TIME ZONES 2009 XXIV edizione BARI 31 OTTOBRE - 5 DICEMBRE Sette giornate dedicate alle musiche per il cinema Time Zones, sin dai suoi esordi, ha contribuito a dare cittadinanza nell’”Olimpo della musica” ai compositori di colonne sonore. Può sembrare fantascienza, ma proprio qui a Bari, in questa rassegna nel 1990, Ennio Morricone ha tenuto una delle prime direzioni delle sue musiche da film in concerto, non senza i mugugni di chi all’epoca riteneva questo”genere” non degno di grandi attenzioni. A partire dal 1986 il festival ha quindi ospitato, spesso in veste di “poco noti”, molti di questi autori prestati al cinema, e tra questi alcuni diventati poi ”molto noti”: NYMAN, GLASS, SAKAMOTO, M. ISHAM, D. DARLING e tanti altri che pur non pervenuti al grande successo si son rivelati determinanti per una nuova definizione del rapporto immagini-musica. In questa XXIV edizione il festival intende esplorare il rapporto attuale tra musica e cinema, ospitando alcuni tra i più importanti autori di ultima generazione: da TERENCE BLANCHARD il trombettista di New Orleans autore di quasi tutte le colonne sonore per Spike Lee al giovane e pluripremiato TEHO TEARDO(David di Donatello nel 2009 con le musiche del vincitore di Cannes 2008 IL DIVO), passando poi per due grandissimi come WIM MERTENS (compositore per Greenway) e DAVID DARLING (autore per Godard e Wenders). Nel programma sono inoltre previste le sonorizzazioni dal vivo di due capolavori di grandi maestri: “I was born,but...” di Y.OZU e “Que viva Mexico” di S. EISENSTEIN. Infine una serata finale di musica, immagini ed action painting costruita intorno ad alcuni personaggi che a vario titolo hanno contribuito a stravolgere il rapporto tra suoni ed immagini: l‘Irlandese DAVID HOLMES, dj e remixer di razza prestato ad Hollywood, dove ha curato soundtracks importanti (Out of Sight, Ocean’s Eleven, Confessioni di una mente pericolosa) e due guru del dub: LEE PERRY ed ADRIAN SHERWOOD. Insieme a loro anche il regista e vj di origini giamaicane DON LEETS, storico autore di film sul Punk e compagno di strada dei Clash (per i quali ha diretto film e video). TIME ZONES 2009 XXIV edizione IL PROGRAMMA 31/10 - Teatro ROYAL (ingresso libero) ERI YAMAMOTO TRIO sonorizzazione “I WAS BORN, BUT”m 1932 (YASUJIRO OZU) intro a cura di MIRKO SIGNORILE - “Soundtracks” 3/11 - Auditorium VALLISA TEHO TEARDO 6/11 - Auditorium VALLISA NINE RAIN sonorizzazione di “QUE VIVA MEXICO”1936 (SERGEI EISENSTEIN) 8/11 - Teatro ROYAL TERENCE BLANCHARD Quintet 9/11 - Teatro ROYAL WIM MERTENS 20/11 – Auditorium VALLISA DAVID DARLING solo + DAKOTA SUITE feat D.Darling 21/11 - Auditorium VALLISA “BERLINO AFTER 20“ DEAD SCIENCE project: ARNOLD DREYBLATT + AUFGEHOBEN + LILLEVAN 27(11 MUM 5/12 - DEMODE’ Club MOVIE NIGHT: DAVID HOLMES – LEE PERRY- ADRIAN SHERWOOD- DON LETTS TIME ZONES 2009 XXIV edizione ERI YAMAMOTO Il più giapponese dei registi, Yasujiro Ozu crea un ritratto comico, sagace ed incisivo dell'ipocrisia e dell'iniquità sociale in I Was Born But.... (Otona no miru ehon Umarete wa mita keredo). Convinto dagli studi Shochiku a fare un film sul modello delle pellicole dedicate all'infanzia sguazzona dei ragazzini statunitensi, Ozu nel 1932, con già una ventina di titoli all'attivo, realizzò il suo primo film esplicitamente sui bambini e le loro logiche opposte e rispecchianti quelle degli adulti. eatro tradizionale giapponese, un benshi, ossia un narratore che accompagnasse le immagini sullo schermo. Nei primi giorni di lavorazione dichiaratamente una commedia, e poi man mano assumendo un tono vagamente più severo, il film subì vari ritardi prima di essere proiettato nei cinema, perché lo studio produttore temeva che un film sui e per i bambini così serio non avrebbe avuto nessuna presa sul pubblico. Il film invece diventò un classico per tutte le età e vinse il Kinema Junpo, all´epoca la competizione cinematografica più prestigiosa del Giappone. Oggi considerato un capolavoro del cinema mondiale mostra le migliori qualità del maestro. Eri Yamamoto è nata a Osaka, in Giappone ed ha cominciato a giocare con il piano classico all'età di tre anni. Ha iniziato a comporre quando aveva soltanto otto anni, inoltre ha studiato canto, viola e composizione negli anni dell'università e del liceo. Trasferendosi verso New York nel 1995, Eri Yamamoto si è consolidata come una dei pianisti e compositori più originali e straordinari della città Nel 1995, ha visitato per la prima volta New York e per caso ha suonato in un concerto con Tommy Flanagan. Era la sua prima esperienza in un trio di jazz e ne fu talmente ispirata che decise di trasferirsi New York City per dedicarsi al jazz. Da quell'anno il suo trio si esibisce regolarmente al Arthur's Tavern, un storico jazz club al Greenwich Village di New York. Oltre alle sue tournée europee si è recentemente esibita al Hartford International Jazz Festival e al An Die Musik in Baltimora. Il trio (con Dave Ambriosio e Ikuo Takeuchi) ha inciso l'album Redwoods, uscito proprio nel 2008 