscere. Le sue canzoni, le sue melodie e le prove di grande umanità che mi hanno accompagnata fino adesso, hanno contrubuito a colmarmi il cuore d’amore. Non so se il mio sogno è quello di incontrarti, oppure quello di non volerlo per non rischiare la delusione per un ideale che il mio cuore ha generato con la conseguenza di smorzare quell’emozione così forte e viva che mi provoca da quel giorno di tanti anni fa e della quale non potrei fare a meno. Un grosso abbraccio Paola 147. Elena Proietto ha scritto: 14 Novembre, 2006 15:37 Adoro le canzoni di Claudio , è impossibile per me fare una classifica o preferirne una ad un’altra. Tutte mi accompagnano da sempre. Posso dire che Claudio Baglioni è la colonna sonora di tutta la mia vita, nei momenti più belli e anche in quelli più tristi e dolorosi. Anziché soffermarmi su una canzone in particolare preferisco raccontare del rapporto e dell’amore per i luoghi “di Claudio”. Proprio così, essendo una frequentatrice accanita di concerti, con Claudio ho imparato ad amare tante meravigliose città italiane.. Prima fra tutte Roma, di cui mi sono innamorata nel giugno del 1998 grazie ad un particolare incontro con Claudio, sono sicura che se Claudio leggerà queste righe capirà il significato della parola “particolare” , come dimenticare di aver passato un’intera serata , con pochi altri fortunati, all’interno dello Stadio Olimpico, sdraiata sul prato a guardare le stelle con il sottofondo della sua voce. E come dimenticare la serata successiva quando pochi minuti prima dell’inizio del concerto dal grande schermo si annunciava che Pantani aveva vinto il Giro d’Itala e la folla esplodeva. Momenti unici ed irripetibili. E poi Pompei, dove l’avventura incominciava con l’annuncio del probabile annullamento del concerto, con lo smarrimento della valigia, con il negoziante che mi faceva pagare i biglietti una seconda volta per poi finire in una serata magica nell’anfiteatro illuminato dal fuoco delle torce. E Lucca con il calore di una piccola piazza e per finire la meravigliosa Lampedusa, isola spettacolare, dove tutti abbiamo lasciato un angolino di cuore. Tutto questi luoghi , e tanti altri, fanno parte della mia storia, del mio cammino come tutte le Sue canzoni………………… 148. Fabio ha scritto: 14 Novembre, 2006 15:31 Ciao Claudio Mi chiamo Fabio e ho 18 anni, 15 dei quali trascorsi nella più totale ignoranza e nel ripudio della musica. Non ci trovavo niente di bello a trascorrere del tempo tra due cuffie o davanti ad uno stereo. Mi chiedevo sempre: “ma che gusto c’è a sentire un bischero che canta?” Adesso invece mi domando come facevo a chiedermi simili cose. Nel 2003, infatti, ho ricevuto la chiamata (musicale s’intende) in un assolato pomeriggio di fine primavera. Ero in macchina, la radio era accesa, i miei orecchi imploravano pietà. Quando.. Arrivasti tu, o meglio “Sono io”. Quella canzone mi colpì subito: non era come le altre, aveva qualcosa in più. Quello che provai e che provo tuttora nel sentirla non lo saprei spiegare. Io la giudicai un brano “pieno”, per la ricercatezza del suono e per la sua “pienezza” (spero che tu mi abbia capito, d’altronde non sono “uno del settore”). Da quel momento in poi la mia passione per la tua musica è stata solo un “crescendo” di ardore musicale. Cominciai a comprare i tuoi album, (ti confesso che “Sono io. L’uomo della storia accanto” me lo feci masterizzare, ma giorno dopo giorno mi pentivo sempre di più e alla fine lo comprai originale e devo dire che fa proprio una bella figura insieme agli altri) i dvd dei tuoi concerti e, per finire, la chitarra. Ascoltare non mi bastava più, dovevo imparare a suonare. Ormai è un anno che ho iniziato, ma, visto che sono duro come un calcagno di frate, non posso dire di deliziare gli orecchi dei presenti (anche te ci metti del tuo.. Canzoni straordinarie, accordi difficilotti, fortunatamente non per tutte!). Però, in fondo, me la cavo. Oltretutto ho comprato anche la chitarra elettrica, oltre a quella classica, con la quale accompagno le tue canzoni quando guardo i dvd alla televisione (è deprimente, lo so). Ma torniamo alla traccia, sennò vado fuori tema.. Ogni volta che metto una tua canzone mi succede qualcosa dentro che non so come spiegartelo, forse aveva ragione Battisti: “tu chiamale, se vuoi, emozioni”. Altro non ti so dire. E forse è meglio che la smetta di annoiarti con questi discorsi, non voglio che ti addormenti sulla sedia su cui sei seduto, chissà quanto hai da fare.. È meglio che ti prendi un caffé, così ti svegli un po’ e puoi ricominciare a leggere le altre lettere. P.S. Ogni tanto, nei tuoi concerti, canta anche “Andiamo a casa”.. è strepitosa! Un grande abbraccio Fabio 149. Mary ha scritto: 14 Novembre, 2006 15:15 tour 2003-Compro il biglietto per un tuo concerto (ho perso il conto… sarà il ventesimo o forse anche di più…) non sapendo ancora di essere incinta del mio secondo figlio. Al concerto non ci andrò perchè purtroppo proprio quel giorno perdo (a gravidanza inoltrata) il bambino… Da Firenze le mie amiche mi chiamano ripetutamente per farmi sentire vicina a loro ed è una lunga notte di pianto e disperazione… Dicembre 2003- Riparte la tourneè e la vita continua… Alle prove Claudio è di pessimo umore e io… anche! (Troppe associazioni e brutti ricordi…) Ma ad un tratto intona una canzone che da mesi non riuscivo ad ascoltare senza piangere (e senza capire perchè) ed improvvisamente, in un fiume di lacrime, escono le parole che forse non ero ancora riuscita a dire a quel piccolo angioletto: “…fino alla fine, fino a che si può, e fino al confine, fino all’ultimo… fino alla fine di tutto … allora tu… tienimi con te…” Novembre 2006- La vita continua, la vità è adesso, il sogno è sempre…. Il biglietto ce l’ho ma il sogno di parlarti lo porto nel cuore da più di vent’anni… Grazie per ogni tua parola e ogni tua nota che brilla e illumina il cielo della nostra vita!!!! Mary 150. la_tedesca / Barbara ha scritto: 14 Novembre, 2006 14:04 Per una come me, cosa avessero potuto significare queste canzoni - questa musica, che mi incontrava, trovava, tanti anni fa - quando non fui capace di capire nemmeno una parola italiana? All’ inizio erano solamente melodie accompagnate di una bellissima voce, e l’inizio era una lezione a scuola, un’insegnante d’italiano con occhiali troppo grandi, e la traduzione del testo di una canzone che mi toccava … parole poetiche che un padre regalava al suo neonato figlio. A partire da questo giorno stavo cercando le frequenze della radio e i negozi di dischi, frugando i scaffali della musica italiana trovando la lettera “B” e spesso rimanendo delusissima … non trovavo niente di niente, perché non ero neanche in Italia. Mi ricordo di comprare un disco in un mediastore piccolo piccolo in un paese nella Puglia, dove anche l’ aria dei negozi sente di sale, e la commessa cantava straaada facendo vedraiii vedendo il disco che stava per vendere a me, mentre stavo posando banconote nelle sue mani, molte banconote con Marco Polo addosso … Mi ricordo di fotografie, di quello cielo di marzo nella stessa Puglia, una Pasqua e tutta la terra coperta di fiori bianchi e gialli, il suono delle campane, la freschezza del mare sui miei piedi nudi, i vecchi, i bambini, gli abiti festivi davanti ai café. Mi ricordo di andare a prendere la patente di guida il giorno del mio diciottesimo compleanno, le cassette nella radio, quante volte, registrate per un ragazzo italiano, figlio di lavoratori stranieri, lui, che mi lasciava, adesso lavora in un bar. Mentre io … studiavo in università, facoltà di architettura, disegnavo, vivevo, vedevo amici arrivare, passare, alcuni restare, altri andare per sempre … mentre io cambiavo macchina, cambiavo la radio, cambiavo opinioni … quante volte sono cambiata io? Ma non cambiavo mai la musica …di quello cantautore … Mi ricordo di un viaggio per Verona con mia sorella, era già buio, eravamo stanche, e stavamo ancora cercando un supermercato, lei guidava, io giocava con il CD appena comprato – e solamente solo suonava per noi, tutta la notte in autostrada. Una notte chiara e ancora calda di autunno … Mi vedo in bicicletta per tutto l’inverno, vedo i guanti bucati e le dita troppo intirizzite dal freddo, non posso più operare sul ipod,e ascolto và, sperando di non dover frenare sulla neve grigia della città. Fratello sole mi ricorda a una amica mia, è regista e ha appena fatto un film sui gemelli Kessler chi per caso sono amiche di Franco Zefirelli – quando questa amica regista mi telefona sento la mia suoneria incominciare con - chi mi vorrà dopo di te … e mia sorella non smette mai dirmi che io fossi pazza di un vecchio liftato panciato italiano ed io lei rispondo che il mio più grande sogno fosse che una sola volta lui cantasse solo per me … e non taglio i capelli mai, ma non ha niente di vedere con le sue canzoni. Mi ricordo di anima mia, l’imbarcamento per il lido di Venezia, il tramonto, io, una amica e quattro figli sul traghetto lasciando l’inverno indietro passando le luci di San Marco. Mi ricordo di un’alba, correndo lungo il margine di un mare appena svegliato, i primi raggi di un mattino d’estate sul viso, tutta sudata prendere un bagno, nuotare sola sola, come fino alla fine del tempo, pace a me. E oggi faccio una foto di ogni bandiera pace che vedo perché quattro lettere bianche possono significare tutto, e una canzona può davvero cambiar la vita. E cercando le radici della cultura, l’inizio dell’infinito, mi son ritrovata in una camera di sei letti con un soffitto macchiato, città eterna, erano le cinque della mattina, l’aprile sopra i tetti, i ponti, un letto a Trastevere, soffrivo di una cistite gravissima, non avevo dormito, e ascoltavo tutti qui … quel mare che ormai é un lago … com’ é vero, nel cuore della gente mi vedo sedere su un sasso in mezzo al foro romano disegnare l’ eternità, e sono sola nel cuore del mondo, e sono felice, e non sento più la cistite, la gente, il rumore, sento la matita passare sulla carta, carezzarla … E non è una canzone sola, sono così tante, numerose, grandiose, che evocano immagini ricche di colori, odori, sogni, malinconie, che mi spezzano il cuore, che mi fanno sognare e andare avanti. Se la vita fosse una canzone … se io dovessi decidermi … forse la mia vita sarebbe strada facendo. 151. matilde ha scritto: 14 Novembre, 2006 13:51 ..a regà kai fatto?ma stì carzoni li vòi o nù li vòi?…..portaapoorteese….e il mangianastri avanti e indietro1000volte al giorno,sempre lì solo lì,quella frase riascoltata come un’ossessione solo per sentire il tono,il timbro,la cadenza romana della voce,per provare l’emozione di sentire i brividi,per credere d’esser lì anch’io..quanti ricordi ogni volta sento lo stesso brivido pervadermi.tutta l’estate in un paesino di montagna,sul’erba io e mia sorella passavamo le ferie con il mangianastri acceso tutto il giorno,e sempre quella frase nella testa..ed eravamo felici 152. PATRIZIA MERLI ha scritto: 14 Novembre, 2006 13:34 ps. quella volta ti seguii fino all ‘otel palazzo allora era il meglio della nostra citta’ ..ora e’ in fase di ristrutturazione e quando ci passo davanti ricordo te che ci venisti incontro con il tuo famoso spolverino e con simpatia ci salutasti tutti .ma claudio mi devi dire che cura fai???????????? piu’ passa il tempo piu’ bello diventi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ciao kis 153. monica ha scritto: 14 Novembre, 2006 13:19 ciao claudio, voglio conoscerti da sempre ma non mi riesce …… almeno sfiorarti la mano sarebbe bellissimo…. aiutami …..vivo per te……. monica 154. PATRIZIA MERLI ha scritto: 14 Novembre, 2006 12:47 .ciao claudio,sono certa che dopo tutta la posta che ti hanno spedito non riuscirai ad arrivare a me.comunque se leggerai questa mia.ne saro’ molto felice .mi chiamo patrizia ho 52 anni e ti ascolto fin dai tuoi primi successi .ho seguito altri tuoi tour .ma questo tutti qui’ sara’ particolare .il cd e’ bellissimo.e mi riporta indietro nel tempo .provocando in me un senzo di nostalgia di quegli anni cosi’ straorinari della musica .Bravo claudio .appena ho ascoltato “5 minuti”sono ritornata indietro ai miei 15 anni .Era bellissima .la cantava Maurizio e mi ricorda momenti particolari della mia adolescenza.non mi dilungoa esprimermi negli altri pezzi .perche’ quelli sono STORIA .Ehai scelto veramente i piu’ belli.”IL NOSTRO CONCERTO .è FAVOLOSISSIMA ..ma dove la trovi tutta quella voceEEEEEEEEEEEE.sai claudio io mi sposai a 18 anni e a 20 anni avevo gia’ 2 figli .il tempo da dedicare agli hobbi era poco.ma cercavo sempre di ritagliarmi qualche piccolo spazio per ascoltarti.IL primo tuo concerto l’ ho visto qui’ nella mia citta’ a livorno mi pare nell 83 allo stadio armando picchi .edall ‘emozioni che mi regalasti rimpianzi di non averti potuto vedere prima ..troppe preoccupazioni e problemi me lo avevano impedito .poi ti ho rivisto a lucca nell’ ambito del summer festival e nell ‘ ultimo CRESCENDO nell occasione dell’ inaugurazione del nostro PALAALGIDA.ora saro’ li per TUTTI QUI’ .e ti portero’ anche la mia nipotina di 15 anni cosi’ la storia continua .ti mando un bacione TUTTO IN UN ABBRACCIO . E mi raccomando “PASSEROTTO NON ANDARE VIAaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa CIAO PATRIZIA 155. Nicoletta ha scritto: 14 Novembre, 2006 12:43 ciao Cla’… sto piangendo…. dal raffreddore che mi sta demolendo… ma leggere che c’è la possibilità di partecipare come ospite speciale al tuo concerto fa parte della cura.. come sempre… Raccontare quanto sei dentro la mia vita, fin da adolescente ad oggi che sono una mamma più che quarantenne, non può stare in uno quadratino…sono cresciuta con te, in qualche modo mi è sembrato di percorrere alcune delle tue situazioni, di pensare di provare le tue stesse sensazioni, di prendere le decisioni che forse anche tu avresti preso…quanta presunzione, ma se non fosse così non sarei io… brava (dentro) come lo sei tu… un abbraccio surreale…. 156. katia ha scritto: 14 Novembre, 2006 12:33 Estate 1973….undici anni….allora non era nemmeno adolescenza…poche note nella testa e questa frase…”Mi manca da morire quel suo piccolo grande amore..” Poi l’ incontro sulle bancarelle di un mercatino…cassetta contraffatta..” Lo compro ” dissi a mia madre con aria che non ammette repliche! Da lì è cominciata una passione mai interrotta, concerti…tentativi, assai poco riusciti, di strimpellare le tue canzoni… Oggi ho 44 anni e da allora sei stato il sottofondo musicale della mia vita…Grazie Cucaio. 157. Erika Viviani ha scritto: 14 Novembre, 2006 12:31 Ciao Cla’, mi chiamo Erika e ti adoro !!!!!! Ancora ho vive dentro di me tutte le magiche emozioni provate quel magico 29 ottobre a Rieti dove in uno splendido raduno ci siamo comunicati il nostro affetto, perche’ come hai detto tu “Io voglio bene a tutti voi in qualche modo” ed io Erika ne voglio moltissimo a te. Tu sei per me qualcosa di grande, un’energia esplosiva ogni volta che ti ascolto, e rendi piu’ belle gran parte delle ore delle mie giornate. E pensare che fino a 3 anni fa non era esattamente cosi…..un tuo concerto visto in tv privata chiamato “Incanto tra pianoforte e voce” mi ha affascinata in maniera tale che ogni sera guardavo la replica fino a ricordarmi tutto a memoria. E da allora quello che per me era soltanto un cantante che mi piaceva come potevano anche altri e’ diventanto IL CANTAUTORE PER ECCELLENZA!!!!!! Tu sei l’unico che seguo in tutto e per tutto…….da quel giorno via a comprare il biglietto per Firenze per Tutto in un abbraccio e poi ancora Crescendo e Cercando, Rieti, e prossimamente di nuovo in Tutti qui (non vedo l’ora). …….Vorrei tanto conoscerti e dirti di persona quanto la tua musica e’ importante per me quanta emozione ogni volta ad ascoltare alcune tue canzoni che inevitabilmente evocano in me tenerezza e amore….. con la sensibilita’ che solo tu sai mi leggeresti negli occhi e capiresti cosa sei per me …Claudio sei il mio piu’ grande amico !!! Grazie per essere con me in qualsiasi momento. Ti voglio bene Erika 158. Paola ha scritto: 14 Novembre, 2006 12:25 PER ME E’ MOLTO DIFFICILE ESPRIMERE CON LE PAROLE QUELLO CHE RIESCO A PROVARE GRAZIE ALLE TUE CANZONI. NON C’E’ N’E’ UNA IN PARTICOLARE CHE MI RICORDA UN MOMENTO O UN’EMOZIONE, IN TUTTE LE TUE CANZONI C’E’ ALMENO UNA FRASE IN CUI MI RICONOSCO. E ALLORA MI DOMANDO COME PUO’ UNA PERSONA, CHE NON MI CONOSCE, CHE NON SA CHI SONO, SAPERE COSI’ TANTO DI ME? GRAZIE PERCHE’ CON TE NON SONO MAI SOLA. 159. Micòl Cozzani ha scritto: 14 Novembre, 2006 11:59 Ciao Claudio, Sono Micòl,ho 19 anni e non c’è un solo giorno, dal momento in cui ti ho conosciuto attraverso la tua voce, che passi senza aver ascoltato almeno una tua canzone. E’ incredibile come ognuna di esse riesca a curiosare nel mio cuore e riportare alla mente qualche ricordo chiuso nel cassetto delle memorie. Ricordi del primo amore,ricordi di un’amicizia che credevi fosse eterna e che invece ti ha lasciato l’amaro in bocca ma anche più semplicemente ricordi di momenti quotidiani passati in famigli,con i compagni di scuola, con la tua compagnia che inevitabilmente guardi con nostalgia ma anche con tanto tanto affetto. Quando ti ascolto la mia mente si estranea e i miei pensieri volano volano,volano così in alto fino ad arrivare nel mondo dei sogni dove ogni cosa è possibile,dove il tempo non esiste e così rimango un po lassù, fino a che le note che accompagnano la tua voce pian piano diminuiscono e si allontanano e allora mi risveglio…… La canzone è finita!!!… e provvedo immediatamente a metterne un’altra così da tornare lassù,in quel mondo senza confini!!!!!!!!!! Si,perchè credo che il bello della mie età sia propio questo,Sognare ma allo stesso tempo pensare che sto diventando una donna e dunque prendermi le mie responsabilità e crearmi un futuro,ora con lo studio domani con il lavoro,e sai,le tue canzoni aiutano anche in questo. Nei momenti di crisi, in cui pensi di non farcela ascoltare “avrai sorrisi sul tuo viso come ad agosto grilli e stelle” ti carica subito di una nuova voglia di fare, e ancora di più se penso che come tu l’hai dedicata a tuo figlio,la mia mamma ascoltandola la dedicò a me prima ancora che nacessi…Allora la crisi passa e il sorriso arriva veramente come ad agosto grilli e stelle!!!!!!!!!!! La tua musica, le tue parole cantate, sono per me il cammino della vita perchè danno insegnamenti,conforto e allegria.le tue canzoni Sono l’amico perfetto quando hai bisogno di star da sola,il maestro saggio quando cerchi certezze e un sottofondo unico,speciale che ti accompagna per tutta la vita. Dunque conoscere chi mi tutti i giorni riesce a trasportarmi nel mondo dei sogni sarebbe unico,conoscerti sarebbe l’opportunità per vedere con i miei occhi che a volte i sogni si realizzano!!!!!!!!!!! Un abbraccio Grande Micòl 160. Diego ha scritto: 14 Novembre, 2006 11:54 Ciao Claudio, voglio raccontarti questa storia. Ho conosciuto Eugenia, una ragazza russa (come le famose “Ragazze dell’Est”) con la quale sono stato in contatto per circa un anno solo via email, lavorando lei in una ditta italiana di Mosca. Come regali ci scambiavamo la musica. Io feci una compilation di musica italiana e ci misi alcune tue canzoni (sono del ‘78, sono cresciuto con le tue canzoni per l’amore smisurato che mia madre nutre per te). Quando lei mi ha scritto i commenti, le tue canzoni erano risultate quelle che le erano piaciute di piu’. Avrai, Ragazze dell’Est, Ragazza di campagna, Una faccia pulita. Allora le mandai tutto il CD di Questo piccolo grande amore, raccontandole che era una storia unica che iniziava e finiva. Quando mi scrisse, era in lacrime, era rimasta commossa da tutto il CD e voleva sapere da me perche’ lei lo avesse lasciato!!! allora ho fatto fare da mia mamma una compilation con le sue canzoni preferite e ho mandato anche questa, con Lettera, Gagarin (era d’obbligo) e tantissime altre. E’ poi arrivato il momento l’altra estate che ci siamo incontrati proprio a Livorno. Eravamo seduti su una scalinata che dava sul mare, ma mai mi sarei aspettato che lei mi dicesse “Siamo accoccolati ad ascoltare il mare” con quell’accento strano delle ragazze Russe “come nella canzone di Baglioni”, e poi con il suo dito ha “seguito il mio profilo”. Certo di emozioni ne ho avute in 28 anni, ma quella mi ha toccato il cuore. Figurati poi che il giorno dopo eravamo al mare, mi ha baciato in acqua e mi ha detto “Volevo sentire come era un bacio a labbra salate”. E’ stato il massimo. Penso che le tue canzoni le siano piaciute davvero tanto!!!! Ora gia’ mi piacevano moltissimo (Il lago di Misurina mi piace molto), ma quando le ascolto sento qualcosa dentro che prima non avevo, un ricordo. Diego ps. se canti 1X2 per favore potresti mettere “e se vincera’ il Livorno”?:)) 161. Massimo ha scritto: 14 Novembre, 2006 11:38 Caro Claudio, ho trascorso la maggior parte della mia vita ascoltando la tua musica e quelli che mi conoscono dicono di me che sono una bella persona, forse sarà anche un pò merito tuo. Scherzi a parte, sono contento di poter avere uno spazio per poterti esprimere la mia gratitudine per il tuo esserci in ogni momento della mia vita e per averne segnato in modo significativo le sue tappe più importanti. Le tue canzoni mi emozionano un pò tutte, dipende dai momenti che sto vivendo, ora infatti la mia preferita è “Mille giorni di te e di me” una più classica canzone d’amore, di cui non se ne ha mai abbastanza. L’amore è infatti al centro della mia vita, come è al centro delle tue canzoni. A presto Gran’Uomo e non smettere mai di trasmettere. Massimo 1964 162. Alessia ha scritto: 14 Novembre, 2006 11:15 …”LA VITA E’ ADESSO”…. ..questa canzone ha il potere “Magico” di portarmi indietro nell’estate 1985…. riesco a sentire i profumi…i sapori …gli odori…di quei mesi……! Specialemte l’emozione di un giorno particolare…. ….io adolescente di 13 anni…., mi sorella 19 anni….!!! Mia sorella innamorata di Claudio Baglioni da sempre…mi ha inseganto ad apprezzare quelle canzoni …quelle parole che sempre risuonavano nel nostro giradischi nella nostra cameretta….!!!! Quella sorella maggiore che ho sempre ammirato come una persona da imitare…speciale, specialissima per la mia vita!!! Nonostate la differenza di eta’ la mia TATA adoratissima!!!… ..quel giorno di luglio….lei impeganta con gli orali per la maturita’ ….io emozionata ed in ansia per lei per quella prova importante,per il suo primo vero impegno da superare…..ed io volevo esserci dovevo esserci…. prima di recarmi alla scuola superiore…dove a breve avrebbe terminato gli studi …mi fermai a comprarle il regalo che sapevo per certo avrebbe gradito e ci avrebbe legato ancora di piu’…. Avevo dato fondo ai miei pochi risparmi di bambina …le coprai LP uscito da poco del suo (diventato nostro) cantautore preferito ….”la vita e’ Adesso”…..!il suo stupore e la sua contentezza di quel giorno speciale per Lei e per me mi e’ rimasto nel cuore…… a distanza di anni , 34 anni io, 40 anni lei….!!! Siamo ancora qui…a comprare i sui cd…ad emozionarci per una sua canzone…. ad andare ai suoi concerti….sempre insieme ….ad uralre ed a cantare come quelle adolescenti del 1985!!!!! 