TIME ZONES 2009 XXIV edizione BARI 31 OTTOBRE

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TIME ZONES 2009
XXIV edizione
BARI 31 OTTOBRE - 5 DICEMBRE
Sette giornate dedicate alle musiche per il cinema
Time Zones, sin dai suoi esordi, ha contribuito a dare cittadinanza nell’”Olimpo della
musica” ai compositori di colonne sonore. Può sembrare fantascienza, ma proprio qui a
Bari, in questa rassegna nel 1990, Ennio Morricone ha tenuto una delle prime direzioni delle
sue musiche da film in concerto, non senza i mugugni di chi all’epoca riteneva
questo”genere” non degno di grandi attenzioni. A partire dal 1986 il festival ha quindi
ospitato, spesso in veste di “poco noti”, molti di questi autori prestati al cinema, e tra questi
alcuni diventati poi ”molto noti”: NYMAN, GLASS, SAKAMOTO, M. ISHAM, D.
DARLING e tanti altri che pur non pervenuti al grande successo si son rivelati determinanti
per una nuova definizione del rapporto immagini-musica.
In questa XXIV edizione il festival intende esplorare il rapporto attuale tra musica e cinema,
ospitando alcuni tra i più importanti autori di ultima generazione:
da TERENCE BLANCHARD il trombettista di New Orleans autore di quasi tutte le
colonne sonore per Spike Lee al giovane e pluripremiato TEHO TEARDO(David di
Donatello nel 2009 con le musiche del vincitore di Cannes 2008 IL DIVO), passando poi
per due grandissimi come WIM MERTENS (compositore per Greenway) e DAVID
DARLING (autore per Godard e Wenders).
Nel programma sono inoltre previste le sonorizzazioni dal vivo di due capolavori di grandi
maestri: “I was born,but...” di Y.OZU e “Que viva Mexico” di S. EISENSTEIN.
Infine una serata finale di musica, immagini ed action painting costruita intorno ad alcuni
personaggi che a vario titolo hanno contribuito a stravolgere il rapporto tra suoni ed
immagini: l‘Irlandese DAVID HOLMES, dj e remixer di razza prestato ad Hollywood, dove
ha curato soundtracks importanti (Out of Sight, Ocean’s Eleven, Confessioni di una mente
pericolosa) e due guru del dub: LEE PERRY ed ADRIAN SHERWOOD. Insieme a loro
anche il regista e vj di origini giamaicane DON LEETS, storico autore di film sul Punk e
compagno di strada dei Clash (per i quali ha diretto film e video).
TIME ZONES 2009
XXIV edizione
IL PROGRAMMA
31/10 - Teatro ROYAL (ingresso libero)
ERI YAMAMOTO TRIO sonorizzazione “I WAS BORN, BUT”m 1932 (YASUJIRO
OZU)
intro a cura di MIRKO SIGNORILE - “Soundtracks”
3/11 - Auditorium VALLISA
TEHO TEARDO
6/11 - Auditorium VALLISA
NINE RAIN sonorizzazione di “QUE VIVA MEXICO”1936 (SERGEI EISENSTEIN)
8/11 - Teatro ROYAL
TERENCE BLANCHARD Quintet
9/11 - Teatro ROYAL
WIM MERTENS
20/11 – Auditorium VALLISA
DAVID DARLING solo + DAKOTA SUITE feat D.Darling
21/11 - Auditorium VALLISA
“BERLINO AFTER 20“ DEAD SCIENCE project: ARNOLD DREYBLATT +
AUFGEHOBEN + LILLEVAN
27(11 MUM
5/12 - DEMODE’ Club
MOVIE NIGHT: DAVID HOLMES – LEE PERRY- ADRIAN SHERWOOD- DON
LETTS
TIME ZONES 2009
XXIV edizione
ERI YAMAMOTO
Il più giapponese dei registi, Yasujiro Ozu
crea un ritratto comico, sagace ed incisivo
dell'ipocrisia e dell'iniquità sociale in I
Was Born But.... (Otona no miru ehon Umarete wa mita keredo). Convinto dagli
studi Shochiku a fare un film sul modello
delle pellicole dedicate all'infanzia
sguazzona dei ragazzini statunitensi, Ozu
nel 1932, con già una ventina di titoli
all'attivo, realizzò il suo primo film
esplicitamente sui bambini e le loro
logiche opposte e rispecchianti quelle
degli
adulti.
eatro
tradizionale
giapponese, un benshi, ossia un narratore
che accompagnasse le immagini sullo
schermo. Nei primi giorni di lavorazione
dichiaratamente una commedia, e poi man
mano assumendo un tono vagamente più
severo, il film subì vari ritardi prima di
essere proiettato nei cinema, perché lo
studio produttore temeva che un film sui e
per i bambini così serio non avrebbe
avuto nessuna presa sul pubblico. Il film
invece diventò un classico per tutte le età e vinse il Kinema Junpo, all´epoca la
competizione cinematografica più prestigiosa del Giappone. Oggi considerato un
capolavoro del cinema mondiale mostra le migliori qualità del maestro.
Eri Yamamoto è nata a Osaka, in Giappone ed ha cominciato a giocare con il piano classico
all'età di tre anni. Ha iniziato a comporre quando aveva soltanto otto anni, inoltre ha studiato
canto, viola e composizione negli anni dell'università e del liceo. Trasferendosi verso New
York nel 1995, Eri Yamamoto si è consolidata come una dei pianisti e compositori più
originali e straordinari della città Nel 1995, ha visitato per la prima volta New York e per
caso ha suonato in un concerto con Tommy Flanagan. Era la sua prima esperienza in un trio
di jazz e ne fu talmente ispirata che decise di trasferirsi New York City per dedicarsi al jazz.