per la AUM Fidelity che si impegnerà nel 2010 a pubblicare questo suo più recente ed ambizioso progetto. Negli ultimi due anni Eri ha registrato con William Parker due dischi, fatto tournée in Italia, Olanda, Norvegia, Tunisia e Portogallo. Ha collaborato con artisti illustri come Ron McClure, Andy McKee, Lewis Barns, Rob Brown, Leena Conquest, Butch Morris, Arthur Kell, Kevin Tkacs, Whit Dicky, Christopher Dean Sullivan e Michael T. A. Thompson. Mirko Signorile Mirko Signorile nasce a Bari nel Febbraio del ’74, e si diploma in pianoforte con il massimo dei voti e lode presso il Conservatorio "N.Piccinni" di Bari. Allo studio dei compositori classici ben presto affianca lo studio del jazz guidato del pianista Gianni Lenoci. Il suo incontro con il sassofonista Gaetano Partipilo, in occasione dei Corsi di Jazz tenuti da Roberto Ottaviano presso il “N. Piccinni”, segna la nascita di un’intesa musicale dalla quale scaturisce dapprima la formazione del gruppo elettrico The Misfits, e a seguire, la nascita degli Urban Society con Partipilo leader, nonché quella del sestetto The Institute di cui egli stesso è leader. Nel ’97 Signorile frequenta i seminari estivi di Siena Jazz con Enrico Rava, il quale gli assegna la borsa di studio come miglior pianista partecipante. L’anno seguente collabora al progetto discografico “Ecco” del Quartetto Moderno (Mirko Signorile/Mauro Gargano/Pasquale Bardaro) edito Schema Records, diretto artisticamente dal dj produttore Nicola Conte. Si esibisce con artisti come Enrico Rava, Paolo Fresu, Franco Ambrosetti, Nicola Stilo, Gianluca Petrella, Fabrizio Bosso e Rosario Giuliani. Nel ‘99 si perfeziona a New York con il grande pianista Richie Beirach ed avvia la sua collaborazione con la prestigiosa etichetta discografica Soul Note di Giovanni e Flavio Bonandrini. Il 2002 è l’anno del tour con la cantante brasiliana Rosalia De Souza che lo porta ad esibirsi sui palchi dei più importanti festival europei (Roma, Milano, Torino, Madrid, Lisbona, Le Canarie, El Hierro, Skopie); l’anno dell’ingresso nel nonetto di Nicola Conte con il quale suona a Mosca e San Pietroburgo e delle esibizioni con Dave Liebaman, Greg Osby, Dave Binney. Nel 2003, il giornalista Pino Saulo lo invita a suonare negli studi della Rai per la trasmissione radiofonica "Invenzioni a due voci" diretta dal critico Michele Mannucci. In Rai si esibisce in diretta anche con gli Urban Society e i Pow Wow. Il 2003 è anche l’anno della pubblicazione di "In full Life" (Soul Note), primo disco a suo nome registrato con la band "The Institute", votato dalla critica come uno dei migliori dischi dell'anno ( Musica Jazz). Nel 2004, entra a far parte con Gianluca Petrella, Roberto Dani e Giovanni Maier del quintetto “Pow Wow”di Roberto Ottaviano il cui cd viene votato come miglior disco dell’anno ( Audio Review). Diversi sono gli impegni discografici: registra con Nicola Conte, con Gaetano Partipilo & Urban Society, con il Quintetto del sassofonista Roberto Ottaviano, con l'ensamble del bassista Pierluigi Balducci, con i Cabaret Noir, con il percussionista Pippo D'Ambrosio. Nasce il SynerJazz Trio, nuova band del pianista, con il contrabbassista Giorgio Vendola ed il batterista Vincenzo Bardaro, basata sull'interplay e sulla completa sinergia musicale. Si esibisce al festival jazz di Clusone. Da questo concerto viene prodotto da Soul Note un cd "Live in Clusone" in cui oltre al SynerJazz Trio è documentata una improvvisazione estemporanea del New Trio di M.Signorile, Giovanni Falzone e Gaetano Partipilo. Inizia la collaborazione con la registra Maria Luisa Bigai nello spettacolo Il Gallo al Guinzaglio. Nel 2005, registra la colonna sonora del cortometraggio "La baracca" del regista Pietro Marcello che verrà proiettata alla Biennale di Venezia. Viene invitato a suonare a L'Opera di Lyon con il contrabbassista Riccardo Del Fra. Esce il suo secondo cd " The Magic Circle" (Soul Note) che ottiene successo di critica sia in Italia che all'estero. La critica gli conferisce il premio come secondo miglior nuovo talento italiano (Top Jazz di Musica Jazz). Il 2006 è l'anno del Giappone; due tour a distanza di due mesi. Il primo con il SynerJazz Trio a Tokyo, il secondo in duo con Pasquale Bardaro a Kyoto e Takashima. Nel 2007, compone con Marco Messina dei 99posse la colonna sonora del nuovo documentario di Pietro Marcello “Il passaggio della linea” in concorso al Festival di Venezia del 2007. Partecipa alla realizzazione del primo cd di Luca Aquino “Sopra le nuvole” (Emarcy/Universal) e suona con il “Distant City” di Davide Viterbo. Partecipa alla realizzazione del cd “Antigone” di Barbara De Dominicis, del cd “My Miles” di Cesare Dell’Anna e del primo cd dei Taranta Virus. Nel 2008, collabora con Erica Mou, Maurizio Quintavalle e Luisiana Lorusso. Si esibisce in Ucraina con Stefania Dipierro. Nel 2009, esce il suo nuovo cd “Clessidra” (Emarcy/Universal) votato da ArgoJazz “miglior cd dell’anno”. Si esibisce con il trombettista Cuong Vu e con la cantante di