163. Stefano ha scritto: 14 Novembre, 2006 11:14 Caro Claudio, sono un ragazzo di 14 anni e sono forse uno dei tuoi più piccoli ammiratori. Sono cresciuto con le tue canzoni, che sono la colonna sonora della vita dei miei genitori ed a poco a poco ho iniziato ad amare la tua voce. La tua canzone che mi emoziona maggiormente è “E adesso la pubblicità” soprattutto nella versione dal vivo. Perchè è ai tuoi concerti che ho capito che sei “Un Grand’Uomo”, che riesce a trascinare con la sua voce un intero stadio in un’ondata di gioia ed a farci sentire tutt’uno con gente mai incontrata pima. Ho cantato e ballato con te ad Andria il 6 novembre, ma non vedo l’ora di poterlo fare di nuovo. Vorrei chiederti se posso continuare a considerarti come uno zio che ogni tanto vado ad incontrare in giro per l’Italia e che vorrei un giorno poter abbracciare e dirgli: “Ti voglio tanto bene zio Claudio!” Stefano 1992 164. anna ha scritto: 14 Novembre, 2006 11:12 Ciao Claudio, la prima volta ti ho conosciuto nel 1974 a un concerto a Marina di Pisa dove ti esibivi con le coriste fra le quali c’era la tua compagna. Da quel concerto è iniziata la storia con mio marito che dura tuttora. Quando sono venuta al primo concerto al Palaalgida a Livorno due anni fa con la mia famiglia (che mi prendeva in giro) l’emozione di rivederti è stata tale che ho pianto di gioia per tutto il concerto, pur non perdendomi un attimo di questo. Le tue canzoni (che non mi abbandoneranno mai). mi ricordavano i periodi belli di tutta la vita trascorsa con il mio uomo Tornerò anche il 25 novembre. grazie Sei una persona favolosa 165. Ilaria ha scritto: 14 Novembre, 2006 10:56 Ciao Claudio, credo che poche righe non bastino a raccontarci!!!!La mia storia con te inizia al concerto di Tirrenia del 1985. Alle 12 eravamo gia’ ai cancelli che si sarebbero aperti alle 19. Fu un brivido quando ti vidi entrare vestito di bianco…e quelle lacrime le ho portate dentro x tanto tempo.Alle 22.30 xo’ mi aspettavano al cancello i miei genitori. A 15 anni (alcuni anni fa) era gia’ troppo!! Ho ancora il libro Notte di Note, comprato con i miei risparmi ma di nascosto (”I soldi non si buttano via cosi’!!!”). Un doppio cd prenotato quasi un anno prima xche’ l’uscita fu posticipata…. E poi e’ stato sempre un crescendo di musica e di vita. Fino al 9marzo 2004.Il regalo piu’ bello di mio marito:2biglietti x il concerto di Fi. Un figlio di 9mesi lascito a casa x la 1 volta con i nonni, un mercoledi’ di coppa in cui giocava la juve (ma mio marito era li’ con me…anche se non ama Baglioni).Lui aveva l’auricolare x la partita ma quando sei entrato tu ha dovuto spegnere xche’ non sentiva…e la juve ha pure perso. Xo’ alla fine del concerto persino lui ti ha fatto i complimenti. UNA FAVOLA!!!!!Mi piacerebbe essere a Livorno come ad ogni tuo concerto…ma nel cuore ci sono ancora quelle emozioni Ed ora a 36 anni un marito e 2 figli…siamo ancora tutti qui.Grazie x ogni nota ed ogni parola regalataci. Ilaria 166. Lucia ha scritto: 14 Novembre, 2006 10:43 Ciao Claudiooooooooo mi chiamo Lucia ho 32 anni sono una tua fans da sempre che dirti grazie davvero di cuore per tutte le emozioni che ci regali con la tua musica .La mia vita è rappresentata dalle tue canzoni sei la mia colonna sonora in ogni istante della mia giornata .Tutte le tue canzoni sono stupende non si può fare una classifica delle più belle o delle più brutte ognuna è poesia ,magia ,benessere per me ….sei una persona unica ti seguo da sempre ho in casa tutti i tuoi cd dvd vengo quando posso a tutti i tuoi concerti perchèèèèè con la tua musica solo tu mi regali attimi di felicità immensa mi fai stare bene sei un artista unicooooo, un grande.!!!!!!!!!!! Tra due giorni sono a Taranto per assistere a un tuo concerto non vedo l’ora caro Clàààààààààà di vivere 3 ore di pura magia .Con queste poche righe volevo davvero ringraziarti per tutto quello che ci regali a noi fans attimi immensi e unici che solo tu sai trasmettermi grazie grande magooooooooooooo faccè sognà sempre un baciooooo da parte mia clàààààààààààààà e ricorda tvb ciao da Luciaaaaaaaaa 167. Anna ha scritto: 14 Novembre, 2006 10:35 Era nel 1974, avevo 11 anni, da poco avevo subito una violenza da un ragazzo più grande di me, per lui è stata solo una bravata, per me invece era una vergogna, non avevo più il coraggio di uscire di casa, mi ero chiusa in me stessa, mi sentivo sporca…. Un giorno, faceva caldo, avevo la finestra aperta; abitavo all’ottavo piano di un palazzo nella periferia di Torino e sentii “AMORE BELLO”, arrivare da un altro appartamento. Non sapevo chi la cantasse, ma quel motivo così dolce, che non potevo non sapere chi era. Così cominciai a guardare tutti i titoli delle canzoni sul “Radiocorriere”, nei programmi della filodffusione…. finchè lo trovai… CLAUDIO BAGLIONI diceva… presi una cassetta da ‘60 e cominciai a registrare tutte le canzoni che trovavo con quel nome, finchè, a poco a poco, ricominciai a essere una rgazzina “normale”. Ricordo che una mattina misi la sveglia addirittura alle 4 per poter registrare una canzone di Claudio. Ora, io i biglietti del concerto di Torino ce l’ho già, per anni mi sono “imbucata” nei tuoi concerti, sono stata anche sei anni a Roma e ti ho “respirato”. Non so perchè ti ho scritto questa cosa, me la sono tenuta dentro per anni, e sono tanti, però ti voglio ringraziare per tutto quello che hai fato per me. Mano sul cuore, amico mio. Anna 168. Roberto ha scritto: 14 Novembre, 2006 10:26 Ciao Claudio, non so, se “questa piccola grande” vita, si sia evoluta e cresciuta anche grazie alle tue parole e alle tue melodie, so che in un tranquillissimo pomeriggio di un’estate ormai lontana, una ragazza dai capelli neri, dagli occhi terribili e da un sorriso dolcissimo, mi tenne compagnia per diverse ore facendomi ascoltare una musicassetta di un cantautore romano dal titolo “La vita è adesso”. Mi affascinò quella voce roca e maestosa, appena accennata a momenti, esplosiva in altri, mi attirarono quelle parole seminate a rime alterne che mi portarono ad “un giorno nuovo o un nuovo giorno”…della mia adolescenza. So che mi innamorai di due cose nello stesso momento, ma mentre quegli occhi adesso sono solo un piacevolissimo ricordo di giovinezza, quel cantautore romano ancora oggi riesce a cogliermi impreparato ogni volta che provo a sfidarlo cantando una sua canzone oppure scrivendo due parole accompagnato forse “dalla stessa Luna”. Venni con lei al mio primo tuo concerto nel settembre di quell’estate, proprio a Livorno allo stadio Ardensa, ricordo uno spolverino nero, un pianoforte e un uomo solo sul palco. “Non solo”. Ricordo l’emozione che frugava quelle note strappate alla notte e gridate a squarciagola verso il mare, come un sussulto rocambolesco tutto lo stadio si ritrovò a cantare e a sperare, a piangere e sognare. Ci sentimmo parte attiva in uno spettacolo che andò “oltre” la musica. Fu “tutto in un abbraccio” che mi ritrovai le sue labbra a pochi attimi dal mio viso e come dicesti molti anni prima tu…”inciampammo contro un bacio all’improvviso”. Colsi gli ultimi fiori di quell’estate disegnando l’amore sulle “vie dei tuoi colori”, che posso ritrovare adesso, come petali essiccati, fra le pagine più belle della mia gioventù. Grazie per Tutto questo. Roberto P.S. m’apparve come una visione, quando giunto sulla cima vicino al rifugio, la vidi. Poi ci fu la musica, il camion giallo…e “tu eri li” Ci sono tornato mille e mille volte, in quel paradiso di nuvole. Castelluccio di Norcia è “la piana dei cavalli bradi”? (Era la domanda che avrei voluto farti a Viareggio a luglio…ma non mi dettero il microfono). 169. Massimiliano - Lucca ha scritto: 14 Novembre, 2006 10:15 Il giorno è e resterà nella mia storia personale, nello scrigno dei ricordi che ognuno ha dentro di sé: 4 agosto 1982 Stadio dei Pini Viareggio, la tournèe di Alè-oò, io ragazzino diciassettenne, che passavo da una cotta all’altra senza mai riuscire a “stringere” niente partii in treno da Lucca per andare al mio primo concerto di Claudio. Avevo scoperto da pochi giorni che il 4 agosto anche per lui era una data particolare, 9 anni prima il suo matrimonio con Paola Massari e, chiaramente, questa combinazione di eventi mi gasava ancora di più! La mia passione era nata in realtà solo l’anno prima. In passato ricordo di aver ascoltato con stupore le note di QPGA e soprattutto di Poster…ma l’anno prima era uscito Strada facendo e ne ero rimasto fulminato! Devo ammettere che questo amore era scoppiato sulle spiagge viareggine, esattamente al bagno Amore (sì lo so fa sorridere, ma tutto torna!), sostenuto anche dal fatto che il mio naso aquilino, i capelli lunghi e boccolosi, insomma il mio profilo, aveva fatto dire ad una, e poi un’altra e poi un altro ancora che io somigliavo a Claudio Baglioni. Claudio non avertene a male ma sai per me, adolescente sfigato, già questa nomea era una piccola rivincita. Peccato che non portò né quell’estate né in seguito a risultati tangibili e concreti, ovvero si continuò a non batter chiodo almeno fino all’ottantatre. In ogni caso Strada facendo, che per me rimane veramente la svolta, assieme al tuo successivo La vita è adesso, per me era stato veramente un album che da un anno mi accompagnava giornalmente, e poi Avrai, pochi mesi prima… C’erano tutti gli ingredienti per una splendida giornata. Arrivai dunque ai cancelli poco prima dell’apertura e potei così piazzarmi direi in terza o quarta fila sotto il palco, sul pratone dello Stadio dei Pini, eh sì erano altri tempi, si potevano anche calpestare i campi da calcio. Mi ero dotato di un prezioso radio registratore e difatti da qualche parte conservo ancora le due cassette ricordo una da 120’ che, con pessima qualità, testimoniano che ero là! E poi il concerto, Claudio che arriva nella mise bianca un po’ stile ospedale che usava in quegli anni e inizia la magia. Io ero stralunato, quasi sotto l’effetto di “morfina” tanto mi sembrava impossibile. Laura, amica mia e tra le responsabili della mia follia baglioniana in quanto tra coloro che denunciavano la citata somiglianza, mi raccontò poi che dalla tribuna ebbe la chiara sensazione che la prima maglietta a roteare sotto il palco era stata la mia, era pronta a giurarlo! Chissà. Comunque due o tre ore di trance (già ma quanto duravano i tuoi concerti nell’82, non ricordo più) e poi…. Poi, con l’incoscienza dei miei diciassette anni un’idea malsana: perché non provarci? Ed ecco allora che emulando altri e seguito da altri ancora scavalco la transenna e mi precipito verso l’altra gradinata, fermato dai tipi tosti della security (chissà se si chiamava così, forse erano gli allora semplici buttafuori??) che dicevano che non si poteva entrare… Ma poi il miracolo, io ero davanti ad uno di questi gentili energumeni e fuori la calca aumentava e così anche la spinta fino a che, non so neanche io come, la spinta fu talmente tanta che mi ritrovai al di là dello sbarramento. Ricordo che il signore muscoloso mi guardò e mi disse: “Tu non muoverti di lì”, con tono perentorio, ordine che mi guardai bene dal rispettare ed, infatti, non appena si voltò per controllare la calca….Viaaaaaaaaaa (alla Baglioni!)… di corsa per i corridoi dello stadio per cercarti. Poi un improvvisa frenata e ti incontrai dove non avrei mai immaginato, nei cessi di uno stadio versiliese, non lontano dai vespasiani, tu perfettamente cambiato, profumato e tirato a lucido, sempre in bianco dalla punta delle scarpe alla camicia, ed io lì davanti incredulo e con una faccia che sarà sicuramente sembra quella di un ebete a darmi pizzicotti davanti a quello che fuori dal contesto avrei scambiato per un gelataio (tutto bianco così mancava giusto il cappellino) e che lì era invece la ragione della mia serata. Ti passai l’unico pezzo di carta a disposizione, cioè il biglietto, ancora gelosamente conservato nei cimeli preziosi, e non proferii parola finché, persa ogni speranza tu mi chiedesti: Allora???? (della serie ..Ma questo nome ce l’hai o nun ce l’hai?). E diventò “A Massimiliano, da Claudio Baglioni”. Questa la mia avventura, per non dire che nel mio correre trafelato avevo con me ancora il registratore e senza che me ne fossi accorto chiaramente “ACCESO”, così anche il mio balbettio e tu che pronunci il mio nome è fissato anche per le generazioni future!!! Diciamo che ci ho “campato” per qualche mese. Le nostre strade si sono incrociate tante altre volte, a tanti concerti, tournèe, raduni, ma mai così vicini, se si esclude che molti anni dopo, nel 2003, colpo di c…, sono stato tra i fortunati che ha partecipato alla trasmissione radiofonica Facciamo storie, dando il mio contributo alla formazione del racconto, ma anche lì stessa “impappinatura”, con Cinzia, mia moglie, che mi dice “Ma come non ci parli, non gli dici nulla?” Che dire di più, che ora sono sposato, ho tre bambini, ho provato in molti modi a contagiarli tutti e quattro, portandoli più o meno di forza a Palasport, a Lucca all’Anfiteatro, al Festival Gaber, ma non “gliel’ho fatta”, sono tollerato e sei tollerato in casa mia, non è scoccata la scintilla e vige l’accordo che quando c’è Baglioni da vedere e sentire, come a Rieti, papà si organizza e va! Eppure ci avevo messo del mio, prima con Cinzia, poi con Samuele che nel ’96, ancora in pancia, ha Firenze ha partecipato al Tour Rosso, con Leonardo che ti ha visto nella magia di una piazza circolare, con Federico che è cresciuto mentre addormentandolo, a pochi mesi di vita, gli canticchiavo “Mai più come te”….ma ho fallito! Va beh tutti i gusti sono gusti e se son rose fioriranno. Grazie per questa opportunità, sperando che vista la lunghezza del racconto tu non ti sia afflosciato prima della fine sul foglio o davanti allo schermo del pc e comunque, Livorno o non Livorno, a presto e… Buona Fortuna! Massimiliano 170. Annalisa ha scritto: 14 Novembre, 2006 01:19 Raccontare il “mio” Baglioni in poche righe, certo … non facile, far capire davvero cosa per me lui e le sue canzoni rappresentano. Le canzoni poi, sceglierne una fra le tante che fanno da custodi ai miei ricordi, alle gioie, alle paure ed affidare a questa il compito di dire di Lui, è un po’ riduttivo, bisognerebbe essere bravi come te Claudio, ma voglio provarci. Per fare questo devo andare a ritroso, alla pagina che racconta di quella Domenica mattina quando da un registratore, usciva una musica che aveva qualcosa di diverso. Una voce che non conoscevo, ma che sentivo amica, che portava con se una ventata di ottimismo, che mi è entrata dentro ed ancora oggi mi sta accanto, come un qualcosa di buono che a bisogno sa come farsi trovare. Era il 1980, tu cantavi “Strada Facendo”, io avevo 10 anni e tutto da scoprire; toccò a mia sorella maggiore, raccontarmi chi eri. Da quel giorno la tua musica mi ha accompagnato nella vita, come una bella certezza da cui attingere energia o da usare per fare pace con il mondo; fermandomi a guardare i mille attimi che hai saputo raccontare e che hai reso infiniti, condensandoli nella magia di una frase o di un ritornello. Quello che hai scritto e cantato mi ha fatto buona compagnia e mi piace l’idea di potermi voltare a guardare la strada dove tu, il tuo mondo e i miei ricordi si fondono e si intrecciano a formare la scia della vita. Inutile dirti ora, dei tanti concerti, i dischi, le foto e le battaglie “fino all’ultimo omino” con chi pensa tu sia solo “quello della maglietta fina”. Impossibile cercare di spiegare la gioia per la fortuna di averti potuto abbracciare e parlare almeno una volta, in quella estate a Viareggio, con il cuore a mille, ma senza fanatismi proprio come si saluta una persona cara, uno di famiglia. Grazie allora per quello che mi hai trasmesso, per le emozioni regalate, per aver fatto con me a tua insaputa questo viaggio che chiamiamo vita. Grazie Claudio per la strada fatta, quella che verrà … quella che stiamo facendo. P.S. Ciao CUCAIO ci vediamo a Livorno !! 171. MICHELA ha scritto: 14 Novembre, 2006 00:53 Carissimo Claudio, leggere su Il Tirreno l’articolo che ci invita a scrivere delle emozioni legate alle tue canzoni è un’occasione da non perdere per poter comunicare con te ed ha risvegliato inoltre in me un mare di ricordi lungo tutta la mia vita che non riesco più a fermare e che per questo sento la necessità di esprimere così come farei con un amico fraterno quale tu ritengo sia x me. . . Si hai capito bene, tutta la mia vita, perché io sono nata nel 68, proprio quando cominciavi a cantare e perciò sei stato, e sei ancora, la colonna sonora della mia vita; ad esempio ogni volta che sento le note di “E tu…” la mente torna ai miei 6 anni quando giocavo con le Barbie ( quelle alle quali ancora non si piegavano le gambe) e mia sorella, parecchio più grande di me ti ascoltava in continuazione…Ogni brano che hai scritto è un ricordo preciso nella mia normalissima vita, la scuola, gli amici, le canzoni cantate a squarciagola sui pullman in gita, tutte conservate gelosamente nel vecchio stereo di quei tempi insieme ai cd di oggi . La mia bimba di 8 anni si stupisce di quanti capelli avevi sulla copertina di Avrai. Alè – oò mi riporta invece al mio ingresso alle scuole superiori con una gamba ingessata e quelli delle classi più grandi che sghignazzavano: che vergogna! Ma il nodo cruciale della mia adolescenza è stato “La vita è adesso”: ascoltare solo le prime note di un qualsiasi brano di quel disco mi mette i brividi addosso e le parole non bastano a spiegare le emozioni che mi suscita: improvvisamente ritornano quei giorni, quando con la mia amica Sonia andavamo in giro in motorino e vivevamo situazioni che ritrovavamo come per magia nelle tue parole e quelle sere di giugno in cui non viene mai buio, erano veramente notti di note…Non so se riesco a far capire il bene che ci ha fatto la tua musica e che spero farà ancora a lungo. Da allora per quella ragazzina che stava crescendo, (e cercando?) ogni tuo concerto nel raggio di 100 km è diventato un appuntamento da non mancare: quanti ricordi! Sono venuta a Firenze con la mia amica Cheti e la mia Panda vecchia di 12 anni tornando alle 3 di notte; un’altra volta ci siamo perse sempre a Firenze dopo il concerto e ad un semaforo accanto alla nostra auto abbiamo trovato un Walter Savelli un po’ preoccupato che avremmo volentieri voluto obbligare a portarci da te, oppure quando ti ho registrato con la mia videocamera che mi salutavi e poi dalla fretta e l’emozione mi sono accorta di non averla accesa… L’ultima volta a Livorno nel 2004 addirittura ero incinta di sette mesi e felicissima di esserci! Ogni componente della mia famiglia sa che ovunque io mi trovi deve avvisarmi se sei in tv e così ho decine di vhs con tutti i tuoi passaggi in televisione … Vedi sei proprio parte della mia vita anche per questi piccoli episodi apparentemente insignificanti… Devo dirti anche che mi hai piacevolmente sorpresa quando in tv con Fazio prima e con Fiorello poi hai mostrato la tua vena comica – altro che Agonia! – Sei perfino diventato simpatico a mio marito! (A proposito ma quando te lo fanno fare uno spettacolo tutto tuo in Rai come Morandi, Ranieri etc.? ) Adesso basta, non voglio diventare noiosa e ti saluto dicendoti che tu non mi vedrai, ma io il 25 novembre ovviamente ci sarò, con la mia bimba che sta crescendo bene perché chiaramente ascolta la tua musica fino dal tuo concerto di Roma del 6 giugno 98, quando ad un mese e mezzo di vita le ho cantato tutte le tue canzoni per tre ore cullandola davanti alla tv . . .(poveraccia!) Del resto è nata il giorno sedici! Mentre a maggio è nato il mio secondo figlio (il 20 però, non sono riuscita a farlo nascere prima!) quello che seppure in pancia al tuo concerto c’è gia stato … un’altra generazione che ti aspetta! Ringrazio chi ha dato l’occasione a questo fiume un po’ sgangherato di ricordi e pensieri di arrivare, forse, fino a te ed un bacio da chi le tue canzoni le sa tutte ma proprio tutte, pure “Mia cara Esmeralda”!… E con questa affermazione chiudo sperando di non avere rovinato tutto il senso della lettera. (scherzo!) Sei un grande, Michela 172. Marta ha scritto: 14 Novembre, 2006 00:21 Ciao Claudio..mi chiamo Marta ed ho 19 anni..avevo 4 anni quando ho iniziato ad ascoltare le tue canzoni..tante cose vorrei scriverti ma c’è una in particolare che ha colpito di piu’ la mia vita…mia madre è morta l’8 DICEMBRE del 2000,io avevo 13 anni,mi sono accollata di tante responsabilità che mi hanno fatto maturare piu’ in fretta ma fa parte della vita e non la si puo’ cambiare..tu mi hai aiutato(e ancora continui a farlo) ad affrontare questo dolore e ti spiego perchè….l’8 DICEMBRE del 2001,esettamente un anno dopo la morte di mia madre tu eri in concerto al Teatro San Carlo di Napoli ed io ero li’ felice di vederti ma nello stesso tempo triste perchè ricordavo il dolore di quel giorno dell’anno precedente e mi chiedevo “Perchè proprio in questo giorno c’è un concerto di Claudio?beh…sarà una casualità!”…l’8 DICEMBRE del 2002 c’era un raduno Clab a Roma al Teatro Grande e anche questa vogliamo considerarla una casualità?A DICEMBRE del 2003,questa volta non l’8 pero’ ,ti ho conosciuto al Palaghiaccio di Marino,sempre per un raduno Clab,ero con mio zio Francesco(zio Franz per Giovanni)..non ti dico la mia emozione anche se ero proprio RIMBAGLIONITA in quel momento …il 7 dicembre 2004 invece eravamo “tutti li’ ” all’auditorium,fu un giorno speciale quello per me..l’inizio di un amore,un amore che mi ha dato tante sofferenze ma bello e puro da parte mia ma che adesso è svanito..A DICEMBRE del 2005 eravamo a Firenze,sempre per un raduno Clab..Come vedi questo mese che per me è tutto nero viene colorato da te.. Grazie Claudio per quello che fai per me..chissà..un giorno forse ci incontreremo e ti raccontero’ di piu’ e mi consiglierai tante cose tu che sei un maestro di vita prima di essere un grandissimo cantante. “Tutto in un abbraccio” Marta 173. ENZA ha scritto: 13 Novembre, 2006 23:35 CIAO mitico CLAUDIO! mi chiamo ENZA tra i mille pensieri che mi affollano la mente la prima cosa che mi viene da dirti é che ….la vita è amore,e tu con le tue canzoni hai saputo ben interpretare questo sentimento che ci pervade l’anima e senza il quale di sicuro non si potrebbe vivere…… Sai ricordo ancora il mio primo concerto quando a 14 anni ho fatto l’impossibile per partecipare al tuo concerto “ASSOLO” ero in vacanza a messina con i miei genitori che non volevano far andare il loro piccolo gioellino al concerto da sola ed io sono riuscita non solo a partecipavi ma a portare anche loro ,che alla fine si sono molto divertiti,specialmente il mio papà che, purtroppo ,ho perso da poco e che per me era la mia vita…sai specialmente quando sono triste ascolto le tue canzoni…la tua voce che mi scalda il cuore e che mi rallegra …. Che dirti sono tutte meravigliose e non saprei quale scegliere….ognuna ha una sua storia,un suo ricordo…..tutte mi hanno accompagnato lungo il percorso della vita e mi auguro che tu continui a comporre nuove canzoni che possano far sognare dei nuovi piccoli baglioniani…. è questo il bello della tua musica non invecchia mai….. avrei un sogno ……conoscerti ……ma rimarrà solo un sogno. ……non cambiare mai…GRAZIE e con amore un piccolo tenero bacio. 174. Lorenza ha scritto: 13 Novembre, 2006 23:22 Ciao Claudio, vorrei raccontarti una favola e tutte le favole iniziano con “c’era una volta…” C’era una volta una bambina, nata il 13 maggio 1970. I suoi genitori, tanto giovani, le facevano ascoltare ogni genere di musica, soprattutto di cantautori italiani, e, tra tutti, lei si “innamorò” di uno di questi. Non sa perché ne come, ma ciò accadde. Lorenza, così si chiama la bambina, veniva spesso affidata ai nonni perché la mamma studiava ancora ed il papà lavorava. Dai nonni abitavava anche lo zio, che la bimba considerava il suo fratello maggiore. Starvedeva per lui. All’età di 8 anni (forse anche qualcosa in meno) gli sedeva accanto su una sedia osservando le sue mani scivolare sui tasti bianchi e neri di un pianoforte e, incantata, ascoltava le note che ne uscivano, note accompagnate dalla sua voce, anche un po’ stonata, che cantava “…è il primo appuntamento e tu ci tieni tanto, sei certa che verrà”, oppure “…ma cosa è stato di un amore che asciugava il mare che voleva vivere volare ed è finito ormai…”. La sera, a casa, la bimba, con un walkman alle orecchie, ascoltava e trascriveva i testi di questo cantautore. Forse non ne capiva nemmeno il senso, ma non poteva farne a meno. Alla scuola media Lorenza si prese una cotta per il suo compagno di banco, nonché amico di sempre, finendo col riempire il suo diario con i versi di quelle canzoni e facendogli ascoltare ogni pomeriggio degli LP gracchianti. Cominciò anche ad andare ai conceti assieme ai genitori. Nell’adolescenza, poi, epoca delle grandi “cotte”, scrisse, ad un certo A., una lettera mai spedita che suonava così “Caro A., GIRA CHE TI RIGIRA mi sono accorta che TI AMO ANCORA. Forse ti dovrei odiare, ma tu non sai QUANTO TI VOGLIO. Da te vorrei UN PO’ DI PIU’ della semplice amicizia, PUOI darmelo? Chissà che STRADA FACENDO tra noi non nasca qualcosa, magari di SABATO POMERIGGIO, in PIAZZA DEL POPOLO o, perchè no, la NOTTE DI NATALE. Mi piacerebbe vivere in UNA FAVOLA BLU, solo io E TU, esisterebbero IL SOLE E LA LUNA e probabilmente non verserei LACRIME DI MARZO. Vorrei che tu mi regalassi un CARILLON oppure delle tue FOTOGRAFIE così io ne farei un POSTER. Non sai QUANTE VOLTE ho sognato che tu dicessi ai tuoi BEGLI AMICI: “questo è il mio AMORE BELLO” ed io avrei risposto “tu sei il mio PICCOLO GRANDE AMORE”. QUEL GIORNO, quando staremo insieme, non ci sarà alcun BATTIBECCO e non ti lascerò mai SOLO. Sarebbe bello trascorrere le NOTTI insieme. Quando mi dirai “IO TI PRENDO COME MIA SPOSA”, potremmo trascorrere la luna di miele sul LAGO DI MISURINA IO ME NE ANDREI, VIA, CON TE per sempre. Ora devo smettere di sognare, ma CHISSA’ SE MI PENSI… Ti ho scritto questa LETTERA e spero AVRAI capito cosa provo per te. Vorrei sapere E TU COME STAI, ti auguro BUONA FORTUNA… E ASPETTARE sarà dura ma ce la farò. CON TUTTO L’AMORE CHE POSSO Lori” L’adolescenza, però, per lei non era felice e spensierata. Verso i 16 anni la colpì quel terribile male oscuro che avvolge ogni parte, impedendo di vivere, che fa precipitare sempre più in basso, in un baratro senza fondo, in un tunnel buio. Non riusciva più a vedere la luce, nè quella metaforica nè quella reale. Chiusa in casa, ossessionata dai suoi pensieri terribili ascoltava sempre una canzone di quel cantautore, La Vita è Adesso, e ogni notte, prima di dormire, si ripeteva nella testa un verso “e non lasciare andare un giorno per ritrovare te stesso, figlio di un cielo così bello perchè la vita è adesso”… Di giorni ne ha lasciati andare anche troppi, ma alla fine sé stessa l’ha ritrovata, ha percorso Le Vie dei Colori, ha fatto un viaggio solo con sè, viaggio lungo e tormentoso, ha “conosciuto” un “cavaliere bianco e nero prigioniero senza un sogno nè un mistero, senza fede nè eresia…”, per riuscire di nuovo a vedere il giallo, il rosso, il blu…per tornare a riveder le stelle, riscoprendo di nuovo l’amore per sè stessa e per la vita. E da allora in poi, Claudio, ha iniziato a seguirti, dove e come quando poteva, impegni di lavoro e famgliari permettendo. Se prima si accontentava di un concerto ogni tanto, ora non bastava più…la sua libertà, il suo desiderio di vivere, le emozioni che la musica di questo cantautore le davano…erano sue, solo sue e voleva viverle sino in fondo. Questo cantautore eri tu, Claudio. La bimba ero io, Lorenza. Mi avevi, inconsapevolmente, aiutata ed io avevo anche aspettato troppo per rinunciare ad ogni piccolo istante di gioia che la vita può dare. La bimba è diventata donna, si è sposata. Al matrimonio gli amici, conoscendo la sua passione per il colore azzurro hanno “rivisitato” una canzone in questo modo “quella sua maglietta azzura, tanto azzura al punto che imbarbagliava gli occhi…e quell’aria da bambina che a noi l’ha detto sai lui ci andava matto…”ecc… Un coro di voci stonate che però hanno fatto piangere lacrime di felicità a Lorenza nel giorno più bello della sua vita. Un grazie di cuore per avermi fatto di nuovo saltare sulla vita. Con tutto l’affetto che posso Lorenza 175. Ely ha scritto: 13 Novembre, 2006 22:05 Ciao Claudio …è passato un pò di tempo da quando la tua musica è inciampata nelle mie cose, così per caso ascoltando la tua voce “… senti freddo anche tu , senti freddo anche tu . .. forse sei l’amore !