Da quell'anno il suo trio si esibisce regolarmente al Arthur's Tavern, un storico jazz club al
Greenwich Village di New York. Oltre alle sue tournée europee si è recentemente esibita al
Hartford International Jazz Festival e al An Die Musik in Baltimora. Il trio (con Dave
Ambriosio e Ikuo Takeuchi) ha inciso l'album Redwoods, uscito proprio nel 2008 per la
AUM Fidelity che si impegnerà nel 2010 a pubblicare questo suo più recente ed ambizioso
progetto. Negli ultimi due anni Eri ha registrato con William Parker due dischi, fatto tournée
in Italia, Olanda, Norvegia, Tunisia e Portogallo. Ha collaborato con artisti illustri come
Ron McClure, Andy McKee, Lewis Barns, Rob Brown, Leena Conquest, Butch Morris,
Arthur Kell, Kevin Tkacs, Whit Dicky, Christopher Dean Sullivan e Michael T. A.
Thompson.
Mirko Signorile
Mirko Signorile nasce a Bari nel
Febbraio del ’74, e si diploma in
pianoforte con il massimo dei
voti
e
lode
presso
il
Conservatorio "N.Piccinni" di
Bari. Allo studio dei compositori
classici ben presto affianca lo
studio del jazz guidato del
pianista Gianni Lenoci. Il suo
incontro con il sassofonista
Gaetano Partipilo, in occasione
dei Corsi di Jazz tenuti da Roberto Ottaviano presso il “N. Piccinni”, segna la nascita di
un’intesa musicale dalla quale scaturisce dapprima la formazione del gruppo elettrico The
Misfits, e a seguire, la nascita degli Urban Society con Partipilo leader, nonché quella del
sestetto The Institute di cui egli stesso è leader. Nel ’97 Signorile frequenta i seminari estivi
di Siena Jazz con Enrico Rava, il quale gli assegna la borsa di studio come miglior pianista
partecipante. L’anno seguente collabora al progetto discografico “Ecco” del Quartetto
Moderno (Mirko Signorile/Mauro Gargano/Pasquale Bardaro) edito Schema Records,
diretto artisticamente dal dj produttore Nicola Conte. Si esibisce con artisti come Enrico
Rava, Paolo Fresu, Franco Ambrosetti, Nicola Stilo, Gianluca Petrella, Fabrizio Bosso e
Rosario Giuliani. Nel ‘99 si perfeziona a New York con il grande pianista Richie Beirach ed
avvia la sua collaborazione con la prestigiosa etichetta discografica Soul Note di Giovanni e
Flavio Bonandrini. Il 2002 è l’anno del tour con la cantante brasiliana Rosalia De Souza che
lo porta ad esibirsi sui palchi dei più importanti festival europei (Roma, Milano, Torino,
Madrid, Lisbona, Le Canarie, El Hierro, Skopie); l’anno dell’ingresso nel nonetto di Nicola
Conte con il quale suona a Mosca e San Pietroburgo e delle esibizioni con Dave Liebaman,
Greg Osby, Dave Binney. Nel 2003, il giornalista Pino Saulo lo invita a suonare negli studi
della Rai per la trasmissione radiofonica "Invenzioni a due voci" diretta dal critico Michele
Mannucci. In Rai si esibisce in diretta anche con gli Urban Society e i Pow Wow. Il 2003 è
anche l’anno della pubblicazione di "In full Life" (Soul Note), primo disco a suo nome
registrato con la band "The Institute", votato dalla critica come uno dei migliori dischi
dell'anno ( Musica Jazz). Nel 2004, entra a far parte con Gianluca Petrella, Roberto Dani e
Giovanni Maier del quintetto “Pow Wow”di Roberto Ottaviano il cui cd viene votato come
miglior disco dell’anno ( Audio Review). Diversi sono gli impegni discografici: registra con
Nicola Conte, con Gaetano Partipilo & Urban Society, con il Quintetto del sassofonista
Roberto Ottaviano, con l'ensamble del bassista Pierluigi Balducci, con i Cabaret Noir, con il
percussionista Pippo D'Ambrosio. Nasce il SynerJazz Trio, nuova band del pianista, con il
contrabbassista Giorgio Vendola ed il batterista Vincenzo Bardaro, basata sull'interplay e
sulla completa sinergia musicale. Si esibisce al festival jazz di Clusone. Da questo concerto
viene prodotto da Soul Note un cd "Live in Clusone" in cui oltre al SynerJazz Trio è
documentata una improvvisazione estemporanea del New Trio di M.Signorile, Giovanni
Falzone e Gaetano Partipilo. Inizia la collaborazione con la registra Maria Luisa Bigai nello
spettacolo Il Gallo al Guinzaglio. Nel 2005, registra la colonna sonora del cortometraggio
"La baracca" del regista Pietro Marcello che verrà proiettata alla Biennale di Venezia. Viene
invitato a suonare a L'Opera di Lyon con il contrabbassista Riccardo Del Fra. Esce il suo
secondo cd " The Magic Circle" (Soul Note) che ottiene successo di critica sia in Italia che
all'estero. La critica gli conferisce il premio come secondo miglior nuovo talento italiano
(Top Jazz di Musica Jazz). Il 2006 è l'anno del Giappone; due tour a distanza di due mesi. Il
primo con il SynerJazz Trio a Tokyo, il secondo in duo con Pasquale Bardaro a Kyoto e
Takashima. Nel 2007, compone con Marco Messina dei 99posse la colonna sonora del
nuovo documentario di Pietro Marcello “Il passaggio della linea” in concorso al Festival di
Venezia del 2007. Partecipa alla realizzazione del primo cd di Luca Aquino “Sopra le
nuvole” (Emarcy/Universal) e suona con il “Distant City” di Davide Viterbo. Partecipa alla
realizzazione del cd “Antigone” di Barbara De Dominicis, del cd “My Miles” di Cesare
Dell’Anna e del primo cd dei Taranta Virus. Nel 2008, collabora con Erica Mou, Maurizio
Quintavalle e Luisiana Lorusso. Si esibisce in Ucraina con Stefania Dipierro. Nel 2009, esce
il suo nuovo cd “Clessidra” (Emarcy/Universal) votato da ArgoJazz “miglior cd dell’anno”.