musica barocca Giovanna Carone. TIME ZONES 2009 XXIV edizione THEO TEARDO Teho Teardo, musicista e compositore di grandissimo talento, autore tra l'altro delle colonne sonore di alcune delle migliori produzioni della nostra recente cinematografia (L’Amico di Famiglia di Sorrentino, Denti di Salvatores, La Ragazza del Lago di Molaioli), ha vinto il David di Donatello 2009 come miglior musicista per la colonna sonora del film Il Divo di Paolo Sorrentino e per queste stesse composizioni ha recentemente vinto il premio "Ennio Morricone" all'Italia Film Fest di Bari Teardo dal vivo ripropone , con la violoncellista Martina Bertoni, alcuni brani tratti dai suoi album come Modern Institute ed estratti dalle innovative colonne sonore da lui composte La musica di Teardo ha una forte componente cinematica che rinnova le proprie possibilità espressive nella combinazione tra l’elettronica, la chitarra ed il violoncello in un contesto minimale e molto raffinato, in cui la parte elettronica assume una dimensione cameristica. È un live set essenziale, sul palco sono presenti solo il violoncello, le chitarre ed una postazione di live electronics per intervenire dal vivo, in tempo reale, sulle strutture musicali e sulle sonorità prodotte da violoncello e chitarre. Nella dimensione live emerge ancora di più la componente acustica ed emozionale che brano dopo brano si lega coerentemente ad un tessuto di immagini scelte per spostare l’attenzione dell’ascoltatore lontano da chi suona, in territori emozionali dove la musica e lo spettatore escono dalla tradizionale dimensione del concerto. Teardo è autore delle seguenti colonne sonore: Il Passato è una terra straniera, Il Divo, La rabbia, Sono stati loro, 48 h a Novi Ligure,, Lezioni di cioccolato, La ragazza del lago, Denti, Il fuggiasco, Amami, Lavorare con lentezza, Alice è in paradiso, Le conseguenze dell’amore. TIME ZONES 2009 XXIV edizione STEVEN BROWN & NINE RAIN Nuovo progetto live di Steven Brown per i cento anni della Rivoluzione Messicana del 1910, quella di Pancho Villa ed Emiliano Zapata. È una nuova colonna sonora eseguita dal vivo (con proiezione) del leggendario film di Eisenstein "Que Viva Mexico!". Nel 1993 Steven Brown (sax, clarinetto, tastiere e voce e cofondatore dei Tuxedomoon) e Nicolás Klau (basso) si trasferiscono in Messico per continuare un progetto iniziato a Bruxelles. Iniziano a lavorare subito con Juan Carlos Lopez (percussioni) e poi con Alejandro Herrera con i suoi suoni tradizionali di Veracruz, il requinto e il marana. Nel 1995, con l'uscita del primo disco, il gruppo realizza un tour europeo per raccogliere fondi da destinare alla causa Zapatista del Chiapas. Nel 1999 decidono di incidere il secondo cd ("Rain of Fire") registrato all¹Avana. Senza perdere la loro identità musicale l¹isola cubana influenza il prodotto finale. Nel 2000 i Nine Rain sono incaricati per comporre la musica originale per il pavilion messicano all¹Expo ad Hannover. Nel 2002 ci sono due nuovi ingressi nella band: Jose Luis Dominguez (chitarre) e Daniel Aspuru (batteria). Con questa line-up suoneranno in Sudamerica, Europa con un concerto speciale a San Pietroburgo. Nel 2006 esce il magnifico cd doppio "Mexico Woke Up". Adesso il tour europeo con questo nuovo progetto per i cento anni dalla Rivoluzione e Indipendenza Messicana. TIME ZONES 2009 XXIV edizione TERENCE BLANCHARD Terence Blanchard (New Orleans, Louisiana, 13 marzo 1962) è un musicista statunitense, nonché jazzista ed autore di colonne sonore. Considerato uno dei migliori trombettisti jazz degli anni 80, collaborò con alcuni dei maggiori esponenti del genere, quali Art Blakey e Lionel Hampton. Negli anni novanta spostò il suo interesse verso il cinema, divenendo l'autore delle colonne sonore di molti film del regista afroamericano Spike Lee. Ha collaborato anche all' MTV Unplugged: Giorgia, con la quale ha ri-arrangiato i suoi brani più famosi in chiave acustica e jazz. Fra quei musicisti jazz che hanno portato avanti con successo due o più attività professionali parallele, si distingue Terence Blanchard, eccezionale trombettista e figura ispirata di artista, con il suo far capolino ora qui, ora là. La sua onnipresenza merita una dovuta attenzione. Ma quanti Terence Blanchard ci sono? Si può vedere il suo nome su colonne sonore, sentire la sua musica a teatro o alla televisione...o vedere la sua band esibirsi ad un evento jazz...o insegnare ad una masterclass...e, ovviamente, si possono ascoltare i suoi dischi strepitosi. Nell'ultima decade e anche più, Blanchard è stato prolifico, ha scritto della musica per numerosi film, mettendosi al primo posto in questo genere. Nella molteplicità delle direzioni della sua carriera, si presenta come stroradinario e raffinato trombettista, compositore, arrangiatore e capobanda – direttiva questa, che considera come suo costante obiettivo e principio creativo. Produrre i suoi acclamati CD insieme alla sua band è un'attività in più, ma per lui vitale; le sue composizioni sono piene di armonie