Immota harmonìa Collana di Musicologia e Storia della musica

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Immota harmonìa
Collana di Musicologia e Storia della musica

Direttore
Sergio P
Comitato scientifico
Guido B
Conservatorio di Musica di Trapani “Antonio Scontrino”
Società aquilana dei concerti “B. Barattelli” Ente musicale
Dario D P
Conservatorio di Musica di L’Aquila “Alfredo Casella”
Alessandro C
Conservatorio di Musica di Roma “Santa Cecilia”
Stefano R
Università per stranieri di Perugia
Conservatorio di Musica di Perugia “Francesco Morlacchi”
Immota harmonìa
Collana di Musicologia e Storia della musica
La collana Immota harmonìa accoglie e prevede nelle sue linee programmatiche e nei suoi intendimenti le tre diramazioni e direttive della
ricerca musicologica: monografie e biografie, trattatistica e analisi
musicale. L’argomentazione biografica e monografica spazia naturalmente in tutto l’ambito della millenaria storia della musica, mentre la
trattatistica s’indirizza verso le teorizzazioni tipicizzanti e fondamentali (teorie generali, acustica, organologia, armonia, contrappunto,
studio ed evoluzione delle forme); l’analisi, infine, comprende riletture e tematiche specifiche secondo intendimenti e campi di indagine
molteplici, caratterizzanti e soggettivi.
Coordinamento Provinciale
dei Centri Sociali Ricreativi Culturali ed Orti di Bologna
Commissione Cultura (responsabile Antonietta Silvi)
Associazione culturale “I Fiori musicali”
(presidente Chiara Sintoni)
col riconoscimento scientifico del «Saggiatore musicale – SagGEM»
col patrocinio della Provincia di Bologna
e col sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna
IMPARIAMO AD ASCOLTARE LA MUSICA CLASSICA
Quinta stagione
Impariamo ad ascoltare la musica classica è un progetto di formazione musicale rivolto in
particolare all’età adulta. È stato progettato e avviato nel 2007 da Delia Fabrizi, prima
ideatrice dell’iniziativa e dall’Associazione culturale “I Fiori musicali” e giunge ora alla
sua quinta stagione.
L’iniziativa, che coinvolge i centri sociali di Bologna e Provincia, si propone di
diffondere la cultura musicale e la conoscenza della musica d’arte e della sua storia
attraverso incontri d’ascolto guidati da musicologi di provenienza universitaria.
Gli incontri sono a ingresso libero e aperti a tutti.
La quinta edizione della rassegna intende apportare il proprio contributo alle celebrazioni
per i 150 anni dell’Unità d’Italia, con una programmazione dedicata ― in prevalenza se
non esclusivamente ― ad autori italiani, all’ideale dell’italianità espresso da importanti
musicisti d’oltralpe, a tematiche patriottiche e risorgimentali.
Figura 1. Frontespizio della stagione 2011.
Impariamo ad ascoltare la musica classica
Percorsi interdisciplinari nella Storia della musica d’arte
a cura di
Chiara Sintoni
Copyright © MMXIII
ARACNE editrice S.r.l.
www.aracneeditrice.it
[email protected]
via Raffaele Garofalo, /A–B
 Roma
() 
 ----
I diritti di traduzione, di memorizzazione elettronica,
di riproduzione e di adattamento anche parziale,
con qualsiasi mezzo, sono riservati per tutti i Paesi.
Non sono assolutamente consentite le fotocopie
senza il permesso scritto dell’Editore.