Si esibisce con il trombettista Cuong Vu e con la cantante di musica barocca Giovanna
Carone.
TIME ZONES 2009
XXIV edizione
THEO TEARDO
Teho Teardo, musicista e compositore di
grandissimo talento, autore tra l'altro delle
colonne sonore di alcune delle migliori
produzioni
della
nostra
recente
cinematografia (L’Amico di Famiglia di
Sorrentino, Denti di Salvatores, La
Ragazza del Lago di Molaioli), ha vinto il
David di Donatello 2009 come miglior
musicista per la colonna sonora del film Il
Divo di Paolo Sorrentino e per queste
stesse composizioni ha recentemente
vinto il premio "Ennio Morricone"
all'Italia Film Fest di Bari
Teardo dal vivo ripropone , con la violoncellista Martina Bertoni, alcuni brani tratti dai
suoi album come Modern Institute ed estratti dalle innovative colonne sonore da lui
composte
La musica di Teardo ha una forte componente cinematica che rinnova le proprie possibilità
espressive nella combinazione tra l’elettronica, la chitarra ed il violoncello in un contesto
minimale e molto raffinato, in cui la parte elettronica assume una dimensione cameristica.
È un live set essenziale, sul palco sono presenti solo il violoncello, le chitarre ed una
postazione di live electronics per intervenire dal vivo, in tempo reale, sulle strutture
musicali e sulle sonorità prodotte da violoncello e chitarre.
Nella dimensione live emerge ancora di più la componente acustica ed emozionale che
brano dopo brano si lega coerentemente ad un tessuto di immagini scelte per spostare
l’attenzione dell’ascoltatore lontano da chi suona, in territori emozionali dove la musica e lo
spettatore escono dalla tradizionale dimensione del concerto.
Teardo è autore delle seguenti colonne sonore:
Il Passato è una terra straniera, Il Divo, La rabbia, Sono stati loro, 48 h a Novi Ligure,,
Lezioni di cioccolato, La ragazza del lago, Denti, Il fuggiasco, Amami, Lavorare con
lentezza, Alice è in paradiso, Le conseguenze dell’amore.
TIME ZONES 2009
XXIV edizione
STEVEN BROWN & NINE RAIN
Nuovo progetto live di Steven
Brown per i cento anni della
Rivoluzione Messicana del 1910,
quella di Pancho Villa ed Emiliano
Zapata.
È una nuova colonna sonora
eseguita dal vivo (con proiezione)
del leggendario film di Eisenstein
"Que Viva Mexico!".
Nel 1993 Steven Brown (sax,
clarinetto, tastiere e voce e
cofondatore dei Tuxedomoon) e
Nicolás
Klau
(basso)
si
trasferiscono in Messico
per
continuare un progetto iniziato a Bruxelles. Iniziano a lavorare subito con Juan Carlos
Lopez (percussioni) e poi con Alejandro Herrera con i suoi suoni tradizionali di Veracruz, il
requinto e il marana. Nel 1995, con l'uscita del primo disco, il gruppo realizza un tour
europeo per raccogliere fondi da destinare alla causa Zapatista del Chiapas. Nel 1999
decidono di incidere il secondo cd ("Rain of Fire") registrato all¹Avana. Senza perdere la
loro identità musicale l¹isola cubana influenza il prodotto finale. Nel 2000 i Nine Rain sono
incaricati per comporre la musica originale per il pavilion messicano all¹Expo ad Hannover.
Nel 2002 ci sono due nuovi ingressi nella band: Jose Luis Dominguez (chitarre) e Daniel
Aspuru (batteria). Con questa line-up suoneranno in Sudamerica, Europa con un concerto
speciale a San Pietroburgo. Nel 2006 esce il magnifico cd doppio "Mexico Woke Up".
Adesso il tour europeo con questo nuovo progetto per i cento anni dalla Rivoluzione e
Indipendenza Messicana.
TIME ZONES 2009
XXIV edizione
TERENCE BLANCHARD
Terence Blanchard (New Orleans, Louisiana,
13 marzo 1962) è un musicista statunitense,
nonché jazzista ed autore di colonne sonore.
Considerato uno dei migliori trombettisti jazz
degli anni 80, collaborò con alcuni dei
maggiori esponenti del genere, quali Art
Blakey e Lionel Hampton.
Negli anni novanta spostò il suo interesse
verso il cinema, divenendo l'autore delle
colonne sonore di molti film del regista
afroamericano Spike Lee.
Ha collaborato anche all' MTV Unplugged:
Giorgia, con la quale ha ri-arrangiato i suoi
brani più famosi in chiave acustica e jazz.
Fra quei musicisti jazz che hanno portato
avanti con successo due o più attività
professionali parallele, si distingue Terence
Blanchard, eccezionale trombettista e figura
ispirata di artista, con il suo far capolino ora
qui, ora là. La sua onnipresenza merita una dovuta attenzione. Ma quanti Terence Blanchard
ci sono? Si può vedere il suo nome su colonne sonore, sentire la sua musica a teatro o alla
televisione...o vedere la sua band esibirsi ad un evento jazz...o insegnare ad una
masterclass...e, ovviamente, si possono ascoltare i suoi dischi strepitosi.