effervescenti e animate linee interne- nell'insieme aggiungono lustro e spirito spensierato alla sua seducente tavolozza di capacità artistiche e opere musicali. I recenti successi hanno allargato la sua meritata fama. L'anno scorso il cd intitolato Wandering Moon, della Sony Classical, che presentava delle composizioni nuove, è stato citato per una nomination ai Grammy Awards come "Miglior performance per assolo strumentale". E' stato anche il vincitore a pieni voti della elezione per il Down Beat 2000 come "Album Jazz dell'Anno", "Trombettista Jazz dell'Anno" e "Artista Jazz dell'Anno". Nello stesso anno, è stato insignito della carica di direttore artistico del Thelonious Monk Institute of Jazz Performance presso lo USC. Una vera ispirazione per quanto riguarda l'insegnamento del jazz, lavora con giovani musicisti jazz di talento e su altri programmi educativi. Attualmente il suo quintetto (Brice Winston al sax tenore, Ed Simon al piano, Derek Nievergelt al basso e alla batteria Eric Harland) è stato in tournée negli Stati Uniti, si è esibito nei locali e nei festival jazz, contemporaneamente all'uscita del suo ultimo CD Let's Get Lost – Le canzoni di Jimmy McHugh (un'icona della canzone popolare americana). La musica fa da meraviglioso sottofondo a quattro delle migliori e più raffinate cantanti jazz che ci siano oggi: Diana Krall, Diane Reeves, Jane Monheit e Cassandra Wilson Ricostruire le tappe della sua infanzia ed evoluzione come musicista jazz può essere utile per comprendere meglio le idee e le forze "sinergiche" che hanno influenzato il formarsi delle sue concezioni musicali e il profilo della sua attività. Per avvicinarmi alla sua strategia di equilibrio fra i diversi livelli della scena musicale, ho avuto con lui parecchie conversazioni in questi ultimi anni; qui di seguito ne riporto dei brani. Le sue risposte forniscono informazioni, dati, impressioni e interpretazioni per quel che riguarda il suo modo di sentire, le sue attitudini, i suoi valori e la sua etica. Vederlo in azione ora con una big band di "All Stars" di liceo, ora con la "Jazz in Film" Orchestra al Jazz Festival di Monterey e alla Telluride Jazz Celebration in Colorado, e vedere inoltre il suo quintetto nel locale jazz "Yoshi" a Oakland si aggiungono come ulteriori esperienze per approfondire la sua figura. * Autore delle musiche dei seguenti film: Cadillac Records -2008 Talk to me- 2007 Inside Man- 2006 SPike Lee When the Levees Broke. A Requiem in Four Acts 2006 All the invisible children 2005 LEI MI ODIA -2004 SUCKER FREE CITY- 2004 INDAGINI SPORCHE - DARK BLUE2002 La 25a Ora- 2002 Spike Lee LA BOTTEGA DEL BARBIERE- 2002 PEOPLE I KNOW-2002 GLITTER - QUANDO NASCE UNA STAR- 2001 Bamboozled- 2000 ORIGINAL SIN- 2000 S.O.S. Summer of Sam - Panico a New York- 1999 LA BAIA DI EVA (EVE'S BAYOU)1997 QUATTRO RAGAZZINE (4 LITTLE GIRLS)- 1997 SOLO SE IL DESTINO ('TIL THERE WAS YOU) 1997 Bus in viaggio (Get on the Bus)- 1996 CLOCKERS- 1995 CROOKLYN- 1994 IL VERDETTO DELLA PAURA- 1994 SCACCO AL RE NERO(HARLEM)1993 MALCOLM X- 1992 Spike LEE JUNGLE FEVER- 1991 Spike LEE TIME ZONES 2009 XXIV edizione WIM MERTENS Wim Mertens (Neerpelt, 14 maggio 1953) è un compositore, pianista, chitarrista musicologo e controtenore belga. Autore di musica contemporanea, legato alle correnti meno sperimentali del minimalismo ed al cross-over, in Italia raggiunse una discreta popolarità nella seconda metà degli anni '80 quando una sua composizione, Struggle for Pleasure, venne utilizzata come colonna sonora di una pubblicità. La stessa opera fu utilizzata per lo stesso scopo anche in altri paesi del mondo. Mertens studiò Scienze politiche e sociali all'Università di Leuven (laureandosi nel 1975) e musicologia all'Università di Gent; ha anche studiato teoria della musica e pianoforte nei Reali Conservatori di Gent e Bruxelles Iniziò a lavorare alla BRT (Belgian Radio and Television) nel 1978, ricoprendo il ruolo di produttore; su Radio 2, una radio di provincia, produsse concerti di Philip Glass, Steve Reich, Terry Riley, Meredith Monk, Urban Sax ed altri e condusse un programma chiamato Funky Town insieme a Gust De Meyer (col quale ha registrato un CD sperimentale intitolato For Amusement Only). Mertens ha anche registrato sotto lo pseudonimo di "Soft Verdict" ed è autore del libro American Minimal Music, un lavoro dedicato alla scuola americana della musica minimalista. Nel marzo 1998 Mertens divenne Ambasciatore Culturale delle Fiandre. Il compositore e pianista belga continua con determinazione il suo cammino innovativo nella nuova musica europea, fra composizioni per il cinema e la sua personale ricerca sul pianoforte e la voce. Il suo immutato successo è un invito a diffidare delle tante imitazioni Dagli esordi con i Soft Verdict alle colonne sonore per Peter Greenaway e Jan Fabre,alle musiche utilizzate da Godard ed alla sua ultima evoluzione "orchestrale" il compositore belga ha saputo aggiornare le intuizioni minimaliste di Philip Glass con una emozionante gamma di