Master “Gestione delle Biomasse e dei processi per la produzione di energia” DIGESTIONE ANAEROBICA E ENERGIA TERMICA Produzione, Disponibilità, Recupero e Valorizzazione (mod. 2 ore) Jacopo Bacenetti ‐ Dipartimento Ingegneria Agraria (DIA) ++39 02 503 16869 [email protected] Università degli Studi di Milano http://www.unimi.it/ Energia termica e incentivazione 2 Impianti entrati in funzione fino al 31/12/2012 la mancata valorizzazione dell’energia termica non comporta alcuna riduzione dell’incentivo garantito all’energia elettrica (EE) prodotta e immessa in rete Indipendentemente dal recupero dell’energia termica prodotta: TO o CV per tutti Generalmente ET dispersa (con aumento degli autoconsumi) Impianti che entrano in funzione dopo il 31/12/2012 Modulazione dell’incentivo percepito in funzione del destino dell’ET cogenerata Energia termica e impianti di DA dopo 31/12/2012 3 Energy crops Reflui FORSU Energia termica e prestazioni economiche 4 Impianto da 500 kW (PEE), alimentato solo con colture dedicate . Tempo di funzionamento (HA) 8000 h/anno EE prodotta = 4000 MWh annui RICAVI Pre 31/12/2012 4000 ∙ 280 = 1.120.000 €/annui Post 31/12/2012 Senza valorizzazione dell’ET 4000 ∙ 160 = 640.000 €/annui (‐43 %) Senza valorizzazione dell’ET 4000 ∙ (160 + 40) = 800.000 €/annui (‐28 %) Valorizzazione dell’ET: difficoltà 5 Ridotto prezzo di valorizzazione Valore di sostituzione del combustibile fossile Es. Sostituzione di ET prodotta da caldaia alimentata a gasolio 1 kg gasolio = 1,0 €/kg PCI = 11,86 kWh/kg η = 85% Valore di sostituzione = 0,084 €/kWh Difficilmente trasportabile A differenza che l’EE il calore è molto più costoso da trasportare. Negli impianti di TLR una quota considerevole dell’investimento dipende dalla rete di distribuzione (costo variabile in funzione della lunghezza della rete). Per gli impianti di digestione anaerobica agricoli (PEE<1MW) seppur disponibile in grande “quantità” l’ET non è sufficiente per giustificare la realizzazione di un TLR anche perché generalmente l’impianto e le possibili utenze sono distanti Modesti fabbisogni termici in agricoltura Rispetto ai fabbisogni termici tipici di alcune attività agricole (es. suinicoltura, serre, essiccazione) la disponibilità di ET derivante da un impianto di DA è generalmente nettamente superiore. Stagionalità I fabbisogni termici presentano elevata stagionalità a differenza dell’ET prodotta dall’impianto che è tendenzialmente costante (addirittura maggiore nei periodi in cui sono inferiori i fabbisogni termici) Energia termica e impianti di digestione anaerobica BYPRODUCTS FOOD WASTE System boundary CULTIVATION & HARVESTING TRANSPORT TRANSPORT 6 ENSILAGE DIGESTER/S BIOGAS REFRIGERATION DESULFURIZATION HEAT CHP ELECTRICITY DIGESTATE SL STORAGE SEPARATION SS ELECTRIC GRID Energia termica e impianti di digestione anaerobica 7 ETDISP = ETPROD ‐ ETAA ETPROD ETAA ETDISP Energia termica prodotta 8 COGENERAZIONE Nella maggior parte degli impianti di digestione anerobica (in Italia praticamente tutti) il biogas prodotto viene utilizzato in nell’alimentare motori alternativi a combustione interna finalizzati – mediante connessione diretta con generatori elettrici (alternatori asincroni) – alla produzione di elettricità (EE) (AC, trifase, 380 V) CHP COMBINE HEAT AND POWER Accanto alla produzione di energia elettrica ‐ EE (derivante dalla trasformazione dell’energia meccanica) si ha una contemporanea produzione di calore (energia termica ‐ ET) Le potenze elettriche nominali esplorano un intervallo molto vasto, variando da 30‐50 a 1500 kWe e le prestazioni dipendono dalla taglia raggiungendo ηEE = 40‐42% e ηEE = 32‐ 35% per le potenze, rispettivamente, maggiori e minori. Energia termica prodotta 9 Complessivamente, il rendimento globale del motore (ηEE+ηET) raggiunge l’85‐90%. Quindi: I rendimenti termici dipendono dalla taglia elettrica del motore raggiungendo ηET = 40‐45% e ηET = 52‐55% per le potenze, rispettivamente, maggiori e minori. PEE & PET PET = PEE ∙ (ηET /ηEE) PEE = PET ∙ (ηEE /ηET) Noti i rendimenti e la Potenza elettrica è possibile calcolare la potenza termica e viceversa, noti i rendimenti del motore e la sua potenza termica si può ricavare la potenza elettrica. Esempio Se PEE = 1 MW, ηEE = 41% e ηET = 45% ηET PET = 1 MW ∙ (45/41) = 1,097 MW Potenza termica L’energia