Nell'ultima decade e anche più, Blanchard è stato prolifico, ha scritto della musica per
numerosi film, mettendosi al primo posto in questo genere. Nella molteplicità delle
direzioni della sua carriera, si presenta come stroradinario e raffinato trombettista,
compositore, arrangiatore e capobanda – direttiva questa, che considera come suo costante
obiettivo e principio creativo. Produrre i suoi acclamati CD insieme alla sua band è
un'attività in più, ma per lui vitale; le sue composizioni sono piene di armonie effervescenti
e animate linee interne- nell'insieme aggiungono lustro e spirito spensierato alla sua
seducente tavolozza di capacità artistiche e opere musicali.
I recenti successi hanno allargato la sua meritata fama. L'anno scorso il cd intitolato
Wandering Moon, della Sony Classical, che presentava delle composizioni nuove, è stato
citato per una nomination ai Grammy Awards come "Miglior performance per assolo
strumentale". E' stato anche il vincitore a pieni voti della elezione per il Down Beat 2000
come "Album Jazz dell'Anno", "Trombettista Jazz dell'Anno" e "Artista Jazz dell'Anno".
Nello stesso anno, è stato insignito della carica di direttore artistico del Thelonious Monk
Institute of Jazz Performance presso lo USC. Una vera ispirazione per quanto riguarda
l'insegnamento del jazz, lavora con giovani musicisti jazz di talento e su altri programmi
educativi.
Attualmente il suo quintetto (Brice Winston al sax tenore, Ed Simon al piano, Derek
Nievergelt al basso e alla batteria Eric Harland) è stato in tournée negli Stati Uniti, si è
esibito nei locali e nei festival jazz, contemporaneamente all'uscita del suo ultimo CD Let's
Get Lost – Le canzoni di Jimmy McHugh (un'icona della canzone popolare americana). La
musica fa da meraviglioso sottofondo a quattro delle migliori e più raffinate cantanti jazz
che ci siano oggi: Diana Krall, Diane Reeves, Jane Monheit e Cassandra Wilson
Ricostruire le tappe della sua infanzia ed evoluzione come musicista jazz può essere utile
per comprendere meglio le idee e le forze "sinergiche" che hanno influenzato il formarsi
delle sue concezioni musicali e il profilo della sua attività.
Per avvicinarmi alla sua strategia di equilibrio fra i diversi livelli della scena musicale, ho
avuto con lui parecchie conversazioni in questi ultimi anni; qui di seguito ne riporto dei
brani. Le sue risposte forniscono informazioni, dati, impressioni e interpretazioni per quel
che riguarda il suo modo di sentire, le sue attitudini, i suoi valori e la sua etica. Vederlo in
azione ora con una big band di "All Stars" di liceo, ora con la "Jazz in Film" Orchestra al
Jazz Festival di Monterey e alla Telluride Jazz Celebration in Colorado, e vedere inoltre il
suo quintetto nel locale jazz "Yoshi" a Oakland si aggiungono come ulteriori esperienze per
approfondire la sua figura.
* Autore delle musiche dei seguenti film:
Cadillac Records -2008
Talk to me- 2007
Inside Man- 2006 SPike Lee
When the Levees Broke. A Requiem in
Four Acts 2006
All the invisible children 2005
LEI MI ODIA -2004
SUCKER FREE CITY- 2004
INDAGINI SPORCHE - DARK BLUE2002
La 25a Ora- 2002 Spike Lee
LA BOTTEGA DEL BARBIERE- 2002
PEOPLE I KNOW-2002
GLITTER - QUANDO NASCE UNA
STAR- 2001
Bamboozled- 2000
ORIGINAL SIN- 2000
S.O.S. Summer of Sam - Panico a New
York- 1999
LA BAIA DI EVA (EVE'S BAYOU)1997
QUATTRO RAGAZZINE (4 LITTLE
GIRLS)- 1997
SOLO SE IL DESTINO ('TIL THERE
WAS YOU) 1997
Bus in viaggio (Get on the Bus)- 1996
CLOCKERS- 1995
CROOKLYN- 1994
IL VERDETTO DELLA PAURA- 1994
SCACCO AL RE NERO(HARLEM)1993
MALCOLM X- 1992 Spike LEE
JUNGLE FEVER- 1991 Spike LEE
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XXIV edizione
WIM MERTENS
Wim Mertens (Neerpelt, 14 maggio
1953) è un compositore, pianista,
chitarrista musicologo e controtenore
belga.
Autore di musica contemporanea,
legato alle correnti meno sperimentali
del minimalismo ed al cross-over, in
Italia
raggiunse
una
discreta
popolarità nella seconda metà degli
anni
'80
quando
una
sua
composizione, Struggle for Pleasure,
venne utilizzata come colonna sonora
di una pubblicità. La stessa opera fu
utilizzata per lo stesso scopo anche in
altri paesi del mondo.
Mertens studiò Scienze politiche e sociali all'Università di Leuven (laureandosi nel 1975) e
musicologia all'Università di Gent; ha anche studiato teoria della musica e pianoforte nei
Reali Conservatori di Gent e Bruxelles
Iniziò a lavorare alla BRT (Belgian Radio and Television) nel 1978, ricoprendo il ruolo di
produttore; su Radio 2, una radio di provincia, produsse concerti di Philip Glass, Steve
Reich, Terry Riley, Meredith Monk, Urban Sax ed altri e condusse un programma chiamato
Funky Town insieme a Gust De Meyer (col quale ha registrato un CD sperimentale
intitolato For Amusement Only).
Mertens ha anche registrato sotto lo pseudonimo di "Soft Verdict" ed è autore del libro
American Minimal Music, un lavoro dedicato alla scuola americana della musica
minimalista.
Nel marzo 1998 Mertens divenne Ambasciatore Culturale delle Fiandre.