armonie. Quando penso a Wim Mertens, raffinato musicista e intellettuale, e alla sua musica, lieve ma interiormente complessa, m’immagino momenti di pacata quotidianità, romantica e minima, intima. Piccole ma intense stanze con molta luce, un chiarore che ti riscalda dentro. Finestre che offrono sprazzi sul profondo verde delle Ardenne o sull’ondulata linearità delle Fiandre. M’immagino un leggero vento, di quelli che ti svegliano e ti obbligano a pensare, e il Mare del Nord, freddo ma coinvolgente, come sfondo. Pianista e compositore fiammingo, Mertens si è imposto come ricercatore di musiche non convenzionali, come un artista paradigmatico nel frastagliato universo dell’avanguardia europea. Le sue composizioni, improntate da chiari echi provenienti dalla tradizione classica e da una vocazione melodica di matrice popolare, appaiono sostanzialmente leggere, cariche di bellezza, ma anche intrinsecamente complicate, spesso articolate in ardite strutture labirintiche. Sviluppate attraverso un’intricata matassa di citazioni e richiami. Un intenso lavoro sempre in equilibrio fra teoria e pratica: la lunga serie di prodotti discografici, dagli album per pianoforte e voce a quelli realizzati con originali piccole orchestre, a quelli dedicati a uno strumento solo (tutti lavori che non nascondono mai il principio di dare al disco il giusto ruolo di oggetto d’arte), le colonne sonore per il cinema e il teatro, la feconda attività concertistica svolta sui palcoscenici di tutto il mondo. Le storie raccontate non con le parole, ma con l’intima delicatezza del suo personale linguaggio vocale. Le orchestrazioni inconsuete, affatto altere. In oltre vent’anni di carriera (avendo intrapreso la professione di musicista relativamente tardi), ha fatto breccia sugli animi più sensibili, ma forse anche su una fetta di umanità contraddittoria e inaridita, preoccupata ma disponibile verso la libertà intellettuale. Verso una spiritualità laica. Verso l'uso dell'intelligenza. E quindi predisposta alla ricchezza dei sentimenti. Mertens è un vero e proprio maestro della divulgazione d’avanguardia, con la sua musica colta e accessibile. Una musica senza confini, senza timori, senza nome”. TIME ZONES 2009 XXIV edizione DAVID DARLING + DAKOTA SUITE David Darling (Elkhart, 3 marzo 1941) è un violoncellista e compositore statunitense. cominciò a studiare il violoncello all'età di 10 anni. Continuò gli studi fino a conseguire un baccalaureato e un master in educazione musicale presso l'Università dell'Indiana, negli USA. Svolse il ruolo di direttore di gruppi musicali scolastici e, nel 1969, cominciò a insegnare educazione musicale e a dirigere l'orchestra della Western Kentucky University. Nel 1970 entrò nel Paul Winter Consort e contestualmente nella Nashville Symphony Orchestra. Nel 1987 abbandonò questi gruppi musicali per proseguire l'attività come solista. Nel 1986 entrò nella Young Audiences, Inc., un'organizzazione che si propone di educare i bambini alla musica e all'arte. Nello stesso anno fondò Music for People che si propone di incoraggiare le persone ad esprimersi attraverso l'improvvisazione musicale. Nel 2000 registrò una inusuale collaborazione con Wulu Bunum, un gruppo di aborigeni taiwanesi. Le composizioni e le esecuzioni di Darling si basano su un'ampia gamma di stili che includono la musica classica, il jazz, la musica brasiliana, africana e indiana. Attualmente vive a Goshen, nel Connecticut dove svolge la sua attività di compositore, insegnante ed esecutore.Darling ha collaborato con moltissimi musicisti come Bobby McFerrin, Spyro Gyra, Peter Paul and Mary, Oregon, Jan Garbarek, Terje Rypdal, e con l'innovativo ensemble di danza Pilobolus. Oltre a svolgere la propria attività come musicista solista e in gruppi, ha scritto la musica per una dozzina di importanti film, come, ad esempio, Fino alla fine del mondo (1991) e Così lontano, così vicino (1993) diretti da Wim Wenders. Nel 2002 fu selezionato per il Grammy Award per l'album Cello Blue. Darling è un insegnante di improvvisazione musicale particolarmente dotato ed è un appassionato sostenitore della teoria che ogni essere umano ha la capacità di imparare ad esprimersi attraverso la musica. DAKOTA SUITE Dakota Suite è la delicata creatura di Chris Hooson, compositore e polistrumentista inglese con molti albums alle spalle, dei quali “This River only Brings poison” è solo l’ultimo atto. La musica dei Dakota Suite è una galleria d’immagini in bianco e nero, datate, così piacevolmente fuori da qualsiasi inclinazione verso il modernismo che pare collocata in un qualche momento degli anni 70, accanto ad altre opere di rilievo di altri autori significativi come Jackson Browne o John Martyn. Da questi Hooson eredita soprattutto la malinconia e il minimalismo folk strumentale, caratterizzato essenzialmente da una chitarra acustica e una voce sofferta, a turno accompagnati da squarci di tromba, tappeti di archi o da morbidi sussulti ritmici. Non si fa in tempo a premere play che si è già