I edizione: luglio 
Vieillir est encore le seul moyen qu’on ait trouvé
de vivre longtemps
Invecchiare è ancora il solo mezzo che si sia trovato
per vivere a lungo
Charles Augustin de Sainte–Beuve
Indice
9
PAOLO BERNAGOZZI, Presentazione
11
ANTONIETTA SILVI, I Fiori musicali
13
MARCELLA RUOCCO, Il Centro “Stella” fiorisce con la musica
d’arte
17
CHIARA SINTONI ,“Impariamo ad ascoltare la musica classica”:
un progetto di formazione permanente
27
GIOIA FILOCAMO, “Cuoce un poco: pazienza!”: canti
carnascialeschi nella Firenze di Lorenzo il Magnifico
41
MARIA LUISI, Cantar frottole: poesia e musica agli inizi del
Cinquecento
57
PAOLO SOMIGLI, Il “Combattimento di Tancredi et Clorinda”
di Claudio Monteverdi
75
CHIARA SINTONI, La bimba, il cigno e il viandante: le donne
musiciste nell’Ottocento
91
PAOLO SOMIGLI, Verdi patriottico? Una riflessione per i 150
anni dell’Unità d’Italia
103
CHIARA SINTONI, “Dodo, fait dodo”: la Ninnananna nella
Storia della musica d’arte fra Otto e Novecento
125
ADRIANA ANASTASIA, L’opera lirica al cinema e il cinema
nell’opera: un breve excursus storico
143
GAIA VARON, L’eroismo e la sconfitta. La musica di Verdi in
“Noi credevamo” di Mario Martone
163
ALOMA BARDI, Il passato della modernità nella musica
americana. Sguardo su tre secoli di vita musicale statunitense
in quattro lezioni (2008–2012)
183
Associazione culturale “I Fiori musicali”, Bologna. Catalogo
delle Manifestazioni (2007–2012), a cura di Aloma Bardi
245
Notizie sulle istituzioni e sugli autori
263
Ringraziamenti
Presentazione
di Paolo Bernagozzi*
Il progetto di formazione permanente Impariamo ad ascoltare
la musica classica, rivolto in via privilegiata alla Terza Età, è una
presenza consolidata nell’ambito delle attività culturali promosse dal Coordinamento Provinciale di ANCeSCAO ― segnatamente dalla Commissione Cultura presieduta da Antonietta
Silvi ― e rappresenta una risorsa per la collettività.
Nel corso degli anni il progetto ha contribuito a consolidare
una rete virtuosa di rapporti, scambi e collaborazioni tra i vari
Centri sociali del nostro Territorio, basata sulla condivisione
della cultura, sul rapporto solidale fra le generazioni, sul superamento dello stereotipo in base al quale il coinvolgimento
dell’anziano possa o debba avvenire in via esclusiva tramite
pratiche di carattere assistenziale e intrattenitorio.
Il presente volume è una chiara testimonianza di come sia
possibile promuovere una riflessione condivisa sul passato e sul
presente. Per costruire il futuro.
Presidente ANCeSCAO (Associazione Nazionale Centri Sociali Culturali Anziani ed Orti), Coordinamento Provinciale, Bologna.
*
“I Fiori musicali”
di Antonietta Silvi
Non ho avuto alcuna educazione musicale, ma la fortuna di
nascere a Spoleto mi ha permesso di assistere fin da piccola a
molti spettacoli del Festival dei Due Mondi, manifestazione
ideata nel lontano 1958 dal maestro Giancarlo Menotti, compositore e librettista italoamericano, che ne curò per oltre quarant’anni la direzione artistica.
Da qui il mio amore per il teatro e per la musica.
Quando cinque anni fa Chiara Sintoni mi propose di proseguire la collaborazione con l’Associazione “I Fiori musicali” avviata da ANCeSCAO nel 2007 accettai con entusiasmo, spinta
dalla convinzione che il lavoro che ci apprestavamo a fare
avrebbe incontrato l’interesse di molti tra i nostri associati, dal
mio desiderio di conoscere più da vicino il mondo delle sette
note e dalla denominazione dell’Associazione culturale — “fiori” — che mi richiamava alla mente giardini e paesaggi da me
tanto amati.
Così, gli incontri di ascolto di musica d’arte nei Centri sociali
sono proseguiti e oggi, come allora, sono molto apprezzati dai
Soci
come
momento
di
piacere
e
di
gioiosa
condivisione della cultura.