Il compositore e pianista belga continua con determinazione il suo cammino innovativo
nella nuova musica europea, fra composizioni per il cinema e la sua personale ricerca sul
pianoforte e la voce. Il suo immutato successo è un invito a diffidare delle tante imitazioni
Dagli esordi con i Soft Verdict alle colonne sonore per Peter Greenaway e Jan Fabre,alle
musiche utilizzate da Godard ed alla sua ultima evoluzione "orchestrale" il compositore
belga ha saputo aggiornare le intuizioni minimaliste di Philip Glass con una emozionante
gamma di armonie.
Quando penso a Wim Mertens, raffinato musicista e intellettuale, e alla sua musica, lieve
ma interiormente complessa, m’immagino momenti di pacata quotidianità, romantica e
minima, intima. Piccole ma intense stanze con molta luce, un chiarore che ti riscalda dentro.
Finestre che offrono sprazzi sul profondo verde delle Ardenne o sull’ondulata linearità delle
Fiandre. M’immagino un leggero vento, di quelli che ti svegliano e ti obbligano a pensare, e
il Mare del Nord, freddo ma coinvolgente, come sfondo.
Pianista e compositore fiammingo, Mertens si è imposto come ricercatore di musiche non
convenzionali, come un artista paradigmatico nel frastagliato universo dell’avanguardia
europea. Le sue composizioni, improntate da chiari echi provenienti dalla tradizione classica
e da una vocazione melodica di matrice popolare, appaiono sostanzialmente leggere, cariche
di bellezza, ma anche intrinsecamente complicate, spesso articolate in ardite strutture
labirintiche. Sviluppate attraverso un’intricata matassa di citazioni e richiami.
Un intenso lavoro sempre in equilibrio fra teoria e pratica: la lunga serie di prodotti
discografici, dagli album per pianoforte e voce a quelli realizzati con originali piccole
orchestre, a quelli dedicati a uno strumento solo (tutti lavori che non nascondono mai il
principio di dare al disco il giusto ruolo di oggetto d’arte), le colonne sonore per il cinema e
il teatro, la feconda attività concertistica svolta sui palcoscenici di tutto il mondo. Le storie
raccontate non con le parole, ma con l’intima delicatezza del suo personale linguaggio
vocale. Le orchestrazioni inconsuete, affatto altere.
In oltre vent’anni di carriera (avendo intrapreso la professione di musicista relativamente
tardi), ha fatto breccia sugli animi più sensibili, ma forse anche su una fetta di umanità
contraddittoria e inaridita, preoccupata ma disponibile verso la libertà intellettuale. Verso
una spiritualità laica. Verso l'uso dell'intelligenza. E quindi predisposta alla ricchezza dei
sentimenti.
Mertens è un vero e proprio maestro della divulgazione d’avanguardia, con la sua musica
colta e accessibile. Una musica senza confini, senza timori, senza nome”.
TIME ZONES 2009
XXIV edizione
DAVID DARLING + DAKOTA SUITE
David Darling (Elkhart, 3 marzo 1941) è un
violoncellista e compositore statunitense.
cominciò a studiare il violoncello all'età di
10 anni. Continuò gli studi fino a conseguire
un baccalaureato e un master in educazione
musicale presso l'Università dell'Indiana,
negli USA. Svolse il ruolo di direttore di
gruppi musicali scolastici e, nel 1969,
cominciò a insegnare educazione musicale e
a dirigere l'orchestra della Western Kentucky
University. Nel 1970 entrò nel Paul Winter
Consort e contestualmente nella Nashville
Symphony Orchestra. Nel 1987 abbandonò
questi gruppi musicali per proseguire
l'attività come solista.
Nel 1986 entrò nella Young Audiences, Inc.,
un'organizzazione che si propone di educare
i bambini alla musica e all'arte. Nello stesso
anno fondò Music for People che si propone
di incoraggiare le persone ad esprimersi
attraverso l'improvvisazione musicale.
Nel
2000
registrò
una
inusuale
collaborazione con Wulu Bunum, un gruppo di aborigeni taiwanesi.
Le composizioni e le esecuzioni di Darling si basano su un'ampia gamma di stili che
includono la musica classica, il jazz, la musica brasiliana, africana e indiana.
Attualmente vive a Goshen, nel Connecticut dove svolge la sua attività di compositore,
insegnante ed esecutore.Darling ha collaborato con moltissimi musicisti come Bobby
McFerrin, Spyro Gyra, Peter Paul and Mary, Oregon, Jan Garbarek, Terje Rypdal, e con
l'innovativo ensemble di danza Pilobolus.
Oltre a svolgere la propria attività come musicista solista e in gruppi, ha scritto la musica
per una dozzina di importanti film, come, ad esempio, Fino alla fine del mondo (1991) e
Così lontano, così vicino (1993) diretti da Wim Wenders.
Nel 2002 fu selezionato per il Grammy Award per l'album Cello Blue.
Darling è un insegnante di improvvisazione musicale particolarmente dotato ed è un
appassionato sostenitore della teoria che ogni essere umano ha la capacità di imparare ad
esprimersi attraverso la musica.
DAKOTA SUITE
Dakota Suite è la delicata creatura di
Chris
Hooson,
compositore
e
polistrumentista inglese con molti
albums alle spalle, dei quali “This River
only Brings poison” è solo l’ultimo atto.
La musica dei Dakota Suite è una
galleria d’immagini in bianco e nero,
datate, così piacevolmente fuori da
qualsiasi
inclinazione
verso
il
modernismo che pare collocata in un
qualche momento degli anni 70, accanto
ad altre opere di rilievo di altri autori
significativi come Jackson Browne o
John Martyn. Da questi Hooson eredita
soprattutto la malinconia e il
minimalismo
folk
strumentale,
caratterizzato essenzialmente da una
chitarra acustica e una voce sofferta, a
turno accompagnati da squarci di
tromba, tappeti di archi o da morbidi
sussulti ritmici. Non si fa in tempo a
premere play che si è già travolti dalla
intima bellezza di “The lepers
companion”, una ballata folk amara,
pungente ma assai rilassante, in cui
Chris Hooson sembra sussurrare le parole attraverso un dolore interiore che non trova pace.