travolti dalla intima bellezza di “The lepers companion”, una ballata folk amara, pungente ma assai rilassante, in cui Chris Hooson sembra sussurrare le parole attraverso un dolore interiore che non trova pace. Non sono da meno le successive “Boats in a sunken ocean” e “The finished river”, lente, immerse in un universo slow core da cui è veramente difficile trovare spiragli di luce. Si passa attraverso le toccanti e calde note di piano di “Verdriet” e “Sands fools the shoreline” per poi approdare alle atmosfere autunnali di ”Lets be on our own”, per un trionfo di magie acustiche di rara eleganza, in cui trovano spazio alcune frasi incantate di pedal steel e mellotron. Le ultime 4 tracce di questo meraviglioso “This river only brings poison” sono composizioni già edite su altri album dei Dakota Suite tra cui si fa notare una alienante “When I think of myself dead”, strumentale per pianoforte, fiati e percussioni a dir poco struggente. In più di una occasione tornano in mente i meravigliosi lamenti esistenziali dei Red House Painters, ma Dakota Suite è comunque entità di notevole caratura artistica e personalità destinata a risvegliare la profonda sensibilità degli esseri umani più fragili. Magia infinita. TIME ZONES 2009 XXIV edizione DEAD SCIENCE PROJECT ARNOLD DREYBLATT - BERNARD GUENTER Arnold Dreyblatt, musicista e compositore oltreché artista visivo, è nato a New York nel 1953 e risiede a Berlino dal 1984. Ha esposto in due diverse occasioni alla Hamburger Banhof di Berlino, alla Stadtgalerie di Saarbrücken, all'Arken Museum for Modern Art di Copenhagen e al Jewish Museum di New York. Lo scorso anno è stata inaugurata una sua installazione permanente posta sulla facciata del Museo dell'Olocausto di Oslo. E' appena stato ammesso nella prestigiosa Akademie der Künste di Berlino, istituzione che annovera fra i suoi membri artisti come: Bruce Nauman, Daniel Libeskind, Tony Cragg, Christina Kubisch, Tacita Dean, Richard Serra, Rebecca Horn. Bernhard Guenter Bernhard Guenter (Germania, 1957) studente di Pierre Boulez (1980), è diventato il guru del minimalismo digitale subsonico, prossimo al silenzio. Scolpisce colonne sonore subatomiche che raccolgono suoni dalle crepe tra un evento quantico e quello dopo. Un Peu De Neige Salie (Selektion, 1993 - Table Of The Elements, 1996) è un'opera in cinque parti di musica concreta che manipola rumori della vita comune al punto da renderli irriconoscibili, e li trasforma in strutture fredde, oscure, monolitiche di silenzio, profondità terribili da cui emergono improvvisi scoppi sonori non identificati e udibili a malapena. (Le tracce Untitled II/92 e Untitled III/92 si fonderanno in seguito in Whiteout of Tokyo). Details Agrandis (Selektion, 1994 - Table Of The Elements, 1999) contiene tre pezzi lunghi (dedicati a Jim O'Rourke, Richard Long, Giancarlo Toniutti), con toni altissimi e paesaggi sonori brulli e lenti. La musica è viva a malapena e collabora alla creazione di un genere "micro-sound". Particles/Waves, sullo split Japan (Trente Oiseaux, 2001) con Steve Roden, ritorna al suo originario stile iperminimalista. Redshift - Abschied (Trente Oiseaux, 2002) contiene due composizioni, la prima un calmo e determinato studio di trame statiche, la seconda un degradatissimo pezzo da camera i cui strumenti emettono suoni a malapena. TIME ZONES 2009 XXIV edizione MÙM Da sempre giudicata una band unica grazie a connotazioni musicali che li collocano letteralmente in un mondo parallelo, i Mùm hanno subìto un’importante evoluzione sonora che però non ne ha mai fatto perdere gli essenziali elementi identitari. I cambi di formazione ed il passare degli anni, la necessità di sperimentare altre soluzioni e l’interesse per forme estetiche differenti li hanno condotti attraverso un itinerario artistico che oggi raggiunge un nuovo approdo. Con “Sing Along To Songs You Don’t Know” si torna dunque al suono acustico, al protagonismo della voce e della melodia, ai ritornelli ed ai cori sorretti principalmente da pianoforte ed ukulele. Una scelta decisamente diversa rispetto al loro capolavoro del 2002 – il bellissimo “Finally We Are No One” uscito su Fat Cat – ma che sembra andare incontro al desiderio di narrare storie oniriche e surreali. I toni restano ancora una volta fiabeschi e delicatissimi, spesso malinconici ed allo stesso tempo romantici come in “A River Don’t Stop To Breathe”, una delle tracce centrali di questo concept album pensato come ode alla luce. Ed in effetti in molti casi sembra quasi di passare dal chiarore di una candela al bagliore di una mattina d’estate, per esempio nel climax di “Húllabbalabbalúú”, una delle poche tracce sorrette da un tappeto ritmico in crescendo e fortemente emozionale. Folk nell’animo ma sognante nella realizzazione, “Sing Along To Songs You Don’t Know” rinnova l’immaginario della band islandese e ne rinsalda gli intrecci fra musica tradizionale ed approccio sperimentale. A due anni dal loro ultimo lavoro (Go Go Smear the Poison Ivy, FatCat, 2007), i Mùm, maestri