Responsabile Commissione Cultura, Coordinamento Provinciale di
ANCeSCAO, Bologna.
Antonietta Silvi
12
La Commissione Cultura del Coordinamento Provinciale di
ANCeSCAO è motore e divulgatore di cultura musicale sul territorio; per tale scopo sostiene iniziative atte a promuovere la
formazione degli anziani e dedica una parte considerevole della
propria programmazione all’ascolto guidato della musica
d’arte. La scelta è fondata sul ruolo cruciale che l’ascolto guidato detiene nell’àmbito delle attività frequentate dai Soci, quale
momento di condivisione — culturale in senso ampio, musicale
nello specifico — di comunicazione e socializzazione, in una
prospettiva di formazione permanente, per tutta la vita.
L’ascolto musicale rivitalizza l’umore, riduce l’aggressività e
stimola l’esercizio della memoria, dunque migliora la qualità
della vita e favorisce la conquista del benessere psico–fisico ed
affettivo.
Attualmente è in corso di svolgimento la settima stagione di
Impariamo ad ascoltare la musica classica (marzo–maggio e ottobre
2013). Gli incontri d’ascolto coinvolgono, come negli anni precedenti, alcuni Centri sociali attivi a Bologna e nella provincia:
essi sono la dimostrazione di un impegno didattico, fondato su
solide premesse pedagogiche, che conduce alla trasmissione del
sapere attraverso la riflessione artistica.
Un ringraziamento particolare a Chiara Sintoni e a tutti i
musicologi che partecipano a questa bella realtà.
Il Centro “Stella” fiorisce con la musica d’arte
di Marcella Ruocco
Quando nel 2007 Delia Fabrizi riferì alla Commissione cultura di ANCeSCAO – Coordinamento Provinciale di Bologna di
avere “scoperto” un’associazione culturale, a nome “I Fiori musicali”, composta da musicologi di provenienza universitaria,
che si proponeva di diffondere ed approfondire la cultura musicale soprattutto tra gli adulti, il Centro sociale “Stella” ancora
non esisteva. Nella zona di via Mazzini a Bologna era attivo un
piccolo centro le cui ridotte dimensioni non permettevano lo
svolgimento di attività culturali.
Così, quando ebbe inizio la collaborazione tra l’Associazione
culturale “I Fiori musicali”, ANCeSCAO e alcuni Centri sociali
nel territorio bolognese, solo un paio di persone, appassionate
di musica ed interessate all’esperienza, cominciarono dal quartiere Mazzini ad inseguire la “scia fiorita” nei Centri che ospitavano la prima edizione della rassegna Impariamo ad ascoltare la
musica classica. Furono subito colpite da questo approccio
all’ascolto, così insolito: un linguaggio vivace, accessibile eppure competente, efficace nel presentare autori e brani scelti, una
guida ad un ascolto non passivo, ma attento, consapevole, coin
Comitato di gestione del Centro sociale ricreativo e culturale “Stella”,
Bologna.
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Marcella Ruocco
volgente. Il tutto accompagnato da utili fotocopie consegnate ad
ogni partecipante, al fine di guidare all’ascolto e sollecitare la
memoria una volta tornati a casa…
Quando finalmente nell’ottobre 2008 fu inaugurata la nuova
sede e il Centro prese il nome di “Stella” (per onorare una fedelissima socia, ormai centenaria, che continuava a partecipare alle attività del Centro), furono poche le persone a presentare al
Comitato di gestione il progetto di collaborazione con “I Fiori
musicali”.
Per onestà di cronaca bisogna dire che all’epoca furono manifestate alcune perplessità e timori che l’iniziativa potesse presentare aspetti di eccessiva difficoltà, o che fosse troppo “di nicchia”: insomma, il pronostico era quello di uno scarsissimo interesse da parte dei soci. Se la proposta passò forse fu soprattutto perché, in definitiva, si chiedeva la disponibilità della saletta
solo un pomeriggio all’anno… A tutt’oggi permane infatti la
difficoltà ad accogliere attività d’alto livello culturale nei nostri
Centri, anche se le resistenze iniziali vengono poi dissolte
dall’interesse vivo, costante e crescente del pubblico.