Non sono da meno le successive “Boats in a sunken ocean” e “The finished river”, lente,
immerse in un universo slow core da cui è veramente difficile trovare spiragli di luce. Si
passa attraverso le toccanti e calde note di piano di “Verdriet” e “Sands fools the shoreline”
per poi approdare alle atmosfere autunnali di ”Lets be on our own”, per un trionfo di magie
acustiche di rara eleganza, in cui trovano spazio alcune frasi incantate di pedal steel e
mellotron. Le ultime 4 tracce di questo meraviglioso “This river only brings poison” sono
composizioni già edite su altri album dei Dakota Suite tra cui si fa notare una alienante
“When I think of myself dead”, strumentale per pianoforte, fiati e percussioni a dir poco
struggente. In più di una occasione tornano in mente i meravigliosi lamenti esistenziali dei
Red House Painters, ma Dakota Suite è comunque entità di notevole caratura artistica e
personalità destinata a risvegliare la profonda sensibilità degli esseri umani più fragili.
Magia infinita.
TIME ZONES 2009
XXIV edizione
DEAD SCIENCE PROJECT
ARNOLD DREYBLATT - BERNARD GUENTER
Arnold Dreyblatt, musicista e compositore oltreché
artista visivo, è nato a New York nel 1953 e risiede a
Berlino dal 1984. Ha esposto in due diverse occasioni
alla Hamburger Banhof di Berlino, alla Stadtgalerie di
Saarbrücken, all'Arken Museum for Modern Art di
Copenhagen e al Jewish Museum di New York. Lo
scorso anno è stata inaugurata una sua installazione
permanente posta sulla facciata del Museo dell'Olocausto
di Oslo. E' appena stato ammesso nella prestigiosa
Akademie der Künste di Berlino, istituzione che
annovera fra i suoi membri artisti come: Bruce Nauman, Daniel Libeskind, Tony Cragg,
Christina Kubisch, Tacita Dean, Richard Serra, Rebecca Horn.
Bernhard Guenter
Bernhard Guenter (Germania, 1957) studente di Pierre Boulez
(1980), è diventato il guru del minimalismo digitale subsonico,
prossimo al silenzio. Scolpisce colonne sonore subatomiche che
raccolgono suoni dalle crepe tra un evento quantico e quello
dopo.
Un Peu De Neige Salie (Selektion, 1993 - Table Of The
Elements, 1996) è un'opera in cinque parti di musica concreta
che manipola rumori della vita comune al punto da renderli
irriconoscibili, e li trasforma in strutture fredde, oscure,
monolitiche di silenzio, profondità terribili da cui emergono
improvvisi scoppi sonori non identificati e udibili a malapena.
(Le tracce Untitled II/92 e Untitled III/92 si fonderanno in
seguito in Whiteout of Tokyo).
Details Agrandis (Selektion, 1994 - Table Of The Elements,
1999) contiene tre pezzi lunghi (dedicati a Jim O'Rourke, Richard Long, Giancarlo
Toniutti), con toni altissimi e paesaggi sonori brulli e lenti. La musica è viva a malapena e
collabora alla creazione di un genere "micro-sound". Particles/Waves, sullo split Japan
(Trente Oiseaux, 2001) con Steve Roden, ritorna al suo originario stile iperminimalista.
Redshift - Abschied (Trente Oiseaux, 2002) contiene due composizioni, la prima un calmo e
determinato studio di trame statiche, la seconda un degradatissimo pezzo da camera i cui
strumenti emettono suoni a malapena.
TIME ZONES 2009
XXIV edizione
MÙM
Da sempre giudicata una
band unica grazie a
connotazioni musicali che
li collocano letteralmente
in un mondo parallelo, i
Mùm
hanno
subìto
un’importante evoluzione
sonora che però non ne ha
mai fatto perdere gli
essenziali
elementi
identitari. I cambi di
formazione ed il passare
degli anni, la necessità di
sperimentare
altre
soluzioni e l’interesse per
forme estetiche differenti li hanno condotti attraverso un itinerario artistico che oggi
raggiunge un nuovo approdo. Con “Sing Along To Songs You Don’t Know” si torna
dunque al suono acustico, al protagonismo della voce e della melodia, ai ritornelli ed ai cori
sorretti principalmente da pianoforte ed ukulele. Una scelta decisamente diversa rispetto al
loro capolavoro del 2002 – il bellissimo “Finally We Are No One” uscito su Fat Cat – ma
che sembra andare incontro al desiderio di narrare storie oniriche e surreali. I toni restano
ancora una volta fiabeschi e delicatissimi, spesso malinconici ed allo stesso tempo romantici
come in “A River Don’t Stop To Breathe”, una delle tracce centrali di questo concept album
pensato come ode alla luce. Ed in effetti in molti casi sembra quasi di passare dal chiarore di
una candela al bagliore di una mattina d’estate, per esempio nel climax di
“Húllabbalabbalúú”, una delle poche tracce sorrette da un tappeto ritmico in crescendo e
fortemente emozionale. Folk nell’animo ma sognante nella realizzazione, “Sing Along To
Songs You Don’t Know” rinnova l’immaginario della band islandese e ne rinsalda gli
intrecci fra musica tradizionale ed approccio sperimentale.