…” attraverso una piccola radio, in camera mia , quando ancora una bambina cercavo , facevo finta di studiare….. poi il mio primo concerto nell’82… ricordo la corsa pazza nel campo sportivo per aggiudicarmi il posto sotto il palco … “Strada facendo ” non solo una canzone , ma l’intero album per è stato significativo, rispecchiava esattamente il mio modo di pensare,di vivere, di essere, di emozionarmi, di soffrire ……la mia passione per te non è mai tramontata e ancora oggi a 41 anni suonati vengo ai tuoi concerti e cerco di trovare posto tra le prime file … e l’emozione ogni volta è tanta , nuova , diversa ogni volta, riesci a meravigliarmi sempre e….. mi scopro ancora come quella ragazzina che correva a “perdifiato” nel campo sportivo nell’estate dell’82 del mio primo concerto! Grazie Claudio Buon cielo sereno ! 176. Lisa ha scritto: 13 Novembre, 2006 21:57 Caro Claudio, sono una bambina di 10 anni, mi chiamo Lisa e sono un’ appassionata della tua magnifica canzone ” UN PICCOLO GRANDE AMORE” . Questa canzone mi ha regalato forti emozioni. Tutto è partito dal mio primo campeggio che ho fatto quest’estate, ogni sera dopo aver cenato facevamo i balli a coppie e quando veniva la tua canzone io la cantavo. Ancora adesso quando vado a dormire ti ascolto con l’mp3 e mi addormento felice perchè ricordo tanti bei momenti! GRAZIE X TUTTO QUELLO MI TRASMETTI CON LE TUE CANZONI. LISA. 177. LISETTA ha scritto: 13 Novembre, 2006 21:30 E’ stato un giorno importante quello del dicembre del ‘72, quando il mio ragazzo, anzi fidanzato, allora si diceva così, mi ha regalato il “45 giri” più bello della mia vita “QUESTO PICCOLO GRANDE AMORE”. E’ stato il suo modo di dirmi “ti amo” e l’emozione che ho provato la prima volta che l’abbiamo sentita insieme è stata grande e ancora oggi, ascoltarla è un po’ come rivivere lo stesso momento. Lo faccio ad occhi chiusi, con le cuffie, seduta per terra, immobile, per assaporarla con tutto il mio corpo e sentirla dentro. E’ una sensazione strana la mia, è come se tutto intorno a me non esistesse più. Quel rumore del mare che si sente in sottofondo mi trasmette un senso di pace, ma nello stesso tempo le parole e la musica mi emozionano tanto che il mio cuore cambia i battiti. Non ho il senso del tempo nè dello spazio, perchè quando è finita apro gli occhi e mi guardo intorno come a chiedermi…Dove sono?! Considero tutte le canzoni di Baglioni un po’ come compagne di viaggio della mia vita, ma questa lo è in modo particolare e la sento talmente mia che non mi fa piacere che qualcun’altro la consideri la sua canzone preferita. E’ LA MIA CANZONE e non sono disposta a dividerla con nessuno……a meno che tu CLAUDIO non la dedichi a me e a mio marito che ci amiamo da tanti anni. Il nostro è davvero….UN PICCOLO GRANDE AMORE 178. daniela ha scritto: 13 Novembre, 2006 20:55 “…accoccolati ad ascoltare il mare..”…ecco come è cominciata…15 anni…e tanti sogni nel cassetto…sono passati 23 anni da quel giorno..e sono ancora qui..con la Tua Musica, che mi accompagna ogni momento…sono cresciuta con te, caro Claudio…e come te ho amato tanto la Musica…e tanto ho sognato che la Musica potesse diventare veramente la mia Vita…non è stato così…ma Lei…la Musica..la Nostra Musica…non mi abbandonerà mai…così come l’emozione di ascoltarti… Grazie di cuore per essere entrato nella mia Vita… Ti voglio bene..davvero… Buona Vita..Grande Mago… Daniela-Genova. 179. Paola ha scritto: 13 Novembre, 2006 20:31 Ciao Cla’, mi chiamo Paola ed ho 36 anni, ne e’ passato di tempo da quel mitico 11 settembre 2004, giorno in cui riuscii a farmi largo tra la folla del concerto di Viterbo e a consegnare tra le tue mani una lettera….. Sai da allora mi sono chiesta tante volte se l’hai letta poi quella lettera… Caro Claudio, se tu sapessi come ogni tua canzone e’ legata ad ogni pezzetto di strada che ho percorso, come ogni tuo verso mi riporta ad un particolare ricordo come quando senti un profumo che ti catapulta alla velocita’ della luce in un momento preciso della tua vita, come mi emoziono ogni volta che ascolto le tue canzoni che ovviamente mi sono ricucita addosso e le porto con me quotidianamente….. Vorrei poterti dire un grosso GRAZIE per tutto questo, tu non immagini come la tua musica sia importante per me e quanto grandi siano nei tuoi confronti la mia stima e il mio affetto!!!! Tu sei per me un grande punto di riferimento dopo aver perso mio padre, tu sei il mio dolce amico nel quale mi rifugio nei momenti tristi e dal quale corro gioiosa nei momenti meravigliosi che la vita mi regala, tu sei sempre accanto a me con la tua musica….la tua poesia…..con i tuoi versi d’amore , di rabbia ….di docezza!!! Una canzone!!! E’ difficile, anche se effettivamente ci sono due album ai quali sono molto legata, uno e’ Strada Facendo perche’ e’ quello che mi ha fatto avvicinare alla tua musica, e poi l’ultimo SONO IO, che e’ da tempo la colonna sonora della mia vita! PATAPAN e’ sicuramente quella che amo di piu’ perche’ mi ricorda mio padre, il bel rapporto che avevo con lui, la sicurezza che mi dava soltanto stando al mio fianco, le risate che ci facevamo, la nostra complicita’ nel fare le marachelle, e il grande vuoto che mi ha lasciato quando “hai saltato giu’ e ora sei in volo, ti sei fermato un giorno e io corro solo, perche’ non mi hai aspettato e stai lontano, e non mi prendi piu’ per la mano, e senza un legno adesso un po’ piu’ piano vado e spesso cado, ma andiamo avanti” Grazie ancora!!!!! Ti voglio un gran bene e non smettere mai di trasmetterci tutto questo!!!!! Bacio Paola 180. Matia ha scritto: 13 Novembre, 2006 20:29 Ciao, io sono Maria ho 15,amo claudio da sempre gli voglio un bene dell’anima. Lacanzone piu’ significativa per me forse e’ QUANTE VOLTE perche’ pur avendo 15 anni,non nascondo che ho spesso momenti di depressione,e quella canzone e’ fatta a posta per me… Un’altra e’ STRADA FACENDO…in primo luogo perche’ io ed i miei occhi scuri stiamo diventando grandi insieme..e poi perche’ il 29 ottobre 2006 al raduno dei clabbers sono riuscita a toccargli un braccio prprio mentre cantava questa canzone…ho pianto di gioia per tanto tempo perche’ guardavo in dietro e ricordavo tutto quello che avevo sempre fatto,di quando ero bambina e passavo ore davanti alla tv per vedere,sempre col sogno di essergli accanto…e vorrei dire a quella bambina che sogna che non bisogna mai perdere la speranza…se una cosa la si desidera nel profondo del cuore la si ottiene…pero’ il sogno non e’ ancora finito…spero di incontrarlo un giorno ,di potergli dare un bacio di parlargli un po’ ed avere un suo autografo ma non perdero’ mai la speranza,perche’ quello che e’ successo il 29 ottobre era solo l’inizio…e poi perche’ come dice Claudio: IL SOGNO E’ SEMPRE….Grazie per avermi letto…. 181. stefano ha scritto: 13 Novembre, 2006 20:10 ciao Claudio. mi chiamo Stefano,dopo aver letto vari commenti,tutti carini e un po’ rufiani ti dico di farmi vincere l’ingresso al pala algida di Livorno.contraccambio dicendoti che sono del 1950 come te. ho fatto il militare a “porta portese” e che durante l’orario di lavoro insieme al mio collega cantiamo spessissimo “poster” cosi’ impegnati ed a alta voce da essere spesso richiamati dal capo officina….ciao stefano 182. Solari Ida ha scritto: 13 Novembre, 2006 20:03 E’ stato ed è tuttora un amore.Di quelli unici e irripetibili,senza riserve nè ripensamenti.Ho avuto negli anni modo di ascoltare, approfondire ed apprezzare molto altro.Ho lasciato che mi toccasse le corde emozionali e mi procurasse sensazioni mutevoli e affascinanti;è stato un percorso sentimental-musicale che dura ancora e spero durerà per la parte restante della mia vita, nella quale ha avuto un posto di privilegio. Niente però di quel “molto altro” o di quel percorso posso paragonare a lui e alla sua musica. A Claudio, intendo. A lui come persona, conosciuta(ahimè) attraverso scritti, concerti, riflessioni, dialoghi con il pubblico, interviste e scambi con altri che lo apprezzano e lo amano come me. Alla sua musica conosciuta invece in lunghi momenti di ascolto solitari e non, in luoghi più o meno consueti: nel chiuso della mia camera, davanti all’alba o al tramonto, durante i viaggi e nelle attese importanti della mia vita.E infine nelle occasioni magiche dei concerti, fra migliaia di persone intrecciate a me dai fili invisibili della stessa passione. Come per te la musica non è stato un colpo di fulmine,neanche tu lo sei stato per me, Claudio. Le tue canzoni,come i momenti che le hanno accompagnate si aggiungevano le une alle altre,mentre scorreva la vita e le sue vicissitudini.Mai, però, senza lasciare il segno.Sei stato un punto fermo, ricorrente che mi scaldava il cuore: una sorta di binario parallelo alla mia vita che portava con sè un sentimento misterioso e trasparente nello stesso tempo. L’amore, come la musica e la vita è un mistero fatto di note conosciute e tale spero rimanga per l’eternità: esiste e resiste senza bisogno di tempi o spazi condivisi. Perciò mi ritengo fortunata ed ho una fortuna ulteriore: quella di appartenere alla schiera di”privilegiati” a cui tu regali ogni anno ore di spettacolo e della tua presenza senza risparmiare energie nè risparmiarti umanamente. Per tutto questo l’amore è ancora unico ed irripetibile e così resterà perchè il “mio fidanzato”( come ti conoscono tutti quelli che vivono intorno a me e come ti sento io in modo molto naturale) fa parte di me e dei giorni che vivo, insieme alla sua musica. E’ ancora per tutto questo che adesso scrivo queste righe,unite alla speranza che le leggerai. GRAZIE IDA 183. SABRINA ha scritto: 13 Novembre, 2006 18:43 Mi piace pensare che, tra le tante cose che mio padre mi ha insegnato, ci sia anche la mia infinita passione per te….. Le canzoni a cui mi sento legata sono moltissime….sono la colonna sonora della mia vita ma ce n’è una in particolare che sento mia e che mi dona delle sensazioni uniche….. …..Era il 05 luglio 1991 ed io, per la prima volta, ero riuscita a partecipare ad un tuo concerto a Roma….non dimenticherò mai quello che ho provato quella sera…. Il concerto sembrava finito..ed invece tu hai cantato QUELLA canzone ed io ancora oggi non so spiegarmi razionalmente il perchè ma, mentre cantavo insieme a te, ho iniziato a piangere…a singhiozzare….erano lacrime di gioia….di pura e semplice felicità…..ed ho portato con me l’ ebrezza di quel momento per molto tempo ancora…. Da allora ogni volta che mi sono sentita gù (e, a quel tempo, capitava spesso….credimi) …..ogni volta che ho sentito l’ impulso di farla finita….che ho pensato che non ne valesse più la pena……mi è bastato ascoltare o anche solo canticchiare QUELLA canzone per pensare….” No!!!Non esiste…ce la posso fare….ce la devo fare….” e ritornare a sorridere….. …Ancora oggi…..mi vengono i brividi….. ….ED IN QUALUNQUE SERA TI TROVERAI NON TI BUTTARE VIA…… PERCHE’ LA VITA E’ ADESSO!!!!! …LA VITA E’ ADESSO!!! …..ADESSO….. Ed ora, come tu hai fatto tante volte con me, vorrei permettermi di parlarti come si fa con un amico….. …sai Claudio io credo che dal Paradiso si veda il mare…si deve vedere altrimenti che Paradiso sarebbe? GRAZIE SABRY 184. SABRINA ha scritto: 13 Novembre, 2006 18:31 Mi piace pensare che, tra le tante cose che mio padre mi ha insegnato, ci sia anche la mia infinita passione per te…. Le canzoni a cui mi sento legata sono moltissime…sono la colonna sonora della mia vita…ma ce n’è una in particolare che sento mia e che mi dona ancora oggi delle sensazioni uniche…. …Era il 05 luglio 1991 ed io, per la prima volta, ero riuscita a partecipare ad un tuo concerto a Roma….non dimenticherò mai quello che ho provato quella sera….. Il concerto sembrava finito…ed invece tu hai cantato QUELLA 185. Elisa ha scritto: 13 Novembre, 2006 18:14 Caro Claudio, non è da molto che ti seguo con il cuore, prima, per me, eri solo quello della “maglietta Pina” e dei “passerotti”, cantautore dei buoni sentimenti, dei primi palpiti giovanili e di brani “non troppo impegnati”… Poi, un giorno, non so come nè perchè, ho scoperto quello che io definisco “il secondo Baglioni”. Quante emozioni, speranze e ricordi, sguardi, sogni scaturiscono dalla tua voce delicata e intensa allo stesso tempo. Le parole e le note cucite insieme da te sono foce ed estuario del fiume della vita. Nei periodi più difficili della mia esistenza, quando il “male di vivere” stava per annientarmi, ho trovato “un gancio in mezzo al cielo”, capendo di “non lasciare andare un giorno per ritrovar me stessa… perchè la vita è adesso!!!”. Ho usato alcuni versi delle tue canzoni, perchè non conosco modo migliore per esprimere quello che ho dentro, mi conosci e ci conosci meglio di chiunque altro, anche se, strano scherzo del destino, per la stragrande maggioranza di noi, non sai nemmeno che volto abbiamo. QUANTE VOLTE QUANDO E’ COSI’ IO ME NE ANDREI DI LA’ DAL PONTE UN TRENO PER DOVE IL SOGNO E’ SEMPRE NAVIGANDO UN MONDO A FORMA DI TE. Concludo ringraziandoti per l’energia, la forza e la speranza che doni, augurandoti di NON SMETTERE MAI DI TRASMETTERE. Un abbraccio pieno di stima e di affetto Elisa D. 186. Ernestina ha scritto: 13 Novembre, 2006 17:46 Ciao Claudio, CHISSA’ SE QUESTO MESSAGGIO LO LEGGERAI DAVVERO! In queste pagine ho letto un sacco di cose emozianti su di te, persone che affidano alle parole della tua musica i passaggi determinanti della loro vita. E’ incredibile quanto la musica possa collegare i destini di tante persone pur essendo sconosciute e tutto questo grazie a Te ed altri artisti che ci regalano ogni giorno parole e musica. Sai quante mie amiche parlano ogni giorno di te, due sorelle nate già con la tua musica quando la loro mamma veniva ai tuoi concerti con la pancia per poi ritrovarsi dopo 20 anni insieme abbracciate al concerto di Livorno ad ascoltare quella stessa musica, oppure una coppia di amici carissimi che hanno affidato alle tue parole ciò che non riuscivano a dirsi, si sono lasciati ma si sono ritrovati dopo anni e di nuovo con la tua musica il giorno del loro matrimonio hanno iniziato la loro vita insieme… E’ così che ti ho conosciuto, da poco tempo quindi, non sapevo chi eri ma l’emozione che mi hanno trasmesso parlando di te mi ha incuriosito, ho iniziato anche io ad ascoltare la tua musica ed anche io come loro mi sono emozionata. Poi nel 2004 l’INCREDIBILE, l’inaugurazione del PalaAlgida di Livorno sarà con Baglioni!!!!!!! Non puoi capire!!!!!!!!!!!! Ho detto alle mie amiche : se viene a Livorno lo potremo conoscere!!! Mi hanno preso in giro non sai quanto fino a che al concerto di Firenze dopo un pò di peripezie, essendo molto testarda, sono riuscita a conoscere il responsabile box office che organizza i concerti, persona squisita che ci ha detto di andare durante le prove a Livorno, ho persino parlato con la tua compagna, devo dire molto simpatica e carinissima… Noi eravamo lì mentre montavano il palco del tuo concerto di Livorno… Quella sera il responsabile quando ci ha viste scusandosi con noi perchè non stava bene ci ha lasciato nelle mani di un suo collaboratore, tu sei arrivato ma quella sera c’era la partita della Roma che hai visto dentro il palazzetto, la Roma purtroppo per noi ha perso, ci sei passato davanti, qualcuno del tuo staff ha detto che eri arrabbiato per quella sconfitta e che non avresti certo avuto voglia di incontrare nessuno… Sai, dopo esserci un pò rimaste male come quindicenni al primo rifiuto del moroso, la realtà è che eravamo imbelvite, considera che abbiamo tutte passato i 30 anni e quindi questo è tutto un programma, ti abbiamo persino lasciato un messaggio sulla macchina in albergo. Sinceramente le mie amiche ti hanno subito scusato dicendomi che: MA LO SAI QUANTE GLI ROMPONO LE SCATOLE PER CONOSCERLO, NON PUO’ MICA DARE RETTA A TUTTE!!! Ed io ho risposto: MA VERAMENTE AL PALALGIDA C’ERAVAMO SOLO NOI QUATTRO PAZZE AD ASPETTARE IL LORO IDOLO INGANNANDO IL TEMP0 A MANGIARE LA PIZZA CON CHI MONTAVA IL PALCO….Devo dire che hai uno staff di persone molto simpatiche…. Quindi ho detto loro: ma come fa uno che scrive certe canzoni e che alla fine di ogni concerto dice al suo pubblico di sperare di incontrare nel proprio cammino altri compagni di viaggio, che è diventato famoso grazie a persone come noi che comprano i suoi dischi e vanno ai suoi concerti, ad ignorare completamente alcune delle fans in un contesto non pericoloso, c’eravamo solo noi!!!!!!!!!! Siamo trentenni che certamente non ti sarebbero saltate addosso ma volevano solo salutarti e magari farsi una foto!!!!!!!!! Ho anche scritto al tuo fan club una lettera dove esprimevo il mio dispiacere e ti giuro non tanto per me che ascolto la tua musica da poco tempo ma per le mie amiche che praticamente sono cresciute a latte e Baglioni!!!!!! Ti scrivo tutto questo perchè pur essendo molto razionale mi emoziono davvero tanto ascoltando la tua musica, credo tu sia un grande Artista, ho molta stima di te e del tuo lavoro, ho delle amiche che sono tue fans scatenate e volevo dare loro la possibilità di conoscerti, e quando eravamo al Palalgida durante le prove sembrava un sogno che poteva realizzarsi. Lo so che molti mi prenderanno per deficiente a scrivere queste parole in un blog come questo. Io avevo bisogno di dirti tutto questo perchè sono un pò presuntuosa pensando di conoscerti solo per il fatto di rappresentare la persona che sei attraverso le parole delle tue canzoni e quindi mi sembrava semplice poterti incontrare non riflettendo che ci sono milioni di persone che pensano la stessa cosa e che passano inosservate esattamente come me in questo momento. Ma come dice una canzone di un tuo collega famoso 1 su 1000 ce la fa, e siccome questo è il motto della mia vita non lascio mai niente di intentato, se c’è qualcosa che desidero almeno ci provo affinchè possa non più essere un sogno ma diventare realtà, e quindi anche se non ce l’ho fatta, posso dire almeno di averci provato e come premio di consolazione possiamo dire di essere state dentro al palagida durante le prove, che per gente comune come noi e non famosa come te che riuscite ad avere spesso ciò che desiderate , è già molto, in fin dei conti eravamo solo noi 4 là in quel momento a vederti mentre c’era la partita della Roma. Non ho bisogno di vincere il biglietto gratis per il concerto del 25 Novembre perchè lo abbiamo già comprato da molto tempo e saremo a Livorno ad ascoltare tutta la musica della tua carriera….. Ma scrivo solo per il fatto che tu possa leggere i miei pensieri (se mai li leggerai) e chissà forse incuriosire il grande Claudio tanto da dare alle mie amiche la possibilità di conoscerti quindi vale la pena provarci!!!!! Questa sarà un’altra delle cose che faccio per realizzare il sogno delle mie amiche di incontrarti fino a che forse chissà potrò dire di essere stata 1 su mille a farcela…. Comunque la vita è lunga sia per me che per te e quindi avrai modo credo di risentire il mio nome che è già particolare di suo…. Ti auguro Buona Vita ed un tour pieno di soddisfazioni….. Un grande abbraccio da Ernestina 187. Gabriella ha scritto: 13 Novembre, 2006 15:24 Caro Claudio, anche se sono grande (avendo un figlio di 40 anni) sento di esprimerti l’emozione che ho provato e provo sempre ascoltando la tua musica. Quando mio figlio Alessandro era ancora piccolo ascoltava spesso il 45 giri, che ancora gelosamente conservo, “Questo piccolo grande Amore”, le note entravano nel suo e nel mio Cuore, seppur in differente manieria, il mio corpo era attraversato da brividi, gli stessi che ancora adesso provo quando ti ascolto, perché sei un cantautore che con i tuoi testi e la tua musica arriva al cuore sia dei giovani che dei meno giovani come me. A parte bello, sei solare e molto bravo, un vero professionista, non mi stancherei mai di ascoltarti. Ti bacio e ti abbraccio, affettuosamente come potrebbe fare una mamma, e spero di convincere mio marito, che dice che non ho più l’età, a venire ad applaudirti. Gabriella 188. Lucia ha scritto: 13 Novembre, 2006 15:11 Ciao Claudio, la mia “storia” con te inizia molto molto tempo fa……frequentavo le elementari e avevo due sogni: diventare una maestra e conoscere quella voce che ascoltavo dalla mia camera e che proveniva dallo stereo della mia vicina di casa….. Sono cresciuta ascoltando dalla finestra brani come “E tu”……..”Giorni di neve”…..Avevo 7-8 anni e una gran voglia di comprarmi un giradischi. Ma puntualmente Babbo Natale si occupava di cancelleria e di libri! Poi comincio a riconoscerti in tv: eri quello di “Strada Facendo” e di “Avrai”, eri quello che mi faceva sognare, cantare e sperare che il domani potesse essere davvero migliore….Migliore delle cotte non corrisposte, migliore delle amiche più belle, migliore della superficialità, migliore dell’ipocrisia. Chiusa nella mia camera cantavo da sola. Ancora oggi continuo a cantarti…. Sai Clà, oggi sono una donna di 36 anni, sono riuscita ad essere quello che volevo: sono un’insegnante, ma resta ancora un sogno da realizzare…..solo per dirti GRAZIE. Buona fortuna, Clà. 189. isabella ha scritto: 13 Novembre, 2006 15:01 Quando una voce inconfondibile ti fa tremare e scaldare il cuore…. quando parole pronunciate con quella voce, sono poesie che ti riempiono l’ anima di sentimenti e di emozioni fino a commuoverti… quando tutto ciò, è unito a note che ti fanno inspiegabilmente scorrere intensi brividi lungo la schiena, allora fai parte di un grande, silenzioso, sconosciuto e inspiegabile ” Amore”….grazie isabella 190. veronica ha scritto: 13 Novembre, 2006 14:53 Claudio, è inutile che ti elenchi le canzoni a cui sono più legata, perchè tutte rappresentano per me momenti particolari, nel bene o nel male. E non ti faccio nemmeno la lista dei tuoi concerti a cui sono stata presente, con amiche care, quelle vere. Ti dico solo che mia sorella, appena diciottenne e più piccola di me di undici anni, non ti ha mai potuto sentire…e io so perchè, o credo di saperlo. Secondo me è una presa di posizione nata dal non poterne più di sentire parlare di te, delle tue canzoni, dei tuoi video o dei tuoi cd. Ebbene stavolta mi ha comprato i biglietti per il concerto decisa ad accompagnarmi sapendo che da sola non ci sarei mai andata. Il bene e l’affetto di una sorella è una cosa meravigliosa. Grazie anche di questo. Veronica 191. ARY ha scritto: 13 Novembre, 2006 14:34 Ciao Cla…si dieci, centro tue canzoni ogni canzone un momento bello o brutto un grande ricordo un grande dolore …Fotografie ecco la canzone di un ricordo doloroso , era giugno le note di questa canzone urlavano fuori dalle radio ,dai giradischi ,niente mp3 quel periodo….una serata strana ,ricordo la serata sembra ieri ,eri in tv allora ospite a Sant Vincent quasi un avvenimento cantavi strada facendo….finita la trasmissione siamo uscite la sera in discoteca era il 27 giugno….in macchina lo stero a palla…in giro tutta la notte e una notizia …forse la cosa più brutta per ragazzi giovani ,un nostro amico aveva avuto un incidente…corriamo in ospedale le facce dei infermieri…ci sembra un incubo un doloroso incubo ……torniamo in macchina e dallo stero escono le note della tua canzone….FOTOGRAFIE…. ….e dei dolori da tagliarci i cuori…. ciao CLa Ari 192. Nico ha scritto: 13 Novembre, 2006 14:18 Ciao sono Nico. che dire? Grazie perchè stò ricominciando a vivere: ora che ho te amo l’altra gente Grazie perchè ho cantato mai più come te a una persona che ora non c’è più , ridendo insieme quando tornavo dai concerti con una carica che riuscivo in qualche modo a trasmettere. Grazie perchè la stessa passione per le tue canzoni mi ha permesso di conoscere una persona fantastica: ogni volta che vado a trovarla torno piena di energia quell’energia che io dovrei dare e invece ricevo: sì andrà tutto nel migliore dei modi! E poi grazie perchè……quando ti ascolto sono felice Un grosso abbraccio Nico 193. Sonia ha scritto: 13 Novembre, 2006 13:32 Ciao Claudio, Ti seguo da .. sempre. Raccolgo tutto ciò che ti riguarda, per la felicità dei miei cari che sono letteralmente sommersi .. di carta! Sei stato (e continuerai) ad essere la colonna sonora della mia vita. Ogni volta che ascolto la tua voce e le parole delle tue canzoni mi rispecchio in pezzi della mia vita, che tutto sommato non è semplice. La canzone ? Solo. Ti voglio bene. E spero un giorno di poterti dire personalmente queste tre semplici ma profonde parole. Grazie di cuore di tutto. Sonia 194. Susi ha scritto: 13 Novembre, 2006 13:18 Ciao Claudio, la scelta di una canzone unica, sembra un po’ il gioco della pistola alla tempia…hai presente quello che fa sempre la Bignardi? è difficile… ne scelgo una, che ha firmato un’amicizia e un momento di quelli che ti rimangono accanto per sempre…è “Acqua dalla luna”… era il 1991 credo, abbiamo deciso da un momento all’altro che volevamo vederti allo stadio flaminio e l’abbiamo fatto! E’ stata la prima volta che venivamo a Roma, la prima volta che prendevamo un aereo, la prima volta che facevamo un colpo di testa così… ed è stata la prima volta che ci siamo scoperte amiche. Il faro che tu usavi sul palco cantando quella canzone, la luna che c’era davvero, l’aria festosa, ci hanno regalato un momento magico, e sempre, a distanza di tanti