Ed eccoci al maggio 2009: primo incontro d’ascolto al Centro
“Stella”. Aloma Bardi propone il tema Il Romanticismo musicale
negli Stati Uniti d’America e i relativi ascolti. Il piccolo ma fedele
gruppo degli amanti della musica si presenta puntuale, ma già
il titolo fa pensare: Il Romanticismo musicale negli Stati Uniti
d’America? Le persone anziane, in particolare, sono abituate ad
ascoltare la musica nata e cresciuta in Europa, il Romanticismo
poi… Essere amorevolmente guidati nell’ascolto di musica romantica proveniente da oltreoceano ci esorta ad allargare i nostri orizzonti culturali, ad aprirci a nuove prospettive, a non
adagiarci nei soliti schemi di fruizione. Come se non bastasse,
non si tratta di starsene comodamente e passivamente ad ascoltare, lasciandosi cullare dai suoni e dal loro godimento: si viene
anzi invitati a partecipare, a notare forme e colori della musica,
ad adottare un comportamento d’ascolto attento, ad impiegare
Il Centro “Stella” fiorisce con la musica d’arte
15
le facoltà cognitive e mnemoniche. Anziani sì, ma… nessun dorma!
Maggio 2010. Riprendiamo, dopo un incontro sulla frottola
fra Quattrocento e Cinquecento condotto da Maria Luisi a fine
gennaio 2010, il percorso americano avviato nel 2009. Il titolo
del secondo incontro proposto da Aloma Bardi, La musica del
Settecento rivoluzionario americano, è un autentico… passo indietro! In men che non si dica ci ritroviamo nel ‘700 e così siamo
costretti a fare un bel ripasso di storia. Guerre e movimenti per
l’indipendenza ci ricordano la conquista del continente americano da parte delle potenze europee, che trasferiscono in quei
grandi e inesplorati spazi la loro cultura, la quale si sarebbe trasformata nel confronto con gli altri apporti culturali e in un contesto di varietà etnica. La musica che ascoltiamo è anche fatta di
inni sacri e di marce, che potremmo definire musica popolare,
in quanto non riservata ad un’élite di regnanti e alle loro corti.
Forme espressive talora semplici, ma forti e avvincenti perché
composte per coinvolgere chi canta, chi partecipa ad un rito, chi
marcia per una causa o per un ideale. Si viene invitati ad un
ascolto privo di pregiudizi, per scoprire un ambiente musicale
che si distingue da quello europeo. Il concetto di melting pot culturale, crogiuolo di forme espressive musicali, letterarie e religiose caratteristiche della società americana, ci appare allora
adattarsi non soltanto al più noto Novecento americano, ma anche all’originale identità creativa di quel Paese attraverso i secoli.
Che viaggio! I vecchietti di solito vengono invitati a starsene
fermi e buoni, l’esercizio, anche mentale, riguarda soprattutto i
giovani: chi l’avrebbe mai detto?
Il nostro viaggio musicale prosegue e aggiunge una nuova
tappa. Aprile 2011. L’interesse per gli incontri d’ascolto con “I
Fiori musicali” nel frattempo è cresciuto, il gruppo che partecipa è molto numeroso, evidentemente è stata accolta con piacere
la provocazione. Anna Scalfaro ci guida all’ascolto de La fille du
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Marcella Ruocco
Régiment di Donizetti e ci riporta in Europa, nell’incontro tra
diverse culture e generi: un pomeriggio molto piacevole, vivace, che ha rallegrato gli amanti del genere. Come sempre,
l’ascolto di tanta bella musica.
Aprile 2012. Ultimo in ordine di tempo, ma sicuramente non
ultimo per il nostro Centro, l’incontro condotto da Giuseppina
La Face Bianconi, che introduce all’ascolto di alcuni canti di
Schubert e fornisce anche la fotocopia del testo tedesco con traduzione italiana a fronte. Le note sottolineano e valorizzano il
contenuto poetico; l’ascolto, complesso e ricco di spunti, soprattutto emotivi, inchioda la platea, attentissima e folta.