termica cogenerata (ETPROD – MWh) dipende dalla potenza termica e dal tempo di funzionamento (ovviamente). ETPROD = PET ∙ HA ETPROD deriva da: i) Circuiti di raffreddamento del motore (raffreddamento olio, camicie motore); ii) Fumi di scarico. La ripartizione tra le due fonti è all’incirca paritaria tuttavia NON SEMPRE VENGONO ENTRAMBE RECUPERATE Fumi 10 H2O calda (80‐90°C) Potenza termica recuperata 11 Talvolta l’energia termica effettivamente prodotta è diversa da quella producibile perché parte del calore è disperso o, più precisamente non recuperato. Generalmente è il calore disponibile nei fumi (quello a maggior entalpia!) a essere direttamente disperso in atmosfera. Es. Impianto PEE = 999 kW, PET = 1197 kW Potenza termica effettivamente recuperata = 577 kW (138 kW da scambiatore a fascio tubiero gas/acqua + 114 kW da raffreddamento olio lubrificante + 325 kW acqua camicie con scambiatore a piastre) Autoconsumi termici L’ET cogenerata dal CHP (ETPROD) viene in parte sempre utilizzata per il soddisfacimento dei fabbisogni termici dell’impianto di DA Impianti di DA operanti in Psicrofilia, Mesofilia, Termofilia. A parità di condizioni la maggiore temperatura – limitatamente ai valori massimi correlati alla vitalità dei differenti gruppi batterici ‐ riduce il tempo di ritenzione e aumenta il quantità di substrato digerito; pertanto, influisce positivamente sulla gestione e sulle prestazioni energetiche dell’impianto. 41,0 40,5 40,0 39,5 39,0 Controllo della temperatura del digestore OTTOBRE Temperatura Fermentatore A Temperatura Fermentatore B Dev standard 0,5 °C 0,6 °C 31 29 27 25 23 21 19 17 15 13 11 9 7 5 3 38,5 1 Quando si passa da un regime di temperatura a un altro si osserva un vero e proprio cambiamento nella composizione del consorzio batterico che presenta picchi in corrispondenza di ben definiti intervalli di temperatura, differenti per ciascuna specie. Variazioni della temperatura determinano sempre una variazione nelle velocità di reazione (generalmente un calo) °C 12 Autoconsumi termici 13 Autoconsumo ET = f • • • • Caratteristiche costruttive del digestore i) materiali ii) interrato/fuori suolo iii) forma (rapporto superficie/volume) Temperatura di processo Condizioni ambientali (T°, vento, radiazione) Alimentazione Normalmente, le pareti verticali dei reattori vengono sempre coibentate applicando il materiale isolante esternamente (dopo la rimozione dei casseri nel caso di strutture in c.a. in opera) come pannelli di 5‐15 cm di spessore, ottenendo coefficienti di trasmittanza globale k < 0, 40 W/m2∙°C. Di norma, le lastre di isolamento vengono esternamente rivestite, per protezione e finitura, con lastre di lamiera grecata. Autoconsumi termici 14 AUTOCONSUMO TERMICO (ETAA) L’energia termica necessaria per il soddisfacimento delle esigenze termiche dell’impianto (AAET) è dovuta a: Energia termica necessaria per il riscaldamento delle matrici in ingresso nel digestore (ETRM) Energia termica dispersa dall’impianto (ETDS) ETAA = ETRM + ETDS Gli Autoconsumi termici di un impianto di DA variano principalmente in funzione della stagione minori in estate più alti in inverno INDICATIVAMENTE ETAA = 10‐45% (10‐30%) dell’ET cogenerata Autoconsumi termici 15 ETRS L’energia termica necessaria per il riscaldamento è utilizzata per il riscaldamento della biomassa fermentescibile e di altre sostanze introdotte nei digestori (es. acqua e separato liquido necessari per il mantenimento del tenore in sostanza secca ai livelli ottimali). Dipende dalle quantità introdotta, dal calore specifico delle diverse matrici e dal salto termico tra la temperatura di processo e la temperatura della biomassa. ETDS L’energia termica dispersa è il calore perso dal digestore. Dipende dal salto termico tra la temperatura di processo e la temperatura esterna e dalle caratteristiche costruttive del digestore (isolamento, interramento, superficie disperdente). Per un corretto calcolo occorre conoscere la conducibilità termica, lo spessore dei materiali con cui è isolato il digestore (pavimento, pareti e cupola gasometrica) e la trasmittanza termica (W/m2K) . Nei digestori in cui il biogas prodotto viene accumulato nella cupola gasometrica la maggior parte di ETDS è persa attraverso questa superficie. Indicativamente ETDS rappresenta il 15‐30% di ETRM ETAA = 