anni, ogni volta che ascolto “Acqua dalla luna”, ripenso a quella sera, all’atmosfera di quell’istante, e ripenso con tanto affetto alla mia amica… P.S: di comune accordo non abbiamo mai fatto il conto della fortuna che abbiamo speso per quella formidabile “tre giorni”…ma ne è valsa la pena! Un abbraccio Susi 195. Tania ha scritto: 13 Novembre, 2006 12:30 o’scia’ sempre e ovunque con te!!! Con le tue canzoni, riesco a sognare, ho vissuto e ancora oggi riesco a vivere, forti emozioni…… Grazie di cuore Tania 196. Ilenia ha scritto: 13 Novembre, 2006 11:44 Ciao Claudio, mi chiamo Ilenia. Una canzone che mi rappresenta, che ha accompagnato un momento importante della mia vita? Non ho dubbi, “Cuore di Aliante”! Ora però è più difficile spiegare perchè. E’ come quando ti innamori, non puoi descivere le motivazioni di un sentimento… è una combinazione di varie senzazioni, di momenti… è qualcosa che scatta senza preavviso, forte che da quel momento entra prepotentemente nella tua vita! Per me “Cuore di Aliante” e in più in generale “Viaggiatore sulla coda del tempo” ha rappresentato quel gancio in mezzo al cielo! Stavo vivendo il momento più buio della mia vita, credo una delle prove più grandi a cui si possa essere sottoposti… cercavo le risposte di tante domande, cercavo i perchè… e ho trovato in questa canzone e in quest’album la stessa ricerca, una sorta di percorso che mi catturato ed affascinato! Tutto questo poi mi ha accompagnato nel percorso della mia vita fino ad oggi, rappresenta la mia storia accanto! Grazie Claudio. Ciao. Ilenia 197. tiziana ha scritto: 13 Novembre, 2006 11:22 Con Lui Amori Unici Diventano Immensi Oceani sempre legati come cielo e mare! Bastano Ancora come ancore Gelosamente Legati Insieme O Nascosti Individualmente nei più profondi pensieri delle menti. Tiziana 198. Carmen ha scritto: 13 Novembre, 2006 10:21 Una canzone di Claudio? E come si fa a sceglierne una in particolare, quando in molte strofe di tutte, vedi racchiuse fotogrammi della tua vita? Claudio fa parte della mia giornata, ormai da tempo immemorabile, da quando appiccicavo le sue foto sul diario e i compagni dispettosi si divertivano ad aggiungerci barba e baffi per prendermi in giro. Chi mi conosce sa che vive in me ed io sono consapevole che ho un bisogno continuo di vederlo,di sentirlo,che tremo quando gli sto davanti, che quando arriva la notizia di un possibile incontro con lui cresce l’ansia,la gioia,la pazzia di fare quello che non ho mai fatto in vita mia,che ho il coraggio di affrontare ciò che nella vita normale mi fa paura,che provo rabbia quando ne sento parlare male e preoccupazione quando so che deve affrontare un’uscita pubblica dalla quale so che usciranno commenti, che sono serena nel saperlo al sicuro tra le sue cose o tranquillo in vacanza, mentre temo che si faccia del male quando lo vedo arrampicarsi o ballare scatenato. Infine la dolcezza che sento nel guardare i suoi occhi e la tenerezzaquando ripete le stesse battute di sempre,le lacrime versate sentendo una certa frase e chiedersi come può esprimere un concetto usando parole che toccano corde nascoste dentro di me,annusare l’aria e sentirla diversa solo sapendo che lui si trova nella mia stessa città, voler fare milioni di cose per incontrarlo e non farne alcuna, cercare parole da scrivergli e ritenerle tutte banali, riempirsi la mente di frasi da dirgli e poi ammettere che starei bene anche in silenzio, solamente ad ascoltare la sua voce , pensare a come sarebbe stata più buia la mia vita se non ci fosse stato lui, la consapevolezza di non avere la possibilità di spiegargli ciò che provo e di non poter mai ripagarlo per quello che riesce a darmi, la certezza che sia una persona speciale e che purtroppo abbiano buttato via lo stampo, perchè con tanti uomini come lui il mondo sarebbe sicuramente più giusto. Tutto questo che cos’è,se non AMORE? 199. michela ha scritto: 13 Novembre, 2006 10:19 Ciao Claudio, mi chiamo Michela ed ho 30 anni. Trovare una sola canzone che abbia caratterizzato in qualche modo un momento della mia vita credo che sia un’impresa. Penso che ogni singola canzone abbia in qualche modo fatto parte di ciò che ho vissuto in tutti i sensi, dalle emozioni più belle sino ai dolori più forti. Una cosa è certa, in ogni momento tu c’eri sempre, con la tua voce a regalarmi emozioni. Eri lì a condividere con me le gioie più belle ma c’eri anche a confortarmi nei momenti più brutti, a darmi un aiuto con la tua splendida voce, come l’amico più caro. Ecco cosa hai rappresentato per me in tutti questi anni, visto che è una vita che ti ascolto; sei stato un amico fondamentale e importante, pronto sempre a dire la cosa più giusta e a tirarmi su nei momenti in cui ce ne era bisogno. Grazie per tutta la vita che mi hai regalato, grazie per esserci sempre stato, grazie per la tua poesia. Un abbraccio. Michela 200. corrado ha scritto: 13 Novembre, 2006 08:54 Ciao Claudio, mi chiamo Corrado, e sono un tuo estimatore da quando sono piccino piccino ( ora ho 35 anni suonati da Maggio ). Ci vorrebbe più di un blog per poter farti sapere ciò che ho provato e quello che provo ogni qual volta tu ci regali perle in musica e parole, però per rievocare la il passato e la vera scintilla che mi si è accesa, ti racconto questo brevissimo aneddoto. Avevo più o meno 14 anni, mi trovato in ginocchio ai piedi del letto di casa mia, stavo ascoltando un tuo lp in cuffia di nascosto da mia sorella, per non darle la soddisfazione di apprezzarti , visto che lei mangiava e mangia Pane e Baglioni, e la cosa mi cominciava anche a stufare. Come dicevo stavo ascoltando l’lp ” solo “. Mi ha colpito in maniera devastante un tuo brano che abitualmente non esegui, e precisamente ” 200 lire di castagne “. Mi colpì il fatto che descrivevi in maniera cinematografica tutti i momenti della storia, eri stato capace di farmi vivere sulla pelle quella storia, ed ho subito trovato in te, un autore particolare, diverso dagli altri, un autore che sapeva farmi vivere sulla pelle ciò che stava raccontando. In seguito devi sapere che la stessa cosa è accaduta anche con altre canzoni ( tutto il calcio minuto per minuto, Signora dalle ore scure , Opere e omissioni, Mille giorni…., ), ma quella canzone mi colpì profondamente. Grazie Claudio, per come hai saputo mutare una vita altrimenti persa in mezzo al rumore…. Grazie per farmi volare in punta di ali. Corrado. ( clabber anziano…. vedi castelluccio ) 201. margherita ha scritto: 13 Novembre, 2006 02:08 hai visto Clà che alla fne ci sei diventato un mago !? Non è magia forse aver creato un popolo di fans così bello, così pulito, così sincero.? Ho letto quì storie bellissime legate alle tue canzoni, storie raccontate da persone di tutte le età, riunite tra loro da un sottile filo rosso, il “fil rouge” delle emozioni che sai regalarci. Sono orgogliosa di far parte anch’io di questo popolo. . Io che ho la tua età, i tuoi stessi ricordi d’infanzia , compresi le tonsille tolte a quattro anni e l’olio di fegato di merluzzo, che ci faceva…..tanto bene. E poi Centocelle nel ‘68, la scuola in Viale della Primavera,(io a ragioneria e tu di fronte all ‘ist. per geometri) e il baretto sotto scuola…..ma il destino volle che invece di incontrare te …incontrai mio marito….. E poi gli anni del sogno politico, ma anche di un matrimonio …di corsa… , gli errori, le canzoni impegnate…..per scopriti solo nel 78 , per puro caso, ascoltando e riscoltando più volte in un lungo viaggio in macchina tutta la cassetta di Tu come stai. Fu un colpo di fulmine! Da allora non ti ho più lasciato, sono cresciuta con te, ho seguito la tua evoluzione, la tua maturazione e ogni volta che tu, dopo lunghi periodi di silenzio, ritornavi più vivo e grande di prima, mi davi nuovi stimoli, nuovo coraggio per superare i miei periodi bui. Il 1 ottobre scorso finalmente ti ho potuto incontrare, sull’aereo al ritorno da Lampedusa e mi son detta : no Margherita, non ti eri sbagliata, è veramente un grande mago ! 202. Francesco ha scritto: 13 Novembre, 2006 01:07 Caro Claudio le tue canzoni mi erano per lo più sconosciute,conoscevo qpga noino. Ma un’ estate di 2 anni fa qualcosa mi fece cambiare idea. l’amore per una donna, che è tutto ora tua ammiratrice, sa tutte le tue canzoni, io per parlare con lei decisi di ascoltare tutte le tue canzoni. ogni notte me le ascoltavo le canticchiavo la mattina la sera,però, ascoltandole mi accorsi che era rapresentata la mia vita in certe storie situazioni ed iniziavano a piacermi, ma sempre più volevo amare lei, la registrai alle tante liste di discussione dedicate a te Cla sul web. Mi ero anche dato un sopranome omonimo affinchè potessi parlare cn lei visto che era sempre lontana dai miei occhi e dal mio cuore. Quest’anno ho partecipato al mio primo raduno emozionato come un bimbo piccolo cn la mente e il corpo presente ma cn il cuore malinconico a lei (ho cercato di fargli sentire un pò di raduno via telefono cercando di darle un pò di emozioni ma alla fine l’unica emozione personale che volevo nn è ancora arrivata, credo che è colpa mia di non essere all’altezza sua e so per certo che rimango un (dolce) amico di un’amore mai avvenuto,soltanto giochi e scherzi. Vorrei ringraziarla di avermi fatto conoscere la tua musica ed in un certo senso anche la musica di altri cantautori, vorrei dargli quell’emozione che solo te dai ad un tuo concerto o quando ogni volta che ti ascolta o anche un Tuo Semplice Ciao diretto a Lei per farla felice , non so manco perchè scrivo qui, già penso che sto sbagliando ,una canzone dice 100 giorni 100 ore 100 minuti ti darò ma per me basterebbe anche l’istante di un bacio di Lei, piccolina peperina ma così dolce così strana così particolare che i miei occhi non fanno altro che osservarla anche quando sono chiusi. il mio cuore inutile vorrebbe riscaldarla con le tue emozioni renderla felice, ma chi sa se caso mai……… Ciao Claudio amico delle mie notti solitarie Francesco 203. Nunzia ha scritto: 13 Novembre, 2006 00:28 ciao Claudio sono Nunzia,25 anni pensa un pò te quando!?!il 25 novembre…ti scrivo dalla provincia di salerno e ahimè! non ridere e nè tantomeno non prendermi in giro ricordiamoci che ogni cosa è legata all’età in cui la si vive. Ai miei 17 anni cominciavo ad innamorarmi di un ragazzo di qualche anno più grande di me, apparteneva alla mia stessa comitiva e io e lui eravamo agli antipodi.io:solare,allegra,vivace,sveglia…lui:timido,chiuso,imbranato ecc ecc.me ne innamorai e anche se ho vergogna di dirlo lo sono tutt’ora!i nostri amici “ma dai Nunzia come può essere!!!non state proprio bene insieme!?!e poi lui dorme lascia perdere.”dopo 2 anni ero sempre al solito punto:lui continuava a piacermi..troppo.mi ricordo quando uscivamo tutti insieme,lui alla guida e io mi siedevo sempre dietro ,cosi da quella postazione gli guardavo il collo,le orecchie,il braccio destro che poggiava sul finestrino chiuso a metà,le mani sul volante……e come lo desideravo…quanto!!!ne parlavo e riparlavo con gli amici e la risposta sempre la stessa”è una fissazione,una storiella e non lo vorrai più!”ci credetti a questo ma non smise di piacermi.in nome della sua timidezza decisi di dichiararmi apertamente.volevo da lui un bacio convinta che tutto svanisse.e queste furono le parole che gli dissi una sera quando trovandomi una scusa per stare da soli,gli chiesi se potevamo andare in un posto più tranquillo(l’idea era quello di baciarlo e a 19anni mi creavo il problema di farlo in mezzo ad una strada).mi accontentò anche se era un pò troppo imbarazzato.come gli fu detto non potè da quanto uomo sottrassi e finalmente ci baciammo!un imbarazzo totale quando una persona l’hai tenuto come amico e adesso te lo ritrovi li a un mm di distanza.per quella sera per me era finita.diciamoci la verità non perchè io ero fissata ma nn mi era piaciuto il bacio…sn ancora dell’opinione che nn l’avesse ancora dato fino a quel momento…fu un bacio da attori di un film. per me era finita li fino a quando dopo soli 15 giorni mi chiamò per un pretesto e io cedetti solo perchè l’avevo desiderato da troppo tempo.da quella sera nn smisi più di resistergli,abbandonai ogni mia resistenza e mi lasciai andare sentimentalmente a lui.più lo vedevo e più volevo stare con lui e più non mi bastava.le nostre serate???in macchina sdraiati a baciarci,ad accarezzarci per 2/3 ore con il sottofondo di una cassetta a nastro del mitico CLAUDIO BAGLIONI.bastò che la mettesse una volta e da li sempre la stessa.scorrevano:signora Lia ,mille giorni di te e di me,casomai,con tutto l’amore che io posso,sabato pomeriggio,e adesso la pubblicità e nn ricordo più. ogni attimo felice ,ogni sensazione stupenda che vivevo (ricordo che avevo desiderato tutto di lui da 2 anni)io mi bloccavo sulle parole che scorrevano dal nastro in modo che a casa(ne avevo fatto una copia,perdonami Clà),sentendole io mi sarei ricordata di quel momento e ancora di più,avrei rivissuto le emozioni che quella persona era capace di farmi provare. una sera decisi di finirla perchè ritenevo che io non ero importante per lui cm lo era lui per me.nn pronunciò parola.ci vedavamo da 6 mesi circa ma nn riuscivo proprio a svegliarlo!fuori casa mia ci detti un mezzo addio e mentre aspettavo il saluto prima di scendere dalla macchina lui si impasticciava cn lo stereo fino a quando Claudio nn cantava “passerotto nn andare via,senza i tuoi capricci che farei..”io abbassai gli okki,lui invece si appoggiò cn la testa al sedile guardando verso l’alto.gli presi la mano e di getto uscii dalla macchina.dopo 6 mesi mi emozionavo ancora al solo stringergli la mano e nn dico per un bacio.il cuore sempre a 1000.questo mi fece continuare e il giorno dopo dissi di averci ripensato.sottolineo che li dovevo fare tutto io.ancora dopo 6 mesi se nn ero io che prendevo l’iniziativa a baciarlo si faceva mattina…diciamo pure che bastava l’impatto,poi si sapeva sciogliere.le nostre serate continuavano sempre cosi.avevamo un nostro posticino dove ci amavamo sempre tra un “piglia e lascia”.dopo un anno fu interrotta la nostra relazione.fu io a non farcela più.c’era poco interesse per me da parte sua.mi presi una distrazione quasi per vendetta.a lui questo nn piacque e mi rincorse dappertutto.io godevo troppo e nn mollavo.i miei amici:”basta ora Nunzia,la rivincita te lasei presa,puoi cedere.”ma io ero convinta di nn volerlo più.stupida a credere che aveva lasciato per sempr eil mio cuore.ma che ero stupida me ne accorsi troppo tardi solo quando i suoi genitori e/o sua sorella gli trovarono la fidanzata.(almeno è questo che ancora oggi si dice..abitiamo vicino e le voci circolano velocemenete).crollarono le mie difese e il mio cuore cominciò ad amarlo.le sue parole “non possiamo vederci più si sa poi come va a finire”(e già qui stavamo per baciarci) mi diedero delle speranze.ci riprovai ma tardi troppo tardi era per lui.velocemente mi diede le spalle e camminò,poi corso velocemnte allontanandosi definitivamente da me.l’addio vero per me gliel’ho dato quando sn riuscita a distruggere quella musicassetta e quando nel 2003 sn andata al concerto ormai dell’artista diventato il mio preferito.a quella sera ho dato un senso.mi sono detta:sono 2 anni che è finita è ora di dire basta.Claudio sarà a Napoli tu ci andrai e lascerai che le emozioni andranno dritte al cuore,Claudio canterà per te dal vivo,vivile in pieno,piangi,piangi ma quando Lui saluterà e ringrazierà devi dire addio a quella meravigliosa adolescenza-giovinezza perchè in nome di questa fase che tu hai provato hai amato cosi tanto.ci sarà un nuovo amore e Claudio canterà ancora per te.” è stata un’emozione grandissima,inspiegabile.tu Claudio hai espresso la volontà di poter far parte almeno 5 minuti della vita di ognuno di noi.io urlavo e dicevo di più! di più! e grazie perchè hai tenuto vivo in me un ricordo troppo bello e prezioso.anche se le cose nn sono andate come io speravo tu mi mi fai ricordare che ho avuto la possibilità di conoscere il più bel sentimento che si possa provare in questa vita come purtroppo nn capita a tutti!!! GRAZIE e sei in cerca di un pezzettino di immortalità Dio nn può mai negartela!!! nn so se veramnete la laggerai ma so che se l’hai fatto la tua sensibilità nn è rimasta indifferente a me e forse io,cn un pò di presunzione potrò pensare di aver fatto parte per 5 minuti dei tuoi pensieri.e solo l’idea mi fa esplodere il cuore!ps:a volte è bello sognare!! 204. gabriella ha scritto: 12 Novembre, 2006 23:11 Avevo dieci anni, ed abitavo in una casa con la terrazza di fronte al mare. Ero cresciuta in una atmosfera quasi irreale, nutrendomi di storie bellissime, che mi raccontavano la mia adorata nonna, con la sua parlata dialettale che, oramai non si sente più e, spesso, un pescatore con la barba lunga, che chiamavano “il Professore”, con il quale avevo stretto una segreta amicizia, e che, al tramonto, andavo a trovare sugli scogli, mentre lui riparava le sue reti. Ogni volta, gli portavo in regalo, uno dei miei cioccolatini bianchi, quelli che mi facevano trovare, tutti i giorni, sul cuscino del lettone dei miei genitori, in corrispondenza di un quadro, raccontandomi che, poiché ero stata buona, me lo aveva mandato la madonna. In cambio, gli chiedevo di raccontarmi una delle sue storie. Erano storei fantastiche, storie di sirene e di tritoni, store di mare, di barche e di tempeste, di cavalieri e di principesse rapite da mostri marini e salvate dall’amore… E, quando chiudevo gli occhi, sognavo le onde e gli scogli, avevo il rumore del mare nelle orecchie, ed ogni volta, alla fine, arrivava quella sirena che il Professore incontrava ogni giorno sullo scoglio dei gabbiani, e che io invece non ero mai riuscita, per quanto mi sforzassi, a vedere. Fu durante uno di quei tramonti, mentre ascoltavo una fiaba narrata dalla voce calda che proveniva dai forellini del mio vecchio mangia-dischi arancione, che in mezzo alla pila dei miei 45 giri, che custodivo gelosamente in un cestone di vimini, trovai uno strano disco. Sulla copertina le sagome di due ragazzi di fronte al mare, al tramonto, “E tu”, Claudio Baglioni… Il papà lo aveva regalato alla mamma qualche tempo prima, le aveva detto con un sorriso compiaciuto: “ascoltalo, questo ragazzo è il figlio di uno dei “nostri”, è molto in gamba, si farà strada”. Non avevo mai sentito una storia bella come quella canzone… era così bella, da farmi dimenticare di correre dal Professore, da farmi tralasciare la mia serata con la nonna, da farmi pensare che, in fondo, c’era qualcosa di più interessante della mia ricerca delle sirene all’orizzonte. E’ stato allora che ho imparato ad ascoltare altre storie, le storie in musica di quel poeta che, fin dalla prima volta, ha saputo accarezzarmi il cuore e toccarmi le corde dell’anima. Da quel giorno, ho sempre portato con me quelle storie: a scuola, quando si studiava Cincinnato, o Gagarin, o Trilussa, con gli amici, di fronte ai falò estivi, nello scoramento che precedeva il giorno di un esame, nella gioia di un’alba luminosa, nella malinconia di una notte insonne. E’ passato tanto tempo da allora, la mia nonna non c’è più, oramai sono troppo grande per trovare il coraggio, d’estate, di tornare a salutare il Professore, che è sempre lì, sugli scogli, a riparare le reti, e non ho mai visto quella sirena della quale tante, troppe volte, da bambina, ho ascoltato la voce… Ma nel mio cuore, sono rimaste intatte, ciscuna al suo posto, con i colori dei momenti che finora ho vissuto, tutte le storie che ho sentito da quel ragazzo, da quel poeta, da quel fantastico narratore, al quale devo un pò di quello che oggi sono diventata. E mi auguro davvero che la storia continui… 205. Nino Arena ha scritto: 12 Novembre, 2006 23:10 Ciao caro Claudio. Il mio cielo musicale è costellato solo da tue canzoni tant’è che, per essere pignoli, anzichè “cielo” lo si dovrebbe chiamare “universo” cioè “ad un solo verso”. Una canzone?? Una soltanto??? Desidero citarne due, per me tra le più luminose e indissolubilmente legate tra loro.. Era l’ormai lontano 1992 ed in quel primo di marzo, ad una festa di compleanno, iniziò per me una nuova vita perchè il mio cuore si riempì di quel primo vero grande Amore tanto decantato dai poeti. La conoscevo da mesi ma solo da quel giorno me ne innamorai anche se, col passare del tempo, mi convinsi sempre più di “sognare lei da mille anni”. Mesi dopo, al termine di un caldo giorno d’estate ebbi il coraggio di farle ascoltare il battito del mio cuore e mettendo una vecchia musicassetta la mia voce accompagnò la Tua.. “Chissà se mi pensi seduta sul letto e se tieni stretto quel tuo vecchio orsacchiotto e gli parli di me..” Quel peluche che le regalai il primo maggio e che lei stessa chiamo’ “Mat 92″, proprio perchè quell’anno conseguiva la maturità scientifica, diventava così il veicolo del mio Amore per la mia amata. Per la verità quel peluche non rappresentava un orsacchiotto ma un coniglio.. così come apparivo io, timido di fronte ai suoi bellissimi occhi da cerbiatta. Così come quella canzone rappresentò per me la meravigliosa alba di un lungo “giorno” che prese consistenza per i successivi 9 bellissimi anni così un’altra canzone mi tenne perennemente legato al pensiero di lei e spesso gliela dedicavo commuovendomi.. “Se tu sapessi casomai che sogno te da mille anni se tu sapessi che è così forse lo cercheresti qui l’amore..” Queste sono due tue stupende canzoni che mi hanno legato ad un bellissimo sogno tramutatosi poi in realtà. Quel lungo giorno arrivò però al tramonto e le nostre strade si divisero con non pochi pianti. Chiudo la presente non prima di affermare che dal 15 dicembre 2002 sono ritornato a vivere e da allora ho il cuore colmo d’Amore per una dolcissima creatura, Santina, con la quale spero di percorrere “fianco a fianco” la medesima strada per sempre. Anche se mi piacerebbe molto ascoltarti dal vivo non ti scrivo con la speranza di vincere l’ingresso gratuito al concerto del PalaAlgida in quel di Livorno ma semplicemente per farti sentire la mia voce immaginandomi per un attimo di essere riuscito a parlare con te, il cantautore delle nostre emozioni. Nino Arena, classe ‘70 (Messina, 12 novembre 2006) 206. Sara ha scritto: 12 Novembre, 2006 22:49 Con le canzoni di Claudio mi sono innamorata…non di un ragazzo e neanche di un amico.Mi sono innamorata di una città,perchè ascolto Porta portese e mi sembra di stare là in mezzo alla caciara un po’ sguaiata che adoro,in mezzo a una città che di mattina è ancora un po’ sonnacchiosa,in mezzo alla simpatia dei romani. E magari “ti ammollano le patacche” ma anche quello è il bello della capitale! 