del pop eccentrico, tornano con la loro quinta uscita intitolata Sing Along To Songs You Don't Know (Morr Music, settembre 2009). Il disco, molto più calmo delle recenti produzioni a firma Múm, svela una tristezza quieta ma rilassata, che richiama la sabbia che scorre tra le dita o le rapide in un lago. E, in modo ancora più evidente che in passato, è un’ode alla luce in tutte le sue forme, dalla lampadina sfuocata al sole accecante. A volte la musica suona ingenua e utopica, riuscendo a rimanere sempre spontanea e pura. Come sempre le canzoni brillano di suoni inusuali, ruotando attorno al pianoforte, al dulcimer, ad un quartetto d’archi, alle marimba, alle chitarre e all’ukulele; alcune mostrano persino sullo sfondo il verso del parrocchetto dei genitori di Orvar. L’album è stato registrato in moltissimi posti diversi e in quattro diverse nazioni, sebbene la maggior parte di esso sia stato concepito nella nativa Islanda. In particolare nella capanna in campagna in cui si è trasferito Gunnar Örn Tynes, anche se, come al solito, il gruppo ha poi avuto difficoltà a restare fermo in un posto e per questo si è spostato per le registrazioni anche in Estonia e Finlandia. In Estonia i Múm hanno preso in prestito una bellissima e vecchissima casa a Leigo, località con centinaia di laghi, in cui hanno registrato con la collaborazione del coro estone Suisapäisa Mixed. La maggior parte della musica è stata composta nel mezzo della crisi politica e finanziaria che ha recentemente colpito l’Islanda. E se il governo islandese è stato costretto alle dimissioni da intermittenti disordini civili e dal costante sbattere violento di pentole e coperchi, spingendo un po’ oltre l’immaginazione è possibile trovare un collegamento tra questa turbolenta situazione politica e il sereno idealismo nascosto nella musica di questo disco. La band, gruppo, collettivo, o in qualunque modo lo vogliate chiamare, consiste in questo album di Gunnar Örn Tynes e Örvar Þóreyjarson Smárason, Eiríkur Orri Ólafsson (tromba/piano/tastiere/arrangiamenti d'archi), Hildur Guðnadóttir (violoncello/voce), Sigurlaug Gísladóttir (voce/ukulele), Róbert Reynisson (chitarre/ukulele) e Samuli Kosminen (batteria/percussioni). Il musicista finlandese Högni Egilsson si unisce al gruppo in alcune canzoni, contribuendo alla scrittura e all’arrangiamento dei cori, mentre Guðbjörg Hlín Guðmundsdóttir suona il violino. TIME ZONES 2009 XXIV edizione MOVIE NIGHT DAVID HOLMES David Holmes è un DJ nordirlandese, musicista e compositore. Holmes è nato il 14 febbraio 1969, ultimo di dieci figli. Holmes inizia a fare il DJ nei pub della nativa Belfast all’età di 15 anni. Il suo primo brano di successo è stato “DeNiro”, con Ashley Beedle, nel 1992. Nella prima metà degli anni 90 conduceva due famose serate presso il Belfast Art College conosciute come “Sugar Sweet” e “Shake Yer Brain”. È risaputo che gli Orbital scrissero il brano “Belfast”, pubblicato sul loro omonimo debut album, dopo aver suonato in una serata “Sugar Sweet” Potrebbe tranquillamente fare l’attore. Tra l’altro una naturale somiglianza con l’ex testa di ponte del brat-pack statunitense Kiefer Sutherland già ce l’ha. E non è nemmeno escluso che non decida di farlo, un giorno o l’altro. Ma David Holmes è soprattutto un appassionato di musica. Un dj innanzitutto, poi autore di dischi techno molto dilatati e "cinematografici"; quindi, da qualche anno, autore di colonne sonore prediletto da Steven Soderbergh e George Clooney. Sue le musiche di Out Of Sight e Ocean’s Eleven: l’ex mod irlandese è ormai di casa a Los Angeles, ma inutile dire che sotto sotto non è poi così tanto cambiato. L’unico nanosecondo in cui il cotè hollywoodiano prende il sopravvento nella mezz’ora di conversazione è quando dice "ho chiamato George per dirgli..." e il George in questione - intuisci un attimo dopo - è George Clooney Per Clooney Holmes ha poi curato la colonna sonora di” Confessions Of A Dangerous Mind”). E più che di suites all’Hilton e ricevimenti su Sunset Stripe i suoi occhi brillano quando ti racconta di come, per la registrazione di Ocean’s Eleven, abbia lavorato con il sassofonista di Sly Stone (Steve Tavaglione) ed un altro bel po’ di turnisti del vecchio funk classico, "gente che ti lascia a bocca aperta per la sua bravura". Le creazioni di Holmes si sono rivelate sempre originali il suo progetto Free Association è stata una boccata d’aria pulita nella confusa deriva di fine anni 90 della dance : nei suoi suoni si confondono raffinati e sofisticati “elettronismi” con oscure perle psycho-soul...grande rock e schegge di vecchio blues. “D.H.present Free Association” con “ Let’s Get Killed” e “ Come Get It I Got It”sono “preziosi gioielli fatti di suoni accecanti” senza se e senza ma. Ha remixato brani degli U2, dei Manic Street Preachers, dei Primal Scream, di Page & Plant, e di Ice Cube. Holmes ha curato le colonne sonore per i seguenti film: Ocean’ Thirteen -2007 Steven Sodebergh Ocean's Twelve -2004 Steven Soderbergh Codice 46 -2004 