A due anni dal loro ultimo lavoro (Go Go Smear the Poison Ivy, FatCat, 2007), i Mùm,
maestri del pop eccentrico, tornano con la loro quinta uscita intitolata Sing Along To Songs
You Don't Know (Morr Music, settembre 2009). Il disco, molto più calmo delle recenti
produzioni a firma Múm, svela una tristezza quieta ma rilassata, che richiama la sabbia che
scorre tra le dita o le rapide in un lago. E, in modo ancora più evidente che in passato, è
un’ode alla luce in tutte le sue forme, dalla lampadina sfuocata al sole accecante.
A volte la musica suona ingenua e utopica, riuscendo a rimanere sempre spontanea e pura.
Come sempre le canzoni brillano di suoni inusuali, ruotando attorno al pianoforte, al
dulcimer, ad un quartetto d’archi, alle marimba, alle chitarre e all’ukulele; alcune mostrano
persino sullo sfondo il verso del parrocchetto dei genitori di Orvar.
L’album è stato registrato in moltissimi posti diversi e in quattro diverse nazioni, sebbene la
maggior parte di esso sia stato concepito nella nativa Islanda. In particolare nella capanna in
campagna in cui si è trasferito Gunnar Örn Tynes, anche se, come al solito, il gruppo ha poi
avuto difficoltà a restare fermo in un posto e per questo si è spostato per le registrazioni
anche in Estonia e Finlandia.
In Estonia i Múm hanno preso in prestito una bellissima e vecchissima casa a Leigo, località
con centinaia di laghi, in cui hanno registrato con la collaborazione del coro estone
Suisapäisa Mixed.
La maggior parte della musica è stata composta nel mezzo della crisi politica e finanziaria
che ha recentemente colpito l’Islanda. E se il governo islandese è stato costretto alle
dimissioni da intermittenti disordini civili e dal costante sbattere violento di pentole e
coperchi, spingendo un po’ oltre l’immaginazione è possibile trovare un collegamento tra
questa turbolenta situazione politica e il sereno idealismo nascosto nella musica di questo
disco.
La band, gruppo, collettivo, o in qualunque modo lo vogliate chiamare, consiste in questo
album di Gunnar Örn Tynes e Örvar Þóreyjarson Smárason, Eiríkur Orri Ólafsson
(tromba/piano/tastiere/arrangiamenti d'archi), Hildur Guðnadóttir (violoncello/voce),
Sigurlaug Gísladóttir (voce/ukulele), Róbert Reynisson (chitarre/ukulele) e Samuli
Kosminen (batteria/percussioni). Il musicista finlandese Högni Egilsson si unisce al gruppo
in alcune canzoni, contribuendo alla scrittura e all’arrangiamento dei cori, mentre Guðbjörg
Hlín Guðmundsdóttir suona il violino.
TIME ZONES 2009
XXIV edizione
MOVIE NIGHT
DAVID HOLMES
David Holmes è un DJ nordirlandese,
musicista e compositore. Holmes è nato il
14 febbraio 1969, ultimo di dieci figli.
Holmes inizia a fare il DJ nei pub della
nativa Belfast all’età di 15 anni. Il suo
primo brano di successo è stato “DeNiro”,
con Ashley Beedle, nel 1992. Nella prima
metà degli anni 90 conduceva due famose
serate presso il Belfast Art College
conosciute come “Sugar Sweet” e “Shake
Yer Brain”. È risaputo che gli Orbital
scrissero il brano “Belfast”, pubblicato sul
loro omonimo debut album, dopo aver
suonato in una serata “Sugar Sweet”
Potrebbe tranquillamente fare l’attore. Tra
l’altro una naturale somiglianza con l’ex
testa di ponte del brat-pack statunitense
Kiefer Sutherland già ce l’ha. E non è nemmeno escluso che non decida di farlo, un giorno o
l’altro. Ma David Holmes è soprattutto un appassionato di musica. Un dj innanzitutto, poi
autore di dischi techno molto dilatati e "cinematografici"; quindi, da qualche anno, autore di
colonne sonore prediletto da Steven Soderbergh e George Clooney. Sue le musiche di Out
Of Sight e Ocean’s Eleven: l’ex mod irlandese è ormai di casa a Los Angeles, ma inutile
dire che sotto sotto non è poi così tanto cambiato. L’unico nanosecondo in cui il cotè
hollywoodiano prende il sopravvento nella mezz’ora di conversazione è quando dice "ho
chiamato George per dirgli..." e il George in questione - intuisci un attimo dopo - è George
Clooney Per Clooney Holmes ha poi curato la colonna sonora di” Confessions Of A
Dangerous Mind”). E più che di suites all’Hilton e ricevimenti su Sunset Stripe i suoi occhi
brillano quando ti racconta di come, per la registrazione di Ocean’s Eleven, abbia lavorato
con il sassofonista di Sly Stone (Steve Tavaglione) ed un altro bel po’ di turnisti del vecchio
funk classico, "gente che ti lascia a bocca aperta per la sua bravura". Le creazioni di
Holmes si sono rivelate sempre originali il suo progetto Free Association è stata una
boccata d’aria pulita nella confusa deriva di fine anni 90 della dance : nei suoi suoni si
confondono raffinati e sofisticati “elettronismi” con oscure perle psycho-soul...grande rock
e schegge di vecchio blues. “D.H.present Free Association” con “ Let’s Get Killed” e “
Come Get It I Got It”sono “preziosi gioielli fatti di suoni accecanti” senza se e senza ma.
Ha remixato brani degli U2, dei Manic Street Preachers, dei Primal Scream, di Page &
Plant, e di Ice Cube.