207. Romina ha scritto: 12 Novembre, 2006 22:19 Ciao Claudio, mi chiamo Romina, la tua musica e le tue canzoni mi accompagnano oramai da da più di 20 anni. Non so scegliere una canzone tra le tantissime che hai composto, perchè tutte, a modo loro, mi hanno dato emozioni forti. La mia avventura baglioniana è cominciata nel lontano 1985 quando mia madre mi regalò per la prima volta uno stereo, evento per me che allora ero costretta ad ascoltare solo Radio Rai. Quell’anno ero una quattordicenne romantica e sognatrice, mentre mi divertivo a giocherellare con il regalo di mamma vengo rapita dal “canto” del mare seguito da un pianoforte e da una voce che mi ha scaldato il cuore immediatamente! Erano le note di Questo piccolo grande amore. All’epoca non sapevo nemmeno a chi appartenesse quella voce caldissima. Poi un giorno prendo coraggio, chiamo una radio locale e chiedo chi canta “la maglietta fina” sconcerto dall’altra parte del telefono: “Non conosci uno dei più grandi esponenti della musica italiana?” E io dico NO. Vengo illuminata e dopo qualche mese in un bar vicino al negozio dove lavorava mamma trovo il manifesto di Baglioni a Rimini. Dopo aver supplicato tanto trovo chi va a questo concerto e mi aggrego. Si trattava di Assolo, lì è stata per me la folgorazione. Il primo concerto della mia vita, l’emozione forte nel sentire le canzoni e il chiedermi come uno che nemmeno sa che esisto può descrivere le emozioni che sento io sulla mia pelle. Da li tutto è cominciato e quando posso mi metto volentieri in viaggio per vederti sul palco. Ora sono arrivata a 35 anni, una parte di quella ragazzina sognatrice vive tutt’ora e si emoziona ancora a riascoltare quegli amori semplici apprezzando comunque anche la produzione successiva a quel periodo. Grazie a te Claudio ho incontrato persone speciali che mi hanno dato tantissimo, persone conle quali sono nate amicizie stupende. Ti ripeto il mio infinito grazie Claudio. Grazie perchè come sempre sei il mio gancio in mezzo al cielo e la colonna sonora della mia vita. Grazie per aver scambiato con me gli occhi in qualche tuo concerto e grazie per il tuo sorriso nel quale mi perdo! Ti voglio un mondo di bene, mi piacerebbe potertelo dire di persona anche se so che se ti ho davanti non sono in grado di pronunciare una frase decente! Un caro abbraccio, non smettere di trasmettere!! Romina 208. Ponziani Eliana ha scritto: 12 Novembre, 2006 22:02 a. Colonna sonora della mia storia d’amore? No, di più. Del mio matrimonio. Ho iniziato ad ascoltare Claudio da quando avevo circa 14 anni su di una cassetta doppiata del LP: Questo piccolo grande amore. Ed è proprio ascoltando un brano contenuto in quella cassetta che fantasticai sul fatto di come sarebbe stato bello se un giorno, durante il mio matrimonio, mio marito mi avesse cantato quella canzone: “QUEL GIORNO”. Gli anni passarono, io continuavo ad ascoltare Claudio, ed intanto mi innamoravo di colui che un giorno sarebbe diventato mio marito. E alla mente riaffiorò il sogno fatto tanti anni prima, con la certezza però che il mio Lui non mi avrebbe mai cantato una canzone davanti all’altare!!! Perché non farlo io? Ma alla fantasia subentro però il pensiero del matrimonio e dell’importanza che questo comporta. Per chi non conosce questa canzone va detto che questa è una vera e propria benedizione che lo sposo chiede a Dio per se stesso e per la sua sposa, e lo fa proprio quando è in Chiesa. Ed è inoltre una promessa d’amore fino all’ultimo passo fatto insieme. Tutto questo non sarebbe niente per una persona fedele e credente; io non mi sento e non mi sentivo tale, o meglio mi ritengo una scettica, con tante domande senza risposte. Ed è infatti per l’importanza del sacramento che stavo per ricevere e soprattutto per la vita che sapevo di dover affrontare dopo quel giuramento, che non mi sentivo di farlo senza la Benedizione di Dio. Fin da piccola ho cantato nel coro della Chiesa e il maestro ci ha sempre detto che chi canta prega 3 volte, quindi ancor di più mi sentivo spinta a chiedere cantando … Ciò che mi dava forza era anche il fatto che nella canzone c’è una frase che dice: “quanto tempo che non metto più piede in Chiesa, Dio è proprio da tanto che non vado d’accordo con Te, ma è a Te che chiedo una cosa…” per cui non mi sentivo tanto lontano dal sentimento contraddittorio che c’era in me, e mi sentivo serena nell’esternarlo, dato che evidentemente c’era stato qualcuno prima di me che aveva provato qualcosa di simile. C’era però una cosa che mi frenava: mi ritengo una persona semplice, odio gli sfarzi e le messe in scene. Come avrebbero visto gli invitati questa mia “esibizione”? Ci pensai a lungo ed arrivai ad una conclusione: -Anche se mi sposassi in una chiesina sperduta in alta montagna con soltanto i Testimoni presenti, farei la stessa cosa. Lo sto facendo per noi, il matrimonio è il nostro, nessuno dovrà interferire sulla mia decisione. E per non farmi influenzare, informai della cosa soltanto mio fratello. Neppure mio marito sapeva niente. Arrivati alla mattina del matrimonio (il 15 giugno 1997), mentre l’estetista mi truccava, mentre il parrucchiere mi pettinava, mentre mi vestivo, mentre mio padre mi conduceva in automobile alla chiesa, il mio pensiero unico era: la canzone; ero più emozionata per il fatto che dovevo cantare che non perchè mi stavo sposando. Questa cosa forse più grande di me, mi aveva fatto perdere di vista la cosa più importante: la cerimonia. Tutto questo l’ho realizzato amaramente in un secondo momento. Comunque fu celebrata la messa ed il mostro matrimonio, e proprio dopo gli scambi degli anelli e delle nostre promesse il Sacerdote disse: - Adesso la sposa dirà la sua preghiera. Io mi allontanai tutta tremante da mio marito per recarmi vicino l’organo ed iniziò la canzone. Avevo fatto mettere un leggio con il testo della canzone per paura di non ricordarmi le parole e ricordo benissimo che lo stringevo forte a pugni chiusi per non far vedere come mi tremavano le mani. Iniziai a cantare con voce insicura, sentivo che mi bruciava la gola, il mio corpo tremava e lo stomaco sembrava aver ingerito un mattone. Ma io continuai pensando: che brutta figura! La prima strofa finì, io guardai l’organista per chiedere un consenso ma lui non mi guardò, allora pensai tra me che non ce l’avrei mai fatta ad iniziare e finire la seconda strofa, avrei voluto chiedere scusa a tutti e ritornarmene al mio posto, pensavo alle mie mani che mi tremavano e alla mia gola in fiamme ed allo stomaco che chiedeva aiuto e mi dissi: che grande errore che hai commesso!, ma la bocca si aprì ed iniziai a cantare la seconda strofa, tutta, o quasi, mi scappava da piangere e quando arrivai al verso finale che dice: “con tutto l’amore che posso” riuscii a dire soltanto: con tutto l’a…. che posso. Mi girava la testa, mi sentivo umiliata, pensavo di aver fatto una pessima figura, invece si levò un applauso spontaneo, alzai la testa e vidi che piangevano tutti, mio marito che era rimasto impietrito al suo posto, riuscì a darmi soltanto un bacio, ma vidi che deglutì e sembrava che avesse mandato giù un masso. La tensione mi rimase addosso per tutta la cerimonia, ma dopo terminato tutto i parenti mi fecero tante congratulazioni, per il coraggio, per la voce e, questa mi fece proprio ridere, per il testo. Pochissimi capirono che quella era una canzone di Baglioni, alcuni pensarono che fosse una canzone di Chiesa scritta appositamente per le Cerimonie Nuziali, gli altri pensarono che l’avessi scritta io. Di poche cosa sono orgogliosa riguardo alla mia vita, e di poche cose non cambierei niente, in prima linea ci metto i miei figli e mio marito, poi ci metto questa mia canzone; sì perché ora Claudio sinceramente me la sento proprio mia, infatti invece di titolarla “Quel giorno” io l’ho intitolata “15 giugno 1997”. Non riuscirei ad immaginare la cerimonia del mio matrimonio in nessun altra maniera se non come io ho deciso di interpretarla. Aver pronunciato quelle parole con tanta forza e fatica in un momento così importante mi dà energia. E ti dirò di più. Questo mio comportamento è stato analizzato dall’organista, che è una persona cattolica nel senso più schietto che si possa immaginare; mi ha chiesto cosa mi ha spinto a non fermarmi tra la prima e la seconda strofa (io stavo effettivamente cedendo sia emotivamente che fisicamente), io gli ho risposto che non lo sapevo, lo dovevo fare e basta. Lui mi ha dato la spiegazione: una forza soprannaturale mi ha sorretto e dato che stavo porgendo una preghiera a Lui, mi sarà vicino durante tutto il mio cammino futuro. Ma!!! Qualcosa o qualcuno mi ha aiutato. Certo è che io ero fermamente convinta a portare a termine questa cosa e ci sono riuscita. Mi sono sempre ripromessa di ringraziare Claudio per aver scritto questa canzone che ha significato tanto per me, e sarei molto felice se lo poteste fare voi per me. Grazie Claudio per l’emozione che mi hai dato l’opportunità di provare e per tutto ciò che questa ha comportato. Buona vita. Eliana Clabber 30156 209. Patrizia ha scritto: 12 Novembre, 2006 21:34 a. ciao Claudio, leggo tanti commenti e messaggi tutti davvero bellissimi. Leggo anche che sarai tu a sceglierli e allora colgo questa occasione per salutarti. Apprendo dalle rassegne stampa dello svolgersi del tuo tour e quanto le persone siano entusiaste di questo concerto. Forse le canzoni saranno pure sempre le stesse ma ogni volta entusiasmano e colpiscono la mente e soprattutto il cuore in modo diverso, emozionando come fosse il primo ascolto. Ho letto dei tuoi incontri con i fans, a queste persone dispensi autografi e fotografie insieme a tutto ciò che di più bello alberga in te, ed io lo so che questo succede. “L’arte dell’incontro” è tangibile quando si ha la fortuna e il grande privilegio d’incontrarti. Sono felice che molte altre persone possano vivere questa gioia. La canzone che preferisco delle tue? Quella che fa: “E’ UNA CANZONE E NEANCHE QUESTA POTRA’ MAI CAMBIAR LA VITA”…forse non cambia la vita, sicuramente è un “gancio” per sentirsi meno soli. Ti abbraccio. Patrizia 210. Yulja ha scritto: 12 Novembre, 2006 21:34 a. Ciao Cla’, descrivere le mie emozioni, le mie canzoni preferite e che hanno segnato qualcosa in me sara’ difficile! Io mi chiamo Yulja, ho 16 anni e sono irlandese! ti ho scoperto per caso, e per caso mi hai segnato la nascita dell’amore piu’ grande per me! Io sono venuta a vivere in Italia 3 anni e 1.2 fa,prima vivevo in Irlanda, dove la tua musica non è, purtroppo, ancora arrivata. Stavo passeggiando per una strada di Dublino, erail 19 marzo,una giornata piovosa e fredda, ad un certo punto, dalla casa di un italiano,escono delle note e delle parole che riescono a saldarmi il cuore, a bloccarmi il cuore….! erano le tue parole, la tua musica,era MILLE GIORNI DI TE E DI ME.! Bussai subito a quella porta, mi aprì una persona dal cuore dolce, amante di una persona che fa musica col cuore e che col cuore riesce a trasmettere! mi fece sentire tre canzoni: 1000 giorni di te e di me, strada facendo e questo piccolo grande amore. Fu’ la prima volta che un cantante riusciva a trasmettermni sensazioni forti tramite la musica e le canzoni! … dopo un mese mi trasferisco in Italia… io pensavo dovessimo andare a vivere a ROma e invece i miei scelsero di andare nel paese di origine di mio padre…OSTUNI…! ero felice perche’ potevo seguirti meglio dall’italia, pero’ ero un po’ dispiaciuta perche’ OSTUNI è un po lontana dal resto dell’italia!! b. passano un po’ di mesi e il 31 luglio mia madre mi porta a vedere un tuo concerto a MANDURIA..! quella sera, quelle ore, sono state per me fatali! appena finito il concerto, non riuscivo a no pensare a quella musica, a quelle parole, ai tuoi discorsi per introdurre quie capolavori…..mi ero in breve innamorata della tua musica! c. il giorno dopo avevo gia’ 10 cd e di tre canzoni mi sono subito innamorata: -I vecchi -Le ragazze dell’Est -Di la dal ponte d. sono le tre canzoni che da quel giorno segnano la mia vita. i vecchila sento sempre con mia nonna, che la rende felice! Lei è la persona a cui sono piu’ legata, e mi sento di condividere co lei una canzone degna di un affetto cosi’ grande verso qualcuno! Le ragazze dell’est invece mi rikorda tutti i miei giorni nel terzo mondo insieme a bimbetti dal cuore grande e dagli occhi tristi che mi chiedevanodi portarli con loro! una vita che li distrugge, come i personaggi della tua canzone…. destinati a fare una vita che spesso non vogliono fare…! e. e Di la dal ponte perche’ mi da l’idea di qualcosa che sta dall’altra parte e che io, da persona fortunata (per dove e come sono nata), debba aiutare!non so come, cosa io debba fare, maso il perche’, e cio’ basta e avanza….! f. Poi c’è la canzone che da 7 mesi mi lega ad un ragazzo. E’ Amori in corso! l’hanno messa alla mia festa di compleanno dove è scoppiata questa intesa con questo ragazzo che è a sua volta tuo fun! g. le emozioni sono indescrivibili… so solo che appeno sento le prime note delle tue canzoni, il mio corpo viene invaso da brividi intensi e pieni d’amore, eche l’unica cosa che mi fa star bene sono le tue canzoni. h. un paio di settimane fa’, ho skoperto che io non sono nata in Irlanda, ben si in Italia e he mio padre è morto e per questo siamo tornati a vivere in Irlanda. il mio padre, quello che mi ha cresciuto, era il fratello di mio padre, ed io non ne sapebo niente… per me scoprirlo cosi’, è stato sconvolgente, amareggiante ma allo stesso tempo contenta di non essere stata abbandonata o trattata male…. be’ ero in uno stato confusionale e l’unica cosa che è riuscita a darmi chiarezza, sono state le tue canzoni, con le tue parole e con quegli insegnamenti di vita che tu, con le tue parole, ci dai giorno per giorno. i. grazie di Tutto Cla’, continua … perchè se un giorno smetterai, quel giorno qualcun’altro smettera’ di sognare un qualcosa che senza la musica non esisterebbe…… !! 211. Grazia ha scritto: 12 Novembre, 2006 21:14 a. Una canzone? Sì, ma non per un amore, o per un’amicizia ma una canzone per la mia crescita. b. La mia passione per la musica di Claudio Baglioni è cominciata il giorno in cui ascoltai “E adesso la pubblicità”. Perchè ero io quella ragazzina (quella schienuccia da uccellino) che guardava, attraverso i vetri della mia camera, i grigi marciapiedi all’imbrunire della giornata. Ero io quella ragazzina che voleva fuggire da quella realtà quotidiana che era troppo stretta, troppo infelice e timida. Ero io, quella ragazzina che litigava contro le smorfie di un fratello (e aggiungo una sorella) e cercava di aiutare come poteva quei genitori che dovevano combattere per mantenere una famiglia un po’ troppo numerosa, lavorando come operaio mio padre (mani da operaio a vita) e bidella mia madre non si e’ rassegnata e neanche spera). Ero io quella ragazzina che accendeva lo stereo “a palla” ad ascoltare “Un nuovo giorno o un giorno nuovo” e ci ballava su come una pazza per scappare nel suo mondo fatto di pennelli, colori e carboncino. c. No. Non basta una sola canzone per raccontare quello che hai rappresentato… d. Ora, sono diventata donna, nascosta in fondo ad un’amarezza e che cerca sempre di far finta che il mondo sia un bel posto. E sono questa donna, con pregi e difetti,anche grazie a te, alla tua musica e a quel modo che hai di vivere la vita, con quel velo di malinconia che hai negli occhi e che ti rende “Un po’ di più” che un semplice Uomo. e. Non smetterò mai di portarti dentro di me. Hai un angolino in ognuno dei miei quattro ventricoli del cuore, per sempre. Ti voglio bene. f. Grazia 212. monica ha scritto: 12 Novembre, 2006 21:01 a. Il mattino si è svegliato e disteso s’è contro il cielo……poi correre quasi volando tra i papaveri mossi dal vento….ed è questo che vivo ogni giorno da cinque anni a questa parte. Quando con tutte le forze riesci a combattere il “male” che vorrebbe impadronirsi di te allora impari a vedere e sentire le cose che spesso, fino a quel momento, ti erano sfuggite. Il correre quotidiano a volte ti fa smarrire la luce della semplicità, quella stessa luce che riesci a ritrovare quando capisci che non sapevi ancora amare ciò che avevi e non sapevi non amare quel che non avevi……..quel che non ti uccide ti lascia la forza di vivere. PACE A TE per quello che mi hai dato e per tutto ciò che tu non mi desti mai….. Ed è con questa pace che, dopo aver combattuto il mio male, ho trovato in me stessa la capacità di vivere la vita ma soprattuttto la forza di aiutare chi ha ricevuto ancora meno di me. Le più felici delle persone non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino. E allora canta…….canta e sorridi……sorridi e vivi!!!!!!! Grazie di tutto caro amico di un lungo viaggio percorso sempre insieme….e non stancarti mai di cantare la vita. CIAO CLAUDIO 213. Paola ha scritto: 12 Novembre, 2006 20:40 Mi innamorai della tua musica con Amori in corso insieme ad un ragazzo che si chiama Bruno. Dopo tre anni ci siamo sposati e la tua musica è diventata la nostra colonna sonora che ci accompagna giorno dopo giorno anno dopo anno segnando i momenti più belli della nostra storia d’amore. Poterti ringraziare con queste parole per me è un’occasione straordinaria. Grazie e ancora Grazie. Ti voglio bene Paola 214. Sabrina ha scritto: 12 Novembre, 2006 19:44 Caro Claudio, mi chiamo Sabrina e sono felice di aderire a questa iniziativa molto originale, anche se devo dire che è arduo mettere a fuoco quale delle tue canzoni abbia segnato in modo particolare la mia vita; questo perchè tutte le tue canzoni segnano quotidianamente l’ esistenza di ognuno di noi. Sceglierne una sarebbe come guardare il cielo e dire quale è la stella più bella: tutte sono belle e hanno un loro misterioso fascino. Mi rammarico solo di non saper trovare le parole giuste per esprimere quello che provo ascoltando le tue canzoni, ma soprattutto la serie di pensieri che una tua canzone mi suscita: Certe volte penso a quante signora Lia ci saranno che tutti i giorni ” lavano i piatti asciugano il viso e….; o quanti ingenui ragazzi tornano in licenza senza avvisare la fidanzata e “ci cascano come un pollo”… senza pensare a quante adolescenti chiudono a chiave la porta e ” sentono ancora quelle cinque dita”… ( magari non più per il rossetto ma per l’ ennesimo tatuaggio). Quante volte le mie notti sono state “nere di caffè “per mille motivi, e quante volte avrei voluto “comprare un metro di paradiso “, o trovare “un gancio in mezzo al cielo”. E così potrei andare avanti per ore, perchè ogni frase delle tue canzoni è una parte della nostra vita, nei momenti belli e in quelli brutti. Comunque, dato che sono una mamma ( di Cecilia che ha 7 anni ed è già una tua fan) la canzone che forse più di ogni altra ha segnato e quotidianamente segna la mia vita è ” Avrai”. Fin dalle prime parole questa canzone è in tutto simile ad una preghiera, semplice e genuina. E’ tutto quello che ogni madre dovrebbe desiderare per il proprio bambino: e non importa se un amico lo “avrà deluso, tradito, ingannato ” o se nella sua vita ” avrà ore vuote come uova di cioccolato ” la cosa fondamentale è conduca una esistenza onesta e che abbia la forza di reagire e il cuore per amare; al giorno d’oggi doti non da poco. Probabilmente questa mia lettera ti risulterà banale e uguale a tante altre, ma ti garantisco che la mia gratitudine nei tuoi confronti è sincera e profondamente sentita. Ti saluto con affetto Sabrina. 215. sara ha scritto: 12 Novembre, 2006 19:37 grazie claudio sei da sempre il mio mito di cantautore italiano ed è la seconda volta che vieni a livorno è mi piacerebbe conoscerti dal vivo ……. la mattina al mio risveglio e la sera prima di coricarmi ascolto sempre le tue canzoni che mi fanno rilassare e stare bene interiormente ,,,,,,,, poi diciamocelo claudio sei proprio un bel partito tua …… sara 216. Diletta ha scritto: 12 Novembre, 2006 19:32 Periferia di Livorno- Prima MattinaUno stereo suona nell’aria baluginante di nebbia le note di una canzone notissima. Se qualcuno potesse magicamente seguire le onde e le vibrazioni delle note fino alla loro fonte d’origine si troverebbe appollaiato sul marmo di una finestra situata al terzo piano di uno dei tanti condominii che popolano la via. Una giovane donna è seduta sul divano della stanza, persa tra i mille pensieri che normalmente affollano la mente umana. Poco distante,celato dietro ai fumetti,ai libri di scuola ed alle varie cianfrusaglie di cui amano circondarsi gli adolescenti, uno stereo lampeggia acceso. Nella stanza si odono le melodiose note un pò ancestrali di una canzone nota ai più. L’uomo che la canta con melodiosa armonia di note,spazia tra le tonalità complete della scala musicale, o così sembra a colei che lo ascolta. dove sono stato in tutti questi anni io me ne ero andato a lavarmi i panni dagli inganni del successo a riscoprirmi uomo io sempre lo stesso più grigio ma non domo siamo tutti dentro la storia tardi o presto e io sono qui tutti in libertà provvisoria in arresto o a nasconderci e dove eravamo rimasti chissà dove ma io sono qui forse prigionieri o fuggiaschi forse altrove a difenderci la realtà mi ha fatto atterrare il mio errore fu di errare e non ero un eroe ma sono vivo e sono qui e vengo dentro a prenderti da solo disarmato innamorato tu devi arrenderti ci sono io e sono qui con la pazzia di stringerti mi hai perquisito gli occhi e sai sono pulito non posso ucciderti mai più e si torna a scendere in pista un altro viaggio e io sono qui non perdiamoci più di vista nel coraggio di riprenderci dentro l’abito della festa quello scuro ora sono qui l’unica paura che resta del futuro è di non esserci tra sparare oppure sparire scelgo ancora di sperare finché ho te da respirare finché ho un cielo da spiare per sapere che io sono vivo e sono qui e vengo dentro a prenderti da solo disarmato innamorato tu devi arrenderti ci sono io e sono qui perché ora so pretenderti far fuori la tua scorta e fuori dalla porta sarò ad attenderti così e scriverò il mio nome sui fogli della gente fino a sapere come mi chiamo e non chi sono veramente ma quaggiù sto a chiedere perdono se sono un uomo giusto ma sono giusto un uomo sono qui e vengo dentro a prenderti da solo disarmato innamorato e devi arrenderti se sono io e sono qui e resto qui a viverti per vivere da qualche parte a mettere le porte al vento per questo sono qui Anche il testo è di quelli che ti perforano l’anima,specialmente se hai poco più di vent’anni ed un miliardo di sogni sempre pronti a tornare alla mente. Sogni per i quali saresti disposto ad uccidere, sogni che comprendono una storia d’amore difficile, quale amore non lo è. Ad occhi chiusi ascolti, e immagini. Vedi te stesso spalancare una porta con baldanzoso furore, e lui, o lei, ti aspetta, stavolta non ci sono impegni o contrattempi che tengano. Lui che è la tua gioia ed il tuo dolore più grande. Apri gli occhi ed il sorriso è spuntato sul tuo viso, assieme alla fiducia di poter fare qualsiasi cosa, ti alzi, così come si alza la giovane donna seduta in quella stanza, e sai che non importa quanto ci vorrà o quali ostacoli ci saranno… l’amore è il motore che muove il mondo e non hai nessuna intenzione di lasciare che il motore si spenga. Vaghi sognando per un bel pò, convinto che ci sia solo quell’emozione nascosta nel testo,ma, quando la traccia gira ti trovi catapultato in un mondo diverso, Queste sono le magie di Claudio Baglioni, farti volare in mille mondi ed in mille emozioni diverse in un solo cd, raccontare la vita ed i sogni, ma anche i dolori, storie diverse e di tutti i giorni che hanno in se un pezzetto di verità innegabile. Grazie Claudio.. perchè tutti i mondi che fin ora ho visitato sono sempre stati bellissimi… non sempre gioiosi..ma comunque stupendi… Diletta. 217. patrizia ha scritto: 12 Novembre, 2006 19:17 Mia sorella mi guardava stupita ed anche un pò scocciata mentre con le cuffie in testa cantavo con tutta me stessa le tue canzoni sorridendo o piangendo a seconda di cosa passava nel mio cuore ;avevo 11 anni ed oggi a 43..continuo ad essere vicino al tuo cuore ..ed a ritrovarmi nella tua poesia.avvolta nelle note della tua musica. Hai accompagnato i miei baci ,le mie lacrime ,i miei sorrisi hai sostenuto la forza del mio amore,e la Camilla oggi è una ragazza di 14 anni…a cui dico e mi dico.. .. Avrai Grazie Claudio,poeta della verità delle anime che solo così si ritrovano e si ascoltano e vibrano all’unisono,Grazie . tu quando apri il tuo cuore ,ci doni ,disco dopo disco la possibilità di essere qui, sentire che la vita è adesso,attraversare la vie dei colori,sentirci acqua nell’acqua,sentendo anche il male di me,io continuo a sperare che strada facendo ci sia un gancio in mezzo al cielo e sentire che la strada mi fa battere il cuore perchè domani sia migliore per tutti..con tutto l’amore che posso per sentirmi forse dire da un piccolo grande amore..mai più come te Grazie Claudio, tienimi con te fa che si avveri il sogno Un abbraccio dal cuore patrizia 218. Luigi ha scritto: 12 Novembre, 2006 18:28 PRIMO TEMPO _________________ -Interno sera. Lentamente la telecamera dal basso scivola verso l’alto. Un paio di anfibi, poi due gambe arrotolate nella stoffa di flanella marrone, un cinturone, una giubba, un distintivo di reparto….un profilo dolce di giovane uomo, due occhi chiari persi all’orizzonte. -Stacco Il vetro spesso di una garitta militare, la pioggia che batte, il vento che fischia in sottofondo. -Musica e duro’ un mese finche’ un mattino venne il postino CARTOLINA ROSA … stazione Termini parenti ed amici saluti e baci … lei sola da una parte … e dirle solo qualche scemenza “torno in licenza” “dai che perdi il treno …” “dai che perdi il treno …” “dai che perdi il treno …” “dai che perdi il treno …” “dai che perdi il treno …” “dai che perdi il treno …” “dai che perdi il treno …” “dai che perdi il treno …” “dai che perdi il treno …” -Esterno sera La telecamera riprende dal basso verso l’alto gli strumenti analogici di un’auto illuminati da una luce giallastra antica, fino ad arrivare al parabrezza dal quale si vede la strada che scorre via. -Stacco Lo stesso profilo giovane alla guida, due occhi assonnati, in essi la malinconia: -Musica Cosa ho fatto nella testa una musica che mi far diventar matto una macchina prima per poco non mi ha messo sotto l’avesse fatto almeno finiva tutto… Torno a casa e rivedo in un attimo un bar una strada una chiesa ma che bella sorpresa mi hai fatto e chissà quale scusa hai trovato tu… ma che cosa è cambiato… ma dov’è che hai buttato il mio amore e non so se sia meglio sparire e non so se dar retta al mio orgoglio e non so se ora sbaglio ma… Io ti voglio quanto ti voglio e non posso fare a meno di te di ieri dei tuoi grandi occhi chiari… sei ancora quella che eri o no… “Ciao soldato” sulla porta mia madre felice mi ha già salutato non le ho neanche chiesto “stai bene?” davanti le sono passato… “Dio che sei diventato?” “Mamma lasciami stare da solo” “Ti preparo qualcosa avrai fame” “Non ho fame non ho proprio niente non voglio nessuno”… Io ti voglio quanto ti voglio e non me ne importa niente di ciò che hai fatto se ci sei stata a letto tanto il tempo aggiusta tutto… Io ti odio ti odio ti odio… ma perché sei tanto bella ti odio… perché non scompari perché non ti uccidi… e perché ti voglio tanto io… -Esterno sera La stessa auto, in essa la telecamera impressiona i volti giovani degli occupanti tra i quali quel volto giovane dal quale è scomparsa la tristezza e la malinconia. I giovani presenti ridono e scherzano, i loro sorrisi si fondono con gesti spensierati e irrazionali. Carezze e baci, goffi stupidi e sorrisi impacciati. -Stacco L’auto è ferma in riva la mare. -Stacco All’interno Le coppie ricercano la solitudine scomparendo tra la finta pelle scura dei sedili ormai consumati. -Musica Quella sua maglietta fina tanto stretta al punto che mi immaginavo tutto e quell’ aria da bambina che non glielo detto mai ma io ci andavo matto e chiare sere d’ estate il mare i giochi e le fate e la paura e la voglia di essere nudi un bacio a labbra salate il fuoco quattro risate e far l’ amore giù al faro… ti amo davvero ti amo lo giuro…ti amo ti amo davvero! E lei lei mi guardava con sospetto poi mi sorrideva e mi teneva stretto stretto ed io io non ho mai capito niente visto che ora mai non me lo levo dalla mente che lei lei era un piccolo grande amore solo un piccolo grande amore niente più di questo niente più! mi manca da morire quel suo piccolo grande amore adesso che saprei cosa dire adesso che saprei cosa fare adesso che voglio un piccolo grande amore Quella