115‐130% ETRM Energia termica e impianti di digestione anaerobica 16 ETDISP = ETPROD ‐ ETAA ENERGIA TERMICA PRODOTTA (ETPROD) In impianti di DA che funzionano correttamente in cui non vi sono problemi che riducono la produzione di biogas e quindi il funzionamento del CHP è costante AUTOCONSUMO TERMICO (AAET) L’energia termica necessaria per il soddisfacimento delle esigenze dell’impianto è variabile in funzione delle condizioni climatiche e dell’alimentazione dei digestori ENERGIA TERMICA DISPONIBILE (ETDISP) L’energia termica disponibile per valorizzazioni esterne all’impianto di digestione anaerobica è variabile in funzione delle condizioni climatiche e dell’alimentazione Utilizzo dell’energia termica disponibile 17 RISCALDAMENTO DI LOCALI + Il calore è già disponibile sottoforma di acqua calda che potrebbe essere utilizzata senza particolari problemi per il condizionamento invernale di locali ‐ Disponibilità e Fabbisogni per il riscaldamento sono “sfasati” nel tempo: La maggiore disponibilità di ET è estiva periodo in cui non è necessario calore per il riscaldamento SERRE + Il calore è già disponibile sottoforma di acqua calda che potrebbe essere utilizzata senza particolari problemi per il condizionamento invernale di locali ‐ Disponibilità e Fabbisogni per il riscaldamento sono “sfasati” nel tempo: La maggiore disponibilità di ET è estiva periodo in cui non è necessario calore per il riscaldamento. Non sempre le serre sono presenti nelle aziende con impianti di DA che tendono ad essere aziende cerealicole‐zootecniche Utilizzo dell’energia termica disponibile 18 ESSICCAZIONE PRODOTTI + Principalmente la richiesta di ET per l’essiccazione è localizzata in periodi di tempo differenti da quelli in cui è massimo il fabbisogno del digestore ‐ TLR + Il calore è già disponibile sottoforma di acqua calda che potrebbe essere immessa nella rete di distribuzione senza problematiche particolari ‐ Disponibilità e Fabbisogni sono “sfasati” nel tempo. Costo di realizzazione della rete di distribuzione elevato e la valorizzazione del calore può non essere in grado di garantire ricavi sufficienti a garantire un’adeguata redditività dell’investimento Utilizzo dell’energia termica disponibile GRUPPI FRIGORIFERI AD ASSORBIMENTO 19 + Domanda di freddo molto più costanti di quella di calore e soprattutto è maggiore nei periodi in cui è maggiore la disponibilità di ET. Esempio aziende zootecniche da latte alimentano digestore con refluo e hanno il latte da raffreddare ‐ Disponibilità e Fabbisogni per il riscaldamento sono “sfasati” nel tempo: La maggiore disponibilità di ET è estiva periodo in cui non è necessario calore per il riscaldamento. Non sempre le serre sono presenti nelle aziende con impianti di DA che tendono ad essere aziende cerealicole‐zootecniche ORC + Permette un incremento della potenza elettrica dell’impianto e un conseguente aumento dell’energia elettrica immessa in rete. ‐ È in grado di funzionare solo con ET a medio‐alta entalpia. Costi Dimensionamento dispositivi 20 DIMENSIONAMENTO DEI DISPOSITIVI PER IL RECUPERO E L’UTILIZZO DELL’ENERGIA TERMICA DISPONIBILE VA FATTO CONSIDERANDO CHE ETDISP E’ VARIABILE. OCCORRE DIMENSIONARE IL DISPOSITIVO (ORC, GFA, ESSICCATOIO, ecc.) ANALIZZANDO L’ANDAMENTO NELL’ANNO DELLA DISPONIBILITA’ DI CALORE. SE IL DISPOSITIVO FUNZIONA CONTINUATIVAMENTE VA DIMENSIONATO CONSIDERANDO IL PERIODO DI MINOR DISPONIBILITA’ DI ET (periodo di maggior autoconsumo) NON DEVE MAI MANCARE L’ET PER IL RISCALDAMENTO DEL MOTORE… Utilizzo dell’energia termica disponibile 21 DISSIPATED 6338,2 MWht 26,3% 2261,8 MWht HEAT 8600 MWht CHP 1 MWe 1,075 MWt 8000 h/year POWER 8000 MWhe ELECTRIC GRID 7392 MWhe 7,6% 608 MWhe Mancati ricavi dalla vendita dell’ET Mancato incremento della tariffa base No GHG saving (194,6 gCO2eq/kWh) Utilizzo dell’energia termica disponibile 22 ORC, CHILLER, DRIER, GREEN HOUSE 6338,2 MWht 26,3% 2261,8 MWht CHP 1 MWe 1,075 MWt HEAT 8600 MWht 8000 h/year POWER 8000 MWhe 7,6% 608 MWhe ELECTRIC GRID 7392 MWhe Esempio di calcolo 23 HA = 8000 h/y Mesofilia ηEE= 40,9% ηET= 44,0% Casalvolone 55 t/day silomais, 40 t/day liquame suino, 75 t/day ricircolo separato liquido MESE PEE & PET ? ETDISP ? gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre Temperatura media °C 2,4 4,0 8,4 12,7 17,7 22,4 24,1 23,8 19,3 13,7 8,8 3,3