Alle prossime proposte, allora, che speriamo continuino nel
tempo, alimentando ancora curiosità, spunti di riflessione, desiderio di approfondimento, e ci consentano di condividere il
piacere di un buon ascolto musicale.
“Impariamo ad ascoltare la musica classica”:
un progetto di formazione permanente
di Chiara Sintoni*
Questo libro celebra i primi cinque anni di vita di Impariamo
ad ascoltare la musica classica (2007–2011) e riunisce, sottoforma
di saggio, alcuni dei contributi presentati nel corso della rassegna organizzata dall’Associazione culturale bolognese “I Fiori
musicali” e dal Coordinamento provinciale di ANCeSCAO nei
centri anziani della provincia di Bologna.
Il centro anziani è tradizionalmente considerato luogo privilegiato di incontro, scambio, aggregazione di donne e uomini
che si trovano a vivere l’ultima stagione della vita, l’età anziana.
Negli ultimi anni si è riscontrato un progressivo cambiamento
ed arricchimento nel modo di considerare e di vivere tali spazi:
non più solamente sede di attività legate al semplice svago, al
puro intrattenimento, alle occupazioni del tempo libero, ma
luoghi di tutela del benessere psicofisico ― con attività di prevenzione del disagio e dei problemi legati all’età ―, di scambio
generazionale e di promozione di vita culturale. Fioriscono così
attività quali visite guidate a palazzi, musei, siti archeologici,
città d’arte; organizzazione di mostre; incontri con esperti dei
diversi settori disciplinari e scientifici; corsi e laboratori di musica, pittura, scultura; gruppi di lettura; corsi d’informatica;
*
Presidente dell’Associazione culturale “I Fiori musicali”, Bologna.
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Chiara Sintoni
proiezioni di film e di opere; concerti e lezioni–concerto; serate
culturali a tema.
Tale cambiamento nella concezione del centro anziani trova
le proprie radici in alcune specificità del XXI secolo: il progressivo e costante aumento quantitativo delle persone in età anziana, a livello europeo e mondiale, si associa ad un incremento in
senso qualitativo delle prospettive di vita e, dunque, di partecipazione attiva dell’anziano alla vita sociale politica e culturale.
A ciò si aggiungono importanti acquisizioni scientifiche sul
funzionamento del cervello umano in età senile: eccetto i casi di
gravi limitazioni dovute a patologie invalidanti o a vissuti personali difficili, la mente dell’anziano è un organismo plastico in
divenire, capace di ristrutturarsi e di sviluppare capacità di adattamento alla realtà e agli stimoli provenienti dal mondo esterno.
Affinché tale strutturazione cognitiva possa aver luogo è fondamentale che l’anziano sia a contatto, sia immerso e agisca in
un contesto di comunicazione (tra pari, tra anziani e adulti, tra
anziani, giovani e nipoti) e di apprendimento: l’esercizio formativo, inteso come capacità di elaborare, rielaborare, memorizzare,
interpretare è essenziale ai fini della manutenzione delle facoltà
cognitive in età anziana ― in linea di principio ciò vale anche
per tutte le stagioni della vita ― e per connotare qualitativamente il processo d’invecchiamento.
In quest’ottica, la formazione e l’apprendimento giocano un ruolo decisivo, a patto però che si rinunci ad una visione esclusivamente assistenzialistica e intrattenitoria dell’intervento in età
adulta, e senile nello specifico; al contrario, occorre favorire nella persona l’acquisizione di conoscenze e di saperi in una prospettiva di Lifelong Learning, ovvero di formazione permanente: la
maggiore longevità e la possibilità di “abitare” in modo attivo il
tempo libero necessita di un’attenta razionalizzazione e progettazione ― in senso anche pedagogico e didattico ― delle attività
rivolte a questa fase della vita.
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