camminata strana pure in mezzo a chissacche l’ avrei riconosciuta mi diceva “sei una frana” ma io questa cosa qui mica l’ ho mai creduta e lunghe corse affannate incontro a stelle cadute e mani sempre più ansiose di cose proibite e le canzoni stonate urlate al cielo lassù “chi arriva prima a quel muro…” non sono sicuro se ti amo davvero non sono…non sono sicuro… E lei tutto ad un tratto non parlava ma le si leggeva chiaro in faccia che soffriva ed io io non lo so quant’ e’ che ha pianto solamente adesso me ne sto rendendo conto che lei lei era un piccolo grande amore solo un piccolo grande amore niente più di questo niente più mi manca da morire quel suo piccolo grande amore adesso che saprei cosa dire adesso che che saprei cosa fare adesso che voglio un piccolo grande amore… -Stacco La serata è andata le giovani sono ormai a casa, i due giovani inebriati dalle emozioni si rilassano guardando dai vetri dell’auto, il giallo scuro dei lampioni, la pioggia, le luci blu di un’auto della polizia, la strada che corre costeggiando una ferrovia….. -Musica notti di nessuno notti sfrigolanti di lampioni notti raggomitolate sui termosifoni notti di telefonate a letto notti di tivu’ private occhi naufraghi di gatti su un tetto notti per star su notti in macchina a parlare il vetro basso per fumare notti di canzoni vecchie ancora buone da cantare notti buie come un forno notti insonni prima di un gran giorno notti dure d’illusioni lunghe scure di caffe’ notti di treni frettolosi che attraversano stazioni e scuotono valigie e cuori notti di case illuminate di parole grosse e di rumori notti uscite da una festa notti con i bigodini in testa notti e nuvole piu’ grandi del cielo e il gelo di un autogrill e se stanotte tu mi fossi accanto stanotte che ti voglio e non sai quanto e se potessi fare in modo che roma non fosse lontana per te tu che sei stata e sarai tra le persone piu’ mie tu che mi stai nei quattro angoli del cuore ridammi in queste mani senza amore l’amore delle mani tue notti assonnate di lancette che sbucciano i minuti e pioggia dietro i vetri e cordicelle notti di alberi fioriti di nuovi nidi e nuove stelle notti di un antifurto disperato notti volanti di polizia notti di un amore disgraziato notti senza compagnia notti di strade spalancate di vento notti e gia’ ne avro’ contate cento notti e quante notti amare ad aspettare te -Interno sera Un divano in una stanzetta illuminata dalla luce blu di una TV. Su di esso sempre lui il giovane in compagnia della ragazza. -Stacco Su di una poltrona poco distante un volto d’uomo di mezza età severo e vigile, poco più distante una donna alle prese con un lavoro ad uncinetto. -Musica Tu dietro a un vetro guardi fuori Lungo il luccichio dei marciapiedi E la gente si è dissolta nella sera Tua madre altezza media sogni medi Che sbatte gli occhi da cammello E non si è rassegnata e neanche spera Un cespuglio di spini tuo fratello Che pensa sulle unghie delle dita Appitonato con un aria da bollito Tuo padre mani da operaio a vita Che ride e gli si spacca il viso Impallidito di tivù Tu fretta di vivere qualcosa E ogni cosa è già un ricordo liso E adesso la pubblicità Tu e le tue voglie imbottigliate Occhi come buchi della chiave E un’ansia indolenzita sotto neve bianca Tuo padre aspetta sempre qualche nave Funambolo sul filo del passato E cena insieme a una bistecca stanca Tuo fratello è un grammofono scassato Un fiume di pensieri in fuga Si specchia in un cucchiaio e fa una bocca storta Tua madre si rammenda qualche ruga E una domanda di dolcezza Che porta in tavola e va via Tu nascosta in fondo a un’amarezza A far finta che il mondo sia un bel posto E adesso la pubblicità Ma che giorno è è tutti i giorni Ed una sera ogni sera E questa sera come le altre Che si siede accanto E non c’è niente che ritorni Niente allegria e nessun cerino Per dare fuoco a tutto quanto Tu in quella schienuccia di uccellino Che s’incurva e si vedono gli affanni Dei tuoi domani e dei tuoi pochi anni Tuo padre che si strofina le mascelle Come impanate nella barba Una sigaretta in mezzo ai denti E lui ci parla intorno Tua madre che si sveglia a strappi E scuote tutta la polvere di un giorno Senza persone e novità Tuo fratello scemo che dà uno spintone Al tuo cuore rovesciato come tasche vuote E adesso la pubblicità Oggi è quasi un secolo di noia E che si fa domani e dopo E poi nei prossimi vent’anni Figli di speranze Per un attimo di gioia Nella città di antenne e cielo E luci grigie delle stanze E la notte cade come un velo A smorzare gli occhi ed i televisori E tu dietro a un vetro guardi fuori -Interno giorno La telecamera riprende l’interno di una stanzetta disordinata. In un letto, illuminato dalle prime luci del giorno lo stesso giovane. La sveglia che suona, una donna entra e porta al ragazzo una tazza di caffè. Il ragazzo apre gli occhi e sollevandosi poggia i piedi a terra. Egli ha l’aria stavolta, allunga le mani e dal comodino prende un pezzo di carta. La telecamera riprende il particolare, dal foglio si legge di una convocazione per un concorso ministeriale. -Musica Bentornato a questo sole nelle camere di tutto il mondo quando allaga letti e cuori che si girano per un secondo uno specchio che si invecchia mentre raschiano i sogni e il mento a ricominciar le strade e li coglie di fianco il vento e spalle strette vanno nelle vie e chi di luce come di candela camicie silenziose nel mattino che si spacca in due come una mela ombre di donne pigre s’aggiustano le calze e baciano rossetti s’affrettano alla vita inseguite da un mare di capelli e di tetti e tutti amore a dare indietro ieri per un altro cuore e un mucchi di pensieri e tutti in fila verso il vento del duemila e noi al centro di un frammento della vita sotto questo cielo muto una scena ferma che riprende e si affaccia alle finestre mentre tirano sospiri e tende e la gente si alza insieme come quando c’e’ un gol allo stadio e si accendono rumori e notizie fresche della radio quando gli uomini correndo stringono le giacche ed i polmoni ognuno e la sua storia in macchine di latta che si inseguono a milioni e le ragazze dei tram che scrivono messaggi dentro le bottiglie e in fondo ad un diario e sognano appese ai desideri e alle maniglie e tutti quanti a risalir dal fondo e andare avanti come se iniziasse il mondo e tutti accanto e ognuno un po’ da solo a dire quando si potra’ partire in volo e i ragazzi in giacche colorate ai gusti misti ribelli e un po’ svogliati vanno in classe come si entra dai dentisti gli innamorati pazzi che vivono il piu’ bello degli amori gli occhi traboccanti cantano piu’ forte dei motori e tutti adesso in contro a un sogno che non e’ lo stesso ma ne abbiamo gia’ bisogno e tutti ci guardiamo intorno e ci chiediamo se se questo e’ un nuovo giorno o un giorno nuovo un giorno nuovo nuovo un giorno nuovo SECONDO TEMPO _____________ -Esterno sera La telecamera sorprende in un auto due coppie di giovani, il tempo è diverso l’auto è più moderna, strumenti analogici dal colore verde atmosfera sostituiscono quelli antichi e giallognoli del tempo andato. -Stacco La mano del giovane oggi più maturo inserisce nello stereo dell’auto una musicassetta: -Luigi: Ehi ragazzi ascoltate: -MUSICA l’uomo che corre l’ora del gallo polmoni che gonfiano le costole di un’aria di metallo e gomiti di treno sarà più mulo o cavallo i piedi si spaccano di collera martelli sul terreno lasciai per sempre a questo braccio destro un portafortuna d’acqua incandescente feci l’amore il primo insieme a una senza guardarla mai né dire niente vidi il diavolo più volte in faccia misi i guantoni e scaricai giù botte guidai fischiando sulle gomme a caccia del mio Brigante di Strada bianco nella notte dagli il via falla scorrere la pazzia dentro me che mi grida o la corsa o la vita dagli il via dagli libertà che non sia mai più qua dove fugge e va dove non fu mai dagli il via a questo uomo che va. l’uomo in cerca del suo destino polpacci si tendono più solidi di ruote di mulino e grandine di cuore in un diluvio assassino ricade giù e srotola le vertebre cingoli di trattore mi ubriacai di una città polacca e vodka e vento e non sarei tornato rubai e costò una mano e uno spavento bruciai una macchina e il mio passato fui tra luoghi santi e spogliarelli portati un jet nei corridoi dei cieli sorpresi donne a sciogliersi i capelli come poterne sapere odori e gli altri peli dagli il via fagli prendere la sua scia che non c’è solitudine quando si è soli dagli il via dagli libertà che non sia mai più qua dove fugge e va dove non fu mai dagli il via a questo uomo che sa l’amore e ama meno che sa il dolore che si dà pioggia e veleno e sempre va e muore dagli il via dagli libertà che non sia mai più qua dagli il via dagli libertà che non sia mai più qua dagli il via dagli libertà a quest’uomo che va -Domenico: No….dai è uscito? E’proprio lui? -Luigi: Si è proprio lui! -Domenico: Era ora! Troppo bello! -Stacco La telecamera riprende le ragazze che insieme ai due ragazzi festeggiano l’evento dell’uscita del nuovo disco. -Esterno giorno Interno di un palasport, la musica che rimbomba il giovane Luigi in compagnia di altri amici canta e balla sulle note dell’idolo. -Interno giorno Clinica di ospedale, rimori di apparecchi elettromedicali scandiscono il tempo che non passa mai. Luigi fermo immobile appoggiato ad un muro fuma stravolto. Il rumore di una porta che si apre toglie fine a quel silenzio cadenzato. -Stacco Una infermiera di mezza età esce sorridente con un fagottino di lana azzurra tra le braccia. Si avvicina con passo spedito al giovane e guardandolo negli occhi gli mostra un bimbo che piange a squarciagola. -Musica Avrai sorrisi sul tuo viso come ad agosto grilli e stelle storie fotografate dentro un album rilegato in pelle tuoni d’aerei supersonici che fanno alzar la testa e il buio all’alba che si fa d’argento alla finestra avrai un telefono vicino che vuol dire gia’ aspettare schiuma di cavalloni pazzi che s’inseguono nel mare e pantaloni bianchi da tirare fuori che e’ gia’ estate un treno per l’America senza fermate avrai due lacrime piu’ dolci da seccare un sole che si uccide e pescatori di telline e neve di montagne e pioggia di colline avrai un legnetto di cremino da succhiare avrai una donna acerba e un giovane dolore viali di foglie in fiamme ad incendiarti il cuore avrai una sedia per posarti ore vuote come uova di cioccolato ed un amico che ti avra’ deluso tradito ingannato avrai avrai avrai il tuo tempo per andar lontano camminerai dimenticando ti fermerai sognando avrai avrai avrai la stessa mia triste speranza e sentirai di non avere amato mai abbastanza se amore amore avrai avrai parole nuove da cercare quando viene sera e cento ponti da passare e far suonare la ringhiera la prima sigaretta che ti fuma in bocca un po’ di tosse Natale di agrifoglio e candeline rosse avrai un lavoro da sudare mattini fradici di brividi e rugiada giochi elettronici e sassi per la strada avrai ricordi di ombrelli e chiavi da scordare avrai carezze per parlare con i cani e sara’ sempre di domenica domani e avrai discorsi chiusi dentro mani che frugano le tasche della vita ed una radio per sentire che la guerra e’ finita avrai avrai avrai il tuo tempo per andar lontano camminerai dimenticando ti fermerai sognando avrai avrai avrai la stessa mia triste speranza e sentirai di non avere amato mai abbastanza se amore amore amore avrai -Esterno giorno La telecamera viaggia tra le file di loculi di un cimitero. Cipressi e uccelli silenziosi in volo fanno da cornice riuscendo persino a donare colore ad un ambiente destinato a ben altre definizioni. -Stacco Il giovane Luigi è fermo immobile davanti ad un loculo sul quale si scorge una fotografia di un uomo che tanto gli assomiglia. Il volto di Luigi si rifrange nel lucido di quella fotografia. -Musica Anche chi dorme in un angolo pulcioso coperto dai giornali le mani a cuscino ha avuto un letto bianco da scalare e un filo di luce accesa dalla stanza accanto due piedi svelti e ballerini a dare calci al mare nell’ultima estate da bambino piccole giostre con tanta luce e poca gente e un giro soltanto… Anche questi altri strangolati da cravatte che dentro la ventiquattrore portano la guerra sono tornati con la cartella in braccio al vento che spazza via le foglie del primo giorno di scuola raggi di sole che allungavano i colori sugli ultimi giochi tra i montarozzi di terra e al davanzale di una casa senza balconi due dita a pistola… Anche quei pazzi che hanno sparato alle persone bucandole come biglietti da annullare hanno pensato che i morti li coprissero perché non prendessero freddo e il sonno fosse lieve hanno guardato l’areoplano e poi l’imboccano e son rimasti così senza inghiottire né sputare su una stradina e quattro case in una palla di vetro che a girarla viene giù la neve… Anche questi cristi caduti giù senza nome e senza croci son stati marinai dietro gli occhiali storti e tristi sulle barchette coi gusci delle noci e dove sono i giorni di domani le caramelle ciucciate nelle mani di tutti gli uomini persi dal mondo… di tutti i cuori dispersi nel mondo… Quelli che comprano la vita degli altri vendendogli bustine e la peggiore delle vite hanno scambiato figurine e segreti con uno più grande ma prima doveva giurare teste crollate nel sedile di dietro sulle vie lunghe e clacksonanti del ritorno dalle gite un po’ di febbre nei capelli ed una maglia che non vuole passare… E i disperati che seminano bombe tra poveri corpi come fossero vuoti a perdere come se fossero pupazzi seduti sui calcagni han rovesciato sassi e un mondo di formiche che scappava le voci aspre delle madri che li chiamavano sotto un quadrato di stelle dentro i cortili dei palazzi e la famiglia a comprare il cappotto nuovo e tutti intorno a dire come gli stava… Anche questi occhi fame di nascere per morir di fame si son passati un dito di saliva sui ginocchi e tutti dietro a un pallone in uno sciame leggeri come stracci e dove fanno a botte dov’è un papà che caccia via la notte di tutti gli uomini persi dal mondo… di tutti i cuori dispersi nel mondo… Di tutti gli uomini persi dal mondo… di tutti i cuori dispersi nel mondo -Interno sera La telecamera riprende una scrivania nel dettaglio una ceneriera, in essa poggiata una sigaretta, il fumo risucchiato dal fascio di luce di una lampada. -Stacco Luigi ormai uomo sembra stravolto. La mano appoggiata su una fronte già più invecchiata, ormai qualche capello bianco ha fatto la sua comparsa. -Stacco Una donna sdraiata nel letto piange. -Musica: fammi andar via liberami da questa prigionia fammi andar via risparmiami un’altra litania non serve a niente dire che mi ami ma tanto chi ci sente se per noi si parleranno d’ora in poi i legami un minuto di raccoglimento oggi si e’ spento un sogno conti fino a cento e torni a vivere perche’ hai bisogno e se andrai lontano fa’ che non sia troppo fuori mano o trova un posto irraggiungibile e calera’ la fine in questo cine senza schermo io e te come in un fermo immagine attori e spettatori chiama la polizia che ho appena fatto fuori la tua bella allegria per risparmiarle ancora dei dolori non la potevo piu’ soffrire e non dovra’ soffrire piu’ ci amammo alla follia poi siamo rinsaviti da quella malattia di noi guariti da quel fottuto medico del tempo al crocevia di una via crucis via la croce e cosi’ sia fammi andar via aiutami in questa eutanasia non ci ameremo piu’ qui ma attraverso cio’ che in altri giorni avremo perso e nei ritorni della gelosia ce lo divideremo quel che pagheremo al boia per crepare poi di noia o nostalgia ma che sia morte e mai ferita quando tu chiederai i baci e un’altra vita agli uomini usurai diglielo che tra noi non e’ finita che ti ho fregato tutto che sei in lutto che sei roba mia l’avrebbero chiamato poi il nostro numeretto e tocca pure a noi noi dentro il sacchetto di questa sporca tombola del mondo che vuoi che sia sia che sia si’ sia che sia no lascia che sia cosi’ poi sia poesia fammi andar via perdonati questa vigliaccheria fammi andar via fallo per me fammi andar via da te -Interno giorno La telecamere riprendono lo scacchiere ordinato delle tavole di un ristorante. Seduti ad uno di essi la coppia. -Musica non e’ niente e tutto sta in quel niente e tutto sembra uguale a sempre intanto i due li’ accanto sono quasi al conto lui non parla tanto e spiega come un maschio alla deriva con il raschio che gli annega giu’ nella saliva lei ha un’aria persa da uscita di scuola e ogni tanto si versa una mezza parola lui si sofferma a guardare l’orario ma la vita ferma su un altro binario cuore e amore qui non fanno rima non e’ come un quiz e quella giusta e’ l’ultima risposta non la prima lei che fa una faccia apposta e sbraccia nella luce brutta che si butta sul vestito che la tocca tutta lui con la ruga di quando e’ un po’ tardi la linea di fuga di tutti i suoi sguardi lei e’ gia’ quell’altra che ha la stessa voce ma un po’ meno scaltra e un po’ piu’ feroce lui vede se’ dentro un riflesso lei che non c’e’ sempre piu’ spesso ma che cosa e’ mai e’ splendore per pochi angeli e’ dolore per tanti diavoli e’ per gli uomini e’ amore specchio degli dei che a sorprendersi li da’ i brividi fino a prendersi graffi e lividi ed arrendersi come quei due e sono aghi di pino al vento che ha soffiato su un momento per buttarli li’vicino e illuderli di aver volato lui ha un sorriso piu’ smagliato e si specchia e taglia strade di tovaglia e quella storia vecchia che gia’ impaglia lei che s’appoggia e si riempie il seno e su guance di pioggia occhi d’arcobaleno lui l’accarezza col dorso di una mano e quanta bellezza che cade lontano lei a mento in su e un lato solo lui a testa in giu’ caduto in volo ma che cosa e’ mai e’un rumore di quanti battiti e’ un rancore di troppi fremiti e per tutti e’ l’amore favola da eroi che pretendersi li’ e’ da stupidi per nascondersi poi da pavidi e perdersi come quei due non e’ niente e tutto sta in quel niente e tutto sembra come sempre non e’ niente e intanto i due li’ accanto sono al conto ma che cosa e’ mai e’ il bagliore di alcuni attimi e’ l’errore di mille secoli e per sempre è l’amore amore e muore prima o poi con lo svendersi il cuore e l’anima con lo spendersi ogni lacrima e rendersi conto che siamo noi quei due. -Esterno giorno Quartiere periferico, bimbi in strada, auto disordinate che sfrecciano senza regole. Un auto arriva. -Stacco Luigi bussa ad un citofono -Voce Bambino Papà scendo subito! -Stacco Interno dell’auto con Luigi e il bambino. La telecamera riprende Luigi che in quel preciso istante guarda il bambino intento invece ad osservare la strada. -Musica quando anch’io l’ho avuta quell’età in cui si pensa di poter cambiare il mondo sarei passato pure dentro l’anima perché domani avesse un cielo più profondo e un figlio ama sempre un padre ma lo fa mentre lo giudica e quasi mai perdona finché gli scopre il segno dì una lacrima e per la prima volta vede una persona e dentro un po’ di un altro uomo la mia strada ancora corre e va ma mai lontano quanto l’immaginazione e se non ho volato come un’aquila provo ad alzarmi ancora come un aquilone per andar via e senza andare via ma ti giuro che io sarò qualcuno e griderò al futuro il vento che c’è in me com’è vero che c’è più tra zero e uno che non tra uno e cento e uno è quello che cammina sulla luna sa rovesciare un trono regala la fortuna fa ammutolire il tuono sa essere un grand’uomo figlio mio la vita è questa qua è più una lotta che una danza in cui girare ma non fermarti mai perché la musica non è mai un’isola la musica è il mare che fa andar via e che fa stare via ma ti giuro che io sarò qualcuno e griderò al futuro il vento che c’è in me com’è vero che c’è più tra zero e uno che non tra uno e cento e uno è quello che ai carri chiude il passo fa stramazzare il fiato la morte porta a spasso e io chi sono stato per essere un grand’uomo la fantasia è dove non c’è l’ipocrisia della realtà e quel che dai di te mai niente te lo porterà più via la poesia è come un’idea non cerca verità la crea e se non credi sempre in me fa’ che io creda sempre in te e ti giuro che tu sarai qualcuno e griderai al futuro il vento che c’è in te com’è vero che c’è più tra zero e uno che non tra uno e cento e uno è quello che sa vendersi la pelle fa impallidire il fato s’illumina di stelle e se io non sono stato allora cerca tu di essere un grand’uomo -Esterno giorno La telecamera fa capolino tra le barche capovolte dal quale si scorge il mare impetuoso delle giornate invernali. Nella solitudine di una spiaggia Luigi è li in riva al mare incappottato a coprirsi dal vento che inesorabile sbatte cose e cuore. Gli occhi persi, il vuoto di una vita che si colma di azzurro e di grigio, il silenzio delle parole viene sostituito dalle urla di gabbiani e del mare che sembra suggerire qualcosa. -Musica nervi lisci di cavalli a sfaticare sere a calmarci di sudore in fiaccole di gelo inutilità di foglie stupide e leggere nubi di bucato sugli stenditoi del cielo come è duro essere nuovi avere un’altra storia io ti amai con noncuranza senza mai uno scopo i ricordi sono acqua e l’acqua è memoria il dolore è sforzo e vino uccide il giorno dopo vento di girandole in mezzo alle immondizie mi fa freddo così tanto da cercarti adesso e ad un certo punto andare e non dar più notizie solo in compagnia di se e chiedere il permesso per essere te stesso mai non odiarmi mai se mi allontanai perché potessi appartenerti mai non ti ho vissuto mai e ti rinunciai già rassegnato a non saperti quanti addii che immaginai facchini e treni a sbuffare intorno e tavoli di avanzi in un viavai di camerieri un fiammingo sole sta per inchiodare il giorno rondini croci d’autunno infilano pensieri guizzi in occhi di cavalli laghi nero fondo anime di ombre nell’attesa delle stalle è un’immensa sala in cui aspettiamo questo mondo il futuro è qui davanti o già dietro le spalle chiuderò la porta a far star bene la tua assenza ci sarà fedele sempre il cane del rimorso i cavalli origliano quest’aria di impazienza a metà della speranza io cambiai percorso e poi non ho più corso mai non odiarmi mai io mi allontanai perché potessi raccontarti mai non ti ho vissuto mai e ti rinunciai già rassegnato a ripensarti sudai di sud di vento diventai e andai con la voce andai coi capelli andai lungo sentieri di tornadi e andai con il cuore andai fino a che trovai la piana dei cavalli bradi scalpitai scartai m’impennai scalciai galoppai saltai m’involai a. FINE _____ 219. Andrea ha scritto: 12 Novembre, 2006 18:07 “E’ domenica mattina si è svegliato già il mercato …” iniziava in questo modo la mia Domenica Mattina, quando la mamma veniva a svegliarci e mia sorella metteva il suo disco preferito di Baglioni. Con queste note la fantasia colorava una giornata comune in una splendida giornata “Porta Portese, Porta Portese, Porta Portese cosa avrai di più?…”. Dopo aver aperto le finestre ed inizziato le pulizie del mattino con quel profumo pungente di polvere ed umidità magari mischiate ad un pallido sole autunnale, le stanze risuonavano “Fiore de sale l’amore fa penà ma nun se mòre…” 220. alessia 73 ha scritto: 12 Novembre, 2006 18:04 già sapevo che il quantitativo di lettere sarebbe stato immenso, ma tanto a livorno io ci sarò anche se non gratis, e non solo, mi troverai a firenze e a roma quattro giorni prima di natale… contento!! da venti anni sei una tappa fissa almeno 2-3 volte negli anni dei tuoi concerti, il meglio, naturalmente roma olimpico, ti ricorda qualcosa? impossibile definire le canzoni più belle sarebbe un insulto alle altre ogni camzone è legata ad un periodo della vita è come un profumo quando lo risenti lo associ ad una persona o un evento, così le tue canzoni. ti posso dire che la canzone che mi fa immaginare chiaramente la scena , per come la descrivi, e ti sembra di viver quella scena è QUEI DUE,; quella che mi fa commuover di più è LAMPADA OSDRAM;quella che mi fa rider di più è SERENATA IN SOL; quella che mi emoziona di più PIANISSIMO;quella che ultimamente sta segnando la mia storia d’amore è 1000 GIORNI DI TE E DI ME visto che dopo una separazione ho ritrovato l’amore che si è dichiarato sull’altare della patria con queste parole: “sai che io e te facciam invidia al mondo, come dice Baglioni” senza saper nulla della mia passione baglionara e da uno che ascolta U2 e oasis è tanta roba.ti mando un bacio grande e ti darò carica durante tutti i concerti. bacissimi alessia 73 221. serena ha scritto: 12 Novembre, 2006 17:47 Era il peiodo in cui uscì l’album “io sono qui”, periodo difficile per me,quanto intenso di emozioni contrastanti tra loro, che lasciano il segno. La mia prima vera storia d’amore si stava concludendo, con tutto il dolore che solo a 20 anni si può provare quando ci si innamora davvero e nonostante il sentimento fortissimo che ci tiene legati, è più grande la consapevolezza che ci stiamo affondando. …..”non serve a niente dire che mi ami, ma tanto chi ci sente..” ….”conti fino a 100 e torni a vivere….” Ore e ore in auto, a casa, ovunque, ad ascoltare, attraverso quella canzone, noi stessi. A dirci, attraverso quella canzone, esattamente quello che provavamo ma che non riuscivamo a dirci con parole nostre. Ecco cosa sei riuscito a fare, dolcissimo Claudio,semplicemente con la canzone “Fammi andar via..” Dopo circa 10 anni, quel ragazzo ribelle e agitato che mi aveva fatto soffrire, ha dichirato al mondo intero che mi voleva “dentro questa vita” accanto a lui: era il 29 agosto del 2004 e il regalo più bello che potesse farmi me l’ha fatto dedicandomi ” Tienimi con te”, il giorno del nostro matrimonio. E ancora oggi, quando ascoltiamo le tue canzoni, proviamo le stesse emozioni dei primi giorni…sarà anche merito tuo?! Io credo proprio di sì. In bocca al lupo per i tuoi concerti, ci vediamo sicuramente il 25 a Livorno oppure chissà….Un abbraccio grande. Serena 222. Silvia ha scritto: 12 Novembre, 2006 16:56 Un abbraccio di note e parole.Culla i ricordi e sorride al presente pronto a partire per questo nuovo viaggio. Un viaggio da condividere insieme ad altre emozioni che suoneranno con noi. Ogni canzone si trasformera’ in un grande girotondo che abbraccera’ il nostro paese, un passaggio di note ad annullare distanze percorrendo strade osservando paesaggi sconosciuti, cieli stellati e lune piene ad illuminare i nostri ritorni…. e danzando attraverso un cellulare portera’ una buona notte a tempo di musica anche negli angoli piu’ lontani, attraversera’ il mare e incantera’ le isole. E poi ogni sera, quando anche l’ultima nota cessera’ di vibrare lasciando spazio ad un po’ di nostalgia…lanceremo uno sguardo a quella luna che tu canti per noi….sara’ lei a sussurrarci “se anche tu vedi la stessa luna non siamo poi cosi’ lontani”…. e quell’abbraccio di note e parole sara’ pronto di nuovo a girare nel nostro lettore, continuera’ a cullare i nostri ricordi, in attesa di un nuovo domani e un nuovo viaggio insieme. Tutto questo, e’ una canzone. SilviaM. 