Michael Winterbottom Stander -2003 Bronwen Hughes Confessioni di una mente pericolosa -2002 George Clooney Un boss sotto stress -2002 Harold Ramis Buffalo Soldiers -2001 Gregor Jordan Ocean's eleven - 2001 Steven Soderbergh Out of sight- 1998 Steven Soderbergh Resurrection Man-1998 Marc Evans (I) Lee "Scratch" Perry Rainford Hugh Perry, meglio conosciuto principalmente come Lee "Scratch" Perry, ma anche con molti altri pseudonimi tra i quali The Upsetter, King, Little e Pipecock Jaxxon (Kendal, 20 marzo 1936), è un produttore discografico, musicista e cantante giamaicano. È una delle figure più importanti della musica giamaicana (reggae, dub, ska) e mondiale dell'ultimo mezzo secolo e uno dei personaggi più influenti nella storia del pop mondiale. Principalmente lavora come produttore musicale, ma anche cantante, musicista, talent scout e fonico, ha lavorato con la maggior parte degli artisti giamaicani sin dagli albori del reggae, anticipandone spesso tendenze ed evoluzioni e continua tutt'oggi ad essere un protagonista della scena reggae producendo album e, di tanto in tanto, esibendosi in concerti dal vivo a dispetto della sua avanzata età. Adrian Sherwood Adrian Sherwood (Londra, 1958) è un produttore discografico e beatmaker britannico, particolarmente conosciuto per il suo lavoro sulla musica dub e per i remix di artisti come Coldcut, Depeche Mode, The Woodentops, Primal Scream, Pop Will Eat Itself, Sinéad O'Connor, e Skinny Puppy. Sherwood è stato co-fondatore delle etichette discografiche Carib Gems e Pressure Sounds e fondatore delle Hitrun Records, Green Tea Records e Soundboy Records, anche se la sua etichetta più famosa è sicuramente la On-U Sound Records. È anche stato membro del gruppo industrial hip hop chiamato Tackhead, lavorando come produttore. Durante i primi anni 80 riunisce molti artisti gamaicani tra cui Prince Far I, Mikey Dread e Bim Sherman nel colletivo Singers and Players, con lo scopo di promuovere sia i singoli artisti che l'On-U Sound, la sua etichetta. Nel 1986 comincia a lavorare con il produttore e cantante giamaicano Lee Perry, producendo l'album Time Boom X De Devil Dead e rilanciando la carriera dell'artista di Kingston. Successivamente lavora nel campo della musica industriale, remixando un pezzo degli Einstürzende Neubauten chiamato Yü Gung, e producendo pezzi per Ministry, Cabaret Voltaire, KMFDM, Terminal Power Company e Nine Inch Nails. Contribuisce anche alla musica blues collaborando con Skip McDonald, e nel 2006 esce il suo album, Champagne and Grits, sotto Real World Records. Nel 2003 pubblica il suo primo album solista, Never Trust a Hippie?, in cui collabora con Sly & Robbie, Steven "Lenky" Marsden, Carlton "Bubblers" Ogilvie e Jazzwad. Nel 2006 esce il suo secondo album, Becoming a Cliché, con le collaborazioni affidate a Lee "Scratch" Perry, Bim Sherman, Dennis Bovell, Little Roy, Lee 'LSK' Kenny, Samia Farah, Raiz e Mark Stewart. Don Letts Nato a Londra il 10 gennaio 1956 è un regista e disc jockey britannico di origini giamaicane. Dopo aver lavorato come commesso in un negozio di abbigliamento di Londra, iniziò ad interessarsi alla musica (come DJ) e alla creazione di film. Iniziò a lavorare come DJ al Roxy, un noto locale di ritrovo dei punk londinesi, nel periodo in cui scoppiò il fenomeno punk. Non avendo a disposizione molti dischi di gruppi punk da includere nella sua playlist, introdusse in essa dischi dub e reggae. Questa sua scelta influenzò molti gruppi punk, tra i quali i Clash, che lo raffigureranno nella copertina del loro album Super Black Market Clash. Il suo primo film fu The Punk Rock Movie del 1978, nel quale documenta la scena punk rock inglese del periodo. Sempre nel 1978 pubblica un EP, Steel Leg v the Electric Dread, con la partecipazione di Keith Levene e Jah Wobble dei Public Image Ltd.. Successivamente formerà insieme a Mick Jones (fuoriuscito dai Clash) i Big Audio Dynamite. Recentemente si è concentrato sulla produzione cinematografica, e nel 2003 ha vinto un Grammy per Westway to the World, film-documentario con interviste e spezzoni di concerti riguardanti la carriera musicale del gruppo punk inglese The Clash. Ha inoltre all'attivo la direzione di oltre 400 video musicali. Filmografia (parziale) da regista * 1978 - The Punk Rock Movie FILM * 1988 - Pretenders: The Singles (video Back on the Chain Gang) * 1997 - Dancing in the Streets: Planet Rock (TV) * 1997 - Dancehall Queen * 2000 - The Clash: Westway to the World * 2000 - The Pretenders: Greatest Hits (video Back on the Chain Gang) * 2003 - The Essential Clash FILM (Grammy) * 2003 - One Love * 2004 - Making of 'London Calling': The Last Testament * 2005 - Punk: Attitude (TV) * 2005 - The Right Spectacle: The Very Best of Elvis Costello - The Videos * 2005 - The Revolution Will Not Be Televised (Gil Scott-Heron) * 2005 - Brother From Another Planet: Sun Ra * 2006 - The Making of All Mod Cons: The Jam * 2006 - Tales of Dr.Funkenstein: George Clinton * 2006 - Rock It To Rio: Franz Ferdinand