Holmes ha curato le colonne sonore per i seguenti film:
Ocean’ Thirteen -2007 Steven Sodebergh
Ocean's Twelve -2004 Steven Soderbergh
Codice 46 -2004 Michael Winterbottom
Stander -2003 Bronwen Hughes
Confessioni di una mente pericolosa -2002 George Clooney
Un boss sotto stress -2002 Harold Ramis
Buffalo Soldiers -2001 Gregor Jordan
Ocean's eleven - 2001 Steven Soderbergh
Out of sight- 1998 Steven Soderbergh
Resurrection Man-1998 Marc Evans (I)
Lee "Scratch" Perry
Rainford Hugh Perry, meglio conosciuto principalmente come
Lee "Scratch" Perry, ma anche con molti altri pseudonimi tra i
quali The Upsetter, King, Little e Pipecock Jaxxon (Kendal, 20
marzo 1936), è un produttore discografico, musicista e cantante
giamaicano. È una delle figure più importanti della musica
giamaicana (reggae, dub, ska) e mondiale dell'ultimo mezzo
secolo e uno dei personaggi più influenti nella storia del pop
mondiale. Principalmente lavora come produttore musicale, ma
anche cantante, musicista, talent scout e fonico, ha lavorato con
la maggior parte degli artisti giamaicani sin dagli albori del
reggae, anticipandone spesso tendenze ed evoluzioni e
continua tutt'oggi ad essere un protagonista della scena reggae
producendo album e, di tanto in tanto, esibendosi in concerti
dal vivo a dispetto della sua avanzata età.
Adrian Sherwood
Adrian Sherwood (Londra, 1958) è un produttore discografico e beatmaker britannico,
particolarmente conosciuto per il suo lavoro sulla musica dub e per i remix di artisti come
Coldcut, Depeche Mode, The Woodentops, Primal Scream, Pop Will Eat Itself, Sinéad
O'Connor, e Skinny Puppy.
Sherwood è stato co-fondatore delle etichette discografiche Carib Gems e Pressure Sounds e
fondatore delle Hitrun Records, Green Tea Records e Soundboy Records, anche se la sua
etichetta più famosa è sicuramente la On-U Sound Records. È anche stato membro del
gruppo industrial hip hop chiamato Tackhead, lavorando come produttore.
Durante i primi anni 80 riunisce molti artisti gamaicani tra cui Prince Far I, Mikey Dread e
Bim Sherman nel colletivo Singers and Players, con lo scopo di promuovere sia i singoli
artisti che l'On-U Sound, la sua etichetta.
Nel 1986 comincia a lavorare con il produttore e cantante giamaicano Lee Perry,
producendo l'album Time Boom X De Devil Dead e rilanciando la carriera dell'artista di
Kingston.
Successivamente lavora nel campo della musica industriale, remixando un pezzo degli
Einstürzende Neubauten chiamato Yü Gung, e
producendo pezzi per Ministry, Cabaret
Voltaire, KMFDM, Terminal Power Company e
Nine Inch Nails. Contribuisce anche alla musica
blues collaborando con Skip McDonald, e nel
2006 esce il suo album, Champagne and Grits,
sotto Real World Records.
Nel 2003 pubblica il suo primo album solista,
Never Trust a Hippie?, in cui collabora con Sly
& Robbie, Steven "Lenky" Marsden, Carlton
"Bubblers" Ogilvie e Jazzwad.
Nel 2006 esce il suo secondo album, Becoming
a Cliché, con le collaborazioni affidate a Lee "Scratch" Perry, Bim Sherman, Dennis Bovell,
Little Roy, Lee 'LSK' Kenny, Samia Farah, Raiz e Mark Stewart.
Don Letts
Nato a Londra il 10 gennaio 1956 è un regista e disc
jockey britannico di origini giamaicane. Dopo aver
lavorato come commesso in un negozio di
abbigliamento di Londra, iniziò ad interessarsi alla
musica (come DJ) e alla creazione di film. Iniziò a
lavorare come DJ al Roxy, un noto locale di ritrovo
dei punk londinesi, nel periodo in cui scoppiò il
fenomeno punk. Non avendo a disposizione molti
dischi di gruppi punk da includere nella sua playlist,
introdusse in essa dischi dub e reggae. Questa sua
scelta influenzò molti gruppi punk, tra i quali i Clash,
che lo raffigureranno nella copertina del loro album
Super Black Market Clash.
Il suo primo film fu The Punk Rock Movie del 1978,
nel quale documenta la scena punk rock inglese del
periodo. Sempre nel 1978 pubblica un EP, Steel Leg v
the Electric Dread, con la partecipazione di Keith
Levene e Jah Wobble dei Public Image Ltd..
Successivamente formerà insieme a Mick Jones
(fuoriuscito dai Clash) i Big Audio Dynamite. Recentemente si è concentrato sulla
produzione cinematografica, e nel 2003 ha vinto un Grammy per Westway to the World,
film-documentario con interviste e spezzoni di concerti riguardanti la carriera musicale del
gruppo punk inglese The Clash. Ha inoltre all'attivo la direzione di oltre 400 video musicali.
Filmografia (parziale) da regista
* 1978 - The Punk Rock Movie FILM
* 1988 - Pretenders: The Singles (video Back on the Chain Gang)
* 1997 - Dancing in the Streets: Planet Rock (TV)
* 1997 - Dancehall Queen
* 2000 - The Clash: Westway to the World
* 2000 - The Pretenders: Greatest Hits (video Back on the Chain Gang)
* 2003 - The Essential Clash FILM (Grammy)
* 2003 - One Love
* 2004 - Making of 'London Calling': The Last Testament
* 2005 - Punk: Attitude (TV)
* 2005 - The Right Spectacle: The Very Best of Elvis Costello - The Videos
* 2005 - The Revolution Will Not Be Televised (Gil Scott-Heron)
* 2005 - Brother From Another Planet: Sun Ra
* 2006 - The Making of All Mod Cons: The Jam
* 2006 - Tales of Dr.Funkenstein: George Clinton
* 2006 - Rock It To Rio: Franz Ferdinand
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