223. Enrica ha scritto: 12 Novembre, 2006 16:50 Claudio, ho letto i commenti già arrivati a “Il Tirreno”, un po’ per evitare ripetizioni ed un po’ per curiosità… Mi sono commossa, commossa per frasi che avrei scritto anch’io e che provo anch’io e per l’amore per te che traspare da ogni parola. Hai scritto ” e una canzone e neanche questa potrà mai cambiar la vita…” e più recentemente “una canzone non è niente, è un odore, una bugia, soffia al cuore della gente mentre prova a volar via…”. Che dirti più di ciò che già sai, sei con me da tutta la vita, sei parte di me. Ed anch’io nei momenti più difficili cerco di “non buttarmi via” e non “lascio andare un giorno per ritrovar me stessa figlia di un cielo così bello perchè la vita è adesso”….E non smetterò mai di saltare sulla vita, di vivere la vita e di sognare la vita anche grazie a te. La musica è il vero unico linguaggio universale e “se anche tu suoni lo stesso accordo non siamo poi così lontani”…Ho usato parole tue perchè come poeta riesci ad descrivere ciò che tutti proviamo ma non riusciamo ad esprimere… “Te lo dico pianissimo il mio piccolo ciao”…(queste non sono parole tue ma è questa la canzone che in questo momento mi accompagna “nel lungo viaggio della vita”)….Tienimi con te, Enrica 224. Marina ha scritto: 12 Novembre, 2006 16:15 Era il lontano 1978 quando ascoltavo quel meraviglioso LP “E tu come stai?”. Ed era sempre in quel periodo, che frequentavo l’istituto tecnico per geometri della mia città. Purtroppo era quel periodo, anche quando ebbi la mia prima delusione d’amore, ebbene si, ero stata lasciata dal mio ragazzo … naturalmente per un’altra! Ero talmente innamorata (o per lo meno, in quel momento mi sembrava di esserlo) che non facevo altro che scrivere il testo di “Ti amo ancora” sul banco di scuola. Era diventata una gara con la bidella, lei tutti i giorni puliva il banco cancellando tutto ed io puntualmente riscrivevo il testo. Siamo andate avanti in questo modo per diversi giorni, poi penso di averla sfinita, così il mio “TI AMO ANCORA” è rimasto scritto sul banco fino alla fine dell’anno scolastico, e devo dire che mi ha pure portato fortuna, perché quel ragazzo è tornato da me. Naturalmente questa è solo una delle tue canzoni che mi hanno fatto compagnia in tutti questi anni, i tuoi capolavori mi sono sempre accanto! Grazie Claudio ϑper tutte le emozioni che mi regali… non smettere di trasmettere Marina (dal cuore della romagna) 225. barbara ha scritto: 12 Novembre, 2006 16:09 Raccontare Claudio, raccontare le emozioni che lui riesce a dare è quasi impossibile. Io non sono brava con le parole, ma Claudio non è semplicemente un cantastorie(come lo definiscono) o almeno non è solo quello: è uno che riesce a dare l’anima, che riesce a cogliere l’essenza delle cose, che è capace di raccontare i sentimenti (frasi banali, scontate, magari dette e ridette, ma vere). Ha un dono, Claudio, innato e geniale al tempo stesso, e in più la grandissima capacità di mettere in armonia parole e musica. Ecco Claudio è anche un poeta che sa emozionare e meravigliare, parlando semplicemente delle “cose” della vita - quella vita che prima o poi appartiene a tutti. Ti mette a nudo,Claudio, ti fa guardare dentro e ti fa vivere la vita con la consapevolezza di non essere sola. Sono Barbara, ho 34 anni il primo disco che ho comprato si intitola “Alè-oh-oh” nel 1982: avevo 10 anni. Da allora non ho mai smesso di seguirlo, anno dopo anno sono cresciuta con lui, lo ho conosciuto attraverso le sue parole, l’ho fatto conoscere a mio marito e ai miei figli. Non c’è una sola canzone (anche se alcune hanno segnato i miei ricordi e i momenti più di altre), c’è un pezzo della mia vita in ognuna di esse. Mio figlio di 7 anni adora “quei due”, mia figlia di 6 va matta per “amore bello”, “strada facendo” e “serenata in sol” le conoscono a memoria. Mio marito è legato ai tuoi “vecchi” successi ma, adesso ama “mille giorni di te e di me” e “mai più come te”. Quindi, come puoi vedere, ho mille e più motivi per sentirmi legata a te, tu hai sottolineato con le tue canzoni gran parte della mia vita ed è per questo che ti considero un grandissimo compagno di viaggio. Grazie! 226. michela ha scritto: 12 Novembre, 2006 15:57 Questa è la storia di un grande amore, un sentimento che va oltre il puro istinto biologico, oltre il semplice voler bene. E’ entrato nella mia vita per non uscirne mai più la notte del cinque dicembre del 2002 dopo trentasei ore di travaglio che si sono concluse in taglio cesareo. dicono i buddisti che ogni bambino sceglie la sua mamma prima di nascere. Lorenzo ha scelto me ed io lo amo come non ho mai amto nessuno in vita mia. Mi ritrovo spesso in lacrime di commozione quando ripenso ai suoi occhini socchiusi la prima volta che l’ho visto, era tutto rannicchiato ed era mio ed io in quel momento ho scoperto cos’è veramente la felicità. Intanto nella sala parto dell’ospedale di Pescia riecheggiavano forti fuori e dentro di me le parole di una tua canzone: “E adesso non ci sei che tu soltanto tu e sempre tu che stai scoppiando dentro al cuore mio..Ed io che cosa mai farei se adesso non ci fossi tu ad inventare questo amore” mamma innamorata 227. barbara ha scritto: 12 Novembre, 2006 15:37 Raccontare Claudio, raccontare le emozioni che lui riesce a dare è quasi impossibile. Io non sono brava con le parole, ma Claudio non è semplicemente un cantastorie (come lo definiscono) o almeno non è solo quello: è uno che riesce a dare l’anima, che riesce a cogliere l’essenza delle cose, che è capace di raccontare e di trasmettere i sentimenti (frasi banali, scontate dette e ridette) ma questa è la verità. E’ un poeta, Claudio, con il grandissimo dono e la capacità di mettere in armonia parole e musica, parlando semplicemente di ciò che ha vissuto - e che in verità tutti viviamo. Sono Barbara, ho 34 anni e il primo disco che ho comprato si intitola “Ale-oh-oh” nel 1982, avevo 10 anni, da allora non ho mai smesso di seguirlo, anno dopo anno sono cresciuta con lui, lo ho “conosciuto” attraverso le sue parole, l’ho fatto conoscere a mio marito e adesso persino ai miei figli. In realtà non esiste una sola canzone (anche se alcune hanno segnato i miei ricordi e i momenti più di altre) c’è un pezzo della mia vita in ognuna di esse; mio figlio di 7 anni adora “Quei due”, mia figlia va matta per “amore bello”, “strada facendo” e “serenata in sol”, mio marito invece predilige i “vecchi” successi e le nuove “mille giorni di te e di me” e “mai più come te”. Quindi ho mille e più motivi per sentirmi legata a lui e considerarlo un grande compagno di viaggio, che 228. cristina ha scritto: 12 Novembre, 2006 15:21 Ciao Claudio, mi chiamo Cristina e avevo 15 anni quando tu entrasti nella mia vita,perchè mi fidanzai con un ragazzo che ti adorava e ascoltava le tue canzoni e portava i capelli come te…Una sera mi portò ad un tuo concerto a Viareggio,era il mio primo concerto con il mio primo grande amore,dire che ero emozionata è poco…non avevo mai visto tanta gente tutta insieme…quando le luci si spensero e la musica si diffuse nell’aria, c’eravamo solo noi e tu che cantavi: La vita è adesso nei pomeriggi appena freschi che ti viene sonno….Bellissimo! Fantastico!!Sai quel ragazzo era speciale,perchè sono passati 23 anni e stiamo ancora insieme…..Grazie per avere scritto il contorno musicale della nostra storia!!Grazie,perchè adesso è la vita!! Cristina 229. ARIANNA ha scritto: 12 Novembre, 2006 15:09 ciao Claudio ,sono Arianna di Trieste ,e qua posso raccontare uno dei miei tanti momenti con le tue canzoni. E…inizio dall’inzio …solito pomeriggio in un locale che ci ritrovavamo …alla radio E TU COME STAI …e li ci stava una ragazza che come me la cantava a memoria,era l’inverno del 1978 ,ci mettiamo a parlare e dicendo che eri (già allora) il nostro cantante preferito e che magari a dormire per terra avremmo voluto vedere un tuo concerto…passa qualche mese e…sul quotidiano appare una scritta magica! noi leggendo questo articolo eravamo pazze di gioia e decidemmo che non ci saresti scappato….Primo concerto 13 febbraio a Udine ….siamo arrivate in tre …alle tre…ehehhe Patrizia Rita ed io….posteggiamo e sarà la fortuna sarà il caso li vicino arriva una macchina e…..indovina chi scende….una bella ragazza bionda e un ragazzo magro pieno di capelli,,,,,non è possibile pensiamo noi…e invece chi è ….sei tu Claudio con un grande sorriso ci vieni incontro dicendo….ma state già qua per me…..siete matte il concerto inizia alle 21…e noi per te questo ed altro Claudio. Con noi le copie del tuo ultimo LP ,che ci autografi che emozione un bacio e devi scappare per le prove….un sorriso e una mano che ci fa a dopo…..e il mio dopo è ancora qua…quando posso ti vengo a vedere , e ogni concerto è come il mio primo concerto ! Sempre grande emozione e tanti ricordi. grazie Claudio dopo 30 anni sono ancora tutta qui! p.s. a marzo so che sarai a Trieste che dici festeggiamo i nostri 27 anni di incontri ? magari beviamo un caffè…oppure un thè? (senza h)! 230. anna rita(staccato) ha scritto: 12 Novembre, 2006 14:32 ciao dolce e caro amico, sono Anna Rita(staccato), tiramisù dei tuoi compleanni…, che dirti di cose che già in alcune occasioni ti ho scritto o detto…, sei la gioia della mia vita, e tante tante tante volte ascoltandoti mi hai sostenuta ed aiutata. Da sempre le tue canzoni mi hanno accompagnata, da E TU colonna sonora della mia storia d’amore con allora mio primo amore poi divenuto marito da quasi 25 anni a Tienimi con te che quasi in silenzio sussurravo al mio caro suocero mentre era malato in ospedale, incoscente dicevano, ma che invece mi faceva capire a suo modo che mi stava ascoltando e tranquillizzava la tosse che lo disfaceva ogni momento. Eravamo io, lui e te che mi sostenevi da un dolore lancinante che ancora oggi mi travolge… Tienimi con te scrissi in un piccolo biglietto che misi nel taschino dello scuro vestito che indossò per il suo ultimo viaggio…. grazie di tutto ciò che dai e che sei, ti voglio un mondo di bene…Anna Rita(staccato) 231. Linda ha scritto: 12 Novembre, 2006 14:24 Caro Claudio, le tue canzoni sono uniche. Esprimono sogno e quotidianità con una forza disarmante. Ti conosco da sempre. Ho già il biglietto del concerto (come sempre), ma non potevo perdere questa opportunità per dirti che quello che esprimi te non ha eguali sempicemente perchè TE sei unico. Gli amori che ho avuto sono tutti fatti un po’ di te. Sei il simbolo della canzone italiana. Sei grande. Ti aspetto (-13!!!). Linda. 232. Marzia ha scritto: 12 Novembre, 2006 14:13 La prima volta che ho sentito una canzone di Claudio Baglioni è stato nei primi anni ‘70, era Signora Lia e l’ho ascoltata al mio Transistor che portavo sempre con me, anche sul lavoro. Avevo poco più di 20 anni ed ero stata una Beatles fan accanita, adoravo tutto ciò che era inglese o straniero, non amavo particolarmente lle canzoni italiane, ma Claudio Baglioni mi ha fatto ricredere su molte cose. La melodia della sua musica e la semplicità dei suoi testi, insieme al timbro particolare della sua voce mi hanno conquistato. Con il procedere degli anni le sue canzoni hanno scandito vari momenti della mia vita, e quando ho dovuto acquistare la mia prima automobile ho comprato una Citroen 2CV,come la sua mitica Camilla. Nel profondo del mio cuore sono rimasta una Beatlesfan, ma una parte di esso la occupi anche te Claudio, e non riesco a scegliere una singola canzone, farei un torto a tutte le altre. Spero di poterti vedere a Livorno, per me sarebbe la prima volta e sarebbe senz’altro un’emozione grandissima. Marzia 233. Stefania Cipriani ha scritto: 12 Novembre, 2006 13:43 “Ma te lo conosci un cantante che si chiama Baglioni a canta “E tu come stai?”…” E’ cominciata così la mia grande amicizia con quel “fratellone un po’ più grande” che mi sorrideva dai poster, raccoglieva le mie confidenze, e con i suoi versi mi faceva capire che non ero sola, che in alcune situazioni lui c’era passato prima di me. Avevo passato tutta la mattina, a scuola, accanto ad un compagno di classe che ripeteva sempre “E tu come stai?”…, ed alla fine mi aveva detto scocciato:”Ma non lo conosci Baglioni?”. Ero una bambina che ancora giocava con le bambole e ascoltava “Haidi”, così, arrivata a casa, la prima cosa che feci fu il rivolgere quella domanda all’amica più grande di cinque anni. E fu quella canzone a farmi entrare nel mondo dei “grandi”. E così cominciai a crescere affrontando sogni e delusioni, sconfitte e traguardi; rifugiandomi a volte nelle note dolcemente struggenti di qualche canzone, riconoscendomi poi in quei versi scritti quasi appositamente per me. Come quel giorno che nel piatto del giradischi avevo messo il 45 giri di “Avrai” e per la prima volta provai quel meraviglioso desiderio di maternità ed istintivamente presi fra le braccia il vecchio cicciobello con cui giocavo da bambina e sognai un futuro ipotetico figlio. E tante altre volte quelle canzoni hanno fatto da colonna sonora alla mia vita, magari strimpellate da qualche accordo alla chitarra, accanto ad una candela accesa che ballava al soffio della mia voce. Ad esempio quella “Notte di Natale” proprio un 24 dicembre passato in solitudine a piangere perchè lui “non chiama più”, ed una goccia di pianto era caduta come piombo sulle note dello spartito. E proprio come un grande amico nell’82 Baglioni mi ha fatto un grosso regalo che porto ancora con me nello scrigno dei ricordi: il concerto alla Pisorno, in quel grandissimo campo sterrato coperto da una folla di gente unita dall’unico scopo di ascoltare ed urlare a scquarciagola l’amore. A volte, anche adesso, ripensandoci mi sembra di aver vissuto un sogno, un’irrealtà nella realtà. Ed ora sono qui, 40 anni appena compiuti, di fronte al manifesto del suo nuovo concerto e sorrido, certa che le sue canzoni continueranno a tenermi per mano come hanno fatto finora, come quando in passato, “strada facendo”, ho agganciato quel “gancio in mezzo al cielo” ed altre non sono riuscita ad afferrarlo, purtroppo. Ed ora beh! Ora “la vita è adesso” e mi sorprendo “a cantare ma non sai perchè”, o forse sì, perchè mi sento “figlio di un cielo così bello”. :::E se una ragazzina di 12 anni mi chiederà “Ma tu lo conosci un cantante che si chiama Claudio Baglioni?” credo proprio che basterà farle leggere queste parole per farla entrare nel magico mondo della musica e della poesia. STEFY 234. Manrico Scarpelli ha scritto: 12 Novembre, 2006 12:33 …E se adesso suono le canzoni, quelle stesse che tu amavi tanto, lei si siede accanto a me, sorride e pensa che le abbia dedicate a lei… SOLO la hai scritta che facevo il liceo e stavo assieme a una compagna di classe, una di quelle cotte da ragazzini che allora eravamo, nata sui banchi di scuola in quei grigi anni ’70. Quando le suonavo la chitarra, mi ricordo che tra tutte le storie che avevi raccontato, questa era quella che di più non avrei voluto vivere. Ero innamorato perso. Sono stato fortunato, ce l’ho fatta, ce l’abbiamo fatta, grazie al cielo, e adesso suono e canto ancora per lei e sono felice. Grazie per tutte le emozioni che mi hai regalato in tutti questi anni Manrico 235. simone ha scritto: 12 Novembre, 2006 11:50 ciao claudio, cosa dire di te, niente che nessuno abbia detto perchè tutto il mondo sa il tuo immenso valore artistico e umano…. sei sempre il migliore e soppratutto non ci annoi mai……… non smettere di emozionarci,,,,,,, grazie di esistere……… a presto un tuo fan da sempre…… simone…… 236. Virginia ha scritto: 12 Novembre, 2006 11:20 La mia passione per Claudio Baglioni è nata nel maggio del 2000, mentre, per passare il tempo durante uno dei miei frequenti ricoveri in ospedale, stavo ascoltando la radio del mio walkman. Quel sabato pomeriggio, dopo una mattinata convulsa, tra esami vari, mia madre tardava a venirmi a trovare, ed io, da sola nella mia stanzetta, non sapevo proprio che fare..Così mi sono messa ad “armeggiare” con la radio e girovagando tra le varie stazioni,mi sono fermata ad ascoltare “Strada facendo”. Le parole di questa canzone mi hanno colpito profondamente e una volta dimessa dall’ospedale, tornata a casa, ho cercato la canzone tra la marea di cassette di ogni genere sepolte nella mia stanza, e ho comprato un libro con i testi delle più belle canzoni di Claudio. Successivamente ho cominciato a comprare gli ultimi album, risalendo poi a ritroso, fino a quelli pubblicati quando non ero ancora nata, e la mia passione è cresciuta sempre più. Attualmente, nelle lunghe giornate di ospedale, le canzoni di Claudio Baglioni mi fanno compagnia a tutte le ore, ma la canzone mia preferita resta senz’altro “Strada facendo”: perchè mi ha fatto scoprire questo artista e perchè le sue parole mi sono state di aiuto nell’andare avanti malgrado la malattia. “Ma che cos’è che mi fa andare avanti e dire che non è finita?” Virginia 237. fulvio ha scritto: 12 Novembre, 2006 11:12 mary non sa suonare. però ha comprato gli spartiti di assolo: il disco è uscito da poco. mi ci metto, di santa pazienza. voglio imparare a suonare le canzoni. fino a quel momento sapevo solo fare le melodie, e qualche accordo. piano piano, ascolto, ripeto, cambio. così ho imparato a suonare, non solo quelle canzoni. a furia di accordi e lacrime. dopo un mucchio di canzoni che lei mi ascoltava cantare, messaggi scritti quasi di nascosto sulle cassette, una canzone scritta per lei e suonata davanti ad un mucchio di persone - mi sa che è il destino di ogni cantautore si è concretizzato il mio sogno. ero piccino (sono del 75, avrò avuto 16-17 anni), e la storia è finita ancora prima che sapessi che significava stare insieme a qualcuno. ho continuato a cantare quelle canzoni, per altre fanciulle, e ho detto ti amo ad altre ragazze. ma “il sogno è sempre” rimane la sua canzone. le canzoni sono come scatole, nelle quali, dentro la musica e le parole, la gente ci infila sentimenti, odori, immagini, che non vanno più via. beh, la casa che era stata costruita nel mio cuore si è svuotata, e viviamo vicini ma siamo andati lontani. la canzone è rimasta lì, come il sogno che si porta dietro, e che lucido ogni volta che Claudio, anzi io, la canto. 238. elisabetta ha scritto: 12 Novembre, 2006 11:01 Ritornare da scuola e trovare sulla propria scrivania una busta. I mie che mi obbligano a mangiare prima di poterla aprire, la smania che aumenta e finalmente, chiusa nella mai cameretta, la apro. Una cassetta, anonima, esce insieme ad alcuni spartiti. La inserisco nel mangianastri e, in lontananza, un pianoforte un po’ stonato inizia a suonare e una voce mi canta che sono piccola come un pulcino, che sono come il più dolce mattino. Una canzone cantata a squarciagola e la voce diventa una dolce dichiarazione di un amico. Sullo spartito una sola dedica che più o meno recita così: “solo per te”. Tra di noi non c’è stato l’amore eterno, io quindicenne lui poco più grande, ma quella canzone cantata col cuore quasi venti anni fa, mi ha fatto sentire importante, semplici parole che mi hanno colpito al cuore. Così ho conosciuto Claudio Baglioni, i suoi testi, le sue canzoni i suoi assoli ma soprattutto la sua voce così partircolare che rende speciale anche la sigla di Ufo Robot. Poter conoscere Claudio? Non riesco neanche ad immaginarlo… Elisabetta 239. silvia ha scritto: 12 Novembre, 2006 10:26 Ciao Claudio sono Silvia e ho QUASI 18 anni:non so come sia iniziata la mia passione,so solo che mi piace pensare che siano state le tue canzoni a prendere me.Forse una sorta di predestinazione,chissà, sta di fatto che ormai sono 4 anni(lo so non sono molti,ma sono sufficienti per rompere le scatole alle mie amiche con la tua storia musicale)che ti ascolto,ho imparato a conoscere i tuoi testi e le tue musiche che sono nella parte migliore di me,mi caratterizzano. ho già deciso che la mia tesina di maturità conterrà qualcosa di tuo,nei primi 15 minuti sparerò a 1000 una delle canzoni,non so se “uomini persi” oppure “nel sole sale nel sud” per raccontare “l’individuo nel mondo in rapporto con il mondo”,puramente casuali saranno i riferimenti a O’SCIA’.beh insomma vedi che persona sei?nella tesina ti vado a mettere! Grazie di esserci sempre e per sempre! Silvia Serafin 240. Maria Grazia ha scritto: 12 Novembre, 2006 09:57 Il limite di una sola canzone è riduttivo quando è l’intero percorso a segnare il senso di un sentiero di vita… ricordo tutto di un ormai lontano pomeriggio del 1974 che mi vedeva rientrare a casa stringendo al petto “E tu…” le 500 lire della mia “paghetta” trasformate in lacca nera… pronte a regalarmi emozioni da quei solchi… A distanza di anni ritrovarsi ancora oggi a percepire “Via” con sentimenti vivi e reali… un po’ “ringraziarla” per il messaggio che a suo tempo ha “gridato” e che ora semplicemente “canta”… Iniziare a sentire la voce di una parte di noi stessi che ha bisogno di “vivere” per vivere… che per farlo necessita di un elemento particolare… quello che ti fa scattare la voglia di superare i doveri e la ragione per regalarsi un sogno… e con esso “partire”… almeno qualche volta… per sentirsi vivi ed emozionati… per battere il tempo e dirgli che si può fare di tutto affinché non vinca lui… per combattere e cercare di contrastare il disegno del destino che ti vorrebbe fermo e legato ad un palo… Tutto questo e un po’ di più è la tua “musica e parole”… essere ancora “strada facendo” per arrivare da qualche parte… perché questo significa ancora riuscire a “partire” e profuma di conquista il semplicemente “esserci”… Spero di vederti presto… anche perché ho qualcuno da accompagnare… qualcuno che spera molto di esserci di nuovo… 241. isabella ha scritto: 12 Novembre, 2006 09:05 Ciao Claudio, la mia storia ha incrociato la tua nel lontano 1984, avevo appena 11 anni, una mia amichetta mi regala una cassetta fatta di tue canzoni…..in quel preciso momento,anche se avevo solo 11 anni e NESSUNO o NESSUNA STORIA , che mi invogliasse ad ascoltarti….ti ho “adottato” come “amico” di vita… Ho lottato contro tutti in famiglia, perchè ero piccola ed i miei fratelli,molto piu’ grandi non sopportavano che io volessi ascoltare i 33 giri allo stereo grande di casa. Quando ho capito come funzionava “quell’astronave” piena di tasti e lucine colorate….non c’e’ stato verso di farmi smettere. il mio primo concerto nel 1985 accompagnata “dai genitori” (come a scuola ) poi….una lunga serie!La mia canzone in assoluto preferita è LA VITA E’ ADESSO…il 33 giri è stato un regalo di mia madre(ovviamente pilotato da me!) per la promozione in terza media… E’ un grande affetto che mi lega a te, alla tua persona alla tua arte. Sono felice di averti incrociato, perchè Crescendo…nella mia storia ho cercato di vivere passioni, speranze e sogni!E tutto questo grazie alla tua Musica! Un abbraccio Isabella 242. raffaella ha scritto: 12 Novembre, 2006 08:34 Carissimo Claudio, che bella opportunità! Grazie di cuore a tutti. Purtroppo devo dirti che ho in tasca il biglietto per il tuo prossimo concerto, qui tra meno di dieci giorni, e ho paura che dovrò rinunciare… Il posto è lo stesso di due anni fa, quando per due volte di seguito obbligai mio marito a seguirmi. Dopo un mese dall’ultimo concerto, lui scoprì di avere un tumore. Ora sta meglio, ma è stata dura. Avevo bisogno di esorcizzare il luogo e le persone, avevo bisogno di risentirti, vicino anche agli occhi, ma qualcosa mi blocca. Qualcosa che ho dentro e che non riesco a tirar fuori che qui, adesso, con te. “A’ Clà” è la canzone che mi viene in mente, e che vorrei tanto ascoltare dal vivo, ma che, ahimè, non è mai in scaletta. Trovo che sia bellissima, mi ci identifico molto… Se me lo consenti, ti abbraccio strettissimo, con l’affetto, l’ammirazione e la riconoscenza che meriti. Raffaella 243. gioeco ha scritto: 12 Novembre, 2006 01:35 Tanti anni, tante parole, molte poesie dettate da una musica diretta sempre al cuore. Tante emozioni per arrivare al solito punto, a due metri da te senza pronunziare una parola, la voglia di superare l’ostacolo eretto dalla fretta, di lasciarmi andare all’armonia di una festa, senza avere il terrore di doverla pagare al boia della tristezza sempre sull’attenti, qui davanti, alla mia porta. Tante canzoni per raggiungere il fondo, sfasciare tutto e poi riscostruire entro i 5- 6 minuti, spaccati in secondi, di quel tuo cantare senza troppi risparmi. Io che mi ammutolisco e ignobilmente piango consapevole, giono dopo giorno, di poter rinascere ancor più fiducioso nelle mie potenzialità accumulati in tempi meno sospetti, comunque prive di qualunque possibilità di certificazione ISO-9000 Io che capisco che per ascoltarti di più in macchina o nello stereo dovevo smettere di venirti a vedere ai concerti anche se il risultato è stato perdere tutte quelle amicizie che, grazie a te, avevo fatto parte del mio vivere quotidiano.. Io che qui scrivo senza continuare a cercare la giusta via per l’incontro, ma solo per dirti che ti penso e che, grazie al tuo continuo interagire con la mente, comincio a sentirmi ogni giorno più maturo. Tu pensa: un giorno cadrò dall’albero anche io. Perchè a forza di tue canzoni la maturazione si fa perfetta: nota dopo nota m’aiutano a restare sempre all’erta per non marcire. Io che a questo punto non ti so più dire il perchè del mio ammutolire quando quelle rare volte finisco in prima fila. Io che m’allontano da te quando mi voglio punire per non gioire, per capire quanto valga il peso di una mancata partenza dall’hangar della mia voglia di divertimento. Io che ora ti saluto senza sapere se troverò il coraggio di essere lì, il 20 dicembre, a Roma, davanti alla tua melodia. Cordialmente Giòeco 244. michela ha scritto: 12 Novembre, 2006 00:22 Ciao Claudio,ogni tua canzone è una poesia , èun brivido che mi corre dentro ,sono immagini che escono dalle tuo parole che il cuore vede e ne sente il profumo è la vita che ci scorre accanto e tu che ci accompagni cantando ogni emozione .A 14 anni nel 1979 sentii per la prima volta Poster e nn sapevo nemmeno chi fossi ,era una cassetta registrata dalla radio che mi hanno regalato per quel compleanno il25 novembre 64,ma la tua voce mi entro nel cuore e di li non uscì mai più,un bacio.Michela. 245. giorgio giovanni lai ha scritto: 11 Novembre, 2006 23:45 Carissimo Cucaio,….. sciolta ormai l’ultima neve su un tappeto d’erba nuova. Tanti e tanti anni fa io, in vacanza in Trentino con mia moglie, decisi di andare al lago di Misurina. Per un Clabber come me era come vedere materializzarsi una fiaba. Questa fu infatti la sensazione che provai quando, superata la salita che me lo nascondeva, lo potei ammirare incastonato ….. tra abeti e genziane blu!! Non so quanto tempo rimasi a guardarlo, respirando piano, quasi sentissi la tua voce….”per lasciarla poi tra le braccia di Sorapis….”. La fiaba era là, d’avanti ai miei occhi!! Ma non bastò. Con un supplemento di molti chilometri e innumerevoli curve, raggiungemmo Agordo, quasi all’imbrunire e sotto una leggerissima pioggerella. Non lo dimenticherò mai!! Il Bar Centrale …. Coldifoglia …. l’Agner !! Come faccio a trasformare quelle emozioni in parole? Sono tornato altre volte, dalla Sardegna dove vivo, a Misurina e ad Agordo e sono sempre riuscito a ricreare quella magia, sull’onda delle parole delle tue eterne poesie. Grazie di tutto. Giorgio Giovanni Lai (DNA) 246. DAVID MACELLONI E LA PICCOLA MATILDE ha scritto: 11 Novembre, 2006 23:40 ciao claudio , correva l’anno 2003 , sembra cosi’ vicino , o forse è un trascorso lontano………… comunque il 27 di maggio del 2003 alle 16.45 circa i cancelli della vita si aprivano per la nascita di mia figlia Matilde. quella è una fotografia che soltanto alla fine del mio tempo svanira’, quando la candida e soffice pelle di mia figlia ha toccato le mie braccia per la prima volta. stupendo e unico tutto questo !! ma a completamento dell’evento meraviglioso partecipo’ anche una tua canzone che usciva fuori da un piccolo stereo nella stanza dei pargoletti appena nati …………MAI PIU’ COME TE ebbene si propio in quel momento la radio trasmise questo brano. io rimasi a contemplare tutto e nulla, mia moglie, la mia bambina appena nata, una canzone bella e commovente del mio cantante, quasi il fato avesse voluto coronare l’evento con una nota di piacere, il mio piacere il mio amico sognatore cantastorie che ammiro e che ringrazio e anche se forse sembrera’ un discorso retorico …io adoro acoltare il tuo canto. grazie baglioni , grazie claudio grazie amico. io ovviamente sono afffascinato e coinvolto dalle parole e dai significati nascosti e semplici delle tue opere e sono anch’io un sognatore , perche’ sognando si pensa alla vita, all’amarsi, al naturale svolgimento delle cose e degli eventi, vedo in te semplicita’ e capacita’ di godere la vita con gioia e nelle tue canzoni sento anche questo. spero di incontrarti e farti conoscere la piccola Matilde Macelloni che farebbe rima con baglioni (….un po’ di ironia non guasta ! ) 247. Enrico ha scritto: 11 Novembre, 2006 22:44 Ciao Claudio, la sabbia nella clessidra del mio tempo, scorre idealmente al contrario e mi riporta fino al 1978 e all’uscita di “E tu come stai?” io ragazzo, primi passi verso l’emozione di un incontro, esploratore nella savana sconosciuta del pianeta femminile. Da allora le emozioni delle tue canzoni, gli incontri “a distanza” nei concerti, il Clab con i testi delle canzoni che hanno accompagnato in parallelo il mio cammino, anche se come scrivi “una canzone non può cambiare la vita”, sicuramente ne colora a tratti il percorso. Poi si cresce, ci si ritrova adulti, sempre con qualche frase dei tuoi testi cuciti addosso, come un vestito, e ora ormai a 43 anni, una professione che tu in famiglia hai conosciuto (…ed un padre Brigadiere che scrive poesie…) due figli, mi domando spesso quanto sia rimasto di quel ragazzo, se ho ancora gli occhi per seguire un palloncino sfuggitomi dalle mani, come certe illusioni perse. Semplicemente grazie Claudio e arrivederci al 13 dicembre ad Assago (MI) dove per qualche ora, posso provare a riprendere il filo di quel palloncino… 248. maria cristina ha scritto: 11 Novembre, 2006 22:11 Ciao Claudio, la cosa più importante che vorrei dirti è che tu per me sei il sogno. una persona sensibile che riesce a esprimere emozioni che non sono assolutamente semplici da far capire con le parole, ma tu ci riesci! Quando ascolto le tue canzoni mi sembra di vivere un’altra vita e finalmente di essere capita. Non saprei sceglierne una perchè tutte sono state e sono importanti in tutti i giorni della mia vita, come ad esempio il giorno del matrimonio quando come colonna sonora ho voluto “io ti prendo come mia sposa”. Non credo che riuscirò mai a conoscerti ma voglio lo stesso ringraziarti perchè con le tue parole, la tua musica e la tua voce mi hai accompagnato, mi accompagni e mi accompagnerai sempre, specialmente quando ho bisogno di qualcuno sia per gioire che per rattristarmi e piangere, oppure anche solamente per capirmi e capire gli altri, che non è poca cosa. Grazie Clà. 249. Staff saltasullavita.com ha scritto: 11 Novembre, 2006 22:06 Grazie Claudio perchè ci hai insegnato a saltare sulla vita… Salta con noi 250. Monica Barbieri Favati ha scritto: 11 Novembre, 2006 21:44 Ciao” Malinconia”, che strano parlare con te dopo circa trenta anni. Non che allora ne avessi l’occasione diretta, ma la sera nel buio della mia cameretta ascoltando le tue canzoni mi sembrava quasi che le distanze non esistessero e avevo l’impressione di conoscerti. Ti sentivo tanto somigliante a me per questo le tue canzoni le ho sempre amate. Ho creduto di essere stata anche un pò innamorata di te, ma questo chissà quante donne te lo avranno detto. Oggi che sono una persona naturalmente diversa da allora, moglie innamorata, madre di due meravigliosi ragazzi, conservo ancora un amore segreto: la poesia delle tue canzoni, quelle di ieri ma soprattutto quelle di oggi. Quelle di Claudio uomo, di Claudio libero, di Claudio spogliato dalla malinconia ma vestito di speranza, di Claudio che forse come me, da un pò di tempo guarda il mondo con occhiali che mettono a fuoco l’esistenza di D I O. Grazie per la tua compagnia Monica 251. Dario ha scritto: 11 Novembre, 2006 20:23 avevo solo 12 anni quando nella testa mi rimbalzava nella testa 1000 giorni, e non capivo perchè mi batteva forte il cuore. cosi come i profumi le canzoni portano alla mente momenti, istanti, vissuti, belli, malinconici, ma almeno la fortuna di averli vissuti. per me il concerto è un occasine per rivederti, come ad un appuntamento, ho sempre sognato di aver la fortuna anche incosciamente che i miei occhi potessero attraversare anche per un secondo i tuoi. le tue poesie, animano la voglia di vivere, la voglia di non perdere mai il bambino che è in ogniuno di noi, per non perdere mai l’ingenuità che porto dentro di me. non ho mai avuto un fratello, ma mi piace pensare, che almeno nei pensieri ci assomigliamo, e per questo ogni volta che posso vengo a trovarti. A clà, continua cosi……Dario 252. katia ha scritto: 11 Novembre, 2006 20:08 Ricordo solo che ci guardammo negli occhi e che le sue labbra sfiorarono dolcemente le mie. In sottofondo “mille giorni di te e di me”. E sono stati 5 anni d’amore e tu la nostra colonna sonora. E non importa se è finita una storia perchè da quel giorno ne è iniziata una lunga una vita…la mia e la tua.. Mille giorni di te e di me Claudio! Grazie di riempire il mio cuore di emozioni uniche e incancellabili. 253. BARBARA ha scritto: 11 Novembre, 2006 20:00 Come parlare di una tua canzone che ha un significato importante per me? Le tua canzoni hanno segnato tutta la mia vita,dalla adolescenza, i primi fremiti che fanno battere il cuore, i primi sogni,da W L’Inghilterra a Signora Lia, hanno accompagnato la mia vita sulle ali di una farfalla in tutti i suoi momenti, quelli belli e quelli tristi. Ma ne voglio ricordare tre: Questo piccolo grande amore, ha segnato il mio primo grande amore finito nel modo più banale, con un brutto ma proprio brutto tradimento, Avrai, nel momento stesso in cui ho partorito mia figlia ho risentito nelle mie orecchie con la voce del mio cuore le parole di questa tua bellissima canzone che esprimono tutto quanto un genitore può desiderare per un figlio, Mai più come te, una canzone che esprime una emozione così forte da far venire il nodo allo gola anche ad una 45enne come me, che mi fa sentire ancora una ragazzina capace di dare tanto amore accompagnato dalla tua splendida voce. Grazie Claudio della gioia che mi fai provare quando canti e ti prego non smettere mai!!!! 254. Fabio ha scritto: 11 Novembre, 2006 17:32 Ciao Claudio, anche se per colpa tua a volte sembro bello e a volte un poeta, ti ringrazio perché mi fai vivere una vita parallela ed istantanea. Istantanea perché anche se non penso alle tue tue canzoni, i loro testi mi spingono a fare cose impensate: se sono vestito in riva al mare, prima lo ascolto e poi per gioco ci finisco dentro senza spogliarmi. Oppure do la colpa di un battito più accellerato del cuore alla strada. Speriamo però di non andare lontano lontano il giorno in cui sarai a Livorno. Sei forte, educato e se mi inviti al concerto mi accontenterò anche di una col maglione bello doppio. Ciak. 255. Luca ha scritto: 11 Novembre, 2006 16:34 ciao claudio! eccomi qua a raccontarti la mia storia con la tua musica poetica, mi ricordo come fosse ieri, anni fa ebbi una storia da favola come le tue canzoni,ci siam conosciuti sul mare (al Golfo di Baratti) con una ragazza stupenda, non tanto per l’ aspetto esteriore ma di quello interiore che ti fa capire la persona che e’ dentro, tagliam corto, dopo qualche giorno che uscivamo e ci trovavamo al mare,una sera organizzammo una festa in spiaggia con chitarre e birre e noi a cantare tutti insieme, durante la serata ho deciso di cantare(adesso vado a scuola di canto) la tua stupenda canzone e tu, dedicandola alla ragazza , gli si illuminarono gli okki,finito di cantare, mi venne incontro mi prese per mano, e andammo a fare due passi sulla riva bagnata da leggere onde che trasformavano la serata in una poesia, pian piano ci abbracciammo,ci coccollamo un po’ e poi il fatidico bacio tanto atteso da tutti e due, una serata indimenticabile,x una storia durata anni ma poi purtroppo finita, ma questa visione di una serata bellissima non me la scordero’ mai!! grazie di avermi ascoltato! chissa’ se ci vediamo al concerto lo spero! porto anche mia madre una tua grande fan dall’inizio, lei ha visto tre tuoi concerti, sei il suo mitointramontabile!! saluti luca! Rudy x gli amici! 256. Anna ha scritto: 11 Novembre, 2006 15:53 Ciao Claudio.. sono Anna e la tua musica..la tua poesia è la colonna sonora della mia vita..e tu “il poeta del mio cuore”!!! L’incanto cominciò quando… 15 settembre 1996 Mamma, già tua fan da molti anni,decise di portarmi con se alla tappa genovese del tuor giallo… Ricordo come fosse ieri…si aprirono i cancelli e una gran folla entrò correndo per cercare di prendere le postazioni migliori.Finalmente dopo lunghe ore di attesa tutto cominciò…Ero sfinita, stanca di aspettare in piedi un concerto che non mi interessava, avevo una gran voglia di andarmene via, ma quando tu salisti sul tir insieme ai tuoi musicisti cambiai ida e la magia mi travolse.. Mi trovare a canticchiare e ballare insieme ai tuoi fans le tue canzoni pur non sapendone una parola… Avevo solo 10 anni ma da quel momento capii che tu avresti accompagnato tutta la mia vita .Alla fine della serata tu ci augurasti BUONA VITA e dopo averci salutato, tra noi calò il sipario e tu uscisti di scena..Tornai a casa da una parte un pochino triste perchè il nostro primo incontro era già terminato ma dall’altra felice di avere incontrato un Grand’Uomo e sicura che da quel momento avremmo potuto vivere altre notti di note con insieme..infatti così è andata… Dal quel giorno sei parte di me e sei sempre nel mio cuore! In questi 10 anni di viaggio insieme a te e alle tue poesie sei riuscito a trasmettermi tante emozioni e messaggi di vita corretti che mi hanno aiutato a vivere la mia adolescenza nel migliore dei modi..e in più nei momenti più duri(come la perdita di due persone che rappresentavano due colonne molto importanti per la mia vita)sei stato il mio gancio in mezzo al cielo e mi hai aiutato a sperare e credere in tempi migliori… Ora ho 20 anni e ti sono immensamente grata di essere il mio compagno di viaggio e di avermi donato così tanto senza chiedere niente in cambio… Il mio desiderio è quello di poter vivere una meravigliosa notte di note di questo tuor..di saltare sulla vita ancora una volta in un momento non molto semplice per me… e magari perchè no avere finalmente l’opportunità di incontrarti per ringraziarti…. Tutto ciò che ho dentro e provo per te non riesco davvero a scrivertelo a parole…e in poche righe…ma se me ne darai l’ooprtunità..solo guardandomi negli occhi capirai quanto sei speciale per me!!! Mi farebbe davvero piacere poter partecipare almeno ad una tappa di questo tour..te ne sarei davvero grata Ti stringo forte clabber 19969 257. Paola ha scritto: 11 Novembre, 2006 15:19 Mi chiamo Paola, non so se leggerai mai queste parole, ma sento di doverti esprimere tutte le sensazioni ed emozioni che le tue canzoni mi regalano quotidianamente e che che resteranno dentro di me per sempre. Come fare a scegliere la canzone preferita? Ce ne sono tante…… Il tuo ultimo cd e’ fantastico e la mia canzone preferita e’ la piu’ triste, Patapan….quella che parla del tuo papa’. Sai quando ti rendi conto che qualcun’altro e’ riuscito ad esprimere quello che tu avresti voluto esprimere ma non sei stato in grado di fare, oppure non sei riuscito a fare, il modo in cui descrivi le passeggiate con tuo padre, la tua descrizione di un uomo che rispetto a te era un gigante….”e non poter capire perche’ non e’ come un tram su cui chi si vuol bene sale viaggia e scende giu’”…..parole meravigliose!!!! Anche io ho perso mio padre quando aveva appena 57 anni, ero molto legata a lui, anche per me lui era una guida insostituibile, il mio grande punto di riferimento, e quando lui si e’ fermato io ho dovuto imparare a camminare senza di lui…mi sono chiesta perche’ non mi avesse aspettato…..e senza la sua guida spesso cado ma vado avanti…… Ho cantato, non riuscendo a trattenere le lacrime e l’emozione, questa canzone con te a Viareggio al Festival in onore di Gaber, e’ stato fantastco, tu sei stato fantastico, credo che in quell’occasione si sia stabilito tra noi che ti amiamo e te un legame di complicita’ ed affettuosa intimita’, era questo quello che si percepiva, il tuo amore verso di noi ed il nostro verso di te! Sembrava che tu fossi un vecchio amico che ci raccontava la sua storia…le sue esperienze…e che ci apriva il suo grande cuore…e ti giuro che se ci ripenso ho ancora i brividi!!!! Grazie Claudio per quello che sei e per quello che fai…..mi hai regalato un attimo di eterno e gli occhi tuoi resteranno sempre nei miei occhi!!!! Non smettere di trasmettere….ti voglio bene!!!! 258. Katy ha scritto: 11 Novembre, 2006 14:29 Sei atterrato nella mia vita come una luce e più luminosa che ha risolto molti miei problemi, ho sempre pensato che la musica fossero solo note armoniose nell’aria ma adesso la tua musica per me è crescita, sogno, realizzazione, tenacia e sicurezza, perchè tu mi hai ripetuto migliaia di volte che in qualunque sera mi troverò non mi dovrò buttare via.La vita è adesso e il sogno è sempre. Grazie sei meraviglioso. Katy ) 259. Alessandro ha scritto: 11 Novembre, 2006 14:09 Tutti i tuoi dischi, uno dopo l’altro, finivano nel suo cassetto. E li ascoltava in silenzio e piangeva. Ed io non ne ho mai saputo niente. Non fino a quando i miei occhi rimasero chiusi ed il mio cuore muto. Quando lo venni a sapere avrei voluto regalarle l’unico disco che le mancava. Non è forse un disco, è un pezzo della tua storia di uomo. Ed io ne rubai un pensiero, un pianto, un sorriso, un macigno dentro, un alito di vita. Racconta anche del nostro amore scivolato via prima che nascesse. In questa collezione segreta mancava solo quel pezzo. Ecco perchè forse è tutto finito, o forse non è mai cominciato. Perchè non poteva sapere quanto di noi c’era in quel disco. Una sera sgranò gli occhi stupita e nemmeno lì capii che forse, se le avessi donato “Oltre”, avremmo potuto trovare una risposta in più. E avremmo corso nel vento, un pò di più di nulla. Alessandro 260. silvia ha scritto: 11 Novembre, 2006 13:33 CIAO CLAUDIO MI CHIAMO SILVIA E HO 18 ANNI….E DA CIRCA DUE ANNI CHE HO SCOPERTO IL FANTASTICO MONDO DELLE TUE CANZONI CHE MI HANNO ACCOMPAGNATO, MI ACCOMPAGNANO, E MI ACCOMPAGNERANNO SICURAMENTE NELLE TAPPE DELLA MIA VITA.DIRE CON PRECISIONE QALE TUA CANZONE PREFERISCA E VERAMENTE DIFFICILE!!!!!!!!!OGNIUNA E BELLA PERCHE LA FACCIAMO NOSTRA!!!!!!!!!!!ANCHE SE DEVO DIRE CHE SN PARLICOLARMENTE”AFFEZIONATA”A STRADA FACENDO,MILLEGIORNI DI TE E DI ME,FOTOGRAFIE,AVRAI…… MI PIACEREBBE VERAMENTE TANTO VENIRE AL TUO CONCERTO ANCHE SE MI FAREBBE PIU PIACERE “REGALARE” IL TUO BIGLIETTO A MIA CUGINA CHE MI PIACEREBBE TRASCORESSE UNA SERATA PIACEVOLE VISTO CHE LO DESIDERA TANTO!!!!!!!!!!!!!SPERO IN UNO(2 BIGLIETT):-)!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!CON AFFETTO!!!!!!!!SILVIA 261. attilio ha scritto: 11 Novembre, 2006 12:05 caro Caludio innanzi tutto volevo dirti che per un romano come me che vive in toscana scriverti è davvero un’emozione, ti dico che i miei fratelli ed io ti seguiamo da molti anni. Le tue canzoni per me sono stete sempre qualcosa di speciale, parole da ascoltare sensazioni provate da me ,ritrovate nelle tue canzoni.In particolare la canzone “1000 giorni di te di me” narra la mia storia avuta con la mia ex ragazza riascoltarla mifa tornare in mente i giorni passati e mi fa capire come ho fatto bene a liberami di quella persona che non era davvero farta per me. Poi c’è la canzone vecchi che mi fa tanto pensare ai miei gentiori anziani lontani da me che purtroppo non riesco a vedere sempre. Comunque volevodire anche che sei la colonna sonora della mia adolescenza e della mia vita da adulto e spero per tanti anni ancora. Un saluto ciao Attilio e salutami Roma Montesacro 262. Sirio ha scritto: 11 Novembre, 2006 11:08 Ciao Claudio, è difficile in poche righe comunicarti la mia gratitudine per aver fatto da colonna sonora alla mia vita…e grazie per avermi aiutato (a tua insaputa naturalmente) a vincere un cancro che 5 anni fa voleva impadronirsi del mio corpo con prepotenza e arroganza…ti portavo sempre con me quando andavo a sostenere le sedute di chemioterapia…la tua voce, le tue melodie e i tuoi testi erano lampi di sole acceccante in quel mare di nuvole nere e minacciose di corsia d’ospedale…adesso ho 37 anni, sono guarito, due mesi fa mi sono sposato con una “baglioniana” (non poteva essere altrimenti) e adesso il mio desiderio più grande è poterti un giorno incontrare, stringerti la mano, ringraziarti di persona, fare una foto insieme a te e poter un giorno festeggiare insieme a te il tuo 100° compleanno, visto che i il tuo 50° l’ho già vissuto con te al teatro Verdi di Pisa, proprio mentre ero in cura. Se sarà possibile incontrarti a Livorno ne sarò entusiasta, altrimenti spero un giorno possa comunque capitare, dove e quando il destino vorrà.Ciao. Sirio 263. alessandro ha scritto: 11 Novembre, 2006 10:57 Una storia? No Claudio, io ho 100, forse 1000 storie che mi legano a te. Ti ho seguito pressochè ovunque, da quando, nel 1990 sono rimasto “folgorato” sulla via di Oltre.. E tanto per non smentirmi, ho chiamato mia figlia Claudia, che oggi ha due anni e chissa’come mai, già ti riconosce sui manifesti e riesce a cantare alcune tue canzoni. In fondo lei ti ha sentito già prima di nascere, concerto qui a Livorno con mia moglie incinta di 8 mesi, e appena nata, eravamo a Pratolino, con la mia Claudia di appena 2 mesi, ma già felice di ascoltarti. Il mio ” Rimbaglionimento”, cosi come lo hanno definito i miei amici, mi ha portato a seguirti da Castelluccio di Norcia, mamma mia che freddo, a Ficulle, mamma mia che caldo, da Roma a Modena, passando ovviamente per tutte le tappe che hai fatto in Toscana, in Liguria e in tutti quei posti, dove sono riuscito ad arrivare. E ogni volta un’emozione diversa, sempre piu’ forte, sempre piu’ bella da custodire dentro un angolo della mia vita. Una canzone? No, non riuscirei mai a trovarne una perche’, come ci hai insegnato, ogni canzone ha una sua storia, ci regala qualcosa di particolare. Ho condiviso idealmente tanta strada con te, e tanta spero ancora di poterne fare, in modo tale che quando la mia Claudia, mi chiederà un giorno il perchè del suo nome, io potrò aprire un libro di ricordi e di grandi emozione vissute 264. francesca ha scritto: 11 Novembre, 2006 10:29 Le tue canzoni mi hanno accompagnato nei giorni dove il buio è padrone del vivere,nei giorni dove il sole mi inebriava dei suoi baci,nei giorni in cui ho scoperto lui..ed ogni tua parola mi dava la forza e la rabbia di ricominciare a credere nell’amore..è un pò di merito cel’hai proprio tu..sei come una miccia dentro al mio corpo..alla prima nota della tua musica io esplodo..grazie Francesca 265. Cecilia ha scritto: 11 Novembre, 2006 10:06 Ciao Claudio, mi chiamo Cecilia, le tue canzoni mi hanno sempre trasmesso delle emozioni molto intense e non scorderò mai quel pomeriggio del 1978, avevo da poco compiuto 12 anni, in cui seduta a guardare la tv, la trasmissione Un pò d’amore d’amicizia e tanta musica, trasmessa su Tele Montecarlo, ti vidi ospite di Sophie e Jocelyn. Presentasti l’album E tu come stai? Fino ad allora vista la mia età ti conoscevo solo per aver sentito Questo piccolo grande amore, Sabato pomeriggio, E tu e Solo che cantava spesso una mia conoscente più grande di me. Quel giorno rimasi incantata davanti alla tv, presa dalle tue parole, dalla tua musica. La canzone che più mi entusiasmò fu Un pò di più. Nonostante il testo un pò difficile da ricordare, la imparai tutta e convinsi papà e mamma a portarmi al mio primo tuo concerto al Teatro Tenda a Firenze. Da allora le tue canzoni hanno accompagnato la mia vita ed oggi, che di anni ne ho appena compiuti 41, quando ascolto Un pò di più, come allora che ero ancora una bambina, provo un’emozione così intensa da avvertire i brividi e l’immagine di te con i tuoi due cani, che era la copertina di quell’album, sarà sempre viva nei miei ricordi. Grazie di cuore. Un forte abbraccio Cecilia 266. cinzia ha scritto: 11 Novembre, 2006 06:00 ciao claudio sei fantastico, le tue canzoni sono bellissime ,io e mio marito ci siamo conosciuti che lui mi cantava le tue canzoni le porto sempre nel mio cuore sei grande ,un grosso bacio dall’isola d’elba. 267. irene ha scritto: 10 Novembre, 2006 22:19 Ti ringrazio per avermi dato l’opportunità di cantare(piucchealtro piangevo) al matrimonio della mia migliore amica Mariagrazia “Strada facendo” perchè con questa canzone volevo esprimerle la mia gratitudine per il tempo(10anni)passato insieme, per le cose belle e quelle brutte che abbiamo passato insieme e per dirle che anche se dopo sposata lei se ne andava a vivere in Calabria dal marito io ci sarei sempre stata. Giusto pochi giorni fa mentre provavo un non so che ascoltando “5minuti…”ho detto a mio marito che mi sarebbe piaciuto andare insieme ad un concerto tuo. comunque vada UN GRAZIE GRANDE per tutte le emozioni che ci hai regalato sempre! Irene 268. Daniele ha scritto: 10 Novembre, 2006 11:31 Ciao Claudio, mi chiamo Daniele, avrei mille cose da dirti, ma non basterbbe un libro per descrivere la mia gratitudine nell’aver regalato cosi tante emozioni. Mia moglie (brasiliana) è molto legata a te in quanto la prima canzone che lei in Brasile ha ascoltato è prorio una tua canzone, lei desiderebbe vederti in concerto, sarebbe un sogno (degno del treno dei desideri) che adesso non posso concedermi! Grazie di cuore Daniele